La storia di Zalapì - Trapani Nostra
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<strong>La</strong> tromba <strong>di</strong>ede il segnale del fuoco, e subito gruppi <strong>di</strong> agenti e soldati, tutti alla<br />
scoperta, attaccarono vigorosamente quella casina sparando, non contro i malfattori,<br />
che non si vedevano, ma in <strong>di</strong>rezione delle finestre delle feritoie del colombaio,<br />
da dove erano partiti i colpi, che avevano ferito il sergente, mentre altri scalavano il<br />
tetto sul quale era ancora il cadavere dell’intrepido carabiniere.<br />
Il fuoco ben nutrito, e continuato da tutti i lati, conduceva quelle belve alla resa.<br />
Patteggiarono <strong>di</strong> aver salva la vita, e gli agenti della legge, non potendosi regolare<br />
altrimenti, lo promisero e lo mantennero.<br />
Il cap. Amari, coraggiosamente arrampicandosi per la finestra, assicurava sul<br />
suo onore l’adempimento della con<strong>di</strong>zione da essi richiesta; in seguito a che, invitato,<br />
saliva nella casa, dando prova <strong>di</strong> coraggio, essendo i briganti tuttavia armati.<br />
Pochi minuti dopo, e quando ancora non avevano i latitanti cesse le armi, salirono<br />
sù il cav. Farias e i delegati Livolsi, Cornetta, Calcaterra, ai quali vennero consegnate<br />
le armi.<br />
Così compivasi una tanto importante operazione che valse a <strong>di</strong>struggere l’ultimo<br />
avanzo del brigantaggio che infestava questa provincia e <strong>di</strong> cui può andare orgoglioso<br />
il benemerito comm. Pacini che molto degnamente la regge.<br />
***<br />
Documento n. 15 (Il Meriggio, <strong>di</strong> <strong>Trapani</strong>, del 31 gennaio 1889)<br />
Sull’ampia eco suscitata dalla cattura dei briganti, è opportuno aggiungere qualche<br />
altra testimonianza della stampa trapanese coeva. Dal seguente articolo, e<strong>di</strong>to in prima<br />
pagina nel settimanale trapanese Il Meriggio (Supplemento al n. 4), emerge la notizia<br />
(rilevabile da quest’unica fonte) che il cav. Zalapì fece dono <strong>di</strong> £. 2.000 alla famiglia del<br />
carabiniere Tralciti, ucciso dai briganti nelle operazioni per la loro cattura.<br />
<strong>Trapani</strong> 31 Gennaio 1889. - Un importante servizio <strong>di</strong> Pubblica Sicurezza<br />
Sono già dentro il nostro carcere i famigerati latitanti Adragna, Cascio, Brunetti<br />
e Caltagirone; quattro belve feroci che, carichi <strong>di</strong> delitti, scorazzavano nelle nostre<br />
campagne, spargendo ovunque lo sgomento e il terrore. <strong>La</strong> provincia si è liberata <strong>di</strong><br />
un incubo che ne paralizzava la vita.<br />
Il nostro benemerito Signor Prefetto comm. Pacini, con la sua nota oculatezza e<br />
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