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K:\B - Infrastrutture\083-10 Insediamento SIREG Taramelli\2 ...

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Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Sommario<br />

SOMMARIO ............................................................................................................................................................. 1<br />

1. INQUADRAMENTO GENERALE ......................................................................................................................... 2<br />

1.1. Area di intervento ......................................................................................................................................... 2<br />

1.2. Inquadramento urbanistico .......................................................................................................................... 3<br />

1.3. Aspetti architettonici .................................................................................................................................... 3<br />

1.4. Aspetti di sicurezza in merito a sostanze pericolose – fibre di amianto ....................................................... 6<br />

1.5. Aspetti di prevenzione incendi ...................................................................................................................... 6<br />

1.6. Aspetti strutturali ed impiantistici ................................................................................................................ 7<br />

2. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO ..................................................................................................................... 8<br />

2.1. Obiettivi della progettazione ........................................................................................................................ 8<br />

2.2. Funzioni da insediare .................................................................................................................................... 8<br />

2.3. Contenuti progettuali e lavorazioni principali .............................................................................................. 9<br />

2.4. Allestimento Sale riunioni e Sale Multimediali ........................................................................................... 11<br />

2.5. Conformità al Servizio di Manutenzione Programmata – Capitolato Tecnico Hard Facility ...................... 11<br />

2.6. Interventi architettonici .............................................................................................................................. 11<br />

2.7. Interventi impianti meccanici ..................................................................................................................... 15<br />

2.8. Interventi impianti idrosanitari .................................................................................................................. 16<br />

2.9. Interventi impianti idrici antincendio ......................................................................................................... 16<br />

2.<strong>10</strong>. Interventi impianti elettrici ......................................................................................................................... 16<br />

2.11. Interventi impianti speciali ......................................................................................................................... 16<br />

2.12. Interventi strutturali – scale esterne e interne ........................................................................................... 16<br />

3. CONSEGNA PARZIALE DELLE AREE E DELLE LAVORAZIONI .............................................................................. 23<br />

4. DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO ................................................................................................................ 23<br />

4.1. Nomenclatura degli elaborati .................................................................................................................... 24<br />

5. CLASSI E CATEGORIE LAVORI ......................................................................................................................... 25<br />

Allegati<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

Maggio 2012 PDE-GEN-00002-01 - Relazione Generale Pagina 1 di 26


Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

1. INQUADRAMENTO GENERALE<br />

1.1. Area di intervento<br />

Il presente Progetto, posto a base di Gara di un Appalto Integrato, ha per oggetto la personalizzazione degli spazi<br />

dell’edificio sito a Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A. e l’ampliamento della sede di<br />

Protezione Civile.<br />

Il complesso di edifici che compongono la sede oggetto del progetto si sviluppa su un intero quartiere, delimitato da Via<br />

Abbadesse e piazza Claudio Appio a nord, da Via Ippolito Rosellini ad est, ad ovest da Via Taramelli e a Sud da via<br />

Pola.<br />

Stralcio aerofotogrammetrico<br />

Degli otto edifici facenti parte del complesso, due sono coinvolti nell’intervento, meglio descritti nel seguente schema,<br />

dove con la sigla “LIS” di indica l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A. e con “PRC” quello di Protezione Civile.<br />

Schema generale dell’area di intervento (evidenziata con contorno rosso)<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

Maggio 2012 PDE-GEN-00002-01 - Relazione Generale Pagina 2 di 26


Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

1.2. Inquadramento urbanistico<br />

Secondo il vigente PRG, l’edificio rientra in zona omogenea B1 con destinazione funzionale TA. Le zone TA sono<br />

destinate ad insediamenti terziario – amministrativi, cioè ad uffici pubblici e privati.<br />

Il complesso è censito al NCEU immobili con categoria speciale D/8, foglio 226, Mappali 170, 478, 479, 480.<br />

Ingresso di Via Pola 12, vista su edificio 5<br />

1.3. Aspetti architettonici<br />

Progettato nel 1971 dagli architetti Marco Zanuso e Barbiano di Belgioioso, in occasione di una precedente<br />

ristrutturazione, nel 2003, ha subito delle modifiche tali da rendere unitari gli spazi sia dal punto di vista delle tipologie<br />

costruttive sia dal punto di vista della loro gestione.<br />

Successivamente, nel 2011, un intervento più recente ha coinvolto parte del complesso per l’insediamento del Sireg<br />

(Società e degli Enti del Sistema Regionale) durante il quale sono stati messi in atto una serie di interventi manutentivi e<br />

di adeguamento normativo.<br />

Gli spazi interni degli edifici ospitano uffici, sale riunioni, spazi di accoglienza per il pubblico. Ai piani interrati si trovano<br />

autorimesse, locali tecnologici, archivi e uffici che affacciano sulle corti interne profonde due piani entro terra.<br />

Lo sviluppo degli spazi segue lo stesso criterio lungo tutto lo snodarsi del complesso: un nucleo centrale ospita i<br />

collegamenti verticali, le scale e gli ascensori, oltre ai servizi igienici, ai cavedi e occasionalmente a spazi di supporto<br />

quali aree copy o aree break.<br />

Gli uffici si affacciano verso l’esterno, mantendo una profondità media di 5,4 m e un corridoio di profondità media 1,5 m<br />

che si sviluppa da entrambi i lati del nucleo centrale.<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Al piano terra si trovano gli ingressi principali dell’edificio e le relative reception con ingressi controllati, così come<br />

indicato nel seguente schema. I flussi interni sono gestiti tramite controllo badge e videocontrollo centrale.<br />

Schema generale attuale di identificazione ingressi e collegamenti verticali<br />

A partire dal primo piano, gli edifici si susseguono in aderenza, suddivisi dalle compartimentazioni antincendio, a partire<br />

dall’edificio 2 fino al 6 senza soluzione di continuità, come anche il 7 e 8 sono contigui e comunicanti.<br />

Lo schema planimetrico così descritto si ripresenta ai vari piani, seguendo l’involucro degli edifici, che dal terzo piano<br />

subisce dei movimenti volumetrici: la facciata aggetta sulla sottostante creando degli sfondati e degli aggetti che<br />

segnano la superficie esterna.<br />

Al terzo piano viene interrotto il collegamento tra l’edificio 5 ed il 6, laddove si trova una terrazza a copertura dei piani<br />

sottostanti.<br />

Al quarto piano la superficie ad ufficio si riduce in favore di spazi calpestabili esterni (terrazze).<br />

Al quinto piano si riduce ulteriormente l’estensione degli spazi coperti, che comprende gli edifici 1, 2, 3 mentre i restanti<br />

divengono terrazza praticabile.<br />

Sulla copertura del quarto, quinto piano e del settimo, si trovano i volumi tecnici.<br />

L’ingresso principale del personale avviene attualmente da Via Pola 12, Via Taramelli 12 e Rosellini 17, al termine delle<br />

attività di questa Gara diverrà operativo anche l’ingresso di Via Taramelli 26.<br />

Esistono altri ingressi dedicati a Società Terze presenti negli edifici 2, 4, 7 con ingresso esclusivo.<br />

Esistono anche sei accessi carrai ai piani sotterranei e a filo strada, ad uso dei dipendenti.<br />

Si rimanda alla tavola PDE-ENN-ARC-PN-<strong>10</strong>007-Planimetria di accesso e percorrenza e destinazioni funzionali, per<br />

l’indicazione di tutti i numeri civici e degli ingressi.<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Ingresso di Via Pola 12, vista su edificio 6 Amaranto in secondo piano – Stato attuale<br />

Gramigna, Mazza, Milano, Un secolo di architettura milanese dal Cordusio alla Bicocca, Ulrico Hoepli Editore SpA 2001,<br />

pag. 422<br />

Nel nucleo centrale si trovano gli ascensori, che complessivamente servono tutti i piani entro e fuori terra. Sono presenti<br />

sette blocchi scale e sei blocchi ascensori.<br />

La distribuzione interna degli ambienti è vincolata dalla presenza del nucleo centrale e dalla modularità della facciata, i<br />

cui montanti hanno passo 80 cm.<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Le partizioni interne degli uffici sono pertanto vincolate dal passo dei montanti dei serramenti esterni e dalla presenza di<br />

pilastri strutturali posti in vicinanza della facciata.<br />

Tutti gli uffici a partire dal primo piano hanno altezza netta interna da pavimento finito pari a 270 cm, con un<br />

ribassamento in prossimità del corridoio, altezza netta interna 240 cm. Il ribassamento è realizzato con un controsoffitto<br />

metallico ispezionabile che ospita le canalizzazioni meccaniche ed elettriche. Al piano terra l’interpiano è maggiore e lo<br />

spazio netto tra pavimento e controsoffitto è pari a cm 325/315 con zona controsoffitto soprastante di cm 40 circa.<br />

I pavimenti sono prevalentemente galleggianti sia negli uffici che negli spazi comuni. Le finiture sono varie e specificate<br />

negli elaborati architettonici.<br />

I corpi illuminanti degli uffici, sospesi a soffitto e di tipo a luce diretta e indiretta, si innestano nel ribassamento del<br />

controsoffitto ricevendo suo tramite elettrificazione e comandi.<br />

Per le caratteristiche dimensionali si faccia riferimento agli elaborati grafici architettonici serie ARC (tipologia LO<br />

planimetrica di progetto e RI Rilievo dello stato di fatto; SZ Sezioni; PM Pareti mobili).<br />

1.4. Aspetti di sicurezza in merito a sostanze pericolose – fibre di amianto<br />

I progettisti, in accordo con ILSPA, tenuto conto della verifica effettuata già mediante prelievo costante di campioni<br />

d’aria effettuata nel 2002 (esito negativo), tenuto conto degli interventi di ristrutturazione effettuati nel 2002, che hanno di<br />

fatto interessato la sostituzione delle finiture architettoniche e delle distribuzioni e terminali impiantistici, tenuto conto che<br />

nel corso dell’intervento del 2002 è stata condotta una mappatura dei materiali contenenti amianto cui è seguito un<br />

intervento di bonifica certificato mediante “Certificazione di Restituibilità” redatta dalla competente ASL, non hanno<br />

ritenuto necessario svolgere ulteriori analisi finalizzate a verificare l’assenza di materiale contenente amianto, ritenendo i<br />

dati disponibili sufficienti per la valutazione del rischio di ritrovamento di materiali contenenti amianto.<br />

1.5. Aspetti di prevenzione incendi<br />

Trattasi di opere di modifica interna degli spazi esistente e già destinati ad uffici, con mera ricollocazione di tavolati e/o<br />

pareti mobili al fine di ottenere un più razionale utilizzo degli spazi. Tali variazioni non comportano:<br />

1. ampliamento<br />

2. sostituzioni o modifiche di impianti e/o attrezzature di protezione attiva antincendio<br />

3. realizzazione di nuovi impianti di sollevamento (ascensori e/o montacarichi)<br />

4. sostituzioni o modifiche di impianti di sollevamento esistenti (ascensori e/o montacarichi)<br />

5. modifiche alle caratteristiche costruttive (dimensionali e tipologiche) del sistema di compartimentazione con<br />

specifiche caratteristiche di resistenza al fuoco<br />

6. modifiche alle caratteristiche costruttive (dimensionali e tipologiche) del sistema di vie di uscita<br />

di cui ai precedenti progetti di prevenzione incendi approvati ed ai relativi certificati di prevenzione incendi in essere<br />

Si evidenzia altresì, che è prevista:<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

la realizzazione di scala di sicurezza esterna; tale elemento che provvederà a garantire maggiore fruibilità al<br />

sistema di evacuazione in caso di incidente, è previsto venga realizzato in conformità a quanto previsto<br />

dall’allegato al citato decreto. Trattasi di scala totalmente esterna, rispetto al fabbricato servito e munita di<br />

parapetto regolamentare. La parete esterna dell’edificio su cui verrà collocata la scala, compresi gli eventuali<br />

infissi, possiedrà, per una larghezza pari alla proiezione della scala, incrementata di 2,5 m per ogni lato,<br />

requisiti di resistenza al fuoco non inferiori a REI/EI 60 ovvero la scala risulterà distante di 2,5 m dalle pareti<br />

dell’edificio e verrà collegata alle porte di piano tramite passerelle protette con setti laterali, a tutta altezza,<br />

aventi requisiti di resistenza al fuoco pari a quanto sopra indicato.<br />

la realizzazione di un gruppo elettrogeno con potenza non superiore a 350 kW (120 kW) ovvero per quanto<br />

specificato nell’allegato I del D.P.R. 1 agosto 2011, n. 151 di attività di categoria A (D.P.R. 1 agosto 2011, n.<br />

151 att. 49 Gruppi per la produzione di energia elettrica sussidiaria con motori endotermici ed impianti di<br />

cogenerazione di potenza complessiva superiore a 25 kW). Per tale tipo di attività, in esito alla realizzazione<br />

delle opere, verrà presentata al Comando, prima dell'esercizio dell'attività segnalazione certificata di inizio<br />

attività (S.C.I.A.), corredata dalla documentazione prevista dal decreto di cui all' articolo 2, comma 7 del citato<br />

decreto, unitamente a relazione tecnica ed elaborati grafici. L’installazione avverrà su spazio scoperto in<br />

copertura (+20.23 metri) di edificio di cui ai progetti di prevenzione incendi approvati in data 22/<strong>10</strong>/2007,<br />

<strong>10</strong>/05/2006 e 27/03/2000; per i succitati progetti risulta in corso di validità idoneo Certificato di Prevenzione<br />

Incendi con scadenza il 06/11/2012 (pratica VVF n° 345759)<br />

Nel campo della reazione al fuoco, si specifica che i prodotti da costruzione rispondenti al sistema di classificazione<br />

europeo di cui al decreto del Ministro dell’interno <strong>10</strong> marzo 2005 verranno installati seguendo le prescrizioni e le<br />

limitazioni previste al comma 2 del punto 5.2 del Titolo II dell’ Allegato al D.M. 22/02/2006, con le applicabili prescrizioni<br />

di cui al Titolo IV dell’ Allegato al D.M. 22/02/2006.<br />

1.6. Aspetti strutturali ed impiantistici<br />

La struttura portante dell’edificio è in calcestruzzo armato, travi e pilastri posti a circa 1,5 m dal filo esterno soletta su cui<br />

si innesta la facciata di tipo continuo. Il nucleo, centrale costituito dai vani ascensori, dai cavedi impiantistici e dalle scale<br />

di sicurezza centrali, è realizzato in calcestruzzo armato.<br />

In copertura si prevede l’intervento di implementazione della struttura metallica di ripartizione dei carichi dei volumi<br />

tecnici, per consentire il montaggio dei nuovi elementi impiantistici previsti dai progetti meccanici ed elettrici. Si rimanda<br />

alle relazioni specialistiche per maggiori dettagli.<br />

Sulla base delle soluzioni progettuali previste si evidenzia che:<br />

• Non sono previsti interventi tali da incidere in maniera riduttiva sulla capacità di resistenza strutturale<br />

dell’immobile;<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

• Non sono previste variazioni alle destinazioni d’uso dei locali si cui si interviene per i quali pertanto vengono<br />

confermati i carichi variabili preesistenti;<br />

• Non sono previsti interventi che vanno ad incidere in modo significativo sui carichi permanenti esistenti al<br />

momento dell’intervento (si segnala in merito la posa di due nuove UTA in copertura il cui peso complessivo si<br />

ritiene non significativo se rapportato al peso strutturale complessivo dell’edifico su cui queste vanno ad<br />

insistere).<br />

Alla luce di tali considerazioni si escludono ricadute significative dell’intervento previsto in progetto sulla sicurezza<br />

strutturale.<br />

Gli impianti saranno adeguati alle nuove destinazioni d'uso, mediante aggiustamenti e riposizionamenti nelle zone uffici<br />

(bocchette aria, torrette elettriche e di segnale).<br />

Ulteriori piccoli adeguamenti sono previsti per la creazione di nuovi bagni, aree break, aree copie.<br />

Gli interventi previsti in progetto (sia a livello meccanico che a livello elettrico) comportano un aumento del fabbisogno di<br />

potenza termofrigorifera ed elettrica. In fase di sviluppo del progetto è stata valutata ed accertata la compatibilità delle<br />

potenze meccaniche ed elettriche disponibili rispetto agli incrementi previsti in progetto (si rimanda alle relazioni<br />

specialistiche per maggiori dettagli).<br />

2. DESCRIZIONE DELL’INTERVENTO<br />

2.1. Obiettivi della progettazione<br />

La progettazione degli spazi ha integrato lo stato di fatto alle necessità espresse, in termini di esigenze di spazi e di<br />

interrelazioni tra Società ed Enti già presenti nel complesso.<br />

Il progetto risponde alle esigenze di flessibilità degli spazi, nel rispetto dei vincoli architettonici e strutturali degli edifici.<br />

2.2. Funzioni da insediare<br />

Gli edifici 3, 7 e 8 oggetto di Gara si sviluppano per cinque piani fuori terra.<br />

Gli interventi previsti sono riconducibili ai seguenti ambiti:<br />

1. Personalizzazione spazi LISPA SpA<br />

2. Adeguamento spazi Regione Lombardia<br />

3. Adeguamento spazi Protezione Civile<br />

La superficie totale dell’intervento è pari a 8.725 mq per Lispa S.p.A.; 930 mq per Regione Lombardia; 2.365 mq per<br />

Protezione Civile. Le superfici si distribuiscono ai piani come segue:<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Società Superficie mq Piano Edificio<br />

PROTEZIONE CIVILE 999 PIN 3 Uffici<br />

PROTEZIONE CIVILE 419 P00 3 Uffici<br />

PROTEZIONE CIVILE 468 P01 3 Uffici<br />

PROTEZIONE CIVILE 479 P02 3 Uffici<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 245 P00 7 Uffici<br />

REGIONE LOMBARDIA 930 P00 8 Atri e zone comuni<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 1.400 P01 7 e 8 Uffici<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 2.630 P02 7 e 8 Uffici<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 1.790 P03 7 e 8 Uffici<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 1.525 P04 7 e 8 Uffici<br />

LOMBARDIA INFORMATICA 1.135 P05 7 e 8 Uffici<br />

2.3. Contenuti progettuali e lavorazioni principali<br />

Le opere prevedono l’adeguamento del layout distributivo degli spazi e delle funzioni, oltre al conseguente adeguamento<br />

impiantistico secondo le esigenze espresse da ciascun occupante.<br />

Le lavorazioni possono essere ricondotte ai seguenti ambiti:<br />

a) interventi sulle pareti mobili<br />

b) interventi sui pavimenti<br />

c) interventi sui controsoffitti<br />

d) interventi di adeguamento impianti e interventi civili<br />

a) Interventi sulle pareti mobili e loro porte, sui tamponamenti interni:<br />

Rimozione di moduli opachi e vetrati attraverso lo smontaggio dei sistemi esistenti (Architectural Metal System<br />

di Permasteelisa in acciaio plastificato, denominato negli elaborati “PM1” per Protezione Civile, di diverso tipo<br />

per LISPA Spa, denominate “PMA” e “PMB”);<br />

Rimozione di moduli trasparenti in vetro e acciaio;<br />

Rimozione di porte ed accessori;<br />

Parziale stoccaggio degli elementi smontati in spazi dedicati, nei sotterranei, eliminazione degli elementi non<br />

recuperabili;<br />

Stoccaggio momentaneo ai piani degli elementi da rimontare;<br />

Rimozione di setti di tamponamento in cartongesso;<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Rimontaggio di moduli opachi, della loro struttura portante, delle porte e degli accessori delle pareti PM1 e PMA<br />

PMB;<br />

Fornitura e montaggio di nuove pareti mobili trasparenti, denominate negli elaborati “PM2” per Protezione<br />

Civile e “PMC” per LISPA, delle nuove porte e degli accessori (per le caratteristiche delle pareti mobili di nuova<br />

fornitura si rimanda ai Capitolati Speciale d’Appalto Architettonico e agli elaborati grafici di dettaglio);<br />

b) Interventi sui pavimenti:<br />

Rimozione puntuale di alcuni tipi di finitura di pavimento, rimozione temporanea di finiture destinate al riuso,<br />

successiva posa di finiture nuove o di riuso (per la localizzazione delle finiture esistenti e la sostituzione si<br />

rimanda alla documentazione del Progetto Architettonico, serie PV per le caratteristiche dei materiali da<br />

utilizzare si rimanda ai Capitolati Speciale d’Appalto Architettonico e agli elaborati grafici di dettaglio).<br />

Rimozione temporanea e parziale dei pannelli in solfato di calcio, temporaneo accatastamento in loco, per<br />

consentire l’adeguamento impiantistico sottopavimento, successivo riposizionamento dei pannelli e contestuale<br />

aggiornamento della posizione delle torrette di alimentazione e dati, coerentemente con le modifiche previste<br />

da layout (per la localizzazione e quantificazione delle rimozioni si rimanda alla documentazione del Progetto<br />

Architettonico, tavola PVA_Pavimenti Zone di rimozione parziale per adeguamento pavimentazione Piano tipo;<br />

tavole specialistiche per la localizzazione delle torrette);<br />

Fornitura di nuovo pavimento sopraelevato nelle zone di rimozione e per sopperire ad eventuali rotture.<br />

c) Interventi sui soffitti e controsoffitti:<br />

Apertura dei pannelli ispezionabili dei controsoffitti dei corridoi per consentire l’adeguamento impiantistico,<br />

successiva richiusura.<br />

Fornitura e posa di pannelli fonoassorbenti da posizionare a contatto del soffitto o sospesi tramite pendinatura<br />

nelle nuove sale riunioni, nelle aree break e nelle aule allo scopo di migliorare le condizioni di benessere<br />

ambientale.<br />

(Per le caratteristiche dei materiali da utilizzare si rimanda ai Capitolati Speciale d’Appalto Architettonico e agli<br />

elaborati grafici di dettaglio)<br />

L’apertura dei controsoffitti e lo smontaggio parziale delle pavimentazioni, descritti e contabilizzati nei Computi Metrici<br />

Civile Architettonico, sono assimilabili ad assistenze alle lavorazioni meccaniche ed elettriche.<br />

d) Interventi di adeguamento impianti e interventi civili:<br />

Implementazione degli impianti meccanici ed elettrici;<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Adeguamento degli impianti elettrici e speciali (luci di emergenza, pittogrammi, sensori di fumo);<br />

Creazione di nuove aree break dotate di alimentazione elettrica e idrica;<br />

Interventi di modifica di tre servizi igienici esistenti (si rimanda alla documentazione del Progetto Architettonico,<br />

serie BB Servizi Igienici);<br />

Tinteggiature finali (per le caratteristiche delle tinteggiature si rimanda alla documentazione del Progetto<br />

Architettonico)<br />

Per l’esatta definizione di tutti gli interventi si rimanda alle relazioni specialistiche architettoniche e impiantistiche.<br />

2.4. Allestimento Sale riunioni e Sale Multimediali<br />

Nei layout di progetto sono indicate, con apposite etichette, le tipologie di Sale riunioni e di Sale Multimediali previste nel<br />

complesso.<br />

Per questi spazi è prevista la sola predisposizione degli impianti elettrici e le assistenze all’appaltatore aggiudicatario di<br />

un appalto separato e distinto dal presente, ma contemporaneo.<br />

Per la descrizione delle predisposizioni e assistenze previste si rimanda alla relazione specialistica degli impianti<br />

elettrici.<br />

Si definiscono le seguenti tipologie di spazi, distinte in funzione della dotazione multimediale e della capacità, come<br />

previsto dal Capitolato speciale d’oneri – Allegato Tecnico 1 – Servizi di Fonia Dati Regione Lombardia (paragrafi<br />

7.1.2/3/4/5) :<br />

‐ Sale riunioni A1, A2, A3<br />

‐ Aule Formazione Informatiche (AI), Grandi (GF), Medie (MF), Piccole (PF)<br />

2.5. Conformità al Servizio di Manutenzione Programmata – Capitolato Tecnico Hard Facility<br />

Gli interventi oggetto di progettazione non introducono elementi tipologicamente nuovi rispetto a quanto già inserito nel<br />

Capitolato Tecnico Hard Facility – Servizio di conduzione ed esercizio – Manutenzione Ordinaria Programmata. Pertanto<br />

tale documento è ritenuto idoneo dai progettisti ai fini della definizione delle attività manutentive riferite all'oggetto della<br />

progettazione.<br />

I nuovi lavori vanno solo ad integrare la numerosità e la localizzazione degli oggetti da manutenere.<br />

2.6. Interventi architettonici<br />

L’adeguamento del layout distributivo prevede la riorganizzazione delle funzioni insediate e lo spostamento o la<br />

rimozione di pareti divisorie tra uffici di tipo mobile esistenti (PM1 e PMA PMB).<br />

Verranno fornite e posate pareti mobili nuove (PM2 e PMC) atte a migliorare le condizioni ambientali degli edifici in<br />

termini di illuminamento naturale, di condizioni visive e di isolamento acustico.<br />

Tale rimodulazione degli ambienti, comportando un intervento sugli impianti di aerazione primaria, comporta<br />

l’adeguamento degli impianti meccanici.<br />

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Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Il layout interno degli ambienti è vincolato dalla presenza di pilastri e dalla modularità della facciata, i cui montanti hanno<br />

passo 80 cm.<br />

In particolare le opere previste sono le seguenti:<br />

- Allestimento del cantiere;<br />

- Modifica dell'atrio e reception edificio 8 piano terra;<br />

- Smontaggio, imballaggio, movimentazione e rimontaggio pareti mobili esistenti;<br />

- Adeguamento controsoffittature esistenti per modifiche impianti elettrici e speciali;<br />

- Adeguamento delle superfici di ancoraggio delle pareti mobili nuove (soffitti e murature) e ripristini degli<br />

smontaggi;<br />

- Fornitura nuove pareti mobili (vetrate ad isolamento acustico) compresi accessori (pannelli di rivestimento e<br />

pellicole opaline);<br />

- Tinteggiature generali e della superficie del nucleo verso il corridoio, con identificazione delle funzioni del<br />

nucleo: i nuovi colori, identificheranno con chiarezza e univocità le vie di accesso agli sbarchi ascensori e alle<br />

scale di emergenza, oltre a localizzare i servizi igienici (rif. tavola PDE.LIS.ARC.PN.<strong>10</strong>211.00 Progetto -<br />

Tinteggiature - Pianta piano tipo uffici)<br />

- Adeguamento pavimentazione per modifiche di layout (ripristino pavimentazione, modifica delle finiture);<br />

- Modifica di tre servizi igienici;<br />

- Realizzazione scala esterna di emergenza;<br />

- Modifica delle scale interne.<br />

Tutti gli interventi sono stati progettati in modo da contenere al minimo indispensabile l’impatto delle modifiche e delle<br />

nuove forniture, riutilizzando (nei limiti imposti dallo stato dei materiali, dai vincoli architettonici e dalle esigenze espresse<br />

dagli occupanti) i materiali già presenti nell’edificio.<br />

Le pareti esistenti PM1 (Protezione Civile) dovranno essere smontate con estrema cura senza danneggiare finiture e<br />

profili, che dovranno essere recuperati nella loro totalità. Le pareti esistenti PMA e PMB dovranno essere smontate con<br />

altrettanta cura e recuperate ove i materiali ne consentano il riuso.<br />

È fatto obbligo individuare, prima dello smontaggio e d’accordo con la DL, i pannelli che non potendo essere più<br />

riutilizzati, dovranno essere avviati a discarica. Saranno da smaltire tutti quei pannelli che si presentino eccessivamente<br />

usurati o danneggiati.<br />

Sempre in accordo con la DL, l’esecutore dei lavori dovrà scegliere il materiale idoneo per l’imballo dei moduli smontati<br />

che saranno riutilizzati. Dovranno altresì essere adeguatamente protetti (tramite l’uso di materiali idonei) tutti i pavimenti<br />

delle aree oggetto di intervento e le pareti di cui non è previsto lo smontaggio.<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Dovrà essere prestata la massima attenzione nella protezione e nella pulizia (anche tramite l’uso di materiali idonei scelti<br />

in accordo con la DL) delle pareti degli ambienti oggetto di intervento.<br />

Le pareti mobili di nuova fornitura (meglio descritte nei Capitolati Speciale d’Appalto Architettonico e negli elaborati<br />

grafici di dettaglio) dovranno avere caratteristiche estetiche compatibili ai moduli già presenti ed in particolare, a solo<br />

titolo di riepilogo, saranno da rispettare i rapporti dimensionali delle strutture e degli accessori (così come rappresentato<br />

negli elaborati grafici di dettaglio).<br />

Ad esempio i nuovi pannelli oscuranti e le pellicole previste sulle nuove pareti mobili vetrate PM2 avranno altezza 2,17<br />

m da pavimento, pari all’altezza di tre moduli orizzontali delle pareti esistenti PM1 (si faccia riferimento al Capitolato<br />

Speciale d’Appalto Architettonico e negli elaborati SZ).<br />

Allo stesso modo le pareti mobili vetrate PMC avranno i pannelli e le pellicole di altezza 2,<strong>10</strong> m da pavimento, pari<br />

all'altezza delle nuove porte montate sulle nuove pareti mobili (essendo le pareti esistenti di molteplici altezze non è<br />

stato possibile stabilire un allineamento in continuità con esse).<br />

Il sistema costituente le pareti mobili PM2 e PMC viene utilizzato per la separazione fra locali e deve isolare<br />

acusticamente dai rumori aerei al fine di contribuire ad assicurare all'interno del locale un livello di pressione sonora<br />

indotto conforme al tipo di attività svolto a alle esigenze degli utenti.<br />

L’intervento in particolare si prefigge di migliorare la situazione di comfort attuale, compatibilmente al mantenimento<br />

parziale delle preesistenze quali pavimenti e controsoffitti (che non risultano compartimentati acusticamente e per i quali<br />

in progetto non è previsto alcun tipo di intervento), mobiletti copri fancoil e pareti mobili esistenti.<br />

Il parametro attraverso il quale si esprime la prestazione fa riferimento all'indice di valutazione del potere fonoisolante<br />

Rw espresso in dB.<br />

Le pareti interne mobili dovranno garantire le seguenti prestazioni minime :<br />

-parete mobile vetrata doppia: potere fonoisolante Rw maggiore o uguale a 42 dB.<br />

La prestazione acustica sarà certificata da un laboratorio accreditato e si riferirà a due parti vetrate, accostate con con il<br />

profilo metallico previsto , complete di profilo di base e profilo a soffitto.<br />

Si evidenzia che i valori ottenuti in laboratorio di prova, in condizioni ambientali standard non sono riproducibili nelle<br />

situazioni operative, intervengono delle variabili al contorno che ne possono alterare i valori. Per cercare di ovviare a<br />

questi inconvenienti si ricorrerà ad alcuni accorgimenti: saranno sempre posizionati sotto i profili guarnizioni di<br />

appoggio in materiale a cellule chiuse ; in corrispondenza dei corridoi nelle parti ribassate e all’interno dei mobiletti<br />

coprifancoil verranno posizionati pannelli rigidi in materiale isolante, sui pannelli del controssoffitto dei corridoi verranno<br />

posizionati materassini isolanti. I transiti degli impianti saranno scontornati e intasati con lana minerale in modo da<br />

minimizzare la propagazione dei suoni.<br />

Per descrizioni materiali e dettagli qui non riportati si rimanda a CME e tavole.<br />

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Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Gli aspetti principali della progettazione possono essere così riassunti:<br />

a) Uffici, spazi di supporto<br />

b) Sale riunioni<br />

c) Aree Break<br />

a) Uffici, spazi di supporto<br />

La configurazione spaziale degli spazi ad uso ufficio, degli spazi di supporto quali aree copy e attesa, è regolata<br />

dall’orditura degli infissi di facciata. L’alternanza dei moduli di circa 80 cm di larghezza stabilisce la distanza tra le pareti<br />

degli uffici e il numero delle persone ospitate al loro interno.<br />

Nei limiti imposti da questa maglia è possibile disporre liberamente le pareti mobili, tenendo conto anche della presenza<br />

degli gli impianti di aerazione primaria e condizionamento.<br />

Negli edifici 7 e 8 (LIS) è presente una pavimentazione sopraelevata con pannelli prefiniti in gres, che verranno<br />

mantenuti. Al primo piano è prevista la fornitura di nuovo pavimento per parte della superficie ad uffici, che avrà finitura<br />

simile all'esistente. I pannelli smontati da questa superficie andranno a sopperire nei restanti spazi le eventuali rotture<br />

dovute alle lavorazioni e agli smontaggi.<br />

Nell'edificio 3 (PRC) è prevista nuova finitura di pavimento vinilico e acciaio nelle aree break e nelle sale riunioni. In tutti i<br />

restanti spazi verrà mantenuta quella esistente ed integrata con nuova fornitura dello stesso tipo dell'esistente.<br />

Sono state previste delle attività per la separazione di due servizi igienici nell’edificio 8, piani 2 e 4 (LIS).<br />

Sono state previste attività di modifica di un bagno nell'edificio 3, piano terra (PRC)<br />

Dovrà essere prestata la massima attenzione nella protezione e nella pulizia (anche tramite l’uso di materiali idonei scelti<br />

in accordo con la DL) delle pareti degli uffici che non saranno smontate.<br />

I pavimenti degli uffici dovranno essere protetti mediante stesura di strato di TNT ricoperto con telo in polietilene incluso<br />

fissaggio con nastro adesivo e la successiva rimozione e pulizia finale.<br />

Per maggiori dettagli si faccia riferimento all’allegato Capitolato e agli elaborati grafici di dettaglio.<br />

b) Sale riunioni<br />

Sono stati previsti degli interventi di posa di nuovo pavimento vinilico i tutte le nuove Sale riunioni degli uffici di<br />

Protezione Civile.<br />

Gli stessi spazi avranno nuove pareti mobili PM2.<br />

Saranno anche dotate di pannelli fonoassorbenti pendinati a soffitto.<br />

Alcune sale riunioni, identificate con apposite nomenclature sui layout, avranno dotazione impiantistica e multimediale in<br />

funzione di una progettazione parallela ed integrata al presente appalto, ma facente parte di una differente procedura di<br />

affidamento (lavorazioni multimediali escluse da questo appalto). Le predisposizioni e le relative assistenze elettriche,<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

forza motrice e dati, delle sale riunioni sono comprese nel presente appalto. Si rimanda per maggior chiarezza ai<br />

documenti descrittivi delle lavorazioni (computi metrici estimativi).<br />

c) Aree Break e fumatori<br />

Tutte le aree break (LIS e PRC) avranno necessità di allacciamento alla rete idrica oltre che a quella elettrica.<br />

Le aree Break dell'edificio 3 (PRC) avranno inoltre pavimento vinilico di nuova fornitura e in ciascuna area break, al di<br />

sotto delle vending machines, verrà posata finitura in acciaio, sul pannello del pavimento galleggiante, previa stesura di<br />

supporto in gomma.<br />

In tutte le aree break (LIS e PRC) prevista la fornitura e la posa di pannelli fonoassorbenti a soffitto, pendinati a distanza<br />

di dieci centimetri da intradosso soffitto.<br />

Alcune Aree Break di Lispa sono a disposizione dei fumatori e quindi saranno dotate di porte con autochiusura.<br />

2.7. Interventi impianti meccanici<br />

Gli interventi sugli impianti meccanici, meglio specificati nell’apposita relazione specialistica, sono compatibili con lo<br />

stato di fatto e possono essere come di seguito sintetizzati.<br />

E’ presente un impianto di riscaldamento, raffrescamento e climatizzazione condominiale per tutto l’edificio in cui trovano<br />

collocazione gli uffici di Lispa e Regione Lombardia, che subirà in parte delle modifiche per l’adeguamento al nuovo<br />

affollamento.<br />

In particolare è previsto lo smantellamento di alcuni terminali in ambiente e il riposizionamento di parte di essi o la<br />

sostituzione degli stessi con tipologie nuove in grado di abbattere i carichi sensibili e latenti dei locali.<br />

In affiancamento a questo impianto è stato previsto un sistema VRV (Volume di Refrigerante Variabile) per i locali ad<br />

alto affollamento. I terminali ambiente saranno del tipo fancoil a pavimento o unità canalizzabili a soffitto completate da<br />

un canale microforato in lamiera verniciata per l’immissione dell’aria in ambiente. I terminali in ambiente fanno capo a<br />

due unità esterna distinte (zona destra e zona sinistra) posizionate sulla copertura dell’edificio.<br />

Le unità esterne sono quindi quattro (due per piano) interfacciate al sistema di gestione dell’edificio in modo tale da<br />

permetterne il controllo centralizzato. Inoltre per ogni locale è presente un comando a filo per la gestione della<br />

temperatura interna.<br />

I fluidi termo vettori di alimentazione dei fancoil sono prodotti dalla centrale condominiale che subirà modifiche a seguito<br />

dei diversi interventi ai piani. L’incremento di portata dovuto all’installazione dei nuovi fancoil in alcune aree comporta<br />

alcune modifiche della rete di distribuzione e la sostituzione delle pompe di centrale sui circuiti caldi e freddi per due dei<br />

tre circuiti in cui è ripartito l’edificio.<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

2.8. Interventi impianti idrosanitari<br />

Tutti i corpi bagni dei piani sono esistenti e non subiranno modifiche; a meno dell’antibagno per un corpo bagni al piano<br />

secondo e uno al piano quarto. Nello specifico è previsto lo smantellamento del blocco lavandino e del boiler elettrico e il<br />

successivo rimontaggio in nuova posizione a seguito dell’inserimento di una parete di separazione dell’ambiente.<br />

2.9. Interventi impianti idrici antincendio<br />

La rete idranti condominiale non subirà alcuna modifica a meno del riposizionamento di alcuni terminali in accordo con il<br />

progetto di prevenzione incendi e le nuove compartimentazioni di piano.<br />

2.<strong>10</strong>. Interventi impianti elettrici<br />

Gli interventi sugli impianti elettrici, meglio specificati nell’apposita relazione specialistica possono essere così<br />

sintetizzati.<br />

Sono presenti impianti elettrici e di illuminazione, che subiranno delle parziali modifiche per l’adeguamento ai nuovi<br />

layout legati al nuovo affollamento. In particolare è previsto il riposizionamento delle torrette per l’alimentazione delle<br />

postazioni di lavoro e l’installazione di nuove ad integrazione, in base alle nuove posizioni delle scrivanie.<br />

Analogamente, anche gli apparecchi illuminanti dell’impianti di illuminazione esistente, verranno in alcuni casi<br />

riposizionati od integrati in modo da adattare l’impianto di illuminazione al nuovo layout.<br />

2.11. Interventi impianti speciali<br />

Gli interventi sugli impianti speciali, meglio specificati nell’apposita relazione specialistica possono essere così<br />

sintetizzati.<br />

Si prevede per i nuovi uffici Lispa il completo rifacimento degli impianti di rivelazione incendi, in modo che gli stessi<br />

possano essere resi interfacciabili con il sistema di supervisione degli impianti di sicurezza già presente a servizio<br />

dell’intero complesso.<br />

Per il resto degli impianti di sicurezza, viene previsto in generale il riposizionamento ove necessario degli apparati che li<br />

compongono, in base al nuovo layout architettonico.<br />

2.12. Interventi strutturali – scale esterne e interne<br />

Gli interventi strutturali interessano la realizzazione di una nuova scala di sicurezza esterna da posizionare nella zona<br />

giardino lungo via Abbadesse. La nuova scala è del tipo incrociato e prevede i collegamenti ai piani 1, 2 e 3 dell’edificio<br />

esistente. La nuova scala di sicurezza sarà realizzata in struttura metallica composta da cosciali delle rampe, dei ripiani<br />

e delle passerelle tipo UPN180 in acciaio S275 opportunamente collegati tra loro mediante giunti bullonati. La<br />

realizzazione della nuova platea di fondazione della scala in oggetto è prevista previa demolizione di una soletta<br />

esistente interrata, riscontrata durante i sondaggi geologici (rif. Relazione Geotecnica PDE-ENN-GEN-EE-00005).<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Il progetto interessa inoltre le verifiche dei nuovi profilati a sostegno del nuovo gruppo elettrogeno da disporre in<br />

copertura e l’adeguamento strutturale ai fini della sicurezza di tre rampe scale interne che collegano il piano secondo<br />

interrato al piano copertura.<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

2. SEQUENZA DELLE LAVORAZIONI<br />

Gli spazi coinvolti sono liberi da persone.<br />

Gli spazi di Protezione civile sono attigui a zone già abitate da Sireg a tutti i piani.<br />

Gli spazi di Lispa sono attigui a zone già abitate al piano terra e al primo piano. I restanti piani sono occupati<br />

esclusivamente da Lispa.<br />

Di seguito si riporta la sequenza tipo delle lavorazioni.<br />

Interventi sulle scale interne: Rimozione parapetti<br />

(LIS)<br />

Posa carpenteria, elementi di raccordo e nuovi parapetti<br />

Posa nuova finitura alzate e pedate<br />

Tinteggiature<br />

Nuova scala di emergenza Scavi e fondazioni<br />

esterna:<br />

Nuova struttura in carpenteria metallica<br />

(LIS)<br />

Modifica alla facciata continua, al parapetto terrazza, ai serramenti di uscita al<br />

terzo piano<br />

Finiture e impianti<br />

Lavorazioni tipo per<br />

Riconfigurazione layout uffici<br />

riallestimento uffici:<br />

Demolizione e costruzione di pareti in cartongesso<br />

(LIS e PRC)<br />

Spostamento di pareti mobili PM1 e PMA PMB, ripristini sulle superfici<br />

ammalorate dagli smontaggi<br />

Rappezzi e ripristini sugli intonaci in orizzontale e verticale<br />

Setti in cartongesso ove necessario e pareti mobili PM2 e PMC, nelle sale riunioni<br />

e negli uffici di alta dirigenza, nelle aree break<br />

Adeguamenti impiantistici elettrici e meccanici<br />

Montaggio pareti mobili nuove e porte, accessori e pellicole<br />

Nuova finitura di pavimento in vinilico, nelle sale riunioni e negli uffici di alta<br />

dirigenza, nelle aree break (PRC)<br />

Integrazione delle pavimentazioni in prefinito (LIS)<br />

Modifiche e ripristini delle pavimentazioni galleggianti e controsoffitti a seguito di<br />

modifica cartongessi passanti<br />

Adeguamenti impiantistici elettrici e meccanici<br />

Trasporti e smaltimenti in discarica<br />

Modifica aree break esistenti Smontaggio di pareti mobili PMA e nuove pareti mobili PMC, chiudiporta<br />

(LIS P02 e P03)<br />

automatici per aree fumatori<br />

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Lavorazioni sull'atrio al piano<br />

terra Edificio 8:<br />

(Regione Lombardia LIS)<br />

Rimozione controsoffitto esistente (carabottino e cartongesso)<br />

Creazione di controsoffitto metallico in continuità all'esistente nella zona uffici<br />

Ripristino controsoffitto e carabottino mantenuto all'interno dell'area break<br />

Posa pannelli fonoassorbenti<br />

Montaggio pareti mobili nuove e porte, accessori e pellicole<br />

Adeguamenti impiantistici elettrici e meccanici<br />

Realizzazione rampa di collegamento atrii<br />

Modifica bancone reception (vetro strutturale)<br />

Assistenze per spostamento tornelli piano terra da edificio 7 a 8, ripristini<br />

pavimentazione esistente<br />

Realizzazione lama d'aria su uscita esistente<br />

Le lavorazioni saranno organizzate in Fasi come il Layout WBS seguente. La successione delle fasi definisce il crono<br />

programma delle lavorazioni.<br />

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3. CONSEGNA PARZIALE DELLE AREE E DELLE LAVORAZIONI<br />

Durante l’esecuzione dei lavori nelle singole aree, ove sono terminate le opere oggetto dell’appalto, l’impresa affidataria<br />

dovrà procedere, su richiesta della Stazione Appaltante alla consegna parziale delle aree medesime, al fine di<br />

consentire l’accesso di terzi e/o utenti dell’edificio autorizzati dalla Committente.<br />

L’impresa dovrà garantire l’accessibilità in sicurezza alle aree, oggetto di consegna parziale, e l’allestimento di tutti gli<br />

apprestamenti necessari affinchè :<br />

- i percorsi siano separati e distinti da quelli di cantiere;<br />

- siano realizzate segregazioni in pannelli tipo orsogrill o tamponamenti provvisori in pareti in cartongesso a<br />

protezione di terzi, in funzione delle esigenze che puntualmente si verrannno a determinare prima della consegna;<br />

- sia garantito il funzionamento dell’impianto di illuminazione e di emergenza;<br />

- sia garantita l’efficienza delle vie di fuga e che siano sgombre.<br />

L’impresa inoltre dovrà consentire l’uso anticipato delle aree, rispetto al collaudo provvisorio, su richiesta della<br />

Committente, dei locali e degli impianti.<br />

La presa in consegna delle aree , così come l’uso, non costituisce per la Stazione appaltante validità ai fini del collaudo.<br />

4. DOCUMENTAZIONE DI PROGETTO<br />

Le informazioni descrittive, tecniche e prestazionali inerenti al Progetto Esecutivo sono articolate per ciascuna specialità<br />

in più documenti, relazioni ed elaborati grafici.<br />

Nello specifico ogni relazione entra nel dettaglio di diversi argomenti così come si evince dal seguente breve riepilogo:<br />

Relazione Descrittiva entra nel merito della descrizione generale dell’intero intervento con particolare riferimento agli<br />

aspetti ideativi, di fattibilità, funzionali e di progettazione integrata architettonica ed impiantistica;<br />

Relazioni Architettoniche Specialistiche - entrano nei dettagli tecnici del progetto con particolare riferimento al<br />

rispetto delle normative vigenti e con indicazione delle principali scelte progettuali;<br />

Elaborati Grafici;<br />

Capitolati Speciali d’Appalto – specificano i materiali utilizzati per la realizzazione, le modalità di posa in opera degli<br />

stessi relativamente agli aspetti strutturali e civili; definiscono le specifiche tecniche di apparecchiature e materiali per<br />

impianti elettromeccanici e speciali.<br />

Computi metrici estimativi, Elenchi prezzi unitari, Analisi dei prezzi unitari, Quadri di incidenza manodopera;<br />

Cronoprogramma;<br />

Piano di manutenzione;<br />

Piano di sicurezza e coordinamento;<br />

Relazione tecnica di prevenzione incendi.<br />

Si rimanda all’elenco elaborati di progetto per l’elencazione esaustiva.<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

4.1. Nomenclatura degli elaborati<br />

Gli elaborati tecnici e i relativi disegni si riferiscono alla codifica WBS condivisa, contenuta nella seguente tabella, la<br />

codifica degli elaborati segue la suddivisione in codici WBS Standard.<br />

CODIFICA ELABORATO<br />

CODICE PROGETTO WBS CODIFICA PROGETTAZIONE<br />

PROGETTO<br />

FASE<br />

AREA/EDIFICIO<br />

CATEGORIA<br />

SOTTOCATEGORIA<br />

BLOCCO<br />

PIANO<br />

AMBITO<br />

TIPOLOGIA<br />

PROGRESSIVO<br />

REVISIONE<br />

1 2 3 4 5 6 7 8 9 <strong>10</strong> 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36<br />

X 0 0 0 0 0 X X X X X 0 0 X X X X X X X 0 0 X 0 0 X X X X 0 0 0 0 0 0 0<br />

B 0 9 0 1 1 P D E L I S A R C D D 1 0 7 1 0 0 0<br />

Laddove il Codice progetto corrisponde a B09211, la fase di Progettazione definitiva è codificata con il termine PDE, le<br />

Aree che sono state già in precedenza descritte sono LIS e PRC. Inoltre alcuni documenti comuni alle Aree convergono<br />

nell’Area comune ENN, oppure documenti di carattere generale sono GEN come la presente relazione che è relativa sia<br />

a LIS che a PRC.<br />

Le categorie di elaborati sono ARC per le opere civili, MEC per le meccaniche, ELE per le elettriche, STR per le<br />

strutture, VVF prevenzione incendi. Successive indicazioni nella denominazione possono riguardare il piano di<br />

intervento (PIN - P00 - P01 - ...) o la tipologia di elaborato:<br />

AB: Abaco<br />

AL: Allegato<br />

AP: Analisi Prezzi<br />

CM: Computi Metrici<br />

CR: Cronoprogramma<br />

CT: Capitolato Tecnico<br />

IM: Incidenza Manodopera<br />

DD: Dettagli/Particolari Costruttivi<br />

DF: Documentazione Fotografica<br />

EE: Elenco Elaborati<br />

EP: Elenco Prezzi Unitari<br />

PL: Planimetria Intervento<br />

PN: Piante<br />

PS: Piano di Sicurezza e Coordinamento<br />

RR: Relazioni<br />

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SZ: Sezioni<br />

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e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Le tavole di progetto e i computi metrici sono stati redatti per livello, separatamente per LIS e PRC.<br />

5. CLASSI E CATEGORIE LAVORI<br />

COMPUTI CATEGORIA con OS CLASSIFICA<br />

Opere edili € 1.567.676,91 OG1 € 1.798.430,00 IV<br />

Strutture € 187.167,01 OG11* € 2.407.389,66 IV<br />

Impianti meccanici € 944.161,62 € 4.205.819,66<br />

Impianti elettrici € 1.404.883,43<br />

sommano CME € 4.<strong>10</strong>3.888,97 *OG11 così scorporabile:<br />

OS3 € 13.345,51<br />

Totale oneri sicurezza € <strong>10</strong>1.930,69 OS28 € 954.266,81<br />

€ 4.205.819,66 OS30<br />

€ 1.439.777,34<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

Maggio 2012 PDE-GEN-00002-01 - Relazione Generale Pagina 25 di 26


Realizzazione degli interventi di personalizzazione della sede distaccata di Regione Lombardia<br />

Ubicata in Milano, Via Taramelli, per l’insediamento di Lombardia Informatica S.p.A<br />

e l’ampliamento della sede di Protezione Civile.<br />

Allegati<br />

1. Capitolato speciale d’oneri – Allegato Tecnico 1 – Servizi di Fonia Dati Regione Lombardia (paragrafi<br />

7.1.2/3/4/5)<br />

2. Capitolato Tecnico Hard Facility – Servizio di conduzione ed esercizio – Manutenzione Ordinaria<br />

Programmata<br />

Milano – Sede Regionale di via Taramelli, Lispa e Protezione Civile<br />

Maggio 2012 PDE-GEN-00002-01 - Relazione Generale Pagina 26 di 26


Servizi di Rete Fonia Dati di Regione<br />

Lombardia<br />

Capitolato Speciale d’Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Infrastrutture


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

SOMMARIO<br />

SOMMARIO ...................................................................................................................... 2<br />

1 Contenuti e struttura del documento ....................................................................... 7<br />

2 Definizioni ............................................................................................................... 8<br />

3 Servizi di rete dati .................................................................................................... 9<br />

3.1 Architettura generale della rete geografica e definizioni .............................................. 9<br />

3.2 Rete MAN ..................................................................................................................... <strong>10</strong><br />

3.3 Rete WAN ..................................................................................................................... 11<br />

3.3.1 Tecnologie di collegamento alla WAN ............................................................................................... 12<br />

3.3.2 Classificazione sedi territoriali ........................................................................................................... 13<br />

3.3.3 Aggiunta o razionalizzazione sedi ...................................................................................................... 15<br />

3.4 Virtualizzazione degli ambienti di rete e configurazione del routing .......................... 16<br />

3.5 Gestione della QoS sulla rete MAN e WAN .................................................................. 18<br />

3.6 Rete LAN ....................................................................................................................... 19<br />

3.6.1 Connessione ai datacenter di RL ....................................................................................................... 20<br />

3.6.1.1 Connessione al datacenter principale di via Taramelli ............................................................. 20<br />

3.6.1.2 Connessione al datacenter secondario di via Don Minzoni ...................................................... 22<br />

3.6.2 Architettura interna delle reti LAN .................................................................................................... 23<br />

3.6.2.1 Reti LAN delle sedi principali..................................................................................................... 23<br />

3.6.2.2 Rete LAN di via Taramelli .......................................................................................................... 24<br />

3.6.2.3 Dimensionamento degli apparati di distribuzione orizzontale ................................................. 25<br />

3.6.2.4 Reti LAN delle sedi periferiche .................................................................................................. 26<br />

3.6.3 Caratteristiche degli apparati ............................................................................................................ 26<br />

3.6.3.1 Apparati LAN di centro stella delle sedi principali .................................................................... 26<br />

3.6.3.2 Apparati di accesso MAN .......................................................................................................... 27<br />

3.6.3.3 Apparati di accesso WAN delle sedi periferiche ....................................................................... 27<br />

3.6.3.4 Apparati LAN di centro stella per sedi WAN di tipo A ............................................................... 28<br />

3.6.3.5 Apparati LAN di centro stella per sedi WAN di tipo B e C ......................................................... 28<br />

3.6.3.6 Apparati LAN di distribuzione orizzontale ................................................................................ 29<br />

3.7 Sistema di gestione remota delle configurazioni ......................................................... 29<br />

3.8 Reti locali senza fili ....................................................................................................... 31<br />

3.8.1 Requisiti tecnici dell’infrastruttura .................................................................................................... 31<br />

3.8.2 Configurazione logica dell’ambiente Wireless .................................................................................. 32<br />

3.8.3 Requisiti fisici degli apparati e montaggio......................................................................................... 33<br />

3.8.4 Copertura radio ................................................................................................................................. 33<br />

3.8.5 Sistema di configurazione e tracciamento ........................................................................................ 34<br />

Pagina 2 di 124


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

3.8.6 Scorta a copertura di eventi estemporanei ....................................................................................... 35<br />

3.9 Accesso ad Internet ...................................................................................................... 35<br />

3.9.1 Connettività ad internet interamente gestita dal Fornitore .............................................................. 35<br />

3.9.2 Connettività ad Internet gestita da RL .............................................................................................. 36<br />

3.<strong>10</strong> Accesso remoto ............................................................................................................ 36<br />

3.<strong>10</strong>.1 Accesso remoto generico .................................................................................................................. 36<br />

3.<strong>10</strong>.2 Accesso da postazioni di telelavoro .................................................................................................. 37<br />

3.<strong>10</strong>.3 Dimensionamento del servizio di accesso via VPN su IP ................................................................... 38<br />

3.<strong>10</strong>.4 Accesso remoto telefonico ................................................................................................................ 39<br />

3.11 Servizi di rete ................................................................................................................ 39<br />

3.11.1 Assegnamento indirizzi IP e gestione del routing.............................................................................. 39<br />

3.11.2 Servizio DNS ...................................................................................................................................... 39<br />

3.11.3 Servizio DHCP .................................................................................................................................... 40<br />

3.11.4 Accesso a DHCP e DNS selettivo ........................................................................................................ 41<br />

4 Servizi di realizzazione e gestione Cablaggio strutturato ......................................... 42<br />

4.1 Rinnovo infrastruttura di cablaggio in via Taramelli .................................................... 42<br />

4.1.1 Architettura di base del cablaggio ..................................................................................................... 43<br />

4.1.2 Caratteristiche dei materiali .............................................................................................................. 45<br />

4.1.3 Cablaggio per la Sala Operativa della Protezione Civile .................................................................... 46<br />

4.1.4 Dimensionamento dell’impianto ....................................................................................................... 46<br />

4.2 Adeguamento dell’infrastruttura di cablaggio intelligente nel Palazzo Pirelli ............. 47<br />

4.3 Presa in carico del sistema di cablaggio intelligente in Palazzo Lombardia ................. 47<br />

4.4 Integrazione dei sistemi di cablaggio intelligente ........................................................ 48<br />

4.5 Gestione degli impianti di cablaggio ............................................................................ 48<br />

4.5.1 Gestione ordinaria impianti .............................................................................................................. 48<br />

4.5.2 Aggiunta o spostamento di punti presa in cablaggi esistenti ............................................................ 49<br />

4.5.3 Gestione impianti di cablaggio nelle sedi territoriali ......................................................................... 49<br />

4.6 Impianto di distribuzione del segnale TV su cablaggio bilanciato ............................... 50<br />

5 Sistema di protezione da interruzioni di corrente elettrica ...................................... 52<br />

5.1 Caratteristiche di base degli impianti ........................................................................... 52<br />

5.2 Durata della protezione da interruzioni di alimentazione elettrica ............................. 53<br />

6 Servizi di rete fonia e multimediale ........................................................................ 56<br />

6.1 Il servizio di telefonia .................................................................................................... 56<br />

6.1.1 Il servizio di telefonia di base ............................................................................................................ 57<br />

6.1.1.1 Architettura generale ................................................................................................................ 57<br />

6.1.1.1.1 Caratteristiche degli apparati di centrale ..................................................... 59<br />

Pagina 3 di 124


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

6.1.1.1.2 Apparati di centro stella ............................................................................... 59<br />

6.1.1.1.3 Apparati sedi periferiche .............................................................................. 60<br />

6.1.1.2 Apparati dedicati alla Sala Operativa della Protezione Civile ................................................... 60<br />

6.1.1.2.1 Caratteristiche degli apparati ....................................................................... 60<br />

6.1.1.2.2 Integrazione impianti .................................................................................... 61<br />

6.1.1.3 Requisiti dei terminali di telefonia ............................................................................................ 61<br />

6.1.1.3.1 Classi di terminali da fornire ......................................................................... 62<br />

6.1.1.3.2 Telefonia WiFi ............................................................................................... 62<br />

6.1.1.3.3 Posti operatore ............................................................................................. 63<br />

6.1.1.4 Numero di terminali da fornire ................................................................................................. 63<br />

6.1.1.5 Gestione del traffico telefonico interno ................................................................................... 64<br />

6.1.2 Reportistica e funzionalità di billing .................................................................................................. 65<br />

6.1.3 Unified Communication .................................................................................................................... 66<br />

6.1.3.1 Applicazioni di fonia .................................................................................................................. 66<br />

6.1.3.2 Servizi avanzati di messaggistica e presenza ............................................................................ 67<br />

6.1.4 Servizi di Interactive Voice Response (IVR) ....................................................................................... 68<br />

6.1.5 Fax server .......................................................................................................................................... 68<br />

6.1.6 Configurazione del sistema di telefonia ............................................................................................ 70<br />

6.1.6.1 Servizio di gestione delle configurazioni ................................................................................... 70<br />

6.1.6.2 Servizio di replica delle configurazioni ...................................................................................... 71<br />

6.1.7 Servizi aggiuntivi ................................................................................................................................ 72<br />

6.2 Il servizio di conferenza ................................................................................................ 72<br />

6.2.1 Conferenze autogestite e a bassa risoluzione ................................................................................... 74<br />

6.2.1.1 Audio conferenze autogestite ................................................................................................... 74<br />

6.2.1.2 Web conferencing ..................................................................................................................... 74<br />

6.2.2 Conferenze assistite e ad alta risoluzione ......................................................................................... 75<br />

6.2.2.1 Videoconferenze con un ristretto numero di terminali ............................................................ 75<br />

6.2.2.2 Audio e videoconferenze assistite tramite Multiconferencing Unit ......................................... 76<br />

6.3 Il servizio di streaming multimediale ........................................................................... 77<br />

6.3.1.1 Architettura generale del sistema di streaming ....................................................................... 78<br />

6.3.1.2 Protocolli supportati e qualità dei flussi video ......................................................................... 78<br />

6.3.1.3 Servizi offerti dal sistema .......................................................................................................... 79<br />

6.3.1.4 Caratteristiche della centrale di streaming ............................................................................... 80<br />

6.3.1.5 Caratteristiche del sistema di gestione dei contenuti multimediali ......................................... 81<br />

7 Servizi di allestimento e gestione delle sale multimediali ........................................ 83<br />

7.1 Allestimento delle sale multimediali in via Taramelli .................................................. 83<br />

7.1.1 Impianti e caratteristiche strutturali di base delle Sale Multimediali ............................................... 83<br />

7.1.1.1 Adeguamento degli impianti allo stile degli arredi ................................................................... 83<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

7.1.1.2 Caratteristiche di base degli impianti microfonici .................................................................... 84<br />

7.1.2 Tipologie di allestimento ................................................................................................................... 84<br />

7.1.2.1 Allestimento tipo A1 ................................................................................................................. 84<br />

7.1.2.2 Allestimento tipo A2 ................................................................................................................. 86<br />

7.1.2.3 Allestimento tipo A3 ................................................................................................................. 90<br />

7.1.2.4 Allestimento Auditorium .......................................................................................................... 91<br />

7.1.3 Numero di sale da allestire per tipologia .......................................................................................... 92<br />

7.1.4 Impianti di regia delle sale ................................................................................................................ 93<br />

7.1.5 Sistema di gestione degli impianti delle sale multimediali ............................................................... 93<br />

7.2 Allestimento sala operativa e sale riunioni della Protezione civile .............................. 94<br />

7.2.1 Contesto della Sala Operativa attuale e sviluppi previsti .................................................................. 94<br />

7.2.2 Caratteristiche delle sale multimediali da realizzare a contorno della Sala Operativa ..................... 95<br />

7.2.3 Caratteristiche degli impianti audiovisivi richiesti nella Sala Operativa ............................................ 95<br />

7.2.3.1 Allestimento sala operativa per il piano sempre attivo ............................................................ 95<br />

7.2.3.1.1 Allestimenti audiovisivi ................................................................................. 96<br />

7.2.3.1.2 Altri allestimenti ........................................................................................... 97<br />

7.2.3.2 Allestimento altri piani della Sala Operativa ............................................................................. 97<br />

7.2.4 Dotazioni della sala di regia ............................................................................................................... 98<br />

7.2.5 Ausili audiovisivi ulteriori inclusi nell’appalto ................................................................................... 98<br />

7.3 Allestimento aule formazione in via Taramelli ............................................................. 98<br />

7.3.1 Aule formazione grandi ..................................................................................................................... 99<br />

7.3.2 Aule formazione medie ................................................................................................................... <strong>10</strong>1<br />

7.3.3 Aule formazione piccole .................................................................................................................. <strong>10</strong>2<br />

7.3.4 Sistema di prenotazione delle aule formazione .............................................................................. <strong>10</strong>3<br />

7.4 Sistema di prenotazione delle aule multimediali ....................................................... <strong>10</strong>3<br />

7.5 Allestimento sale multimediali nelle sedi territoriali ................................................. <strong>10</strong>4<br />

7.6 Presa in carico ed adeguamento degli impianti multimediali in Palazzo Lombardia. <strong>10</strong>4<br />

7.7 Adeguamento sale multimediali in Palazzo Pirelli ..................................................... <strong>10</strong>5<br />

7.7.1 Adeguamento sale del Palazzo Pirelli .............................................................................................. <strong>10</strong>5<br />

7.7.1.1 Caratteristiche di base per l’allestimento dell’Auditorium Gaber .......................................... <strong>10</strong>7<br />

7.7.2 Sale multimediali ad uso del Consiglio Regionale ........................................................................... <strong>10</strong>9<br />

7.7.2.1 Allestimento sale riunioni ....................................................................................................... <strong>10</strong>9<br />

7.7.2.2 Allestimento sale commissioni ............................................................................................... <strong>10</strong>9<br />

7.7.2.3 Allestimento delle sale di regia ............................................................................................... 1<strong>10</strong><br />

7.7.2.4 Allestimento aula consiliare .................................................................................................... 111<br />

7.7.2.4.1 Allestimento del sistema di votazione elettronica e di conferenza ............ 112<br />

7.7.2.5 Tempistiche di realizzazione ................................................................................................... 113<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

7.8 Ausili audiovisivi e dotazioni tecniche su richiesta .................................................... 114<br />

8 Servizi di gestione della Sicurezza informatica ....................................................... 115<br />

8.1 Servizio di controllo accessi dei terminali .................................................................. 115<br />

8.1.1 Controllo accessi con infrastruttura 802.1X .................................................................................. 117<br />

8.1.2 Controllo accessi con captive portal ............................................................................................... 119<br />

8.1.2.1 Sistema di generazione delle credenziali temporanee per captive portal.............................. 119<br />

8.1.3 Controllo accessi per ambienti cablati con altri metodi .................................................................. 120<br />

8.1.3.1 Controllo accessi su base MAC ............................................................................................... 120<br />

8.1.3.2 Porte libere con disattivazione automatica per inutilizzo ...................................................... 120<br />

8.2 Sistema di monitoraggio e prevenzione attacchi ....................................................... 120<br />

8.3 Supporto all’implementazione di policy e procedure di sicurezza ............................ 122<br />

8.4 Rispetto delle procedure di sicurezza ........................................................................ 123<br />

9 Elenco delle figure e delle tabelle. ......................................................................... 124<br />

9.1 Elenco delle figure ...................................................................................................... 124<br />

9.2 Elenco delle tabelle .................................................................................................... 124<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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1 Contenuti e struttura del documento<br />

Questo Allegato Tecnico contiene la descrizione dettagliata dell’oggetto dell’appalto come indicato<br />

sinteticamente nel Capitolato Speciale d’Oneri, Art. 6.<br />

Tutto quanto riportato in questo documento è da intendersi come requisito tecnico minimo e, pertanto, si<br />

intende accettato dal Fornitore e vincolante in caso di aggiudicazione anche in assenza di esplicita<br />

accettazione nelle offerte tecniche.<br />

Il presente allegato tratta le seguenti aree dell’appalto:<br />

Servizi di rete dati: infrastrutture LAN e WAN per tutte le sedi di RL<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Servizi di realizzazione e gestione degli impianti di cablaggio strutturato: installazione<br />

dell’impianto di cablaggio strutturato nella sede di via Taramelli, adeguamento di quello in<br />

Palazzo Pirelli e successiva integrazione con gli impianti di cablaggio intelligente<br />

Servizi di rete fonia e multimediale: infrastruttura di comunicazione multimediale, comprendente<br />

fonia, audio/video conferenza, audio/video streaming e distribuzione del segnale TV<br />

Servizi di allestimento e gestione delle sale multimediali: installazione gestione e manutenzione<br />

delle sale conferenze e multimediali installate nelle sedi di RL<br />

Servizi di gestione della sicurezza informatica: specifiche tecniche delle infrastrutture di controllo<br />

della sicurezza informatica<br />

Al Concorrente non è consentito modificare i requisiti minimi espressi in questo capitolato, salvo laddove<br />

esplicitamente indicato e, comunque, unicamente in caso di proposta di condizioni migliorative.<br />

Tutte le informazioni necessarie alla definizione dell’offerta sono disponibili nella documentazione di gara<br />

e, più esplicitamente, nei seguenti documenti:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Capitolato Speciale d’Oneri: esprime l’oggetto dell’appalto, le condizioni contrattuali e, in<br />

generale, gli aspetti formali relativi al contratto di appalto che sarà stipulato a valle<br />

dell’aggiudicazione<br />

Allegato Tecnico 1 – Infrastrutture: descrive i requisiti tecnici minimi che dovranno essere<br />

rispettati nella scelta delle infrastrutture da fornire e nella definizione dei progetti tecnici<br />

implementativi. Contiene inoltre varie informazioni riguardanti il contesto e l’operatività di RL<br />

Allegato Tecnico 2 – Servizi di gestione, manutenzione e pianificazione della fornitura: descrive i<br />

servizi di gestione, assistenza tecnica, manutenzione e controllo richiesti. Contiene inoltre i<br />

termini temporali di riferimento del piano di progetto della fornitura e varie informazioni relative<br />

al contesto ed all’operatività di RL<br />

Allegato Tecnico 3 – Livelli di servizio e penali: riporta livelli attesi di servizio e penalità in caso di<br />

mancato rispetto<br />

Allegato Tecnico 4 – Dotazione attuale sale multimediali di Palazzo Lombardia: descrive<br />

sinteticamente l’attuale dotazione delle sale multimediali di Palazzo Lombardia che il Fornitore<br />

dovrà prendere in carico<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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2 Definizioni<br />

Ai fini del presente Allegato Tecnico valgono le seguenti definizioni generali:<br />

Regione Lombardia, di qui in avanti denominata con l’acronimo “RL”: rappresenta il soggetto<br />

committente, composto dall’amministrazione Regionale della Lombardia. Quando indicato in<br />

modo generico, RL include genericamente tutti i soggetti che ricadono nell’ambito<br />

dell’Amministrazione, mentre fa riferimento in particolare alla Giunta Regionale laddove<br />

direttamente specificato.<br />

Consiglio Regionale della Lombardia, di qui in avanti denominato con l’acronimo “CRL”: salvo<br />

laddove incluso genericamente sotto l’acronimo RL, il Consiglio Regionale dispone di una propria<br />

autonomia nella gestione dei servizi IT ed è trattato separatamente, pur condividendo le<br />

infrastrutture oggetto di questo appalto<br />

Sede principale: rappresenta una tra le sedi di Palazzo Lombardia, Palazzo Pirelli, Milano via<br />

Taramelli. Altre sedi dislocate a Milano sono considerate comunque sedi territoriali<br />

Sede territoriale o sede periferica: qualsiasi sede di RL ovunque dislocata al di fuori delle sedi<br />

principali<br />

Fornitore: il soggetto aggiudicatario del presente appalto<br />

Fornitura: il presente appalto, così come specificata dal presente capitolato tecnico e dall’offerta<br />

tecnica dell’aggiudicataria<br />

Concorrente: il concorrente alla gara d’appalto avente il presente oggetto dell’appalto<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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3 Servizi di rete dati<br />

In questo capitolo sono indicati i requisiti minimi che devono essere rispettati nella proposta di progetto<br />

per l’infrastruttura della rete dati. La rete dati fornisce tutti i servizi di trasporto dei dati delle applicazioni<br />

tra le sedi di RL e da/verso Internet.<br />

I servizi erogati della rete dati devono essere attivi per 24 ore il giorno, 7 giorni alla settimana. Tutti gli<br />

indici d'affidabilità e le richieste relative al supporto tecnico si riferiscono a questa durata del servizio. Il<br />

Fornitore dovrà quindi strutturare la propria infrastruttura ed organizzazione di monitoraggio e controllo<br />

di tali servizi in modo da garantire questo livello di funzionamento.<br />

3.1 Architettura generale della rete geografica e definizioni<br />

La rete di telecomunicazione di cui RL intende disporre come oggetto di questo appalto deve essere<br />

caratterizzata da una elevata trasparenza al tipo ed all’entità delle informazioni trasportate e deve offrire<br />

le seguenti caratteristiche basilari:<br />

Interamente basata sullo stack protocollare TCP/IP, sia su IPv4, sia su IPv6<br />

In grado di estendere gli ambienti LAN<br />

Caratterizzata da un supporto multi-utente (con capacità evolute di autenticazione e<br />

assegnazione dinamica dei diritti) e multi-servizio (in grado, cioè, di supportare il trasporto di<br />

qualsiasi tipologia di traffico<br />

Multimediale, ovvero pienamente compatibile con il trasporto di traffico delle più evolute forme<br />

di servizi multimediali, tra cui videoconferenza in alta risoluzione, video streaming live, video on<br />

demand<br />

Dotata di funzionalità e tecnologie per la convergenza rete/servizi/applicazioni<br />

Il Fornitore dovrà quindi proporre e realizzare una rete in grado di offrire elevate garanzie di QoS per i vari<br />

tipi di traffico ed in grado di supportare le caratteristiche basilari in precedenza elencate.<br />

Le sedi territoriali, con esclusione di quelle di Roma e Bruxelles sono dislocate sul territorio della Regione<br />

Lombardia. Il Fornitore dovrà pertanto disporre di una adeguata copertura della Regione Lombardia con<br />

una propria rete in banda larga o ultra larga, in modo da poter garantire la connettività richiesta a tutte le<br />

sedi con le necessarie garanzie di qualità del servizio.<br />

L’architettura logica della rete di riferimento è riportata in Figura 1 e si suddivide essenzialmente in tre<br />

ambienti fondamentali<br />

Rete MAN: è la rete che, a livello metropolitano, collega ad elevata velocità le sedi principali di<br />

RL.<br />

Rete WAN: è la rete che, a livello geografico, connette tutte le sedi periferiche di RL alla rete MAN<br />

e, quindi, ai servizi ospitati nelle sedi principali. Alla rete WAN avranno accesso, mediante<br />

apposito servizio di terminazione VPN (cfr. 3.<strong>10</strong>), anche gli utenti in postazioni di telelavoro<br />

oppure che accedono remotamente alla rete interna di RL<br />

Reti LAN: reti interne dei vari edifici<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Sede di via Taramelli<br />

(Personale RL e<br />

Datacenter Principale)<br />

Internet<br />

Rete MAN<br />

Sede di via Don<br />

Minzoni<br />

(Datacenter<br />

Secondario)<br />

Palazzo Lombardia<br />

Rete WAN<br />

Link attivi Oggetto della<br />

fornitura<br />

Link in standby oggetto della<br />

fornitura<br />

Link esclusi dalla fornitura (in<br />

gestione RL)<br />

Palazzo Pirelli<br />

(Personale del<br />

Consiglio<br />

Regionale)<br />

Sedi territoriali e<br />

accesso remoto<br />

92<br />

93<br />

LEGENDA<br />

Figura 1 – Architettura logica della rete di RL<br />

94<br />

95<br />

96<br />

97<br />

98<br />

99<br />

<strong>10</strong>0<br />

<strong>10</strong>1<br />

<strong>10</strong>2<br />

<strong>10</strong>3<br />

<strong>10</strong>4<br />

<strong>10</strong>5<br />

<strong>10</strong>6<br />

<strong>10</strong>7<br />

<strong>10</strong>8<br />

<strong>10</strong>9<br />

1<strong>10</strong><br />

111<br />

112<br />

113<br />

114<br />

Tutto l’ambiente di rete geografica di RL (MAN e WAN) in gestione al Fornitore dovrà essere caratterizzato<br />

da un elevato grado di disponibilità elevato e tale da non influire mai sui livelli di disponibilità richiesti ai<br />

vari collegamenti di accesso, come specificati nell’Allegato Tecnico 3.<br />

Le reti MAN e WAN, in base ai requisiti che l’architettura della nuova rete di RL dovrà soddisfare, saranno<br />

integrate in una stessa rete in modo tale da consentire l’estensione su qualsiasi sede (ad esclusione delle<br />

sole utenze di telelavoro) a livello 2 o 3 degli ambienti LAN. Le tecnologie utilizzabili per la rete di<br />

trasporto possono essere molteplici, a discrezione del Concorrente, purché sia rispettato il requisito<br />

appena indicato.<br />

3.2 Rete MAN<br />

Con il termine “rete MAN” (Metropolitan Area Network) di RL si intende la rete geografica a cui saranno<br />

connesse tutte le sedi principali. La rete MAN di RL è caratterizzata da elevate velocità di comunicazione e<br />

da elevata disponibilità dei collegamenti. Essa costituisce la base portante del funzionamento del sistema<br />

integrato di comunicazione multimediale di RL.<br />

Al fine di assicurare la massima velocità di collegamento tra le varie sedi, RL richiede che l’infrastruttura di<br />

rete abbia architettura realizzata con doppio anello in fibra ottica che interconnetta tra di loro tutte le<br />

sedi principali.<br />

Tale architettura potrà essere realizzato con due alternative progettuali, a scelta del Fornitore:<br />

con collegamenti in fibra ottica spenta (dark fibre), utilizzando per i due anelli percorsi delle fibre<br />

separati<br />

con collegamenti su canale ottico dedicato in tecnologia WDM, utilizzando per i due anelli<br />

apparati ADM distinti e link in fibra separati<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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120<br />

121<br />

122<br />

123<br />

124<br />

125<br />

126<br />

Gli anelli verranno attestati sugli apparati di accesso alle reti LAN degli edifici con velocità di trasmissione<br />

pari ad almeno <strong>10</strong> Gbit/s per anello. In caso di interruzione del percorso il tempo massimo per il recupero<br />

del percorso alternativo deve essere inferiore a 50 ms.<br />

Gli apparati di accesso all’anello ottico potranno essere fisicamente realizzati in forma di modulo inserito<br />

negli chassis degli apparati di centro stella della rete LAN di edificio oppure tramite apparati separati. In<br />

ogni caso, il collegamento deve prevedere completa ridondanza.<br />

Il Fornitore dovrà interconnettere le reti MAN e WAN con un’apposita infrastruttura, non oggetto di<br />

specifica in questa gara, in grado di assicurare una comunicazione tra i due ambiente senza introdurre<br />

alcun collo di bottiglia e mantenendo la possibilità di estensione degli ambienti LAN come in precedenza<br />

specificato nei requisiti basilari. Tale infrastruttura, indicata in figura genericamente come “apparato di<br />

interconnessione MAN/WAN” potrà essere dislocato presso una delle sedi principali di RL oppure presso<br />

locali del Fornitore ed avrà comunque l’unica funzione di interconnettere gli ambienti.<br />

Palazzo<br />

Pirelli<br />

Doppio anello in<br />

fibra ottica spenta<br />

o WDM<br />

Palazzo<br />

Lombardia<br />

VPN/IP<br />

Internet<br />

VPN/IP<br />

Telelavoro, sedi con<br />

utente singolo<br />

Apparato di<br />

interconnessione<br />

MAN/WAN<br />

Accesso<br />

Remoto<br />

POP<br />

A<br />

Rete MAN<br />

Rete WAN<br />

POP<br />

B<br />

Sedi di tipo A<br />

POP<br />

C<br />

BACKUP<br />

PRIMARIO<br />

Datacenter<br />

secondario RL<br />

(via Don Minzoni)<br />

Datacenter<br />

primario RL<br />

Via<br />

Taramelli<br />

Sedi di tipo B, C<br />

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129<br />

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135<br />

136<br />

137<br />

138<br />

139<br />

3.3 Rete WAN<br />

Connessione in<br />

standby<br />

Don Minzoni<br />

ANELLO OTTICO MAN<br />

Figura 2 - Architettura fisica della rete MAN/WAN<br />

Connessione<br />

attiva<br />

Interlink tra<br />

datacenter<br />

(in gestione a RL)<br />

Taramelli<br />

Con il termine “rete WAN” (Wide Area Network) di RL s’intende la rete privata virtuale cui saranno<br />

connesse tutte le sedi non classificate come principali, e in generale le sedi esterne all’area metropolitana<br />

di Milano, comprese le sedi di Roma e Bruxelles.<br />

La distinzione MAN/WAN non è requisito obbligatorio: il Fornitore è libero di proporre un’architettura di<br />

rete che non veda alcuna distinzione tra MAN e WAN e che utilizzi la medesima tecnologia per tutte o<br />

parte delle sedi territoriali. In questo paragrafo è trattato il caso delle due reti separate a livello<br />

architetturale unicamente come riferimento per normare la situazione più generale.<br />

Tutta la rete WAN di RL dovrà basarsi su tecnologie di accesso in grado di assicurare per ogni<br />

collegamento un livello minimo garantito di banda disponibile e su tecnologie di trasporto in grado di<br />

abilitare il seguente funzionamento desiderato da RL:<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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184<br />

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186<br />

187<br />

1. All’interno dell’ambiente di rete geografica riservato a RL (sia MAN, sia WAN) deve essere<br />

possibile ricavare dei sotto-ambienti, ciascuno con le proprie VLAN, VRF ed altre configurazioni<br />

specifiche<br />

2. Un qualsiasi utente, spostandosi tra le sedi di RL, deve poter accedere in modo il più possibile<br />

completo al proprio ambiente LAN di provenienza, ad esempio nel caso in cui usufruisca del<br />

servizio di autenticazione 802.1x, di cui al punto 8.1.1 (escluse le utenze di telelavoro)<br />

3. Un qualsiasi utente dotato connettività WiFi deve poter accedere con le medesime credenziali da<br />

qualsiasi sede ove sia prevista la connettività WiFi ed avere accesso alle risorse del proprio<br />

ambiente LAN di provenienza<br />

4. Deve essere possibile il roaming telefonico all’interno della rete VoIP in qualsiasi sede e tra sedi<br />

differenti, ovvero un utente dotato di terminale telefonico wireless o fisso deve poter<br />

movimentare il proprio terminale in qualsiasi sede ed essere raggiungibile sul proprio interno<br />

telefonico senza necessità di configurazione aggiuntiva (escluse le sole sedi di telelavoro)<br />

L’obiettivo ultimo di RL è disporre di una rete in grado di ottenere il più possibile la convergenza tra rete,<br />

servizi e applicazioni. Tale obiettivo può essere raggiunto con l’impiego congiunto di tecnologie quali ad<br />

esempio VPLS ed EoMPLS.<br />

RL riconosce che l’estremizzazione di questa configurazione (qualsiasi ambiente LAN disponibile su<br />

qualsiasi sede) può appesantire notevolmente l’elaborazione del traffico negli apparati e richiedere<br />

configurazione molto complesse e di difficile mantenimento.<br />

Per tale motivo, il raggiungimento di questo livello di convergenza è richiesto esplicitamente per le sole<br />

sedi principali MAN e non per le sedi territoriali, dove l’estensione degli ambienti LAN potrà essere<br />

effettuata a livello IP e riguarderà essenzialmente l’utilizzo della telefonia VoIP con roaming su WiFi e<br />

l’accesso (seppur autenticato secondo quanto richiesto al punto 8.1) alle risorse locali della sede a livello<br />

IP.<br />

Saranno comunque apprezzate proposte architetturali che permettano di ottenere tale livello di<br />

convergenza su tutte le sedi. Il Concorrente che intenda proporre la convergenza desiderata da RL nella<br />

propria offerta avrà quindi le seguenti opzioni:<br />

Ottenere la convergenza a livello 2 per le sole sedi principali connesse all’anello ottico (esclusa la<br />

sede di via Don Minzoni che non ospita personale di RL ma il solo datacenter) e gestire<br />

unicamente il roaming WiFi sulle altre sedi<br />

Ottenere la convergenza a livello 2 su tutte le sedi estendendo le VLAN o gli ambienti virtualizzati<br />

sulle varie sedi<br />

Ottenere la convergenza a livello 3, ma mantenendo tassativamente la topologia fisica di<br />

collegamento richiesta nelle varie sedi<br />

Ottenere la convergenza con un approccio ibrido, ovvero a livello 2 laddove ciò sia reso possibile<br />

dalla disponibilità di banda e di tecnologie di connettività geografiche appropriate ed a livello 3<br />

altrove con funzionalità più limitate<br />

Qualsiasi sia l’opzione di configurazione scelta, l’ambiente di rete WAN è interamente gestito e<br />

controllato dal Fornitore, non è dedicata unicamente all’utilizzo da parte di RL, ma deve disporre di un<br />

livello di risorse tale da non costituire mai collo di bottiglia per alcuna comunicazione tra le sedi di RL<br />

entro i limiti della banda di accesso indicata al punto seguente.<br />

3.3.1 Tecnologie di collegamento alla WAN<br />

Le sedi di RL sono classificate, ai fini del presente appalto, nelle seguenti categorie:<br />

Sedi principali: le sedi di Palazzo Pirelli (Giunta Regionale, Consiglio Regionale e altri enti), Palazzo<br />

Lombardia (Giunta Regionale), via Taramelli (Giunta Regionale e altri enti, datacenter principale<br />

di RL e primo accesso ad Internet) e via Don Minzoni (datacenter secondario di RL e secondo<br />

accesso ad Internet). Tali sedi, per numero di utenze ospitate o per tipologia di servizi erogati dai<br />

sistemi informatici in esse contenuti, rappresentano il nucleo dell’operatività di RL.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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197<br />

198<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sedi periferiche di tipo A: sedi territoriali, ovunque dislocate, con caratteristiche rilevanti per<br />

numero di utenze o funzioni<br />

Sedi periferiche di tipo B: sedi territoriali, ovunque dislocate, di dimensioni minori ma comunque<br />

con un numero significativo di utenze<br />

Sedi periferiche di tipo C: sedi territoriali, ovunque dislocate, di piccole dimensioni e con un<br />

numero ridotto di utenze<br />

Telelavoro: si tratta di postazioni utente di telelavoro oppure sedi con un solo utente, tali quindi<br />

da poter essere assimilate ad una postazione di telelavoro<br />

Le sedi geografiche dovranno essere attestate alla rete WAN utilizzando le caratteristiche di collegamento<br />

indicate nella seguente tabella.<br />

Tabella 1 - Categorie di sedi territoriali<br />

Tipo di sede<br />

Sede di tipo A<br />

Sede di tipo B<br />

Caratteristiche architetturali del<br />

collegamento verso la rete WAN<br />

Due link verso due POP differenti, in<br />

configurazione di load balancing<br />

Un link principale ed un secondario di<br />

backup verso un POP differente, in<br />

configurazione active/passive<br />

Banda minima<br />

200 Mbit/s simmetrica (<strong>10</strong>0 Mbit/s<br />

per link)<br />

50 Mbit/s simmetrica<br />

(due link da 50 Mbit/s di cui uno attivo<br />

ed il secondo in standby)<br />

Sede di tipo C<br />

Un link principale con backup su linea<br />

ADSL o comunque su diversa<br />

tecnologia<br />

<strong>10</strong> Mbit/s simmetrica per il link<br />

principale<br />

Almeno 2 Mbit/s in download e 1 in<br />

upload per il link di backup<br />

Telelavoro Link singolo in banda larga Picco 7 Mbit/s in download (1 Mbit/s<br />

di banda minima garantita) e picco 1<br />

Mbit/s in upload (512 kbit/s di banda<br />

minima garantita)<br />

199<br />

200<br />

201<br />

202<br />

203<br />

204<br />

205<br />

206<br />

La banda minima è definita come il quantitativo di banda che la rete dovrà sempre essere in grado di<br />

supportare in modo continuativo. La banda di picco è invece un quantitativo aggiuntivo di banda<br />

disponibile senza garanzia di continuità e calcolata sulla base dell’effettiva disponibilità residua della rete.<br />

3.3.2 Classificazione sedi territoriali<br />

Ai fini della gara si consideri la mappatura indicata nella seguente tabella come riferimento tra sede e<br />

tipologia.<br />

Tabella 2 - Classificazione delle sedi territoriali di RL<br />

Sede (località geografica)<br />

Numero<br />

utenze<br />

(indicativo)<br />

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Tipologia di<br />

collegamento<br />

Note (* vedere<br />

in calce alla<br />

tabella)<br />

Aeroporto Linate/Ortomercato 1 Telelavoro ER<br />

Aeroporto Malpensa 3 Tipo C ER<br />

Bergamo 50 Tipo A R


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Sede (località geografica)<br />

Numero<br />

utenze<br />

(indicativo)<br />

Tipologia di<br />

collegamento<br />

Note (* vedere<br />

in calce alla<br />

tabella)<br />

Bergamo 2 81 Tipo A AL<br />

Bigarello (MN) 7 Tipo C ER<br />

Bormio 20 Tipo B ER<br />

Bormio 17 Tipo B AL<br />

Breno 7 Tipo C ER<br />

Brescia 55 Tipo A R<br />

Brescia 2 77 Tipo A AL<br />

Bruxelles 20 Tipo B R<br />

Chiari 2 Telelavoro AL<br />

Como 60 Tipo A R<br />

Como Cadorna 15 Tipo C AL<br />

Cremona 50 Tipo A R<br />

Cremona 56 Tipo A AL<br />

Curno 11 Tipo B ER<br />

Darfo boario terme 7 Tipo C AL<br />

Garbagnate 13 Tipo C AL<br />

Garniano 15 Tipo B ER<br />

Godiasco 1 Telelavoro ER<br />

Lecco 50 Tipo A R<br />

Lecco 2 56 Tipo A AL<br />

Legnano <strong>10</strong> Tipo B R<br />

Leno 8 Tipo C AL<br />

Lodi 50 Tipo A R<br />

Lodi 2 38 Tipo A AL<br />

Lomazzo 4 Telelavoro AL<br />

Mantova 2 69 Tipo A AL<br />

Mantova centro 45 Tipo A R<br />

Mantova periferia 21 Tipo B ER<br />

Meda 1 Telelavoro ER<br />

Milano via Juvara 1<strong>10</strong> Tipo A ER<br />

Monza 40 Tipo A R<br />

Monza 2 49 Tipo A AL<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Sede (località geografica)<br />

Numero<br />

utenze<br />

(indicativo)<br />

Tipologia di<br />

collegamento<br />

Note (* vedere<br />

in calce alla<br />

tabella)<br />

Morbegno 12 Tipo B ER<br />

Olgiate 12 Tipo C AL<br />

Parabiago 61 Tipo A AL<br />

Pavia 40 Tipo A R<br />

Pavia 2 46 Tipo A AL<br />

Roma 20 Tipo B R<br />

Salò 4 Tipo C AL<br />

Sondrio 55 Tipo A R<br />

Sondrio 2 30 Tipo A AL<br />

Tignale 1 Telelavoro ER<br />

Torrazza Coste 17 Tipo B ER<br />

Vanzago (MI) 1 Telelavoro ER<br />

Varese 40 Tipo A R<br />

Varese 2 33 Tipo A AL<br />

Varese via Daverio 1 Telelavoro AL<br />

Vertemate 20 Tipo B R<br />

Vizzolo Predabissi 13 Tipo C AL<br />

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209<br />

2<strong>10</strong><br />

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216<br />

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218<br />

219<br />

220<br />

221<br />

222<br />

223<br />

224<br />

225<br />

(*) La sigla “R” nella colonna “Note” denota le sedi territoriali interamente controllate da RL. Le altre sigle<br />

indicano sedi in cui parti delle strutture sono di competenza di soggetti terzi (es: in affitto, in co-locazione<br />

con altri anti, …)<br />

3.3.3 Aggiunta o razionalizzazione sedi<br />

RL effettuerà nel corso dell’appalto un programma di razionalizzazione delle proprie sedi territoriali, volto<br />

a ridurne il numero concentrando più sedi di piccole dimensioni in sedi di dimensioni maggiori.<br />

Le operazioni di realizzazione o di ristrutturazione delle sedi razionalizzate non sono inclusa nell’appalto,<br />

ma il Fornitore dovrà rendersi disponibile ad effettuare, per quanto compete il proprio ambito di lavoro, le<br />

opere necessarie alla realizzazione di tali sedi su richiesta di RL.<br />

Al fine di semplificare ad RL l’elaborazione di un preventivo di spesa per tali operazioni, RL richiede che il<br />

Fornitore elabori una proposta di lavoro di realizzazione di una sede che esponga ad RL unicamente un<br />

costo “per utenza”, suddiviso in “attivazione una tantum” e “canone di gestione”. Tale costo dovrà<br />

comprendere le seguenti opere:<br />

Costo di attivazione (calcolato per tutte le utenze della sede):<br />

o Realizzazione dell’impianto di cablaggio strutturato in vie cavo esistenti (cfr. 4.5.3)<br />

o Fornitura e messa in esercizio degli apparati di rete LAN<br />

o Fornitura e messa in esercizio dei collegamenti e degli apparati di connessione alla rete<br />

WAN<br />

o Fornitura e messa in esercizio degli apparati centrali di fonia<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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267<br />

o Supporto al trasloco delle utenze dalla sedi dismesse nella nuova sede razionalizzata (con<br />

modalità analoghe a quanto descritto nell’Allegato Tecnico 2 in merito al servizio di<br />

supporto ai traslochi verso la sede di via Taramelli)<br />

o Verifiche di corretto funzionamento e configurazione complessiva dell’ambiente di rete<br />

Canone di gestione (calcolato solo per utenze aggiuntive e non per quelle traslocate):<br />

o Tutte le operazioni di gestione ordinaria previste per le utenze come descritte<br />

nell’Allegato Tecnico 2<br />

Al fine di dimensionare correttamente l’intervento, si consideri che le nuove sedi da realizzare saranno di<br />

tipo A con un numero di utenze compreso tra <strong>10</strong>0 e 120, suddivise su 3 o 4 piani. Tali indicazioni potranno<br />

variare lievemente da sede a sede, tuttavia il Fornitore dovrà assumersi l’onere di mantenere comunque<br />

valido il costo per singola utenza come in precedenza descritto.<br />

La procedura di massima per la richiesta di realizzazione di nuove sedi sarà la seguente:<br />

1. RL valuterà, sulla base del costo previsto per utenza e sulla base del numero di utenze previste<br />

nella nuova sede, il preventivo di spese di realizzazione<br />

2. RL richiederà al Fornitore un progetto di dettaglio in merito a tale preventivo, in cui il Fornitore<br />

dovrà stimare le tempistiche di realizzazione e decurtare gli eventuali costi recuperati grazie al<br />

riutilizzo di apparati provenienti dalle sedi dismesse. In caso di razionalizzazione delle sedi, RL<br />

richiede esplicitamente lo riutilizzo, per quanto possibile, delle infrastrutture preesistenti.<br />

3. RL rivedrà il progetto di dettaglio del Fornitore approvando i lavori o richiedendo eventuali<br />

modifiche.<br />

3.4 Virtualizzazione degli ambienti di rete e configurazione del routing<br />

L’infrastruttura di rete proposta dal Concorrente deve essere in grado di sfruttare le recenti funzionalità di<br />

virtualizzazione degli ambienti di rete, in modo da consentire una separazione a livello logico di reti<br />

associate ad entità diverse nell’ambito di RL. Tali funzionalità consentono, in particolar modo per le sedi<br />

principali, di condividere l’infrastruttura di rete nei centri stella, ma al contempo di semplificarne la<br />

configurazione gestendo partizioni logiche dell’intero ambiente.<br />

Ciascun ambiente virtuale dovrà essere propagato a tutta la rete LAN/MAN/WAN e dovrà consentire una<br />

separazione logica di tutte le policy di routing e switching di livello 2 in modo da poter gestire tali<br />

configurazioni separatamente per ciascun ambiente semplificando i controlli di sicurezza e riducendo il<br />

rischio di eventuali blocchi causati da traffico anomalo.<br />

Le funzionalità di virtualizzazione della rete devono consentire quanto segue:<br />

Definizione di ambienti virtuali network-wide composti potenzialmente da più VLAN e più<br />

ambienti VRF sulla medesima infrastruttura fisica<br />

Possibilità di configurare separatamente le politiche di routing per l’accesso mutuo tra gli<br />

ambienti di rete virtualizzati<br />

Compatibilità con i possibili metodi di controllo accessi richiesti in questo documento al capitolo<br />

8.1<br />

Il Fornitore dovrà rendersi disponibile a cooperare con RL in fase di progettazione di dettaglio al fine di<br />

definire nel dettaglio gli ambienti di rete virtualizzati richiesti e le politiche di routing utilizzate.<br />

In particolare, i centri stella delle sedi principali dovranno supportare funzionalità di virtual switching. Il<br />

sistema di Virtual Switching è costituito dai due o più switch di centro stella definiti come membri dello<br />

stesso virtual switch domain, interconnessi attraverso un virtual switch link.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Virtual Switch Domain<br />

Virtual Switch<br />

Link<br />

Virtual Switch<br />

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277<br />

278<br />

Switch fisico A<br />

Switch fisico B<br />

Switch logico<br />

Figura 3 - Schema figurativo della funzionalità di virtual switching<br />

Il virtual switch realizza una infrastruttura di centro stella con proprietà di non-stop communication e<br />

incremento della banda essendo costituito da una singola control plane e da due active data plane<br />

(switch Fabrics), ovvero appare come un'unica macchina virtuale di controllo che trasmette attraverso<br />

due macchine fisiche.<br />

Tramite l’impiego delle funzionalità di virtual switching, RL intende ottenere una configurazione che,<br />

seppur fisicamente pari a quella in precedenza indicata, sia logicamente molto più semplificata, come<br />

indicato in figura. La figura rappresenta figurativamente una situazione generica, valida per tutte le sedi<br />

principali e, laddove il Fornitore lo ritenesse opportuno per ottenere la configurazione richiesta da RL,<br />

anche per le sedi periferiche.<br />

Centro stella<br />

LAN A<br />

Centro stella<br />

LAN B<br />

Centro stella<br />

LAN<br />

Virtualizzato<br />

Canale<br />

Distribuzione ai<br />

piani<br />

Distribuzione ai<br />

piani<br />

279<br />

280<br />

281<br />

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294<br />

295<br />

Figura 4 - Schema fisico (a sinistra) e logico (a destra) della rete LAN con funzionalità di virtual switching<br />

La topologia logica della rete LAN è semplificata grazie alla presenza del sistema di virtual switching con i<br />

conseguenti vantaggi:<br />

Supporto del canale multi-chassis tra il virtual switch di centro stella e ogni singola macchina di<br />

distribuzione;<br />

Il canale multi-chassis permette di abbandonare il protocollo dinamico (spanning tree rapido a<br />

multipla istanza) utilizzato per la gestione della ridondanza dei link (no STP loops, no blocked<br />

links).<br />

La tecnologia è in grado di aggregare due o più link e di utilizzare i protocolli di negoziazione<br />

standard (PAgP, LACP) per connettere i device di distribuzione al Virtual Switch di centro stella;<br />

Convergenza (50-600msec) e load balancing (Per Flow) sono realizzati dal canale multi-chassis che<br />

interconnette gli switch sfruttando la funzionalità di Equal Cost Multi-Path (ECMP) per il failover e<br />

il load sharing;<br />

Con il Virtual Switch non è più necessario l’utilizzo dei protocolli First Hop Redundancy<br />

Protocol (HSRP, GLBP, VRRP) sul centro stella della rete LAN.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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3<strong>10</strong><br />

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312<br />

313<br />

Il Concorrente è comunque libero di proporre una soluzione più tradizionale. La topologia logica della rete<br />

sarà tuttavia di più difficile gestione, caratterizzata quindi da spanning tree loop, blocked link e dalla<br />

presenza del protocollo FHRP (First Hop Redundancy Protocol) per la ridondanza dei default gateway delle<br />

VLANs. La soluzione proposta da RL, seppur non strettamente vincolante, consentirebbe invece di<br />

ottenere le funzionalità richieste alla rete LAN in termini di segmentazione interna e connettività con il<br />

datacenter con maggiore semplicità di integrazione delle configurazioni tra gli ambienti in gestione al<br />

Fornitore e quelli in gestione a RL.<br />

3.5 Gestione della QoS sulla rete MAN e WAN<br />

Il multi-servizio offerto dall’infrastruttura MAN/WAN dovrà essere basato su un solido supporto di<br />

differenti Classi di Servizio (CoS) per il traffico veicolato. Tali classi di servizio dovranno essere assegnate<br />

automaticamente al traffico in ingresso sulla rete sulla base di varie possibilità, tra cui gli indirizzi IP di<br />

sorgente e destinazione, il campo TOS opportunamente impostato in origine, la VLAN o l’ambiente<br />

virtualizzato di provenienza. L’apparato di accesso alla WAN o il centro stella LAN dovrà quindi essere<br />

configurato in modo da effettuare opportunamente le operazioni di classificazione.<br />

La capacità di gestire classi di servizio differenziate del sistema dovrà permettere di trasportare i tipi di<br />

traffico elencati in Tabella 3. Si tenga presente che tutta la nuova rete fonia/dati di RL sarà interamente<br />

basata su tecnologia IP per tutti i traffici in transito.<br />

Tabella 3 – Classi di Servizio<br />

Classe di Servizio<br />

IP-AVI<br />

IP-AVD<br />

IP-PA<br />

IP-PN<br />

IP-BE<br />

Descrizione<br />

Audio e/o Video – interattivo, utilizzato per le comunicazioni telefoniche e di<br />

teleconferenza<br />

Audio e/o Video – distribuzione, utilizzato per il traffico di audio e video<br />

streaming e per la videosorveglianza<br />

Dati - servizio privilegiato (Priorità Alta) – utilizzato per il traffico legato alle<br />

operazioni di network management e per gli impianti critici quali sorveglianza,<br />

controllo accessi, allarmistica in genere<br />

Dati - servizio prioritario (Priorità Normale) – utilizzato per l’accesso ai servizi IT<br />

centrali presenti nel datacenter<br />

Dati – servizio normale (Best Effort) – utilizzato per il traffico da e verso Internet<br />

314<br />

315<br />

316<br />

317<br />

Il Fornitore dovrà, mediante opportuna configurazione dell’infrastruttura di trasporto, ottenere un<br />

trattamento della varie Classi di Servizio almeno come specificato in Tabella 4 e per tutta la durata<br />

dell’appalto. Tali valori potranno essere migliorati dal Concorrente.<br />

Tabella 4 - Parametri e valori massimi delle CoS per la VPN<br />

IP-AVI IP-AVD IP-PA IP-PN IP-BE<br />

Latenza media<br />

(unidirezionale e per 95%<br />

traffico)<br />

Jitter (deviazione standard della<br />

latenza rispetto alla media)<br />


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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363<br />

364<br />

L’infrastruttura di rete di RL dovrà essere in grado di permettere una rapida configurazione di tutti i<br />

parametri della rete orientati alla gestione della Qualità del Servizio (QoS) per ogni singola Classe di<br />

Utenza e di servizio, al fine di poter reagire con rapidità alle variazioni della condizione della rete ed alle<br />

eventuali richieste di riconfigurazione effettuate da RL.<br />

Il monitoraggio della QoS dovrà avvenire attraverso delle verifiche di qualità, effettuate con apposite<br />

sonde installate dal Fornitore, in cui si procederà alla misurazione dei valori dei parametri definiti per le<br />

CoS (cfr. Tabella 4). Il Fornitore dovrà produrre e fornire a RL dei report mensili contenenti le misure ed i<br />

valori di QoS effettuate. Tali report dovranno essere resi disponibili anche attraverso lo strumento di SLA<br />

monitoring, di cui all’Allegato Tecnico 2, per consentirne una verifica in tempo reale ed il mantenimento<br />

di dati statistici.<br />

RL si riserva inoltre la facoltà di procedere a campagne di test tramite terzi, a proprie spese e senza alcun<br />

tipo di preavviso per il Fornitore.<br />

La disponibilità di banda e le caratteristiche prestazionali e funzionali della rete, devono permettere la<br />

multi-utenza, ovvero il trasporto contemporaneo di molteplici flussi di informazioni generati da soggetti<br />

diversi, mantenendo logicamente divisi i vari domini trasmissivi e garantendone l’indipendenza e<br />

l’individualità.<br />

Si definisce Classe di Utenza (CoU) ogni dominio omogeneo di comunicazione in cui l’informazione può<br />

liberamente fluire tra i partecipanti ed è separato e schermato dagli altri domini e dai loro partecipanti. La<br />

CoU è la base per la segmentazione logica della rete. Ogni CoU è identificata da un profilo a sua volta<br />

caratterizzato dal perimetro di un bacino di utenza e dalle caratteristiche dei parametri di comunicazione<br />

CoS.<br />

La classe di utenza può essere identificata in termini semplificativi come un ambiente di rete virtualizzato,<br />

un ambiente VRF, una particolare sottorete.<br />

Il concetto di classe di servizio e di utenza sono quindi separati: ad una classe di utenza possono essere<br />

associate più classi di servizio a seconda del traffico generato e, viceversa, in una classe di servizio sono<br />

affasciate più classi di utenza. Dal punto di vista pratico, la classe di servizio è da considerarsi un dominio<br />

di QoS, mentre la classe di utenza un dominio di sicurezza o di routing.<br />

A titolo esemplificativo, si consideri la situazione di un ambiente virtualizzato assegnato ad uno specifico<br />

ambito organizzativo all’interno di RL (ente, centro di costo o altra denominazione simile) in cui siano<br />

definite due VLAN per la voce e per i dati: in questo caso alla classe di utenza dell’ambiente virtualizzato<br />

saranno associate due classi di servizio per la voce e i dati. A livello di rete WAN, le politiche di<br />

schedulazione del traffico gestiranno in modo aggregato le comunicazioni unicamente sulla base delle<br />

classi di servizio definite.<br />

La capacità del sistema di supportare molteplici Classi di Utenza indipendenti (multi-utenza) dovrà<br />

permettere di differenziare ed isolare un numero arbitrario di classi di utenza, ad esempio a copertura di<br />

tutti i soggetti che dispongano di proprie sedi territoriali.<br />

3.6 Rete LAN<br />

Per reti LAN si intendono tutte le reti interne agli edifici che costituiscono (in toto o in parte, nel caso di<br />

edifici in condivisione con altri enti) le sedi di RL. La rete LAN comprende, per definizione, tutti gli apparati<br />

di interconnessione interna costituiti da:<br />

Switch di distribuzione e apparati di livello 2 inclusi gli access point WiFi<br />

Layer 3 switch e altri apparati di livello 3 utilizzati nei centri stella, con l’esclusione dell’apparato<br />

di accesso MAN/WAN<br />

Il Fornitore sarà responsabile della messa in esercizio e gestione di tutti gli apparati LAN in tutte le sedi RL.<br />

Tutti gli apparati installati nelle reti LAN dovranno essere pienamente compatibili con l’ambiente di<br />

virtualizzazione della rete di cui al punto 3.3.3 e con il sistema di controllo accessi alla rete, di cui al punto<br />

8.1 in modo da poter sfruttare tutte le funzionalità offerte in qualsiasi sede di RL.<br />

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3.6.1 Connessione ai datacenter di RL<br />

Particolare importanza riveste la modalità di connessione con il datacenter principale di RL dislocato nella<br />

sede di via Taramelli. In questo caso, RL dispone già di una completa infrastruttura di core networking<br />

basata su tecnologie di virtualizzazione. Per supportare al meglio le funzionalità già oggi disponibili, RL<br />

richiede che il Fornitore rispetti le modalità di connessione illustrate in questo capitolo.<br />

Sedi territoriali<br />

WAN<br />

ANELLO OTTICO MAN<br />

ADM Taramelli<br />

ADM don Minzoni<br />

in pass-through<br />

Altre sedi<br />

principali<br />

Centro stella LAN<br />

Via Taramelli<br />

Apparati di routing<br />

di frontiera (nel<br />

datacenter di via<br />

Taramelli)<br />

Apparati di routing<br />

di frontiera (nel<br />

datacenter di via<br />

Don Minzoni)<br />

Ambito di gestione del Fornitore<br />

Link attivi Oggetto della<br />

fornitura<br />

Internet<br />

Link in standby oggetto della<br />

fornitura<br />

Link esclusi dalla fornitura (in<br />

gestione RL)<br />

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377<br />

LEGENDA<br />

Figura 5 - Schema complessivo di interconnessione alla MAN<br />

3.6.1.1 Connessione al datacenter principale di via Taramelli<br />

Il Datacenter principale di RL si trova in via Taramelli ed è interamente gestito da RL per mezzo della<br />

società Lombardia Informatica. In tale datacenter si trovano gli apparati di distribuzione del datacenter e<br />

gli apparati di core di tutta la rete geografica di RL, anch’essi gestiti da Lombardia Informatica.<br />

L’architettura complessiva di funzionamento, rappresentata schematicamente per solo scopo illustrativo<br />

in Figura 5, prevede un ruolo centrale degli apparati di core della rete.<br />

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Figura 6 - Schema logico complessivo della rete di RL<br />

Le colorazioni rappresentano le tecnologie utilizzate per realizzare la virtualizzazione dal livello di<br />

accesso della LAN di Taramelli fino al Campus dei Datacenter (Core, Distribuzioni delle server farm, accessi<br />

alle reti geografiche) allo scopo di partizionare tutti i domini funzionali attraversati e conseguire la<br />

virtualizzazione end-to-end tra i gruppi di utenti e le risorse.<br />

Le VRF-Lite operano all’interno di ulteriori funzionalità di virtualizzazione che garantiscono a livello<br />

Core l’unione dei due switch in un solo dispositivo mentre a livello di distribuzione presentano il singolo<br />

apparato fisico come device logici multipli, che contengono ognuno il proprio unico e indipendente set di<br />

VLANs e di VRF. Ciascun ambiente virtuale potrà essere propagato a tutta la rete MAN/WAN di RL.<br />

L’ambito di gestione del Fornitore nel quadro complessivo raffigurato è identificabile nella sezione<br />

“access” in alto a sinistra, che rappresenta la rete LAN di via Taramelli e nella dicitura “MAN/WAN RL” in<br />

alto a destra, ove sono sinteticamente racchiuse tutte le altre sedi MAN e WAN di RL.<br />

Al fine di supportare questo approccio architetturale, il Fornitore dovrà realizzare nella sede di via<br />

Taramelli una topologia di connettività fisica differente rispetto a quella delle altre sedi MAN, collegando<br />

gli apparati di accesso MAN direttamente al core di rete di RL e non ai centri stella della rete LAN.<br />

ANELLO OTTICO MAN<br />

ANELLO OTTICO MAN<br />

Core Datacenter<br />

Core Datacenter<br />

Virtualizzato<br />

Centro stella<br />

LAN Taramelli<br />

Resp. RL<br />

Resp. Fornitore<br />

BD<br />

SIA<br />

BD<br />

Giunta<br />

BD<br />

Sala Operativa<br />

Resp. RL<br />

Resp. Fornitore<br />

Centro stella<br />

LAN Taramelli<br />

Virtualizzato<br />

Distribuzione ai piani<br />

(Immagine a scopo<br />

illustrativo)<br />

394<br />

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Figura 7 - Schema fisico di collegamento richiesto nella LAN della sede di via Taramelli (a sinistra) e schema logico<br />

proposto (a destra)<br />

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441<br />

442<br />

Come si può notare dalla Figura 6, in questo caso non c’è collegamento diretto tra centro stella LAN e<br />

apparati di accesso all’anello ottico MAN, in quanto questi ultimi sono connessi al centro stella (Core<br />

Datacenter in figura) geografico di RL. Il Fornitore sarà comunque pienamente responsabile della gestione<br />

e manutenzione degli apparati di accesso all’anello ottico MAN, ma l’interconnessione tra la LAN di<br />

edificio e questi apparati sarà gestita da RL. Nella medesima figura si può già notare come l’architettura<br />

fisica a campus della sede di via Taramelli (cfr. punto 3.6.2.2) possa essere ridotta ad una LAN logicamente<br />

a singolo edificio utilizzando le tecniche di virtualizzazione.<br />

Il Fornitore dovrà rendersi disponibile a realizzare tale topologia di connessione e, possibilmente, anche la<br />

configurazione logica proposta (a destra nella figura). RL darà adeguata collaborazione tecnica al Fornitore<br />

per consentire tale connessione. Il Fornitore è libero, ferma restando la topologia fisica dei collegamenti,<br />

di proporre una configurazione logica più tradizionale che non comprenda gli aspetti evoluti di<br />

virtualizzazione, tuttavia si tenga in considerazione il fatto che il core geografico di rete di RL supporta<br />

appieno tali funzionalità ed è già predisposto per una gestione di questo tipo.<br />

In particolare, solo a scopo di dettaglio di riferimento, si consideri che la configurazione logica proposta<br />

presenta i seguenti vantaggi:<br />

Il canale multi-chassis che collega il centro stella con il core permette di abbandonare il<br />

protocollo dinamico (OSPF), utilizzato sul backbone del campus per la gestione della<br />

ridondanza dei link di interconnessione con i datacenter;<br />

La tecnologia multi-chassis esclude la necessità di virtualizzare i processi di routing nel contesto<br />

di ogni VRF definita sulla LAN di Taramelli e sul Core dei Datacenter.<br />

L’attuale configurazione prevede l’utilizzo di tecnologie specifiche per la segmentazione degli ambienti di<br />

rete e per la semplificazione del deployment di nuovi ambienti. Sinteticamente, a scopo puramente<br />

indicativo per consentire al Concorrente di contestualizzare meglio la propria proposta si consideri quanto<br />

segue:<br />

La virtualizzazione è realizzata combinando le VLANs e le VRF e mappando questi componenti tra<br />

gli switch del centro stella della LAN di Taramelli e quelli di core dei Datacenter.<br />

Lo scopo è quello di ottenere un isolamento logico end-to-end tra gli utenti di vari ambienti di<br />

rete distinti per responsabilità IT e le risorse dei propri Datacenter.<br />

Ogni istanza VRF è associata ad un unico VLAN tag configurato su una sub-interface di una porta<br />

di livello 3 (routed port).<br />

Questa soluzione permette di sovrapporre topologie logiche di routed links al collegamento<br />

fisico preesistente senza alcun impatto e perdita di dati.<br />

Qualora non venga realizzato il Virtual Switching la connettività end-to-end all'interno di ogni rete<br />

virtuale è realizzata da un processo di routing OSPF virtualizzato.<br />

3.6.1.2 Connessione al datacenter secondario di via Don Minzoni<br />

RL dispone di un datacenter secondario posto in via Don Minzoni e connesso al principale mediante un<br />

anello ottico DWDM a larghissima banda. Tale connettività non è oggetto di gestione di questo appalto ed<br />

è interamente di responsabilità di RL. L’accesso al datacenter di via Don Minzoni avviene attualmente<br />

attraverso il core della rete posto in via Taramelli<br />

La sede di via Don Minzoni dovrà comunque essere connessa all’anello ottico MAN del Fornitore, ma<br />

l’apparato che fornisce accesso sarà configurato in modalità pass-through, ovvero non effettuerà<br />

operazioni di add-drop del traffico proveniente dalla sede. L’apparato di connessione all’anello dovrà<br />

tuttavia essere predisposto all’attivazione ed il Fornitore dovrà rendersi disponibile ad effettuare durante<br />

l’arco dell’appalto tutte le necessari variazioni di configurazione richieste per ottenere tale risultato,<br />

qualora RL lo ritenesse opportuno in seguito a variazioni della topologia logica di accesso alle risorse<br />

datacenter.<br />

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462<br />

463<br />

464<br />

3.6.2 Architettura interna delle reti LAN<br />

3.6.2.1 Reti LAN delle sedi principali<br />

Le reti LAN, che saranno necessariamente differenti nei vari edifici dovranno essere interamente basata<br />

su tecnologia ethernet fissa (IEEE 802.3) e wireless (IEEE 802.11 e comprenderanno i seguenti componenti<br />

logici:<br />

1. Apparato attivo di ‘Centro stella’: si intende il punto centrale di smistamento del traffico da/verso<br />

i vari settori fisici dell’edificio (generalmente i piani); costituisce generalmente (esclusa la sede dia<br />

via Taramelli, come specificato in precedenza) il punto di collegamento della LAN alla rete<br />

MAN/WAN<br />

2. Dorsale: si intende la struttura, generalmente filare, che collega il Centro stella LAN con gli<br />

apparati attivi di distribuzione orizzontale.<br />

3. Apparati attivi di ‘Distribuzione orizzontale LAN’, si intendono gli apparati di distribuzione del<br />

traffico ai terminali d’utente finale e all’interno di un settore (generalmente un piano).<br />

4. Distribuzione orizzontale, si intende la struttura, generalmente filare, che collega le porte degli<br />

apparati attivi di distribuzione ai terminali d’estremità (PC, telefoni, fax, server, stampanti,<br />

scanner, rilevatori presenze, ecc.).<br />

Nelle soluzioni di realizzazione delle reti locali, i componenti indicati ai punti 1, 2 e 3 del precedente<br />

elenco, potranno essere materializzati come realtà fisiche distinte oppure coesistere logicamente, in<br />

totalità o in parte, in un singolo apparato fisico. Le differenziazioni prenderanno a carico la varietà e<br />

diversità degli edifici delle varie sedi/Enti e della loro topologia sulla rete WAN/MAN.<br />

Le sedi di Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia utilizzano il medesimo schema di connettività fisica<br />

all’interno della rete LAN, riportata in figura 7.<br />

Distribuzione<br />

verticale<br />

Centro stella A<br />

Centro stella B<br />

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470<br />

471<br />

Accesso A<br />

Sezione<br />

accesso<br />

MAN<br />

Accesso B<br />

Anello MAN B<br />

Figura 8 - Topologia di rete LAN per le sedi di Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia<br />

La topologia di collegamento prevede quanto segue:<br />

<br />

<br />

Ciascun apparato di distribuzione orizzontale è dotato di un doppio collegamento di uplink in fibra<br />

che lo interconnette con i centri stella<br />

Esistono due locali di centro stella distinti in due punti differenti dell’edificio che raccolgono gli<br />

arrivi degli uplink dagli apparati di distribuzione orizzontale<br />

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507<br />

508<br />

Gli apparati di centro stella sono due, installati nei due locali di centro stella e tra loro collegati<br />

con un doppio link diretto in fibra ottica<br />

Tutti i collegamenti di uplink e tra i centri stella devono essere configurati in load balancing e con<br />

tecnologia trasmissiva a <strong>10</strong> Gbit/s.<br />

La sede di via Taramelli si differenzia nella topologia fisica della rete, pur presentando topologia logica del<br />

tutto simile. Questa sede, infatti, deve essere vista come un campus composto da tre edifici, tra loro<br />

interconnessi a livello di dorsale. Ulteriori dettagli in merito sono riportati nei capitoli 3.6.2.2 e 4.1. Pure<br />

mantenendo una struttura fisica differente, la struttura logica e le funzionalità richieste alla rete<br />

rimangono le medesime.<br />

La sede di via Don Minzioni, ove è situato unicamente un datacenter e non è servita utenza ai piani, è<br />

prevista l’installazione dei soli apparati di accesso alla MAN/WAN.<br />

3.6.2.2 Rete LAN di via Taramelli<br />

La sede di via Taramelli, come in precedenza illustrato, ha un ruolo duplice di sede di RL e anche di sede<br />

che ospita il centro stella core di tutta la rete di RL inclusa la connettività ad Internet ed al datacenter<br />

principale. La principale differenza dal punto di vista della topologia di rete della sede di via Taramelli è la<br />

sua connotazione di “campus” e non di singolo edificio.<br />

In questo caso, l’architettura della rete LAN presenta le seguenti caratteristiche che la differenziano dagli<br />

altri edifici di RL:<br />

Campus a 3 edifici, ciascuno dei quali con il proprio centro stella LAN (qui di seguito denominati<br />

con diciture mnemoniche per una più facile identificazione):<br />

o Edificio “ex SIA”: comprende 5 piani di uffici a copertura circa di <strong>10</strong>00 utenze. E’ dotato di<br />

un centro stella di edificio co-locato con uno dei floor distributor<br />

o Edificio “ex Giunta”: è l’edificio di maggiori dimensioni, copre all’incirca 2500 utenze ed il<br />

centro stella ospita, oltre agli apparati LAN, anche le centrali telefoniche<br />

o Edificio “Sala Operativa Protezione Civile”: copre all’incirca 500 utenze di ufficio e un<br />

piccolo datacenter con circa 200 punti presa distribuiti in 5 rack<br />

Il centro stella “ex Giunta” svolge anche ruolo di campus distributor e pertanto dovrà essere<br />

equipaggiato di apparati ridondati anche a livello di chassis per ragioni di affidabilità. Negli altri<br />

due edifici è richiesta analoga ridondanza ma unicamente a livello di modulo e non di chassis<br />

Ciascuno dei centri stella di edificio è connesso con il centro stella di campus mediante una<br />

dorsale in fibra ottica a <strong>10</strong> Gbit/s ridondata e posta in configurazione di load balancing/teaming<br />

Il centro stella di campus è a sua volta connesso con i router di core della rete di RL, in gestione<br />

diretta ad RL con collegamenti in fibra ottica a <strong>10</strong> Gbit/s in topologia full mesh<br />

I router di core sono connessi con gli apparati di accesso alla MAN, di responsabilità del Fornitore,<br />

anche se fisicamente posizionati nel datacenter di RL nella zona “entrance facility”.<br />

L’interconnessione al datacenter è già stata trattata in dettaglio in precedenza ed è qui riportata<br />

per richiamo.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Distribuzione<br />

verticale<br />

Distribuzione<br />

verticale<br />

Distribuzione<br />

verticale<br />

Possibile collegamento ad<br />

Internet alternativo in uso<br />

alla Protezione Civile<br />

(non nell’ambito della<br />

fornitura)<br />

Centro stella<br />

building «ex-SIA»<br />

Colocato con la<br />

distribuzione<br />

orizzontale del<br />

piano 1<br />

Centro stella<br />

building «ex-RL»<br />

Datacenter<br />

Protezione<br />

Civile<br />

Centro stella building<br />

«Sala Operativa<br />

Protezione Civile»<br />

Core<br />

Datacenter RL<br />

Campus<br />

distributor<br />

509<br />

5<strong>10</strong><br />

511<br />

512<br />

513<br />

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531<br />

Sezione<br />

accesso<br />

MAN<br />

Anello MAN A<br />

Accesso A<br />

Accesso B<br />

Anello MAN B<br />

Figura 9 - Topologia di rete LAN per la sede di via Taramelli (l’ambito Core Datacenter è di responsabilità di RL)<br />

Ciascun apparato di distribuzione ai piani (di tipo modulare o stackable) sarà collegato con il centro stella<br />

di edificio per mezzo di un doppio collegamento in fibra ottica a <strong>10</strong> Gbit/s posto in configurazione di load<br />

balancing/teaming.<br />

La sede di via Taramelli ospita, oltre alle normali strutture lavorative ad uffici, anche i seguenti datacenter:<br />

<br />

<br />

Il datacenter principale di RL, contenente i router di frontiera di RL a cui è attestato uno dei due<br />

accessi ad Internet (l’altro è in via Don Minzoni, sede in cui non è prevista l’installazione di una<br />

rete LAN in questo appalto). Tale datacenter, così come tutti gli apparati in esso contenuti (ad<br />

esclusione dei soli apparati di collegamento MAN, ovviamente in gestione al Fornitore) è di<br />

responsabilità di RL<br />

Il datacenter della Sala Operativa della Protezione Civile, in cui è alloggiato il centro stella<br />

dell’edificio “Sala Operativa” ed in cui il Fornitore dovrà mettere in esercizio e gestire, oltre al<br />

cablaggio strutturato interno, anche gli apparati di datacenter distribution. A tale scopo, il<br />

Fornitore dovrà installare un apposito apparato LAN di distribuzione interna al Datacenter dotato<br />

di almeno 192 porte replicate su due moduli distinti (per un totale di 384 porte) per consentire<br />

collegamenti ridondati dei server. Questo apparato sarà connesso al centro stella di edificio come<br />

gli altri apparati di distribuzione ai piani.<br />

La sede, quindi, dovrà essere considerata nei ruoli di:<br />

<br />

<br />

<br />

Sede MAN principale, con elevata frammentazione degli ambienti LAN interni<br />

Sede di accesso al datacenter principale di RL<br />

Sede di centro stella di core della rete geografica, con accesso ai router di frontiera di RL.<br />

3.6.2.3 Dimensionamento degli apparati di distribuzione orizzontale<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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577<br />

Ai fini del dimensionamento delle strutture di distribuzione ai piani delle tre sedi principali, si considerino<br />

le seguenti informazioni:<br />

o Palazzo Lombardia: sono da prevedersi un totale minimo di 6000 punti rete attivi. Si calcoli che<br />

ciascun vano tecnico copre mediamente 90 utenze (con 2 punti presa attivi ad utenza).<br />

o Palazzo Pirelli: sono da prevedersi un totale minimo di 5000 punti rete attivi. Si calcoli che ciascun<br />

vano tecnico copre all’incirca 75 utenze (con 2 punti presa attivi ad utenza)<br />

o Via Taramelli: sono da prevedersi un totale minimo di<br />

o 6000 punti rete attivi lato utenza. Si calcoli che ciascun vano tecnico copre all’incirca 90<br />

utenze (con 2 punti presa attivi ad utenza).<br />

o 400 punti presa attivi nel datacenter della Sala Operativa della Protezione Civile, suddivisi<br />

su due moduli/apparati distinti per consentire collegamenti ridondati con i server.<br />

Le cifre sopra indicate esprimono una stima per eccesso dei punti presa attivi necessari, in grado di<br />

assorbire eventuali espansioni nel tempo. Potenzialmente, quindi non tutti gli switch ipotizzati potrebbero<br />

essere installati all’avvio dell’appalto. I punti presa in eccedenza rispetto a quelli effettivamente installati<br />

potranno essere utilizzati anche in aggiunta a quelli previsti per le sedi periferiche. Il computo metrico<br />

preciso ai fini dell’elaborazione dell’offerta tecnica del Concorrente è comunque subordinata<br />

all’esecuzione dei sopralluoghi tecnici.<br />

Non è specificato il numero di switch richiesti, in quanto ciò dipende strettamente dalla scelta degli<br />

apparati effettuata dal Fornitore. Sarà quindi onere del Fornitore l’ottimizzazione nella disposizione degli<br />

switch in modo da coprire il numero di utenze richiesto minimizzando il numero di prese non usate.<br />

3.6.2.4 Reti LAN delle sedi periferiche<br />

L’architettura delle reti LAN delle sedi periferiche, è in generale determinata dalla topologia di cablaggio<br />

preesistente. A seconda delle dimensioni della sede periferica, il Fornitore dovrà realizzare quanto segue:<br />

Sedi di tipo A: laddove siano presenti più piani, si dovrà realizzare una infrastruttura con switch di<br />

distribuzione ai piani collegati con uno switch di centro stella mediante collegamento di uplink in<br />

fibra di banda pari a <strong>10</strong> Gbit/s. Laddove non presenti, il Fornitore dovrà posare i link in fibra di<br />

dorsale, utilizzando i cavidotti esistenti. Nel caso si dovessero rendere necessarie opere civili, il<br />

Fornitore dovrà renderne edotta RL che provvederà ad effettuare le opere richieste oppure a<br />

richiedere al Fornitore una modifica della topologia per rispecchiare le disponibilità della sede.<br />

Nel caso in cui la sede sia dislocata su un unico piano e faccia capo ad un unico locale tecnologico,<br />

l’intera infrastruttura di distribuzione sarà collassata in un singolo apparato stackable o modulare.<br />

L’apparato di interconnessione con la WAN potrà essere sia standalone, sia integrato nel centro<br />

stella, purché disponga delle necessarie garanzie di affidabilità.<br />

Sedi di tipo B: valgono considerazioni analoghe alle sedi di tipo A, ad esclusione degli uplink, che<br />

in questo caso possono anche essere in rame a 1 Gbit/s.<br />

Sedi di tipo C: in questo caso la sede ha dimensioni tali da non richiedere più apparati<br />

Sedi in telelavoro: si veda il punto 3.<strong>10</strong>.2<br />

Per il dimensionamento corretto, si consideri che ciascuna sede deve disporre di almeno due connettori<br />

ethernet per utente ospitato. Si faccia riferimento alla Tabella 2 per la quantificazione delle utenze per<br />

sede.<br />

Per quanto riguarda l’infrastruttura (architettura e apparati) per il supporto di reti Wireless (WLAN) negli<br />

edifici, si rimanda alla successiva sezione 3.6.3.<br />

3.6.3 Caratteristiche degli apparati<br />

3.6.3.1 Apparati LAN di centro stella delle sedi principali<br />

Gli apparati di centro stella delle sedi principali devono essere caratterizzati da elevata affidabilità e<br />

capacità di gestire traffico a <strong>10</strong> Gbit/s su tutte le porte senza introdurre colli di bottiglia. In generale, tali<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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6<strong>10</strong><br />

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619<br />

apparati costituiranno il nucleo dell’intera rete geografica di RL, costituendo anche punto di accesso alla<br />

rete WAN.<br />

Per tali motivi, si richiedono apparati di classe enterprise con le seguenti caratteristiche di base:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Supporto completo allo switching IPv4 e Ipv6: Supporto nativo di tutte le funzionalità previste dai<br />

protocolli, oltre che DHCP relay e forwarding e dei più diffusi protocolli di routing intra dominio.<br />

Supporto alla virtualizzazione/separazione logica degli ambienti di rete LAN<br />

Pieno supporto allo switching a <strong>10</strong> Gbit/s, con backplane ad elevata banda passante<br />

Possibilità di installare porte a <strong>10</strong>0 Gbit/s<br />

Supporto alla QoS: possibilità di classificare i pacchetti secondo le CoS desiderate e di gestire lo<br />

scheduling in modo da garantire il controllo della QoS come specificato in 3.3.3.<br />

Alimentazione: tutti gli apparati dovranno inoltre essere dotati almeno di doppio dispositivo di<br />

alimentazione di corrente elettrica con possibilità di sostituzione “a caldo”.<br />

Espandibilità modulare con possibilità di affiancare più chassis per espandibilità ulteriore<br />

Supporto ai protocolli 802.1Q (VLAN), 802.1w, 802.1s, HSRP o VRRP, 802.3ad<br />

Possibilità di impostare porte di monitor per l’interconnessione con sistemi esterni di Intrusion<br />

Detection<br />

Deve essere supportato il protocollo di gestione SNMPv3 per la configurazione e la visualizzazione<br />

di tutti i parametri dell’apparato. In aggiunta a questo deve essere prevista la configurabilità<br />

tramite interfaccia CLI in locale (porta seriale) ed in remoto tramite il protocollo SSH<br />

3.6.3.2 Apparati di accesso MAN<br />

Con specifico riferimento agli apparati di accesso alla rete MAN/WAN (ovvero gli apparati o moduli che<br />

assicurano l’accesso all’anello ottico ed alla rete WAN), valgono i seguenti requisiti minimi:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Supporto completo allo switching IPv4 e Ipv6: Supporto nativo di tutte le funzionalità previste dai<br />

protocolli, oltre che DHCP relay e forwarding e dei più diffusi protocolli di routing intra dominio.<br />

Pieno supporto allo switching a <strong>10</strong> Gbit/s, con backplane ad elevata banda passante e senza colli<br />

di bottiglia, con possibilità di accorpare più link in load balancing/trunking per sommare la<br />

capacità complessiva<br />

Supporto all’Add Drop Multiplexing su almeno 8 canali DWDM con traffico a <strong>10</strong> Gbit/s per canale,<br />

gestione di traffico SDH<br />

Supporto alla QoS: possibilità di classificare i pacchetti secondo le CoS desiderate e di gestire lo<br />

scheduling in modo da garantire il controllo della QoS come specificato in 3.3.3.<br />

Alimentazione: tutti gli apparati di accesso dovranno essere dotati almeno di doppio dispositivo di<br />

alimentazione di corrente elettrica con possibilità di sostituzione “a caldo”.<br />

Pieno supporto al trasporto di traffico IP su MPLS con tecnologia VPLS (tali funzionalità fanno<br />

riferimento agli apparati con funzioni anche di routing, mentre non riguardano eventuali apparati<br />

ADM operanti a livello fisico sui link ottici)<br />

Funzionalità di scheduling evolute dei pacchetti con possibilità di definire profili per classi di<br />

traffico e specificare la tipologia di algoritmo di scheduling utilizzato (tali funzionalità fanno<br />

riferimento agli apparati con funzioni anche di routing, mentre non riguardano eventuali apparati<br />

ADM operanti a livello fisico sui link ottici)<br />

3.6.3.3 Apparati di accesso WAN delle sedi periferiche<br />

Gli apparati di accesso delle sedi periferiche dovranno offrire le funzionalità di base di seguito elencate:.<br />

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660<br />

661<br />

Supporto alla QoS: possibilità di classificare i pacchetti secondo le CoS desiderate e di gestire lo<br />

scheduling in modo da garantire il controllo della QoS come specificato in 3.3.3.<br />

Funzionalità di scheduling evolute dei pacchetti con possibilità di definire profili per classi di<br />

traffico e specificare la tipologia di algoritmo di scheduling utilizzato<br />

Doppio alimentatore ridondato<br />

Pieno supporto alle funzionalità di virtualizzazione della rete, con particolare riferimento a VRF e<br />

trasporto di traffico IP su MPLS con le tecnologie IP over MPLS, VPLS ed Ethernet over MPLS<br />

L’apparato di accesso nelle sedi periferiche è normalmente separato da quelli di distribuzione LAN. E’<br />

prevista tuttavia la possibilità di utilizzo di moduli specifici negli apparati di centro stella per le sedi<br />

periferiche di grandi dimensioni qualora venga utilizzato un apparato LAN di centro stella di tipo<br />

modulare.<br />

3.6.3.4 Apparati LAN di centro stella per sedi WAN di tipo A<br />

Gli apparati di dorsale delle sedi di grandi dimensioni dovranno essere dotati delle seguenti caratteristiche<br />

di base. Si consideri che tali apparati potrebbero svolgere il doppio ruolo di centro stella e di distribuzione<br />

orizzontale.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Supporto completo allo switching IPv4 e Ipv6: Supporto nativo di tutte le funzionalità previste dai<br />

protocolli, oltre che DHCP relay e forwarding e dei più diffusi protocolli di routing intra dominio.<br />

Equipaggiabili con interfacce in fibra con moduli SFP/XFP e velocità fino a <strong>10</strong>Gbit/s<br />

Espandibilità modulare o in stack<br />

Protocollo 802.1p per la gestione della QoS a livello 2 e la mappatura tra campo TOS dei pacchetti<br />

IP ed il tag 802.1p.<br />

Protocollo 802.1Q per la suddivisione in VLAN. In particolare dovranno supportare la suddivisione<br />

su base porta, su base MAC e attraverso l’autenticazione 802.1x, integrabile con l’infrastruttura di<br />

controllo accessi unificata (cfr. 8.1)<br />

Supportato il protocollo di gestione SNMPv3 per la configurazione e la visualizzazione di tutti i<br />

parametri dell’apparato. In aggiunta a questo deve essere prevista la configurabilità tramite<br />

interfaccia CLI in locale (porta seriale) ed in remoto tramite il protocollo SSH<br />

Doppia alimentazione ridondata e sostituibile a caldo<br />

Possibilità di ospitare moduli con 24 o 48 interfacce auto sensing <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0/<strong>10</strong>00 in ramee con<br />

supporto al protocollo 802.1x, attivabile per singola porta per l’autenticazione dei terminali ed<br />

802.3af (Power Over Ethernet) nel caso in cui a questi apparati vengano connessi direttamente<br />

telefoni IP o Access Point WiFi<br />

3.6.3.5 Apparati LAN di centro stella per sedi WAN di tipo B e C<br />

Gli apparati di dorsale delle sedi di grandi dimensioni dovranno essere dotati delle seguenti caratteristiche<br />

di base. Si consideri che tali apparati potrebbero svolgere il doppio ruolo di centro stella e di distribuzione<br />

orizzontale.<br />

Supporto completo allo switching IPv4 e Ipv6: Supporto nativo di tutte le funzionalità previste dai<br />

protocolli, oltre che DHCP relay e forwarding e dei più diffusi protocolli di routing intra dominio.<br />

Equipaggiabili con interfacce in fibra con moduli SFP/XFP<br />

Espandibilità in stack<br />

Protocollo 802.1p per la gestione della QoS a livello 2 e la mappatura tra campo TOS dei pacchetti<br />

IP ed il tag 802.1p.<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

Protocollo 802.1Q per la suddivisione in VLAN. In particolare dovranno supportare la suddivisione<br />

su base porta, su base MAC e attraverso l’autenticazione 802.1x, integrabile con l’infrastruttura di<br />

controllo accessi unificata (cfr. 8.1)<br />

Supportato il protocollo di gestione SNMPv3 per la configurazione e la visualizzazione di tutti i<br />

parametri dell’apparato. In aggiunta a questo deve essere prevista la configurabilità tramite<br />

interfaccia CLI in locale (porta seriale) ed in remoto tramite il protocollo SSH<br />

Doppia alimentazione ridondata<br />

Possibilità di ospitare moduli con interfacce autosensing <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0/<strong>10</strong>00 in ramee con supporto al<br />

protocollo 802.1x, attivabile per singola porta per l’autenticazione dei terminali ed 802.3af<br />

(Power Over Ethernet) nel caso in cui a questi apparati vengano connessi direttamente telefoni IP<br />

o Access Point WiFi<br />

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3.6.3.6 Apparati LAN di distribuzione orizzontale<br />

Nel caso delle sedi WAN di dimensioni più ridotte, come indicato in precedenza, questo genere di apparati<br />

potrebbe essere incluso negli apparati LAN di centro stella. Le caratteristiche qui indicate valgono<br />

unicamente per apparati di sola distribuzione, laddove necessari<br />

Tali apparati condividono le caratteristiche con quelli di distribuzione orizzontale installati nel Datacenter<br />

della Sala Operativa della Protezione Civile, con l’unico accorgimento di suddividere in questo caso le<br />

porte disponibili equamente su due moduli o due apparati distinti.<br />

Gli apparati di distribuzione orizzontale dovranno essere dotati delle seguenti caratteristiche tecniche<br />

minime:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Equipaggiabili con interfacce autosensing <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0/<strong>10</strong>00 in rame ed interfacce SFP/XFP in fibra fino<br />

a <strong>10</strong>Gbit/s<br />

Apparati di classe enterprise<br />

Protocollo 802.1p per la gestione della QoS a livello 2 e la mappatura tra campo TOS dei pacchetti<br />

IP ed il tag 802.1p.<br />

Protocollo 802.1x, attivabile per singola porta per l’autenticazione dei terminali.<br />

Protocollo 802.1Q per la suddivisione in VLAN. In particolare dovranno supportare la suddivisione<br />

su base porta, su base MAC e attraverso l’autenticazione 802.1x.<br />

Supporto al protocollo di gestione SNMPv3 per la configurazione e la visualizzazione di tutti i<br />

parametri dell’apparato. In aggiunta a questo deve essere prevista la configurabilità tramite<br />

interfaccia CLI in locale (porta seriale) ed in remoto tramite il protocollo SSH<br />

Supporto protocollo 802.3af (Power Over Ethernet) su tutte le porte in rame<br />

Alimentazione ridondata e, per gli apparati installati nelle sedi principali, sostituibile a caldo<br />

Si tenga conto che gli apparati LAN di distribuzione orizzontale, che dovranno supportare l’infrastruttura<br />

di cablaggio ridondata indicata in precedenza, dovranno essere indicati specificamente e dovranno avere<br />

la seguente dotazione minima già installata:<br />

Due interfacce in fibra ottica a <strong>10</strong> Gbit/s, in configurazione di load balancing<br />

48 Porte LAN autosensing <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0/<strong>10</strong>00<br />

Possibilità di configurazione in stack<br />

Capacità di switching tale da supportare pienamente il doppio collegamento a <strong>10</strong> Gbit/s<br />

3.7 Sistema di gestione remota delle configurazioni<br />

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RL desidera che la configurazione delle reti LAN e WAN sia resa il più possibile flessibile, automatizzata e<br />

centralizzata. Gli interventi diretti sugli apparati da parte del Fornitore devono limitarsi agli istanti di<br />

installazione e configurazione iniziale (oltre che, quando necessario, di movimentazione delle bretelle).<br />

Tutte le restanti operazioni di configurazione devono essere effettuabili dalla console di gestione sita nei<br />

locali del presidio tecnico con la massima rapidità possibile.<br />

Il sistema di gestione remota delle configurazioni è ritenuto di estrema importanza per gli scopi di RL, in<br />

considerazione dei seguenti fattori:<br />

1. Mobilità del personale di RL all’interno delle sedi<br />

2. Presenza di numerose iniziative istituzionali a carattere temporaneo che necessitano di risorse di<br />

rete in varie posizioni della rete per un tempo limitato<br />

3. Eterogeneità dell’ambiente lavorativo soprattutto nelle sedi di via Taramelli e Palazzo Pirelli<br />

Al fine di garantire rapidità nella configurazione della rete ed un maggiore allineamento alle esigenze<br />

operative di RL, il sistema di gestione delle configurazioni deve quindi essere caratterizzato dalla<br />

possibilità di variare in modo rapido, efficace e centralizzato la topologia logica della rete, mantenendone<br />

una base di conoscenza completa ed aggiornata (comunemente identificata come Configuration<br />

Management Database, CMDB)<br />

A tale scopo, RL richiede che il Fornitore si doti di un apposito strumento per la gestione remota delle<br />

configurazioni di tutti gli aspetti relativi alla rete LAN. Tale strumento, integrato con quello analogo per la<br />

gestione della rete Wireless (cfr. 3.8.4), sarà destinato all’uso unicamente da parte del Fornitore. Per tale<br />

motivo, non sono qui indicate caratteristiche relative all’usabilità o all’interfaccia, lasciate alla libera scelta<br />

del Fornitore stesso.<br />

Lo strumento utilizzato per la gestione remota delle configurazioni (costituito da uno o più strumenti<br />

differenti integrati tra loro) dovrà però consentire obbligatoriamente le seguenti operazioni, ritenute<br />

necessarie per minimizzare i tempi ed i costi di intervento:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Gestione centralizzata ed automatizzata della configurazione delle classi di utenza e delle classi di<br />

servizio sulla rete WAN e delle politiche di scheduling e classificazione<br />

Gestione delle classi di utenza e di servizio e del sistema di classificazione del traffico<br />

Gestione centralizzata delle VLAN e degli spazi di indirizzamento<br />

Configurazione dell’Assegnazione delle VLAN in modo statico oppure dinamico sulla base della<br />

policy di controllo accessi prevista (si veda il punto 8.1)<br />

Distribuzione automatica e backup delle configurazioni di tutti gli apparati<br />

Ampliamento di un ambiente VLAN mediante aggiunta si apparati switch con configurazione<br />

rapida degli stessi mediante copia o clonazione delle configurazioni di apparati analoghi<br />

Definizione di un nuovo ambiente VLAN e invio rapido della configurazione agli switch interessati<br />

Configurazione delle regole di routing e di tutti gli altri parametri di gestione del livello 3 e degli<br />

ambienti VPLS<br />

Funzionalità di ricerca di indirizzi MAC sulla rete e localizzazione: queste funzionalità consentono<br />

di rintracciare il punto di collegamento di un particolare indirizzo MAC oppure di ricevere un<br />

avviso nel caso in cui l’indirizzo MAC ricompaia sulla rete.<br />

Presenza di un software CMDB in grado di rappresentare graficamente lo schema della rete di RL<br />

con possibilità di visualizzazioni aggregate e di drill down<br />

Qualsiasi tipo di variazione di configurazione dovesse rendersi necessaria nell’ambito dell’esecuzione di<br />

interventi IMAC (cfr. Allegato Tecnico 2) sarà eseguita centralmente. RL richiede che questo strumento<br />

venga integrato con il sistema di gestione del cablaggio intelligente (cfr. 4) in modo da poter gestire<br />

centralmente sia la disponibilità di porte fisiche sull’impianto di cablaggio, sia quella di porte attive sugli<br />

switch e relative configurazioni.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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3.8 Reti locali senza fili<br />

Regione Lombardia desidera ricorrere alla tecnologia senza fili per estendere le reti locali in edifici,<br />

ubicazioni e situazioni dove le attività con i metodi cablati tradizionali non sarebbero convenienti o<br />

sufficientemente flessibili.<br />

RL desidera che l’infrastruttura di copertura WiFi sia distribuita all’interno delle varie sedi e realizzi una<br />

connettività senza interruzioni con l’ambiente di RL. A titolo esemplificativo si consideri che, nell’intento<br />

di RL, un qualsiasi utente dovrà essere in grado di collegarsi alla rete di RL da una qualsiasi delle sedi<br />

utilizzando le proprie credenziali e, quindi, accedendo a tutti i servizi che sarebbero normalmente<br />

accessibili dalla rete LAN della propria struttura di riferimento.<br />

L’infrastruttura di rete WiFi proposta deve quindi essere caratterizzata, in linea generale da:<br />

Elevata flessibilità e rapidità nella configurazione degli ambienti (ESSID)<br />

Supporto dei più aggiornati standard di trasmissione wireless<br />

Supporto dei più aggiornati standard di autenticazione e cifratura del traffico<br />

Disponibilità e gestione della qualità del servizio con supporto al VoIP over WiFi e al roaming<br />

rapido delle stazioni<br />

Integrabilità con altri ambienti di autenticazione esterni come smart card oppure domini<br />

Windows (si veda il punto 8.1)<br />

3.8.1 Requisiti tecnici dell’infrastruttura<br />

L’infrastruttura WiFi dovrà essere dotata delle seguenti caratteristiche tecniche di base:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Supporto multistandard 802.11 a/b/g/n: tutti gli access point forniti devono essere in grado di<br />

supportare tutti gli standard di comunicazione WiFi attualmente presenti sul mercato<br />

Supporto a ESSID multipli: deve essere possibile configurare un numero arbitrario di ESSID<br />

sull’intera rete WiFi, con possibilità di associarli a tutti gli access point oppure solo ad un gruppo<br />

di access point ad esempio per limitarli ad una specifica area dell’edificio. Per ogni ESSID deve<br />

essere possibile indicare i meccanismi di sicurezza utilizzati e collegarlo ad una specifica VLAN<br />

oppure ottenere un assegnamento dinamico della VLAN secondo lo standard IETF RFC3580.<br />

Supporto alla QoS: la rete installata deve offrire il supporto alla prioritizzazione del traffico<br />

wireless con i meccanismi standard più evoluti presenti sul mercato all’atto della presentazione<br />

dell’offerta (in particolare il protocollo 802.11e).<br />

Supporto al roaming: l’infrastruttura fornita deve essere dotata di tutta la necessaria<br />

apparecchiatura per il supporto alla mobilità degli utenti attraverso gli access point nell’edificio<br />

(funzionalità di roaming, in accordo con lo standard 802.11r). Le funzionalità previste devono<br />

consentire l’autenticazione rapida tra un access point e l’altro.<br />

Supporto alla voce su WiFi: al fine di abilitare le funzionalità più evolute della rete di fonia e<br />

unified communication, la rete WiFi installata deve supportare in modo integrato il<br />

funzionamento di terminali telefonici WiFi unendo le due funzionalità di roaming e QoS ma al<br />

contempo mantenendo il più elevato livello di sicurezza disponibile. Tale funzionalità deve essere<br />

predisposta in generale per altri traffici multimediali, sebbene in linea di principio non sia previsto<br />

l’impiego della rete WiFi per la trasmissione di video.<br />

Compatibilità con gli standard PoE e PoE+ e disponibilità di prese coassiali per antenne esterne al<br />

fine di consentire l’installazione in punti rete sopra il controsoffitto o nascosti nei locali tecnici<br />

Presenza di un sistema di Wireless Intrusion Prevention System, in grado di rilevare eventuali<br />

tentativi di accesso non consentito, fonti di disturbo, access point non consentiti, stazioni non<br />

autorizzate<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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<br />

Possibilità di disattivare selettivamente la copertura del segnale radio in alcune zone ritenute<br />

critiche per intervalli di tempo.<br />

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8<strong>10</strong><br />

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835<br />

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3.8.2 Configurazione logica dell’ambiente Wireless<br />

La rete WiFi di RL deve essere caratterizzata da un elevato livello di sicurezza ma, al contempo, dalla<br />

flessibilità nel poter rilassare tale livello di sicurezza per alcuni specifici ambienti (es: conferenze, riunioni,<br />

eventi al pubblico) consentendo la navigazione internet ad ospiti o esterni.<br />

L’integrazione tra ambiente WiFi ed ambiente LAN deve essere completa, ovvero il sistema di<br />

monitoraggio e controllo deve prevedere funzionalità di allarme legate alla rete WiFi e visualizzate nello<br />

stesso sistema di monitoraggio delle reti LAN.<br />

In generale, l’infrastruttura WiFi presenterà almeno i seguenti ambienti caratterizzati da specifiche<br />

politiche di sicurezza (con possibilità per RL di definirne altri a piacimento):<br />

1. Ambiente SICURO: questo ambiente è caratterizzato dall’impiego di un sistema di autenticazione<br />

basato su certificati digitali oppure sull’impiego della CRS a seconda del tipo di terminale.<br />

2. Ambiente VoIP: questo ambiente è legato al solo utilizzo dei telefoni WiFi e sarà dotato del più<br />

elevato livello di sicurezza consentito dai telefoni, oltre che limitato all’accesso delle VLAN<br />

specifiche del VoIP e dotato di specifiche sonde del sistema di rilevazione delle intrusioni (cfr.<br />

capitoli sulla sicurezza informatica)<br />

3. Ambiente HELP: questo ambiente non è dotato di alcun metodo per la gestione della sicurezza e<br />

dell’autenticazione, ma punterà unicamente da un particolare server web contenente pagine di<br />

aiuto ed istruzione, senza alcuna possibilità di collegamento con qualsivoglia altro ambiente della<br />

rete o con Internet.<br />

4. Ambiente OSPITI: questo ambiente non è dotato di sistema di cifratura, ma punta ad un servizio<br />

di autenticazione basato su captive portal (cfr. punto 8.1.2). Su questo ambiente è anche attiva la<br />

funzionalità di isolamento dei terminali, ovvero i terminali non possono comunicare direttamente<br />

tra loro.<br />

Gli ambienti sopra indicati sono da intendersi a livello macroscopico di policy di sicurezza. A ciascuno di<br />

questi ambienti, ad esclusione dell’ambiente HELP, possono essere associati più ESSID. In particolare,<br />

l’ambiente SICURO disporrà di un ESSID per ciascuna entità organizzativa all’interno della rete RL. In<br />

questo caso, l’utente collegato all’ambiente SICURO con l’ESSID dell’ente di propria appartenenza, avrà<br />

accesso alla sottorete di tale ente in modo da accedere alle risorse come se si trovasse ad una postazione<br />

fissa connessa alla LAN dell’ente stesso.<br />

Su tutti gli ambienti sopra indicati ad esclusione del solo ambiente VoIP deve essere configurato<br />

l’isolamento dei terminali, per prevenire comunicazione diretta tra gli stessi.<br />

Gli ESSID, configurabili e gestibili in modo flessibile tramite il sistema di gestione, potranno essere aggiunti<br />

o rimossi su richiesta di RL, nel rispetto delle policy di sicurezza di base associate a ciascuno degli ambienti<br />

definiti.<br />

Al fine di supportare la configurazione degli ambienti sopra indicati, l’infrastruttura dovrà supportare le<br />

seguenti caratteristiche minime relative alla sicurezza:<br />

Supporto di tutti i più recenti protocolli di sicurezza, inclusi WPA, WPA2, 802.11i, 802.1X<br />

Ampio supporto ai protocolli di autenticazione del framework EAP. In particolare si richiede il<br />

supporto a EAP-MD5, PEAP, EAP-MSCHAPv2, LEAP, EAP-TLS, EAP-TTLS, MSCHAv2, EAP-SIM<br />

Supporto alla cifratura del traffico AES con chiavi ad almeno 128 bit<br />

Supporto all’integrazione con server di autenticazione RADIUS esterni<br />

Supporto alla configurazione di accesso tramite captive portal con chiavi temporanee<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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<br />

<br />

Supporto alla configurazione di filtri MAC in modalità white listing basati su un database<br />

centralizzato e non sulla configurazione degli stessi in tutti gli access point<br />

Integrabilità con l’ambiente di autenticazione CRS. A tale scopo sarà onere del Fornitore dotarsi di<br />

tutte le necessarie informazioni per supportare questo ambiente di autenticazione<br />

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3.8.3 Requisiti fisici degli apparati e montaggio<br />

Al fine di integrare gli access point nell’architettura e negli arredi interni delle sedi di RL, è richiesto<br />

l’utilizzo di apparati con le seguenti caratteristiche fisiche:<br />

Montabili a parete o soffitto con apposite staffe di fissaggio e dotati di prese di rete cablata a<br />

scomparsa o protette da disconnessioni accidentali o manomissioni<br />

Dotati di supporto per l’appoggio su scaffale<br />

Intervallo di temperature di funzionamento da -20 a +40 gradi centigradi<br />

Assenza di ventole di raffreddamento<br />

Presenza di connettori per antenne esterne<br />

Oltre agli access point, per le sedi principali di RL dovranno essere previste apposite antenne<br />

omnidirezionali installabili a controsoffitto e con colorazione compatibile con gli arredi interni degli edifici.<br />

Il Concorrente è libero di proporre soluzioni alternative che prevedano l’utilizzo di antenne ad alto<br />

guadagno installabili a scomparsa nel controsoffitto.<br />

In generale l’installazione degli access point, di cui dovrà farsi carico il Fornitore, prevede le seguenti<br />

modalità:<br />

A muro: dovrà essere prevista, laddove non già installata, una via cavo a protezione del cavo di<br />

rete ed il montaggio completo dell’apparato. La messa in esercizio prevede anche la posa della<br />

bretella di collegamento con la più vicina presa di cablaggio.<br />

Nel controsoffitto: in questo caso il Fornitore dovrà provvedere allo smontaggio e rimontaggio dei<br />

pannelli del controsoffitto, al fissaggio dell’apparato ed all’installazione dell’eventuale antenna<br />

omnidirezionale effettuando i necessari fori nella pannellatura esistente. In questa situazione il<br />

Fornitore dovrà anche prevedere l’installazione della bretella sino alla più vicina presa di rete a<br />

soffitto o a pavimento<br />

Per esterni: dovrà essere prevista la fornitura peri al <strong>10</strong>% del totale degli AP previsti di apparati<br />

adatti al montaggio in ambiente esterno con grado di protezione minimo IP65 per il<br />

funzionamento a cielo aperto<br />

3.8.4 Copertura radio<br />

La copertura radio dell’infrastruttura WiFi deve interessare l’intera superficie interna delle sedi di RL e,<br />

per le sedi di principali, anche i cortili interno dell’edificio ed i piani interrati, ove sono dislocati datacenter<br />

e altre zone di servizio.<br />

La copertura interesserà in molti casi (auditorium Gaber, sala Multipla nel Palazzo Lombardia, Sala<br />

Operativa della Protezione Civile, Aula Consiliare) ambienti ad alte densità di utenze. Il Fornitore dovrà in<br />

questi casi selezionare una tecnologia di copertura ed una configurazione di sistema adatta a<br />

massimizzare il throughput complessivo della rete WiFi consentendo un accesso ottimale a tutte le<br />

stazioni.<br />

A tale scopo, il Fornitore dovrà provvedere a posare in opera un numero congruo di Access Point,<br />

effettuando opportune sessioni di misura e di pianificazione della copertura radio per minimizzare il<br />

rischio di interferenze e massimizzare la densità di stazioni ospitabili.<br />

Al fine di stimare la numerosità di Access Point necessari, si utilizzino i dati di massima relativi agli edifici<br />

di maggiori dimensioni indicati in tabella. Gli edifici non indicati in tabella sono costituiti essenzialmente<br />

da sedi ospitate in singoli appartamenti di metratura non elevata e per i quali si può assumere una<br />

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necessità di massimo due access point (si faccia riferimento al punto 3.3 per un elenco completo delle<br />

sedi).<br />

Tabella 5 - Stime per il dimensionamento della copertura WiFi<br />

Sede Caratteristiche di base delle aree da coprire Numero minimo di<br />

access point<br />

stimato (*)<br />

Palazzo Lombardia<br />

Palazzo Pirelli<br />

Via Taramelli<br />

Sedi territoriali di<br />

tipo A<br />

Corpi bassi di 8 piani, corpo torre di 40 piani, aree interrate<br />

(magazzini e datacenter), ascensori, auditorium<br />

Corpi bassi 4 piani, corpo torre di 31 piani, aree interrate,<br />

ascensori, aula consiliare, auditorium<br />

Edificio di 8 blocchi di 5 piani ciascuno 300mq circa per<br />

piano, piani interrati, ascensori<br />

Uffici (sedi considerate cumulativamente per il conteggio<br />

degli AP)<br />

200<br />

150<br />

200<br />

80<br />

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906<br />

907<br />

908<br />

909<br />

9<strong>10</strong><br />

911<br />

912<br />

913<br />

(*) Il numero riportato è indicativo e stimato per eccesso includendo anche scorte, sale riunioni e<br />

situazioni di scarsa propagazione radio che richiedono più access point anche in aree non molto vaste. Si<br />

rimanda il Concorrente all’esito dei sopralluoghi tecnici per un computo metrico più preciso.<br />

In fase di subentro ed installazione delle apparecchiature, è richiesta l’effettuazione di una sessione di<br />

survey con strumenti appositi per pianificare correttamente il posizionamento degli access point in fase di<br />

installazione. E’ richiesto lo svolgimento della stessa survey con cadenza annuale, al fine di individuare<br />

eventuali situazioni problematiche ed eventualmente procedere allo spostamento degli access point o di<br />

nuove installazioni.<br />

3.8.5 Sistema di configurazione e tracciamento<br />

L’infrastruttura WiFi fornita deve essere dotata di un sistema integrato di monitoraggio e di tracciamento,<br />

in grado non solo di rilevare il corretto funzionamento di tutti gli access point installati, ma anche di<br />

sovrintendere al carico in ogni momento presente in ciascuna cella ed individuare eventuali problemi di<br />

performance.<br />

Tale sistema di monitoraggio dovrà essere in grado di:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Visualizzare graficamente sulle mappe la posizione di ciascun access point e la sua area di<br />

copertura wireless ipotizzata<br />

Visualizzare il corretto funzionamento con possibilità di generare allarmi in caso di<br />

malfunzionamenti<br />

Gestire remotamente la configurazione di qualsiasi funzionalità, inclusa la sicurezza e<br />

l’aggiornamento di tutti gli apparati componenti il sistema in modo che qualsiasi tipo di<br />

variazione di configurazione possa essere effettuato dalla console di gestione senza alcuna<br />

necessità di intervento sul campo<br />

Visualizzare e controllare il traffico per ciascun access point segnalando situazioni di traffico<br />

anomalo o di degrado delle performance<br />

Consentire la disattivazione selettiva degli access point, ovvero eliminare la copertura WiFi in<br />

alcune aree dell’edificio (ad esempio nell’area della sala Giunta) per ragioni di sicurezza<br />

Consentire il tracciamento delle stazioni collegate con le seguenti specifiche funzioni:<br />

o Visualizzazione della posizione di una specifica stazione<br />

o Ricerca della stazione all’interno della rete<br />

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o Associazione alla stazione, oltre che dell’indirizzo MAC, anche di eventuali dati aggiuntivi<br />

provenienti da altri sistemi (ad esempio il numero telefonico in caso di VoIP over WiFi)<br />

L’intero sistema di monitoraggio del segnale WiFi ed in particolare il sistema di tracciamento, dovrà essere<br />

reso disponibile attraverso la console di gestione, su richiesta, in sola lettura anche ai referenti tecnici.<br />

3.8.6 Scorta a copertura di eventi estemporanei<br />

Il Fornitore dovrà farsi carico delle seguenti attività ogni volta che RL indicherà i piani e/o le aree<br />

dell’edificio che intenderà coprire tramite WLAN:<br />

Sopralluogo tecnico per una corretta pianificazione<br />

Verifica della copertura radio, prevedendo, se necessario, l’uso di antenne esterne ad elevato<br />

guadagno per migliorare la copertura<br />

Posizionamento ottimale degli Access Point<br />

Installazione e collegamento degli Access Point alla rete LAN cablata e, ove necessario, alla rete<br />

elettrica<br />

Avvio e verifica di corretto funzionamento e di copertura del segnale<br />

Resta inteso che RL, una volta individuate le zone nelle quali sarà prevedibile un uso frequente della<br />

tecnologia WLAN e per le quali, dunque, sarà prevista una installazione permanente degli Access Point,<br />

potrà tuttavia richiedere a seconda delle esigenze lo spostamento dei rimanenti Access Point per<br />

modificare la copertura radio precedentemente pianificata (ad es. RL potrà decidere di spostare un Access<br />

Point da un piano ad un altro dell’edificio).<br />

Il Fornitore dovrà mantenere senza oneri aggiuntivi per RL una scorta almeno pari a 20 Access Point<br />

sempre disponibile per eventuali richieste di copertura temporanea di aree interne o esterne alle sedi RL<br />

per la connettività Internet di eventi o manifestazioni. Tali Access Point saranno soggetti a tutti gli<br />

interventi di manutenzione previsti per quelli installati stabilmente.<br />

3.9 Accesso ad Internet<br />

Il collegamento ad Internet è cruciale per le esigenze di servizio di RL, in quanto, oltre ad offrire l’accesso<br />

ai dipendenti, attraverso esso vengono erogati i servizi on line al cittadino. I punti di partenza del<br />

collegamento ad Internet saranno i seguenti: la sede di Lombardia Informatica (via Don Minzoni) e la sede<br />

di via Taramelli, sedi in cui sono in hosting i server applicativi di RL.<br />

La situazione futura del collegamento ad Internet potrebbe vedere due possibili alternative, a cui il<br />

Fornitore dovrà adeguarsi su richiesta di RL e senza aggravio di costi. Le due alternative, con relativa<br />

pianificazione della migrazione dallo stato attuale, sono illustrate nei seguenti punti. Tale eventualità<br />

dipenderà dal percorso di assegnazione di AS number pubblico a cui RL intende sottoporsi presso il RIPE<br />

3.9.1 Connettività ad internet interamente gestita dal Fornitore<br />

Tale modalità prevede la fornitura di un accesso ad Internet di tipo tradizionale, organizzato fisicamente<br />

impiegando due collegamenti attestati sulle sedi di via Don Minzoni e di via Taramelli e poste in<br />

configurazione di dual homing. La banda richiesta complessiva è di almeno 1 Gbit/s garantiti e simmetrici<br />

per link. I link verranno attestati sui router di frontiera di RL ed il bilanciamento dei traffici in uscita ed<br />

entrata sarà effettuato da RL.<br />

In questo caso assieme alla pura connettività è prevista la fornitura di spazio di indirizzamento pari ad<br />

almeno tre classi C contigue, per l’utilizzo da parte di RL. Sulla connessione di accesso verrà attivato un<br />

protocollo di routing IBGP con assegnamento di un AS number privato a RL per le funzioni di dual homing.<br />

Dovendo cambiare l’indirizzamento IP pubblico di tutti i server, la migrazione dei servizi dal vecchio spazio<br />

di indirizzamento al nuovo verrà effettuata gradualmente per evitare malfunzionamenti. Il Fornitore dovrà<br />

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a tale scopo agire in stretto contatto con la società Lombardia Informatica, al fine di verificare il corretto<br />

funzionamento delle varie applicazioni mano a mano che gli indirizzi vengono cambiati.<br />

Questo subentro graduale è considerato critico per il funzionamento dei servizi erogati al pubblico e ad<br />

altri enti pubblici attraverso Internet. Si tenga presente che il cambio completo, con relativo distacco della<br />

linea di connessione ad Internet del precedente Fornitore dovrà avvenire in un tempo complessivamente<br />

non superiore a 2 mesi.<br />

La fornitura della connettività ad Internet prevede anche l’installazione di qualsiasi eventuale apparato di<br />

accesso intermedio si dovesse rendere necessario (ADM o router), da collegarsi al router di uscita gestito<br />

da Lombardia Informatica.<br />

3.9.2 Connettività ad Internet gestita da RL<br />

Tale modalità prevede che sia RL a disporre di un proprio spazio di indirizzamento pubblico e di un AS<br />

number assegnato dal RIPE.<br />

In questo caso il Fornitore erogherà il puro servizio di connettività ad internet nella forma di un<br />

collegamento di peering EBGP con il router di frontiera gestito da RL, senza fornitura di indirizzi IP. Il<br />

Fornitore dovrà anche garantire la corretta propagazione delle rotte annunciate dai router di RL ed offrire<br />

un servizio di verifica di corretta propagazione a livello internazionale.<br />

In questo caso è richiesto un link con capacità singola di almeno di 2 Gbit/s garantiti e simmetrici.<br />

Sono incluse inoltre tutte le operazioni di configurazione necessarie a consentire il peering BGP e la messa<br />

in esercizio di qualsiasi tipo di CPE o dispositivo intermedio fosse necessario per l’attestazione del link<br />

presso i locali di RL.<br />

Tale scenario comporterà ovviamente minore impegno da parte del Fornitore nelle operazioni di<br />

migrazione, che saranno ridotte unicamente al tempo necessario per la corretta diffusione delle rotte IP.<br />

3.<strong>10</strong> Accesso remoto<br />

RL desidera offrire un supporto all’accesso remoto sicuro alla rete ai al proprio personale, dal maggior<br />

numero di piattaforme di dispositivi endpoint. La modalità di accesso dovrà essere flessibile e riguardare<br />

due tipologie di utenti: utenti (o sedi) di telelavoro e utenti che desiderino accedere alla rete interna<br />

saltuariamente. In generale, l’accesso remoto si baserà interamente su tecnologie di trasporto cifrato del<br />

traffico su IP, comunemente note come VPN.<br />

Il Fornitore dovrà quindi predisporre e gestire un servizio di terminazione VPN e, tramite questo, garantire<br />

che ogni utente abbia accesso alla sottorete opportuna, secondo le credenziali utilizzate per l’accesso.<br />

Il Fornitore dovrà fornire il servizio di accesso remoto in base alle indicazioni minime di seguito riportate<br />

(sezioni 3.<strong>10</strong>.1 e 3.<strong>10</strong>.2). A tal proposito si precisa che nessun vincolo di tipo geografico è imposto sul<br />

posizionamento del gateway VPN, che potrà essere installato come dispositivo a se stante in una delle<br />

sedi principali di RL oppure erogato come servizio all’interno della rete del Fornitore, purché<br />

opportunamente personalizzato per RL e dotato di tutti i necessari requisiti di sicurezza atti a stabilire una<br />

separazione logica dell’ambiente RL da quello degli altri clienti del Fornitore.<br />

Nel caso in cui si opti per quest’ultima scelta, il Fornitore dovrà fornire adeguate informazioni e garanzie<br />

in merito all’effettiva separazione del traffico.<br />

3.<strong>10</strong>.1 Accesso remoto generico<br />

Per tutto il personale di RL il Fornitore dovrà rendere disponibile un servizio di accesso remoto in VPN su<br />

IP basato sulle seguenti due tecnologie di base: IPSEC con funzionalità di NAT Traversal e SSL.<br />

L’utente dovrà poter scegliere, in base alle proprie esigenze, con quale modalità accedere alle risorse di<br />

rete disponibili. Il Fornitore dovrà a tal proposito garantire le seguenti modalità di accesso:<br />

Accesso tramite client VPN host-to-network. L’utente potrà accedere a tutte le applicazioni della<br />

rete alle quali normalmente è autorizzato ad accedere in ufficio. L’accesso tramite client VPN<br />

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dovrà essere possibile sia impiegando la tecnologia di SSL VPN, sia quella IPSEC con funzionalità di<br />

NAT Traversal. Valgono per questo tipo di accesso i seguenti requisiti tecnici:<br />

o L’accesso SSL, molto più flessibile nel funzionamento in qualsiasi tipo di ambiente di rete<br />

ove si trovi il client (anche in presenza di proxy http/https), sarà la modalità di<br />

funzionamento preferenziale per i PC dotati di client di accesso e per i dispositivi<br />

compatibili.<br />

o L’accesso con tecnologia IPSEC è utilizzato anche per i dispositivi che non supportano<br />

l’impiego della VPN SSL.<br />

o Il Fornitore dovrà in ogni caso rendere disponibile a RL il software necessario per la<br />

connessione, già opportunamente configurato e pacchettizzato pronto per<br />

l’installazione. Saranno accettate anche soluzioni di tipo clientless in cui il software<br />

necessario venga scaricato direttamente via web all’atto della connessione al gateway<br />

VPN.<br />

o Il software che renderà disponibile il Fornitore, per l’accesso in remoto tramite client<br />

VPN, dovrà essere personalizzabile a seconda delle necessità di RL senza ulteriori aggravi<br />

in termini di costi ed agire in modo il più possibile automatico identificando la tipologia di<br />

accesso disponibile (ad esempio attraverso le impostazioni del proxy del sistema<br />

operativo) e selezionando la modalità di accesso più efficiente.<br />

o Il software di connettività VPN fornito dovrà essere in grado di gestire il passaggio delle<br />

connessioni VoIP provenienti dall’eventuale terminale softphone installato sul PC.<br />

o Il software dovrà essere preferibilmente in grado di rilevare la modalità più efficiente per<br />

la connessione VPN da attivare sulla base delle condizioni della rete.<br />

o L’accesso VPN via IPSEC o via SSL dovrà avere piena integrazione con il sistema di<br />

controllo degli accessi ed in particolare dovrà essere in grado di assegnare l’utente alla<br />

corretta VLAN sulla base delle informazioni reperite dal server RADIUS centralizzato<br />

utilizzato per l’autenticazione (cfr. 8.1)<br />

o Saranno apprezzate soluzioni unificate in grado di analizzare la situazione di rete ed<br />

utilizzare automaticamente la modalità più efficace ed efficiente di connessione e che<br />

supportino autenticazione tramite smart card<br />

Accesso in “reverse proxy”. L’utente avrà accesso a insiemi di file condivisi, pagine e applicazioni<br />

web definite selettivamente da RL attraverso un portale Web sicuro e basato su autenticazione<br />

dell’utente mediante username/password oppure smart card/CRS. In questo caso non è richiesta<br />

alcuna installazione di software e l’accesso potrà avvenire da qualsiasi browser, inclusi quelli dei<br />

dispositivi mobili delle piattaforme Symbian, Blackberry, iPhone, Android, Windows Mobile. La<br />

fornitura e posa in opera degli apparati atti ad erogare il servizio di reverse proxy sono a carico<br />

del Fornitore. Questa modalità è da considerarsi sperimentale; sarà a carico di RL specificare quali<br />

siti rendere raggiungibili.<br />

Al fine di consentire il collegamento in VPN anche a dispositivi mobili già dotati di proprio client interno, il<br />

Fornitore dovrà inoltre, vista la complessità di configurazione delle connessioni di rete dei dispositivi<br />

mobili, rendere disponibili profili VPN per la configurazione rapida di smartphone delle piattaforme in<br />

precedenza indicate o, in alternativa, rendersi disponibile alla configurazione dei terminali mobili indicati<br />

da RL.<br />

3.<strong>10</strong>.2 Accesso da postazioni di telelavoro<br />

RL intende erogare ai propri dipendenti la possibilità di operare in modalità di telelavoro dalla propria<br />

abitazione. Si stima che, a regime, il numero complessivo di utenze di telelavoro dovrebbe essere<br />

all’incirca 200. Dovranno essere fornite, incluse nel contratto base, almeno <strong>10</strong>0 (cento) postazioni<br />

complete di telelavoro, di cui RL potrà far richiesta senza alcun onere aggiuntivo. RL potrà altresì<br />

richiedere in qualsiasi momento e in quantitativo arbitrario postazioni di telelavoro aggiuntive rispetto<br />

alle <strong>10</strong>0 incluse, ai costi esposti nell’Offerta Economica. Per l’ambito di questo appalto, la dicitura<br />

“postazione completa” fa riferimento alle seguenti dotazioni:<br />

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Connessione in banda larga con tecnologia ADSL o equivalente con banda di picco pari a 5 Mbit/s<br />

in download e 1 Mbit/s in upload e banda minima garantita pari a 2 Mbit/s in download e 512<br />

Kbit/s in upload. Non è consentito l’impiego di connettività ISDN o telefonica ma unicamente a<br />

banda larga. Il Fornitore dovrà pertanto identificare e fornire la miglior tecnologia di connettività<br />

disponibile nella zona dell’abitazione dell’utente telelavoratore. E’ consentito anche l’impiego ti<br />

tecnologie di accesso wireless. E’ inclusa nell’appalto la posa in opera di tutta la dotazione tecnica<br />

necessaria a realizzare la connessione, inclusa posa di eventuali doppini o fibre ottiche e<br />

montaggio degli apparati con relativa verifica di funzionamento.<br />

Apparato di accesso dotato della sola connettività cablata, gestito remotamente dal Fornitore.<br />

L’apparato sarà dotato delle seguenti funzionalità:<br />

o avvio automatico di una connessione VPN direttamente dall’apparato, in modo da<br />

collegare la postazione unicamente con la rete di RL<br />

o riconoscimento da parte della rete dell’apparato di accesso connesso e blocco alla<br />

connessione di qualsiasi altro apparato non autorizzato, per ragioni di sicurezza<br />

o dovrà essere in grado di gestire la connettività di rete e telefonica VoIP, offrendo quindi<br />

un minimo di 2 porte ethernet lato utente e gestendo la prioritizzazione del traffico per<br />

garantire un corretto funzionamento del telefono.<br />

o Dovrà disporre di un filtro MAC configurato in modo da consentire il collegamento<br />

unicamente del telefono e del PC in dotazione all’utente di telelavoro e di eventuali altre<br />

dotazioni tecniche di rete<br />

o L’accesso VPN avverrà tramite il gateway VPN di cui al punto precedente, dotato quindi di<br />

integrazione con il sistema di controllo accessi.<br />

o Per le sole sedi territoriali classificate come “telelavoro” (si veda il punto 3.3.2),<br />

l’apparato di accesso dovrà offrire uno switch integrato ad 8 porte oppure dovrà essere<br />

fornito assieme ad uno switch da 8 porte ethernet ad esso collegato<br />

Terminale telefonico VoIP base installato e configurato<br />

Il Fornitore dovrà garantire l’impiego di tecnologie per il telelavoro che consentano una tariffazione di tipo<br />

“flat” e non a tempo o a consumo e che non impattino sulle esigenze di telefonia residenziale e<br />

connettività a Internet eventualmente già presenti nelle abitazioni.<br />

Tutte le postazioni di telelavoro installate dovranno essere integrate nel sistema di gestione di rete, in<br />

modo che dalla console di gestione sia possibile visualizzare lo stato della postazione di lavoro ed<br />

eventuali problemi.<br />

L’attuale modalità di utilizzo del telelavoro prevede che l’utente sia dotato sia di una postazione di<br />

telelavoro, sia di una postazione standard posizionata all’interno di una sede di RL. Il servizio dovrà essere<br />

realizzato in modo che, non appena l’utente si sia autenticato dalla propria postazione di telelavoro, tutte<br />

le chiamate dirette al suo interno telefonico vengano inviate al telefono della postazione di telelavoro,<br />

mentre vengano dirette al telefono della postazione fissa non appena l’utente si sia disconnesso.<br />

Questo paragrafo descrive i requisiti minimi della postazione di telelavoro in modo tale da supportare<br />

l’operatività del lavoratore. RL è comunque interessata a realizzare tali postazioni in modo che siano delle<br />

vere e proprie estensioni dell’ambiente lavorativo di ufficio, in modo da coinvolgere il più possibile il<br />

telelavoratore creando un’esperienza completa. Il Fornitore dovrà quindi tenere in considerazione questo<br />

principio e far si che la postazione fornita sia in grado di abilitare tale scenario.<br />

3.<strong>10</strong>.3 Dimensionamento del servizio di accesso via VPN su IP<br />

Il gateway VPN installato dal Fornitore dovrà supportare come minimo la connessione contemporanea di:<br />

700 utenze collegate tramite il servizio di accesso remoto generico da qualsiasi dispositivo;<br />

tutte le utenze di telelavoro.<br />

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Il gateway VPN deve prevedere senza oneri aggiuntivi per RL la possibilità di abilitare al servizio di accesso<br />

remoto un numero arbitrariamente ampio di utenti. La limitazione indicata in precedenza deve essere<br />

considerata unicamente in termini di capacità di cifratura/decifratura del traffico senza introdurre colli di<br />

bottiglia e non in termini di numero di possibili utenti abilitati al servizio.<br />

La banda complessiva prevista tra il gateway VPN e la rete WAN di RL, qualora questo sia posizionato<br />

presso una delle sedi di RL, dovrà essere di almeno 1 Gbit/s e non dovrà condividere la banda verso la<br />

WAN complessivamente disponibile per tale sede.<br />

3.<strong>10</strong>.4 Accesso remoto telefonico<br />

E’ prevista la fornitura, per un limitato numero di utenze e unicamente per scopi particolari, di un accesso<br />

alla rete di RL basato su RAS telefonico POTS e ISDN. Tale funzionalità di accesso remoto sarà attivata su<br />

richiesta di RL solo per specifiche utenze e non sarà aperta a tutta l’utenza di RL, che dovrà avvalersi del<br />

più sicuro ed efficace accesso tramite VPN.<br />

Il server RAS che fornirà il servizio dovrà essere dimensionato per supportare almeno 30 utenze<br />

contemporanee POTS o ISDN (con canale BRI a 64 o 128 kbit/s). Il servizio sarà raggiungibile mediante un<br />

unico numero per POTS e ISDN nel piano di numerazione di RL.<br />

L’autenticazione all’accesso avverrà con il protocollo CHAP o PAP le cui credenziali saranno indicate da RL<br />

all’atto dell’attivazione delle singole utenze. Il servizio di attivazione e rimozione delle utenze RAS si<br />

intende incluso nell’appalto e non sarà soggetto a costi ulteriori per RL..<br />

3.11 Servizi di rete<br />

Nella nuova rete dati di RL dovranno essere erogati alcuni servizi di base, che il Fornitore dovrà farsi carico<br />

di gestire.<br />

I servizi di base considerati sono l’assegnamento degli indirizzi IP e delle configurazioni tramite DHCP,<br />

l’autenticazione dei terminali per l’accesso alle risorse di rete ed il servizio interno di DNS per la<br />

risoluzione dei nomi in indirizzi IP.<br />

La fornitura e messa in esercizio di tutti i server e gli apparati a supporto dei servizi di rete qui descritti è<br />

interamente a carico del Fornitore. RL fornirà unicamente gli spazi attrezzati per ospitarli e l’energia<br />

elettrica.<br />

3.11.1 Assegnamento indirizzi IP e gestione del routing<br />

La gestione del piano di indirizzamento interno compete ad RL. Il piano sarà comunicato al Fornitore a<br />

tempo debito, in modo da consentirgli la configurazione dell’infrastruttura di rete e del routing. Lo spazio<br />

di indirizzamento interno a RL prevede due possibili situazioni:<br />

Spazio di indirizzamento privato: utilizzato per l’assegnamento degli indirizzi alle postazioni di<br />

lavoro del personale RL gestito, laddove richiesto, tramite il servizio DHCP.<br />

Spazio di indirizzamento pubblico: utilizzato unicamente per i server che erogano servizi al<br />

cittadino ospitati nei datacenter di RL in via Taramelli e via Don Minzoni. Per quanto riguarda<br />

l’indirizzamento pubblico dei server di RL il Fornitore non dovrà effettuare alcun tipo di intervento<br />

in quanto già gestito da RL.<br />

Per facilitare le operazioni di gestione, il Fornitore dovrà dotarsi di un opportuno software di gestione<br />

dell’indirizzamento, in grado di mantenere l’associazione VLAN-sottorete e tracciare l’assegnazione degli<br />

indirizzi statici o via DHCP centralizzato.<br />

La determinazione dell’architettura di base del piano di indirizzamento sarà decisa da RL ed il Fornitore<br />

dovrà implementarla configurando opportunamente tutti gli apparati.<br />

3.11.2 Servizio DNS<br />

RL intende disporre di un servizio centralizzato di DNS affidabile e sicuro, collegato al servizio DHCP al fine<br />

di ottenere aggiornamenti automatici dei record DNS.<br />

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Il servizio DNS è da intendersi erogato in due modalità:<br />

DNS caching per la risoluzione dei nomi di dominio pubblici<br />

DNS interno con gestione di domini privati collegato con il servizio DHCP ed orientato alla<br />

risoluzione dei soli nomi delle stazioni inserite nella medesima sottorete/dominio<br />

Il servizio DNS non prevede invece la gestione di domini pubblici registrati ed accessibili da Internet.<br />

Il servizio DNS deve essere caratterizzato da una notevole affidabilità, in particolare dovranno essere<br />

previsti server DNS dedicati e ridondati per le sedi principali, esclusa via Don Minzoni e altri server<br />

secondari dislocati nelle sedi territoriali con più di <strong>10</strong>0 utenti. Le sedi più piccole raggiungeranno il servizio<br />

DNS unicamente attraverso la connessione WAN.<br />

3.11.3 Servizio DHCP<br />

Il servizio DHCP include la fornitura dell’infrastruttura DHCP, la configurazione e la gestione operativa<br />

della stessa. Questo servizio ricopre un ruolo di notevole importanza all’interno dell’infrastruttura in<br />

quanto consente di gestire in automatico la configurazione dei parametri di rete dei client connessi alla<br />

rete.<br />

L’architettura prevista per questo servizio dovrà essere improntata all’alta affidabilità con disponibilità<br />

complessiva superiore al 99,8% su base annuale e dovrà prevedere come minimo l’installazione di due<br />

server DHCP posizionati nelle sale macchine delle sedi di Palazzo Lombardia, palazzo Pirelli e di via<br />

Taramelli, e messi in configurazione di bilanciamento di carico. Ciascun apparato di livello 3 installato nelle<br />

sedi periferiche come apparato di accesso alla WAN dovrà inoltre disporre delle funzionalità di DHCP<br />

forwarding necessarie alla assegnazione degli indirizzi mantenendo la gestione centralizzata della<br />

configurazioni. Nelle sedi periferiche con più di <strong>10</strong>0 postazioni va comunque previsto un server DHCP con<br />

configurazione sincronizzata con i principali avente funzioni di backup in caso di caduta del link WAN.<br />

L’architettura di massima qui indicata non è da considerarsi vincolante, il Concorrente è libero di proporre<br />

una propria soluzione, evidenziandone i pregi ed i punti di maggior interesse, rispettando il livello di<br />

disponibilità minimo richiesto.<br />

Dovranno essere rispettati i seguenti vincoli dal punto di vista hardware e software:<br />

I server DHCP principali devono essere in grado di gestire singolarmente l’intero carico di<br />

segnalazione della rete e devono essere dotati di memorie di massa e di dispositivi di<br />

alimentazione ridondati.<br />

Il servizio DHCP deve poter assegnare gli indirizzi IP sulla base dell’indirizzo MAC e del tag 802.1Q<br />

di VLAN di provenienza della richiesta, con particolare attenzione al riconoscimento dei terminali<br />

speciali quali telefoni IP che dovrebbero risiedere su VLAN separate da quelle degli host e con<br />

piano di indirizzamento dedicato.<br />

Ad uno stesso indirizzo MAC dovrebbe essere assegnato sempre lo stesso indirizzo IP, a meno che<br />

questo MAC non venga spostato in una VLAN differente.<br />

La configurazione dei server DHCP deve essere centralizzata ed accessibile dalla console di<br />

gestione, in modo che non sia necessario intervenire su tutti i server ogni volta che debba essere<br />

effettuata una modifica di configurazione.<br />

Al fine di consentire una gestione autonoma del servizio, il Fornitore deve mettere a disposizione<br />

un’interfaccia Web orientata ai referenti di struttura, tramite la quale sia possibile effettuare le<br />

più comuni operazioni di configurazione del servizio DHCP per il proprio segmento di rete: revoca<br />

delle lease, assegnamenti statici, aggiunta e rimozione di parametri inviati nelle risposte<br />

Il servizio DNS e DHCP dovranno essere integrati tra loro, al fine di poter realizzare aggiornamenti<br />

automatici dei record DNS non appena venga cambiata la configurazione dei server DHCP in<br />

termini di range di indirizzi IP assegnati.<br />

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3.11.4 Accesso a DHCP e DNS selettivo<br />

Nella sede di via Taramelli alcune strutture organizzative di RL sono maggiormente autonome dal punto di<br />

vista della gestione dei sistemi informatici e dispongono già internamente di un proprio servizio DHCP e<br />

DNS e non necessitano di accesso al servizio centralizzato di RL descritto ai punti precedenti. In questi<br />

casi, il Fornitore dovrà quindi collaborare con il referente tecnico per facilitare le operazioni di<br />

integrazione con l’ambiente di rete LAN, ad esempio fornendo tutte le informazioni necessarie per<br />

configurare correttamente i servizi interni<br />

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4 Servizi di realizzazione e gestione Cablaggio strutturato<br />

In questo capitolo sono descritti i requisiti minimi dei servizi di realizzazione, adeguamento e gestione<br />

degli impianti di cablaggio strutturato nelle sedi di RL incluse nell’ambito di questo appalto.<br />

Gli impianti di cablaggio strutturato installati nelle sedi di Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia sono<br />

caratterizzati dalla presenza di un sistema automatico di tracciamento delle permute, di qui in avanti<br />

denominato, per semplicità “sistema di cablaggio intelligente”. Tale sistema consente, mediante la<br />

presenza di opportune apparecchiature installate negli armadi di permutazione, di conoscere in ogni<br />

momento la configurazione fisica dell’impianto, rendendo molto più semplici le operazioni di mappatura e<br />

di gestione delle permute.<br />

RL desidera con questo appalto valorizzare questa tecnologia ed integrarla con altri sistemi informatici<br />

permettendo l’abilitazione di servizi evoluti. A tale scopo, anche nella sede di via Taramelli, ove<br />

attualmente non è presente tale sistema, ne è prevista l’installazione<br />

Il servizio di adeguamento e gestione degli impianti di cablaggio strutturato nelle sedi principali di RL<br />

includono sia attività di installazione, sia di successiva gestione di quanto presente ed installato. Sono<br />

richieste le seguenti attività, dettagliate nel seguito di questo punto:<br />

Rinnovo infrastruttura di cablaggio in via Taramelli: comprende le opere di rinnovo del cablaggio<br />

strutturato esistente nella sede di via Taramelli<br />

Adeguamento infrastruttura di cablaggio nel Palazzo Pirelli: comprendono le opere di<br />

adeguamento tecnico degli apparati di cablaggio intelligente presenti nel Palazzo Pirelli<br />

Integrazione dei sistemi di cablaggio intelligente: attività di configurazione complessiva,<br />

integrazione e messa in esercizio del sistema di controllo intelligente delle permute nelle sedi di<br />

Palazzo Lombardia e Palazzo Pirelli<br />

Gestione degli impianti: servizi di gestione e manutenzione degli impianti<br />

Per le sedi periferiche non sono previsti servizi di realizzazione o adeguamento dell’esistente. A seconda<br />

della sede il Fornitore dovrà svolgere unicamente le attività di movimentazione delle bretelle negli armadi<br />

oppure dovrà avvalersi, in caso di sedi in affitto gestite da terzi, del soggetto terzo titolato ad eseguire tali<br />

interventi.<br />

4.1 Rinnovo infrastruttura di cablaggio in via Taramelli<br />

La sede di via Taramelli sarà interessata, in occasione del trasloco del personale di RL, da un intervento di<br />

rifacimento degli impianti. Il Fornitore sarà responsabile del rifacimento dell’impianto di cablaggio<br />

strutturato in tutte le sue parti..<br />

Tale intervento comprende le seguenti operazioni:<br />

1. Sfilatura dalle vie cavo e dismissione del cablaggio strutturato attualmente presente, inclusa<br />

rimozione dei pannelli di permutazione negli armadi e dei punti presa lato utenze (i rack vengono<br />

invece recuperati dall’esistente)<br />

2. Fornitura, posa in opera e certificazione di performance del nuovo impianto di cablaggio<br />

utilizzando le vie cavo esistenti<br />

3. Fornitura e posa in opera di pannelli di permutazione<br />

4. Fornitura e posa in opera dei pannelli presa lato utenze equipaggiati con le necessarie prese RJ45<br />

Cat6a<br />

5. Intestazione dei cavi sui relativi connettori in rame o fibra lato distributore<br />

6. Intestazione dei cavi sulle prese lato utente ed etichettatura delle prese<br />

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7. Verifica delle prestazioni del cablaggio e certifica del rispetto dei parametri della classe di<br />

cablaggio indicata al punto 4.1.2 (secondo normativa UNI-EN 50173) e del produttore<br />

8. Creazione della documentazione in formato elettronico a supporto del mantenimento del libro<br />

permutatore in ciascun vano tecnico, preferibilmente in formato database<br />

In questo capitolo varranno valgono le seguenti definizioni:<br />

Link: tratto di cablaggio comprendente uno spezzone di cavo senza interruzioni e le due prese<br />

intestati alle estremità. Nel caso di link in rame è previsto un solo cavo, mentre il link in fibra si<br />

intende come bidirezionale, ovvero composto da due fibre e due prese<br />

Pannello: pannello di permutazione alloggiato in un armadio<br />

Presa: connettore femmina (plug RJ45 8P8C)<br />

Connettore: connettore maschio (jack RJ45 8P8C)<br />

4.1.1 Architettura di base del cablaggio<br />

La topologia dell’impianto di cablaggio da realizzare nella sede di via Taramelli segue lo schema di base<br />

imposto dallo standard ISO/IEC 11801 ed UNI-EN 50173 per le architetture a campus e comprende i<br />

seguenti punti di permutazione:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Armadi di distribuzione orizzontale (floor distributor): dislocati nell’edificio a copertura di aree di<br />

un piano o di interi piani dell’edificio. Alloggiano i pannelli di permutazione che consentono il<br />

collegamento delle prese utente agli apparati di rete LAN e da questi agli apparati di centro stella.<br />

Armadi di distribuzione verticale (building distributor): dislocati nel piano interrato dell’edificio<br />

(per edificio “ex Giunta” e Sala Operativa Protezione Civile) o in uno dei locali tecnici, ospitano gli<br />

arrivi dei collegamenti di distribuzione di dorsale verticale di edificio<br />

Armadio di distribuzione di campus (campus distributor): nel caso di via Taramelli dislocato nel<br />

locale tecnico di centro stella dell’edificio “ex Giunta”, interconnette i tre building distributor e<br />

dispone dei collegamenti verso il datacenter di RL ove sono ospitati gli apparati di core della rete<br />

Armadio di distribuzione di Datacenter (datacenter distributor): messo in esercizio per il solo<br />

edificio della Sala Operativa della Protezione Civile, raccoglie i collegamenti di distribuzione<br />

orizzontale all’interno del datacenter dalla Protezione Civile<br />

Punti presa utente (telecommunication outlets): comprendenti tre prese (outlet) ciascuno, sono<br />

dislocati nelle aree di lavoro del personale di RL<br />

Punti presa rack-side (solo per datacenter Protezione Civile): sono costituiti da pannelli montati a<br />

rack per portare le prese ai server ed agli apparati<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Outlet<br />

Punto presa<br />

Distribuzione orizzontale<br />

3 cavi in rame per punto presa<br />

Floor distributor<br />

Apparati attivi ospitati<br />

Switch L2 distribuzione orizzontale<br />

Distribuzione<br />

verticale<br />

Verticale<br />

Verticale<br />

Distribuzione<br />

Orizzontale datacenter<br />

S.op. PC<br />

Piano 1 Piano interrato Piano interrato<br />

Building Distributor<br />

(Coincide con Floor<br />

distr. Piano 1)<br />

Building Distributor<br />

Building «ex SIA» Building «Giunta» Building «Sala Operativa»<br />

Apparati attivi ospitati:<br />

Centro stella di edificio<br />

Datacenter distributor<br />

Campus backbone<br />

Campus Distributor<br />

Apparati attivi ospitati:<br />

Centro stella di edificio<br />

Centrale telefonica<br />

Campus backbone<br />

Building Distributor<br />

(Coincide con<br />

Datacenter<br />

distributor)<br />

Apparati attivi ospitati:<br />

Centro stella di edificio<br />

Apparato di distribuzione per il piano 1<br />

Datacenter backbone<br />

Datacenter<br />

distributor<br />

Datacenter RL<br />

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Area di responsabilità di RL<br />

Figura <strong>10</strong> - Topologia fisica del cablaggio strutturato in via Taramelli<br />

Lo schema di base dei collegamenti prevede quanto segue:<br />

Cablaggio orizzontale tra punto presa utente e floor distributor:<br />

o posa di tre link in rame per punto presa (valido in generale, indipendentemente<br />

dall’edificio)<br />

Cablaggio verticale tra floor distributor e building distributor<br />

o Posa di 4 link in fibra, due dei quali utilizzati per il collegamento tra apparato di piano e di<br />

centro stella di edificio e due rimanenti di scorta<br />

o Posa di link in rame per applicazioni di telefonia tradizionale su cavo multi coppia cat5, un<br />

solo cavo per armadio, attestati all’altro lato in un apposito armadio in uno dei due<br />

distributori di edificio, ove verrà poi collocata la centrale telefonica dotata delle schede<br />

per la connessione dei terminali analogici. Per l’alloggiamento di questi collegamenti lato<br />

armadio dovranno essere utilizzati pannelli ad alta densità per evitare sprechi di spazio. I<br />

collegamenti in rame da installare dovranno essere previsti nelle seguenti quantità:<br />

• Edificio “ex SIA”: 12 link in rame per floor distributor<br />

• Edificio “ex Giunta”: 25 link in rame per floor distributor<br />

• Edificio “Sala Operativa Protezione Civile”: 25 link in rame per floor distributor<br />

Campus backbone tra building distributors e campus distributor e tra campus distributor e<br />

datacenter di RL (il collegamento tra building distributor e datacenter distributor della Protezione<br />

Civile non è trattato in quanto gli apparati relativi si troveranno nel medesimo rack e non sarà<br />

necessario un cablaggio strutturato):<br />

o Connessione tra campus distributor e datacenter di RL (il pannello di terminazione lato<br />

datacenter sarà alloggiato in un rack già predisposto da RL)<br />

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<br />

• Posa di 12 link in fibra<br />

• Posa di 24 link in rame<br />

o Connessione tra building distributors e campus distributor<br />

• Posa di 8 link in fibra<br />

• Posa di 12 link in rame<br />

• Posa di 50 link in rame per applicazioni di fonia su cavo multi coppia Cat5<br />

attestati su pannelli ad alta densità<br />

Posizionamento dei punti presa<br />

o Per i punti presa a pavimento andrà utilizzato il posizionamento esistente<br />

o Vanno previsti un numero pari ad almeno <strong>10</strong>0 punti presa per piano a controsoffitto<br />

distribuiti uniformemente per l’alloggiamento di access point WiFi ed altri impianti a<br />

scomparsa che si avvalgono del cablaggio strutturati<br />

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4.1.2 Caratteristiche dei materiali<br />

Le caratteristiche dei materiali impiegati per la realizzazione del cablaggio strutturato dovranno<br />

corrispondere a quelli indicati nella seguente tabella. Le indicazioni valgono sia per i link del cablaggio<br />

strutturato, sia per le bretelle di permutazione.<br />

L’intero cablaggio installato deve essere in grado di erogare come minimo performance di Classe Ea.<br />

Tabella 6 - Caratteristiche tecniche degli elementi di cablaggio strutturato<br />

Elemento Caratteristiche tecniche Note<br />

Cavi in rame per distribuzione<br />

orizzontale<br />

Cavi in fibra per distribuzione<br />

verticale<br />

Cavi in rame multi coppia per<br />

applicazioni di fonia<br />

Cavo in fibra ottica per bretelle<br />

o collegamenti singoli<br />

Connettori per cavi in rame<br />

Cavo in rame Cat 7 schermato di<br />

tipo S-FTP (schermatura sul cavo<br />

e sulle singole coppie), guaina in<br />

materiale LSZH<br />

Cavo in fibra ottica multimodale<br />

OM4 laser grade, 6 o 8 fibre per<br />

cavo, guaina in materiale LSZH<br />

con rinforzo anti roditore adatto<br />

montaggio in cavidotti verticali<br />

Cavi multi coppia in rame Cat5e<br />

di tipo UTP, guaina in materiale<br />

LSZH<br />

Cavo in fibra ottica, due fibre per<br />

cavo separabili tipo Zip Twin,<br />

guaina in materiale LSZH,<br />

rinforzato<br />

Connettore standard 8P8C (RJ45)<br />

schermato Cat6a o superiore<br />

Prese per cavi in rame Presa standard 8P8C (RJ45)<br />

schermata Cat6a o superiore<br />

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Saranno installati due cavi per<br />

armadio di distribuzione<br />

orizzontale, ciascuno verso uno<br />

dei due distributori di edificio<br />

Utilizzato per le bretelle<br />

Connettori per cavi in fibra Prese di tipo LC duplex La singola presa lato armadio è<br />

costituita almeno da un<br />

accoppiatore femmina-femmina<br />

LC, è accettata l’installazione di


Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

cassetti ottici pre intestati<br />

Pannelli in rame<br />

Pannelli in fibra<br />

Pannello cieco 24 porte, una<br />

unità rack di altezza<br />

Pannello cieco 24 porte LC,<br />

dotato di bussole per il<br />

collegamento testa-testa dei cavi<br />

Pannelli multi coppia Pannello 50 porte pre<br />

connettorizzato ad alta densità,<br />

due unità rack di altezza<br />

Rack per cablaggio (ove previsti)<br />

Rack con alloggiamenti standard<br />

di larghezza 19”. Dimensioni<br />

verticali atte ad ospitare 42 unità<br />

rack. Dimensioni orizzontali<br />

approssimate 85cmx85cm.<br />

Dotati di sponde removibili e<br />

porta anteriore con serratura.<br />

Dotazione interna con guide<br />

passacavi verticali e staffe porta<br />

apparati regolabili in profondità<br />

Il pannello non è pre<br />

connettorizzato<br />

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4.1.3 Cablaggio per la Sala Operativa della Protezione Civile<br />

Il Palazzo di via Taramelli ospita la Sala Operativa della Protezione Civile (SOPC), infrastruttura critica per<br />

la gestione di emergenze ambientali, che sarà oggetto di trasloco e di rifacimento degli impianti.<br />

E’ prevista la realizzazione ex novo della Sala Operativa, che avrà una architettura fisica su più piani<br />

assimilabile a quella di un edificio. In questo caso il cablaggio sarà realizzato ex novo. Sono richieste le<br />

seguenti opere:<br />

Fornitura e posa dei collegamenti di cablaggio verticale, orizzontale e di campus backbone in vie<br />

cavo predisposte da RL. Dovranno essere fornite, come nel caso del resto dell’edificio di via<br />

Taramelli, cavi, connettori, pannelli e placche di fissaggio lato utente.<br />

Fornitura e posa in opera dei rack per floor distributor nei vani tecnici ai piani. Si prevedano <strong>10</strong><br />

rack complessivamente da posizionare ove necessario nei 6 vani tecnici complessivamente<br />

previsti<br />

Annesso al cablaggio di rete tradizionale, inoltre, è presente un cablaggio (in tecnologia Cat6 SFTP) a<br />

supporto della diffusione dei segnali provenienti dal sistema di radio PMR. Tale impianto non è oggetto di<br />

rifacimento.<br />

La realizzazione di questo impianto sarà pianificata in modo da garantire l’operatività 24/7 dell’attuale<br />

sala operativa anche durante l’esecuzione dei lavori. Per questo motivo lo svolgimento dei lavori potrebbe<br />

non coincidere con le tempistiche previste per il resto dell’edificio. Il Fornitore dovrà quindi rendersi<br />

disponibile ad effettuare questi lavori secondo la pianificazione di RL.<br />

L’installazione degli apparati di rete e di fonia avverrà in concomitanza con la realizzazione del nuovo<br />

impianto di cablaggio e, quindi, della nuova Sala Operativa. Sino ad allora il Fornitore non prenderà in<br />

carico gli impianti esistenti.<br />

4.1.4 Dimensionamento dell’impianto<br />

Al fine del dimensionamento dell’impianto si considerino i seguenti dati di massima. Tali informazioni<br />

sono ritenute sufficienti, in aggiunta a quanto rilevato dal Concorrente nel corso del sopralluogo tecnico, a<br />

consentire una stima ragionevole dei costi:<br />

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<br />

<br />

<br />

Vanno previsti complessivamente 11.000 connettori lato utenti raggruppati in punti presa da tre<br />

connettori ciascuno (placca da fornire) , di cui circa <strong>10</strong>00 prese in punti non raggiungibili<br />

(controsoffitto o simili)<br />

o L’edificio ex-SIA dispone di circa 3000 connettori<br />

o Nella Sala Operativa della Protezione Civile sono previsti circa 2000 connettori, non<br />

disposti equamente sui vari piani, ma concentrati soprattutto al primo piano dell’edificio.<br />

I connettori potrebbero essere montati in posizioni particolari (sui tavoli, a parete)<br />

La copertura prevista è di circa 450 connettori in rame per floor distributor. Fa eccezione la Sala<br />

Operativa della Protezione Civile dove si prevedono circa <strong>10</strong>00 connettori per il primo piano e gli<br />

altri distribuiti sui piani superiori<br />

La distanza media tra floor distributor e connettori lato utente è di circa 15 metri<br />

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4.2 Adeguamento dell’infrastruttura di cablaggio intelligente nel Palazzo Pirelli<br />

Il Palazzo Pirelli è già dotato di un impianto di cablaggio strutturato adeguato per topologia e<br />

caratteristiche tecniche alle esigenze di RL. L’oggetto dell’adeguamento da fornire è, in questo caso,<br />

unicamente il sistema di cablaggio intelligente<br />

A causa di obsolescenza di alcune componenti dell’impianto esistente, si rende necessaria una loro<br />

sostituzione. L’impianto, basato su tecnologia Tyco AmpTrac, è già dotato delle licenze per il software di<br />

gestione e di pannelli di permutazione compatibili.<br />

Il Fornitore dovrà pertanto procedere a:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Sostituzione degli gli apparati “analyzer” dislocati nei vari armadi di distribuzione con altri di<br />

ultima generazione<br />

Installazione di nuovi apparati “analyzer” laddove quelli presenti non siano sufficienti a coprire le<br />

esigenze<br />

Riconnessione con i pannelli<br />

Fornitura e posa in opera delle strisce di contatti da applicare agli apparati attivi forniti (si veda il<br />

punto 3.1.3 per ulteriori dettagli in merito alla gestione di queste parti)<br />

Fornitura dell’aggiornamento del software di gestione all’ultima versione disponibile<br />

Fornitura e gestione completa dei server necessari ad ospitare il software di gestione del<br />

cablaggio<br />

Configurazione di base dell’ambiente e del software<br />

Collegamento con il software di gestione, configurazione completa del software di gestione e<br />

mappatura nel software di tutti i punti presa inclusi nel sistema di cablaggio intelligente e di quelli<br />

non sottoposti a tracciamento automatico<br />

Messa in esercizio<br />

Al fine di garantire una perfetta riuscita dell’intervento, si richiede al Fornitore l’impiego di personale<br />

dotato delle necessarie competenze tecniche specialistiche e della certificazione del produttore<br />

dell’impianto. Non è previsto in questo caso alcun intervento diretto sull’impianto di cablaggio<br />

strutturato.<br />

4.3 Presa in carico del sistema di cablaggio intelligente in Palazzo Lombardia<br />

Anche in Palazzo Lombardia è installato un impianto di cablaggio strutturato intelligente di marca Tyco<br />

AMPTrac, analogo all’impianto in Palazzo Pirelli. Tale impianto è già aggiornato tecnologicamente e<br />

configurato.<br />

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Il Fornitore dovrà prendere interamente in carico la sua gestione, inclusa la manutenzione di tutte le sue<br />

parti (server e software di gestione compresi) e procedere alle attività di integrazione di cui al punto<br />

successivo.<br />

4.4 Integrazione dei sistemi di cablaggio intelligente<br />

In seguito all’esecuzione degli interventi di cui ai precedenti punti 4.1 e 4.2, il Fornitore dovrà procedere<br />

ad effettuare il servizio di integrazione degli impianti di cablaggio intelligente.<br />

RL sarà infatti dotata di due impianti di cablaggio intelligente di grandi dimensioni in due sedi principali e<br />

desidera che il Fornitore effettui un’integrazione completa di questi impianti.<br />

Le funzionalità che RL intende ottenere e che il Fornitore dovrà realizzare sono le seguenti:<br />

1. Gestione centralizzata da un unico punto di tutti gli impianti di cablaggio intelligente<br />

2. Integrazione con il sistema di telefonia per il collegamento tra punti presa assegnati agli utenti ed<br />

il relativo nominativo e numero telefonico<br />

3. Funzionalità di tracciamento fisico delle persone (localizzazione delle persone negli uffici di RL<br />

sulla base del punto presa a cui sono attestate)<br />

4. Possibilità di integrazione esterna con strumenti di Asset Management per poter disporre di un<br />

sistema integrato di tracciamento fisico della posizione degli asset<br />

Per ottenere tali funzionalità il Fornitore dovrà provvedere alla configurazione completa dei sistemi di<br />

cablaggio intelligente, inclusi quelli già presenti e che dovrà prendere in carico. Nel Palazzo Lombardia, in<br />

particolare, è già prevista la presenza di un impianto di questo tipo completamente configurato.<br />

La fornitura e la completa gestione di tutto l’hardware atto ad ospitare il software di gestione del<br />

cablaggio è a carico del Fornitore (server, storage). Tali parti verranno considerate da RL come parte<br />

integrante degli impianti di cablaggio.<br />

In generale, il Fornitore dovrà effettuare quindi tutti gli interventi di armonizzazione e integrazione delle<br />

configurazione e implementare le funzionalità mancanti al fine di ottenere quanto indicato. Qualora il<br />

sistema proposto consentisse lo sviluppo di ulteriori funzionalità ritenute di interesse per RL, il<br />

Concorrente potrà indicarle esplicitamente nella propria offerta tecnica.<br />

Il Fornitore dovrà inoltre rendersi disponibile a supportare RL senza oneri aggiuntivi nelle operazioni di<br />

integrazione con sistemi IT esterni. Tali operazioni si limiteranno unicamente alla configurazione di<br />

interfacce per l’esportazione dei dati (via ODBC, Web Services o altro genere di tecnologia a seconda di<br />

quanto supportato dal software proposto).<br />

4.5 Gestione degli impianti di cablaggio<br />

4.5.1 Gestione ordinaria impianti<br />

In seguito all’installazione degli impianti e del sistema di cablaggio strutturato, il Fornitore dovrà<br />

provvedere a tutte le operazioni di gestione e manutenzione degli impianti installati, eseguendo le<br />

seguenti attività, incluse nell’appalto<br />

Svolgimento di tutte le operazioni di permuta e collegamento delle bretelle, secondo quanto<br />

richiesto nell’ambito degli interventi IMAC, coordinando le operazioni con quelle di<br />

configurazione della rete LAN e dell’infrastruttura di fonia.<br />

Sostituzione di eventuali connettori (spine o prese) danneggiati per usura, con relativa certifica<br />

Mantenimento della mappatura completa del cablaggio (libri permutatore) per la sede di via<br />

Taramelli, con indicazione specifica non solo della matrice delle permute, ma anche del centro di<br />

costo a cui ciascuna presa attivata corrisponde<br />

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Mantenimento della configurazione e del funzionamento dell’impianto di cablaggio intelligente e<br />

del relativo software di gestione<br />

Aggiornamento periodico di firmware e hardware degli apparati di rilevazione delle permute del<br />

cablaggio intelligente impiegando sempre componentistica di ultima generazione, in modo da<br />

evitare l’obsolescenza degli impianti installati e scongiurare il verificarsi si situazioni simili a quella<br />

attualmente presente presso il Palazzo Pirelli ove si è resa necessaria la sostituzione completa<br />

degli apparati.<br />

Controllo di coerenza con cadenza almeno semestrale ed eventuale aggiornamento delle<br />

informazioni di mappatura dell’impianto presenti nel software di cablaggio intelligente.<br />

Nell’ambito delle operazioni di gestione del cablaggio, il Fornitore dovrà assicurarsi che nella base dati del<br />

software di cablaggio intelligente siano correttamente mappati tutti i collegamenti fisici presenti negli<br />

armadi di distribuzione, inserendo manualmente anche quelli per cui non sia eventualmente prevista la<br />

presenza del sistema di tracciamento delle bretelle (es: cavi multi coppia, link di dorsale ai piani, …).<br />

Su richiesta di RL il Fornitore dovrà rendersi disponibile ad effettuare aggiunte di collegamenti in dorsale<br />

in rame o fibra (cablaggio verticale, per l’aggiunta di punti presa su cablaggio orizzontale si veda il punto<br />

4.6.2) con componentistica del medesimo produttore dell’impianto di cablaggio dell’edificio ove avvenga<br />

l’aggiunta. Questi interventi non sono inclusi economicamente nell’appalto ma potranno essere richieste<br />

da RL in qualsiasi momento nell’arco dell’appalto.<br />

4.5.2 Aggiunta o spostamento di punti presa in cablaggi esistenti<br />

Il Fornitore dovrà rendersi disponibile a realizzare punti presa di cablaggio orizzontale aggiuntivi rispetto a<br />

quanto presente o realizzato inizialmente nell’ambito dell’appalto. Dovranno essere inclusi nell’appalto<br />

almeno 7000 interventi di questa tipologia da svolgersi a discrezione di RL nell’arco dell’appalto,<br />

indipendentemente dalla sede.<br />

La realizzazione o lo spostamento di un punto presa comprende le seguenti possibili attività, interamente<br />

a carico del Fornitore:<br />

Fornitura e posa in opera di cavi e connettori terminali lato pannello e lato postazioni di lavoro<br />

Attestazione dei cavi lato pannello nel caso in cui l’impianto già presente disponga di pannelli<br />

precaricati con spazio libero<br />

Sfilatura cavi dalla via cavo e infilatura in nuove posizioni<br />

Spostamento delle prese lato utente con eventuale taglio del filo e ri attestazione del connettore<br />

(qualora lo spostamento non possa avvenire mantenendo il cavo collegato)<br />

Fornitura e posa in opera di eventuali pannelli aggiuntivi ciechi per l’alloggiamento di connettori<br />

lato distributore nel caso in cui i pannelli preesistenti siano occupati<br />

Fornitura e posa in opera di placche porta connettori lato utenza (esclusa la torretta)<br />

Sollevamento delle piastrelle in pavimenti rialzati (laddove presenti) e riposizionamento delle<br />

stesse<br />

Performance del cablaggio e certifica del corretto funzionamento<br />

o Per i punti presa aggiuntivi: performance di Classe E<br />

o Per i punti presa spostati e riconnessi: performance pari alla classe del cablaggio esistente<br />

Sono, invece, a carico di RL le seguenti opere:<br />

Opere di realizzazione delle vie cavo, fornitura delle torrette, opere civili e su impianti elettrici<br />

Opere di rimozione temporanea dei pannelli di controsoffitto e rimontaggio<br />

Fornitura di piastrelle per pavimenti sollevati o opere di foratura delle piastrelle<br />

4.5.3 Gestione impianti di cablaggio nelle sedi territoriali<br />

Il Fornitore sarà responsabile della gestione degli impianti di cablaggio nelle sedi territoriali di RL secondo<br />

le seguenti modalità:<br />

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Per sedi di proprietà e sotto il controllo di RL:<br />

o Gestione delle permute nell’ambito dei servizi IMAC<br />

o Realizzazione di punti presa aggiuntivi e spostamenti su richiesta di RL, comprensivi di<br />

fornitura, posa in opera e certifica degli interi link in vie cavo preesistente<br />

o Realizzazione di interi impianti di cablaggio su richiesta di RL secondo le indicazioni<br />

riportate in questo punto<br />

Per sedi non di proprietà e non controllate da RL:<br />

o Gestione delle sole permute lato armadio<br />

Qualora venga richiesta la realizzazione di un nuovo impianto di cablaggio in una sede territoriale, nel<br />

preventivo presentato ad RL dovranno essere previste le seguenti opere:<br />

Fornitura e posa in opera di armadi rack per cablaggio, inclusivi di tutta la minuteria e carpenteria<br />

di fissaggio<br />

Fornitura, posa in opera e certificazione di tutti i collegamenti di distribuzione orizzontale in rame<br />

e verticale in fibra secondo le seguenti indicazioni generali (sottoposte a verifica di dettaglio caso<br />

per caso):<br />

o Posa di punti presa a 3 connettori lato utente (il numero di punti per piano dipende<br />

dall’architettura della sede) per ciascuna utenza<br />

o Posa dei seguenti link tra ogni floor distributor ed il building distributor<br />

• 2 link in fibra<br />

• 4 link in rame<br />

• 12 link in rame per applicazioni di fonia su cavo multi coppia Cat5<br />

Fornitura e posa di pannelli e collegamenti in rame per la realizzazione di distribuzione in piccoli<br />

datacenter (solitamente nel locale di centro stella di edificio) con non più di <strong>10</strong>0 punti presa<br />

Fornitura di tutte le patch cord necessarie lato utente e lato pannello, in numero pari al totale<br />

delle utenze previste nella sede maggiorato del 120%<br />

Tutti i materiali utilizzati dovranno rispondere ai requisiti di qualità descritti in 4.1.2.<br />

4.6 Impianto di distribuzione del segnale TV su cablaggio bilanciato<br />

RL desidera disporre di un impianto per la distribuzione del segnale televisivo utilizzando il cablaggio<br />

strutturato di edificio. Tale impianto è composto da appositi apparati da posizionarsi in ciascun locale<br />

tecnologico con l’obiettivo di ricevere in ingresso il segnale dell’antenna (cavo coassiale) ed adattarlo<br />

opportunamente per la distribuzione a mezzo cavo in rame bilanciato. Dal lato della postazione utente il<br />

segnale è quindi riadattato alla connessione con cavo coassiale sbilanciato a mezzo di appositi adattatori<br />

BALUN.<br />

Questo tipo di impianto è già presente presso la sede di Palazzo Lombardia e dovrà essere preso in carico<br />

dal Fornitore. In tale impianto il Fornitore dovrà effettuare le seguenti opere di verifica funzionale:<br />

Verifica di compatibilità dell’impianto con il segnale televisivo Digitale Terrestre DVB-T<br />

Verifica di corretto funzionamento di tutte le porte degli apparati installati<br />

Verifica di compatibilità dell’impianto con eventuale segnale aggiuntivo da antenna satellitare con<br />

impianto IF-IF o multiswitch con l’intera banda Ku<br />

Eventuale riconfigurazione degli apparati per il corretto supporto del segnale DVB-T<br />

Eventuale sostituzione delle componenti guaste o malfunzionanti<br />

Nella sede di via Taramelli e di Palazzo Pirelli dovrà invece essere realizzato l’impianto ex novo, incluse le<br />

seguenti opere:<br />

Posa del cavo coassiale o in fibra ottica per il trasporto del segnale di antenna verso i locali tecnici<br />

di distribuzione orizzontale<br />

Installazione e messa in esercizio delle antenne in copertura e dei necessari impianti di<br />

amplificazione di segnale per la ricezione dei segnali digitale terrestre e satellitare con tecnologia<br />

multiswitch<br />

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Messa in esercizio e configurazione degli apparati di conversione da segnale di antenna a<br />

cablaggio strutturato. Ciascuno degli apparati forniti deve offrire un minimo di 24 porte in uscita<br />

per la connessione di altrettante utenze. L’apparato deve essere in grado di effettuare opportune<br />

amplificazioni del segnale per garantire sufficiente potenza su tutte le porte in uscita<br />

Fornitura degli adattatori BALUN necessari per la riconversione del segnale lato utenza. Va<br />

previsto un numero di adattatori pari al numero totale delle porte in uscita degli apparati di<br />

conversione di cui al punto precedente, maggiorato del <strong>10</strong>% per assorbire eventuali guasti.<br />

Tutti gli impianti presi in carico o realizzati dovranno poi essere gestiti e manutenuti, inclusa l’eventuale<br />

fornitura di parti di ricambio in caso di guasti e la fornitura di adattatori BALUN lato utenza in caso di<br />

necessità.<br />

Sono incluse nella fornitura un numero pari a 12 uscite di segnale d’antenna verso il cablaggio<br />

orizzontale per ciascun vano tecnico sia nel Palazzo Pirelli, sia in via Taramelli.<br />

Il Concorrente è invitato ad effettuare sopralluoghi tecnici per la verifica dell’effettiva entità<br />

dell’intervento.<br />

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5 Sistema di protezione da interruzioni di corrente elettrica<br />

Considerata la criticità dell’infrastruttura di rete dati e fonia e soprattutto considerando che sarà questa<br />

infrastruttura nel suo intero a mantenere attivo il servizio critico di fonia in caso di interruzione di<br />

corrente elettrica, dovrà essere fornito per ogni sede un sistema di protezione da interruzioni di corrente<br />

dedicato agli apparati di rete.<br />

Il Fornitore dovrà installare apparati UPS a protezione delle infrastrutture di rete fonia/dati installate e<br />

gestirne interamente la manutenzione e la sostituzione delle batterie quando esaurite. La gestione<br />

operativa dell’intero sistema di protezione, costituito dai singoli sistemi installati nelle varie sedi è<br />

interamente a carico del Fornitore.<br />

Il sistema di protezione installato dovrà sostenere il funzionamento di:<br />

Tutti gli apparati di rete LAN e gli apparati di accesso alla rete MAN o WAN<br />

Come conseguenza, tutti gli apparati tele alimentati tramite il protocollo 802.3af Power Over<br />

Ethernet, tra cui principalmente telefoni IP e Access Point WiFi.<br />

Tutti gli apparati di centrale della rete di fonia<br />

Tutti gli apparati forniti dovranno essere gestiti e monitorati centralmente da un opportuno software<br />

accessibile dalla console di gestione e dotato di un sistema di allarmistica con notifiche personalizzabili a<br />

mezzo e-mail e SMS in grado di segnalare tempestivamente la mancanza di tensione di rete e gli eventuali<br />

guasti alle batterie.<br />

Nelle sedi dove già sia in funzione un sistema di protezione, il Fornitore dovrà accertarsi che questo<br />

rispetti i requisiti esposti in questo paragrafo e, in caso negativo, installarne uno dedicato all’infrastruttura<br />

di rete ambito di questo appalto.<br />

Il Fornitore dovrà inoltre dotare a proprio carico il presidio tecnico delle necessarie protezioni UPS a<br />

copertura dei server e client della console di gestione.<br />

5.1 Caratteristiche di base degli impianti<br />

Tutti gli apparati UPS forniti dovranno avere le seguenti caratteristiche:<br />

Apparati di due tipologie:<br />

o Apparati atti al montaggio in rack standard da 19”.<br />

o Apparati stand alone per le sole situazioni in cui l’UPS sia installato in locali di centro<br />

stella a copertura di grossi carichi.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Ogni UPS installato a rack è dedicato alla protezione degli apparati nell’armadio in cui è installato<br />

e non può essere utilizzato per la protezione di dispositivi esterni non appartenenti<br />

all’infrastruttura di rete gestita dal Fornitore, anche quando tali dispositivi siano di proprietà di RL<br />

Le batterie utilizzate in tutti gli UPS devono essere del tipo sigillato e senza manutenzione e<br />

adatte al montaggio in locali datacenter o comunque condivisi con infrastrutture ICT.<br />

Il pacco batterie deve essere espandibile modularmente.<br />

Ogni UPS deve essere dotato di una scheda di controllo remoto per l’integrazione via IP con il<br />

sistema centrale di monitoraggio e controllo<br />

Ogni UPS deve avere la possibilità di collegare almeno due contatti puliti per collegare eventuali<br />

sonde di temperatura esterne o sensori di apertura porte.<br />

L’UPS deve consentire il collegamento, diretto o tramite apparato esterno, di telecamere per la<br />

videosorveglianza dei locali tecnologici dotate di attivazione con rilevazione di movimento. Le<br />

telecamere saranno fornite opzionalmente su richiesta di RL.<br />

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Il sistema include i seguenti componenti, integrati in un unico dispositivo o separati, a seconda<br />

delle necessità tecniche:<br />

o UPS, switch statico (STS) con correzione del fattore di potenza<br />

o Switch di bypass di manutenzione (MBS),<br />

o Unità batterie, unità di distribuzione dell'alimentazione (PDU).<br />

o Il sistema UPS/PDU deve essere connesso o ad un contatto libero, o ad una tensione di<br />

24Vdc per il sistema di sgancio d’emergenza EPO (Emergency Power Off).<br />

La situazione delle strutture nelle varie sedi RL con riferimento all’installazione degli UPS è riportata nella<br />

seguente tabella.<br />

Tabella 7 - Apparati UPS da fornire<br />

Sede<br />

Palazzo Lombardia<br />

Richies<br />

ta<br />

installa<br />

zione<br />

UPS<br />

SI, solo<br />

centri<br />

stella<br />

Presenza<br />

linea<br />

preferenziale<br />

vani tecnici<br />

Tipologia di UPS da<br />

installare<br />

UPS standalone solo<br />

per apparati di centro<br />

stella<br />

Palazzo Pirelli SI NO UPS standalone per<br />

locali di centro stella<br />

Via Taramelli<br />

(esclusa Sala<br />

Operativa Protezione<br />

Civile)<br />

Via Taramelli Sala<br />

Operativa Protezione<br />

Civile<br />

Sedi territoriali di<br />

tipo A<br />

Sedi territoriali di<br />

tipo B<br />

Sedi territoriali di<br />

tipo C e telelavoro<br />

UPS per rack nei vani<br />

tecnici<br />

SI SI Solo UPS standalone<br />

nei locali di centro<br />

stella a copertura<br />

anche dei vani tecnici<br />

NO<br />

La SOPC dispone di<br />

propria infrastruttura<br />

di continuità<br />

Numero di<br />

vani tecnici<br />

ai piani<br />

Non<br />

prevista<br />

installazion<br />

e UPS ai<br />

piani<br />

40<br />

Non<br />

prevista<br />

installazion<br />

e UPS ai<br />

piani<br />

SI NO Solo UPS per rack Circa 4 per<br />

sede<br />

SI NO Solo UPS per rack 1 per sede<br />

NO<br />

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La stima della potenza elettrica complessiva da alimentare con gli UPS dovrà essere effettuata<br />

direttamente dal Forniture, sapendo egli direttamente i dettagli tecnici degli apparati da alimentare.<br />

5.2 Durata della protezione da interruzioni di alimentazione elettrica<br />

Gli apparati UPS installati dovranno essere in grado di sostenere il funzionamento delle infrastrutture ICT<br />

oggetto del presente appalto per una durata temporale variabile a seconda della tipologia e della<br />

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posizione di dette infrastrutture. Il dimensionamento delle batterie e degli UPS dovrà essere effettuato<br />

dal Fornitore sulla base delle informazioni riportate in questo punto.<br />

Non è prevista l’installazione di gruppi elettrogeni e le durate espresse nella seguente tabella sono da<br />

intendersi indipendenti dalla presenza o meno di gruppi elettrogeni nell’edificio. La durata di protezione<br />

da interruzioni di corrente elettrica potrà essere assicurata sia da unità UPS esterne, sia da eventuali<br />

batterie tampone o unità UPS presenti all’interno degli apparati di rete (ad esempio nelle centrali<br />

telefoniche).<br />

Non è prevista l’installazione di alcuna unità UPS nelle sedi di tipo Telelavoro o nelle postazioni di<br />

telelavoro.<br />

Tabella 8 - Durata della protezione degli impianti UPS<br />

Oggetto<br />

protezione (*)<br />

della<br />

Apparati di accesso<br />

MAN<br />

Apparati di accesso<br />

WAN<br />

Apparati di centro<br />

stella LAN<br />

Apparati LAN di<br />

distribuzione<br />

Apparati centrali di<br />

fonia<br />

Apparati centrali di<br />

videoconferenza e<br />

streaming<br />

Posizione (**) Durata minima<br />

della protezione<br />

in minuti<br />

Sedi principali 240<br />

Sedi periferiche di tipo A 120<br />

Sedi periferiche di tipo B e C 60<br />

Note<br />

Sedi principali 240 Include anche gli<br />

apparati di distribuzione<br />

del datacenter<br />

Sedi periferiche di tipo A 120 Per le sedi di tipo B e C<br />

equiparati alla durata<br />

degli apparati di<br />

distribuzione LAN<br />

Sedi principali 60<br />

Apparati ad uso della Sala<br />

Operativa della Protezione<br />

Civile nella Sala Crisi in Palazzo<br />

Lombardia<br />

120<br />

Sedi periferiche 30<br />

Sedi principali 240 Include le sole centrali<br />

Sedi periferiche di tipo A 120<br />

telefoniche<br />

Sedi periferiche di tipo B e C 60<br />

Solo sedi principali 60<br />

Terminali PoE Sedi principali 60 Include telefoni ed<br />

Access Point WiFi<br />

Apparati ad uso della Sala 120<br />

Operativa della Protezione<br />

Civile nella Sala Crisi in Palazzo<br />

Lombardia<br />

Sedi periferiche 30<br />

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(*) L’oggetto è da intendersi come classe di dispositivi, non come dispositivo singolo.<br />

(**) La posizione fa riferimento a tutti gli oggetti indicati nella colonna “Oggetto della protezione”<br />

installati<br />

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6 Servizi di rete fonia e multimediale<br />

La rete fonia e multimediale è costituita da tutte le infrastrutture e dai servizi dedicati al trasporto della<br />

voce, di dati e di applicazioni multimediali. Comprende tre sottosistemi:<br />

1. il servizio di telefonia,<br />

2. il servizio di multi conferenza,<br />

3. il servizio di multimedia streaming.<br />

La rete fonia e multimediale di RL si avvale interamente della rete dati su IP per il trasporto di tutto il<br />

traffico tra apparati di centrale e tra centrale e terminali. Tale infrastruttura, con particolare riferimento al<br />

servizio di telefonia, è considerata da RL ad elevata criticità per la propria operatività. Il Fornitore dovrà<br />

pertanto selezionare le componenti tecniche e le configurazioni dei servizi in modo da assicurare la<br />

massima qualità nelle comunicazioni ed un elevato livello di affidabilità e disponibilità complessiva dei<br />

servizi offerti.<br />

Di seguito sono elencati i requisiti minimi tecnici ed architetturali che dovranno essere rispettati.<br />

6.1 Il servizio di telefonia<br />

RL desidera disporre di un servizio integrato di telefonia interna che integri le esigenze di tutte le entità<br />

organizzative all’interno di RL in un’unica infrastruttura tecnica. La logica con dovrà essere configurato e<br />

gestito il servizio di telefonia è la medesima prevista per la rete dati, ovvero dovrà essere possibile,<br />

mantenendo una infrastruttura comune, realizzare ambienti logici distinti per singolo piano di<br />

numerazione o per entità organizzativa, ciascuno dei quali dovrà disporre della massima libertà di<br />

configurazione interna.<br />

La comunicazione tra questi ambienti dovrà avvenire sempre all’interno della rete RL senza dover mai<br />

accedere alla RTG, anche quando le comunicazioni transitino tra sedi differenti geograficamente distanti<br />

tra loro.<br />

Complessivamente, la rete del servizio di fonia avrà una topologia con più linee in ingrasso ed in uscita<br />

distribuite su tutte le varie sedi di RL. La situazione più tipica vede la singola sede territoriale raggiunta<br />

tramite accessi ISDN entranti/uscenti su numeri telefonici con prefisso locale e, contemporaneamente,<br />

tramite comunicazioni VoIP interne su piano di numerazione interno di RL. Può accadere, quindi, che al<br />

medesimo ambiente logico di fonia afferiscano più linee con diversa numerazione di RTG. Il Servizio di<br />

fonia da mettere in esercizio dovrà quindi supportare appieno questo tipo di architettura.<br />

Il servizio di fonia comprende i seguenti sottosistemi e servizi di configurazione:<br />

Telefonia di base: include tutte le infrastrutture per rogare il servizio telefonico di base, ovvero la<br />

comunicazione telefonica interna a RL e da/verso l’esterno. Questo servizio, dettagliato nel<br />

seguito, include anche le necessarie opzioni per consentire la configurazione autonoma da parte<br />

degli utenti e dei referenti tecnici dei più rilevanti aspetti relativi al servizio e specifici della realtà<br />

dell’ente<br />

Risponditore vocale interattivo: include tutte le infrastrutture necessarie a realizzare un servizio<br />

flessibile e facilmente configurabile per la creazione e gestione di una gerarchia di risponditore<br />

interattivo<br />

Sistema di fax server: include l’infrastruttura necessaria per realizzare un servizio integrato di<br />

ricezione ed invio di fax da un unico punto centrale, con la possibilità per gli utenti di RL di<br />

ricevere in modo flessibile i fax e di inviarli mediante appositi strumenti di print-to-fax o di scanto-fax<br />

come descritti in seguito.<br />

Unified communication: include un set di servizi evoluti che consentono di collegare la<br />

messaggistica testuale (e-mail, instant messaging, …) con la telefonia al fine di unificare il sistema<br />

di comunicazione complessivo di RL<br />

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Sistema di configurazione: include un insieme di infrastrutture e funzionalità per consentire agli<br />

utenti la configurazione delle funzionalità di telefonia di loro pertinenza (deviazioni di chiamata,<br />

inoltri, messaggio della casella vocale, eccetera) ed ai referenti tecnici la gestione delle<br />

configurazioni più evolute quali gruppi di risposta,, gerarchia IVR e relativi messaggi registrati o<br />

sintetizzati, eccetera.<br />

Servizio di replica delle configurazioni: questo servizio prevede che per ciascuno dei sistemi<br />

telefonici attualmente esistenti il Fornitore replichi la configurazione attualmente esistente sui<br />

sistemi di telefonia nel nuovo sistema di telefonia da egli installato. Tale servizio dovrà coprire,<br />

oltre che i sistemi telefonici di entità organizzative minori, anche l’intero sistema telefonico<br />

attuale della Giunta Regionale e del Consiglio Regionale.<br />

Il servizio di Telefonia è un servizio critico, deve essere caratterizzato da un elevato livello di disponibilità<br />

e si intende è erogato 24 ore al giorno per 7 giorni la settimana. Tutti i relativi gli indicatori di disponibilità<br />

e qualità del servizio di cui all’Allegato 2 – Livelli di servizio si intendono riferiti a questo intervallo di<br />

funzionamento. In caso di guasto disastroso con blocco continuativo di tutti i servizi di telefonia, il servizio<br />

di telefonia di base deve sempre avere la priorità sugli altri per la riattivazione.<br />

6.1.1 Il servizio di telefonia di base<br />

Il servizio di telefonia di base sarà di tipo ibrido, ovvero basato sia su tecnologia VoIP, ma anche con<br />

supporto alla tecnologia telefonica analogica e ISDN in alcune parti. In particolare, la composizione degli<br />

ambienti tecnici sarà la seguente:<br />

Tutta la comunicazione inter-centrale avverrà con tecnologia VoIP sulla rete dati<br />

Tutti i terminali telefonici cablati o Wireless avranno tecnologia VoIP e saranno connessi alla<br />

centrale unicamente attraverso la rete dati su IP<br />

Deve essere consentita la gestione di un numero limitato di terminali analogici attestati<br />

direttamente sugli apparati di centrale e non tramite convertitori FXO/IP o voice gateway<br />

installati lato terminale. Il numero di terminali analogici da prevedere deve coprire una<br />

percentuale pari all’incirca al <strong>10</strong>% del totale delle utenze installate nelle sedi principali. Devono<br />

consentire tassativamente di collegare qualsiasi tipo di apparecchiatura telefonica di tipo<br />

analogico tradizionale senza alcun tipo di specifica manutenzione o configurazione. Ciò include,<br />

ad esempio, apparecchi fax tradizionali, modem, telefoni analogici di qualsiasi marca.<br />

L’accesso alla RTG dalle centrali avverrà con linee ISDN PRI, accessi ISDB BRI oppure linee<br />

analogiche semplici, a seconda delle necessità<br />

Le centrali dovranno già prevedere la possibilità di accedere direttamente in VoIP ad Internet<br />

tramite il protocollo SIP ed ENUM<br />

I terminali utente abilitati al servizio di telefonia fanno parte integrante dell’appalto con l’esclusione dei<br />

soli terminali analogici descritti in precedenza. Le caratteristiche tecniche minime dei vari terminali da<br />

fornire sono descritte in 0.<br />

6.1.1.1 Architettura generale<br />

Il servizio di Telefonia di RL sarà completamente basato sulla tecnologia VOIP e tutto il traffico di fonia tra<br />

le sedi di RL, utilizzerà la rete MAN/WAN di Regione Lombardia.<br />

Ogni sede di RL dovrà essere dotata di una propria centralina telefonica VOIP, integrata con l’intero<br />

sistema telefonico complessivo, in grado di gestire autonomamente tutto il traffico entrante, uscente ed<br />

interno alla sede, anche in caso di interruzione del collegamento con la rete MAN/WAN. Le caratteristiche<br />

delle centraline telefoniche da utilizzare varieranno in funzione del tipo di sede considerata e del numero<br />

di utenze attestate. Vengono definite funzionalmente due diverse tipologie di sedi:<br />

Sede di centro stella: sono da ritenersi centri stella per la rete di fonia, le sedi di Palazzo<br />

Lombardia, Palazzo Pirelli e di via Taramelli, dato l’elevato numero di utenze e l’importanza<br />

strategica che ricoprono nella rete di fonia di Regione Lombardia.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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<br />

Sede periferica: tali sedi dispongono di centrali di tipo “branch” deputate a garantire il<br />

funzionamento dei servizi di base.<br />

ISDN PRI<br />

ISDN PRI<br />

ISDN PRI<br />

ISDN PRI<br />

Palazzo<br />

Pirelli<br />

Via<br />

Taramelli<br />

Sala Operativa<br />

Protezione Civile<br />

Palazzo<br />

Lombardia<br />

ISDN PRI<br />

ISDN BRI, Analogica<br />

Rete<br />

MAN/WAN<br />

RL<br />

Internet<br />

Telelavoro<br />

Sede periferica<br />

di tipo B o C<br />

ISDN PRI<br />

Sede periferica<br />

di tipo A<br />

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Figura 11 - Architettura generale della rete di fonia di RL.<br />

Le centrali principali del servizio di fonia (Figura 11), dovranno essere posizionate nelle sedi di<br />

centro stella (Palazzo Lombardia, Palazzo Pirelli e Sede Taramelli). Le sedi periferiche saranno<br />

dotate anch’esse di centraline telefoniche di branch office normalmente utilizzate come<br />

estensioni delle principali, ma in grado di fornire autonomamente i servizi di telefonia di base nel<br />

caso in cui il collegamento WAN si interrompa.<br />

Il collegamento della rete di fonia di Regione Lombardia verso l’esterno dovrà essere realizzato<br />

tramite dei collegamenti ISDN, che non sono oggetto della presente appalto. Le centrali<br />

telefoniche delle varie sedi dovranno essere equipaggiate con un numero di interfacce sufficienti<br />

a supportare le seguenti numeri di linee ISDN:<br />

o Sedi principali (Palazzo Lombardia, Palazzo Pirelli e via Taramelli), dotazione per sede:<br />

• 20 accessi ISDN PRI<br />

• 50 accessi BRI<br />

• <strong>10</strong>0 linee analogiche FXS<br />

o Sede periferica:<br />

• Di tipo A: 1 accesso ISDN PRI, 4 accessi BRI, 4 accessi analogici<br />

• Di tipo B o C: 4 accessi ISDN BRI, 4 accessi analogici a seconda del numero di<br />

utenze della sede<br />

Le centrali delle sedi principali dovranno anche supportare la possibilità di essere connessi direttamente<br />

in VoIP ad Internet, qualora RL ne faccia richiesta, per supportare la raggiungibilità tramite protocollo<br />

SIP/ENUM.<br />

Si richiede una proposta tecnica che preveda la possibilità di estendere il numero di collegamenti della<br />

rete di fonia verso l’esterno del 30% rispetto a quanto indicato senza aggravio di costi. Inoltre una<br />

quantificazione più precisa sarà possibile anche a valle dei sopralluoghi.<br />

Le centrali dei tre centri stella dovranno formare un cluster a tre nodi, in load balancing e<br />

sovradimensionati, in modo che se uno dei centri stella cadesse gli altri due sarebbero in grado di<br />

supportare almeno l’80% del traffico del primo in aggiunta al traffico gestito normalmente.<br />

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L’intero sistema di fonia che verrà fornito dovrà essere compatibile con lo standard SIP (RFC 3261), lo<br />

standard SRTP (RFC 3711) e lo standard TLS per SIP per la cifratura della segnalazione. Il sistema proposto<br />

deve consentire la connessione di terminali compatibili con i protocolli suindicati anche se di produttore<br />

differente rispetto a quelli inclusi nell’appalto, senza richiedere licenze di collegamento aggiuntive<br />

rispetto a quelle già previste. La fornitura e le caratteristiche e funzionalità di tali terminali sono escluse<br />

dall’ambito dell’appalto.<br />

6.1.1.1.1 Caratteristiche degli apparati di centrale<br />

Il sistema di telefonia della rete di RL si baserà su centrali telefoniche che permettano di trasmettere il<br />

traffico inter-centrale interamente su IP. Dal lato utente le centrali dovranno essere in grado di<br />

supportare la connessione di terminali IP oppure analogici, nei termini indicati in precedenza.<br />

Tutti gli apparati di centrale dovranno supportare la ricezione di comandi tramite segnalazione DTMF al<br />

fine di consentire anche a normali terminali analogici l’accesso a funzionalità avanzate della rete<br />

telefonica.<br />

In dettaglio, gli apparati di centrale, siano essi di centro stella o per le sedi periferiche, dovranno<br />

supportare le seguenti principali funzionalità di base:<br />

Gestione selezione passante<br />

Inoltro di chiamata<br />

Deviazione di chiamate<br />

Chiamata in attesa<br />

Gruppi di risposta, cioè<br />

o la suddivisione degli interni telefonici in gruppi che squillano contemporaneamente.<br />

o La ricerca automatica del primo interno libero/disponibile all’interno di un determinato<br />

gruppo.<br />

Risposta per assente, cioè la possibilità di rispondere alla chiamata in arrivo su un altro interno,<br />

che fa parte di un determinato gruppo di utenti.<br />

Ad esclusione dei terminali telefonici analogici, non è prevista la connessione diretta dei telefoni alla<br />

centrale. Tutti i telefoni fissi forniti e le basi di ricarica dei cordless dovranno quindi essere compatibili con<br />

lo standard per la tele alimentazione degli switch di rete Power Over Ethernet 802.3af. L’apparato di rete<br />

locale (L2 o L3 switch) dovrà quindi essere dotato di supporto alla tele alimentazione 802.3af.<br />

Tutti gli apparati di centrale di fonia dovranno essere inseriti nel sistema di protezione dalle interruzioni di<br />

corrente installato dal Fornitore, come indicato al capitolo 5.<br />

6.1.1.1.2 Apparati di centro stella<br />

Questi apparati, posti nelle sedi principali, costituiscono il centro logico della rete di fonia. Sebbene gli<br />

apparati periferici siano comunque in grado di sostenere servizi base di telefonia, indicati nel paragrafo<br />

precedente, gli apparati di centro stella conterranno tutti i dati relativi alla configurazione dei servizi di<br />

rete, ed erogheranno tutti i servizi evoluti di fonia, supervisionando il corretto funzionamento di tutta<br />

l’infrastruttura, in termini di qualità ed affidabilità. Tali apparati conterranno anche il database con i profili<br />

degli utenti e raccoglieranno tutti i dati sulla tariffazione, anche quando comunicati dagli apparati delle<br />

sedi periferiche.<br />

Data l’importanza che tali apparati ricoprono, in quanto attestati nelle principali sedi del sistema regionale<br />

e capaci di supportare i servizi avanzati di fonia, è richiesto al Fornitore che tali apparati siano<br />

opportunamente ridondati per garantire un livello di affidabilità almeno pari a 99,99% sul totale<br />

dell’infrastruttura ridondata (tutte le centrali installate nelle tre sedi principali) e di 99,95% per la singola<br />

centrale.<br />

Saranno questi apparati che dovranno consentire la configurazione complessiva di tutta la rete di fonia,<br />

inclusa la segmentazione in ambienti logici, la distribuzione degli ambienti sulle varie sedi, la gestione<br />

dell’instradamento del traffico con logiche di least cost routing.<br />

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Gli apparati di centro stella dovranno disporre delle seguenti caratteristiche tecniche sotto il profilo di<br />

espandibilità e di alimentazione:<br />

Espandibilità modulare o in stack<br />

Espandibilità modulare delle interfacce ISDN o analogiche uscenti<br />

Possibilità di equipaggiamento con schede FXO per terminali analogici funzionanti in modo nativo<br />

e non con conversione intermedia in VoIP<br />

Possibilità di funzionamento in cluster per alta affidabilità<br />

Tripla alimentazione elettrica sostituibile a caldo<br />

Connettività ridondata agli apparati di rete LAN<br />

6.1.1.1.3 Apparati sedi periferiche<br />

Tutte le sedi periferiche saranno dotate di apparati che dovranno essere in grado di sostenere tutta la<br />

telefonia interna alla sede, entrante ed uscente, anche in caso di mancanza di collegamento verso la rete<br />

dati e quindi verso gli apparati di centrale.<br />

Il dimensionamento di tali apparati dipende dal numero di utenze nella sede; in generale si distinguono<br />

due tipologie:<br />

Apparati di sede periferica di tipo B e C, che non necessitano di ridondanza<br />

Apparati di sede periferica di tipo A, che dovrà essere ridondato all’interno della sede.<br />

Questi apparati dovranno poter essere equipaggiati con il numero di linee ISDN e analogiche entranti ed<br />

uscenti previste in questo capitolato per ciascuna delle sedi. Gli apparati periferici funzioneranno<br />

normalmente come estensione degli apparati centrali.<br />

Gli apparati di centro stella dovranno disporre delle seguenti caratteristiche tecniche sotto il profilo di<br />

espandibilità e di alimentazione:<br />

Espandibilità modulare delle interfacce ISDN o analogiche uscenti<br />

Possibilità di equipaggiamento con scheda FXO per un limitato numero (inferiore a <strong>10</strong>) di<br />

terminali analogici funzionanti in modo nativo e non con conversione intermedia in VoIP<br />

Doppia alimentazione elettrica sostituibile a caldo<br />

Connettività ridondata agli apparati di rete LAN<br />

6.1.1.2 Apparati dedicati alla Sala Operativa della Protezione Civile<br />

6.1.1.2.1 Caratteristiche degli apparati<br />

La Sala Operativa della Protezione Civile dispone di un proprio sistema di telefonia integrato con il sistema<br />

informatico tramite applicazioni di CTI e dotato di proprie linee uscenti ISDN. Questa impostazione deve<br />

essere mantenuta anche nella presente appalto.<br />

Per tale motivo, è richiesta la fornitura di un centralino dedicato alla SOPC, di caratteristiche analoghe alle<br />

centrali telefoniche principali in termini di funzionalità offerte, ma configurato in modo indipendente e<br />

non come centrale di branch office. Questo centralino supporterà interamente i servizi di telefonia della<br />

SOPC. Dovrà essere caratterizzato da una elevata affidabilità e da ridondanza delle componenti.<br />

Il centralino ad uso della SOPC gestirà le comunicazioni telefoniche interamente in tecnologia VoIP, così<br />

come avviene per tutti gli altri impianti telefonici forniti e dovrà essere dotato delle seguenti interfacce:<br />

4 interfacce ISDN PRI<br />

4 interfacce ISDN BRI<br />

<strong>10</strong> interfacce analogiche FXO per la connessione di linee esterne analogiche tradizionali<br />

25 interfacce analogiche FXS per la connessione di terminali analogici tradizionali (fax, telefoni)<br />

Il centralino installato dovrà essere in grado di gestire almeno <strong>10</strong>00 apparecchi terminali e dovrà<br />

comunque essere interconnesso con il resto della rete di fonia di RL a mezzo di trunking VoIP sulla rete IP<br />

on modo da consentire l’impiego delle regole di least cost routing e di telefonia interna.<br />

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6.1.1.2.2 Integrazione impianti<br />

La Sala Operativa della Protezione Civile è dotata di una piattaforma di recente acquisizione per la<br />

convergenza delle comunicazioni audio provenienti da sistemi radio ed altri mezzi di comunicazioni,<br />

equipaggiato anche con sistemi di registrazione delle chiamate, non oggetto di questo appalto.<br />

Tale piattaforma prevede anche l’integrazione delle chiamate proveniente dal sistema telefonico, oggetto<br />

invece della presente appalto. Al Fornitore è richiesta piena disponibilità a collaborare con il personale<br />

della Protezione Civile per identificare il modo più idoneo ad interconnettere il sistema telefonico con la<br />

piattaforma di convergenza delle comunicazioni. I dettagli tecnici di questa integrazione saranno discussi<br />

a valle dell’aggiudicazione, a tempo debito, quando la piattaforma sarà definitivamente messa in<br />

esercizio.<br />

I sistemi attualmente in uso presso la Sala Operativa prevedono l’impiego di un applicativo sviluppato<br />

internamente per l’accesso a specifiche funzionalità dei telefoni, gestite con l’impiego di API esportate dai<br />

telefoni stessi. Tale funzionalità dovrà essere mantenuta, ovvero i telefoni dovranno disporre di questo<br />

tipo di possibilità di programmazione remota, di cui il Fornitore dovrà fornire specifica documentazione<br />

tecnica per consentire il riadattamento dell’applicativo alla Protezione Civile.<br />

Eventuali costi necessari all’estensione delle centrali telefoniche oggetto di questo appalto per<br />

l’integrazione con tale sistema saranno a carico di RL e saranno considerate estensioni all’appalto attuale.<br />

6.1.1.3 Requisiti dei terminali di telefonia<br />

Dovrà essere fornito un numero adeguato di terminali telefonici al fine di coprire le esigenze dei<br />

dipendenti di RL e delle comunicazioni interne. Gli apparati utilizzati saranno in prevalenza telefoni VoIP,<br />

con un esiguo numero di apparati analogici abilitati essenzialmente a funzioni di basso livello (citofono,<br />

interfono, ecc.…). In particolare, considerata la natura del tutto standard degli apparati analogici, in molti<br />

casi questo genere di terminali è già installato e non necessita di sostituzione. Si tenga conto che<br />

dovranno essere sostituiti tutti i terminali analogici che non supportino la segnalazione a multifrequenza<br />

DTMF.<br />

Al fine di semplificare la descrizione dei vari possibili terminali da fornire, si definiscono le seguenti<br />

categorie e caratteristiche base:<br />

Terminali analogici: è richiesto il supporto base della sola telefonia entrante ed uscente ed alla<br />

visualizzazione a display del CLI. Il Fornitore si rende disponibile a fornire, senza aggravio di costi<br />

per RL, un quantitativo pari a 200 telefoni analogici con display. La richiesta di questi terminali<br />

potrà avvenire a discrezione di RL.<br />

Terminali fax: si veda il capitolo relativo al servizio fax server per i terminali forniti. In generale<br />

non è prevista la fornitura di apparecchi fax, ma unicamente la connessione degli apparecchi già<br />

presenti in RL alla nuova rete di fonia, con annesso servizio di verifica, a carico del Fornitore, di<br />

corretto funzionamento dell’apparecchio collegato. In generale, i terminali fax preesistenti e di<br />

proprietà di RL potranno essere collegati agli apparati di centrale tramite convertitori FXO/VoIP o<br />

voice gateway (purché perfettamente compatibili con Fax analogici G3) oppure collegati<br />

direttamente alla centrale su schede analogiche a mezzo del cablaggio strutturato di edificio,<br />

provvisto di appositi cavi multi coppia.<br />

Terminali IP phone: la categoria dei telefoni su IP comprende la quasi totalità dei terminali forniti<br />

ed ha i seguenti requisiti generali validi per ogni categoria:<br />

o La presenza di uno switch interno ethernet <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0 autosensing integrato (sarà<br />

apprezzata la proposta di terminali con switch <strong>10</strong>/<strong>10</strong>0/<strong>10</strong>00), per avere possibilità di<br />

connettere almeno un secondo dispositivo dotato di interfaccia Ethernet (PC, stampante<br />

o altro) alla stessa porta a cui è collegato il telefono IP. Lo switch deve, allo scopo di<br />

supportare l’infrastruttura di sicurezza di rete, supportare i protocolli 802.1Q e 802.1p e<br />

garantire il funzionamento del protocollo 802.1x per la stazione collegata a valle del<br />

telefono.<br />

o Piena compatibilità con lo standard SIP<br />

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19<strong>10</strong><br />

1911<br />

o Possibilità di cifrare il traffico di telefonia (sia multimediale, sia segnalazione) tra due<br />

endpoint, siano essi il terminale e la centrale (nel caso di chiamate verso l’esterno) o due<br />

terminali (nel caso di chiamate dirette).<br />

o supporto alla tele alimentazione Power Over Ethernet 802.3af, oltre che alla normale<br />

alimentazione via rete elettrica.<br />

Nel seguito di questo capitolo sono presentate le caratteristiche specifiche di ciascuna classe di terminali<br />

da prevedere.<br />

6.1.1.3.1 Classi di terminali da fornire<br />

I requisiti funzionali sono ovviamente divisi per categorie di apparecchio:<br />

Entry level: devono supportare le funzionalità avanzate del centralino telefonico (quali la<br />

segnalazione di messaggi sulla casella vocale/fax, deviazione di chiamata) ed essere dotati<br />

almeno di funzionalità viva voce, display alfanumerico che permetta la visualizzazione sia il<br />

numero chiamante (Calling Line Identifier o CLI) sia il nome ad esso associato , ripetizione ultimo<br />

numero, tasto di attesa.<br />

Avanzati: devono avere le funzionalità dei telefoni entry level, con in aggiunta la presenza di un<br />

display con almeno 5 linee e la possibilità di inviare e ricevere brevi messaggi di testo da e verso<br />

altri terminali che supportino questa funzionalità e la possibilità di collegare cuffie o auricolari<br />

esterni o delle cuffie con microfono. Devono inoltre mantenere una lista delle chiamate ricevute<br />

e disporre di un adeguato numero di memorie per registrare numeri telefonici più<br />

frequentemente usati.<br />

Top level: sono terminali pensati per un utilizzo molto avanzato da assegnare ad un numero<br />

molto esiguo di utenze; per questi motivi tali terminali dovranno disporre, oltre che delle<br />

caratteristiche dei telefoni IP avanzati (e cioè il supporto di tutti i servizi offerti dal centralino), di<br />

un monitor grafico di dimensioni e risoluzione adeguate (possibilmente con funzioni touchscreen)<br />

e che consenta la visualizzazione dell’elenco delle chiamate, della rubrica, dei messaggi e<br />

di altre informazioni.<br />

Softphone per PC: considerate le capacità date dalla visualizzazione su PC questo genere di<br />

terminali dovrà supportare le stesse caratteristiche di un telefono IP top level (esclusa<br />

eventualmente la navigazione web) offrendo un’interfaccia in tutto e per tutto simile a quella<br />

offerta dal telefoni hardware. Tali software dovranno supportare appieno lo standard SIP e<br />

consentire di fare sia le audio che le video chiamate.<br />

Adattatori per terminali analogici: si tratta di adattatori tele alimentati via PoE aventi una porta<br />

FXO ed una porta IP in grado di connettere un terminale analogico Fax o telefono alla rete VoIP.<br />

Tali adattatori non sono intesi per l’utilizzo con modem.<br />

Terminali WiFi: si veda il corrispondente paragrafo (6.1.1.3.2).<br />

Posto operatore: si veda il punto 6.1.1.3.3<br />

Telefono per sala riunioni: si tratta di terminali specifici per l’utilizzo in sala riunioni in ambiente<br />

di chiamata di gruppo. Tali terminali sono dotati di altoparlante integrato amplificato di elevata<br />

qualità e di microfono omnidirezionale integrato. Il terminale è pensato per il solo utilizzo in<br />

modalità vivavoce ed è dotato di un display alfanumerico per la visualizzazione del numero del<br />

chiamante, di appositi pulsanti per disabilitare e riabilitare il microfono e di indicazioni luminose<br />

di microfono attivo/spento. Nelle sale riunioni di più grandi dimensioni (sale di tipo A2 ed A3) la<br />

funzione di tale terminale è assolta dal terminale di videoconferenza integrato con gli impianti di<br />

regia.<br />

6.1.1.3.2 Telefonia WiFi<br />

Come indicato nel paragrafo 3.8, nelle varie sedi di Regione Lombardia dovrà essere messa a disposizione<br />

una rete WiFi con opportune caratteristiche. Tra queste, le suddette reti WiFi dovranno supportare anche<br />

la Qualità del servizio, tale da essere compatibile con quella configurata nella rete WAN di Regione<br />

Lombardia, ed essere configurate in modo da poter trasportare anche il traffico VOIP ad elevata qualità.<br />

La telefonia WiFi dovrà consentire al personale di Regione Lombardia di poter essere raggiungibile,<br />

tramite il proprio interno telefonico e su un terminale WiFi, in qualunque sede di Regione Lombardia.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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Tra i terminali di telefonia dovranno essere disponibili quindi anche:<br />

Cordless WiFi: è un telefono cordless tradizionale con un transceiver WiFi al posto della porta<br />

Ethernet che consente di collegarsi a un access-point WiFi e da lì ala centrale telefonica per<br />

effettuare e ricevere le chiamate VOIP. Le caratteristiche di questi telefoni dovranno essere<br />

quelle dei telefoni VOIP<br />

Softphone per telefono mobile: considerate le elevate capacità dei telefoni cellulari di ultima<br />

generazione (tra cui il supporto WiFi) e la disponibilità apparati con installati veri e propri sistemi<br />

operativi, che li rendono del tutto simili a PC, dovranno essere resi disponibili dei terminali<br />

telefonici software da installare sui principali tipi di sistema operativo mobile (Symbian, IPhone e<br />

Blackberry, Java) con caratteristiche analoghe a quelle definite per i softphone da installare su PC.<br />

Tali software dovranno essere principalmente dei user agent SIP, non necessariamente integrati<br />

con la piattaforma di telefonia fornita.<br />

I softphone forniti dovranno consentire al personale di Regione che ne è dotato di collegarsi alle<br />

reti WiFi delle sedi di Regione ed essere raggiungibili tramite il proprio interno telefonico sul<br />

proprio cellulare. Dovranno essere indicate separatamente le funzionalità dei vari software e<br />

l’uso per i quali sono pensati.<br />

6.1.1.3.3 Posti operatore<br />

I posti operatore sono attrezzature specificamente pensate per l’operatività di receptionist e centralinisti<br />

per la ricezione e lo smistamento manuale delle chiamate entranti<br />

Il terminale per posto operatore dispone delle medesime funzionalità del terminale top level, con in<br />

aggiunta la possibilità di aggiungere moduli per la selezione rapida di tutte le linee e visualizzare linee<br />

occupate e libere, gestire code di chiamata e trasferire le chiamate entranti.<br />

Le funzioni del posto operatore devono essere coadiuvate anche da un opportuno software da installarsi<br />

su un PC che integri le funzionalità del telefono. E’ consentita la proposta di posti operatore anche solo<br />

costituiti dal software su PC, opportunamente dotato di cuffie microfoniche di elevata qualità e di<br />

cornette USB qualora l’operatore non desiderasse l’utilizzo delle cuffie.<br />

Per un numero limitato di situazioni, dovrà essere fornita una postazione di posto operatore adatta<br />

all’utilizzo da parte di non vedenti, con le seguenti dotazioni:<br />

Software lato PC dotato di apposita funzionalità di screen reader per consentire la navigazione<br />

della rubrica telefonica e dei comandi tramite cuffie audio<br />

Terminale braille in grado di trasferire le informazioni rilevanti del software di posto operatore<br />

6.1.1.4 Numero di terminali da fornire<br />

Nella seguente tabella sono indicate le quantità minime di terminali telefonici da fornire per singola<br />

categoria. Il Concorrente è libero di variare tali quantità in forma migliorativa a vantaggio di RL. Le<br />

caratteristiche migliorative saranno oggetto di valutazione ai fini della gara d’appalto. Tali variazioni<br />

potranno riguardare l’utilizzo di telefoni di classe superiore rispetto a quelli richiesti ovvero, laddove<br />

esplicitamente indicato, quantità di terminali maggiori rispetto a quanto richiesto.<br />

1950<br />

1951<br />

Tabella 9 - Numero di terminali telefonici da fornire<br />

Terminale<br />

Quantità minima e<br />

massima da fornire<br />

IP Phone entry level 4500-5500<br />

IP phone avanzati 1200-1700<br />

IP phone top level 400-600<br />

Note<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

Softphone per PC Vedere note E’ prevista la fornitura di un softphone<br />

per ciascun terminale telefonico<br />

hardware fornito<br />

Cordless WiFi 800-1300<br />

Softphone per telefoni mobili <strong>10</strong>00-1200 Il quantitativo è indifferenziato per tipo<br />

di piattaforma supportata<br />

Posti operatore 80-130 <strong>10</strong> postazioni devono essere fornite con<br />

ausili per non vedenti<br />

Telefoni per sala riunione 150-200<br />

Adattatori FXO/VoIP 200-300<br />

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1984<br />

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La quantità massima indicata nella tabella 9 per ciascuna classe di terminale è da intendersi come<br />

riferimento per la quotazione dell’offerta economica. La quantità minima specificata è da intendersi<br />

invece inclusa nell’appalto. All’interno dell’intervallo indicato, RL potrà variare a proprio piacimento le<br />

quantità di terminali fornite.<br />

RL potrà, cioè, in qualsiasi momento fare richiesta di installazione o di rimozione di uno di questi terminali<br />

all’interno dell’intervallo di fornitura indicato. Il canone di noleggio relativo all’apparato verrà<br />

rispettivamente aggiunto o decurtato dal canone complessivo di servizio (cfr. Capitolato Speciale d’Oneri,<br />

Art. 5) a partire dal mese successivo alla variazione.<br />

Il canone di noleggio trimestrale per ciascun apparecchio richiesto in qualsiasi momento dell’appalto verrà<br />

corrisposto da RL per un totale di 36 mesi dalla data di prima installazione. Al termine dei 36 mesi, il<br />

canone di noleggio verrà azzerato ed RL potrà decidere a proprio insindacabile giudizio se mantenere il<br />

terminale in uso a costo nullo oppure richiederne la sostituzione, continuando il pagamento del canone. Il<br />

relativo canone di noleggio verrà quindi decurtato dal canone complessivo a partire dal trimestre<br />

successivo al ritiro.<br />

6.1.1.5 Gestione del traffico telefonico interno<br />

Il traffico telefonico dovrà essere gestito e instradato con l’obiettivo di garantire il minor costo economico<br />

possibile per ogni chiamata, cioè utilizzando la tecnica del Least cost routing. Ne consegue che:<br />

Tutte le chiamate dirette verso numeri di pertinenza dei distretti telefonici (zone urbane) a cui<br />

appartengono le varie sedi di RL (ivi comprese le sedi di Bruxelles e Roma) dovranno essere<br />

instradate in modo che venga sempre applicata la tariffa urbana.<br />

Le chiamate tra due (o più, in caso di multi conferenze) terminali attestati sulla rete di RL<br />

dovranno transitare esclusivamente all’interno della rete MAN/WAN, a meno che il collegamento<br />

(primario e di backup) con la stessa non sia disponibile.<br />

Tutte le chiamate degli utenti di postazioni di telelavoro, effettuate utilizzando il terminale<br />

telefonico della postazione, dovranno avere lo stesso trattamento economico delle chiamate<br />

effettuate da postazioni interne alle sedi di RL.<br />

In aggiunta alla suddetta tecnica del Least cost routing dovranno essere disponibili anche le seguenti<br />

tipologie di instradamento:<br />

Instradamento con distribuzione del carico: l’instradamento delle chiamate che devono transitare<br />

da una o più centrali dovrà avvenire in ottica di bilanciamento del carico sulle centrali, fermo<br />

restando il requisito del “least cost routing” sopra indicato.<br />

Instradamento preferenziale: dovrà essere possibile instradare un determinato tipo di traffico<br />

telefonico verso una qualsiasi interfaccia di uscita di una delle centrali appartenenti alla rete di<br />

fonia, al fine di consentire la veicolazione diretta, ad esempio delle chiamate verso il mobile,<br />

verso un determinato operatore esterno.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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<br />

Instradamento alternativo: si desidera ottenere che la rete faccia del suo meglio per portare a<br />

termine le chiamate uscenti. A tale scopo, la rete dovrà essere in grado di instradare eventuali<br />

chiamate verso il più vicino punto di uscita verso la PSTN in caso quello ottenuto tramite il<br />

servizio di LCR non sia disponibile o non consenta di garantire un adeguato livello di qualità.<br />

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6.1.2 Reportistica e funzionalità di billing<br />

Data la notevole articolazione organizzativa interna di RL, il sistema di telefonia dovrà essere equipaggiato<br />

da una evoluta infrastruttura per la registrazione delle statistiche di traffico e l’attribuzione dei costi.<br />

Tale infrastruttura, integrata con il servizio di cost accounting di cui all’Allegato Tecnico 2, dovrà<br />

consentire la raccolta di un elevato numero di statistiche, segmentate per piano di numerazione e,<br />

all’interno di ciascun piano, segmentabili per singolo interno.<br />

Le funzionalità richieste ricadono sotto le seguenti categorie:<br />

Raccolta di statistiche sul traffico telefonico e billing<br />

o Registrazione delle statistiche temporali di ciascuna chiamata (call detail record) entrante<br />

e uscente da qualsiasi sede di RL in un unico repository centrale<br />

o Occultamento del numero chiamante/chiamato, con possibilità di abilitare il<br />

tracciamento completo su richiesta specifica di RL, limitabile al singolo interno ovvero al<br />

singolo numero chiamante esterno<br />

o Possibilità di segmentare la registrazione per singolo centro di costo, reperito dal sistema<br />

di cost accounting, in modo da attribuire ciascun CDR al centro di costo corretto<br />

o Possibilità di associare al centro di costo uno o più piani di numerazione, oltre che singoli<br />

interni di qualsiasi piano di numerazione<br />

o Possibilità di impostare il piano tariffario in uso per il particolare centro di costo o per un<br />

aggregato di centri di costo<br />

o Possibilità di indicare la tipologia di direttrice di chiamata uscente sulla base di template<br />

preconfigurati che rispecchino il mercato italiano (es: direttrice interurbana,<br />

internazionale area euro, eccetera…)<br />

Consultazione delle statistiche<br />

o Il sistema deve essere dotato di un’interfaccia Web, integrata nella console unica di<br />

gestione (cfr. Allegato Tecnico 2), tramite la quale il referente tecnico deve poter<br />

interrogare l’archivio delle statistiche telefoniche con un qualsiasi livello di<br />

approfondimento o di aggregazione, limitato unicamente dal livello di profondità dei CDR<br />

o Le funzionalità di consultazione devono consentire la creazione di tabelle pivot e/o di<br />

viste in stile datawarehousing per mettere in relazione vari aspetti delle statistiche di<br />

traffico<br />

o Tutti i risultati delle consultazioni devono sempre essere esportabili in formato tabulare<br />

adatto all’utilizzo in un qualsiasi foglio di calcolo<br />

o La medesima interfaccia deve essere predisposta per l’accesso del singolo utente, che<br />

avrà visione unicamente del proprio traffico telefonico<br />

Generazione di reportistica<br />

o Possibilità di generare reportistica periodica programmata per ciascun centro di costo e<br />

per il singolo interno telefonico<br />

o Possibilità di selezionare il livello di dettaglio desiderato per ciascun report (da aggregato<br />

complessivo a dettaglio delle chiamate)<br />

o Possibilità di associare al report selettivamente le informazioni di costo (ovvero, il report<br />

deve poter essere generato con le sole statistiche di chiamata oppure con statistiche e<br />

costi sostenuti)<br />

o Possibilità per il singolo referente tecnico di accedere ad un’area riservata con visibilità<br />

unicamente sul proprio ambiente/piano di numerazione e generare autonomamente la<br />

reportistica con qualsiasi tipologia di filtro<br />

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6.1.3 Unified Communication<br />

La principale funzionalità che il servizio di fonia di Regione Lombardia dovrà essere caratterizzato dal<br />

supporto delle funzionalità di Unified Communication. Un sistema di Unified Communication consente di<br />

avere disponibilità unica e integrata di applicazioni evolute per la raggiungibilità telefonica, che possono<br />

essere distinte in tre gruppi:<br />

Applicazioni real-time di cooperazione tra fonia e dati, come ad esempio il “click to call”.<br />

Applicazioni non real-time, dette di messaggistica unificata, che consentono agli utenti di avere<br />

un’unica piattaforma per accedere ai messaggi di posta elettronica, di voice mail, di fax e di sms.<br />

Applicazioni near real time, cioè quelle di presenza e di messaggistica istantanea. Fanno parte di<br />

queste applicazioni anche quelle di collaborazione, che consentono fare videoconferenze nelle<br />

quali si può e condividere documenti e presentazioni e scambiare messaggi testuali.<br />

Nei paragrafi seguenti verranno descritte in dettaglio le più importanti caratteristiche che il sistema di<br />

Unified Communication di Regione Lombardia dovrà fornire.<br />

6.1.3.1 Applicazioni di fonia<br />

I servizi di unified communication per quanto riguarda la telefonia sono i seguenti:<br />

Supporto alle audio e video chiamate (per i terminali abilitati e i softphone) come indicato nel<br />

paragrafo 6.1.1.<br />

Numero unico: invece di avere identificativi diversi per ciascuna delle tecnologie di<br />

comunicazione, l’utente deve utilizzare un identificativo unico. Il sistema determinerà di volta in<br />

volta la tecnologia migliore per inviare il messaggio.<br />

Unica identità di uscita: allo stesso modo, l’utente dovrà essere raggiungibile tramite un unico<br />

identificativo. Il sistema di nuovo riconoscerà l’identificativo e la tecnologia usata per comunicare<br />

in modo da inviare la comunicazione all’utente selezionato sull’applicazione/terminale corretto.<br />

Call coverage: dovrà essere consentito all’utente, tramite una pagina web, configurare le regole<br />

con cui il sistema dovrà instradare le chiamate entranti al suo interno, in base a preferenze<br />

personali, ore della giornata all’identificativo del chiamate e così via.<br />

Integrazione tra PC e terminale fisso di telefonia per fare e ricevere chiamate: il softphone sul PC<br />

e il terminale IP possono condividere il controllo di chiamata, mentre la voce viene inviata solo<br />

verso uno dei due.<br />

Integrazione di sistemi IP e VOIP esterni (ad esempio Skype ed MSN) nel sistema di fonia:<br />

raggiungibilità del sistema telefonico di RL tramite i più diffusi sistemi VOIP (tra cui SIP) e Skype.<br />

Applicazioni Unified communication per telefono mobile: oltre al softphone per smartphone<br />

indicato nel paragrafo 6.1.1.3.2, dovranno essere rese disponibili delle applicazioni per i terminali<br />

mobili da installare sui principali tipi di sistema operativo mobile (Symbian, IPhone e Blackberry,<br />

Java) che consentano agli utenti di gestire i propri messaggi di posta elettronica, di segreteria<br />

telefonica, di accedere alla propria rubrica e di gestire trasferimenti di chiamata, audio<br />

conferenze e altre funzionalità estese offerte dalla centrale telefonica. Tali applicazioni dovranno<br />

permettere anche le funzioni di Text to speech (cioè che il testo dei messaggi testuali venga letto<br />

agli utenti) e di Speech recognition (cioè che gli utenti possano, tramite dei comandi vocali,<br />

visualizzare i messaggi ricevuti, sia di posta elettroniche che in segreteria che fax e rispondere ad<br />

essi dettando il messaggio di risposta)<br />

Rubrica telefonica interna: il servizio dovrà permettere la consultazione della rubrica telefonica<br />

interna di RL da qualsiasi terminale telefonico abilitato, analogico, IP o software, tramite la<br />

chiamata ad un numero speciale e mediante l’invio di comandi con toni DTMF oppure tramite<br />

riconoscimento vocale. La rubrica dovrà essere disponibili anche via web mediante opportuno<br />

sistema dotato di motore di ricerca e funzione “click to dial”.<br />

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Chiamate a priorità: il sistema dovrà permettere la definizione di interni telefonici che hanno<br />

priorità su tutti gli altri, in modo che in qualsiasi condizione di carico della rete, a prescindere dal<br />

costo, questi interni siano in grado di effettuare e ricevere regolarmente chiamate telefoniche<br />

con tutto il mondo.<br />

Reinstradamento automatico: deve essere possibile fare in modo che le chiamate dirette a<br />

particolari numeri interni vengano re instradate automaticamente verso un altro interno, ad<br />

esempio per supportare eventuali servizi di segreteria.<br />

6.1.3.2 Servizi avanzati di messaggistica e presenza<br />

I servizi di unified communication per quanto riguarda la messaggistica e la presenza sono:<br />

<br />

<br />

<br />

Messaggistica unificata: tutti i messaggi di posta elettronica, di segreteria e fax saranno ricevuti e<br />

inviati utilizzando un’unica casella di posta e un unico software di gestione. In particolare:<br />

o Ogni utente dovrà avere a disposizione il servizio di segreteria telefonica, associato al<br />

proprio interno, in modo che registri i messaggi vocali direttamente o in seguito ad una<br />

risposta automatica, impostabile direttamente dall’utente in modo flessibile (risposta su<br />

occupato, risposta se assente, deviazione di tutte le chiamate, deviazione manuale). I<br />

messaggi vocali registrati dalla segreteria telefonica dovranno essere inviati alla casella di<br />

posta associata all’interno considerato.<br />

o Ogni utente avrà a disposizione un servizio di fax. Questo comporta da un lato la<br />

disponibilità di un numero di fax, sul quale l’utente potrà ricevere i fax sia dall’esterno sia<br />

da altri interni di RL. Tale numero di fax sarà associato all’interno dell’utente e da questo<br />

facilmente ricavabile (ad esempio l’interno + 1). Chiamando tale interno sarà possibile<br />

depositare fax utilizzando un qualsiasi apparecchio fax standard.<br />

o La casella di posta dovrà essere consultabile e gestibile tramite ogni possibile tipo di<br />

accesso:<br />

• Da telefono (sia da terminali interni alla rete RL, sia esterni), mediante chiamata<br />

al proprio numero interno e inserimento di codice di accesso impostabile<br />

dall’utente tramite riconoscimento vocale. I messaggi verranno letti dal sistema<br />

mediante funzioni di Text to Speech.<br />

• Da postazione PC (tramite Lotus Notes o Exchange e utilizzabile anche tramite<br />

l’applicativo Web di Lotus Notes e di Exchange).<br />

• Da telefono cellulare smartphone mediante apposito software, da rendere<br />

disponibile per i principali tipi di sistema operativo mobile (Symbian, IPhone e<br />

Blackberry, Java).<br />

o Le repliche ai messaggi, siano essi vocali, di posta elettronica o fax, dovranno essere<br />

inviate indipendentemente dal media usato per il messaggio di richiesta.<br />

o Ogni utente potrà inviare fax direttamente dalla propria casella di posta elettronica sul<br />

proprio PC, mediante l’invio di una mail con allegato di tipo PDF o testo semplice al<br />

sistema telefonico.<br />

Click to call e click to conference: Deve essere possibile a partire dai messaggi, dalle directory o<br />

dalla lista dei contatti iniziare una chiamata o una conferenza indipendente dal media disponibile<br />

in quel momento.<br />

Instant Messaging: viene messa a disposizione di Regione Lombardia una piattaforma di<br />

messaggistica istantanea che consenta di raggiungere gli utenti interni o esterni di regione<br />

indipendentemente dal servizio di Instant messaging che stanno usando.<br />

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<br />

Servizio di presenza: ciascun utente di Regione Lombardia ha a sua disposizione una lista di<br />

contatti di cui può vedere la disponibilità durante la giornata e attraverso cui è possibile<br />

scambiare informazioni.<br />

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6.1.4 Servizi di Interactive Voice Response (IVR)<br />

RL fa uso estensivo dei sistemi di risponditore vocale interattivo, d’ora in avanti identificati con l’acronimo<br />

IVR. RL intende disporre di questa funzionalità anche in questo appalto, con caratteristiche evolute.<br />

Al tale scopo, dovrà essere fornito un sistema completo IVR, compatibile con il sistema telefonico di base,<br />

ma non necessariamente integrato in esso (è possibile anche l’impiego di server esterni raggiungibili via<br />

IP, vista la compatibilità completa con i protocolli VoIP di tutta la rete di fonia di nuova installazione).<br />

Il sistema IVR fornito dovrà consentire la configurazione di un numero qualsiasi di gerarchie (alberi) di<br />

risposta ed essere dimensionato per accettare un volume complessivo almeno di 500 chiamate al minuto<br />

in ora di punta.<br />

Il sistema fornito deve essere caratterizzato da caratteristiche evolute in linea con il sistema idi telefonia<br />

di nuova generazione installato e deve disporre delle seguenti caratteristiche di base:<br />

Creazione semplificata di alberi di risposta consultabili tramite DTMF oppure tramite<br />

riconoscimento vocale (configurabili in alternativa o contemporaneamente)<br />

Presenza di un sintetizzatore vocale (con profilo e timbro di voce selezionabili) per la lettura di<br />

messaggi testuali inseribili a piacimento<br />

Possibilità di inserire messaggi vocali registrati in formato MP3 e WAV<br />

Possibilità di integrazione con servizi esterni di CRM o similari a mezzo Web services o tecnologie<br />

equivalenti per l’elaborazione di risposte personalizzate sulla base dei dati inseriti dall’utente del<br />

servizio, che dovranno successivamente essere letti dal sintetizzatore vocale<br />

Integrabilità con DB server esterni per l’estrazione dei messaggi testuali personalizzati sulla base<br />

delle informazioni inserite dall’utente<br />

Gestione flessibile delle code di chiamata e dei messaggi di attesa, con possibilità di specificare<br />

priorità sulla base del numero chiamante e con differenti politiche (esempio: frequenza delle<br />

chiamate, tipologia di numero, eccetera)<br />

Possibilità di configurare invio di notifiche a mezzo e-mail sulla base delle scelte effettuate<br />

dall’utente nell’albero oppure sulla base del raggiungimento di determinati rami dell’albero, con<br />

possibilità di includere anche allegati quali registrazioni di messaggi rilasciate dall’utente,<br />

percorso di navigazione effettuato prima dell’invio della notifica, eccetera<br />

Possibilità di configurare scelte di default basate sulla selezione di un particolare tono DTMF<br />

oppure sulla base di tempi di attesa in assenza di selezioni da parte dell’utente<br />

Inoltri della chiamata verso operatori<br />

Si richiede che il Fornitore metta a disposizione di Regione Lombardia un sistema IVR che possieda un<br />

elevato grado di personalizzazione; in particolare si richiede che il sistema fornito sia gestibile<br />

separatamente per ciascuna radice di numerazione, in modo da consentire la gestione autonoma del<br />

sistema senza interventi da parte del Fornitore.<br />

Dato che, in alcuni casi, le applicazioni IVR sono critiche per l’operatività di RL, si richiede che il sistema<br />

fornito sia adeguatamente protetto e ridondato in modo da garantire un’elevata tolleranza ai guasti.<br />

6.1.5 Fax server<br />

Sebbene sia in corso la diffusione di mezzi alternativi per le comunicazioni ufficiali da e verso il cittadino, il<br />

Fax è tuttora uno strumento fortemente utilizzato e ad elevata criticità per i servizi di RL.<br />

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In considerazione delle caratteristiche innovative richieste a questo appalto, RL desidera ristrutturare il<br />

proprio servizio di ricezione fax in modo da eliminare progressivamente la necessità di utilizzo degli<br />

apparecchi fax tradizionali.<br />

A tale scopo, è richiesta la fornitura di un sistema completo di fax server centralizzato, avente le<br />

medesime caratteristiche di segmentabilità delle configurazione del servizio IVR descritto in precedenza<br />

(ovvero la possibilità per ciascun referente tecnico di gestire la configurazione relativa al piano di<br />

numerazione di propria competenza, senza impatto su quella degli altri).<br />

Tale sistema di fax server dovrà comprendere le seguenti componenti base:<br />

Fax server centrale: dotato di componenti ridondati e ad elevata affidabilità, costituisce il nucleo<br />

del sistema, riceve in ingresso la necessaria quantità di linee tali da consentire come minimo la<br />

ricezione e l’invio contemporaneo di almeno <strong>10</strong>0 fax al minuto. Il fax server non deve collegare<br />

univocamente la linea entrante con il numero telefonico, ma deve invece disporre di collegamenti<br />

di trunk tali da eliminare la connessione biunivoca tra numero del fax server e linee entranti,<br />

riducendo il numero di linee entranti.<br />

Digital sender: si tratta di appositi apparecchi scanner dotati di alimentatore automatico dei<br />

documenti e di tastierino numerico e collegamento IP, tramite i quali sia possibile inviare fax nella<br />

maniera tradizionale. Il Digital sender effettuerà la scansione dei documenti e li invierà al fax<br />

server solo a mezzo IP in formato già digitalizzato, in modo tale che il fax server possa effettuarne<br />

l’invio. Ogni digital sender deve poter essere associato ad un numero telefonico di sorgente dei<br />

fax, in modo da replicare le funzionalità di un qualsiasi apparecchio fax tradizionale. Il digital<br />

sender è pensato unicamente per l’invio e non per la stampa. E’ consentito l’impiego anche di<br />

terminali non integrati (ovvero scanner separato dal tastierino numerico con display e<br />

connettività IP)<br />

E’ prevista la fornitura e messa in esercizio del fax server centrale, opportunamente dimensionato e<br />

collegato con la centrale telefonica come richiesto e di un numero pari a 300 digital sender.<br />

Il Fax server è distinto dalla funzionalità di casella fax personalizzata (caratteristica propria della centrale<br />

telefonica ed orientata ad un utilizzo personale) ed ha lo scopo di gestire ricezione ed invii massicci e<br />

strutturati di fax. Deve, pertanto, offrire le seguenti funzionalità minime:<br />

Invio di fax singoli multimodo:<br />

o Da digital sender, nelle modalità descritte in precedenza<br />

o Da servizio print to fax, ovvero tramite apposita stampante virtuale, raggiungibile anche<br />

come stampante condivisa di rete tramite protocollo SMB. Con questo servizio l’utente<br />

può, stampando un documento su una stampante virtuale, disporre di uno specchietto di<br />

invio fax su cui specificare il numero di invio, la copertina e altre opzioni tipiche del fax.<br />

o Da servizio mail to fax, ovvero inviando una e-mail con in allegato il fax da inviare ad uno<br />

specifico indirizzo di posta elettronica facente capo al fax server<br />

Configurazione invii automatizzati, pianificati o direttamente dal fax server: qualora l’invio del fax<br />

non sia effettuato da un singolo ma debba avvenire in modo automatizzato, il fax server deve<br />

consentire<br />

o Invio di fax a gruppi di numeri definiti come liste. L’invio a liste potrà avvenire sia dal fax<br />

server, tramite l’interfaccia di configurazione, sia dal servizio print to fax con possibilità di<br />

restringere l’autorizzazione all’invio solo ad alcuni utenti, ad esempio realizzando<br />

stampanti virtuali specifiche collegate all’invio multiplo (data la pesantezza<br />

dell’operazione)<br />

o Invio selettivo di fax sulla base di pianificazione temporale, con possibilità di specificare<br />

quale messaggio inviare per ciascun invio. A tale scopo, tramite l’interfaccia di<br />

configurazione di cui al successivo punto 5.1.5, oltre alla configurazione dell’invio, deve<br />

essere possibile caricare il messaggio fax da inviare in formato PDF<br />

o Presenza di un servizio di tipo Web service per l’integrazione dell’invio fax automatico<br />

con altre applicazioni esterne<br />

Configurazione flessibile delle opzioni di ricezione:<br />

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o Servizio fax to mail: possibilità di specificare uno o più destinatari e-mail per le notifiche<br />

dei fax ricevuti. Il fax server invierà un messaggio e-mail contenente in allegato PDF il fax<br />

ricevuto oppure (configurabile) la sola notifica di ricezione.<br />

o Servizio di archiviazione su file server: il fax server archivierà i fax ricevuti in formato PDF<br />

su un file server (FTP o SMB) specificabile dall’utente, che dovrà ovviamente provvedere<br />

alla configurazione corretta dei diritti di accesso.<br />

o Servizio fax to printer: possibilità di configurare la stampa diretta dei fax ricevuti su una o<br />

più stampanti raggiungibili via rete, in modo analogo alla ricezione classica di un fax. La<br />

stampante non è inclusa nell’appalto ed è a carico di RL.<br />

o Filtri specifici sulla base del numero del chiamante: possibilità di gestire la ricezione del<br />

fax diversificata per specifiche numerazioni di partenza, inclusa la creazione di liste nere<br />

e liste con priorità.<br />

o Presenza di un servizio di tipo Web service per l’integrazione della ricezione fax con altre<br />

applicazioni esterne.<br />

Il servizio di fax server è da intendersi in alternativa al servizio di fax tradizionale. Nell’ambito del servizio<br />

di replica delle configurazioni, di cui al successivo punto 5.1.6, il Fornitore dovrà rilevare le situazioni in cui<br />

il preesistente servizio fax possa essere agevolmente sostituito dal servizio evoluto di fax server (ad<br />

esempio nei casi in cui la ricezione dei fax sia effettuata direttamente dal centralino) e procedere alle<br />

necessarie variazioni di configurazione per includerlo nel servizio.<br />

6.1.6 Configurazione del sistema di telefonia<br />

6.1.6.1 Servizio di gestione delle configurazioni<br />

RL desidera che il sistema di telefonia installato sia gestibile il più possibile in autonomia da parte di<br />

ciascuno degli enti, relativamente al proprio ambito di numerazione e per tutte le funzionalità che non<br />

abbiano impatto diretto sul funzionamento del sistema complessivo.<br />

A tale scopo è richiesta la messa in esercizio di un sistema evoluto, flessibile e completo di gestione della<br />

configurazione del sistema telefonico, in grado di coprire tutti gli aspetti del servizio mediante un’unica<br />

piattaforma, inclusi la telefonia di base, il servizio IVR e di fax server.<br />

Tale sistema di gestione dovrà essere costituito da un servizio raggiungibile via WEB, dotato di opportuno<br />

sistema di autenticazione integrabile con server LDAP e Microsoft Active Directory e strutturato nelle<br />

seguenti due sezioni:<br />

1. Sezione utenti: orientata all’utilizzo da parte degli utenti base del sistema, consente la<br />

configurazione delle funzioni legate al proprio interno telefonico. Tali opzioni includono:<br />

Configurazioni di inoltri, blocchi, deviazioni<br />

Registrazione di messaggi della casella vocale o del risponditore o caricamento di<br />

messaggi preesistenti in formato MP3 o WAV<br />

Configurazione del risponditore automatico sulla base dei periodi del giorno o per<br />

assenze prolungate dall’ufficio<br />

Visualizzazione e ascolto a mezzo PC dei messaggi registrati sulla casella vocale<br />

Visualizzazione dei fax ricevuti in formato PDF<br />

2. Sezione referenti: orientata all’utilizzo da parte dei referenti tecnici dell’ente, che necessitano di<br />

configurare qualsiasi aspetto legato alla gestione del servizio complessivo. La sezione deve<br />

consentire come minimo quanto segue:<br />

Gestione diritti utente: possibilità di abilitare o disabilitare alcune specifiche funzionalità<br />

della sezione utenti, quali ad esempio l’inoltro verso numeri esterni, la disabilitazione o<br />

abilitazione di un utente e del relativo interno telefonico, la creazione di nuovi interni, il<br />

blocco delle chiamate uscenti, eccetera<br />

Gestione del routing: possibilità di gestire in piena autonomia la configurazione del<br />

routing delle telefonate entranti, comprendente la creazione di gruppi di risposta, la<br />

gestione delle politiche di inoltro, la creazione di numeri unici virtuali per l’inoltro al<br />

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primo interno disponibile, la gestione di eventuali servizi di reperibilità, l’inserimento di<br />

messaggi vocali, eccetera<br />

Gestione del sistema IVR: gestione completa della gerarchia IVR di pertinenza al proprio<br />

piano di numerazione (gerarchia, alternative, inoltri, messaggi testuali da sintetizzare,<br />

sezioni relative alla registrazione di messaggi dell’utente, invio di notifiche e-mail,<br />

eccetera), creazione di nuove gerarchie IVR da associare ad uno o più degli interni<br />

telefonici del proprio piano<br />

Gestione del fax server: gestione completa del fax server, comprendente filtri per l’arrivo<br />

dei fax, liste di invio e-mail, stampa automatica su una stampante di rete, scaricamento<br />

dei messaggi archiviati, configurazione di opzioni di invio e ricezione<br />

Qualora le tecnologie proposte dal Fornitore non lo consentano, RL non richiede che il sistema di gestione<br />

delle configurazioni sia tassativamente dotato della medesima interfaccia per tutte le funzioni e sia<br />

completamente integrato, ma che sia come minimo raggiungibile via Web da un unico indirizzo URL<br />

tramite il quale sia possibile accedere alle diverse funzionalità, a loro volta eventualmente offerte, sempre<br />

via Web, da sistemi differenti.<br />

6.1.6.2 Servizio di replica delle configurazioni<br />

A differenza di quanto avvenuto sinora, questo appalto integrerà tutti i sistemi di telefonia di RL in un<br />

unico sistema. Ciò avverrà in concomitanza del trasloco del personale RL nelle tre sedi principali di RL.<br />

L’integrazione presenta alcuni punti di attenzione, che RL intende indirizzare per mezzo dei servizi inclusi<br />

in questo appalto nell’ambito del supporto alle operazioni di trasloco (si veda l’Allegato Tecnico 2 per<br />

ulteriori dettagli in merito). I punti di attenzione riguardano quanto segue:<br />

In RL esistono sistemi telefonici che hanno sino ad oggi operato in modo tecnologicamente<br />

disgiunto, utilizzando infrastrutture di telefonia differenti e tra loro incompatibili a livello di<br />

configurazione e strumenti di gestione<br />

Ciascun sistema telefonico contiene configurazioni specifiche del proprio sistema, a volte<br />

sviluppate nel corso di anni e non sempre documentate<br />

Molte di queste configurazioni (gruppi di risposta, politica di inoltro delle chiamate,<br />

configurazione di messaggi di risposta, eccetera) sono cruciali per il funzionamento dei servizi<br />

offerti dall’ente al cittadino<br />

Con questo appalto RL intende unificare il servizio di fonia in un’unica piattaforma comune, a vantaggio<br />

dei servizi e delle funzionalità offerte a tutti.<br />

Al fine di garantire che il nuovo sistema di telefonia installato sia in grado di offrire un servizio come<br />

minimo analogo a quello già oggi offerto dai sistemi preesistenti, RL richiede che il Fornitore svolga uno<br />

specifico servizio denominato di replica delle configurazioni.<br />

Tale servizio, da rendersi una volta per ciascuno dei sistemi telefonici di competenza delle varie entità<br />

organizzative presenti in RL (si stimino all’incirca 15 sistemi telefonici differenti, con varie tecnologie di<br />

base, incluso quello della Giunta Regionale, attualmente con oltre 2500 utenze, realizzato in tecnologia<br />

Avaya e del Consiglio Regionale, con oltre 600 utenze, realizzato in tecnologia Siemens) nell’ambito della<br />

fase iniziale di subentro e durante le operazioni di trasloco include le seguenti operazioni:<br />

1. Analisi della configurazione attuale del sistema telefonico dell’ente, con l’obiettivo di determinare<br />

utilizzi specifici delle funzioni evolute, quali ad esempio gruppi di risposta, inoltro automatico<br />

delle chiamate, numeri unici, messaggi di risponditore automatico, attivazioni e disattivazioni di<br />

numeri e risponditori in base a periodi della giornata, eccetera. Tale configurazione potrebbe<br />

essere presente in forma di documentazione oppure disponibile mediante intervista al referente<br />

tecnico dell’ente, ma potrebbe anche essere non disponibile nei dettagli. In tal caso sarà compito<br />

del Fornitore analizzare il sistema e produrre tale documentazione<br />

2. Analisi della configurazione attuale dei sistemi aggiuntivi, quali interactive voice response e fax<br />

server, laddove presenti. L’analisi avverrà nei medesimi termini di cui al punto precedente<br />

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3. Trasferimento della configurazione sul nuovo sistema. Il Fornitore, sulla base dell’analisi<br />

effettuata ai punti precedenti, realizzerà sul nuovo sistema di telefonia installato la medesima<br />

configurazione rilevata sul sistema dell’ente. Non è richiesta la replica esatta di tutti i termini<br />

della configurazione preesistente, ma una replica tale da offrire le medesime funzionalità<br />

all’utente finale del sistema di partenza. Tale replica includerà il trasferimento non solo della<br />

configurazione di base, ma anche dei contenuti, laddove disponibili, ad esempio di eventuali<br />

messaggi registrati in formato MP3 o WAV e delle frasi da passare al sintetizzatore vocale<br />

dell’IVR. Nel caso in cui non sia possibile effettuare tale trasferimento di contenuti in tutto o in<br />

parte, il Fornitore dovrà renderne tempestivamente edotto il referente tecnico dell’ente, il quale<br />

prenderà le necessarie decisioni<br />

4. Trasferimento di competenze. A valle della configurazione iniziale, il Fornitore dovrà provvedere<br />

ad effettuare un servizio specifico di formazione faccia a faccia, al fine di trasferire al referente<br />

tecnico dell’ente le necessarie conoscenze per il mantenimento della configurazione effettuata e<br />

le ulteriori personalizzazioni, come consentito dal sistema di configurazione<br />

Oltre ai termini di base del servizio qui descritto, sono da prevedersi complessivamente un totale di 1500<br />

ore uomo in totale di assistenza specialistica da attivarsi su richiesta di un referente tecnico finalizzate alla<br />

realizzazione di configurazioni specifiche non possibili tramite il sistema di configurazione installato.<br />

6.1.7 Servizi aggiuntivi<br />

Oltre ai suddetti servizi, il sistema di fonia di RL dovrà prevedere anche:<br />

Personalizzazione della tariffazione: il sistema dovrà permettere l’attribuzione delle singole<br />

chiamate al singolo utente, registrando i dati di tutte le chiamate in un apposito database<br />

internamente al profilo di ogni utente, integrato con il sistema di gestione ed eventualmente<br />

integrabile con il database degli utenti di dominio. Dovrà essere possibile attribuire le modalità di<br />

tariffazione per ogni tipologia di numero chiamato, al fine di poter redigere statistiche precise sui<br />

costi del servizio per singolo utente e per divisione. Dovrà essere possibile inoltre tariffare e<br />

catalogare tali chiamate come: chiamate a un singolo, a un gruppo, instradate attraverso il Centro<br />

Stella o utilizzate durante un evento.<br />

Profilazione degli utenti: il sistema dovrà consentire la definizione di un numero indeterminato di<br />

profili utente, associabili agli interni telefonici, in cui sia possibile specificare a quali servizi detto<br />

profilo è abilitato ad accedere (ad esempio chiamate uscenti, internazionali, entranti, ecc.). Dovrà<br />

quindi essere possibile associare ogni singolo utente di dominio ad un proprio numero telefonico<br />

interno e quindi ad un determinato profilo. L’assegnazione degli utenti ai numeri interni ed ai<br />

profili dovrà essere integrata con la gestione delle utenze di dominio.<br />

6.2 Il servizio di conferenza<br />

RL desidera, tramite la nuova infrastruttura di rete, sfruttare al massimo i nuovi servizi evoluti di<br />

conferenza e lavoro collaborativo a distanza disponibili. Tali servizi sono ritenuti di estrema importanza<br />

per l’operatività futura di RL in quanto devono consentire il più possibile al personale di RL di rimanere in<br />

contatto in modo efficace e con elevata resa qualitativa riducendo al minimo gli spostamenti delle<br />

persone per meeting e riunioni.<br />

A tale scopo, RL richiede che il Fornitore metta a disposizione un servizio completo ed integrato di<br />

conferenza, che si articola nelle seguenti funzionalità:<br />

Videochiamata: funzionalità disponibile tramite softphone connesso ad un PC dotato di webcam,<br />

permette a qualsiasi utente di RL dotato del necessario hardware di contattare visualmente un<br />

altro utente usando il normale servizio di fonia. Saranno apprezzate proposte progettuali che<br />

consentano l’abilitazione alla ricezione di videochiamate su IP provenienti anche da utenti esterni<br />

alla rete di RL<br />

Conferenze autogestite: si tratta di ambienti gestibili con semplicità dal singolo utente di RL che<br />

deve essere in grado di organizzare teleconferenze di vario tipo con un numero sufficientemente<br />

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ampio di partecipanti (sino almeno a <strong>10</strong> contemporanei) senza intervento diretto da parte del<br />

Fornitore. Tali ambienti si articolano in:<br />

o Audio conferenze basate sull’approccio “conference room virtuale” con PIN di accesso, si<br />

veda il punto 6.2.1 per tutti i dettagli<br />

o Web conferencing per la condivisione di documenti ed applicazioni, con possibilità di<br />

visualizzazione video a mezzo webcam, si veda il punto Errore. L'origine riferimento non<br />

è stata trovata. per ulteriori dettagli<br />

Videoconferenza ad alta definizione: si tratta di videoconferenze basate principalmente su<br />

tecnologia IP caratterizzate da qualità estremamente elevata dei flussi video (full HD a 30 frame<br />

al secondo quando la conferenza è svolta solo all’interno di RL)<br />

o Videoconferenze con numero ristretto di partecipanti<br />

• Per incontri diretti o a numero ristretto: tale funzione deve consentire di<br />

collegare direttamente fino a 4 postazioni di videoconferenza all’interno della<br />

rete di RL senza dover utilizzare apparati MCU e deve essere il più possibile<br />

semplificata. Questa modalità è pensata soprattutto per l’uso di terminali di<br />

videoconferenza personali<br />

• Per riunioni in sala: tale modalità può coincidere in termini di numero di<br />

partecipanti con il punto precedente, ma coinvolge una modalità di conferenza<br />

“room to room” con un numero effettivo di persone coinvolte anche molto<br />

elevato, richiedendo quindi il supporto di un tecnico per assicurare la corretta<br />

riuscita<br />

o Videoconferenze assistite da MCU<br />

• Per incontri con partecipanti multipli interni a RL (più di 4 partecipanti), con<br />

intervento della MCU e del servizio apposito di assistenza e configurazione,<br />

declinato come segue:<br />

Interattiva: ciascun partecipante alla conferenza può intervenire, con la<br />

possibilità per l’organizzatore di gestire la prenotazione e l’assegnazione<br />

degli interventi e di spegnere il video o l’audio selettivamente<br />

One-to-many: utilizzate per interventi unidirezionali (es: comunicati o<br />

visione da “ospite” di una riunione) in cui un solo terminale è abilitato<br />

all’invio di audio e video, mentre gli altri sono unicamente in ricezione<br />

Un mix tra le precedenti<br />

• Videoconferenze per incontri con partecipanti esterni: conferenze supportate da<br />

un adeguato apparato MCU che coinvolgono potenzialmente molti partecipanti,<br />

anche dall’esterno di RL, aventi diverse tecnologie di videoconferenza, tra cui<br />

anche possibili singoli terminali VoIP (H.323 o SIP), Skype video o altri sistemi<br />

VoIP/chat, terminali telefonici o di altro genere abilitati solo all’audio. Per questo<br />

tipo di videoconferenze valgono le medesime declinazioni di cui al punto<br />

precedente relativo alle conferenze con partecipanti multipli.<br />

Il sistema proposto deve essere caratterizzato da una forte integrazione con la rete di fonia/dati e deve<br />

disporre di una propria sezione specifica all’interno del Service Catalogue e dell’interfaccia Web per<br />

l’accesso ai servizi del Fornitore (si veda l’Allegato 2 per dettagli in merito agli strumenti di gestione della<br />

fornitura). L’utente deve avere la possibilità di accedere rapidamente ed in modo semplice e<br />

comprensibile ai servizi di conferenza ed alle sezioni di aiuto per la richiesta e configurazione.<br />

Si ribadisce qui l’importanza che RL intende attribuire a questo bouquet di servizi e, quindi, l’elevata<br />

qualità e semplicità d’uso richieste. Saranno quindi apprezzate offerte in grado di esprimere, oltre ai<br />

servizi di base qui indicati, altri servizi evoluti di conferenza e collaborazione multimediale sempre<br />

caratterizzati dal medesimo livello di integrazione con altri servizi.<br />

Tutte le infrastrutture di videoconferenza sono oggetto della presente appalto, ad esclusione unicamente<br />

di quelle già presenti presso il Palazzo Lombardia, che dovranno essere prese in carico dal Fornitore ed<br />

integrate nel sistema complessivo.<br />

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6.2.1 Conferenze autogestite e a bassa risoluzione<br />

6.2.1.1 Audio conferenze autogestite<br />

Il sistema di fonia dovrà consentire agli utenti di richiedere tramite l’invio di una richiesta, tramite un<br />

apposito servizio raggiungibile via Web il setup di una audio conferenza. In tale richiesta dovrà essere<br />

specificata la durata delle conferenza in termini di data e ora di presunto avvio e data e ora di presunto<br />

termine.<br />

In base a queste informazioni il sistema verrà automaticamente configurato per accettare chiamate<br />

entranti da numeri interni o esterni creando una cosiddetta “conference room virtuale” e rilascerà un<br />

codice PIN che ciascun partecipante alla conferenza digiterà per avere accesso alla conference room<br />

virtuale. Il PIN sarà quindi inviato dall’organizzatore ai partecipanti, che provvederanno a contattare il<br />

numero telefonico associato alla conferenza quando opportuno. L’organizzatore potrà anche<br />

eventualmente inserire gli indirizzi e-mail dei convocati ai quali sarà inviato un messaggio e-mail<br />

preformattato contenente i dettagli per raggiungere la conference room sia via telefono, sia tramite gli<br />

altri mezzi (SIP, Skype, eccetera…)<br />

In aggiunta alla creazione di conferenze estemporanee, dovrà essere possibile, per i soli referenti tecnici<br />

degli enti, richiedere dei codici PIN statici e sempre attivi, in modo così da disporre di conference room<br />

subito disponibili, qualora non fosse possibile effettuare la configurazione a mezzo del servizio Web.<br />

Il servizio di creazione delle conferenze estemporanee dovrà anche essere offerto dal servizio di Help<br />

Desk, negli orari di apertura previsti.<br />

Il servizio di audio conferenza autogestito dovrà essere raggiungibile tramite i seguenti canali:<br />

Tramite un numero telefonico unico facente capo ad un interno della numerazione di RL, in modo<br />

da consentire l’accesso a tutti tramite un qualsiasi telefono<br />

Tramite un apposito contatto VoIP (SIP, Skype e altro), contattando il quale si abbia accesso ad un<br />

IVR che richiederà di digitare il PIN della conferenza<br />

6.2.1.2 Web conferencing<br />

Il servizio di conferenza dovrà mettere anche a disposizione una piattaforma che consenta agli utenti di<br />

organizzare delle conferenze via web, cioè degli eventi online schedulati durante i quali gli utenti possono<br />

collaborare. Le conferenze web affiancano alle tradizionali audio-conferenze la possibilità di<br />

collaborazione tramite chat, condivisione di documenti e video live o streaming.<br />

Il servizio di web conferencing è raggiungibile via web su infrastruttura messa a disposizione dal Fornitore<br />

e non necessariamente installata presso la rete di RL (purché la raggiungibilità da remoto non costituisca<br />

collo di bottiglia), personalizzata con lo schema di colori dell’ambiente RL e integrata con il Service<br />

catalogue via Web per la gestione delle richieste. Il sistema dovrà essere dimensionato in modo da<br />

permettere di eseguire almeno 30 conferenze in contemporanea con almeno 5 partecipanti ciascuna.<br />

Le principali caratteristiche che il sistema di web conference dovrà avere sono:<br />

Interfaccia web: tutte le funzionalità a cui gli utenti possono accedere ed elencate nel seguito<br />

dovranno essere accessibili tramite un’interfaccia web, senza alcuna necessità di installazione di<br />

software sulle postazioni, siano gli utenti interni o esterni ad RL.<br />

Gestione degli accessi al sistema: unicamente gli utenti di RL potranno organizzare web<br />

conference, mentre l’accesso come partecipanti sarà consentito a tutti mediante invio da parte<br />

dell’organizzatore di apposite e-mail contenenti credenziali di accesso personalizzate. Il sistema è<br />

collegato con la rubrica telefonica e, in generale con i sistemi di autenticazione di RL, quindi deve<br />

essere in grado di riconoscere gli utenti che ad esso si collegano. L’interfaccia per l’organizzazione<br />

delle conferenze dovrà comunque essere raggiungibile unicamente dall’interno della rete di RL.<br />

Funzionalità minime richieste<br />

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<br />

o Lo scopo basilare delle web conference è quello di offrire ai partecipanti la possibilità di<br />

condividere, oltre alla comunicazione vocale, anche applicazioni e desktop, in modo da<br />

poter lavorare collaborativamente<br />

o Il sistema consentirà anche di scambiare video live, tramite una webcam oppure di<br />

ricevere il flusso video proveniente dall’organizzatore, anche se la funzionalità di video<br />

comunicazione non è lo scopo principale<br />

o Il sistema dovrà consentire in particolare di<br />

• condividere una parte o tutto il desktop oppure applicazioni (in modo interattivo<br />

o unidirezionale)<br />

• conversare a voce o video, con la possibilità per l’organizzatore di gestire la<br />

conferenza in modo totalmente aperto, solo unidirezionale, assegnando la<br />

parola ai richiedenti<br />

• scambiare file all’interno della conferenza<br />

• disporre di una whiteboard remota su cui scrivere e prendere appunti<br />

• disporre di canali chat testuali diretti tra i partecipanti (disabilitabili<br />

eventualmente dall’organizzatore)<br />

• disporre di una chat room a lato della conferenza<br />

Registrazione della conferenza: il sistema potrà registrare tutta la conferenza, sia la parte audio<br />

sia la parte di condivisione dei dati o dei media, per visualizzazione o condivisione successiva.<br />

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6.2.2 Conferenze assistite e ad alta risoluzione<br />

Questa categoria di videoconferenze prevedono l’utilizzo in generale di terminali dedicati. Con<br />

l’eccezione delle conferenze che includono partecipanti esterni a RL e per cui si rende necessario il<br />

downscaling della risoluzione per adattarsi alle dotazioni altrui, tutte le conferenze di questo genere che<br />

includono solo partecipanti di RL si devono svolgere secondo le seguenti modalità base:<br />

Trasporto interamente su IP<br />

Risoluzione Full HD (1920x<strong>10</strong>80 progressive scan) a 30 frame al secondo per terminali da sala e<br />

almeno 720P (1200x720 progressive scan) a 30 frame al secondo per terminali personali<br />

Ogni terminale deve visualizzare i flussi video alla massima risoluzione possibile<br />

I terminali devono essere predisposti all’adattamento automatico della risoluzione a copertura di<br />

temporanee situazioni di congestione di rete, recuperando la massima risoluzione al risolversi<br />

della congestione<br />

Il traffico multimediale da videoconferenza deve essere trattato con l’opportuno livello di priorità<br />

sulla rete WAN, mantenendo comunque spazio a sufficienza per le comunicazioni telefoniche<br />

Il Concorrente è libero di proporre soluzioni aggiuntive, rispetto a quelle indicate, che prevedano<br />

per lo svolgimento di questo tipo di conferenze anche l’utilizzo di terminali non convenzionali,<br />

quali ad esempio webcam ad alta risoluzione connesse ad apposito software su PC oppure<br />

telecamere connesse a impianti TV.<br />

6.2.2.1 Videoconferenze con un ristretto numero di terminali<br />

In questo tipo di videoconferenze non è previsto l’intervento della MCU. Il sistema fornito deve consentire<br />

di effettuare chiamate fino a 4 partecipanti interni ad RL direttamente da un terminale di videoconferenza<br />

usato per contattare i partecipanti. Al fine di facilitare agli utenti l’accesso e la configurazione di questo<br />

tipo di conferenze, il Fornitore dovrà mettere a disposizione un’apposita rubrica accessibile tramite il<br />

telecomando dell’apparato di videoconferenza e che riporti in modo facilmente comprensibile i<br />

nominativi degli altri terminali. Tale rubrica sarà sviluppata in collaborazione con RL.<br />

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In questo tipo di videoconferenze deve comunque essere possibile chiamare un numero ridotto di utenze<br />

dotate di sola connettività audio (telefoni.<br />

Queste conferenze vedono l’utilizzo di due tipologie di terminali:<br />

Terminali da sala: si tratta dei terminali posizionati nelle varie sale riunioni. Sebbene anche da<br />

questi terminali deve essere possibile avviare una conferenza direttamente a partire dalla rubrica,<br />

soprattutto nel caso di sale riunioni di grandi dimensioni, è molto probabile che l’obiettivo sia<br />

quello di svolgere incontri con molte persone da un lato e dall’altro della conferenza, pertanto è<br />

probabile che si renda necessaria l’assistenza del Fornitore per organizzare la conferenza. Le<br />

caratteristiche tecniche minime e la quantità di questi terminali da fornire sono riportate in<br />

questo allegato tecnico al punto 7. Nel caso del Palazzo Lombardia, sono in parte già installati<br />

nelle sale multimediali che il Fornitore dovrà prendere in carico.<br />

Terminali personali: si tratta di terminali integrati in un monitor LCD pensati per l’utilizzo su una<br />

scrivania. Tali terminali non sono pensati per l’uso in sale riunioni e devono avere le seguenti<br />

caratteristiche tecniche minime:<br />

o Diagonale almeno parei a 19”<br />

o Telecamera integrata orientabile ad elevata qualità ottica, dotata di autofocus<br />

o Risoluzione almeno pari a 720P a 30 frame al secondo e microfono omnidirezionale ad<br />

alta sensibilità ed elevata risposta in frequenza<br />

o Dotati di interfaccia di gestione con telecomando e funzionalità simili a quelle dei<br />

terminali da sala, anche se con un più ridotto numero di ingressi/uscite<br />

o Dotati di cuffia con microfono possibilmente wireless per conversazioni private<br />

o In grado di gestire conferenze con fino a 3 flussi video in risoluzione 720P e fino a 5 flussi<br />

solo audio<br />

E’ prevista la fornitura di un quantitativo minimo di 250 e massimo di 500 terminali di videoconferenza<br />

personali inclusi nel canone e da installare su richiesta nei vari uffici di RL nel corso dell’appalto. Questo<br />

numero è da intendersi come variabile.<br />

RL potrà in qualsiasi momento fare richiesta di installazione o di rimozione di uno di questi terminali<br />

all’interno dell’intervallo di fornitura indicato. Il canone di noleggio relativo all’apparato verrà<br />

rispettivamente aggiunto o decurtato dal canone complessivo di servizio (cfr. Capitolato Speciale D’oneri,<br />

Art. 5) a partire dal mese successivo alla variazione.<br />

In caso di installazione di uno dei terminali, esso subirà il medesimo trattamento di ogni altra componente<br />

dell’appalto per quanto concerne la manutenzione programmata (cfr. Allegato Tecnico 2). Il canone di<br />

noleggio verrà corrisposto da RL per un minimo di 36 mesi dalla data di prima installazione. Qualora, dopo<br />

i trascorsi 36 mesi, il terminale non fosse più richiesto da RL, il suo canone di noleggio verrà stralciato dal<br />

canone complessivo ed il terminale stesso verrà ritirato dal Fornitore senza costi aggiuntivi per RL. Nel<br />

caso invece RL decida di mantenere il terminale il canone di noleggio sarà anch’esso mantenuto ma il<br />

terminale dovrà subire la revisione hardware prevista nell’ambito degli interventi di manutenzione<br />

programmata di cui all’Allegato Tecnico 2.<br />

6.2.2.2 Audio e videoconferenze assistite tramite Multiconferencing Unit<br />

Il servizio di conferenza dovrà prevedere anche la possibilità di effettuare audio e video conferenze<br />

tramite gli appositi apparati a disposizione nelle sale multimediali già predisposte o da predisporre a<br />

carico del Fornitore. In questo caso la video conferenza dovrà essere richiesta con le stessa procedura di<br />

prenotazione della sala multimediale e sarà effettuata con l’assistenza di un operatore dell’help desk.<br />

La conferenza assistita da MCU include i seguenti scenari macroscopici di riferimento, che il sistema dovrà<br />

supportare:<br />

Conferenza interna a RL interattiva tra terminali di sala: include un numero elevato di terminali.<br />

L’organizzatore della conferenza deve poter gestire attivamente i terminali connessi assegnando<br />

la parola e definendo il tipo di quadro che deve essere inviato ai terminali in modo flessibile<br />

(mixing di tutte le stazioni, solo la stazione che è in conversazione, …)<br />

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Conferenza interna a RL non interattiva: in questo caso un solo terminale è interattivo, mentre gli<br />

altri partecipanti ricevono tutti lo stesso flusso a partire dal terminale attivo.<br />

Conferenza con utenti esterni: in questo caso la conferenza coinvolge utenti che sono collegati<br />

tramite tecnologie diverse tra loro. La MCU dovrà supportare le seguenti tipologie di terminali<br />

esterni:<br />

o Terminali ISDN<br />

o Terminali IP basati su H.323 e SIP<br />

o Terminali Skype<br />

o Terminali telefonici tradizionali (solo audio)<br />

o Video telefoni cellulari UMTS<br />

La MCU potrà essere localizzata in uno dei centri stella di fonia oppure nella rete del Fornitore, e dovrà<br />

essere dotata della necessaria connettività in modo tale da non introdurre colli di bottiglia per l’entità dei<br />

flussi richiesti.<br />

La MCU va dimensionata per accettare conferenze singole con fino a 40 terminali connessi oppure un<br />

minimo di 5 conferenze contemporanee con <strong>10</strong> terminali ciascuna. Tutti i terminali sono in grado di<br />

funzionare con risoluzione Full HD a 30 frame al secondo, tuttavia la MCU dovrà gestire questi flussi in<br />

modo intelligente e riadattare la risoluzione per gestire al meglio la capacità di rete.<br />

Il sistema di video conferenza dovrà consentire inoltre di condividere tra gli utenti collegati documenti e<br />

presentazioni con il protocollo T.120 e di effettuare video conferenze con risoluzione full HD.<br />

Oltre ai flussi video, la MCU dovrà essere in grado di gestire un numero arbitrario di connessioni solo<br />

audio aggiuntive. Il servizio di conferenza con MCU può essere richiesto da RL anche per l’organizzazione<br />

di sole audio conferenze.<br />

La gestione di conferenze a mezzo MCU dovrà anche prevedere un servizio di registrazione della<br />

conferenza tramite il quale dovrà essere possibile registrare l’intera conferenza.<br />

Il sistema dovrà supportare la gestione di video conferenza di tipo dial-out (dalla MCU si contattano i<br />

partecipanti) o di tipo dial-in (i partecipanti contattano la MCU).<br />

La richiesta dei servizi di conferenza basati su MCU dovrà essere effettuare dai referenti tecnici tramite il<br />

service desk. Le modalità precise con cui questo servizio dovrà essere richiesto saranno definite in fare di<br />

progettazione di dettaglio.<br />

6.3 Il servizio di streaming multimediale<br />

Il servizio di streaming multimediale è utilizzato per l’invio in streaming su IP di eventi di RL. Tali eventi<br />

possono essere categorizzati come segue:<br />

Eventi periodici: accadono periodicamente e necessitano di una attribuzione di risorse più stabile.<br />

Sono ad esempio le sedute del Consiglio Regionale o le Commissioni.<br />

Eventi estemporanei interni: si tratta di eventi che riguardano internamente RL, quali ad esempio<br />

comunicazioni della presidenza al personale di RL<br />

Eventi mediatici: si tratta di eventi di tipo estemporaneo che hanno rilevanza mediatica verso il<br />

pubblico<br />

Il sistema di streaming realizzato deve essere caratterizzato da totale integrazione con il sistema delle<br />

regie delle sale multimediali e con il sistema di videoconferenza in modo tale da gestire la risorsa di<br />

streaming come un qualsiasi flusso audio/video in uscita. Deve sempre essere possibile selezionare la<br />

destinazione del flusso codificato (che sia in live streaming sull’apposito servizio, in differita oppure solo<br />

finalizzato alla archiviazione nello strumento di gestione dei contenuti multimediali, di cui al successivo<br />

punto 5.3.2.5.<br />

La fruizione del servizio di streaming da parte degli utenti potrà avvenire in due modalità:<br />

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Da apposito software installato sui PC: tale modalità dovrà prevedere una forma di autenticazione<br />

dell’utente in modo da consentire a ciascun referente tecnico di definire quali utenti abbiano<br />

diritto di accesso al servizio.<br />

Da decoder hardware collegabile a qualsiasi apparecchio TV a mezzo connessione HDMI: in<br />

questo caso il servizio sarà sempre disponibile senza alcuna autenticazione<br />

Nel seguito di questo capitolo sono illustrate le caratteristiche fondamentali e le funzionalità che il<br />

sistema deve supportare.<br />

6.3.1.1 Architettura generale del sistema di streaming<br />

L’architettura logica che si vuole ottenere si basa su una infrastruttura centralizzata posizionata<br />

preferibilmente presso il centro stella delle varie sedi di RL che dispongano di sale dotate di regia (incluse<br />

eventualmente alcune delle sedi periferiche), che svolga le funzioni di acquisizione, conversione e<br />

pubblicazione dei contenuti e di server per le sessioni di streaming.<br />

La modalità con cui si accede ai contenuti deve essere orientata tassativamente al maggior risparmio di<br />

banda possibile sui collegamenti geografici (MAN / WAN), tramite l’utilizzo di infrastrutture di Proxy o con<br />

l’utilizzo dei protocolli di IP multicast.<br />

Al fine di garantire la QoS il traffico emesso dal server di streaming dovrà essere marcato come in modo<br />

opportuno, tale da minimizzare gli effetti di varianza della latenza, caratteristica desiderata in caso di<br />

servizi real-time non interattivi come il video streaming.<br />

In Figura 12 è indicata l’architettura logica di base che si desidera ottenere. Si tenga conto che<br />

l’architettura è puramente indicativa e non vincolante; in particolare, il posizionamento dei server<br />

deputati all’archiviazione dei contenuti è oggetto di libera scelta da parte del Fornitore.<br />

Centrale di<br />

streaming<br />

Creazione<br />

contenuti<br />

off-line<br />

LAN 1<br />

DB Contenuti<br />

off-line<br />

LAN 2<br />

Rete MAN/<br />

WAN RL<br />

Streaming server<br />

Giunta<br />

Regionale<br />

Sistema di acquisizione e<br />

codifica contenuti live<br />

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LAN n<br />

Figura 12 - Architettura logica del servizio di streaming multimediale<br />

MCU<br />

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Nella progettazione dell’infrastruttura di streaming dovrà essere enfatizzata l’attenzione alle tecniche<br />

utilizzate per il risparmio della banda occupata sui link geografici senza incidere sulla qualità dei flussi. Tali<br />

tecniche possono includere una qualsiasi combinazione di utilizzo del multicast a livello IP, impiego di<br />

apparati proxy o altro.<br />

6.3.1.2 Protocolli supportati e qualità dei flussi video<br />

È consentito l’utilizzo di qualsiasi protocollo standard o proprietario per la realizzazione del servizio di<br />

video streaming.<br />

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Sarà in ogni caso considerata fattore di merito la compatibilità con il protocollo standard RTSP/RTP.<br />

Tutti i flussi streaming dovranno essere codificati con un protocollo di codifica audio/video che offra<br />

prestazioni in termini di banda occupata dal flusso, qualità e risoluzione dell’immagine analoghe o migliori<br />

rispetto allo standard MPEG4. A tal fine, il protocollo di codifica MPEG4 è indicato come termine minimo<br />

di paragone.<br />

L’invio dei flussi dovrà avvenire sfruttando per quanto possibile le tecniche di multicast al fine di non<br />

sovraccaricare i link di dorsale, con disaggregazione dei flussi unicamente a livello di apparato di accesso<br />

WAN. I codec ed i sistemi di impacchettamento dei flussi video devono essere caratterizzati da una logica<br />

di scalabilità, in modo da adattare la qualità del flusso ad eventuali temporanee situazioni di congestione,<br />

senza causare interruzioni.<br />

Il sistema di accesso ai canali di video streaming dovrà essere reso accessibile in tre modalità, a seconda<br />

della tipologia di dispositivo utilizzato per l’accesso:<br />

Accesso dati via podcast o streaming su dispositivo mobile (tramite apposito portale Web di<br />

accesso da realizzarsi nell’ambito dell’appalto): risoluzione almeno VGA con scalabilità verso QCIF<br />

e CIF in caso di mancanza di banda<br />

Accesso dati da apposita applicazione installata su PC: risoluzione almeno 720P (1280x720), 25<br />

frame al secondo minime, con codifica adattativa a scalare sino a risoluzione VGA o CIF in caso di<br />

mancanza di banda<br />

Accesso dati da decoder collegato a TV (il medesimo decoder utilizzato per l’accesso al servizio<br />

IPTV): Full HD <strong>10</strong>80 (1920x<strong>10</strong>80), 25 frame al secondo minime<br />

Al fine di realizzare queste modalità di accesso, dovrà essere fornito quanto segue:<br />

Software per l’accesso alla piattaforma di streaming da PC: può essere costituito sia da un client<br />

apposito, sia da un servizio raggiungibile via Web (con preferenza per il secondo). Da tale<br />

software dovrà essere possibile visualizzare anche precedenti registrazioni archiviate. Il software<br />

dovrà essere compatibile con le principali piattaforme client Windows da XP alle successive,<br />

MacOSX, Linux per le più recenti distribuzioni.<br />

Piattaforma Web per l’accesso da dispositivi mobili al servizio di streaming: interfaccia Web con<br />

template dinamico realizzato per l’accesso da dispositivi mobili di varia natura, con possibilità di<br />

accedere a contenuti di streaming live o archiviati e di disporre di un accesso di tipo podcasting.<br />

La piattaforma ed i contenuti dovranno essere fruibili come minimo da telefoni cellulari con<br />

sistema operativo iOS (iPhone), Android, Symbian (S60 v3 e v5), Windows Mobile 6 e 7.<br />

Decoder collegabile a televisori a mezzo di connessione HDMI, dotato di telecomando ed<br />

appositamente preconfigurato per offrire l’accesso al servizio di streaming. Da decoder deve<br />

anche essere possibile fruire, con navigazione semplificata da telecomando, dei contenuti<br />

archiviati. Il decoder può condividere l’accesso al servizio di streaming ed ai canali della<br />

piattaforma di TV digitale terrestre.<br />

6.3.1.3 Servizi offerti dal sistema<br />

I servizi che si desiderano ottenere da questa infrastruttura sono i seguenti:<br />

Streaming in diretta delle sedute del Consiglio Regionale. Il sistema dovrà essere in grado di<br />

gestire lo streaming live di più eventi in contemporanea, caso tipico nel caso dello streaming delle<br />

sessioni delle commissioni.<br />

Streaming in diretta di eventi o conferenze nelle sedi principali di RL<br />

Streaming in differita di contenuti video registrati<br />

Registrazione delle sedute per successiva visione non live<br />

Fruizione di una rassegna stampa video, con contenuti statici<br />

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Questi servizi devono essere erogati verso tutte le sedi di RL e deve essere possibile selezionare la qualità<br />

dei flussi uscenti sulla base sia dell’utente che dell’indirizzo IP di provenienza delle richieste.<br />

L’intero sistema di video streaming in tutte le sue parti dovrà essere gestibile da remoto tramite<br />

protocollo IP, al fine di poter essere integrato nella console unica di gestione.<br />

Al fine di dimensionare il sistema, si tenga conto che il servizio di streaming multimediale sarà reso<br />

accessibile a tutti gli utenti di RL e dovrà supportare l’erogazione dei contenuti con tecniche di multicast e<br />

di caching soprattutto per l’accesso dalle sedi periferiche. Il sistema dovrà supportare almeno <strong>10</strong>0 utenze<br />

concorrenti su flussi video diversi (l’utenza concorrente su singolo flusso video non dovrebbe incidere<br />

sulle prestazioni dello streaming server ma solo sulla rete).<br />

6.3.1.4 Caratteristiche della centrale di streaming<br />

Di seguito vengono elencati i requisiti tecnici minimi che ogni soluzione proposta per la centrale di<br />

streaming dovrà rispettare. Si consideri che l’architettura di base del sistema è lasciata alla scelta del<br />

Fornitore, fermo restando il requisito di installare le infrastrutture di acquisizione, codifica ed<br />

impacchettamento all’interno della rete di RL, senza utilizzare servizi esterni, per ragioni di sicurezza e<br />

riservatezza.<br />

Nella proposta della centrale di streaming deve in ogni caso essere rispettato il vincolo di separazione<br />

funzionale tra server di streaming, server di acquisizione e codifica e database dei contenuti off-line.<br />

Per soddisfare i requisiti di diffusione delle riprese effettuate nelle sale di RL, tra cui le sedute del<br />

Consiglio Regionale, i cui flussi video sono generati localmente, e per permettere l’accesso ai contenuti<br />

pre-registrati, l’infrastruttura di streaming dovrà avere i seguenti requisiti minimi.<br />

Sezione di acquisizione e conversione video<br />

o Acquisizione da sorgente video locale: le sedi di RL dispongono di appositi punti regia ove<br />

sono convogliati i flussi video delle sale multimediali interessate dall’acquisizione dei<br />

segnali per lo streaming. Il Fornitore dovrà provvedere alle operazioni di<br />

interconnessione dei sistemi video di RL con la centrale di streaming<br />

• Dotato almeno di 3 interfacce di acquisizione per video digitale in formato Full<br />

HD <strong>10</strong>80p<br />

• Dotato almeno di 3 interfacce di acquisizione per video analogico<br />

o Espandibilità: il server proposto dovrà essere espandibile in modalità modulare fino a<br />

supportare almeno 20 flussi analogici/digitali in entrata.<br />

Sezione di streaming<br />

o Streaming video e audio dei contenuti su rete IP con protocollo di codifica di prestazioni<br />

almeno pari ad MPEG4 per i flussi video ed Mpeg2 Layer 3 (MP3) per i flussi audio.<br />

Costituirà fattore di merito la compatibilità con i protocolli standard RTSP/RTP e MPEG4<br />

o Predisposizione per lo streaming video verso almeno 3000 utenti contemporaneamente<br />

o Controllo accessi sulla base dell’indirizzo IP di provenienza delle richieste<br />

o Selezione della qualità dei flussi video uscenti (generico o top level) sulla base dell’utente<br />

o dell’indirizzo IP<br />

o Supporto al multicast<br />

o Possibilità per gli utenti di consultare i contenuti live e registrati disponibili sul video<br />

server tramite un comune browser web e possibilità di accedere direttamente ai<br />

contenuti anche tramite link posti su altri siti web<br />

o Disponibilità di un sistema di Digital Asset Management con interfaccia Web (si veda il<br />

punto seguente).<br />

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o Possibilità di accettare in entrata almeno 30 flussi video contemporanei per applicazioni<br />

di "live streaming".<br />

o Separazione funzionale tra la parte del server dedicata allo streaming su IP e la parte<br />

dedicata all’acquisizione/codifica dei contenuti. Si vuole in tal modo consentire<br />

l’eventuale remotizzazione di alcune di queste componenti, ad esempio localizzando<br />

l’apparato di acquisizione/codifica in una sala regia ed il server di streaming nella sala<br />

macchine CED<br />

o Funzionalità avanzate di logging per l’accesso ai contenuti<br />

Non vengono fornite indicazioni in merito alle caratteristiche di componenti aggiuntive dell’architettura di<br />

streaming quali server Proxy o cache, in quanto considerate parte integrante dell’infrastruttura. Il<br />

Fornitore ha la facoltà di decidere in qualsiasi momento se utilizzare tali componenti, procedendo alla loro<br />

fornitura, installazione e configurazione senza esporre oneri aggiuntivi ad RL.<br />

6.3.1.5 Caratteristiche del sistema di gestione dei contenuti multimediali<br />

Questo sottosistema del servizio di streaming, comunemente identificato sul mercato con l’acronimo<br />

DAM-Digital Asset Management, offre un servizio completo per la gestione e la pubblicazione di contenuti<br />

archiviati off-line e per l’accesso sia ai contenuti off-line che live.<br />

Il sistema dovrà fornire a chi pubblica i contenuti le seguenti funzionalità<br />

Dotato di un’interfaccia web di semplice utilizzo, che consenta di autenticare gli utenti e di<br />

limitare l’accesso alla pubblicazione dei soli contenuti di responsabilità degli utenti stessi.<br />

I contenuti devono essere immagazzinati in un database e devono essere organizzabili secondo<br />

una struttura tematica il più possibile flessibile.<br />

L’addetto deve poter pubblicare e rimuovere dalla pubblicazione i contenuti (sia Live, sia<br />

registrati) secondo il proprio profilo di accesso e definire il livello di accesso consentito agli utenti<br />

al contenuto pubblicato<br />

Deve essere possibile effettuare archiviazione dei video con appositi tag e ricerca dei contenuti<br />

archiviati<br />

Il sistema deve offrire all’utente tecnico di RL la possibilità di creare versioni ricodificate a bassa<br />

risoluzione dei contenuti archiviati nativamente in Full HD<br />

Il sistema deve offrire opportuni agganci applicativi per consentire l’inserimento di contenuti<br />

audio/video in altri siti ed applicazioni Web, ad esempio per la pubblicazione di un video sul<br />

portale istituzionale di RL. Tale interfaccia deve essere il più possibile semplificata e costituita da<br />

un blocco di codice minimale di tipo AJAX, HTML5 o Flash che caratterizzi ciascun contenuto<br />

video e sia pubblicabile su una qualsiasi pagina web. L’erogazione effettiva del contenuto avverrà<br />

direttamente dalla piattaforma di streaming (funzionalità, a titolo esemplificativo, analoga a<br />

servizi pubblici quali YouTube o Vimeo).<br />

L’accesso ai contenuti da parte degli utenti dovrà avvenire in accordo a quanto definito dagli addetti alla<br />

pubblicazione nel sistema di digital asset management. Il Fornitore dovrà prevedere apposite sessioni di<br />

formazione tecnica per gli addetti alla pubblicazione designati da RL, al fine di trasferire le competenze<br />

necessarie alla gestione del servizio.<br />

Il Fornitore dovrà fornire, mettere in esercizio e gestire l’intera infrastruttura di gestione dei contenuti. Il<br />

servizio comprendente le seguenti attività:<br />

Fornitura e gestione delle licenze software (la titolarità resterà in capo al Fornitore)<br />

Fornitura e messa in esercizio e di tutto l’hardware necessario al funzionamento del servizio,<br />

ovvero:<br />

o Server applicativi di potenza elaborativa sufficiente a gestire un traffico di streaming di<br />

almeno 5 flussi video differenti in full HD e 50 in risoluzione VGA in contemporanea verso<br />

la centrale di streaming<br />

o Storage di capacità almeno pari a 50 TB (terabytes)<br />

o Apparati di interconnessione con la centrale di streaming e/o con le regie<br />

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Servizi di installazione iniziale, testing, connessione con impianti esterni, manutenzione correttiva<br />

ed evolutiva<br />

Servizi di copia su DVD di contenuti archiviati, su richiesta di RL<br />

Servizi di assistenza e formazione al personale di RL che utilizzerà il sistema<br />

Per le sole parti hardware, è consentita la proposta di questo servizio in forma di Software as a Service,<br />

ovvero l’utilizzo di infrastrutture di Digital Asset Management dislocate in locali del Fornitore e condivise<br />

con altri clienti, purché sia garantita la separazione logica dell’ambiente di RL da quello di altri clienti con<br />

elevati livelli di sicurezza e tale utilizzo in condivisione non abbia impatti sulla qualità del servizio e le<br />

performance minime richieste in precedenza.<br />

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7 Servizi di allestimento e gestione delle sale multimediali<br />

7.1 Allestimento delle sale multimediali in via Taramelli<br />

Nella sede di via Taramelli, nell’ambito delle operazioni di ristrutturazione interna, è richiesta la fornitura<br />

degli allestimenti delle sale multimediali. Per sale multimediali si intendono aule attrezzate per riunioni,<br />

lezioni, videoconferenze o altro scopo non direttamente collegato al normale lavoro di ufficio.<br />

In questo capitolo sono indicati i requisiti tecnici minimi degli allestimenti da mettere in esercizio. Per i<br />

servizi di gestione delle sale multimediali ed assistenza agli eventi si rimanda invece all’Allegato Tecnico 2<br />

Per tutte le sale multimediali da realizzarsi, il Fornitore dovrà erogare i seguenti servizi:<br />

Servizio di realizzazione e messa in esercizio delle sale multimediali comprendente<br />

o tutta l’apparecchiatura elettronica necessaria per la realizzazione dell’infrastruttura<br />

tecnologica delle sale, secondo i requisiti indicati da RL nei successivi paragrafi.<br />

o Opere civili necessarie alla posa di vie cavo anche ad incasso o tra piani adiacenti<br />

dell’edificio, cablaggi entro condotti preesistenti utilizzando tutte le opportune<br />

separazioni tra tipologie distinte di segnali e di correnti veicolate come da normative<br />

vigenti, attestazione e certifica di tutti i cablaggi installati<br />

o Opere civili necessarie al montaggio degli apparati hardware di sala a parete, a soffitto o<br />

a incasso<br />

Servizio di gestione e manutenzione delle sale multimediali (si veda l’Allegato Tecnico 2 per<br />

ulteriori dettagli).<br />

Servizio di assistenza a riunioni ed eventi.<br />

7.1.1 Impianti e caratteristiche strutturali di base delle Sale Multimediali<br />

Le sale sono solitamente già predisposte con alcune infrastrutture di supporto, quali canaline o tubi<br />

corrugati per il passaggio cavi, scatole a soffitto e/o a muro per i comandi del video proiettore e dello<br />

schermo. Tali infrastrutture non sono facilmente modificabili, pertanto è richiesta al Fornitore la<br />

flessibilità necessaria nella scelta delle componenti per adattare l’allestimento alle predisposizioni<br />

disponibili.<br />

Eventuali lavori civili di adattamento delle canalizzazioni esistenti o di posa di nuove canalizzazioni sono a<br />

carico di RL, che li eseguirà in seguito ad analisi congiunta delle necessità con il Fornitore, onde<br />

ottimizzarli e ridurli al minimo necessario.<br />

Nel caso in cui nella sala sia prevista una cabina di regia, sarà già predisposta l’alimentazione elettrica e il<br />

collegamento alla rete là dove sarà posizionata la cabina.<br />

Sono comunque a carico del Fornitore:<br />

La fornitura ed il montaggio delle staffe di fissaggio per il video proiettore, i monitor e per<br />

qualsiasi altro accessorio ad incasso o fissato a parete o soffitto<br />

Le opere necessarie ad infilare i cavi nelle vie cavo<br />

L’allacciamento all’impianto elettrico e alla rete dati<br />

7.1.1.1 Adeguamento degli impianti allo stile degli arredi<br />

RL desidera l’appalto di impianti il più possibile nascosti, sfruttando anche gli eventuali armadi esistenti. È<br />

apprezzato, per quanto possibile, l’impiego di tecnologie wireless, mantenendo le caratteristiche minime<br />

indispensabili a garantire la sicurezza in termini di privacy e di funzionamento, al fine di evitare la<br />

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proliferazione di cavi e rendere più semplice il riposizionamento degli elementi facenti parte<br />

dell’impianto, in particolare casse acustiche, telecamere o altre.<br />

7.1.1.2 Caratteristiche di base degli impianti microfonici<br />

Si richiede inoltre che, ovunque possibile, gli impianti microfonici da tavolo installati nelle sale siano dotati<br />

di microfoni con tecnologia di comunicazione wireless e relativa stazione di ricarica delle batterie. La<br />

tecnologia wireless prescelta potrà essere radio o ad infrarossi. La scelta dovrà essere effettuata tenendo<br />

conto delle massime prestazioni in termini di qualità sonora e, soprattutto, in modo da evitare qualsiasi<br />

influsso di interferenze da altri sistemi microfonici nell’edificio o da altri fattori esogeni.<br />

Gli impianti microfonici wireless mobili (headmount, Lavalier o a gelato) dovranno ovviamente disporre di<br />

tecnologia radio.<br />

7.1.2 Tipologie di allestimento<br />

RL ha previsto quattro diversi tipi di allestimento per le sale riunioni nella nuova sede, che verranno<br />

descritti dettagliatamente nei paragrafi seguenti:<br />

Allestimento tipo A1<br />

Allestimento tipo A2<br />

Allestimento tipo A3 e auditorium<br />

Allestimento tipo Aula Formazione: si veda il capitolo 7.3<br />

7.1.2.1 Allestimento tipo A1<br />

L’allestimento A1 è il più semplice, adottato per sale con un ridotto numero di posti (fino a 20) e prevede<br />

solo la disponibilità di un sistema di proiezione multimediale che consenta sia la visualizzazione di<br />

presentazioni da sorgente PC, sia la visione televisiva.<br />

L’allestimento A1 allestimenti dovrà avere la seguente dotazione minima:<br />

Sistema di amplificazione audio e videoconferenza:<br />

o Terminale standalone di video-conferenza su IP, dotato delle seguenti caratteristiche<br />

tecniche minime:<br />

• Sezione video<br />

telecamera separabile dall’apparato terminale con cavo di collegamento<br />

di almeno 3 m di lunghezza<br />

ottica ad elevata qualità e luminosità<br />

zoom con escursione da inquadratura grandangolare a minima<br />

distorsione (a fuoco da 50cm) ad inquadratura tele per mezzobusto fino<br />

a <strong>10</strong> metri di distanza<br />

autofocus<br />

movimento motorizzato con memoria rapida delle inquadrature<br />

sarà apprezzata una soluzione per la visualizzazione dello stato di<br />

“microfono aperto”: tale soluzione deve rimandare la luce rossa/verde<br />

dello stato di microfono chiuso/aperto su un pannellino luminoso posto<br />

sopra il monitor, in modo che sia ben visibile a tutti i partecipanti<br />

completamente controllabile da telecomando<br />

Funzionalità di inquadratura automatica del relatore<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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<br />

<br />

Massima risoluzione video consentita Full HD (1920x<strong>10</strong>80 punti<br />

progressive scan) ad almeno 30 frame al secondo, con funzioni di<br />

rescaling automatico a seconda della banda disponibile<br />

Visualizzazione Picture in Picture della scena ripresa dalla telecamera<br />

locale<br />

• Sezione audio<br />

Microfono omnidirezionale ad elevato guadagno con risposta in<br />

frequenza almeno da 50 a 18000 Hz con cavo di collegamento di<br />

lunghezza almeno pari a 3m<br />

Pulsante integrato per l'esclusione del microfono con LED indicatore di<br />

microfono acceso/spento<br />

Controllo automatico del guadagno e funzionalità di cancellazione<br />

dell’eco e del rumore di fondo di sala<br />

• Connessioni di I/O<br />

Connessione di rete ethernet RJ45<br />

Uscita audio stereo analogica RCA e digitale con connettore ottico o RCA<br />

Connettore jack per cuffia<br />

Uscita video digitale in standard digitale DVI o HDMI, e composita con<br />

connettori RCA<br />

Ingresso audio/video aggiuntivo in risoluzione full HD con connettore<br />

HDMI o DVI o analogico composito per consentire la connessione di PC<br />

o altre periferiche per la visualizzazione di contenuti (DVD, altri<br />

dispositivi audio/video)<br />

• Funzionalità di conferenza<br />

Possibilità di organizzare conferenze a 3 direttamente dal terminale, con<br />

risoluzione video di almeno 720P (1360x720 punti progressive scan) per<br />

canale e funzioni di rescaling automatico<br />

Funzionalità di ingrandimento automatico a video dell’endpoint<br />

attualmente in conversazione<br />

Monitoraggio del terminale tramite protocollo SNMP e gestibilità<br />

completa da remoto mediante interfaccia Web.<br />

Supporto agli standard SIP e H.323, con funzionalità di cifratura del<br />

traffico, NAT traversal e supporto alle sessioni H.239 (video e dati)<br />

Funzioni di chiamata rapida, accesso alla rubrica telefonica e memoria<br />

degli interni telefonici e indirizzi IP chiamati<br />

Sistema di videoregistrazione<br />

o Sistema di videoregistrazione su DVD e HDD con riproduzione in FULL HD e con ingressi<br />

HDMI oltre che analogici e FireWire.<br />

o Dotazione di una uscita LAN per l’accesso ai file registrati anche da rete<br />

o Possibilità di effettuare anche registrazioni del solo audio in formato MP3 o WMA con<br />

qualità selezionabile<br />

o Selezione semplificata della fonte di registrazione<br />

Sistema di proiezione multimediale e visione TV<br />

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<br />

o Display LCD con sintonizzatore DVB-T integrato, montato su supporto spostabile su ruote<br />

dotate di blocco, con mensole per l’alloggiamento del videoregistratore e del terminale<br />

per videoconferenze. La selezione del mobile per il supporto dovrà avvenire, per colori e<br />

finiture, in armonia con l’estetica degli arredi scelti.<br />

o Il display così installato dovrà avere le seguenti caratteristiche tecniche minime<br />

• dimensioni dello schermo almeno pari a 52 pollici in diagonale in fattore di forma<br />

16:9<br />

• doppio sintonizzatore TV analogico e digitale in standard DVB-T con slot per<br />

smart card e supporto alle funzioni di TV interattiva MHP<br />

• ingresso USB per la visualizzazione di fotografie o brani audio in formato MP3<br />

• risoluzione full HD <strong>10</strong>80P (1920x<strong>10</strong>80)<br />

• rapporto di contrasto: almeno pari a 15.000:1<br />

• luminosità minima di 500 cd/mq<br />

• interfacce: almeno una D-SUB, almeno 1 HDMI, almeno 1 DVI, almeno 1 S-Video<br />

ed almeno 1 video composito, jack per cuffie e uscita audio stereo<br />

• impianto di diffusione sonora stereo integrato in grado di garantire la corretta e<br />

omogenea copertura dell’area di ascolto con minimo 70dB +/- 3dB per<br />

postazione di ascolto con Headroom non inferiore a 6dB e indice STI non<br />

inferiore a 0.7<br />

Collegamento delle componenti TV, videoregistratore e terminale di videoconferenza in modo da<br />

poter commutare l’ingresso al display sulla sorgente desiderata<br />

Fornitura di cavi di collegamento di lunghezza almeno pari a 5m ciascuno per la connessione di PC<br />

con uscita VGA, DVI-A, HDMI al display della sala<br />

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7.1.2.2 Allestimento tipo A2<br />

L’allestimento A2, è previsto in sale riunioni di medio/piccole dimensioni ma dotate di un numero<br />

sufficientemente ampio di postazioni tali da poter essere utilizzate per riunioni o incontri ufficiali.<br />

Dovrà prevedere le seguenti dotazioni base:<br />

Sistema di amplificazione audio:<br />

o Pre mixer a controllo manuale \ digitale con almeno quattro zone in uscita indipendenti e<br />

almeno 5 ingressi micro \ linea con phantom power<br />

• selezione delle zone dal frontale<br />

• regolazione toni e sensibilità indipendente per ogni I/P micro<br />

• noise gate inseribile in mix con treshold regolabile<br />

• controllo seriale RS 232.<br />

o Impianto microfonico wireless<br />

• 2 microfoni wireless radio portatili handheld con trasmettitore integrato.<br />

• 2 microfoni wireless radio di tipo Lavalier con clip per l’aggancio e trasmettitore<br />

da cintura.<br />

• basi da tavolo con microfono con capsula di tipo a cardioide a “collo d’oca”,<br />

pulsante per la richiesta della voce e led di segnalazione di attività. Il numero di<br />

basi è calcolato in numero pari al 60% dei posti previsti per la sala (per il numero<br />

di posti per sala si faccia riferimento all’Allegato tecnico 1).<br />

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<br />

• una delle basi da tavolo con funzione presidenza, in grado di regolare gli<br />

interventi delle altre basi.<br />

• microfono da tavolo omnidirezionale ad uso delle video conferenze<br />

• sistema di ricezione e controllo delle basi microfoniche e dei microfoni wireless<br />

da mano e da cravatta, montabile a rack.<br />

• tutti i microfoni forniti dovranno avere risposta in frequenza minima da 75 Hz a<br />

14.000 Hz<br />

o Diffusione sonora<br />

• almeno 4 diffusori bass reflex (oppure aggiuntivi, in numero sufficiente per avere<br />

una buona acustica in ogni punto della sala) con potenza almeno pari a 120W ad<br />

8 ohm, installazione ad incasso ed in generale in grado di armonizzarsi con il<br />

design degli interni<br />

• 2 diffusori compatti in configurazione array con potenza almeno pari a 150W a 8<br />

ohm, predisposti per il montaggio in verticale lato LCD\Plasma o schermo<br />

• risposta in frequenza: 20 Hz – 20.000 Hz è richiesta l’installazione di idoneo<br />

subwoofer in accordo con l’estetica di sala<br />

• l’impianto di diffusione sonora installato dovrà essere in grado di garantire la<br />

corretta e omogenea copertura dell’area di ascolto con minimo 70dB +/- 3dB per<br />

postazione di ascolto con Headroom non inferiore a 6dB e indice STI non<br />

inferiore a 0.7<br />

Sistema di proiezione multimediale e TV:<br />

o In luogo del display LCD, nelle sale con allestimento A2 è previsto un sistema con<br />

videoproiettore montato a soffitto con il relativo supporto e schermo a parete avente le<br />

seguenti caratteristiche tecniche minime:<br />

• risoluzione: Nativa Full HD <strong>10</strong>80P (1920x<strong>10</strong>80 punti) in fattore di forma 16:9,<br />

compatibile con ingresso PC in formato 4:3 fino a risoluzioni di 1600x1200, con<br />

funzione di auto-adattamento della risoluzione<br />

• luminosità: almeno pari a 3.500 ANSI lumen<br />

• rapporto di contrasto almeno pari a 2.500:1<br />

• interfacce di ingresso D-SUB, HDMI o DVI, DVI, S-Video e composito<br />

• telecomando per il controllo remoto e scheda di rete per la gestione e la<br />

supervisione in remoto<br />

• obiettivo con zoom motorizzato telecomandabile in grado di produrre un quadro<br />

con diagonale di almeno <strong>10</strong>0” a 3m di distanza senza distorsioni<br />

• controlli di distorsione a trapezio simmetrico, botte, cuscino, trapezio<br />

asimmetrico<br />

• scheda esterna con sintonizzatore digitale DVB-T<br />

o Schermo per proiezione di idonee dimensioni a garantire una corretta visualizzazione a<br />

tutti i partecipanti. Le dimensioni in diagonale dello schermo dovranno essere adeguate<br />

alle dimensioni della sala e comunque non inferiori a 120”.<br />

o Sintonizzatore TV digitale DVB-T ed analogico dotato di slot per smart card e output<br />

HDMI<br />

o Video Processore con DSP di conversione e cross scaling UP \ DOWN da analogico a HD -<br />

SDI e viceversa, con possibilità di effetti seamless \ cuts \ fading \ egde blending e PIP e<br />

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<br />

correttamente dimensionato per garantire la fruizione dei segnali presenti in sala inclusa<br />

videoconferenza Full HD. Questo componente avrà la funzione di<br />

• consentire la selezione in modo semplificato della fonte video da visualizzare (ad<br />

es: videoconferenza o PC) e la miscelazione dei vari segnali in modo flessibile<br />

• consentire il collegamento di dispositivi esterni quali PC o altre fonti anche se<br />

non dotate di uscite digitali<br />

• telecomando unificato per il controllo remoto di tutte le apparecchiature<br />

dell’impianto audio/video, incluse videoconferenza e impianto di<br />

videoregistrazione. Il telecomando può anche essere di marca differente dal<br />

display televisore, purché sia consegnato completamente configurato per la<br />

gestione di tutti gli impianti. La centrale CPU del telecomando dovrà avere<br />

connettività di rete e protocollo TCP/IP per garantirne la gestione attraverso il<br />

sistema di supervisione globale del network multimediale.<br />

Sistema di video-conferenza:<br />

o Terminale standalone di video-conferenza su IP, dotato delle seguenti caratteristiche<br />

tecniche minime:<br />

• Sezione video<br />

telecamera separabile dall’apparato terminale con cavo di collegamento<br />

di almeno 5 m di lunghezza<br />

ottica ad elevata qualità e luminosità<br />

zoom con escursione da inquadratura grandangolare a minima<br />

distorsione (a fuoco da 50cm) ad inquadratura tele per mezzobusto fino<br />

a 15 metri di distanza<br />

autofocus<br />

movimento motorizzato con memoria rapida delle inquadrature<br />

completamente controllabile da telecomando<br />

sarà apprezzata una soluzione per la visualizzazione dello stato di<br />

“microfono aperto”: tale soluzione deve rimandare la luce rossa/verde<br />

dello stato di microfono chiuso/aperto su un pannellino luminoso posto<br />

in posizione ben visibile da tutti gli astanti, in modo che sia facilmente<br />

comprensibile a tutti lo stato della conferenza<br />

Funzionalità di inquadratura automatica del relatore<br />

Massima risoluzione video consentita Full HD (1920x<strong>10</strong>80 punti<br />

progressive scan) ad almeno 30 frame al secondo, con funzioni di<br />

rescaling automatico a seconda della banda disponibile<br />

Visualizzazione Picture in Picture della scena ripresa dalla telecamera<br />

locale<br />

• Sezione audio<br />

Collegamento all’impianto microfonico di sala<br />

Controllo automatico del guadagno e funzionalità di cancellazione<br />

dell’eco e del rumore di fondo di sala<br />

• Connessioni di I/O<br />

Connessione di rete ethernet RJ45<br />

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<br />

<br />

Uscita audio stereo analogica RCA e digitale con connettore ottico o RCA<br />

Connettore jack per cuffia<br />

Uscita video digitale in standard digitale DVI o HDMI, analogica VGA D-<br />

SUB e composita con connettori RCA<br />

Ingresso audio/video aggiuntivo in risoluzione full HD con connettore<br />

HDMI o DVI o analogico composito per consentire la connessione di PC<br />

o altre periferiche per la visualizzazione di contenuti (DVD, altri<br />

dispositivi audio/video)<br />

• Funzionalità di conferenza<br />

Possibilità di organizzare conferenze a 3 direttamente dal terminale, con<br />

risoluzione video di almeno 720P (1360x720 punti progressive scan) per<br />

canale e funzioni di rescaling automatico<br />

Funzionalità di ingrandimento automatico a video dell’endpoint<br />

attualmente in conversazione<br />

Monitoraggio del terminale tramite protocollo SNMP e gestibilità<br />

completa da remoto mediante interfaccia Web.<br />

Supporto agli standard SIP e H.323, con funzionalità di cifratura del<br />

traffico, NAT traversal e supporto alle sessioni H.239 (video e dati)<br />

Funzioni di chiamata rapida, accesso alla rubrica telefonica e memoria<br />

degli interni telefonici e indirizzi IP chiamati<br />

Sistema di videoregistrazione<br />

o Sistema di videoregistrazione su DVD e HDD con riproduzione in FULL HD e con ingressi<br />

HDSDI oltre che analogici e FireWire.<br />

o Dotazione di una uscita LAN per l’accesso ai file registrati anche da rete<br />

o Possibilità di effettuare anche registrazioni del solo audio in formato MP3 o WMA con<br />

qualità selezionabile<br />

o Selezione semplificata della fonte di registrazione<br />

Sistema di controllo impianti di sala e altri impianti speciali<br />

o La sala dovrà essere dotata di un sistema di telecontrollo degli impianti dotato di<br />

centralina e telecomando wireless touch-screen per gestire in modo semplificato il<br />

sistema di illuminazione, i tendaggi e gli oscuramenti motorizzati, la selezione<br />

dell’ingresso audio/video del proiettore, l’accensione/spegnimento dello stesso. Il<br />

sistema installato dovrà essere compatibile almeno con il protocollo per il controllo di<br />

impianti domotici Siemens EIB/DALI. Si tenga presente che le sale sono dotate di impianti<br />

di azionamento dei tendaggi di tipo tradizionale con comando a pulsante<br />

o Gli impianti di sala dovranno essere dotati di funzionalità di distacco automatico in caso<br />

di attivazione dell’impianto EVAC di evacuazione assistita. In queste situazioni il sistema<br />

di controllo dovrà automaticamente posizionarsi in uno scenario con le luci di sala accese<br />

e tutti gli impianti audio/video spenti<br />

o Data la presenza di un impianto di videoconferenza ad alta qualità e date le dimensioni<br />

della sala, dovrà essere previsto un impianto di illuminazione aggiuntivo rispetto a quello<br />

già presente in sala. L’impianto di illuminazione aggiuntivo dovrà essere di potenza<br />

illuminante sufficiente a garantire una visione ottimale della sala dalla telecamera<br />

dell’impianto di videoconferenza con una corretta resa dei colori. Nella scelta<br />

dell’impianto si dovranno considerare i seguenti requisiti minimi:<br />

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• L’impianto dovrà essere integrato con il sistema di controllo di cui al punto<br />

precedente in modo da poter selezionare gli scenari di illuminazione sulla base<br />

dell’utilizzo della sala<br />

• Le lampade selezionate dovranno essere del tipo ad incasso armonizzate con gli<br />

arredi di sala e con impiego di tecnologie che limitino al massimo gli effetti di<br />

riscaldamento<br />

7.1.2.3 Allestimento tipo A3<br />

Questo allestimento è analogo a quello A2 definito in precedenza, con le seguenti caratteristiche minime<br />

aggiuntive.<br />

Impianto di videoripresa e audio/video/mixing<br />

o Due telecamere digitali a soffitto (che diventano quattro in caso di sale con più di 49<br />

posti, come indicato nell’Allegato Tecnico 1) motorizzate dotate delle seguenti<br />

caratteristiche minime<br />

• rotanti a 340 gradi in orizzontale e almeno <strong>10</strong>0 gradi in verticale<br />

• velocità massima di rotazione PAN 90°s TILT 70°s<br />

• sistema di auto inquadratura dello speaker ad attivazione automatica<br />

dall’impianto microfonico (lo speaker con il microfono attivo viene inquadrato)<br />

con selezione automatica della telecamera appropriata<br />

• Risoluzione delle telecamere in Full HD<br />

• Frame rate in acquisizione almeno pari a 30 FPS<br />

• Zoom ottico motorizzato in grado di passare da una inquadratura grandangolare<br />

a copertura dell’80% della superficie della sala ad una inquadratura diretta a<br />

copertura del singolo speaker in mezzobusto<br />

• Minimo di 9 impostazioni preset<br />

o Sistema di commutazione e mixing audio/video comandabile da remoto con possibilità di<br />

definire varie configurazioni di sala e montabile a rack, in modo da contenere lo spazio<br />

occupato<br />

o Matrice video con funzioni di mixer seamless per la gestione delle telecamere aggiuntive<br />

Impianto di videoconferenza<br />

o Il terminale di videoconferenza, rispetto all’allestimento A1, non sarà dotato di<br />

telecamera esterna, ma collegato con il mixer audio/video in modo da poter essere<br />

miscelato con il sistema di videoproiezione e ricevere in ingresso il segnale audio/video<br />

proveniente dalla sala, l’impianto microfonico ed eventualmente la sorgente video da PC<br />

usata per proiettare slide show. Il terminale adottato dovrà essere adatto al montaggio<br />

in rack<br />

Sistema di amplificazione audio e diffusione sonora:<br />

o Caratteristiche dell’impianto di amplificazione e diffusione sonora analoghe<br />

all’allestimento A2<br />

o Il mixer audio in questo caso è sostituito dall’impianto di mixing audio/video indicato in<br />

precedenza<br />

o Numero di basi microfoniche da tavolo pari almeno al 60% del numero di posti della sala<br />

Sistema di proiezione multimediale:<br />

o Analogo all’allestimento A2.<br />

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Impianti speciali e regia:<br />

o Console di regia per la movimentazione delle telecamere per la gestione e registrazione<br />

dei segnali audio/video della sala. Ove possibile, per ragione di contenimento degli spazi<br />

ed estetiche, l’interfaccia di controllo della console deve essere basata su software per<br />

PC e non su banchi di regia classici<br />

o La sala dovrà essere dotata di un sistema di telecontrollo degli impianti dotato di<br />

centralina e telecomando wireless touch-screen per gestire in modo semplificato il<br />

sistema di illuminazione, i tendaggi e gli oscuramenti motorizzati, la selezione<br />

dell’ingresso audio/video del proiettore, l’accensione/spegnimento dello stesso. Il<br />

sistema installato dovrà essere compatibile almeno con il protocollo per il controllo di<br />

impianti domotici Siemens EIB/DALI. Si tenga presente che le sale sono dotate di impianti<br />

di azionamento dei tendaggi di tipo tradizionale con comando a pulsante.<br />

o Tale sistema dovrà consentire anche la possibilità di definire scenari memorizzati per<br />

l’impostazione rapida della sala e, ove sia previsto il sistema di room combining, essere<br />

controllato da remoto via rete dati da una console centrale unica.<br />

o Gli impianti di sala dovranno essere dotati di funzionalità di distacco automatico in caso<br />

di attivazione dell’impianto EVAC di evacuazione assistita. In queste situazioni il sistema<br />

di controllo dovrà automaticamente posizionarsi in uno scenario con le luci di sala accese<br />

e tutti gli impianti audio/video spenti<br />

o Data la presenza di un impianto di videoconferenza e di ripresa ad alta qualità e date le<br />

dimensioni della sala, dovrà essere previsto un impianto di illuminazione aggiuntivo<br />

rispetto a quello già presente in sala. L’impianto di illuminazione aggiuntivo dovrà essere<br />

di potenza illuminante sufficiente a garantire una visione ottimale di ogni area della sala<br />

dall’impianto di videoripresa con una corretta resa dei colori. Nella scelta dell’impianto si<br />

dovranno considerare i seguenti requisiti minimi:<br />

• L’impianto dovrà essere integrato con il sistema di controllo di cui al punto<br />

precedente in modo da poter selezionare gli scenari di illuminazione sulla base<br />

dell’utilizzo della sala<br />

• Le lampade selezionate dovranno essere del tipo ad incasso armonizzate con gli<br />

arredi di sala e con impiego di tecnologie che limitino al massimo gli effetti di<br />

riscaldamento<br />

La dotazione di sala comprende la posa in opera di tutti i cablaggi necessari al trasporto del segnale agli<br />

impianti di sala ed il collegamento del sistema di controllo all’impianto elettrico. E’ altresì incluso<br />

nell’appalto il rack compatto completo di cablaggi e accessori atti ad ospitare gli apparati centrali di<br />

amplificazione e mixing.<br />

Il Fornitore dovrà anche provvedere all’esecuzione di tutte le eventuali opere edili per il posizionamento<br />

di vie cavo qualora non presenti o non sufficienti e per il montaggio dei vari accessori a parete o a soffitto.<br />

I cavi coassiali per il trasferimento dei segnali dovranno essere selezionati per contenere le perdite del<br />

segnale in valori bassi mantenendo le dimensioni del cavo ridotte per evitare intasamenti delle<br />

canalizzazioni. NB. E’ richiesta la presentazione della documentazione relativa ai cavi scelti che sarà<br />

sottoposta a valutazione e qualora accettata non sarà sostituibile in corso d’opera.<br />

Dovranno inoltre essere adottati accorgimenti per evitare che differenze di potenziale di terra tra le varie<br />

apparecchiature connesse alla rete multimediale ma localizzate in punti distanti tra loro, provochino<br />

disturbi sulle immagini visualizzate.<br />

In conseguenza di quanto sino a qui esposto viene richiesto che la banda passante nel trasferimento dei<br />

segnali video grafici sia piatta nel campo 50 Hz ..300 MHz + o – 3 dB , per i segnali Video SD la banda dovrà<br />

essere almeno 50 Hz .. <strong>10</strong> MHz + o – 3 dB.<br />

7.1.2.4 Allestimento Auditorium<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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3204<br />

3205<br />

Nella sede di via Taramelli nell’edificio “ex SIA” è presente un auditorium con palco/platea. Questo<br />

allestimento è analogo nella categoria dei materiali a quello di tipo A3 definito in precedenza, con le<br />

seguenti caratteristiche distintive. Salvo diversa indicazione, sono indicate unicamente le caratteristiche<br />

che si differenziano rispetto all’allestimento A3.<br />

Impianto di videoripresa e audio/video/mixing<br />

o Quattro telecamere digitali a soffitto con caratteristiche uguali ad allestimento A3 per la<br />

ripresa del palco e della platea<br />

o Sul palco vanno previste 6 postazioni ad incasso per l’ingresso per segnali VGA/DVI-<br />

D/audio, collegati alla matrice ed al sistema di mixing<br />

Impianto di videoconferenza<br />

o Nessuna variazione<br />

Sistema di amplificazione audio e diffusione sonora:<br />

o Sono richieste solo le seguenti dotazioni microfoniche<br />

• 6 basi microfoniche di tipo “gooseneck” per il palco (con funzione<br />

presidente/delegato)<br />

• 4 radiomicrofoni di tipo Lavalier<br />

• 2 radiomicrofoni da mano<br />

• 1 radiomicrofono “head mount”<br />

o L’impianto di diffusione dovrà essere progettato per garantire una pressione sonora<br />

massima senza distorsioni di 70dB per utente (la sala ha una capienza di circa 150<br />

persone) con una risposta in frequenza da 40 Hz a 18.000 Hz<br />

Sistema di proiezione multimediale:<br />

o Va fornito quanto segue:<br />

• Due videoproiettori con caratteristiche identiche a quelli dell’allestimento A3<br />

• Due schermi per videoproiettore avvolgibili e motorizzati ad alta riflettività con<br />

diagonale di 3m (l’alloggiamento per il montaggio è già predisposto)<br />

• Tre schermi LCD da 50” di diagonale da montarsi sulle colonne per la visione da<br />

parte delle file posteriori della platea<br />

• 6 schermi LCD di diagonale all’incirca 20” da montare sul palco ad uso dei<br />

relatori, connessi al sistema di video mixing<br />

Impianti speciali e regia:<br />

o Nessuna variazione<br />

7.1.3 Numero di sale da allestire per tipologia<br />

In questo punto è riportato il numero e la tipologia di sale da allestire in via Taramelli. L’elenco esclude le<br />

aule formazione, trattate in dettaglio al punto 7.3 e le sale ad uso della Protezione Civile, trattate in<br />

dettaglio al punto 7.2. Le sale qui indicate sono quelle di tipologia standard, anche se la struttura<br />

architettonica delle stanza, soprattutto nel caso delle sale di tipo A3 potrebbe variare da sala riunioni con<br />

tavolo centrale ad auditorium con palco e platea. Le dotazioni tecniche audiovisive rimangono le<br />

medesime, cambia in questi casi unicamente la disposizione degli impianti. Il Fornitore avrà l’onere di<br />

supportare RL nella definizione del posizionamento ottimale degli impianti in fase di realizzazione delle<br />

sale.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

3206<br />

Tabella <strong>10</strong> - Sale multimediali di via Taramelli<br />

Tipo di sala<br />

A1 55<br />

A2 15<br />

Numero di sale<br />

da realizzare (*)<br />

Note<br />

A3 7 Queste sale necessitano di<br />

Auditorium 1<br />

una progettazione specifica a<br />

valle dell’aggiudica<br />

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32<strong>10</strong><br />

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3238<br />

3239<br />

3240<br />

3241<br />

3242<br />

(*) Definisce il numero di sale la cui realizzazione è inclusa nell’appalto. RL potrà decidere liberamente se<br />

realizzarle tutte nelle prime fasi dell’appalto ovvero se pianificarne una realizzazione più dilazionata nel<br />

tempo.<br />

RL richiede che il Fornitore acconsenta a variare l’allestimento sino al 5% delle sale di tipo A1 in A2 o<br />

viceversa, in fase di realizzazione, su richiesta di RL e senza alcun onere aggiuntivo per RL.<br />

7.1.4 Impianti di regia delle sale<br />

Dovrà essere installato, presso i locali del presidio tecnico ovvero presso altri locali indicati da RL a valle<br />

della aggiudica un sistema di regia a copertura delle singole le sale di tipo A2 ed A3 installate nella sede di<br />

via Taramelli, escluse quelle di pertinenza della Protezione Civile, di cui al punto 7.2, che saranno invece<br />

dotate di una propria regia unificata.<br />

Tale impianto si comporrà di due componenti:<br />

Un sistema di regia degli impianti di sala installato nella sala stessa e, quindi, di piccole dimensioni<br />

adatto all’installazione in un rack piccolo o un carrello<br />

Una regia centrale che deve consentire il controllo remoto delle seguenti componenti<br />

architetturali<br />

o Tutti gli impianti delle sale comandabili via IP (si veda anche il punto seguente) incluso il<br />

sistema di controllo delle luci, oscuramenti e scenari di configurazione, di cui al<br />

successivo punto 7.1.4.<br />

o Gli impianti Audio/video completi (comprese inquadrature delle telecamere, audio/video<br />

mixing, selezione delle sorgenti almeno delle sale di tipo A3 ed auditorium<br />

La regia centrale, dotata di una opportuna quantità di monitor per la gestione contemporanea di più sale,<br />

ha la funzione di consentire l’assistenza a riunioni ed eventi programmati nelle sale di maggiori dimensioni<br />

senza richiedere la presenza di personale tecnico del Fornitore in aula. La regia centrale prevede la replica<br />

di tutte le funzioni delle singole regie di sala, incluse le funzionalità di registrazione, invio al sistema di<br />

streaming ed altre operazioni di mixing e commutazione audio/video.<br />

Per le sole sale di tipo A3 è richiesta la possibilità di gestione in modo unificato (room combining) degli<br />

impianti, ovvero ciascuna sala replicherà esattamente la medesima configurazione e le medesime<br />

selezioni degli ingressi/uscite, gestite quindi in modo coordinato.<br />

Gli interventi di assistenza a riunioni ed eventi potranno quindi richiedere la gestione della regia interna<br />

alle sale oppure la gestione tramite la regia centrale.<br />

7.1.5 Sistema di gestione degli impianti delle sale multimediali<br />

È richiesto che il Fornitore renda disponibile presso la sede di Taramelli e per la sede di Palazzo Pirelli un<br />

sistema per la gestione da remoto su IP di tutti gli apparati delle sale dotate di sistema per il telecontrollo<br />

di impianti. In Palazzo Lombardia è già presente un sistema analogo, che il Fornitore dovrà prendere in<br />

carico.<br />

In particolare, il sistema deve consentire le seguenti funzionalità di base:<br />

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Controllo di tutti gli aspetti della sala secondo quanto consentito dal sistema domotico installato<br />

Selezione degli ingressi e uscite audio/video, regolazione di luci e tendaggi<br />

Definizione di “scenari” di allestimento per le sale più complesse, in modo da poter individuare<br />

una serie di configurazioni predefinite di tutti gli apparati.<br />

Se il Fornitore svilupperà questo sistema di gestione delle sale multimediali appositamente per RL, si<br />

richiede che tutto il codice sorgente oltre che l’eseguibile, vengano consegnati ad RL per permettere<br />

successive modifiche in base all’evoluzione delle sale e dei servizi.<br />

Saranno apprezzare soluzioni in cui le operazioni di controllo remoto potranno essere effettuare da<br />

un’unica console.<br />

Al termine del contratto di appalto, la licenza di questo software potrà divenire di proprietà di RL.<br />

7.2 Allestimento sala operativa e sale riunioni della Protezione civile<br />

7.2.1 Contesto della Sala Operativa attuale e sviluppi previsti<br />

L’attuale Sala Operativa regionale di Protezione Civile occupa le parti terminali dei piani -1 e Terra del<br />

lotto blu della sede di via Taramelli, per un totale di circa 1.000 mq. In questi spazi sono presenti 44<br />

postazioni operatore e sale riunioni per 55 posti complessivi.<br />

La proposta di riorganizzazione ed implementazione in cui si inserisce la presente appalto prevede di<br />

utilizzare la parte terminale del blocco blu dal piano -1 al piano 5 per un totale di circa 2.500 mq. In questi<br />

spazi sono previste 120 postazioni operatore, sale riunioni per 200 posti complessivi e spazi logistici per<br />

garantire l’operatività H24 dell’Unità di Crisi regionale (spogliatoi, foresteria, aree break).<br />

La sala operativa sarà affiancata da varie sale riunione, da una sala stampa e una sala decisioni, oltre che<br />

essere collegata alla sala crisi a Palazzo Lombardia. Tutte queste sale dovranno essere attrezzate con<br />

impianti multimediali e dovrà essere predisposta una sala di regia comune che possa gestire tutti i segnali<br />

audio e video all’interno della sala operativa e delle diverse sale.<br />

Le attività svolte presso la Sala Operativa regionale di Protezione civile afferiscono a diverse funzioni,<br />

modellate secondo gli standard operativi riconosciuti a livello nazionale (c.d. “Metodo Augustus”).<br />

Alcune di questa funzioni sono perennemente attivate: il Centro Funzionale – centro tecnico-scientifico<br />

del sistema regionale – effettua attività H24, in particolare per quanto concerne le azioni di previsione e<br />

prevenzione ai sensi della normativa vigente. Il Fornitore deve quindi tener presente che tutti gli impianti<br />

afferenti a queste funzioni sono da ritenersi accesi 24/7, e selezionare componentistica progettata per<br />

questo grado di utilizzo, onde evitare guasti ripetuti a causa di uso eccessivo.<br />

Gli operatori che seguono questa funzione tecnico-scientifica hanno necessità di poter visualizzare<br />

contemporaneamente dati meteo, visualizzazioni radar, elaborazioni delle applicazioni modellistiche, etc.,<br />

per poter valutare complessivamente la situazione e procedere alla valutazione degli effetti sul territorio e<br />

di possibili evoluzioni di un evento emergenziale in corso.<br />

Altre funzioni perennemente attivate sono quelle relative alla registrazione degli eventi ed alla<br />

realizzazione di prodotti informativi (es. report): anche queste funzioni necessitano di strumenti di<br />

visualizzazione agili e in grado di trasmettere velocemente a molte persone le informazioni pervenute,<br />

selezionate e sintetizzate.<br />

Si deve infine considerare la necessità di fornire al nucleo decisionale presente in Sala Operativa (funzione<br />

Direzione) tutti gli elementi necessari per pianificare e svolgere le attività di preparazione a e di gestione<br />

di una emergenza, tramite la visualizzazione della reportistica costantemente aggiornata e di tutte le<br />

informazioni significative che pervengono alla Sala Operativa (es. visualizzazione di un Registro di Sala per<br />

il dettaglio sull’evento in corso, visualizzazione di notizie ANSA, visualizzazione di telecamere presenti sul<br />

luogo dell’evento, etc.)<br />

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7.2.2 Caratteristiche delle sale multimediali da realizzare a contorno della Sala Operativa<br />

Le sale riunione dovranno essere allestite secondo le diverse tipologie di allestimenti A1, A2 e A3 indicati<br />

rispettivamente ai paragrafi 7.1.2.1, 7.1.2.2 e 7.1.2.3. In Tabella 11 sono indicate le sale corrispondenti, il<br />

piano su cui si trovano e il tipo di allestimento richiesto.<br />

Tabella 11 - Sale riunioni per la Protezione Civile.<br />

Piano Descrizione sala Tipo di allestimento<br />

Piano -1 Sala convegni A3<br />

Piano 0 Sala stampa A2<br />

Sala decisioni<br />

A3<br />

Sala assessore<br />

A1<br />

Sala task force<br />

A1<br />

Piano 1 Sala riunioni A1<br />

Piano 2 Sala riunioni A1<br />

Piano 3 Sala riunioni A1<br />

Piano 4 Sala stampa A2<br />

Sala riunioni/corsi<br />

A2<br />

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33<strong>10</strong><br />

3311<br />

3312<br />

3313<br />

7.2.3 Caratteristiche degli impianti audiovisivi richiesti nella Sala Operativa<br />

La sala operativa, denominata con la nuova dicitura “Sala del Sistema Regionale” (in questo capitolato<br />

verrà mantenuta la dicitura generica di “sala operativa”) sarà disposta su 5 piani, ma solo il primo piano<br />

sarà sempre attivo, con il centro funzionale e il monitoraggio degli incendi boschivi, mentre i piani<br />

superiori verranno attivati a seconda delle esigenze e delle emergenze in corso. Si tenga presente che in<br />

condizioni normali, la sala operativa sarà usata stabilmente da circa 30 persone, concentrate al primo<br />

piano.<br />

Si consideri che, in situazione di emergenza, ovvero in caso di esercitazioni, essendo la sala operativa<br />

pensata per ospitare un centro interforze a cui accederanno diversi soggetti, la popolazione complessiva<br />

potrà superare 250 utenze distribuite sui vari piani.<br />

La sala operativa è da considerarsi un ambiente fortemente integrato, sebbene disposto su più piani, e<br />

interconnesso con le sale riunioni di dimensioni maggiori (A2 ed A3, come indicate al punto precedente).<br />

Per tale motivo, l’architettura del sistema audio video dovrà essere progettata per accentrare tutti i<br />

segnali in un medesimo locale regia. In questo modo, se in condizioni di normale operatività ciascuna sala<br />

riunione ha una gestione interna diretta, in condizioni di emergenza la regia può prendere il controllo di<br />

tutti gli ambienti audio e video.<br />

In Figura 13 è riportata una rappresentazione di massima degli spazi che saranno disponibili ai piani 1,2 e<br />

3 per la sala operativa. Tali spazi, organizzati in un locale a forma di ferro di cavallo, sono caratterizzati da<br />

un certo numero di colonne portanti e dalle parti esterne a finestre.<br />

I piani sovrastanti il primo hanno una struttura edilizia identica, ma saranno dotati di minori attrezzature<br />

in quanto usati solo in caso di emergenze.<br />

7.2.3.1 Allestimento sala operativa per il piano sempre attivo<br />

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7.2.3.1.1 Allestimenti audiovisivi<br />

Al piano 1 la sala operativa è sempre in attività. Il locale è organizzato figurativamente in “isole<br />

operative”, di cui una dedicata al centro funzionale e una agli incendi boschivi, entrambe poste su uno dei<br />

due lati della configurazione a ferro di cavallo. Nella Figura 8 i riquadri contrassegnati con la lettera “H”<br />

sono colonne, mentre le pareti esterne della sala sono vetrate e dotate di apposite tende oscuranti. Tutti i<br />

monitor a parete dovranno quindi essere montati sulle colonne o sulle pareti interne<br />

3320<br />

Pareti vetrate<br />

Posizione parete multitouch<br />

Pareti vetrate<br />

Pareti vetrate<br />

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Posizione schermi «multipli»<br />

Posizione schermi «multipli»<br />

Figura 13 - Piantina di massima degli spazi occupati dalla sala operativa.<br />

In particolare l’area dedicata agli incendi boschivi ha la necessità di visualizzare contemporaneamente su<br />

ampi schermi video i segnali video provenienti dalle telecamere remote per monitorare gli incendi e da<br />

varie altre applicazioni. Si stima che tali sorgenti saranno come minimo 20. Nella figura sopra riportata è<br />

indicata la posizione di tali schermi, identificati con la dicitura schermi multipli”.<br />

Si richiede al Fornitore di proporre una soluzione operativa per la realizzazione di queste pareti<br />

informative, tenendo conto delle seguenti caratteristiche di base:<br />

Le pareti devono poter essere configurate per funzionare in modalità “video wall”, ovvero con<br />

tutti gli schermi riuniti a formare un unico grande schermo di risoluzione pari alla somma delle<br />

singole risoluzioni degli schermi<br />

I singoli schermi devono poter essere gestiti separatamente, inviando a ciascuno una diversa<br />

fonte video, prelevata dalla matrice<br />

La soluzione di schermi multipli va replicata sui due lati della sala, con le medesime caratteristiche<br />

e, in aggiunta, con la possibilità di replicare specularmente i segnali sulle due pareti<br />

Tutti gli schermi richiesti dovranno essere predisposti per un funzionamento ininterrotto 24/7 e<br />

caratterizzati da uno spessore ridotto, entro i 30cm inclusi i supporti a muro.<br />

Oltre agli schermi multipli, vanno previsti nella sala altri 4 schermi LCD o plasma di almeno 42” di<br />

diagonale da posizionarsi sulle pareti o sulle colonne, a discrezione di RL, anch’essi collegati alla matrice<br />

video.<br />

La sala dovrà essere dotata di un impianto microfonico con seguenti caratteristiche:<br />

Stazione base per radiomicrofoni a copertura di tutte le sale sui 5 piani e possibilità di gestire<br />

almeno 6 canali radio in uscita e 4 in ingresso, dotata di tecnologie di trasmissione digitale per la<br />

mitigazione delle interferenze<br />

5 cuffie microfoniche radio con un solo auricolare, sintonizzabili su almeno 3 diversi canali<br />

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5 cuffie microfoniche radio a padiglione chiuso (o auricolari di tipo plug) per operatività in<br />

condizioni rumorose, sintonizzabili su almeno 3 diversi canali<br />

30 cuffie radio a padiglione chiuso (o auricolari di tipo plug) sintonizzabili su almeno 4 differenti<br />

canali gestibili lato regia come canali audio in uscita separati, per consentire l’ascolto di varie<br />

fonti anche in condizioni rumorose<br />

<strong>10</strong> basi microfoniche di tipo gooseneck con capsula direttiva e funzione di eliminazione del<br />

rumore di fondo, con pulsante di esclusione<br />

<strong>10</strong> basi microfoniche ambientali a ricezione omnidirezionale, con pulsante di esclusione<br />

L’impianto di amplificazione e diffusione audio ambientale andrà connesso alla matrice, come le altre sale<br />

ai piani superiori, per consentire la massima flessibilità nella gestione delle fonti e uscite.<br />

7.2.3.1.2 Altri allestimenti<br />

Nella zona centrale si richiede al Fornitore di montare un pannello multi-touch di grandi dimensioni che<br />

abiliti allo sviluppo di applicazioni di condivisione. Tale dispositivo innovativo dovrà consentire sia l’utilizzo<br />

come lavagna, sia per la proiezione multimediale e quindi deve poter essere utilizzato in diverse<br />

condizioni di luminosità.<br />

Il pannello proposto dovrà avere almeno 2m di diagonale, consentire una visualizzazione di segnali da PC<br />

a risoluzione elevata (superiore a 1280x720) e dovrà essere fornito con tutti i driver e kit di sviluppo<br />

necessari a sfruttarne appieno le potenzialità e necessarie per il collegamento a un sistema informatico.<br />

RL non fornisce specifiche precise per tale tecnologia in quanto è interessata a valutare proposte<br />

innovative da parte dei Concorrenti. I requisiti funzionali da rispettare sono i seguenti:<br />

Supporto al multitouch per lo sviluppo si applicazioni per il lavoro collaborativo<br />

Elevata risoluzione<br />

Visibilità in condizioni di luce variabili<br />

Disponibilità di kit di sviluppo e driver per la connettività con sistemi informatici esterni.<br />

Il Fornitore sarà responsabile della manutenzione hardware del dispositivo fornito, mentre lo sviluppo<br />

dell’applicazione per l’utilizzo sarà a carico di RL. Sarà comunque valutata positivamente la disponibilità<br />

del Fornitore a fornire supporto attivo nella fase di sviluppo. Il Fornitore dovrà comunque mettere a<br />

disposizione, su richiesta di RL e nell’ambito dei servizi di consulenza e formazione, personale tecnico<br />

specializzato nella tecnologia proposta, in modo da consentire a RL la possibilità di acquisire le necessarie<br />

competenze per il suo utilizzo.<br />

7.2.3.2 Allestimento altri piani della Sala Operativa<br />

Le sale della Sala Operativa agli altri piani escluso il primo, seppur parte integrante della sala, sono<br />

utilizzati unicamente in situazioni di emergenza. Gli spazi dovranno essere dotati degli impianti audiovisivi<br />

come indicati di seguito, tutti ovviamente da integrarsi nella regia centrale:<br />

Piani 2 e 3: e porzioni di sala operativa poste ai piani 2 e 3 sono anch’esse organizzate ad isole<br />

operative e dovranno avere caratteristiche identiche relativamente alla dotazione di impianti<br />

multimediali. Le dotazioni da installare in tali sale sono le seguenti:<br />

o Sistema di visualizzazione con 4 monitor LCD di 42” di diagonale in formato 16:9 e<br />

risoluzione full HD <strong>10</strong>80P, il più possibile sottili, connessi alla matrice video<br />

o Sistema di diffusione sonora con caratteristiche analoghe a quelle indicate al piano 1.<br />

o Impianto microfonico con le stesse caratteristiche dell’allestimento A2.<br />

Piano 4: sono allestiti degli spazi adibiti a sale riunioni che dovranno essere allestiti con dotazioni<br />

standard come indicato nella Tabella 11<br />

Piano 5: è allestita un’area di ristoro. Tale area dovrà essere attrezzata con un impianto di<br />

diffusione sonora e un sistema di visualizzazione video composto da 4 schermi LCD di diagonale<br />

almeno pari a 46”, posizionati in modo da rendere facilmente visibili le immagini da tutti gli<br />

occupanti della sala le cui dimensioni sono circa di 70 mq. Tale sistema sarà utilizzato in<br />

configurazione combinata, ovvero tutti gli schermi riprodurranno il medesimo segnale<br />

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proveniente dalla sala di regia. L’audio relativo al segnale sarà diffuso dal sistema di diffusione di<br />

sala.<br />

7.2.4 Dotazioni della sala di regia<br />

Al piano -1, il Fornitore dovrà attrezzare una sala di regia che consenta di gestire tutti i segnali audio e<br />

video delle sale riunioni e interconnettersi con le regie di sala nel Palazzo Lombardia, in particolar modo<br />

con la sala denominata “Sala Crisi”. A causa della gran quantità di personale potenzialmente coinvolto<br />

nelle attività della sala operativa a causa di emergenze e del numero di flussi informativi audio e video da<br />

gestire, l’infrastruttura di regia centralizzata con relative matrici video multi-in e multi-out assume<br />

un’importanza vitale nella gestione delle informazioni.<br />

E’ richiesta quindi al Fornitore una particolare attenzione nella selezione delle matrici di commutazione<br />

dei segnali audio/video, che devono essere caratterizzati da alcuni elementi chiave:<br />

Ampia dotazione di ingressi e uscite audio e video digitali ed analogiche<br />

Ampia espandibilità modulare<br />

Controllo completamente computerizzato<br />

Gestibilità da remoto via IP mediante interfaccia Web o client user-friendly<br />

Nel rispetto di tali requisiti base, tala sala di regia dovrà essere dotata di:<br />

Una matrice video in grado di gestire almeno 150 ingressi e uscite audio/video digitali e<br />

analogiche provenienti sia da fonti RGB (VGA,XGA,UXGA) sia da segnali televisivi. La matrice<br />

dovrà essere completamente controllabile da remoto via IP ed essere dotata di ampia possibilità<br />

di espansione modulare per gestire sino a <strong>10</strong>00 ingressi/uscite.<br />

Un sistema di audio/video mixing con almeno 50 ingressi audio e 50 video digitali e analogici, con<br />

Sistema di gestione della matrice da remoto tramite interfaccia Web oppure apposito client da<br />

PC, in grado di consentire il controllo completo delle matrici di commutazione audio/video e in<br />

grado di rappresentare in forma grafica user-friendly la disposizione delle varie fonti nella<br />

struttura. Tale software deve poter definire un numero illimitato di possibili configurazioni,<br />

richiamabili in modo semplice, oltre che di intervenire in modo diretto sulle sorgenti e uscite.<br />

Sistema di room combining o equivalente che coinvolge tutte le sale riunioni e le porzioni della<br />

sala operativa oltre che la sala crisi dislocata in Palazzo Lombardia. Tale sistema, comandabile dal<br />

software di cui al punto precedente, deve consentire di “fondere” tutti i sistemi audiovisivi delle<br />

varie sale in uno solo, comandabile come se si trattasse di un’unica grande sala riunioni. Ciò<br />

consente ad esempio l’invio istantaneo di una singola fonte video su tutte le sale<br />

contemporaneamente.<br />

7.2.5 Ausili audiovisivi ulteriori inclusi nell’appalto<br />

Dovranno essere fornite, in aggiunta alle dotazioni fisse delle sale sinora indicate, anche i seguenti ausili<br />

audiovisivi:<br />

30 display LCD di diagonale tra i 19” ed i 21” con schermo touch screen (almeno dual touch)<br />

formato 16:9 o 16:<strong>10</strong>. Tali display devono essere provvisti di un supporto in grado di orientarli per<br />

un uso a tavolino (con inclinazione rispetto al piano del tavolo di 45°) oppure per un uso a parete.<br />

I monitor previsti devono disporre di ingresso VBA e DVI e di una connessione USB per il<br />

collegamento ad un qualsiasi PC e di tutti i necessari driver per consentire di utilizzarli in<br />

sostituzione di mouse e tastiera.<br />

Fornitura di un videoproiettore portatile (almeno 6000 ansi-lumen) e di un monitor LCD o Plasma<br />

di almeno 42" di diagonale in formato 16:9 per utilizzo in aree esterne, corredati di relativi cavi<br />

VGA, HDMI e DVI di lunghezza pari a <strong>10</strong>m ciascuno<br />

Per questi elementi è prevista unicamente la fornitura e manutenzione hardware, mentre l’effettiva<br />

gestione verrà effettuata direttamente da RL.<br />

7.3 Allestimento aule formazione in via Taramelli<br />

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RL realizzerà presso la sede di via Taramelli una serie di aule formazione che possono essere distinte in tre<br />

tipologie:<br />

Grande, dotata di un numero di posti superiore a 50.<br />

Media , dotata di un numero di posti tra 28 e 30.<br />

Piccola, con circa 15 posti.<br />

In particolare dovranno essere realizzate:<br />

2 sale grandi (una da <strong>10</strong>0/120 posti, disposta ad anfiteatro, e una da 50/60),<br />

12 sale medie<br />

5 sale piccole<br />

Tutte le aule formazione, escluse quelle piccole avranno un sistema di controllo centralizzato degli<br />

impianti con relativa regia per le sale più grandi dotate di telecamere. Il sistema di regia dovrà consentire<br />

di mandare in ingresso al sistema di video streaming il segnale proveniente da una delle aule grandi.<br />

Inoltre, tutte le sale dovranno poter essere gestite tramite un unico sistema di prenotazione (si veda il<br />

paragrafo 7.3.4).<br />

7.3.1 Aule formazione grandi<br />

Le aule formazione grandi dovranno essere dotate di almeno due schermi di proiezione per garantire la<br />

corretta visione in ogni punto delle stesse e di almeno due telecamere per poter riprendere in maniera<br />

ottimale gli eventi formativi. In particolare la sala dovrà inoltre essere dotata di un sistema di videoripresa<br />

che consenta di riprendere il relatore e di registrare i segnali audio/video della lezione in modo che siano<br />

sincronizzati con quanto viene proiettato.<br />

Inoltre sul palco dovrà essere presente uno schermo interattivo touch-screen con penna che consenta al<br />

relatore di fare annotazioni e di evidenziare elementi nella sua presentazione o semplicemente per poter<br />

essere utilizzato come lavagna luminosa interattiva. Tale apparato dovrà collegarsi al videoproiettore e al<br />

computer usato dal docente.<br />

Gli impianti di sala da prevedere sono i seguenti:<br />

Sistema di amplificazione audio:<br />

o Componenti di mixing e amplificazione analoghe a quelle previste per l’allestimento<br />

A2.<br />

o Impianto microfonico dotato di caratteristiche analoghe all’allestimento A2 con le<br />

seguenti dotazioni in termini di microfoni:<br />

• 1 Microfono wireless handheld e 1 microfono wireless Lavalier con clip e<br />

trasmettitore<br />

• 4 basi da tavolo di tipo a collo d’oca con testa microfonica a cardioide<br />

Diffusione sonora<br />

o Analogo all’allestimento A2.<br />

Sistema di proiezione multimediale:<br />

o un sistema con due videoproiettori montati a soffitto con il relativo supporto e<br />

schermo a parete avente le seguenti caratteristiche tecniche minime:<br />

• risoluzione: Nativa Full HD <strong>10</strong>80P (1920x<strong>10</strong>80 punti) in fattore di forma 16:9,<br />

compatibile con ingresso PC in formato 4:3 fino a risoluzioni di 1600x1200,<br />

con funzione di auto-adattamento della risoluzione<br />

• luminosità: almeno pari a 3.500 ANSI lumen<br />

• rapporto di contrasto almeno pari a 2.500:1<br />

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<br />

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• interfacce di ingresso D-SUB, HDMI o DVI, DVI, S-Video e composito<br />

• telecomando per il controllo remoto e scheda di rete per la gestione e la<br />

supervisione in remoto<br />

• obiettivo con zoom motorizzato telecomandabile in grado di produrre un<br />

quadro con diagonale di almeno <strong>10</strong>0” a 3m di distanza senza distorsioni<br />

• controlli di distorsione a trapezio simmetrico, botte, cuscino, trapezio<br />

asimmetrico<br />

• scheda esterna con sintonizzatore digitale DVB-T<br />

o Due schermi per proiezione di idonee dimensioni a garantire una corretta<br />

visualizzazione a tutti i partecipanti. Le dimensioni in diagonale dello schermo<br />

dovranno essere adeguate alle dimensioni della sala e comunque non inferiori a<br />

120”.<br />

o Schermo interattivo touch-screen con penna di almeno 15’’ con possibilità di<br />

collegamento contemporaneo a un PC e agli schermi di proiezione.<br />

o PC fisso di supporto collegato allo schermo interattivo touch-screen con penna (se<br />

necessario) e dotato di tutti i driver necessari e utility per il controllo dell’impianto.<br />

Sistema di video-conferenza:<br />

o Analogo all’allestimento A3 ma con le seguenti indicazioni specifiche<br />

o Opportunamente dimensionato in considerazione delle ridotte dimensioni della sala<br />

e della tipologia d’uso legata alla didattica<br />

o In grado di supportare sessioni di teledidattica con video del relatore e immagini<br />

provenienti dalla sorgente PC<br />

Impianto di videoripresa:<br />

o Due telecamere digitali a soffitto (che diventano quattro in caso di sale con più di 49<br />

posti, come indicato nell’Allegato Tecnico 1) motorizzate dotate delle seguenti<br />

caratteristiche minime<br />

• rotanti a 340 gradi in orizzontale e almeno <strong>10</strong>0 gradi in verticale<br />

• velocità massima di rotazione PAN 90°s TILT 70°s<br />

• sistema di auto inquadratura dello speaker ad attivazione automatica<br />

dall’impianto microfonico (lo speaker con il microfono attivo viene inquadrato)<br />

con selezione automatica della telecamera appropriata<br />

• Risoluzione delle telecamere in Full HD<br />

• Frame rate in acquisizione almeno pari a 30 FPS<br />

• Zoom ottico motorizzato in grado di passare da una inquadratura grandangolare<br />

a copertura dell’80% della superficie della sala ad una inquadratura diretta a<br />

copertura del singolo speaker in mezzobusto<br />

• Minimo di 9 impostazioni preset<br />

o Sistema di commutazione e mixing audio/video comandabile da remoto con<br />

possibilità di definire varie configurazioni di sala e montabile a rack, in modo da<br />

contenere lo spazio occupato<br />

o Matrice video con funzioni di mixer seamless per la gestione delle telecamere<br />

aggiuntive<br />

Sistema registrazione dei segnali audio/video<br />

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o Videoregistratore con caratteristiche analoghe a quello previsto per l’allestimento A2<br />

o Possibilità di sincronizzazione con le presentazioni della lezione provenienti dal<br />

videoproiettore (modalità PIP o split screen).<br />

o Le registrazioni dall’impianto di videoripresa dovranno essere effettuate su un<br />

videoregistratore dotato di HDD interno e possibilità di collegamento a un PC per il<br />

trasferimento dei file<br />

• Impianti speciali e regia:<br />

o Analoghi all’allestimento A3.<br />

7.3.2 Aule formazione medie<br />

Le aule formazione medie sono analoghe, in termini di impianti, alle sale formazione grandi, ma dato che<br />

sono di dimensioni minori si richiede che vi sia un solo schermo di proiezione e una sola telecamera per la<br />

registrazione dei segnali video. Non sono previsto in queste aule nemmeno la matrice video e il sistema di<br />

commutazione e mixing audio/video.<br />

In queste aule viene però richiesta la presenza dello schermo interattivo touch-screen con penna a<br />

supporto del docente che sostituisce la lavagna luminosa e consente di effettuare commenti e<br />

annotazioni anche sulle presentazioni.<br />

Gli impianti di sala da prevedere sono i seguenti:<br />

Sistema di amplificazione audio:<br />

o Componenti di mixing e amplificazione analoghe a quelle previste per l’allestimento<br />

A2.<br />

o Impianto microfonico dotato di caratteristiche analoghe all’allestimento A2 con le<br />

seguenti dotazioni in termini di microfoni:<br />

• 1 Microfono wireless handheld e 1 microfono wireless Lavalier con clip e<br />

trasmettitore<br />

• 2 basi da tavolo di tipo a collo d’oca con testa microfonica a cardioide<br />

Diffusione sonora<br />

o Analogo all’allestimento A2<br />

Sistema di proiezione multimediale:<br />

o un sistema con un videoproiettore montato a soffitto con il relativo supporto e<br />

schermo a parete avente le seguenti caratteristiche tecniche minime:<br />

• risoluzione: Nativa Full HD <strong>10</strong>80P (1920x<strong>10</strong>80 punti) in fattore di forma 16:9,<br />

compatibile con ingresso PC in formato 4:3 fino a risoluzioni di 1600x1200,<br />

con funzione di auto-adattamento della risoluzione<br />

• luminosità: almeno pari a 3.500 ANSI lumen<br />

• rapporto di contrasto almeno pari a 2.500:1<br />

• interfacce di ingresso D-SUB, HDMI o DVI, DVI, S-Video e composito<br />

• telecomando per il controllo remoto e scheda di rete per la gestione e la<br />

supervisione in remoto<br />

• obiettivo con zoom motorizzato telecomandabile in grado di produrre un<br />

quadro con diagonale di almeno <strong>10</strong>0” a 3m di distanza senza distorsioni<br />

• controlli di distorsione a trapezio simmetrico, botte, cuscino, trapezio<br />

asimmetrico<br />

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• scheda esterna con sintonizzatore digitale DVB-T<br />

o Uno schermo per proiezione di idonee dimensioni a garantire una corretta<br />

visualizzazione a tutti i partecipanti. Le dimensioni in diagonale dello schermo<br />

dovranno essere adeguate alle dimensioni della sala e comunque non inferiori a<br />

120”.<br />

o Schermo interattivo touch-screen con penna di almeno 15’’ con possibilità di<br />

collegamento contemporaneo a un PC e agli schermi di proiezione.<br />

o PC fisso di supporto collegato allo schermo interattivo touch-screen con penna (se<br />

necessario) e dotato di tutti i driver necessari e utility per il controllo dell’impianto.<br />

Sistema di video-conferenza:<br />

o Analogo all’allestimento A3 ma con le seguenti indicazioni specifiche<br />

• Opportunamente dimensionato in considerazione delle ridotte dimensioni<br />

della sala e della tipologia d’uso legata alla didattica<br />

• In grado di supportare sessioni di teledidattica con video del relatore e<br />

immagini provenienti dalla sorgente PC<br />

Impianto di videoripresa:<br />

o Impianto di videoripresa con una telecamera montata a soffitto e dotata delle<br />

seguenti caratteristiche:<br />

• motorizzata rotante a 340° in orizzontale e almeno <strong>10</strong>0° in verticale, con<br />

controllo remoto a telecomando<br />

• risoluzione almeno pari a 720P (1360x720)<br />

• zoom ottico telecomandato<br />

Sistema registrazione dei segnali audio/video<br />

o Videoregistratore con caratteristiche analoghe a quello previsto per l’allestimento A2<br />

o Possibilità di sincronizzazione con le presentazioni della lezione provenienti dal<br />

videoproiettore (modalità PIP o split screen).<br />

o Le registrazioni dall’impianto di videoripresa dovranno essere effettuate su un<br />

videoregistratore dotato di HDD interno e possibilità di collegamento a un PC per il<br />

trasferimento dei file<br />

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7.3.3 Aule formazione piccole<br />

Le aule formazione piccole si differenziano dalle precedenti, poiché caratterizzate da una ridotta<br />

dotazione di dispositivi multimediali.<br />

In particolare gli impianti della sala dovranno essere:<br />

Sistema di amplificazione audio:<br />

o Assente.<br />

Diffusione sonora<br />

o Assente.<br />

Sistema di proiezione multimediale:<br />

o Lavagna luminosa intelligente con video proiettore integrato per proiezione frontale<br />

con risoluzione supportata in ingresso almeno 1600x1200 (risoluzione nativa<br />

accettabile e anche <strong>10</strong>24x768 purché con funzionalità di auto adattamento<br />

dell’immagine) e pannello touch-screen con diagonale di almeno 2,5 m.<br />

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<br />

<br />

<br />

o Sono accettate anche soluzioni basate su schermi al Plasma/LCD purché dotati di<br />

caratteristiche analoghe.<br />

o PC fisso di supporto collegato alla lavagna interattiva (se necessario) e dotato di tutti<br />

i driver necessari e utility per il controllo dell’impianto.<br />

Sistema di video-conferenza:<br />

o Assente.<br />

Impianto di videoripresa:<br />

o Assente<br />

Sistema registrazione dei segnali audio/video<br />

o Assente<br />

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7.3.4 Sistema di prenotazione delle aule formazione<br />

Si richiede al Fornitore di rendere disponibile un sistema di prenotazione delle aule formazione con<br />

caratteristiche analoghe a quello illustrato nel paragrafo 7.2, compreso di punti informativi da mettere<br />

all’ingresso delle aule. Tale sistema potrà essere dedicato oppure condiviso con il sistema di prenotazione<br />

delle sale multimediali di via Taramelli, ma in quest’ultimo caso dovrà comunque garantire una gestione<br />

separata delle aule da quella delle sale. Inoltre il sistema di punti informativi per le aule formazione sarà<br />

dedicato.<br />

7.4 Sistema di prenotazione delle aule multimediali<br />

Per la sede di via Taramelli e del Palazzo Pirelli deve essere fornito un evoluto sistema di prenotazione<br />

delle sale multimediali basato su interfaccia Web e dotato di schermi LCD da posizionare fuori dalle sale<br />

per visualizzare la situazione di occupazione della sala.<br />

Tale sistema gestirà in modo separato le due sedi, pur essendo funzionalmente integrato e consentendo<br />

da un’unica interfaccia di gestione e controllo di effettuare la prenotazione su ambo le sedi incluse. La<br />

separazione sarà effettuata però a livello logico, mantenendo due ambienti distinti per i due edifici, aventi<br />

esigenze differenti sotto il profilo dell’utenza.<br />

Il sistema da fornire include tutto il software, l’hardware e la manodopera necessaria alla messa in<br />

esercizio, connessione alla rete e successiva manutenzione e deve prevedere quanto segue:<br />

Servizio di prenotazione delle sale basato su interfaccia Web in grado di<br />

o Offrire accesso multiutente con possibilità di specificare profili di accesso e diritti<br />

prenotazione o delega<br />

o Consentire la visualizzazione con tecnica “ciò che vedi è ciò che puoi fare” in modo da<br />

permettere di associare a ciascun profilo utente le sale ad esso disponibili<br />

o Integrarsi per l’autenticazione con Microsoft Active Directory<br />

o Visualizzare in formato grafico con tecnologie AJAX il calendario di ciascuna sala con<br />

informazioni relative alla logistica ed alle dotazioni<br />

o Consentire la prenotazione della sala specificando anche l’eventuale necessità di<br />

assistenza all’evento, che dovrà erogare il Fornitore tramite il personale del presidio<br />

tecnico (si veda l’Allegato 3). La prenotazione dovrà avvenire con le seguenti possibilità:<br />

• Indicazione dell’ente e del referente che effettua la prenotazione<br />

• Indicazione delle eventuali informazioni pubbliche aggiuntive che verranno<br />

visualizzate sui display di segnalazione delle sale<br />

• Indicazione di eventuali dettagli dell’evento privati, visibili solo al referente che<br />

effettua la prenotazione ed inviati a mezzo e-mail ai partecipanti all’evento<br />

• Possibilità di specificare una lista di indirizzi e-mail a cui inviare la notifica<br />

dell’evento. La notifica, preformattata, dovrà includere in allegato un elemento<br />

iCalendar per l’importazione nel client e-mail.<br />

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o Generare notifiche via e-mail o SMS in merito all’avvenuta prenotazione ed all’imminente<br />

inizio della riunione<br />

o Integrarsi con il workflow del sistema di Trouble Ticketing (si veda l’Allegato 2) per la<br />

gestione delle eventuali richieste di assistenza tecnica<br />

o Esportare i calendari delle sale multimediali in formato standard iCalendar RFC 5545, per<br />

consentire l’importazione nei più diffusi sistemi e-mail<br />

o Offrire una apposita interfaccia per la sola lettura delle informazioni di calendario delle<br />

sale aperta a tutti e priva di autenticazione, dotata anche di versione “mobile” per la<br />

visualizzazione su dispositivi smartphone<br />

Sistema di visualizzazione degli eventi nelle sale, integrato con il sistema di prenotazione via Web<br />

e composto dalle seguenti componenti<br />

o Display LCD di piccole dimensioni per la visualizzazione degli eventi in ciascuna sala<br />

• Schermo LCD touch screen a colori con 15” o 17” di diagonale, formato 16:9 o<br />

16:<strong>10</strong>, installato a parete accanto alla porta d’ingresso principale della sala<br />

• Visualizzazione degli eventi del giorno nella sala, con evidenza di orario, ente<br />

prenotante<br />

• Evidenza nella metà superiore dello schermo dell’evento attualmente in corso<br />

con informazioni sull’evento se disponibili dal sistema di prenotazione e<br />

visualizzazione con diversa colorazione dello stato attuale dell’aula se libera o<br />

occupata<br />

• Scorrimento automatico della lista eventi imminenti in caso di superamento delle<br />

dimensioni dello schermo<br />

• Possibilità per l’utente di selezionare a mezzo touch screen la visualizzazione<br />

degli eventi con vista settimanale e mensile<br />

o Schermo LCD di grandi dimensioni per la visualizzazione di tutti gli eventi del giorno<br />

• Schermo LCD di 42” o 50” di diagonale, formato 16:9 o 16:<strong>10</strong> posto con<br />

orientamento verticale in formato di chiosco spostabile<br />

• Visualizzazione di tutti gli eventi del giorno in tutte le sale dell’edificio, una riga<br />

per evento, ordinati per ente organizzatore e per orario di inizio, con indicazione<br />

sintetica della posizione della sala, alla stregua dei pannelli di visualizzazione<br />

degli orari negli aeroporti<br />

• Scorrimento automatico della lista eventi in caso di superamento delle<br />

dimensioni dello schermo<br />

E’ prevista la fornitura di uno schermo LCD di piccole dimensioni per ciascuna delle sale multimediali<br />

realizzate, incluse le sale formazione e di almeno 5 schermi di grandi dimensioni da posizionarsi in punti di<br />

passaggio a scelta di RL.<br />

7.5 Allestimento sale multimediali nelle sedi territoriali<br />

Il Fornitore dovrà prevedere l’allestimento delle seguenti sale multimediali nelle sedi territoriali:<br />

Una sala multimediale di tipo A2 ed una di tipo A1 per ciascuna delle sedi territoriali di tipo A<br />

Una sala multimediale di tipo A3 per la sede di Roma e di Bruxelles<br />

Una sala multimediale di tipo A1 per le sedi territoriali di tipo B<br />

Non è prevista la realizzazione di sale multimediali nelle sedi di tipo C e di telelavoro dove, se necessario,<br />

saranno utilizzati terminali di videoconferenza personali oppure soluzioni basate su webcam. Si veda il<br />

punto 3.3 per l’elenco delle sedi e tipologie.<br />

7.6 Presa in carico ed adeguamento degli impianti multimediali in Palazzo Lombardia<br />

Il Palazzo Lombardia dispone già, come illustrato nell’allegato Tecnico 1 e come rilevato dal Concorrente<br />

nei sopralluoghi tecnici, di un sistema di sale multimediali e di distribuzione del segnale audio/video.<br />

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Tali sistemi, così come indicato nel Capitolato Speciale d’Oneri, verranno ceduti in proprietà da RL al<br />

Fornitore, che dovrà quindi prenderne interamente in carico la gestione effettuando tutte le operazioni di<br />

manutenzione previste. Tutte le dotazioni tecniche così prese in carico, dettagliate nell’Allegato Tecnico 4<br />

e visionate nell’ambito dei sopralluoghi tecnici, saranno considerate identiche a tutte le altre dotazioni<br />

per quanto riguarda garanzie, manutenzioni e gestione delle parti di ricambio.<br />

La presa in carico include quindi la fornitura dei seguenti servizi, senza ulteriori aggravi economici per RL:<br />

Estensione della garanzia sugli apparati per l’intera durata dell’appalto, a copertura di tutti gli<br />

interventi di fornitura (comprende anche l’effettivo approvvigionamento della parte) ed<br />

installazione di<br />

o Parti di ricambio in seguito a guasti senza aggravi aggiuntivi per RL<br />

o Parti di ricambio soggette ad usura (lampade dei videoproiettori, batterie per i<br />

telecomandi, coperture in spugna dei microfoni, …)<br />

Gestione delle configurazioni dei sistemi di gestione centralizzata e di room combining<br />

Regia audio/video, gestione dei cablaggi audio/video di sala ed assistenza alla connessione di<br />

impianti esterni di broadcast<br />

Fornitura ed installazione delle parti consumabili usurate (lampade dei videoproiettori, batterie<br />

per i telecomandi, coperture in spugna dei microfoni, …)<br />

Personalizzazioni e variazioni delle configurazioni degli impianto su richiesta di RL<br />

Fornitura di parti aggiuntive compatibili con gli impianti esistenti su richiesta di RL<br />

Al fine di garantire un servizio di elevata qualità, è richiesta la presenza di personale dotato delle<br />

conoscenze tecniche necessarie alla gestione degli impianti attualmente installati. Il Fornitore potrà<br />

comunque avvalersi di esperti esterni per le operazioni che richiedano conoscenze specifica di tecnologie<br />

proprietarie<br />

Nel Palazzo Lombardia le sale multimediali più piccole, assimilabili a quelle con allestimento A1 di cui al<br />

punto 7.1.2.1 non sono attualmente dotare di apparato terminale per videoconferenza e sistema di<br />

videoregistrazione. In questo appalto è quindi prevista la fornitura e messa in esercizio di tali impianti, con<br />

caratteristiche identiche a quelle indicate per l’allestimento A1 di via Taramelli di cui al punto 7.1.2.1<br />

7.7 Adeguamento sale multimediali in Palazzo Pirelli<br />

7.7.1 Adeguamento sale del Palazzo Pirelli<br />

Oltre alla presa in carico delle sale preesistenti è richiesto al Fornitore l’adeguamento di tali impianti per<br />

allineare l’intero sistema di sale multimediali ad uno stato omogeneo sulle tre sedi principali di RL.<br />

Le opere di adeguamento richieste sono classificate come segue:<br />

Adeguamento delle sale del Palazzo Pirelli alle tecnologie allo stato dell’arte. Alcune sale (si veda<br />

la seguente tabella) multimediali del Palazzo Pirelli dovranno essere adeguate tecnologicamente<br />

alle dotazioni dell’allestimento di tipo A3, di cui al punto 7.1.2.3. Tale adeguamento prevede la<br />

rimozione degli attuali sistemi audio/video installati e la sostituzione con quelli di nuova<br />

generazione. Non è prevista la sostituzione di eventuali schermi per videoproiezione già installati<br />

e la modifica degli arredi.<br />

Dovrà essere realizzato per il Palazzo Pirelli un sistema di prenotazione delle aule analogo a quello<br />

previsto per il palazzo di via Taramelli, di cui al punto 7.2, ovvero una estensione del sistema di<br />

via Taramelli per includere anche le sale del Palazzo Pirelli con una opportuna separazione logica<br />

interna al sistema in modo da distinguere i due edifici<br />

Nella seguente tabella è riportato un dettaglio delle opere richieste. Al termine della messa in esercizio<br />

dei nuovi impianti e degli adeguamenti/integrazioni, la gestione completa sarà di responsabilità del<br />

Fornitore, secondo quanto specificato nell’Allegato Tecnico 2.<br />

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La dismissione di tutte le apparecchiature obsolete sostituite dai nuovi impianti è interamente a carico del<br />

Fornitore. Il Fornitore dovrà altresì provvedere ad effettuare le seguenti verifiche ed integrazioni agli<br />

impianti:<br />

Verifica di presenza ed adeguatezza di tutti i cablaggio audio/video necessari<br />

Installazione di nuovi cavi in caso di dotazioni non sufficienti<br />

Sostituzione dei cablaggi esistenti qualora valutati di qualità non sufficiente a supportare i nuovi<br />

impianti<br />

Verifiche acustiche ed illuminotecniche per valutare la corretta rispondenza delle performance<br />

con i parametri richiesti<br />

Tabella 12 - Sale multimediali del Palazzo Pirelli<br />

Sale interessate Allestimento previsto Note<br />

Sala Stampa Adeguamento dei soli<br />

impianti di videoripresa,<br />

regia video e<br />

videoproiezione alla<br />

risoluzione Full HD <strong>10</strong>80p.<br />

Sala Giunta<br />

Auditorium Gaber<br />

Sala Pirelli<br />

Sale riunioni del<br />

Consiglio<br />

Rimozione impianti presenti<br />

e riallestimento con<br />

tipologia A3, prevedendo<br />

inoltre 18 monitor multitouch<br />

a scomparsa LCD di<br />

almeno 19” di diagonale da<br />

installare nel tavolo della<br />

sala e connessi alla matrice<br />

video della sala di regia (i<br />

dettagli sulle modalità di<br />

installazione saranno rese<br />

note a valle dell’Aggiudica)<br />

Rimozione impianti presenti<br />

ed allestimento secondo<br />

quanto richiesto in questo<br />

punto<br />

Rimozione impianti presenti<br />

e riallestimento con<br />

tipologia A3 (cfr. punto<br />

7.1.2.3)<br />

Si veda il capitolo specifico<br />

in questo allegato tecnico<br />

La sala ha caratteristiche<br />

analoghe alla sala Stampa<br />

presente in Palazzo Lombardia,<br />

configurabile quindi come sala<br />

palco/platea adatta a<br />

videoriprese di qualità broadcast<br />

ed alla connessione di emittenti<br />

TV per l’acquisizione di segnali. Si<br />

rimanda al sopralluogo tecnico<br />

per determinare l’entità dei lavori<br />

di aggiornamento e adeguamento<br />

necessari<br />

La sala deve essere messa in<br />

collegamento diretto con la sala<br />

Giunta di Palazzo Lombardia<br />

Tale sala dovrà rispecchiare le<br />

caratteristiche dell’equivalente in<br />

Palazzo Lombardia, attualmente<br />

in fase di realizzazione. Si rimanda<br />

al sopralluogo tecnico per<br />

determinare il risultato<br />

desiderato da RL.<br />

La sala è un auditorium di grandi<br />

dimensioni<br />

La sala presenta una planimetria<br />

del tipo a palco/platea. L’impianto<br />

microfonico avrà basi da tavolo<br />

per il solo palco. Si preveda un<br />

numero pari a <strong>10</strong> basi<br />

microfoniche<br />

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Le sale sopra indicate dispongono tutte di impianti di regia Tali impianti dovranno essere tra loro collegati<br />

in modo da poter gestire le sale da remoto potenzialmente de un unico punto. Le modalità e le procedure<br />

con cui avverrà questo collegamento non sono oggetto di specifica, in quanto tale eventualità non sarà<br />

attivata con frequenza, tuttavia RL richiede che il Fornitore preveda comunque tale possibilità nella<br />

progettazione degli impianti.<br />

7.7.1.1 Caratteristiche di base per l’allestimento dell’Auditorium Gaber<br />

L’auditorium Gaber è un auditorium da 400 posti spesso utilizzato per eventi e conferenze. Il Fornitore<br />

dovrà rimuovere gli impianti multimediali esistenti ed installare un nuovo sistema. Come riferimento di<br />

base per gli impianti si consideri quello delle sale di tipo A3 realizzate in via Taramelli. L’impianto da<br />

realizzare, soggetto comunque ad una progettazione specifica, dovrà disporre delle seguenti<br />

caratteristiche tecniche minime.<br />

Impianto di illuminazione scenica<br />

o Impianto di illuminazione a soffitto dotato di faretti spot motorizzati direzionabili e di luci<br />

di palco con temperatura di colore e intensità regolabili. Il tipo e il numero di dispositivi<br />

luminosi dovrà essere opportunamente progettato in base alle caratteristiche della sala<br />

in fase di progettazione esecutiva.<br />

o Tendaggi e oscuramenti motorizzati, comandabili anch’essi dalla cabina di regia e da<br />

remoto su IP.<br />

o L’illuminazione scenica è gestita tra una console digitale a memoria installata in regia.<br />

Questa console comunica con I variatori Di elettricità scenica e con le apparecchiature di<br />

illuminazione architettonica. Ha le seguenti caratteristiche • protocollo DMX 512 con<br />

ritorno d’informazione • capacita 48 circuiti • 48 memorie • 6 preparazioni manuali • 12<br />

tasti flash • gestione Midi<br />

L’impianto microfonico dovrà prevedere le seguenti varianti:<br />

o Impianto di ricezione wireless multicanale (oppure 4 ricevitori collegabili) con almeno 4<br />

canali per poter gestire separatamente le 4 sale se separate<br />

o 20 basi microfoniche wireless da tavolo “gooseneck” selezionabile con tecnologia IR<br />

digitale<br />

o 4 basi microfoniche wireless da tavolo con funzione di “presidente” (sempre in logica di<br />

gestione separata e contemporanea delle sale)<br />

o Almeno <strong>10</strong> microfoni portatili wireless handheld<br />

o Almeno <strong>10</strong> microfoni portatili wireless tipo Lavalier con clip e trasmettitore da cintura<br />

o Almeno 5 microfoni portatili wireless “headmount” per relatori che necessitano di<br />

particolare mobilità sul palco<br />

o L’impianto di videoproiezione dovrà presentare le seguenti varianti rispetto a quello<br />

fornito per le sale con allestimento di tipo A3:<br />

o Verrà realizzato schermo di idonee dimensioni. Gli schermi per garantire la massima<br />

qualità dovranno essere a layer ottici<br />

o Verranno posizionati 2 videoproiettori controllati da un processore grafico in alta<br />

definizione che permetterà di visualizzare fino a quattro finestre in contemporanea sullo<br />

schermo di dimensioni programmabili<br />

Sistema di proiezione con luminosità reale maggiore di <strong>10</strong>.000 Ansi Lumen<br />

o Il sistema di proiezione "multi - finestra" è gestito da un mixer grafico per la<br />

visualizzazione di almeno quattro sorgenti contemporaneamente. Notevole importanza<br />

riveste sulla qualità dell’immagine visualizzata e/o proiettata il sistema di distribuzione e<br />

commutazione dei segnali, in modo particolare per lo schermo di maggiori dimensioni sul<br />

quale disturbi e difetti vengono enfatizzati. Il sistema richiesto è stato calcolato per una<br />

risoluzione di 1920 x <strong>10</strong>80 pixel (per uniformità con il sistema di videoproiezione) con un<br />

vertical refresh tipico di 76 Hz. Naturalmente il sistema potrà gestire in modo ottimale<br />

risoluzioni inferiori ma anche superiori sino a 2048 x 1200 Pixel.<br />

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<br />

<br />

<br />

o I cavi coassiali per il trasferimento dei segnali sono da selezionarsi per contenere le<br />

perdite del segnale in valori bassi mantenendo le dimensione del cavo ridotte per evitare<br />

intasamenti delle canalizzazioni. Sono da prevedere tutti gli opportuni dispositivi per<br />

compensare ed equalizzare le perdite di segnali lungo i cavi di maggiore lunghezza e<br />

mantenere inalterata la qualità del segnale e dell’immagine.<br />

o Le diverse zone di visualizzazione (schermo primario, schermi oratori, Foyer, regia, sale<br />

riunioni del Centro, Sale remote) sono indirizzabili individualmente permettendo di<br />

visualizzare anche sorgenti diverse tra loro.<br />

o Il sistema di commutazione e gestione delle sorgenti prevede:<br />

o N. 05 punti di connessione in torretta a scomparsa in pedana oratori. Ogni punto di<br />

connessione sarà equipaggiato con due connessioni elettriche, una/due connessione di<br />

rete, una connessione VGA più audio associato.<br />

o N. 05 punto di connessione ausiliario video più audio associato o DVI.<br />

o N. 25 sorgenti video SD distribuite.<br />

o N. 05 sorgenti video HD analogiche/digitali.<br />

o N. 12 sorgenti videografiche analogiche.<br />

o N. 04 sorgenti videografiche digitali.<br />

Gestione e regia<br />

o La sala deve essere dotata di un impianto di regia posizionato in una saletta separata<br />

o Dalla regia deve essere possibile la gestione completa di tutti gli impianti di sala e la<br />

definizione di scenari preimpostati sia per la ripresa, sia per l’illuminazione di sala, sia per<br />

la diffusione sonora ed il mixing delle sorgenti<br />

o Le sorgenti video verranno indirizzate direttamente alla matrice video posta nei rack del<br />

locale di regia. Le sorgenti del palco saranno indirizzate al mixer grafico posto in regia<br />

tramite una matrice di palco che concentrerà i punti di possibile connessione , in tre linee<br />

di trasferimento indirizzabili e gestibili in contemporanea.<br />

o I monitor di Preview dovranno permettere la visualizzazione di segnali in risoluzione<br />

1920x<strong>10</strong>80. Per tale motivo dovrebbero essere utilizzati monitor minimo da 20”.<br />

o Tutte le connessioni di campo agli apparati che gestiscono le commutazioni dei segnali<br />

XGA e video e di conseguenza tutti gli apparati stessi sono realizzati nel Locale<br />

Tecnico/Regia. La gestione delle commutazioni, degli effetti di dissolvenza e degli effetti<br />

multi finestra è demandato al sistema di controllo e/o alle singole consolle.<br />

o Le sorgenti video provenienti dal tavolo Oratori, le tre telecamere di sala, le sorgenti<br />

video della regia, e/o da remoto ed eventuali sorgenti accessorie, verranno fatte<br />

confluire nella matrice video, che provvederà a smistare tali sorgenti.<br />

o Il sistema di regia dovrà consentire ad eventuali emittenti televisive di collegarsi allo<br />

stesso, acquisire le riprese degli eventi nella sala unica o nelle sale separate in diretta.<br />

Analogamente alla sala conferenza stampa, il Fornitore dovrà provvedere alla posa del<br />

cavo in fibra ottica e delle relative vie cavo ove non già previste sino al pozzetto a piano<br />

strada.<br />

Palco e attrezzatura per i relatori<br />

o Sul tavolo dei relatori dovranno essere installati almeno 4 monitor LCD, eventualmente a<br />

scomparsa, per la visualizzazione delle riprese in corso.<br />

o Il tavolo dei relatori dovrà essere dotato di 4 postazioni per il collegamento audio/video<br />

con prese D-SUB, USB, HDMI o DVI, VGA e jack audio IN/OUT.<br />

o Il podio del relatore dovrà avere un sistema per gobbo elettronico che accetti file di testo<br />

di vario genere (almeno in formato Pdf, Word, Excel).<br />

o Dovrà essere previsto, un monitor LCD in risoluzione Full HD <strong>10</strong>80P (1920x<strong>10</strong>80) con<br />

diagonale di almeno 50pollici da installarsi a parete alle spalle della platea, che consenta<br />

al relatore di vedere la propria ripresa senza dover girare le spalle alla platea.<br />

Impianto di diffusione audio<br />

o La sonorizzazione dell’auditorium deve essere assicurata principalmente da un insieme<br />

del tipo 5.1<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

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o Tutti i diffusori devono essere facilmente ricollocabili in ogni posizione dove sia presente<br />

una connessione LAN RJ45. Questo permette totale flessibilità anche nella disposizione e<br />

nella fruizione dell’audio non in modalità operativa conference.<br />

o Nella sala va previsto un sistema di diffusione sonora con numero di diffusori utili da<br />

coprire in maniera uniforme l’intera sala, in modo da permettere una ottima intelligibilità<br />

del parlato ed una diffusione di contributi sonori di buona qualità.<br />

o Le casse frontali devono assicurare in ogni punto della loro zona di diffusione un livello di<br />

pressione acustica di <strong>10</strong>0 dB(a) con una tolleranza di scarto massimo di 3 dB tra due<br />

punti<br />

o Vanno inoltre previste sala opportune tecnologie per consentire l’ascolto del sistema<br />

audio da parte di soggetti audiolesi dotati di apposita apparecchiatura acustica.<br />

7.7.2 Sale multimediali ad uso del Consiglio Regionale<br />

Il Palazzo Pirelli, nuova sede del Consiglio Regionale, dovrà essere dotato di alcune sale riunioni ad uso del<br />

Consiglio Regionale. Tali sale sono destinate ai seguenti usi<br />

Sale riunioni: utilizzate per lo svolgimento di normali riunioni ed incontri<br />

Aula consiliare e sale commissioni: utilizzate per le attività istituzionali del Consiglio Regionale<br />

Di seguito sono specificate le necessità di installazione degli impianti nelle sale suindicate.<br />

7.7.2.1 Allestimento sale riunioni<br />

Ai piani della torre del Palazzo Pirelli andranno realizzate le sale multimediali come indicato in questo<br />

punto. L’effettivo posizionamento delle sale sarà determinato in fase di progettazione di dettaglio. Ai fini<br />

di questa gara è ritenuto sufficiente per il Concorrente conoscere il numero e la tipologia degli<br />

allestimenti. Si faccia riferimento al punto 7.1 per le caratteristiche di base delle varie sale<br />

Tabella 13 - Sale ad uso del Consiglio Regionale<br />

Tipologia<br />

sala<br />

di<br />

A1 20<br />

Numero di sale da<br />

allestire con la<br />

tipologia indicata<br />

Note<br />

A2 3 Una delle sale di tipo A2 sarà realizzata nei pressi<br />

dell’Aula Consiliare<br />

A3 1 Questa sala, allestita ad uso della Presidenza, dovrà<br />

essere connessa al sistema di regia delle sale<br />

commissione, di cui al punto 7.7.2.2<br />

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7.7.2.2 Allestimento sale commissioni<br />

Il Consiglio Regionale della Lombardia utilizza, per le proprie funzioni istituzionali, le seguenti sale per cui<br />

è previsto in questo appalto il rifacimento degli impianti multimediali:<br />

Aula Consiliare: si tratta di una sala dotata di palco, banchi disposti a semicerchio e cabina di regia<br />

con visibilità sulla sala. Tale sala è utilizzata per le sedute del Consiglio Regionale ed ha una<br />

capienza di 400 posti<br />

Sale Commissioni: comprendono complessivamente tre sale di capienza 30 posti ciascuna<br />

utilizzate per lo svolgimento delle commissioni. Le 3 sale sono dotate di una cabina di regia<br />

dedicata per gestirne gli impianti. Ogni sala dispone di un tavolo circolare.<br />

Sala Stampa: annessa all’Aula Consiliare, è una sala riservata alle conferenze stampa ed alle<br />

interviste. In tale sala dovrà essere installata una telecamera digitale motorizzata a soffitto con<br />

risoluzione Full HD e zoom motorizzato comandabile dalla sala di regia e dovranno essere forniti 4<br />

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faretti mobili con cavalletto per l’illuminazione scenica a temperatura di colore controllabile<br />

regolazione dell’intensità luminosa. Nella sala, utilizzata per le interviste da parte dei broadcaster,<br />

dovrà essere installato un apposito pozzetto dotato di prese per il collegamento audio/video<br />

delle telecamere, riportate nella sala di regia dall’aula consiliare. Tale pozzetto ha lo scopo di<br />

consentire la trasmissione delle immagini riprese da terzi verso la sala di regia, consentendo così<br />

l’eventuale invio all’infrastruttura di streaming o di video registrazione.<br />

Funzionalmente, le sale commissioni sono analoghe, in termini di impianti, alle sale di tipo A3, con le<br />

seguenti varianti:<br />

Varianti all’impianto microfonico rispetto all’allestimento A3<br />

o Vanno previste complessivamente 20 postazioni microfoniche, di cui una da presidente.<br />

Le postazioni al tavolo dispongono di basi microfoniche integrate con il sistema di<br />

votazione elettronica di cui al punto 6.4.2.3. Sono realizzate con tecnologie cablate, e<br />

devono esporre su ciascuna postazione, in un’unica base integrata nel tavolo, il<br />

microfono di tipo gooseneck con pulsante di prenotazione, le prese per la connessione di<br />

un PC (VGA, DVI e HDMI) e la piattaforma per il voto<br />

o L’impianto microfonico deve disporre di una postazione presidente e 30 postazioni<br />

relatore. Dalla postazione presidente (controllabile anche in cabina di regia) deve essere<br />

possibile configurare il sistema in modo da operare in modalità<br />

prenotazione/assegnazione oppure in modalità aperta, senza necessità di prenotazione<br />

Varianti all’impianto di videoproiezione<br />

o Rispetto all’impianto previsto per le sale di tipo A3, le sale commissione si caratterizzano<br />

per l’assenza del sistema di videoproiezione con schermo, sostituito invece da 8 monitor<br />

LCD con retroilluminazione LED a schermo sottile di almeno 42” di diagonale visibile, da<br />

installarsi in posizioni equidistanti tra loro sulle pareti perimetrali della stanza<br />

o Dalla cabina di regia deve essere possibile selezionare quale flusso video inviare su<br />

ciascuno dei monitor, con l’opzione di unificare tutti i monitor e inviare un unico flusso su<br />

tutti<br />

I restanti impianti rimangono analoghi per caratteristiche alle sale di tipo A3.<br />

7.7.2.3 Allestimento delle sale di regia<br />

L’aula consiliare e le sale commissione dispongono di due cabine di regia separate e dedicate. Ciascuna<br />

delle due cabine di regia deve essere in grado di gestire interamente tutti gli impianti delle sale di<br />

riferimento, ovvero:<br />

Dalla cabina dell’Aula Consiliare devono essere gestiti gli impianti dell’aula e quelli della sala<br />

conferenza stampa<br />

Dalla cabina delle Sale Commissioni (una per le 3 sale, considerata la regia principale) devono<br />

essere gestiti gli impianti di tutte e 3 le sale, con una opportuna divisione in modo da facilitare le<br />

operazioni della regia<br />

Si richiede che dalla regia delle sale sia possibile gestire anche gli impianti delle sale di tipo A2 ed A3<br />

installate ai piani della torre del Palazzo Pirelli e di pertinenza del Consiglio.<br />

La medesima regia deve essere in grado di controllare, con tecnologia di room combining o affine,<br />

contemporaneamente gli impianti di sala di tutte le sale, inclusa l’Aula Consiliare e, quando necessario,<br />

unicamente in caso di specifica attivazione del collegamento da parte del personale del Consiglio<br />

Regionale, anche gli impianti della sala Gonfalone e della sala Pirelli, di cui al punto 7.7.1 e rinnovate<br />

nell’ambito di questo appalto.<br />

La regia principale deve disporre di apposita apparecchiatura in grado di inviare in modulazione HF e con<br />

codifica compatibile con lo standard DVB-T almeno 5 flussi video da 5 fonti differenti sull’impianto di<br />

antenna dell’edificio. Con tale apparecchiatura si intende disporre della possibilità di realizzare 5 canali a<br />

circuito chiuso visibili su un qualsiasi televisore dotato di sintonizzatore DVB-T collegato all’impianto di<br />

antenna del Palazzo Pirelli.<br />

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Nella regia dovranno anche essere posizionati tutti i collegamenti e gli apparati necessari ad effettuare il<br />

servizio di video streaming su IP delle sedute del Consiglio e delle Commissioni, come specificato in 6.3. Il<br />

Fornitore dovrà assistere il personale del Consiglio Regionale nella connessione di tali impianti al sistema<br />

di gestione dei contenuti e di titolazione attualmente già in uso.<br />

Come componente dell’infrastruttura di regia dovrà essere realizzato un pozzetto lato strada per<br />

consentire il collegamento audio/video di impianti esterni di broadcast (furgoni attrezzati o simili). Il<br />

pozzetto, a tenuta stagna e dotato di chiusure di sicurezza, dovrà contenere come minimo 5 collegamenti<br />

audio/video completi, riportati in sala di regia e gestibili tramite la matrice video. La posizione di tale<br />

pozzetto verrà definita in fase di rifacimento dell’aula consiliare e, comunque, entro 50 metri dalla sala di<br />

regia dell’aula consiliare.<br />

7.7.2.4 Allestimento aula consiliare<br />

Il Consiglio Regionale della Lombardia utilizza, per le proprie funzioni istituzionali, le seguenti sale per cui<br />

è previsto in questo appalto il rifacimento degli impianti multimediali:<br />

Aula Consiliare: si tratta di una sala dotata di palco, banchi disposti a semicerchio e cabina di regia<br />

con visibilità sulla sala. Tale sala è utilizzata per le sedute del Consiglio Regionale ed ha una<br />

capienza di 400 posti<br />

Sala Stampa: annessa all’Aula Consiliare, è una sala riservata alle conferenze stampa ed alle<br />

interviste. In tale sala dovrà essere installata una telecamera digitale motorizzata a soffitto con<br />

risoluzione Full HD e zoom motorizzato comandabile dalla sala di regia e dovranno essere forniti 4<br />

faretti mobili con cavalletto per l’illuminazione scenica a temperatura di colore controllabile<br />

regolazione dell’intensità luminosa. Nella sala, utilizzata per le interviste da parte dei broadcaster,<br />

dovrà essere installato un apposito pozzetto dotato di prese per il collegamento audio/video<br />

delle telecamere, riportate nella sala di regia dall’aula consiliare. Tale pozzetto ha lo scopo di<br />

consentire la trasmissione delle immagini riprese da terzi verso la sala di regia, consentendo così<br />

l’eventuale invio all’infrastruttura di streaming o di video registrazione.<br />

L’Aula Consiliare può essere considerata alla stregua di un auditorium, con allestimenti lievemente<br />

differenti in termini di impianti. Ai fini della presente gara d’appalto, si considerino i seguenti allestimenti<br />

base da prevedere:<br />

Allestimento di base analogo alle aule di tipo A3, con le seguenti varianti<br />

Presenza di un impianto microfonico e di raccolta dei segnali da sorgenti video analogiche (RGB) e<br />

digitali (DVI, HDMI) dalle postazioni dei Consiglieri.<br />

o Tale impianto, integrato con il sistema di votazione elettronica di cui al punto 6.4.2.3,<br />

realizzato con tecnologie cablate, deve esporre su ciascuna postazione, in un’unica base<br />

integrata nel banco, il microfono di tipo gooseneck con pulsante di prenotazione, le<br />

prese per la connessione di un PC (VGA, DVI e HDMI) e la piattaforma per il voto<br />

o Le caratteristiche tecniche dei microfoni sono identiche a quelle delle sale di tipo A3<br />

o L’impianto microfonico dovrà disporre di un sistema di prenotazione con postazione<br />

presidente dotata di display touch screen che visualizzi l’elenco delle persone che hanno<br />

prenotato l’intervento nella sequenza esatta di prenotazione, in modo da consentire al<br />

presidente la visualizzazione del successivo relatore e di assegnare la parola selezionando<br />

il nome del relatore sul display<br />

o Le postazioni microfoniche dovranno disporre di un display LCD che mostri l’ordine di<br />

prenotazione dell’intervento<br />

o Il sistema di prenotazione dovrà essere gestibile direttamente anche dalla sala regia, da<br />

dove sarà anche possibile la personalizzazione dello stesso, in modo da configurare il<br />

nome del relatore per ciascuna postazione<br />

Impianto di illuminazione scenica<br />

o La sala è già dotata di illuminazione basata su tubi al neon non sostituibile per ragioni<br />

architettoniche. L’impianto dovrà tuttavia essere adeguato mediante la sostituzione dei<br />

neon con lampade analoghe a temperatura di colore ed intensità adatte alla ripresa in<br />

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full HD. Tale sostituzione non è obbligatoria, ma subordinata a valutazione da parte del<br />

Fornitore<br />

Impianto di videoproiezione<br />

o Verranno sostituiti i due schermi di videoproiezione avvolgibili a soffitto, comandati dalla<br />

sala di regia, con altri nuovi caratterizzati da elevata riflettività ed angolo di visione<br />

o Verranno sostituiti gli attuali due videoproiettori installati in supporto a scomparsa con<br />

altri di luminosità reale maggiore di <strong>10</strong>.000 Ansi Lumen, in modo da poter operare<br />

correttamente anche in presenza della luminosità della sala, mantenendo un ottimo<br />

contrasto di immagine<br />

o Il sistema richiesto è dovrà supportare una risoluzione nativa di 1920 x <strong>10</strong>80 pixel, con<br />

possibilità di collegare fonti video a risoluzioni inferiori, quali ad esempio i PC sui banchi<br />

dei Consiglieri.<br />

o I cavi coassiali per il trasferimento dei segnali sono da selezionarsi per contenere le<br />

perdite del segnale in valori bassi mantenendo le dimensione del cavo ridotte per evitare<br />

intasamenti delle canalizzazioni. Sono da prevedere tutti gli opportuni dispositivi per<br />

compensare ed equalizzare le perdite di segnali lungo i cavi di maggiore lunghezza e<br />

mantenere inalterata la qualità del segnale e dell’immagine.<br />

Dovranno essere previste N° 6 telecamere FULL HD con relativo hardware di gestione e controllo,<br />

montate in posizioni fisse a soffitto, motorizzate e comandabili a distanza dalla cabina di regia con<br />

una possibilità di rotazione di 340° in orizzontale e di <strong>10</strong>0° in verticale, eventualmente collegabili<br />

al sistema di conferenza e votazione per l’inquadratura automatica dello speaker.<br />

Il sistema di commutazione audio/video, oltre a gestire tutte le fonti proprie della sala (impianto<br />

microfonico, fonti video da PC sui banchi, videoproiettori, telecamere, monitor) dovrà essere<br />

opportunamente dimensionato per consentire<br />

o il collegamento di impianti televisivi esterni, con almeno 5 connessioni esterne<br />

audio/video complete con connettori comunemente utilizzati in ambito broadcast, da<br />

posizionarsi in punti appositi della sala che saranno definiti in fase di progettazione di<br />

dettaglio<br />

o Il collegamento di almeno altre 2 fonti video in sala regia<br />

La connessione all’impianto di videoconferenza avverrà in analogia con quanto richiesto per le sale di tipo<br />

A3. Si consideri che il rifacimento degli impianti nell’Aula Consiliare non è previsto all’avvio dei lavori, ma<br />

indicativamente a 2 anni dalla stipula del contratto. La progettazione di dettaglio degli impianti relativi<br />

avverrà quindi al momento opportuno. Nel transitorio prima della realizzazione, gli impianti di regia della<br />

sala preesistente dovranno essere connessi a quelli della nuova regia delle Sale Commissione. Il Fornitore<br />

dovrà quindi prevedere tutte le necessarie attività e componenti per effettuare tale connessione<br />

provvisoria ed assistere il personale del Consiglio Regionale nelle operazioni di integrazione.<br />

7.7.2.4.1 Allestimento del sistema di votazione elettronica e di conferenza<br />

Le postazioni dell’Aula Consiliare e delle aule commissione dovranno essere dotate di un apposito sistema<br />

di votazione elettronica e di conferenza. Tale sistema, completamente integrato con i sistemi di regia, ha<br />

lo scopo di gestire in modo unitario lo svolgimento delle sedute (equiparabili ad una conferenza) e le<br />

operazioni di voto. Il sistema è composto da una parte hardware ed una parte software. Il ruolo della<br />

parte hardware è diviso nei compiti di identificazione degli speaker, selezione delle fonti audio e video<br />

opportune per l’inquadramento delle persone e raccolta delle opzioni di voto dei consiglieri e di<br />

visualizzazione degli esiti.<br />

Le componenti di base del sistema che dovranno essere previste sono le seguenti:<br />

Postazione di voto: la postazione di voto, integrata nella base microfonica da tavolo, dovrà<br />

disporre di una pulsantiera a 4 opzioni inserita in posizione incassata e non visibile per garantire<br />

la segretezza del voto e di un sistema per l’accreditamento del votante. Il sistema di<br />

accreditamento dovrà essere composto da un terminale integrato dotato di lettore di smart card,<br />

lettore di impronte digitali e tastierino numerico e display grafico a colori per la scrittura di un<br />

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codice PIN. Due delle postazioni, dedicate al presidente ed al segretario, devono disporre anche<br />

di pulsanti aggiuntivi per abilitare al voto le altre postazioni in modo da gestire gli eventi<br />

votazione aperta/votazione chiusa e scrutinio palese/segreto<br />

Software per la gestione della conferenza: tale software, interamente controllabile e<br />

personalizzabile dalla console di regia, consente di gestire in modo automatizzato le operazioni<br />

della seduta dal punto di vista di regia audio/video, ovvero:<br />

o Presenta una vista grafica della sala e offre una gestione grafica dell’abilitazione e<br />

disabilitazione dei microfoni e delle operazioni di voto<br />

o Identifica gli speaker che hanno prenotato l’intervento, in ordine di prenotazione<br />

o Permette di visualizzare sul tabellone e sui display delle postazioni di voto lo speaker<br />

attivo e altre informazioni a scelta della regia<br />

o Permette di associare alle varie postazioni il nome dell’occupante e memorizzare scenari<br />

di inquadratura del sistema di ripresa in modo da ottenere azionamenti automatici delle<br />

telecamere ed attivazione a seconda dello speaker attivo (controllabili comunque<br />

manualmente dalla console di regia)<br />

o Permette varie impostazioni del sistema di conferenza (microfoni liberi, a prenotazione<br />

dal presidente, a prenotazione dalla regia, eccetera)<br />

Software per la gestione delle votazioni: tale software costituisce il cuore del sistema di<br />

votazione. Il software è installato su apposito server, incluso nell’appalto, e dovrà essere dotato<br />

delle seguenti funzionalità:<br />

o Gestione delle operazioni di voto con possibilità di specificare di volta in volta l’oggetto<br />

della votazione, la modalità di votazione (scrutinio palese o segreto)<br />

o Gestione degli accrediti al voto, abilitando a piacimento una o più delle tre opzioni di<br />

autenticazione consentite dalle postazioni di voto<br />

o Gestione flessibile delle regole di voto per effettuare il conteggio a valle della votazione<br />

o Gestione del layout grafico del tabellone per la visualizzazione e visualizzazione in forma<br />

grafica personalizzabile dell’esito del voto sulla base delle regole definite e delle modalità<br />

di voto adottate per la specifica votazione<br />

o Stampa degli esiti di voto ed archiviazione<br />

Tabellone per la visualizzazione: si tratta di un tabellone di tipo maxi schermo a colori realizzato<br />

con tecnologia LED ad alta visibilità, di dimensioni almeno pari a 3 metri in orizzontale e 2 metri in<br />

verticale, con risoluzione non inferiore a <strong>10</strong>24x768 pixel. Il tabellone dovrà poter mostrare<br />

qualsiasi immagine ricevuta dal software per la gestione delle votazioni e sarà utilizzato per<br />

mostrare gli esiti delle votazioni e per riportare informazioni relative alla sessione di voto.<br />

La comunicazione tra postazioni di voto (ovvero basi microfoniche con prenotazione) e software per la<br />

gestione dovrà avvenire con tecnologia IP o Ethernet. Dovranno essere utilizzate tecnologie per la<br />

cifratura del traffico tra postazioni e software in modo da consentire la necessaria sicurezza nelle<br />

operazioni di voto.<br />

In considerazione della criticità di questi sistemi e della loro importanza per l’operatività del Consiglio<br />

Regionale, le caratteristiche di dettaglio del sistema di gestione delle votazioni e di conferenza, così come<br />

la configurazione si dettaglio saranno determinate a tempo debito nel momento in cui sarà deciso il<br />

rinnovo dell’aula. Il Fornitore, oltre all’installazione dell’impianto dovrà quindi prevedere senza costi<br />

aggiuntivi anche un servizio di replica della configurazione del sistema di voto e di personalizzazione<br />

ulteriore secondo le indicazioni del Consiglio Regionale.<br />

7.7.2.5 Tempistiche di realizzazione<br />

Le sale riunioni del Consiglio Regionale non vengono realizzate tutte nello stesso intervallo di tempo. La<br />

realizzazione prevede la seguente pianificazione:<br />

Sale commissioni: realizzate subito a valle della Stipula, nell’ambito dell’adeguamento degli<br />

impianti del Palazzo Pirelli<br />

Aula consiliare: realizzata a 2 anni circa dall’avvio dell’appalto<br />

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7.8 Ausili audiovisivi e dotazioni tecniche su richiesta<br />

Dovranno essere inclusi nell’appalto e richiedibili a piacimento da RL un set di ausili audiovisivi a<br />

copertura di esigenze estemporanee, di progetti speciali o di mutate esigenze da parte di RL. Tali ausili<br />

sono considerati parte integrante dell’appalto e, pertanto, sottoposti ai medesimi requisiti di<br />

manutenzione.<br />

RL potrà fare richiesta di queste componenti anche solo per un utilizzo limitato nel tempo. Il Fornitore<br />

dovrà quindi gestire, incluse nel servizio, anche le operazioni di consegna e installazione e di<br />

disinstallazione e trasporto nel proprio magazzino. I livelli di servizio per la consegna di questi dispositivi<br />

sono i medesimi previsti per i servizi di assistenza tecnica.<br />

Il Fornitore dovrà tener conto in ogni momento dell’assegnatario di tali oggetti in modo da consentire ad<br />

RL l’eventuale risoluzione dei conflitti di richiesta.<br />

Tabella 14 - Ausili audiovisivi aggiuntivi forniti su richiesta<br />

Tipo Descrizione Quantitativo incluso<br />

TV LCD 42” di diagonale<br />

Apparati terminali di<br />

videoconferenza per sala<br />

riunioni<br />

Impianto microfonico<br />

wireless<br />

Videoproiettore portatile<br />

da interni<br />

Switch di rete 24 porte<br />

PoE<br />

Impianto di audio<br />

diffusione<br />

Videocamera full HD<br />

portatile<br />

Televisore Full HD LCD o plasma con diagonale di<br />

42” e sintonizzatore digitale terrestre integrato.<br />

Doppio ingresso HDMI e ingresso VGA per PC<br />

Si vedano le caratteristiche richieste al punto<br />

7.1.2.1 (allestimento tipo A1)<br />

Impianto microfonico comprensivo di basi<br />

wireless, <strong>10</strong> microfoni da mano, 4 microfono<br />

tipo Lavalier con trasmettitore, 2 microfono<br />

headmount con trasmettitore<br />

Videoproiettore Full HD da tavolo dotato di<br />

ingresso HDMI/DVI e VGA, con obiettivo adatto<br />

alla proiezione a distanza ravvicinata<br />

Switch L2 a 24 porte o 48 porte PoE con uplink in<br />

rame a 1 Gbit/s e possibilità di configurare VLAN<br />

Impianto di audio diffusione dotato di un<br />

amplificatore con almeno 4 ingressi e finale di<br />

potenza da <strong>10</strong>0W RMS con gestione casse<br />

principali e subwoofer. Casse audio da<br />

pavimento a <strong>10</strong>0W RMS per canale con<br />

subwoofer<br />

Telecamera o videocamera Full HD con<br />

registrazione su cassetta digitale o DVD, dotata<br />

di zoom ottico 50x, microfono stereo con<br />

copertura antivento, illuminatore, visore<br />

primario a colori e schermo secondario<br />

orientabile, supporto da spalla<br />

Mixer audio/video Mixer audio/video digitale portatile con 2<br />

ingressi video e 4 audio e uscite compatibili con<br />

il collegamento ai sistemi di regia<br />

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8 Servizi di gestione della Sicurezza informatica<br />

In questo capitolo sono illustrate le funzionalità minime richieste al sistema di gestione della sicurezza<br />

Informatica che il Fornitore dovrà mettere in campo a protezione degli ambienti infotelematici di RL. Il<br />

sistema deve essere orientato ad assicurare i seguenti punti cardine:<br />

Controllo unificato e flessibile degli accessi alla rete: la rete fonia/dati di RL deve essere dotata in<br />

tutte le sue parti di un efficace e flessibile sistema di controllo degli accessi, in grado di<br />

supportare le più avanzate forme di autenticazione delle stazioni sia per la rete cablata, sia<br />

wireless, con possibilità di definire ambienti ad elevata sicurezza e ambienti per ospiti e<br />

conferenze.<br />

Gestione centralizzata dei flussi di traffico: il sistema installato deve essere in grado di gestire in<br />

modo rapido ed efficace le regole di accesso tra ambienti delle rete. In particolare, deve essere<br />

possibile definire profili di accesso associati a ciascun ambiente (ESSID, VLAN) che vengano<br />

propagati sull’intera infrastruttura di rete, in modo da offrire un comportamento omogeneo della<br />

rete senza necessità di interventi diretti sugli apparati.<br />

Rilevazione proattiva delle intrusioni: la rete fonia/dati di RL deve essere dotata di evoluti<br />

sistemi di rilevazione delle intrusioni, sia nel segmento cablato, sia Wireless. Tali sistemi devono<br />

essere in grado di riconoscere e, opzionalmente, bloccare intenti non autorizzati di accesso alla<br />

rete oppure stazioni che generano traffico anomalo o tentativi di attacco informatico. Tale<br />

sistema deve essere presente in tutte le sedi principali di RL e nelle sedi periferiche di maggiori<br />

dimensioni e deve poter operare in piena compatibilità con l’articolato ambiente logico interno<br />

della rete RL, su VLAN o ESSID multipli.<br />

Rapidità di configurazione per allineamento con le policy di sicurezza: il sistema di sicurezza<br />

proposto deve disporre di un sistema centralizzato di configurazione e monitoraggio, in grado di<br />

inviare rapidamente variazioni alla configurazione di tutti gli aspetti relativi alla sicurezza e di<br />

ricevere centralmente tutti gli allarmi. RL richiede che il sistema di gestione installato, oltre ad<br />

integrarsi con gli altri sistemi di gestione tecnici della rete, sia in grado di comprimere<br />

sensibilmente i tempi di intervento in seguito a richieste di variazioni di configurazione, riducendo<br />

i tempi necessari per l’allineamento del sistema alle policy di sicurezza o all’introduzione di nuovi<br />

ambienti<br />

Qualsiasi tecnologia proposta, nel rispetto dei requisiti minimi di seguito indicati, dovrà essere pensata<br />

per garantire il supporto completo dei tre punti cardine suindicati.<br />

8.1 Servizio di controllo accessi dei terminali<br />

Questo servizio comprende la fornitura, installazione e configurazione di tutti i dispositivi hardware e gli<br />

applicativi software necessari ad implementare un sistema che sia in grado di riconoscere ed autorizzare<br />

l’accesso alle risorse di rete dei terminali appartenenti alla rete di RL.<br />

In Figura 14 è riportato uno schema di massima che rappresenta la modalità di accesso e autenticazione,<br />

sia cablata che wireless, dei terminali per l’accesso alla rete di RL. I due sistemi di autenticazione devono<br />

essere integrati nella parte di backend per consentire l’unificazione dei database delle utenze e<br />

l’autenticazione indistinta nell’ambiente Wireless e cablato con il medesimo set di credenziali.<br />

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Figura 14 - Schema di massima del sistema di autenticazione dei terminali per l'accesso alle risorse di rete<br />

La parte cablata del sistema di autenticazione dovrà essere realizzata nel rispetto delle seguenti<br />

indicazioni:<br />

Sede Palazzo Lombardia. Gli edifici di RL, ospitano apparati di rete di livello 2 (switch) che<br />

supportano lo standard 802.1x. La Giunta Regionale dispone già di postazioni fisse abilitate all’uso<br />

di tale protocollo, quindi nel Palazzo Lombardia l’intero sistema di autenticazione per queste sedi<br />

dovrà basarsi su tale standard. Nello stesso edificio rimarranno alcune aree adibite all’uso da<br />

parte di ospiti o di enti esterni. In queste aree sarà invece configurato un accesso basato su altri<br />

metodi.<br />

Sede via Taramelli e di Palazzo Pirelli. Le postazioni utente presso l’edificio di via Taramelli,<br />

potrebbero in parte non essere abilitate allo standard IEEE 802.1x. Pur mantenendo la piena<br />

compatibilità a questo standard negli apparati LAN, dovrà essere prevista, in ogni caso e senza<br />

ulteriore aggravio economico per RL, la possibilità di future espansioni ed evoluzioni tecnologiche<br />

che supportino lo standard 802.1x.<br />

Sedi territoriali. Le sedi periferiche presentano situazioni eterogenee dal punto di vista del<br />

supporto ai metodi di autenticazione più evoluti. In alcune sedi (tipicamente quelle di tipo A, ma<br />

non sempre), la situazione è analoga a quella del Palazzo Lombardia, mentre nelle sedi di più<br />

piccole dimensioni le postazioni non dispongono di alcuna forma di autenticazione diretta alla<br />

rete e si basano unicamente sull’autenticazione dell’utente sul terminale.<br />

RL desidera che il sistema di controllo accessi messo in campo dal Fornitore operi, per quanto possibile, al<br />

livello più basso raggiungibile nell’architettura di rete. L’intento di RL con questo appalto è di mettere a<br />

disposizione di tutti gli utenti di RL, anche di quelli non dotati di infrastruttura abilitata a 802.1X, la<br />

possibilità di attivare un livello di protezione all’accesso allo stato dell’arte.<br />

Il Fornitore dovrà quindi mettere in opera una struttura tecnologica e relativi processi per implementare<br />

un servizio di controllo accessi alla rete flessibile, basato sul più sicuro dei metodi di autenticazione<br />

disponibile per ciascun segmento di rete compatibilmente con le caratteristiche dei sistemi e del tipo di<br />

utenza.<br />

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In tutti i segmenti di rete ove sia previsto l’accesso per scopi lavorativi legati al funzionamento di RL, il<br />

sistema, a fronte di una richiesta di accesso alla rete di RL, dovrà essere in grado di riconoscere l’identità<br />

dell’utente e del sistema e quindi assegnargli un profilo di accesso in funzione del ruolo assegnatogli.<br />

Il servizio dovrà essere disponibile per tutti gli apparati che forniscono accesso ai terminali utente (switch,<br />

access point, VPN access server, …) per accessi sia di tipo cablato e wireless.<br />

Tale sistema dovrà avere le seguenti caratteristiche minime:<br />

Autenticazione:<br />

o Supporto all’autenticazione 802.1x per i client abilitati;<br />

o Supporto all’autenticazione basata su MAC Address per un insieme di device/client<br />

selezionati;<br />

o Supporto all’autenticazione tramite captive portal per i rimanenti casi ;<br />

o Possibilità di creare ambienti completamente aperti sulla rete cablata (senza<br />

autenticazione) ma con disattivazione automatica della porta dello switch in caso di<br />

disconnessione del terminale<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

Gestione delle policy di accesso alle risorse in modo centralizzato attraverso un sistema che<br />

permetta:<br />

o Raccolta delle informazioni per la definizione del ruolo in modalità agentless<br />

o La definizione di profili in funzione almeno dell’identità dell’utente e/o delle<br />

caratteristiche del sistema<br />

o Integrabilità del sistema di controllo accessi con Microsoft Active Directory e con LDAP<br />

Enforcement delle policy a livello 2; eventuali opportunità di enforcement a livello 3 e superiori<br />

sono considerate opzionali;<br />

Possibilità di verificare il livello di sicurezza del sistema prima dell’autorizzazione all’accesso alle<br />

risorse in modalità agentless secondo il profilo definito in accordo con RL<br />

Misure adeguate per la protezione della disponibilità del servizio<br />

8.1.1 Controllo accessi con infrastruttura 802.1X<br />

Considerato che nello schema 802.1x l’autenticazione avviene sulla base delle credenziali utente, si tenga<br />

presente che, sebbene la gestione operativa del sistema sia a carico del Fornitore, la gestione delle<br />

credenziali degli utenti abilitati deve essere mantenuta a RL.<br />

Il sistema dovrà essere integrato con l’ambiente di autenticazione basato su CRS in modo da consentire, a<br />

coloro che disponessero dei necessari mezzi tecnici, di sfruttare la CRS in luogo di certificati digitali creati<br />

allo scopo.<br />

L’infrastruttura di autenticazione dovrà avere le seguenti caratteristiche di base:<br />

Scelta su possibili metodi di autenticazione per porta dello switch o per ESSID WiFi<br />

o Autenticazione 802.1x per i client abilitati e supporto del protocollo EAP.<br />

o Autenticazione basata su filtri sui MAC address, con archivio MAC centralizzato per tutti i<br />

client non abilitati 802.1x<br />

o Possibilità di configurare una modalità di fallback in caso di mancata autenticazione che<br />

rimandi automaticamente al segmento di rete per gli ospiti con autenticazione basata su<br />

captive portal (si veda il punto seguente in questo capitolo)<br />

Possibilità di abilitare e disabilitare per singola porta dello switch l’autenticazione 802.1x<br />

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Possibilità di assegnare automaticamente il tag VLAN 802.1Q sulla base delle informazioni fornite<br />

dal server RADIUS per 802.1x con pieno supporto allo standard IETF RFC 3580 per switch ed<br />

access point<br />

o Questa funzionalità consente di utilizzare un numero ridotto di ESSID e distinguere la<br />

sottorete di appartenenza dell’utente a livello di autenticazione 802.1X<br />

o Per gli switch, invece, la possibilità è quella di assegnare la porta alla corretta VLAN<br />

unicamente a valle dell’autenticazione, mantenendo di fatto disattivata la porta in caso<br />

di mancata autenticazione<br />

Compatibilità con i client 802.1x standard disponibili per tutti i sistemi operativi più diffusi<br />

Al fine di supportare con flessibilità i vari metodi di autenticazione previsti, dovrà essere fornita e<br />

configurata l’infrastruttura di autenticazione ed autorizzazione basata su RADIUS o su altro tipo di<br />

authentication server, purché dotato di interfacce di comunicazione basate su protocolli standard oppure<br />

su Web services documentati. L’infrastruttura di authentication server dovrà essere integrabile con il<br />

sistema di gestione delle utenze di dominio, al fine di non dover richiedere all’utente altre credenziali<br />

oltre a quelle che normalmente usa per registrarsi nel dominio Windows.<br />

Dovrà essere prevista la possibilità di effettuare l’autenticazione 802.1X anche mediante smart card e CRS.<br />

A tale scopo il Fornitore dovrà elaborare uno schema di configurazione dei sistemi operativi Windows XP,<br />

Windows Vista e Windows Seven compatibile con la soluzione di autenticazione fornita, in modo da<br />

consentire ad RL la distribuzione di questa configurazione su tutti i PC abilitati.<br />

Per tutti gli utenti che non utilizzino la CRS ai fini dell’autenticazione, deve essere messo a disposizione dal<br />

Fornitore un opportuno ambiente di generazione e distribuzione dei certificati digitali per l’autenticazione<br />

802.1X. Tale ambiente sarà gestito in autonomia dai referenti tecnici, fatte salve alcune configurazioni<br />

generali decise centralmente da RL e non modificabili, quali ad esempio la durata massima dei certificati e<br />

la gestione della CRL (Certificate Revocation List).<br />

L’ambiente messo a disposizione deve essere caratterizzato da<br />

Una certification authority per le generazione di certificati e la gestione della CRL<br />

Un portale di configurazione per l’abilitazione degli utenti all’ottenimento dei certificati,<br />

integrabile eventualmente con infrastrutture Microsoft Active Directory, ma dotato comunque<br />

della possibilità di inserire utenti abilitati anche se non presenti nell’infrastruttura di<br />

autenticazione di dominio<br />

Un portale di richiesta del certificato, orientato all’uso da parte degli utenti e, quindi di maggior<br />

semplicità d’uso rispetto al portale di configurazione<br />

Il portale di configurazione deve consentire al referente tecnico abilitato di generare certificati digitali per<br />

l’accesso agganciati alla propria responsabilità, inserendo opportunamente i dati identificativi dell’utente<br />

a cui il certificato digitale sarà assegnato. Il Referente tecnico potrà inoltre specificare la durata di ciascun<br />

certificato emesso. Qualora sia stata richiesta l’integrazione con un particolare ambiente di Active<br />

Directory, il referente tecnico potrà visualizzare tutti gli utenti presenti nel proprio ambiente active<br />

directory e abilitare/disabilitare selettivamente alla possibilità di ottenere un certificato per messo del<br />

portale di richiesta.<br />

Dal portale di richiesta l’utente abilitato potrà ottenere autonomamente la generazione o la revoca del<br />

proprio certificato digitale personale, specificando user name e password della propria utenza di dominio<br />

Windows.<br />

Al fine di garantire la possibilità di future unificazioni degli ambienti di autenticazione degli utenti di RL, il<br />

sistema fornito deve anche supportare l’utilizzo di server LDAP standard in aggiunta ad Active Directory.<br />

Nel caso in cui l’accesso venga effettuato tramite CRS, l’autenticazione dovrà invece avvenire attraverso<br />

l’infrastruttura di CRS, abilitando all’accesso unicamente gli utenti qualificati come personale di RL.<br />

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8.1.2 Controllo accessi con captive portal<br />

La rete LAN sia cablata, sia WiFi, dovrà essere dotata di un ambiente per la connettività degli ospiti di RL<br />

che, per eventi temporanei quali conferenze o altro, possono richiedere accesso ad Internet.<br />

L’ambiente di connettività per gli ospiti è caratterizzato dalla seguente modalità di accesso:<br />

Sull’ambiente non sono configurati meccanismi di sicurezza nativi quali 802.1X o filtri sui MAC<br />

<br />

<br />

<br />

Accedendovi si viene indirizzati, al primo tentativo di collegamento tramite un browser, ad un<br />

portale di autenticazione (captive portal)<br />

Inserendo le credenziali di accesso ricevute da RL tramite un opportuno sistema di generazione,<br />

di seguito descritto, l’utente riceve le seguenti possibilità:<br />

o Per ambienti di rete destinati agli ospiti, la possibilità di avere accesso ad Internet<br />

unicamente per traffico di tipo Web (verso le porte TCP 80 e 443)<br />

o Per ambienti di rete destinati ad uso interno, si riceve accesso alle risorse a cui si avrebbe<br />

normalmente diritto di accedere<br />

Alla scadenza del tempo assegnato alle credenziali temporanee sempre tramite il sistema di<br />

generazione delle credenziali, l’accesso ad internet viene disabilitato<br />

L’autenticazione tramite captive portal deve consentire l’assegnamento dinamico del tag VLAN sulla base<br />

delle informazioni contenute nel server RADIUS comunemente utilizzato per l’accesso 802.1X, di cui al<br />

punto precedente.<br />

Il captive portal deve consentire di utilizzare l’autenticazione basata su credenziali testuali (username e<br />

password) ma deve anche offrire la funzionalità di autenticazione tramite smart card per le postazioni<br />

abilitate a farlo. In questo modo il captive portal deve essere configurato per consentire sempre l’accesso<br />

ad Internet a chi effettua l’autenticazione utilizzando la CRS (Carta Regionale dei Servizi).<br />

8.1.2.1 Sistema di generazione delle credenziali temporanee per captive portal<br />

Il Fornitore dovrà mettere in esercizio un sistema di generazione delle credenziali di accesso temporanee<br />

per gli ospiti. Tale sistema dovrà essere realizzato in modo da essere facilmente utilizzabile da personale<br />

non tecnico. L’intento di RL è di mettere tale sistema a disposizione dei referenti tecnici, ma anche di<br />

personale designato, ad esempio, all’organizzazione di eventi, conferenze, corsi di formazione. In tal<br />

modo si desidera consentire la possibilità di abilitare utenze all’accesso in modo autonomo senza dover<br />

far intervenire il Fornitore.<br />

Il sistema di generazione delle credenziali deve offrire le seguenti funzionalità:<br />

Disporre di una interfaccia Web di facile utilizzo da cui sia possibile effettuare le seguenti<br />

operazioni<br />

o Indicare la durata temporale di validità delle credenziali temporanee. Per ragioni di<br />

sicurezza, dovrà essere sempre possibile configurare lo strumento per limitare la durata<br />

massima delle credenziali. Tale configurazione sarà effettuabile unicamente dal Fornitore<br />

su specifiche di RL.<br />

o Inserire informazioni di registrazione associate alla credenziale<br />

o Inserire lo scopo per cui è generata la credenziale (campo note)<br />

o Visualizzare l’elenco di credenziali attive associate all’utente che le ha generate<br />

o Disabilitare forzatamente una o più credenziali<br />

o Stampare fogli informativi pre-formattati contenenti alcune informazioni statiche di<br />

istruzioni per l’uso e la credenziale appena generata per l’utente.<br />

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<br />

<br />

<br />

L’interfaccia Web deve essere multi-utente, in modo che sia sempre possibile associare una<br />

credenziale di utente ospite con la persona che la ha generata. La configurazione degli utenti<br />

abilitati sarà effettuata dal Fornitore su informazioni comunicate dai referenti tecnici RL.<br />

Al termine della validità della credenziale, l’utenza sarà disabilitata automaticamente dal sistema,<br />

tuttavia, tramite l’interfaccia Web, dovrà essere possibile la riabilitazione senza necessità di<br />

reinserimento di tutti i dati dell’utente, consentendo di ricercare l’utente nell’archivio di quelli<br />

precedentemente abilitati.<br />

Dovrà essere possibile specificare un tempo limite (configurato dal Fornitore su specifiche di RL)<br />

oltre il quale le informazioni degli utenti archiviate saranno eliminate definitivamente per ragioni<br />

di privacy.<br />

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8.1.3 Controllo accessi per ambienti cablati con altri metodi<br />

Per tutte le situazioni negli ambienti di rete LAN cablata in cui non sia possibile utilizzare unico dei due<br />

metodi in precedenza descritti e basati sull’identità dell’utente, il sistema deve poter essere in grado di<br />

essere configurato con altre opzioni, di seguito elencate.<br />

Non è in generale prevista la presenza di ambienti LAN non dotati di alcun sistema di autenticazione o di<br />

controllo degli accessi. Qualora ciò fosse richiesto, il Fornitore sarà esplicitamente autorizzato a farlo dai<br />

referenti tecnici per ciascuno degli ambienti di propria responsabilità.<br />

Tale possibilità non è esplicitamente concessa per WiFi, salvo che per ESSID di aiuto o dove sia presente<br />

un captive portal.<br />

8.1.3.1 Controllo accessi su base MAC<br />

In questa modalità, lo switch deve effettuare un controllo accessi basato sull’indirizzo MAC della stazione<br />

connessa.<br />

Il sistema (porta dello switch o ESSID) accederà ad un database centralizzato dei MAC address autorizzati<br />

ad accedere ed abiliterà la porta di conseguenza. Il database centralizzato dovrà essere integrato con il<br />

sistema di controllo accessi e preferibilmente basato su server RADIUS e dovrà essere in grado di<br />

comunicare anche la VLAN associata all’indirizzo MAC, consentendo quindi l’assegnazione della porta<br />

dinamicamente.<br />

Al fine di semplificare le operazioni di configurazione dell’ambiente di accesso, il Fornitore dovrà mettere<br />

in esercizio, nell’ambito degli strumenti di supporto alla gestione, un apposito servizio Web based tramite<br />

il quale i soli referenti tecnici degli enti siano in grado di inserire e rimuovere gli indirizzi MAC che<br />

desiderano abilitare o disabilitare. Il database centralizzato dei MAC deve essere quindi costruito in modo<br />

da mantenere separate le liste dei MAC abilitati per ciascun ambiente VLAN assegnato all’ente, così da<br />

consentire al referente tecnico del singolo ente un controllo puntuale unicamente sugli ambienti di rete di<br />

propria competenza e non su quelli altrui.<br />

8.1.3.2 Porte libere con disattivazione automatica per inutilizzo<br />

In questa modalità la porta dello switch deve consentire accesso libero alla VLAN su cui è associata, ma<br />

deve offrire funzionalità di disabilitazione automatica su disconnessione del dispositivo terminale.<br />

Tali porte sono utilizzate in particolar modo per dispositivi terminali non a controllo umano, non dotati di<br />

alcuna forma di possibile autenticazione e posizionati in ambienti ad accesso pubblico. La funzione di<br />

disabilitazione agisce in modo tale da disattivare la porta dello switch automaticamente non appena il<br />

terminale connesso venga disconnesso o spento, richiedendo successivamente una riattivazione manuale<br />

ed eventualmente generando una apposita allarme verso il sistema di gestione.<br />

Questa opzione non è intesa per utilizzi da parte dell’utenza e sarà prevista solo per scopi particolari<br />

8.2 Sistema di monitoraggio e prevenzione attacchi<br />

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È richiesto che il Fornitore realizzi e gestisca un servizio per l’identificazione delle intrusioni che consenta<br />

di rilevare le sequenze di eventi condotte da una o più entità non autorizzate che costituiscono una<br />

minaccia per la sicurezza per i sistemi o le reti di RL.<br />

Il sistema si basa sull’impiego di:<br />

Sensori per l’analisi delle intrusioni sui flussi di traffico dei centri stella delle sedi principali;<br />

Centro di gestione degli eventi di sicurezza che permette agli operatori ed amministratori di<br />

configurare e monitorare il funzionamento complessivo.<br />

I sensori devono essere dotati delle seguenti caratteristiche comuni:<br />

o Analisi in real-time con un throughput massimo di traffico analizzato di almeno di 2 Gbit/s<br />

o Configurazione inline (con bypass per eccesso di traffico o guasto) in modalità attiva con<br />

scopo di intrusion prevention automatica. La funzionalità di intrusion prevention deve<br />

comunque poter essere disattivata, lasciando solo quella di intrusion detection.<br />

o La sonda deve operare senza introdurre degradi apprezzabili nella qualità del servizio,<br />

con particolare riferimento alla latenza ed al jitter dei traffici multimediali quali VoIP o<br />

Video. Si richiede<br />

• Una latenza massima introdotta in modalità attiva pari al più in media a 1ms.<br />

• Un jitter massimo in modalità attiva pari a +-1ms<br />

o Analisi per rilevare le tipologie di eventi inerenti:<br />

• Traffico legato a potenziali attacchi informatici tramite rilevazione basata su<br />

signature, identificazione di anomalie di protocollo, rilevazione di backdoor,<br />

identificazione di attacchi a livello 2 (ARP poisoning, MAC spoofing) e spoofing<br />

degli indirizzi;<br />

• Traffico anomalo non specificatamente legato ad un attacco (es. network scan,<br />

port scan, traffico P2P);<br />

• Attacchi di tipo Denial-of-Service.<br />

o Definizione di policy personalizzate per la rilevazione di eventi specifici in base a necessità<br />

emergenti o a esigenze di RL, con possibilità di applicare differenti policy sulle VLAN<br />

o Possibilità di configurare l’auto-aggiornamento delle signature<br />

o Configurazione allarmi da trasmettere al centro di gestione tramite trap SNMP<br />

o Dimensione di memoria sufficiente a conservare per analisi successive una quantità di<br />

dati adeguata ad identificare e caratterizzare eventuali anomalie<br />

o Misure adeguate per la protezione della disponibilità del servizio<br />

o Analisi sui suoi dati, delle seguenti operazioni:<br />

• Statistiche e reporting sul traffico anomalo analizzato<br />

• Analisi esperta e decodifica dei protocolli più diffusi inclusi quelli che prevedono<br />

l’uso di IP Multicast<br />

• Analisi delle applicazioni: riconoscimento automatico del traffico relativo alle<br />

principali applicazioni<br />

• Aggregazione delle analisi di traffico proveniente da link multipli (ad esempio in<br />

caso di load balancing)<br />

Il centro di gestione dovrà consentire l’operatività a più amministratori preposti che potranno agire<br />

contemporaneamente della loro postazione di lavoro secondo le seguenti caratteristiche:<br />

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<br />

<br />

<br />

<br />

Gestione della configurazione delle policy e degli aggiornamenti dei sensori e delle firme in modo<br />

centralizzato;<br />

Raccolta e memorizzazione degli eventi rilevati dai sensori senza perdita di dati;<br />

Consolidamento dei dati ricevuti ed analisi del traffico;<br />

Visualizzazione e categorizzazione dei dati fornendo informazioni dettagliate sugli eventi facendo<br />

riferimento anche a fonti informative esterne di supporto, con la possibilità di creare viste<br />

multiple con differenti criteri di rappresentazione nonché la possibilità di configurare in modo<br />

dinamico e salvare filtri sui dati.<br />

Elaborazione visualizzazione di statistiche e trend in forma tabellare e/o grafica di sul<br />

comportamento della rete;<br />

Meccanismi di notifica e gestione delle situazioni di attacco o comunque anomale rilevate;<br />

Conservazione degli eventi generati per 2 mesi con possibilità, su richiesta esplicita di RL di<br />

conservazione dei dati degli eventi in formato e modalità adeguati ad analisi forensi, con periodo<br />

temporale di interesse per la tracciabilità di azioni/eventi fino a 24 mesi.<br />

Il centro di gestione degli eventi deve prevedere inoltre l’integrazione all’interno della Console Unica di<br />

Gestione (cfr. Allegato Tecnico 2), per permettere operazioni di visualizzazione in tempo reale di quanto<br />

rilevato dalle sonde e sullo stato di gestione degli incidenti nonché su report ed elaborazioni statistiche.<br />

Il Corrente deve fornire una descrizione dell’architettura che intende realizzare, comprensiva dei dettagli<br />

tecnici relativi ad apparati e collegamenti, nel rispetto dei requisiti funzionali richiesti, indicando le<br />

caratteristiche tecniche migliorative rispetto a quanto richiesto.<br />

Il Fornitore dovrà quindi provvedere all’acquisizione delle componenti HW e SW necessarie, ad installare,<br />

configurare ed effettuare il tuning dell’intero sistema. Inoltre il Fornitore dovrà effettuare con proprio<br />

personale il tuning continuativo delle policy, il monitoraggio degli eventi e la gestione operativa degli<br />

incidenti, ovvero delle situazioni verificate con esito positivo a seguito della segnalazione di eventi, anche<br />

qualora riguardino +sistemi non direttamente di responsabilità del Fornitore. La gestione dovrà essere<br />

condotta in accordo con il modello operativo definito nell’Allegato Tecnico 2.<br />

8.3 Supporto all’implementazione di policy e procedure di sicurezza<br />

Il Fornitore si impegna a provvedere tutto il supporto necessario nel caso RL necessiti l’implementazione<br />

delle politiche e procedure di sicurezza e delle successive modifiche o integrazioni, anche qualora ciò<br />

comporti l’abilitazione di nuove funzionalità di sicurezza sulla propria infrastruttura. Fintato che gli<br />

interventi richiesti a tal senso comportino unicamente variazioni di configurazione dei sistemi, il tutto non<br />

dovrà comportare aggravi di costo per RL.<br />

Il Fornitore si impegna altresì a fornire tutto il supporto tecnico necessario, e per tutto il tempo entro il<br />

quale questo sarà richiesto senza aggravi di costo, in caso di risoluzione di incidenti relativi alla sicurezza<br />

delle informazioni ed in caso di disastro che porti all’interruzione del servizio di parti dell’infrastruttura di<br />

rete.<br />

Il Fornitore, inoltre, è tenuto ad effettuare durante la durata dell’appalto tutti gli interventi di<br />

configurazione, adeguamento e manutenzione dell’hardware, del software e dei servizi nel loro<br />

complesso al fine di assicurare il mantenimento del livello di sicurezza adeguato e il soddisfacimento dei<br />

requisiti specifici per ogni servizio.<br />

Tutte le operazioni svolte da personale del Fornitore dovranno essere condotte nel rispetto delle<br />

normative vigenti. In particolare il Fornitore deve realizzare tutte le soluzioni per poter operare nel<br />

rispetto nel rispetto delle normative sulla privacy ivi inclusi gli adempimenti previsti dal Provvedimento<br />

del Garante sulla Privacy sugli Amministratori di Sistema. Nulla sarà dovuto al Fornitore per<br />

l’adeguamento delle proprie operazioni a tali prescrizioni normative.<br />

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Per ogni cambiamento di policy o modifica delle regole sugli apparati che forniscono servizi di sicurezza<br />

logica, sia dovuti a richieste di RL che resi necessari per motivi operativi da parte del Fornitore, il Fornitore<br />

stesso dovrà produrre un’analisi di impatto in forma documentale opportuna, proposta e descritta in fase<br />

di progetto, che evidenzia le implicazioni a livello di rischio, numero di utenti/sedi coinvolti ed eventuali<br />

ripercussioni dal punto di vista normativo.<br />

Al Fornitore si richiede, in forma documentale opportuna, proposta e descritta in fase di progetto,<br />

un’autocertificazione periodica dell’attuazione delle regole e delle policy decise da RL e la cui<br />

implementazione è stata richiesta al Fornitore stesso mediante le opportune procedure.<br />

In particolare tale documentazione deve includere:<br />

la descrizione delle regole implementate;<br />

il risultato dei test effettuati atti a garantire l’effettivo rispetto di tali regole.<br />

Questa documentazione è considerata parte del sistema complessivo di monitoraggio dell’appalto, e<br />

andrà pertanto gestita secondo le secondo le regole del sistema di gestione documentale (cfr. Allegato<br />

Tecnico 2).<br />

Per tutte le attività legate alle implementazioni di Il Fornitore dovrà identificare un’apposita figura di<br />

responsabile della sicurezza informatica, i cui requisiti di competenze sono espressi nell’Allegato Tecnico<br />

2.<br />

Il Fornitore si impegna a fornire la propria disponibilità e supporto tecnico, con la supervisione del<br />

responsabile della sicurezza, a tutte le attività di audit del livello di sicurezza informatica decise da RL. Le<br />

attività di audit della sicurezza potranno riguardare qualsiasi tipo di apparato o sistema facente parte<br />

della nuova rete di RL, a qualsiasi livello, sia fisico che logico. RL si riserva di far eseguire, eventualmente<br />

anche a terze parti, audit del livello di sicurezza informatico, senza alcun preavviso o notifica diretta al<br />

responsabile della sicurezza, al fine di mantenere sotto controllo costante il rispetto delle prescrizioni e<br />

direttive emanate.<br />

8.4 Rispetto delle procedure di sicurezza<br />

In questo capitolo sono riportate le più rilevanti procedure relative alla sicurezza informatica tra il<br />

Fornitore e RL. In considerazione dell’importanza delle procedure di sicurezza e della loro natura sensibile,<br />

RL pubblica in questo capitolato unicamente i termini di massima delle stesse. Il flusso complessivo della<br />

procedura sarà reso noto al Fornitore unicamente a valle dell’aggiudicazione<br />

Procedura di incident management: regola le azioni da intraprendere per la rilevazione, la<br />

comunicazione e la gestione di incidenti o anomalie<br />

Procedura di gestione degli accessi fisici: regola le modalità con cui RL gestisce il rilascio delle<br />

credenziali fisiche di accesso ai locali<br />

Procedura di gestione delle credenziali di amministrazione: regola le modalità con cui sono gestite<br />

le credenziali di amministrazione dei sistemi informatici<br />

Procedura di gestione dei cambiamenti e delle richieste di variazione credenziali di accesso:<br />

regola le modalità con cui sono gestire le richieste di cambiamento di configurazione o le richieste<br />

di modifica di diritti relativi a credenziali di accesso degli utenti ai sistemi informatici<br />

L’elenco suindicato riporta unicamente le principali procedure, esistono altre procedure che regolano il<br />

rapporto tra il Fornitore esterno e RL per quanto riguarda operazioni connesse alla configurazione di<br />

aspetti di sicurezza o di privacy degli utenti. A tali procedure si affiancano le politiche di sicurezza alle<br />

quali il Fornitore è tenuto ad attenersi ed è tenuto ad implementare sui sistemi forniti.<br />

Il rispetto delle procedure di sicurezza e di qualsiasi loro modifica introdotta da RL anche durante il corso<br />

della forniture è sempre parte integrante dell’appalto stessa. Il Fornitore non potrà avanzare richieste di<br />

estensione contrattuale o pagamenti specifici connessi a questo specifico ambito.<br />

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Capitolato Speciale d'Oneri - Allegato Tecnico 1<br />

9 Elenco delle figure e delle tabelle.<br />

9.1 Elenco delle figure<br />

Figura 1 – Architettura logica della rete di RL ............................................................................................... <strong>10</strong><br />

Figura 2 - Architettura fisica della rete MAN/WAN....................................................................................... 11<br />

Figura 3 - Schema figurativo della funzionalità di virtual switching .............................................................. 17<br />

Figura 4 - Schema fisico (a sinistra) e logico (a destra) della rete LAN con funzionalità di virtual switching 17<br />

Figura 5 - Schema complessivo di interconnessione alla MAN ..................................................................... 20<br />

Figura 6 - Schema logico complessivo della rete di RL .................................................................................. 21<br />

Figura 7 - Schema fisico di collegamento richiesto nella LAN della sede di via Taramelli (a sinistra) e<br />

schema logico proposto (a destra) ........................................................................................................ 21<br />

Figura 8 - Topologia di rete LAN per le sedi di Palazzo Pirelli e Palazzo Lombardia ...................................... 23<br />

Figura 9 - Topologia di rete LAN per la sede di via Taramelli (l’ambito Core Datacenter è di responsabilità<br />

di RL) ...................................................................................................................................................... 25<br />

Figura <strong>10</strong> - Topologia fisica del cablaggio strutturato in via Taramelli .......................................................... 44<br />

Figura 11 - Architettura generale della rete di fonia di RL. ........................................................................... 58<br />

Figura 12 - Architettura logica del servizio di streaming multimediale ........................................................ 78<br />

Figura 13 - Piantina di massima degli spazi occupati dalla sala operativa. ................................................... 96<br />

Figura 14 - Schema di massima del sistema di autenticazione dei terminali per l'accesso alle risorse di rete<br />

............................................................................................................................................................. 116<br />

9.2 Elenco delle tabelle<br />

Tabella 1 - Categorie di sedi territoriali ......................................................................................................... 13<br />

Tabella 2 - Classificazione delle sedi territoriali di RL .................................................................................... 13<br />

Tabella 3 – Classi di Servizio .......................................................................................................................... 18<br />

Tabella 4 - Parametri e valori massimi delle CoS per la VPN ......................................................................... 18<br />

Tabella 5 - Stime per il dimensionamento della copertura WiFi ................................................................... 34<br />

Tabella 6 - Caratteristiche tecniche degli elementi di cablaggio strutturato ................................................ 45<br />

Tabella 7 - Apparati UPS da fornire ............................................................................................................... 53<br />

Tabella 8 - Durata della protezione degli impianti UPS ................................................................................. 54<br />

Tabella 9 - Numero di terminali telefonici da fornire.................................................................................... 63<br />

Tabella <strong>10</strong> - Sale multimediali di via Taramelli .............................................................................................. 93<br />

Tabella 11 - Sale riunioni per la Protezione Civile. ........................................................................................ 95<br />

Tabella 12 - Sale multimediali del Palazzo Pirelli ........................................................................................ <strong>10</strong>6<br />

Tabella 13 - Sale ad uso del Consiglio Regionale ......................................................................................... <strong>10</strong>9<br />

Tabella 14 - Ausili audiovisivi aggiuntivi forniti su richiesta ........................................................................ 114<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

CAPITOLATO TECNICO HARD FACILITY<br />

SERVIZIO DI CONDUZIONE ED ESERCIZIO<br />

MANUTENZIONE ORDINARIA PROGRAMMATA<br />

MANUTENZIONE STRAORDINARIA E INTERVENTI A RICHIESTA<br />

Edifici in proprietà<br />

e/o in disponibilità di<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 1 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 1 ..................................................................................................................................... 6<br />

SERVIZI ORDINARI E PROGRAMMATI DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DEGLI EDIFICI E DEI RELATIVI<br />

MANUFATTI ED IMPIANTI TECNOLOGICI ............................................................................................... 6<br />

ART. 1.1 - OGGETTO E DURATA DELL’APPALTO ................................................................................... 7<br />

Art. 1.1.1 - Oggetto dell’Appalto ................................................................................... 7<br />

Art. 1.1.2 - Durata dell’Appalto .................................................................................. <strong>10</strong><br />

ART. 1.2 – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E FIGURE DI INTERFACCIA ......................................... 13<br />

Art. 1.2.1 – Per l’Aggiudicataria ................................................................................. 13<br />

Art. 1.2.2 - Per l’Amministrazione ............................................................................... 19<br />

ART. 1.3 – SERVIZIO ORDINARIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE EDILI<br />

ED AFFINI, DELLE AREE A VERDE E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E SPECIALI ........................... 20<br />

Art. 1.3.1 - Strutture Edili ed Affini .............................................................................. 23<br />

Art. 1.3.2 - Aree a Verde .......................................................................................... 32<br />

Art. 1.3.3 - Impianti Elettrici ...................................................................................... 38<br />

Art. 1.3.4 - Impianti Meccanici ................................................................................... 53<br />

Art. 1.3.5 - Sistema di Supervisione e Regolazione Automatica ........................................ 83<br />

Art. 1.3.6 - Impianti di Sicurezza ................................................................................ 85<br />

Art. 1.3.7 - Impianti Speciali ...................................................................................... 96<br />

Art. 1.3.8 - Impianti Elevatori ..................................................................................... 97<br />

Art. 1.3.9 - Presidi .................................................................................................. <strong>10</strong>2<br />

Art. 1.3.<strong>10</strong> - Reperibilità e Tempi di Intervento sul Sito ................................................... 111<br />

SEZIONE 2 ................................................................................................................................. 115<br />

SERVIZI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED INTERVENTI A RICHIESTA ......................................... 115<br />

ART. 2.1 – OGGETTO DEL SERVIZIO E DURATA DEL CONTRATTO .................................................. 116<br />

ART. 2.2 – GESTIONE E MANUTENZIONE ............................................................................................. 118<br />

ART. 2.3 – MATERIALI UTILIZZATI ......................................................................................................... 118<br />

ART. 2.4 – PROGRAMMA LAVORI .......................................................................................................... 119<br />

ART. 2.5 – VERBALE DI PROVA, VERIFICHE E COLLAUDO ................................................................ 119<br />

SEZIONE 3 ................................................................................................................................. 121<br />

SERVIZI DI INGEGNERIA, PREVENTIVAZIONE E ANAGRAFICA TECNICA ............................................... 121<br />

ART. 3.1 – SERVIZI DI INGEGNERIA ...................................................................................................... 122<br />

ART. 3.2 – SERVIZI DI PREVENTIVAZIONE ........................................................................................... 123<br />

ART. 3.3 – ANAGRAFICA TECNICA ....................................................................................................... 124<br />

SEZIONE 4 ................................................................................................................................. 137<br />

SERVIZIO DI “CALL CENTER / HELP DESK” E SISTEMA INFORMATIVO .............................................. 137<br />

ART. 4.1 –SERVIZIO DI “CALL CENTER / HELP DESK” ....................................................................... 138<br />

ART. 4.2 – SISTEMA INFORMATIVO ...................................................................................................... 140<br />

SEZIONE 5 ................................................................................................................................. 141<br />

PROCEDURE E DOCUMENTI............................................................................................................ 141<br />

ART. 5.1 – PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ: PROGRAMMA OPERATIVO DEGLI<br />

INTERVENTI (POI) ........................................................................................................................................ 142<br />

ART. 5.2 – GENERAZIONE E CHIUSURA DEGLI ORDINI DI LAVORO (ODL) ...................................... 143<br />

ART. 5.3 – VERBALE DI CONTROLLO (VDC) ........................................................................................ 145<br />

ART. 5.4 – PIANO DETTAGLIATO DEGLI INTERVENTI ........................................................................ 145<br />

ART. 5.5 – VERBALE DI CONSEGNA E RICONSEGNA ......................................................................... 148<br />

SEZIONE 6 ................................................................................................................................. 149<br />

ONERI A CARICO DELLA SOCIETÀ AGGIUDICATARIA ....................................................................... 149<br />

ART. 6.1 – DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI RIFERIMENTO .................................................................. 150<br />

ART. 6.2 – ONERI ED OBBLIGHI DELL’AGGIUDICATARIA .................................................................. 151<br />

ART. 6.3 – SICUREZZA SUL LAVORO .................................................................................................... 153<br />

Art. 6.3.1 – Informazione e Formazione dei Lavoratori e Dispositivi di Protezione Individuale . 153<br />

Art. 6.3.2 – INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI ....................................................... 153<br />

Art. 6.3.3 – Piano di Sicurezza Lavoro ........................................................................ 153<br />

ART. 6.4 – VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E MISURE PER LA<br />

RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE ........................................................................................... 154<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 2 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 6.5 – ESECUZIONE DEI SERVIZI ................................................................................................... 158<br />

ART. 6.6 – MEZZI E ATTREZZATURE DI LAVORO ............................................................................... 158<br />

ART. 6.7 – ASSICURAZIONI ................................................................................................................... 159<br />

ART. 6.8 – GARANZIA ............................................................................................................................. 159<br />

SEZIONE 7 ................................................................................................................................. 160<br />

DATI IDENTIFICATIVI DEGLI EDIFICI ................................................................................................ 160<br />

ART. 7.1 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA FABIO FILZI 22 .................................... 161<br />

Art. 7.1.1 - Premesse .............................................................................................. 161<br />

Art. 7.1.2 - Breve Descrizione degli Impianti di Climatizzazione ....................................... 161<br />

Art. 7.1.3 - Breve Descrizione del Sistema Integrato di Supervisione e Regolazione Automatica<br />

......................................................................................................................... 164<br />

Art. 7.1.4 - Dati Tecnici Significativi dell’Edificio ........................................................... 166<br />

ART. 7.2 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA FABIO FILZI 27/A ................................ 171<br />

Art. 7.2.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 171<br />

ART. 7.3 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA POLA 9/11 ........................................... 177<br />

Art. 7.3.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 177<br />

ART. 7.4 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA TARAMELLI 20 ................................... 182<br />

Art. 7.4.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 182<br />

Art. 7.5.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 187<br />

Art. 7.6.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 192<br />

ART. 7.7 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA WILDT 27 ............................................. 197<br />

Art. 7.7.1 - DATI Dati Tecnici Significativi dell’edificio .................................................... 197<br />

ART. 7.8 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA CARDANO <strong>10</strong> ...................................... 202<br />

Art. 7.8.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 202<br />

ART. 7.9 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA RESTELLI 1 ........................................ 207<br />

Art. 7.9.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ........................................................... 207<br />

ART. 7.<strong>10</strong> IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA RESTELLI 3/1 .................................... 212<br />

Art. 7.<strong>10</strong>.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 212<br />

ART. 7.11 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA CONFALONIERI 29 ........................... 217<br />

Art. 7.11.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 217<br />

ART. 7.12 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN BERGAMO, VIA XX SETTEMBRE 18/A ................... 222<br />

Art. 7.12.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 222<br />

ART. 7.13 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN BRESCIA, VIA DALMAZIA 92/94 ............................. 227<br />

Art. 7.13.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 227<br />

ART. 7.14 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN COMO, VIA LUIGI EINAUDI 1 .................................. 232<br />

Art. 7.14.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 232<br />

ART. 7.15 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN CREMONA, VIA DANTE 136 .................................... 237<br />

Art. 7.15.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 237<br />

ART. 7.16 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN LECCO, CORSO PROMESSI SPOSI 132 ................ 242<br />

Art. 7.16.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 242<br />

ART. 7.17 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN LECCO, PIAZZA GARIBALDI 4 ............................... 247<br />

Art. 7.17.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 247<br />

ART. 7.18 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN LEGNANO, VIA FELICE CAVALLOTTI 11/13 ......... 252<br />

Art. 7.18.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 252<br />

ART. 7.19 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN LODI, VIA HAUSSMANN 7 ....................................... 257<br />

Art. 7.19.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 257<br />

ART. 7.20 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MANTOVA, CORSO VITTORIO EMANUELE 57 ..... 262<br />

Art. 7.20.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 262<br />

ART. 7.21 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MANTOVA, VIA SCIESA ......................................... 267<br />

Art. 7.21.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 267<br />

ART. 7.22 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MONZA, PIAZZA CAMBIAGHI 3 ............................ 272<br />

Art. 7.22.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 272<br />

ART. 7.23 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN PAVIA, VIA CESARE BATTISTI 150 ........................ 277<br />

Art. 7.23.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 277<br />

ART. 7.24 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN SONDRIO, VIA DEL GESU’ 17 ................................. 282<br />

Art. 7.24.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 282<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 7.25 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN VARESE, VIALE BELFORTE 22 .............................. 287<br />

Art. 7.25.1. Dati Tecnici Significativi dell’edificio .......................................................... 287<br />

ART. 7.26 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN ROMA, VIA DEL GESU’ 57 ....................................... 292<br />

Art. 7.26.1- Dati Tecnici Significativi dell’edificio .......................................................... 292<br />

ART. 7.27 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN BRUXELLES (B), PLACE DU CHAMP DE MARS 1/3<br />

................................................................................................................................................................... 297<br />

Art. 7.27.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 297<br />

ART. 7.28 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35 (“ALTRA SEDE<br />

REGIONE LOMBARDIA”) ........................................................................................................................ 302<br />

Art. 7.28.1. Premesse ............................................................................................. 303<br />

Art. 7.28.2 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 314<br />

Art. 7.28.3. Copertura ETFE: Descrizione e Piano di Manutenzione ................................... 326<br />

Art. 7.28.4 - PARETI MOBILI VETRATE MONOLITICHE: DESCRIZIONE DEI SISTEMI ............. 333<br />

Art. 7.28.5 - GRUPPI ROTANTI DI CONTINUITA’: DESCRIZIONE E PIANO DI MANUTENZIONE DEI<br />

SISTEMI .............................................................................................................. 334<br />

Art. 7.28.6 - SISTEMA INTEGRATO AUTOMAZIONE CLIMATIZZAZIONE AMBIENTE CONTROLLO<br />

LUCI E FRANGISOLE: DESCRIZIONE DEI SISTEMI – SPECIFICA TECNICA ........................ 343<br />

ART. 7.29. IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIALE FULVIO TESTI 122 (CENTRO<br />

SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA, EDIFICIO 14, EX COMPARTO MANIFATTURA TABACCHI) ......................... 377<br />

Art. 7.29.1 - Premesse ............................................................................................ 377<br />

Art. 7.29.2 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio ......................................................... 378<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

DEFINIZIONI:<br />

Escluso ove diversamente specificato:<br />

<br />

“Amministrazione” o “Amministrazione aggiudicatrice” o “Infrastrutture Lombarde” o“ILSPA” indica Infrastrutture<br />

Lombarda S.p.A.;<br />

<br />

“Aggiudicatario/a” o “Impresa aggiudicataria” o “Impresa” indica l’impresa risultata Aggiudicataria dell’appalto;<br />

<br />

“Capitolato” o “Capitolato speciale” o “Capitolato Tecnico” indica il presente Capitolato tecnico di gara;<br />

<br />

“Contratto” indica il contratto di appalto stipultato tra l’Amministrazione e l’Aggiudicataria;<br />

<br />

“Edificio” o “Immobile” indica il singolo edificio o complesso di edifici e loro pertinenze in relazione al patrimonio<br />

immobiliare a questi riconducibile e inteso come insiemi impiantistici e strutturali oggetto dei servizi disciplinati<br />

dal presente Capitolato.<br />

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SEZIONE 1<br />

SERVIZI ORDINARI E PROGRAMMATI DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE<br />

DEGLI EDIFICI E DEI RELATIVI MANUFATTI ED IMPIANTI TECNOLOGICI<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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ART. 1.1 - OGGETTO E DURATA DELL’APPALTO<br />

Art. 1.1.1 - Oggetto dell’Appalto<br />

Per servizio di conduzione e manutenzione degli edifici e dei relativi manufatti ed impianti tecnologici si<br />

intende quell’insieme di attività finalizzate al mantenimento ed alla conservazione dell’Edificio e del buono<br />

stato di strutture, macchine, impianti o quant’altro oggetto del presente Capitolato. Il servizio di conduzione e<br />

manutenzione degli edifici e dei relativi manufatti ed impianti tecnologici si occupa di:<br />

STRUTTURE EDILI ED AFFINI<br />

AREE A VERDE<br />

IMPIANTI ELETTRICI<br />

IMPIANTI MECCANICI (riscaldamento, raffrescamento e idrico-sanitari)<br />

SISTEMA DI SUPERVISIONE E REGOLAZIONE AUTOMATICA<br />

IMPIANTI DI SICUREZZA (antincendio, antintrusione e controllo accessi)<br />

IMPIANTI SPECIALI (diffusione sonora e TV centralizzata)<br />

IMPIANTI ELEVATORI<br />

Ove non espressamente specificato, ciascun servizio di conduzione e manutenzione, a prescindere dalla<br />

tipologia di strutture/impianti cui è destinato include l’erogazione di attività comprendenti - a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo - l’esercizio e la conduzione, la manutenzione ordinaria e programmata, la<br />

fornitura di attrezzature, materiali di consumo e/o soggetti a usura, parti di ricambio nonchè tutti gli interventi<br />

di ripristino/sostituzione che dovessero rendersi necessari, come meglio nel seguito specificato, volte a<br />

garantire la piena fruibilità ed efficienza delle strutture e degli impianti cui ciascun servizio è destinato. A<br />

completamento ed in stretta sinergia con le attività operative, le seguenti prestazioni sono ricomprese nel<br />

corrispettivo pattuito per il servizio erogato:<br />

⇒ la progettazione, la gestione e la esecuzione del servizio medesimo;<br />

⇒ un servizio di pronto intervento;<br />

⇒ un servizio di reperibilità;<br />

⇒ un servizio di presidio continuativo sul sito;<br />

⇒ un sistema di Call-Center / Help Desk dedicato;<br />

⇒ un servizio di ingegneria;<br />

⇒ un servizio di preventivazione;<br />

⇒ un servizio di rilievo e aggiornamento dell’anagrafica tecnica;<br />

⇒ la stesura del Programma Operativo degli Interventi il cui calendario lavorativo sia formulato nel rispetto<br />

delle attività presenti negli edifici oggetto del servizio;<br />

⇒ un sistema di gestione di indicatori di prestazione;<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

⇒ la stesura dei Verbali di Controllo;<br />

⇒ tutti gli oneri per lo smaltimento, il trasporto e il conferimento a punto di raccolta autorizzato di eventuali<br />

materiali di risulta connessi con la esecuzione del servizio stesso.<br />

L’ Aggiudicataria persegue e raggiunge i seguenti obiettivi fondamentali:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

un servizio integrato in grado di portare a sintesi unitaria le molteplici esigenze di gestione dei diversi<br />

servizi, indispensabili alla funzionalità delle strutture e degli impianti e per la soddisfazione<br />

dell’Amministrazione;<br />

una manutenzione tempestiva e razionale in grado di mantenere alti livelli di efficienza delle strutture e<br />

degli impianti;<br />

la dotazione degli elementi di conoscenza e della più moderna strumentazione tecnica di gestione in<br />

grado di consentire la programmazione delle attività e delle risorse in un’ottica di fruibilità e semplicità di<br />

accesso alle informazioni;<br />

l’ottimizzazione della capacità di controllo della qualità dei servizi;<br />

la pianificazione e l’organizzazione ottimale dei servizi in termini di qualità, considerando la complessità<br />

degli stessi e i possibili danni che potrebbero derivare da una cattiva conduzione dei beni affidati;<br />

l’individuazione ed esecuzione della migliore sequenza temporale degli interventi manutentivi soprattutto<br />

per quelli interdipendenti che comportano specializzazioni professionali diverse;<br />

una programmazione attenta alle specializzazioni della manodopera disponibile e una preventiva verifica<br />

di disponibilità di materiali e attrezzature;<br />

la garanzia del rispetto dei requisiti di sicurezza connessi alla conduzione e uso delle soluzioni<br />

tecnologiche ed impiantistiche negli edifici (ovvero garantire condizioni di sicurezza di funzionamento per<br />

l’impianto e di intervento per l’operatore).<br />

Il raggiungimento dell’obbiettivo avviene attraverso la stesura del Piano Dettagliato degli Interventi, quale<br />

documento redatto dall’ Aggiudicataria in ottemperanza alle richieste dell’Amministrazione che rappresenta<br />

nel dettaglio la progettazione e la pianificazione sia tecnica che economica del servizio.<br />

L’Amministrazione si riserva in ogni caso di prescrivere l’esecuzione o il compimento di servizi entro un<br />

termine e con le modalità esecutive più opportune, senza che l’Aggiudicataria possa rifiutarsi e/o richiedere<br />

compensi aggiuntivi.<br />

Gli immobili oggetto della gara di appalto salvo le modificazioni che interverranno nel corso del rapporto<br />

sono i seguenti:<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ITEM PROVINCIA UBICAZIONE DESTINAZIONE D’USO<br />

01 MILANO VIA FABIO FILZI 22 PRESIDENZA, STRUTTURA,<br />

UFFICI<br />

PATRIMONIO e LOGISTICA<br />

02 MILANO VIA FABIO FILZI 27/A AUTORIMESSA REGIONALE AUTORIMESSA<br />

03 MILANO VIA POLA 9/11 DG DI SETTORE UFFICI<br />

04 MILANO VIA TARAMELLI 20 DG DI SETTORE E SERVIZI UFFICI<br />

05 MILANO VIA COPERNICO 38/42 SOCIETA’ REGIONALI UFFICI<br />

06 MILANO VIA SASSETTI 32/2 DG DI SETTORE UFFICI<br />

07 MILANO VIA WILDT 27 MAGAZZINO MAGAZZINO<br />

08 MILANO VIA CARDANO <strong>10</strong> DG DI SETTORE UFFICI<br />

09 MILANO VIA RESTELLI 1 DG DI SETTORE UFFICI<br />

<strong>10</strong> MILANO VIA RESTELLI 3/1 SEDE ARPA LOMBARDIA UFFICI<br />

11 MILANO VIA CONFALONIERI 29 SEDE ARPA LOMBARDIA UFFICI<br />

12 BERGAMO VIA XX SETTEMBRE 18/A STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

13 BRESCIA VIA DALMAZIA 92/94 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

14 COMO VIA LUIGI EINAUDI 1 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

15 CREMONA VIA DANTE 136 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

16 LECCO CORSO PROMESSI SPOSI 132 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

17 LECCO PIAZZA GARIBALDI 4 INFOPOINT UFFICI<br />

18 LEGNANO VIA FELICE CAVALLOTTI 11/13 SPAZIO REGIONE UFFICI<br />

19 LODI VIA HAUSSMANN 7 STER– SEDE<br />

UFFICI<br />

TERRITORIALE<br />

20 MANTOVA CORSO VITTORIO EMANUELE 57 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

21 MANTOVA VIA SCIESA ARCHIVI REGIONALI UFFICI<br />

22 MONZA PIAZZA CAMBIAGHI 3 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

23 PAVIA VIALE CESARE BATTISTI 150 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

24 SONDRIO VIA DEL GESU’ 17 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

25 VARESE VIALE BELFORTE 22 STER–SEDE TERRITORIALE UFFICI<br />

26 ROMA VIA DEL GESU’ 57 SEDE DI RAPPRESENTANZA UFFICI<br />

27 BRUXELLES PLACE DU CHAMP DE MARS 1/3 SEDE DI RAPPRESENTANZA UFFICI<br />

28 MILANO VIA MELCHIORRE GIOIA 35 ALTRA SEDE<br />

UFFICI<br />

REGIONE LOMBARDIA<br />

29 MILANO VIALE FULVIO TESTI 122<br />

EDIFICIO 14<br />

CENTRO SPERIMENTALE DI<br />

CINEMATOGRAFIA<br />

UFFICI<br />

LABORATORI<br />

AULE<br />

DIDATTICHE<br />

I servizi tecnici attivi nell’ambito di ciascun Edificio sono descritti nella Sezione 7 del presente Capitolato.<br />

I servizi di presidio fissi attivi nell’ambito di ciascun Edificio sono dettagliatamente descritti all’art. 1.3.9. del<br />

presente Capitolato.<br />

Art. 1.1.2 - Durata dell’Appalto<br />

Il termine iniziale di efficacia del Contratto di appalto è il 1 marzo 20<strong>10</strong> - ore 00:00 per tutti gli immobili di cui<br />

alle posizioni dalla n° 01 alla n° 27 e alla n° 29 della tabella di seguito riportata; con riguardo al solo immobile<br />

di cui alla posizione n° 28 della tabella di seguito riportata, il servizio avrà decorrenza dal 1 luglio 2012 - ore<br />

00:00.<br />

Si precisa che l’Amministrazione si riserva la facoltà di anticipare il termine iniziale di efficacia del Contratto<br />

per i servizi di conduzione e manutenzione ordinaria e programmata in relazione all’Edificio denominato<br />

“Altra Sede di Regione Lombardia”, sito in Milano, Via Melchiorre Gioia 35 (posizione n° 28 della<br />

tabella di seguito riportata) ad una data intercorrente tra il 1 luglio 20<strong>10</strong> ed il 30 giugno 2012.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Ove l’Amministrazione si avvalesse di tale facoltà, il corrispettivo per i servizi di conduzione e manutenzione<br />

ordinaria e programmta così attivati sarà remunerato in funzione del prezzo offerto dall’Aggiudicataria in<br />

sede di gara in relazione al medesimo Edificio, così come riportato nel “Prospetto di dettaglio del prezzo per<br />

la formulazione dell’offerta economica in relazione ai servizi attivi nell’ambito dell’unità immobiliare di<br />

riferimento” prodotto dall’Aggiudicataria unitamente all’offerta economica in sede di gara, e riparametrato<br />

proporzionalmente sulla base del corrispondente periodo temporale di attivazione del predetto servizio.<br />

Quanto sopra, fino al raggiungimento dell’importo massimo complessivo ammontante a € 6.000.000,00/-<br />

(euro seimilioni/00) I.V.A. esclusa fissato per la esecuzione delle suddetta prestazione; si precisa che il<br />

predetto importo si configura esclusivamente come limite massimo entro il quale l’Aggiudicataria si impegna<br />

ad erogare i predetti servizi.<br />

La data di scadenza dell’appalto è differenziata in funzione dei singoli edifici, ovvero:<br />

ITEM PROVINCIA UBICAZIONE DATA SCADENZA APPALTO<br />

01 MILANO VIA FABIO FILZI 22 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

02 MILANO VIA FABIO FILZI 27/A 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

03 MILANO VIA POLA 9/11 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

04 MILANO VIA TARAMELLI 20 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

05 MILANO VIA COPERNICO 38/42 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

06 MILANO VIA SASSETTI 32/2 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

07 MILANO VIA WILDT 27 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

08 MILANO VIA CARDANO <strong>10</strong> 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

09 MILANO VIA RESTELLI 1 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

<strong>10</strong> MILANO VIA RESTELLI 3/1 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

11 MILANO VIA CONFALONIERI 29 28 FEBBRAIO 2011 – ORE 24:00<br />

12 BERGAMO VIA XX SETTEMBRE 18/A 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

13 BRESCIA VIA DALMAZIA 92/94 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 11 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

14 COMO VIA LUIGI EINAUDI 1 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

15 CREMONA VIA DANTE 136 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

16 LECCO CORSO PROMESSI SPOSI 132 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

17 LECCO PIAZZA GARIBALDI 4 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

18 LEGNANO VIA FELICE CAVALLOTTI 11/13 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

19 LODI VIA HAUSSMANN 7 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

20 MANTOVA CORSO VITTORIO EMANUELE 57 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

21 MANTOVA VIA SCIESA 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

22 MONZA PIAZZA CAMBIAGHI 3 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

23 PAVIA VIALE CESARE BATTISTI 150 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

24 SONDRIO VIA DEL GESU’ 17 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

25 VARESE VIALE BELFORTE 22 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

26 ROMA VIA DEL GESU’ 57 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

27 BRUXELLES PLACE DU CHAMP DE MARS 1/3 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

28 MILANO VIA MELCHIORRE GIOIA 35 28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

29 MILANO VIALE FULVIO TESTI 122<br />

28 FEBBRAIO 2015 – ORE 24:00<br />

EDIFICIO 14<br />

Alla scadenza del Contratto l’Aggiudicataria, su espressa richiesta scritta dell’Amministrazione, si impegna a<br />

garantire la prosecuzione del servizio fino all’individuazione del nuovo appaltatore subentrante agli stessi<br />

patti e condizioni del Contratto originale.<br />

Gli eventuali servizi ordinari non programmati, affidati all’Aggiudicataria, saranno ultimati nel termine di volta<br />

in volta stabilito.<br />

Fatto salvo quanto specificatamente previsto supra con riguardo all’edifico di cui alla posizione n° 28 della<br />

tabella sopra riportata, qualsiasi variazione di inizio e/o termine del servizio in relazione ai singoli Edifici e la<br />

conseguente estensione/riduzione del predetto servizio sarà regolata a norma di Contratto.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 12 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 1.2 – ORGANIZZAZIONE DEL SERVIZIO E FIGURE DI INTERFACCIA<br />

Nell’ambito del rapporto contrattuale instaurato tra l’Aggiudicataria e l’Amministrazione si<br />

identificano le seguenti figure chiave:<br />

Art. 1.2.1 – Per l’Aggiudicataria<br />

Il servizio oggetto del presente Capitolato avverrà in regime di assistenza continuativa, gestione, verifica e<br />

controllo dello stato delle strutture, dei manufatti ed impianti in genere. A tal fine l’Aggiudicataria dovrà<br />

garantire, per tutta la durata del contratto, la disponibilità delle seguenti figure:<br />

a) Il Gestore del Servizio<br />

Identificato nella sua primaria funzione quale interfaccia unica dell’Aggiudicataria nei confronti del Direttore<br />

dell’Esecuzione del Servizio dell’Amministrazione, il Gestore del Servizio ha i seguenti compiti e svolge le<br />

seguenti funzioni:<br />

1) è il redattore del Piano Dettagliato degli Interventi (PDI) e del Piano di Qualità (PDQ), verifica il PDI e il<br />

PDQ nella loro completezza e rispondenza alle norme e al presente Capitolato garantendone il pieno<br />

rispetto;<br />

2) definisce ed ottimizza le strategie generali e gli indirizzi del PDQ rispetto all’erogazione dei sevizi di<br />

conduzione, manutenzione, verifica e controllo per tutte le tipologie di strutture, impianti e servizi<br />

oggetto dell’appalto;<br />

3) è responsabile dell’organizzazione di tutti i servizi con riguardo alla tempistica ed alle risorse impiegate<br />

ed all’integrazione tra gli stessi, effettua le verifiche ispettive sulla rispondenza dei servizi svolti alle<br />

indicazioni del Capitolato e alla normativa vigente;<br />

4) è responsabile del controllo del livello del servizio verificato;<br />

5) monitora in modo costante l’andamento globale del servizio e ne pianifica lo sviluppo identificando i<br />

processi e le fasi relative;<br />

6) è responsabile dell’inserimento e dell’aggiornamento dell’anagrafica e della redazione della reportistica<br />

7) è responsabile dell’integrazione tra sistema Call-Center/Help desk, Sistema Informativo, Anagrafica,<br />

reportistica e dell’aggiornamento di questi in base ai servizi svolti;<br />

8) è responsabile del servizio di reperibilità per gli interventi in emergenza, garantendo la risposta nei<br />

tempi previsti dal Capitolato 24 ore su 24;<br />

9) è responsabile dei servizi di presidio;<br />

<strong>10</strong>) definisce e sviluppa la politica del personale dell’Aggiudicataria addetto all’esecuzione del servizio;<br />

11) definisce funzioni, autorità e responsabilità nell’ambito dell’organizzazione dell’Aggiudicataria preposta<br />

all’esecuzione del servizio, vigilando affinché ognuno operi in maniera corretta;<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 13 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

12) opera la suddivisione del lavoro al fine di assicurare tutte le risorse necessarie nei tempi e nei luoghi nei<br />

quali il programma prevede il loro impiego;<br />

13) è responsabile della soddisfazione dell’utenza e dell’Amministrazione;<br />

14) recepisce e attua le richieste di intervento;<br />

15) è responsabile della fatturazione e della rendicontazione del servizio;<br />

Per questa figura si richiedono adeguate competenze professionali (iscrizione all’Albo professionale, per<br />

quanto applicabile il possesso dei requisiti previsti all’art. 3 della Legge n. 46/90 e relativo decreto di<br />

attuazione, comprovata esperienza).<br />

Il nominativo ed il curriculum della persona preposta a tale carica dovranno essere comunicati per iscritto<br />

all’Amministrazione per accettazione; ugualmente dovrà essere comunicata, per iscritto, ed accettata, ogni<br />

successiva variazione.<br />

L’Amministrazione si riserva il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione, la<br />

sostituzione del Gestore del Servizio nominato dall’Aggiudicataria.<br />

Nei periodi di assenza per ferie e/o malattie, l’Aggiudicataria garantisce la presenza di un tecnico dotato di<br />

pari qualifiche e esperienza.<br />

L’Aggiudicataria rimane comunque responsabile, sotto ogni aspetto, dell’operato del Gestore del Servizio; a<br />

quest’ultimo, l’Amministrazione farà riferimento per qualsiasi attività oggetto dell’appalto ed in particolare per<br />

i controlli tecnico-amministrativi relativi all’esecuzione dei servizi e lavori stessi; tutte le comunicazioni,<br />

disposizioni e contestazioni di inadempienze saranno fatte direttamente a detto Responsabile e si intendono<br />

fatte all’Aggiudicataria.<br />

b) Responsabili degli Edifici<br />

Il Gestore del Servizio è coadiuvato da almeno n° 5 (cinque) Responsabili degli Edifici in relazione allo<br />

schema di assegnazione minimo di seguito indicato:<br />

RISORSA DEDICATA IMMOBILE DI COMPETENZA UBICAZIONE SITO<br />

Responsabile Edificio N° 1 Complesso Immobiliare Pirelli Via Fabio Filzi 22, Milano<br />

Responsabile Edificio N° 2 Complesso Immobiliare Pola/Taramelli Via Taramelli 20, Milano<br />

Responsabile Edificio N° 3 Altra Sede Regione Lombardia Via Melchiorre Gioia 35,<br />

Milano<br />

Responsabile Edificio N° 4 Edifici ubicati nell’ambito del Comune di Vedi elenco di cui all’art. 1.1<br />

Milano, esclusi i predetti di cui sopra<br />

Responsabile Edificio N° 5 Edifici ubicati al di fuori dei limiti del<br />

Comune di Milano<br />

Vedi elenco di cui all’art. 1.1<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 14 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Il Responsabile dell’Edificio è una figura professionale rivestita da un esperto tecnico diplomato ad indirizzo<br />

specifico (Perito edile, Perito elettrotecnico, Perito termotecnico, Geometra, ecc.) abilitato all’esercizio della<br />

professione, e per quanto applicabile, in possesso dei requisiti previsti all’art. 3 della Legge n. 46/90 e<br />

relativo decreto di attuazione.<br />

Il Responsabile dell’Edificio ha i seguenti compiti e svolge le seguenti funzioni:<br />

1) Vigila e controlla l’operato delle singole squadre operative operanti sull’Edificio di competenza, coordina<br />

le attività delle squadre operative e garantisce la qualità del prodotto dando ordini precisi e mirati e<br />

agendo con chiarezza di obiettivi, compiti e responsabilità;<br />

2) Vigila, controlla e coordina l’operato dei Responsabili di Servizio Operativo operanti sull’Edificio di<br />

competenza, garantisce la qualità del prodotto dando ordini precisi e mirati e agendo con chiarezza di<br />

obiettivi, compiti e responsabilità;<br />

3) ha responsabilità diretta rispetto all’esecuzione del singolo servizio sull’Edificio di competenza, individua<br />

le indicazioni e le osservazioni necessarie per lo svolgimento operativo del servizio ed organizza in base<br />

a queste ed al PDI/PDQ le maestranze istruendole adeguatamente;<br />

4) effettua sopralluoghi ispettivi sull’Edificio di cui è responsabile e riscontra le eventuali anomalie<br />

informando il Gestore del Servizio e il Building Manager;<br />

5) controlla e gestisce le operazioni di accensione, mantenimento e messa a riposo degli impianti in base<br />

alle date e agli orari comunicati per ciascun impianto;<br />

6) controlla la messa a riposo, alla fine di ogni stagione, delle centrali termiche attraverso tutte le operazioni<br />

previste dal PDI;<br />

7) implementa l’anagrafe dei beni;<br />

8) esegue sopralluoghi preventivi;<br />

9) elabora i piani di manutenzione e i piani delle misure di adeguamento normativo;<br />

<strong>10</strong>) imputa ed elabora le informazioni;<br />

11) effettua le verifiche ispettive a seguito dell’esecuzione degli interventi al fine di verificarne la corretta<br />

evasione e si accerta della qualità delle opere svolte;<br />

12) svolge la gestione documentale inerente i servizi affidati nel rispetto degli obblighi di legge ove prescritti<br />

dalle vigenti normative e regolamenti attuativi in materia.<br />

I nominativi e i curricula delle persone preposte a tale carica dovranno essere comunicati per iscritto<br />

all’Amministrazione per accettazione; ugualmente dovrà essere comunicata, per iscritto, ed accettata, ogni<br />

successiva variazione.<br />

L’Amministrazione si riserva il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione, la<br />

sostituzione del Responsabile dell’Edificio nominato dall’Aggiudicataria.<br />

Nei periodi di assenza per ferie e/o malattie, l’Aggiudicataria garantisce la presenza di un tecnico dotato di<br />

pari qualifiche e esperienza.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 15 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

I Responsabili degli Edifici N° 1, N° 2 e N° 3 della tabella sopra riportata garantiscono la seguente<br />

PRESENZA ORARIA FISSA PRESSO IL SITO DI COMPETENZA:<br />

⇒ dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 17:00<br />

Tutti i Responsabili degli Edifici garantiscono la loro reperibilità continuativa e permanente nei<br />

confronti dell’Amministrazione e hanno l’obbligo di presenziare alle riunioni di coordinamento<br />

convocate dai Bulding Managers dell’Ammnistrazione.<br />

I Responsabili degli Edifici N° 4 e N° 5 hanno l’obbligo di presentarsi presso i siti di competenza se e<br />

quando richiesto dai Building Managers dell’Amministrazione.<br />

c) Responsabile Servizio Operativo<br />

I Responsabili degli Edifici assegnati al Complesso Immobiliare Pirelli, ubicato in Milano, Via Fabio Filzi 22,<br />

al Complesso Immobiliare Pola / Taramelli, ubicato in Milano, Via Taramelli 20 e all’Altra Sede di Regione<br />

Lombardia, ubicata in Milano, Via Melchiorre Gioia 35, sono coadiuvati ciascuno da Responsabili di Servizio<br />

Operativo secondo termini e modalità di seguito indicate.<br />

Il Responsabile di Servizio Operativo è una figura professionale rivestita da un esperto tecnico diplomato ad<br />

indirizzo specifico abilitato all’esercizio della professione, e per quanto applicabile, in possesso dei requisiti<br />

previsti all’art. 3 della Legge n. 46/90 e relativo decreto di attuazione, in particolare:<br />

EDIFICIO UBICATO IN MILANO, VIA FABIO FILZI 22:<br />

i. N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo meccanico / termotecnico addetto alla conduzione e<br />

all’esercizio degli impianti di climatizzazione e idrico sanitari;<br />

ii.<br />

N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo elettrotecnico addetto alla conduzione e all’esercizio<br />

degli impianti elettrici e speciali.<br />

EDIFICIO UBICATO IN MILANO, VIA TARAMELLI 20:<br />

i. N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo meccanico / termotecnico addetto alla conduzione e<br />

all’esercizio degli impianti di climatizzazione e idrico sanitari;<br />

ii.<br />

N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo elettrotecnico addetto alla conduzione e all’esercizio<br />

degli impianti elettrici e speciali.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 16 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

EDIFICIO UBICATO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35:<br />

TORRE<br />

i. N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo meccanico / termotecnico addetto alla conduzione e<br />

all’esercizio degli impianti di climatizzazione e idrico sanitari;<br />

ii.<br />

N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo elettrotecnico addetto alla conduzione e all’esercizio<br />

degli impianti elettrici e speciali.<br />

CORPI BASSI<br />

i. N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo meccanico / termotecnico addetto alla conduzione e<br />

all’esercizio degli impianti di climatizzazione e idrico sanitari;<br />

ii.<br />

N° 1 (uno) perito tecnico industriale ad indirizzo elettrotecnico addetto alla conduzione e all’esercizio<br />

degli impianti elettrici e speciali.<br />

Il Responsabile di Servizio Operativo ha i seguenti compiti e svolge le seguenti funzioni:<br />

1) vigila e controlla l’operato delle singole squadre di presidio fisso operanti sull’Edificio di competenza in<br />

relazione allo specifico ambito tecnico-manutentivo, coordina le attività delle squadre di presidio e<br />

garantisce la qualità del prodotto dando ordini precisi e mirati e agendo con chiarezza di obiettivi,<br />

compiti e responsabilità;<br />

2) ha responsabilità diretta rispetto all’esecuzione del servizio di presidio sull’Edificio di competenza,<br />

individua le indicazioni e le osservazioni necessarie per lo svolgimento operativo del servizio;<br />

3) si interfaccia con il Building Manager dell’Amministrazione.<br />

Il Responsabile di Servizio Operativo assegnato all’Edificio ubicato in Milano, Via Fabio Filzi 22,<br />

garantisce la seguente PRESENZA ORARIA FISSA sul sito di competenza:<br />

⇒ dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30<br />

⇒ nei prefestivi: dalle ore 8:30 alle ore 12:30 (*)<br />

(*) = Si precisa che nei giorni prefestivi è richiesta la presenza oraria fissa di un solo Responsabile di<br />

Servizio Operativo scelto dall’Amministrazione in funzione delle necessità operative rilevate dal<br />

Building Manager.<br />

Il Responsabile di Servizio Operativo assegnato all’Edificio ubicato in Milano, Via Taramelli 20,<br />

garantisce la seguente PRESENZA ORARIA FISSA sul sito di competenza:<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 17 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

⇒ dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30<br />

Il Responsabile di Servizio Operativo assegnato all’Edificio ubicato in Milano, Via Melchiorre Gioia<br />

35, garantisce la seguente PRESENZA ORARIA FISSA sul sito di competenza:<br />

⇒ dal lunedì al venerdì, dalle ore 8:30 alle ore 12:30 e dalle ore 14:30 alle ore 18:30<br />

⇒ nei prefestivi: dalle ore 8:30 alle ore 12:30 (*)<br />

(*) = Si precisa che nei giorni prefestivi è richiesta la presenza oraria fissa di un solo Responsabile di<br />

Servizio Operativo scelto dall’Amministrazione in funzione delle necessità operative rilevate dal<br />

Building Manager.<br />

I nominativi e i curricula delle persone preposte a tale carica dovranno essere comunicati per iscritto<br />

all’Amministrazione per accettazione; ugualmente dovrà essere comunicata, per iscritto, ed accettata, ogni<br />

successiva variazione.<br />

L’Amministrazione si riserva il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione, la<br />

sostituzione del Responsabile dell’Edificio nominato dall’Aggiudicataria.<br />

Nei periodi di assenza per ferie e/o malattie, l’Aggiudicataria garantisce la presenza di un tecnico dotato di<br />

pari qualifiche e esperienza.<br />

***<br />

Lo schema di assegnazione e il livello di presenza oraria fissa sopra indicati sono da intendersi quali<br />

standard minimi richiesti dall’Amministrazione. Pertanto, i concorrenti, potranno proporre, in sede di<br />

presentazione dell’Offerta Tecnica/Qualitativa, schemi di assegnazione e livelli di servizio migliorativi<br />

rispetto a quanto sopra espresso.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 18 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.2.2 - Per l’Amministrazione<br />

a) il Direttore della Esecuzione del Servizio<br />

Interfaccia unico e rappresentante dell’Amministrazione nei confronti dell’Aggiudicataria.<br />

Al Direttore della Esecuzione del Servizio è demandata:<br />

1) la gestione del Contratto e il controllo della sua corretta applicazione e degli impegni ivi assunti;<br />

2) l’interpretazione delle norme contrattuali per conto dell’Aggiudicataria;<br />

3) la verifica dello svolgimento e dello stato di avanzamento dei servizi, avvalendosi dei Building Managers<br />

all’uopo nominati;<br />

4) la nomina e l’organizzazione dei Building Managers dell’Amministrazione;<br />

5) l’applicazione delle penali;<br />

6) la potestà di firma sui documenti contabili afferenti la fatturazione dell’Aggiudicataria;<br />

7) l’approvazione delle eventuali richieste di variazione del servizo proposte dall’Aggiudicataria;<br />

8) la liquidazione dei corrispettivi dell’appalto;<br />

9) la verifica della contabilità;<br />

<strong>10</strong>) l’accettazione dei servizi eseguiti dall’Aggiudicataria, ferme restando le specifiche competenze dei<br />

Building Managers;<br />

11) la responsabilità dell’attivazione e del funzionamento del Call-Center / Help Desk secondo quanto<br />

meglio specificato all’art. 4.1 di questo capitolato.<br />

b) Il Building Manager<br />

Al Building Manager, figura gestionale operativa per conto dell’Amministrazione nell’ambito degli immobili di<br />

competenza, verrà demandata altresì l’approvazione del Piano Dettagliato degli Interventi (PDI) e<br />

l’approvazione dei preventivi e delle Richieste di Intervento, l’organizzazione, il monitoraggio, il controllo e la<br />

verifica della corretta e puntuale esecuzione degli interventi e dei servizi, l’interfacciamento con il personale<br />

dell’Aggiudicataria operante sul campo nonché il raggiungimento degli standard qualitativi richiesti tramite il<br />

sistema di indicatori previsti nel presente Capitolato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 19 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 1.3 – SERVIZIO ORDINARIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE DELLE STRUTTURE<br />

EDILI ED AFFINI, DELLE AREE A VERDE E DEGLI IMPIANTI TECNOLOGICI E SPECIALI<br />

Per servizio di conduzione e manutenzione delle strutture edili ed affini, delle aree a verde e degli impianti<br />

tecnologici e speciali si intende l’insieme dei servizi finalizzati al mantenimento dello stato funzionale ed alla<br />

conservazione dell’Edificio consegnato dall’Amministrazione all’Aggiudicataria.<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo ma non limitativo:<br />

a) La gestione e la conduzione delle strutture e degli impianti, provvedendo a tutte le regolazioni<br />

necessarie al fine di garantire i massimi livelli prestazionali previsti.<br />

b) La esecuzione di attività di manutenzione a guasto, manutenzione preventiva e programmata, ovvero<br />

attività di:<br />

⇒ PULIZIA,<br />

⇒ VERIFICA,<br />

⇒ CONTROLLO,<br />

⇒ MONITORAGGIO,<br />

⇒ REVISIONE,<br />

⇒ RIPARAZIONE,<br />

⇒ RIPRISTINO,<br />

⇒ SOSTITUZIONE,<br />

come indicato negli articoli seguenti, volte a garantire: la piena fruibilità dell’impianto; la predizione<br />

temporale degli eventuali interventi di ripristino e/o sostituzione che dovessero rendersi necessari; il<br />

mantenimento nel tempo delle condizioni minime di conformità alle norme vigenti e di corretto e<br />

completo funzionamento; il mantenimento del regolare funzionamento di strutture e impianti mediante<br />

l’effettuazione di tutti gli interventi di ripristino, sostituzione, riparazione e revisione che si rendessero<br />

necessari al fine di mantenere il rispetto di quanto previsto dal presente capitolato e dalla normativa<br />

vigente. I materiali, le parti, i ricambi, i componenti e le apparecchiature eventualmente forniti<br />

dall’Aggiudicataria in sede di ripristino e/o sostituzione devono essere conformi a quelli originariamente<br />

impiegati e comunque delle migliori marche in commercio e devono essere sottoposti all’approvazione<br />

dell’Amministrazione prima del loro montaggio. Non è assolutamente ammesso l’impiego di materiali,<br />

parti, componenti e apparecchiature di recupero.<br />

c) Tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura, i ricambi, quant’altro indicato a tal fine nei protocolli di<br />

manutenzione e necessario per l’effettuazione e il completamento dei servizi affidati, compresa<br />

l’eventuale custodia e/o magazzinaggio di quanto fornito.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 20 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

d) Qualsiasi onere (manodopera compresa) dovuto a provvisorio smontaggio e rimontaggio di componenti<br />

e sottocomponenti strutturali e/o impiantistici finalizzato alla sostituzione di materiali, parti, ricambi e<br />

apparecchiature, compreso l'eventuale trasporto in magazzino e la messa a dimora temporanea, al fine<br />

di proteggerli da deterioramento e da danni (ovviamente è da intendersi compresa la successiva posa in<br />

opera di quanto rimosso).<br />

e) Tutti gli oneri di ricerca guasti e quelli per l’eventuale svuotamento e riempimento degli impianti.<br />

f) Qualsiasi attività di controllo e manutenzione, preventiva e periodica necessaria a garantire il corretto<br />

funzionamento degli impianti, fermo restando che le frequenze indicate nelle tabelle contenenti i<br />

protocolli generali di manutenzione e nel presente Capitolato sono da intendersi quali livello minimo del<br />

servizio richiesto e non sollevano l’Aggiudicataria dagli obblighi e dalla piena responsabilità esecutiva<br />

nell’ambito dei servizi a questa affidati e volti a garantire la piena efficienza degli impianti e delle strutture<br />

che ne costituiscono l’oggetto. Qualora i protocolli riportassero frequenze diverse a parità di<br />

componente, unità o insieme impiantistico o strutturale, anche con riferimento a diverse categorie<br />

tecnologiche o strutturali, prevarrà la frequenza di periodicità più favorevole all’Amministrazione.<br />

g) Applicazione dei servizi previsti da Capitolato a qualsiasi componente, unità e insieme impiantistico e/o<br />

strutturale nell’ambito delle categorie tecnologiche e strutturali applicabili e di cui al presente articolo o<br />

altrimenti elencate in questo Capitolato, anche se non espressamente indicate nelle tipologie descritte<br />

nei protocolli generali di manutenzione e nel Capitolato stesso ma comunque parte integrante e<br />

funzionale delle strutture e degli impianti riconducibili alle medesime categorie.<br />

h) L’uso di attrezzature, mezzi d’opera, strumenti, utensili di qualunque genere necessari per la<br />

effettuazione e il completamento dei servizi affidati e qualunque onere derivante da tale utilizzo,<br />

compresi i sollevamenti e le eventuali opere a carattere provvisorio che dovessero rendersi necessarie.<br />

i) L’effettuazione e il completamento dei servizi affidati a regola d’arte in conformità al Contratto, al<br />

Capitolato, alle norme di legge applicabili e nel rispetto delle normative tecniche di riferimento.<br />

L’Aggiudicataria ha l’obbligo di espletare tale servizio in conformità ed osservanza della normativa<br />

vigente in materia e di verificare e rispettare le eventuali norme regolamentari di emanazione locale<br />

inerenti la materia oggetto del servizio. L’Aggiudicataria, in quanto Terzo Responsabile, esegue i servizi<br />

oggetto del presente Capitolato sotto la propria ed esclusiva responsabilità, assumendone tutte le<br />

conseguenze nei confronti dell’Amministrazione e di terzi.<br />

j) Tutti gli oneri per prestazioni inerenti le verifiche e relazioni periodiche tese al controllo delle<br />

caratteristiche prestazionali e all’effettuazione di “Performance-Tests” delle apparecchiature.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 21 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

k) Tutte le prestazioni inerenti l’esecuzione dei necessari ed eventuali collaudi, delle verifiche e dei relativi<br />

verbali.<br />

l) Tutti gli oneri conseguenti allo stoccaggio, allo smaltimento, trasporto e conferimento a punto di raccolta<br />

autorizzato di eventuali materiali di risulta connessi con i servizi stessi.<br />

m) Tutte le opere e forniture necessarie ed opportune alla eliminazione di anomalie essenziali alla<br />

funzionalità del servizio imputabili alla responsabilità o negligenza dell’Aggiudicataria.<br />

n) I servizi di presidio (di cui all’art. 1.3.9) e di reperibilità (di cui all’art. 1.3.<strong>10</strong>).<br />

o) Tutti i servizi ed oneri previsti e specificati alle Sezioni 3, 4, 5 e 6 di questo Capitolato.<br />

Il servizio ordinario di conduzione e manutenzione sopra descritto si occupa di:<br />

1.3.1) STRUTTURE EDILI ED AFFINI<br />

1.3.2) AREE A VERDE<br />

1.3.3) IMPIANTI ELETTRICI<br />

1.3.4) IMPIANTI MECCANICI<br />

1.3.5) SITEMA DI SUPERVISIONE E REGOLAZIONE AUTOMATICA<br />

1.3.6) IMPIANTI DI SICUREZZA<br />

1.3.7) IMPIANTI SPECIALI<br />

1.3.8) IMPIANTI ELEVATORI<br />

1.3.9) PRESIDI<br />

1.3.<strong>10</strong>) REPERIBILITA’ E TEMPI DI INTERVENTO SUL SITO<br />

***<br />

I protocolli di conduzione e manutenzione ordinaria e programmata e le frequenze di periodicità nel seguito<br />

indicate sono da intendersi quali standard minimi richiesti dall’Amministrazione. Pertanto, i concorrenti,<br />

potranno proporre, in sede di presentazione dell’Offerta Tecnica/Qualitativa, livelli di servizio migliorativi<br />

rispetto ai predetti standard minimi nel seguito descritti.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 22 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.1 - Strutture Edili ed Affini<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒ le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva e programmata delle<br />

strutture edili ed affini e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio, revisione,<br />

riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, secondo quanto meglio specificato<br />

all’art. 1.3 del presente Capitolato;<br />

⇒ per le singole attività, dovranno essere forniti tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura e i ricambi<br />

necessari per l’effettuazione delle attività stesse, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 del<br />

presente Capitolato e nei protocolli di manutenzione ordinaria e programmata;<br />

⇒ tutte le prestazioni per assistenze murarie in occasioni di interventi che richiedano la rimozione di<br />

superfici, rivestimenti e/o la demolizione di piccole porzioni di murature e solette e il successivo ripristino<br />

(compresa la verniciatura) delle superfici, dei rivestimenti, delle murature e delle solette;<br />

⇒ tutte le prestazioni per la tenuta in esercizio della rete fognaria verticale;<br />

⇒ tutte le prestazioni per la sostituzione di superfici vetrate infrante interne;<br />

⇒ singoli lavori minimi di ripristino omnicomprensivi (stuccature, tinteggiature e ogni altro lavoro individuato<br />

nei protocolli di manutenzione riportati nelle tabelle di seguito esplicitate) fino alla dimensione di 5<br />

(cinque) mq o <strong>10</strong> (dieci) ml;<br />

⇒ servizio di spargimento sale e sgombero neve;<br />

⇒ si precisa, inoltre, che per qualsivoglia mera fornitura di pareti mobili, piastrelle di pavimentazione e/o<br />

rivestimento, zoccolino in acciaio inox e alluminio, porte/pannelli porte, serramenti, tappezzerie murarie,<br />

pannelli controsoffitti, arredo fisso / mobile in aggiunta o in sostituzione dell’esistente che si rendesse<br />

necessaria durante l’esecuzione del servizio, l’Aggiudicataria è autorizzata ad utilizzare le scorte<br />

presenti a magazzino, fermo restando che qualsiasi onere connesso con il montaggio, smontaggio,<br />

rimontaggio e movimentazione dei suddetti materiali o quanto altrimenti indicato in questo Capitolato è<br />

in ogni caso ricompreso nel corrispettivo ordinario di conduzione e manutenzione.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 23 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA:<br />

Fondazioni: Il controllo dell'efficienza delle fondazioni verrà riportato, per i terreni sensibili all'acqua, al<br />

controllo del mutamento del regime idrico del sottosuolo, mediante attento esame della presenza di eventuali<br />

perdite delle fognature esistenti nei pressi delle fondazioni, sia relative alle acque di scarico che alle acque<br />

piovane, verificando che non si immergano al di sotto di pavimentazioni continue e che non invadano i cavi<br />

di fondazione. Particolare cura dovrà esplicarsi per la presenza di pozzi per l'emungimento della falda<br />

freatica nei pressi del fabbricato o nell'area che possa influenzare la stabilità del fabbricato.<br />

Cemento armato: Gli interventi periodici preventivi dell’Aggiudicataria dovranno rilevare lo stato di<br />

alterazione delle superfici, come lesioni, rigonfiamenti, colorazioni dipendenti da ossidazione dei ferri,<br />

inefficacia delle copertine, cimase, e scossaline e degli elementi di protezione dalle infiltrazioni. L'intervento<br />

di manutenzione del cemento armato alterato per l'ossidazione dei ferri di armatura e del rigonfiamento dello<br />

strato copriferro seguirà le seguenti fasi: 1. asportazione dell'intonaco, scalpellatura e spazzolatura del<br />

copriferro alterato, soffiatura e lavaggio; 2. stesura di una apposita malta o vernice anticorrosiva a base di<br />

resine sintetiche sui ferri; 3. stesura di malta in pasta con potere adesivo tra sottofondo e nuovo intonaco,<br />

per ricostruire le parti mancanti del calcestruzzo; 4. esecuzione dell'intonaco asportato e della pitturazione<br />

originaria. L'intervento di protezione del cemento armato dalla carbonatazione prevede un trattamento<br />

idrorepellente che non alteri la traspirazione del vapore acqueo, mediante la previa pulizia del fondo da<br />

trattare e la stesura in più mani a pennello, spruzzo o rullo di una vernice protettiva acrilica in solvente.<br />

Strutture in acciaio: La manutenzione delle strutture in acciaio consiste nell'asporto delle precedenti<br />

pitturazioni e nella spazzolatura al vivo delle superfici da trattare, nella verniciatura mediante vernice da<br />

fondo antiruggine, o zincante se esposta in ambiente aggressivo, e copertura di finitura con vernice<br />

protettiva nel numero di mani previste.<br />

Elementi in legno: Qualora sia necessario ricostruire una parte limitata senza poterla sostituire occorre<br />

preventivamente isolare l'estremità da eventuale umidità, mettere a nudo il legname dalla parte superiore<br />

fino a dentro l'estremità murata, eliminare le parti ammalorate, predisporre fori ed introdurre barre metalliche<br />

o in vetroresina, eseguire la casseratura della protesi ed eseguire il getto di integrazione con apposite<br />

resine, quindi ripristinare la muratura ed il pavimento. Qualora l'elemento ligneo fosse a vista occorre<br />

procedere alla fasciatura del medesimo, impiegando tavole della medesima essenza e disponendole con lo<br />

stesso orientamento delle fibre. Qualora si debba procedere alla protezione del legno dall'azione di insetti<br />

lignivori e funghi del marcimento occorre rimuovere preventivamente gli strati di pittura, vernici, cere, grassi e<br />

polvere presenti sulle parti da trattare, quindi rimuovere le parti ammalorate e procedere all'applicazione dei<br />

prodotti fungicidi e insetticidi mediante pennello o spruzzo, mentre se non è possibile rimuovere le parti<br />

ammalorate, o in presenza di elementi di grande sezione, occorre inoculare direttamente il prodotto<br />

all'interno dei fori, con la pressione più appropriata. Qualora ad alcuni elementi strutturali fosse necessario<br />

conferire un grado di protezione al fuoco, si potrà impiegare per protezione uno strato di pannelli a base di<br />

lana di legno omologati e rispondenti alle normative vigenti in materia.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Coperture a falda: Periodicamente si provvederà alla pulizia dei bocchettoni di scarico e delle grondaie, allo<br />

scopo di evitare l'ostruzione, rimuovendo ogni materia come muschio e licheni, polvere, terra, spore, foglie,<br />

carcasse di volatili morti ed oggetti accidentalmente accumulati. Andranno anche ispezionate e pulite le<br />

scossaline, specialmente quelle a monte di camini ed altri volumi simili. All'imbocco dei pluviali discendenti<br />

andrà inserita una cuffia in materiale plastico per evitare l'intasamento con foglie o altri materiali di caduta.<br />

Periodicamente, per i manti ad elementi in laterizio o cemento delle coperture piane, si provvederà alla<br />

completa pulizia degli elementi di canale con apposite spazzole o scope di saggina o metalliche, asportando<br />

gli elementi di coppo ed accatastandoli su appositi piani in tavolame. Verranno integrati i materiali frantumati,<br />

non più altrimenti riutilizzabili e si procederà alla verifica della tenuta dei displuvi e dei compluvi. Particolare<br />

cura verrà posta nell'ostruire, o con malta o con cuffie o reti di materiale plastico, ogni nicchia presente sulla<br />

copertura e nelle murature di comignoli, e comunque ogni possibile luogo di ricovero di volatili e topi. Nel<br />

ricollocare in opera gli elementi si provvederà a murarne una fila ogni quattro, cominciando dalla linea di<br />

gronda, e comprendendo i colmi e i displuvi. Qualora la località fosse soggetta a venti forti o a raffiche<br />

improvvise, al di sopra del manto si collocherà una zavorra costituita da blocchetti di calcestruzzo o pietra<br />

cominciando dalla linea di gronda e interessando le fasce in prossimità dei colmi e dei displuvi.<br />

Impermeabilizzazioni: Ripristino di eventuali tratti di impermeabilizzazione. Nelle parti inferiori delle pareti dei<br />

locali più bassi dell'edificio potrà essere eseguita una impermeabilizzazione chimica a percolazione contro la<br />

risalita di umidità, consistente nell'impregnazione per un'altezza di 30-50 cm su tutto lo spessore del muro. Si<br />

procederà ad individuare il grado di umidità presente nella muratura ed il tipo di sali qualora si presentassero<br />

efflorescenze. Si rimuoverà una fascia di intonaco di 50-70 cm di altezza da ambo le facce del muro e si<br />

eseguiranno fori di diametro 18-20 mm con profondità pari al 90% dello spessore del muro con passo 15-20<br />

cm lungo una linea orizzontale. Inserimento di appositi tubo-boccaglio e stuccatura del foro. Predisposizione<br />

dei flaconi sui tubi di cui sopra, contenenti apposito liquido sintetico e percolazione fino a rifiuto a gravità<br />

naturale, o immissione del liquido a pressione. Rifacimento delle fasce di intonaco: quella esterna a malta di<br />

calce e cemento, quella interna con malta traspirante per agevolare il prosciugamento del muro. L'intervento<br />

dovrà essere eseguito da personale specializzato e l'Aggiudicataria dovrà garantire la esecuzione a regola<br />

d'arte e priva di gravi difetti dell'opera di impermeabilizzazione.<br />

Scarico acque meteoriche: La manutenzione periodica riguarda la pulizia delle canalette di scolo, sia di<br />

quelle delle acque meteoriche a monte, sia di quelle delle acque di percolazione a valle, e il loro corretto<br />

convogliamento nelle condotte di scarico. Andranno verificati e sgombrati anche i pozzetti di raccolta, di salto<br />

di quote, ecc. Andrà prevista la disostruzione di tubazioni e pozzetti di qualunque tipo fino alla fognatura<br />

pubblica.<br />

Pareti esterne e partizioni esistenti: Verifica delle lastre, dei supporti, curando in particolar modo di verificare<br />

e/o ripristinare la solidità del supporto e la sua capacità come base adesiva, la sigillatura delle giunzioni. La<br />

pulizia andrà eseguita con la cura necessaria ad evitare che le colature producano effetti dannosi sulle parti<br />

sottostanti o che si verifichino infiltrazioni di qualsiasi natura.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Rivestimenti rigidi interni: Nei rivestimenti con piastrelle o mosaici in ceramica, le parti da sostituire e<br />

ripristinare andranno saggiate a percussione leggera per individuare la effettiva estensione dei distacchi.<br />

Qualora il rivestimento sia da conservare, l’Aggiudicataria provvederà ad accertare la consistenza fisica e<br />

chimica del supporto sottostante, mediante saggio diretto, e concorderà le modalità operative ed i prodotti<br />

necessari per l'ancoraggio mediante incollaggio alla parete, da realizzare con iniezione a bassa pressione di<br />

legante cementizio additivato con opportune miscele, previa apposizione di appositi tubetti da iniezione.<br />

L'intervento potrà essere provato in uno o più saggi di modesta estensione. Saranno verificati<br />

periodicamente le soglie, i gradini e i sottogradi ed i battiscopa esterni, le cimase, le copertine di parapetti, i<br />

comignoli dei camini e delle condotte di ventilazione. L'eventuale intervento consisterà nel ripristino della<br />

funzionalità dell'elemento incongruo, come il fissaggio di lastre di copertine e delle scossaline, la sostituzione<br />

di elementi lesionati o il loro reincollaggio e la relativa spalmatura di prodotti impermeabilizzanti dati a<br />

pennello o in altra maniera, da concordare con il Building Manager.<br />

Rivestimenti flessibili: Nella manutenzione dei rivestimenti di carte o teli flessibili alterati da distacchi o<br />

macchiati da colature di natura varia si avrà cura di asportare il materiale da sostituire in modo da evitare la<br />

riconoscibilità dell'intervento per la contiguità dei nuovi e precedenti materiali. Il ripristino seguirà le modalità<br />

per l'esecuzione originale.<br />

Rivestimenti realizzati con prodotti fluidi: Nella manutenzione dei rivestimenti mediante pitturazioni,<br />

comunque realizzate, alterati da distacchi o macchiati da colature di natura varia si avrà cura di asportare gli<br />

strati fino al vivo del materiale di supporto, per l'intero elemento, in modo da evitare la riconoscibilità<br />

dell'intervento per la contiguità dei nuovi e precedenti materiali. Il ripristino seguirà le modalità per<br />

l'esecuzione originale.<br />

Serramenti, infissi, porte esterne ed interne in metallo, in ferro e in alluminio: L’Aggiudicataria provvederà<br />

alla pulizia, alla verifica e alle sostituzioni ed integrazioni di tutti gli elementi di ferramenta singoli dei<br />

serramenti e degli infissi quali, ad esempio, le cinghie, i rulli, i cuscinetti delle serrande e serrandine, le<br />

stecche e lamelle delle persiane, le squadrette di unione e le staffe in genere, le maniglie ed i rimandi di ogni<br />

tipo, le molle, le cerniere, i cardini ed i gocciolatoi dei serramenti di qualunque tipo, le serrature e relative<br />

chiavi, ecc., curando inoltre la sigillatura dei giunti con le parti murarie mediante l'impiego di appositi sigillanti<br />

siliconici. Mantenimento della integrità di cancellate, inferriate, griglie, botole, pensiline metalliche, con<br />

raddrizzatura e riparazione di aste danneggiate e con sostituzione di viti e bulloni mediante saldature.<br />

Rifissaggio e riparazione di aste portabandiera. Ripresa delle pitturazioni.<br />

Serramenti, infissi, porte esterne ed interne in plastica e in legno: L’Aggiudicataria dovrà garantire il<br />

mantenimento del regolare funzionamento di tutti gli infissi interni ed esterni comprendenti: opere di<br />

massellatura o rettifica dei contorni; serraggio di telai anche con applicazione di squadrette dette cantonali,<br />

ove necessario per i casi di parziale rovina degli incastri, su sportelli/pannelli di porta, finestra o persiana;<br />

sostituzione di gocciolatoi, fascette, mostre, tavolette, pannelli; riparazione ovvero sostituzione delle<br />

ferramenta di ogni tipo, cerniere, serrature, ecc.; riparazione di parti in legno di serramenti e porte in modo<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 26 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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da rendere funzionante la struttura stessa, in particolare la riparazione di sportelli, la riparazione e la<br />

sostituzione di contrappesi, funi, guide, cerniere, cardini; ripresa di coloriture.<br />

Pavimenti: L’Aggiudicataria, in caso di corretta e completa individuazione di superfici da sostituire,<br />

provvederà alla loro completa rimozione fino al vivo del supporto, e alla posa in opera di componenti<br />

analoghi e degli stessi materiali, curando in particolar modo le giunzioni con gli elementi contigui, che<br />

andranno sigillate con appositi materiali, a secco o in umido secondo il tipo di materiale.<br />

Avvolgibili e tende: La Società Aggiudicataria dovrà garantire il mantenimento del regolare funzionamento<br />

mediante la pulizia e lubrificazione dei componenti nonché la riparazione ovvero sostituzione in tutti i casi in<br />

cui le componenti non risultino più riparabili di: nastri e ganci di unione; stecche o lamelle; staffe reggi rullo,<br />

rullo avvolgitore, puleggia; cinghie, funi di acciaio e cordoncini di manovra; rullini guida cinghia; carrucole di<br />

rinvio; avvolgitori automatici; motori avvolgitori; comandi elettrici; ecc.<br />

Scale, balaustre, soglie, gradini, sottogradi o zoccolini: rifissaggio, ove necessario, compresa la<br />

bocciardatura dei gradini e/o l’apposizione o sostituzione di strisce antisdrucciolo; ripristino alzate e pedate,<br />

verifica fissaggio alzate e pedate e balaustre.<br />

Scaffalature: interventi di fissaggio a parete di scaffali, mensole, vasolini e liste, in legno e in metallo.<br />

Assistenze murarie: Le demolizioni di pavimenti e massetti, così come le demolizioni o rimozioni di intonaci e<br />

rivestimenti, dettati dalla necessità di eseguire manutenzioni di elementi in essi inseriti come impianti idrici e<br />

termici, elettrici, di scarico e simili dovranno sempre essere eseguite con piccoli mezzi meccanici e, in<br />

prossimità delle parti da salvare, sostituire o riparare, con il solo ausilio di attrezzi manuali, e con tutte le<br />

cautele atte alla rimozione delle sole ed indispensabili parti minime, comprendendo anche i distacchi<br />

conseguenti alle fessurazioni indotte dalle percussioni di demolizione. Particolare cautela andrà riposta nel<br />

ricercare eventuali linee preferenziali di fessurazione dei materiali da demolire, in modo da minimizzare<br />

l'energia di demolizione a vantaggio della conservazione degli elementi costruttivi contigui.<br />

Servizio di spargimento sale e sgombero neve: L’Aggiudicataria ha l’obbligo di tenersi pronta con squadre di<br />

personale adeguato e correttamente attrezzato all’espletamento delle operazioni in oggetto in relazione alla<br />

localizzazione geografica degli edifici e alla prevedibile contemporaneità di intervento. Le operazioni di<br />

sgombero neve devono essere localizzate presso le zone preventivamente indicate dal Building Manager e<br />

comunque riguardano gli accessi pedonali e carrabili degli Edifici. L’attività di sgombero deve avere inizio<br />

quando la neve abbia raggiunto lo spessore di 5 (cinque) centimetri, sia di giorno che di notte, ovvero anche<br />

prima, quando a giudizio del Building Manager sia ritenuto necessario iniziarle. Il servizio dovrà essere<br />

effettuato in modo continuativo ed efficace fino ad ultimazione soddisfacente, salvo ulteriori diverse<br />

disposizioni impartite in tal senso dal Building Manager. Entro il giorno successivo all’intervento,<br />

l’Aggiudicataria deve comunicare al Building Manager la tipologia degli interventi effettuati. L’Aggiudicataria<br />

ha l’obbligo altresì di provvedere all’asportazione della neve accumulata e allo spargimento del sale.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 27 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Le operazioni di spargimento del sale devono svolgersi regolarmente in caso di gelate (anche non associate<br />

a precipitazioni nevose) e devono interessare tutte le zone destinate al transito pedonale e carrabile che<br />

consentono l’accesso agli Edifici, allo scopo di prevenire eventuali incidenti.<br />

Tutti i mezzi ed attrezzature all’uopo necessari sono a carico dell’Aggiudicataria.<br />

Vista la particolare importanza e rilevanza delle sedi, l’Aggiudicataria ha altresì l’obbligo di predisporre e<br />

garantire la disponibilità di adeguato mezzo atto allo sgombero della neve presso l’immobile regionale<br />

ubicato in Milano, Via Fabio Filzi 22 e presso l’immobile regionale ubicato in Milano, Via Taramelli 20. I<br />

predetti mezzi sono da ritenersi in regime permanente di pronto intervento, durante il manifestarsi dell’evento<br />

nevoso, dietro allertamento da parte del Building Manager.<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria programmata delle strutture edili ed affini.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime e aventi per oggetto:<br />

• Intonaci;<br />

• Tinteggiature;<br />

• Rivestimenti;<br />

• Davanzali, balconi, scale, logge, rampe, passerelle;<br />

• Camini;<br />

• Pareti perimetrali verticali;<br />

• Infissi verticali in legno e non;<br />

• Persiane avvolgibili in alluminio, acciaio, pvc;<br />

• Coperture;<br />

• Pareti interne verticali;<br />

• Infissi interni verticali;<br />

• Pavimenti e rivestimenti in materiali ceramici, lapidei, legno, linoleum;<br />

• Controsoffitti;<br />

• Scale e balaustre;<br />

• Recinzioni, cancelli, percorsi pedonali.<br />

PER QUANTO ATTIENE AGLI ASPETTI MANUTENTIVI DELLA COPERTURA ETFE IN RELAZIONE ALL’EDIFICIO SITO IN<br />

MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35, SI RINVIA ALL’ART. 7.28.3 DEL PRESENTE CAPITOLATO.<br />

PER QUANTO ATTIENE AGLI ASPETTI COSTRUTTIVI DELLA PARETI MOBILI VETRATE MONOLITICHE IN RELAZIONE<br />

ALL’EDIFICIO SITO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35, SI RINVIA ALL’ART. 7.28.4 DEL PRESENTE CAPITOLATO.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA STRUTTURE EDILI ED AFFINI<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Strutture verticali e<br />

tamponamenti<br />

Strutture orizzontali<br />

Coperture a falde<br />

Coperture piane<br />

Pavimentazioni esterne<br />

Verifica e controllo integrità<br />

Ispezione generale dei pannelli di facciata e/o<br />

tamponamenti in genere, con segnalazione di lesione<br />

e/o distacchi<br />

Ispezione dei giunti ed eventuali lavori minimi di<br />

restauro degli stessi<br />

Lavori minimi di ripristino delle pareti in opera e ritocchi<br />

di rivestimenti presenti<br />

Lavori minimi di ripristino delle zoccolature<br />

Piccoli ritocchi delle verniciature di opere in ferro e delle<br />

finiture<br />

Controllo di tutte le strutture portanti (in ferro, miste ed in<br />

cemento armato), compreso l’eventuale intonaco, con<br />

segnalazione di presenza di lesioni, disgregazioni e<br />

anomalie in genere<br />

Verifica della perfetta integrità dei manti di copertura,<br />

comprese le strutture di supporto e quelle portanti, con<br />

segnalazione di presenza di anomalie<br />

Verifica di funzionalità e pulizia di copertura, di gronde e<br />

pluviali<br />

Verifica di tenuta della guaina, ove ispezionabile, in<br />

corrispondenza di lucernari, botole, pluviali e nei punti di<br />

discontinuità della guaina con eventuale ripristino delle<br />

sigillature<br />

Ispezione ed eventuale pulizia delle griglie parafoglia e<br />

dei bocchettoni dei pluviali<br />

Verifica e sistemazione dei capelli di protezione delle<br />

canne di ventilazione di estrazione, canne fumarie,<br />

ecc… ed eventuale ripristino delle sigillature<br />

Ispezione e piccoli ritocchi della verniciatura delle opere<br />

in ferro e delle finiture<br />

Ispezione ed eventuale sistemazione della scossalina<br />

metallica<br />

Lavori minimi di ripristino sul pavimento galleggiante o in<br />

laterizi o altri elementi di protezione, dove presenti<br />

Ispezione degli ancoraggi e dei collegamenti dei grigliati<br />

metallici<br />

Pulizia cupolini di illuminazione<br />

Ispezioni ed eventuali lavori minimi di ripristino dei<br />

camminamenti pedonali basolati e mattonati<br />

Ispezione ed eventuali lavori minimi di ripristino del<br />

manto stradale<br />

Ispezione ed eventuali lavori minimi di ripristino su<br />

cordoli, caditoie, zoccolature e gradini<br />

Verifica assenza di ostruzioni nei pozzetti e sifoni di<br />

ispezione<br />

Verifica allacciamento a reti esterne<br />

Verifica stato di conservazione ed eventuali ritocchi<br />

delle verniciature di opere in ferro e delle finiture<br />

Piccoli lavori di ripristino a freddo delle zincature<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 29 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Pavimentazioni interne<br />

Rivestimenti ed intonaci<br />

esterni<br />

Rivestimenti ed intonaci<br />

interni<br />

Pareti divisorie interne<br />

Controsoffitti<br />

Scale e balaustre<br />

Verifica dell’intercapedine e pulizia della stessa, ove è<br />

presente<br />

Verifica dello stato di conservazione dei grigliati metallici<br />

a pavimento e relativi ancoraggi<br />

Controllo ed eventuale sistemazione di soglie e<br />

zoccolino<br />

Ispezioni ed eventuali piccoli lavori di ripristino dei<br />

pavimenti interni comprensivi della posa di nuove<br />

piastrelle e della formazione del sottofondo con<br />

materiale appropriato<br />

Verifica dei rivestimenti e degli intonaci esterni di ogni<br />

immobile, compresi quelli di zoccolatura, allo scopo di<br />

accertare la perfetta integrità ed aderenza ai supporti<br />

Verifica dei rivestimenti e degli intonaci interni ad ogni<br />

immobile allo scopo di accertare la perfetta integrità ed<br />

aderenza ai supporti.<br />

Piccoli lavori di stuccatura e ritocchi della tinteggiatura<br />

Lavori minimi di ripristino ove occorrenti<br />

Piccoli lavori di sistemazione delle finiture metalliche<br />

Ispezione ed eventuali piccoli lavori di ripristino delle<br />

pareti attrezzate dei bagni<br />

Piccoli lavori di ripristino delle pareti piastrellate,<br />

compresa la formazione del sottofondo con materiale<br />

appropriato<br />

Piccoli ritocchi delle verniciature delle opere in gesso e<br />

delle finiture<br />

Verifica dello stato di conservazione dei paraurti ed<br />

eventuali lavori minimi di ripristino<br />

Verifica funzionalità delle bocche di ventilazione dei<br />

caveau<br />

Ispezione degli ancoraggi delle pareti mobili, dove<br />

accessibili<br />

Ripristino tappezzerie murarie per zone di piccola entità<br />

deteriorate per cause accidentali con materiale di<br />

caratteristiche analoghe all’esistente<br />

Manutenzione, rimozione e posizionamento delle pareti<br />

mobili<br />

Ispezione e lavori minimi di ripristino delle<br />

controsoffittature interne ed esterne; eventuale<br />

regolazione dei pedini di sospensione<br />

(E’ comunque da prevedere la manutenzione dei<br />

controsoffitti nel caso in cui si proceda ad apertura /<br />

richiusura a seguito degli interventi sui vari impianti)<br />

Pulizia delle superfici a seguito imbrattature, rimozione e<br />

sostituzione di parti ammalorate o danneggiate,<br />

ripristino funzionalità e decoro estetico<br />

Ripristino rivestimento alzate e pedate<br />

Ripristino fissaggi balaustre<br />

Verifica rivestimenti scale e fissaggi balaustre<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Semestrale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 30 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Serramenti esterni in legno<br />

e/o in metallo<br />

Persiane avvolgibili e gelosie<br />

in legno o in materiale<br />

plastico<br />

Tende alla veneziana<br />

Serramenti interni in legno e/o<br />

in metallo<br />

Controllo e registrazione o sostituzione di serrature, cardini,<br />

elementi di scorrimento e ferramente accessorie<br />

Verifica di giochi e planarietà degli infissi<br />

Eventuale ingrassaggio e/o grafitaggio di serrature e cerniere<br />

Sostituzione degli accessori di chiusura e tenuta<br />

Rifacimento chiavi<br />

Pulizia guida di scorrimento di serrande e cancelli estensibili,<br />

ove presenti<br />

Controllo funzionamento dei dispositivi di sicurezza maniglioni<br />

antisegregazioni e antipanico<br />

Verifica stato di conservazione ed eventuali ritocchi delle<br />

verniciature di opere in ferro quali cancelli, porte serrande,<br />

botole di copertura, ecc…<br />

Piccoli ripristini a freddo delle zincature<br />

Controllo ed eventuale sistemazione degli elementi di tenuta<br />

e/o sigillatura di tutti gli infissi e serramenti esterni compresi i<br />

cupolini, le botole di copertura, i curtain-wall dove presenti<br />

Ispezione ed eventuali lavori minimi di ripristino su muri di<br />

recinzione e di contenimento<br />

Ispezione delle griglie di raccolta dell’acqua piovana<br />

Verifica ed eventuale sostituzione delle cinghie di ancoraggio<br />

e/o elementi di attacco delle persiane al rullo<br />

Verifica e fissaggio dei supporti del rullo trovati allentati<br />

Verifica e lubrificazione degli snodi cardanici<br />

Verifica degli ancoraggi e lubrificazione di aste ed arganelli<br />

Regolazione fine corsa<br />

Verifica ed eventuale sostituzione della cinghia avvolgibile<br />

quando questa si presenta con sfilacciature<br />

Ispezione delle tende tipo solomatici, ove presenti e<br />

segnalazione di anomalie<br />

Verifica funzionalità dei comandi manuali delle tende<br />

Controllo e registrazione o sostituzione)di serrature, cardini,<br />

elementi di scorrimento e ferramenta accessorie ed eventuale<br />

ingrassaggio e/o grafitaggio di serrature e cerniere<br />

Sostituzione degli accessori di chiusura e tenuta<br />

Rifacimento chiavi<br />

Verifica di gioghi e planarietà degli infissi<br />

Verifica dell’integrità delle porte, ripristino rotture, eventuale<br />

sostituzione di pannelli, telai e copribili danneggiati<br />

Sostituzione vetri rotti<br />

Sostituzione delle guarnizioni di tenuta usurate<br />

Controllo dei dispositivi di sicurezza maniglioni<br />

antisegregazione<br />

Ispezione ed eventuali ritocchi delle verniciature delle opere in<br />

ferro comprese le porte tagliafuoco<br />

Ispezione e pulizia delle griglie di transito<br />

Controllo stato di conservazione porte tagliafuoco ed<br />

eventuale risoluzione di anomalie<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.2 - Aree a Verde<br />

Fatto salvo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato, il corrispettivo per i servizi ordinari e<br />

programmati di conduzione e manutenzione comprende le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e<br />

manutenzione preventiva e programmata delle aree a verde nella tipologia e periodicità di intervento indicata<br />

nella relativa tabella di cui presente paragrafo.<br />

Dal suddetto corrispettivo sono escluse solo le installazioni di nuove aree a verde in aggiunta alle esistenti<br />

e/o le profonde modifiche strutturali delle stesse, trattate e liquidate nell’ambito delle pattuizioni di cui alla<br />

Sezione 2 “SERVIZI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED INTERVENTI A RICHIESTA” di questo Capitolato<br />

L’obiettivo è di progettare e gestire le attività di manutenzione del verde attraverso un programma d’interventi<br />

finalizzati al perseguimento dello standard qualitativo che si vuole ottenere per le singole aree a verde<br />

oggetto del servizio e suddivise per tipologie, secondo quanto indicato nella Sezione 7 di questo capitolato.<br />

I valori e dati tecnici sopra indicati sono puramente indicativi dello stato dei luoghi e delle strutture e hanno il<br />

preciso scopo, unitamente al sopralluogo obbligatorio, di orientare il concorrente nella formulazione della<br />

propria offerta.<br />

Si precisa che nella denominazione “aree a verde” è intesa qualunque cultura arborea o floreale delle aree<br />

facenti parte del comprensorio del fabbricato in oggetto, nonché le piante in fioriere e vasi all’interno ed<br />

all’esterno dell’immobile oggetto del servizio.<br />

Nel corrispettivo omnicomprensivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione sono<br />

altresì compresi:<br />

a) tutti i prodotti di consumo quali concimi, insetticidi, fungicidi, nonché le attrezzature necessarie<br />

all’esecuzione dei vari lavori, il trasporto e lo smaltimento di ogni materiale risultante dalla lavorazione<br />

delle aree verdi nonché la pulizia dei luoghi;<br />

b) il controllo della stabilità delle piante, con comunicazione tempestiva al responsabile di eventuali<br />

necessità di cura, abbattimento o di altro intervento da adottarsi sulle piante pericolanti;<br />

c) la manutenzione degli strumenti utilizzati per l’erogazione del servizio e delle strutture di complemento<br />

(recinzioni, cordoli, vasi);<br />

d) il trasporto alle pubbliche discariche dei rifiuti provenienti dalle lavorazioni oggetto del servizio;<br />

e) la corretta gestione di eventuali impianti di irrigazione.<br />

Qualora si verificassero carenze di afflussi idrici, le irrigazioni dovranno essere comunque garantite ed<br />

effettuate dall’Aggiudicataria anche con ausilio di autobotti.<br />

All’Aggiudicataria è inoltre richiesto di provvedere, nel rispetto dei tempi concordati con l’Amministrazione e<br />

riportati nel documento di programmazione del servizio, al censimento ed archiviazione dei dati tecnici<br />

necessari per la corretta gestione del servizio, secondo quanto meglio specificato all’art. 3.3 di questo<br />

Capitolato.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

L’Aggiudicataria deve evidenziare nell’offerta tecnica le informazioni che intende raccogliere e gestire con il<br />

sistema informativo, relativamente al servizio in oggetto.<br />

Si riportano a titolo esemplificativo e non esaustivo le informazioni che dovranno essere raccolte, in<br />

particolare per ogni area a verde:<br />

⇒ estensione dell’area;<br />

⇒ tipo di coltura presente, specificando per quelle alberate e/o arbustive il numero e le caratteristiche<br />

vegetative;<br />

⇒ ubicazione delle stesse.<br />

Le attività di manutenzione delle aree a verde, dovranno essere effettuate dall’Aggiudicataria secondo le<br />

migliori tecniche di giardinaggio e dovranno garantire sempre un adeguato decoro e standard qualitativo.<br />

Le irrigazioni saranno effettuate preferibilmente in orario serale o primo mattino, con la frequenza necessaria<br />

al perfetto mantenimento di tutte le piante e superfici erbose per tutto il periodo dell’anno, secondo le<br />

necessità.<br />

L’Aggiudicataria dovrà provvedere all’esecuzione di tutte le attività di cui sopra secondo le specifiche<br />

tecniche e le modalità nel seguito dettagliate:<br />

A) MANUTENZIONE DEL TAPPETO ERBOSO<br />

La manutenzione del tappeto erboso deve essere eseguita con macchinari da taglio tecnologicamente<br />

avanzati e rispettare le direttive seguenti:<br />

1) sono compresi i tagli sulle superfici, la rifinitura dei bordi a ridosso di piante ed arbusti;<br />

2) nei luoghi non accessibili mediante macchinari, le operazioni di manutenzione dovranno essere<br />

eseguite con attrezzature idonee (a mano e con decespugliatori);<br />

3) la rasatura dei tappeti erbosi seminati deve comunque essere eseguita ogni qualvolta la crescita dei<br />

medesimi raggiunga al massimo gli 8 cm di altezza o venga ritenuta tecnicamente necessaria;<br />

4) la concimazione delle superfici a verde va eseguita con idonei concimi minerali a lenta cessione, atti<br />

a rinforzare l’apparato radicale delle essenze prative;<br />

5) lo spargimento dei concimi deve essere eseguito con mezzi meccanici, che rispettino i canoni<br />

tecnologico-qualitativi imposti dall’Amministrazione;<br />

6) nei luoghi non accessibili mediante macchinari le operazioni dovranno essere eseguite con<br />

attrezzature idonee;<br />

7) i tipi di concimi da usare saranno scelti sulla base di un’analisi preliminare, fatta sul terreno, e sulla<br />

base delle condizioni del tappeto erboso e del periodo di manutenzione;<br />

8) la disinfestazione del prato deve essere eseguita mediante l’irrorazione delle necessarie sostanze<br />

funghicide con uso di mezzi meccanici ove possibile ed a mano per le restanti zone;<br />

9) l’eliminazione delle erbe infestanti sviluppatesi spontaneamente deve essere eseguita con regolarità<br />

e comunque ogni volta e laddove ritenuto necessario; in particolare sulle zone a prato naturale, sulle<br />

pavimentazioni, in prossimità di cordoli e delle buche di deflusso acque; è consentito l’uso di<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

diserbanti chimici ad uso civile che posseggano le specifiche tecniche e di utilizzo stabilite dalla<br />

normativa vigente; l’Aggiudicataria dovrà comunicare preventivamente il tipo di diserbante che<br />

intende utilizzare, totale o selettivo che sia; l’operazione deve essere completata a mano per le zone<br />

dove non sia possibile ed efficace l’uso di diserbanti;<br />

<strong>10</strong>) la bucatura delle superfici a verde deve essere eseguita con mezzi meccanici che rispettino i canoni<br />

tecnologico qualitativi imposti dall’Amministrazione; l’operazione deve essere eseguita con adeguati<br />

mezzi di protezione personale preventivamente approvati dall’Amministrazione e conformi alle<br />

norme di sicurezza vigenti;<br />

11) il rigenero delle superfici a verde comprende lo spandimento del seme (miscuglio di graminacee) da<br />

eseguirsi con mezzi meccanici ove possibile ed a mano nelle restanti zone e conseguente<br />

spandimento di substrato di coltivazione, vagliato e mondato di sassi e radici;<br />

12) la raccolta, lo sgombero e lo smaltimento delle erbe tagliate e del materiale estraneo devono essere<br />

eseguiti tempestivamente.<br />

13) nei protocolli di seguito indicati, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che<br />

devono essere effettuati con le relative frequenze minime, fermo restando il preciso obbligo<br />

dell’Aggiudicataria di garantire comunque la qualità del verde.<br />

B) MANUTENZIONE DI PIANTE ED ARBUSTI<br />

Il servizio riguarda la potatura di formazione e di rimonda degli alberi ad alto fusto e degli arbusti che deve<br />

essere eseguita nel rispetto delle caratteristiche delle singole specie e nel periodo di riposo vegetativo. Per i<br />

tagli di diametro superiore a 6 cm deve essere applicato idoneo impasto cicatrizzante.<br />

Il servizio comprende anche la tempestiva rimozione dei nidi.<br />

La concimazione delle piante ed arbusti deve essere eseguita mediante irrorazione di idonei fitofarmaci.<br />

Il corrispettivo per la conduzione e manutenzione ordinaria comprende gli oneri relativi al controllo di<br />

manifestazioni patologiche sulla vegetazione e la tempestiva eliminazione del fenomeno patogeno onde<br />

rimediare ai danni accertati ed evitarne la diffusione.<br />

I trattamenti con fitofarmaci devono essere eseguiti da personale specializzato che si atterrà, per il loro uso,<br />

alle istruzioni specificate dalla casa produttrice del prodotto ed alle disposizioni della normativa vigente in<br />

materia.<br />

Devono, inoltre, essere adottate tutte le misure preventive atte ad evitare danni a persone o a cose.<br />

Tutti i prodotti e i mezzi di protezione utilizzati devono possedere le specifiche tecniche richieste dalla<br />

normativa vigente.<br />

La raccolta, lo sgombero e lo smaltimento del materiale di risulta devono essere eseguiti tempestivamente.<br />

Nei protocolli di seguito indicati, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi impiantistici<br />

e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non limitativo dei servizi di<br />

base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono essere effettuati con le<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 34 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

relative frequenze minime, fermo restando il preciso obbligo dell’Aggiudicataria di garantire comunque la<br />

qualità del verde.<br />

C) SERVIZIO STRAORDINARIO IN CASO DI EVENTI E/O MANIFESTAZIONI<br />

In caso di eventi e/o manifestazioni, l’Amministrazione potrà richiedere all’Impresa, le specifiche prestazioni<br />

per ornamenti con fiori e piante. Tali prestazioni comprendono a titolo esemplificativo e comunque non<br />

esaustivo:<br />

⇒ spostamento di vasi o fioriere, presenti in qualsiasi zona di pertinenza dell’Aggiudicataria e interessata<br />

dall’evento / manifestazione;<br />

⇒ trasporto di fiori e piante dall’esterno fino alla zona interessata dall’evento / manifestazione;<br />

⇒ esecuzione /fornitura di eventuali allestimenti speciali nella zona interessata dall’evento / manifestazione<br />

secondo particolari specifiche tecniche all’uopo impartite;<br />

⇒ ripristino delle condizioni iniziali.<br />

Tali prestazioni sono escluse dal corrispettivo per i servizi ordinari e saranno compensate nell’ambito dei<br />

servizi di manutenzione straordinaria e interventi a richiesta (Sezione 2 del Capitolato Tecnico), secondo<br />

quanto meglio specificato all’art. 2.1 del Capitolato Tecnico.<br />

D) NORME E PIANI DI SICUREZZA<br />

I trattamenti antiparassitari con fitofarmaci profilattici e/o terapeutici devono essere effettuati con appositi<br />

strumenti per raggiungere tutte le parti dell’albero, comprese le chiome più alte e le zone non accessibili da<br />

automezzi.<br />

Si dovrà aver cura che le sostanze applicate siano registrate e autorizzate dal Ministero della Salute e che<br />

non vengano dilavate da pioggia e da nebbia. Qualora ciò dovesse accadere il trattamento dovrà essere<br />

ripetuto.<br />

L’Aggiudicataria dovrà comunicare all’Amministrazione i nominativi delle persone preposte a tali lavorazioni<br />

che dovranno essere all’uopo abilitate con patentino valido a norma di legge, indicandone il numero e<br />

attestandone la validità.<br />

E) PROTOCOLLI DI PERIODICITA’ E TIPOLOGIA INTERVENTI<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritti nella scheda<br />

“MANUTENZIONE VERDE” nel seguito riportata.<br />

E’ obbligo dell’Aggiudicataria il pieno rispetto delle frequenze d’intervento ivi indicate, con particolare<br />

riferimento alla corretta esecuzione degli interventi qualificati con frequenza “G” (giornaliera).<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

MANUTENZIONE VERDE<br />

INTERVENTI<br />

FREQUENZE<br />

PRATI E SUPERFICI ERBOSE<br />

Taglio regolare del tappeto erboso (da marzo a ottobre)<br />

Frequenza quindicinale nei mesi seguenti: aprile, maggio, giugno, settembre<br />

12/A<br />

Concimazione dei tappeti erbosi 2/A<br />

Semina di miscugli, ove necessario, adatti al mantenimento della continuità<br />

dei tappeti erbosi<br />

Annaffiatura regolare dei tappeti erbosi e delle piante<br />

Sfalcio dei prati naturali(da marzo a ottobre)<br />

Frequenza quindicinale nei mesi seguenti: aprile, maggio, giugno, settembre<br />

Trattamenti anticrittogamici ed insetticidi e diserbi selettivi necessari per il<br />

mantenimento del tappeto erboso<br />

Raccolta e asportazione foglie e rami secchi<br />

1/A<br />

G<br />

12/A<br />

2/A<br />

S<br />

SIEPI E CESPUGLI IN FORMA LIBERA<br />

Taglio estivo delle siepi, per mantenere la forma iniziale impostata 1/A<br />

Trattamenti anticrittogamici ed insetticidi e diserbi selettivi necessari per il<br />

mantenimento del tappeto erboso<br />

Vangatura invernale e primaverile del terreno circostante le singole essenze e<br />

successiva concimazione<br />

Estirpazione delle piante secche e rimonda rami secchi o irrimediabilmente<br />

malati<br />

Scerbatura (eliminazione infestanti arboree e arbustive)<br />

Annaffiatura regolare delle siepi<br />

2/A<br />

2/A<br />

Q<br />

S<br />

G<br />

AIUOLE FIORITE E/O PIANTUMATE CON ESSENZE ERBACEE<br />

Trattamenti anticrittogamici ed insetticidi e diserbi selettivi necessari per il<br />

mantenimento del tappeto erboso<br />

Estirpazione, raccolta ed asportazione delle erbacee e sterpaglie cresciute<br />

2/A<br />

M<br />

Asportazione delle piante secche e loro sostituzione 8/A<br />

Annaffiatura regolare delle aiuole<br />

G<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 36 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ALBERI E SUPERFICI ALBERATE<br />

Potatura autunnale degli alberi ed arbusti che necessitano 1/A<br />

Controllo scrupoloso della stabilità delle piante ad alto fusto con segnalazione<br />

scritta degli interventi che si rendessero necessari per prevenire pericoli di<br />

caduta<br />

Mantenimento delle buche di convoglio ai piedi delle piante<br />

Concimazione (da eseguirsi al terreno) con prodotti specifici per rinverdire il<br />

fogliame<br />

Mantenimento della pulizia delle aree verdi, spollonatura e spalcatura (taglio<br />

dei rami lungo fusto fino alla prima impalcatura) degli alberi presenti nelle<br />

zone di sfalcio o filari di alberature<br />

Raccolta e asportazione foglie e rami secchi<br />

2/A<br />

6M<br />

12/A<br />

SN<br />

S<br />

LEGENDA PERIODICITA’<br />

1/A Annuale<br />

2/A Due volte l’anno<br />

12/A Dodici volte all’anno secondo necessità<br />

M Mensile<br />

6M Semestrale<br />

8/A Otto volte l’anno<br />

G Giornaliera<br />

Q Quindicinale<br />

S Settimanale<br />

SN Secondo Natura<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 37 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.3 - Impianti Elettrici<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒ le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva e programmata degli<br />

impianti elettrici e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio, revisione,<br />

riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, secondo quanto meglio specificato<br />

all’art. 1.3 del presente Capitolato;<br />

⇒ per le singole attività, dovranno essere forniti tutti materiali di consumo e/o soggetti a usura e i ricambi<br />

necessari per l’effettuazione delle attività stesse, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 del<br />

presente Capitolato e nei protocolli di manutenzione di manutenzione ordinaria e programmata, quali, a<br />

titolo meramente esemplificativo e non limitativo segnaliamo:<br />

o capicorda;<br />

o cinghie;<br />

o conduttori per ricablaggio quadri;<br />

o conduttori, tubazioni e morsettiere per cablaggi apparecchiature;<br />

o contatti principali ed ausiliari dei contattori ed interruzioni motorizzate;<br />

o elementi di fissaggio, staffaggio, tenuta e sigillatura;<br />

o elettroliti;<br />

o fusibili;<br />

o interruttori, deviatori, e prese di qualsiasi tipo, ecc. ;<br />

o lampade di qualsiasi tipo e qualità (incandescenza, fluorescenti, slim, alogene, vapori, ecc.) ;<br />

o lampade spia, portalampade varie e coppe colorate;<br />

o leverismi, manopole;<br />

o minuteria, viteria e bulloneria di qualsiasi tipo;<br />

o molle, contatti, interruttori;<br />

o morsetti e morsettiere componibili di qualsiasi tipo;<br />

o oli, grasso, sali, vaselina e lubrificanti vari, disincrostanti e qualunque prodotto di reintegro<br />

(combustibili esclusi) ;<br />

o porta-fusibili e fusibili per corpi illuminanti;<br />

o portalampade per lampade fluorescenti normali e stagne;<br />

o reattori, starters e condensatori;<br />

o riavvolgimento motori elettrici<br />

o spray disossidante per contatti elettrici;<br />

o targhette indicatrici;<br />

o vernici sintetiche e antiruggine per ripristini;<br />

o quant’altro indicato nei protocolli di manutenzione.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 38 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

⇒ tutte le prestazioni inerenti la rimozione e il riposizionamento o la fornitura di torrette attrezzate (prese e<br />

connessioni incluse), compreso il cablaggio dell’utenza/e e lo spostamento delle prese RJ 45.<br />

L’Aggiudicataria deve inoltre garantire nei vari ambienti il livello di illuminazione per cui l’impianto è stato<br />

costruito, ovvero, in nuove realizzazioni, il livello medio richiesto dalla norma UNI <strong>10</strong>380.<br />

Eventuali sospensioni programmate dell'erogazione di energia elettrica dovranno essere richieste ed<br />

autorizzate per iscritto.<br />

L’Aggiudicataria deve assicurare la costante verifica dello stato complessivo degli impianti, sia ai fini della<br />

sicurezza che della funzionalità, con l’obbligo di segnalare all’Amministrazione ogni anomalia o stato di<br />

pericolo.<br />

L’Aggiudicataria deve verificare periodicamente il regolare funzionamento delle apparecchiature di misura e<br />

controllo ed il rispetto della classe di precisione prevista per le misure da effettuare. La certificazione delle<br />

apparecchiature utilizzate per le misure deve essere effettuata con le modalità previste dagli Enti ufficiali di<br />

controllo e verifica, qualsiasi disfunzione o mancato funzionamento delle apparecchiature di misura e di<br />

controllo invaliderà le verifiche effettuate.<br />

E' fatto obbligo all’Aggiudicataria di garantire il corretto funzionamento degli impianti di rifasamento e<br />

garantire la gestione ottimale, dal punto di vista energetico, di tutti gli impianti elettrici, ivi compresi i gruppi<br />

elettrogeni presenti nell’Edificio.<br />

L’Aggiudicataria deve inoltre supportare ed assistere l’Amministrazione nell’espletamento di tutti gli obblighi<br />

definiti dal D.P.R. 462 del 22/<strong>10</strong>/2001 relativi agli impianti elettrici di messa a terra e ai dispositivi di<br />

protezione contro le scariche atmosferiche.<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA:<br />

Con particolare riferimento ai quadri elettrici e, ove applicabile, ad apparecchiature elettriche costituite da<br />

simile tipologia di componente e soggette a pari attività manutentiva, a titolo puramente esemplificativo e non<br />

esaustivo, si precisa quanto segue:<br />

• pulizia generale e accurata del quadro: vanno eseguite tutte le attività di pulizia, sia esterna che interna,<br />

volte ad eliminare tracce di sporcizia, polvere, sudiciume, nonché ad eliminare dal quadro insetti o piccoli<br />

animali decedutivi; deve essere tenuta in debita considerazione la presenza di eventuali sfiammate, utili<br />

per porre una maggiore attenzione su alcuni componenti del quadro;<br />

• corrispondenza del grado di protezione IP: durante le attività di manutenzione si richiede che venga<br />

ripristinato il grado di protezione del quadro eventualmente perduto per invecchiamento, degrado,<br />

utilizzo;<br />

• sostituzione di targhette non leggibili: le targhette identificative del quadro, dei singoli componenti e delle<br />

loro funzioni debbono permettere l’identificazione univoca sia delle funzioni svolte che delle<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 39 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

caratteristiche dell’insieme o del componente; elementi staccati o di non sicura stabilità debbono essere<br />

fissati adeguatamente e nella posizione occupata in precedenza;<br />

• apertura e chiusura dei singoli interruttori: la semplice movimentazione dei componenti elettrici di<br />

interruzione permette di verificare la presenza di anomalie rilevanti (incapacità di richiusura, bloccaggio,<br />

impuntamenti, ecc.); la sostituzione dei componenti che si rivelassero difettosi è necessaria al fine di<br />

evitare comportamenti anomali durante il normale funzionamento del quadro, quando le interruzioni del<br />

servizio per interventi di emergenza risulterebbero alquanto fastidiose e costose;<br />

• controllo integrità ed efficienza alimentazioni: è da intendersi come la verifica della presenza della<br />

tensione nel quadro ed ai morsetti dei componenti principali, nonché un controllo della simmetria della<br />

distribuzione dei carichi sulle tre fasi;<br />

• controllo manipolatori di comando e della strumentazione: i manipolatori di comando devono essere<br />

verificati nella loro integrità (cedimenti nei punti soggetti a sforzo, ecc.) e nella funzionalità reale e, se del<br />

caso, sostituiti; la strumentazione che rivelasse danneggiamenti, rotture dei vetri di protezione,<br />

malfunzionamenti o assenza di vita, deve essere sostituita;<br />

• controllo lampade spia ed eventuale loro sostituzione: il funzionamento delle lampade spia è importante<br />

per comprendere lo stato attuale degli organi o dei componenti presenti a bordo quadro, e quindi delle<br />

utenze e dei carichi sottesi; è importante l’immediata evidenziazione dei componenti guasti e la loro<br />

rapida sostituzione; deve essere tenuta in considerazione la durata della vita utile delle lampade<br />

presenti, in modo da poter valutare l’eventuale opportunità di una sostituzione generalizzata preventiva;<br />

• controllo morsettiere e serraggio connessioni elettriche: le vibrazioni, le dilatazioni termiche e gli<br />

scuotimenti meccanici che si verificano abitualmente nei quadri possono portare ad allentamenti delle viti<br />

di fissaggio dei conduttori ai componenti ed alle morsettiere (in alcuni casi anche delle sbarre); un<br />

conduttore mal fissato può portare a surriscaldamenti localizzati che possono portare all’accensione di<br />

focolai d’incendio; la presenza nell’armadio di morsettiere di tipo antivibrante (con molla o dispositivo<br />

equivalente di mantenimento della pressione sul conduttore) è senz’altro un aiuto per evitare queste<br />

situazioni; è richiesto che gli addetti “ripassino” tutte le connessione elettriche, stringendo e serrando<br />

quelle che risultassero poco ferme o allentate;<br />

• prova strumentale interruttori automatici magnetotermici differenziali: trattasi di una verifica che si è<br />

ritenuto essenziale inserire nei protocolli manutentivi, in quanto è in esame il componente più importante<br />

del quadro, fermo restando che, con questa precisazione, non si intende l’esecuzione della pressione<br />

del tasto di “autotest” degli interruttori modulari, già raccomandato dai costruttori con cadenza almeno<br />

mensile.<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria programmata degli impianti elettrici.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 40 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime e aventi per oggetto:<br />

• Quadri elettrici e interruttori in media e bassa tensione e c.c;<br />

• Rifasamento automatico;<br />

• Stabilizzatori;<br />

• Cabine elettriche e soccorritori;<br />

• Rete di Terra e Impianto di Protezione contro le scariche atmosferiche;<br />

• Trasformatori;<br />

• Gruppi elettrogeni per emergenza e servizio continuo;<br />

• Gruppi statici di continuità assoluta e UPS, accumulatori, raddrizzatori e inverter;<br />

• Rete di distribuzione media e bassa tensione;<br />

• Motori elettrici;<br />

• Torrette attrezzate utenza e cablaggi;<br />

• Impianto/Apparecchi illuminazione interna/esterna, sicurezza, emergenza;<br />

• Impianti di generazione fotovoltaici.<br />

PER QUANTO ATTIENE AGLI ASPETTI MANUTENTIVI DEI GRUPPI UPS ROTANTI (DYNAMIC UPS UNIT) IN RELAZIONE<br />

ALL’EDIFICIO SITO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35, SI RINVIA ALL’ART. 7.28.5 DEL PRESENTE CAPITOLATO.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 41 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA DEGLI IMPIANTI ELETTRICI<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Quadri elettrici di media<br />

tensione<br />

Controllo funzionamento, verifica valori strumentazione,<br />

controllo assenza anomalie e/o allarmi; verifica, lettura e<br />

registrazione dei valori strumentali<br />

Controllo visivo dello stato di tutti i contatti e delle<br />

segnalazioni luminose dei circuiti di comando,<br />

segnalazione ed allarme; verifica dispositivi di allarme e<br />

sicurezza<br />

Manovra di scambio dei trasformatori con una logica<br />

prestabilita, dichiarata e verificabile<br />

Pulizia quadri, verifica dell’efficienza dei dispositivi di<br />

chiusura delle carpenterie di contenimento delle<br />

apparecchiature e della conservazione del previsto<br />

grado di protezione ed eventuale ripristino. Verifica<br />

dell’efficienza degli strumenti di misura.<br />

Pulizia generale, lubrificazione e serraggio di tutti i<br />

bulloni e/o morsetti dei sezionatori di linea, dei<br />

sezionatori di messa a terra e degli interruttori di<br />

manovra-sezionatori<br />

Verifica buon funzionamento motorini di chiusura<br />

interruttori media tensione, relè di apertura, blocchi a<br />

chiave ed elettrici<br />

Pulizia e lubrificazione di tutti gli organi meccanici<br />

Verifica e serraggio di tutte le connessioni dei circuiti di<br />

potenza e ausiliari; controllo della corretta pressione di<br />

serraggio delle lame dei sezionatori e degli interruttori<br />

Pulizia condotto sbarre<br />

Controllo visivo circa lo stato di tutti i contatti e delle<br />

segnalazioni grafico/ottiche dei circuiti di comando e di<br />

allarme e di apertura e chiusura dei sezionatori di linea<br />

Controllo e pulizia di tutti i terminali dei cavi di media<br />

tensione, compresi ingressi ENEL<br />

Verifica ed eventuale sostituzione delle lampade di<br />

segnalazione.<br />

Verifica funzionamento dei blocchi e interblocchi<br />

meccanici ed elettrici con effettuazione di tutte le<br />

manovre di apertura e chiusura delle celle e dei<br />

sezionatori<br />

Simulazione dell’intervento delle protezioni di massima<br />

corrente e omeopolare di terra<br />

Monitoraggio tensioni per 24 ore<br />

Giornaliera<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 42 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Quadro elettrico generale<br />

bassa tensione “Power<br />

Center”<br />

Controllo funzionamento, verifica valori strumentazione,<br />

controllo assenza anomalie e/o allarmi; verifica, lettura e<br />

registrazione dei valori strumentali<br />

Controllo visivo dello stato di tutti i contatti e delle<br />

segnalazioni luminose dei circuiti di comando,<br />

segnalazione ed allarme; verifica dispositivi di allarme e<br />

sicurezza<br />

Verifica e serraggio di tutte le connessioni dei circuiti di<br />

potenza e ausiliari<br />

Sostituzione fusibili di potenza e circuiti ausiliari,<br />

lampade di segnalazione e qualsiasi altro accessorio<br />

ordinario che risultasse difettoso<br />

Controllo efficienza ed integrità contattori; Eliminazione<br />

di eventuali ronzii<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di ventilazione<br />

forzata<br />

Controllo targhettature e simboli di identificazione<br />

Pulizia apparecchiature, carpenteria, sbarre e verifica<br />

assenza/rimozione parti estranee<br />

Pulizia quadri, verifica dell’efficienza dei dispositivi di<br />

chiusura delle carpenterie di contenimento delle<br />

apparecchiature e della conservazione del previsto<br />

grado di protezione ed eventuale ripristino. Verifica<br />

dell’efficienza degli strumenti di misura.<br />

Verifica e serraggio delle morsettiere e stato diaframmi<br />

isolanti<br />

Accurata pulizia e lubrificazione di tutti gli organi<br />

meccanici<br />

Verifica del funzionamento delle protezioni differenziali a<br />

corrente residua, simulazione artificiale del guasto con<br />

idoneo apparecchio di prova e verifica della coincidenza<br />

della corrente di intervento con quella della taratura<br />

predisposta; verifica del funzionamento; regolazione e<br />

pulizia dei relè temporizzatori, interruttori orari,<br />

contatore, fotocellule, inseritori ciclici, controllo dello<br />

stato delle bobine, dei contatti, dei motorini<br />

Eventuale sostituzione di protezioni differenziali e<br />

magnetotermiche non funzionanti<br />

Verifica del funzionamento dei relè ausiliari e di<br />

segnalazione con controllo bobine e pulizia dei contatti e<br />

delle piste per quelli montati su schede<br />

Verifica del funzionamento dei relè termici ed eventuale<br />

ritaratura, controllo della corrente assorbita dai motori<br />

elettrici<br />

Verifica dei blocchi e interblocchi meccanici ed elettrici<br />

mediante effettuazione delle manovre relative<br />

Verifica del corretto funzionamento degli strumenti di<br />

misura<br />

Giornaliera<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 43 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Quadro elettrico di piano e<br />

di zona<br />

Controllo funzionamento, verifica valori strumentazione,<br />

controllo assenza anomalie e/o allarmi; verifica, lettura e<br />

registrazione dei valori strumentali<br />

Controllo visivo dello stato di tutti i contatti e delle<br />

segnalazioni luminose dei circuiti di comando,<br />

segnalazione ed allarme; verifica dispositivi di allarme e<br />

sicurezza<br />

Verifica e serraggio di tutte le connessioni dei circuiti di<br />

potenza e ausiliari<br />

Sostituzione fusibili di potenza e circuiti ausiliari,<br />

lampade di segnalazione e qualsiasi altro accessorio<br />

ordinario che risultasse difettoso<br />

Controllo efficienza ed integrità contattori; Eliminazione<br />

di eventuali ronzii<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di ventilazione<br />

forzata<br />

Controllo targhettature e simboli di identificazione<br />

Pulizia apparecchiature, carpenteria, sbarre e verifica<br />

assenza/rimozione parti estranee<br />

Pulizia quadri, verifica dell’efficienza dei dispositivi di<br />

chiusura delle carpenterie di contenimento delle<br />

apparecchiature e della conservazione del previsto<br />

grado di protezione ed eventuale ripristino. Verifica<br />

dell’efficienza degli strumenti di misura.<br />

Accurata pulizia e lubrificazione di tutti gli organi<br />

meccanici<br />

Verifica e serraggio delle morsettiere e stato diaframmi<br />

isolanti<br />

Verifica del funzionamento delle protezioni differenziali a<br />

corrente residua, simulazione artificiale del guasto con<br />

idoneo apparecchio di prova e verifica della coincidenza<br />

della corrente di intervento con quella della taratura<br />

predisposta; verifica del funzionamento; regolazione e<br />

pulizia dei relè temporizzatori, interruttori orari,<br />

contatore, fotocellule, inseritori ciclici, controllo dello<br />

stato delle bobine, dei contatti, dei motorini<br />

Eventuale sostituzione di protezioni differenziali e<br />

magnetotermiche non funzionanti<br />

Verifica del funzionamento dei relè ausiliari e di<br />

segnalazione con controllo bobine e pulizia dei contatti e<br />

delle piste per quelli montati su schede<br />

Verifica del funzionamento dei relè termici ed eventuale<br />

ritaratura, controllo della corrente assorbita dai motori<br />

elettrici<br />

Verifica dei blocchi e interblocchi meccanici ed elettrici<br />

mediante effettuazione delle manovre relative<br />

Verifica del corretto funzionamento degli strumenti di<br />

misura<br />

Verifiche termiche e regolazioni<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 44 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto ed<br />

apparecchiature di<br />

rifasamento automatico<br />

Stabilizzatore di tensione<br />

Cabine elettriche<br />

Interruttori di media e<br />

bassa tensione<br />

Verifica funzionalità quadri e apparecchiature<br />

Controllo e/o prova funzionamento dispositivi di inserzione<br />

automatica; controllo efficienza ed integrità lampade spia e<br />

segnalazione<br />

Pulizia generale<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Verifica dello stato di conservazione dei condensatori<br />

Verifica stato di conservazione e di carica delle batterie<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Pulizia generale dei locali che ospitano i quadri generali MT<br />

e BT con asportazione delle polveri ed uso dei prodotti<br />

adeguati per i pavimenti, verifica segnaletica ed accessori<br />

di sicurezza e manovra, verifica presenza schemi corretti e<br />

aggiornati<br />

Verifica funzionalità, verifica dell’efficienza dell’illuminazione<br />

ordinaria e di sicurezza ed eventuale sostituzione di<br />

accessori quali lampade, reattori, starters, condensatori,<br />

ecc.<br />

Controllo temperatura interno locale e verifica<br />

funzionamento ed efficienza sistemi di ventilazione di<br />

estrazione sia in intervento manuale che automatico<br />

forzata.<br />

Controllo a vista impianto equipotenziale e di messa a terra;<br />

controllo impianti luce ed f.m.<br />

Controllo comandi di sgancio e di emergenza, verifica<br />

efficienza ed integrità delle apparecchiature e dei dispositivi<br />

di sicurezza, della presenza dei cartelli monitori e dello<br />

stato del sistema di chiusura delle porte, oltre che un<br />

esame a vista delle strutture edili e dei serramenti ed<br />

eventuali lubrificazione.<br />

Verifica di funzionalità interruttori differenziali: verifica della<br />

caratteristica tempo-corrente di intervento ed eventuale<br />

sostituzione in caso di malfunzionamento<br />

Verifica corretta regolazione dispositivi di protezione<br />

Controllo superfici di contatto delle apparecchiature di<br />

interruzione di tipo meccanico: lubrificazione con vaselina<br />

pura dei contatti, delle pinze e delle lame dei sezionatori di<br />

linea, dei sezionatori di messa a terra, degli interruttori di<br />

manovra<br />

Verifica livello e stato di conservazione olio di interruttori a<br />

volume d’olio ridotto: verifica dell’efficienza degli interruttori<br />

a volume d’olio ridotto (IVOR) o in esafluoruro di zolfo ed, in<br />

particolare, degli isolatori ai poli, del corretto serraggio delle<br />

connessioni, della corretta corsa del polo mobile, del<br />

regolare funzionamento dei motori, relè, blocchi a chiave ed<br />

elettrici, dell’efficienza dei circuiti ausiliari con particolare<br />

riferimento ai contatti ausiliari, controllo del livello dell’olio<br />

degli IVOR – con eventuali rabbocchi – e della pressione<br />

del gas ad interruttore freddo e dell’umidità degli SF6. Sarà<br />

inoltre eseguita la sostituzione totale dell’olio dopo quattro<br />

aperture su guasto degli IVOR o ridotta secondo indicazioni<br />

delle case costruttrici.<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 45 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Rete di terra<br />

Impianto di protezione<br />

contro le scariche<br />

atmosferiche<br />

Ispezione e verifica dello stato dei conduttori di protezione o<br />

equipotenziali sia principali che secondari: verifica dello<br />

stato di conservazione dei conduttori in partenza del nodo<br />

principale e da quelli supplementari (se esistenti) con<br />

serraggio dei bulloni e ripristino delle parti che dovessero<br />

risultare deteriorate<br />

Verifica della continuità dei conduttori di protezione fino al<br />

nodo equipotenziale.<br />

Controllo stato collegamento della rete con dispersori e<br />

smontaggio ed ingrassaggio dei morsetti: verifica dello stato<br />

delle connessioni, serraggio dei capicorda e ripristino delle<br />

parti che dovessero risultare deteriorate, protezione con<br />

pasta neutralizzante di tutte le connessioni. Controllo dello<br />

stato di conservazione del sistema di dispersione con<br />

apertura di eventuali pozzetti, verifica dell’assenza di<br />

corrosione o alterazioni meccaniche.<br />

Sistema di equipotenzializzazione: controllo della<br />

rispondenza dello schema elettrico alla reale situazione<br />

impiantistica con eventuale aggiornamento degli elaborati.<br />

Misura resistenza di terra: misura del valore della<br />

resistenza di terra della cabina MT/BT e controllo del valore<br />

della tensione totale di terra in relazione alla corrente di<br />

guasto ed al tempo di eliminazione del guasto forniti<br />

dall’ente distributore. Misura dell’impedenza dell’anello di<br />

guasto e controllo che il valore misurato sia coordinato con i<br />

dispositivi di protezione.<br />

Controllo collegamento collettore di terra e conservazione<br />

degli elementi di captazione: verifica che il sistema di<br />

captazione sia conforme al progetto e che tutti i componenti<br />

siano in buone condizioni ed atti a compiere le funzioni ad<br />

essi assegnate e che non vi sia corrosione.<br />

Sistema di captazione: verifica della stabilità degli<br />

ancoraggi e delle giunzioni ed eventuale serraggio dei<br />

bulloni<br />

Calate: verifica che il sistema sia conforme al progetto e<br />

che tutti i componenti siano in buone condizioni ed atti a<br />

compiere le funzioni ad essi assegnati e che non vi sia<br />

corrosione; verifica della stabilità degli ancoraggi e delle<br />

giunzioni ed eventuale serraggio dei bulloni; verifica che sia<br />

assicurata l’equipotenzialità delle masse estranee al livello<br />

del suolo; verifica dello stato della eventuale protezione<br />

meccanica nei tratti terminali delle calate ed eventuale<br />

ripristino.<br />

Sistema di dispersione: verifica che il sistema di<br />

dispersione sia conforme al progetto e che tutti i<br />

componenti siano in buone condizioni ed atti a compiere le<br />

funzioni ad essi assegnate e che non vi sia corrosione;<br />

verifica in particolare che sia indicato il valore della<br />

resistività del terreno; verifica dello stato di conservazione<br />

degli accorgimenti atti a limitare la tensione di passo<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 46 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Trasformatori<br />

Verifica funzionamento<br />

Controllo livello olio ed eventuale rabbocco e stato dei<br />

sali con eventuale ripristino<br />

Verifica della presenza di eventuali vibrazioni sulla<br />

macchina<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di ventilazione<br />

forzata e verifica delle sonde termiche con registrazione<br />

della temperatura<br />

Cambio di inserimento della macchina quando sono<br />

previste macchine di riserva, per l’equilibratura delle ore<br />

di servizio<br />

Verifica corretta posizione spinterometri ed eventuale<br />

regolazione della loro distanza<br />

Controllo ed eventuale sostituzione materiale<br />

igroscopico; controllo a vista teste di cavo<br />

Controllo efficienza ed integrità lampade illuminazione<br />

interno box / celle; controllo efficienza ed integrità e/o<br />

eventuale sostituzione lampade spia e segnalazione,<br />

prova di intervento di tutti i segnali di allarme e scatto<br />

relativi alle protezioni termometriche (simulazione<br />

guasto)<br />

Controllo intervento relè Bucholtz (ed eventuale spurgo<br />

d’aria) o centralina controllo temperatura<br />

Verifica dello stato di tutti gli isolatori con rilevazione di<br />

eventuali tracce di scariche, incrinature<br />

Pulizia generale<br />

Verifica funzionalità, pulizia, controllo connessioni<br />

esterne (con particolare riguardo all’ossidazione,<br />

scariche, deformazioni, surriscaldamenti)<br />

Verifica serraggio di tutta la bulloneria<br />

Prelievo e verifica campione olio<br />

Verifica della rigidità dielettrica<br />

Giornaliera<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 47 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Gruppi elettrogeni per<br />

emergenza e servizio<br />

continuo<br />

Prova di funzionamento/intervento della macchina sia a<br />

vuoto che a pieno carico, compresa commutazione sia<br />

automatica che manuale simulando la mancanza di<br />

tensione (prova di funzionamento di 1 ora).<br />

Verifica livelli olio, acqua, antigelo motore, combustibile<br />

(serbatoio di accumulo e di servizio) ed eventuali<br />

rabbocchi all’uopo necessari<br />

Verifica dello stato delle batterie di accumulatori e<br />

controllo livelli/densità elettrolita con eventuale<br />

rabbocco; verifica funzionamento carica batterie<br />

Prova di funzionamento della pompa dell’acqua e delle<br />

pompe elettriche e a mano del combustibile, compreso<br />

spurgo<br />

Verifica del corretto funzionamento del motorino di<br />

avviamento e dello stato di usura delle spazzole con<br />

eventuale sostituzione<br />

Verifica del corretto intervento dei circuiti di allarme (con<br />

relativi riporti a distanza) e dei circuiti di blocco in<br />

emergenza<br />

Controllo efficienza ed integrità manicotti e tubi flessibili,<br />

sensori di livello, scaldiglie<br />

Verifica della tensione in uscita<br />

Pulizia esterna, pulizia e controllo griglie di ventilazione,<br />

radiatore, cinghie, morsetti, cuscinetti, filtro aria<br />

Pulizia e controllo alternatori con verifica di collettori,<br />

controllo anelli, giunto elastico, spazzole con eventuale<br />

sostituzione e controllo eccitatrice<br />

Sostituzione filtro aria, filtro combustibile e filtro olio<br />

Pulizia e registrazione iniettori e valvole<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 48 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Gruppi statici di continuità<br />

assoluta e UPS<br />

Accumulatori stazionari e<br />

relativi armadi<br />

Raddrizzatore carica<br />

batteria<br />

Inverter<br />

Soccorritori e relativi<br />

accessori<br />

Verifica buon funzionamento<br />

Controllo pannelli sinottici e centraline di comando<br />

Pulizia armadi e verifica funzionalità<br />

Verifica stato di conservazione e di carica delle batterie<br />

e delle connessioni elettriche<br />

Messa fuori servizio dei gruppi con pulizia e serraggio<br />

morsetti, controllo di funzionamento degli interruttori,<br />

degli apparecchi di comando e controllo<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di ventilazione<br />

forzata<br />

Controllo e/o prova funzionamento by-pass esterno<br />

Controllo e/o prova funzionamento by-pass statico<br />

Controllo sincronismo rete di riserva<br />

Ingrassaggio morsetti batterie<br />

Prova commutazione inverter-rete e rete-inverter<br />

Prova mancanza di rete<br />

Rilievo e aggiustamento tensione uscita e tensione<br />

neutro terra<br />

Verifica corretto funzionamento hw e sw<br />

Verifica e lettura display e strumenti<br />

Verifica ventilatori e adeguata ventilazione locali<br />

Controllo livello e rabbocco acqua distillata<br />

Controllo temperatura<br />

Verifica stato di conservazione e di carica delle batterie,<br />

delle connessioni elettriche e del sistema di carica;<br />

controllo tensione elementi batteria<br />

Pulizia generale e verifica funzionalità<br />

Controllo serraggio e ingrassaggio morsetti<br />

Verifica impianto antideflagrante<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Verifica tensione in uscita<br />

Verifica del funzionamento delle segnalazioni di stato ed<br />

allarme<br />

Pulizia apparecchiatura e logica di comando<br />

Serraggio meccanico delle connessione elettriche<br />

Verifica e controllo funzionamento degli apparecchi sia<br />

in c.c. che c.a.<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 49 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Linea principale e dorsale<br />

in media e bassa tensione<br />

Conduttori (verifica contenitori e controllo utilizzazioni a<br />

parete): controllo a vista dello stato di integrità dei<br />

contenitori, con particolare attenzione ai coperchi delle<br />

cassette e delle scatole di passaggio e/o derivazione<br />

con eventuale ripristino del previsto grado di protezione<br />

che non deve in nessun caso essere inferiore all’IP<br />

dichiarato dal fabbricante.<br />

Quadri secondari: verifica dello stato di efficienza degli<br />

interruttori sezionatori ed automatici, dei teleruttori,<br />

contattori e degli altri dispositivi presenti con eventuale<br />

sostituzione in caso di malfunzionamento; verifica dello<br />

stato dei fusibili e loro eventuale sostituzione.<br />

Verifica del collegamento alla rete di terra di tutte le<br />

prese elettriche, delle idoneità delle spine di<br />

collegamento, della protezione con interblocco delle<br />

utenze > 1 KW; eliminazione di eventuali prese multiple<br />

non rispondenti alle norme di sicurezza; controllo e<br />

verifica stato di conservazione dei cavedi ed isolamento<br />

delle linee principali.<br />

Verifica stato dei cavi volanti che alimentano<br />

apparecchiature mobili e delle relative connessioni<br />

Monitoraggio tensioni sulle linee per 24 ore; controllo<br />

dell’equilibratura dei carichi sulle tre fasi ed eventuale<br />

riequilibratura o modifica del cablaggio<br />

Controllo teste di cavo, serraggio morsetti in tutte le<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

scatole di derivazione e distribuzione<br />

Rete generale e locale di<br />

Pulizia, verifica consistenza e fissaggio di cavedi,<br />

distribuzione elettrica<br />

passerelle, porta cavi, canale, blindosbarre, tubazioni, Semestrale<br />

Impianto forza motrice<br />

setti tagliafuoco ecc.<br />

Sostituzione dei terminali<br />

Secondo necessità<br />

Sostituzione di eventuali coperchi rotti e/o mancanti di<br />

tutte le scatole di derivazione e/o transito<br />

Semestrale<br />

Prova del regolare funzionamento dei pulsanti di<br />

emergenza e verifica del corretto funzionamento degli<br />

allarmi tecnologici sia a livello locale che nei punti di<br />

Semestrale<br />

centralizzazione<br />

Quadri/Cassetti: Aggiornamento della targhettistica<br />

esterna ed interna; controllo esistenza cartelli monitori di Semestrale<br />

allarme ove occorrenti ed eventuale ripristino<br />

Conduttori: controllo ed eventuale aggiornamento delle<br />

targhette nelle morsettiere; controllo delle delle targhette<br />

indicatrici ed eventuale ripristino di quelle illeggibili o<br />

mancanti e della rispondenza dello schema elettrico alla<br />

Annuale<br />

reale situazione impiantistica con eventuale<br />

aggiornamento degli elaborati<br />

Controllo efficienza ed integrità e/o prova di<br />

funzionamento impianto terminale di luce e forza Annuale<br />

motrice<br />

Presa di forza motrice:<br />

- controllo e/o prova funzionamento ed eventuale Annuale<br />

sostituzione<br />

- controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 50 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Motori elettrici pompe,<br />

ventilatori<br />

Torrette attrezzate<br />

Riavvolgimento<br />

Verifica funzionamento<br />

Controllo relè termici di protezione<br />

Verifica e rilievo assorbimenti<br />

Lubrificazione, ingrassaggio alberi, cuscinetti<br />

Controllo serraggio morsettiere e verifica dello stato<br />

guaine di raccordo causa vibrazione<br />

Rimozione e posa di torretta attrezzata incluso<br />

cablaggio utenza<br />

Fornitura e posa in opera di nuova torretta attrezzata<br />

incluso cablaggio utenza<br />

Solo cablaggio nuova utenza<br />

Spostamento presa/e RJ 45<br />

Secondo necessità<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Secondo necessità<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto / Apparecchi di<br />

illuminazione interna ed<br />

esterna<br />

Sostituzione lampade non funzionanti, esaurite o in via<br />

di esaurimento con altre dello stesso tipo<br />

Sostituzione di reattori, starters, condensatori ed altri<br />

accessori guasti o avariati con altri dello stesso tipo<br />

Pulizia degli schermi mediante straccio umido<br />

Controllo funzionalità sistemi regolazione, controllo<br />

circuiti illuminazione ed interruttori crepuscolari<br />

Verifica corretta regolazione dispositivi di protezione<br />

Verifica e controllo funzionamento dei punti luce e<br />

apparecchiature varie dei circuiti di illuminazione<br />

(quadretti di illuminazione e comando, interruttori,<br />

interruttori differenziali, tubazioni e canaline protettive,<br />

fusibili, schermi protettivi, prese luce, collegamenti di<br />

terra ,interruttori crepuscolari,ecc.) per garanzia livelli<br />

illuminotecnici previsti a progetto<br />

Prove di inserzione illuminazione notturna e controllo<br />

dell’efficienza di tutte le relative lampade<br />

Pulizia, controllo fissaggio e sostituzione starter,<br />

condensatori, reattori, accenditori, fusibili, ecc. qualora<br />

risultino guasti<br />

Verifica bloccaggio palo sul relativo pozzetto di<br />

sostegno (rinfrancatura)<br />

Verifica morsettiera basi palo con serraggio morsetti e<br />

connessioni cavi in arrivo<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 51 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto/Apparecchi<br />

di illuminazione di<br />

sicurezza<br />

Impianto/Apparecchi<br />

di illuminazione di<br />

emergenza<br />

Impianti di<br />

genarazione<br />

fotovoltaici<br />

Sostituzione lampade non funzionanti, esaurite o in via di<br />

esaurimento con altre dello stesso tipo<br />

Sostituzione di reattori, starters, condensatori ed altri accessori<br />

guasti o avariati con altri dello stesso tipo<br />

Pulizia degli schermi mediante straccio umido<br />

Controllo funzionalità sistemi regolazione e controllo circuiti<br />

illuminazione<br />

Verifica corretta regolazione dispositivi di protezione<br />

Verifica e controllo funzionamento dei punti luce e<br />

apparecchiature varie dei circuiti di illuminazione (quadretti di<br />

illuminazione e comando, interruttori, interruttori differenziali,<br />

tubazioni e canaline protettive, fusibili, schermi protettivi, prese<br />

luce,ecc.)<br />

Pulizia, controllo fissaggio e sostituzione starter, condensatori,<br />

reattori, accenditori, fusibili, ecc. qualora risultino guasti<br />

Sostituzione lampade non funzionanti, esaurite o in via di<br />

esaurimento con altre dello stesso tipo<br />

Sostituzione di reattori, starters, condensatori ed altri accessori<br />

guasti o avariati con altri dello stesso tipo<br />

Pulizia degli schermi mediante straccio umido<br />

Simulazione mancanza rete e verifica del corretto intervento<br />

dell’illuminazione di emergenza<br />

Controllo funzionalità sistemi regolazione e controllo circuiti<br />

illuminazione<br />

Verifica corretta regolazione dispositivi di protezione<br />

Verifica e controllo funzionamento degli apparecchi sia in c.c.<br />

che c.a.<br />

Verifica e controllo funzionamento dei punti luce e<br />

apparecchiature varie dei circuiti di illuminazione (quadretti di<br />

illuminazione e comando, interruttori, interruttori differenziali,<br />

tubazioni e canaline protettive, fusibili, schermi protettivi, prese<br />

luce, ecc.)<br />

Verifica carica batterie<br />

Pulizia, controllo fissaggio e sostituzione starter, condensatori,<br />

reattori, accenditori, fusibili, ecc. qualora risultino guasti<br />

MODULI:<br />

Pulizia esterna del vetro di protezione<br />

Verifica dello stato di conservazione delle celle e dell’involucro<br />

di protezione<br />

Controllo morsettiera e serraggio connessione poli<br />

Verifica dell’uniformità e congruità delle tensioni generate<br />

CASSETTA DI TERMINAZIONE:<br />

Verifica eventuali deformazioni dell’involucro<br />

Verifica di assenza di umidità interna<br />

Verifica stato di ossidazione dei contatti<br />

Controllo morsettiera e serraggio connessione poli<br />

CAVI PER ESTERNO:<br />

Verifica integrità isolamento<br />

PARAMETRI DI PERFORMANCE<br />

Controllo efficienza: verifica del funzionamento delle centrali e<br />

verifica a campione degli elementi distribuiti<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Intervento su<br />

guasto<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

(min: <strong>10</strong>%)<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 52 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.4 - Impianti Meccanici<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒ le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva e programmata degli<br />

impianti di climatizzazione (riscaldamento e raffrescamento) e idrico-sanitari (complessivamente di<br />

seguito “impianti meccanici”) e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio,<br />

revisione, riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, secondo quanto meglio<br />

specificato all’art. 1.3 del presente Capitolato;<br />

⇒ per le singole attività, dovranno essere forniti tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura e i ricambi<br />

necessari per l’effettuazione delle attività stesse, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 del<br />

presente Capitolato e nei protocolli di manutenzione ordinaria e programmata, quali, a titolo meramente<br />

esemplificativo e non limitativo si segnalano:<br />

o accessori in gomma;<br />

o accessori per apparecchi sanitari e rubinetteria;<br />

o anelli di tenuta, premistoppa, guarnizioni, ecc. ;<br />

o antivibranti;<br />

o cinghie di qualunque tipo;<br />

o cuscinetti, bronzine;<br />

o elementi di fissaggio, staffaggio, supporteria tenuta e sigillatura;<br />

o filtri di qualunque tipo;<br />

o guaine;<br />

o leverismi, manopole e volantini di comando;<br />

o testine, pistoncini, molle, manometri, termometri, galleggianti;<br />

o minuteria, viteria e bulloneria varia di qualsiasi tipo;<br />

o oli, grasso, sali, vaselina, grafite e lubrificanti vari, disincrostanti, fluido refrigerante, anticongelante<br />

e qualunque prodotto di reintegro (combustibili esclusi) ;<br />

o pacchi e ugelli di umidificazione;<br />

o prodotti di pulizia, flushing, igienizzazione e sanitarizzazione;<br />

o targhette indicatrici;<br />

o tratti di coibentazione di ripristino e relative finiture superficiali, ove presenti;<br />

o tratti di tubazioni di ripristino ed eventuale raccorderia di giunzione;<br />

o vernici sintetiche e antiruggine per ripristini;<br />

o per le parti elettriche a bordo macchina o asservite a collegamenti elettrici si faccia riferimento a<br />

quanto indicato a titolo esemplificativo all’art. 1.3.3;<br />

o quant’altro indicato nei protocolli di manutenzione.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 53 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

⇒ tutte le prestazioni per la fornitura e la sostituzione di: filtri di apparecchiature di trattamento aria, gruppi<br />

autonomi refrigeratori e condizionatori, ventilconvettori; pacchi di umidificazione per unità di trattamento<br />

aria; cinghie di trasmissione delle apparecchiature di trattamento aria, ventilatori, termoventilanti e<br />

compressori; prodotti per trattamento acqua; con le seguenti frequenze minime annue obbligatorie,<br />

fermo restando che la fornitura e sostituzione dovrà ogni caso essere effettuata quando necessario al<br />

fine di garantire la massima efficienza degli apparecchi e pertanto, del servizio erogato: filtri piani: 3; filtri<br />

a tasca morbida e rigida: 6; filtri assoluti: 2; cinghie: 1; pacchi di umidificazione: 1; prodotti trattamento<br />

acqua: 1.<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA:<br />

Relativamente all’impianto di riscaldamento, si precisa che, nello svolgimento di tale attività, l’Aggiudicataria<br />

dovrà attenersi a quanto contenuto nella normativa vigente (legge 615 del 13/07/66 per quanto rilevante,<br />

D.Lvo 152 del 03/04/2006, legge <strong>10</strong> del 9/1/91, DPR 412 del 26/08/93, DPR 551 del 21/12/1999 e s.m.i.); in<br />

tal senso dovrà, a titolo esemplificativo e non esaustivo, svolgere il ruolo di conduttore dell’impianto e gestire<br />

l’eventuale libretto di caldaia.<br />

Le attività richieste prevedono la gestione degli impianti di riscaldamento al fine di garantire, durante il<br />

calendario di accensione concordato con il Building Manager, che la temperatura negli ambienti lavorativi<br />

durante l’orario di lavoro non sia inferiore a 20° C ± 2° C.<br />

Per gli impianti di potenza termica al focolare superiore a 232 kW (così come prescritto dalla legge 13 luglio<br />

1966, n. 615 all'articolo 16), dovrà essere garantita la disponibilità di conduttore patentato cui sarà delegata<br />

la conduzione del generatore di calore e la manutenzione/controllo degli impianti relativi.<br />

Lo spegnimento / accensione degli impianti ed il relativo periodo di pre-accensione dovrà essere gestito<br />

dall’Aggiudicataria in modo tale che, pur garantendo la temperatura richiesta durante l’orario lavorativo, sia<br />

perseguito il contenimento energetico.<br />

Relativamente all’impianto di raffrescamento, si precisa che per conduzione dell’impianto si intende la<br />

combinazione di tutte le operazioni tecniche ed amministrative occorrenti per mantenere in funzione<br />

l’impianto stesso.<br />

Per gli impianti centralizzati dovrà essere garantita una temperatura negli ambienti lavorativi, durante l’orario<br />

di lavoro, di 20° - 26° C con il 50% di umidità relativa, in rapporto ad una temperatura esterna di 29° - 35° C<br />

con il 70% di umidità relativa. La differenza tra le due temperature dovrà comunque essere non superiore ai<br />

<strong>10</strong>° C. Il calendario di accensione sarà concordato con il Building Manager. Lo spegnimento / accensione<br />

degli impianti ed il relativo periodo di pre-accensione dovrà essere gestito dall’Aggiudicataria in modo tale<br />

che, pur garantendo la temperatura richiesta durante l’orario lavorativo, sia perseguito il contenimento<br />

energetico.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 54 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

In generale, in relazione agli impianti di climatizzazione e idrico-sanitari, si precisa che l’esercizio degli<br />

impianti è svolto attraverso le seguenti attività:<br />

⇒ avviamento dell’impianto;<br />

⇒ conduzione dell’impianto secondo le norme UNI-CTI vigenti;<br />

⇒ pronto intervento;<br />

⇒ spegnimento / attenuazione;<br />

⇒ azioni di controllo e di misura dell’esercizio previsti per legge;<br />

⇒ messa a riposo.<br />

Le misure di rilevazione devono essere trascritte nei “libretti di centrale”.<br />

Prima e durante la gestione del servizio, a cadenza regolare, l’Aggiudicataria è tenuta ad effettuare le prove<br />

di funzionalità ed efficienza di tutti i dispositivi di sicurezza e controllo di cui sono dotati gli apparecchi delle<br />

centrali termiche, frigorifere e idriche e degli impianti in generale. Per tale verifica è fatto divieto d’uso di<br />

fiamme libere e luci elettriche non schermate e del tipo non anti-deflagrante. Eventuali provvedimenti adottati<br />

dalle Autorità per inadempienze saranno da ritenersi a carico dell’Aggiudicataria in qualità di Terzo<br />

Responsabile.<br />

L’eventuale funzionamento ridotto notturno degli impianti non costituisce ragione per eventuali ulteriori<br />

richieste economiche da parte dell’Aggiudicataria.<br />

L’Aggiudicataria deve assicurare la costante verifica dello stato complessivo degli impianti ai fini della<br />

sicurezza e della funzionalità per quanto riguarda: centrali, sottostazioni, circuiti tubazioni, circuiti di<br />

canalizzazione, serbatoiame, cunicoli, camini, ispezioni, grigliati, apparecchiature che vengono manovrate<br />

saltuariamente con l’obbligo di segnalazione per eventuali anomalie/pericoli.<br />

L’Aggiudicataria deve inoltre tenere regolarmente sotto controllo: lo sfogo dell’aria e le regolazioni degli<br />

impianti in genere (centrali, reti, sottostazioni, periferiche ed elementi terminali) onde consentire il regolare<br />

funzionamento degli stessi; la regolazione degli impianti per la riequilibratura della temperatura ambiente nei<br />

diversi locali; il funzionamento delle apparecchiature di termoregolazione. Qualsiasi loro disfunzione deve<br />

essere tempestivamente gestita e risolta.<br />

L’Aggiudicataria deve inoltre curare: il mantenimento in funzione delle apparecchiature di depurazione e di<br />

addolcimento dell’acqua da immettere nell’impianto, compresa la fornitura dei prodotti necessari per il<br />

funzionamento delle stesse apparecchiature; il mantenimento in funzione della strumentazione per l’analisi e<br />

il controllo dei fumi, dell’anidride carbonica, dell’ossido di carbonio, idrogeno, incombusti, ecc; la taratura<br />

della strumentazione per l’analisi di combustione. Qualsiasi disfunzione deve essere tempestivamente<br />

gestita e risolta.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 55 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

A titolo esemplificativo e non limitativo, si precisano le operazioni manutentive da effettuarsi:<br />

il check-up e la regolazione della combustione, mediante verifica delle condizioni di funzionamento a<br />

mezzo di idonea strumentazione di analisi e conseguente regolazione delle apparecchiature componenti<br />

la centrale termica, al fine di migliorare l’efficienza ed il rendimento dell’impianto;<br />

la tenuta del libretto di centrale conformemente all’art. 11 del DPR 551/99 per le registrazioni previste<br />

dalla normativa in vigore e sue integrazioni che dovessero intervenire durante lo svolgimento del<br />

servizio;<br />

il trattamento dell’acqua dei circuiti con l’impiego delle apparecchiature di dosaggio;<br />

la manutenzione delle caldaie / generatori di calore, con particolare riguardo all’eliminazione delle<br />

fanghiglie, al lavaggio chimico antincrostante lato acqua e alla pulizia lato fumi;<br />

il controllo del funzionamento delle valvole di sicurezza ovunque installate, manutenzione ed eventuale<br />

sostituzione di parti difettose;<br />

la manutenzione dei bruciatori, con particolare riguardo alle pulizie di tutte le parti in cui si può<br />

depositare della polvere, alla disincrostazione dei diaframmi, dei deflettori, dell’imbuto e degli elettrodi e<br />

relativi supporti, alla pulizia dell’elemento sensibile della fiamma;<br />

la pulizia del circuito combustibile e dei relativi filtri, pulizia specifica dell’ugello che, nel caso di<br />

apparecchio a polverizzazione meccanica, va asportato, smontato nelle sue parti e lavato con gasolio o<br />

benzina; è prevista anche la sostituzione di alcune parti di ricambio del bruciatore, quali: la pompa di<br />

aspirazione, apparecchiature elettroniche, elettrodi, deflettori, elettrovalvole e fotocellule,<br />

apparecchiature controllo fiamma; pulizia per bruciatori di gas metano almeno una volta per stagione, a<br />

combustibile liquido almeno due volte per stagione;<br />

• la manutenzione dei condotti di evacuazione fumi e dei camini con pulizia a fondo;<br />

• la manutenzione delle elettropompe per il ripristino del normale funzionamento con eliminazione dei<br />

rumori anomali, sostituzione della tenuta o premitrice, compreso l’eventuale riavvolgimento del motore<br />

elettrico; è fatto l’obbligo all’Aggiudicataria di provvedere all’alternanza delle pompe di riserva con una<br />

logica prestabilita, dichiarata e verificabile;<br />

• la manutenzione delle tubazioni, del valvolame e dei rivestimenti isolanti comprendente la pulizia della<br />

rete nelle centrali tecnologiche prima della messa in funzione degli impianti, l’eliminazione di<br />

intasamenti, a causa di impurità provocate da sostanze incrostanti e corrosive o da ruggine, lo spurgo<br />

dei circuiti all’atto della prima messa in funzione e tutte le volte che si ritiene necessario intervenire sulle<br />

valvole di sfiato, il controllo dei punti fissi e dei compensatori di dilatazione, il ripristino dei rivestimenti<br />

isolanti correnti e relative finiture superficiali ove presenti;<br />

• il sollecito intervento nel caso si verifichino disfunzioni relative al funzionamento degli impianti, in modo<br />

particolare l’eliminazione delle sacche di aria dai corpi scaldanti, l’equilibratura della circolazione se<br />

riscontrata difettosa, la sistemazione del libero deflusso delle condense, lo scarico delle scatole di<br />

spurgo e dei sifoni, il controllo e la riparazione delle saracinesche, dei rubinetti, delle valvole di sicurezza<br />

e di ogni altro accessorio riguardante l’intera rete di distribuzione delle centrali tecnologiche fino al<br />

singolo terminale ad acqua o ad aria presente in ambiente;<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 56 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

• l’eliminazione delle perdite provenienti dalle tenute delle saracinesche e del valvolame in genere con<br />

eventuale sostituzione delle guarnizioni;<br />

• la manutenzione degli scambiatori comprendente serbatoi e serpentine/resistenze di riscaldo;<br />

• l’eliminazione di inconvenienti relativi a serbatoi di qualunque tipo e servizio, perdite comprese, con<br />

eventuale sostituzione delle parti avariate, quali indicatori di livello, valvole a solenoide, valvole di fondo,<br />

valvole limitatrici, guarnizioni, organi di sicurezza, tubi di sfiato e vetrificazioni;<br />

• la manutenzione delle apparecchiature automatiche comprendente il controllo di funzionamento, la<br />

taratura conseguente, la pulizia di morsettiere e parti elettriche, il controllo di livello dell’olio (e il<br />

rabbocco) nei gruppi servomotori con parti in bagno d’olio, relativa pulizia degli ugelli, dei flapper, degli<br />

steli o perni o snodi, dei fulcri e delle leve degli eventuali servomeccanismi;<br />

• la manutenzione degli apparecchi di trattamento acqua, controllo della capacità ciclica e misura della<br />

durezza dell’acqua trattata, fornitura dei prodotti di addolcimento e trattamento;<br />

• per tutte le apparecchiature, la lubrificazione dei supporti di parti rotanti e mobili per cui essa è<br />

necessaria, compreso smontaggio e pulizia degli organi oliatori ed ingrassatori;<br />

• la pulizia a fondo dei locali delle centrali tecnologiche (almeno due volte all’anno, comprese le superfici<br />

vetrate) e tinteggiatura (almeno una volta all’anno);<br />

• l’assistenza tecnica specializzata agli operatori per eseguire tutte quelle operazioni necessarie al fine di<br />

rendere gli impianti il più bilanciati possibile;<br />

• la pulizia e sostituzione dei filtri di unità di trattamento aria, condizionatori autonomi, ventilconvettori,<br />

degli ugelli e dei pacchi di umidificazione delle unità di trattamento aria, la sostituzione delle cinghie di<br />

trasmissione e dei giunti antivibranti dei gruppi e delle canalizzazioni, delle apparecchiature elettriche e<br />

meccaniche di controllo e di comando, di pompe, valvole (la pulizia dei filtri comprende l’onere dello<br />

smontaggio, del trasporto in apposito locale per l’esecuzione dell’operazione e del rimontaggio degli<br />

stessi);<br />

• le operazioni manutentive atte a porre tutti gli impianti di condizionamento in perfetta efficienza;<br />

• la pulizia e taratura dei terminali aria in ambiente;<br />

• la esecuzione delle operazioni atte a garantire la completa funzionalità dei gruppi frigoriferi ed in<br />

particolare:<br />

- tenuta circuiti e ricerca fughe gas;<br />

- livello del fluido refrigerante compresi rabbocchi e/o sostituzioni;<br />

- controllo e taratura termostati (limite di funzionamento), pressostati (di alta e bassa);<br />

- pressostati differenziali olio;<br />

- controllo stato condensatore attraverso la differenza di temperatura dell’acqua di raffreddamento;<br />

- controllo (ed eventuale sostituzione) tenuta premistoppa gruppi compressori;<br />

- controllo regolarità assorbimento motore elettrico;<br />

- pulizia e/o sostituzione filtri di qualsiasi natura, pulizia ugelli;<br />

- controllo e lubrificazione e/o sostituzione cuscinetti, verifica manometri e loro eventuale sostituzione;<br />

- verifica dello stato di tensione cinghie trapezoidali ventilatori ed eventuale sostituzione;<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 57 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

• l’Aggiudicataria dovrà curare la più scrupolosa manutenzione di tutti gli impianti idrico-sanitari, in modo<br />

da assicurare la migliore conservazione ed il più efficiente funzionamento, con particolare riferimento alle<br />

normative di legge e tecniche vigenti in materia<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata degli impianti di climatizzazione e idrico-sanitari.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime e aventi per oggetto:<br />

• Allacciamento<br />

• Addolcitore / Impianto di addolcimento<br />

• Aerotermo<br />

• Analizzatore di combustione<br />

• Apparecchiature di dosaggio<br />

• Apparecchi sanitari e accessori<br />

• Autoclave<br />

• Bollitore a gas per acqua sanitaria<br />

• Boiler elettrico per acqua calda sanitaria<br />

• Bruciatori (gasolio/metano)<br />

• Caldaia/Generatore di calore/vapore<br />

• Camino e canale da fumo<br />

• Cassetta miscelatrice<br />

• Climatizzatore autonomo a mobiletto raffreddato ad acqua a pompa di calore<br />

• Compressore aria<br />

• Condensatore ad aria<br />

• Condizionatore autonomo aria/aria o aria/acqua e condizionatore ad armadio<br />

• Controllo combustione – Impianto fisso<br />

• Convettore<br />

• Elementi terminali impianto di riscaldamento<br />

• Filtro trattamento acqua<br />

• Generatore di calore con bruciatore atmosferico<br />

• Giunti antivibranti<br />

• Gruppo frigorifero / Refrigeratore d’acqua<br />

• Impianto gas metano<br />

• Impianto trattamento acque nere<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 58 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

• Pompe di circolazione, pompe centrifughe, gruppi di sovrappressione<br />

• Rete distribuzione aria<br />

• Rete tubazioni di distribuzione fluidi liquidi, aeriformi e gassosi<br />

• Rete di irrigazione esterna<br />

• Riduttore di pressione acqua<br />

• Scambiatore di calore a piastre<br />

• Scambiatore di calore a fascio tubiero<br />

• Sistemi di scambio termico<br />

• Serbatoio gasolio<br />

• Serbatoio aria compressa<br />

• Serbatoio accumulo acqua calda sanitaria<br />

• Serbatoio accumulo acqua potabile<br />

• Serbatoio accumulo acqua refrigerata<br />

• Strumenti di misura, controllo e regolazione<br />

• Torri evaporazione/raffreddamento<br />

• Torrino di estrazione aria<br />

• Termoventilatore pensile tipo a soffitto completo di accessori<br />

• Umidificatore ad elettrodi immersi<br />

• Unità termoventilante<br />

• Unità di trattamento aria<br />

• Unità interna-esterna split/multisplit – pompa di calore aria-aria<br />

• Valvola di sicurezza / scarico termico<br />

• Valvola motorizzata a più vie con servocomando elettrico<br />

• Valvolame<br />

• Vaso di espansione chiuso a membrana<br />

• Vaso di espansione chiuso presurizzato<br />

• Ventilatore assiale da finestra/parete<br />

• Ventilatore centrifugo cassonato/canale<br />

• Ventilconvettore<br />

• Vuotatoio<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 59 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE E IDRICO-SANITARI<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Allacciamento<br />

Addolcitore / Impianto di<br />

addolcimento<br />

Aerotermo<br />

Analizzatore di<br />

combustione<br />

Verifica funzionalità sistemi erogazione<br />

Verifica funzionalità/perdite tubazioni<br />

Verifica funzionalità apparecchiature di intercettazione<br />

Controllo acqua in uscita<br />

Controllo durezza acqua a fine ciclo<br />

Reintegro additivi serbatoio sale<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione misura e segnalazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento galleggiante<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino ritenute<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Pulizia filtro/i<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo visivo protezione da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Pulizia del contenitore per il sale, disinfezione delle<br />

resine (prevenzione legionella)<br />

Mantenimento in esercizio ed eventuale sostituzione del<br />

valvolame di collegamento ed intercettazione con<br />

rifacimento dei premistoppa e sostituzione ove<br />

necessario delle guarnizioni<br />

Controllo assenza perdite<br />

Controllo valvola/e<br />

Pulizia batteria di scambio termico<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo della giusta e libera rotazione albero motore<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova di funzionamento sistema di<br />

regolazione<br />

Controllo tenuta<br />

Pulizia ventilatore<br />

Controllo ed eventuale taratura<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Pulizia generale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Giornaliera<br />

Giornaliera<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Secondo necessità<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 60 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Apparecchiature di<br />

dosaggio<br />

Apparecchi sanitari e<br />

accessori<br />

Controllo acqua in uscita<br />

Reintegro additivi<br />

Controllo acque di scarico vasca di raccolta<br />

Controllo e/o prova di funzionamento conduttivimetro<br />

Controllo scorte additivi serbatoi di stoccaggio<br />

Manutenzione, controllo funzionamento (prevenzione<br />

legionella)<br />

Reintegro additivi contenitori per additivi e refrigeranti<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento galleggiante<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino ritenute<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione misura e segnalazione<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo visivo protezione da contatti accidentali parti in<br />

tensione; controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Controllo tenuta valvole ritegno<br />

Eliminazione depositi testata<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Pulizia iniettori<br />

Apparecchio sanitario:<br />

- controllo assenza perdite, verifica rottura e<br />

fessurazione<br />

- controllo efficienza ed integrità<br />

-verifica funzionamento delle cacciate<br />

- verifica funzionamento scarichi<br />

Apparecchio sanitario:<br />

- disincrostazione e disinfezione delle periferiche<br />

- analisi di prevenzione contro la legionella<br />

Verifica funzionamento rubinetti con eventuale<br />

sostituzione guarnizioni<br />

Verifica funzionamento rubinetti elettronici con<br />

eventuale taratura<br />

Verifica funzionalità cassette di risciacquo<br />

Verifica integrità e funzionamento accessori bagni<br />

disabili<br />

Cassette distribuzione: verifica funzionalità<br />

Asciugamani / Asciugatori elettrici: verifica funzionalità<br />

Asciugatori meccanici (portasalviette): verifica<br />

funzionalità<br />

Distributori di sapone: verifica funzionalità<br />

Verifica funzionalità scaldacqua istantanei<br />

Giornaliera<br />

Settimanale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile e<br />

Secondo necessità<br />

Mensile e<br />

Secondo necessità<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 61 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Autoclave<br />

Bollitore a gas per acqua<br />

sanitaria<br />

Boiler elettrico per acqua<br />

calda sanitaria<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento sistema di<br />

regolazione<br />

Controllo visivo protezione da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione misura e segnalazione<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Controllo e/o prova di funzionamento valvola/e di<br />

sicurezza<br />

Controllo tenuta<br />

Predisposizione visite annuali<br />

Pulizia del serbatoio<br />

Pulizia esterna ed eventuali riverniciature<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento apertura<br />

aerazione<br />

Controllo della giusta e libera rotazione pompa<br />

circolazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di regolazione<br />

Controllo e/o prova di funzionamento valvola gas<br />

Controllo pressione di precaria vaso espansione<br />

Controllo pressione lato acqua<br />

Pulizia camera di combustione<br />

Analisi combustione<br />

Lavaggio chimico o normale<br />

Pulizia condotto fumi<br />

Controllo tenuta valvole e raccordi<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo circuiti acqua<br />

Controllo e/o prova di funzionamento valvola/e di<br />

sicurezza<br />

Verifica rotture e fessurazioni<br />

Controllo efficienza ed integrità resistenze<br />

Controllo ed eventuale sostituzione tenute<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino<br />

Verifica funzionalità scaldabagni elettrici<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Biennale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 62 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Bruciatore a gasolio<br />

Controllo assenza anomalie e/o segnalazioni ottiche<br />

allarmi quadri ed apparecchi elettrici<br />

Controllo assenza perdite<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvola/e di<br />

intercettazione rapida gasolio<br />

Controllo sistema di accensione<br />

Pulizia esterna<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Pulizia elettrodi, filtro/i, testa di combustione, fotocellula<br />

Pulizia ventilatore, silenziatori, cavi trasformatori a.t<br />

Controllo leverismi serranda aria<br />

Controllo assenza perdite linea adduzione gasolio e<br />

verifica funzionamento/prevalenza pompa alimentazione<br />

gasolio<br />

Controllo tenuta pompa pressurizzazione combustibile<br />

Pulizia e lubrificazione organi meccanici di movimento e<br />

trasmissione<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo della giusta e libera rotazione albero motore<br />

Controllo e/o prova di funzionamento apparecchiatura<br />

ciclica<br />

Controllo efficienza ed integrità contatti mobili<br />

Controllo efficienza ed integrità ventola di<br />

raffreddamento<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo tenuta elettrovalvole di tenuta<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari, testa di<br />

combustione e ugelli<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motore/i<br />

elettrico/i<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo organi comando, commutazione, misura e<br />

segnalazione<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Revisione generale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 63 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Bruciatore a gas metano<br />

Controllo assenza perdite, anomalie e/o segnalazioni<br />

ottiche allarmi quadri ed apparecchi elettrici<br />

Controllo rilevatore fughe gas; controllo e/o prova<br />

funzionamento valvole di intercettazione rapida<br />

Inversione priorità intervento bruciatori; inversione<br />

priorità intervento elemento di parzializzazione<br />

Controllo sistema di accensione<br />

Pulizia esterna e griglia presa aria; pulizia filtri<br />

Verifica parametri di funzionamento/regolazione;<br />

controllo sistema accensione; controllo leverismi di<br />

regolazione aria comburente<br />

Controllo e pulizia elettrodi di accensione e<br />

ionizzazione, cellule fotosensibili, spie di combustione,<br />

diffusore, ventilatore, silenziatore e cavi trasformatori<br />

Controllo temperatura e rumorosità cuscinetti motore<br />

elettrico e ventilatore<br />

Controllo cicli di funzionamento ed elettrovalvola gas<br />

Controllo intervento pannelli programmatori e<br />

simulazione blocchi<br />

Pulizia e lubrificazione organi meccanici di movimento e<br />

trasmissione; ingrassaggio snodi serrande aria<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo della giusta e libera rotazione albero motore<br />

Controllo efficienza ed integrità contatti mobili<br />

Controllo efficienza ed integrità ventola di<br />

raffreddamento<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo tenuta elettrovalvole di tenuta<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Pulizia testata di combustione<br />

Pulizia ugelli<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo organi comando, commutazione, misura e<br />

segnalazione<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Messa a riposo: stacco dalla piastra, pulizia esterna ed<br />

interna, pulizia girante e coclea<br />

Revisione generale<br />

Revisione generale rampa gas<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 64 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Caldaia / Generatore di<br />

calore<br />

Camino e canale da fumo<br />

Verifica assenza perdite e controllo pressione<br />

Pulizia focolare, pulizia fascio tubi<br />

Controllo temperatura fumi<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento tubi di<br />

sicurezza / apertura aerazione<br />

Controllo ed eventuale taratura strumentazione<br />

Pulizia elementi di controllo combustione<br />

Controllo efficienza ed integrità organi di connessione<br />

e/o intercettazione<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Analisi combustione<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvole di sicurezza<br />

Prova di blocco con intervento manuale su<br />

strumentazione<br />

Controllo ed eventuale taratura termometri fumi<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino refrattario<br />

Pulizia condotto fumi<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di regolazione<br />

Controllo della giusta e libera rotazione pompa di<br />

circolazione<br />

Controllo pressione di precarica vaso espansione<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvola gas<br />

Controllo tenuta camera di combustione<br />

Controllo pressione lato acqua<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino pannelli di<br />

rivestimento<br />

Controllo e/o prova funzionamento indicatori<br />

(termometri, manometri, ecc.)<br />

Controllo tiraggio camera di combustione<br />

Pulizia camera di combustione<br />

Messa a riposo / Messa in funzione<br />

Pulizia e oliatura focolare, passaggio fumi e turbolatore,<br />

inserimento nel focolare di vaschetta con prodotti<br />

antiossidanti<br />

Verifica e controllo impianto elettrico<br />

Controllo integrità ed eventuale sostituzione guarnizioni<br />

camera di combustione e cassa fumo<br />

Verifica tubi di scambio stato corrosione/ossidazione<br />

Eventuale smontaggio e smerigliatura valvole di<br />

sicurezza<br />

Controllo efficienza e scarico condensa base camino<br />

Controllo pressione base camino<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino portello<br />

antiscoppio e guarnizione<br />

Controllo tenuta<br />

Pulizia camera di raccolta base camino<br />

Pulizia<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 65 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Cassetta miscelatrice<br />

Climatizzatore autonomo a<br />

mobiletto raffreddato ad<br />

acqua a pompa di calore<br />

Compressore aria<br />

Controllo e/o prova funzionamento serrande aria<br />

Controllo tenuta<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio leverismi serranda aria<br />

Controllo presso stati e attuatori<br />

Controllo alimentazione elettrica e serraggio morsetti<br />

Controllo del filtro aria, pulizia o sostituzione<br />

Controllo stato e rumorosità elettroventilatore ed<br />

eventuale sostituzione<br />

Controllo funzionamento selettore velocità e<br />

commutatore stagionale ed eventuale sostituzione<br />

Controllo tenuta valvola pressostatica/solenoide e<br />

rubinetti di intercettazione<br />

Controllo connessione tubo scarico con bacinella di<br />

raccolta condensa<br />

Controllo integrità, stato di conservazione batteria di<br />

scambio, eventuale pulizia mediante spazzolatura alette<br />

Controllo integrità ed efficienza pannello D.D.C.<br />

alimentazioni e protezioni elettriche<br />

Pulizia bacinella di raccolta condensa<br />

Controllo ed eventuale pulizia meccanica o trattamento<br />

chimico del circuito<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Pulizia filtro/i aspirazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione<br />

Controllo livello olio ed eventuale rabbocco<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di sicurezza<br />

Controllo efficienza ed integrità giunti flessibili<br />

Controllo efficienza ed integrità giunti motorecompressore<br />

Controllo efficienza ed integrità supporti antivibranti<br />

Sostituzione cartucce filtranti<br />

Spurgo fanghi/drenaggi/impurità<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici ed integrità guarnizioni quadri<br />

Controllo e sostituzione cinghia di trasmissione<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova di funzionamento organi di<br />

regolazione<br />

Controllo organi meccanici di movimento e trasmissione<br />

Eventuale sostituzione olio lubrificante<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 66 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Condensatore ad aria<br />

Condizionatore autonomo<br />

aria/aria o aria/acqua e<br />

condizionatore ad armadio<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento<br />

Controllo assenza perdite organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Pulizia alette<br />

Controllo efficienza ed integrità organi di sicurezza<br />

Controllo organi meccanici di movimento e trasmissione<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione; Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo della giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Misura resistenza d’isolamento verso terra quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi<br />

Pulizia ed eventuale sostituzione filtro<br />

Controllo automatismi<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Pulizia batteria unità condensante<br />

Pulizia batteria unità evaporante<br />

Verifica sistemi di regolazione con eventuale<br />

sostituzione ricambi necessari<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Messa a riposo e protezione – pulizia generale<br />

Controllo sistemi di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione; controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Controllo carica fluido refrigerante e eventuale ricarica<br />

Controllo giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Controllo efficienza ed integrità compressori<br />

Controllo efficienza ed integrità contatti mobili<br />

Pulizia e sanitarizzazione vasca condense<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 67 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Controllo ed eventuale sostituzione filtro a coalescenza Giornaliera<br />

Controllo efficienza ed integrità raccoglitore di condensa Giornaliera<br />

Controllo ed eventuale sostituzione carta di stampa<br />

Quindicinale<br />

Controllo ed eventuale sostituzione filtro SO2<br />

Quindicinale<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Annuale<br />

Pulizia tubo aspirazione fumi<br />

Mensile<br />

Controllo combustione<br />

Impianto fisso<br />

Controllo efficienza ed integrità sonda aspirazione fumi Semestrale<br />

Controllo e/o prova di funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione; quadri ed Annuale<br />

apparecchi elettrici<br />

Pulizia contatti elettrici di comando e ausiliari; controllo<br />

serraggio morsetti<br />

Annuale<br />

Sostituzione e calibrazione sensori CO e O2<br />

Annuale<br />

Controllo assenza perdite<br />

Semestrale<br />

Pulizia esterna batteria di scambio termico<br />

Semestrale<br />

Pulizia e verifica ugelli<br />

Semestrale<br />

Convettore<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Trave Fredda<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino circuiti acqua Semestrale<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione Semestrale<br />

Eliminazione aria dal circuito<br />

Annuale<br />

Controllo tenuta radiatori,piastre,pannelli radianti,ecc ed<br />

eliminazione perdite<br />

Trimestrale<br />

Controllo portata acqua calda in funzione della<br />

temperatura ambiente ed eventuale taratura<br />

Trimestrale<br />

Elementi terminali Verifica/taratura valvole termostatiche<br />

Annuale<br />

impianto di riscaldamento Pulizia batterie di scambio<br />

Mensile<br />

Pulizia e sostituzione filtri<br />

Trimestrale<br />

Verifica non ostruzione degli orifizi degli spurghi<br />

Semestrale<br />

Eliminarla aria dai circuiti<br />

Secondo l’uso<br />

Eliminazione residui calcarei dai radiatori<br />

Secondo l’uso<br />

Controllo tenuta e pulizia<br />

Trimestrale<br />

Filtro trattamento acqua<br />

Controllo delle perdite di carico, pulizia esterna ed<br />

eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino filtro/i<br />

Annuale<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Trimestrale<br />

Analisi combustione<br />

Semestrale<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento apertura<br />

aerazione<br />

Annuale<br />

Pulizia condotto fumi<br />

Annuale<br />

Controllo assenza perdite<br />

Annuale<br />

Generatore di calore con<br />

Controllo giusta e libera rotazione pompa di circolazione Annuale<br />

bruciatore atmosferico<br />

Controllo e/o prova di funzionamento organi di<br />

Annuale<br />

regolazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvola gas<br />

Annuale<br />

Controllo pressione di precarica vaso di espansione<br />

Annuale<br />

Controllo pressione lato acqua<br />

Annuale<br />

Pulizia camera di combustione<br />

Annuale<br />

Giunti antivibranti Controllo integrità ed efficienza Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 68 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Gruppo Frigorifero – Refrigeratore d’Acqua (parte 1)<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Compressore-Motore<br />

Circuitazione Olio<br />

Evaporatore-<br />

Condensatore<br />

Circuito refrigerante<br />

Controllo livello olio ed eventuale rabbocco<br />

Modifica sequenza avviamento e/o inserimento<br />

compressore/i<br />

Controllo temperature olio<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale<br />

Controllo ed eventuale sostituzione cinghia/e<br />

Controllo pressione aspirazione e scarico compressore/i<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motore/i<br />

elettrico/i<br />

Circuito olio:<br />

- controllo funzionamento riscaldatore;<br />

- controllo funzionamento termostato riscaldamento;<br />

- controllo pressione in funzione;<br />

- verifica del pressostato di sicurezza ed eventuale taratura;<br />

- verifica dell’avviatore della pompa (relè protezione<br />

contatore);<br />

- ispezione del raffreddatore<br />

Cambio completo dell’olio; sostituzione filtri olio<br />

Misura dell’isolamento degli avvolgimenti del motore di<br />

compressione e della pompa dell’olio<br />

Prova di pressione generale da fermo<br />

Cambio filtro fluido refrigerante raffreddam. motore<br />

Controllo efficienza, integrità e serraggio compressore/i e<br />

motore/i<br />

Controllo efficienza ed integrità organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Controllo carica freon ed eventuale ricarica<br />

Controllo temperature acqua<br />

Scambio termico:<br />

- controllo assenza ostruzioni o intasamento batteria di<br />

scambio termico<br />

- Controllo ed eventuale pulizia batteria di scambio termico<br />

- Misura differenza di pressione scambiatori in acqua<br />

Pulizia filtro aria<br />

Circuito refrigerante:<br />

- controllo livello da fermo<br />

- controllo livello in funzionamento<br />

- controllo funzionamento regolatore di livello<br />

- verifica integrità coibentazione<br />

- verifica e taratura termostato acqua fredda<br />

- verifica funzionamento flussostato<br />

- verifica temperatura acqua evaporatore in ingresso<br />

- verifica temperatura acqua evaporatore in uscita<br />

- verifica del refrigerante<br />

- verifica corrispondenza dati di pressione e temperatura<br />

del manometro dell’evaporatore<br />

- verifica funzionamento termostato<br />

- verifica delle sicurezze dell’evaporatore ed interblocco con<br />

pompe acqua refrigerata<br />

Condensatore: controllo scambi termici circuiti idrico-gas;<br />

controllo flussostato sul circuito idrico<br />

Verifica presenza olio nel refrigerante mediante prova di<br />

evaporazione gas<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 69 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Gruppo Frigorifero – Refrigeratore d’Acqua (parte 2)<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Avviatore-Regolazione<br />

Quadro comando<br />

e altre verifiche<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di regolazione<br />

e verifica dei relativi parametri<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di sicurezza<br />

Controllo e/o prova funzionamento sistema di<br />

parzializzazione<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo e/o prova di funzionamento sistema di<br />

controllo condensazione<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione<br />

Controllo sistema di protezione alimentazione elettrica<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo e/o prova funzionamento quadri ed apparecchi<br />

elettrici<br />

Controllo ed eventuale taratura strumentazione<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Controllo della giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Eventuale riverniciatura apparecchiature<br />

Ispezione del fascio tubero<br />

Lavaggio chimico o normale condensatore ad acqua<br />

(condensazione ad acqua)<br />

Lavaggio chimico o normale evaporatore<br />

(condensazione ad aria)<br />

Messa a riposo e protezione<br />

Messa in funzione<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Settimanale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 70 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto gas metano<br />

Impianto trattamento<br />

acque nere<br />

Pompe di circolazione,<br />

pompe centrifughe, gruppi<br />

di sovrappressione<br />

Centralina e impianto di rilevazione gas:<br />

- controllo collegamenti elettrici<br />

- controllo corretto funzionamento<br />

- pulizia<br />

Gruppo di riduzione:<br />

- controllo corretto funzionamento ed eventuale taratura<br />

- pulizia generale<br />

- controllo assenza perdite<br />

Linea di adduzione/rete distribuzione:<br />

- verifica valvole/organi di intercettazione<br />

- verifica stato e perdite tubazioni<br />

Asportazione rifiuti solidi da griglie<br />

Verifica funzionalità insufflazione aria<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione, controllo serraggio morsetti<br />

Controllo e/o prova funzionamento estrattore<br />

idropneumatico ricircolo fanghi<br />

Controllo e/o prova funzionamento pompa circolazione e<br />

verifica dei parametri di funzionamento/regolazione<br />

Controllo portata<br />

Controllo portata fango biologico in ossidazione<br />

Controllo dispositivi di regolazione, sicurezza, allarme,<br />

controllo e/o prova di funzionamento quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Analisi chimico-fisica su impianti e prelievo per analisi<br />

chimico-fisica (laboratorio)<br />

Controllo assenza perdite, rumori o vibrazioni anomale<br />

Lubrificazione e ingrassaggio<br />

Modifica sequenza avviamento e/o inserimento<br />

Controllo assenza anomalie/allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Pulizia esterna, verifica parametri funzionamento e<br />

regolazione<br />

Controllo ed eventuale sostituzione anelli di tenuta e<br />

cuscinetti<br />

Controllo allineamento/accoppiamento pompa/motore<br />

Eliminazione aria dal circuito<br />

Controllo/verifica generale parti elettriche e<br />

circuitazione, regolazione e motori elettrici<br />

Revisione della girante ed eventuale pulizia chimica<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Settimanale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 71 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Rete distribuzione aria<br />

Rete tubazioni di<br />

distribuzione fluidi liquidi,<br />

aeriformi e gassosi<br />

Rete di irrigazione esterna<br />

Riduttore di pressione<br />

acqua<br />

BOCCHETTE/GRIGLIE DI MANDATA/RIPRESA ARIA:<br />

- pulizia generale, pulizia alette, pulizia filtri locali<br />

- verifica parametri funzion.,regolazione,taratura<br />

Semestale, o<br />

secondo necessità<br />

- eventuale riverniciatura Biennale<br />

CANALIZZAZIONI DISTRIBUZIONE ARIA:<br />

- verifica fissaggio ed eliminazione perdite<br />

- controllo ed eventuale ripristino della coibentazione<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

esterna<br />

- verifica funzionalità, taratura ed eventuale riparazione Semestrale<br />

delle serrande di regolazione della portata dell’aria<br />

- verifica del funzionamento ed eventuale regolazione o Annuale<br />

riparazione delle serrande tagliafuoco<br />

- controllo dell’efficienza dei giunti elastici di Annuale<br />

accoppiamento ai condizionatori e loro eventuale<br />

sostituzione<br />

- controllo ed eventuale ripristino di staffagli e sostegni<br />

- controllo dello stato di usura dei silenziatori<br />

- verifica tenuta, pulizia e igienizzazione<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Condotti flessibili: verifica fissaggio, eliminazione<br />

perdite, pulizia<br />

Registrazione letture contatori<br />

Verifica funzionalità cassette distribuzione<br />

Verifica funzionalità elementi di controllo<br />

Verifica funzionalità sistemi erogazione<br />

Verifica funzionalità apparecchiature di intercettazione<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Controllo ed eventuale sostituzione targhettature e<br />

simboli di identificazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistema di fissaggio<br />

Controllo scarichi e pozzetti<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo efficienza ed integrità barilotti ammortizzatori<br />

Controllo efficienza ed integrità giunti di dilatazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di sfiato<br />

Controllo circuiti tubazioni, verifica integrità ed eventuale<br />

eliminazione perdite<br />

Ripristino verniciature<br />

IMPIANTO IDRICO: bonifica chimico-fisica dell’impianto<br />

Verifica funzionalità<br />

Smontaggio e pulizia filtro acqua<br />

Verifica taratura e funzionamento centralina di comando<br />

Verifica funzionamento elettrovalvole circuiti<br />

Verifica funzionamento e taratura singoli irrigatori<br />

Messa a riposo impianto con svuotamento circuiti<br />

Controllo tenuta<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo ed eventuale taratura<br />

Controllo manovrabilità<br />

Pulizia filtro/i<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Secondo necessità<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 72 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Scambiatore di calore a<br />

piastre<br />

Scambiatore di calore a<br />

fascio tubero<br />

Sistema di scambio<br />

termico aria / acqua<br />

Sistema di scambio<br />

termico aria / aria<br />

Serbatoio gasolio<br />

Controllo tenuta<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo temperature mandata/ritorno, verifica livelli<br />

Pulizia<br />

Prevenzione contro la legionella – analisi<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di<br />

connessione e/o intercettazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvola/e di<br />

sicurezza<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Predisposizione visite annuali<br />

Pulizia, disincrostazione e disinfezione dello<br />

scambiatore (prevenzione legionella)<br />

Controllo tenuta<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo temperature mandata/ritorno, verifica livelli<br />

Controllo ed eventuale taratura organi di regolazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi di<br />

connessione e/o intercettazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento valvola/e di<br />

sicurezza<br />

Controllo ed eventuale sostituzione guarnizioni<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Lavaggio chimico o normale<br />

Predisposizione visite annuali<br />

Verifica parametri funzionamento regolazione<br />

Controllo antigelo<br />

Lavaggio chimico o normale della batteria di scambio<br />

termico<br />

Verifica parametri funzionamento regolazione<br />

Lavaggio chimico o normale delle superfici di scambio<br />

termico<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo livello combustibile<br />

Controllo e/o prova funzionamento indicatore di livello<br />

Controllo e/o prova funzionamento limitatore di<br />

riempimento<br />

Controllo e/o prova funzionamento tubo di sfiato<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura installazione<br />

esterna<br />

Verifica messa a terra<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino<br />

Controllo passo d’uomo<br />

Controllo tenuta raccordi<br />

Pulizia valvola e filtro di fondo<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 73 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Serbatoio aria compressa<br />

Serbatoio accumulo acqua<br />

calda sanitaria<br />

Serbatoio accumulo acqua<br />

potabile<br />

Serbatoio accumulo acqua<br />

refrigerata<br />

Controllo tenuta<br />

Eliminazione acqua dal circuito<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo efficienza ed integrità accessori di misura e<br />

controllo<br />

Controllo efficienza ed integrità valvola/e di sicurezza<br />

Predisposizione visite annuali<br />

Scarico e disinfezione serbatoio (prevenzione legionella)<br />

Scarico del fondo del serbatoio (prevenzione legionella)<br />

Controllo e/o prova funzionamento sistema di ricircolo<br />

Controllo sistema di regolazione<br />

Controllo tenuta<br />

Prevenzione contro la legionella – analisi<br />

Controllo efficienza ed integrità coibentazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di protezione<br />

catodica<br />

Controllo efficienza ed integrità valvola/e di sicurezza<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Pulizia, disincrostazione e disinfezione del serbatoio<br />

(prevenzione legionella)<br />

Verifica impianto elettrico<br />

Controllo sistema di regolazione<br />

Controllo tenuta<br />

Controllo efficienza ed integrità coibentazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di protezione<br />

catodica<br />

Controllo efficienza ed integrità valvola/e di sicurezza<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Controllo efficienza ed integrità coibentazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistemi di protezione<br />

catodica<br />

Controllo efficienza ed integrità valvola/e di sicurezza<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Pulizia e risciacquo (prevenzione legionella)<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo efficienza ed integrità coibentazione<br />

Controllo efficienza ed integrità valvola/e di sicurezza<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Controllo tenuta<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 74 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Strumenti di misura, controllo e regolazione<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Contacalorie<br />

Contatti magnetici REED<br />

Elettrovalvola<br />

Flussostato<br />

Livellostato<br />

Pressostato<br />

Idrostato<br />

Termostato<br />

Umidostato<br />

Termoregolatore<br />

autoazionato<br />

Orologio programmatore<br />

Sonda elettronica<br />

Strumenti vari di misura<br />

Controllo ed eventuale taratura<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Pulizia generale<br />

Verifica ripetizioni allarmi al centro<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Pulizia<br />

Lubrificazione ed ingrassaggio<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Controllo ed eventuale sostituzione conduttori elettrici<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Pulizia morsetti<br />

Controllo a vista tenute<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità, verifica corretto funzionamento e<br />

taratura<br />

Pulizia generale<br />

Controllo tenuta<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Verifica funzionamento e controllo corretta impostazione<br />

orario di funzionamento<br />

Controllo e verifica integrità e rilievo/controllo valori<br />

Verifica collegamenti elettrici<br />

Eventuale taratura<br />

Controllo integrità e verifica corretto funzionamento<br />

Pulizia generale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Settimanale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

evento o chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 75 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente<br />

Torre Evaporativa<br />

Torrino di estrazione aria<br />

Termoventilatore pensile<br />

tipo a soffitto completo di<br />

accessori<br />

Intervento<br />

Eventuale riverniciatura parti metalliche<br />

Pulizia e/o messa a riposo (prevenzione legionella)<br />

Pulizia/sostituzione filtri,<br />

Pulizia vasca acqua<br />

Verifica livelli liquidi di trattamento<br />

Effettuazione circolazione acqua nella tubazione di<br />

bilanciamento (prevenzione legionella)<br />

Controllo alimentazione motore/i<br />

Controllo (prevenzione legionella)<br />

Controllo e/o prova funzionamento galleggiante<br />

Controllo ed eventuale sostituzione ugelli<br />

Controllo tensione cinghia/e<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio motore/i e ventilatore/i<br />

Verifica salinità / durezza acqua<br />

Regolazione livelli acqua<br />

Eliminazione fanghi e alghe, verifica corretto<br />

funzionamento impianto trattamento acqua torre<br />

Prevenzione contro la legionella – analisi<br />

Svuotamento, pulizia e controllo funzionalità<br />

Avviamento stagionale e controllo funzionalità<br />

Controllo tenuta circuiti<br />

Verifica sistemi di regolazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Pulizia e disincrostazione ventilatore<br />

Controllo collegamenti elettrici e controllo visivo sistema<br />

di messa a terra<br />

Pulizia esterna motore/i elettrico/i<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motore/i<br />

elettrico/i<br />

Controllo ed eventuale sostituzione cinghia/e<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti motore elettrico<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti ventilatore<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Controllo dello staffaggio di sostegno<br />

dell’apparecchiatura, delle canalizzazioni e ripristino di<br />

eventuali sconnessioni<br />

Verifica funzionamento e rumorosità<br />

Verifica linea di scarico<br />

Verifica collegamento elettrico e di terra<br />

Periodicità<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Quindicinale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 76 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Umidificatore ad elettrodi<br />

immersi<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo efficienza ed integrità distributore di vapore<br />

Controllo efficienza ed integrità elettrodi<br />

Pulizia vasca acqua<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali in<br />

tensione<br />

Controllo e/o prova funzionamento organi comando,<br />

commutazione, misura e segnalazione<br />

Controllo efficienza ed integrità guarnizioni quadro<br />

elettrico<br />

Controllo serraglio morsetti<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Pulizia contatti elettrici di comando e ausiliari<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione dispositivi<br />

di protezione differenziale<br />

Misura resistenza d’isolamento verso terra quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Biennale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 77 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Unità termoventilante<br />

Pulizia con aria compressa ed aspirazione impurità<br />

batteria di scambio termico<br />

Controllo, pulizia ed eventuale sostituzione filtro/i<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione ed<br />

eventuale sostituzione dei ricambi necessari<br />

Controllo e/o prova funzionamento, lubrificazione e/o<br />

ingrassaggio, serranda/e di presa aria esterna<br />

Controllo efficienza ed integrità organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistema di fissaggio<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale motori elettrici e<br />

ventilatori<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti ventilatore<br />

Pulizia ed eventuale sostituzione filtri a tasca e prefiltri<br />

Controllo efficienza ed integrità oltre ed eventuale<br />

taratura organi di regolazione<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Verifica funzionalità impianto elettrico<br />

Verifica linea di scarico<br />

Controllo efficienza ed integrità isolamenti termo acustici<br />

Pulizia, controllo, lubrificazione e/o ingrassaggio organi<br />

di regolazione e organi meccanici di movimento e<br />

trasmissione<br />

Misura differenza di pressione filtri<br />

Pulizia strumentazione e telaio di supporto<br />

Controllo e/o prova funzionamento motori elettrici<br />

Controllo rotazione e funzionamento ventilatore<br />

Controllo ed eventuale taratura e/o sostituzione<br />

strumentazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Sostituzione filtri<br />

Verifica usura e sostituzione cinghie/cuscinetti<br />

Eventuale riverniciatura vasca acqua<br />

Pulizia interna<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione; controllo serraggio morsetti<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Controllo ed eventuale sostituzione tenute<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Pulizia ventilatore<br />

Revisione generale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 78 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Unità di trattamento aria<br />

(parte 1)<br />

Controllo e verifica sezione umidificazione<br />

Controllo, pulizia ed eventuale sostituzione filtro/i<br />

Controllo sistema di scarico condense<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Pulizia con aria compressa ed aspirazione impurità<br />

batteria di scambio termico<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione ed<br />

eventuale sostituzione dei ricambi necessari<br />

Controllo e/o prova funzionamento galleggiante<br />

Controllo e/o prova funzionamento, lubrificazione e/o<br />

ingrassaggio, serrande p.a.e.,regolazione,miscelazione<br />

Controllo efficienza ed integrità organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Controllo efficienza ed integrità pompa umidificazione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistema di fissaggio<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale motori elettrici e<br />

ventilatori ed eventuale sostituzione cuscinetti e/o<br />

antivibranti<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti ventilatore<br />

Pulizia ed eventuale sostituzione filtri a tasca e prefiltri<br />

Pulizia filtri acqua e vasca acqua<br />

Verifica funzionalità impianto elettrico<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Controllo efficienza ed integrità oltre ed eventuale<br />

taratura organi di regolazione<br />

Sostituzione filtri a tasca<br />

Controllo efficienza ed integrità isolamenti termo acustici<br />

Lavaggio chimico o normale vasca acqua<br />

Pulizia, lubrificazione e/o ingrassaggio organi di<br />

regolazione<br />

Misura differenza di pressione filtri<br />

Pulizia scarichi e pozzetti, separatore di gocce,<br />

strumentazione, telaio di supporto<br />

Controllo e/o prova funzionamento motori elettrici<br />

Controllo ed eventuale pulizia ugelli<br />

Controllo ed eventuale sostituzione filtri assoluti<br />

Controllo ed eventuale sostituzione giunti antivibranti in<br />

tela per canali aria<br />

Controllo ed eventuale taratura e/o sostituzione<br />

strumentazione<br />

Sostituzione filtri piani<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo visivo sistema di messa a terra<br />

Lavaggio chimico o normale sezione di umidificazione<br />

Sostituzione cinghie di trasmissione<br />

Sostituzione pacchi di umidificazione<br />

Eventuale riverniciatura vasca acqua<br />

Pulizia esterna pompa di umidificazione<br />

Pulizia interna<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione; controllo serraggio morsetti<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 79 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Unità di trattamento aria<br />

(parte 2)<br />

Pulizia contatti elettrici di comando ed ausiliari<br />

Controllo rotazione e funzionamento ventilatore-pulizia<br />

Controllo ed eventuale sostituzione tenute<br />

Controllo manovrabilità organi di connessione e/o<br />

intercettazione<br />

Revisione generale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Unità interna-esterna<br />

split/multisplit – pompa di<br />

calore aria-aria<br />

Valvola di<br />

sicurezza/scarico termico<br />

Valvola motorizzata a più<br />

vie con servocomando<br />

elettrico<br />

Valvolame<br />

Vaso di espansione chiuso<br />

a membrana<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento batteria di<br />

scambio termico<br />

Controllo organi di regolazione e verifica dei parametri<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale<br />

Pulizia filtri<br />

Verifica linea di scarico<br />

Controllo assenza anomalie e/o allarmi quadri ed<br />

apparecchi elettrici<br />

Controllo carica fluido refrigerante e eventuale ricarica<br />

Controllo livello olio ed eventuale rabbocco<br />

Controllo efficienza ed integrità compressori<br />

Verifica generali apparecchiature/organi meccanici/elettrici<br />

di protezione, regolazione e funzionamento, pressione<br />

circuito olio, identificazione e riparazione fughe<br />

Pulizia batteria di scambio termico<br />

Pulizia vasca condense<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Eventuale smontaggio e smerigliatura<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento sistema di<br />

scarico<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Servocomando: verifica corretto funzionamento e<br />

collegamenti elettrici<br />

Pulizia generale<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Controllo ed eventuale sostituzione conduttori elettrici<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo a vista tenute<br />

Lubrificazione organi di trasmissione motore /<br />

servocomando<br />

Controllo tenuta e manovrabilità: lubrificazione e/o<br />

ingrassaggio cinematismi degli organi di manovra<br />

Verifica funzionalità apparecchiature di intercettazione<br />

Test viti micrometriche di taratura ove presenti<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Verifica ed eliminazione perdite<br />

Pulizia vasi espansione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistema riempimento<br />

automatico<br />

Controllo pressione di precarica<br />

Verifica funzionalità elementi di controllo<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 80 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Vaso di espansione chiuso<br />

presurizzato<br />

Ventilatore assiale da<br />

finestra/parete<br />

Ventilatore centrifugo<br />

cassonato/canale<br />

Controllo livello acqua ed eventuale rabbocco<br />

Verifica ed eliminazione perdite<br />

Pulizia vasi espansione<br />

Controllo livello di carica bombole azoto<br />

Verifica funzionalità elementi di controllo<br />

Controllo integrità ed eventuale ripristino coibentazione<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Controllo efficienza ed integrità gruppo riduzione<br />

pressione<br />

Controllo efficienza ed integrità sistema riempimento<br />

automatico<br />

Controllo efficienza ed integrità valvole di sicurezza<br />

Predisposizione visite annuali<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale<br />

Controllo efficienza ed integrità organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Pulizia generale<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo collegamenti elettrici, controllo visivo sistema<br />

di messa a terra e controllo serraggio morsetti<br />

Verifica usura e sostituzione cinghie/cuscinetti<br />

Controllo della giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale<br />

Controllo efficienza ed integrità organi meccanici di<br />

movimento e trasmissione<br />

Ingrassaggio e controllo usura cuscinetti motori elettrici<br />

e ventilatori<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Pulizia esterna motori elettrici<br />

Verifica parametri funzionamento/regolazione motori<br />

elettrici<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Controllo contatti elettrici di comando e ausiliari,<br />

controllo visivo sistema di messa a terra e controllo<br />

serraggio morsetti<br />

Verifica usura e sostituzione cinghie/cuscinetti<br />

Controllo della giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Pulizia ventilatore<br />

Verifica funzionalità<br />

Mensile<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 81 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Ventilconvettore<br />

(Fan-Coil Unit)<br />

Vuotatolo<br />

Controllo assenza perdite<br />

Controllo rumori o vibrazioni anomale ventilatore<br />

Pulizia batterie di scambio<br />

Controllo della giusta e libera rotazione ventilatore<br />

Sostituzione filtro/i<br />

Pulizia generale<br />

Verifica collegamento elettrico e messa a terra<br />

Commutazione caldo/freddo<br />

Controllo a vista organi di regolazione<br />

Controllo assenza ostruzioni o intasamento vasca<br />

condense – Pulizia vasca condense<br />

Controllo visivo protezioni da contatti accidentali parti in<br />

tensione<br />

Verifica usura e sostituzione cinghie/cuscinetti<br />

Controllo serraggio morsetti<br />

Controllo assenza perdite<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Disincrostazione e disinfezione delle periferiche<br />

(prevenzione legionella)<br />

Prevenzione contro la legionella – analisi<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Bimestrale<br />

Trimestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Annuale<br />

Mensile<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 82 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.5 - Sistema di Supervisione e Regolazione Automatica<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒ le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva e programmata dei Sistemi<br />

di Supervisione e Regolazione Automatica e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo,<br />

monitoraggio, revisione, riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, compresa<br />

la fornitura di tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura e di tutte le parti di ricambio, secondo<br />

quanto meglio specificato all’art. 1.3 del presente capitolato e nei protocolli di manutenzione ordinaria e<br />

programmata;<br />

⇒ indipendentemente dal normale presidio interno previsto all’art. 1.3.9 di questo Capitolato,<br />

l’Aggiudicataria dovrà comunque garantire un monitoraggio remoto rimandato su posto presidiato 24 ore<br />

su 24 in modo da assicurare la copertura totale per 365 giorni all’anno; tali oneri si intendono, ricompresi<br />

nel suddetto corrispettivo;<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata del sistema di supervisione e regolazione automatica.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime.<br />

PER QUANTO ATTIENE AGLI ASPETTI FUNZIONALI DEL SISTEMA INTEGRATO AUTOMAZIONE CLIMATIZZAZIONE<br />

AMBIENTE, CONTROLLO LUCI E FRANGISOLE IN RELAZIONE ALL’EDIFICIO SITO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA<br />

35, SI RINVIA ALL’ART. 7.28.6 DEL PRESENTE CAPITOLATO.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 83 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUETENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA DEL SISTEMA DI SUPERVISIONE E<br />

REGOLAZIONE AUTOMATICA<br />

Sistema di supervisione e regolazione automatica<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Controllo presenza allarmi, verifica stampanti<br />

Settimanale<br />

Verifica funzionalità mediante prova comandi e funzioni<br />

allarme<br />

Mensile<br />

Selezione dei punti e verifica della funzionalità<br />

Mensile<br />

Unità centrale di controllo<br />

e supervisione<br />

Aggiornamento e revisione hardware<br />

Prescrizioni del<br />

costruttore<br />

Aggiornamento e revisione software<br />

Prescrizioni del<br />

costruttore<br />

Aggiornamento e revisione pagine grafiche<br />

Secondo<br />

necessità<br />

Verifica funzionalità<br />

Mensile<br />

Stampanti<br />

Verifica avanzamento carta<br />

Mensile<br />

Pulizia generale<br />

Mensile<br />

Verifica funzionalità<br />

Mensile<br />

Terminali video Verifica funzionamento tastiera<br />

Mensile<br />

Pulizia generale<br />

Mensile<br />

Unità periferiche e moduli Verifica coretto funzionamento HW e SW<br />

I/O per PLC/DDC Verifica ricezione e trasmissione segnali e/o dati<br />

Mensile<br />

Unità gateway Verifica funzionalità Mensile<br />

Verifica della funzionalità<br />

Mensile<br />

Allineamento e taratura strumenti di misura<br />

Mensile<br />

Verifica contatti di stato dei punti digitali<br />

Mensile<br />

Elementi in campo e punti<br />

Verifica degli indirizzi<br />

Mensile<br />

controllati<br />

Verifica funzionale dei loops di regolazione<br />

Mensile<br />

Controllo preventivo delle apparecchiature<br />

Mensile<br />

Pulizia generale<br />

Mensile<br />

Sistema<br />

Manutenzione specialistica preventiva programmata di<br />

verifica funzionale e controllo dei parametri di taratura e Semestrale<br />

regolazione di tutti i sistemi installati<br />

Reporting<br />

Analisi del Diario di Manutenzione<br />

Individuazione dei punti critici<br />

Rapporto informativo sull’efficienza<br />

Proposte di miglioramento<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 84 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.6 - Impianti di Sicurezza<br />

Art. 1.3.6.1 – Impianti Antincendio<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒ le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva e programmata degli<br />

impianti antincendio e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio, revisione,<br />

riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, compresa la fornitura di tutti i<br />

materiali di consumo e/o soggetti a usura e di tutte le parti di ricambio, secondo quanto meglio<br />

specificato all’art. 1.3 del presente capitolato e nei protocolli di manutenzione ordinaria e programmata;<br />

⇒ tutte le prestazioni inerenti la verifica e riparazione di eventuali anomalie e manomissioni;<br />

⇒ tutte le prestazioni inerenti la manutenzione ordinaria programmata e ripristino (ricarica inclusa) di<br />

autorespiratori, bombole ed estintori portatili e carrellati con sostituzione in caso di furti o manomissioni<br />

(l’Aggiudicataria è anche custode degli impianti e dei loro componenti e si assume la piena e<br />

consapevole responsabilità derivante dal rispetto delle norme di prevenzione incendi anche per quanto<br />

concerne la dotazione degli estintori e la loro efficienza); al fine del reperimento delle informazione<br />

necessarie alla corretta formulazione dell’offerta, il Registro Antincendio è disponibile per presa visione<br />

durante l’effettuazione del sopralluogo;<br />

⇒ tutte le prestazioni inerenti la assunzione di responsabilità connesse all’osservanza delle norme<br />

antincendio e, pertanto, l’Aggiudicataria, si assume anche gli oneri di eventuali ammende, multe o altro,<br />

derivanti dalla mancata manutenzione o esercizio a norma degli stessi nonché quelli per il ripristino di<br />

eventuali atti vandalici, furti o manomissioni degli impianti e dei presidi antincendio; è richiesta la<br />

istituzione e la tenuta di tutti i registri di esecuzione delle manutenzioni (Registro Antincendio), delle<br />

verifiche e dei controlli periodici previsti dalle norme tecniche, dalle leggi vigenti e/o prescritti dai VV.FF.,<br />

così come richiesto dal D.P.R. n. 37 del 12 gennaio 1998; si riporta di seguito una breve descrizione dei<br />

dati minimi che devono essere riportati nel registro antincendio:<br />

Identificativo impianto:<br />

-Matricola: va indicato il numero di matricola dell'attrezzatura/impianto;<br />

-Descrizione matricola: va riportata la descrizione dell'attrezzatura/impianto.<br />

Dati di manutenzione:<br />

-Data manutenzione: va indicata la data di manutenzione (gg/mm/aaaa).<br />

-Tipo Manutenzione: va indicata una delle seguenti voci (Manutenzione- Verifica – Sorveglianza<br />

ricarica);<br />

-Manutenzione: vanno descritte le operazioni eseguite.<br />

Documentazione consegnata:<br />

-Codice documento: va indicato il codice del documento che viene rilasciato;<br />

-Descrizione documento: va riportata la descrizione del documento che viene rilasciato;<br />

-Data documento: va indicata la data di emissione del documento che viene rilasciato (gg/mm/aaaa).<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 85 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

In maniera dettagliata ma non esaustiva, si riportano di seguito le operazioni di manutenzione ordinaria che<br />

dovranno essere contemplate per l’esecuzione di alcune delle operazioni sopra riportate:<br />

I) ESTINTORI:<br />

• verifica che l’estintore sia posizionato in modo visibile, immediatamente utilizzabile e con<br />

accesso libero da ostacoli;<br />

• verifica e controllo della corretta pressione indicata dal manometro;<br />

• verifica del peso per gli estintori a CO2;<br />

• verifica delle scadenze per eventuali collaudi;<br />

• verifica che l’estintore sia segnalato con apposito cartello;<br />

• controllo dell’involucro e della manichetta (per il CO2 del tromboncino);<br />

• controllo dispositivo di sicurezza (spina di sicurezza);<br />

• punzonatura dell’apposito cartellino comprovante l’avvenuta manutenzione;<br />

• per gli estintori carrellati: verifica stato delle ruote e maniglia di trasporto;<br />

• compilazione dei registri delle verifiche.<br />

II)<br />

BOMBOLE:<br />

• verifica e controllo della corretta pressione indicata dal manometro;<br />

• verifica delle scadenze per eventuali collaudi;<br />

• controllo dispositivo di sicurezza (spia di sicurezza);<br />

• punzonatura dell’apposito cartellino comprovante l’avvenuta manutenzione;<br />

• compilazione dei registri delle verifiche;<br />

• verifica visiva dello stato delle tubazioni;<br />

• controllo del livello di carica delle bombole;<br />

• verifica di funzionamento delle chiavi di blocco dello spegnimento;<br />

• verifica dell’attivazione delle valvole di erogazione gas mediante misura di tensione;<br />

• verifica della corretta indicazione dei pannelli sinottici;<br />

• ripristino dell’impianto in condizioni di funzionamento standard.<br />

III) IDRANTI, NASPI ED ATTACCHI PER VV.FF.:<br />

• verifica che l’idrante sia posizionato in modo visibile, immediatamente utilizzabile e con<br />

accesso libero da ostacoli;<br />

• verifica visiva di tutti i componenti dell’idrante (lancia, manichetta, ecc.);<br />

• verifica che l’idrante sia segnalato con apposito cartello;<br />

• controllo che la lancia sia in posizione e la manichetta sia collegata alla valvola (solo in<br />

presenza di lancia con frazionatore);<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 86 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

• controllo stato della manichetta;<br />

• controllo che la valvola di intercettazione non presenti perdite;<br />

• verifica presenza cartello “Attacco VV.FF.”;<br />

• controllo funzionamento valvole attacco VV.FF. ed eventuale lubrificazione;<br />

• controllo efficienza ed integrità vetro “safe crash”;<br />

• punzonatura dell’apposito cartellino comprovante l’avvenuta manutenzione;<br />

• per attacchi sottosuolo, verificare la facile apertura del pozzetto;<br />

• verifica integrità arrotolatore e corretto rotolamento;<br />

• prova della pressione statica e annotazione su apposito registro del valore misurato, da<br />

effettuarsi entro il 1° semestre;<br />

• prova della pressione dinamica e annotazione su apposito registro del valore misurato, da<br />

effettuarsi entro il 2° semestre;<br />

• compilazione dei registri di manutenzione.<br />

IV)<br />

IMPIANTO SPRINKLER E GRUPPO DI POMPAGGIO<br />

• controllo visivo delle tubazioni fuori terra e degli ugelli erogatori;<br />

• controllo delle pressioni alla stazione di controllo (o al manometro di prova della stazione<br />

pompe), verifica dello stato delle valvole di controllo;<br />

• verifica di funzionamento dei segnalatori di allarme;<br />

• prova di tenuta delle valvole di non ritorno;<br />

• controllo della posizione di apertura delle valvole d’intercettazione e relativo bloccaggio;<br />

• verifiche delle scorte idriche (livelli vasca di accumulo);<br />

• verifica cinghie;<br />

• prove di funzionamento degli indicatori di livello, del reintegro e delle relative valvole a<br />

galleggiante, nonché di ogni altra apparecchiatura ausiliaria;<br />

• prova di avviamento annuale delle motopompe con valvola di prova completamente aperta<br />

(per non meno di <strong>10</strong> minuti);<br />

• verifica dei livelli motopompa: olio lubrificante motore, carburante ed elettroliti nelle batterie<br />

(con effettuazione di eventuali rabbocchi);<br />

• prova funzionamento gong idraulico;<br />

• prova d’avviamento manuale delle elettropompe, con valvola di prova completamente<br />

aperta;<br />

• compilazione dei registri di manutenzione.<br />

V) SISTEMA RILEVAZIONE AUTOMATICA FUMI/INCENDIO<br />

• Controlli ricognitivi di esercizio:<br />

⇒ controllo presenza allarmi / verifica stampanti<br />

⇒ prova di un rilevatore per singola zona<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 87 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

<br />

⇒ controllo corrispondenza segnalazioni su centrale/elaboratore della sicurezza/pannello<br />

sinottico sala controllo<br />

⇒ controllo alimentazioni elettriche e livello di carica batterie<br />

⇒ controllo procedure di inclusione/esclusione<br />

Controlli specialistici programmati:<br />

⇒ manutenzione specialistica preventiva programmata di verifica funzionale e controllo dei<br />

parametri di taratura e regolazione di tutti i sistemi installati<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata degli impianti antincendio.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime e aventi per oggetto:<br />

• Gruppo attacco motopompa;<br />

• Impianti idrici fissi antincendio;<br />

• Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia (Sprinkler);<br />

• Estintori carrellati;<br />

• Estintori portatili;<br />

• Impianti di spegnimento a gas;<br />

• Impianti di rilevazione fumi/incendio;<br />

• Impianti evacuatori di fumo e calore;<br />

• Autorespiratori;<br />

• Sistemi di allertamento;<br />

• Impianti di illuminazione di sicurezza;<br />

• Porte tagliafuoco, maniglioni antipanico e relativi accessori;<br />

• Serrande tagliafuoco.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 88 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA IMPIANTO ANTINCENDIO<br />

Gruppo attacco motopompa<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Gruppo attacco<br />

motopompa e gruppo<br />

motopompa<br />

Controllo e/o prova funzionamento rubinetteria<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Controllo tenuta<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio rubinetteria<br />

Prova di funzionamento previa autorizzazione<br />

Pulizia generale ed eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Impianti idrici fissi antincendio<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Idrante<br />

Naspi<br />

Manichette – Rete idrica<br />

antincendio<br />

Manichette e cassette UNI<br />

portamanichette –<br />

impianto idrico<br />

antincendio<br />

Controllo e/o prova funzionamento rubinetteria<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Controllo tenuta<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio rubinetteria<br />

Prova di funzionamento previa autorizzazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Controllo e/o prova funzionamento rubinetteria<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Controllo tenuta<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio rubinetteria<br />

Prova di funzionamento previa autorizzazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Controllo e/o prova funzionamento rubinetteria<br />

Controllo efficienza ed integrità<br />

Controllo efficienza ed integrità vetro “safe crash”<br />

Controllo tenuta<br />

Lubrificazione e/o ingrassaggio rubinetteria<br />

Prova di funzionamento previa autorizzazione<br />

Pulizia esterna ed eventuale riverniciatura<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 89 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia (Sprinkler)<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Sprinkler<br />

Sprinkler– A secco,<br />

alternativi o a preallarme<br />

Sprinkler – Alimentati da<br />

pompe<br />

Sprinkler – Alimentati da<br />

serbatoi a gravità<br />

Sprinkler – Alimentati da<br />

serbatoi a pressione<br />

Valvole a farfalla Butterfly)<br />

– Impianto idrico<br />

antincendio<br />

Valvole di sezionamento a<br />

saracinesca – Impianto<br />

idrico antincendio<br />

Alimentazioni idriche per<br />

impianti automatici<br />

antincendio<br />

Alimentazioni idriche per<br />

impianti automatici<br />

antincendio – Pompe<br />

Alimentazioni idriche per<br />

impianti automatici<br />

antincendio – Serbatoi a<br />

gravità<br />

Serbatoi a pressione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Estintori carrellati<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Estintore carrellato a Verifica<br />

Semestrale<br />

polvere a pressione<br />

permanente<br />

Ricarica<br />

Triennale<br />

Estintore carrellato a Verifica<br />

Semestrale<br />

polvere pressurizzato con<br />

bombola di gas ausiliario<br />

Ricarica<br />

Triennale<br />

Estintore carrellato ad Verifica<br />

Semestrale<br />

acqua o a schiuma a<br />

reazione chimica<br />

Ricarica<br />

18 mesi<br />

Estintore carrellato ad Verifica<br />

Semestrale<br />

acqua o a schiuma a<br />

pressione permanente<br />

Ricarica<br />

18 mesi<br />

Estintore carrellato ad Verifica<br />

Semestrale<br />

acqua o a schiuma<br />

pressurizzato con bombola Ricarica<br />

18 mesi<br />

di gas ausiliario<br />

Estintore carrellato ad Verifica<br />

Semestrale<br />

anidride carbonica Ricarica<br />

Quinquennale<br />

Estintore carrellato ad Verifica<br />

Semestrale<br />

idrocarburi alogenati Ricarica<br />

6 anni<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 90 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Estintori portatili<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Estintore portatile a<br />

polvere a pressione<br />

permanente<br />

Estintore portatile a<br />

polvere pressurizzato con<br />

bombola di gas ausiliario<br />

Estintore portatile ad<br />

acqua o a schiuma<br />

pressurizzato con bombola<br />

di gas ausiliario<br />

Estintore portatile ad<br />

acqua o a schiuma a<br />

pressione permanente<br />

Estintore portatile ad<br />

acqua o a schiuma a<br />

reazione chimica<br />

Estintore portatile ad<br />

anidride carbonica<br />

Estintore portatile ad<br />

idrocarburi alogenati<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Verifica<br />

Ricarica<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Triennale<br />

Semestrale<br />

18 mesi<br />

Semestrale<br />

18 mesi<br />

Semestrale<br />

18 mesi<br />

Semestrale<br />

Quinquennale<br />

Semestrale<br />

6 anni<br />

Impianti di rilevazione fumi/incendio<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Centrali di segnalazione<br />

Verifica corretto stato di attivazione<br />

Settimanale<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Semestrale<br />

Ripetitore ottico di allarme Controllo e/o prova funzionamento Semestrale<br />

Segnalatore otticoacustico<br />

di allarme<br />

Controllo e/o prova funzionamento<br />

Semestrale<br />

Apparecchiature Controllo efficienza ed integrità Semestrale<br />

Rivelatore ottico di fumo Verifica funzionalità Semestrale<br />

Rivelatore termico tipo<br />

termovelocimetrico<br />

Verifica funzionalità<br />

Semestrale<br />

Rivelatore jonico a doppia<br />

camera<br />

Verifica funzionalità<br />

Semestrale<br />

Rivelatore di gas a doppia<br />

soglia<br />

Verifica funzionalità<br />

Semestrale<br />

Rivelatore di allagamento Verifica funzionalità Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 91 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Impianti di spegnimento a gas<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Ugelli di scarica<br />

Verifica<br />

Semestrale<br />

Manutenzione<br />

Annuale<br />

Tubazioni<br />

Verifica<br />

Semestrale<br />

Manutenzione<br />

Annuale<br />

Bombole Verifica Semestrale<br />

Comando di attuazione<br />

Verifica<br />

Semestrale<br />

Manutenzione<br />

Semestrale<br />

Evacuatori di fumo e di calore<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto evacuatori di<br />

fumo e di calore<br />

Controllo efficienza ed integrità, manutenzione ordinaria<br />

Trimestrale<br />

Autorespiratori<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Armadi d’emergenza per<br />

autorespiratori<br />

Manutenzione<br />

Semestrale<br />

Verifica<br />

Mensile<br />

Armadi d’emergenza per<br />

Manutenzione<br />

Semestrale<br />

maschere e filtri<br />

Ricollaudo<br />

Biennale<br />

Autorespiratori carrellati<br />

Verifica<br />

Trimestrale<br />

Ricollaudo<br />

Biennale<br />

Autorespiratori<br />

monobombola bibombola<br />

Manutenzione<br />

Semestrali<br />

Bombole aria da 4 litri Verifica Semestrali<br />

Bombole aria da 40 e 50<br />

litri<br />

Verifica<br />

Semestrali<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 92 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Sistemi di allertamento<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Pulsanti di allarme – Verifica<br />

Semestrale<br />

impianto antincendio Manutenzione<br />

Semestrale<br />

Sirene – Sistema di<br />

allertamento<br />

Verifica<br />

Semestrale<br />

Sistema di comunicazione<br />

con altoparlanti<br />

Manutenzione<br />

Annuale<br />

Sistemi fissi automatici di<br />

rilevazione e di<br />

segnalazione manuale di<br />

Verifica<br />

Semestrale<br />

incendio<br />

Ricetrasmettitori Verifica Settimanle<br />

Impianti di illuminazione di sicurezza<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianti di illuminazione di<br />

sicurezza<br />

Verifica<br />

Mensile<br />

Porte tagliafuoco<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Porte tagliafuoco,<br />

maniglioni antipanico e<br />

relativi accessori<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Serrande tagliafuoco<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Serrande tagliafuoco<br />

Verifica<br />

Manutenzione<br />

Mensile<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 93 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art.1.3.6.2 – Impianti di Antintrusione e Controllo Accessi<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo, le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva<br />

e programmata degli impianti di antintrusione, videosorveglianza e controllo accessi e gli eventuali interventi<br />

di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio, revisione, riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero<br />

rendersi necessari, compresa la fornitura di tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura e di tutte le parti<br />

di ricambio, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 del presente capitolato e nei protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata;<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

In fase di manutenzione preventiva, l’Aggiudicataria deve effettuare tutte le operazioni di verifica necessarie<br />

per il controllo del buon funzionamento degli impianti, ed in particolare prevedere la verifica di:<br />

⇒ il funzionamento della centrale di gestione, con particolare riguardo alle segnalazioni ottiche ed<br />

all'attivazione dei mezzi di allarme;<br />

⇒ l’efficienza dell’alimentatore, la presenza dell’alimentazione di rete con evidenziazione dell’eventuale<br />

mancanza;<br />

⇒ la carica delle batterie con evidenziazione dello stato di batteria scarica;<br />

⇒ il funzionamento delle periferiche di trasmissione con l’evidenziazione del suo mancato funzionamento;<br />

⇒ la sensibilità, la portata e la regolazione dei rilevatori, delle tarature delle centrali di comando e di<br />

controllo;<br />

⇒ l’efficienza dei dispositivi di antimanomissione;<br />

⇒ la funzionalità degli apparecchi di segnalazione a distanza;<br />

⇒ la funzionalità e tarature di ogni altro apparato.<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata degli impianti di antintrusione, videosorveglianza e controllo<br />

accessi.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime e aventi per oggetto:<br />

• Impianto anti-intrusione comprendente: Centrale di comando, Rilevatori, Sirene;<br />

• Impianti videosorveglianza e controllo accessi comprendenti: Centrale di comando, lettori di badge<br />

(compreso controllo gestione e personalizzazione ascensori), Cancelli automatici, Porte motorizzate,<br />

Bussole, Monitor, Tornelli per accesso uffici, Terrablocchi, Metal detector, Telecamere, Cablaggi.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 94 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA IMPIANTI ANTINTRUSIONE, VIDEOSORVEGLIANZA E<br />

CONTROLLO ACCESSI<br />

Impianto anti-intrusione<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Controllo funzionalità, verifica dell’alimentazione<br />

elettrica e delle batterie tampone<br />

Mensile<br />

Controllo e/o prova di funzionamento, controllo<br />

Centrale di comando<br />

funzionale di tutte le zone con eventuale ripristino di Trimestrale<br />

quelle escluse<br />

Manutenzione specialistica preventiva programmata di<br />

verifica funzionale e controllo dei parametri di taratura e Semestrale<br />

regolazione di tutti i sistemi installati<br />

Rilevatori Verifica funzionamento Trimestrale<br />

Sirene Verifica funzionamento Trimestrale<br />

Trasmettitori radio Verifica funzionamento Trimestrale<br />

Cablaggi Controllo collegamenti e sistema via cavi Semestrale<br />

Video sorveglianza e Controllo accessi<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Controllo funzionalità, verifica dell’alimentazione<br />

elettrica e delle batterie tampone<br />

Mensile<br />

Verifica linee alimentazione e verifica generale<br />

Centrale di comando impianto/apparecchiature<br />

Trimestrale<br />

Manutenzione specialistica preventiva programmata di<br />

verifica funzionale e controllo dei parametri di taratura e Semestrale<br />

regolazione di tutti i sistemi installati<br />

Lettori di badge<br />

Verifica funzionamento<br />

Trimestrale<br />

Pulizia<br />

Semestrale<br />

Cancelli automatici Verifica funzionalità Trimestrale<br />

Porte motorizzate Verifica funzionalità Trimestrale<br />

Bussole Verifica funzionalità Trimestrale<br />

Blocchi porta Verifica del corretto funzionamento dei blocchi porta e<br />

Elettroserrature dei microinterruttori con eventuale ripristino<br />

Trimestrale<br />

Monitor<br />

Regolazione contrasto e luminosità, pulizia<br />

Settimanale<br />

Verifica funzionalità<br />

Trimestrale<br />

Tornelli per accesso uffici<br />

Verifica funzionalità<br />

Mensile<br />

Pulizia<br />

Trimestrale<br />

Terrablocchi Verifica funzionalità Trimestrale<br />

Metal detector<br />

Verifica funzionalità<br />

Trimestrale<br />

Pulizia<br />

Trimestrale<br />

Telecamere<br />

Controllo puntamenti e pulizia frontale<br />

Settimanale<br />

Verifica connessioni, funzionalità e pulizia generale<br />

Trimestrale<br />

Videoregistratore<br />

Verifica funzionalità<br />

Settimanale<br />

Pulizia<br />

Semestrale<br />

Cablaggi Controllo collegamenti e sistema via cavi Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 95 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.7 - Impianti Speciali<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo, le attività di conduzione, manutenzione ordinaria e manutenzione preventiva<br />

e programmata degli impianti di diffusione sonora e TV centralizzata e gli eventuali interventi di pulizia,<br />

verifica, controllo, monitoraggio, revisione, riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi<br />

necessari, compresa la fornitura di tutti i materiali di consumo e/o soggetti a usura e di tutte le parti di<br />

ricambio, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 del presente capitolato e nei protocolli di<br />

manutenzione ordinaria e programmata;<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

conduzione manutenzione ordinaria e programmata degli impianti di diffusione sonora e TV<br />

centralizzata.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime.<br />

Impianto diffusione sonora<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Unità centrale di comando<br />

e controllo<br />

Diffusori acustici<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Controllo ed eventuale taratura<br />

Pulizia generale<br />

Controllo e/o prova di funzionamento<br />

Pulizia generale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Impianto TV centralizzato<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Impianto TV centralizzato<br />

Verifica e controllo potenza segnale<br />

Controllo funzionamento centralino TV, collegamento<br />

cavi coassiali e prese terminali<br />

Pulizia generale<br />

Trimestrale<br />

Semestrale<br />

Annuale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 96 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.8 - Impianti Elevatori<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende, a titolo<br />

esemplificativo e non esaustivo:<br />

⇒<br />

le attività di conduzione, manutenzione ordianaria e manutenzione preventiva e programmata degli<br />

impianti di sollevamento e gli eventuali interventi di pulizia, verifica, controllo, monitoraggio, revisione,<br />

riparazione, ripristino, sostituzione che dovessero rendersi necessari, compresa la fornitura di tutti i<br />

materiali di consumo e/o soggetti a usura e di tutte le parti di ricambio, secondo quanto meglio<br />

specificato all’art. 1.3 del presente capitolato e nei protocolli di manutenzione ordinaria e programmata;<br />

⇒<br />

espletamento delle attività di controllo da parte degli Enti e Organismi di certificazione notificati ai sensi<br />

dell’art.13 del DPR 162/99.<br />

Tale servizio dovrà essere svolto da personale specializzato dell’Aggiudicataria in possesso, ove richiesto,<br />

delle necessarie abilitazioni prescritte dalle vigenti normative di legge in materia.<br />

Tale servizio è disciplinato dalla normativa, sia statale che regionale, vigente in materia che deve intendersi<br />

integralmente richiamata ai fini del presente Capitolato; in particolare si richiama il D.P.R. n. 162 del 30 aprile<br />

1999 attuativo della Direttiva 95/16 riguardante ascensori e montacarichi ed il D.M. 4 dicembre 2002<br />

riportante l’Elenco delle norme armonizzate ai sensi dell'art. 5 del decreto del Presidente della Repubblica 30<br />

aprile 1999, n. 162, concernente l'attuazione della direttiva 95/16/CE in materia di ascensori.<br />

Tale servizio dovrà essere espletato con riferimento agli Ascensori adibiti al trasporto di persone (categoria<br />

A).<br />

Le visite di manutenzione sono a carico dell’Aggiudicataria e comprendono tutte le prestazioni di cui al<br />

D.P.R. 29/5/1963, n.1497, art.19 e D.M. 28/5/1979, art. 19 e successive integrazioni e modificazioni, qui<br />

elencate a titolo esemplificativo e non esaustivo:<br />

<br />

<br />

<br />

verifica del regolare funzionamento dei dispositivi meccanici, elettrici ed idraulici e del regolare<br />

funzionamento delle porte e delle serrature, del livello dell’olio nel serbatoio, della tenuta delle<br />

guarnizioni;<br />

verifica dello stato di conservazione delle funi e delle catene;<br />

operazioni normali di pulizia e di lubrificazione delle parti con fornitura dei lubrificanti, grasso, pezzame<br />

e fusibili.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 97 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

L’ Aggiudicataria dovrà inoltre provvedere alle seguenti verifiche periodiche di cui all’art.19, punto 4 del citato<br />

D.P.R. 29/5/1963, n. 1497 e dell’art.15 del D.P.R. 30/04/1999, n° 162 con cadenza non inferiore alle<br />

periodicità indicate nei Protocolli di conduzione manutenzione ordinaria e programmata degli impianti<br />

elevatori e, comunque, ove non espressamente ivi indicate, con cadenza almeno semestrale, fermi<br />

restando i predetti obblighi di legge in materia:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

verifica dell’integrità e dell’efficienza del paracadute, del limitatore di velocità e degli altri dispositivi di<br />

sicurezza;<br />

verifica minuta delle funi, delle catene e dei loro attacchi;<br />

verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e dell’efficienza dei collegamenti con la terra;<br />

annotazione dei risultati di queste verifiche sul libretto prescritto dalla legge.<br />

L’ Aggiudicataria, a norma dell’art.18 del citato D.P.R. n° 1497, dovrà ottemperare alle prescrizioni<br />

eventualmente impartite dal tecnico incaricato a seguito della visita di controllo.<br />

Nell’ambito del presente servizio, è delegata all’Aggiudicataria, così come richiesto dalla normativa vigente<br />

sopra richiamata, la gestione del libretto matricola e dei relativi verbali di collaudo e verifica.<br />

Risultano inoltre comprese negli obblighi a carico dell’Aggiudicataria le seguenti attività:<br />

• la redazione dei rapporti sullo stato degli impianti;<br />

• la registrazione delle visite e delle modifiche apportate;<br />

• l’espletamento del pagamento delle Tasse Governative per conto dell’Amministrazione, con rimborso<br />

totale delle somme pagate.<br />

A completamento dell’obbligo posto a carico dell’Aggiudicataria di promuovere tempestivamente la<br />

riparazione o la sostituzione delle parti rotte o logorate (art.19, punto 5 del citato D.P.R. 29/5/1963, n° 1497),<br />

l’Aggiudicataria stessa si impegna ad effettuare le necessarie operazioni di manutenzione preventiva degli<br />

impianti (regolazioni, sostituzioni di parti ecc.) atte a prevenire, nei limiti di quanto prevedibile, il manifestarsi<br />

di guasti od anomalie di funzionamento.<br />

Nel caso in cui l’Aggiudicataria rilevi un pericolo in atto, deve sospendere immediatamente il servizio fino a<br />

quando l’impianto non sia stato riparato; deve inoltre informare, ai sensi dell’art.19, punto 7 del citato D.P.R.,<br />

l’Amministrazione e l’Organo di ispezione; ad ogni accesso dei piani, in posizione visibile e prefissata, dovrà<br />

essere applicato, a norma dell’art.50 del predetto D.P.R., un cartello o un segnale per indicare la<br />

sospensione del servizio. A tale scopo si riporta, a titolo esemplificativo ma non esaustivo, un elenco di<br />

verifiche e controlli che dovranno essere effettuati con cadenza non inferiore alle periodicità indicate nei<br />

Protocolli di conduzione manutenzione ordinaria e programmata degli impianti elevatori e, comunque,<br />

ove non espressamente ivi indicate, con cadenza almeno semestrale:<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 98 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

pulizia completa del locale macchine ascensori, del locale argani di rinvio, delle fosse ascensori con<br />

sollevamento e/o abbassamento dei materiali di risulta e trasporto a discarica;<br />

lubrificazione di tutti gli argani e parti soggette a movimento;<br />

prove di funzionamento dei freni e dei dispositivi di sicurezza;<br />

verifica livelli ed eventuali perdite sui sistemi idraulici;<br />

verifica e registrazione di tutte le parti degli impianti in movimento ed in particolare delle porte di piano;<br />

controllo della corretta aereazione del locale macchine e del vano corsa ascensori;<br />

controllo della corretta chiusura delle porte dei locali macchine e/o locali argani;<br />

controllo del funzionamento dell'interruttore di emergenza;<br />

verifica della presenza ed efficienza estintore/i.<br />

E’ obbligo dell’Aggiudicataria espletare le verifiche periodiche e/o straordinarie dell’impianto da parte di<br />

funzionari degli Enti Pubblici preposti e/o degli Organismi di certificazione notificati ai sensi dell’art.13 del<br />

DPR 162/99, quando ne abbia avuto preavviso, anche telefonico, da parte del Building Manager.<br />

PROTOCOLLI DI MANUTENZIONE ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

La tipologia e le frequenze minime di periodicità di tali interventi sono descritte nelle schede: Protocolli di<br />

conduzione manutenzione ordinaria e programmata degli impianti elevatori.<br />

Nelle schede suddette e di seguito indicate, si riportano, per le singole tipologie generali di unità e/o insiemi<br />

strutturali e/o impiantistici e relativi componenti e/o servizi previsti, un elenco di attività esemplificativo e non<br />

limitativo dei servizi di base (secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo Capitolato) che devono<br />

essere effettuati con le relative frequenze minime, ferme restando le prescrizioni minime e gli obblighi di<br />

legge in materia sopra descritti e di cui al presente paragrafo.<br />

Impianti Elevatori<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Ascensore<br />

Montacarichi<br />

Verifica<br />

Verifica discesa al piano con mancanza tensione<br />

Verifica dislivello di arresto al piano<br />

Verifica identificativa e libertà di accesso<br />

Controllo di funzionamento dell’interruttore di<br />

emergenza<br />

Prove di funzionamento dei freni<br />

Verifica del regolare funzionamento dei dispositivi<br />

meccanici, elettrici ed idraulici e delle porte e serrature,<br />

della tenuta delle guarnizioni<br />

Verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e<br />

dell’efficienza dei collegamenti con la terra<br />

Verifica integrità ed efficienza paracadute e limitatore di<br />

velocità<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 99 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Impianti Elevatori<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Ascensore<br />

Montapersone<br />

Ascensore<br />

Montaopersone<br />

Oleodinamico<br />

Ascensore<br />

Montascale<br />

Verifica<br />

Verifica discesa al piano con mancanza tensione<br />

Verifica dislivello di arresto al piano<br />

Verifica identificativa e libertà di accesso<br />

Controllo di funzionamento dell’interruttore di<br />

emergenza<br />

Prove di funzionamento dei freni<br />

Verifica del regolare funzionamento dei dispositivi<br />

meccanici, elettrici ed idraulici e delle porte e serrature,<br />

della tenuta delle guarnizioni<br />

Verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e<br />

dell’efficienza dei collegamenti con la terra<br />

Verifica integrità ed efficienza paracadute e limitatore di<br />

velocità<br />

Verifica<br />

Verifica discesa al piano con mancanza tensione<br />

Verifica dislivello di arresto al piano<br />

Verifica identificativa e libertà di accesso<br />

Controllo di funzionamento dell’interruttore di<br />

emergenza<br />

Prove di funzionamento dei freni<br />

Verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e<br />

dell’efficienza dei collegamenti con la terra<br />

Verifica integrità ed efficienza paracadute e limitatore di<br />

velocità<br />

Verifica livelli ed eventuali perdite sui sistemi idraulici<br />

Verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e<br />

dell’efficienza dei collegamenti con la terra<br />

Verifica<br />

Verifica discesa al piano con mancanza tensione<br />

Verifica identificativa e libertà di accesso<br />

Controllo di funzionamento dell’interruttore di<br />

emergenza<br />

Prove di funzionamento dei freni<br />

Verifica del regolare funzionamento dei dispositivi<br />

meccanici, elettrici ed idraulici e delle porte e serrature,<br />

della tenuta delle guarnizioni<br />

Verifica dell’isolamento dell’impianto elettrico e<br />

dell’efficienza dei collegamenti con la terra<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>0 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Impianti Elevatori<br />

Componente Intervento Periodicità<br />

Ponteggio Mobile<br />

Motorizzato Esterno<br />

Verifica<br />

Controllo e verifica del corretto funzionamento dei fine<br />

corsa elettrici e meccanici di sicurezza<br />

Controllo e verifica dello stato di usura della fune, del<br />

guida-fune e degli attacchi<br />

Controllo e verifica della tenuta dei freni di esercizio e<br />

regolazione<br />

Verifica dell’apparecchiatura elettrica di comando<br />

Ingrassaggio di tutte le parti meccaniche<br />

Compilazione e tenuta del libretto d’impianto<br />

Emissione di apposito verbale tecnico delle verifiche<br />

effettuate<br />

Assistenza durante le verifiche a cura dell’Ispettorato del<br />

Lavoro<br />

Su evento o<br />

Chiamata<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Bimestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Semestrale<br />

Secondo normativa<br />

vigente<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>1 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.9 - Presidi<br />

1.3.9.1- Premesse:<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende tutte le<br />

prestazioni inerenti al servizio di presidio secondo le modalità stabilite al presente articolo, fermo restando<br />

che, nell’espletamento di detto servizio, si considerano già ricompresi nel suddetto corrispettivo tutti gli oneri<br />

di cui al precedente art. 1.3 di questo capitolato.<br />

Le squadre di presidio sono le squadre con carattere di esclusività e presenza continuativa sul sito.<br />

Il nominativo ed il curriculum del personale addetto ai servizi di presidio dovranno essere comunicati per<br />

iscritto all’Amministrazione per la relativa accettazione; ugualmente dovrà essere comunicata, per iscritto, ed<br />

accettata, ogni successiva variazione.<br />

L’Amministrazione si riserva il diritto di richiedere, in qualsiasi momento e per qualsiasi ragione, la<br />

sostituzione del personale addetto ai servizi di presidio nominato dall’Aggiudicataria.<br />

Nei periodi di assenza per ferie e/o malattie, l’Aggiudicataria garantisce la presenza di personale dotato di<br />

pari qualifiche ed esperienza.<br />

L’Aggiudicataria rimane comunque responsabile, sotto ogni aspetto, dell’operato del personale addetto ai<br />

servizi di presidio.<br />

L’Aggiudicataria deve garantire la presenza continuativa delle maestranze al fine di assicurare, negli edifici<br />

interessati, il presidio necessario per le attività richieste e nel seguito specificate.<br />

***<br />

I livelli di erogazione dei servizi di presidio fisso nel seguito indicati sono da intendersi quali standard<br />

minimi richiesti dall’Amministrazione. Pertanto, i concorrenti, potranno proporre, in sede di presentazione<br />

dell’Offerta Tecnica/Qualitativa, livelli di servizio migliorativi rispetto ai predetti standard minimi nel seguito<br />

descritti.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>2 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

1.3.9.2 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA FABIO FILZI 22:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti di climatizzazione e<br />

idrico-sanitari<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

B) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elettrici<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

C) PRESIDIO IMPIANTI ELEVATORI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetto alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elevatori<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>3 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

D) PRESIDIO IMPIANTI DI SICUREZZA E SUPERVISIONE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio elettronico specializzato addetto alla<br />

conduzione e all’esercizio degli impianti di<br />

sicurezza e supervisione<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:00 alle ore 14:00<br />

E) PRESIDIO EDILE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai edili<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:30 alle ore 12:30<br />

F) SERVIZIO ORDINARIO DI PRESIDIO A RICHIESTA:<br />

L’Aggiudicataria deve prevedere un monte ore massimo pari a 600 (seicento) ore per la totalità del periodo<br />

contrattuale ricompreso nel corrispettivo ordinario di conduzione e manutenzione per la copertura dei servizi<br />

ordinari di presidio eventualmente richiesti dall’Amministrazione durante gli orari e nei giorni non coperti dai<br />

servizi di presidio di cui ai paragrafi A), B) , C), D), E) del presente articolo.<br />

L’utilizzo del monte ore suddetto dovrà essere preventivamente autorizzato dal Building Manager<br />

dell’Amministrazione.<br />

La consuntivazione delle ore prestate a fronte dei suddetti eventi avverrà con cadenza mensile e dovrà<br />

essere approvata dal Building Manager dell’Amministrazione e scalata dal monte ore previsto.<br />

Per la compensazione delle ore eccedenti il monte ore fissato, applicherà quanto prescritto all’art. 2.1 del<br />

presente Capitolato.<br />

La composizione del personale in servizio operativo presenziante durante i suddetti eventi straordinari sarà<br />

determinata dal Building Manager sulla base delle necessità contingenti.<br />

Il Building Manager può anche richiedere la presenza del Responsabile dell’Edificio e/o dei Responsabili di<br />

Servizio Operativo.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>4 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

1.3.9.3 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA TARAMELLI 20:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti di climatizzazione e<br />

idrico-sanitari<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:30 alle ore 18:30<br />

B) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elettrici<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:30 alle ore 18:30<br />

C) PRESIDIO IMPIANTI ELEVATORI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetto alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elevatori<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

D) PRESIDIO IMPIANTI DI SICUREZZA E SUPERVISIONE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) tecnico elettronico specializzato addetto alla<br />

conduzione e all’esercizio degli impianti di<br />

sicurezza e dei sistemi di gestione e controllo<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 20:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 8:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 20:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

E) PRESIDIO EDILE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai edili<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

1.3.9.4 - IMMOBILE REGIONALE SITO IN MILANO, VIA N. COPERNICO 38:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI E MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetto alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti meccanici ed elettrici<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 18:00<br />

1.3.9.5 - IMMOBILE REGIONALE SITO IN ROMA, VIA DEL GESU’ 57:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato (meccanico/frigorista)<br />

addetto alla conduzione e all’esercizio degli<br />

impianti di climatizzazione e idrico-sanitari<br />

Orari: Lunedì, mercoledì e venerdì: dalle ore 8:00 alle ore <strong>10</strong>:00<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elettrici<br />

Orari: Martedì e giovedì: dalle ore 8:00 alle ore <strong>10</strong>:00<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>6 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

1.3.9.6 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35 - TORRE:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti di climatizzazione e<br />

idrico-sanitari<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

B) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elettrici<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

C) PRESIDIO IMPIANTI ELEVATORI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetto alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elevatori<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>7 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

D) PRESIDIO IMPIANTI DI SICUREZZA E SUPERVISIONE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio elettronico specializzato addetto alla<br />

conduzione e all’esercizio degli impianti di<br />

sicurezza e supervisione<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:00 alle ore 14:00<br />

E) PRESIDIO EDILE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai edili<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:30 alle ore 12:30<br />

1.3.9.7 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35 – CORPI BASSI:<br />

A) PRESIDIO IMPIANTI MECCANICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti di climatizzazione e<br />

idrico-sanitari<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

B) PRESIDIO IMPIANTI ELETTRICI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai specializzati addetti alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elettrici<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>8 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

C) PRESIDIO IMPIANTI ELEVATORI:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio specializzato addetto alla conduzione e allo<br />

esercizio degli impianti elevatori<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 6:00 alle ore 22:00<br />

Prefestivo: dalle ore 6:00 alle ore 14:00<br />

L’orario sopra indicato sarà coperto da n. 2 (due) squadre che effettueranno rispettivamente i seguenti turni:<br />

1° turno dalle ore 6:00 alle ore 14:00; 2° turno dalle ore 14:00 alle ore 22:00. Ogni squadra sarà composta<br />

dal numero di persone indicato.<br />

D) PRESIDIO IMPIANTI DI SICUREZZA E SUPERVISIONE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 1 (uno) operaio elettronico specializzato addetto alla<br />

conduzione e all’esercizio degli impianti di<br />

sicurezza e supervisione<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:00 alle ore 14:00<br />

E) PRESIDIO EDILE:<br />

Personale in servizio operativo: n° 2 (due) operai edili<br />

Orari: Da lunedì a venerdì: dalle ore 8:00 alle ore 17:00<br />

Prefestivo: dalle ore 8:30 alle ore 12:30<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina <strong>10</strong>9 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

1.3.9.8 - IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA MELCHIORRE GIOIA 35:<br />

A) SERVIZIO ORDINARIO DI PRESIDIO A RICHIESTA:<br />

L’Aggiudicataria deve prevedere un monte ore massimo pari a <strong>10</strong>00 (mille) ore per la totalità del periodo<br />

contrattuale ricompreso nel corrispettivo ordinario di conduzione e manutenzione per la copertura dei servizi<br />

ordinari di presidio eventualmente richiesti dall’Amministrazione non coperti dai servizi di presidio di cui agli<br />

artt. 1.3.9.6 e 1.3.9.7 del presente articolo.<br />

L’utilizzo del monte ore suddetto dovrà essere preventivamente autorizzato dal Building Manager<br />

dell’Amministrazione.<br />

La consuntivazione delle ore prestate a fronte dei suddetti eventi avverrà con cadenza mensile e dovrà<br />

essere approvata dal Building Manager dell’Amministrazione e scalata dal monte ore previsto.<br />

Per la compensazione delle ore eccedenti il monte ore fissato, applicherà quanto prescritto all’art. 2.1 del<br />

presente Capitolato.<br />

La composizione del personale in servizio operativo presenziante durante i suddetti eventi straordinari sarà<br />

determinata dal Building Manager sulla base delle necessità contingenti.<br />

Il Building Manager può anche richiedere la presenza del Responsabile dell’Edificio e/o dei Responsabili di<br />

Servizio Operativo.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 1<strong>10</strong> di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Art. 1.3.<strong>10</strong> - Reperibilità e Tempi di Intervento sul Sito<br />

a) Servizio di reperibilità<br />

Il corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione comprende tutte le<br />

prestazioni inerenti al servizio di reperibilità secondo le modalità stabilite al presente articolo, fermo restando<br />

che, nell’espletamento di detto servizio, si considerano già ricompresi nel suddetto corrispettivo tutti gli oneri<br />

di cui al precedente art. 1.3 di questo capitolato.<br />

Nei casi di emergenza, l’Aggiudicataria garantisce l’intervento delle proprie maestranze anche negli orari non<br />

coperti dal servizio di presidio e per 365 giorni all’anno, e ciò al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza<br />

degli impianti stessi e di organizzare tempestivamente tutte le operazioni di riparazione necessarie per<br />

assicurare la continuità di esercizio degli immobili.<br />

L’Aggiudicataria organizza un “Servizio di Reperibilità” del suddetto personale che dovrà intervenire entro un<br />

tempo garantito non superiore a 30 (trenta) minuti dalla chiamata telefonica dell’Amministrazione e/o di suoi<br />

delegati e/o dalla segnalazione del “Call Center” e/o dai sistemi automatizzati asserviti agli impianti<br />

tecnologici.<br />

A riguardo, il personale adibito a tale servizio non deve essere inferiore a tre (3) unità, preferibilmente uno<br />

per la parte elettrica ed elettrica speciale, uno per la parte meccanica, ed un manovale o apprendista, che<br />

dovranno contemporaneamente intervenire nei casi di emergenza.<br />

Per l'erogazione di tale servizio, l’Aggiudicataria si impegna a rendere attivo un numero telefonico presidiato<br />

per gli intervalli di tempo eventualmente non coperti dagli operatori telefonici del servizio di Call Center / Help<br />

Desk – secondo le modalità stabilite al successivo art. 4.1 di questo Capitolato - e ad intervenire entro e non<br />

oltre 60 (minuti) dal ricevimento della chiamata, pena l’applicazione delle penali a norma di Contratto.<br />

Tutte le segnalazioni eventualmente fatte a tale numero devono poi essere comunicate a cura<br />

dell’Aggiudicataria al Call Center, che si occuperà di registrare le segnalazioni relative.<br />

Per gli interventi eseguiti in reperibilità, l’Aggiudicataria deve adottare soluzioni anche solo provvisorie, atte a<br />

rimuovere la criticità e/o l’aggravio di danno.<br />

In tal caso, una volta rimossa temporaneamente la criticità, l’intervento risolutivo potrà essere programmato<br />

e condiviso tra l’Amministrazione e l’Aggiudicataria e gestito tramite Ordine di Intervento, secondo il<br />

processo autorizzativo descritto e procedurato nel presente Capitolato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 111 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

E’ obbligo dell’Aggiudicataria fornire adeguata reportistica in relazione a ciascun intervento effettuato<br />

nell’ambito del servizio di reperibilità secondo lo schema e i contenuti minimi di seguito indicati:<br />

SCHEDA INTERVENTI DI REPERIBILITA’<br />

Società : _______________________ Operatore: ______________________<br />

Chiamata ricevuta da: __________________________________________________________<br />

Data: _______________________ Ora ricevimento chiamata: ______________________<br />

Problema segnalato: _________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________<br />

Stabile : _______________________ Ora arrivo sul posto: ______________________<br />

Altro personale presente sul posto: _____________________________________________________<br />

Ora chiusura intervento: _______________________ Risoluzione problema: SI NO<br />

Note:<br />

_________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________<br />

_________________________________________________________________<br />

Firma operatore: _________________________________________________________________<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 112 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

b) – Tempi di sopralluogo e di intervento sul sito<br />

Nel caso di chiamata per richiesta di intervento, il Call Center dell’Amministrazione definisce il livello di<br />

urgenza dell’intervento stesso e, in relazione al livello di priorità, l’Aggiudicataria è tenuta ad intervenire entro<br />

i tempi di sopralluogo di seguito indicati (il tempo di sopralluogo è definito come l’intervallo di tempo<br />

intercorrente fra la richiesta/segnalazione e l’inizio del sopralluogo):<br />

Tabella 1 – Livelli di priorità e tempi di sopralluogo corrispondenti<br />

Livello di priorità Descrizione Tempi di sopralluogo<br />

Emergenza<br />

Urgenza<br />

Nessuna emergenza,<br />

nessuna urgenza<br />

Situazioni che possono mettere a rischio la<br />

incolumità delle persone e/o possono<br />

determinare l’interruzione delle normali<br />

attività lavorative (es. allagamento,<br />

blackout)<br />

Situazioni che possono compromettere le<br />

condizioni ottimali (es. condizioni<br />

microclimatiche) per lo svolgimento delle<br />

normali attività<br />

Tutti gli altri casi<br />

Il sopralluogo dovrà essere<br />

iniziato entro 60 minuti dalla<br />

chiamata<br />

Il sopralluogo dovrà essere<br />

iniziato entro 2 ore dalla<br />

chiamata<br />

Il sopralluogo dovrà essere<br />

iniziato entro 8 ore dalla<br />

chiamata<br />

Successivamente al sopralluogo o contestualmente ad esso, in relazione al livello di priorità ed al tempo<br />

stimato per l’inizio dell’esecuzione delle attività, l’intervento che è necessario effettuare può essere<br />

programmato secondo la seguente ripartizione:<br />

Tabella 2 – Programmazione e tempi di intervento:<br />

Programmazione<br />

dell’intervento<br />

Indifferibile<br />

Breve termine<br />

Medio termine<br />

Tempi di intervento<br />

Da eseguire contestualmente al sopralluogo, con soluzioni anche<br />

provvisorie se richieste espressamente dal Building Manager atte a<br />

tamponare il guasto riscontrato, per poi procedere alla programmazione<br />

o effettuazione dell’intervento risolutivo.<br />

Gli interventi possono essere effettuati in un arco temporale di 3 giorni<br />

solari e consecutivi dalla data di effettuazione del sopralluogo<br />

Gli interventi possono essere effettuati in un arco temporale tra i 4 e gli 8<br />

giorni naturali e consecutivi dalla data di effettuazione del sopralluogo<br />

Lungo termine<br />

Gli interventi possono essere effettuati in un arco temporale di massimo<br />

15 giorni naturali e consecutivi dalla data di effettuazione del sopralluogo<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 113 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Nel caso di mancata osservanza dei termini per sopralluogo ed interventi, così come previsti dal presente<br />

Capitolato o, se migliorativi, come risultanti dall’Offerta dell’Aggiudicataria, si applicano le penali previste dal<br />

Contratto.<br />

***<br />

I tempi indicati all’ Art. 1.3.<strong>10</strong>) “Reperibilità e Tempi di Intervento sul Sito” di questo capitolato, in relazione<br />

alle attività di sopralluogo ed intervento, sono da intendersi come standard minimo richiesto<br />

dall’Amministrazione. Pertanto, i concorrenti, potranno proporre in sede di presentazione dell’Offerta<br />

Tecnica/Qualitativa, tempistiche migliorative rispetto a quanto sopra espresso.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 2<br />

SERVIZI DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA ED INTERVENTI A<br />

RICHIESTA<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 2.1 – OGGETTO DEL SERVIZIO E DURATA DEL CONTRATTO<br />

Oggetto del servizio di manutenzione straordinaria ed interventi a richiesta è provvedere, con i criteri<br />

richiamati ai successivi articoli, alla prestazione dei servizi ed all’esecuzione dei lavori integrati occorrenti alla<br />

esecuzione di attività ed interventi esclusi dai servizi di conduzione e manutenzione ordinaria e<br />

programmata, riguardanti opere e servizi esclusivamente richiesti dall’Amministrazione ed eseguiti<br />

dall’Aggiudicataria durante l’esecuzione del Contratto, previa specifica autorizzazione scritta da parte<br />

dell’Amministrazione medesima, ovvero:<br />

a. modifiche strutturali/impiantistiche dell’esistente;<br />

b. realizzazione di opere complesse multifunzionali necessarie per modificare/integrare la destinazione<br />

delle aree interessate;<br />

c. interventi per la realizzazione di nuove installazioni/sostituzioni complementari agli impianti/strutture<br />

esistenti;<br />

d. interventi per adeguamenti normativi intervenuti successivamente alla stipula del Contratto;<br />

e. interventi a guasto ovvero attività di riparazione e/o ripristino conseguenti e complementari alla<br />

manutenzione ordinaria e volte a garantire la piena fruibilità degli impianti e delle strutture;<br />

f. interventi significativi e riparativi a seguito di eventi eccezionali atmosferici o comunque imprevedibili;<br />

g. interventi per servizi aggiuntivi a richiesta strettamente connaturati alle attività manutentive, gestionali e<br />

di presidio, ferme restando le proposte migliorative formulate dall’Aggiudicataria in sede di<br />

presentazione dell’Offerta Tecnica/Qualitativa;<br />

h. servizio straordinario in caso di eventi e/o manifestazioni di cui all’art. 1.3.2, lettera c), del presente<br />

capitolato;<br />

i. servizio di presidio per eventi straordinari dovuti alla effettuazione di manifestazioni pubbliche indette o<br />

promosse da Regione Lombardia nel “Complesso Immobiliare Pirelli” durante gli orari e nei giorni<br />

eventualmente non coperti dai servizi di presidio ordinario di cui all’art. 1.3.9 del capitolato;<br />

j. servizio di presidio a richiesta eccedente il monte ore fissato agli artt. 1.3.9.2 let. f) e 1.3.9.8 let. a).<br />

Non costituiscono manutenzione straordinaria ed interventi a richiesta, anche se funzionali all’esecuzione<br />

della medesima, tutti gli oneri e i servizi dovuti nell’ambito dei servizi di conduzione e manutenzione ordinaria<br />

e programmata (es. smaltimenti, ingegneria, reperibilità, aggiornamento dell’anagrafica tecnica, ecc.,<br />

secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3 di questo capitolato), nel senso che l’erogazione degli stessi si<br />

intende già compensata, poichè ricompresa nel corrispettivo per i servizi ordinari e programmati.<br />

L’Amministrazione si riserva in ogni caso di prescrivere l’esecuzione o il compimento di servizi o lavori entro<br />

un termine e con le modalità esecutive più opportune, senza che l’Aggiudicataria possa rifiutarsi e/o<br />

richiedere compensi aggiuntivi.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 116 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Il corrispettivo per i servizi di manutenzione straordinaria ed interventi a richiesta (escluso dal corrispettivo<br />

per i servizi di conduzione e manutenzione ordinaria e programmata) sarà computato in base ai servizi<br />

effettivamente resi con riferimento ai prezzi unitari indicati nella versione disponibile alla data di<br />

pubblicazione del bando di gara dei seguenti listini:<br />

⇒ Prezziario delle Opere edili edito dalla Camera di Commercio di Milano (I),<br />

⇒ Prezzi Informativi dell’edilizia edito dalla DEI (II),<br />

⇒ Listino prezzi edito da Associazione Nazionale Costruttori di Impianti (III).<br />

I listini richiamati sono indicati in ordine decrescente di utilizzo, ciò significa che dovendo realizzare una<br />

attività, il costo del materiale/prestazione dovrà essere cercato prima sul listino n. I e se, e solo se, non<br />

presente su quest’ultimo sul listino n. II , e se, e solo se, non presente su quest’ultimo sul listino n. III.<br />

Qualora una medesima voce sia presente su più listini, fa fede l’importo previsto sul listino con numerazione<br />

inferiore.<br />

Per il materiale / prestazioni non presente/i nei suddetti listini, l’Aggiudicataria ha diritto, dietro presentazione<br />

di regolare fattura preventivamente approvata dall’Amministrazione, ad una maggiorazione del 5%<br />

(cinquepercento) sul prezzo dell’esborso.<br />

Sui listini suddetti, si applica il corrispondente ribasso percentuale offerto dall’Aggiudicataria in sede di gara.<br />

Quanto sopra, fino al raggiungimento dell’importo massimo complessivo ammontante a € <strong>10</strong>.000.000,00/-<br />

(euro diecimilioni/00) I.V.A. esclusa fissato per la esecuzione delle prestazioni di manutenzione straordinaria<br />

ed interventi a richiesta.<br />

L’importo massimo complessivo stabilito per la esecuzione dei servizi di manutenzione straordinaria ed<br />

interventi a richiesta si configura esclusivamente come limite massimo entro il quale l’Aggiudicataria si<br />

impegna ad erogare i servizi in oggetto.<br />

L’Amministrazione, fatta salva la facoltà di estendere il servizio, qualora il costo complessivo degli interventi<br />

effettuati dall’Aggiudicataria esaurisca l’importo massimo complessivo del servizio, sarà libera di chiedere<br />

eventuali e ulteriori interventi a terzi, allorché i preventivi da questi proposti siano, a parità di prestazioni,<br />

inferiori a quelli proposti dall’Aggiudicataria. A parità di preventivi i servizi offerti dall’Aggiudicataria saranno<br />

preferiti a quelli di terzi.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 117 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

L’Aggiudicataria si impegna a rendere le attività manutentive straordinarie oggetto della presente sezione dal<br />

dal 1 marzo 20<strong>10</strong> ore 00:00 al 28 febbraio 2015 ore 24:00.<br />

Alla scadenza del contratto l’Aggiudicataria, su espressa richiesta scritta dell’Amministrazione, si impegna a<br />

garantire la prosecuzione del servizio fino all’individuazione del nuovo appaltatore subentrante agli stessi<br />

patti e condizioni del contratto originale.<br />

In ogni caso le eventuali attività non ultimate, affidate alla Aggiudicataria, saranno completate nel termine di<br />

volta in volta stabilito.<br />

ART. 2.2 – GESTIONE E MANUTENZIONE<br />

Le opere realizzate con gli interventi di cui sopra, dopo positivo collaudo funzionale, saranno date in carico<br />

per la conduzione e manutenzione ordinaria all’Aggiudicataria, fatti salvi gli obblighi di garanzia inerenti<br />

all’esecuzione delle opere medesime.<br />

ART. 2.3 – MATERIALI UTILIZZATI<br />

Per ciò che attiene la qualità e la provenienza dei materiali, il modo di esecuzione di ogni categoria di<br />

servizio, lavoro e fornitura, nonché l’ordine da tenersi nell’andamento degli interventi oggetto di appalto, si fa<br />

riferimento a quanto contenuto nel presente Capitolato e relativi allegati e, per quanto applicabili, alle<br />

prescrizioni contenute nel Capitolato Speciale Tipo per appalti di lavori edilizi e nei Capitolati per l’appalto<br />

degli impianti tecnologici edito/i dal Ministro dei LL.PP., anche se non materialmente allegati.<br />

I servizi, lavori e forniture dovranno essere eseguiti secondo le prescrizioni tecniche riportate negli allegati e<br />

alle condizioni stabilite dalla “Regola dell’arte”; in particolare i materiali, occorrenti per l’esecuzione degli<br />

interventi oggetto d’appalto, dovranno essere delle migliori qualità in commercio ed essere accettati<br />

dall’Amministrazione e, se richiesto, campionati senza onere alcuno per l’Amministrazione.<br />

Di norma essi proverranno da località e case costruttrici che l’Aggiudicataria riterrà di sua convenienza,<br />

purché preventivamente notificati e a condizione che i materiali corrispondano ai requisiti previsti dalle Leggi,<br />

Norme o prescrizioni dell’Amministrazione; qualora una qualsiasi provvista risulti, a insindacabile giudizio<br />

dell’Amministrazione, come non atta all’impiego, l’Aggiudicataria dovrà sostituirla con altra che corrisponda<br />

ai requisiti e/o alle dovute qualità.<br />

I materiali rifiutati dovranno essere sgomberati immediatamente dal cantiere a cura e spese<br />

dell’Aggiudicataria; la stessa resta comunque totalmente responsabile della buona riuscita dei servizi e lavori<br />

anche per quanto dipenda dai materiali stessi, la cui accettazione non pregiudica in nessun caso i diritti<br />

dell’Amministrazione in sede di collaudo.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 118 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Qualora l’Aggiudicataria, nel proprio interesse o di sua iniziativa, impieghi nell’esecuzione dei servizi e lavori,<br />

materiali di dimensioni, consistenza, o qualità superiori a quelle prescritte o con una lavorazione più<br />

accurata, ciò non darà alcun diritto ad un aumento dei prezzi stabiliti in offerta, pertanto i materiali verranno<br />

considerati con le dimensioni, la qualità ed il magistero stabiliti a norma di Contratto.<br />

Qualora, invece, venga ammessa dall’Amministrazione, in quanto non pregiudizievole all’idoneità degli<br />

interventi oggetto di appalto, qualche carenza nelle dimensioni, nella consistenza o qualità nella prestazione<br />

dei servizi o materiali ovvero una minore prestazione o lavorazione, l’Amministrazione potrà applicare, in<br />

sede di contabilizzazione, le penali previste a norma di Contratto.<br />

ART. 2.4 – PROGRAMMA LAVORI<br />

L’Aggiudicataria dovrà presentare tempestivamente, ad ogni richiesta dell’Amministrazione, il programma<br />

dettagliato per l’esecuzione del singolo servizio o lavoro, corredato, per le opere più complesse, da grafici di<br />

avanzamento che rispettino i termini di esecuzione fissati anche intermedi, dall’indicazione dei tipi e delle<br />

quantità dei mezzi d’opera e dei materiali, il numero e la qualifica delle maestranze impiegate.<br />

I termini di ultimazione fissati per l’esecuzione dei servizi e lavori ed i programmi approvati non vincolano<br />

l’Amministrazione, la quale potrà sempre ordinare delle variazioni o modifiche in corso d’opera; sono<br />

tassativamente impegnativi invece per l’Aggiudicataria, su cui incombe l’obbligo di rispettare i termini di<br />

esecuzione previsti ed ogni altra modalità.<br />

ART. 2.5 – VERBALE DI PROVA, VERIFICHE E COLLAUDO<br />

Al termine degli interventi effettuati su richiesta dell’Amministrazione, che abbiano comportato modifiche e/o<br />

ampliamenti alle strutture ed agli impianti tecnologici, verrà sempre effettuato, con il supporto degli elaborati<br />

progettuali, l’esame a vista del servizio o lavoro eseguito, e verrà in ogni caso redatto un verbale di prove<br />

funzionali e/o verifiche sull’eseguito, oltre ad accertare l’avvenuta emissione e/o aggiornamento degli<br />

elaborati grafici progettuali e/o certificativi.<br />

Il verbale, comprovante l’avvenuta esecuzione delle prove e verifiche, verrà completato, ove e per quanto<br />

applicabile, con dati tecnici, misurazioni eseguite, riferimento a normative, caratteristiche delle<br />

strumentazioni utilizzate, eventuali osservazioni o riscontri, data di esecuzione, nome degli operatori e dei<br />

presenti, visto del Gestore del Servizio dell’Aggiudicataria e quanto altro necessario ad identificare<br />

correttamente l’oggetto dell’Intervento.<br />

A giudizio dell’Amministrazione ed a seguito di quanto realizzato, potrà essere richiesto un collaudo tecnicoamministrativo;<br />

le modalità di prova e verifiche oltre che di collaudo, saranno quelle stabilite dalle norme o<br />

Leggi vigenti, che l’Aggiudicataria dichiara di ben conoscere ed accettare.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 119 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

L’Aggiudicataria è tenuta, nel termine fissato dai collaudatori, a propria cura e spese, all’esecuzione di tutti i<br />

lavori di modifica, completamento o sostituzione che saranno prescritti dagli stessi, per rendere il servizio o<br />

l’opera corrispondente a quanto prescritto.<br />

Le prescrizioni di collaudo dovranno essere senza opposizione dall’Aggiudicataria, e senza alcun onere<br />

aggiuntivo per l’Amministrazione, salvo il diritto dell’Aggiudicataria di scrivere le eventuali riserve, secondo le<br />

modalità previste dalle leggi vigenti.<br />

L’esito favorevole del collaudo non esonera l’Aggiudicataria dalle garanzie date.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 3<br />

SERVIZI DI INGEGNERIA, PREVENTIVAZIONE E ANAGRAFICA TECNICA<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 121 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 3.1 – SERVIZI DI INGEGNERIA<br />

Il Servizio di Ingegneria è la struttura dell’Aggiudicataria demandata a fornire l’assistenza tecnica di supporto<br />

alle attività sia del Gestore del Servizio che del Responsabile dell’Edificio, in particolare per quanto riguarda<br />

la progettazione degli interventi, la predisposizione, la tenuta e aggiornamento delle documentazioni<br />

tecniche ed amministrative relative agli impianti quali ad esempio:<br />

• Dimensionamenti;<br />

• progettazione di eventuali interventi di riqualificazione o rinnovamento degli impianti;<br />

• predisposizione elaborati grafici;<br />

• calcoli termici ai sensi legge <strong>10</strong>/91;<br />

• predisposizione e aggiornamento pratiche ISPESL e VV.FF.;<br />

• predisposizione pratiche autorizzative;<br />

• predisposizione dichiarazioni di conformità;<br />

• analisi statistiche energetiche;<br />

• supporto tecnico alle strutture operative dell’appalto.<br />

Il Responsabile del Servizio di Ingegneria svolge attività di supporto all’esecuzione di lavori, all’esercizio e<br />

alla manutenzione degli impianti e delle strutture. In particolare cura:<br />

• la mappatura degli impianti;<br />

• la progettazione costruttiva degli interventi oggetto dell’appalto;<br />

• l’installazione del sistema informativo di gestione e di controllo remoto;<br />

• l’aggiornamento e formazione dei Building Managers dell’Amministrazione sui nuovi impianti e sistemi<br />

implementati.<br />

Per ciò che attiene i servizi di manutenzione straordinaria e interventi a richiesta:<br />

• riceve i documenti di commessa qualora, in fase di controllo, si renda necessario acquisire o predisporre<br />

documenti e dati mancanti, attiva le funzioni preposte;<br />

• rileva la necessità di effettuare un’attività di manutenzione straordinaria direttamente o su segnalazione<br />

del Direttore dell’Esecuzione del Servizio dell’Amministrazione o dei Building Managers presenti sul<br />

posto;<br />

• collabora all’analisi del PDI;<br />

• effettua lo studio tecnico e la preventivazione dei lavori inerentii ad interventi di riqualificazione<br />

tecnologica;<br />

• organizza, pianifica e coordina l’esecuzione di eventuali interventi manutentivi e di quelli di<br />

riqualificazione tecnologica;<br />

• per i servizi di riqualificazione tecnologica, verifica l’esistenza dei documenti tecnici necessari<br />

all’erogazione del servizio;<br />

• redige il Verbale Collaudo Impianto al termine dell’esecuzione dei lavori.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 122 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

I servizi di ingegneria sono parte integrante del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e<br />

programmata e, pertanto, ricompresi nel relativo corrispettivo, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3<br />

di questo capitolato.<br />

ART. 3.2 – SERVIZI DI PREVENTIVAZIONE<br />

A seguito e in relazione all’esito dei sopralluoghi relativi agli interventi richiesti (“Richieste d’Intervento”)<br />

nell’ambito dei servizi ordinari e programmati di conduzione e manutenzione e/o a servizi ed opere richiesti<br />

dall’Amministrazione, nell’ambito dei servizi di manutenzione straordinaria e a richiesta, il Gestore del<br />

Servizio dovrà provvedere alla preventivazione delle attività, con definizione puntuale ed estimativa delle<br />

risorse che dovranno essere coinvolte nella effettuazione degli interventi.<br />

La preventivazione viene sviluppata attraverso la redazione di computi metrici estimativi dopo aver condiviso<br />

le azioni correttive con l’Amministrazione e quindi realizzato gli elaborati grafici necessari.<br />

Ai fini della esecuzione dell’attività, l’Aggiudicataria predispone il preventivo in relazione alla richiesta<br />

d’intervento da parte dell’Amministrazione; il predetto preventivo è di norma sottoposto all’autorizzazione del<br />

Building Manager mediante approvazione del medesimo.<br />

La Richiesta di Intervento contiene tutte le informazioni necessarie alla identificazione dell’intervento, alla<br />

sua pianificazione/programmazione, alla definizione del costo complessivo (se rientrante nell’ambito di<br />

applicazione della manutenzione straordinaria e a richiesta) ed il riferimento alla segnalazione che l’ha<br />

generato.<br />

Il preventivo deve essere predisposto preventivamente all’esecuzione e dovrà essere trasmesso per<br />

approvazione del Building Manager in tempo utile per consentire lo svolgimento dell’attività nel rispetto dei<br />

tempi di esecuzione definiti.<br />

In particolare, il preventivo, deve essere trasmesso al Building Manager entro 48 (quarantotto) ore dalla fine<br />

del sopralluogo.<br />

E’ obbligo dell’Aggiudicataria verificare i livelli autorizzativi e, recepite le autorizzazioni, provvedere<br />

all’esecuzione.<br />

Per gli interventi classificati come “indifferibili”, la Richiesta di Intervento avrà carattere consuntivo, fermi<br />

restando i tempi di trasmissione del preventivo al Building Manager e l’ottenimento della necessaria<br />

approvazione.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

In caso di mancata autorizzazione preventiva da parte del Building Manager, ad eccezione degli interventi<br />

“indifferibili” per i quali non è richiesta preventiva autorizzazione, l’Aggiudicataria si dovrà assumere l’onere<br />

dell’intervento effettuato senza autorizzazione e degli eventuali disagi arrecati all’Amministrazione e<br />

all’utenza.<br />

L’iter di preventivazione deve essere gestito dall’Aggiudicataria esclusivamente mediante l’utilizzo del<br />

Sistema Informativo di cui all’art. 4.2 del presente Capitolato.<br />

I servizi di preventivazione sono parte integrante del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e<br />

programmata e, pertanto, ricompresi nel relativo corrispettivo, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3<br />

di questo capitolato.<br />

ART. 3.3 – ANAGRAFICA TECNICA<br />

L’Aggiudicataria ha l’onere di verificare i dati consegnati dall’Amministrazione e di aggiornare, per tutta la<br />

durata dell’appalto, tutte le informazioni costituenti l’Anagrafica Tecnica, attraverso l’utilizzo del Sistema<br />

Informativo di cui all’art. 4.2 del presente Capitolato.<br />

E’ obbligo dell’Aggiudicataria provvedere all’aggiornamento completo dell’anagrafica tecnica con cadenza<br />

almeno quadrimestrale.<br />

I servizi di anagrafica tecnica sono parte integrante del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria e<br />

programmata e, pertanto, ricompresi nel relativo corrispettivo, secondo quanto meglio specificato all’art. 1.3<br />

di questo capitolato.<br />

La creazione dell’anagrafe tecnica è compresa in un piano organico integrato di servizi e strutturata in<br />

maniera tale da costruire una precisa ricognizione dell’Edificio, attraverso un processo logico di conoscenza<br />

in termini tecnici e documentali.<br />

Affinché le varie attività inerenti il complesso immobiliare (quali la gestione tecnica e amministrativa, la<br />

conduzione e la manutenzione) assumano valore di strategia globale nell’ambito dello sviluppo e del<br />

miglioramento del servizio, deve essere realizzato un processo anagrafico che permetta di giungere ad una<br />

conoscenza dettagliata e ad una corretta valutazione di ogni componente/sottosistema del sistema edilizioimpiantistico,<br />

quindi ad una definizione della reale consistenza dell’Edificio e dei fabbisogni manutentivi.<br />

Il processo di conoscenza viene attuato attraverso l’attività di censimento, rilievo e ridisegno dell’Edificio:<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 124 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

⇒ rilievo geometrico-funzionale: rilievo della geometria delle aree esterne, della parte esterna dell’Edificio,<br />

della distribuzione interna degli spazi e delle loro caratteristiche più rilevanti (altezze, dislivelli, quote<br />

altimetriche, ecc.); suddivisione degli spazi rilevati in piani e vani; rilievo delle destinazioni d’uso;<br />

⇒ individuazione, per ogni impianto presente, degli oggetti costitutivi (stabili, ausiliari, impianti, macchine,<br />

componenti, ecc.); locazione fisica degli oggetti/elementi tecnici rilevati all’interno della struttura fisica<br />

dell’Edificio; dalle informazioni raccolte attraverso il rilievo geometrico dell’Edificio sono inoltre desunte<br />

le consistenze (superfici nette e lorde e cubatura);<br />

⇒ rilievo dei dati (conoscitivo): rilievo delle caratteristiche qualitative e tecniche degli oggetti/elementi<br />

tecnici, sia relativi alla parte edile che impiantistica dell’Edificio; acquisizione dei dati di targa significativi<br />

per l’erogazione dei servizi di manutenzione, per i vari elementi impiantistici; registrazione dello stato<br />

conservativo degli elementi oggetto di censimento;<br />

⇒ rilievo fotografico: documentazione visiva delle caratteristiche peculiari dell’Edificio oggetto di analisi<br />

(percorso fotografico) e delle varie tipologie di elementi tecnici presenti nell’Edificio (rilievo fotografico<br />

conoscitivo);<br />

⇒ rilievo documentale: acquisizione della documentazione di legge e dei dati normativi finalizzati ad una<br />

corretta erogazione dei servizi di manutenzione (certificati, autorizzazioni, date di validità e/o scadenza<br />

dei vari documenti, ecc.); il rilievo documentale è svolto mettendo in correlazione i documenti ed<br />

autorizzazioni con gli oggetti/elementi tecnici rilevati ed interessati dai documenti reperiti; sono inoltre<br />

raccolti i dati urbanistici e catastali relativi all’Edificio oggetto di rilievo.<br />

Seguono le procedure di controllo che possono essere:<br />

⇒ di tipo automatico: sulla congruenza dei dati relativi al rilievo conoscitivo;<br />

⇒ di tipo manuale: verifica della rispondenza degli elaborati prodotti alle specifiche tecniche e verifica di<br />

tutte le misure del rilievo geometrico e tutti i dati conoscitivi raccolti sul campo.<br />

I dati raccolti e controllati confluiscono in un data base nell’ambito del Sistema Informativo, collettore di tutte<br />

le informazioni rilevate sullo Stato di Fatto patrimoniale dell’Edificio.<br />

In questo contesto la formazione e la gestione dell’anagrafica tecnica assumono un ruolo di primaria<br />

importanza in quanto finalizzate all’acquisizione ed al costante aggiornamento delle informazioni che<br />

alimentano il sistema informativo.<br />

L’insieme dei dati deve essere gestito in modo dinamico con un costante aggiornamento del database, in<br />

relazione agli interventi che, effettuati su elementi tecnici oggetto di manutenzione o su beni oggetto del<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

servizio, ne determinano una variazione quantitativa e/o qualitativa e/o dello stato conservativo/funzionale, in<br />

particolare:<br />

⇒ variazione della consistenza (superfici, volumetrie, altezze, numero dei piani, caratteri dimensionali e<br />

spaziali, anche a seguito di acquisizioni e dismissioni);<br />

⇒ caratteri funzionali (distribuzione e destinazione d’uso degli ambienti);<br />

⇒ impianti tecnologici, con stato di fatto, interventi manutentivi e di adeguamento;<br />

⇒ dati riguardanti lo stato di conservazione e manutentivo;<br />

⇒ dati riguardanti una indicazione sommaria degli interventi da eseguire.<br />

L’immissione dei dati deve essere effettuata entro un termine massimo di 5 (cinque) giorni lavorativi<br />

dall’esecuzione dell’intervento stesso.<br />

Le informazioni generate dalla Gestione dell’Anagrafica Tecnica devono essere utilizzate oltre che per<br />

l’aggiornamento del Piano Dettagliato degli Interventi e del Programma Operativo degli Interventi anche per<br />

la ottimale gestione dei servizi di manutenzione.<br />

Con cadenza semestrale, entro e non oltre il quindicesimo giorno del mese successivo al semestre oggetto<br />

di rilevazione, a partire dalla data di consegna degli elaborati anagrafici, l’Aggiudicataria deve consegnare<br />

all’Amministrazione un “report” contenente almeno le seguenti informazioni:<br />

⇒ gli aggiornamenti alle consistenze oggetto del servizio, con l’evidenza degli effettivi aggiornamenti<br />

eseguiti sugli elaborati grafici e/o alfanumerici;<br />

⇒ la sintesi sullo stato di conservazione dell’Edificio con evidenza delle situazioni di criticità riscontrate.<br />

L’Anagrafica Tecnica è composta dall’insieme dei dati relativi alle strutture/impianti, relativi all’Edificio, che<br />

razionalmente inseriti nel Sistema Informativo integrato permettono:<br />

⇒ l’immediata individuazione e valutazione di ogni componente;<br />

⇒ la pianificazione e gestione delle attività manutentive;<br />

⇒ l’aggiornamento continuo dei dati anagrafici in funzione delle attività manutentive svolte.<br />

Il piano delle consegne degli output relativi alla verifica dell’Anagrafica Tecnica costituisce il Piano di<br />

Controllo dell’Anagrafica.<br />

I modelli indicativi per la costituzione delle schede di anagrafica, a titolo puramente esemplificativo ma non<br />

limitativo, sono i seguenti:<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 126 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti Elettrici<br />

Componenti soggetti a<br />

rilievo visivo<br />

Dati Tipologici<br />

Quadro Elettrico<br />

Costruttore, modello, n° identificazione, grado IP, corrente nominale, corrente<br />

esercizio, frequenza, potere d'interruzione, anno di fabbricazione, dimensioni reali<br />

dell'armadio di contenimento<br />

Quadro Ascensore<br />

Quadro prese e<br />

interruttori<br />

Quadro Sinottico<br />

Quadro Ricarica<br />

Batterie<br />

Batterie Rifasamento<br />

Gruppi Statici di<br />

Continuità<br />

Accumulatori<br />

Stazionari<br />

Gruppi Elettrogeni<br />

Trasformatori<br />

Orologio<br />

Prese Forza Motrice<br />

Interruttori Luce<br />

Lampade<br />

Lampade d’emergenza<br />

Orologio Pilota<br />

Dispersori Messa a<br />

Terra<br />

Dispersori Scariche<br />

Atmosferiche<br />

Marca, Modello e Tipologia<br />

Marca e Modello, Dotazione<br />

Marca e Modello<br />

Marca , Modello e Potenza<br />

Marca e Modello<br />

Marca e Modello e Potenza<br />

Marca e Modello e Potenza<br />

Marca, modello, anno di costruzione, n°di serie, caratteristiche radiatore,<br />

caratteristiche motore, caratteristiche alternatore<br />

Marca, costruttore, tensione di corto circuito Vcc%, potenza KwA<br />

Tipologia (es. Marcatempo)<br />

Tipologia<br />

Tipologia<br />

Tipologia fonte luminosa, numero fonte e potenza<br />

Marca, modello, tipologia fonte luminosa, numero fonte e potenza<br />

Marca e Modello<br />

Marca e Modello<br />

Marca e Modello<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti Riscaldamento<br />

Componenti soggetti<br />

a rilievo visivo<br />

Caldaia<br />

Dati Tipologici<br />

Marca, modello, n°fabbrica, anno di costruzione, Potenza termica utile, potenza al<br />

focolare, pressione idrostatica max d'esercizio, temperatura max ammissibile<br />

Bruciatore<br />

Serbatoio<br />

Combustibile<br />

Camini e canali fumo<br />

Rampe Gas<br />

Serbatoi inerziali<br />

Elettrovalvola<br />

Valvole di sicurezza<br />

Valvole di Scarico<br />

Termico<br />

Valvole Intercettazione<br />

Combustibile<br />

Vasi Espansione<br />

Radiatori<br />

Pressostati<br />

Termostati<br />

Produttore di vapore<br />

Sistema Supervisione<br />

Centraline di<br />

regolazione<br />

Valvole a 2 Vie<br />

Valvola a 3 Vie<br />

Valvola a 4 Vie<br />

Valvola Motorizzata<br />

Pompe<br />

Ventilconvettori<br />

Marca, Modello,N° Matricola, Tensione d’alimentazione<br />

Marca, Costruttore, Capacità<br />

Marca, Costruttore, Capacità<br />

Marca, Rispondenza Norme Uni<br />

Marca, Costruttore, Capacità<br />

Marca, Modello, Tipo, N° di serie<br />

Pressione di taratura bar, Diametro nominale<br />

Marca, modello, temperatura di taratura, grado di protezione,<br />

diametro nominale<br />

Marca, tipo, n°serie, diametro nominale, pressione nominale<br />

Marca, modello, Tipologia, capacità, pressione max, serie, anno di fabbricazione<br />

Materiale ,dotazione<br />

Servizio, Marca e Modello<br />

Servizio, Marca e modello<br />

Marca, Modello, Tipologia e Servizio<br />

Dati di targa<br />

Dati di targa<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello, Tipologia Diametro Nominale,<br />

Marca, modello, portata Lt/h, prevalenza, potenza Hp<br />

Marca, modello, potenza termica e frigorifera<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 128 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti Raffrescamento<br />

Componenti<br />

soggetti a rilievo<br />

visivo<br />

Unita Trattamento<br />

Aria<br />

Estrattori<br />

Presso stati<br />

Termostati<br />

Gruppi Frigo<br />

Scambiatori<br />

Torri Evaporative<br />

Sistema<br />

Supervisione<br />

Centralina di<br />

regolazione<br />

Valvola a 2 Vie<br />

Valvola a 3 Vie<br />

Valvola a 4 Vie<br />

Valvola Motorizzata<br />

Ventilatori<br />

Pompe<br />

Ventilconvettori<br />

Bocchette Ripresa<br />

aria<br />

Bocchette Mandata<br />

aria<br />

Dati Tipologici<br />

Marca, modello, portata d'aria, pressione statica, potenza Hp,<br />

alimentazione in volt, Kcal/h<br />

Marca, modello, portata, potenza, servizio<br />

Servizio, Marca, Modello<br />

Servizio, Marca, Modello<br />

Marca, modello, potenza frigorifera frig/h, corrente nominale A, potenza elettrica Kw<br />

Marca, modello, costruttore, n°fabbrica, pressione max, anno di Costruzione<br />

Marca, modello, potenza, portata d'acqua, tipologia ventilatori<br />

Dati di targa<br />

Dati di targa<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello, Tipologia Diametro Nominale<br />

Tipologia Ventilatore<br />

Marca, modello, portata Lt/h, prevalenza, potenza Hp<br />

Marca, modello, potenza termica e frigorifera<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 129 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianto Idrico-Sanitario<br />

Componenti<br />

soggetti a rilievo<br />

visivo<br />

Dati Tipologici<br />

Addolcitori<br />

Bollitori<br />

Serbatoi d’accumulo<br />

Autoclave<br />

Pompe Dosatrici<br />

Disconnettori<br />

Idraulici<br />

Scaricatore di<br />

condensa<br />

Valvole di sicurezza<br />

Valvole miscelatrici<br />

Regolatore Idraulico<br />

di pressione<br />

Apparecchi Sanitari<br />

Boiler Elettrici<br />

Pozzetti e Chiusini<br />

Vasche di<br />

decantazione<br />

Ventilatori<br />

Cappe<br />

Griglie<br />

Aspiratori<br />

Marca, Modello, Portata<br />

Marca, Modello, Capacità Lt<br />

Costruttore, Materiale, Capacità Lt<br />

Marca, modello, capacità Lt, N°fabbrica, Data di costruzione,<br />

Pressione max, Temperatura max C°, Tipo membrana<br />

Marca, modello, portata Lt/h, prevalenza, potenza Hp<br />

Costruttore, diametro nominale, pressione max esercizio<br />

Marca, Modello , Pressione<br />

Pressione di taratura, Diametro Nominale<br />

Marca, Modello, Diametro nominale<br />

Marca, Modello, Portata<br />

Marca, Materiale, Tipologia componente<br />

Marca, Modello, Capacità<br />

Tipologia e dimensioni<br />

Tipologia e dimensioni<br />

Marca, Tipologia<br />

Marca, Tipologia<br />

Marca, Tipologia<br />

Marca, Modello, Portata e Potenza<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 130 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti Antincendio<br />

Componenti<br />

soggetti a rilievo<br />

visivo<br />

Centrale Antincendio<br />

Gruppo di<br />

pressurizzazione<br />

Serbatoi Accumulo<br />

VV.FF.<br />

Vasche di Raccolta<br />

VV.FF.<br />

Sprinkler<br />

Naspi<br />

Idranti<br />

Estintori Portatili<br />

Estintori Carellati<br />

Pulsante Allarme<br />

Avvisatore Acustico<br />

Segnale Luminoso<br />

Antincendio<br />

Rivelatori Fumo<br />

Serrande<br />

Tagliafuoco<br />

Filtri Antincendio<br />

Poret REI<br />

Tagliafuoco<br />

Magnete Sgancio<br />

Porte<br />

Segnali Percorsi<br />

d’esodo<br />

Marca, Modello, N° di serie<br />

Dati Tipologici<br />

Marca, modello, prevalenza, alimentazione, portata<br />

Marca, Materiale, Capacità<br />

Materiale, Capacità<br />

Tipologia impianto<br />

Marca , Modello, Materiale cassetta<br />

Tipologia, Classe Uni<br />

Marca, tipo carica, quantità carica, scadenza, ultima revisione,<br />

classe antincendio<br />

Marca, tipo carica, quantità carica, scadenza, ultima revisione,<br />

classe antincendio<br />

Marca, ultima revisione<br />

Marca, ultima revisione<br />

Marca, ultima revisione<br />

Marca, ultima revisione<br />

Marca, modello, tipologia, resistenza REI, dimensioni<br />

Marca, modello, tipologia, resistenza REI, dimensioni<br />

Dati di Targa<br />

Marca, ultima revisione<br />

Marca, ultima revisione<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 131 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti di Sicurezza e Controllo Accessi<br />

Componenti<br />

soggetti a rilievo<br />

visivo<br />

Centrale<br />

Antintrusione<br />

Rilevatori<br />

Presenza<br />

Sirene<br />

Centrale<br />

Accessi<br />

Telecamere<br />

Metal Detector<br />

Lettori Badge<br />

di<br />

Controllo<br />

Cancelli Automatici<br />

Porte Automatiche<br />

Barre Motorizzate<br />

Dati Tipologici<br />

Marca, Modello, N° di serie, Alimentazione<br />

Marca, Modello, N° di serie, Alimentazione<br />

Marca, Modello, N° di serie, Alimentazione<br />

Marca, Modello, N° di serie, Alimentazione<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Marca, Modello<br />

Scheda Anagrafica Manutenzione Impianti Elevatori<br />

Componenti soggetti<br />

a rilievo visivo<br />

Motore<br />

Cabina<br />

Tipologia, Marca, Modello, Potenza<br />

Dati Tipologici<br />

Costruttore, N° di serie, N° di matricola, Portata Max<br />

In concomitanza con l’attività di verifica, rilievo e restituzione, per ciascuno degli impianti relativi al servizio<br />

attivato, deve essere espressa una valutazione sullo stato conservativo/funzionale e sullo stato di<br />

adeguamento normativo.<br />

Tale valutazione deve essere intesa come un giudizio di massima sulle condizioni di conservazione, sullo<br />

stato funzionale dei componenti impiantistici (rendimento impiantistico). Il giudizio è finalizzato sia allo<br />

sviluppo della politica manutentiva (convenienza tecnica) che alla pianificazione e preventivazione del<br />

singolo intervento manutentivo occorrente.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 132 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Lo stato conservativo degli elementi tecnici deve essere monitorato per tutta la durata del Contratto di<br />

fornitura garantendo la reportistica di cui al paragrafo precedente.<br />

Il servizio comprende anche il rilevamento “a vista” dello stato di adeguamento normativo degli impianti e<br />

delle relative condizioni di sicurezza; a titolo indicativo tale attività consiste:<br />

nella verifica dell’esistenza e della validità delle certificazioni e delle autorizzazioni di legge occorrenti;<br />

nella verifica della rispondenza della singola unità tecnologica alla normativa tecnica di funzionamento e<br />

di sicurezza;<br />

nell’individuazione, per ciascuna unità tecnologica interessata, della data entro la quale occorre<br />

richiedere agli Enti preposti la prossima visita ispettiva di legge.<br />

Contestualmente all’attività di aggiornamento della Anagrafica Tecnica viene effettuata l’attività di<br />

restituzione grafica computerizzata.<br />

L’attività di restituzione deve prevedere almeno la consegna di:<br />

planimetrie di tutti i piani dell’Edificio con posizionamento dei componenti principali e dei terminali<br />

oggetto del Servizio di Manutenzione attivato;<br />

planimetrie degli ambienti di seguito elencati, se i componenti rientrano tra quelli oggetto del servizio:<br />

⇒ centrali termiche e sottostazioni;<br />

⇒ centrali frigorifere e sottostazioni CDZ;<br />

⇒ quadri elettrici;<br />

⇒ locali gruppi elettrogeni e gruppi di continuità e rifasamento;<br />

⇒ locali batterie;<br />

⇒ locali cabine di trasformazione MT/BT e/o cabine elettriche MT/BT;<br />

⇒ centrali idriche e antincendio;<br />

⇒ locali centraline TVCC, controllo accessi;<br />

documenti di disposizione funzionali:<br />

⇒ schemi a blocchi dove si illustri l’assetto globale dell’impianto mediante blocchi che rappresentano<br />

l’insieme di componenti;<br />

⇒ schemi funzionali in cui venga mostrato il funzionamento dei sistemi o apparecchiature afferenti al<br />

servizio attivato, per mezzo di circuiti teorici, senza necessariamente tener conto dei dispositivi<br />

utilizzati per l’attuazione delle funzioni stesse.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 133 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

La tipologia degli output di restituzione deve essere chiaramente funzionale al tipo di Servizio di<br />

Manutenzione attivato.<br />

Negli elaborati grafici devono essere riportate le quote scelte. A titolo esemplificativo, nelle piante, devono<br />

essere chiaramente indicate la quota del piano di sezione e le quote dei piani di calpestio.<br />

La quota del piano di sezione deve essere scelta in modo da presentare il maggior numero di informazioni<br />

possibili sull’edificio in questione (porte, finestre, etc.).<br />

Devono essere inoltre elaborate tabelle alfanumeriche in formato Excel riassuntive della consistenza del<br />

singolo edificio, con l’elenco dei componenti tecnologici, suddivise per colonne, riportanti i dati raccolti in<br />

sede di verifica e censimento.<br />

Gli elaborati grafici devono tutti essere forniti in:<br />

formato grafico vettoriale secondo lo standard DWG di Autocad nell’ultima versione disponibile sul<br />

mercato;<br />

formato cartaceo (almeno 3 copie). In generale la rappresentazione dei componenti e terminali<br />

impiantistici rilevati sul campo, avviene adottando una scala di rappresentazione 1:<strong>10</strong>0, salvo i casi in cui<br />

la pianta non rientri nel formato UNI A0, allora viene adottata una rappresentazione in scala 1:200<br />

complessiva del piano e delle rappresentazioni in scala 1:<strong>10</strong>0 di porzioni di pianta.<br />

Deve inoltre essere fornito un indice dettagliato dei documenti consegnati all’Amministrazione.<br />

Gli elaborati sono prodotti utilizzando gli standard definiti dalle norme di riferimento ed in particolare:<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

♦<br />

UNI 73<strong>10</strong>-74 – Cartografia urbana. Rappresentazione convenzionale di aggregati urbani storici<br />

prevalentemente caratterizzati da edilizia multipiana;<br />

UNI 3972 – Disegni tecnici, tratteggi per la rappresentazione dei materiali;<br />

UNI 3968 – Tipi e grossezze di linee;<br />

UNI 936 – Disegni tecnici, formati e disposizione degli elementi grafici dei fogli da disegno;<br />

UNI 938 – Disegni tecnici, formati e piegature dei fogli;<br />

UNI 7559 parte I e II – scritturazioni e caratteristiche unificanti;<br />

UNI 8187 – Disegni tecnici, riquadro delle iscrizioni;<br />

UNI 9511 – Disegni tecnici, rappresentazione delle installazioni;<br />

CEI 3-41 – Insieme di caratteri grafici codificati da usare nella preparazione di documenti utilizzati<br />

nell’elettrotecnica e per lo scambio di informazioni;<br />

D.M. del 30 novembre 1983 – Termini, definizioni generali e simboli grafici di prevenzione incendi.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 134 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Tutti gli elaborati devono risultare tra loro correlati, in ordine al contenuto, in modo che sia possibile<br />

derivarne tutte le informazioni utili.<br />

L’archiviazione dei dati nel database del Sistema Informativo deve essere eseguita in maniera sistematica<br />

secondo il sistema di codifica delle componenti dei sistemi edificio/impianti previsto dalla norma UNI 8290.<br />

Ciascuna delle seguenti categorie impiantistiche, associate ai Servizi di Manutenzione attivati, deve essere<br />

restituita su appositi layers di restituzione grafica:<br />

Impianto Elettrico;<br />

Impianto Idrico sanitario,<br />

Impianto di Riscaldamento;<br />

Impianto di Raffrescamento;<br />

Sistema di Supervisione e Regolazione Automatica<br />

Impianto Antincendio;<br />

Impianti di antintrusione e controllo accessi;<br />

Impianti Speciali<br />

Strutture edili ed affini<br />

Aree a verde<br />

L’effettiva classificazione dei layers da utilizzare in sede di erogazione del servizio sarà concordata con<br />

l’Amministrazione in fase di pianificazione del servizio.<br />

Le planimetrie devono contenere oltre ai blocchi rappresentativi dei componenti e dei terminali impiantistici,<br />

anche:<br />

• il codice alfanumerico identificativo di ciascuno, al quale verranno associate le relative caratteristiche<br />

tecniche implementate nelle tabelle excel di Consistenza Impianti;<br />

• codice numerico progressivo d’ambiente;<br />

• destinazione d’uso per ciascun ambiente;<br />

• altezza degli ambienti;<br />

• superficie lorda e netta di ciascun ambiente;<br />

• versi di salita delle rampe e delle scale;<br />

• versi d’ingresso ai piani;<br />

• versi di apertura delle porte;<br />

• elementi igienico-sanitari nei bagni.<br />

Si precisa che i grafici devono essere dotati di opportune polilinee propedeutiche alla definizione delle<br />

informazioni dimensionali (superfici) richieste.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 135 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

E’ altresì onere a carico dell’Aggiudicataria provvedere, su richiesta dell’Amministrazione e sulla base<br />

dell’anagrafica tecnica raccolta, all’aggiornamento del “Fascicolo del Fabbricato” degli Edifici.<br />

***<br />

I criteri associati alla valutazione sintetica delle condizioni di conservazione ed uso degli elementi tecnici, al<br />

rilievo e alla raccolta dei dati inerenti gli elementi tecnici e al conseguente aggiornamento dell’anagrafica<br />

tecnica possono essere indicati come proposta migliorativa in sede di Offerta Tecnica.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 136 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 4<br />

SERVIZIO DI “CALL CENTER / HELP DESK” E SISTEMA INFORMATIVO<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 137 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 4.1 –SERVIZIO DI “CALL CENTER / HELP DESK”<br />

L’Aggiudicataria deve mettere a disposizione dell’Amministrazione, presso la sede dell’Amministrazione<br />

medesima e per tutta la durata dell’appalto, un apposito “Call Center / Help Desk” dotato di operatore<br />

qualificato, con obbligo di presenza fissa secondo termini e modalità nel seguito descritte, che funga da<br />

centro di ricezione e gestione delle chiamate e, pertanto, finalizzato a raccogliere le richieste di intervento e<br />

a gestire il relativo intervento e ogni diversa segnalazione attinente il servizio espletato.<br />

Il “Call Center / Help Desk” e il predetto operatore, la cui sede operativa è situata presso la sede<br />

dell’Amministrazione, si pone quale punto di contatto dell’utenza per le richieste di informazione, assistenza<br />

e servizio, veicolando il coordinamento dei processi informativi di supporto all’attivazione, al controllo ed alla<br />

risoluzione delle richieste utente e di supporto al controllo dei servizi erogati e della Customer Satisfaction<br />

dell’utente medesimo.<br />

Le informazioni raccolte quotidianamente dal sistema Call Center / Help Desk confluiscono tutte nel<br />

database del Sistema Informativo di cui all’art. 4.2 del presente capitolato.<br />

I costi di attivazione e mantenimento del sistema di “Call Center / Help Desk” (comprese le risorse addette<br />

all’esecuzione del servizio) sono ricomprese nel corrispettivo per i servizi ordinari e programmati di<br />

conduzione e manutenzione.<br />

L’attivazione del servizio di “Call Center / Help Desk” è richiesta dal Direttore dell’Esecuzione del Servizio e/o<br />

dai Building Managers.<br />

L’Aggiudicataria, titolare della fornitura del servizio, si impegna a collaborare con il Direttore dell’Esecuzione<br />

del Servizio e/o con i Building Managers per la pronta attivazione e gestione dello stesso fornendo quanto di<br />

sua competenza.<br />

Gli orari di ricezione chiamate saranno tutti i giorni dell’anno – esclusi sabato, domenica e festivi – dalle ore<br />

09:00 alle ore 18:00.<br />

Resta inteso che, in presenza di particolari e motivate circostanze di necessità e urgenza, l’Amministrazione<br />

si riserva l’eventuale attivazione del “Call Center / Help Desk” anche in orari e giorni esclusi.<br />

L’Aggiudicataria si impegna inoltre a rendere attivo un numero telefonico presidiato per gli intervalli di tempo<br />

non coperti dagli operatori telefonici del servizio di Call Center / Help Desk: il suddetto numero telefonico<br />

presidiato sarà attivato direttamente in automatico dal Call Center con trasferimento della chiamata<br />

proveniente dall’utenza.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 138 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Tale “Call Center” avrà un numero di telefono e di fax dedicati in modo tale da poter gestire le seguenti<br />

attività:<br />

a) richieste di chiarimento sulle modalità di invio e di formalizzazione della richiesta di intervento;<br />

b) ricezione e smistamento di segnalazioni e richieste di intervento;<br />

c) richieste relative allo stato delle segnalazioni e degli eventuali interventi conseguenti, in corso o<br />

programmati;<br />

d) richieste di chiarimento sui servizi oggetto del presente Capitolato;<br />

e) gestione dei solleciti;<br />

f) gestione dei reclami.<br />

Ad ogni chiamata ricevuta, l’Operatore del “Call Center” dovrà assegnare un numero progressivo alla<br />

chiamata e classificarla tra le tipologie di cui sopra o in conformità alle modalità attuative previste dal sistema<br />

informativo adottato.<br />

Al “Call Center” sarà inoltre demandata la registrazione di eventuali segnalazioni effettuate tramite fax.<br />

Le segnalazioni raccolte dal “Call Center” devono essere esaminate dal Building Manager che provvede alla<br />

definizione puntuale delle modalità operative.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 139 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 4.2 – SISTEMA INFORMATIVO<br />

La Regione Lombardia è dotata di un “Sistema Informativo di Supporto Decisionale e Operativo”<br />

(denominato SISDO) per il Facility e il People Service Management utilizzato per la gestione integrata, sia<br />

del mantenimento di tutte le componenti fisiche dell’Edificio, sia dell’organizzazione e della conduzione di<br />

tutte le attività necessarie per le sue funzioni.<br />

SISDO è a disposizione di Infrastrutture Lombarde, inserendosi quindi all’interno di un modello di riferimento<br />

ampio (modello allargato) proprio del Sistema Lombardo.<br />

L’Amministrazione fornirà all’Aggiudicataria, per tutto il periodo di vigenza del contratto di fornitura, il<br />

suddetto Sistema Informativo indispensabile per la gestione integrata, sia del mantenimento di tutte le<br />

componenti fisiche dell’Edificio, sia dell’organizzazione e della conduzione di tutte le attività necessarie per le<br />

sue funzioni oltre che per il supporto delle attività operative e per il controllo dei servizi resi<br />

dall’Aggiudicataria stessa, unitamente alla cessione delle licenze software minime necessarie alla gestione.<br />

Successivamente alla sottoscrizione del Contratto di appalto e con congruo anticipo rispetto alla data di<br />

inizio di erogazione dei servizi, l’Amministrazione organizzerà un corso di formazione all’uso del sistema per<br />

personale abilitato nominato dall’Aggiudicataria (ivi incluso il personale dell’Aggiudicataria adibito al Servizio<br />

di “Call Center / Help Desk”), il cui elenco nominativo e livello di accesso dovrà essere formalizzato<br />

all’interno del Verbale di Consegna.<br />

Il Sistema Informativo sarà integrato con il servizio di “Call Center / Help Desk”, così da poter gestire i dati<br />

caratteristici relativi alle richieste d’intervento ed a tutti i dati statistici correlati alle chiamate in ingresso; sarà<br />

utilizzato per la gestione informatizzata di tutti i documenti utili allo svolgimento delle attività e dell’Anagrafica<br />

Tecnica dei beni edilizio/impiantistici.<br />

Il Sistema Informativo integra, infatti, un modulo software per l’inserimento e la gestione informatica delle<br />

richieste di intervento ricevute dal “Call Center / Help Desk”. L’inserimento delle richieste di intervento<br />

ricevute avviene a cura dell’operatore “Call Center – Help Desk”.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 140 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 5<br />

PROCEDURE E DOCUMENTI<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 141 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 5.1 – PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ: PROGRAMMA<br />

OPERATIVO DEGLI INTERVENTI (POI)<br />

Per “Pianificazione e programmazione delle attività” si intende l’insieme delle attività relative alla<br />

schedulazione temporale dei singoli interventi previsti dai protocolli del servizio di conduzione e<br />

manutenzione ordinaria e programmata che danno altresì origine al Programma Operativo degli Interventi<br />

(POI).<br />

Nella redazione di tale programma, l’Aggiudicataria si pone quale obiettivo la gestione ottimizzata delle<br />

risorse dedicate alla esecuzione dei servizi, in modo da massimizzarne l’efficienza.<br />

Il POI è inserito, a cura dell’Aggiudicataria nel Sistema Informativo messo a disposizione<br />

dall’Amministrazione, secondo modalità meglio specificate durante il corso di formazione degli operatori<br />

(vedi Art. 4.2 del capitolato).<br />

A titolo esemplificativo e non esaustivo, per ciascuna prestazione sarà prodotto un numero di pianificazioni<br />

pari alla frequenza stabilita.<br />

Ad esempio: se una prestazione va eseguita con frequenza bisettimanale, in un mese saranno prodotte due<br />

pianificazioni per la stessa prestazione.<br />

Di seguito è riportata una tabella esemplificativa nella quale vengono indicate due prestazioni diverse con<br />

due pianificazioni ciascuna.<br />

PIANIFICAZIONI<br />

Prestazione n°1<br />

Sistema tvcc consolle<br />

telecamera, controllo<br />

e/o prova<br />

funzionamento<br />

Sistema tvcc consolle<br />

telecamera, controllo<br />

e/o prova<br />

funzionamento<br />

Prestazione n°2<br />

Sistema tvcc consolle<br />

telecamera, pulizia<br />

generale<br />

Sistema tvcc consolle<br />

telecamera, pulizia<br />

generale<br />

SEDE PIANO EQ_STD FREQ<br />

DATA PRIMA DATA INIZIO DATA FINE<br />

PIANIFIC. PIANIFICATA PIANIFICATA<br />

Sistema tvcc<br />

Pirelli<br />

consolle 6 MESI 15/01/2009 15/01/2009 15/01/2009<br />

telecamera<br />

Sistema tvcc<br />

Pirelli<br />

consolle 6 MESI 15/01/2009 15/07/2009 15/07/2009<br />

telecamera<br />

Sistema tvcc<br />

Pirelli<br />

consolle 1 ANNO 15/01/2009 15/01/2009 15/01/2009<br />

telecamera<br />

Sistema tvcc<br />

Pirelli<br />

consolle 1 ANNO 15/01/2009 15/01/20<strong>10</strong> 15/01/20<strong>10</strong><br />

telecamera<br />

Le pianificazioni vengono generate automaticamente in relazione al periodo di competenza, sulla base dei<br />

termini di programmazione previsti dal sistema.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 142 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Le date che risultano dalla generazione automatica potranno essere modulate o spostate in base a criteri di<br />

opportunità dell’Aggiudicataria o secondo le esigenze dell’Amministrazione.<br />

A livello di pianificazione dovranno essere specificate:<br />

- una data di inizio - pianificata: proposta dal sistema quale pianificazione automatica e modificabile<br />

dal responsabile della pianificazione;<br />

- una data di fine - pianificata: identificata in automatico con la suddetta data di inizio e modificabile<br />

ai fini dei servizi manutentivi svolti in più fasi temporali successive.<br />

Le pianificazioni sono eseguite a cura dell’Aggiudicataria e sono visibili dall’Amministrazione (Building<br />

Managers) e Regione Lombardia (Referenti di Sede) ai fini di eventuali modifiche che si ritenessero<br />

necessarie previo accordo con l’Aggiudicataria.<br />

La pianificazione è di tipo fisso ovvero, nel calcolo della nuova data di inizio pianificata, si parte sempre dalla<br />

data di partenza dei programmi e non dall’ultima data di inizio pianificata e nemmeno dalla data di chiusura<br />

effettiva dei lavori.<br />

Entro 45 (quarantacinque) giorni naturali e consecutivi dalla data della comunicazione del provvedimento di<br />

aggiudicazione definitiva della procedura di gara, l’Aggiudicataria consegna all’Amministrazione il<br />

programma operativo degli interventi (POI).<br />

Entro 30 (trenta) giorni naturali e consecutivi dalla data dell’approvazione, da parte dell’Amministrazione, il<br />

POI dovrà essere inserito, a cura dell’Aggiudicataria, nel Sistema Informativo messo a disposizione<br />

dall’Amministrazione, secondo modalità meglio specificate durante il corso di formazione degli operatori<br />

(vedi Art. 4.2 del capitolato).<br />

In caso di mancata consegna all’Amministrazione o di mancato inserimento nel sistema informativo del<br />

Programma Operativo degli Interventi nei termini sopra definiti, si applicheranno le penali di cui all’art. 21,<br />

lettera f) del Contratto.<br />

ART. 5.2 – GENERAZIONE E CHIUSURA DEGLI ORDINI DI LAVORO (ODL)<br />

Gli Ordini di Lavoro (ODL) rappresentano le attività di manutenzione ordinaria effettive che l’Aggiudicataria<br />

deve eseguire.<br />

La generazione degli ODL è eseguita dall’Aggiudicataria mediante una specifica visualizzazione del Sistema<br />

Informativo che ne consente la generazione automatica sulla base delle pianificazioni del servizio di cui al<br />

precedente art. 5.1.<br />

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Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

Così come a livello di pianificazione, anche a livello di ODL devono essere specificate una data di inizio -<br />

pianificata ed una data di fine - pianificata.<br />

Una volta confermate le pianificazioni queste sono trasformate in ODL secondo il seguente criterio: per ogni<br />

pianificazione sarà creato un ODL con data di inizio - pianificata e data di fine - pianificata coincidenti<br />

rispetto a quelle della pianificazione effettuata.<br />

La creazione degli ODL avviene dopo l’approvazione, da parte dell’Amministrazione, della pianificazione<br />

effettuata nel Sistema Informativo.<br />

Il piano dei servizi manutentivi con cadenza mensile rimane fissato per il mese di competenza, mentre la<br />

chiusura dei singoli ODL può avvenire con maggiore flessibilità.<br />

Mediante l’utilizzo del Sistema Informativo, l’Aggiudicataria stampa i singoli ODL per il personale operativo<br />

addetto all’esecuzione dei servizi. L’ODL riporta i dati significativi dell’intervento, in particolare sede di<br />

riferimento, piano di riferimento, gruppo di programma, tipo di prestazione, data di inizio, data di fine, ecc…<br />

Sono inoltre accessibili apposite finestre ove inserire l’esito dell’attività o eventuali note in relazione a<br />

problemi riscontrati dall’operatore (esempio: impossibilità d’intervento per porte chiuse, con annotazione<br />

delle stanze non accessibili).<br />

L’Aggiudicataria deve trasferire tutte le informazioni raccolte nel Sistema Informativo ai fini della procedura di<br />

chiusura complessiva dell’ODL, imputando la data di chiusura, l’esito (completato, annullato, rinviato),<br />

l’operatore ed un commento.<br />

La chiusura dell’ODL attuata in più fasi temporali successive è attestata dall’Aggiudicataria nel giorno del<br />

completamento di tutte le attività ivi ricomprese.<br />

Entro 60 giorni dalla data di chiusura dell’ODL inserita dall’Aggiudicataria, l’Amministrazione si riserva di<br />

verificarne la corretta esecuzione al fine di addivenire alla “chiusura” definitiva dell’ODL (approvazione<br />

dell’ODL) nell’ambito del Sistema Informativo.<br />

In caso di non approvazione, l’Amministrazione ne contesta la chiusura apposta dall’Aggiudicataria<br />

inserendo la dizione “non eseguiti” o “non correttamente eseguiti” e generando nuovi ODL con conseguente<br />

applicazione delle penali a norma di contratto.<br />

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Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 5.3 – VERBALE DI CONTROLLO (VDC)<br />

E’ l’elaborato mensile che riporta il controllo dello stato d’avanzamento delle attività previste nel POI, in<br />

relazione a ciascun ODL eseguito e approvato dall’Amministrazione (chiusura definitiva, vedi art. 5.2.),<br />

secondo la pianificazione / programmazione stabilita per il periodo di competenza.<br />

L’approvazione del VDC da parte del Building Manager, con tutte le annotazioni in esso riportate, vale come<br />

sola accettazione dell’avvenuta esecuzione del servizio e degli interventi eseguiti dall’Aggiudicataria.<br />

Al VDC dovrà essere allegato, per ogni servizio erogato e successivi Atti Aggiuntivi, un documento di sintesi<br />

contenente informazioni dettagliate relative ai singoli ODL effettuati, sia ordinari che straordinari.<br />

ART. 5.4 – PIANO DETTAGLIATO DEGLI INTERVENTI<br />

Il Piano Dettagliato degli Interventi (di seguito PDI) è il documento redatto dall’Aggiudicataria che<br />

rappresenta nel dettaglio la progettazione e pianificazione dei servizi dovuti.<br />

In tale documento sono inoltre riportati il calendario lavorativo per l’erogazione dei servizi, le informazioni di<br />

base per la gestione e il controllo del livello di servizio. Una volta approvato dall’Amministrazione, tale<br />

documento sarà parte integrante del Contratto.<br />

L’Aggiudicataria ha l'obbligo di presentare il Piano Dettagliato degli Interventi entro 45 (quarantacinque)<br />

giorni naturali e consecutivi dalla data della comunicazione del provvedimento di aggiudicazione definitiva<br />

della procedura di gara.<br />

Entro 30 (trenta) giorni naturali e consecutivi dalla data dell’approvazione del Piano Dettagliato degli<br />

Interventi (PDI), da parte dell’Amministrazione, il predetto Piano Dettagliato degli Interventi (PDI) dovrà<br />

essere inserito, a cura dell’Aggiudicataria, nel Sistema Informativo messo a disposizione<br />

dall’Amministrazione, secondo le modalità meglio specificate durante il corso di formazione degli operatori<br />

(vedi Art. 4.2 del capitolato).<br />

In caso di mancata consegna all’Amministrazione o di mancato inserimento nel sistema informativo del<br />

Piano Dettagliato degli Interventi nei termini sopra definiti, si applicheranno le penali di cui all’art. 21, lettera<br />

f), del Contratto.<br />

Il Piano Dettagliato degli Interventi è suddiviso in due sezioni relative a:<br />

I. Interventi per attività ordinarie;<br />

II. Calendario lavorativo;<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 145 di 395


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Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

I: Interventi per attività ordinarie<br />

In questa sezione del Piano Dettagliato degli Interventi dovranno essere contenute, per ogni servizio, tutte le<br />

attività definite dagli standard previsti nel presente Capitolato, o proposte dall’Aggiudicataria in fase di gara,<br />

nonché tutte le eventuali ulteriori personalizzazioni richieste dall’Amministrazione, suddivise in:<br />

interventi compresi, in base al Capitolato, nel servizio ordinario, considerando che, nel caso dei servizi di<br />

manutenzione degli impianti di cui alla Sezione 1 del presente capitolato, si considererà compresa nel<br />

corrispettivo pattuito qualsiasi attività di controllo e manutenzione, preventiva e periodica (anche qualora<br />

si richieda una frequenza maggiore rispetto a quanto indicato nei protocolli di manutenzione o altrimenti<br />

stabilito dal presente Capitolato) necessaria a garantire il corretto funzionamento degli impianti;<br />

interventi richiesti esplicitamente dall’Amministrazione o proposti dall’Aggiudicataria.<br />

La presente sezione dovrà comprendere informazioni quali la data di inizio di erogazione dei servizi, il tipo di<br />

intervento, la frequenza di intervento, le risorse necessarie (manodopera, materiali, attrezzature, etc.),<br />

l’oggetto (edificio, impianto, macchina etc.) su cui va effettuato l’intervento e la durata dell’intervento stesso.<br />

Tale sezione dovrà configurarsi come una pianificazione temporale delle attività ordinarie con individuazione<br />

dei luoghi di intervento relativamente a tutti i servizi prescelti dall’Amministrazione in riferimento agli immobili<br />

individuati.<br />

Nel processo di redazione del Piano Dettagliato degli Interventi, vale il principio della continuità del servizio;<br />

ciò significa che la pianificazione temporale delle attività dovrà tenere conto delle azioni effettuate dal<br />

precedente fornitore del servizio.<br />

Se viceversa non vi sia evidenza dell’effettuazione dell’attività programmata da parte del precedente<br />

fornitore del servizio, questa va prevista nel Piano Dettagliato degli Interventi entro 30 (trenta) giorni naturali<br />

e consecutivi dall’attivazione del servizio, comunque concordata con il Building Manager.<br />

Resta inteso che l’Aggiudicataria dovrà garantire la continuità dei servizi presi in carico e dovrà quindi<br />

coordinarsi – attraverso il Building Manager - con eventuali fornitori a cui è subentrata.<br />

II: Calendario lavorativo<br />

In questa sezione sarà riportato il calendario lavorativo relativo a ciascun Edificio oggetto dell’appalto e<br />

conterrà le informazioni necessarie per far sì che l’erogazione dei servizi non intralci le normali attività svolte<br />

nell’Edificio interessato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 146 di 395


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Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

In base a tale calendario dovranno quindi essere esplicitate, per ogni singolo servizio, modalità operative,<br />

giorni, orari e/o fasce orarie che dovranno essere rispettate nei vari periodi dell’anno, per l’erogazione del<br />

servizio stesso. In questa sezione saranno riportate anche le eventuali variazioni di orario rispetto a quanto<br />

inizialmente prescritto nel Capitolato.<br />

L’Amministrazione, una volta ricevuto il Piano Dettagliato degli Interventi, potrà entro il termine di 30 (trenta)<br />

giorni naturali e consecutivi:<br />

⇒ approvarlo, senza richiedere modifiche;<br />

⇒ far pervenire, a mezzo del Building Manager, le proprie deduzioni all’Aggiudicataria la quale dovrà<br />

redigere una nuova versione che tenga conto delle predette osservazioni entro i successivi 20 (venti)<br />

giorni naturali e consecutivi; eventuali ritardi nella presentazione delle risposte alle deduzioni<br />

dell’Amministrazione determina l’applicazione della penale a norma di Contratto.<br />

Il Piano Dettagliato degli Interventi, approvato dall’Amministrazione formerà parte integrante del Capitolato.<br />

Il Piano Dettagliato degli interventi dovrà essere aggiornato, a cura dell’Aggiudicataria, fermo restando che<br />

qualsiasi revisione dello stesso dovrà essere sottoposta al Building Manager dell’Amministrazione per<br />

approvazione/accettazione.<br />

L’aggiornamento del Piano Dettagliato degli Interventi è ammesso esclusivamente per variazioni inerenti i<br />

servizi ordinari.<br />

Si precisa, pertanto, che l’aggiornamento del Piano Dettagliato degli Interventi si riferisce a:<br />

⇒ variazione del numero e/o della modalità di erogazione dei servizi ordinari;<br />

⇒ variazioni nella consistenza (numero di immobili ed estensione);<br />

⇒ variazioni nella consistenza a seguito dell’anagrafica tecnica prodotta;<br />

⇒ variazione del calendario lavorativo dell’unità di gestione.<br />

Entro 30 giorni naturali e consecutivi dalla data del’approvazione del Piano Dettagliato degli Interventi (PDI)<br />

da parte dell’Amministrazione il predetto Piano Dettagliato degli Interventi (PDI) dovrà essere inserito, a cura<br />

dell’Aggiudicataria, nel Sistema Informativo messo a disposizione dall’Amministrazione, secondo modalità<br />

meglio specificate durante il corso di formazione degli operatori (vedi Art. 4.2 del Capitolato); in caso di<br />

mancato inserimento del PDI nel sistema informativo, nei termini sopra definiti, si applicheranno le penali a<br />

norma di contratto.<br />

Il PDI recepirà le proposte migliorative all’uopo formulate dall’aggiudicataria in sede di gara.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 147 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 5.5 – VERBALE DI CONSEGNA E RICONSEGNA<br />

Il Verbale di Consegna rappresenta il documento con il quale l’Aggiudicataria prende formalmente in carico<br />

le strutture, gli impianti, i locali, le aree e le parti di Edificio ove i suddetti si trovano.<br />

Il Verbale dovrà essere redatto in duplice copia in contraddittorio tra l’Amministrazione e l’Aggiudicataria<br />

entro 30 (trenta) giorni dalla data di decorrenza del Contratto.<br />

La data di sottoscrizione del Verbale non costituisce la data di inizio di erogazione dei servizi, la quale<br />

avverrà a norma di Contratto.<br />

Il Verbale di Consegna dovrà prevedere le seguenti sezioni:<br />

Sezione 1: attestazione della presa in consegna dell’Edificio: contiene il dettaglio della consistenza<br />

dell’Edificio preso in carico dall’Aggiudicataria, con indicazione esplicita della tipologia e dei relativi<br />

quantitativi e dei corrispondenti servizi attivati, oltre all’elenco della documentazione e certificazione tecnica<br />

di legge rappresentativa della singola tipologia di impianto in possesso dell’Amministrazione, che la stessa<br />

consegna all’Aggiudicataria.<br />

Sezione 2: organizzazione dell’Aggiudicataria: riporta l’organigramma nominativo relativo alla struttura<br />

predisposta dall’Aggiudicataria per la gestione tecnica ed operativa dei servizi erogati;<br />

L’Edificio specificatamente indicato nel Verbale di Consegna deve essere riconsegnato alla scadenza<br />

dell’appalto, previa verifica in contraddittorio tra l’Amministrazione e l’Aggiudicataria, mediante un Verbale di<br />

Riconsegna attestante:<br />

(I)<br />

(II)<br />

(III)<br />

(IV)<br />

(V)<br />

lo stato delle strutture, impianti, locali, aree e le parti di Edificio ove questi si trovano, fermo restando<br />

che l’Edificio oggetto dell’appalto dovrà risultare, alla scadenza del Contratto, in stato manutentivo e di<br />

funzionamento degli impianti buono e comunque di livello non inferiore a quello posseduto dall’Edificio<br />

alla data della decorrenza del Contratto;<br />

rendimenti dei sistemi e rendimento globale medio stagionale;<br />

specifica dichiarazione resa per ciascun impianto a firma di professionista abilitato, attestante la<br />

permanenza della rispondenza normativa vigente all’atto del Verbale di Consegna o dell’adeguamento<br />

successivo degli impianti;<br />

la riconsegna di tutta la documentazione e certificazione tecnica di legge rappresentativa della singola<br />

tipologia di impianto originariamente consegnata all’Aggiudicataria dall’Amministrazione, fermo<br />

restando che l’eventuale inadempienza o omissione riscontrata nella tenuta di libretti, registri, ecc.,<br />

rispetto a quanto previsto dalle normative vigenti, sono a totale carico dell’Aggiudicataria;<br />

la consegna dell’Anagrafica Tecnica, secondo quanto meglio specificato all’art. 3.3 di questo<br />

Capitolato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 148 di 395


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SEZIONE 6<br />

ONERI A CARICO DELLA SOCIETÀ AGGIUDICATARIA<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 149 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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ART. 6.1 – DISPOSIZIONI LEGISLATIVE DI RIFERIMENTO<br />

Le attività oggetto del presente appalto sono disciplinate dalla normativa europea, statale e regionale vigente<br />

in materia che deve intendersi integralmente richiamata ai fini del presente Capitolato.<br />

Inoltre, in via graduale, le attività oggetto del presente appalto sono disciplinate dalle norme regolamentari di<br />

emanazione locale inerenti alle attività medesime, che si intendono anch’esse integralmente richiamate ai<br />

fini del presente Capitolato.<br />

In particolare, l’Aggiudicataria deve eseguire le attività oggetto del presente appalto nella piena osservanza<br />

di leggi e regolamenti anche locali vigenti in materia di:<br />

• gestione dei servizi affidati;<br />

• sicurezza degli impianti di qualsiasi tipo;<br />

• smaltimento dei rifiuti speciali;<br />

• prevenzione incendi;<br />

• esercizio ascensori e montacarichi;<br />

• sicurezza e salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro;<br />

• assunzioni obbligatorie e patti sindacali;<br />

• tutela delle acque e trattamento delle acque reflue;<br />

• circolazione stradale, tutela e conservazione del suolo pubblico;<br />

• prevenzione della criminalità mafiosa;<br />

• superamento ed eliminazione delle barriere architettoniche;<br />

• progettazione ed esecuzione di opere in muratura, ferro e cemento armato;<br />

• esecuzione di opere per lo Stato;<br />

• collaudi e certificazioni delle opere eseguite;<br />

• sicurezza cantieri;<br />

• D.I.A. e permesso di costruire da parte del Comune;<br />

• norme di sicurezza negli impieghi degli oli minerali.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 150 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 6.2 – ONERI ED OBBLIGHI DELL’AGGIUDICATARIA<br />

L’Aggiudicataria, assumendo verso l’Amministrazione il ruolo di fornitore globale, deve garantire la<br />

completezza e la omogeneità della prestazione, e deve pertanto farsi carico della efficienza dei servizi<br />

richiesti.<br />

E’ compito dell’Aggiudicataria gestire nei tempi e nelle modalità definite gli interventi presso gli Edifici<br />

compresi nel contratto e verificare che siano rispettate integralmente le disposizioni in materia di sicurezza<br />

sul lavoro.<br />

L’Aggiudicataria è obbligata ad adottare, nell’esecuzione di tutte le attività, ogni procedimento ed ogni<br />

cautela necessari a garantire la vita e l’incolumità degli operai, delle persone addette e dei terzi, nonché ad<br />

evitare qualsiasi danno agli impianti, a beni pubblici o privati.<br />

I punti di intervento dovranno essere difesi/segnalati mediante assiti, sbarramenti, cavalletti, coni, birilli,<br />

piastrine, cartelli di avviso, di prescrizione e di indicazione, comunque mediante tutti gli altri mezzi ed opere<br />

necessari per garantire l'incolumità degli operai, delle persone addette ai lavori e dei terzi, nonché per<br />

evitare danni ad altre opere esistenti attuando una completa protezione e segnalazione delle aree occupate.<br />

L’Aggiudicataria si impegna a:<br />

a. liberare l’Amministrazione ed i suoi incaricati da qualsiasi pretesa, azione o molestia di terzi derivante<br />

dall’esecuzione dei servizi oggetto del presente Capitolato;<br />

b. attenersi alle disposizioni che saranno emanate dal Building Manager nell'intento di arrecare il minimo<br />

disturbo o intralcio al regolare funzionamento degli ambienti eventualmente interessati dai servizi<br />

appaltati, anche se ciò comporti l’esecuzione degli stessi a gradi, limitando l'attività lavorativa ad alcuni<br />

ambienti e con sospensione durante alcune ore della giornata, od obblighi il personale a percorsi più<br />

lunghi e disagiati;<br />

c. mantenere sui luoghi di svolgimento delle attività una severa disciplina da parte del suo personale, con<br />

l'osservanza scrupolosa delle particolari disposizioni di volta in volta impartite e con facoltà, da parte dal<br />

Building Manager, di chiedere l'allontanamento di quegli operai o incaricati che non fossero – per<br />

qualsiasi motivo – graditi all’Amministrazione;<br />

d. utilizzare, per le attività dell’Appalto, personale abilitato ai sensi di legge nei casi prescritti e munito di<br />

preparazione professionale e di conoscenze tecniche adeguate. Lo stesso personale dovrà avere<br />

conoscenza delle norme antinfortunistiche ed sarà tenuto all'osservanza delle norme interne<br />

dell’Amministrazione e delle disposizioni che saranno impartite dal Building Manager;<br />

e. garantire e vigilare affinchè il personale adibito al servizio tenga un comportamento improntato alla<br />

massima educazione, cortesia e correttezza oltreché alla diligenza professionale richiesta dalla natura del<br />

servizio;<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 151 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

f. garantire e vigilare affinchè il personale adibito al servizio si presenti in servizio in divisa da lavoro e in<br />

modo decoroso, fermo restando che le divise dovranno essere approvate dall’Amministrazione e riportare<br />

il logo dell’Aggiudicataria con il nome, cognome, qualifica e la fotografia identificativa del dipendente; le<br />

stesse dovranno essere disponibili dalla data di inizio di esecuzione del servizio e dovranno essere<br />

sempre pulite, in ordine e conformi alla normativa vigente ed al luogo in cui si svolge il servizio;<br />

g. istruire il proprio personale affinchè:<br />

si adegui tassativamente alle disposizioni impartite dall’Amministrazione Aggiudicatrice e da Regione<br />

Lombardia e al rispetto delle norme di cui all’art. 20 del D.Lgs. 81/2008;<br />

comunichi immediatamente al suo superiore qualunque evento accidentale (es. danni non<br />

intenzionali, ecc.) che dovesse accadere nell’espletamento del servizio;<br />

provveda alla riconsegna di cose, indipendentemente dal valore e dallo stato, che dovesse rinvenire<br />

nel corso dell’espletamento del servizio;<br />

rifiuti qualsiasi compenso o regalia.<br />

h. assumere la responsabilità e la custodia dei locali e delle aree ad essa affidati e di tutto quanto è in essi<br />

contenuto, secondo le norme stabilite in tema di comodato;<br />

i. garantire, anche per gli eventuali subappaltatori e per tutto il personale impiegato a qualsiasi titolo<br />

nell’esecuzione dei servizi oggetto dell’appalto, a non diffondere o utilizzare notizie, informazioni,<br />

documenti di proprietà dell’Amministrazione o di Regione Lombardia dei quali dovesse venire in qualsiasi<br />

modo a conoscenza nel corso del periodo di vigenza del contratto;<br />

j. assicurare la regolare continuità del servizio.<br />

Sono a carico dell’Aggiudicataria gli oneri e gli obblighi e le relative spese derivanti dai Servizi appaltati, sia<br />

per i servizi ordinari e programmati di gestione e conduzione che per i servizi di manutenzione straordinaria<br />

ed interventi a richiesta.<br />

L’Aggiudicataria, nella determinazione dei prezzi offerti per la esecuzione dei servizi oggetto del presente<br />

Capitolato, ha pertanto tenuto in debito conto i suddetti oneri ed obblighi, come qualsivoglia altro onere<br />

indicato o richiamato nel testo del presente Capitolato nonché di tutte le circostanze che direttamente e<br />

indirettamente possono aver influenza sui relativi costi.<br />

Si precisa inoltre che tutti gli interventi manutentivi, sia ordinari che straordinari, da effettuarsi su impianti<br />

rientranti nelle previsioni di cui alla Legge 46/90 devono essere eseguiti da impresa a ciò abilitata, la quale<br />

deve anche rilasciare, a cura di personale abilitato ai sensi di legge, le prescritte certificazioni di conformità,<br />

ogni qualvolta si rendano necessarie.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 152 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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ART. 6.3 – SICUREZZA SUL LAVORO<br />

Art. 6.3.1 – Informazione e Formazione dei Lavoratori e Dispositivi di Protezione Individuale<br />

L’Aggiudicataria, in ottemperanza alle disposizioni del Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 (Attuazione<br />

Direttive CEE 89/391, 89/654, 89/655, 89/656, 90/269, 90/270, 90/394 e 90/679, riguardanti il miglioramento<br />

della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro) e successive modifiche ed integrazioni:<br />

• deve provvedere affinché il proprio personale, addetto alla esecuzione dei servizi di cui al presente<br />

Capitolato, riceva una adeguata informazione e formazione sui rischi specifici propri delle attività<br />

connesse con l’esecuzione dei servizi stessi, nonché sulle misure di prevenzione e protezione da<br />

adottare in materia di sicurezza sul lavoro e di tutela dell'ambiente;<br />

• deve dotare il proprio personale di adeguati dispositivi di protezione individuali e collettivi (ad es. elmetti,<br />

cinture di sicurezza, guanti, occhiali di sicurezza, ecc.) in relazione alla tipologia delle attività oggetto dei<br />

servizi di cui al presente capitolato.<br />

Art. 6.3.2 – INFORMAZIONE SUI RISCHI SPECIFICI<br />

L’Amministrazione, attraverso persona idonea (Building Manager o altri da lui espressamente incaricati),<br />

fornirà preventivamente all’Aggiudicataria dettagliate informazioni sui rischi specifici esistenti nell'area in cui<br />

è destinata ad operare, in relazione ai servizi oggetto del Capitolato, al fine di consentire all’Aggiudicataria<br />

l’adozione delle misure di prevenzione e di emergenza in relazione alla attività da svolgere.<br />

L’Aggiudicataria si impegna a portare a conoscenza di tali rischi i propri dipendenti destinati a prestare la loro<br />

opera nell'area predetta, a controllare l'applicazione delle misure di prevenzione e a sviluppare un costante<br />

controllo durante l'esecuzione delle attività.<br />

Art. 6.3.3 – Piano di Sicurezza Lavoro<br />

Ad integrazione di quanto precedentemente indicato in materia di sicurezza sul lavoro, l’Aggiudicataria, ove<br />

in relazione all’incarico affidato si renda necessario, predispone un Piano di Sicurezza ai sensi del D.lgs. 9<br />

aprile 2008 n° 81 e s.m.i..<br />

Copia del Piano di Sicurezza deve essere consegnata al Responsabile della Sicurezza ed ai Rappresentanti<br />

dei Lavoratori dell’Aggiudicataria, nonché al Direttore dell’Esecuzione del Servizio, secondo quanto meglio<br />

specificato nel Contratto.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 153 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

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ART. 6.4 – VALUTAZIONE DEGLI ASPETTI AMBIENTALI SIGNIFICATIVI E MISURE PER LA<br />

RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE<br />

Sulla base dei servizi richiesti, si provvede ad una pre-analisi ambientale al fine di evidenziare gli aspetti e i<br />

livelli ambientali minimi dei servizi richiesti e gli accorgimenti per ridurre al minimo gli eventuali impatti, ai<br />

quali l’Aggiudicataria si deve uniformare.<br />

A) STRUTTURE EDILI<br />

Aspetto ambientale Obiettivo Accorgimento<br />

Rifiuti<br />

Contaminazione<br />

terreno<br />

del<br />

Utilizzo di acqua,<br />

combustibili, energia<br />

e altre risorse<br />

Ridurre la quantità di rifiuti<br />

prodotti<br />

Ridurre il rischio di<br />

versamento di sostanze<br />

pericolose<br />

Conservare le risorse<br />

naturali e ridurre gli sprechi<br />

Gli eventuali materiali di risulta di scavi,<br />

disfacimenti, demolizioni, ecc. sono rigorosamente<br />

stoccati in apposite aree, protetti con difese e<br />

smaltiti al più presto in conformità alle normative in<br />

materia<br />

Formazione/sensibilizzazione del personale alla<br />

gestione dei controlli a salvaguardia del suolo, del<br />

sottosuolo e delle acquee sotterranee al fine di<br />

prevenire potenziali inquinamenti durante le attività<br />

di movimentazione dei rifiuti e di manutenzione e<br />

pulizia dei cantieri ed altre attività critiche.<br />

Manutenere regolarmente i dispositivi di<br />

contenimento degli inquinanti. Sorveglianza degli<br />

scarichi.<br />

Mantenimento in efficienza degli<br />

strumenti/apparecchiature utilizzati.<br />

Utilizzo e stoccaggio di prodotti e sostanze<br />

pericolose dopo attenta verifica della relativa<br />

scheda di sicurezza.<br />

Corretta gestione dei contenitori e dei serbatoi e<br />

delle vasche (oli, gasolio, ecc.)<br />

Rumore, odori,<br />

polveri, vibrazioni e<br />

impatto visivo<br />

Sicurezza e salute<br />

dei lavoratori<br />

Ridurre il rumore, gli odori,<br />

le polveri, le vibrazioni e<br />

l’impatto visivo dovuto ai<br />

cantieri temporanei<br />

Mantenimento<br />

e<br />

miglioramento continuo dei<br />

livelli di sicurezza<br />

Abbassare il livello di emissione acustica verso<br />

l’esterno (impiego di attrezzature meno rumorose e<br />

certificate, riduzione dei tempi di esecuzione,<br />

rispetto degli orari, ecc.). Utilizzo di protezioni e<br />

barriere atte ad evitare la propagazione di polveri e<br />

circoscrivere l’area interessata al fine di<br />

salvaguardare l’impatto visivo del cantiere. Prestare<br />

particolare attenzione all’ordine e alla pulizia<br />

dell’area.<br />

Formazione e sensibilizzazione del personale.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 154 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

B) IMPIANTI ELETTRICI<br />

Aspetto ambientale Obiettivo Accorgimento<br />

Rifiuti<br />

Utilizzo di acqua,<br />

combustibili, energia<br />

e altre risorse<br />

Ridurre la quantità di rifiuti<br />

prodotti<br />

Conservare le risorse<br />

naturali e ridurre gli sprechi<br />

Gli eventuali materiali di risulta di scavi,<br />

disfacimenti, demolizioni, ecc. sono rigorosamente<br />

stoccati in apposite aree, protetti con difese e<br />

smaltiti al più presto in conformità alle normative in<br />

materia.<br />

Mantenimento in efficienza degli<br />

strumenti/apparecchiature utilizzati.<br />

Uso di lampade ad alta efficienza.<br />

Utilizzo di procedure per il monitoraggio dei carichi<br />

e consumi elettrici.<br />

Rumore Ridurre il rumore Abbassare il livello di emissione acustica verso<br />

l’esterno (impiego di attrezzature meno rumorose e<br />

certificate, riduzione dei tempi di esecuzione,<br />

rispetto degli orari, ecc.).<br />

Sicurezza e salute<br />

dei lavoratori<br />

Mantenimento<br />

e<br />

miglioramento continuo dei<br />

livelli di sicurezza<br />

Formazione e sensibilizzazione del personale.<br />

C) IMPIANTI ANTINCENDIO<br />

Aspetto ambientale Obiettivo Accorgimento<br />

Rifiuti<br />

Sicurezza e salute<br />

dei lavoratori<br />

Ridurre la quantità di rifiuti<br />

prodotti<br />

Mantenimento<br />

e<br />

miglioramento continuo dei<br />

livelli di sicurezza<br />

Gli eventuali materiali di risulta di scavi,<br />

disfacimenti, demolizioni, ecc. sono rigorosamente<br />

stoccati in apposite aree, protetti con difese e<br />

smaltiti al più presto in conformità alle normative in<br />

materia.<br />

Formazione e sensibilizzazione del personale.<br />

D) IMPIANTI DI SICUREZZA E CONTROLLO ACCESSI<br />

Aspetto ambientale Obiettivo Accorgimento<br />

Utilizzo di acqua,<br />

combustibili, energia<br />

e altre risorse<br />

Sicurezza e salute<br />

dei lavoratori<br />

Conservare le risorse<br />

naturali e ridurre gli sprechi<br />

Mantenimento<br />

e<br />

miglioramento continuo dei<br />

livelli di sicurezza<br />

Mantenimento in efficienza degli<br />

strumenti/apparecchiature utilizzati.<br />

Formazione e sensibilizzazione del personale.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 155 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

E) IMPIANTI DI CLIMATIZZAZIONE<br />

Aspetto ambientale Obiettivo Accorgimento<br />

Riduzione dei<br />

consumi<br />

Emissione in<br />

atmosfera (inquinanti<br />

e sostanze lesive<br />

dell’ozono)<br />

Scarichi idrici<br />

Rifiuti<br />

Contaminazione del<br />

terreno<br />

Utilizzo di acqua,<br />

combustibili, energia<br />

e altre risorse<br />

Ridurre il consumo dei<br />

combustibili utilizzati<br />

Ridurre l’emissione di<br />

inquinanti in atmosfera<br />

Ridurre l’apporto di agenti<br />

patogeni<br />

Ridurre la quantità di rifiuti<br />

prodotti<br />

Ridurre il rischio di<br />

versamento di sostanze<br />

pericolose<br />

Conservare le risorse<br />

naturali e ridurre gli sprechi<br />

Adottare tutte le azioni necessarie a ridurre tale<br />

rischio (utilizzo di combustibili meno inquinanti e<br />

sistemi di abbattimento).<br />

Utilizzo di adeguate procedure manutentive che<br />

comportino un funzionamento sempre ottimale degli<br />

impianti e dei sistemi di abbattimento e<br />

depurazione. Controllo della combustione del<br />

bruciatore. Evitare l’uso di fluidi refrigeranti non<br />

ecologici.<br />

Utilizzo di prodotti a basso impatto ambientale per<br />

le acquee di processo.<br />

Gli eventuali materiali di risulta di scavi,<br />

disfacimenti, demolizioni, ecc. sono rigorosamente<br />

stoccati in apposite aree, protetti con difese e<br />

smaltiti al più presto in conformità alle normative in<br />

materia.<br />

Formazione/sensibilizzazione del personale alla<br />

gestione dei controlli a salvaguardia del suolo, del<br />

sottosuolo e delle acque sotterranee al fine di<br />

prevenire potenziali inquinamenti durante le attività<br />

di movimentazione dei rifiuti e di manutenzione e<br />

pulizia dei cantieri ed altre attività critiche.<br />

Manutenere regolarmente i dispositivi di<br />

contenimento degli inquinanti. Sorveglianza degli<br />

scarichi.<br />

Mantenimento in efficienza degli<br />

strumenti/apparecchiature utilizzati.<br />

Ricorso ad apparecchiature a basso consumo<br />

energetico.<br />

Rumore Ridurre il rumore Abbassare il livello di emissione acustica verso<br />

l’esterno (impiego di attrezzature meno rumorose e<br />

certificate, riduzione dei tempi di esecuzione,<br />

rispetto degli orari, ecc.).<br />

Sicurezza e salute<br />

dei lavoratori<br />

Mantenimento<br />

e<br />

miglioramento continuo dei<br />

livelli di sicurezza<br />

Formazione e sensibilizzazione del personale<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 156 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

F) Particolare attenzione deve essere inoltre posta, da parte dell’Aggiudicataria, alla gestione dei rifiuti,<br />

ovvero:<br />

Gestione corretta del rifiuto secondo codice CER (Catalogo Europeo dei Rifiuti)<br />

Principali Rifiuti Non Pericolosi (RNP)<br />

Carta, cartone<br />

Rifiuti da imballaggi<br />

Vetro<br />

Ferro<br />

Rifiuti assimilabili agli urbani<br />

Ecc.<br />

Principali Rifiuti Pericolosi (RP)<br />

Olio esausto di motori e compressori<br />

Filtri esausti<br />

Tubi fluorescenti<br />

Cartucce d’inchiostro per stampanti<br />

Toner per stampanti laser<br />

Bidoni vuoti di sgrassanti e altri prodotti<br />

Pile e accumulatori<br />

Stracci sporchi<br />

Resine scambiatori di ioni<br />

Sabbia o assorbenti contenenti idrocarburi<br />

e/o prodotti chimici<br />

Idrocarburi presenti nei separatori<br />

Ceneri pesanti, scorie e polveri di caldaia<br />

Ecc.<br />

Alcune attività ricomprese nel servizio oggetto del presente Capitolato che possono generare rifiuti:<br />

Eliminazione dei residui di combustione >> ceneri<br />

Trattamento dell’acqua >> sostanze chimiche per il trattamento, resine<br />

usate<br />

Gestione e manutenzione >> olii esausti, filtri usati, fusti inutilizzati,<br />

fanghi di idrocarburi<br />

Approvvigionamento di combustibile e >> segatura, stracci usati<br />

sostanze chimiche<br />

In sintesi, tutti i rifiuti devono essere:<br />

⇒ divisi e raccolti in contenitori e fusti identificati e appropriati<br />

⇒ raccolti e smaltiti da imprese autorizzate (autorizzazione quinquennale)<br />

⇒ registrati sul registro di carico e scarico dei rifiuti presente sul sito<br />

⇒ avviati al corretto trattamento (compilazione del formulario dei rifiuti; ritorno entro 3 mesi della quarta<br />

copia del formulario debitamente compilata e firmata)<br />

⇒ dichiarati nel MUD presentato annualmente alla Camera di Commercio<br />

A seconda del sito oggetto dei servizi, in funzione dello spazio disponibile e della disponibilità o meno di aree<br />

già all’uopo destinate, l’Aggiudicataria, previo accordo con il Building Manager, deve predisporre un deposito<br />

temporaneo per i rifiuti pericolosi e per i rifiuti non pericolosi. La frequenza di svuotamento del suddetto<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 157 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

deposito dovrà avvenire con frequenza da concordare con il Building Manager, in ogni caso con cadenza<br />

non inferiore a mesi 2 (due) per i rifiuti pericolosi e mesi 3 (tre) per i rifiuti non pericolosi.<br />

ART. 6.5 – ESECUZIONE DEI SERVIZI<br />

Salvo le prescrizioni contenute nel presente Capitolato Tecnico e nell’Offerta Tecnica, l’Aggiudicataria può<br />

sviluppare i servizi nel modo che ritiene più opportuno, fermo restando che la loro esecuzione deve<br />

comunque avvenire con modalità e termini tali da non arrecare alcun pregiudizio alla utilizzazione dei locali<br />

consegnati dall’Amministrazione in relazione al tipo ed entità degli interventi.<br />

Nell’esecuzione dei servizi l’Aggiudicataria deve osservare scrupolosamente le buone regole dell’arte ed<br />

impiegare materiale di qualità ed appropriato agli impieghi.<br />

La presenza sui luoghi del personale di direzione e sorveglianza dell’Amministrazione - presenza che potrà<br />

essere anche saltuaria – non esonera minimamente l’Aggiudicataria delle responsabilità circa la perfetta<br />

esecuzione dei servizi ancorché i difetti che venissero poi riscontrati fossero stati riconoscibili durante<br />

l’esecuzione ed ancora nel caso in cui tale esecuzione fosse stata approvata. Si stabilisce infatti che l’onere<br />

dell’Aggiudicataria è quello della perfetta esecuzione in relazione alle esigenze e nessuna circostanza potrà<br />

mai essere opposta ad esonero o ad attenuazione di tale responsabilità.<br />

L’Amministrazione si riserva quindi la più ampia facoltà di indagine al fine di verificare le modalità ed i tempi<br />

di esecuzione dei servizi, anche successivamente all’espletamento dei medesimi.<br />

In casi particolari e di notevole importanza, per non arrecare grave intralcio alle attività nelle sedi consegnate<br />

dall’Amministrazione potrà essere richiesto di erogare le prestazioni e le attività inerenti l’esecuzione dei<br />

servizi oggetto del contratto, anche di notte o nei giorni festivi, senza che l’Aggiudicataria possa vantare<br />

compensi suppletivi oltre a quelli espressamente previsti.<br />

L’Aggiudicataria deve possedere e mantenere attivi e funzionanti un telefono, un telefax, una segreteria<br />

telefonica, un indirizzo di posta elettronica e quanto previsto, per i collegamenti con l’Amministrazione.<br />

ART. 6.6 – MEZZI E ATTREZZATURE DI LAVORO<br />

L’Aggiudicataria deve utilizzare propri mezzi ed attrezzature, adeguati al lavoro da svolgere e idonei ai fini<br />

della sicurezza e della tutela della salute e dell'ambiente; a tale riguardo dovrà dimostrare, con apposita<br />

documentazione, che i mezzi e le attrezzature utilizzati rispettino la normativa macchine e di aver provveduto<br />

ad eseguire la manutenzione ordinaria e programmata presso Officine Specializzate.<br />

Strutture e/o mezzi e/o servizi che l’Amministrazione dovesse eventualmente dare in prestito d’uso<br />

all’Aggiudicataria per lo svolgimento delle attività previste (locali, servizi,..) dovranno essere indicate nel<br />

Verbale di Consegna e successivi aggiornamenti, nella sezione “Attestazione della presa in consegna<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 158 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

dell’Edificio”, che dovrà essere controfirmato dall’Aggiudicataria che, così, si impegna formalmente a<br />

prendersene cura ed a manutenerle in modo tale da garantire il buono stato di conservazione delle stesse.<br />

ART. 6.7 – ASSICURAZIONI<br />

La responsabilità derivante all’Aggiudicataria dalla esecuzione dei servizi di cui al presente Capitolato, sia<br />

verso l’Amministrazione che nei confronti di terzi sono coperte da una polizza assicurativa<br />

dell’Amministrazione e da questa sottoscritta nell’ambito di una convenzione quadro con primario istituto<br />

assicurativo.<br />

All’Aggiudicataria compete l’onere di sostenere il premio assicurativo di detta polizza a copertura dei<br />

rischi ad essa derivanti dall’esecuzione dei servizi oggetto del presente capitolato.<br />

Il pagamento di tale premio avverrà a norma di Contratto.<br />

ART. 6.8 – GARANZIA<br />

L’Aggiudicataria garantisce all’Amministrazione che tutti i materiali utilizzati, le attrezzature ed<br />

apparecchiature fornite e installate nonché tutti i servizi effettuati durante tutto il periodo di vigenza<br />

dell’appalto sono prive di difetti e portate a termine nel rispetto delle prescrizioni stabilite, impegnandosi<br />

ad eseguire, a suo onere e spese, tutte le modifiche e i rifacimenti necessari per correggere gli eventuali<br />

errori a lei imputabili che dovessero essere riscontrati.<br />

Il periodo di garanzia è pari a mesi 24 (ventiquattro) decorrenti dalla data di installazione che risulterà<br />

dagli appositi registri di intervento, ferma restando l’ultimazione soddisfacente dei tests di funzionamento<br />

e/o l’accettazione da parte dell’Amministrazione.<br />

Nel caso in cui, durante il periodo di garanzia, si scopra che qualunque parte dei materiali e delle<br />

apparecchiature fornite e installate e/o dei servizi eseguiti non è conforme alle specifiche, disegni,<br />

documenti o descrizioni applicabili o se si scopra che essa è difettosa o se in qualsiasi momento di detto<br />

periodo si scoprano difetti o guasti causati da una cattiva esecuzione di quanto realizzato, l’Aggiudicataria<br />

dovrà effettuare prontamente e a proprie spese tutte le modifiche necessarie per fare in modo che detta<br />

parte sia conforme a quanto pattuito, in modo da soddisfare completamente l’Amministrazione, salvo<br />

comunque il diritto di quest'ultima al risarcimento dei conseguenti danni diretti e indiretti.<br />

L’Aggiudicataria sarà responsabile per un ulteriore periodo pari a mesi 12 (dodici) o fino alla fine del<br />

periodo di garanzia come sopra menzionato, quale dei due si verifichi per ultimo, per quanto riguarda<br />

tutte le modifiche o rinnovi eseguiti secondo quanto previsto al presente articolo.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 159 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SEZIONE 7<br />

DATI IDENTIFICATIVI DEGLI EDIFICI<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 160 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

ART. 7.4 IMMOBILE REGIONALE UBICATO IN MILANO, VIA TARAMELLI 20<br />

Art. 7.4.1 - Dati Tecnici Significativi dell’edificio<br />

SISTEMA SOTTOSISTEMA U.M. QUANTITA'<br />

STRUTTURE<br />

EDILI<br />

Superficie totale lorda Mq 59.200<br />

AREE A<br />

VERDE<br />

Area verde a giardino Mq 4.338<br />

Area verde aiuole / fioriere Mq 6<br />

Alberi/ Cespugli N° 70<br />

IMPIANTI<br />

ELETTRICI<br />

Quadri media tensione N° 6<br />

Quadri BT Power Center N° 5<br />

Quadri 24Vcc N° 6<br />

Quadri distribuzione luce / f.m. N° 184<br />

Quadri elettrici centrali varie N° 15<br />

Trasformatori in resina N° 7<br />

Motori elettrici pompe N° \<br />

Gruppo UPS N° 14*<br />

Gruppo elettrogeno N° 2<br />

Torrette uffici N° 2.373<br />

IMPIANTI<br />

MECCANICI<br />

Caldaia-Generatori di Calore<br />

Potenza nominale cad: n° 3 da 1750kw e n° 2 da 575kw<br />

N° 5<br />

Bruciatori N° 5<br />

Camini/canali fumo N° 5<br />

Scambiatori di calore N° <strong>10</strong><br />

Pompe N° 125<br />

Autoclave N° 5<br />

Pompe sollevamento acque sottoquota N° 28<br />

Pompe sprinkler N° 3<br />

Pompe idranti antincendio N° 3<br />

Gruppo frigorifero<br />

Potenza nominale cad: 800kw<br />

N° 9<br />

Torri evaporative di raffreddamento N° \<br />

Compressori N° 2<br />

Unità di trattamento aria N° 13<br />

Unità termoventilanti N° 6<br />

Ventilatori estrazione N° 6<br />

Ventilatore espulsione N° 6<br />

Condizionatori autonomi N° 20<br />

Climatizzatore autonomo a mobiletto a pavimento N°<br />

Climatizzatore autonomo a mobiletto a controsoffitto N°<br />

Ventilconvettori / Fan-coil Units N° 1.920<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 182 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

SUPERVISIONE<br />

E REGOLAZIONE<br />

AUTOMATICA<br />

Punti controllati N° 3.566<br />

IMPIANTI<br />

ANTINCENDIO<br />

Cassette UNI 45/ naspi UNI 24 N° 185<br />

Capacità acqua serbatoi impianto idranti Litri \<br />

Impianti fissi di estinzione automatici a gas - testine N° 31 -<strong>10</strong>0<br />

Impianti fissi di estinzione automatici a pioggia - testine sprinkler N° 1 - 1.251<br />

Capacità acqua serbatoi impianto sprinkler Litri 30.000<br />

Estintori portatili N° 382<br />

Estintori carrellati N° 4<br />

Evacuatori di fumo N° 4<br />

Impianto rilevazione fumi - rilevatore N° 1 – 2220<br />

Porte REI N° 498<br />

ANTINTRUSIONE<br />

E CONTROLLO<br />

ACCESSI<br />

IMPIANTI<br />

SOLLEVAMENTO<br />

Impianti antintrusione N° 5<br />

Lettori di badge N° 60<br />

Cancelli automatici, porte motorizzate, bussole N° 26<br />

Terrablocco con sbarramento mobile a doppia sbarra N° \<br />

Tornelli N° 20<br />

Metal detector N° 4<br />

Monitor operatore N° 16<br />

Monitor video manager N° 2<br />

Telecamere N° 136<br />

Ascensori: n° 36 cat.A e n° 7 cat. B N° 43<br />

Montascale N° \<br />

Navicella N° \<br />

Scale mobili N° \<br />

IMPIANTI<br />

SPECIALI<br />

Diffusione sonora<br />

Amplificatori e pre-amblificatori<br />

Diffusione sonora<br />

Diffusori<br />

N° 4<br />

N° 482<br />

Si precisa che l’Amministrazione non assume alcuna responsabilità per le quantità e i dati tecnici contenuti<br />

nelle tabelle sopra riportate.<br />

Le quantità e tipologie ivi indicate sono unicamente di riferimento.<br />

L’Aggiudicataria si assume, pertanto, la piena responsabilità relativamente alla formulazione del prezzo di<br />

offerta anche in relazione agli esiti del sopralluogo effettuato.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 183 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

PROSPETTO DI DETTAGLIO IN RELAZIONE AI SERVIZI ATTIVI NELL'AMBITO<br />

DELL'UNITA' IMMOBILIARE DI RIFERIMENTO<br />

EDIFICIO 04<br />

MILANO<br />

VIA TARAMELLI 20<br />

POS<br />

SERVIZIO DI CONDUZIONE E MANUTENZIONE<br />

ORDINARIA E PROGRAMMATA<br />

STATO<br />

1 STRUTTURE EDILI ATTIVO<br />

2 AREE A VERDE ATTIVO<br />

3 IMPIANTI ELETTRICI ATTIVO<br />

4 IMPIANTI DI RISCALDAMENTO<br />

4A - PRODUZIONE<br />

ATTIVO<br />

4B - DISTRIBUZIONE<br />

ATTIVO<br />

5 IMPIANTI DI RAFFRESCAMENTO<br />

5A - PRODUZIONE<br />

ATTIVO<br />

5B - DISTRIBUZIONE<br />

ATTIVO<br />

6 IMPIANTI IDRICO-SANITARI<br />

6A - IDRICO-SANITARIO<br />

ATTIVO<br />

6B - TRATTAMENTO ACQUA<br />

ATTIVO<br />

6C - ADDOLCIMENTO<br />

ATTIVO<br />

6D - IRRIGAZIONE ESTERNA<br />

ATTIVO<br />

6E - DISTRIBUZIONE GAS<br />

ATTIVO<br />

7 SISTEMA DI SUPERVIZIONE E REGOLAZIONE AUTOMATICA ATTIVO<br />

8 IMPIANTI ANTINCENDIO<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 184 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

8A - ESTINZIONE IDRICI FISSI<br />

ATTIVO<br />

8B - ESTINZIONE FISSA AUTOMATICA<br />

ATTIVO<br />

8C - ESTINTORI<br />

ATTIVO<br />

8D - PORTE REI<br />

ATTIVO<br />

8E - RILEVAZIONE FUMI/INCENDI<br />

ATTIVO<br />

8F - ALTRO A COMPLETAMENTO IMPIANTI ANTINCENDIO<br />

ATTIVO<br />

9 ANTINTRUSIONE & CONTROLLO ACCESSI<br />

9A - ANTINTRUSIONE<br />

ATTIVO<br />

9B - CONTROLLO ACCESSI<br />

ATTIVO<br />

9C - VIDEOSORVEGLIANZA<br />

ATTIVO<br />

<strong>10</strong> IMPIANTI SPECIALI<br />

<strong>10</strong>A - DIFFUSIONE SONORA<br />

ATTIVO<br />

<strong>10</strong>B - TV CENTRALIZZATA<br />

N/A - NON ATTIVO<br />

11 IMPIANTI ELEVATORI<br />

11A - ELEVATORI CAT A,B,C,D<br />

ATTIVO<br />

11B - MONTASCALE<br />

N/A - NON ATTIVO<br />

11C - SCALA MOBILE<br />

N/A - NON ATTIVO<br />

11D - NAVICELLA<br />

N/A - NON ATTIVO<br />

12 SERVIZIO DI PRESIDIO FISSO<br />

12A - PRESIDIO DEDICATO "STRUTTURE-EDILI"<br />

ATTIVO<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 185 di 395


Capitolato Tecnico Facility Management<br />

Hard Facility - Immobili Regione Lombardia<br />

12B - PRESIDIO DEDICATO "IMPIANTI MECCANICI"<br />

ATTIVO<br />

12C - PRESIDIO DEDICATO "IMPIANTI ELETTRICI"<br />

ATTIVO<br />

12D - PRESIDIO DEDICATO "IMPIANTI SICUREZZA E SUPERVISIONE"<br />

ATTIVO<br />

12E - PRESIDIO DEDICATO "IMPIANTI ELEVATORI"<br />

ATTIVO<br />

12F - SERVIZIO ORDINARIO DI PRESIDIO A RICHIESTA<br />

N/A - NON ATTIVO<br />

13 RESPONSABILE EDIFICIO ATTIVO<br />

14 RESPONSABILI SERVIZIO OPERATIVO ATTIVO<br />

15 REPERIBILITA' ATTIVO<br />

16 CALL CENTER / HELP DESK ATTIVO<br />

17 COSTITUZIONE E GESTIONE ANAGRAFICA TECNICA ATTIVO<br />

18 INGEGNERIA, PREVENTIVAZIONE, PIANIFICAZIONE ATTIVO<br />

Si precisa che il “PROSPETTO DI DETTAGLIO IN RELAZIONE AI SERVIZI ATTIVI NELL'AMBITO<br />

DELL'UNITA' IMMOBILIARE DI RIFERIMENTO” non esonera l’Aggiudicataria dalla puntuale applicazione<br />

dei servizi previsti da Capitolato a qualsiasi componente, unità e insieme impiantistico e/o strutturale<br />

nell’ambito delle categorie tecnologiche e strutturali applicabili e di cui al presente articolo o altrimenti<br />

elencate in questo Capitolato, anche se non espressamente indicato nelle tipologie di servizio attivo descritte<br />

nel predetto prospetto e nel Capitolato stesso ma comunque parte integrante e funzionale delle strutture e<br />

degli impianti riconducibili ai medesimi servizi.<br />

Rev. 0 - Infrastrutture Lombarde S.p.A. Pagina 186 di 395

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