Bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 - UBI Banca
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Grafico n. 5<br />
Andamento dei princip<strong>al</strong>i tassi a lungo termine (2010-<strong>2012</strong>)<br />
7,50<br />
7,00<br />
6,50<br />
6,00<br />
5,50<br />
5,00<br />
4,50<br />
4,00<br />
3,50<br />
3,00<br />
2,50<br />
2,00<br />
1,50<br />
1,00<br />
0,50<br />
US Treasury 10 anni<br />
BTP 10 anni<br />
Bund 10 anni<br />
G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G L A S O N D<br />
2010 2011 <strong>2012</strong><br />
rispetto ai 421,7 miliardi di fine 2011 (+14,4%), mostrando<br />
<strong>al</strong> proprio interno una ricomposizione a favore dei prodotti<br />
obbligazionari (s<strong>al</strong>iti d<strong>al</strong> 43,4% <strong>al</strong> 51,6%) a fronte di una<br />
riduzione nella quota dei fondi di liquidità (d<strong>al</strong>l’11,6% <strong>al</strong><br />
6,7%), ma anche degli azionari (d<strong>al</strong> 22,3% <strong>al</strong> 20,6%).<br />
Il sistema bancario<br />
L’attenuazione delle tensioni sui mercati del debito sovrano<br />
ha giovato <strong>al</strong>le condizioni della raccolta per gli intermediari<br />
it<strong>al</strong>iani che, seppur non ancora norm<strong>al</strong>izzate, sono<br />
migliorate. Per contro lo sfavorevole quadro congiuntur<strong>al</strong>e<br />
continua a riflettersi sia in una debole domanda di credito<br />
da parte di imprese e famiglie, sia in un progressivo<br />
deterioramento della qu<strong>al</strong>ità del credito.<br />
Sulla base dei dati forniti da <strong>Banca</strong> d’It<strong>al</strong>ia 17 , a fine <strong>dicembre</strong><br />
il tasso di variazione tendenzi<strong>al</strong>e della raccolta diretta<br />
(depositi di residenti e obbligazioni), si è confermato in<br />
ripresa rispetto ai minimi dell’anno (-0,8% in maggio e<br />
luglio), ancorché di entità ancora modesta (+1,6% a fronte<br />
del +1% di fine 2011). All’interno dell’aggregato è andata<br />
gradu<strong>al</strong>mente accentuandosi la contrapposizione tra la<br />
raccolta obbligazionaria (-6,8%; +3,2% 18 ) e le <strong>al</strong>tre forme<br />
tecniche (+6,2%; -0,2% 19 ). Nell’ambito di queste ultime si<br />
evidenzia una significativa crescita dei depositi con durata<br />
prestabilita fino a due anni (+87%) e delle operazioni di<br />
pronti contro termine (+34,1%).<br />
Con riferimento agli impieghi a residenti appartenenti <strong>al</strong><br />
settore privato, le medesime rilevazioni di <strong>Banca</strong> d’It<strong>al</strong>ia<br />
mostrano una flessione annua dell’1,8% (+2,9% a fine<br />
2011), dopo il minimo di novembre (-2,4%). In termini di<br />
destinatari emerge un gener<strong>al</strong>izzato indebolimento della<br />
quota destinata <strong>al</strong>le famiglie, nel complesso (-1,4% d<strong>al</strong><br />
+4,4% del <strong>dicembre</strong> 2011), come pure a livello di singole<br />
forme tecniche: credito <strong>al</strong> consumo (-6,9% d<strong>al</strong> +2,7%),<br />
prestiti per l’acquisto di abitazioni (-0,6% d<strong>al</strong> +4,4%) e <strong>al</strong>tri<br />
prestiti (-1% d<strong>al</strong> +4,9%).<br />
La dinamica tendenzi<strong>al</strong>e dei crediti verso imprese appare<br />
ancor più negativa (-3,3% d<strong>al</strong> +3,1%), qu<strong>al</strong>e risultante di<br />
una flessione gener<strong>al</strong>izzata che ha interessato le componenti<br />
sia a breve (-1,9% d<strong>al</strong> +5,2%) – princip<strong>al</strong>mente nel primo<br />
semestre – che a medio-lungo termine (-4,1% d<strong>al</strong> +1,9%),<br />
soprattutto nella seconda parte dell’anno.<br />
D<strong>al</strong> punto di vista della rischiosità, dopo una fase di sostanzi<strong>al</strong>e<br />
stabilità nel primo trimestre, le sofferenze del settore privato<br />
<strong>al</strong> lordo delle sv<strong>al</strong>utazioni hanno sperimentato una rapida<br />
accelerazione – in particolare quelle verso società non<br />
finanziarie – raggiungendo a <strong>dicembre</strong> i 124,7 miliardi di<br />
euro (+16,6% la variazione su base annua; +10,5% rispetto<br />
a giugno), dei qu<strong>al</strong>i 40,4 miliardi relativi <strong>al</strong>le famiglie e 83,5<br />
miliardi <strong>al</strong>le imprese. Il rapporto sofferenze lorde del settore<br />
privato/impieghi <strong>al</strong> settore privato è s<strong>al</strong>ito nei dodici mesi<br />
di 1 punto percentu<strong>al</strong>e attestandosi <strong>al</strong> 7,24% (6,24% a fine<br />
2011), mentre quello relativo a sofferenze lorde del settore<br />
privato/capit<strong>al</strong>e e riserve è passato <strong>al</strong> 33,45% (28,15%).<br />
Anche le sofferenze nette, pari a 64,6 miliardi, sono risultate<br />
in aumento (+25,6% in termini tendenzi<strong>al</strong>i; +19,5% da<br />
giugno), dopo aver toccato in marzo il minimo dell’anno<br />
(48,3 miliardi). Conseguentemente il rapporto sofferenze<br />
nette/impieghi tot<strong>al</strong>i si è portato <strong>al</strong> 3,35% d<strong>al</strong> 2,69% di fine<br />
2011, mentre il rapporto sofferenze nette/capit<strong>al</strong>e e riserve<br />
è s<strong>al</strong>ito <strong>al</strong> 17,34% (13,55%).<br />
I titoli emessi da residenti in It<strong>al</strong>ia nel portafoglio delle<br />
banche it<strong>al</strong>iane a <strong>dicembre</strong> avevano raggiunto 873,9<br />
miliardi con un incremento nei dodici mesi di 203,3 miliardi<br />
(+30,3%), riferibile per il 60% ad investimenti in titoli di<br />
Stato it<strong>al</strong>iani (+121,5 miliardi dei qu<strong>al</strong>i +106,6 miliardi nel<br />
primo semestre) che hanno beneficiato dell’immissione di<br />
liquidità generata d<strong>al</strong>le due operazioni di rifinanziamento<br />
a lungo termine effettuate d<strong>al</strong>la BCE nel <strong>dicembre</strong> 2011<br />
e nel febbraio <strong>2012</strong>. Gli acquisti di titoli pubblici hanno<br />
interessato princip<strong>al</strong>mente la tipologia a medio-lunga<br />
17 <strong>Banca</strong> d’It<strong>al</strong>ia, Supplemento del Bollettino Statistico “Moneta e Banche”, marzo 2013.<br />
18 Le variazioni sono state c<strong>al</strong>colate escludendo d<strong>al</strong>la raccolta obbligazionaria la quota che figura tra gli investimenti del portafoglio titoli (voce “Altri titoli”).<br />
Al lordo di t<strong>al</strong>e componente la raccolta in obbligazioni delle banche it<strong>al</strong>iane evidenziava a fine <strong>dicembre</strong> una crescita su base annua del 5% (+13,4% a<br />
<strong>dicembre</strong> 2011).<br />
19 Le variazioni sono state c<strong>al</strong>colate escludendo dai depositi gli importi connessi con operazioni di cessione di crediti e con controparti centr<strong>al</strong>i. Al lordo di<br />
t<strong>al</strong>i componenti la raccolta costituita d<strong>al</strong>le diverse forme tecniche di deposito a fine <strong>dicembre</strong> evidenziava una crescita su base annua dell’8,3% (-3,8%<br />
a <strong>dicembre</strong> 2011).<br />
40 Relazioni e Bilanci <strong>2012</strong>