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EDOARDO MENEGAZZO<br />
di entrare nel vivo delle implicazioni concettuali del testo. Si tratta di una tipologia<br />
di domande che viene utilizzata anche nel contesto di insegnamento<br />
della LS ma la valenza cognitiva è limitata dalla ridotta complessità concettuale<br />
del testo di partenza.<br />
Domande di rielaborazione: hanno lo scopo di sollecitare la sistematizzazione<br />
delle conoscenze e di integrarle nel reticolo delle conoscenze pregresse<br />
individuali. Vengono utilizzate sia in contesti di LS che nel CLIL. La<br />
differenza sta nuovamente nel materiale di partenza, meno esigente cognitivamente<br />
nel caso di testi utilizzati nel curricolo linguistico.<br />
Attività che richiedono l’utilizzo di strategie cognitive: per esempio elencare,<br />
riassumere, ordinare, schematizzare, collegare, ecc. Vengono utilizzate,<br />
con livelli diversi di approfondimento, sia nel CLIL che nel curricolo linguistico.<br />
In sintesi, vi sono attività che si prestano in modo più evidente allo sviluppo<br />
di abilità linguistiche, altre che guidano e sostengono nell’approccio al<br />
testo, altre ancora che invece puntano a metter in modo processi cognitivi di<br />
ordine superiore. Alcune delle attività vengono utilizzate sia nel CLIL che<br />
nel contesto di insegnamento della LS, altre soltanto nel curricolo linguistico.<br />
Ciò che fa la differenza e che potrebbe influenzare positivamente l’insegnamento<br />
della LS, diventando parte integrante della prassi didattica, è la finalità<br />
ultima di tali attività: non semplicemente lo sviluppo linguistico, ma<br />
anche la sollecitazione cognitiva finalizzata al raggiungimento di un risultato<br />
chiaramente definito. Nel caso delle attività di analisi testuale utilizzate durante<br />
le ore di LS si ha spesso la percezione che si tratti di un accumulo più o<br />
meno organizzato di aspetti analitici e che manchi il filo rosso che collega le<br />
attività in un percorso di analisi. Manca, in altre parole, l’idea di processo<br />
che permea il compito CLIL, il cui obiettivo è il raggiungimento di un obiettivo<br />
non linguistico utilizzando le conoscenze linguistiche.<br />
Uno degli aspetti di maggior rilievo nella sperimentazione CLIL potrebbe<br />
quindi riguardare proprio la ricaduta dell’esperienza sulla didattica della lingua<br />
straniera, in particolare la scelta dei testi e delle attività in funzione di<br />
obiettivi cognitivi elevati, ed evidenzia il circolo virtuoso che si instaura<br />
quando un nuovo ambiente di apprendimento mette in relazione approcci didattici,<br />
metodologie e contenuti di discipline diverse.<br />
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