Chianti e Schianti: tutto molto “Classic”
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In questo numero:<br />
• <strong>Chianti</strong> Classic<br />
• Torna il Dizionario!!<br />
Pol. La Bulletta - Castelnuovo Berardenga -Siena - www.bullettabike.it - marcopanti55@gmail.com - 1° numero del 2014 - XXVIII/VI/MMXIV<br />
Il 1° Giugno si è svolta l’edizione n. 20 della manifestazione regina del <strong>Chianti</strong><br />
<strong>Chianti</strong> e <strong>Schianti</strong>: <strong>tutto</strong> <strong>molto</strong> <strong>“Classic”</strong><br />
Cicloturismo, Randonnée, Fixed, Gourmet e Trekking: ce n’era davvero per tutti i gusti<br />
La <strong>Chianti</strong> Classic si ripropone agli appassionati del pedale in una<br />
Castelnuovo tirata a lucido agghindata a festa per la concomitanza<br />
di tanti importanti avvenimenti. Un paese diviso simbolicamente<br />
in due: da una parte la televisione di stato, con le sue dirette,<br />
i giochi, i prodotti tipici, dall’altra la moltitudine coloratissima dei<br />
ciclisti per l’evento sportivo più importante dell’anno.<br />
Tanti i bullettai impegnati in più fronti, prima protagonisti dei giochini<br />
televisivi tra paesi quel giorno rivali, poi attivi collaboratori<br />
nell’organizzazione, mai complessa come quest’anno, della nostra<br />
corsa.<br />
Già il sabato si vedono molti ciclisti in giro per il paese, li riconosci<br />
subito dall’aspetto prestante e dalle tecnologicissime bici munite di<br />
luci e borsetti, li vedi macinar chilometri, come se quello che li aspetta<br />
non fosse sufficiente a placare la loro voglia di pedalare. Quando<br />
ormai siamo vicini all’ora di cena vengono chiamati a raccolta sotto<br />
l’arco della partenza dove viene dato il via alla “<strong>Schianti</strong> Classic”<br />
(un nome, una garanzia…). Trecento chilometri da percorrere tutti<br />
d’un fiato, un dislivello da superare impressionante, un’intera notte<br />
davanti a loro, e , per i più, quasi l’intero giorno successivo.<br />
Quest’anno c’è anche la novità della cena ai giardini, della quale<br />
approfittano davvero in tanti, e, infine, la vera chicca di questa edizione:<br />
il <strong>Chianti</strong> Classic Nocturne Fixed Criterium, una vera gara<br />
Sopra: Quando la famiglia ti segue nelle tue passioni....<br />
In alto: Il Barta, il Vale e il Cholo in azione al bivio per Badia a Coltibuono.<br />
all’interno del paese tra corridori con bici a scatto fisso, con le quali<br />
non è possibile in nessun modo smettere di pedalare e, essendo prive<br />
anche dell’impianto frenante, non è possibile nemmeno frenare<br />
nelle curve o nelle discese. Vista dall’ottica di un ciclista prudente,<br />
verrebbe da pensare che con questo tipo di bici sarebbe opportuno<br />
andare piano, onde evitare boccate, invece la gara si è svolta ad oltre<br />
cinquanta di media e i ciclisti, veri funamboli, hanno dimostrato<br />
di essere dei veri artisti di questa strana e nuova specialità. Per la<br />
cronaca il vincitore è stato “Killer Biga” Biganzoli di Lissone, che<br />
dopo un serrato duello con un avversario ha piazzato un ultimo giro<br />
da brividi che gli è valso la vittoria per distacco a braccia alzate in<br />
questa che era la seconda prova del Trofeo Iride.<br />
A seguire grande festa in piazza con musica e bomboloni per tutti.<br />
Nel frattempo i randonneur passano e ripassano al completamento<br />
dei primi giri del loro massacrante raid, salutati festosamente dalla<br />
piazza gremita.<br />
La mattina della domenica, invece, dalle ore 8 partenza delle cicloturistiche<br />
per i ciclisti e dei percorsi Gourmet per gli atleti meno<br />
sportivi ma più goderecci. Percorsi identici allo scorso anno, di 60,<br />
85 o 120 km, tutti <strong>molto</strong> impegnativi, ma resi più leggeri dai ristori<br />
lungo il tragitto, tutti a base di prodotti a km zero o, per meglio dire a<br />
“Tasso zero”, dal momento che la panzanella, la pappa col pomodoro<br />
e <strong>tutto</strong> il resto sono opera del nostro insostituibile Massimiliano.<br />
Si parte sotto un bellissimo sole, anche se le temperature mattutine
2<br />
ancora non sono quelle tipiche di inizio giugno. I randonneur più<br />
veloci intanto hanno già percorso 180 chilometri e stanno iniziando<br />
l’ultimo dei quattro anelli, il più<br />
lungo e duro, insieme ai cicloturisti.<br />
Lungo la strada tanti ciclisti<br />
dal passo tranquillo, che si godono<br />
i panorami del nostro <strong>Chianti</strong>,<br />
che molti vedono per la prima<br />
volta, come i grupponi Sironi Tanzi<br />
di Seveso, o il Grest Barbera i<br />
Brignano d’Adda.<br />
Sontuoso, come sempre il pasta<br />
party, preso d’assalto dai partecipanti,<br />
che non ne vogliono sapere<br />
di alzarsi dai tavoli.<br />
Il gradino più alto del podio l’ha<br />
conquistato la Bulletta, che lascia<br />
però il primo premio ai secondi<br />
classificati, i bravissimi ragazzi di<br />
Monteroni della Ciclistica Valdarbia,<br />
che da quest’anno partecipano<br />
in massa al Regionale di Cicloturismo. seguiti dai Valdarnesi di<br />
Gaudenzi, veri affezionati della manifestazione, e dai milanesi della<br />
Sironi Tanzi di Seveso, venuti per la prima volta alla <strong>Chianti</strong> Classic,<br />
invitati da Claudio che da Seveso si è da poco trasferito nel <strong>Chianti</strong>.<br />
Pranzo ai giardini anche per i tanti partecipanti ai percorsi Gourmet,<br />
anche se forse non ce n’era bisogno,<br />
visto le numerose soste<br />
“ristoratrici” alle cantine lungo il<br />
percorso. Serena, come al solito,<br />
ha dato il meglio di se ai fornelli,<br />
anche se, forse, avrebbe preferito<br />
essere sopra la sua bici…..<br />
La serata si è conclusa a tavola<br />
nel Chiostro dell’Abbazia di S.<br />
Pietro a Ruoti, dove si è svolta la<br />
cerimonia di gemellaggio tra la<br />
Bulletta, la Sironi Tanzi di Seveso<br />
e il Gruppo dei mantovani di<br />
Pieve di Coriano, giunti in serata<br />
e capitanati dal sindaco ciclista<br />
Bassoli, con discorso, scambio<br />
di doni e grande gioia e soddisfazione<br />
per un’amicizia che<br />
nasce e un’altra che si consolida<br />
di anno in anno. Grandi iniziative, che fanno crescere le nostre<br />
rispettive squadre e ci fanno conoscere tanti nuovi amici. E solo la<br />
bici può fare questo!<br />
<strong>Chianti</strong> Classic: Un Lillo alquanto perplesso ad un controllo. Mah!<br />
<strong>Chianti</strong> Classic: Luciano Magi sta superando da destra due stanchi ciclisti<br />
della Valdarbia.<br />
Nocturne Fixed Criterium: “Killer Biga” Biganzoli taglia vittorioso il traguardo<br />
dopo aver annientato l’agguerrita concorrenza.<br />
Nocturne Fixed Criterium: il podio al gran completo: Emanuele Poli, Enrico<br />
Biganzoli e Daniele Calvi.<br />
Gemellaggio tra Bullettabike, Sironi Tanzi e Pievese<br />
Uno dei momenti più belli e significativi della <strong>Chianti</strong> Classic 2014 si è svolto la sera della domenica,<br />
a riflettori ormai spenti, quando, finalmente, la concitazione di un’organizzazione così complessa<br />
lasciava spazio ad altre iniziative, certamente non meno importanti.<br />
Il gemellaggio con la Società Sironi Tanzi di Seveso si è svolto nei bellissimi locali di San Pietro a Ruoti,<br />
dopo una ricca cena, alla quale si sono uniti, in una sorta di “gemellaggio a tre” anche gli amici di<br />
vecchia data di Pieve di Coriano, guidati dall’inossidabile Bassoli, con i quali era ormai “gemellaggio<br />
di fatto”, ed è stata, quindi, l’occasione per formalizzare il <strong>tutto</strong>.<br />
Questo gemellaggio è l’unione di tre Società, geograficamente lontane tra di loro, che, in tal modo,<br />
vogliono instaurare legami sempre più stretti di amicizia e collaborazione, oltre che occasioni di<br />
incontro e scambio di idee. Un “contratto” a lungo termine che darà alle nostre società una grande<br />
opportunità di crescita.<br />
La serata si è conclusa quindi nella sala delle conferenze, dove Luca, da par suo, ha presieduto alla<br />
cerimonia, declamando anche brani da La Divina Bulletta, alla quale hanno partecipato anche il neo<br />
sindaco di Bucine insieme al suo vice, il nostro Massimo “Blackdecker” Scala.
<strong>Chianti</strong> Classic: Il Maresciallo Duccio non ha più<br />
posto dove cucire gli scudetti del Prestigio...<br />
<strong>Chianti</strong> Classic: Un affaticato Broccino con la<br />
maglia della Valdarbia.<br />
<strong>Schianti</strong> Classic: Milko fa le ultime raccomandazioni<br />
al Giuggioli, prima della partenza.<br />
<strong>Schianti</strong> Classic: Riccò e Cardellini concentratissimi<br />
alla partenza della Randonnée.<br />
Nocturne Fixed Criterium: Lo staff organizzativo<br />
al gran completo.<br />
Trekking & Gourmet: Un sorridente Faustini ad<br />
attendere gli affamatissimi partecipanti.<br />
Trekking & Gourmet: a piedi verso una delle tante<br />
cantine aperte ai partecipanti.<br />
Trekking & Gourmet: Franz Vittori fa la guida al<br />
folto gruppo di cicloescursionisti.<br />
Gemellaggio: Milanesi e Mantovani alla cerimonia<br />
di Gemellaggio con la Bulletta.<br />
Gemellaggio: L’ex sindaco di Pieve di Coriano<br />
Bassoli ancora una volta a pedalare nel <strong>Chianti</strong>.<br />
Gemellaggio: Il Vice Sindaco di Bucine Massimo<br />
“Blackdeker” Scala<br />
Gemellaggio: Il nuovo Presidente dell’ARI declama<br />
con trasporto versi da La Divina Bulletta.
Parte finalmente il Campionato Provinciale<br />
di Cicloturismo Uisp<br />
Ansano fa rima con Luciano<br />
4<br />
A Monteriggioni appuntamento di “Prestigio”<br />
per gli amanti delle ruote grasse<br />
Laschi e Vivi con onore!<br />
Domenica 16 Marzo. Tradizionale appuntamento per gli amanti del<br />
fuori strada per la tredicesima edizione della Gran Fondo Castello<br />
di Monteriggioni, prima prova del Prestigio MTB 2014. Record assoluto<br />
di partecipanti, ben 1508, a riprova che il movimento delle<br />
ruote grasse ha ben poco da invidiare ai circuiti stradali. Presenti<br />
l’ultimo vincitore Marzio Deho, Francesco Casagrande, insieme a<br />
molti dei più forti bikers d’Italia. Al termine di una corsa <strong>molto</strong> bella<br />
e combattuta l’ha spuntata su tutti il bresciano Daniele Mensi, del<br />
team Scott, davanti a Casagrande e Deho, alla media di 26 kmh.<br />
Presenti anche i bullettai Marco Laschi e Gian Luca Vivi, che, pur<br />
non arrivando tra i primissimi, all’arrivo ne avevano ancora circa un<br />
migliaio alle spalle. Bene anche per l’ormai ex Brusty, coinvolto suo<br />
malgrado in una rovinosa caduta, e il nostro “Mimmino” Petreni,<br />
giunto a ridosso dei primi cinquanta.<br />
S. Ansano, 29 Marzo 2014. Anche quest’anno, sebbene un po’ più<br />
avanti nella data rispetto agli anni passati, il tradizionale Cicloraduno<br />
di S. Ansano, organizzato dagli amici dell’Arbia, ha aperto la stagione<br />
dei raduni. La voglia di pedalare era parecchia, lo si è capito<br />
dal numero record di ciclisti schierati alla partenza: ben oltre i cento!<br />
Un bel successo per il Covati Team, che come sempre, si impegna<br />
per organizzare al meglio i cicloraduni. I percorsi erano identici allo<br />
scorso anno, con transito da Casetta, Canapaia, Colonna del Grillo,<br />
Castelnuovo, Brolio, Pianella, S. Ansano, con una deviazione per un<br />
percorso un po’ più corto, che accorciava una decina di chilometri.<br />
Essendo la manifestazione a marcia libera, i più forti sono subito<br />
partiti in quarta, ma anche gli altri hanno tenuto una buona media<br />
su tutti i cinquanta chilometri del percorso. Da segnalare un guasto<br />
alla bici di Claudio che lo ha costretto ad una lunga sosta per la<br />
riparazione a Castelnuovo. Per la cronaca si è classificata al primo<br />
posto la squadra di Arbia, subito davanti alla Bulletta e ad Asciano.<br />
Eccezionale il Verdelli, che per il secondo anno consecutivo ha tagliato<br />
per primo la linea dell’arrivo, ma purtroppo non conta. Bravo<br />
lo stesso, ne ha messi dietro novantanove.<br />
Claudio alle prese con il guasto al deragliatore del cambio.<br />
Grosseto, 27 Aprile 2014. Cambiano i gregari ma la migliore resta<br />
sempre lei. La nostra inossidabile Sarina, sempre alla ricerca di<br />
gregari affidabili, sempre più difficili da trovare, stavolta si è dovuta<br />
accontentare dell’”usato sicuro”, il buon vecchio Brusty, che da<br />
quest’anno ha deciso di indossare un colore diverso dall’azzurro<br />
(che comunque gli donava di più…). La nostra campionessa da<br />
quest’anno è rimasta di fatto senza una squadra competitiva alle<br />
sue spalle, dopo le defezioni di Ottino e altri, il tradimento di<br />
Brusty e la crisi di rigetto di alcuni agonisti che quest’anno hanno<br />
diminuito sensibilmente l’attività (e in attesa che Ossi riconosca<br />
la superiorità della Capitana e le faccia da gregario)…<br />
Comunque lei non si arrende e anche a Grosseto, seconda prova<br />
in calendario del Circuito del Cuore, è andata oltre le aspettative,<br />
agguantando un bellissimo podio di categoria, correndo anche<br />
piuttosto forte, alla ragguardevole media di quasi trentatre chilometri<br />
orari, e sarebbe andata anche meglio se ci avessero creduto<br />
di più e tenuto la ruota del gruppetto “giusto”.<br />
La Cavalla stavolta non tirava il carro dei vincitori ed è arrivata<br />
dietro la musica!<br />
Brava Sara e, diciamolo pure, bravo anche Massimiliano “Brustino”<br />
Viola. I veri amici si riconoscono al momento del bisogno,<br />
come diceva Luca Cava.
Segue dal Bullettino precedente<br />
Incalzàre / / [v.tr. e intr.] Stare alla calcagna, premere da presso il<br />
ciclista che precede al fine di non dargli tregua in modo pressante e insistente.<br />
Incannàto / / [da erêctus] 1: Ciclista che procede in discesa in<br />
posizione aerodinamica seduto sul tubo orizzontale - 2: Chi che sta a ruota ad<br />
una cilista fornita di bellissimo fondoschiena.<br />
Inceràto / / [p.pass., agg., s.m.] Indumento impermeabile atto a proteggere<br />
dalla pioggia il ciclista che prende sul serio i consigli dello iettatore.<br />
Incidènte / / [s.m.] Avvenimento inatteso e imprevisto che turba il<br />
corso delle cose. Famoso quello del ciclista che si procurò un doppia frattura<br />
scomposta per non correre la Coppa Kabram.<br />
Incivìle / / [da civilüs] Indegno di una società civile, maleducato,<br />
che insozza le strade di immondizia, che non sopporta i ciclisti che chiacchierando<br />
tranquillamente tra loro occupano tutta la sede stradale. Vd. Imprecazione.<br />
Inclinazióne /<br />
/ [s.f. lat. inclinatiõne(m)] La pendenza della<br />
strada in una salita o in una discesa, teorizzata dai “Postulati della Dinamica<br />
Classica Quantistica (Old Quantum Theory)”, secondo i quali all’aumentare<br />
della incl. aumentano proporzionalmente i moccoli del ciclista.<br />
Incrinàto / / [fig.] Effetto finale dell’ Incidente. Evento di natura<br />
traumatica: “So’ cascato e mi so’ ncrinato” - “Porc.... mi s’è ’ncrinato il telaio”.<br />
Inculàta / / [s.f.] Inganno, inbroglio: “Questa bicicletta usata c’ha<br />
il telaio incrinato, ho paura di aver preso una bella inc.” [part.] Fregatura:<br />
«Ho fatto la volata, ma quelli mi hanno inc. bene bene».<br />
Indiavolìto / / [fig.] Estremamente agitato, violento. L’automobilista<br />
al quale non è concessa in uso esclusivo la sede stradale perché occupata<br />
da gruppi di ciclisti.<br />
Indianapolìs /<br />
/ [geog.] Antica ed estenuante corsa ciclistica<br />
suddivisa in 274 tappe, con partenza da Calcutta e arrivo a Scampia. I suggestivi<br />
paesaggi della partenza e dell’arrivo facevano ritenere ai ciclisti di aver<br />
compiuto un percorso ad anello.<br />
Individuàle / / [agg.] 1: Azione condotta dal singolo individuo<br />
senza l’ausilio della squadra - 2: La classifica riferita al singolo ciclista.<br />
Indoor / / [agg.] Attività ciclistica svolta non all’aperto bensì all’interno<br />
di una stanza nella stagione invernale. Vd. Spinning. Tutti i ciclisti (salvo<br />
rare eccezioni) praticano tale attività i. per una sola stagione, poi l’aumento<br />
della dimensione dei coglioni ne sconsiglia il proseguimento.<br />
Indùlto / / [s.m.] Provvedimento generale che causa l’estinzione della<br />
pena. La Sacra Ruota pratica di norma l’ind. dai reati ciclistici, ma solo dietro<br />
compenso in beni materiali o primizie (vino, olio, cene, ecc. ecc....)<br />
Induràin / / [n.p.] Campione spagnolo che ha avuto la fortuna di<br />
correre in un periodo nel quale il problema del doping era pressoché ignorato.<br />
Inèdia / / [lat. inediu(m)] Digiuno prolungato e il deperimento che ne<br />
consegue quando il ciclista non porta con se né le barrette né i soldi per il bar.<br />
Vd. anche Crisi di fame.<br />
Infagottàto / / [agg.] Vd. Imbacuccato.<br />
Infàrto / / [s.m.] Lesione del miocardio derivata principalmente dalla<br />
presenza in testa al gruppo di un ciclista che va <strong>molto</strong> più forte degli altri. Vd.<br />
Invasato. Risulta la seconda causa di decesso del ciclista (49%) superata solo<br />
dal tentativo di fare sesso al termine di una randonnée extreme (51%).<br />
Infaticàbile / / [agg.] Il ciclista che non sente la fatica, spesso<br />
aiutato dall’uso di sostanze che lui definisce genericamente Integratori. È<br />
statisticamente provato che il ciclista inf. nello sport, nella prestazione sessuale<br />
non regge più di 1-2 minuti.<br />
Infèrno / / [s.m., agg.] Luogo della Divina Bulletta simile ad una<br />
beauty farm dove sono rinchiusi tutti i bullettai, da cui la frase: “preferisco il<br />
paradiso per il clima e l’inferno per la compagnia”.<br />
Infingàrdo / / [s.m., agg.] Ciclista che rifugge dalla pedalata per<br />
pigrizia o mancanza di volontà, in special modo quando l’attività sportiva<br />
prevede la sveglia prima dell’alba.<br />
Inforcàre / / [v.tr.] Serrare tra le gambe aperte e tese, riferito<br />
all’atto del cavalcare la bici, montare in sella: “...ed inforcai la bici e corsi<br />
cieco, fuggendo come fa colui che fugge...” (da La Divina Bulletta);<br />
Ingarellàto / / [da garellu(m)] Il ciclista che si mette in competizione<br />
frenetica allo scopo di prevalere sugli altri: “...mi so’ ‘ngarellato con<br />
quelli della Ciclistica...”<br />
Ingiù / / [o lillongiù avv., agg.inv., var] 1: Vd. Moscio ǁ 2: La direzione<br />
della strada in una discesa. Nella lunga storia del ciclismo, infatti, non si è mai<br />
sentito parlare di una salita all’ingiù.<br />
Ingranàggio /<br />
/ [s.m.] Sistema a ruote dentate per la trasmissione<br />
del movimento: “Porc... mi s’è rotto l’ingranaggio del cambio...”<br />
Ingrassàre / / [v.tr.] Vd. Sugna. 1: Lubrificare con del grasso<br />
l’ingranaggio della bici ǁ 2: Diventare grasso: quando la postura non permette<br />
più di impugnare in presa bassa e ti basta toccare l’ingranaggio della bici per<br />
lubrificarlo.<br />
Inquisicio Curiæ / / [lat. tardo] Vd. Sacra Ruota. Organo<br />
preposto al giudizio sommario e inappellabile tutti i reati previsti dal<br />
Codice Pedale con sede nella Sala della Sacra Ruota in S. Pietro a Ruoti.<br />
Insù / / [o lillonsù avv., agg.inv., var] 1: Vd. Incannato ǁ 2: La direzione<br />
della strada in una salita. Nella lunga storia del ciclismo, infatti, non si è<br />
mai sentito parlare di una discesa all’insù.<br />
Insuengiù / / [avv., agg.inv.] Andamento della strada con poca<br />
pianura, tipico delle strade del <strong>Chianti</strong>: “Quella strada è tutta insuengiù”.<br />
Integratore / / [s.m.] Insieme di sostanze destinate a colmare<br />
le carenze alimentari (qualcuno spera anche atletiche) del ciclista. «Non sono<br />
dopato, ho preso solo un integratore» (Riccò dopo essere stato trovato positivo<br />
a 40 sostanze diverse nel Tour de France 2008).<br />
Intruppamento /<br />
/ [s.m.] Assembramento di ciclisti in griglia<br />
alla partenza della Nove Colli. È abbastanza frequente assistere alla partenza<br />
dell’ultimo contemporaneamente all’arrivo del primo.<br />
Invasato / / [p.pass.] Ciclista spiritualmente posseduto dallo spirito<br />
agonistico più demoniaco, riconoscibile dalla postura detta “a capo basso”,<br />
non può vedere nessuno davanti a lui, nemmeno nella giratina della domenica.<br />
Inveìre / / [v.intr.] Scagliarsi con parole, gesti e imporoperi, sfogando<br />
lo sdegno e l’ira contro l’automobilista che usa il clackson per chiedere strada<br />
ai ciclisti. Frase tipica: «Sònati in culo!».<br />
Invernàle / / [agg., s.f.] 1: La stagione più fredda, nella quale il ciclista,<br />
invece di dedicarsi secondo natura alla riproduzione, si va a inguastire<br />
a tempo di musica su bici prive di ruote. Vd. Indoor, Spinning ǁ 2: Capo<br />
inv.: L’abbigliamento del ciclista che costa di più.<br />
Inzuppàto / / [p.pass., agg.] Ciclista che prova a rischiare l’uscita<br />
in una giornata a rischio e si ritrova bagnatissimo, fradicio come un pavesino<br />
nel tiramisù, e dà pure la colpa al governo e alla Madonna.<br />
Ipernutrìto / / [part.pass.] Ciclista che teme più di ogni altra<br />
cosa la crisi di fame e agisce di conseguenza. Lo si riconoce dalla postura<br />
(alta), dall’agilità (bassa) e lo si trova più facilmente al bar che in bici. Frase<br />
tipica: «Io arrivo sempre primo... a tavola!!»<br />
Ipotermìa / / [da ipo e thermia] Abbassamento della temperatura<br />
corporea provocato da una spavalda uscita in bicicletta privo di idoneo abbigliamento.<br />
Il ciclista colpito da ip. si può riconoscere dal colorito bluastro e<br />
dalla rigidità delle membra che ne provoca il tipico andamento zig-zagante.<br />
Ironìa / / [etim. incerta] Modo di espressione del proprio pensiero<br />
prerogativa dei ciclisti più colti e intelligenti, che vivono la vita con bonaria<br />
irrisione e il giusto distacco.<br />
Irto / / [agg.] Percorso che presenta molte difficoltà, reso difficile da ostacoli<br />
di ogni tipo. Pieno, fitto: “Quel tratto è irto di difficoltà”.<br />
Itàlia (Giro d’) / / [s.m.] Corsa a tappe più importante al mondo<br />
(per gli italiani). Il leader della corsa è costretto a vestire una magliettina rosa, a<br />
indossare tacchi a spillo, calze a rete e a truccarsi come una battona. Per questo<br />
motivo molti grandi campioni decidono spesso di snobbare tale competizione.<br />
Itinerario / / [agg.] Il percorso stabilito per andare in bicicletta dal punto<br />
di partenza al punto di arrivo. | Per Luca l’It. di una randonnée può comportare<br />
la rinuncia a 130/140 (a volte oltre 150) ore di sonno e costare fino a 1.000,00<br />
euro in pennarelli e carte geografiche.<br />
Itàlo /It’alo/ [n.p.] Ex Sindaco (pres. del SI.SME. sindaci smessi), Velocipedologo<br />
di chiara fama, ex Rettore succeduto a Zolfo nel ruolo di “Entità”,<br />
ex ciclista (speriamo di no). Mantiene l’interim del Rettorato dell’Università<br />
del Pedale di Poggio a Rancia e rappresenta in Bullettabike la massima<br />
espressione del potere. Appare di tanto in tanto ad intervalli irregolari, come<br />
la Madonna di Međugorje, e, al pari di Essa, è oggetto di venerazione. Famose<br />
le sue lezioni all’Università sull’uso dei rapporti pari nelle salite dispari e dei<br />
rapporti dispari nelle salite pari. Si dice che possa riparare un tubolare e confiarlo<br />
a 12 con la sola imposizione delle mani.<br />
Izoàrd / / [agg.] Mitico Colle francese famoso per la Casse Déserte,<br />
zona estremamente rocciosa descritta da alcuni come lunare, percorsa dalla<br />
Route des Grandes Alpes, dove si può ammirare il monumento a due monumenti:<br />
Coppi e Bobet.
6<br />
Quarta edizione della classicissima della Festa del Lavoro<br />
Primo Maggio vuol dire Geggiano<br />
Geggiano, 1 Maggio 2014. “Piccole gare<br />
crescono”, verrebbe da dire parafrasando<br />
un famoso romanzo della Alcott. E infatti<br />
piano piano, anno dopo anno, la Cicloturistica<br />
del Bozzone sta diventando sempre<br />
più seguita dagli appassionati. Si sa, a Siena<br />
1° Maggio vuol dire Geggiano, e le strutture<br />
per la scampagnata dei senesi, in moto già<br />
da giorni, sono perfette per una manifestazione<br />
che completa una mattinata altrimenti<br />
vuota da attività.<br />
Al via oltre ottanta appassionati provenienti<br />
da una decina di società, alcune presenti al<br />
gran completo.<br />
Il percorso del 2014 ci riporta nuovamente<br />
nel “nostro” <strong>Chianti</strong>, dopo la parentesi del<br />
2013, quando fummo costretti a pedalare in<br />
zone depresse per l’antipatica concomitanza<br />
con la corsa nel Valdarno che venne ad<br />
“invadere” le nostre strade. Quindi si va da<br />
Geggiano a Castagnoli, Brolio, Villa a Sesta,<br />
Pianella, Geggiano. Cinquanta chilometri<br />
<strong>molto</strong> allenanti per i corsaioli e <strong>molto</strong> corsaiole<br />
per gli allenati. Infatti, dopo quattro<br />
chilometri dietro l’ammiraglia guidata da<br />
un “tiratissimo” Fanfa, al via alla marcia libera,<br />
il gruppo dei migliori, tirato, manco<br />
a dirlo, dal Barta (che dovrebbe andare un<br />
po’ più piano), fa il vuoto alle sue spalle.<br />
Mancano i numeri sulla schiena, ma quella<br />
che vediamo è di fatto una gara, e di quelle<br />
vere. Bullettai da subito in evidenza, con<br />
Bartoloni, Laschi, Vivi, Verdelli e Biancolini<br />
a menare a tutta e fare gioco di squadra. Al<br />
Gran Premio della Montagna di Rocca di<br />
Castagnoli passa per primo Biancolini con<br />
una quindicina di secondi di vantaggio su<br />
Laschi e Vivi. Gli altri staccati di poco. La<br />
coppia Vivi e Laschi (nella foto), in grande<br />
spolvero dà alcune tremende accellerate al<br />
gruppo che pian piano si frantuma, mentre i<br />
due allungano sempre di più, giungendo insieme<br />
sulla linea del traguardo, con il vuoto<br />
alle loro spalle, alla media di oltre 35 orari,<br />
non certo da cicloturistica.<br />
Venendo alla classifica “vera” a vincere,<br />
manco a dirlo il GS Arbia, con ben ventisette<br />
iscritti, seguiti da noi e poi da Asciano.<br />
A Taverne fanno confusione<br />
anche coi santi<br />
S. Isidoro porta<br />
male al Verdelli<br />
Sabato 10 Maggio. Sul calendario appeso<br />
al muso c’è scritto S. Antonino, ma alle<br />
Taverne, dove vive gente ai cui piace distinguersi,<br />
si festeggia invece un altro santo:<br />
Isidoro. Il paese si prepara alla festa e<br />
ai fuochi d’artificio spettacolari del giorno<br />
seguente, e fanno festa anche i pioppi<br />
lungo l’Arbia, che, complice la brezza<br />
pomeridiana, fanno “nevicare” quintali di<br />
bianchi batuffoli che vanno ad ostruire le<br />
vie aeree dei malcapitati ciclisti.<br />
Due i percorsi, anche se pochi scelgono il<br />
corto che accorcia di una decina di chilometri<br />
i 70 del lungo.<br />
Si parte, come al solito, dietro la macchina<br />
del Rosadi, tranquilli e rilassati. Il<br />
caldo si fa sentire, ma, nonostante <strong>tutto</strong>,<br />
vi vede ancora qualcuno in “full winter”,<br />
paraorecchie comprese! A Pianella la media<br />
è appena sopra ai 19 e i più scalpitano<br />
come i cavalli al canape. Pronti via e,<br />
come sempre inizia la gara.<br />
I primi svaniscono all’orizzonte in pochi<br />
secondi, ma anche quelli dietro si danno<br />
da fare. Su per Brolio la sfortuna si accanisce<br />
sulla Bulletta con Rosolino che, forse<br />
per la troppa potenza della pedalata,<br />
spacca un due in cambio ed è costretto a<br />
fermarsi e salire sull’ambulanza che funge<br />
anche da carro scopa, mentre poche<br />
centinaia di metri più a monte Luciano<br />
tampona Ossi e rimane a terra scorticato<br />
come Bartolomeo Martire, e, cosa più<br />
grave, con una frattura al polso che (forse)<br />
lo terrà lontano dalla bici per qualche<br />
giorno. Anche lui sale sull’affollatissima<br />
ambulanza a far compagnia al siculo bullettaio.<br />
La classifica finale ci vede, come al solito,<br />
secondi dietro all’imbattibile Covati Team<br />
che dopo la vittoria fuori casa a Geggiano,<br />
stavolta in casa e non può certo lasciarsi<br />
sfuggire il primo posto e una serissima<br />
ipoteca sul titolo finale, che appare<br />
davvero già scontato.<br />
Curiosità: Luca indossa il fantastico<br />
capo tecnico antiacqua<br />
del nuovo fornitore tecnico della<br />
Bulletta: la SPORCFUL!<br />
Curiosità: Il nuovo Presidente<br />
dell’Audax non perde occasione<br />
per manifestare l’affetto per<br />
l’Associazione che presiede.<br />
Curiosità: Questo signore con la<br />
medaglia al collo ha corso con<br />
la maglia della Bulletta la Gran<br />
Fondo di Copenhagen. Grazie!<br />
La gamba “marcata”<br />
del Verdelli
Diluvia per tutta la settimana ma la domenica<br />
a Nerviano splende un sole bellissimo<br />
Solo mezza Randonnée<br />
Domenica 3 Marzo. Si sono presentati ben quattro bullettai alla<br />
partenza della tradizionale classicissima randonnée di Nerviano:<br />
Luca, Loredana, Claudio e Marco. Percorso pianeggiante di 200<br />
chilometri, o, in alternativa un corto di 100, che si snodavano tra<br />
la provincia di Milano, Novara e Vercelli, nel Parco del Ticino.Il<br />
diluvio della vigilia e il freddo della mattina portavano consiglio,<br />
e i più optavano per il corto, anche se le nubi piano piano lasciavano<br />
posto ad un bellissimo sole. Anche i nostri sceglievano<br />
il corto, anche per non rischiare facilissimi errori di percorso, con<br />
la frecciatura stradale scolorita dalla pioggia. Media prossima ai<br />
30, purtroppo scesa un po’ a causa di un sottopasso della ferrovia<br />
allagato da mezzo metro d’acqua, che ha costretto chi non sapeva<br />
nuotare a scollettare attraverso i binari. Il paesaggio nella pianura è<br />
quello che è… ma se lo sguardo girava a nord si vedeva vicinissima<br />
la linea delle Alpi, dal Monte Rosa al Cervino. Che roba, ragazzi!!<br />
Tutto sommato una bellissima domenica diversa dal solito.<br />
Lo scavalcamento della ferrovia a causa del sottopasso allagato dalla pioggia<br />
dei giorni precedenti la gara.<br />
Poi ripartenza per la seconda parte che ci riporta a Chiusdino. Si<br />
sale su per Montalbuccio, dove Claudio e Franco si danno battaglia<br />
all’ultimo sangue, quindi Volte Basse e Sovicille, dove ci aspetta un<br />
sontuoso ristoro, quindi Ancaiano, Pievescola, La Speranza e da lì su<br />
per Radicondoli, e se non è salita è pettata! Il passaggio da Belforte<br />
forse potevano anche risparmiarcelo, ma è un bel paese e una visitina<br />
comunque la merita. Poi l’ultima parte, ancora in salita, smoccolando<br />
tra Montalcinello e Chiusdino, dove ritroviamo il Rosadi<br />
dove l’avevamo lasciano al mattino, in mezzo alla piazza e con il<br />
megafono in mano. Bella costanza!<br />
Insomma, una bella giornata di ciclismo, su strade che percorriamo<br />
di rado, con pochissimo traffico e panorami mozzafiato. Sicuramente<br />
chi c’era si è divertito un sacco.<br />
Domenica 9 Marzo. Dopo Nerviano (100 km facili facili) qui il gioco<br />
inizia a farsi duro: Gran Tour della Val di Merse, si parte da Chiusdino,<br />
brevetto randonnée di 200 km e due percorsi cicloturistici da<br />
102 o 60 km. Dislivello di circa 3000 per la prima, oltre 1600 per<br />
il percorso medio.Tante biciclette alla partenza, parecchi da fuori<br />
regione, venuti anche per vedere la gara delle Strade Bianche del<br />
giorno prima. Sotto l’arco della partenza spiccano moltissime magliette<br />
azzurre: Milko, Valentino, Duccio, il Magi, Vincenzo, Loredana,<br />
Claudio, Franco, Marco, Simone, Mentore, Luciano (forse anche<br />
altri…) divisi tra i percorsi medio e lungo, mentre Fabio e Luca<br />
decidono per un personalissimo percorso “Cip & Ciop”. Sono le otto<br />
e il Rosadi è già un’ora che bercia nel megafono che mancano dieci<br />
minuti alla partenza, ma oggi nessuno ha fretta. Siamo a Chiusdino,<br />
quindi si parte per forza in discesa, velocissimi, fino a Pian di Feccia,<br />
e poi su per Frosini per la prima delle tante asperità della giornata.<br />
Buffo siparietto su per i tornanti, dove un gruppo di ciclisti è fermo<br />
per una foratura. Uno di loro ci viene incontro chiedendo dov’è la<br />
macchina del cambio ruota. Non riusciamo a trattenere una risata:<br />
questi qui di randonnée ne devono aver fatte poche!… A Rosia Loredana<br />
e Claudio, attardati di qualche centinaio di metri riescono a<br />
sbagliare strada e tirano dritto verso Siena, li rivediamo solo in Piazza<br />
del Campo. Ma prima c’è Santa Caterina! Memori dell’arrivo dei<br />
prof. del giorno prima ci testiamo le gambe nell’erta di Fontebranda,<br />
risultato: prendiamo atto che Michal Kwiatkowski e Peter Sagan vanno<br />
più forte di noi….
il Lungo, il Nero e il Bianco si sono fatti “alla zitta” una bella Randonnée di 300 km.<br />
Tre Randagi al “silenzioso” Tour Bolzano-Ferrara<br />
Bolzano, 25-27 Aprile 2014 – Rando in trasferta<br />
a Bozen: bella randonnée bene organizzata<br />
dai ragazzi di Witoor sport di Ferrara.<br />
Il Lungo, Il Bianco ed Il Nero l’hanno<br />
pedalata tranquilli in poco più di 14 ore con<br />
la tutela in terra padana di Andrea Bassoli,<br />
sindaco di Pieve di Coriano, impegnato a<br />
scontare la sua pena nell’attività di servizi<br />
sociali in assistenza ad anziani che non vogliono<br />
ancora convincersi di esserlo….<br />
La cronaca: i tre appartenenti alla Loggia<br />
Massonica B3, per l’occasione autorinominati<br />
Il Lungo, Il Bianco e Il Nero, con una<br />
azione da commandos, contraddistinta prevalentemente<br />
dalla segretezza dell’operazione,<br />
si sono avventurati in questa 300 km<br />
abbastanza facile per loro. In assenza di<br />
“Blackdecker” il traviato di turno è stato, e<br />
non è la prima volta, Il Bianco, che come al<br />
solito si lascia traviare abbastanza facilmente.<br />
Partenza venerdì 25 aprile, di buon mattino<br />
in direzione di Ferrara, dove ad attenderli<br />
c’è un pullman che li porta alla partenza ufficiale<br />
della Rando: Bozen, 300 chilometri<br />
più a nord, dove neanche si parla la lingua<br />
di Dante.<br />
Partenza alle prime luci dell’alba di sabato<br />
26, una levataccia. Timbro e via, per tornare<br />
al capolinea, in direzione sud. Tanta, tanta<br />
pianura, e i propositi di far piano subito svaniti<br />
per non perdere il gruppone che parte a<br />
quaranta. Molte ciclabili car free, una vera<br />
meraviglia! L’arrivo a Peschiera dove comincia<br />
la ciclabile del Mincio coincide con la<br />
perdita della traccia dal Garmin, con conseguente<br />
“Ira funesta” del Nero che queste<br />
cose proprio non le digerisce. Il Lungo, in<br />
trance agonistica, fa quasi un frontale con<br />
una BMW, ma poi <strong>tutto</strong> va a posto e si punta<br />
là dove il Mincio si getta nel Po. Sull’altra<br />
sponda del Grande Fiume, vicino all’isola di<br />
Coriana, c’è ad attenderli il Sindaco uscente,<br />
che le tenta tutte per far recuperare il<br />
tempo perduto ai tre eroi, ma senza grossi<br />
risultati. Quando ormai il culo del Bianco<br />
ha perso definitivamente l’originario candore,<br />
allo spuntar della luna in cielo, l’arrivo<br />
sospirato alla città Estense per Il Lungo (in<br />
trance agonistica), Il Nero (in trance edonistica)<br />
e Il Bianco (in trance e basta) per lo<br />
strameritato riposo, perché, anche se facili<br />
facili sono sempre trecento chilometri, e farli<br />
in un giorno non è facile per nessuno, e,<br />
aggiungo, in modo così “silenzioso”, ancora<br />
più difficile!<br />
La Randonnée dell’Unesco a S. Gimignano si è rivelata una vera e propria “extreme”!<br />
La bella faticaccia dei Randagi alla Vernaccia<br />
Il giorno (10 maggio) che precede la “bolgia” di ciclisti pronti a sfidarsi<br />
per la celebrata Gran Fondo della Vernaccia, San Gimignano è<br />
popolata dalle solite carovane di turisti “per scelta” e da un manipolo<br />
di randagi che si è messo in testa di percorrere i 400 chilometri della<br />
randonnée Gran Tour Terre di Siena con la sola intenzione di vincere<br />
la sfida con i propri limiti. Partenza alle 18.30 dalla magnifica piazza<br />
Sant’Agostino tra la<br />
curiosità dei presenti<br />
e le molte richieste di<br />
come funziona questa<br />
pedalata sotto la<br />
luna e, nella speranza<br />
di ognuno, con il sole<br />
del giorno successivo.<br />
Si viaggia subito assaggiando<br />
un percorso<br />
che si preannuncia<br />
<strong>molto</strong> impegnativo se<br />
non proibitivo. Bulletta<br />
Bike è presente con<br />
la “coppia di fatto”<br />
Bardelli-Bonechi ed il<br />
rinato Morini. In <strong>tutto</strong><br />
fanno tre ex Sindaci ai<br />
quali piace scherzare<br />
rispondendo che sono stati condannati a fare una rando al mese<br />
come “servizi sociali”. La strada che porta a Casole, Pievescola ed al<br />
passo degli Incrociati è una goduria ed incrociare un’auto diviene,<br />
man mano, sempre più difficile. Il sole lascia spazio ad una bella<br />
luna sulla via delle Ville di Corsano e Lupompesi dove viene offerto<br />
il primo ottimo controllo-ristoro. Sono già stati pedalati 85 km senza<br />
aver scorto il famoso “lupo delle Ville” preannunciato dalla stampa.<br />
Così la notte fonda si consuma lungo la Cassia, si sale faticosamente<br />
sull’ Amiata per giungere, dopo Campiglia e Vivo d’Orcia, ad Abbadia<br />
dove il controllo, caffè e ristoro è posto nelle ex miniere. Scendere<br />
di nuovo a valle per prendere la “strada del picio” verso Celle sul<br />
Rigo non è un boccon da ghiotti soprat<strong>tutto</strong> per la presenza di fastidiosi<br />
banchi di nebbia. La fatica prende il sopravvento sul sonno. E’<br />
la sorte del randagio: “non vuoi dormire? Allora fatica!”. Chianciano<br />
si scorge dopo 210 chilometri ed il controllo al mitico bar Marabissi<br />
è possibile solo dopo<br />
le 5. L’alba di Monticchiello<br />
è schietta come<br />
la gente della Val d’Orcia.<br />
Pienza Petroio,<br />
Castelmuzio, Montisi,<br />
San Giovanni d’Asso<br />
sono straordinarie<br />
“isole di terra” che anticipano<br />
Asciano ed il<br />
controllo di Rapolano,<br />
mirabilmente gestito<br />
da donne ed uomini<br />
della Misericordia.<br />
Mancano solo 100 chilometri<br />
all’arrivo ed i<br />
passaggi da Castelnuovo<br />
ed il <strong>Chianti</strong> sono<br />
ricchi di incontri con<br />
frotte di ciclisti che fanno il loro giro domenicale. Marco e Loredana<br />
si uniscono solidali al terzetto della Bulletta che incrocia, prima del<br />
controllo-gelato di Radda Luca Bartoloni, Mario Stopponi, Marco di<br />
Tardo con altri amici della Bulletta. Da Radda a San Gimignano la<br />
fatica è attenuata dal fatto che ormai San Gimignano è ad un tiro di<br />
schioppo. Infatti alle 14.30 il terzetto della Bulletta è all’arrivo. Sono<br />
20 ore in bici, meno di quanto previsto, con una sorpresa: il Garmin<br />
segnala 380 chilometri e ben 6900 metri di dislivello. Una vera e<br />
propria extreme. Ed il meno per quest’anno è fatto.
Con l’ottava edizione di Sicilia non stop<br />
prendono il via i brevetti omologati BRM/<br />
ACP e RM che consentiranno con assoluta<br />
certezza di potersi preregistrare per la Paris-<br />
Brest-Paris a partire dal 26 aprile 2015.<br />
“Sicilia non stop 8” prende il via alle 7 del<br />
17 giugno da Capaci proprio ai piedi della<br />
stele che ricorda il barbaro assassinio del<br />
giudice Falcone. 1000 chilometri nel periodo<br />
in cui la luce solare è al massimo della<br />
durata. Tempo massimo 75 ore. Quartier generale<br />
presso Isola delle Femmine e strutture<br />
di ristoro e riposo lungo lo splendido percorso<br />
che consente di apprezzare <strong>tutto</strong> il perimetro<br />
della magnifica isola e di conoscere<br />
l’amabilità e la genuina ospitalità del popolo<br />
siciliano... Un viaggio lungo il perimetro<br />
della Sicilia alla ricerca di improbabili mulini<br />
a vento. Un viaggio che non porterà a<br />
nessuna medaglia al valore. Bulletta Bike ha<br />
pedalato con i fazzoletti della mitica Mens<br />
Sana legati al manubrio di bici mai dome<br />
e da dove si può anche cadere ma sempre<br />
Atra impresa per il Nero, il Bianco e il Lungo (con il coach Blackdeker)<br />
Bullettabike alla “Sicilia Non Stop”<br />
siamo in grado di rialzarsi con stile.<br />
Ottantacinque partenti per 1000 km e<br />
10.000 di dislivello contri i 6000 dichiarati<br />
dal pur bravo, generoso e simpatico organizzatore<br />
Salvatore Giordano. Il Nero ed il<br />
Lungo hanno portato al battesimo in una<br />
ultranaratona il Bianco. 63 ore il tempo impiegato<br />
con due veri riposi notturni: al 400<br />
km e a Scoglitti e nei pressi di Patti a circa<br />
250 km dall’arrivo. Significativo e commovente<br />
l’omaggio alla stele di Falcone prima<br />
della partenza. Infinite micro soste a gelati,<br />
arancini e primi piatti di pesce fresco. Bellissimi<br />
tratti di costa interrotti da alcune zone<br />
industriali e, purtroppo, disseminate di rifiuti.<br />
E poi la veggogna della Sicilia: il ciaffico.<br />
Siciliani comunque splendidi ed ospitali.<br />
Qualcuno ci ha ricordato che la partenza e<br />
l’arrivo è dall’Isola delle Femmine, si, avete<br />
capito bene, femmine. E siamo andati a vedere<br />
di che trattasi: “Si narra che il bellissimo<br />
isolotto denominato “Isola delle Femmine”<br />
fosse stato un tempo una prigione occupata<br />
solo ed esclusivamente da donne. Alla liberazione<br />
fondarono qui una cittadina che in<br />
ricordo della pace fatta, chiamarono Capaci<br />
(da “Ca-paci” ovvero: qui la pace) e battezzarono<br />
l’isolotto sul quale avevano dimorato<br />
“Isola delle Femmine”. Una testimonianza<br />
di Plinio il Giovane in una lettera indirizzata<br />
a Traiano, considera l’isola residenza di fanciulle<br />
bellissime che si offrivano in premio<br />
al vincitore della battaglia.” Ora, voi capite<br />
bene, l’uomo non è di legno e noi siamo 4<br />
galletti chiantigiani ai quali piace pedalare<br />
ma anche “sedentare” come diceva Plinio il<br />
Vecchio. Ed allora perché lasciare simili creature<br />
sole per 3 giorni per poi tornare allo<br />
stesso posto sudati fradici per trovarle in lacrime<br />
e dover spiegare loro che la bici non<br />
fa male alla prostata? L’idea più accreditata è<br />
pertanto di partire dall’Isola delle Femmine<br />
e far subito ritorno senza esser mai partiti,<br />
Del resto, come dice il Lungo, i programmi<br />
si fanno per non rispettarli e le “femmene<br />
sono femmene” che vanno rispettate più dei<br />
programmi...<br />
Il Nero<br />
Il Consiglio Direttivo dell’ARI ha finalmente<br />
eletto i vertici dell’Associazione<br />
Luca è il nuovo presidente<br />
dell’Audax Randonneur Italia<br />
Confermato il trend secondo il quale, di qualsiasi organismo<br />
entri a far parte, Luca è destinato a diventarne Presidente.<br />
Sabato 17 maggio si è tenuto a Castelfranco Emilia il Consiglio<br />
Direttivo di ARI e Luca Bonechi è stato eletto nuovo presidente<br />
dell’Associazione. Fermo Rigamonti continuerà a dare il suo prezioso<br />
contributo nelle vesti di past president, mentre Enrico Peretti<br />
coordinerà il lavoro direzionale ed operativo. Il nuovo gruppo<br />
dirigente di ARI è rappresentativo di tutte le aree geografiche del<br />
paese e composto da organizzatori esperti e disponibili a far crescere<br />
ancora il movimento in un clima collaborativo con tutte le<br />
ASD associate e con quelle che decideranno liberamente di farlo<br />
nel rispetto della mission e dei regolamenti di ARI/ACP ed RM. A<br />
testimonianza di tale volontà è stato approvato anche il nuovo Statuto<br />
che consentirà ad ARI di ampliare la base sociale e di essere<br />
ufficialmente riconosciuta come Onlus.<br />
Luca ha contribuito fino ad oggi esternamente all’attività di ARI<br />
con la Bulletta. Assieme a Bonechi sono stati nominati due vicepresidenti:<br />
Massimo Sartori e Carlo Sulas, mentre Alfredo Burzatta<br />
rappresenterà ARI nel centro Italia e si occuperà di ultramaratone.<br />
Sergio Antolini avrà il compito <strong>molto</strong> importante di mettere a<br />
punto il Calendario 2015 e le prove del Campionato Nazionale e<br />
della Challenge Extreme. Cecilio Testa sarà il capitano della nuova<br />
Nazionale Italiana, mentre Valter Ballarini avrà il compito di far<br />
decollare definitivamente il progetto dei percorsi permanenti. Fabio<br />
Bardelli si occuperà del progetto delle Riciclovie e dei rapporti<br />
con CoMoDo, la confederazione della mobilità dolce. Ad Andrea<br />
Perugini, infine, il compito di far crescere dentro ARI nuove attività<br />
quali le ciclopedalate storiche. Luciano Silva ha assunto la presidenza<br />
del collegio dei Sindaci revisori composto anche da Renato<br />
Guarnieri e Giancarlo Concin. Il CD ha inoltre scelto Silvano Riccò,<br />
Lorenzo Borelli ed Enrico Peretti come componenti del Comitato<br />
Tecnico Sportivo. Giancarlo D’Avanzo (tesoriere economo) ed<br />
Emanuele Nepi, completano infine il quadro dei collaboratori di<br />
ARI.
10<br />
Partito il Brevetto del<br />
Ciclomangiatore<br />
Tutti al mare!<br />
Sabato 17 Maggio. La prima Ciclomangiata<br />
dell’anno, quella al mare, quest’anno anticipata<br />
di una quindicina di giorni rispetto al<br />
passato, è stata un’avventura che moltissimi<br />
bulletta, per scelta o per dovere, si sono persi.<br />
Pochi ma buoni quelli che hanno partecipato,<br />
in barba ai gufi che pronosticavano<br />
pioggia a catinelle. Invece è stata una giornata<br />
bellissima (almeno al mattino), poche<br />
le auto incontrate sulla strada, buona compagnia,<br />
divertimento assicurato.<br />
Una decina circa i bulletta giunti fino al<br />
mare, tra i quali Luciano Magi, arrivato in<br />
forte ritardo per la disavventura di rito, che<br />
alla prima ciclomangiata non manca mai:<br />
dal borsone retrosella da randonnée, colpevolmente<br />
lasciato aperto, sono fuoriusciti<br />
tutti i suoi beni (occhiali, chiavi, telefono…)<br />
disseminati in una decina di chilometri di<br />
strada tra Pian di Feccia e Palazzetto, costringendo<br />
il povero Luciano ad una strenua<br />
ricerca che ha avuto solo parzialmente successo.<br />
Ottimo il pranzo alla Lanternina, quest’anno<br />
al “prezzo politico” di soli venticinque<br />
euro, con tanti antipasti, penne all’astice e<br />
frittura mista. Al rientro a Siena la sorpresa<br />
della pioggia a rendere difficile il lavoro di<br />
trasbordo delle bici e delle borse. Speriamo<br />
che alla new entry Lago Trasimeno vengano<br />
tanti bullettai e tornare ai numeri usuali.<br />
Il Regionale Uisp quest’anno è iniziato davvero tardi<br />
Si comincia bene… o quasi!!<br />
Quasi tutte le prove “compresse” in due mesi intensissimi<br />
25 Maggio 2014. Finalmente parte il Regionale<br />
Uisp di Cicloturismo, <strong>molto</strong> in ritardo<br />
rispetto al passato, che costringerà i partecipanti<br />
ad un tour de force impressionante,<br />
in quanto tutte le domeniche da qui a fine<br />
luglio saranno dedicate a questo. Si parte<br />
da Prato per la classicissima dei Due Bacini.<br />
La voglia di pedalare è tanta e siamo in parecchi<br />
alla partenza dalla Chinatown della<br />
Viaccia: Claudio, Marco, Lillo, Mauro, Nando,<br />
Franco, Stefano, Rosolino, Duccio, il<br />
Gatto 1 e il Gatto 2 (questi ultimi per niente<br />
a loro agio, con quello che si sente dire dei<br />
cinesi e dei gatti…).<br />
Si decide quasi all’unanimità per il medio,<br />
ma, poco dopo la partenza, già si palesano<br />
alcuni ripensamenti tra i meno allenati del<br />
gruppo. Alla deviazione dei percorsi siamo<br />
addirittura in cinque a lasciare la strada maestra<br />
e girare a sinistra sul percorso più facile.<br />
Lungo la strada incontriamo il gruppo delle<br />
Flying Women Cycling Team di Montemurlo,<br />
un bel gruppo di affiatatissime ragazze, <strong>molto</strong><br />
carine e simpatiche, con le quali condividiamo<br />
<strong>molto</strong> volentieri le fatiche della salita e le<br />
gioie del ristoro. (Assenti invece in massa le<br />
ragazze della Bulletta, che, a detta loro, per<br />
soli “due bacini” non si muovono da casa…).<br />
Dopo aver percorso velocemente la lunga<br />
discesa che riporta a valle, decidiamo, vista<br />
l’ora, di allungare un po’ il percorso e raggiungere<br />
Montepiano. Al ritorno ci rendiamo<br />
conto, con terrore, che la frecciatura del<br />
percorso è già stata rimossa dai troppo solerti<br />
organizzatori. Fino a Prato non ci sono<br />
problemi, la strada la si riconosce benissimo<br />
dal traffico e dalle buche, ma raggiungere<br />
l’arrivo è un bel problema. Giriamo a vuoto<br />
per un’ora nel labirinto di viuzze della città<br />
prima di incontrare un ciclista che si offre di<br />
accompagnarci nella giusta direzione, dalla<br />
quale ci siamo allontanati parecchio. E, visto<br />
che non è la prima volta che succede,<br />
chiediamo agli organizzatori di lasciare la<br />
frecciatura ai bivi qualche minuto in più alle<br />
prossime edizioni, quanto meno nell’intricatissimo<br />
dedalo di stradine del centro.<br />
Un po’ più tardi giungono all’arrivo anche<br />
gli altri del medio… tranne uno! Di Franco<br />
non si hanno notizie da ore, il telefono è<br />
muto, cominciamo a preoccuparci davvero!<br />
Finalmente Rosolino riesce a prendere la<br />
linea e ci tranquillizziamo: Franco ha clamorosamente<br />
sbagliato strada e invece del<br />
medio si è fatto il percorso lungo! Centoquaranta<br />
chilometri durissimi, cento dei quali<br />
percorsi da solo e su strade assolutamente<br />
sconociute. Sono ormai le 15 quando arriva<br />
alla Viaccia per la meritata doccia, stremato<br />
dalla fatica, segnato nell’orgoglio e scuro in<br />
volto, avendo da ore esaurito il ricco repertorio<br />
di moccoli a disposizione. Alla stessa<br />
ora noi del corto siamo già a casa davanti<br />
alla Tv a goderci la stupenda vittoria di Aru<br />
a Montecampione.<br />
Una storia a lieto fine che però ci insegna<br />
una cosa importante: a una certa età non<br />
si possono più fare queste cose da soli: ci<br />
vuole la badante, non solo per Franco, ma<br />
ormai per tutti!<br />
Due Bacini: Alcuni bullettai hanno trovato delle magnifiche badanti. Le ragazze del Flying Women<br />
Cycling Team hanno scortato Lillo & C. fino il cima alla salita di S. Ippolito.
11<br />
Al Ciclo Tour del Mugello rispettate le previsioni meteo<br />
La pioggia non frena i “migliori”<br />
Ma molti “conigli” preferiscono rimanere al calduccio<br />
15 Giugno. Le premesse non sono certamente<br />
le migliori: già da una settimana i<br />
terroristi del meteo ci avevano avvertito che<br />
sarebbe stato un fine settimana all’insegna<br />
del maltempo e che l’unico modo possibile<br />
per evitare la pioggia era rimanere al calduccio<br />
nel proprio letto, ma, si sà, i bullettai<br />
non si lasciano spaventare la un po’ d’acqua,<br />
anche se preferiscono di gran lunga il<br />
vino del <strong>Chianti</strong>! L’albergo dei Vasari è già<br />
prenotato da mesi, quindi si parte in direzione<br />
Mugello il sabato pomeriggio. C’è il sole,<br />
ma non ci facciamo troppe illusioni per il<br />
giorno dopo.<br />
Molti i bullettai presenti: Stefano, Maurizio<br />
A., Maurizio T., Marco, Rosolino, Furio,<br />
Nando, Mauro, Gatto & Gatta, Angela, Stefano<br />
e il Barta, sperando di non aver dimenticato<br />
nessuno. Altri sono partiti per Feltre,<br />
altri non si sono mossi da casa, nonostante i<br />
bellicosi propositi della vigilia.<br />
Per vari motivi danno forfait Loredana (pioggia),<br />
Lillo (donna) e il Sola (traviazione randagia<br />
forzosa).<br />
Al mattino sveglia alle sei, anche se abbiamo<br />
fatto le ore piccole per la partita degli azzurri<br />
contro Albione. Fuori dai vetri sentiamo un rumore<br />
che non ci tranquillizza: piove a dirotto.<br />
Mauro, Maurizio T., Nando, Furio, Angela e<br />
Stefano prendono atto che la notte è ancora<br />
lunga e tornano beatamente a dormire dopo<br />
aver fatto colazione, gli altri, i migliori, per nulla<br />
spaventati da due gocce d’acqua decidono<br />
di partire ugualmente. Sì, piove, e <strong>molto</strong>, ma<br />
si può sopportare, e poi, a sentire gli ottimisti,<br />
tra un po’ potrebbe anche smettere. A partire,<br />
comunque non sono in molti, ad occhio…<br />
Il giro nel circuito non permette performance<br />
alla Valentino Rossi, per via del fondo<br />
bagnato, quindi le pieghe all’Arrabbiata<br />
sono abbastanza approssimative… Gli addetti<br />
alla pista, poco avvezzi a questo tipo di<br />
mezzi, ci guardano strano, allo stesso modo<br />
di coloro che, alla guida di decine e decine<br />
di auto e camion piene di moto e macchine<br />
da corsa, sostano davanti all’ingresso, in<br />
paziente attesa che ci leviamo dai coglioni!<br />
Il percorso lungo viene soppresso dall’organizzazione,<br />
e noi, poco eroicamente, alla<br />
deviazione tra il medio e il corto, ancora<br />
sotto la pioggia, decidiamo per la seconda<br />
opzione mentre Claudio e il Barta se la sentono<br />
di affrontare la Futa e il Giogo.<br />
Facciamo i sessanta chilometri del corto<br />
(con un dislivello poco superiore allo zero)<br />
ad un buon passo, e dopo circa due ore siamo<br />
già tornati a Scarperia dove ci aspettano<br />
gli altri, rimasti a letto fino a pochi minuti<br />
prima. Poco più tardi arriva il Barta, che<br />
ha fatto il medio al suo passo, e mooooolto<br />
più tardi arriva anche Claudio che ha trovato<br />
pure il tempo di cadere e sbucciarsi un<br />
ginocchio nella scivolosissima discesa della<br />
Moscheta.<br />
Rosolino intanto smoccola e si dispera, non<br />
tanto per il senso di colpa di aver fatto un<br />
percorso corto (per la prima volta nella vita),<br />
quanto per aver mancato il ristoro di Firenzuola,<br />
storicamente il migliore di <strong>tutto</strong> il circuito.<br />
Infine il Gatto, a dimostrazione che non è più<br />
un ragazzino, ha ricevuto dal Sindaco di Scarperia<br />
e San Piero, Federico Ignesti, un bellissimo<br />
coltello prodotto in loco oltre ad un libro<br />
sulle bellezze del territorio, quale atleta più<br />
longevo tra quelli partiti.<br />
Per Marco la GF di Pistoia è<br />
durata davvero poco<br />
Solo 17 km...<br />
22 Giugno. La Gran Fondo dell’Alto Appennino<br />
è durata davvero poco per il Pedalpoeta.<br />
In pratica l’Alto Appennino non l’ha<br />
nemmeno visto, essendosi dovuto ritirare<br />
quando l’Appennino era ancora poco più<br />
che basso...<br />
La cronaca: siamo nove bullettai per quella<br />
che forse è la manifestazione cicloturistica<br />
più bella di <strong>tutto</strong> il circuito: ci aspetta una<br />
prova veramente impegnativa, ma la conosciamo<br />
bene, e amiamo le strade che si<br />
inerpicano nella montagna pistoiese come<br />
quelle del nostro <strong>Chianti</strong>.<br />
Il Barta e Duccio decidono per il lungo, tutti<br />
gli altri per il medio, che comunque marca<br />
un notevole 1600 di dislivello.<br />
La partenza ufficiale, come lo scorso anno<br />
avviene nella bellissima location di Piazza<br />
Duomo a Pistoia, quindi, dopo aver attraversato<br />
buona parte della città si attacca la<br />
prima asperità della giornata: la Collina, una<br />
salita vera, lunga quasi 12 km, con pendenze<br />
costanti del 6-7%. Quasi alla fine di questa<br />
salita avviene il guasto alla bici di Marco,<br />
che improvvisamente si trova senza trazione<br />
a causa della rottura del meccanismo della<br />
ruota libera. Un guasto irreparabile, che<br />
costringe Marco ad un rapido dietro front e<br />
tornare alla partenza senza troppi problemi,<br />
dal momento che la strada è tutta in discesa.<br />
Gli altri proseguono i loro percorsi per riunirsi<br />
poi al bellissimo pasta party.<br />
Bravissimi gli amici dell’Avis Pistoia, con<br />
Stefano in testa, per l’organizzazione perfetta,<br />
l’ottima frecciatura, i ricchi ristori e i tantissimi<br />
premi per i partecipanti. E auguri alla<br />
padrona di casa la grande campionessa Edita<br />
Pucinskaite, che a settembre sarà mamma<br />
per la seconda volta.<br />
Curiosità: Valentino nell’inedita<br />
veste di “Folk Singer” nella serata<br />
dedicata a De Gregori. Forte<br />
in bici, fortissimo al microfono.<br />
Curiosità: Claudio su Facebook<br />
non c’è ancora, ma DA Faceboook<br />
c’è stato e ci ha dedicato<br />
un personalissimo “Like”.<br />
Curiosità: Quando la famiglia<br />
cresce se vuoi andare in bici<br />
occorre ingegnarsi: ecco come<br />
Franz ha risolto il problema.
Cinque bullettai alla Sportful di Feltre. In due sul percorso lungo<br />
Feltre: tanta fatica e tanto divertimento<br />
12<br />
Cala il sipario sulla 20ma edizione della<br />
Sportful Dolomiti Race di Feltre che ha<br />
festeggiato con il record storico di iscritti:<br />
4.700, compresi i 120 del Percorso Mark<br />
con un incremento di partecipanti rispetto<br />
al passato di oltre 1.000 unità. Il meteo, malgrado<br />
le previsioni, ha messo a dura prova<br />
sia organizzazione che ciclisti che comunque<br />
si sono presentati in 3.400 alla partenza.<br />
Un altro record storico visto che a Feltre non<br />
sono partiti mai in tanti cosi, anche se il sole<br />
avrebbe certamente convinto gli altri mille a<br />
non restare sotto le coperte.<br />
Classifica Sociale 2013<br />
MAGLIA ROSA<br />
CLASSIFICA KM<br />
E’ arrivato da Matera per trionfare sulle Dolomiti<br />
Bellunesi e Trentine il giovane Tommaso<br />
Elettrico che ha vinto staccando gli<br />
avversari solo negli ultimi 450metri di salita<br />
prima del traguardo in Piazza Maggiore<br />
chiudendo in 6h52’48” davanti al genovese<br />
Matteo Podestà (MgKvis) 6h53’14 e al toscano<br />
Stefano Cecchini subito attaccato con il<br />
tempo di 6h53’31.<br />
Tra le donne trionfo di Claudia Gentili.<br />
Nel Medio si è giocata anche la Sfida Olimpica<br />
tra i campioni Jury Chechi, Antonio<br />
MAGLIA GIALLA<br />
CLASSIFICA PUNTI<br />
Rossi, Pietro PIller Cottrer e Paolo Bettini.<br />
Dopo una battaglia sul Passo Croce d’Aune,<br />
scollinato per primo da Piller, Chechi è<br />
riuscito a non mollargli la ruota beffandolo<br />
in volata sul finale. Ci sono volute 10 ore,<br />
invece all’attuale Ct della Nazionale Davide<br />
Cassani per chiudere il suo percorso lungo.<br />
Sul percorso Mark, la ciclopedalata di 47km<br />
con la sola scalata a Passo Croce d’Aune si<br />
è cimentato invece Emanuele, che non pedalava<br />
da un anno esatto, portando eroicamente<br />
a termine il percorso.<br />
Gli altri quattro bullettai si sono equamente<br />
divisi tra i due percorsi con Matteo e il Tasso<br />
nel medio e Ossi e Milko nel durissimo persorso<br />
lungo, portato a termine da Luca con il<br />
tempo di 9:10:26, e Milko di poco più lento.<br />
Ottimo, direi!<br />
Franco Brilli 4448<br />
Luca Bonechi 3965<br />
Valentino Trapani 3541<br />
Luca Rossi 3194<br />
Duccio Semboloni 2851<br />
Simone Manganelli 2286<br />
Luca Semboloni 2231<br />
Luca Bartoloni 2190<br />
Marco Panti 2123<br />
Milko Gennai 1725<br />
Rosolino Castiglia 1673<br />
Sara Cannoni 1557<br />
Manolo Finocchi 1443<br />
Stefano Sgarbi 1310<br />
Loredana Capannoli 1263<br />
Luciano Verdelli 1169<br />
Angela Zizza 870<br />
Maurizio Alcidi 868<br />
Fernando Di Fenza 820<br />
Mauro Ceccarelli 718<br />
Antonio Ricci 676<br />
Furio Giannini 560<br />
Burroni Stefano 495<br />
Maurizio Tuliani 450<br />
Jacopo Piccini 285<br />
Fabrizio Angelini 220<br />
Serena Massari 180<br />
Alessandro Piccini 80<br />
Franco Brilli 1630<br />
Luca Bartoloni 1560<br />
Luca Rossi 1520<br />
Valentino Trapani 1400<br />
Marco Panti 1370<br />
Rosolino Castiglia 1260<br />
Luca Bonechi 1120<br />
Luciano Verdelli 1110<br />
Sara Cannoni 1100<br />
Loredana Capannoli 1080<br />
Furio Giannini 1080<br />
Antonio Ricci 1060<br />
Simone Manganelli 1040<br />
Luca Semboloni 1040<br />
Milko Gennai 860<br />
Fernando Di Fenza 800<br />
Duccio Semboloni 800<br />
Serena Massari 640<br />
Mauro Ceccarelli 630<br />
Burroni Stefano 600<br />
Maurizio Tuliani 560<br />
Manolo Finocchi 790<br />
Angela Zizza 740<br />
Stefano Sgarbi 740<br />
Maurizio Alcidi 490<br />
Jacopo Piccini 460<br />
Alessandro Piccini 160<br />
Fabrizio Angelini 160<br />
Scatti da L’Eroica Britannia