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Il formato A3: dalla scansione alla stampa - Fotografia.it

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70 PC PHOTO<br />

Test<br />

Una prova mirata a<br />

verificare se è possibile<br />

realizzare una buona<br />

e fedele <strong>stampa</strong> inkjet<br />

partendo da un<br />

originale in grande<br />

<strong>formato</strong>. Abbiamo<br />

utilizzato lo scanner<br />

Epson GT-15000 e<br />

la <strong>stampa</strong>nte Stylus<br />

Photo 1400, entrambi<br />

in <strong>formato</strong> <strong>A3</strong>.<br />

<strong>Il</strong> <strong>formato</strong> <strong>A3</strong>:<br />

<strong>d<strong>alla</strong></strong> <strong>scansione</strong><br />

<strong>alla</strong> <strong>stampa</strong><br />

Nonostante la minore domanda del<br />

mercato per l’affermazione della fotografia<br />

dig<strong>it</strong>ale nei confronti di quella<br />

analogica, gli scanner piani continuano<br />

la loro evoluzione verso prestazioni<br />

sempre più elevate. E così, a parte gli<br />

ottimi Nikon Coolscan, gran parte delle<br />

scansioni delle pellicole oggi passa per<br />

un adattatore da collocare su scanner<br />

piani A4; accanto a questi vi è però un<br />

mondo poco conosciuto di scanner piani<br />

di impiego professionale di <strong>formato</strong> <strong>A3</strong>,<br />

un amb<strong>it</strong>o per il quale Epson vanta un<br />

ampio assortimento. Sono scanner che<br />

possono avere un buon interesse per il<br />

fotografo, ed è il motivo per cui oggi<br />

proviamo il modello GT-15000, quello<br />

più abbordabile, insieme ad una <strong>stampa</strong>nte<br />

ink-jet di pari taglia che abbiamo<br />

scelto per la semplic<strong>it</strong>à di utilizzo e per<br />

il costo veramente sorprendente a fronte<br />

delle possibil<strong>it</strong>à di riproduzione in <strong>A3</strong>+:<br />

la Epson Stylus Photo 1400. Una coppia<br />

di <strong>stampa</strong>nte e scanner in grande <strong>formato</strong><br />

che ha un costo di circa 2000 euro in<br />

tutto.<br />

Epson Stylus Photo 1400<br />

Prima ancora di averla inst<strong>alla</strong>ta è facile<br />

trovare qualche cosa di familiare in questa<br />

<strong>stampa</strong>nte <strong>A3</strong>+: la 1400 segue infatti<br />

le orme della Stylus Photo 1200, che ancora<br />

possiedo. Quando la <strong>stampa</strong> fotografica<br />

partiva ancora <strong>d<strong>alla</strong></strong> pellicola ed<br />

i service di <strong>stampa</strong> on-line nemmeno si<br />

sapeva cosa fossero, Epson ebbe la lungimiranza<br />

di dire “oggi il 30x40cm lo<br />

puoi <strong>stampa</strong>re a casa, e meglio di un minilab”.<br />

Poi la famiglia Epson è cresciuta<br />

con nuovi e più numerosi inchiostri, con<br />

i pigmenti, con carte di ogni foggia e<br />

fin<strong>it</strong>ura. Oggi la 1400 parla all’appassionato<br />

di fotografia di veloc<strong>it</strong>à, facil<strong>it</strong>à,<br />

economia: non sono forse le massime


Anche la Epson Stylus Photo 1400 permette di <strong>stampa</strong>re in <strong>formato</strong> <strong>A3</strong>,<br />

ed in versione ‘plus’ per includere all’interno delle stampe eventuali<br />

crocini di registro utili in tipografia o, più probabilmente, per fornire<br />

al fotografo un <strong>formato</strong> più grande. Semplice l’accesso al vano delle<br />

cartucce laterale.<br />

Lo scanner GT-<br />

15000 consente di<br />

eseguire scansioni<br />

di originali fino al<br />

<strong>formato</strong> <strong>A3</strong>, anche<br />

di spessore rilevante<br />

grazie <strong>alla</strong> possibil<strong>it</strong>à<br />

di adattare<br />

la posizione del<br />

coperchio.<br />

Tra le connessioni dell’Epson GT-15000<br />

figurano la SCSI, l’Usb2.0 e l’opzionale<br />

Ethernet per inserire la periferica all’interno<br />

di una rete da ufficio.<br />

prestazioni tecnologiche del produttore, ma<br />

di certo più che sufficienti per un qualunque<br />

impiego.<br />

La <strong>stampa</strong>nte è a sei colori, utilizza gli inchiostri<br />

Epson Claria ed ha una risoluzione<br />

di <strong>stampa</strong> nominale di 5760x1440 dpi; è<br />

un’evoluzione del modello 1290s, ed è ora<br />

dotata di sei cartucce separate e di un’elettronica<br />

in grado di garantirle un’eccellente<br />

veloc<strong>it</strong>à di riproduzione per tutti i forma-<br />

PC PHOTO 71


ti supportati. Dispone poi di testine<br />

Advanced Micro Piezo da 540 ugelli<br />

in grado di garantire adeguati flussi di<br />

espulsione delle gocce di colorante dye<br />

(a base di acqua); inoltre la tecnologia<br />

Ultra Micro Dot consente di raggiungere<br />

una dimensione della goccia d’inchiostro<br />

di soli 1.5 picol<strong>it</strong>ri.<br />

Le interfacce a disposizione sono quelle<br />

convenzionali, così come i protocolli<br />

di comunicazione, come il Pict-Bridge,<br />

ma la 1400 è anche compatibile con il<br />

server di <strong>stampa</strong> esterno EpsonNet. Tale<br />

caratteristica rende evidente che questa<br />

periferica si rivolge anche all’ufficio.<br />

Lo scanner GT-15000<br />

Questo scanner è assai differente dai<br />

modelli a cui siamo ab<strong>it</strong>uati; non concede<br />

nulla all’estetica ma è stabile, solido<br />

e pesante. Si concede qualche estros<strong>it</strong>à<br />

solo nelle numerose porte di connessione,<br />

tra le quali figurano una eccellente<br />

Usb 2.0 ed una coppia di connettori Scsi<br />

dotati del loro selettore di ID. Inutile<br />

dire che noi useremo la Usb 2.0: la veloc<strong>it</strong>à<br />

raggiunta in Usb è assolutamente<br />

preferibile (480 MB/s contro 400 MB/s)<br />

e poi permette di connettere lo scanner<br />

anche a computer acceso (prerogative<br />

72 PC PHOTO<br />

negata dallo Scsi).<br />

Le note tecniche descrivono una periferica<br />

veloce ed affidabile per moli di lavoro<br />

impegnative; il probabile ambiente<br />

di impiego del GT-15000 dovrebbe<br />

quindi essere l’ufficio, uno studio. La<br />

lampada è di tipo Xenon, che non richiede<br />

tempi di riscaldamento (meglio<br />

comunque accendere lo scanner un po’<br />

prima di usarlo, consiglio personale).<br />

<strong>Il</strong> sensore è un CCD lineare a quattro<br />

colori (RGB e Nero) che permette una<br />

eccellente rapid<strong>it</strong>à di cattura tanto in<br />

colore che in bianconero ed è possibile<br />

comandare le acquisizioni sia da software<br />

compatibili TWAIN, quanto dal<br />

proprietario Epson Scan, preferibile nel<br />

caso in cui si dovessero effettuare molte<br />

scansioni in serie senza necess<strong>it</strong>à di eseguire<br />

sub<strong>it</strong>o l’elaborazione.<br />

Otticamente lo scanner risolve fino a<br />

1200 x 600 dpi, interpolando i risultati<br />

fino a 5800 dpi, ovviamente con un notevole<br />

allungamento dei tempi e di un<br />

aumento degli ingombri dei file senza<br />

benefici in termini di dettagli fini. Uomo<br />

avvisato, mezzo salvato!<br />

La gestione colore avviene all’interno<br />

della periferica a 48 b<strong>it</strong> colore o a 16<br />

b<strong>it</strong> in bianconero, con usc<strong>it</strong>a a 24 e 8 b<strong>it</strong><br />

<strong>Il</strong> driver di funzionamento dello<br />

scanner è l’ormai collaudato Epson<br />

Scan. Le modal<strong>it</strong>à di acquisizione<br />

possono essere impostate sia per un<br />

uso da ufficio, che per un amb<strong>it</strong>o più<br />

creativo e professionale che richiede<br />

regolazioni più fini.<br />

rispettivamente.<br />

Le dimensioni dello scanner non sono<br />

piccole: 656 x 458 x 158 mm, per un<br />

peso di 13 chilogrammi; insomma pensate<br />

bene a dove collocarlo, dato che poi<br />

spostarlo non è proprio ‘easy’.<br />

La <strong>scansione</strong><br />

Tralasciamo le fasi di inst<strong>alla</strong>zione, dato<br />

il livello ormai veramente elementare<br />

delle procedure per entrambi i due dispos<strong>it</strong>ivi;<br />

il tutto si riduce ad inserire<br />

nel lettore del proprio elaboratore il CD<br />

allegato ed a connettere le periferiche<br />

seguendo le istruzioni.<br />

<strong>Il</strong> GT-15000 stupisce per una pregevole<br />

doppia possibil<strong>it</strong>à di lavoro: il driver<br />

consente infatti di accedere <strong>alla</strong> <strong>scansione</strong><br />

tanto da Photoshop (Importa), quanto<br />

da un applicativo a se stante (Epson<br />

Scan) il quale consente rapide scansioni<br />

in serie specificando la cartella di salvataggio<br />

su una qualunque delle un<strong>it</strong>à<br />

connesse all’elaboratore. In sede di configurazione<br />

sarà anche possibile definire<br />

la cartella di lavoro per lo scanner ed i<br />

profili colore in entrata ed in usc<strong>it</strong>a che<br />

desideriamo abbinare al GT-15000.<br />

Torniamo al software di <strong>scansione</strong>.<br />

Epson Scan è di certo un programma<br />

elementare nelle opzioni forn<strong>it</strong>e all’utente,<br />

ma riesce comunque a fornire<br />

nella sua sobria interfaccia tutta una<br />

serie di controlli utili a personalizzare la<br />

<strong>scansione</strong>. Innanz<strong>it</strong>utto si può scegliere il<br />

metodo di lavoro tra Principiante, Office<br />

e Professionale; per noi è ovviamente<br />

preferibile l’interfaccia Professionale,<br />

la più completa nel fornire tutti gli strumenti<br />

di cui l’Epson dispone.<br />

E’ poi necessaria una configurazione<br />

preliminare; la scheda di lavoro denominata<br />

Colore è fondamentale per l’impostazione<br />

cromatica delle acquisizioni.<br />

Abbiamo tre opzioni fondamentali di<br />

impiego: Controlli Colore è la scelta<br />

meno personalizzabile tra quelle non<br />

neutre, ci chiede unicamente di scegliere<br />

una Gamma di lavoro (preset a 1.8) ed<br />

eventualmente la possibil<strong>it</strong>à di eseguire<br />

l’esposizione automatica degli originali<br />

prima della cattura.<br />

<strong>Il</strong> secondo metodo di lavoro potrebbe<br />

sembrare preferibile a livello professionale:<br />

ci viene chiesto un profilo di origine,<br />

che in pratica corrisponde a quello<br />

dello scanner, ed un profilo di usc<strong>it</strong>a che<br />

dovrebbe essere quello per il software di<br />

fotor<strong>it</strong>occo, oppure uno sufficientemente<br />

ampio da ev<strong>it</strong>are un eccessivo taglio dei<br />

toni non riproducibili. Epson consiglia<br />

di impostare Standard Epson, sebbene<br />

l’utente in possesso di un dispos<strong>it</strong>ivo di<br />

calibrazione potrebbe preferire un proprio<br />

spazio colore misurato e profilato<br />

ad hoc; a mio parere è però preferibile


La sezione di correzione cromatica<br />

dello scanner Epson GT-15000<br />

consente praticamente qualunque<br />

tipo di intervento sulle acquisizioni,<br />

sia a livello di lettura che di<br />

modifica post-<strong>scansione</strong>.<br />

E’ di fondamentale importanza, allo scopo di padroneggiare l’output dello scanner, familiarizzare con la gestione del<br />

colore del GT-15000. Come in tutte le procedure di sintesi colore, il metodo migliore è ovviamente quello di disporre di<br />

profili indipendenti per bypassare l’operato dello scanner. Non sempre però si può operare in questo modo.<br />

PC PHOTO 73


Ad uno sguardo superficiale non si notano evidenti differenze cromatiche tra le tre scansioni. In realtà, a mon<strong>it</strong>or, le differenze<br />

sono evidenti ed è preferibile la scelta di un profilo colore personale per la maggiore leggibil<strong>it</strong>à dei particolari<br />

in ombra e delle sfumature più tenui.<br />

impostare Nessuna Correzione Colore,<br />

perché minore è l’intervento (oscuro)<br />

del software e maggiore sarà il nostro<br />

controllo tram<strong>it</strong>e il software di fotor<strong>it</strong>occo.<br />

L’interfaccia operativa del GT-15000<br />

consente di selezionare tutte le modal<strong>it</strong>à<br />

di lavoro necessarie: il tipo dell’originale<br />

e quello dell’immagine di usc<strong>it</strong>a, la risoluzione<br />

di cattura, la scala, il r<strong>it</strong>aglio e<br />

le correzioni cromatiche che possono influenzare<br />

l’acquisizione, ovvero Curve,<br />

Livelli, Correzione Colore e l’Automatico<br />

dal caso, la Maschera di Contrasto<br />

con cui ridare affilatezza all’immagine<br />

e l’opzione di Deretinatura, indispensabile<br />

per originali in <strong>stampa</strong> tipografica,<br />

che consente di eliminare il retino.<br />

L’anteprima è la più rapida che abbia<br />

mai osservato con uno scanner <strong>A3</strong>: la<br />

lettura dell’intero piano da 30x40cm<br />

avviene in due o tre secondi; da qui possiamo<br />

selezionare quello che vogliamo<br />

destinare <strong>alla</strong> <strong>scansione</strong>, o eseguire una<br />

rilettura ingrandendo la zona di interesse<br />

per affinare la selezione di <strong>scansione</strong>.<br />

E’ anche possibile impostare differenti<br />

selezioni di cattura per lo stesso piano<br />

di lavoro per sfruttare al meglio l’ampia<br />

area messaci a disposizione dal GT-<br />

15000.<br />

Tralasciamo i dettagli, come la presenza<br />

del dens<strong>it</strong>ometro dig<strong>it</strong>ale cliccabile, per<br />

avviare la <strong>scansione</strong> mediante il pulsan-<br />

74 PC PHOTO<br />

te in basso a destra, sotto la finestra di<br />

regolazione dei parametri di cattura.<br />

I tempi di lettura variano ovviamente<br />

in funzione di diversi fattori, a partire<br />

<strong>d<strong>alla</strong></strong> risoluzione impostata; una stima<br />

dei tempi è difficile da dare, ma indicativamente<br />

possiamo dire che un originale<br />

tipografico (dunque da deretinare) di<br />

24x32cm viene trasfer<strong>it</strong>o all’elaboratore<br />

a 400 dpi in circa 2 minuti. A 24 b<strong>it</strong> colore<br />

ovviamente.<br />

Ora, i tempi possono anche variare in<br />

funzione della potenza dell’elaboratore<br />

impiegato, ma è comunque una stima<br />

attendibile.<br />

Le risoluzioni impostabili variano dai<br />

minimi 50 dpi fino ai massimi 9600 dpi,<br />

che in realtà corrispondono ai 4800 dpi<br />

(comunque interpolati) scalati del 200%.<br />

L’effettiva risoluzione ottica si ferma a<br />

600x1200 dpi, comunque sufficienti.<br />

<strong>Il</strong> peso della <strong>scansione</strong> di una pagina<br />

297x432mm (circa <strong>A3</strong>) può essere facilmente<br />

calcolata a mano: si va da 1,5<br />

Megabyte per un’acquisizione a 50 dpi<br />

ai 51 Gigabyte dei 9600 dpi, passando<br />

per i ‘non interpolati’ 205 Megabyte dei<br />

600 dpi. Tutte le misure vanno divise<br />

per 3 nel caso in cui la <strong>scansione</strong> sia in<br />

bianconero.<br />

La <strong>stampa</strong><br />

con la Stylus Photo 1400<br />

Epson unisce all’interno della Stylus<br />

Photo 1400 un grande potenziale di<br />

qual<strong>it</strong>à ad una totale personalizzazione<br />

delle opzioni di <strong>stampa</strong>, il che vuol<br />

dire che si va dall’opzione elementare<br />

‘<strong>stampa</strong> bene questa foto’ fino a quella<br />

complessa ‘gestisci il colore <strong>d<strong>alla</strong></strong> prova<br />

a mon<strong>it</strong>or ad AdobeRgb con intento<br />

di rendering Colorimetrico Relativo e<br />

Compensazione del punto di Nero’. Nel<br />

mezzo ci sono tutte le altre scelte.<br />

Anche per la 1400 le fasi di inst<strong>alla</strong>zione<br />

filano via lisce, senza intoppi.<br />

L’inserimento delle cartucce di inchiostro<br />

Claria è assai semplice dato che la<br />

forma di ciascuna si adatta solamente al<br />

suo slot.<br />

<strong>Il</strong> consumo degli inchiostri viene come<br />

sempre mon<strong>it</strong>orato dal software a corredo,<br />

il quale si inst<strong>alla</strong> assieme ai driver<br />

di funzionamento; la precisione del rilevamento<br />

non è assoluta, ma è sufficiente<br />

per non rimanere senza inchiostri nel bel<br />

mezzo di un lavoro. Considerate che vi<br />

dirà di sost<strong>it</strong>uire le cartucce anche quando<br />

si possono tranquillamente <strong>stampa</strong>re<br />

ancora due o tre fogli, ammesso di non<br />

dover utilizzare quasi solo un determinato<br />

colore, proprio quello con la tanica<br />

in esaurimento.<br />

Le principali modal<strong>it</strong>à di utilizzo sono<br />

quelle che ci consentono il maggiore<br />

controllo cromatico sull’immagine e si<br />

riducono essenzialmente a tre.<br />

La prima prevede di selezionare dalle


Esteticamente è l’impostazione di esposizione automatica dello scanner quella che fornisce i risultati più soddisfacenti<br />

al primo sguardo. Occorre però valutare caso per caso se non preferire invece un taglio meno deciso dei toni per poi<br />

intervenire in fase di fotor<strong>it</strong>occo.<br />

Risoluzione e profond<strong>it</strong>à colore a parte, i parametri più<br />

importanti nella <strong>scansione</strong> di un originale <strong>stampa</strong>to tipograficamente<br />

(una rivista, un libro) sono quelli della<br />

deretinatura e della maschera di contrasto. In questo caso<br />

occorrerà valutare se agire dal driver, o operare successivamente<br />

durante la fase di fotor<strong>it</strong>occo.<br />

tendine del driver il corretto tipo di carta,<br />

di lavorare in Regolazione Colore e<br />

di scegliere quale modal<strong>it</strong>à tra Standard<br />

Epson (con i rischi del caso) e Adobe<br />

Rgb, nel caso <strong>stampa</strong>ssimo un file in tale<br />

profilo colore.<br />

La seconda modal<strong>it</strong>à di utilizzo sfrutta<br />

il ‘motore’ di conversione colore interno<br />

del driver: si sceglie ICM (<strong>d<strong>alla</strong></strong><br />

finestra di gestione della <strong>stampa</strong>nte)<br />

e si imposta il profilo dell’immagine<br />

da <strong>stampa</strong>re un<strong>it</strong>amente all’intento di<br />

rendering più appropriato ed allo spazio<br />

di destinazione (di <strong>stampa</strong>) sulla<br />

destra.<br />

Due annotazioni: l’intento di ren-<br />

dering va scelto sostanzialmente tra<br />

Colorimetrico Relativo e Percettivo,<br />

con Compensazione del Nero quando<br />

concesso, a seconda che i colori dell’immagine<br />

siano contenuti o meno nel<br />

gamut di usc<strong>it</strong>a. Inoltre il profilo della<br />

<strong>stampa</strong>nte è ovviamente solo Standard<br />

Epson, a meno che non disponiamo di<br />

dispos<strong>it</strong>ivi per crearne uno personalizzato<br />

per la carta utilizzata.<br />

La terza opzione di lavoro, è demandare<br />

tutta la gestione del colore non al<br />

driver Epson ma a Photoshop, o al software<br />

in grado di gestire il colore. In<br />

tal caso si sceglierà sempre ICM, ma<br />

scegliendo ‘Off-Nessuna Regolazione<br />

Colore’. Le impostazioni relative<br />

agli spazi di origine e destinazione,<br />

comprensivi dell’intento di rendering<br />

per convertire i toni dall’uno all’altro,<br />

andranno defin<strong>it</strong>i nelle appos<strong>it</strong>e tendine<br />

che Photoshop (o chi per esso)<br />

mette a disposizione nella Stampa con<br />

Anteprima.<br />

Utilizzo di scanner e <strong>stampa</strong>nte<br />

Nonostante la loro differenza di prezzo,<br />

queste due periferiche si possono considerare<br />

all’incirca al medesimo livello<br />

qual<strong>it</strong>ativo per un utilizzo professionale,<br />

oltre che essere dello stesso <strong>formato</strong><br />

(<strong>A3</strong>). Offrono entrambe grandi possibi-<br />

PC PHOTO 75


La deretinatura esegu<strong>it</strong>a dal GT-15000 offre quattro livelli<br />

di impostazione, a seconda del tipo di originale.<br />

l<strong>it</strong>à di intervento ed eventuali automatismi<br />

nel caso volessimo fare più svelto;<br />

la qual<strong>it</strong>à è allineata con gli standard<br />

professionali di un piccolo studio.<br />

Inoltre utilizzandoli insieme ci si accorge<br />

di un modo di lavorare comune<br />

che va <strong>d<strong>alla</strong></strong> semplificazione totale delle<br />

scelte operative, nel caso in cui volessimo<br />

un risultato in breve tempo, <strong>alla</strong><br />

possibil<strong>it</strong>à di scegliere in modo minuzioso<br />

gli attributi colore per ottenere una<br />

maggiore fedeltà.<br />

76 PC PHOTO<br />

La prova<br />

dello scanner GT-15000<br />

Per prima cosa si nota una grande velocizzazione<br />

delle fasi di preparazione del<br />

lavoro, con un’anteprima fulminea di<br />

tutta l’area e una grande libertà di scelta<br />

delle zone da sottoporre a <strong>scansione</strong>.<br />

Le regolazioni qual<strong>it</strong>ative sono per<br />

fortuna raccolte in modo sintetico nell’interfaccia<br />

di impiego e consentono di<br />

lavorare impostando tre macro-parametri:<br />

risoluzione, deretinatura e maschera<br />

Un esempio pratico di deretinatura esegu<strong>it</strong>a con il filtro<br />

applicato dal GT-15000. Occorre valutare la perd<strong>it</strong>a di<br />

dettaglio a fronte del rischio di visibil<strong>it</strong>à del retino.<br />

di contrasto.<br />

Le prove effettuate sono quasi sempre<br />

state condotte a 600 dpi di risoluzione,<br />

impostando per gli originali tipografici<br />

la deretinatura Artistica 175 lpm e la<br />

Maschera di Contrasto sul valore minimo.<br />

Per comprendere quale fosse il corretto<br />

settaggio delle impostazioni colore<br />

abbiamo dovuto effettuare varie prove di<br />

acquisizione e a questo riguardo va detto<br />

che il requis<strong>it</strong>o fondamentale per poter<br />

esprimere un giudizio sensato è disporre


Una prova di <strong>scansione</strong> a<br />

diversi livelli di risoluzione:<br />

i migliori risultati con il GT-<br />

15000 si ottengono a 1200<br />

dpi, risoluzione <strong>alla</strong> quale lo<br />

scanner di Epson garantisce<br />

il massimo di resa dei dettagli<br />

più fini dell’immagine.<br />

di un mon<strong>it</strong>or calibrato; il nostro è stato<br />

calibrato e profilato con il software EZ<br />

Color e la sonda Eye-One Display2 di<br />

X-R<strong>it</strong>e/Gretag Macbeth.<br />

E’ quindi necessario stabilire se affidarsi<br />

<strong>alla</strong> gestione Epson della <strong>scansione</strong><br />

(Controlli Colore), oppure ai metodi<br />

ICM. Noi abbiamo scelto di profilare<br />

lo scanner (anche in caso con una su<strong>it</strong>e<br />

di X-R<strong>it</strong>e) in Nessuna Correzione<br />

Colore e abbiamo impostato questo un<br />

profilo come Origine e l’sRgb come<br />

Destinazione.<br />

La scelta più corretta sarebbe quella di<br />

impostare Nessuna Regolazione, ma a<br />

questo riguardo vi sono due problemi.<br />

<strong>Il</strong> file in usc<strong>it</strong>a in questo caso è espresso<br />

nello spazio colore dello scanner (quello<br />

ottenuto <strong>d<strong>alla</strong></strong> nostra profilazione) e va<br />

associato all’immagine da Photoshop.<br />

Ma questo bisogna saperlo fare. <strong>Il</strong><br />

secondo problema nasce dal fatto che<br />

impostando Nessuna Regolazione viene<br />

disattivata anche la deretinatura, indispensabile<br />

per eliminare il retino dagli<br />

originali. Abbiamo dunque ovviato con<br />

un compromesso: <strong>scansione</strong> con metodo<br />

ICM e calibrazione con Nessuna<br />

Correzione.<br />

<strong>Il</strong> driver di <strong>scansione</strong> però mostra una<br />

pecca, il file risultante <strong>d<strong>alla</strong></strong> <strong>scansione</strong><br />

non viene corredato del profilo<br />

colore che noi specifichiamo come<br />

Destinazione. Dobbiamo ricordarci noi<br />

di abbinargli il corretto profilo in sede<br />

di r<strong>it</strong>occo, o semplicemente prima di<br />

<strong>stampa</strong>re.<br />

Diciamo che, scegliendo di uscire in<br />

La <strong>scansione</strong> a 1200 dpi di un<br />

originale <strong>A3</strong> fornisce, oltre ad<br />

un file di peso elevato, anche<br />

una grande quant<strong>it</strong>à di dati che<br />

rendono più flessibile il successivo<br />

intervento in fotor<strong>it</strong>occo e<br />

quindi la <strong>stampa</strong>.<br />

sRgb, i problemi si riducono di parecchio,<br />

ma si rinuncia anche ad uno<br />

spazio colore più ampio, ad esempio<br />

AdobeRgb.<br />

Per chi non può crearsi un proprio profilo<br />

di colore, ho rilevato che le scansioni<br />

effettuate con ICM Standard Epson<br />

vengono leggermente più gialle e chiare<br />

rispetto a quelle effettuate con il profilo<br />

espressamente da me realizzato.<br />

La deretinatura lavora bene, anche se nei<br />

toni vicini alle ombre continua ad apparire<br />

una sorta di quadrettatura. A livello<br />

di luminos<strong>it</strong>à il GT-15000 legge bene<br />

nei neri riprodotti con i mezzi di <strong>stampa</strong><br />

convenzionali, rest<strong>it</strong>uendo file che<br />

richiedono solo un r<strong>it</strong>occhino nel punto<br />

di nero. Osservando l’istogramma infatti<br />

si nota una certa mancanza di toni scuri,<br />

PC PHOTO 77


Anche il driver di gestione della <strong>stampa</strong>nte Epson Stylus Photo 1400<br />

permette di scegliere tra svariate opzioni di configurazione a diversi<br />

livelli di completezza. Per ottenere i risultati migliori occorre, come<br />

è ovvio, definire un profilo colore personale con uno strumento di calibrazione, bypassando la gestione colore della<br />

<strong>stampa</strong>nte. In ogni caso anche le funzioni di manipolazione colore della Stylus Photo 1400 consentono un buon livello<br />

di intervento.<br />

che in <strong>stampa</strong> potrebbero poi far perdere<br />

in contrasto e saturazione dei colori.<br />

Anticipo che, impostando in <strong>stampa</strong><br />

la Compensazione del punto di Nero,<br />

almeno sulla Stylus 1400 in prova, si ottengono<br />

risultati leggermente meno ricchi<br />

di nero rispetto agli originali, mentre<br />

senza Compensazione del punto di Nero<br />

la profond<strong>it</strong>à del nero potrebbe apparire<br />

eccessiva a fronte di un guadagno nella<br />

saturazione e nel contrasto generali.<br />

Una soluzione può essere quella di<br />

78 PC PHOTO<br />

effettuare una serie di prove che consentano<br />

di stabilire l’adatta regolazione<br />

dei Livelli di <strong>scansione</strong> (dall’interfaccia<br />

principale) per ottenere neri sufficientemente<br />

scuri da non richiedere un eccessivo<br />

lavoro in fotor<strong>it</strong>occo.<br />

La prova della <strong>stampa</strong>nte<br />

Stylus Photo 1400<br />

Per le nostre prove non abbiamo creato<br />

dei profili per la <strong>stampa</strong>nte, ma abbiamo<br />

usato quelli che Epson mette a disposi-<br />

zione come standard, dopo l’inst<strong>alla</strong>zione<br />

dei driver, per i tipi più comuni delle<br />

sue carte.<br />

Scopo delle prove era ottenere prima<br />

di tutto la massima fedeltà con gli originali<br />

ma, sapendo che con il percorso<br />

originale-scanner-(mon<strong>it</strong>or)-<strong>stampa</strong>nte<br />

questo è spesso utopia, abbiamo cercato<br />

la massima corrispondenza con l’immagine<br />

sullo schermo.<br />

Come carte abbiamo usato i supporti<br />

Archival Matte Paper (nonostante gli


Scheda Tecnica<br />

Scheda Tecnica<br />

Ecco le scelte che si prospettano al fotografo durante una sessione<br />

di <strong>stampa</strong> con la Stylus Photo 1400: lasciare <strong>alla</strong> <strong>stampa</strong>nte il<br />

comp<strong>it</strong>o di amministrare il colore, oppure gestirlo in Photoshop.<br />

In entrambi i casi conviene scegliere un metodo di rendering<br />

Colorimetrico Relativo, eventualmente con Compensazione del Nero, per passare ad un metodo Percettivo nel caso in cui<br />

comparissero vistose scalettature cromatiche.<br />

Epson Stylus Photo 1400<br />

Testina di <strong>stampa</strong><br />

540 ugelli (90 ugelli per magenta, ciano,<br />

giallo, magenta chiaro, ciano chiaro<br />

e nero).<br />

Gocce Ultra Micro Dot da 1,5 picol<strong>it</strong>ri.<br />

Inchiostri<br />

Epson Claria<br />

Epson GT-15000<br />

Formato<br />

Scanner piano a colori <strong>formato</strong> <strong>A3</strong><br />

Formato massimo di 297 x 432 mm<br />

Risoluzione<br />

Ottica 600 dpi<br />

Scansione secondaria 1200 dpi<br />

Risoluzione in usc<strong>it</strong>a da 50 a 4800 dpi<br />

Tecnologia Variable-sized droplet<br />

Risoluzione<br />

Ottimizzata fino a 5760x1440 dpi<br />

Interfaccia<br />

USB 2.0 Hi-Speed per collegamento<br />

PC/Mac<br />

Pixel Effettivi 7.020 x 10.200 pixel<br />

(primaria x secondaria) a 600 dpi<br />

Scala di grigi a 16 b<strong>it</strong> (4.096 livelli di<br />

scala di grigi) in input, 8 b<strong>it</strong> (256 livelli<br />

di scala di grigi) in output<br />

Profond<strong>it</strong>à colore<br />

48 b<strong>it</strong> (4.275,2 milioni di colori) in<br />

Dimensioni<br />

223x615x314 mm (AxLxP)<br />

Peso: 11,5 kg<br />

Note: Slot di <strong>stampa</strong> manuale per CD/<br />

DVD.<br />

input<br />

24 b<strong>it</strong> (16,7 milioni di colori) in output<br />

Interfaccia USB 2.0 Hi-Speed<br />

SCSI<br />

Dimensioni<br />

656 x 458 x 158 mm (LxPxA)<br />

Peso 13 kg<br />

PC PHOTO 79


Le prove di <strong>stampa</strong> finali testimoniano la buona resa di entrambe le periferiche, ben allineate dal punto di vista cromatico<br />

anche se si rileva un inev<strong>it</strong>abile taglio delle ombre a causa dei due passaggi, <strong>scansione</strong> dell’originale e <strong>stampa</strong> della<br />

<strong>scansione</strong>.<br />

originali fossero su carta patinata) per<br />

le ottime caratteristiche cromatiche e di<br />

durata di queste carte.<br />

Abbiamo fatto diversi esperimenti di<br />

configurazione di <strong>stampa</strong> finendo per<br />

impiegarne essenzialmente due, che<br />

poi corrispondono a quelle già descr<strong>it</strong>te<br />

precedentemente: la gestione ICM fatta<br />

dal driver, oppure quella effettuata da<br />

Photoshop in Anteprima di Stampa.<br />

Potendo contare sui profili già forn<strong>it</strong>i<br />

da Epson, è facile impostare la carta<br />

Archival Matte Paper (ARMP) e<br />

l’intento Colorimetrico Relativo con<br />

Compensazione del Nero; come profilo<br />

di entrata abbiamo impostato sRgb,<br />

che come detto è di più facile gestione<br />

all’atto della <strong>scansione</strong>. Questo vale sia<br />

nel caso ci servissimo del driver Epson,<br />

sia nel caso di Photoshop.<br />

Si può notare come il driver proprietario<br />

in intento Percettivo tenda ad un<br />

tono leggermente più freddo rispetto a<br />

Photoshop; se da un lato lo si potrebbe<br />

definire come ‘meno affetto da dominanti’,<br />

osservando l’originale mi sono<br />

reso conto che la soluzione migliore è<br />

puntare sul motore di Photoshop e sui<br />

profili di <strong>stampa</strong> forn<strong>it</strong>i da Epson per le<br />

singole carte.<br />

I risultati ottenuti in questa configurazio-<br />

80 PC PHOTO<br />

ne mi paiono più che validi; il confronto<br />

con l’originale mi ha lasciato quasi<br />

sorpreso e l’unico punto cr<strong>it</strong>ico di tutto<br />

il processo di <strong>scansione</strong> e riproduzione<br />

può essere visto nella minore incisiv<strong>it</strong>à<br />

dei particolari fini riprodotti e nella differente<br />

resa della carta Matte rispetto a<br />

quella patinata dell’originale.<br />

Ma per la carta è sempre possibile sceglierne<br />

una più adatta, mentre per la<br />

perd<strong>it</strong>a dei dettagli fini la causa è nella<br />

deretinatura.<br />

<strong>Il</strong> giudizio<br />

Sentire parlare di profili colore può fare<br />

venire il mal di stomaco a chi vuole un<br />

sistema semplice e diretto di cattura e<br />

<strong>stampa</strong> delle immagini. Ma volendo ottenere<br />

i migliori risultati non è possibile<br />

ev<strong>it</strong>are di usarli.<br />

Gli strumenti Epson mostrano comunque<br />

una grande flessibil<strong>it</strong>à di utilizzo;<br />

si passa infatti facilmente dal ‘tutto-automatico’<br />

a regolazioni completamente<br />

manuali che ripagano dei nostri sforzi.<br />

Per dare un’idea dell’impegno, questa<br />

prova mi ha richiesto una giornata per<br />

affinare la <strong>scansione</strong> (calibrazione del<br />

mon<strong>it</strong>or compresa) e mezza giornata per<br />

eseguire una decina di A4 necessari per<br />

ottenere la corrispondenza voluta.<br />

Quanto Costa<br />

Epson Stylus Photo 1400 : euro 480<br />

Epson GT-15000 : Epson 350<br />

Distribuzione: Epson,<br />

via M. Vigano De Vizzi, 93/95,<br />

Cinisello balsamo (MI).<br />

www.epson.<strong>it</strong>.<br />

I tempi di <strong>stampa</strong> e <strong>scansione</strong> non sono<br />

molto importanti nel momento in cui<br />

quello che si cerca è la massima qual<strong>it</strong>à,<br />

ma si possono riassumere in circa 5<br />

minuti per la <strong>scansione</strong> per un originale<br />

intermedio tra l’A4 e l’<strong>A3</strong> a circa 600<br />

dpi, e in altri 5 minuti per la <strong>stampa</strong> in<br />

qual<strong>it</strong>à Photo di un <strong>formato</strong> poco più<br />

grande dell’A4.<br />

Considerando anche i tempi di salvataggio<br />

e di apertura dei file in Photoshop (a<br />

parte la gestione dell’interfaccia di <strong>stampa</strong><br />

in Photoshop e del driver di Epson),<br />

siamo sui 20/25 minuti per passare da un<br />

originale ad una riproduzione ink-jet su<br />

carta fotografica.<br />

EGT

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