Rivista n. 3 in formato per la stampa - Dipartimento Funzione Pubblica
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ichiedono un salto qualitativo, <strong>in</strong> grado di far su<strong>per</strong>are <strong>in</strong> via def<strong>in</strong>itiva alle istituzioni comunitarie<br />
l’orig<strong>in</strong>aria configurazione di agenzie amm<strong>in</strong>istrative <strong>in</strong>tergovernative.<br />
La fase di preparazione all’al<strong>la</strong>rgamento è stata <strong>per</strong>altro resa partico<strong>la</strong>rmente difficoltosa dal<br />
numero dei Paesi candidati, dal<strong>la</strong> loro storia recente e dal<strong>la</strong> disomogeneità delle loro tradizioni,<br />
istituzionali ed amm<strong>in</strong>istrative, sia nel<strong>la</strong> organizzazione centrale che sul piano del riconoscimento di<br />
autonomia ai poteri locali. Si tratta <strong>in</strong>fatti di Paesi che presentano caratteristiche del tutto<br />
disomogenee - sia sotto il profilo politico che economico - rispetto a quelle degli attuali Stati membri<br />
e con strutture organizzative locali assai deboli <strong>in</strong> sistemi di governo storicamente caratterizzati da<br />
un forte accentramento; e che talvolta non conoscono affatto il livello <strong>in</strong>termedio del governo locale;<br />
ed ancora di Paesi che, s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>rmente o <strong>per</strong> così dire alleandosi tra di loro, potrebbero <strong>in</strong> astratto<br />
esercitare un potere di <strong>in</strong>terdizione rispetto all’esercizio delle competenze comunitarie concorrenti,<br />
all’efficace dispiegarsi dei poteri decisionali ed al<strong>la</strong> stessa evoluzione dell’Unione sul piano del<strong>la</strong><br />
<strong>in</strong>tegrazione politica ed amm<strong>in</strong>istrativa. Se <strong>in</strong>fatti già nell’Europa a qu<strong>in</strong>dici era necessaria, <strong>per</strong> il<br />
corretto funzionamento del sistema, <strong>la</strong> coo<strong>per</strong>azione e <strong>la</strong> consensualità, nel<strong>la</strong> nuova Europa i rischi<br />
di “blocco” del sistema a causa di veti e maggioranze trasversali <strong>in</strong>teressate a ritardare lo sviluppo<br />
dei processi di <strong>in</strong>tegrazione sono dest<strong>in</strong>ati a moltiplicarsi: né, <strong>per</strong>altro, il Progetto di Trattato che<br />
istituisce una Costituzione <strong>per</strong> l’Europa sembra tenere del tutto <strong>in</strong>denne <strong>la</strong> nuova Europa da tali<br />
rischi.<br />
In virtù del prefigurato al<strong>la</strong>rgamento, i Paesi candidati sono stati così messi di fronte all’esigenza<br />
di adottare l’acquis comunitario 3 che riguarda certo le regole poste <strong>in</strong> materia di attività economiche,<br />
ma anche <strong>la</strong> gran parte degli ambiti tradizionali di <strong>in</strong>tervento dell’amm<strong>in</strong>istrazione pubblica:<br />
l’applicazione di questo nuovo quadro rego<strong>la</strong>mentare ha implicato l’adozione di <strong>in</strong>iziative volte a<br />
favorire lo sviluppo di una cultura politico-amm<strong>in</strong>istrativa del tutto nuova, determ<strong>in</strong>ando l’avvio di<br />
processi di <strong>in</strong>gegneria amm<strong>in</strong>istrativa volti ad <strong>in</strong>dividuare, sotto <strong>la</strong> sorveglianza del<strong>la</strong> Commissione<br />
europea pr<strong>in</strong>cipi e regole <strong>in</strong> grado di sostenere <strong>la</strong> modernizzazione e rafforzare <strong>la</strong> capacità<br />
o<strong>per</strong>ativa delle loro amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />
In tale ottica, nell’ambito delle negoziazioni e attraverso i Rapporti sottoposti dal<strong>la</strong> Commissione<br />
ed al Consiglio è stata studiata <strong>la</strong> capacità amm<strong>in</strong>istrativa dei Paesi candidati, attraverso <strong>la</strong><br />
preventiva identificazione delle pr<strong>in</strong>cipali strutture amm<strong>in</strong>istrative richieste <strong>per</strong> <strong>la</strong> gestione<br />
dell’acquis, del<strong>la</strong> funzione pr<strong>in</strong>cipale che esse devono assumere e delle caratteristiche di base<br />
necessarie <strong>per</strong>ché esse (le strutture amm<strong>in</strong>istrative dei Paesi candidati) possano assolvere<br />
adeguatamente ai compiti loro affidati; ancora, l’esigenza di assicurare il miglior esercizio di questa<br />
funzione (che è ad un tempo di impulso, <strong>in</strong>dirizzo e controllo) ha <strong>in</strong>dotto le Istituzioni comunitarie ad<br />
esprimere un chiaro favor verso lo scambio di <strong>in</strong>formazioni e <strong>la</strong> diffusione delle migliori pratiche al<br />
f<strong>in</strong>e di migliorare <strong>la</strong> <strong>per</strong>formance dei sistemi amm<strong>in</strong>istrativi dei Paesi candidati.<br />
Del resto, se a misura del progredire del<strong>la</strong> <strong>in</strong>tegrazione europea il metodo comunitario ha<br />
<strong>per</strong>messo una coo<strong>per</strong>azione abbastanza efficace tra Paesi piccoli e Paesi più grandi, ciò è<br />
evidentemente accaduto <strong>per</strong>ché le Istituzioni sono tutto sommato riuscite a conciliare <strong>in</strong>teressi<br />
diversi, tendenzialmente contrastanti e solo occasionalmente co<strong>in</strong>cidenti, con l’obiettivo dichiarato<br />
di dare maggior rilievo a pr<strong>in</strong>cipi e valori comuni 4 ; ma anche a causa di una rappresentanza<br />
equilibrata dei vari Paesi nelle Istituzioni e di un sostanziale equilibrio nell’esercizio dei poteri ad<br />
esse (Istituzioni) attribuiti (e di cui <strong>la</strong> Commissione ha saputo spesso farsi garante); ed ancora<br />
grazie all’applicazione del metodo del benchmark<strong>in</strong>g al<strong>la</strong> attività delle pubbliche amm<strong>in</strong>istrazioni.<br />
2. - Dal<strong>la</strong> riforma “a Trattati <strong>in</strong>variati” al Trattato che istituisce una Costituzione <strong>per</strong> l’Europa<br />
La riforma dei Trattati o<strong>per</strong>ata ad Amsterdam ed a Nizza aveva degli obiettivi assai ambiziosi:<br />
garantire un livello m<strong>in</strong>imo di omogeneità sotto il profilo economico e politico tra vecchi e nuovi Stati<br />
3<br />
Cfr. ancora R. Basso, La procedura <strong>per</strong> l’accesso di nuovi Stati membri: l’Unione europea al<strong>la</strong> ricerca del<strong>la</strong> propria identità,<br />
Riv. it. dir. pubbl. com., Giuffrè, 359 ss.<br />
4<br />
Come testimonia il processo di al<strong>la</strong>rgamento recentemente concluso: ad esempio, se <strong>in</strong> occasione del vertice di<br />
Copenaghen del 1993, erano stati def<strong>in</strong>iti i criteri di adesione <strong>in</strong> term<strong>in</strong>i di democrazia, Stato di diritto, diritti umani e<br />
protezione delle m<strong>in</strong>oranze, il Consiglio Europeo di Amsterdam del 1997, ha <strong>in</strong>trodotto il pr<strong>in</strong>cipio del<strong>la</strong> democrazia nel<br />
Trattato di base, mentre al<strong>la</strong> Convenzione europea è stato affidato il compito di ridisegnare e fissare <strong>in</strong> modo più preciso e<br />
stabile i pr<strong>in</strong>cipi ed i valori fondanti dell’U.E.<br />
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