Synthèse des thèmes (manque le thème 3) - Poliglotti 4
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iguardo, la scienza detta « occidenta<strong>le</strong> » non sarebbe cio’ che essa è senza l’apporto<br />
dell’India della Cina, del mondo arabo. All’ora in cui si parla di disoccidentalizzazione del<br />
mondo, la traduzione occupa dunque, più che mai, una posizione centra<strong>le</strong>.<br />
Le lingue, lungi dall’essere del<strong>le</strong> copie conformi <strong>le</strong> une del<strong>le</strong> altre, sono altrettante sorgenti<br />
d’immaginazione creatrice.<br />
E’ vero nel campo del<strong>le</strong> arti e del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ttere, ma egualmente in quello del<strong>le</strong> scienze, siano esse<br />
umane o cosiddette « dure ». Lungi dall’essere semplici strumenti del pensiero, esse lo<br />
forgiano.<br />
Senza ricorso al plurilinguism e alla traduzione nel maggior numero di lingue possibi<strong>le</strong>, non<br />
vi è vera circolazione dei saperi, del<strong>le</strong> idee e dell’immaginario nè, di conseguenza,<br />
comprensione del mondo contemporaneo in tutta la ricchezza della sua diversità.<br />
Nel campo della creazione cinematografica e audiovisiva, <strong>le</strong> politiche neoliberali condotte da<br />
numerosi governi dagli anni ottanta hanno avuto come solo risultato l’impoverimento della<br />
creazione. E’ opportuno promuovere del<strong>le</strong> politiche nazionali coordinate con <strong>le</strong> politiche<br />
europee che conducano alla rinascita della produzione audiovisiva e della cinematografia<br />
europea.<br />
Conclusioni del Tema 1 (istruzione)<br />
L’imperativo plurilingue nell’istruzione,<br />
dalla più tenera età all’insegnamento superiore<br />
Jean-Claude Beacco<br />
Il tema 1 « L’imperativo plurilingue nell’istruzione : dalla più tenera étà all’insegnamento<br />
superiore » ha fornito materia a sette tavo<strong>le</strong>-rotonde, ovvero una quarantina d’interventi. Cio’<br />
conferma che l’istruzione plurilingue è ben radicata nel<strong>le</strong> rif<strong>le</strong>ssioni e nel<strong>le</strong> pratiche<br />
didattiche. Si tratta del resto di un progetto nato in didattica del<strong>le</strong> lingue che cerca di<br />
diffondersi altrove nella società civi<strong>le</strong>.<br />
Il termine plurilinguismo ha, come era da aspettarsi, dato luogo a diverse interpretazioni e<br />
commenti. Un primo asse di rif<strong>le</strong>ssione riguarda la diversità del<strong>le</strong> lingue proposte dai sistemi<br />
educativi, che puo’ essere accresciuta da sviluppi curriculari quali quelli proposti nel Cadre<br />
européen commun de référence… (chap. 8) o nella Guide pour l’élaboration <strong>des</strong> politiques<br />
linguistiques éducatives en Europe ( partie III) e che appartengono all’ingegneria del<strong>le</strong><br />
formazioni in lingue. Si sono notate del<strong>le</strong> forme di miglioramento dell’offerta in lingue dei<br />
sistemi educativi, ma si è anche notato che questa offerta più larga non comporta una<br />
diversificazione della domanda socia<strong>le</strong>. Questa rimane polarizzata sull’ing<strong>le</strong>se e ignora i dati<br />
oggettivi che dimostrano che English only (o quasi) non basta. Del resto lo sviluppo del<strong>le</strong><br />
formazioni universitarie impartite interamente in ing<strong>le</strong>se tende a svilupparsi, ponendo<br />
prob<strong>le</strong>mi pratici e d’equità socia<strong>le</strong>, la cui gravità è vo<strong>le</strong>ntieri sottovalutata dai suoi promotori.<br />
La tematica più rappresentata ha riguardato la competenza plurilingue come capacità di tutti<br />
di apprendere lingue nel corso di tutta la vita e non solo a partire dalla tenera età. La<br />
valorizzazione e lo sviluppo dei repertori di lingue individuali (in cui <strong>le</strong> lingue non sono in<br />
concorrenza ma congegnate in configurazioni comp<strong>le</strong>sse) puo’effettuarsi grazie a strumenti e<br />
procedure ormai ben stabilite e che sono state praticamente tutte presentate durante gli<br />
interventi: didattica del<strong>le</strong> lingue (o pedagogia) integrata EMILE CLIL o AILC, istruzione<br />
bilingue, intercomprensione tra lingue vicine/ aparentate, risveglio al<strong>le</strong> lingue, language<br />
awareness o EOLE, approcci interculturali … Queste strategie utilizzate in modo settoria<strong>le</strong><br />
con successo non sono ancora articolate tra di loro in modo da concorrere all’elaborazione di<br />
programmi d’insegnamento plurilingues, nel senso inteso dal Guide pour <strong>le</strong> développement et<br />
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