SUD SARDEGNA - Sardegna Turismo
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Il canto e la musica accompagnavano i gesti della quotidianità,<br />
sottolineandone il ritmo. I bambini erano iniziati alla danza<br />
con su serra-serra, su duru-duru e su tai-tai, in cui il movimento<br />
del corpo veniva forzato e accompagnato dalle mani dell’adulto.<br />
I suoni diventavano musica, come il rumor e dei setacci o<br />
dei telai che accompagnavano il canto. Il malinconico suono<br />
de su suitu (zufolo pastorale) rompeva la noia del pastore<br />
nelle lunghe giornate a guardia del bestiame, e così anche<br />
nella vita religiosa: il rosario che viene tuttora cantato nelle<br />
processioni con un suggestivo rimando di voci, i sonus ‘e<br />
santus che portano in trionfo i santi locali, is goccius che ne<br />
cantano storie, virtù e peculiarità, le confraternite che conservano<br />
antiche storie cantate, tramandate di padre in figlio.<br />
In questo humus culturale i poeti si rigeneravano trovando<br />
nuova linfa per le lor o composizioni che da quel mondo agropastorale<br />
provenivano ed in esso si riversavano, rimescolando<br />
ogni volta gli elementi di<br />
un’innovazione ciclica. E<br />
oggi? Oggi la musica popolar<br />
e diventa, talvolta con<br />
consapevolezza, musica etnica;<br />
gli artisti ricevono dalle<br />
tradizioni locali gli elementi<br />
base della loro arte e la riconsegnano<br />
al territorio, che<br />
la conserva a sua volta come<br />
tesor o tradizionale. Così<br />
troviamo Luigi Lai, straordinario<br />
suonator e di launeddas,<br />
accompagnare il 1° maggio<br />
il simulacr o di Sant’Efisio a<br />
Cagliari; Orlando Maxia con<br />
i suoi sonus ‘e santus accompagnare<br />
una qualsiasi<br />
processione religiosa; Ignazio<br />
Erbì con la sua fisarmonica intonare û’ ballu sardu in una<br />
delle tante feste della provincia, i cantori di San Mauro che<br />
durante la settimana santa percorrono le vie del quartiere<br />
Villanova del capoluogo cantando la passione del Cristo;<br />
Franco Madau che serve da bere in sa parada a Tuili prima di<br />
esibirsi, e così ancora gli Argia, i Nur, Elena Ledda, Mario Brai<br />
di Carloforte, Emanuele Garau con i suoi duru-duru e taitai...<br />
Per poter pienamente gustare la musica sarda non si<br />
può prescinder e dal territorio dove ogni esibizione è seme e<br />
frutto. Il nostro consiglio è quello di farsi prendere dalla<br />
“febbre” di Potenzia Cappai e visitare le feste della provincia<br />
cagliaritana con la certezza che prima o poi ci s’imbatterà in<br />
qualche straordinaria sorpresa. Buon divertimento.<br />
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