Anno V - Numero 2 - Vatican City State
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ANNO 5 | N. 2<br />
11 Aprile 2011<br />
Il Signore è veramente risorto.<br />
Egli è il Vivente. A lui ci affidiamo<br />
E sappiamo di essere<br />
sulla strada giusta.<br />
Benedetto XVI<br />
notizie di varia “vaticanità”<br />
foglio informale per i dipendenti del Governatorato<br />
Nella gioia della Pasqua<br />
di S.E. Mons. Carlo Maria Viganò<br />
Pinturicchio:<br />
Resurrezione di Gesù (particolare) - Musei <strong>Vatican</strong>i.<br />
2 Incontro del Cardinale Presidente<br />
3 Mostra per gli 80 anni<br />
della Radio <strong>Vatican</strong>a<br />
4 Concerto di elevazione Spirituale<br />
in Canto Gregoriano<br />
5 Notizie dalle direzioni e dagli Uffici<br />
9 È poesia<br />
10 Lʼangolo di cultura<br />
11 Il cuore che pensa<br />
La parola del Papa<br />
12 Per fare buonsangue<br />
Notizie liete e...tristi<br />
Cari Amici,<br />
Abbiamo vissuto la preparazione alla Pasqua guidati dalla<br />
liturgia tanto ricca di inviti alla conversione del cuore e dalla<br />
parola di Dio, che, in questo anno A, come ci ha ricordato il<br />
Santo Padre nel suo messaggio per la Quaresima, ci ha fatto<br />
rivivere l’itinerario battesimale: “Con Cristo siete sepolti nel<br />
Battesimo, con lui siete anche risorti” (Col 2, 12).<br />
Il Mistero della Croce meditato e adorato durante il<br />
solenne Triduo Sacro ci ha dimostrato l’Amore di Dio per<br />
noi, spinto fino alle più insondabili e radicali conseguenze<br />
“sino alla morte in croce”. Alla gioia che scaturisce dalla<br />
Risurrezione di Cristo, uniamo quella della beatificazione di<br />
Giovanni Paolo II, evento che non ha lasciato indifferente<br />
il mondo intero, anche quello non propriamente praticante.<br />
È rimasta infatti impressa nella mente e nel cuore di tanti<br />
fedeli, e anche in chi non crede, la memoria dell’ultima<br />
Pasqua vissuta dall’amato Pontefice, quando il venerdì santo<br />
del 25 marzo 2005, abbracciato alla Croce, non potendo più<br />
percorrere la via Crucis al Colosseo e con un linguaggio<br />
non più fatto di parole, ma dalla testimonianza della sua<br />
personale via crucis, dolorosamente concreta, e strettamente<br />
unita alla passione di Cristo, ci ha lasciato un esempio che<br />
ha commosso il mondo intero. Ora egli partecipa pienamente<br />
con il Cristo Risorto alla felicità senza fine dei Beati che in<br />
Cielo sono entrati, come servi buoni e fedeli, nella gioia del<br />
loro Signore.<br />
Sua Em.za il Cardinale Angelo Comastri nella Prefazione<br />
al suo ultimo libro “Giovanni Paolo II nel cuore del mondo”<br />
scrive: “Nel cuore di Giovanni Paolo II, durante la lunga e<br />
penosa malattia, certamente bruciava il fuoco dell’amore di<br />
Dio: e quel fuoco di amore ha immesso nelle vene del Corpo<br />
Mistico di Cristo tanta forza, tanta energia, tanto ardore. In<br />
altre parole, la vera enciclica missionaria Giovanni Paolo II<br />
l’ha scritta, anzi l’ha vissuta, percorrendo la via del Calvario
2 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
sulle orme del Divino Redentore” (pag. 8). Ora, annoverato<br />
nel numero dei Beati dal suo immediato successore, ci invita<br />
a entrare nel mistero della Pasqua di Cristo, partecipando<br />
alle sue sofferenze, per entrare con Lui nella Sua gloria di<br />
Risorto.<br />
Il mistero Pasquale, come partecipazione, nella fede,<br />
alla morte al peccato e alla risurrezione ad una vita nuova,<br />
è ben delineato in una preghiera di Sant’Ambrogio tratta da<br />
Expositio in psalmum 118, Tau, 28-30.32, in cui commenta il<br />
Sal.118,176, che dice:<br />
“Come pecora smarrita vado errando; ...cerca il tuo servo,<br />
perché non ho dimenticato i tuoi comandamenti..., conservo<br />
la speranza di essere sanato.<br />
Vieni, dunque, Signore Gesù, cerca il tuo servo, cerca la tua<br />
pecora sfi nita, vieni, pastore...<br />
Portami sulle tue spalle sulla croce, che è salvezza per gli<br />
erranti, nella quale sola è il riposo per chi è stanco, nella<br />
quale sola trova vita chi muore...<br />
E così Tu bussi alla sua porta, per svegliare chi sta dormendo...<br />
Svegliati, tu che dormi, e risorgi dai morti”.<br />
A sant’Ambrogio fa eco il Santo Padre Benedetto XVI,<br />
a pag 302 del suo ultimo Gesù di Nazareth, seconda parte:<br />
“Vegliate e pregate per non cadere in tentazione” (Mt.26, 41)<br />
“se ascoltiamo i testimoni col cuore attento e ci apriamo ai segni<br />
con cui il Signore accredita sempre di nuovo loro e se stesso,<br />
allora sappiamo: Egli è veramente risorto. Egli è il Vivente. A<br />
Lui ci affidiamo e sappiamo di essere sulla strada giusta. Con<br />
Tommaso mettiamo le nostre mani nel costato trafitto di Gesù e<br />
professiamo «Mio Signore e mio Dio» (Gv 20, 28).<br />
La Risurrezione di Gesù, fondamento della nostra fede,<br />
come ci dice S. Paolo, è avvenimento che ha cambiato il<br />
mondo e la situazione dell’uomo; il Santo Padre ci ricorda<br />
ancora: “nella risurrezione di Gesù è stata raggiunta una<br />
nuova possibilità di essere uomo, una possibilità che interessa<br />
tutti e apre un futuro, un nuovo genere di futuro per l’uomo”<br />
(pag. 272).<br />
Ringraziamo il nostro amato Pontefice per il suo nuovo<br />
libro che ci guida e ci aiuta a comprendere come la Risurrezione<br />
di Cristo è un fatto reale, inserito nella nostra storia, anche se va<br />
oltre la storia, quindi un fatto storico, come è storica la morte di<br />
Gesù sotto Ponzio Pilato. Tutta la teologia paolina ce lo spiega<br />
perché l’Apostolo Paolo, come tutti gli Apostoli, ha incontrato<br />
il Risorto e a partire da questo incontro reale, non solo mistico,<br />
la sua vita è totalmente cambiata. Ancora l’Apostolo ci dice “se<br />
siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù dove è Cristo,<br />
seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù,<br />
non a quelle della terra” (Col 3, 1-2).<br />
Cari amici, nel rinnovarvi gli auguri di vivere in pienezza<br />
la gioia del Cristo Risorto, vorrei al contempo ringraziare<br />
il Signore e tutti voi per la vostra fattiva collaborazione nel<br />
portare avanti questo non facile compito di servire la Chiesa e<br />
il Santo Padre cui il Signore ha affidato l’intero suo gregge da<br />
pascere e da nutrire con la Parola di Dio.<br />
Possa il Signore Risorto, per intercessione della Vergine<br />
Santissima e del Beato Giovanni Paolo II, benedire tutti voi,<br />
i vostri cari e consolare tutti quelli che nel mondo intero<br />
soffrono per la fede e per tante catastrofi naturali, oltre che<br />
per le guerre e i vari mali che li affliggono.<br />
Incontro del Cardinale Presidente con un gruppo del centro<br />
“alti studi per la difesa”<br />
di Francesco Tomassetti<br />
Il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente del Governatorato,<br />
ha ricevuto venerdì mattina, 25 febbraio, un gruppo di Alti<br />
Ufficiali ospiti dell’Istituto “Alti Studi per la Difesa”, provenienti<br />
dall’Italia e da altri Paesi<br />
Il gruppo era accompagnato dal Direttore dell’Istituto,<br />
Generale di Divisione dei Carabinieri, Dottor Antonio Rizzo.<br />
L’incontro ha avuto luogo nella chiesa Maria Madre della<br />
Famiglia.<br />
L’Istituto rappresenta il massimo organismo delle Forze<br />
Armate Italiane nel campo della formazione avanzata interforze,<br />
così come negli studi di ricerca per la difesa e la sicurezza<br />
nazionali e internazionali. Opera in stretto contatto con le Università<br />
di tutto il mondo per favorire lo scambio di esperienze<br />
e l’integrazione tra grandi sistemi organizzativi. Scopo originario<br />
dell’Istituzione è incrementare il livello professionale e<br />
culturale degli Ufficiali di alto rango delle quattro forze armate<br />
e della Guardia di Finanza, destinati ad assumere incarichi di<br />
particolare rilievo negli stati maggiori e nei comandi generali.<br />
Accolto dal Generale Rizzo, dal Colonnello Luigi Marsibilio<br />
e dal Cappellano Don Donato Palminteri, il Cardinale<br />
Lajolo, nel rivolgere il suo saluto ai presenti, si è soffermato<br />
sul particolare significato che assumeva il loro incontrarsi<br />
all’interno di una chiesa, luogo nel quale tutti gli uomini si<br />
sentono famiglia. Ha poi parlato dello Stato della Città del<br />
<strong>Vatican</strong>o e della Santa Sede, organi complementari tra loro<br />
ed essenziali per la missione del Ministero Petrino del Papa,<br />
quale Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa Universale.<br />
Con la firma degli accordi tra Santa Sede e Stato Italiano avvenuta<br />
l’11 febbraio 1929, nel Palazzo Lateranense - ha ricordato<br />
il Cardinale -, veniva costituito, proprio in quel lembo di<br />
terra dove l’Apostolo Pietro trovò il martirio, lo Stato della<br />
Città del <strong>Vatican</strong>o, di cui il Pontefice è il Sovrano, in modo da<br />
garantire che nessun potere di qualsiasi Paese possa interferire<br />
sul suo ministero.
11 Aprile 2011 all’ombra del cupolone | 3<br />
Una mostra per gli 80 anni della Radio <strong>Vatican</strong>a<br />
di Danilo Ambrosetti<br />
“Udite o cieli , quello che sto per dire;<br />
ascolti la terra le parole della mia bocca.<br />
Udite e ascoltate o popoli lontani”.<br />
Con queste parole pronunciate in latino, il 12 febbraio<br />
del 1931, veniva inaugurata dal Pontefice Pio XI e<br />
dall’inventore Guglielmo Marconi la Radio <strong>Vatican</strong>a.<br />
Da allora sono trascorsi 80 anni e l’emittente pontificia rappresenta<br />
un grande punto di riferimento e di ascolto nella comunicazione<br />
mondiale.<br />
Si è voluto festeggiare la ricorrenza con una mostra dal<br />
titolo: “Il Giro del mondo in 80 anni di Radio <strong>Vatican</strong>a<br />
1931 – 2011”. La mostra, inaugurata lo scorso 12 febbraio,<br />
alla presenza di S.Em.za il Card. Giovanni Lajolo (Presidente<br />
del Governatorato), di Mons. Peter Bryan Wells (Assessore<br />
per gli Affari Generali della Segreteria di Stato), di P. Federico<br />
Lombardi (Direttore Generale della Radio <strong>Vatican</strong>a) e<br />
del Prof. Antonio Paolucci (Direttore dei Musei <strong>Vatican</strong>i), è<br />
stata allestita all’interno dei Musei <strong>Vatican</strong>i in uno spazio espositivo<br />
posto al loro ingresso, adiacente la grande vetrata,<br />
che richiama l’attenzione dei visitatori, con il nome scritto<br />
in 45 lingue e 15 alfabeti, quelle usate dalle redazioni che<br />
compongono oggi la Radio <strong>Vatican</strong>a.<br />
All’interno della mostra espositiva, ammirando strumenti<br />
d’epoca vari adottati nel corso degli anni, documentazione e<br />
foto varie, si ripercorre l’evoluzione della Radio <strong>Vatican</strong>a,<br />
che oggi trasmette anche via satellite ed internet programmi<br />
in 45 lingue, 38 delle quali online sul sito web; vi lavorano<br />
355 dipendenti in maggioranza laici, di 59 nazionalità diverse,<br />
ed ha al suo attivo un totale di 24117 ore annuali di<br />
trasmissione. La mostra presso i Musei <strong>Vatican</strong>i rimarrà aperta<br />
fino al 12 Febbraio 2012. Mentre l’anno celebrativo degli<br />
80 anni di Radio <strong>Vatican</strong>a, troverà il prossimo 29 settembre,<br />
in occasione della festa di San Gabriele (Patrono della Radio<br />
<strong>Vatican</strong>a), un altro momento significativo con la pubblicazione<br />
del libro del giornalista dell’emittente pontificia A.De<br />
Carolis, che ripercorre l’attività della Radio <strong>Vatican</strong>a con importanti<br />
momenti vissuti dal Pontificato di Giovanni Paolo II<br />
all’attuale di Benedetto XVI.<br />
Inoltre per dare ancor più lustro ai festeggiamenti del suo<br />
80° compleanno, la Radio <strong>Vatican</strong>a ha invitato la sezione radiofonica<br />
della EBU (European Broadcasting Union), associazione<br />
di diffusione europea, che rappresenta le emittenti<br />
radiotelevisive del servizio pubblico operanti in Europa, tra<br />
i cuoi fondatori c’è anche la stessa Radio <strong>Vatican</strong>a, a tenere<br />
in <strong>Vatican</strong>o dal 28 al 30 aprile la 17° Assemblea Annuale di<br />
tutte le radio componenti l’associazione; al termine dei lavori<br />
avrà luogo un’Udienza con il Santo Padre Benedetto XVI.<br />
E’ davvero il caso di dire, per ciò che la Radio <strong>Vatican</strong>a<br />
con il suo richiamo nel mondo ha rappresentato, rappresenta<br />
e rappresenterà, che questi sono stati 80 in onda ed<br />
è difficili non sentire, per quanto ancora dovrà raccontare,<br />
informare, ed avvicinare la voce della Santa Sede ad ogni<br />
uomo nel mondo.<br />
Guglielmo Marconi e Papa Pio XI
4 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
Concerto di elevazione spirituale in Canto Gregoriano<br />
di Eugenio Hasler<br />
La spiritualità del Canto Gregoriano<br />
ha avvolto la chiesa di<br />
Maria, Madre della famiglia,<br />
nel pomeriggio del 3 marzo scorso,<br />
quando i Gregoriani Urbis Cantores,<br />
diretti dal M° Mons. Alberto Turco,<br />
hanno eseguito un concerto dal tema<br />
Interpretabatur illis quae de ipso erant<br />
(il Risorto spiegò loro le profezie<br />
su di lui).<br />
Introdotti dalla voce di una giovane<br />
Religiosa, sono stati eseguiti vari brani<br />
di meditazione che hanno presentato<br />
il Mistero del Cristo, ispirandosi,<br />
nella successione cronologica, ai cicli<br />
di affreschi della Cappella Sistina.<br />
In assenza dell’Em.mo Card. Lajolo,<br />
partito in mattinata alla volta degli Stati Uniti per un<br />
incontro nazionale dei Patrons of the Arts in the <strong>Vatican</strong><br />
Museums, S.E. Mons. Carlo Maria Viganò ha dato il benvenuto<br />
agli Em.mi Cardinali Coppa, De Giorgi e Martino,<br />
ai Membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la<br />
Santa Sede ed ai loro familiari, nonché ai numerosi altri<br />
ospiti presenti.<br />
Il programma, aperto dal Prologo “Qui regis sceptra”,<br />
è stato articolato in quattro parti: “Mirabiliter creati”<br />
(Genesi), “Propheta magnus in nobis” (Mosé), “Gratia et<br />
veritas” (Gesù Cristo) e “Qui venturus veniet” (Giudizio<br />
finale), per concludersi con l’Epilogo “Regnantem sempiterna”<br />
ed un omaggio alla Vergine Maria fuori programma,<br />
il Responsorio “Virgo parens Christi”.<br />
Al termine S.E. Mons. Viganò, tra gli applausi degli<br />
invitati, ha ringraziato Mons. Turco, i solisti ed i cantori,<br />
offrendo loro un volume filatelico a ricordo del concerto<br />
tenuto in Governatorato.<br />
NOTIZIE DALLE DIREZIONI E DAGLI UFFICI<br />
ER CASO COMPLICATO 1<br />
La gente ogni giorno mò se chiede,<br />
se per caso ci sono novità<br />
stufa d’aspettà, vo’ sapè con fede<br />
er nome der capo novo chi sarà<br />
Troppo presto, c’è ancora d’aspettà!<br />
sto’ dilemma è un caso complicato<br />
nun se po’ sta’ nomina affrettà<br />
nun si sa mai, che er nome c’hai pescato<br />
nun corrisponne alle necessità:<br />
d’esse remissivo co’ li superiori,<br />
sempre servile co’ le autorità<br />
e nun crei problemi e malumori.<br />
Ma se vana sarà sta’ riflessione,<br />
Speramo solo nella provvidenza,<br />
che suggerisca l’anelato nome<br />
per bocca dell’amato Sua Eminenza<br />
Quanno finalmente sarà svelato,<br />
forse potremo lavorà tranquilli<br />
arzanno li calici al creato,<br />
felici de brinnà anche se brilli.<br />
Claudio Rossi de Gasperis<br />
1<br />
La nomina del nuovo Capo Restauratore dei Musei <strong>Vatican</strong>i.
11 Aprile 2011 all’ombra del cupolone | 5<br />
Un ventaglio di offerte per le visite guidate nei Musei <strong>Vatican</strong>i<br />
I<br />
Musei <strong>Vatican</strong>i, da sempre attenti alle necessità dei<br />
visitatori, hanno lanciato quest’anno la nuova didattica,<br />
dedicata in particolare alle persone non vedenti ed ai sordi.<br />
Un progetto, motivato dal concetto: “che l’arte è in grado di<br />
abbattere tutte le barriere, specie quelle che impediscono ai<br />
portatori di handicap di arrivare alla piena fruizione dei tesori<br />
della pittura e scultura”.<br />
Nel particolare questa lodevole iniziativa, che alla<br />
sua presentazione ha ottenuto il plauso dei presenti, ma<br />
anche del Santo Padre Benedetto XVI, riportato con vivo<br />
incoraggiamento dal Card. Giovanni Lajolo, Presidente<br />
del Governatorato della Città del <strong>Vatican</strong>o, si sviluppa in 2<br />
percorsi.<br />
Motivo di particolare compiacimento è l’offerta didattica<br />
per non vedenti. Oltre alla possibilità di effettuare visite tattili<br />
su una selezione di sculture, i non vedenti potranno effettuare<br />
un’approfondita visita plurisensoriale di due importanti opere<br />
della Pinacoteca: “L’angelo che suona il liuto” di Melozzo da<br />
Forlì e la “Deposizione” del Caravaggio. A ciascuna opera<br />
il non vedente potrà accostarsi per più di un’ora attraverso<br />
Visita Plurisensoriale per i non vedenti in pinacoteca.<br />
una lettura sincretica ed evocativa delle opere pittoriche,<br />
grazie all’utilizzo di tavole termoformate e di bassorilievi<br />
prospettici per comprendere la composizione dell’opera.<br />
Il secondo rappresenta una novità significativa che pone<br />
i Musei <strong>Vatican</strong>i primi in Italia e cioè il progetto rivolto alle<br />
persone sorde. Per loro, il mercoledì e il sabato, sono previste<br />
visite ad hoc: saranno assistiti da spiegazioni gestuali grazie<br />
alla lingua dei segni italiana (Lis) da accompagnatori anch’essi<br />
sordi, formati professionalmente direttamente all’interno<br />
dei Musei <strong>Vatican</strong>i (attualmente gli operatori didattici sono<br />
5). Anche la conferenza stampa di presentazione di queste<br />
iniziative è stata totalmente tradotta nella lingua dei segni.<br />
Le visite sono gratuite, ed un operatore accompagnerà gruppi<br />
di non più di 15 visitatori, e riguarderanno due specifici<br />
itinerari didattici creati appositamente per i sordi (Stanze<br />
di Raffaello e Cappella Sistina, Museo Pio Clementino e<br />
di Danilo Ambrosetti<br />
Gruppo degli operatori didattici sordi in LIS, nel Museo Pio Clementino.<br />
Cappella Sistina). Con la formazione di operatori didattici<br />
sordi, non solo si amplia l’offerta di visite guidate che i Musei<br />
<strong>Vatican</strong>i mettono a disposizione, ma nel rispetto della cultura<br />
dell’accoglienza e dell’accessibilità, si incoraggia anche lo<br />
sviluppo dell’autonomia professionale delle persone sorde.<br />
Ma l’attività didattica dei Musei <strong>Vatican</strong>i è in continuo<br />
fermento, offrendo al visitatore un ventaglio di grandi<br />
opportunità per conoscere questo luogo unico al mondo,<br />
ritenuto la culla dell’arte. Infatti i Musei <strong>Vatican</strong>i espongono<br />
anche particolari soluzioni didattiche per gli studenti, con<br />
laboratori, percorsi tematici, visite animate con attività<br />
creative. La multiforme offerta delle “Visite Didattiche”,<br />
studiate a seconda delle diverse fasce di età e scolastiche,<br />
quest’anno si arricchisce di nuove ulteriori proposte, che<br />
stanno riscuotendo un vivo apprezzamento dal pubblico.<br />
Le ”Visite Didattiche con Laboratorio” sono costituite<br />
da due momenti strettamente collegati: dopo la spiegazione<br />
nelle sale museali, nel laboratorio i ragazzi sono guidati ad<br />
attivarsi per recuperare creativamente quanto ammirato ed<br />
imparato nel corso della visita.<br />
Le “Visite Didattiche Animate“ al di fuori del percorso<br />
del turismo di massa, propongono una lettura tematica di<br />
alcuni settori dei Musei, con la proposta di attività creative<br />
da svolgersi direttamente nelle sale museali.<br />
Tutte queste sono delle iniziative di grande importanza,<br />
che contribuiscono a dare lustro ai Musei <strong>Vatican</strong>i, e<br />
grande apprezzamento per il coordinamento e sviluppo di<br />
queste va all’intensa attività svolta con grande efficienza e<br />
consequenziali risultati della responsabile del settore visite<br />
didattiche, la dott.ssa Maria Serlupi Crescenzi.<br />
Sono coinvolte nel progetto non vedenti la dott.ssa<br />
Isabella Salandri, e in quello dei sordi la dott.ssa Raffaella<br />
Tommasetti; mentre per le visite didattiche con laboratorio<br />
sono 5 le operatrice investite, coordinate dal dott. Vincenzo<br />
Pelosi: Chiara Carapellucci, Catina Fazzari, Silvia Giabbani,<br />
Emiliana Michisanti e Cecilia Monachesi.
6 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
15° Anniversario di Internet<br />
“Usque ad ultimum terrae”<br />
di Mons. Lucio Adrián Ruiz<br />
Mercoledì 9 Febbraio 2011, al termine dell’Udienza<br />
Generale, il Santo Padre Benedetto XVI ha voluto<br />
incontrare il Servizio Internet <strong>Vatican</strong>o che, il 25<br />
Dicembre 2010, ha celebrato il 15.mo anniversario del sito<br />
www.vatican.va. L’incontro ha avuto luogo in una saletta<br />
attigua all’Aula Paolo VI e ad esso erano presenti S.Em.za<br />
il Card. Lajolo, S.E. Mons. Viganò, S.E. Mons. Corbellini,<br />
Padre Vérgez, l’Ing. Salimbeni, Mons. Ruiz ed il personale<br />
degli Uffici della Direzione delle Telecomunicazioni e del<br />
Servizio Internet <strong>Vatican</strong>o.<br />
Con il motto “Usque ad ultimum terrae” (Fino<br />
agli estremi confini della Terra, At 1,8) il Servizio Internet<br />
<strong>Vatican</strong>o, già Ufficio Internet della Santa Sede, ha festeggiato<br />
quindi pure i suoi quindici anni di attività che ha avuto<br />
origine dalla nascita del sito istituzionale della Santa Sede<br />
www.vaticanstate.va, il “sito del Papa”, il “sito della Sede<br />
Apostolica”, che oggi è un portale che conta milioni di<br />
visitatori e contiene una mole incredibile di materiale, in<br />
svariate lingue.<br />
Il debutto in rete avviene il giorno del Santo Natale del<br />
1995 con il Messaggio “Urbi et Orbi” di Papa Giovanni<br />
Paolo II. Una sola pagina con la foto del Pontefice ed il testo<br />
del Messaggio in varie lingue che ottiene più di 300.000<br />
contatti nei primi due giorni!<br />
L’Ufficio Internet della Santa Sede mosse i suoi primi<br />
passi offrendosi come l’“estensione digitale” di un Papa<br />
missionario nel mondo attraverso la Parola ed i viaggi:<br />
“Euntes in mundum universum” (andate in tutto il mondo:<br />
Mc 16,15), il Papa così cominciava a percorrere, come<br />
pellegrino, le “superstrade dell’informazione”! È così che<br />
nasce questo Ufficio, voluto e sostenuto da Giovanni Paolo<br />
II, con una natura essenzialmente missionaria, una sorta di<br />
“prolungamento della sua persona”, delle sue gambe, delle<br />
sue braccia, delle sue mani digitali per muoversi in questo<br />
nuovo mondo, in questa nuova cultura ed arrivare “fino agli<br />
estremi confini della terra”!<br />
Quindici anni di vita, nella Città Eterna, sono pochi<br />
giorni rispetto alla sua lunga storia; ma, inseriti nella storia<br />
dell’Internet, quello stesso che avvolge il mondo e che<br />
cambia il corso della cultura, sono quasi tutta la sua vita,<br />
perché accade proprio in quegli anni nei quali l’Internet esce<br />
dagli ambiti universitari e si apre al mondo intero. La World<br />
Wide Web (www) approda nella storia!<br />
Il Santo Padre ha voluto così celebrare, con il Servizio<br />
Internet <strong>Vatican</strong>o, non una lunga presenza negli anni, ma una<br />
presenza ecclesiale in una cultura nascente nel tempo della<br />
sua venuta alla luce. Si celebra dunque la gioia di sapere che<br />
la Chiesa, nel suo “cuore”, nel quale conferma i fratelli nella<br />
fede (Cfr. Lc 22,32), è stata presente non come chi prende<br />
un treno in corsa, bensì come chi è all’inizio di un percorso<br />
e si mette in moto in un processo ed in una nuova tappa che<br />
riguarderà la cultura dell’umanità.<br />
In questa udienza, il Papa Benedetto XVI ha desiderato<br />
trovarsi con i Suoi collaboratori nella “missione digitale”,<br />
con i “Suoi missionari” che, attraverso una molteplicità<br />
di attività, fanno sì che il Pastore Universale della Chiesa<br />
possa essere presente in quel “nuovo continente digitale”, in<br />
quella “nuova cultura”, in quel “nuovo linguaggio” e vicino<br />
a quei “migranti o nativi digitali” che abitano il mondo della<br />
virtualità.<br />
Nel Suo saluto, come molte volte ripetuto nei Suoi<br />
messaggi, ci ha convocato a raccogliere la sfida di far entrare<br />
il Signore in questa nuova realtà nella quale si muove l’uomo<br />
contemporaneo. Ci invita ad essere missionari nell’era<br />
digitale, a comprendere questa “nuova cultura” e questo<br />
“nuovo linguaggio” per portare, così, al suo interno, una<br />
presenza viva ed operante che faccia brillare l’Amore di<br />
Cristo, fino agli estremi confini della terra!
11 Aprile 2011 all’ombra del cupolone | 7<br />
Concerto meditativo nella chiesa del Governatorato<br />
“Le ultime sette parole del Nostro Salvatore sulla Croce”<br />
di Eugenio Hasler<br />
Un pomeriggio di<br />
luce e una temperatura<br />
quasi<br />
estiva hanno accompagnato<br />
quanti hanno accettato<br />
l’invito ad assistere<br />
al concerto meditativo<br />
“Le sette parole”, lo scorso<br />
giovedì 7 aprile, nella<br />
chiesa di Maria, Madre<br />
della famiglia. Presenti,<br />
con l’Em.mo Cardinale<br />
Presidente e l’Ecc.mo<br />
Mons. Vice Segretario<br />
Generale, gli Arcivescovi<br />
Oscar Rizzato, Luigi<br />
Travaglino ed il Vescovo<br />
Franco Croci, oltre a numerosi<br />
Diplomatici accreditati presso la Santa Sede ed un<br />
folto gruppo di partecipanti al corso “Formatori di vita consacrata”<br />
presso la Pontificia Università Salesiana.<br />
Dopo le parole di saluto e ringraziamento del Card. Lajolo<br />
al Sig. Claudio Chiais ed al Rag. Giuseppe Giachetta,<br />
fautori di questo concerto, il Cardinale ha ricordato che la<br />
composizione per orchestra di Franz Joseph Haydn, con il<br />
titolo originale “Le Ultime sette parole del Nostro Salvatore<br />
sulla Croce”, fu composta per la Grotta della Santa Cueva<br />
di Cadice in Spagna ed eseguita per la prima volta il Venerdì<br />
Santo del 1787.<br />
Ogni brano musicale, eseguito dall’Ensemble di Archi<br />
Melos Ensemble, diretto dal Maestro Filippo Manci, è stato<br />
preceduto dalla lettura di brani evangelici sulla Passione e<br />
Morte di Nostro Signore e da introduzioni meditative tratte<br />
dal Libro del Cardinal Lajolo “Le Sette parole”, edito lo<br />
scorso anno ed ora in seconda edizione. Molto toccanti sono<br />
stati i contributi delle voci narranti, Giovanna Manci ed<br />
Enzo Provenzano.<br />
Al termine del concerto il Cardinal Lajolo ha voluto sottolineare<br />
come non sia prematuro proiettarci già in questo<br />
periodo di quaresima nei riti della Settimana Santa, poiché<br />
anche la liturgia quotidiana sembra pian piano volerci accompagnare<br />
verso la Via Crucis, preludio alla Resurrezione.<br />
Dopo il lungo e caloroso applauso con cui i presenti hanno<br />
salutato la conclusione del concerto, il Cardinale Presidente<br />
ha omaggiato il Maestro Manci, gli orchestrali e le voci narranti<br />
ringraziandoli per questa parentesi di profonda riflessione,<br />
in preparazione alla Santa Pasqua che hanno regalato<br />
a tutti i partecipanti.<br />
Una partita benefica a Bogliasco per l’Ospedale Gaslini<br />
di Savino Doronzo<br />
Il 19 marzo, alle ore 10,00, presso il campo sportivo del<br />
G.S.D. Bogliasco (Genova), si è disputata una partita di<br />
calcio tra gli ex calciatori Rossoblucerchiati della Sampdoria,<br />
misti a personaggi dello spettacolo, e la Rappresentativa di<br />
Calcio del Governatorato dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o.<br />
L’organizzazione è stata curata per il Governatorato dal<br />
Sig. Savino Doronzo, con l’interessamento e la partecipazione<br />
del Padre Wada Makoto e di Mons. Etienne Brocard, mentre<br />
i Rossoblucerchiati erano capitanati da Claudio Onofri.<br />
La gara calcistica era finalizzata ad ottenere dagli spettatori<br />
un contributo per la solidarietà che l’Associazione Rossoblucerchiata<br />
offre ai malati terminali ed alla S.L.A., con<br />
segnali e frutti consolanti.<br />
I partecipanti sono stati ricevuti dal Dott. Giorgio Gurello,<br />
Presidente del Consiglio Comunale di Genova.<br />
La gara si è conclusa con un sonante 5 a 2 per la Rappresentativa<br />
di Calcio del Governatorato, a cui ha fatto seguito<br />
un momento conviviale ed una foto di gruppo.
8 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
Unità d’Italia a Villa Madama<br />
di Mauro Olivieri<br />
Lo scorso 21 marzo nella splendida cornice di Villa<br />
Madama a Roma ha avuto luogo la presentazione<br />
ufficiale della serie filatelica congiunta tra l’Ufficio<br />
Filatelico <strong>Vatican</strong>o e Poste Italiane, dedicata al 150°<br />
Anniversario dell’Unità d’Italia.<br />
In questa occasione le due Amministrazioni postali<br />
hanno presentato i due foglietti da 1,50 euro che raffigurano<br />
uno scorcio di piazza del Popolo, nella capitale, con<br />
l’obelisco Flaminio e le due chiese gemelle intitolate a<br />
Santa Maria dei Miracoli e a Santa Maria di Montesanto,<br />
il tutto incorniciato da un nastro lineare che riporta i colori<br />
della bandiera<br />
italiana. L’emissione<br />
vaticana,<br />
oltre al foglietto,<br />
include anche<br />
una serie di 6<br />
francobolli che<br />
raffigurano ciascuno<br />
uno stato<br />
preunitario e la<br />
corrispondente<br />
riproduzione del<br />
primo francobollo<br />
emesso.<br />
All’incontro,<br />
per parte vaticana,<br />
erano presenti<br />
il Presidente<br />
del Governatorato<br />
S. Em.za<br />
Giovanni Lajolo,<br />
che ha tenuto un<br />
Pannello espositivo con “foglietto”. interessante discorso<br />
su alcune delle emissioni congiunte tra <strong>Vatican</strong>o e<br />
Italia, il Segretario Generale S. Ecc.za Carlo Maria Viganò,<br />
il Vice-Segretario Generale S. Ecc.za Giorgio Corbellini,<br />
l’Incaricato ad interim dell’Ufficio Filatelico e Numismatico<br />
Dr. Mauro Olivieri e il Curatore del Museo Filatelico<br />
<strong>Vatican</strong>o Dr. Pier Paolo Francini. Da parte italiana, erano<br />
presenti, tra gli altri, il Presidente della Commissione per<br />
lo studio e l’elaborazione delle cartevalori postali del Ministero<br />
dello Sviluppo Economico, Prof. Angelo di Stasi,<br />
il Consigliere per la Filatelia del Ministro per lo Sviluppo<br />
Economico, Dr. Nicola Burdiat, il Presidente dell’Istituto<br />
Poligrafico e Zecca dello Stato Dr. Roberto Mazzei,<br />
il Presidente di Poste Italiane Dr. Giovanni Ialongo e, in<br />
qualità di “padrone di casa”, il Sottosegretario alla Presidenza<br />
del Consiglio dei Ministri Dr. Gianni Letta, che ha<br />
presieduto l’incontro e tenuto anch’egli un discorso sulla<br />
filatelia.<br />
Il ritiro spirituale<br />
di Antonio Perfetti<br />
Nei giorni 14,15 e 16 marzo u.s., il personale della<br />
Direzione dei Servizi di Sicurezza e Protezione<br />
Civile, diviso in tre gruppi tra Vigili del Fuoco e<br />
Gendarmi, ha preparato la Santa Pasqua con una giornata<br />
di ritiro spirituale presso le Suore Canossiane in Via Aurelia<br />
Antica, 180.<br />
Le giornate, organizzate e guidate dal Cappellano Padre<br />
Joele Schiavella O.S.A, sono iniziate con la Recita delle<br />
Lodi, proseguite poi con le meditazioni sulla parabola del<br />
“Figliol Prodigo” e sui “Comandamenti” , ed infine, prima<br />
di pranzo, con la pia pratica della Via Crucis sui testi del<br />
Card. Joseph Ratzinger, recitata lungo i viali della comunità.<br />
Nel pomeriggio, dopo un momento di riflessione per<br />
permettere ai presenti di accostarsi al sacramento della<br />
riconciliazione, la recita dei Vespri e la Santa Messa hanno<br />
concluso le giornate degli esercizi spirituali.
11 Aprile 2011 all’ombra del cupolone | 9<br />
LA PAROLA DEL PAPA<br />
Ogni uomo per poter camminare nella direzione giusta ha bisogno di essere orientato verso il traguardo fi nale. Questa meta<br />
ultima, in realtà, è lo stesso Cristo Signore vincitore del peccato e della morte, che si rende presente a noi in modo speciale nella<br />
Celebrazione eucaristica.<br />
Così, pur essendo noi ancora «stranieri e pellegrini» in questo mondo, nella fede già partecipiamo alla pienezza della vita<br />
risorta. Il banchetto eucaristico, rivelando la sua dimensione fortemente escatologica, viene in aiuto alla nostra libertà in cammino.<br />
Chi di noi nella sua vita, non vuole camminare con sicurezza nella giusta direzione<br />
Chi di noi non vuole “camminare in libertà” verso la meta sicura<br />
Nell’Eucaristia abbiamo la massima garanzia circa la certezza della meta della nostra vita e l’aiuto per la libertà del nostro<br />
cammino. Perché Gesù stesso si fa per noi traguardo e via. “Colui che mangia di me, vivrà per me” (Gv 6,57).<br />
Per questo puoi approfittare anche tu della Messa quotidiana nella chiesa di Maria madre della Famiglia, ogni giorno, alle<br />
ore 7,30.<br />
Davvero: un’occasione da non perdere!<br />
Benedetto XVI, Esortazione Apostolica Postsinodale «Sacramentum Caritatis»<br />
Continua la nostra serie sui Sette Savi dell’antichità con<br />
una delle più significative personalità dell’antica Atene:<br />
Solone, che visse tra il 640 ed il 560 a. C. Fu grande uomo di<br />
multiforme attività politica, ed anche poeta.<br />
Essendo vietato, pena la morte, di incitare gli Ateniesi<br />
alla riconquista dell’isola di Salamina, da loro perduta nella<br />
guerra contro Megara, città greca del golfo di Egina, Solone<br />
si presentò improvvisamente di fronte al popolo, fingendosi<br />
pazzo, e recitò un’elegia: “Araldo io vengo dalla cara<br />
Salamina, / un canto io porto e non un discorso. / Andiamo<br />
a Salamina a combattere per la bella isola, / a scrollarci la<br />
vergogna presente”. Gli Ateniesi rimasero commossi dalle<br />
sue parole e riconquistarono Salamina.<br />
Come legislatore emanò la σεισακθία, “Lo<br />
sgravio dei pesi”, legge che abolì la schiavitù<br />
per debiti ed annullò le ipoteche dei debiti,<br />
istituì l’Eliea, tribunale dei giurati popolari,<br />
e promulgò un nuovo codice di leggi civili e<br />
penali.<br />
Nel suo “Discorso sul buon governo”<br />
utilizzò per primo il termine “eunomia”, che<br />
significa appunto la buona legislazione, la<br />
quale permette alla “polis”, cioè alla comunità<br />
dei cittadini, di vivere in pace, evitando<br />
dissidi interni causati da abusi di potere. Il<br />
termine “eunomia” è ancor oggi usato, in<br />
particolare, in rapporto all’amministrazione,<br />
all’economia ed alle finanze dello Stato.<br />
Solone fu anche poeta. La sua poesia più nota è “L’elegia<br />
delle Muse”, caratterizzata dà un senso di fatalità di fronte<br />
al volere di Zeus, che vigila sul fine di tutto, e sempre paga,<br />
chi prima, chi dopo, e dà realismo nel giudizio sui rapporti<br />
umani, caratterizzati, in tutti, da costanti illusioni.<br />
Dalla sua poesia “A Milmnerno”, grande poeta lirico<br />
greco, che canta la fugacità della giovinezza ed i mali della<br />
LʼANGOLO DI CULTURA<br />
I sette savi<br />
Solone.<br />
vecchiaia, è ricordato in particolare il suo verso: “Invecchio,<br />
ed imparo sempre nuove cose”. Su di esso Giovanni Pascoli<br />
impostò in maniera molto suggestiva uno dei suoi “Poemi<br />
conviviali”, dal titolo Solon. In esso immagina che mentre<br />
Solone è ospite di Foco, durante il banchetto entra una<br />
cantatrice pensosa, e canta un mirabile canto d’amore e<br />
di morte: “L’amore è bello come il sole che muore, ma la<br />
bellezza continua a vivere nella poesia”. A quel canto Solone<br />
risponde: “Che io l’impari, e muoia”. Il poema del Pascoli è<br />
riportato in parte nella rubrica “E’ poesia!”.<br />
Ed ora i detti di Solone che vengono presentati tra quelli<br />
dei Sette Sapienti dell’antichità.<br />
“Solone, fi glio di Essecestide, da Atene, disse:<br />
Mai nulla di troppo: non sedere come giudice,<br />
se no, riuscirai nemico a chi perde la causa;<br />
fuggi il piacere, dato che poi genera dolore;<br />
mantieni la rettitudine di vita più fedelmente<br />
di un giuramento; sigilla i discorsi con il<br />
silenzio, e il silenzio con il tempo; non mentire,<br />
ma sii veritiero; occupati di cose serie; non<br />
dire che c’è cosa più giusta dei genitori;<br />
non farti nuovi amici precipitosamente: ma<br />
quelli che ti sei fatto, non respingerli subito<br />
come indegni; quando hai appreso ad essere<br />
comandato, saprai comandare; se stimi giusto<br />
che gli altri diano il rendiconto, presentalo<br />
anche tu; consiglia ai cittadini non quello che<br />
è più piacevole, ma quello che è meglio; non<br />
essere temerario; non fare lega con i cattivi; chiedi consiglio<br />
agli dei; sii devoto agli amici; quello che non hai visto, non<br />
ripeterlo; pur sapendo, taci; sii mite con i tuoi; congettura le<br />
cose che non appaiono da quelle che appaiono”.<br />
Come si vede, è una piccola “summa” di sapienza<br />
naturale.<br />
(continua)
10 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
È POESIA<br />
SOLON<br />
Triste il convito senza canto, come<br />
tempio senza votivo oro di doni;<br />
ché questo è bello: attendere al cantore<br />
che nella voce ha l’eco dell’Ignoto.<br />
Oh! nulla, io dico, è bello più, che udire<br />
un buon cantore, placidi, seduti<br />
l’un presso l’altro, avanti mense piene<br />
di pani biondi e di fumanti carni,<br />
mentre il fanciullo dal cratere attinge<br />
vino, e lo porta e versa nelle coppe;<br />
e dire in tanto grazïosi detti,<br />
mentre la cetra inalza il suo sacro inno;<br />
o dell’auleta querulo, che piange,<br />
godere, poi che ti si muta in cuore<br />
il suo dolore in tua felicità.<br />
Entrò, col lume della primavera<br />
e con l’alito salso dell’Egeo,<br />
la cantatrice. Ella sapea due canti:<br />
l’uno, d’amore, l’altro era di morte.<br />
Entrò pensosa; e Phoco le porgeva<br />
uno sgabello d’auree borchie ornato<br />
ed una coppa.<br />
Giovanni Pascoli,<br />
Poemi conviviali.<br />
(continua...)<br />
- Solon, dicesti un giorno tu: Beato<br />
chi ama, chi cavalli ha solidunghi,<br />
cani da preda, un ospite lontano.<br />
Ora te né lontano ospite giova<br />
né, già vecchio, i bei cani né cavalli<br />
di solid’unghia, né l’amore, o savio.<br />
Te la coppa ora giova: ora tu lodi<br />
più vecchio il vino e più novello il canto.<br />
E novelle al Pireo, con la bonaccia<br />
prima e co’ primi stormi, due canzoni<br />
oltremarine giunsero. Le reca<br />
una donna d’Eresso - Apri: rispose;<br />
alla rondine, o Phoco, apri la porta. -<br />
Erano le Anthesterïe: s’apriva<br />
il fumeo doglio e si saggiava il vino.<br />
Cratere<br />
etrusco,<br />
con scena<br />
conviviale.<br />
ONORIFICENZE<br />
In data 18 Febbraio u.s. il Cardinale Presidente ha consegnato le seguenti onorificenze pontificie:<br />
Cavalierato dell’Ordine di San Gregorio Magno: Avv. Carlo Carrieri, Funzionario di 1 a , Ufficio Giuridico;<br />
Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa: Sig. Flavio Viterbini, Funzionario Archivio di Stato;<br />
Il 25 Febbraio ha poi provveduto a consegnare le seguenti onorificenze:<br />
Cavalierato dell’Ordine di San Silvestro Papa: Sig. Pietro Valle, Pensionato Servizio Telefoni;<br />
Croce “Pro Ecclesia et Pontifice”: Ing. Luigi Salimbeni Vice Direttore Direzione Telecomunicazioni; Sig. Stefano Pasquini,<br />
Funzionario Tecnico Servizio Internet; Rev. Antonio Francisco Da Silva, Servizio Telefoni; Suor Judith Zoebelein, già dipendente<br />
del Governatorato
11 Aprile 2011 all’ombra del cupolone | 11<br />
IL CUORE CHE PENSA<br />
Colui che vuole onorare veramente la passione del<br />
Signore deve guardare con gli occhi del cuore Gesù<br />
Crocifisso, in modo da riconoscere nella sua carne la<br />
propria carne. …<br />
A nessuno, anche se debole e inerme, è negata la vittoria<br />
della croce, e non v’è uomo al quale non re chi soccorso la<br />
mediazione di Cristo. Se giovò a molti che infierivano contro<br />
di lui, quanto maggiore beneficio apporterà a coloro che a lui<br />
si rivolgono!<br />
L’ignoranza dell’incredulità è stata cancellata. È stata<br />
ridotta la difficoltà del cammino. Il sacro san gue di Cristo<br />
ha spento il fuoco di quella spada, che sbarrava l’accesso al<br />
regno della vita. Le tene bre dell’antica notte hanno ceduto il<br />
posto alla vera luce.<br />
Il popolo cristiano è invitato alle ricchezze del pa radiso.<br />
Per tutti i battezzati si apre il passaggio per il ritorno alla patria<br />
perduta, a meno che qualcuno non voglia precludersi da<br />
se stesso quella via, che pure si aprì alla fede del ladrone.<br />
Procuriamo che le attività della vita presente non creino<br />
in noi o troppa ansietà o troppa presunzione sino al punto<br />
da annullare l’impegno di conformarci al nostro Redentore,<br />
nell’imitazione dei suoi esempi. Nulla infatti egli fece o soffrì<br />
se non per la nostra salvezza, perché la virtù, che era nel<br />
Capo, fosse pos seduta anche dal Corpo.<br />
«Il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi»<br />
(Gv 1, 14), non lasciando nessuno privo della misericordia,<br />
ad eccezione di chi rifiuta di cre dere. E come potrà rimanere<br />
fuori della comunione con Cristo chi accoglie colui che ha<br />
preso la sua stessa natura e viene rigenerato dal medesimo<br />
Spi rito, per opera del quale Cristo è nato Chi non lo riterrebbe<br />
della nostra condizione umana sapendo che nella sua vita<br />
c’era posto per l’uso del cibo, per il riposo, il sonno, le ansie,<br />
la tristezza, la compas sione e le lacrime<br />
William-Adolphe Bouguereau: “La Flagellazione di Ns. Signore<br />
Gesù Cristo” (1880).<br />
Proprio perché questa nostra natura doveva esse re risanata<br />
dalle antiche ferite e purificata dalla fec cia del peccato,<br />
l’Unigenito Figlio di Dio si fece an che Figlio dell’uomo e<br />
riunì in sé autentica natura umana e pienezza di divinità.<br />
È cosa nostra ciò che giacque esanime nel sepol cro, che è<br />
risorto il terzo giorno, che è salito al di sopra di tutte le altezze<br />
alla destra della maestà del Padre.<br />
S. Leone Magno: Discorsi<br />
( Discorso 15 sulla passione del Signore, 3-4)<br />
Foto di tre specie di Passifl ora, chiamata anche fi ore della Passione.<br />
PER FARE BUON SANGUE<br />
“Salvare!”<br />
Un bel dì gli angeli buoni e quelli cattivi fecero una scommessa. Gli angeli cattivi avevano detto: “Il nostro capo, Beelzebul,<br />
è una vera volpe del computer, e sa scrivere rapidissimamente”. Gli angeli buoni replicarono: “Ma il Nostro Signore,<br />
Gesù Cristo, è ancora più bravo; non ha paragone”. Dato l’insanabile contrasto d’opinione, gli angeli buoni e quelli cattivi<br />
decisero d’organizzare una competizione aperta, e procurarono due computer: uno per Gesù e uno per il diavolo. Tempo<br />
stabilito per la gara: un minuto.<br />
Il diavolo si fregava le mani, certo di non avere concorrenti. Gesù, nella sua benevolenza, accettò la gara sorridendo. Dato<br />
il via con segnale start, il diavolo e Gesù cominciarono insieme a scrivere sulle pagine vuote, formato Word. Il diavolo era
12 | all’ombra del cupolone 11 Aprile 2011<br />
davvero bravo: scriveva con le dieci dita, e procedeva rapido come un fulmine: clic-clic-clic-clic ….<br />
Gli angeli buoni cominciarono a preoccuparsi, perché vedevano che Gesù scriveva molto lentamente<br />
ed usava un solo dito: clic … clic … clic …clic …<br />
Vedendo ed udendo una tale differenza, gli angeli buoni si stavano rassegnando a perdere la scommessa.<br />
Comunque, passato il minuto assegnato, la gara terminò; i computer vennero chiusi e consegnati<br />
agli angeli. Si procedette quindi ad esaminare i risultati della competizione. Anzitutto si aprì la pagina<br />
del diavolo, perché tutti erano tremendamente curiosi di vedere che cosa mai avesse scritto. Ma,<br />
nell’aprire la pagina, rimasero stupefatti. La pagina era vuota, bianca, nonostante tutti avessero potuto<br />
costatare con quale velocità il diavolo avesse scritto.<br />
Si apre quindi il computer assegnato a Gesù. Aprono la pagina, e vedono solo tre parole:<br />
Solo Gesù salva.<br />
Una piccola spiegazione di questo racconto faceto per coloro che non hanno dimestichezza con il<br />
computer.<br />
Per conservare i dati immessi nel computer, prima di chiuderlo è indispensabile cliccare sulla parola<br />
“salva”, altrimenti ciò che si è scritto viene perduto. Naturalmente il diavolo non poteva usare la<br />
parola “salva”, perché lui è capace soltanto di perdere e di dannare. D’altra parte il “salvare” di<br />
Gesù, in questo racconto aneddotico non vuol essere che metafora di una ben diversa categoria di<br />
“salvezza” …<br />
NOTIZIE LIETE E ...TRISTI<br />
Matrimoni<br />
Hanno formato una nuova famiglia:<br />
Fabio Marescotti e Cecilia Testa (06/03/2011);<br />
Ci sono anchʼio!<br />
Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono<br />
state allietate in questo periodo dalla nascita di figli:<br />
Katerina (26/02/2011), di Piergiorgio Zanetti;<br />
Miriam (04/03/2011), di Leandro Martorella;;<br />
Amos (11/03/2011), di Armando Goxhaj;<br />
Lorenzo (18/03/2011), di Massimiliano Sciscione;<br />
Viola (29/03/2011), di Luca Cintia;<br />
Emma (31/03/2011), di Stefano Magistri;<br />
Ginevra (01/04/2011), di Paolo De Santis;<br />
Filippo (09/04/2011), di Massimiliano Giovannetti;<br />
Gianluca (10/04/2011), di Alessandro Arezio.<br />
Nella luce della Gerusalemme celeste<br />
Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la vita<br />
e l’immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo i nostri<br />
ex-dipendenti e i familiari di alcuni colleghi:<br />
Mario Arlotti(13/02/2011),<br />
già dipendente della Direzione dei Servizi Tecnici;<br />
Marco (16/02/2011), padre di Roberta Paoluzzi;<br />
Giovannina Camilli, (19/02/2011), madre di Federico Dinarelli;<br />
Pasquale (27/02/2011), padre di Federico Barbieri;<br />
Marcello (01/03/2011), padre di Sergio Marcelli;<br />
Marco (01/03/2011), padre di Guido Rainaldi;<br />
Carlo (04/03/2011), padre di Riccardo De Angelis;<br />
Angelo (06/03/2011), padre di Marco Minei;<br />
Luciana (14/03/2011), sorella di Rita Angelosante;<br />
Maria (03/04/2011), sorella di Pietro Marco Secone;<br />
Rosa Lamanna (09/04/2011), madre di Annunziata Vitto.<br />
Amos,<br />
figlio di<br />
Armando Goxhaj<br />
notizie di varia vaticanità<br />
ANNO 5 | n. 1<br />
NOTIZIE UTILI<br />
REDAZIONE:<br />
presso S.E. Mons. Vice Segretario Generale<br />
IMPAGINAZIONE:<br />
Roberto Cortesini (UFN, Governatorato)<br />
STAMPA:<br />
Tipografia <strong>Vatican</strong>a<br />
LʼEm.mo Card. Presidente riceve tutti i dipendenti senza preavviso, ogni giorno dalle 12,30 alle 13,30.<br />
Per evitare attese, potrà essere utile preannunciarsi (tel. 84432; 83306).<br />
LʼEcc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85127).<br />
LʼEcc.mo Mons. Vice Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 85537; 84663).<br />
Si ricorda che il notiziario allʼOmbra del Cupolone è accessibile anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini.