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Il Nuovo News - Maggio 2013

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irichino come tutti i ragazzini di quell’età, Martino<br />

si è sempre comportato bene ed è sempre stato<br />

apprezzato per la sua gentilezza che gli ha procurato<br />

molti amici sia tra i ragazzi che tra le ragazze.<br />

Una curiosità: oltre all’italiano aveva imparato<br />

anche il dialetto castelnovese, tanto che una volta,<br />

in una rappresentazione teatrale organizzata dalla<br />

scuola, aveva interpretato niente meno che Otello<br />

recitando in dialetto! Si era adattato bene Martino,<br />

e la cosa non era scontata.<br />

2007 si è laureato in logopedia con 110 e lode;<br />

dopo due giorni già lavorava! I suoi bambini-pazienti<br />

gli volevano molto bene. Ma Martino, curioso e studioso,<br />

volle anche iscriversi alla facoltà di antropologia<br />

alla Sapienza; grazie agli ottimi risultati fruì del<br />

Programma Europeo Erasmus e, nel settembre<br />

scorso, si era trasferito a Lione dove seguiva i corsi<br />

di studio e aveva trovato l’affetto di una ragazza.<br />

Malgrado questa sua grande capacità di inserimento<br />

in Italia e in Europa, nel cuore di Martino era<br />

rimasta una ferita aperta: nell’aprile del 1994 sua<br />

madre veniva uccisa durante il genocidio che travolse<br />

quasi un milione di persone in Rwanda; non si<br />

può neanche immaginare quello che avvenne in<br />

Rwanda in quel periodo; solo la Shoah è stata peggiore;<br />

basti pensare che un piccolo parente di Martino<br />

rimase 10 giorni nascosto sotto i cadaveri dei<br />

suoi genitori e familiari. Martino ha sempre tenuto<br />

la foto di mamma Gemma vicino al suo letto.<br />

L’inserimento italiano non gli ha però impedito di<br />

mantenere viva la sua attenzione per l’Africa e un<br />

grande senso di solidarietà con i bambini africani:<br />

grazie a lui, in parrocchia abbiamo favorito l’adozione<br />

a distanza di 11 bambini ruandesi da parte di<br />

altrettante famiglie castelnovesi, facendoli studiare,<br />

e dando così loro la possibilità di un futuro migliore.<br />

Grazie Martino.<br />

Poi ha frequentato il liceo scientifico a Morlupo e<br />

ha conseguito la licenza liceale posizionandosi al secondo<br />

posto su 26 ragazzi. Era uno che aiutava gli<br />

altri a studiare e prestava loro anche i suoi libri di<br />

testo, trovando la cosa del tutto normale. Essendo<br />

alto due metri, era naturale che si impegnasse<br />

anche nello sport, sicché aveva giocato nelle squadre<br />

di basket locale e di Roma. Dopo il liceo aveva<br />

deciso di specializzarsi in una professione che fosse<br />

di utilità alle persone in difficoltà, specie i più piccoli,<br />

così fece i test all’Università La Sapienza e all’Università<br />

del Sacro Cuore per essere ammesso alle<br />

facoltà di fisioterapia e di logopedia; li superò entrambi<br />

e, obbligato a scegliere, si iscrisse all’Università<br />

del Sacro Cuore (Policlinico Gemelli) dove nel<br />

L’arrivederci<br />

Orsù dunque lieve destino<br />

rivelaci i passi del nostro cammino.<br />

Sostieni il nostro dolore<br />

per codesta divisione.<br />

Lacera i pensieri<br />

come se il primo giorno fosse stato ieri,<br />

la nostalgia di un’intesa che va via.<br />

Ma le nostre impronte sono tesori<br />

che rimangono serrati nei nostri cuori!<br />

Chiara Caputo (10 anni)<br />

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