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Anno I - Numero 3 - Vatican City State

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11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

ANNO 1 | N. 3<br />

notizie di varia “vaticanità”<br />

11 Giugno 2007 foglio informale per i dipendenti del Governatorato<br />

La preghiera e la partecipazione<br />

alla celebrazione del<br />

Divin Sacrificio sia il segreto<br />

e la forza delle vostre giornate<br />

e vi sostenga sempre.<br />

Benedetto XVI<br />

PRIMA PAGINA<br />

Il seme ha messo radici<br />

Un inizio che promette bene<br />

a cura di Mons. Giorgio Corbellini<br />

Presentando il primo numero e la funzione del nostro<br />

“Notiziario”, l’Ecc.mo Mons. Presidente concludeva<br />

augurandosi “che dal seme buttato” venisse “fuori una bella<br />

pianticella”.<br />

Il Notiziario vede ora il suo terzo numero e non si può negare<br />

che il seme abbia messo radici fin da subito e manifesti<br />

l’intenzione di vivere e di crescere.<br />

Fin dal primo numero - che già riportava alcuni contributi<br />

di varie Direzioni e del quale sono state stampate circa 1800<br />

copie - esso è stato ben accolto dai dipendenti, ai quali è stato<br />

distribuito in concomitanza con la busta paga del mese di<br />

febbraio.<br />

Dal secondo numero sono apparsi anche alcuni contributi<br />

di singoli a titolo personale, segno questo non solo dell’inte-<br />

(continua a pag. 2)<br />

2 Notizie dalle Direzioni e Uffici<br />

I-VIII INSERTO SPECIALE<br />

5 Notizie dalle Direzioni e Uffici<br />

6 L’Angolo di Cultura<br />

7 Il cuore che pensa<br />

8 Notizie liete e... tristi<br />

8 Per fare buon sangue


| all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

(continua da pag. 1)<br />

resse, ma anche della consapevolezza che si tratta di un simpatico<br />

strumento sentito come proprio, alla cui riuscita è bello<br />

offrire il proprio contributo.<br />

Essendo stato fatto presente il desiderio di numerosi pensionati<br />

di poter avere il Notiziario, si è provveduto a farne<br />

stampare un quantitativo tale da poter soddisfare le loro richieste,<br />

depositandolo presso luoghi abitualmente frequentati<br />

dagli stessi.<br />

Anche questo loro desiderio è un segno della loro volontà<br />

di sentirsi - ed essere sentiti - ancora parte viva del nostro<br />

ambiente di lavoro, dove hanno trascorso l’intero arco della<br />

loro vita lavorativa o buona parte di esso.<br />

È proprio stato questo quanto si è proposto l’Ecc.mo<br />

Mons. Presidente, quando ha maturato l’idea di un Notiziario,<br />

come strumento che permettesse di conoscere meglio l’attività<br />

dei singoli settori del Governatorato e quindi di chi, di fatto,<br />

mette le sue capacità a servizio del miglior funzionamento<br />

della complessa macchina di questo Stato singolare, posto a<br />

garanzia della piena indipendenza della Santa Sede e del Santo<br />

Padre nello svolgimento della missione ricevuta da Cristo.<br />

È bello vedere che il seme germoglia e cresce tra l’interesse<br />

di molti e grazie al contributo di non poche persone.<br />

Già questo può considerarsi un fatto molto positivo, anche<br />

se siamo solo all’inizio.<br />

Un inizio che promette bene.<br />

Ci si augura che cresca l’interesse ed il numero di chi<br />

offre suggerimenti e contributi concreti, perché il Notiziario<br />

sia sempre di più sentito da tutti come proprio.<br />

In questo numero un’attenzione particolare è data - attraverso<br />

un inserto speciale - alla Visita compiuta dal Santo<br />

Padre alla grande famiglia del Governatorato il 31 maggio<br />

scorso, con la quale Egli ha detto di averci voluto dare “un<br />

segno concreto” della Sua “vicinanza”.<br />

Un vero “evento”, anche se noi lavoriamo vicini a Lui,<br />

alla Sua dimora, al luogo del Suo lavoro.<br />

Accolto da tutti con tanto calore e affetto filiale, il Santo padre<br />

ci ha testimoniato la Sua paterna attenzione, ci ha incoraggiato<br />

nel nostro lavoro quotidiano, che è “spesso faticoso e richiede sacrifici<br />

che coinvolgono a volte .. anche le .. (nostre) .. famiglie”.<br />

Ci ha ricordato che il nostro lavoro costituisce una collaborazione<br />

al Suo Ministero, ed è un servizio alla Chiesa ed<br />

al vangelo, un modo importante per vivere la fede, ossia il<br />

rapporto con il Signore nella nostra vita.<br />

Prima di impartirci la Sua paterna benedizione, ci ha<br />

esortato “ad essere, in casa e sul lavoro, sempre fedeli agli<br />

impegni del .. Battesimo, ad essere docili discepoli e credibili<br />

testimoni del Signore Gesù”.<br />

Facciamo tesoro, con cuore di figli, delle Sue esortazioni<br />

di Padre e di Maestro nella fede.<br />

Il Palazzo nel quale, da oltre settantacinque anni, ha<br />

sede il Governatorato della Città del <strong>Vatican</strong>o, è stato<br />

inizialmente costruito con una destinazione diversa.<br />

Papa Pio XI (Achille Ratti, 1922-1939), nei primi anni<br />

del suo pontificato, per dare una nuova sede al Seminario Romano<br />

Minore, scelse la zona tra la Basilica di San Pietro e<br />

la sommità del colle, ancora costituita da orti e piccole case<br />

agresti. Alla fine del 1926 cominciarono i lavori, su progetto<br />

dell’architetto Giuseppe Momo, ed il 12 febbraio 1927,<br />

quinto anniversario dell’incoronazione del Pontefice, venne<br />

posta la prima pietra, che fu benedetta dal Cardinale Vicario<br />

Basilio Pompilj. Si giunse al termine nel 1929, anno della<br />

Conciliazione tra la Santa Sede e l’Italia; a seguito di tale<br />

evento, venne deciso che il nuovo edificio fosse adibito, con<br />

gli opportuni adattamenti, a sede del Governatorato dello Stato<br />

della Città del <strong>Vatican</strong>o.<br />

In relazione alla definitiva destinazione, si stabilì per il<br />

momento di limitare al piano terreno gli uffici. Il primo piano<br />

fu parzialmente riservato come dimora degli ospiti illustri,<br />

ed in tal senso risultò particolarmente accurato l’impegno<br />

per la decorazione e l’allestimento dell’appartamento, che si<br />

componeva di sette vani di rappresentanza, inclusa la sala del<br />

trono, e di due alloggi privati.<br />

NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI<br />

Brevi note sul Palazzo del Governatorato<br />

a cura di Claudio Ceresa<br />

Si pensava, evidentemente, a Capi di Stato cattolici ed<br />

alle loro consorti, e le sale, rivestite di damaschi, avevano alle<br />

pareti pregevoli quadri. L’abitazione non fu però mai adoperata<br />

per tale scopo. Altri ambienti del palazzo furono frazionati,<br />

per le residenze di prelati ed alti funzionari. Nell’agosto<br />

del 1931, gli uffici, per alcuni dei quali l’attività era iniziata<br />

in altra sede provvisoria, trovarono nel nuovo edificio la loro<br />

sistemazione definitiva.<br />

Il 1° novembre 1931, Pio XI visitò i lavori in corso in<br />

alcune zone della Città del <strong>Vatican</strong>o; dopo aver sostato alla<br />

chiesa di Santo Stefano degli Abissini e nei pressi della<br />

stazione, il Pontefice si recò al Governatorato, dove era<br />

atteso dal Segretario di Stato, Cardinale Pacelli. Si realizzò<br />

così la prima visita pontificia all’immobile, ed il Papa<br />

espresse compiacimento per la felice trasformazione che<br />

era stata realizzata.<br />

Nel primitivo progetto, il piazzale antistante avrebbe<br />

dovuto essere destinato alle ricreazioni dei seminaristi; la<br />

parte superiore dell’edificio è coronata da un’edicola, sormontata<br />

da una statua della Madonna. Su di essa si è già<br />

parlato nel precedente numero del nostro bollettino.<br />

(continua nel prossimo numero)


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

Lo Stemma di Benedetto XVI<br />

a cura di Elio Cortellessa<br />

Davanti al Palazzo del Governatorato, all’ombra<br />

del cupolone, come ogni anno nel mese<br />

di maggio, sono state ripristinale le campiture colorate<br />

dello Stemma Pontificio del Santo Padre Benedetto<br />

XVI, con le tipiche piante dal fogliame pigmentato,<br />

cesellate perfettamente all’intero delle piccole siepi<br />

di bosso che ne delineano la forma.<br />

Per riempire tutte le varie parti che rappresentano<br />

le figure araldiche del Pontefice, sono necessarie circa<br />

2000 piantine di evonimo giallo, per ricordare l’oro<br />

di una delle due chiavi di S. Pietro e per i due campi<br />

dello scudo e la conchiglia, 1.000 piantine di elicriso<br />

cinereo per ricordare l’argento della seconda chiave<br />

ed il contorno dello scudo, e ben 2.800 piantine di<br />

alternantera e di erisine, di colore amaranto, che colorano<br />

il campo dove si trova la conchiglia e i due<br />

cordoni discendenti.<br />

La medicina del lavoro in <strong>Vatican</strong>o<br />

a cura dei medici del lavoro Carlo Romano e Giuseppe De Luca<br />

Nel secolo scorso, negli ormai “lontani” anni settanta i<br />

lavoratori della Tipografia <strong>Vatican</strong>a per la prima volta<br />

vennero sottoposti a sorveglianza medica da parte della allora<br />

Direzione dei Servizi Sanitari, in relazione ad un rischio lavorativo<br />

costituito dall’esposizione a fumi e vapori di piombo che<br />

si generavano dai processi di stampa che a quel tempo richiedevano<br />

la composizione manuale delle pagine da stampare.<br />

Fu quello l’inizio in <strong>Vatican</strong>o di una attività medica specialistica,<br />

la Medicina del Lavoro, che ha come missione<br />

quella di prevenire le malattie professionali, cioè quelle patologie,<br />

il cui principale, se non unico, agente causale, è costituito<br />

da eventi correlati con l’attività lavorativa che il singolo<br />

operatore svolge.<br />

Successivamente, negli anni ottanta, la sorveglianza<br />

esercitata dai medici del lavoro venne estesa agli operatori<br />

della Radio <strong>Vatican</strong>a esposti a radiazioni non ionizzanti, ai<br />

restauratori dei Musei <strong>Vatican</strong>i potenzialmente esposti ad inalazione<br />

di polveri e di sostanze chimiche, ai vigili del fuoco,<br />

agli infermieri, agli autisti dell’Autoparco ed ai lavoratori del<br />

Centro Industriale (falegnami, fabbri, elettricisti, idraulici e<br />

addetti alla centrale termica) per i rischi specifici associati<br />

alle loro diverse attività. Negli anni novanta la benemerita<br />

opera di sorveglianza sanitaria da parte dei medici del lavoro<br />

è stata estesa ad altre categorie professionali tra cui i sampietrini,<br />

gli impiegati dei vari uffici per le attività al videoterminale,<br />

e, dal duemila, anche al Corpo della Gendarmeria.<br />

La Medicina del Lavoro è, dunque, una particolare attività<br />

sanitaria rivolta unicamente a prevenire danni alla salu-


| all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

te che possano originare dal lavoro nell’ambiente dove esso<br />

viene svolto. Per far ciò è necessario verificare le qualità<br />

igieniche dell’ambiente, che debbono essere adeguate, così<br />

come la sicurezza degli ambienti stessi e delle attrezzature di<br />

lavoro, esercitando così una attività di prevenzione primaria.<br />

Tale attività di prevenzione, svolta in stretta collaborazione<br />

con operatori della Direzione dei Servizi Tecnici, comporta<br />

l’effettuazione di sopralluoghi periodici, di solito annuali, sui<br />

luoghi di lavoro, per evidenziare aspetti critici dell’ambiente<br />

che possano generare disagio o addirittura risultare nocivi per<br />

i lavoratori, e quindi per proporre soluzioni migliorative atte<br />

a ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio eventualmente<br />

evidenziato. Ad esempio, negli ambienti di lavoro dove vengono<br />

svolte attività di carattere artigianale o industriale, nei quali<br />

siano presenti sostanze chimiche pericolose, potenzialmente<br />

nocive, o fattori fisici come il rumore, il sopralluogo viene<br />

svolto per rilevare ed analizzare la qualità e la quantità delle<br />

sostanze in via di utilizzazione, la presenza e la funzionalità<br />

degli impianti di aspirazione e di ricambio dell’aria, la disponibilità<br />

di dispositivi di protezione individuale per gli operatori,<br />

etc., al fine di poter formulare un giudizio sulla salubrità degli<br />

ambienti, contribuendo sostanzialmente a quel processo di valutazione<br />

dei rischi esistenti in ogni ambiente di lavoro al fine<br />

di individuare e quantificare i fattori potenzialmente nocivi.<br />

Ugualmente indispensabile è verificare l’idoneità del singolo<br />

lavoratore alla mansione, che potenzialmente lo espone al<br />

rischio lavorativo, esercitando così una attività di prevenzione,<br />

definita prevenzione secondaria. Tale prevenzione si attua mediante<br />

la sorveglianza sanitaria preventiva e periodica dei lavoratori<br />

esposti a rischi professionali, con l’obiettivo di accertare<br />

che il lavoratore non abbia patologie, o comunque controindicazioni<br />

fisiche, che possano essere aggravate dall’esposizione<br />

al rischio professionale o che possano influire negativamente<br />

sulle condizioni di sicurezza dell’operatore. In occasione delle<br />

visite di sorveglianza sanitaria, il medico del lavoro provvede<br />

alla diagnosi precoce – cioè prima ancora che un’eventuale<br />

patologia professionale possa manifestarsi – di condizione di<br />

salute che possano far prevedere lo sviluppo della malattia professionale.<br />

E’ appena il caso di ricordare, in questo contesto,<br />

che la finalità generale della medicina, e quindi anche della<br />

specialità di Medicina del Lavoro, non può che essere quella di<br />

prendersi cura comunque e sempre della persona umana.<br />

Al “Pantheon” la Coppa e la Supercoppa <strong>Vatican</strong>a<br />

Lunedi 14 maggio, presso il campo sportivo dell’Oratorio<br />

di S. Pietro, si è disputata la finale della Coppa<br />

<strong>Vatican</strong>a tra la squadra del Pantheon S.D., composta da<br />

dipendenti dei Telefoni, delle Poste, dell’Archivio Segreto,<br />

della Biblioteca Apostolica <strong>Vatican</strong>a, dei Servizi Tecnici del<br />

Governatorato, del Capitolo di S. Pietro, del F.A.S., di Propaganda<br />

Fide e dell’A.P.S.A., e la squadra dell’Hermes S.S.,<br />

composta dai dipendenti dei Musei <strong>Vatican</strong>i.<br />

A conclusione della partita, vinta dal “Pantheon” per 2 a 1,<br />

in un’atmosfera di cordialità e di sana sportività, S.E. Mons.<br />

Renato Boccardo ha consegnato, nelle mani del capitano della<br />

squadra Albertini, la Coppa <strong>Vatican</strong>a edizione 2007.<br />

La stagione calcistica dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o<br />

si è conclusa il 21 maggio con la finale per la Supercoppa<br />

<strong>Vatican</strong>a tra la vincente del campionato 2006-2007, squadra<br />

dei Cirioni, composta da giocatori appartenenti a vari Dicasteri<br />

e uffici del <strong>Vatican</strong>o e la vincente della Coppa <strong>Vatican</strong>a,<br />

Pantheon S.D. Anche la Supercoppa <strong>Vatican</strong>a è stata vinta dai<br />

bravi giocatori del Pantheon S.D.<br />

Alessandro Quarta, attaccante della squadra dell’Hermes<br />

S.S. dei Musei <strong>Vatican</strong>i, ha vinto il titolo di capocannoniere e<br />

quello di miglior giocatore delle competizioni calcistiche.<br />

a cura di Danilo Ambrosetti


inserto speciale<br />

11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

31 Maggio 2007: visita del Santo Padre al Governatorato<br />

Il Papa tra noi!<br />

Un incontro di famiglia<br />

ono venuto qui proprio per dirvi il mio grazie sin-<br />

e darvi un segno concreto della mia vicinan-<br />

“Scero<br />

za”: è con queste parole che Benedetto XVI si è rivolto ai dipendenti<br />

in occasione della visita - un vero e proprio incontro<br />

di famiglia - che ha compiuto, nel pomeriggio di giovedì 31<br />

maggio, nel Palazzo del Governatorato dello Stato della Città<br />

del <strong>Vatican</strong>o. Con paterno affetto ha voluto così ringraziare<br />

quanti, a diverso titolo, prestano il loro servizio come “collaboratori<br />

del Papa”, lavorando in <strong>Vatican</strong>o “per e con il Papa”<br />

con competenza, professionalità, dedizione vivendo un serio<br />

impegno di testimonianza evangelica.<br />

Alle ore 17.45 il Santo Padre è stato accolto, sul Piazzale<br />

San Matteo, dall’Arcivescovo Giovanni Lajolo, Presidente<br />

della Pontificia Commissione per lo Stato della Città<br />

del <strong>Vatican</strong>o e Presidente del Governatorato dello Stato<br />

della Città del <strong>Vatican</strong>o; dal Vescovo Renato Boccardo,<br />

Segretario Generale e da Mons. Giorgio Corbellini, Vice<br />

Segretario Generale.<br />

Prima di entrare nella Cappella di Santa Marta, il Santo<br />

Padre è stato salutato dal picchetto dei nuovi allievi del Corpo<br />

della Gendarmeria e da alcuni gendarmi in divisa storica.<br />

Ad accompagnare il Papa erano l’Arcivescovo James<br />

Michael Harvey, Prefetto della Casa Pontificia; Mons. Paolo<br />

De Nicolò, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia;<br />

Mons. Georg Gänswein, Segretario particolare del Santo<br />

Padre; Mons. Mieczyslaw Mokrzycki, della Segreteria particolare<br />

del Santo Padre.<br />

a cura di Gianpaolo Mattei<br />

La visita nella Cappella di Santa Marta<br />

Benedetto XVI ha fatto il suo ingresso nella Cappella del<br />

Governatorato, accolto dal canto “Tu es Petrus”, poderosamente<br />

eseguito dal Coro Interuniversitario di Roma, diretto<br />

dal Maestro Don Massimo Palombella, salesiano.


II | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

Benedetto XVI si è innanzitutto raccolto in preghiera davanti<br />

al Santissimo Sacramento.<br />

L’Arcivescovo Lajolo gli ha rivolto un breve saluto, con<br />

le seguenti espressioni:<br />

Beatissimo Padre,<br />

gli Eminentissimi Cardinali, le Monache Benedettine del Monastero<br />

Mater Ecclesiae e le altre Reverende Religiose operanti<br />

nelle Istituzioni in <strong>Vatican</strong>o, i rappresentanti dei Patrons of the<br />

Arts in the <strong>Vatican</strong> Museums, e tutti i presenti Le danno un filiale,<br />

gioioso benvenuto nella Cappella del Governatorato e la ringraziano<br />

di tutto cuore per la Sua visita.<br />

Prima di procedere all’atto più pubblico sulla Piazza del Governatorato,<br />

dove L’aspettano tutti i nostri Collaboratori, preghiamo<br />

Vostra Santità di benedire la pala del Melanzio, recentemente<br />

collocata sull’altare, ed il nuovo organo Giani.<br />

Dopo la benedizione il Maestro Libertucci darà una breve<br />

prova delle qualità di questo splendido strumento, eseguendo una<br />

Passacaglia di Handel.<br />

Grazie, Beatissimo Padre!<br />

Recitata l’orazione, il Papa ha asperso con l’acqua benedetta<br />

la pala d’altare e l’organo. Il rito è stato diretto dai<br />

Cerimonieri Pontifici Mons. Enrico Viganò e Mons. Giulio<br />

Viviani.<br />

Il Maestro Gianluca Libertucci ha quindi eseguito un brano<br />

musicale con lo splendido strumento: una “Passacaglia”<br />

di Händel.<br />

L’organo, che la “Casa Giani” di Corte de’ Frati (Cremona)<br />

ha realizzato per la Cappella, non solo costituirà un<br />

importante supporto alla comunità dei fedeli che vi canta la<br />

lode di Dio, ma completa armoniosamente la stessa elegante<br />

architettura. È un organo di 1012 canne, a due tastiere 58 note<br />

e pedaliere 30 note. Basato sulla tradizione italiana classica e<br />

progettato per uso liturgico, è anche atto all’esecuzione di un<br />

ampio repertorio di musica antica solistica o in ensemble.<br />

La pala del Melanzio (dipinta nel 1516 - 160 x 142 cm)<br />

presenta in una composizione di maestosa semplicità la Madonna<br />

con il Bambino in trono, affiancati dai Santi Gioacchino<br />

e Anna e da due angeli. L’opera è divisa in due sfere:<br />

quella terrestre con i genitori della Madonna e quella celeste<br />

con i due angeli. Maria, con il Figlio, attraversa lo spazio<br />

delle due sfere. Il Bambino, con in mano un melograno, si


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | III<br />

rivolge a Sant’Anna, mentre le altre figure sono in preghiera<br />

o in contemplazione. Lo sguardo intenso della Madonna<br />

comunica direttamente con chi osserva il dipinto. “In questo<br />

quadro - suggerisce l’Arcivescovo Lajolo - mi pare di vedere<br />

la Madonna della Famiglia. Maria unisce in Gesù le generazioni<br />

passate e quelle future. Anche noi siamo parte della<br />

scena, per Maria uniti nel suo Figlio, che è Cristo benedetto<br />

ieri, oggi e nei secoli”.<br />

Il restauro della pala è stato effettuato nel Laboratorio<br />

Restauri Dipinti dei Musei <strong>Vatican</strong>i da Giovanni Cecchini,<br />

Laura Baldelli e Alessandra Zarelli.<br />

Uscito dalla Cappella, Benedetto XVI ha potuto ammirare<br />

il nuovo pavimento marmoreo dell’atrio del Governatorato.<br />

Al centro è stato inserito un medaglione, un emblema<br />

come nella tradizione romana, in marmi diversi variamente<br />

connessi, con lo stemma di Benedetto XVI. Inoltre ha trovato<br />

degna collocazione nel restaurato atrio del Palazzo il dipinto,<br />

raffigurante il Santo Padre, opera dell’artista Ulisse Sartini.<br />

Offerto al Papa nel 2006, è stato gentilmente messo a disposizione<br />

del Governatorato dalla Prefettura della Casa Pontificia.<br />

È un ritratto ricco di elementi simbolici di alto valore:<br />

dalla Croce alla Roccia, dalla Basilica di San Pietro all’Anello<br />

del Pescatore.<br />

Quindi, presso le colonne dell’atrio, il Papa ha firmato la<br />

cartellina con i francobolli commemorativi per il suo ottantesimo<br />

genetliaco, che sarà ora esposta nel Museo Filatelico.


L’incontro nel Piazzale del Governatorato<br />

Nel Piazzale del Governatorato, alle 18.05, Benedetto<br />

XVI è stato accolto dal gioioso applauso delle comunità<br />

di lavoro, delle Direzioni e degli Uffici del Governatorato<br />

e ha preso posto sul palco allestito per questa solenne e<br />

gioiosa occasione. Il Coro lo ha salutato eseguendo l’inno<br />

pontificio.<br />

Erano presenti anche il Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario<br />

di Stato; i Cardinali Membri della Pontificia Commissione<br />

per lo Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o Angelo Sodano,<br />

Decano del Collegio Cardinalizio, José Saraiva Martins,<br />

Jean-Louis Tauran, Renato Raffaele Martino e Attilio Nicora;<br />

i Cardinali Edmund Casimir Szoka, Presidente emerito della<br />

Pontificia Commissione e del Governatorato, Carlo Furno,<br />

Gilberto Agustoni, Agostino Cacciavillan, Sergio Sebastiani<br />

e Agostino Vallini.<br />

Erano presenti l’Arcivescovo Leonardo Sandri, Sostituto<br />

della Segreteria di Stato; l’Arcivescovo Dominique Mamberti,<br />

Segretario per i Rapporti con gli Stati; l’Arcivescovo<br />

Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città<br />

del <strong>Vatican</strong>o; i Consiglieri dello Stato con il Consigliere Generale,<br />

Prof. Cesare Mirabelli.<br />

Tra i presenti, i “Patrons of Arts” dei Musei <strong>Vatican</strong>i che<br />

generosamente ne sostengono le iniziative e le religiose che<br />

svolgono il loro servizio nella Città del <strong>Vatican</strong>o: tra queste le<br />

Monache Benedettine del Monastero “Mater Ecclesiae”.<br />

L’Arcivescovo Lajolo ha rivolto al Papa l’indirizzo di<br />

saluto, che qui riportiamo:<br />

Beatissimo Padre,<br />

L’accogliamo in mezzo a noi con grande gioia e gratitudine e<br />

non senza intima commozione.<br />

Vostra Santità può qui vedere dispiegate dinanzi ai Suoi occhi<br />

le strutture portanti dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o: gli Eminentissimi<br />

Membri della Pontificia Commissione per lo Stato della<br />

Città del <strong>Vatican</strong>o, con il Presidente emerito, con i Consiglieri<br />

dello Stato, i Giudici dei Tribunali, e l’Esecutivo, cioè la Presidenza<br />

del Governatorato, i Direttori ed i Capi degli Uffici Centrali.<br />

Hanno accettato di unirsi a noi - e per questo li ringraziamo<br />

vivamente - anche i vertici ed alcuni collaboratori della Segreteria<br />

di Stato di Vostra Santità, con la quale il Governatorato intrattiene<br />

rapporti privilegiati. E ci sono anche alcuni rappresentanti dei<br />

nostri molti amici vicini e lontani; per tutti mi è gradito menzionare<br />

i Patrons of the Arts in the <strong>Vatican</strong> Museums. Ma a circondar-<br />

La ed accoglierLa con entusiasmo è, soprattutto, quella che vorrei<br />

chiamare la grande famiglia del Governatorato, cioè tutti i nostri<br />

e Suoi Collaboratori, Beatissimo Padre, che operano - è mio gradito<br />

dovere testimoniare - con competenza e fedeltà nel servizio<br />

quotidiano delle strutture statuali, ma anche della Curia Romana,<br />

alcuni di essi non di rado onorati di poter essere a diretto servizio<br />

del Papa nelle sue funzioni liturgiche o apostoliche.<br />

Quindi il Santo Padre ha pronunciato il suo discorso, che<br />

abbiamo riportato da pag. 5. Al termine del discorso il Santo<br />

Padre ha impartito la Benedizione Apostolica.<br />

Mentre il Coro Interuniversitario di Roma ha eseguito il<br />

canto “Ein Haus voll Glorie schauet”, il Papa ha salutato i<br />

Cardinali, i Presidenti dei Tribunali, i Direttori e i Capi Ufficio<br />

del Governatorato, i “Patrons of Arts” dei Musei <strong>Vatican</strong>i,<br />

tre rappresentanti per ognuna delle Direzioni e degli Uffici<br />

del Govenatorato (il più giovane e il più anziano in servizio e<br />

un pensionato). Il Santo Padre si è intrattenuto affabilmente<br />

con ciascuno.<br />

È stato un incontro davvero di famiglia, in un luogo di<br />

alto significato — sotto lo sguardo materno della statua della<br />

Vergine Maria che sovrasta l’edificio — e di sempre nuova<br />

(continua a pag. 8)


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

“Vi esorto ad essere<br />

docili discepoli e credibili<br />

testimoni del Signore Gesù”<br />

Signori Cardinali, Venerati Fratelli nell’Episcopato e<br />

nel Sacerdozio, Cari fratelli e sorelle!<br />

“La grazia del Signore nostro Gesù Cristo sia con voi” (2<br />

Ts 3,18). Con le parole dell’apostolo Paolo rivolgo un saluto<br />

cordiale a tutti voi, che costituite la grande famiglia di quanti<br />

lavorano nei vari Uffici dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o.<br />

Saluto i Signori Cardinali Membri della Pontificia Commissione<br />

ed il Presidente, l’Arcivescovo Giovanni Lajolo, che<br />

ringrazio per le cortesi parole di benvenuto che mi ha rivolto.<br />

Il mio saluto si estende poi agli altri Signori Cardinali e<br />

ai Superiori del Governatorato. A tutti il mio ringraziamento<br />

per essere qui convenuti e per la generosità con cui, a vari<br />

livelli, contribuiscono alle diverse attività che il complesso<br />

del Governatorato è chiamato a gestire.<br />

I extend a special greeting to the <strong>Vatican</strong> Museum’s Patrons<br />

of the Arts who have been so kind to join us. Thank<br />

you for making such a long journey from the United <strong>State</strong>s,<br />

England, Ireland, Portugal, and Chile. Your generosity gives<br />

splendid witness to the beauty of the faith, expressed so richly<br />

in the works of art you have graciously helped to restore.<br />

Il mio pensiero si rivolge in modo particolare a voi, cari<br />

amici, che prestate la vostra opera nei diversi settori del nostro<br />

piccolo Stato, da quelli più visibili a quelli più nascosti.<br />

Constato ed apprezzo ogni giorno i frutti del vostro impegno<br />

e della vostra competenza, e sono venuto qui proprio per dir-<br />

“Il mio pensiero si rivolge in modo<br />

particolare a voi, cari amici, che<br />

prestate la vostra opera nei diversi<br />

settori del nostro piccolo Stato,<br />

da quelli più visibili a quelli più<br />

nascosti. ”<br />

Benedetto XVI


VI | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

“So bene che il vostro servizio è<br />

spesso faticoso e richiede sacrifici<br />

che coinvolgono a volte, insieme<br />

con voi, anche le vostre famiglie:<br />

ciò rende il mio grazie ancora più<br />

sentito.”<br />

Benedetto XVI<br />

vi il mio grazie sincero e darvi un segno concreto della mia<br />

vicinanza. So bene che il vostro servizio è spesso faticoso e<br />

richiede sacrifici che coinvolgono a volte, insieme con voi,<br />

anche le vostre famiglie: ciò rende il mio grazie ancora più<br />

sentito. E colgo l’occasione per salutare i vostri familiari,<br />

alcuni dei quali sono qui con noi questa sera.<br />

Il Governatorato, alle cui dipendenze voi operate, svolge<br />

una funzione importante. Quando il mio venerato Predecessore<br />

Pio XI condusse le trattative per i Patti Lateranensi, si<br />

preoccupò che la Santa Sede potesse contare su «quel tanto<br />

di territorio» che le garantisse «l’assoluta indipendenza per<br />

l’adempimento della sua alta missione nel mondo». Assolvendo<br />

con impegno i vostri compiti, cari amici, voi assicurate<br />

la vita quotidiana dello Stato ed aiutate il Papa nel compimento<br />

del ministero che il Signore gli ha affidato al servizio<br />

della Chiesa e del mondo. Non è dunque fuori luogo definirvi<br />

“collaboratori del Papa”, e come tali vi saluto oggi proprio<br />

qui, davanti a questo palazzo che idealmente simboleggia i<br />

diversi luoghi nei quali svolgete le vostre mansioni.<br />

Voi dunque lavorate in <strong>Vatican</strong>o, per e con il Papa; lavorate<br />

proprio nei luoghi che hanno visto la testimonianza di tanti<br />

martiri e innanzitutto dell’apostolo Pietro. Questo domanda a<br />

voi, oltre che competenza, professionalità e dedizione, anche<br />

un serio impegno di testimonianza evangelica. Conto su di voi,<br />

e vi chiedo di crescere ogni giorno nella conoscenza della fede<br />

cristiana, nell’amicizia con Dio e nel generoso servizio verso<br />

i fratelli. Vi esorto pertanto ad essere, in casa e sul lavoro,<br />

sempre fedeli agli impegni del vostro Battesimo, ad essere docili<br />

discepoli e credibili testimoni del Signore Gesù. Solo così<br />

potrete dare il vostro prezioso contributo alla diffusione del<br />

Vangelo e all’edificazione della civiltà dell’amore.


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | VII<br />

Poco fa, nella Cappella del Governatorato ho benedetto<br />

una bella immagine della Madonna, che venerate come “Madre<br />

della Famiglia”. Ho benedetto anche il nuovo organo,<br />

appositamente voluto per sostenere il canto dell’assemblea<br />

liturgica che vi si riunisce per la Santa Messa quotidiana. La<br />

presenza della Chiesa in mezzo ai vostri uffici e alle vostre<br />

officine vi ricordi ogni giorno lo sguardo paterno di Dio che,<br />

nella sua provvidenza, vi segue e si prende cura di ciascuno<br />

di voi. La preghiera, che è dialogo fidente con il Signore, e<br />

la partecipazione anche infrasettimanale alla celebrazione<br />

del Divin Sacrificio, che ci unisce a Cristo Salvatore, sia il<br />

segreto e la forza delle vostre giornate e vi sostenga sempre,<br />

specialmente nei momenti difficili.<br />

Sono inoltre informato che nei progetti del Governatorato<br />

vi è una fontana dedicata a San Giuseppe, sovvenzionata<br />

da generosi donatori. Lo Sposo della Vergine Maria, capo<br />

della Santa Famiglia e patrono della Chiesa, a giusto titolo<br />

può essere considerato esempio e modello di chi è impegnato<br />

nei molteplici servizi del Governatorato, svolgendo un servizio<br />

per lo più umile e silenzioso, ma di indispensabile sostegno<br />

per l’attività della Santa Sede. Auspico pertanto che il<br />

progetto possa giungere a felice compimento. E chiedo a San<br />

Giuseppe di proteggere sempre voi e le vostre famiglie. Oltre<br />

alla protezione di San Giuseppe, invoco su di voi la materna<br />

assistenza della Vergine Maria, Madre della Chiesa, che<br />

ci guarda dall’alto di questo Palazzo. A Lei affido tutti voi:<br />

il suo sorriso materno vi accompagni e la sua intercessione<br />

vi ottenga le più elette benedizioni di Dio. Ancora una volta<br />

grazie per il vostro lavoro, mentre di cuore tutti vi benedico.<br />

“Conto su di voi, e vi chiedo<br />

di crescere ogni giorno nella<br />

conoscenza della fede cristiana,<br />

nell’amicizia con Dio e nel<br />

generoso servizio verso i fratelli. ”<br />

Benedetto XVI


VIII | all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

(continua da pag. 4)<br />

bellezza: basti contemplare lo scorcio della Basilica <strong>Vatican</strong>a<br />

dal Palazzo dove, da oltre settantacinque anni, ha sede il Governatorato.<br />

La visita di Benedetto XVI conferma l’attenzione paterna<br />

dei Papi per questa comunità di lavoro: qui venne per la<br />

prima volta Pio XI, il 1° novembre 1931, accolto dall’allora<br />

Segretario di Stato Cardinale Eugenio Pacelli divenuto suo<br />

successore con il nome di Pio XII. Giovanni XXIII visitò il<br />

Governatorato il 26 gennaio 1961, Paolo VI l’11 luglio 1963<br />

e Giovanni Paolo II il 10 febbraio 1979.<br />

Alle ore 18.45 Benedetto XVI ha fatto rientro nel Palazzo<br />

Apostolico.


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

Una struttura al servizio dei bambini<br />

a cura di Mons. Giorgio Corbellini<br />

Nella Città del <strong>Vatican</strong>o funziona – con grande discrezione,<br />

ma rendendo un servizio multiforme ed ampio, un Dispensario<br />

pediatrico, che segue anche le mamme. Nel corso del 2006 il<br />

dispensario ha assistito 684 bambini, appartenenti a 337 famiglie,<br />

di 47 nazionalità (in numero maggiore: ecuadoriani, peruviani, italiani<br />

e rumeni), di 9 confessioni religiose (in prevalenza cattolici, a<br />

cui seguono musulmani, buddisti, induisti). Questo il numero molto<br />

consistente di visite:<br />

-1010 pediatriche;<br />

-170 generiche ad adulti;<br />

-156 visite allergologiche;<br />

-127 dermatologiche;<br />

-105 dentistiche;<br />

-98 ginecologiche.<br />

Ad esse si aggiungono 108 ecografie e 94 consultazioni da<br />

parte della psicologa. Il Dispensario pediatrico “Santa Marta” è in<br />

funzione dal maggio 1922.<br />

Nell’Ottobre 1921, una signora di New York – Dula Drach - ,<br />

protestante convertitasi alla fede cattolica, ricevuta in udienza da<br />

Papa Benedetto XV, offrì al Santo Padre la possibilità di aprire in<br />

<strong>Vatican</strong>o un dispensario per la distribuzione di latte in polvere per<br />

i bambini poveri, che la società Drycko, di cui Ella era azionista,<br />

avrebbe messo gratuitamente a disposizione. Il Santo Padre accolse<br />

molto volentieri la proposta e ne raccomandò l’attuazione anche sul<br />

letto di morte.<br />

La struttura, che ha iniziato ad operare presso l’Ospizio di Santa<br />

Marta, nel tempo si è sviluppata ed ha allargato il suo prezioso<br />

NOTIZIE DALLE DIREZIONI E UFFICI<br />

Una “festa” dei bambini<br />

a cura di R. Perosa<br />

servizio anche in campo sanitario ai bambini ed alle loro mamme.<br />

Affidato fin dall’inizio alle Figlie della Carità, operanti presso il<br />

suddetto Ospizio – ed ora presso la “Domus Sanctae Marthae” – è<br />

diretto da molti anni da Suor Chiara Pfister.<br />

Attualmente ha sede presso l’ingresso del Perugino, nell’edificio<br />

che ospita anche il Pre-Seminario. Vi prestano la loro opera numerosi<br />

medici ed altri volontari, che mettono la loro professionalità<br />

ed il loro tempo a servizio dei piccoli pazienti e delle loro mamme.<br />

Sabato 19 Maggio. Una bella giornata di sole, bambini liberi<br />

di camminare, assieme ai loro genitori, tra due ali di<br />

alberi e fiori, al riparo dalle macchine, dai gas di scarico, dalla<br />

fretta…<br />

Qualcuno spingeva la carrozzina del fratellino/sorellina più<br />

piccolo per aiutare la mamma.<br />

E’ stato bello anche per noi adulti sentire le loro voci nei luoghi<br />

presso i quali prestiamo servizio e per una volta almeno ci siamo<br />

presentati gli uni agli altri senza tener conto della funzione che ricopriamo,<br />

del titolo accademico, ma come papà di Alessandro e<br />

mamma di Ilaria.<br />

Da parte dei nostri figli il piacere di vedere dove lavorano i genitori<br />

e di saperli in un luogo così bello quando loro sono a scuola (sic!).<br />

Ad accoglierci, presso la Grotta di Lourdes S. E. Rev.ma il Presidente<br />

Mons. Giovanni Lajolo, S. Ecc. Rev.ma il Segretario Mons.<br />

Renato Boccardo e Mons. Giorgio Corbellini.<br />

L’invito, fatto ad un bimbo dall’Ecc.mo Presidente ad intonare<br />

una “Ave Maria” alla Vergine di Lourdes, è stato seguito dalla preghiera<br />

dei genitori e dei figli con l’affetto e la devozione dovuta alla<br />

“Regina della Famiglia”.<br />

La visita, dopo un piccolo spuntino organizzato dalla Direzione<br />

dei Servizi Economici, è continuata tra le mura leonine, i fiori, le<br />

fontane e gli scorci dei Giardini, degna cornice per un’icona trinitaria,<br />

quale è la famiglia.<br />

E’ stata una simpatica opportunità molto apprezzata dagli adulti<br />

e – a modo loro! – certamente dai numerosi piccoli presenti, che<br />

potrà avere negli anni prossimi anche una maggiore adesione.


| all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

La sicurezza del Santo Padre in primo piano<br />

a cura del Corpo della Gendarmeria<br />

Il 7 maggio u.s., una delegazione della Gendarmeria francese,<br />

guidata dal Generale Maurice Vanderhayden, Sotto Direttore<br />

della Cooperazione Internazionale, alla presenza del Dott.<br />

Domenico Giani, Comandante del Corpo della Gendarmeria, ha<br />

fatto visita a Sua Ecc.za Mons. Giovanni Lajolo, Presidente del<br />

Governatorato, per formalizzare una cooperazione istituzionale tra<br />

i due Corpi. Ciò al fine di migliorare e consolidare i rapporti di<br />

lavoro e di amicizia instaurati in questi ultimi anni e di sviluppare<br />

la preparazione del personale con corsi di addestramento professionali,<br />

concentrati particolarmente sulle attività riguardanti la sicurezza<br />

del Santo Padre.<br />

Il 1 giugno u.s., alla presenza di Sua Ecc.za Mons. Renato<br />

Boccardo, Segretario Generale del Governatorato, dell’Avv.<br />

Gianluigi Marrone, Giudice Unico, dei Superiori e del Cappellano<br />

del Corpo, si è chiuso il corso per la formazione ed istruzione dei<br />

nuovi “Allievi Gendarmi”.<br />

12 Settembre 2007: Nome di Maria<br />

Chiesa annessa al Governatorato<br />

S.E. il Card. Tarcisio Bertone, Segretario di Stato<br />

di Sua Santità, presiederà una solenne concelebrazione<br />

eucaristica, alle ore 7,30.<br />

S.E. Mons. Angelo Comastri, Vicario Generale di<br />

Sua Santità per la Città del <strong>Vatican</strong>o, darà lettura del<br />

Decreto di dedicazione della nostra Chiesa, fin’ora detta<br />

di “S. Marta”, a Maria “Madre della Famiglia”.<br />

Tutti sono cordialmente invitati.<br />

“AIUTACI A SCONFIGGERE LA LEBBRA”<br />

VENDITA DI BENEFICENZA<br />

a favore del Lebbrosario “St. Claire’s - House”<br />

in Ahotokrom<br />

Arcidiocesi di Cape Coast, Ghana<br />

Al magazzino abbigliamento dal 1 Ottobre 2007<br />

Il ricavato della vendita di prestigiosi oggetti di argenteria<br />

sarà interamente devoluto in beneficenza<br />

Orazio<br />

Romae Tiber amem, ventosus Tibure Romam (Ep. 8, 12).<br />

Sensibile al vento, a Roma vorrei Tivoli, a Tivoli Roma.<br />

In culpa est animus, qui se non effugit unquam (Ep. 14, 14).<br />

La colpa è nell’animo, che non si sfugge mai.<br />

Agostino<br />

Hic et valeo, nec volo; illic volo, nec valeo; miser utrobique (Confessioni,<br />

10, 42)!<br />

Posso esser qui, ma non voglio; voglio esser là, ma non posso; là<br />

e qui, misero!<br />

L’ANGOLO DI CULTURA<br />

La costanza dell’insoddisfazione<br />

E’ il nostro animo che è fluttuante, e dà instabilità al nostro<br />

esistere. Come ancorarlo ad una certezza a cui afferrarsi saldamente?<br />

Solo sarà possibile se nel cuore c’è una “visione” che<br />

sempre lo occupi, e ne realizzi la vita: una “perla preziosa” per la<br />

quale valga la pena di sognare, e vivere.<br />

Dove trovarla? Ce lo dice il Vangelo secondo Matteo, al capitolo<br />

13.<br />

Guido Reni. S. Matteo e l’angelo.<br />

Pinacoteca <strong>Vatican</strong>a. Musei <strong>Vatican</strong>i


11 Giugno 2007 all’ombra del cupolone | <br />

IL CUORE CHE PENSA<br />

Rogier van der Weyden. Discesa dalla Croce.<br />

Museo del Prado.<br />

Se il Cuore non è buono<br />

Non si può formare la storia<br />

con le sole strutture materiali,<br />

prescindendo da Dio.<br />

Se il cuore dell’uomo non è buono,<br />

allora NESSUNA ALTRA COSA<br />

PUÒ DIVENTARE BUONA.<br />

E la bontà di cuore può venire solo<br />

da Colui che è Egli stesso Bontà,<br />

il Bene.<br />

Benedetto XVI<br />

(Gesù di Nazareth, pag. 56)<br />

Se la “bontà di cuore” è indispensabile per migliorare “la storia”, lo è anche per la vita del Governatorato! Qui passiamo<br />

gran parte delle nostre giornate, cioè della nostra vita, che dobbiamo “migliorare” e non sciupare.<br />

Il Papa scrive che la bontà di cuore - degli altri e ... del nostro! - viene da Dio. La questione è allora: come fare per ottenerla?<br />

La risposta è semplice e sicura: “Imparate da me - ha detto il nostro Divino Maestro - che sono mite ed umile di cuore, e<br />

troverete ristoro per la vostra vita” (Mt. 11,29)<br />

A lui, al nostro amabilissimo Salvatore, possiamo rivolgerci sempre e dovunque. Occasione privilegiata, la Messa quotidiana.<br />

Nella nostra Cappella è celebrata ogni giorno feriale, alle 7,30. Prova!<br />

Colui che vuole onorare veramente la Passione del Signore,<br />

deve guardare con gli occhi del cuore Gesù Crocifisso, in<br />

modo da riconoscere nella sua carne la propria carne.<br />

A nessuno, anche se debole e inerme, è negata la vittoria<br />

della Croce, e non v’è uomo al quale non rechi soccorso la<br />

mediazione di Cristo.<br />

Procuriamo che le attività della vita presente non creino<br />

in noi o troppa ansietà o troppa presunzione sino al punto<br />

da annullare l’impegno di conformarci al nostro Redentore,<br />

nell’imitazione dei suoi esempi. Nulla infatti egli fece o soffrì<br />

se non per la nostra salvezza, perchè la virtù che era del<br />

Capo, fosse posseduta anche dal Corpo.<br />

E’ cosa nostra ciò che giacque esanime nel sepolcro, che<br />

è risorto il terzo giorno, che è salito al di sopra di tutte le<br />

altezze alla destra della maestà del Padre. Ne segue che<br />

se camminiamo sulla via dei suoi comandamenti e non ci<br />

vergognamo di confessare quello che nell’umiltà della carne<br />

egli ha operato per la nostra salvezza, anche noi saremo<br />

partecipi della sua gloria.<br />

San Leone Magno<br />

Andrea Mantegna. La Risurrezione.<br />

Altare di S. Zeno. Verona


| all’ombra del cupolone 11 Giugno 2007<br />

NOTIZIE LIETE E ...TRISTI<br />

Matrimoni<br />

Alcuni nostri colleghi hanno formato una nuova famiglia.<br />

- Massimiliano Giovannetti e Valentina Di Mambro<br />

(10/02);<br />

- Walter Di Girolamo e Hang Kim Nguyen (31/03);<br />

- Leonardo Menicacci e Anna Tedeschi (14/04);<br />

- Roberto Mancini e Irma Ricci (21/04);<br />

- Federico Di Cesare e Sonia Farina (12/05);<br />

- Alessandro Mattaroccia e Rosa Gubinelli (13/05);<br />

- Enrico Chiei Gamacchio e Adriana Olivieri (14/05);<br />

- Vittorio Bartozzi e Marta Di Lorenzo (26/05);<br />

- Massimo Luzzitelli e Miranda Fiori (01/06);<br />

- Fabio Ippoliti e Vania Sercerchi (02/06).<br />

Nascite e Battesimi<br />

Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono<br />

state allietate in questo periodo dalla nascita di figli:<br />

- Sofia (10/04), di Luca Ceccarelli;<br />

- Giorgia e Carlotta (14/04), di Francesco Ticconi;<br />

- Rachele (30/04), di Claudio Scipioni;<br />

- Giulia (05/05), di Maurizio Baroncini;<br />

- Lorenzo (08/05), di Antonio Pica;<br />

- Marco (08/05), di Gianluca Lorizio;<br />

- Alessandra (15/05), di Patrizio Tognini;<br />

- Francesco (02/06), di Andrea Di Girolamo;<br />

- Alessia (02/06), di Sonia Zito;<br />

- Sofia (14/06), di Andrea Breno.<br />

PER FARE BUON SANGUE<br />

Dopo la vittoria della Rivoluzione d’ottobre, Avrom va a trovare<br />

Chajim che abita a due passi da lui, e gli fa il seguente discorso:<br />

“Discutiamo, Chajim, tu sei ricco e io sono povero. Devi dunque<br />

dividere con me le tue priorità.”<br />

“Hai ragione, Avrom.”<br />

“Tu hai due cavalli, quindi devi darmi il secondo.”<br />

“È il principio rivoluzionario, Avrom.”<br />

“Tu che hai due vacche, perciò devi darmene una.”<br />

“Lo dice la Rivoluzione, Avrom.”<br />

“Tu hai due galline, dunque me ne devi dare una.”<br />

“Assolutamente no, Avrom.”<br />

“Come mai? Mi hai detto che mi dai sia il secondo cavallo che la<br />

seconda vacca. Perché non mi vuoi dare una gallina?”<br />

“Perché io possiedo soltanto un cavallo e una vacca mentre invece<br />

ho due galline.”<br />

-<br />

Signor macellaio, nella salsiccia che ho comprato ieri ho trovato<br />

un vetro.<br />

-Signora, ma quanta salsiccia ha comprato?<br />

-Circa 2 euro!<br />

-E lei per 2 euro cosa pretendeva di trovare? Un diamante?<br />

Nella luce della Gerusalemme celeste<br />

In spirito di fede nella vita eterna e nella resurrezione,<br />

ricordiamo nella preghiera i nostri colleghi e collaboratori<br />

defunti:<br />

- Capitanio Maria Luisa - Suor Lucia (18/04), dipendente<br />

dell’Ufficio Filatelico;<br />

- Manganelli Ezio (13/04), dipendente SS. TT. - Centrale<br />

Termoelettrica;<br />

- Vianello Antonio (26/04), collaboratore dell’Ufficio<br />

Giuridico e Notaio dello Stato.<br />

Alcuni nostri colleghi hanno avuto recentemente lutti in<br />

famiglia. Li ricordiamo nella preghiera:<br />

- Santa Carmela Amedeo (19/04), madre di Roberto<br />

Porta;<br />

- Monica (20/04), sorella di Alessandra D’Amico;<br />

- Sergio (20/04), padre di Gianfranco Rasi;<br />

-Pasquale (30/04), padre di Salvatore Gallitto;<br />

- Domenico (07/05), padre di Raffaella Filippini;<br />

- Anna Maria Durante (10/05), madre di Simona De<br />

Luca;<br />

- Raffaele (10/05), padre di Alessandro Fontanella;<br />

- Alessandro (15/05), padre di Armando Borsetti.<br />

all’ombra del Cupolone va in ferie!<br />

Anche se d’estate l’ombra è assai più desiderata e<br />

ricercata che negli altri periodi dell’anno, All’ombra del<br />

Cupolone sospenderà la sua pubblicazione nei mesi estivi. Il<br />

n. 4 uscirà regolarmente alla ripresa ordinaria del lavoro, nel<br />

mese di ottobre.<br />

Buone Vacanze a tutti.<br />

notizie di varia vaticanità<br />

ANNO 1 | N. 3<br />

REDAZIONE<br />

presso Mons. Vice Segretario Generale<br />

IMPAGINAZIONE<br />

Alessandra Murri<br />

(Ufficio Vendita Pubblicazioni e Riproduzioni)<br />

STAMPA<br />

Tipografia <strong>Vatican</strong>a<br />

Si ringraziano per le immagini della Visita del Santo<br />

Padre al Governatorato e per la loro la preziosa<br />

collaborazione il Sig. Biagio Tamarazzo e il servizio<br />

fotografico dell’Osservatore Romano.

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