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Decreto del Commissario ad acta - Regione Lazio

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Piano sanitario regionale 2010-2012<br />

Continuità assistenziale per i pazienti ricoverati in seguito a trauma<br />

− Aumentare l’appropriatezza <strong>del</strong> percorso riabilitativo;<br />

− ridurre i tempi di attesa per l’accesso alle strutture riabilitative; obiettivo: accesso in riabilitazione entro 7 giorni<br />

per l’80% dei pazienti non complicati;<br />

− ridurre l’istituzionalizzazione conseguente a traumatismi;<br />

− garantire il ritorno a casa dei pazienti e prevenirne l’isolamento sociale.<br />

Azioni<br />

Prevenzione<br />

− Diffusione tra i MMG di strumenti di valutazione multidimensionale volti all’individuazione di soggetti a rischio di<br />

c<strong>ad</strong>ute;<br />

− formazione dei MMG per interventi attivi sulla modificazione dei fattori di rischio potenzialmente reversibili<br />

(diminuzione <strong>del</strong> visus, debolezza muscolare, rischi legati all’ambiente domestico);<br />

− diffusione tra i pazienti ultrasessantacinquenni di materiale informativo sulla prevenzione <strong>del</strong>le c<strong>ad</strong>ute;<br />

− nell’ambito dei Piani di prevenzione attiva, attuazione di sopralluoghi e attività di formazione da svolgersi nelle<br />

diverse strutture sociosanitarie per anziani (centri per anziani, case di riposo, RSA) e nelle abitazioni di soggetti<br />

a rischio contestualmente <strong>ad</strong> attività di informazione e educazione all’attività fisica.<br />

Sviluppo di un Percorso assistenziale per il paziente con frattura di femore<br />

− Adozione <strong>del</strong> Percorso assistenziale per la gestione <strong>del</strong>la fase intraospedaliera definito da <strong>Lazio</strong>sanità-ASP e<br />

condiviso con le società scientifiche da parte di tutte le strutture di ricovero. Con tale operazione da un lato si<br />

garantisce al paziente un intervento tempestivo e precoce nella fase <strong>del</strong>la malattia in cui è maggiore il<br />

potenziale di ripristino totale <strong>del</strong>l’autonomia, e dall’altro si consente di valutare l’appropriatezza assistenziale e<br />

di promuovere il contenimento dei costi.<br />

Continuità assistenziale per i pazienti ricoverati in seguito a trauma<br />

− Predisposizione di atti che assicurino il collegamento tra reparti per acuti, reparti di riabilitazione ospedaliera,<br />

strutture e servizi riabilitativi territoriali, per garantire l’attivazione <strong>del</strong> percorso riabilitativo al momento <strong>del</strong>la<br />

dimissione <strong>del</strong> paziente, da realizzarsi tramite attivazione di Assistenza domiciliare integrata nel caso di rientro<br />

a domicilio, oppure presso una struttura riabilitativa;<br />

− presa in carico globale <strong>del</strong> paziente da parte dei servizi sanitari e sociali <strong>del</strong> territorio in un’ottica di integrazione<br />

sociosanitaria che affronti l’insieme dei bisogni assistenziali espressi.<br />

Indicatori<br />

Prevenzione<br />

− Percentuale di MMG formati dalle ASL sul tema dei traumatismi negli anziani;<br />

− numero di sopralluoghi e interventi effettuati dai Dipartimenti di prevenzione presso le RSA, le case di riposo e i<br />

centri anziani;<br />

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