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Gioia della vita - attività - Parrocchia "San Giuseppe" in Manfredonia

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<strong>Gioia</strong>Vita_Attività<br />

GIOIA DELLA VITA<br />

Vivere è bello, ma spesso ci <strong>in</strong>oltriamo <strong>in</strong> strade e situazioni che portano<br />

all’<strong>in</strong>felicità. Riflettiamo sulla strada che ci porta alla vera gioia.<br />

Le attività proposte sono uno strumento per approfondire i contenuti. Nulla vieta<br />

che i contenuti siano dati ad ogni animatore per una riflessione personale.<br />

PRIMA ATTIVITÀ<br />

LA RICETTA DELLA FELICITÀ!<br />

(Liberamente tratto da Dossier catechista, dicembre 2011, LDC, p. 50)<br />

Ingredienti: 600 g di rispetto; 400 g di buona volontà; una spolverata di fantasia;<br />

frullato di buonumore; 4 persone da prendere come esempio <strong>in</strong> pillole; 2 litri<br />

di socievolezza; un bacio <strong>della</strong> mamma e del papà.<br />

Realizzazione: In un recipiente mescolate il rispetto, la buona volontà, la<br />

fantasia, il buonumore, le persone esemplari e amalgamate il tutto con la socievolezza.<br />

Dopo averlo fatto lie<strong>vita</strong>re aggiungete un bacio <strong>della</strong> mamma e del papà,<br />

naturalmente belli freschi! Mettete nel forno scaldato dall’Amore e conservate la<br />

ricetta per tutta la <strong>vita</strong>.<br />

Quale è la tua ricetta per la felicità? Rifletti su queste <strong>in</strong>dicazioni<br />

del sacerdote John Powell, e poi crea la tua ricetta (il lavoro può essere<br />

fatto <strong>in</strong> gruppo…<br />

«Sono conv<strong>in</strong>to che Dio ci abbia creati per essere felici, <strong>in</strong> questo mondo e<br />

<strong>in</strong> quello che verrà, per sempre. Se una persona è <strong>in</strong>felice ci deve essere qualcosa<br />

che non va. Certo, è probabile che la colpa o la scelta non siano sue, ma manca<br />

qualcosa». Il segreto <strong>della</strong> felicità, secondo il sacerdote psicologo John Powell, sta<br />

<strong>in</strong> poche semplici scelte.<br />

1. Accettarsi per come si è.<br />

Siamo come Dio ci ha pensati e abbiamo tutto ciò che ci serve per svolgere il<br />

compito che ci è stato assegnato dalla <strong>vita</strong>. Accettiamo e teniamo <strong>in</strong> equilibrio<br />

il nostro corpo, il nostro cuore, la nostra mente senza trascurare una corretta<br />

alimentazione, un sano esercizio fisico, il giusto riposo! Ciò non significa essere<br />

statici: ogni evento è occasione per crescere e avvic<strong>in</strong>arci al «progetto di Dio»<br />

su di noi.<br />

2. Essere responsabili <strong>della</strong> propria <strong>vita</strong>.<br />

Un vizio diffuso è quello di scaricare le colpe dei propri errori e delle proprie<br />

difficoltà sugli altri. La vera libertà passa dall’assunzione <strong>della</strong> piena responsabilità<br />

<strong>della</strong> nostra felicità. Powell suggerisce di mettersi un biglietto davanti<br />

allo specchio, per leggerlo ogni matt<strong>in</strong>a: «Ecco il volto <strong>della</strong> persona dalla quale<br />

dipende la mia felicità oggi».<br />

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3. Aprirsi all’altro.<br />

La persona che si apre a un’altra ed è stata ascoltata prova la sensazione di<br />

sollievo e di gioia. «I segreti nascosti dentro di noi diventano il veleno che ci fa<br />

ammalare». Accentuano le paure, favoriscono le <strong>in</strong>comprensioni, sono un nido<br />

caldo per i propri vizi. Gli altri ci sono stati donati da Dio per noi! E viceversa…<br />

4. Riempire la <strong>vita</strong> di amore.<br />

«L’amore è il lubrificante che rende la <strong>vita</strong> molto più facile». Si tratta anzitutto<br />

di amare se stessi, cioè avere a cuore il proprio star bene, che è l’unico modo<br />

per offrirsi «belli e buoni» agli altri. Ogni tipo di amore è benevolenza (io vedo il<br />

bene dentro alla persona che amo), <strong>in</strong>coraggiamento (glielo dico!), sfida (sprono<br />

l’altra persona a realizzare ciò che è nelle sue corde, nelle sue potenzialità).<br />

5. Allenarsi per uscire dalle proprie «zone protette».<br />

Powell esorta a esplorare le possibili novità, correre dei rischi, entrare <strong>in</strong> ogni<br />

occasione positiva. Attenzione però al perfezionismo: è meta impossibile, tende<br />

a farci giudicare gli altri, ci impedisce di crescere.<br />

6. Essere cercatori di bene e di gioia.<br />

Ossia trovare il buono e il bello <strong>in</strong> sé, negli altri e <strong>in</strong> ogni situazione <strong>della</strong> <strong>vita</strong>,<br />

e imparare a gioirne! «Quasi sempre le opportunità più grandi arrivano sotto<br />

forma di problemi». Questo atteggiamento caccia i demoni e ci rafforza.<br />

7. Pregare ogni giorno.<br />

«Quando Dio ci ha creati, ci ha fatti come il groviera: siamo pieni di buchi che<br />

solo Dio può riempire». Pregare è ascoltare la voce amorevole di Dio che non si<br />

stanca di nutrirci di sé.<br />

La mia ricetta <strong>della</strong> felicità!<br />

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SECONDA ATTIVITÀ<br />

L’ISOLA DEI BEATI!<br />

(Liberamente tratto da Dossier catechista, gennaio 2012, LDC, p. 50-51)<br />

Prima fase:<br />

Fotocopiate le varie categorie dei beati e suddividetele tra gli animatori<br />

del vostro gruppo. Ognuno (ma il lavoro si può fare anche a coppie<br />

o a piccoli gruppi) avrà come primo <strong>in</strong>carico quello di preparare uno<br />

spot elettorale per la/le categoria/e che ha ricevuto per estrazione a<br />

sorte.<br />

In altri term<strong>in</strong>i, ognuno dovrà difendere i «propri beati».<br />

Seconda fase:<br />

vengono messi <strong>in</strong> nom<strong>in</strong>ation (per l’espulsione) le varie categorie: o-<br />

gnuno <strong>in</strong>fatti voterà per quei «beati» che non considera esattamente<br />

tali, giustificando il proprio voto. Ad es.: «Non mi sembra che i primi<br />

<strong>della</strong> classe siano così “fortunati”, perché sono presi <strong>in</strong> giro e gli altri<br />

li apprezzano solo quando hanno bisogno di loro!».<br />

L’operazione può essere ripetuta più volte arrivando a <strong>in</strong>dividuare i<br />

beatissimi, seguendo il meccanismo <strong>in</strong> voga nei reality televisivi.<br />

Ovviamente il nostro obiettivo è quello di far riflettere, non quello di<br />

consegnare un mega premio!<br />

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TERZA ATTIVITÀ<br />

C’È TUTTO PER UNA VERA FESTA?!<br />

(Liberamente tratto da Dossier catechista, gennaio 2009, LDC, p. 38-39)<br />

Una attività semplice da cui si può partire per riflettere sul come può riuscire<br />

una festa…<br />

Per questa attività ci vuole «l’occhio di l<strong>in</strong>ce» dei passatempi enigmistici.<br />

Appositamente <strong>in</strong>grandita e presentata al gruppo (<strong>in</strong>tero o diviso <strong>in</strong> squadre/coppie),<br />

si lancia una gara a chi <strong>in</strong>dividuerà il maggior numero tra i 12 elementi<br />

necessari per una vera festa e i 5 elementi di «disturbo» che abbiamo <strong>in</strong>serito<br />

appositamente.<br />

Vi diamo una mano per chi guida il gioco:<br />

‣ Per una vera festa:<br />

1. luogo preparato (festoni colorati, cartellone di benvenuto);<br />

2. cibo (dolce e salato);<br />

3. bevande (bibite varie);<br />

4. giochi (di società, da tavolo);<br />

5. musica (impianto con diffusione sulle pareti);<br />

6. amici (si chiacchiera spontaneamente);<br />

7. accoglienza (il padrone di casa <strong>in</strong>contra i nuovi arrivati aprendo la porta);<br />

8. unione (tutti i partecipanti hanno un bracciale evidente che viene consegnato<br />

all’<strong>in</strong>gresso);<br />

9. allegria (tutti sono contenti, sorridono o ridono; sul tavolo c’è un libro di<br />

barzellette);<br />

10. animazione (il clown, lo spettacolo di buratt<strong>in</strong>i);<br />

11. il giusto look (vestiti comodi ma curati);<br />

12. essere <strong>in</strong>sieme (tutti sono a proprio agio, nessuno si sente escluso).<br />

‣ I Potrebbero «rov<strong>in</strong>are la festa», <strong>in</strong>vece:<br />

1. due bulletti di quartiere (non hanno il bracciale, hanno sguardi torvi e<br />

un coltell<strong>in</strong>o a serramanico...);<br />

2. una bottiglia di superalcolico;<br />

3. un libro di esercizi di matematica;<br />

4. i pettegolezzi che una ragazza fa all’orecchio dell’altra <strong>in</strong>dicando una<br />

persona che evidentemente non le sta simpatica;<br />

5. un ragazzo con il vestito e la maschera di Zorro (non si tratta di una festa<br />

<strong>in</strong> maschera... potrebbe vergognarsi di essere quello che è!).<br />

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<strong>Gioia</strong>Vita_Attività


<strong>Gioia</strong>Vita_Attività<br />

QUARTA ATTIVITÀ<br />

LE INFELICITÀ DEL NOSTRO TEMPO!<br />

(Liberamente tratto da Luigi Ferraresso, “Storie & Attività”, LDC, p. 7)<br />

Questo schema può aiutare l’animatore a riflettere sulle schiavitù che<br />

rendono l’uomo <strong>in</strong>felice. Si aiut<strong>in</strong>o gli animatori a motivare le loro scelte…<br />

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<strong>Gioia</strong>Vita_Attività<br />

QUINTA ATTIVITÀ<br />

IL GIORNALE DELLE MERAVIGLIE!<br />

(Liberamente tratto da Valerio Bocci, “Le beatitud<strong>in</strong>i”, 2008, LDC, p. 8-9)<br />

Per questa attività si può fare riferimento anche alla storia del gatto<br />

Mosè (vedi <strong>Gioia</strong>Vita_Contenuti)<br />

Prepariamo <strong>in</strong>sieme «l’edizione murale» del giornale di gruppo.<br />

Va appeso alla parete, <strong>in</strong> modo da attirare l’attenzione. Prendete<br />

il materiale dalle seguenti attività:<br />

La foto-slogan<br />

Ritagliate da una rivista, o scattate voi stessi, una fotografia<br />

orig<strong>in</strong>ale che riassume la vostra idea sulla felicità e un’altra sull’<strong>in</strong>felicità.<br />

Aggiungete , a commento, la frase di una canzone moderna.<br />

Felicità... promossa<br />

Scegliete un oggetto, un atteggiamento, un sentimento che rende veramente<br />

felice e scrivetelo su un biglietto. Poi ognuno leggerà ciò che ha scritto e gli altri daranno<br />

un voto... di felicità, da 1 a 10. Alla f<strong>in</strong>e scoprirete i promossi e i bocciati <strong>della</strong><br />

felicità.<br />

Pubblifelicità<br />

Avete osservato come i protagonisti degli spot sono quasi sempre felici e perfetti?<br />

Ritagliate alcune pubblicità dalle riviste e rispondete a queste domande:<br />

1. Quali sono i rischi di queste pubblicità?<br />

2. Come devono apparire l’uomo e la donna perfetti per essere felici?<br />

3. E chi non riesce a essere come questi modelli, che cosa dovrebbe fare?<br />

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