Bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 - UBI Banca
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Lo scenario di riferimento<br />
Nel corso del <strong>2012</strong>, le decisioni della <strong>Banca</strong> Centr<strong>al</strong>e<br />
Europea (BCE), le riforme nazion<strong>al</strong>i e quelle della governance<br />
economica europea hanno in larga misura dissipato il<br />
pessimismo sulle prospettive della moneta unica che aveva<br />
aggravato la crisi dei debiti sovrani e portato i premi <strong>al</strong><br />
rischio sui titoli di Stato su livelli eccezion<strong>al</strong>mente elevati<br />
in <strong>al</strong>cuni Paesi dell’Area.<br />
In particolare, nel secondo trimestre il riemergere di nuove<br />
tensioni aveva <strong>al</strong>imentato un effetto contagio crescente,<br />
sostenuto anche d<strong>al</strong>la percezione di una mancanza<br />
di coesione dei governi nell’orientare la riforma della<br />
governance europea e nell’adeguare i meccanismi di<br />
gestione della crisi nell’eurozona.<br />
Alle perduranti criticità della Grecia erano andate ad<br />
aggiungersi le crescenti difficoltà del settore bancario<br />
spagnolo che, necessitando di un sostanzioso intervento<br />
pubblico, avevano portato il governo a form<strong>al</strong>izzare la<br />
richiesta di fondi <strong>al</strong>l’UE per la ricapit<strong>al</strong>izzazione delle<br />
banche. Nell’ultima settimana di giugno anche Cipro aveva<br />
inoltrato form<strong>al</strong>e richiesta di aiuto <strong>al</strong>le Autorità europee a<br />
beneficio del proprio settore finanziario, gravato d<strong>al</strong> peso<br />
del debito greco in portafoglio.<br />
Il primo passo volto a scongiurare il rischio di disaggregazione<br />
dell’Area, spezzando il circolo vizioso tra rischio sovrano e<br />
banche, è scaturito d<strong>al</strong> vertice di Bruxelles del 28/29 giugno,<br />
con l’annuncio da un lato di un sistema di vigilanza sulle<br />
banche unico, solid<strong>al</strong>e ed indipendente, e d<strong>al</strong>l’<strong>al</strong>tro di uno<br />
“scudo anti-spread”, fortemente voluto d<strong>al</strong>l’It<strong>al</strong>ia, aggiuntivo<br />
rispetto agli interventi di puro s<strong>al</strong>vataggio degli Stati in<br />
difficoltà da parte dell’European Stability Mechanism (ESM).<br />
All’attenuazione delle tensioni ha concorso in maniera<br />
determinante l’uffici<strong>al</strong>izzazione in settembre da parte della<br />
BCE del piano di acquisti sul mercato secondario dei titoli di<br />
Stato dei Paesi in difficoltà (Outright Monetary Transactions<br />
– OMT), dissipando così le incertezze sull’effettiva<br />
re<strong>al</strong>izzazione dello “scudo anti-spread”.<br />
Nell’ultimo trimestre sono intervenuti ulteriori avvenimenti<br />
destinati a ripristinare la fiducia sui mercati:<br />
• la ratifica, nel mese di ottobre, del trattato istitutivo<br />
dell’ESM che è pertanto divenuto operativo a fianco del<br />
meccanismo temporaneo EFSF;<br />
• la concessione <strong>al</strong>la Grecia di due anni in più, fino <strong>al</strong> 2016,<br />
per portare il rapporto deficit/Pil sotto il 3% 1 ;<br />
• il favorevole esito dell’operazione di riacquisto di titoli<br />
del proprio debito in circolazione (buy-back) portata<br />
a termine in <strong>dicembre</strong> d<strong>al</strong> governo greco 2 che ha<br />
consentito l’approvazione del secondo versamento da<br />
parte dell’EFSF, pari a 49,1 miliardi di euro 3 ;<br />
• il riconoscimento <strong>al</strong>la Spagna di aiuti per 37 miliardi<br />
di euro destinati <strong>al</strong>la ricapit<strong>al</strong>izzazione delle quattro<br />
banche nazion<strong>al</strong>izzate in difficoltà;<br />
• il raggiungimento tra i 27 Paesi dell’UE, il 12 <strong>dicembre</strong>,<br />
di un’intesa per l’istituzione di un meccanismo unico di<br />
vigilanza a livello europeo (Single Supervisory Mechanism<br />
– SSM) composto d<strong>al</strong>la BCE e d<strong>al</strong>le autorità nazion<strong>al</strong>i di<br />
vigilanza dei Paesi aderenti (quelli dell’Area euro ed<br />
eventu<strong>al</strong>mente <strong>al</strong>tre economie della UE).<br />
L’accordo, che dovrebbe essere pienamente operativo d<strong>al</strong> 1°<br />
marzo 2014, prevede una ripartizione di compiti tra la BCE che<br />
vigilerà direttamente sulle banche più significative (con attivi<br />
superiori ai 30 miliardi di euro o <strong>al</strong> 20% del Pil) e le banche<br />
centr<strong>al</strong>i nazion<strong>al</strong>i che controlleranno i rimanenti istituti, sempre<br />
però sotto la supervisione della BCE 4 . L’introduzione di un sistema<br />
di vigilanza unica consentirà una ricapit<strong>al</strong>izzazione diretta delle<br />
banche in difficoltà da parte dell’ESM, anziché il finanziamento<br />
degli Stati di appartenenza con conseguente aggravio della loro<br />
situazione debitoria.<br />
Durante la medesima riunione è stato inoltre deciso che l’EBA<br />
manterrà le proprie prerogative di controllo a livello di UE e ne è<br />
stata riformata la mod<strong>al</strong>ità di voto con un meccanismo a doppia<br />
maggioranza volto a tutelare anche i Paesi dell’UE che non fanno<br />
parte dell’Area euro e pertanto non aderiranno <strong>al</strong> sistema di<br />
vigilanza unica.<br />
Il completamento dell’unione bancaria dovrebbe<br />
proseguire, entro giugno 2013, con il raggiungimento di<br />
un accordo in merito <strong>al</strong>la creazione di un fondo europeo<br />
di garanzia dei depositi bancari e di un’agenzia per la<br />
liquidazione delle banche insolventi.<br />
Sempre con riferimento <strong>al</strong>la regolamentazione europea in materia di<br />
banche, agli inizi del 2013 il Comitato di Basilea ha rivisto gli standard<br />
di liquidità per le banche, con particolare riferimento <strong>al</strong>la definizione<br />
di LCR, nel senso di una maggiore gradu<strong>al</strong>ità nel conseguimento<br />
della misura standard del 100% e di un ampliamento degli asset che<br />
potranno essere utilizzati nel c<strong>al</strong>colo del coefficiente.<br />
An<strong>al</strong>ogamente a quanto già avvenuto negli Stati Uniti, il 28 febbraio<br />
2013 Parlamento e Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo<br />
preliminare – che dovrà essere approvato d<strong>al</strong>la maggioranza dei 27<br />
Paesi UE – che rinvia di un anno, <strong>al</strong> 1° gennaio 2014, la gradu<strong>al</strong>e<br />
applicazione delle nuove regole patrimoni<strong>al</strong>i introdotte da Basilea 3.<br />
I sopra citati interventi hanno avuto un ruolo rilevante<br />
nel ridimensionamento degli spread relativi ai titoli di<br />
Stato dei Paesi a rischio 5 . Come si evince d<strong>al</strong> grafico, dopo<br />
l’impennata di luglio sopra i 500 punti base, lo spread<br />
BTP-Bund è progressivamente diminuito chiudendo l’anno<br />
a quota 322 6 . I progressi sono proseguiti pure nelle prime<br />
settimane del nuovo anno – anche in virtù dell’attenuazione<br />
del fenomeno di “flight to qu<strong>al</strong>ity” a vantaggio del debito<br />
pubblico dei Paesi core che era in atto d<strong>al</strong>l’inizio del 2011<br />
– con una brusca inversione di tendenza dopo l’esito della<br />
consultazione elettor<strong>al</strong>e del 24/25 febbraio.<br />
1 Contestu<strong>al</strong>mente è stato anche inn<strong>al</strong>zato d<strong>al</strong> 120% <strong>al</strong> 124% l’obiettivo per il rapporto debito pubblico/Pil nel 2020.<br />
2 L’operazione, riguardante titoli per un v<strong>al</strong>ore nomin<strong>al</strong>e di <strong>31</strong>,9 miliardi, ha consentito una riduzione del debito di circa dieci punti percentu<strong>al</strong>i del Pil.<br />
3 In <strong>dicembre</strong> sono stati erogati 34,3 miliardi, dei qu<strong>al</strong>i 16 per la ricapit<strong>al</strong>izzazione del sistema bancario e 11,3 per l’operazione di buyback, mentre i restanti 14,8 miliardi saranno<br />
versati nel corso del primo trimestre 2013.<br />
4 Si stima che con la suddivisione prevista dovrebbero essere circa 200 le banche sottoposte <strong>al</strong>la vigilanza diretta da parte della <strong>Banca</strong> Centr<strong>al</strong>e Europea, mentre 5.800 istituti saranno<br />
controllati d<strong>al</strong>le Autorità di vigilanza nazion<strong>al</strong>i. La BCE avrà la possibilità di intervenire, in caso di necessità, anche sulle banche che non rientrano nei compiti di vigilanza diretta,<br />
mentre le banche centr<strong>al</strong>i, sulla base delle rispettive leggi nazion<strong>al</strong>i, manterranno comunque i poteri relativi <strong>al</strong>l’ottenimento delle informazioni e <strong>al</strong>l’esecuzione delle ispezioni presso<br />
gli istituti.<br />
5 La riduzione del costo di indebitamento della Spagna ha avuto l’effetto di rendere per il momento non strettamente necessaria la richiesta di aiuti da parte del governo spagnolo<br />
<strong>al</strong>l’ESM.<br />
6 Secondo uno studio condotto d<strong>al</strong>la Consob nel <strong>2012</strong> l’effetto contagio per l’It<strong>al</strong>ia è stimabile in circa 200 punti base.<br />
34 Relazioni e Bilanci <strong>2012</strong>