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Tema del corso - UniFI - Dipartimento di Architettura - Disegno ...

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE – FACOLTA’ DI ARCHITETTURA A.A. 2007-2008<br />

Laboratorio <strong>di</strong> Sintesi finale in Progettazione Architettonica e Urbana <strong>corso</strong> L<br />

Docenti responsabilli<br />

Assistenti<br />

Prof. Antonio Capestro<br />

Prof. Clau<strong>di</strong>o Zanirato<br />

Dott. Arch. Massimo Neri<br />

Arch. Alberto Birin<strong>del</strong>li<br />

Arch. Morenita Grassi<br />

Arch. Massimo Fabbri<br />

<strong>Tema</strong> <strong>del</strong> <strong>corso</strong>:<br />

“I nuovi scambiatori urbani”<br />

OBIETTIVI DEL CORSO<br />

Nel quadro <strong>del</strong>le trasformazioni attuali il concetto <strong>di</strong> città, territorio e ambiente<br />

acquisiscono un significato a più <strong>di</strong>mensioni, rappresentano “<strong>di</strong>fferenti ecologie” ed<br />

introducono ad una nuova progettazione <strong>del</strong>le relazioni tra ecosistemi, quelli naturali e<br />

quelli urbano-territoriali considerati, in toto, luoghi da abitare. In particolare, alcune aree,<br />

<strong>di</strong>menticate, <strong>di</strong>smesse o sottovalutate dai circuiti <strong>di</strong> interessi principali, potrebbero<br />

strategicamente rappresentare l’innesto <strong>di</strong> nuove forme <strong>di</strong> urbanità.<br />

Il Laboratorio <strong>di</strong> sintesi si prefigge, quin<strong>di</strong>, <strong>di</strong> avviare una riflessione sul tema da elaborare<br />

come sintesi <strong>di</strong> un mo<strong>del</strong>lo progettuale che compen<strong>di</strong> strumenti e conoscenze <strong>di</strong> un ciclo<br />

<strong>di</strong> stu<strong>di</strong>, da coagulare sulla tematica <strong>del</strong> <strong>di</strong>segno urbano.<br />

Tale metodologia tende al superamento <strong>di</strong> una visione oggettuale ed episo<strong>di</strong>ca degli<br />

eventi architettonici e ad ipotizzare un sistema spaziale complesso e continuo, nel quale<br />

ogni elemento ed ogni ambito si caratterizzano con una identità riconoscibile come<br />

singolarità che appartiene contemporaneamente alla totalità <strong>del</strong> sistema urbano, visto<br />

nella sua complessità.<br />

AMBITO TEMATICO<br />

Nell’ambito <strong>del</strong>la riformulazione <strong>di</strong> urbanità contemporanee, il <strong>corso</strong> ha scelto <strong>di</strong><br />

considerare, come ambito tematico “il sistema <strong>del</strong>le caserme <strong>di</strong> Bologna da valorizzare”.<br />

Esiste infatti la possibilità, attraverso un processo <strong>di</strong> riqualificazione-reinvenzione che<br />

questi gran<strong>di</strong> aree e contenitori <strong>di</strong>smessi possano essere ripensati come spazi da<br />

restituire alla città e <strong>di</strong>ventare sistemi urbani complessi, generatori <strong>di</strong> relazioni e spazi<br />

rinnovati, luoghi <strong>di</strong> espressione <strong>di</strong> nuove identità urbane.<br />

Bologna è tra le prime città d'Italia ad aver avviato un per<strong>corso</strong> <strong>di</strong> valorizzazione<br />

urbanistico ed immobiliare, con la sottoscrizione <strong>di</strong> un Protocollo d'Intesa tra Comune,<br />

Ministero <strong>del</strong>l'Economia e <strong>del</strong>le Finanze e Agenzia <strong>del</strong> Demanio.<br />

Le aree militari costituiscono una grande opportunità strategica <strong>di</strong> riqualificazione offerta<br />

al territorio comunale da cogliere per concretizzare una significativa crescita quantitativa<br />

e qualitativa <strong>del</strong> sistema dei servizi: in particolare, attraverso la realizzazione <strong>di</strong> adeguati<br />

spazi per la sosta, <strong>di</strong> verde pubblico, <strong>di</strong> nuovi spazi e luoghi pubblici e per un’azione<br />

anche in campo abitativo come stabilito dalla nuova pianificazione <strong>del</strong> PSC.<br />

Si tratta <strong>di</strong> un processo <strong>di</strong> razionalizzazione, ottimizzazione e valorizzazione dei beni <strong>di</strong><br />

proprietà <strong>del</strong>lo Stato in una visione organica <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong> tessuto urbano, in coerenza<br />

con le strategie <strong>del</strong> Piano strutturale comunale in <strong>corso</strong> <strong>di</strong> formazione e con gli strumenti<br />

<strong>di</strong> programmazione economico-finanziaria.


Sono ben 19 le aree e le Caserme <strong>di</strong>stribuite su tutto il territorio comunale ad essere<br />

oggetto <strong>di</strong> ridefinizione e valorizzazione, tra queste i due casi più rilevanti sono costituiti<br />

dall’area Ex-Staveco/Caserma San Mamolo/Chiesa e Convento SS.Annunziata, posta a<br />

sud <strong>del</strong>la città storica ed alle pen<strong>di</strong>ci <strong>del</strong>la collina <strong>del</strong>la quale può costituire la principale<br />

porta d’accesso, e le aree <strong>di</strong> Prati <strong>di</strong> Caprara est ed ovest, dove si andrà ad attestare una<br />

nuova importante stazione ferroviaria, a contatto con il nascituro quartiere <strong>del</strong> Lazzaretto.<br />

La collocazione strategica occupata da molti <strong>di</strong> questi spazi urbani, da tempo sottratti al<br />

coinvolgimento citta<strong>di</strong>no, ne fanno <strong>del</strong>le formidabili occasioni per ripensare la città nel suo<br />

complesso e nella proiezione futura, in<strong>di</strong>viduando in queste sue risorse interne materiali<br />

<strong>di</strong> “scambio”, fisico e culturale.<br />

Operando dal suo interno la città potrà ripensarsi e crescere in qualità, proponendo nuovi<br />

punti e modalità d’incontro, nuove infrastrutture relazionali.<br />

MODALITA’ DELLA DIDATTICA<br />

La complessità <strong>del</strong> tema richiede una messa a punto <strong>del</strong> concept <strong>di</strong> progetto articolato in<br />

più tematiche da elaborare in un masterplan, sviluppato in scala urbana. Questa fase<br />

sarà svolta all’interno <strong>del</strong> Laboratorio e sostenuta da docenti e collaboratori e studenti<br />

che verranno organizzati in gruppi (seminari) corrispondenti al numero dei temi trattati.<br />

Successivamente all’ultimazione <strong>del</strong>l’attività laboratoriale, questa struttura <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzi<br />

collegiali potrà essere scelta e elaborata da ogni singolo studente, in scala architettonica,<br />

come progetto <strong>di</strong> tesi <strong>di</strong> laurea.<br />

Durante lo svolgimento <strong>del</strong> Laboratorio verranno forniti materiale cartografico <strong>di</strong> base,<br />

in<strong>di</strong>cazioni bibliografiche e calendari <strong>di</strong> lavoro, che prevvederano attività collegiali ed altre<br />

seminariali in separata sede.<br />

Nello specifico il Laboratorio sarà articolato attraverso le seguenti attività:<br />

Introduzione alle problematiche <strong>del</strong>la Progettazione Architettonica e Urbana.<br />

- Comunicazioni teoriche da parte dei docenti <strong>del</strong> laboratorio;<br />

- Illustrazione <strong>di</strong> esperienze progettuali analoghe;<br />

- Incontri e seminari con altri progettisti, revisioni collettive;<br />

- lezioni <strong>di</strong>battito sugli argomenti trattati per chiarire gli obiettivi e le strategie<br />

<strong>del</strong>l’intervento.<br />

Introduzione alle problematiche <strong>del</strong>l’area in esame.<br />

- Valutazioni <strong>di</strong> carattere generale e strategiche;<br />

- Sopralluoghi sull’area ed analisi ambientale;<br />

- Confronti ed approfon<strong>di</strong>menti sui temi <strong>del</strong> masterplan con in<strong>di</strong>cazione <strong>del</strong>le attività<br />

e dei principi generali sugli aspetti compositivi e funzionali <strong>del</strong> progetto;<br />

- Esercitazioni su argomenti riguardanti l’area <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o e primi appunti progettuali;<br />

- Valutazione <strong>di</strong> impatto ambientale con mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o in scala urbanoterritoriale.<br />

Introduzione alle problematiche <strong>del</strong> progetto <strong>del</strong>l’area.<br />

- Scelta da parte <strong>del</strong> gruppo <strong>di</strong> lavoro <strong>di</strong> un settore <strong>di</strong> intervento, elaborazione <strong>di</strong> un<br />

mo<strong>del</strong>lo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o con schemi <strong>di</strong>stributivi in scala urbana.<br />

- Approfon<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> massima <strong>di</strong> una parte significativa <strong>del</strong> progetto in scala<br />

urbana-architettonica.<br />

MODALITA’ D’ESAME ED ELABORATI PER LA VALUTAZIONE FINALE<br />

La frequenza al Laboratorio è essenziale per seguire il calendario <strong>del</strong>le esercitazioni,<br />

<strong>del</strong>le revisioni collettive, <strong>del</strong>le lezioni e <strong>del</strong>le comunicazioni dei docenti.<br />

La valutazione finale <strong>del</strong>l’esame si baserà sui seguenti paramentri:<br />

− Originalità <strong>del</strong> concept <strong>di</strong> progetto;


−<br />

−<br />

Qualità spaziale e funzionale <strong>del</strong>l’organismo urbano;<br />

Qualità semantica <strong>del</strong>l’architettura.<br />

Lo studente non potrà sostenere l’esame se:<br />

- non avrà sostenuto tutti gli esami <strong>di</strong> laboratorio,<br />

- non risulterà regolarmente iscritto al <strong>corso</strong>,<br />

- non avrà la firma <strong>di</strong> frequenza al laboratorio,<br />

- non avrà prodotto tutto il materiale richiesto.<br />

PERCORSI BIBLIOGRAFICI<br />

SULLE NUOVE TEMATICHE DI SPAZIALITA’<br />

Zanirato C., <strong>Architettura</strong> al limite, Ed Alinea, Firenze, 1999<br />

Rogers R., Gumuchdjian P., Città per un piccolo pianeta, e<strong>di</strong>zioni Kappa 2000<br />

Capestro A. (a cura <strong>di</strong>), Prato . I Territori <strong>del</strong> progetto, Alinea, Firenze 2001<br />

AA.VV, "IN.FRA. Forme inse<strong>di</strong>ative e infrastrutture", Marsilio e<strong>di</strong>tore, Venezia, 2002<br />

Blasi C., Padovano G. (a cura <strong>di</strong>), “La sfida <strong>del</strong>la sostenibilità” a cura <strong>di</strong> Foxwell & Davies Italia srl,<br />

Gennaio 2003.<br />

Capestro A. (a cura <strong>di</strong>), Firenze_progetto a margine, Alinea, Firenze 2004<br />

AA.VV, "Esperienze In.fra", Marsilio E<strong>di</strong>tori, Venezia, 2004;<br />

SUL METODO E SULLE STRATEGIE<br />

Morin E. , Introduzione al pensiero complesso, Sperling e Kupfer, Milano 1993<br />

Capestro A. (a cura <strong>di</strong>), L’immagine <strong>del</strong> progetto urbano, Alinea, Firenze 2001<br />

Risaliti D. (a cura <strong>di</strong>), Pratiche e strategie per la città, Alinea, Firenze 2007<br />

SU BOLOGNA<br />

AA.VV, Atlante storico <strong>del</strong>le città italiane: Emilia-Romagna Bologna, volumi I, II,III, VI, Grafis<br />

E<strong>di</strong>zioni, Bologna 1996<br />

G.Ginocchioni e C.Tartari, Il Mercato: una storia <strong>di</strong> rigenerazione urbana, E<strong>di</strong>zioni Urban<br />

Center, E<strong>di</strong>sai, Bologna, 2007<br />

Ulteriore bibliografia sarà comunicata nel <strong>corso</strong> <strong>del</strong> Laboratorio

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