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Decreto del Commissario ad acta - Regione Lazio

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Piano sanitario regionale 2010-2012<br />

preso in carico dal Dipartimento che è in gr<strong>ad</strong>o di fornire tutta l’assistenza necessaria in modo controllato per qualità,<br />

riducendo trasferimenti e disagi, e di offrire con il suo centro hub prestazioni diagnostiche e terapeutiche di alto livello.<br />

Obiettivo<br />

Definire e avviare una Rete oncologica <strong>del</strong> <strong>Lazio</strong>. Obiettivi <strong>del</strong>la rete sono:<br />

− equità nell’accesso ai servizi e ai trattamenti, superamento <strong>del</strong>le disomogeneità territoriali e riduzione dei disagi<br />

logistici e di orientamento dei pazienti;<br />

− costante miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le cure;<br />

− miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>la vita <strong>del</strong> paziente attraverso la riduzione <strong>del</strong>la sofferenza inutile, facendo<br />

ricorso alle cure palliative, in modo che il 100% dei pazienti oncologici in fase terminale abbia accesso alle cure<br />

palliative;<br />

− presa in carico <strong>del</strong>l’assistito nell’intero percorso assistenziale, attuando percorsi diagnostico-terapeutici<br />

<strong>ad</strong>eguati e tempestivi, riducendo le liste di attesa e perseguendo la continuità assistenziale;<br />

− integrazione fra i diversi livelli: promozione <strong>del</strong>la salute, prevenzione, diagnosi e cura ospedaliera e territoriale,<br />

riabilitazione, assistenza psicologica e sociale, in modo che almeno l’85% dei pazienti oncologici segua il<br />

percorso integrato;<br />

− realizzazione <strong>del</strong>la continuità assistenziale fra strutture di alta specialità, ospedali <strong>del</strong> territorio, altre strutture di<br />

assistenza territoriale.<br />

Azioni<br />

La Rete oncologica è parte integrante <strong>del</strong> Piano sanitario regionale, dunque tutto il SSR è coinvolto. Il percorso di<br />

attuazione può essere articolato in tre fasi:<br />

−<br />

−<br />

−<br />

Indicatori<br />

−<br />

attività propedeutiche: definizione <strong>del</strong>la Rete oncologica;<br />

percorso legislativo: emanazione di Linee guida per l’organizzazione dei Dipartimenti oncologici e dei Piani di<br />

Dipartimento;<br />

implementazione: messa in funzione dei Dipartimenti oncologici e <strong>del</strong>le équipe di Dipartimento; creazione <strong>del</strong>la<br />

rete <strong>del</strong>le anatomie patologiche e <strong>del</strong> sistema informativo <strong>del</strong>la rete.<br />

Messa in funzione <strong>del</strong>la rete <strong>del</strong>le anatomie patologiche ed esistenza <strong>del</strong> primo nucleo <strong>del</strong>la banca dati entro il<br />

2010;<br />

− costituzione dei Dipartimenti oncologici entro maggio 2010;<br />

− produzione dei protocolli di rete per la gestione dei pazienti per le principali patologie oncologiche entro il 2010.<br />

PREVENZIONE PRIMARIA<br />

I fattori di rischio e il loro impatto<br />

Le attività di contrasto dei fattori di rischio sono guidate dai piani di prevenzione attiva <strong>del</strong> Ministero che prevedono una<br />

serie di interventi di provata efficacia che le Regioni e le ASL a loro volta devono contestualizzare e attuare nel territorio<br />

di loro competenza.<br />

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