linee guida la gestione in sicurezza delle camere ... - Ispesl
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07/aGdL “Camere Iperbariche”<br />
Doc. ISPESL/C.I. 30/4/98<br />
paragrafo 7.3.3.1 e di garantire <strong>la</strong> portata e <strong>la</strong> durata dell’erogazione richieste al paragrafo<br />
7.3.3.4.<br />
7.3.3.3 Un secondo sistema con idrante a manichetta (NASPO) deve essere presente <strong>in</strong> ogni<br />
compartimento del<strong>la</strong> camera iperbarica e deve essere alimentato con una tubazione totalmente<br />
<strong>in</strong>dipendente da quel<strong>la</strong> del sistema a pioggia; <strong>in</strong> alternativa al NASPO si può avere un idoneo<br />
est<strong>in</strong>tore iperbarico ad acqua pressurizzata. Il loro impiego non deve sostituire nemmeno <strong>in</strong><br />
parte l’impianto pr<strong>in</strong>cipale, che deve comunque essere efficiente.<br />
Gli impianti ant<strong>in</strong>cendio a pioggia e con idrante devono poter essere attivati<br />
<strong>in</strong>dipendentemente uno dall’altro sia dall’<strong>in</strong>terno che dall’esterno del<strong>la</strong> camera iperbarica<br />
7.3.3.4 All’<strong>in</strong>terno dei locali del<strong>la</strong> camera iperbarica dovrà essere previsto un numero di<br />
ugelli tale da poter coprire tutta <strong>la</strong> superficie <strong>in</strong> pianta (superficie calpestabile) del<strong>la</strong> camera<br />
iperbarica con una portata di acqua non <strong>in</strong>feriore a 50 l/m 2 m<strong>in</strong>. La portata d’acqua massima<br />
deve essere erogata per un m<strong>in</strong>uto.<br />
Il sistema ant<strong>in</strong>cendio di erogazione dell’acqua deve contenere, oltre al<strong>la</strong> quantità necessaria<br />
per le modalità di <strong>in</strong>tervento descritte, una ulteriore quantità d’acqua per eventuali successive<br />
necessità per combustioni residue o ritorni di fiamma.(*)<br />
7.3.3.5 Il serbatoio deve essere pressurizzato con aria compressa proveniente da una fonte<br />
autonoma ed <strong>in</strong>dipendente dal<strong>la</strong> rete aria compressa del<strong>la</strong> camera iperbarica, e tale da<br />
mantenerne <strong>la</strong> pressione sufficientemente elevata al variare del<strong>la</strong> quantità d’acqua nel<br />
serbatoio.<br />
Per gli impianti già esistenti e non modificabili l’acqua può essere <strong>in</strong>viata agli spruzzatori ed<br />
agli idranti anche tramite una pompa di adeguata portata che pesca <strong>in</strong> una vasca aperta.<br />
In questo caso <strong>la</strong> l<strong>in</strong>ea elettrica di alimentazione del<strong>la</strong> pompa deve essere autonoma ed<br />
<strong>in</strong>dipendente dal<strong>la</strong> rete generale.<br />
Tutti gli impianti di rilevazione e spegnimento devono rispondere agli standard del<strong>la</strong> norma<br />
“UNI-VV.F.”.<br />
(*) Nota: è consigliabile avere una ulteriore quantità d’acqua sufficiente per poter<br />
cont<strong>in</strong>uare ad erogarne <strong>la</strong> portata di 50 l/m 2 m<strong>in</strong> per almeno altri 4 m<strong>in</strong>uti.<br />
Tale quantità d’acqua può essere contenuta nel serbatoio d’acqua pressurizzato o<br />
<strong>in</strong> una vasca aperta con compressore idoneo.<br />
7.3.3.6 Sul quadro di controllo devono essere <strong>in</strong>dicati <strong>la</strong> pressione ed il livello dell’acqua nel<br />
serbatoio ant<strong>in</strong>cendio; questi <strong>in</strong>dicatori dovrebbero essere <strong>in</strong>oltre dotati di spie di<br />
autodiagnosi per segna<strong>la</strong>re il loro eventuale stato di <strong>in</strong>efficienza.<br />
7.3.3.7 Lo scarico di emergenza dell’aria per dim<strong>in</strong>uire <strong>la</strong> pressione del<strong>la</strong> camera deve essere<br />
posizionato ad un livello tale che l’acqua che si accumu<strong>la</strong> sul fondo non lo ostruisca,<br />
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