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EDOARDO MENEGAZZO<br />

viene nella correzione dell’errore che causa incomprensione ma lo fa preferibilmente<br />

adottando strategie di riformulazione, o ponendo domande finalizzate<br />

a sostenere la comunicazione, piuttosto che focalizzare l’attenzione<br />

sul mancato rispetto della norma. Questo contribuisce a creare un contesto<br />

reale di utilizzo della lingua con indubbi effetti benefici sulla motivazione:<br />

l’autenticità del contesto comunicativo nel CLIL (gli studenti parlano per<br />

veicolare contenuti, non per esercitare la lingua) richiede infatti una effettiva<br />

negoziazione dei significati, così come succede nella vita reale. L’insegnante<br />

non è il garante del rispetto della forma ma diventa interlocutore simpatetico,<br />

che sostiene l’interazione e la costruzione del significato.<br />

Dato che la situazione in Italia prevede nella maggior parte dei casi la<br />

presenza del curricolo linguistico in parallelo con sperimentazioni di lingua<br />

veicolare, la possibilità di esercitare l’accuratezza sarà assicurata negli spazi<br />

istituzionalizzati, vale a dire quelli destinati all’insegnamento formale della<br />

lingua. Non si vuole tuttavia proporre un modello in cui i curricoli – quello<br />

linguistico e quello CLIL – sono autonomi e non comunicanti: in realtà<br />

l’interazione osmotica tra i due è garantita dalla presenza in entrambi<br />

dell’insegnante di LS, il quale mantiene in questo modo un doppio ruolo: da<br />

una parte, nelle ore di LS, sostiene la comprensione con interventi didattici<br />

finalizzati a garantire la decodifica testuale e, dall’altra, agevola la comunicazione<br />

durante la lezione CLIL sulla base degli stimoli cognitivi offerti dalla<br />

disciplina veicolata. Per la realizzazione della strumentalità della lingua è<br />

quindi importante che eventuali difficoltà di ordine linguistico siano risolte a<br />

monte, cioè durante le lezioni di LS, in modo da non ostacolare l’acquisizione<br />

dei contenuti disciplinari o ridurne lo stimolo cognitivo.<br />

Ma in che cosa si differenziano le attività che vengono utilizzate durante<br />

le lezioni di LS per l’analisi dei testi rispetto alle attività CLIL? Esiste un valore<br />

aggiunto delle attività CLIL, e soprattutto è possibile trasferire alcune<br />

modalità per lo sviluppo della CALP al contesto di insegnamento della lingua<br />

straniera?<br />

Anche nel curricolo linguistico vengono utilizzati testi la cui funzione<br />

immediata non è quella di fornire uno specimen dell’uso della lingua ma di<br />

informare, approfondire, e soprattutto contestualizzare argomenti che fanno<br />

parte del programma di studio. Ci si riferisce in modo particolare ai testi di<br />

argomento storico, filosofico, artistico, o anche scientifico, che fanno da<br />

supporto allo sviluppo di argomenti di carattere letterario. Va premesso che<br />

la differenza fondamentale tra i testi di corredo al curricolo linguistico e i testi<br />

utilizzati nel CLIL è che nel primo caso si tratta di testi non autentici che,<br />

se da una parte presentano il vantaggio di essere immediatamente spendibili<br />

per la ricchezza dell’apparato di supporto (immagini, attività, glossari, ecc.)<br />

e per il fatto di essere destinati ad un target ben preciso, dall’altra difficil-<br />

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