Chiesa fantasma - Parrocchia SS. Redentore
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Il<br />
progetto<br />
mensile della <strong>Parrocchia</strong> <strong>SS</strong>. <strong>Redentore</strong> - Disponibile anche online su www.parrocchiaredentore.it<br />
n°6 - Giugno 2013<br />
42°<br />
anno<br />
di Comunità aperta<br />
Dove sta la vera comunità pastorale La<br />
<strong>Chiesa</strong> <strong>fantasma</strong><br />
Siamo in clima di anniversari pomposi:<br />
l’anno costantiniano, il Concilio.<br />
Alcuni anniversari meno universali tuttavia<br />
ci fanno pensare. Un primo anniversario<br />
lo ha scovato il nostro intraprendente<br />
don Gigi che ha portato una classe di<br />
catechismo in via Pecchio e mostrando<br />
l’ufficio postale ha detto “ecco la chiesa<br />
<strong>fantasma</strong>!”. Ha spiegato così che proprio<br />
100 anni fa veniva abbattuta la chiesa<br />
dedicata alla Madonna di Loreto che sorgeva<br />
pressapoco in quel luogo. Anche i<br />
discepoli, vedendo Gesù risorto, credevano<br />
di vedere un <strong>fantasma</strong>, dice S. Luca.<br />
Ma hanno visto veramente Gesù. Cosa<br />
rimane della chiesa <strong>fantasma</strong>? La statua<br />
In questo Numero<br />
✔ La penna di don Natale<br />
Dove sta la vera comunità pastorale<br />
✔ La parola di don Luigi<br />
Una <strong>Chiesa</strong> in Movimento<br />
✔ Calendario parrocchiale<br />
Tutti gli appuntamenti del mese<br />
✔ Diamoci la mano<br />
Accogliere chi è in difficoltà<br />
✔ La due giorni famiglie a Muzzano<br />
Intensa e condivisa<br />
✔ Oratorio estivo 2013<br />
Un corpo mi hai preparato<br />
✔ Genitori in rete<br />
La Casa del Pellicano<br />
✔ Numeri nuovi<br />
L’oratorio cambia numero<br />
✔ Dall’archivio parrocchiale Chi<br />
arriva, chi si sposa, chi ci lascia<br />
✔ Un libro sull’impegno della chiesa<br />
Mater et Magistra<br />
✔ Freschi di stampa<br />
Libri appena usciti letti per voi<br />
✔ Sintesi di Atlantide<br />
Papa Francesco<br />
✔ Eucarestia: riflessioni sul mistero<br />
La gioia più grande<br />
✔ Numeri e indirizzi utili<br />
della Madonna di Loreto, nell’altare a sinistra<br />
della nostra chiesa. Non poteva<br />
restare nulla di meglio che Maria, figura<br />
della <strong>Chiesa</strong>, che dice come deve essere<br />
la vera <strong>Chiesa</strong>, anche quando sembra<br />
scomparire dalla faccia della Terra, come<br />
capita in questo secolo. Per capire come<br />
deve essere la vera <strong>Chiesa</strong> pensiamo a<br />
un secondo anniversario, più mondano:<br />
compie cinquant’anni una delle canzoni<br />
più famose che siano state scritte: Blowin’<br />
in the Wind. L’autore asserisce di averla<br />
buttata giù in dieci minuti. Quelli della<br />
➲ Segue nella seconda pagina<br />
La statua<br />
della<br />
Madonna<br />
di Loreto<br />
custodita<br />
in uno degli<br />
altari della<br />
nostra<br />
chiesa<br />
proveniente<br />
dall’antica<br />
chiesa<br />
scomparsa.<br />
Una <strong>Chiesa</strong><br />
in Movimento<br />
Benvenuti nel cantiere aperto<br />
della nostra diocesi”. Così<br />
in diverse occasioni il cardinale<br />
Tettamanzi definiva questa<br />
stagione della <strong>Chiesa</strong> ambrosiana;<br />
“un momento di speranza, di<br />
trepidazione, anche di fatica, ma<br />
soprattutto di lavoro”, secondo<br />
l’allora Vicario generale, monsignor<br />
Carlo Redaelli.<br />
“La sposa bella”, come la chiama il<br />
romanziere Bruce Marshall, è infatti<br />
una costruzione in movimento;<br />
come tutte le realtà vive essa è “in<br />
progress”, come si dice oggi (“la<br />
<strong>Chiesa</strong> è un movimento”, diceva<br />
Papa Paolo VI). Così è stato, d’altra<br />
parte, sia in bene che in male,<br />
lungo tutti i venti secoli della nostra<br />
storia cristiana, e così sarà fino<br />
alla discesa, dal cielo, della nuova<br />
Gerusalemme, come ci annuncia il<br />
libro dell’Apocalisse.<br />
Che ci sia qualche cantiere aperto<br />
nella nostra <strong>Chiesa</strong> di Milano è<br />
stato in questi anni abbastanza<br />
evidente: l‘avvio delle comunità<br />
pastorali (di cui abbiamo avuto<br />
noi pure esperienza diretta) , una<br />
modalità nuova di inserimento<br />
nel ministero per i diaconi e i<br />
preti novelli, il ripensamento<br />
dell’attenzione pastorale ai<br />
giovani, la sperimentazione di una<br />
nuova modalità per l’iniziazione<br />
cristiana dei fanciulli, la riforma<br />
del rito ambrosiano con il nuovo<br />
Lezionario …<br />
L’avvio di queste nuove modalità<br />
di alcuni aspetti della vita della<br />
➲ Segue nella seconda pagina
➲ Segue dalla prima pagina<br />
mia età che hanno imparato da ragazzi a<br />
suonare la chitarra si sono cimentati da<br />
subito in questa esecuzione sia per la<br />
facilità della melodia sia per la capacità,<br />
vagamente poetica, di quel testo di esprimere<br />
le domande fondamentali dell’uomo.<br />
Chi di noi riuscirebbe in dieci minuti<br />
a esprimere le domande fondamentali?<br />
Chi saprebbe suggerire alla <strong>Chiesa</strong> come<br />
cercare risposte insieme a ogni uomo di<br />
buona volontà?<br />
Il papa Francesco è riuscito in dieci minuti,<br />
nella veglia di Pentecoste, a assumere<br />
le domande fondamentali del mondo e a<br />
consegnarle alla <strong>Chiesa</strong> indicando atteggiamenti<br />
che la rendono vera. La <strong>Chiesa</strong><br />
è vera quando assomiglia a Maria, che<br />
non si ritrae di fronte all’attesa del mondo.<br />
Alla domanda sulla cosa più importante a<br />
cui la <strong>Chiesa</strong> deve guardare, papa Francesco<br />
risponde che occorre guardare<br />
a Gesù, come direbbe Maria. Il vangelo<br />
rende la <strong>Chiesa</strong> povera tra i poveri, quindi<br />
vera quando si alleggerisce di strutture.<br />
Egli ripete che l’efficienza renderebbe<br />
la <strong>Chiesa</strong> una ONG ben organizzata ma<br />
senza sale. Invita la <strong>Chiesa</strong> a uscire verso<br />
le periferie esistenziali, preferendo una<br />
<strong>Chiesa</strong> incidentata piuttosto che malata<br />
per chiusura. E’ l’invito di Maria rivolto<br />
a Gesù a prendersi cura degli sposi alle<br />
nozze di Cana e ai servi perchè facciano<br />
ciò che Gesù dirà. Una cura esistenziale,<br />
che assume la vita quotidiana, una religiosità<br />
reale e non formale.<br />
Molti si chiedono perchè non si continui<br />
con la Comunità Pastorale. La verifica<br />
fatta dal Cardinale sulla nostra e sulle<br />
Comunità Pastorali che in Diocesi hanno<br />
assunto diverse configurazioni, porta a<br />
domandarci quale sia la vera <strong>Chiesa</strong>, al di<br />
là della struttura. La <strong>Chiesa</strong> vera è quella<br />
che sta in missione di fronte alle domande<br />
del mondo, a partire dalla comunione con<br />
Gesù e i fratelli di fede.<br />
E’ una bella sfida, essenziale<br />
per la <strong>Chiesa</strong><br />
con o senza le Comunità<br />
Pastorali. E’ una<br />
sfida che invita le nostre<br />
Parrocchie del <strong>SS</strong>. <strong>Redentore</strong><br />
e di S. Gregorio<br />
Magno a continuare il<br />
cammino fatto di vita<br />
reale, non ammalata,<br />
della gente che le frequenta.<br />
Don Natale<br />
➲ Segue dalla prima pagina<br />
nostra <strong>Chiesa</strong> milanese ha avuto una<br />
spiegazione molto chiara: l’urgenza<br />
missionaria, la consapevolezza<br />
della responsabilità di annunciare<br />
il Vangelo all’umanità non solo<br />
di oggi, ma anche di domani. Un<br />
“domani” che è qui dietro l’angolo,<br />
anzi è già presente ed esige, perché<br />
possiamo essere fedeli al Vangelo, di<br />
fare alcune scelte e di intraprendere<br />
strade nuove. Era appunto<br />
l’indicazione proposta dall’ultimo<br />
Concilio.<br />
Certo, percorrendo queste nuove<br />
strade occorre non scordarsi<br />
della ricchezza di fede e di vita<br />
cristiana che ci viene dalle<br />
precedenti generazioni, ma occorre<br />
anche guardare con coraggio al<br />
futuro di una società in profonda<br />
trasformazione.<br />
Diversi dati sono emblematici. Già<br />
da alcuni anni la partecipazione<br />
all’Eucaristia è del 21%; solo un<br />
milione su più di 5 milioni di abitanti<br />
va regolarmente a Messa; sono<br />
circa 400 mila gli stranieri, la cui<br />
appartenenza religiosa in percentuale<br />
più forte a Milano e provincia è<br />
costituita da cattolici (almeno 120<br />
mila); in città sono 9.057 i diciottenni,<br />
di cui 1.568 stranieri: più del 17%.<br />
Inoltre uno su tre (2.645) vive con un<br />
solo genitore, perché figli di divorziati<br />
e di separati. Di fronte a questo<br />
scenario i preti saranno sempre<br />
meno e andranno maggiormente<br />
coinvolti i laici.<br />
La grande Tradizione cristiana infatti<br />
non ci chiede di custodire le ceneri<br />
del passato, ma di saper ravvivare<br />
la brace del fuoco evangelico, ben<br />
sapendo che la virtù della prudenza<br />
cristiana chiede di assumere le<br />
decisioni senza pigrizie proprio<br />
perché siamo responsabili anche<br />
del futuro. Per questo l’Arcivescovo<br />
Scola nella lettera pastorale di<br />
quest’anno “Alla scoperta del Dio<br />
vicino”, ascoltando i suggerimenti<br />
che da diverse parti della diocesi gli<br />
sono giunti in questi primi mesi del<br />
suo ministero a Milano, ha chiesto<br />
che queste sperimentazioni di nuove<br />
modalità pastorali entro quest’anno<br />
vengano verificate, e se necessario<br />
anche modificate in alcuni aspetti,<br />
e alla fine divengano punti fermi per<br />
tutte le comunità della diocesi.<br />
Questa verifica si sta appunto<br />
completando in questi mesi. Il<br />
Consiglio pastorale diocesano, il<br />
Consiglio presbiterale, il collegio<br />
dei decani hanno presentato<br />
all’Arcivescovo molte osservazioni e<br />
proposte e l’Arcivescovo vi ha fatto<br />
un’ampia riflessione insieme ai suoi<br />
più stretti collaboratori, in particolare<br />
il Consiglio Episcopale.<br />
Le conclusioni sono state<br />
consegnate a tutti i preti della diocesi<br />
in un incontro tenuto in duomo<br />
martedì 28 maggio, del quale così<br />
ha scritto il Vicario Generale Mons.<br />
Mario Delpini: “L’approfondimento di<br />
questi mesi ha portato l’Arcivescovo<br />
a convincersi di talune conclusioni<br />
opportune e, ritengo, anche attese.<br />
Infatti, l’idea di “trovarsi in un<br />
cantiere”, che rimanda a qualcosa in<br />
costruzione, può essere affascinante,<br />
ricca di spunti di scoperta, ma<br />
è innegabile che rimandi anche<br />
simbolicamente a una condizione<br />
Per disposizione/decreto della Curia di Milano a far data<br />
dall’ 1 Giugno 2013 viene sciolta la Comunità Pastorale “<strong>SS</strong>.<br />
<strong>Redentore</strong> e S. Gregorio Magno”.<br />
Si chiude così un’esperienza che è riuscita a far condividere<br />
alle due Parrocchie alcune iniziative comuni e la riflessione<br />
su molti temi pastorali sviluppati in alcune commissioni del<br />
Consiglio Pastorale.<br />
Si proseguirà nell’immediato e in futuro come due<br />
Parrocchie distinte, che oltre alle loro specifiche attività<br />
tradizionali potranno far tesoro del patrimonio comune<br />
sviluppato insieme in questi tre anni e di quanto lo Spirito<br />
suggerirà per nuove forme di collaborazione tra loro e<br />
all’interno del Decanato.
di precarietà, di instabilità, di<br />
mancanza di certezze. Mi pare,<br />
allora, che si possa dire che il 28<br />
maggio è stato un passaggio di<br />
grazia per la nostra <strong>Chiesa</strong> come<br />
pure un esercizio di responsabilità<br />
da parte del nostro Arcivescovo<br />
che offre la via su cui procedere<br />
insieme nei prossimi anni ... La<br />
verifica non ha comportato, di<br />
principio, un cambiamento dei<br />
singoli “cantieri”. Semplicemente<br />
si è voluto riflettere sulle intenzioni<br />
che hanno mosso, nel corso di<br />
questi anni, a prendere determinate<br />
strade, da aggiornare o rettificare<br />
alla luce del presente e delle<br />
esperienze fatte. È chiaro che con<br />
questo adempimento, che ripeto, è<br />
dovuto, non si esaurisce il tempo in<br />
cui bisogna creare e confrontarsi:<br />
avremo però delle linee confermate<br />
dalla presenza dell’Arcivescovo<br />
che, peraltro, in gran parte riprende<br />
scelte dell’episcopato del cardinale<br />
Tettamanzi.<br />
Nel prossimo numero di “Progetto”<br />
potremo proporre le indicazioni<br />
del Cardinale anche alla nostra<br />
comunità parrocchiale.<br />
Don Luigi Parisi<br />
Calendario<br />
parrocchiale<br />
Giugno<br />
Diamoci la mano Accogliere<br />
chi è in difficoltà<br />
Gesù ha detto “… i poveri li avrete sempre con voi…”.<br />
Le parole di Gesù ne sottintendono<br />
altre: sempre la nostra misericordia<br />
dovrà rispondere alle domande delle loro<br />
povertà. Mutano le circostanze, le cause,<br />
le occasioni del bisogno. Non muta mai<br />
il grido del bisogno: economico, di integrazione<br />
sociale, di carenze affettive, di<br />
supporto morale e psicologico, di salvaguardia<br />
della salute, di istruzione e formazione.<br />
Gesù con questa espressione vuole invitarci<br />
a non limitarci a fare beneficenza ai<br />
poveri, ma ad accogliere nella comunità<br />
tutti i bisognosi, indipendentemente dal<br />
tipo di povertà. E’ un invito a donare se<br />
stessi. Gesù avverte che i bisognosi non<br />
devono essere solo “oggetto” di un’attività<br />
caritativa della comunità, bensì devono<br />
diventare “componenti” della stessa comunità.<br />
Noi come Caritas parrocchiale tocchiamo<br />
con mano le povertà dei nostri fratelli e,<br />
con l’aiuto dei nostri sacerdoti, sempre<br />
molto attenti e ‘disponibili’ cerchiamo di<br />
fare nostro l’invito di Gesù investendo le<br />
poche o tante energie e disponibilità nella<br />
costruzione di una “comunità di fede,<br />
preghiera e amore”. Come se la testimonianza<br />
comunitaria della carità fosse insieme<br />
la meta da raggiungere e il mezzo<br />
(o almeno uno dei mezzi) per costruire la<br />
comunione.<br />
☞ dando una prima risposta per i bisogni<br />
più urgenti, sempre attraverso il coinvolgimento<br />
della comunità e dei gruppi parrocchiali<br />
e dei servizi del territorio.<br />
La nostra Caritas <strong>Parrocchia</strong>le opera in<br />
stretto contatto con la Caritas Diocesana<br />
e la Caritas Decanale. E’ composta<br />
dal parroco e dai rappresentanti di tutti i<br />
gruppi caritativi della <strong>Parrocchia</strong> ed è impegnata<br />
in un’azione di:<br />
☞ gestione e coordinamento dei gruppi<br />
caritativi,<br />
☞ informazione alla comunità dei bisogni<br />
esistenti nella stessa,<br />
☞ promozione di nuovi impegni caritativi<br />
di volontariato,<br />
☞ studio di nuove forme di povertà e ricerca<br />
di risorse per far fronte ad esse.<br />
Le persone ed i nuclei familiari in difficoltà<br />
aumentano continuamente. E noi, come<br />
cristiani e come comunità non possiamo<br />
ignorarle.,<br />
Domenica 9 III domenica dopo<br />
Pentecoste – Festa di fine anno<br />
dell’oratorio<br />
Lunedì 10 inizio oratorio estivo<br />
Domenica 16 IV domenica dopo<br />
Pentecoste<br />
Martedì 18 alle 18.30 S. Messa per<br />
i gruppi di Ascolto della Parola di<br />
Dio e incontro di verifica<br />
Domenica 23 V domenica dopo<br />
Pentecoste - Alle 16.00 Battesimi<br />
Giovedì 27 Festa finale dell’oratorio<br />
estivo<br />
Sabato 29 <strong>SS</strong>. Pietro e Paolo<br />
Domenica 30 VI domenica dopo<br />
Pentecoste<br />
Auguri a tutti i parrocchiani per<br />
un sereno periodo di vacanza.<br />
Operiamo concretamente attraverso:<br />
☞ la presa in carico delle storie di sofferenza<br />
per la definizione di un “progetto di<br />
liberazione dallo stato di bisogno”;<br />
☞ l’orientamento delle persone verso<br />
una comprensione delle reali esigenze e<br />
una ricerca delle soluzioni più indicate e<br />
dei servizi più adeguati presenti sul territorio;<br />
☞ l’accompagnamento di chi sperimenta<br />
la mancanza di punti di riferimento e di<br />
interlocutori che restituiscano la speranza<br />
di un cambiamento, l’attivazione di tutte le<br />
risorse possibili mettendo in contatto la<br />
persona con i servizi presenti in parrocchia<br />
e sul territorio, servizi con cui collaboriamo<br />
da anni attivamente anche, qualche<br />
volta, esercitando le necessarie pressioni<br />
per ottenere le più adeguate risposte;<br />
Vi presentiamo allora una proposta.<br />
Come abbiamo già detto, Gesù invita a<br />
fare in modo che i poveri i bisognosi diventino<br />
parte della comunità. E quale<br />
miglior modo ci potrebbe essere di rispondere<br />
a questo invito se non quello di<br />
farci carico concretamente di un progetto<br />
di supporto temporaneo a qualcuno o a<br />
qualche famiglia in difficoltà?<br />
Sarebbe una forma di “sostegno di prossimità”<br />
che ci permetterebbe di aiutare le<br />
persone a individuare, riconoscere e far<br />
emergere le proprie potenzialità per uscire<br />
dallo stato di bisogno.<br />
E metteremmo in pratica il nostro “essere<br />
cristiani” condividendo un tratto di vita di<br />
un nostro fratello.<br />
La Caritas parrocchiale
La due giorni famiglie Intensa<br />
e condivisa<br />
Siamo arrivati nella mattinata di sabato<br />
un po’ alla spicciolata sotto<br />
un’acqua insistente ed un cielo grigio<br />
che non lasciava presagire grandi miglioramenti.<br />
Ci ha accolti una struttura<br />
un po’ vecchia ma decorosa, circondata<br />
da un bel parco con alberi secolari, del<br />
quale abbiamo potuto apprezzare ben<br />
poco, visto il tempo inclemente.<br />
I saluti, le presentazioni (eravamo quasi<br />
novanta e non tutti si conoscevano),<br />
i bagagli, la sistemazione nelle camere,<br />
la recita dell’ora media in cappella e il<br />
pranzo: queste le prime “attività” della<br />
giornata.<br />
Nel pomeriggio abbiamo ascoltato una<br />
prima riflessione di don Natale che è<br />
stata poi ripresa e continuata da don<br />
Sergio la domenica mattina.<br />
Che cosa ci hanno proposto i nostri sacerdoti?<br />
Il tema della FESTA, il rapporto<br />
tra il quotidiano e la festa nella vita delle<br />
nostre famiglie, l’importanza di radunarci<br />
come famiglie dentro un cammino di<br />
comunità, vivendo i rapporti con semplicità<br />
e favorendo la fraternità fra di noi.<br />
Un tema stimolante che ha dato adito<br />
a belle risonanze e considerazioni<br />
durante le riunioni collettive. Ci sono<br />
stati poi momenti intensi come la gara<br />
musicale a gruppi del Sabato sera e<br />
alla Domenica la visita al santuario di<br />
Graglia e la S. Messa conclusiva presieduta<br />
da don Gigi.<br />
A noi due, Feli e Roberto, nonni di tre nipoti,<br />
è sembrato di vivere in un’atmosfera<br />
di letizia e di cordialità, con coppie anche<br />
assai più giovani di noi e con bimbi e<br />
ragazzi, bravissimi pur nella loro vivacità<br />
controllata da due giovani baby-sitter,<br />
e di essere un gruppo di vecchi amici.<br />
Anche la rotazione dei posti a tavola,<br />
suggeritaci dai sacerdoti, ha dato i suoi<br />
frutti portandoci ad avvicinare persone<br />
che magari si conoscevano solo di vista.<br />
Ci hanno colpito in particolare le famiglie<br />
con figli al seguito (2 addirittura con 5),<br />
che hanno saputo gestire con naturalezza<br />
le esigenze dei più piccoli, contemperandole<br />
con gli impegni della liturgia e<br />
degli incontri di riflessione. Il brutto tempo<br />
non ha influito più di tanto. Eravamo<br />
tutti presi dalla gioia di stare insieme e di<br />
fare festa. Ci si è sentiti molto comunità,<br />
più che un collage di due parrocchie e<br />
questo ha reso il tutto ancor più bello.<br />
Tra i commenti ricevuti citiamo Monica<br />
e Gigi Gola: “Siamo tornati contenti<br />
per aver avuto la possibilità di vivere in<br />
comunità. Sì vivere, nel senso di conoscere<br />
persone accoglienti, che ci hanno<br />
trasmesso la bellezza della fedeltà di<br />
una vita al Signore, vissuta nell’amicizia<br />
con altre famiglie. Ci hanno colpito molto<br />
i racconti densi di fede, non falsamente<br />
luccicante, ma sincera, piena, anche con<br />
tutte le fatiche che la vita riserva. Ci sembra<br />
che sia stato davvero un modo molto<br />
Le Parrocchie del <strong>SS</strong>. <strong>Redentore</strong><br />
e di S. Gregorio Magno hanno<br />
organizzato un ben riuscito<br />
pellegrinaggio per le famiglie a<br />
Muzzano (BI) il 20 e 21 Aprile scorso.<br />
bello per dare seguito alle promesse del<br />
“Family 2012” dell’anno scorso”.<br />
Altri hanno evidenziato la positività<br />
dell’iniziativa, il clima di semplicità e di<br />
accoglienza reciproca, con momenti di<br />
divertimento e di preghiera insieme, e<br />
manifestato la volontà di avere un seguito<br />
nel prossimo futuro.<br />
Marisa Pucci ci ha scritto: “Grazie di cuore<br />
a tutti voi, io sono una delle single...<br />
mi sono sentita veramente integrata ed<br />
ho condiviso pienamente ogni momento<br />
della due giorni. Mi auguro di ripetere<br />
questa piacevole festa insieme”.<br />
Gianni e Franca Torriani danno due<br />
suggerimenti per il futuro: riservare uno<br />
spazio di confronto su qualche tematica<br />
familiare significativa e per il viaggio<br />
noleggiare un pullman o due, perché ciò<br />
contribuisce a far gruppo.<br />
Che dire d’altro. Non ci rimane che ringraziare<br />
il Signore per i bei momenti vissuti<br />
insieme .<br />
Annamaria e Giuseppe Rossi<br />
Feli e Roberto Bosisio<br />
Ci siamo quasi... e’ disponibile<br />
già anche l’inno, il testo e la<br />
base musicale, ascoltabile dalla<br />
nostra pagina musicale: www.<br />
parrocchiaredentore.it/musica/<br />
index.php?t=inno_oe<br />
Se sei un vero fan dell’Oratorio<br />
Estivo... dovrai arrivare sapendolo<br />
già a memoria!<br />
L’Oratorio Estivo sarà dal 10 al 28<br />
Giugno 2013!! «Every body – Un<br />
corpo mi hai preparato».<br />
Inviteremo i ragazzi a guardare<br />
alle potenzialità del loro corpo e<br />
all’utilizzo di quello che la natura<br />
ha dato loro per il bene degli<br />
altri, contribuendo così a formare<br />
un’unica famiglia, quella umana!<br />
Maggiorni informazioni nelle pagine<br />
ufficiali dedicate:
Genitori in rete La Casa<br />
del Pellicano<br />
Il mestiere di genitore è complesso e privo<br />
di regole prestabilite ed essere genitori<br />
e crescere dei figli in una metropoli<br />
come Milano non è sempre semplice.<br />
Alcuni di noi, già da qualche anno, sentivano<br />
forte l’esigenza di avere un “luogo”<br />
dove confrontarsi apertamente, senza<br />
vergogna, dove mettere sul tavolo le problematiche<br />
concrete dell’essere genitori<br />
oggi, in una era dove le famiglie sono<br />
sempre più embrionali (padre, madre,<br />
figlio) e dove spesso si è lontani, per esigenze<br />
lavorative, dalla propria rete familiare<br />
di sostegno (nonni, zii, parenti).<br />
L’idea di formare un gruppo della nostra<br />
<strong>Parrocchia</strong>, per confrontarsi sui diversi<br />
temi che riguardano i propri figli, indipendentemente<br />
dall’età, era già in animo da<br />
qualche anno. La Casa del Pellicano è<br />
nata lo scorso novembre ed è composta<br />
da un gruppo di persone, in prevalenza<br />
genitori, che sentono il bisogno di crescere<br />
e confrontarsi su temi diversi della<br />
genitorialità, dell’educazione dei figli, delle<br />
problematiche legate alla loro crescita<br />
ed intende sfruttare la solida radice della<br />
- Sito della FOM: www.<br />
chiesadimilano.it/pgfom/oratorioe-ragazzi/servizio-ragazzi/oratorioe-ragazzi/every-body-un-corpo-mihai-preparato-1.72376<br />
- Sito ufficiale dell’Oratorio Estivo:<br />
www.oratorioestivo.it<br />
Le iscrizioni aperte in segreteria!!!<br />
Affrettatevi!!!<br />
Le riunioni di organizzazione,<br />
formazione e preparazione dei<br />
vostri futuri animatori sono già<br />
iniziate!<br />
don Alessandro<br />
comunità cattolica, da cui è nata, per poi<br />
crescere seguendo le strade proposte.<br />
Il nome ha già insito in sé l’obiettivo del<br />
Gruppo; una Casa dove ci si senta innanzitutto<br />
accolti e non giudicati e dove<br />
si possano condividere temi e problematiche<br />
concrete. Il Pellicano è stato prescelto<br />
come simbolo che sovrasta la Casa innanzitutto<br />
perché è il logo che simboleggia<br />
la congregazione religiosa delle Suore<br />
Rosminiane che, nella nostra <strong>Parrocchia</strong>,<br />
dedicano ormai da decenni la propria vita<br />
alla crescita ed all’educazione dei nostri<br />
figli, in secondo luogo perché è il logo del<br />
nostro Oratorio e terzo perché esso è simbolo<br />
dell’abnegazione con cui si amano i<br />
propri figli.<br />
Gli incontri organizzati dalla Casa del Pellicano,<br />
guidati da vari esperti sempre disponibili<br />
ad approfondire personalmente<br />
i temi, sono aperti a tutti e con cadenza<br />
mensile; in questi primi mesi di vita sono<br />
stati trattati i seguenti temi: i figli: la ricchezza<br />
delle famiglie in tempo di crisi; L’educazione<br />
dei figli in una società in continua<br />
trasformazione; regole, istruzioni per<br />
l’uso. Quelle importanti per crescere bene.<br />
La Casa del Pellicano, vuole diventare<br />
la Rete di Sostegno che molto spesso<br />
manca a noi genitori e proprio per questo<br />
motivo auspica di metetre a disposizione<br />
dei servizi collaterali agli incontri quali ad<br />
esempio un indirizzo e-mail dedicato dove<br />
si possono richiedere suggerimenti o appuntamenti<br />
di sostegno, la costituzione di<br />
un pool di professionisti a disposizione di<br />
coppie e di genitori, che effettui incontri di<br />
parent-coaching e sostegno.<br />
La Casa del Pellicano è aperta ad accogliere<br />
proposte e suggerimenti, oltre che<br />
per incontri formativi, anche per eventi di<br />
varia natura (iniziative di beneficenza, momenti<br />
di gioco per bambini, occasioni per<br />
“formare gruppo” ecc.).<br />
John Ruskin diceva “Questa è la vera<br />
natura della casa: il luogo della pace; il<br />
rifugio, non soltanto da ogni torto, ma anche<br />
da ogni paura, dubbio e discordia”. La<br />
Casa del Pellicano intende essere questo<br />
per la nostra <strong>Parrocchia</strong>, il luogo accogliente<br />
dove rafforzare e consolidare le<br />
basi della propria genitorialità.<br />
Ilaria Profumi<br />
Nuovi numeri...<br />
A Partire dal mese di luglio cambiano<br />
alcuni numeri telefonici della <strong>Parrocchia</strong>.<br />
Saletta PC 02 87241920<br />
Sagrestia 02 87240491<br />
Casa Accoglienza 02 87240490<br />
Don Piero 0287241922<br />
Segreteria Oratorio 02 3675610<br />
Associazione Gratis 02 87241923<br />
Sala Stampa 02 87241924<br />
Per l’elenco completo consultare<br />
box pag. 8.<br />
dall’archivio<br />
parrocchiale<br />
Sono rinati battezzati in Cristo<br />
Alexandra Rumignani<br />
Alisson Alessandra Miexes Vargas<br />
Roberto Girgenti<br />
Giulia Guarnieri<br />
Martina Battaglia<br />
Filippo Caputi<br />
Camilla Marauta<br />
Marta Odry<br />
Viola Boretti<br />
Stefano Grazioli<br />
Paolo Di Gregorio<br />
Si sono sposati in Cristo<br />
Massimo Giudici e Simona Buffonelli<br />
Sono hanno preceduto<br />
nella casa del Padre:<br />
Silvana Faccioli di anni 81<br />
Oscar Levraro “ 88<br />
Giuseppe Destro “ 52<br />
Michele Petraroli “ 89<br />
Cleonice Bombonato “ 101<br />
Fausto Marino Selini “ 67<br />
Gianluca De Feo “ 82<br />
Silvia Costantin “ 63<br />
Giovanni Rigoldi “ 86
Con la vocazione all’assistenza Mater<br />
et Magistra<br />
Chi di noi non ha avvertito almeno una<br />
volta il senso di diffidenza e magari<br />
di disprezzo con cui molti mass-media<br />
guardano alla <strong>Chiesa</strong> cattolica, non solo<br />
in occasione di giusta indignazione per gli<br />
scandali di pedofilìa da parte di sacerdoti,<br />
ma anche quando si permette di intervenire<br />
su temi importanti della sua sfera di<br />
competenza, quali ad esempio la difesa<br />
della vita in tutto il suo decorso? Anche la<br />
critica meno aggressiva la pensa sovente<br />
come un’istituzione superata dai tempi,<br />
che è di ostacolo al “progresso civile” della<br />
nazione, e la ritiene per lo più un parassita<br />
dello Stato Italiano.<br />
Nulla di più falso ci dice il Prof. Giuseppe<br />
Rusconi, giornalista e scrittore, nel suo libro<br />
“L’impegno”, frutto di una lucida ricerca<br />
analitica fatta pazientemente tra mille difficoltà<br />
in ambienti un po’ ostili e con statistiche<br />
ufficiali non sempre veritiere e per<br />
lo più assai lacunose verso le opere della<br />
<strong>Chiesa</strong>.<br />
L’autore nei primi 12 capitoletti esamina le<br />
attività strutturate e consolidate da tempo,<br />
con esempi concreti tratti dalla realtà, partendo<br />
dagli Oratori, che curano ogni giorno<br />
diverse migliaia di bambini e ragazzi,<br />
proseguendo con le Associazioni caritative<br />
(Caritas e S. Vincenzo in primo luogo)<br />
che sono vicine ai poveri assistendoli nelle<br />
loro esigenze con contributi finanziari,<br />
mense, vestiario, consigli gratuiti per i loro<br />
problemi, fino a giungere all’opera silenziosa<br />
e insostituibile del volontariato nelle<br />
sue forme più svariate. Ciascuna di queste<br />
attività fa risparmiare soldi allo Stato<br />
e, numeri alla mano, Rusconi la quantifica<br />
in una cifra impressionante: 11 miliardi di<br />
Euro all’anno.<br />
Particolare attenzione va dedicata all’argomento<br />
spinoso delle 9 mila scuole paritarie<br />
cattoliche, di cui 6600 circa dell’infanzia,<br />
contro le quali in questi giorni si è tenuta<br />
anche una consultazione a Bologna per<br />
valutare l’ eventualità di un referendum per<br />
l’abolizione delle sovvenzioni attualmente<br />
erogate dallo Stato. Oltre alla grande e<br />
preziosa opera educativa da loro svolta,<br />
l’autore fa notare che il risparmio che lo<br />
Stato ne ricava è di 4.500 milioni di Euro al<br />
netto della contribuzione globale di soli 500<br />
milioni. Altri punti importanti sono i benemeriti<br />
ospedali cattolici, spesso in crisi per<br />
i crediti rilevanti accumulati nei confronti<br />
delle Regioni insolventi; i centri per l’aiuto<br />
ai portatori di disagi fisici o psichici, per<br />
l’assistenza ai migranti, per il recupero dei<br />
tossicodipendenti, per la lotta all’usura, per<br />
i minicrediti (i prestiti della speranza), ecc.<br />
Altri capitoli sono dedicati a questioni tecniche<br />
quali l’applicazione dell’IMU ai fabbricati<br />
ecclesiastici e al contributo dell’8‰, ad<br />
iniziative nazionali mirate (es: i terremotati<br />
ed altre emergenze), ad excursus storici.<br />
Un libro da leggere tutto d’un fiato, da<br />
meditare e magari da regalare ad amici e<br />
parenti, che ci guardano con un sorrisetto<br />
Giuseppe Rusconi<br />
L’ impegno. Come la <strong>Chiesa</strong><br />
italiana accompagna la società<br />
nella vita di ogni giorno<br />
Rubettino editore<br />
pp. 137, € 12,00<br />
ironico quando parliamo del nostro Credo<br />
cristiano.<br />
Ci piace citare in conclusione quanto scrive<br />
il giornalisto Umberto Folena su “Avvenire”<br />
del 15 Febbraio 2013: “Quanto potrà<br />
valere «questa trama» di carità”? Quanto<br />
farà «risparmiare» allo Stato? Rusconi<br />
calcola 11 miliardi di Euro all’anno. Ma non<br />
è questo il dato più importante che emerge<br />
dall’inchiesta. Alla fine c’è una <strong>Chiesa</strong>,<br />
che è «vicina più di ogni altra istituzione<br />
a persone e situazioni: dunque riesce a<br />
vedere prima degli altri l’approssimarsi<br />
della tempesta», ossia i disagi nascosti,<br />
la povertà materiale, umana, spirituale<br />
montante. «La <strong>Chiesa</strong> incontra e dà una<br />
mano». A vantaggio di tutti. E questo non<br />
ha prezzo”.<br />
Roberto Bosisio<br />
Freschi di stampa<br />
Marco Vergottini<br />
Le perle del<br />
concilio<br />
EDB edizioni<br />
pp. 432, € 20,00.<br />
365 citazioni brevi tratte<br />
dai documenti del Concilio<br />
Vaticano II. Più di 200<br />
nomi autorevoli, del<br />
mondo ecclesiale e<br />
non, commentano<br />
succintamente,<br />
a partire dalla<br />
propria singolare<br />
prospettiva.<br />
I libri consigliati in questa rubrica sono disponibili<br />
al Banco della Buona Stampa situato in chiesa.<br />
Wilfried Härle<br />
Dignità<br />
Queriniana Edizioni<br />
pp. 168, € 15,50<br />
Questo libro<br />
cerca di chiarire,<br />
i diversi aspetti<br />
della “dignità”,<br />
considerata nella<br />
sua dimensione filosofica,<br />
teologica, culturale,<br />
giuridica: solo se si riesce<br />
a pensare in grande alla<br />
persona umana, la sua<br />
dignità non corre rischi.<br />
Claudio Risè<br />
Il padre.<br />
libertà dono<br />
Ares Edizioni<br />
pp. 192, € 14,00<br />
Oltre al padre naturale,<br />
è sempre presente in<br />
noi la forza psicologica<br />
del Padre, immagine<br />
archetipica, «risorsa<br />
personale cui l’essere<br />
umano da sempre si<br />
rivolge con il pensiero e il<br />
sentimento quando la sua<br />
libertà è in pericolo»<br />
Elisa Manna<br />
ANIMa e byte<br />
Paoline Edizioni<br />
pp. 128, € 12,00<br />
Non un manuale, ma un<br />
libro che in forma leggera,<br />
ma non superficiale,<br />
intende proporre una critica<br />
costruttiva al modello<br />
culturale veicolato dai media.
Notizie da Atlantide Papa Francesco,<br />
il volto di una <strong>Chiesa</strong><br />
sempre in cammino<br />
Ospitiamo ogni mese sui nostri fogli,<br />
un estratto dal giornale di opinione<br />
che da molti anni viene esposto<br />
all’interno della nostra chiesa e sul<br />
sito web della parrocchia; temi che<br />
affrontano e discutono la realtà e<br />
l’attualità che ci circonda, perchè<br />
talvolta soffermarsi e approfondire il<br />
pensiero aiuta la fede<br />
e la nostra coscienza.<br />
L<br />
’elezione papale di Jorge Mario<br />
Bergoglio è stata per quasi tutti una<br />
vera sorpresa. Anche noi siamo rimasti<br />
stupiti dalla figura di quest’uomo “venuto<br />
quasi dalla fine del mondo”, dai modi<br />
affabili eppure fin troppo semplici per le<br />
nostre aspettative, capace da subito di<br />
chiamare il popolo radunato in piazza a<br />
un rapporto con lui sincero quanto inusitato.<br />
Già nei giorni successivi all’elezione<br />
diversi episodi, prontamente ripresi<br />
dai mass media, ci hanno consentito di<br />
iniziare a conoscere alcuni tratti affascinanti<br />
della sua personalità: l’essenzialità<br />
nell’uso dei tradizionali simboli pontifici,<br />
l’umiltà con cui si propone a tutti,<br />
l’insistenza nell’invitare a riscoprire e<br />
affidarsi alla misericordia di Dio. Poi, seguendone<br />
nel tempo i gesti e le parole,<br />
abbiamo iniziato a intuire di lui anche altri<br />
aspetti più profondi: ad esempio, che<br />
il suo modo sobrio di vivere che dipende<br />
dalla sovrabbondanza nel suo cuore di<br />
una ricchezza ben più grande, l’amore<br />
di Dio, davanti al quale l’importanza di<br />
qualunque bene terreno scompare; oppure<br />
che per lui la sua casa è la città<br />
degli uomini, un luogo di cui non ignora<br />
difficoltà e contraddizioni e in cui perciò<br />
desidera intensamente addentrarsi,<br />
portandosi dietro come bagaglio solo la<br />
speranza che scaturisce dal Vangelo.<br />
Sembra quasi impossibile che una<br />
sorpresa così bella sia venuta da un<br />
Conclave nel quale – a sentire i vari<br />
giornalisti specializzati – si prevedeva<br />
che emergessero molte e gravi tensioni.<br />
La realtà ci sembra sia stata ben altra:<br />
una prova di unità, di sollecitudine nei<br />
confronti del popolo cristiano, di affidamento<br />
concorde a ciò che indicava lo<br />
Spirito Santo. All’interno della <strong>Chiesa</strong> è<br />
presente e agisce Qualcosa che non è<br />
riconducibile alle sole capacità o incapacità<br />
degli uomini che ne fanno parte.<br />
Essa è sempre sorretta dalla Grazia e<br />
dalla misericordia di Dio, che permette<br />
di rialzarsi dopo ogni caduta, di ricominciare<br />
sempre a costruire per il bene di sé<br />
e di tutti, fino al rinnovarsi del miracolo<br />
di una unità che non è paragonabile a<br />
nessun’altra forma di associazionismo<br />
o di militanza fondata solo sulle sempre<br />
insufficienti forze degli uomini. I momenti<br />
in cui le novità risaltano più evidenti<br />
non costituiscono una separazione da<br />
quanto vissuto in precedenza, ma un<br />
ulteriore passo in avanti. Così sintetizza<br />
questo cammino la vaticanista del TG5<br />
Marina Ricci: “non ci sarebbe stato oggi<br />
Bergoglio senza aver avuto ieri Ratzinger<br />
e, prima di lui, Wojtyla. Benedetto<br />
XVI […] rinunciando al potere secondo<br />
l’accezione che ci è più familiare,<br />
e scegliendo invece il servizio, il bene<br />
della <strong>Chiesa</strong> che ama più di se stesso,<br />
ha aperto la strada a Francesco I. Abituati<br />
come siamo a ragionare in bianco<br />
e nero – tutti, non solo i cattolici – perdiamo<br />
la capacità di riconoscere i colori,<br />
sorprendenti e imprevisti, della primavera<br />
che si è affacciata nella <strong>Chiesa</strong> con il<br />
sacrificio di Pietro”.<br />
Forse la prima cosa, la più importante,<br />
che Gesù vuole aiutarci a capire con<br />
tutto quello che è avvenuto negli ultimi<br />
mesi è proprio questa: che ogni nuova<br />
fioritura, personale e comunitaria, può<br />
avvenire solo se teniamo gli occhi fissi<br />
su di Lui, e non sulle nostre convinzioni.<br />
La Redazione di Atlantide<br />
Baci da Roma<br />
Ringraziamo gli<br />
amici veneziani<br />
Marina Monego e<br />
Daniele Ricapito che<br />
ci hanno spedito<br />
questa simpatica<br />
istantanea di Papa<br />
Francesco ripreso<br />
tra la folla in<br />
Piazza San Pietro,<br />
al termine della<br />
Messa alla Giornata<br />
dei Movimenti,<br />
Pentecoste,<br />
19 maggio 2013.
Leonardo da Vinci, L'Ultima Cena (detto anche Cenacolo vinciano)<br />
affresco a tempera grassa 1494-1498. Milano, Ex-refettorio del<br />
convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie.<br />
Eucarestia: riflessioni sul mistero La gioia più grande<br />
“La meraviglia dell’Eucarestia è che ci garantisce non l’immortalità, perché moriremo, ma l’Eternità perché risorgeremo”<br />
Orari S. Messe<br />
Feriali: 7.15 - 9.30 - 16.00 - 18.30<br />
Prefestivi: 18.30<br />
Festivi: 8.30 - 10.00 - 11.00 - 12.15 - 18.30<br />
Segreteria <strong>Parrocchia</strong>le<br />
9.30-12.00 da lunedì a sabato<br />
15.30 - 18.30 solo il mercoledì<br />
Tel. 02 6694498 Fax 02 6697251<br />
Saletta PC 02 87241920<br />
Sagrestia 02 87240491<br />
segreteria@parrocchiaredentore.it<br />
Centro Ascolto Caritas<br />
Martedì e Giovedì: 16.00-18.00<br />
Tel. 02 6705181<br />
Casa Accoglienza 02 87240490<br />
Oratorio<br />
oratorio@parrocchiaredentore.it<br />
16.00-19.00 da lunedì a sabato<br />
11.00-12.00 e 16.00-19.00 domenica<br />
lebrare la Messa per lui è sempre una<br />
grande gioia. D’altro canto anche a<br />
me “piace” assistere alla Messa, tanto<br />
che tutti i giorni cerco di non mancare<br />
a quell’appuntamento così speciale e<br />
unico. Mi siedo sulla panca proprio davanti<br />
all’altare per non rischiare di distrarmi<br />
e “bevo”, letteralmente “bevo”,<br />
ogni parola della funzione religiosa,<br />
con il cuore e con la mente e, se c’è da<br />
cantare, canto, canto con entusiasmo<br />
anche se, così facendo, forse rischio<br />
PARROCCHIA <strong>SS</strong>. REDENTORE - Numeri e Indirizzi Utili<br />
www.parrocchiaredentore.it<br />
Tel. 02 3675610<br />
Sala Stampa 02 87241924<br />
Associazione GRATIS<br />
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Scuola materna<br />
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Suore Comunità 02 6704677<br />
SACERDOTI<br />
Don Natale Castelli (Parroco)<br />
02 6694498 347 8517657<br />
Don Gigi Colombo (Vicario)<br />
02 67384114 347 8033042<br />
Don Alessandro Noseda (Vicario)<br />
02 67384112 328 8861369<br />
Don Piero Denna (Residente)<br />
02 87241922<br />
Don Luigi Parisi (Residente)<br />
02 67384113<br />
La mia prima S. Comunione risale<br />
a molti anni fa e da allora, dopo<br />
essere naturalmente cresciuta fisicamente,<br />
sono anche cresciuta spiritualmente<br />
e proprio per questo vorrei<br />
poter ringraziare i miei genitori e poi<br />
mio marito, ma soprattutto le suore e<br />
i sacerdoti che, prima a scuola e poi in<br />
parrocchia, mi hanno accompagnata e<br />
ancora mi accompagnano e mi aiutano<br />
a “crescere”.<br />
Un giorno don Natale mi disse che cedi<br />
allontanare i miei vicini di banco…<br />
Fino a poco tempo fa poi, durante le<br />
omelie, prendevo appunti che a casa<br />
rielaboravo, tanto da riempire diversi<br />
quaderni che sono per me un vero “tesoro”.<br />
Ma un giorno don Luigi mi disse<br />
che era tempo di “gustare” la Parola<br />
senza più affaticarmi con la penna e<br />
così ho fatto; ma ogni tanto non resisto<br />
e la mia penna salta fuori dalla borsa<br />
e mi ritrovo a scrivere (come ora)<br />
persino durante l’adorazione del <strong>SS</strong>.<br />
Sacramento. Ma il momento più entusiasmante<br />
della Messa rimane sempre<br />
la consacrazione del pane e del vino<br />
e la distribuzione dell’Eucarestia. Vi<br />
siete mai soffermati a pensare che ci<br />
nutriamo di Gesù. Il nostro Dio? La mia<br />
mente fatica e poi non riesce a contenere<br />
questo pensiero, questo mistero.<br />
Però quello che so e di cui sono certa<br />
è che io stendo la mano e Gesù è lì per<br />
me e non c’è gioia più grande.<br />
Perciò, grazie Gesù!<br />
Emma Della Valle Mella<br />
progetto<br />
di Comunità Aperta<br />
<strong>Parrocchia</strong> <strong>SS</strong>. <strong>Redentore</strong><br />
via L. Palestrina 5 - Milano<br />
Direttore responsabile<br />
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