SUD SARDEGNA - Sardegna Turismo
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sigillati dai crolli della distruzione violenta datata alla fine<br />
dell’VIII secolo a.C. Il colle di Genna Maria sarà poi sporadicamente<br />
frequentato fino ad età punica quando il nuraghe,<br />
intorno al IV secolo a.C. già parzialmente distrutto, fu<br />
riutilizzato come sacello dedicato al culto della dea Demetra.<br />
Tale riutilizzo perdurerà, conservando nel tempo la caratterizzazione<br />
di culto agrario fino al IV<br />
secolo d.C., attraverso i secoli dell’Età<br />
romana e riconvertendosi nel<br />
culto a Cerere.<br />
Località Genna Maria<br />
tel. 070 9300050<br />
Orario: mar-dom 9,30-13,00 / 15,30-18,00<br />
(dal 1 aprile al 30 settembre 15,30-19,00)<br />
Segariu<br />
Chiesa di Sant’Antonio<br />
Presenta un pregevole impianto<br />
romanico originario, successivamente<br />
rimaneggiato in altri stili.<br />
Tebajus<br />
Tra la fine di luglio e i primi di<br />
agosto il paese di Segariu ripropone<br />
nella manifestazione<br />
Tebajus l’importante tradizione<br />
locale della lavorazione delle<br />
tegole costruite con fango e<br />
paglia, una specializzazione<br />
produttiva che consentiva ai braccianti di dedicarsi ad un<br />
secondo lavoro dopo le attività nei campi. Nei tre giorni<br />
della manifestazione si ripropongono tutte le fasi della<br />
produzione, dall’impasto a piedi nudi dell’argilla in “sa<br />
fogaia” fino alla colata negli stampi. Una volta preparate,<br />
le tegole sono lasciate essiccare al sole in “sa praza” e<br />
successivamente stoccate in capanne di canne e tseracchi.<br />
Il momento più spettacolare è “sa coidura”, eseguita a fuoco<br />
vivo durante la notte.<br />
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