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Anno V - Numero 5 - Vatican City State

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NOTIZIE DI VARIA VATICANITÀ - FOGLIO INFORMALE PER I DIPENDENTI DEL GOVERNATORATO<br />

11 Dicembre 2011 - AN N O 5 | N . 5<br />

GLI AUGURI DEL CARDINALE<br />

PRESIDENTE EMERITO<br />

Non sta bene parlare di sé. Ma<br />

forse non pochi dei lettori del<br />

Foglio All’Ombra del Cupolone<br />

vorrebbero sapere come se la<br />

passa (o spassa) il Presidente Emerito.<br />

E allora parlerò un po’ di me.<br />

Ricordate quando i due discepoli<br />

del Battista, Andrea e Giovanni, dopo<br />

la sua testimonianza, seguirono Gesù<br />

che passava, e gli chiesero: “Rabbi,<br />

dove abiti”. Gesù allora rispose: “Venite<br />

e vedrete” (Gv 1, 38-39). Anch’io,<br />

a quanti di voi vorrebbero saperne<br />

di più, dico (si licet parva componere<br />

magnis, cioè con un paragone alquanto<br />

audace): “Venite e vedrete”.<br />

Potete vedere dove abito: all’ultimo<br />

piano dell’edifi cio del Collegio Etiopico.<br />

Venite, e da qui potrete ammirare<br />

uno splendido panorama su San Pietro,<br />

sul Palazzo del Governatorato, sui<br />

Giardini <strong>Vatican</strong>i, fi no ai Castelli Romani.<br />

E’ una vista meravigliosa!<br />

Mi affretto a correggere il paragone.<br />

Perché questa veduta, a cui vi invito<br />

cordialmente, non è paragonabile<br />

alla “vista” promessa da Gesù a chi lo<br />

segue. Perché la vista che promette<br />

Gesù è tutt’altra cosa: è la visione che<br />

i Profeti e i Re dell’Antico Testamento<br />

desideravano vedere e non videro (cf.<br />

Lc 10, 24); è la visione del Padre, perché<br />

chi vede Gesù, vede il Padre (cf.<br />

Gv 14, 9). La “vera” vista ci è data non<br />

dai nostri occhi terreni, ma dalla fede,<br />

che vede al di là dell’opacità dell’immagine<br />

terrena. Resta pur vero che<br />

di qui, dall’ultimo piano del Collegio<br />

Etiopico, posso godere di uno splendido<br />

panorama; ma non vedo più Voi,<br />

con il Vostro lavoro, con i nostri comuni<br />

problemi, con i Vostri volti amichevoli,<br />

talvolta sorridenti, talvolta più pensosi.<br />

E certo – non posso nasconderlo:<br />

mi mancate! Vi sono però sempre vicino.<br />

Di qui vedo (“controllo”!) quando<br />

gli uffi ci del Governatorato aprono e<br />

quando chiudono…; ma soprattutto<br />

vi sono vicino con il pensiero, la simpatia<br />

e la preghiera, nella certezza<br />

che, con la guida tanto competente<br />

quanto cordiale del nuovo Presidente,<br />

S.E. Mons. Giuseppe Bertello, e<br />

del nuovo Segretario Generale, S.E.<br />

Mons. Giuseppe Sciacca, voi continuate<br />

a prestare un eccellente servizio<br />

al Santo Padre, in un’atmosfera<br />

serena ed operosa. (...)<br />

continua a pagina 4


11 dicembre 2011<br />

Indice<br />

3 L’ordinazione episcopale<br />

di Mons Giuseppe Sciacca<br />

5 Festeggiati i superiori<br />

nel Cortile della Pigna<br />

6 Il trentesimo presepe<br />

di Piazza San Pietro<br />

7 Il Santo Padre in Treno<br />

8 Lettera del Santo Padre<br />

a sua Em.za Card. Lajolo<br />

9 Un ulivo secolare dalla Terra Santa<br />

ai Giardini <strong>Vatican</strong>i<br />

10 Il rinnovato giardino del Chiostro<br />

di San Giovanni in Laterano<br />

11 Un anno di francobolli vaticani<br />

12 Festa del Corpo della Gendarmeria<br />

13 80° Sessione<br />

dell’Assemblea Generale di Interpol<br />

14 I Livin’ Gospel Singers<br />

15 L’unificazione delle Necropoli<br />

di S. Rosa e dell’ Autoparco<br />

16 Restauro della scultura bronzea<br />

“La<br />

Resurrezione”<br />

17 Nuovi Amici in <strong>Vatican</strong>o<br />

REDAZIONE:<br />

Dott.ssa arch. Barbara Cappellato<br />

(Uffi cio Progetti, DST)<br />

18 La Parola del Papa<br />

20 Notizie liete e ... tristi<br />

IMPAGINAZIONE:<br />

Roberto Cortesini<br />

(UFN, Governatorato)<br />

STAMPA:<br />

Tipografi a <strong>Vatican</strong>a<br />

Notizie utili<br />

L’Ecc.mo Mons. Presidente riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 82505)<br />

L’Ecc.mo Mons. Segretario Generale riceve tutti i dipendenti, previa telefonata (tel. 83158) .<br />

Si ricorda che il notiziario all’Ombra del Cupolone è accessibile<br />

anche dal sito www.vaticanstate.va/IT/News/Bollettini.<br />

2


11 dicembre 2011<br />

L’ordinazione episcopale<br />

di Mons. Giuseppe Sciacca<br />

di Eugenio Hasler<br />

Mons.<br />

Giuseppe<br />

Sciacca<br />

il nuovo<br />

Segretario<br />

Generale<br />

Segno, testimone, strumento per<br />

l’edifi cazione della Chiesa. Questi,<br />

in sintesi, il profi lo e la missione<br />

del Vescovo, delineati dal Segretario di<br />

Stato, Card. Tarcisio Bertone, nell’omelia<br />

per l’ordinazione episcopale di S. E.<br />

Mons. Giuseppe Sciacca, nominato il<br />

3 settembre scorso Vescovo titolare di<br />

Vittoriana e Segretario Generale del<br />

Governatorato, e con lui di S.E. Mons.<br />

Barthélemy Adoukonou, Segretario<br />

del Pontifi cio Consiglio della Cultura.<br />

Co-consacranti, con il Card. Bertone,<br />

sono stati S. Em. il Card. Gianfranco<br />

Ravasi e S. E. Mons. Giuseppe Bertello,<br />

Presidente del Governatorato; concelebranti<br />

otto Em.mi Cardinali, settanta<br />

Vescovi – tra i quali molti quelli<br />

provenienti dalle Diocesi siciliane –<br />

e circa duecento sacerdoti.<br />

Alla celebrazione, svoltasi lo scorso<br />

8 ottobre presso l’Altare della Cattedra<br />

della Basilica <strong>Vatican</strong>a, hanno<br />

partecipato: ventitre Cardinali, tra cui<br />

il Card. Angelo Sodano, Decano del<br />

Collegio Cardinalizio, il Card. Giovanni<br />

Lajolo, Presidente Emerito del Governatorato,<br />

ed il Card. Paolo Romeo,<br />

Arcivescovo metropolita di Palermo;<br />

il Segretario particolare di Sua Santità,<br />

Mons. Georg Gänswein, i Direttori<br />

ed una foltissima rappresentanza dei<br />

Dipendenti delle diverse Direzioni ed<br />

Uffi ci Centrali del Governatorato, e i<br />

membri del Corpo Diplomatico accreditato<br />

presso la S. Sede.<br />

Con i familiari, hanno fatto corona<br />

a Mons. Sciacca, in questo momento<br />

altamente signifi cativo della sua vita<br />

sacerdotale, la mamma Elluccia, la<br />

sorella Maria Carmela, il nuovo Vescovo<br />

di Acireale, Mons. Raspanti, autorità<br />

civili e religiose, esponenti politici, e<br />

numerosissimi amici (ca. 3.000) di “don<br />

Giuseppe”, provenienti da Aci Catena<br />

e da tante altre località della Sicilia,<br />

con quelli conosciuti durante i lunghi<br />

anni trascorsi a Roma.<br />

All’omelia, il Cardinale Segretario<br />

di Stato ha esortato i presenti ad «una<br />

carità collaborativa» verso i nuovi vescovi<br />

«chiamati ad esercitare gravose<br />

responsabilità nella Chiesa» ed «ora<br />

più che mai a trasmettere la luce della<br />

dottrina rivelata, per divino mandato e<br />

ministero». Dopo un accenno alla loro<br />

formazione nelle scienze giuridiche e teologiche,<br />

il Card. Bertone ha fatto riferimento<br />

al loro «fecondo ministero sacerdotale<br />

svolto dapprima nelle rispettive<br />

Diocesi di origine e poi al servizio della<br />

S. Sede», che li ha portati ad essere oggetto<br />

della fi ducia del S. Padre e, quindi,<br />

alla loro elevazione all’episcopato.<br />

Concludendo, ha invocato la materna<br />

protezione di Maria sui «nuovi<br />

Successori degli Apostoli», perché essi<br />

possano essere «annunciatori ardenti<br />

del Regno di Dio, generosi servitori della<br />

Chiesa, fedeli collaboratori del Vicario<br />

di Cristo», esercitando sempre quella<br />

«carità pastorale verso i fratelli» che «è<br />

un modo di realizzare l’evento salvifi co<br />

dell’Amore di Cristo» ed insieme «manifestazione<br />

concreta del suo Mistero, della<br />

sua Comunione, della sua Missione».<br />

Al termine della cerimonia liturgica,<br />

tutti i presenti sono stati invitati a festeggiare<br />

i nuovi Vescovi presso il Cortile<br />

della Pigna ai Musei <strong>Vatican</strong>i, in un clima<br />

di fraterna amicizia ed in una serata<br />

ancora piacevolmente estiva, allietata<br />

dalle note della Banda del Corpo della<br />

Gendarmeria <strong>Vatican</strong>a e da un raffi nato<br />

rinfresco, curato dalla Direzione dei<br />

Servizi Economici.<br />

3


11 dicembre 2011<br />

Giovanni di<br />

Pietro detto<br />

“lo Spagna”.<br />

Particolare<br />

della Natività<br />

e arrivo dei<br />

Magi.<br />

Pinacoteca<br />

<strong>Vatican</strong>a<br />

(segue dalla prima pagina)<br />

Per il resto la mia vita non trascorre in<br />

un’oasi di “dolce far niente”, che sarebbe in<br />

realtà una gran noia. Non mi mancano impegni<br />

di Curia o pastorali, la corrispondenza e<br />

le visite. Mi aiuta nel nuovo lavoro d’uffi cio il<br />

Comm. Lino Fantinel, a tutti Voi ben noto, già<br />

segretario particolare alla Presidenza del Governatorato,<br />

ora in meritata pensione, il quale<br />

mi dedica quattro mattine della settimana; e<br />

mi assistono in casa, per le esigenze della vita<br />

quotidiana, due Suore vietnamite, Suor Teresa<br />

e Suor Maria, sempre sorridenti ed ospitali verso<br />

tutti. Nonostante i vari impegni, mi rimane<br />

un po’ di tempo per me, e mi serve per prendere<br />

in mano gli antichi libri di scuola e ripassare<br />

così alcune “nozioni di base”, alquanto impallidite<br />

con il passar degli anni. Non è – come<br />

si suol dire – un impegno di alta cultura, ma,<br />

oltre a rinfrescarmi le idee, mi fa anche sentire<br />

più giovane. E questo non è un brutto sentimento<br />

(soprattutto per chi non lo è più).<br />

Ecco dunque ciò che fa, come vive<br />

l’Emerito. Per vero, tutto questo discorso – che<br />

sono stato indotto a farvi per la richiesta di un<br />

editoriale, partita dai Superiori del Governatorato<br />

e trasmessami dalla gentilissima Arch.<br />

Barbara Cappellato, nuova Capo-redattrice<br />

di questo “Foglio di varia “‘<strong>Vatican</strong>ità’” – non<br />

è che un pretesto per dirvi che vi sono sempre<br />

vicino. E più che mai lo sono ora, che entriamo<br />

nel clima del tempo natalizio, tempo, per<br />

antonomasia, di amicizia.<br />

Il tempo di Natale è infatti<br />

un tempo di amicizia.<br />

Non v’è bisogno di dimostrarlo.<br />

Tutti lo sappiamo, lo<br />

sentiamo. Ma val la pena<br />

di ricordare la vera ragione<br />

per cui il tempo natalizio<br />

è tempo di amicizia. La<br />

ragione l’hanno cantata<br />

gli Angeli, con alta e dolcissima<br />

melodia, sulla capanna<br />

di Betlemme:<br />

“ Gloria a Dio e pace<br />

agli uomini che egli ama”.<br />

La Gloria di Dio, dice il<br />

grande Padre della Chiesa<br />

S. Ireneo di Lione, è l’uomo<br />

vivente. Proprio per portare<br />

la vita all’uomo, farlo vivere<br />

della vera vita, il Figlio di<br />

Dio si è fatto nostro fratello<br />

nell’umanità. Ha varcato<br />

l’infi nita distanza tra Dio e<br />

l’uomo, tra il Creatore infi nito<br />

ed eterno e l’uomo piccolo<br />

e mortale, e si è fatto nostro compagno,<br />

cammina con noi, ci parla amichevolmente,<br />

ci insegna – lui, la Sapienza del Padre, il Maestro!<br />

Con la vita e la parola ci indica come<br />

noi dobbiamo avvicinarci a Dio ed agli altri<br />

uomini, incominciando dai nostri familiari e<br />

dai nostri compagni di lavoro, per arrivare fi no<br />

agli ultimi, ai lontani, derelitti, soli: varcando la<br />

distanza materiale e spirituale che ci separa e<br />

tiene lontani dal nostro prossimo. E questa non<br />

è una grande distanza! Solo così noi possiamo<br />

diventare e dirci in verità fratelli fra di noi, fi gli<br />

del medesimo Padre, viventi della vera vita.<br />

Se la Gloria di Dio è l’uomo vivente, noi entriamo<br />

in quella Gloria, e la vediamo risplendere<br />

su di noi come sulla capanna di Betlemme,<br />

in quanto ci inseriamo nel disegno di vita<br />

dell’uomo, portato da Gesù, il Figlio di Dio e<br />

di Maria. Avvicinandoci anche noi agli altri in<br />

spirito di amicizia, diventiamo insieme costruttori<br />

di pace per gli uomini che Dio ama. Allora<br />

la Gloria di Dio illumina l’uomo, e si avvera il<br />

canto degli angeli: pace in terra!<br />

Questo dunque il mio augurio per il vostro<br />

Natale: sia la festa di una più vasta, più profonda,<br />

più vera amicizia, o anche di una ritrovata<br />

amicizia. Quale distanza posso abbreviare<br />

Farò il primo passo.<br />

Buon Natale!<br />

Il Vostro Presidente Emerito<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

4


11 dicembre 2011<br />

Festeggiati i superiori<br />

nel Cortile della Pigna<br />

di Eugenio Hasler<br />

S.E. Mons.<br />

Giorgio Corbellini<br />

S. Em.za Card.<br />

Giovanni Lajolo<br />

S.E. Mons.<br />

Giuseppe Bertello<br />

S.E. Mons.<br />

Giuseppe Sciacca<br />

Uno splendido pomeriggio, tutt’altro<br />

che autunnale, quello del 30 settembre<br />

scorso, che – visto il cielo azzurro,<br />

il sole battente e la temperatura – sembrava<br />

più una giornata di inizio estate. La<br />

suggestiva cornice del Cortile della Pigna,<br />

presso i Musei <strong>Vatican</strong>i, ha ospitato il grande<br />

ricevimento offerto dal Cardinale Giovanni<br />

Lajolo, nel suo ultimo giorno di Presidenza,<br />

per presentare il suo successore, l’Arcivescovo<br />

Giuseppe Bertello, il nuovo Segretario<br />

Generale, S.E. Mons. Giuseppe Sciacca,<br />

e prendere congedo da S.E. Mons. Giorgio<br />

Corbellini il quale, dopo quasi venti anni ad<br />

inizio settembre, ha terminato il suo servizio<br />

come Vice Segretario Generale.<br />

<strong>Numero</strong>sissimi gli ospiti: dagli Eminentissimi<br />

Signori Cardinali, Arcivescovi, Vescovi,<br />

Prelati di Curia, agli Ambasciatori accreditati<br />

presso la Santa Sede ed il Quirinale,<br />

dagli esponenti politici tra cui il Sottosegretario<br />

alla Presidenza del Consiglio dei Ministri,<br />

On.le Gianni Letta, la Presidente della<br />

Regione Lazio Renata Polverini, il Sindaco di<br />

Roma Giovanni Alemanno, alte autorità militari,<br />

Consiglieri dello Stato, Direttori e Capi<br />

Ufficio del Governatorato, nonché dipendenti<br />

della grande famiglia del Governatorato<br />

e di altri Dicasteri dove i festeggiati<br />

hanno prestato il loro servizio.<br />

Anche l’Em.mo Cardinale Segretario di<br />

Stato Tarcisio Bertone non ha voluto mancare<br />

al saluto.<br />

Nel suo discorso il Cardinale Lajolo ha ricordato<br />

i suoi cinque anni di Presidenza ed<br />

ha poi tratteggiato i profili del nuovo Presidente<br />

e del nuovo Segretario Generale,<br />

senza tralasciare di ricordare la figura, quasi<br />

“storica” per il Governatorato, di S.E. Mons.<br />

Corbellini. Ha poi passato la parola all’Ecc.<br />

mo Mons. Bertello, il quale ha ringraziato per<br />

il suo servizio e la sua dedizione il Presidente<br />

uscente, augurandosi una buona collaborazione<br />

con tutte le realtà del Governatorato<br />

che presto intende conoscere personalmente.<br />

Ha rivolto il suo saluto e un riconoscente<br />

ringraziamento anche al Segretario Generale<br />

uscente, S.E. Mons. Carlo Maria Viganò.<br />

L’evento, allietato dalla Banda della<br />

Gendarmeria e curato fin nei minimi dettagli<br />

dalla Direzione dei Musei e da quella<br />

dei Servizi Economici, è terminato – quando<br />

il sole era ormai calato ed il Cortile della<br />

Pigna aveva assunto un aspetto ancor più<br />

spettacolare – con un grande e ricco buffet<br />

al quale tutti i convenuti hanno partecipato.<br />

5


11 dicembre 2011<br />

Il trentesimo presepe di Piazza San Pietro<br />

di Barbara Bellano<br />

Totus tuus ego sum,<br />

Maria,<br />

et omnia mea tua sunt.<br />

La trentesima rappresentazione<br />

della Natività<br />

è dedicata a Maria, la<br />

madre di Gesù. L’ispirazione<br />

viene anche dalla recente<br />

Beatifi cazione di Papa Giovanni<br />

Paolo II, profondamente<br />

devoto alla Madonna.<br />

Lo stemma di Papa Giovanni<br />

Paolo II, infatti, vuol<br />

essere un omaggio al mistero<br />

centrale del cristianesimo:<br />

la redenzione. Raffi gura<br />

una croce con una grande<br />

M maiuscola, che ricorda<br />

la presenza della Madonna<br />

sotto la Croce. La devozione<br />

del Pontefi ce a Maria si<br />

manifesta anche nel motto<br />

del già Cardinale Woity ła:<br />

TOTUS TUUS.<br />

L’intera scenografi a del<br />

Presepe si ispira ad un genere<br />

iconografi co tradizionale. Inserita<br />

nei luoghi in cui storicamente<br />

si è svolto il sacro evento, la<br />

scena principale è defi nita da<br />

elementi che riproducono le<br />

architetture ed i luoghi tipici<br />

del paesaggio palestinese e<br />

spaccati di vita quotidiana.<br />

A sinistra della Natività<br />

sono ricostruiti un tempio e<br />

6<br />

alcune abitazioni. In una di<br />

queste la disposizione e la<br />

scelta delle statue rimandano<br />

al lieto annuncio della nascita<br />

a Maria da parte dell’angelo<br />

Gabriele: “L’angelo Gabriele<br />

fu mandato da Dio in una<br />

città della Galilea, chiamata<br />

Nazaret, a una vergine (...).<br />

La vergine si chiamava Maria.<br />

Entrando da lei, disse: «Ti<br />

saluto, o piena di grazia, il<br />

Signore è con te». (...) «Non<br />

temere, Maria, perché hai<br />

trovato grazia presso Dio.<br />

Ecco concepirai un fi glio, lo<br />

darai alla luce e lo chiamerai<br />

Gesù. Sarà grande e chiamato<br />

Figlio dell’Altissimo; il<br />

Signore Dio gli darà il trono di<br />

Davide suo padre e regnerà<br />

per sempre sulla casa di<br />

Giacobbe e il suo regno non<br />

avrà fi ne». (Lc.1-26,38)<br />

A destra della Natività<br />

è riprodotto un fabbricato<br />

utilizzato da una famiglia: in<br />

primo piano emergono due<br />

fi gure femminili a ricordo<br />

dell’incontro di Maria con Elisabetta:<br />

“Appena Elisabetta<br />

ebbe udito il saluto di Maria,<br />

il bambino le sussultò nel<br />

grembo. Elisabetta fu piena<br />

di Spirito Santo ed esclamò<br />

a gran voce: “Benedetta tu<br />

fra le donne, e benedetto il<br />

frutto del tuo grembo! A che<br />

debbo che la madre del mio<br />

Signore venga a me (...)<br />

Beata colei che ha creduto<br />

nell’adempimento delle parole<br />

del Signore”.(Lc.1-41,45)<br />

La parola Natale ha una<br />

doppia valenza; la parola<br />

natalis, infatti, non solo signifi -<br />

ca “relativo alla nascita” ma,<br />

nell’interpretazione cristiana,<br />

il dies natalis è inteso anche<br />

come il giorno in cui si muore<br />

nascendo però alla vera vita.<br />

Il Cardinale Martini scriveva:<br />

“Il Natale guarda alla<br />

Pasqua e il presepio contiene<br />

allusioni alla morte e risurrezione<br />

di Gesù. Esse erano presenti<br />

nella rifl essione dei Padri. Così,<br />

ad esempio, il tema del legno<br />

della croce veniva ricordato<br />

dalla culla di legno in cui giace<br />

Gesù. Le pecore offerte dai<br />

pastori ricordano l’ agnello immolato.<br />

Anche la Madre che si<br />

curva sul Figlio ci richiama alla<br />

pietà di Maria che tiene tra le<br />

braccia il Figlio morto”.


11 dicembre 2011<br />

L’edifi cio sacro riprodotto<br />

nella scenografi a vuole ricordare<br />

l’episodio della presentazione<br />

di Gesù al Tempio in<br />

occasione della quale Simeone<br />

prevede il dolore di Maria<br />

per la morte del Figlio: “ Simeone<br />

li benedisse e rivolto a<br />

Maria disse: “Egli è qui per la<br />

rovina e la risurrezione di molti<br />

in Israele, e come segno di<br />

contraddizione; e anche a te<br />

una spada trafi ggerà l’anima<br />

perché siano svelati i pensieri<br />

di molti cuori”. (Lc. 2 – 34,35)”.<br />

“Pure quel bambino di<br />

Betlemme è nato per morire”,<br />

ci racconta Claudio Magris. “<br />

Morirà anzi presto e fra angoscia<br />

e tormento, che la resurrezione<br />

non cancella in alcun<br />

facile lieto fi ne. Gesù ha<br />

scelto la morte perché, pur<br />

amando la vita, sapeva che<br />

essa non è il bene supremo e<br />

che talora si può essere chiamati<br />

a perderla per amore<br />

degli altri. Ama il prossimo tuo<br />

come te stesso, sta scritto.”<br />

La rappresentazione è<br />

stata completata con i tradizionali<br />

personaggi provenienti<br />

dal Presepio allestito<br />

nel 1842 da San Vincenzo Pallotti<br />

nella Basilica di Sant’Andrea<br />

della Valle.<br />

Alla destra del Presepe<br />

svetta l’albero di Natale, dono<br />

della Repubblica dell’Ucraina.<br />

Si tratta in particolare di<br />

un abete rosso (Picea abies,<br />

L. Karsten), proveniente dalla<br />

regione della Zakarpattia,<br />

alto circa 30 metri.<br />

Come ogni anno, i Servizi<br />

Tecnici del Governatorato<br />

dello Stato della Città<br />

del <strong>Vatican</strong>o hanno curato<br />

il progetto e la realizzazione<br />

del Presepio e l’allestimento<br />

dell’Albero di Natale.<br />

Il Santo Padre in Treno<br />

di Antonio Perfetti<br />

Nella giornata del 27 ottobre u.s, il<br />

Santo Padre ha presieduto ad Assisi<br />

l’incontro di preghiera per la pace<br />

e la giustizia nel mondo con la partecipazione<br />

dei Rappresentanti delle Chiese e Comunioni<br />

cristiane e delle altre religioni.<br />

Il Santo Padre ha raggiunto la cittadina<br />

umbra a bordo di un treno Frecciarossa delle<br />

Ferrovie dello Stato composto da 7 vagoni con<br />

430 posti a sedere e lungo 187 metri, partito<br />

alle ore 8,00 dalla Stazione <strong>Vatican</strong>a.<br />

Sul convoglio avevano inoltre preso posto,<br />

oltre ai Membri delle varie Delegazioni,<br />

l’ Em.mo Card. Tarcisio Bertone, Segretario di<br />

Stato, Sua Ecc.za Mons. Angelo Becciu, Sostituto<br />

della Segreteria di Stato, Sua Ecc.za Mons.<br />

Dominique Mambertì, Segretario per i Rapporti<br />

con gli Stati, Sua Ecc.za Mons. James Harvey,<br />

Prefetto della Casa Pontifi cia, Sua Ecc.za<br />

Mons. Paolo De Nicolò, Reggente della Prefettura<br />

della Casa Pontifi cia, Padre Leonardo<br />

Sapienza, Addetto al Protocollo della Prefettura<br />

della Casa Pontifi cia, Padre Federico Lombardi,<br />

Direttore della Sala Stampa della Santa<br />

Sede, il Prof. Patrizio Polisca, Direttore dei Servizi<br />

di Sanità ed Igiene, il Prof. Giovanni Maria Vian,<br />

Direttore de L’ Osservatore Romano, il Dott.<br />

Domenico Giani, Direttore dei Servizi di Sicurezza<br />

e Protezione Civile e l’Aiutante di Camera.<br />

Il Santo Padre, prima di salire sul treno per<br />

la partenza per Assisi, è stato accolto alla Stazione<br />

<strong>Vatican</strong>a da Sua Ecc.za Mons. Giuseppe<br />

Bertello, Presidente del Governatorato, da<br />

Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Sciacca, Segretario<br />

Generale del Governatorato, da Mons.<br />

Peter Bryan Wells, Assessore della Segreteria<br />

di Stato, da Mons. Ettore Balestrero, Sotto-Segretario<br />

per i Rapporti con gli Stati ed inoltre<br />

dall’On. Altero Mattioli, Ministro dei Trasporti,<br />

dall’Ing. Mauro Moretti, Amministratore Delegato<br />

del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane<br />

e dal Prof. Lamberto Cardìa, Presidente delle<br />

Ferrovie dello Stato.<br />

A dare simbolicamente il via al convoglio<br />

è stato il Dr. Giovanni Amici, Direttore<br />

dei Servizi Generali e Funzionario preposto<br />

all’esercizio della Ferrovia.<br />

Il Santo Padre, ha fatto ritorno in <strong>Vatican</strong>o<br />

alle ore 20,00 a bordo dello stesso treno.<br />

Il Santo<br />

Padre<br />

all’interno<br />

del treno<br />

Frecciarossa<br />

7


11 dicembre 2011<br />

Lettera del Santo Padre Benedetto XVI<br />

a sua eminenza il Cardinale Lajolo<br />

Al Venerato e Caro Fratello<br />

il Signor Cardinale GIOVANNI LAJOLO<br />

Nel momento in cui Vostra Eminenza lascia l’uffi cio di Presidente della Pontifi cia Commissione<br />

dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o e di Presidente del Governatorato del medesimo Stato, desidero<br />

esprimerLe viva gratitudine per l’amore e la dedizione che Ella ha posto nell’adempimento<br />

di tali incarichi, preceduti da un lungo e fedele servizio alla Santa Sede.<br />

Ricordando il Suo intenso e fecondo impegno ecclesiale, mi è particolarmente caro ringraziare<br />

insieme con Lei il Signore per il bene compiuto presso diverse Rappresentanze Pontifi cie,<br />

come pure presso l’allora Consiglio per gli Affari Pubblici della Santa Sede, dove ha potuto mettere<br />

a frutto le Sue qualità umane e sacerdotali e la Sua preparazione nel diritto concordatario.<br />

Per le Sue riconosciute capacità intellettuali, unite ad una innata sensibilità culturale e pastorale,<br />

fu promosso dal mio Venerato Predecessore Arcivescovo titolare di Cesariana e Segretario dell’Amministrazione<br />

del Patrimonio della Sede Apostolica e, in seguito, fu nominato Nunzio Apostolico nella<br />

Repubblica Federale di Germania. Richiamato a Roma come Segretario per i Rapporti con gli Stati,<br />

mi sono poi voluto avvalere della Sua apprezzata attività ai vertici dello Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o,<br />

per rendere sempre più agevole e fruttuoso il Ministero del Successore di Pietro.<br />

La consapevolezza di aver generosamente dedicato ogni energia nei campi a Lei affi dati, specialmente<br />

in ambito giuridico ed amministrativo, nonché la collaborazione che Ella, Signor Cardinale,<br />

continuerà ad offrire come membro del Collegio Cardinalizio e nel lavoro dei Dicasteri della<br />

Curia Romana, riempiano il Suo animo di gioia e serenità, come colmano il mio di compiacimento<br />

nel poter ancora usufruire della Sua esperienza.<br />

Mi è caro, pertanto, rivolgerLe ora, Signor Cardinale, l’augurio di ogni bene e prosperità in Cristo<br />

Gesù, invocando ogni desiderata grazia sul Suo ministero, che auspico ancora lungo e fecondo.<br />

Nell’affi dare la Sua Persona alla celeste protezione della Beata Vergine Maria, che in questo<br />

mese di ottobre veneriamo col bel titolo di Regina del Rosario, di cuore Le imparto, in auspicio di<br />

abbondanti ricompense divine ed in pegno della mia fraterna vicinanza, una speciale Benedizione<br />

Apostolica, che volentieri estendo alle persone che Le sono vicine e care.<br />

Dal <strong>Vatican</strong>o, 1° ottobre 2011.<br />

8


11 dicembre 2011<br />

Un ulivo secolare<br />

dalla Terra Santa<br />

ai Giardini <strong>Vatican</strong>i<br />

Nella prima mattinata dello scorso 26 ottobre,<br />

la copiosa pioggia - annunciata<br />

ed effettivamente caduta su Roma -<br />

ha per qualche istante cessato, per permettere<br />

la cerimonia di messa a dimora e benedizione<br />

di una pianta di olivo secolare (ca. 400 anni di<br />

età) donata al Santo Padre dal Primo Ministro<br />

dello Stato d’Israele, Benjamin Netanyahu, e<br />

collocata nei pressi del Viale degli Ulivi nei giardini<br />

vaticani. Il desiderio di tale donazione era<br />

venuta spontanea al Primo Ministro israeliano<br />

durante il suo ultimo viaggio a Roma, il 13 giugno<br />

scorso, in occasione del quale gli era stata<br />

offerta oltre che una visita ai Musei <strong>Vatican</strong>i,<br />

anche ai giardini vaticani, dove casualmente<br />

aveva incontrato l’allora Segretario Generale,<br />

S.E. Mons. Carlo Maria Viganò.<br />

Presenti alla cerimonia l’Em.mo Card.<br />

Giovanni Lajolo, Presidente Emerito del Governatorato,<br />

S.E. Mons. Giuseppe Sciacca,<br />

Segretario Generale, l’Ecc.mo Sig. Mordechay<br />

Lewy, Ambasciatore d’Israele presso la<br />

Santa Sede, con una delegazione dell’Ambasciata<br />

ed alcuni membri della comunità<br />

ebraica di Roma, l’On. Efraim Stenzler, Presidente<br />

Mondiale del Jewish National Fund che<br />

– tra l’altro – ha curato tutti gli aspetti logistici<br />

del lungo “viaggio” della pianta dalla Terra<br />

Santa al <strong>Vatican</strong>o, il Responsabile del Servizio<br />

Giardini, Sig. Luciano Cecchetti.<br />

Da parte della Segreteria di Stato di Sua<br />

Santità erano presenti gli Ecc.mi Monsignori<br />

Wells e Nwachuckwu.<br />

Dopo il discorso di benvenuto agli ospiti<br />

e di ringraziamento per il dono pronunciato<br />

dall’Ecc.mo Mons. Sciacca, hanno preso la<br />

parola l’Ambasciatore Lewy, e l’On.le Stenzler.<br />

È stato sottolineato il signifi cato della pace<br />

che riveste l’olivo e la felice coincidenza della<br />

cerimonia, svoltasi proprio alla vigilia dell’incontro<br />

interreligioso per la pace di Assisi del 27<br />

L’On. Rafael Sasson, Presidente di KKL Italia, ha<br />

quindi recitato in ebraico la preghiera per la<br />

piantagione degli alberi, cui è seguita la benedizione<br />

da parte dell’Em.mo Card. Lajolo.<br />

E.H.<br />

9


11 dicembre 2011<br />

Il “rinnovato” giardino<br />

del chiostro di san giovanni in laterano<br />

(su progetto della dott.ssa Anna Bruno e di Luciano Cecchetti,<br />

responsabile dei Giardini <strong>Vatican</strong>i)<br />

di Anna Bruno<br />

Il più grande e uno dei più<br />

bei chiostri medievali di<br />

Roma, quello della basilica<br />

di S. Giovanni in Laterano,<br />

capolavoro dei Vassalletto<br />

che lo realizzarono fra il 1215<br />

e 1231, sotto i papi Onorio III<br />

e Innocenzo IV.<br />

Un hortus conclusus in attesa<br />

del nostro passare, e fermarci,<br />

e guardare. Ma il nostro<br />

guardare, oggi fugace o troppo<br />

mentale, diffi cilmente coinvolge<br />

l’anima fi no al suo completo<br />

abbandono al Divino.<br />

Eppure, in antitesi al coevo<br />

hortus deliciarum del Roman<br />

de la Rose, di cultura<br />

cortese e deputato ai piaceri<br />

mondani, l’hortus conclusus<br />

nasce come luogo immagine<br />

di quello recitato dal Cantico<br />

dei Cantici “giardino chiuso<br />

tu sei, sorella mia, sposa,<br />

giardino chiuso, fontana sigillata”,<br />

divenendo simbolo<br />

della Chiesa: un luogo intimo<br />

e raccolto, dove esperire il<br />

mistero divino e dove l’unico<br />

tempo possibile prende il<br />

nome di eternità.<br />

Un claustrum porticato e<br />

ispirato ai peristili delle antiche<br />

dimore romane, luogo<br />

del trapasso: quello pratico,<br />

da un ambiente all’altro del<br />

complesso monastico; quello<br />

simbolico, dall’ombra del<br />

monastero alla penombra<br />

del portico, fi no alla defi nitiva<br />

luce del suo giardino, punto<br />

di incontro tra terra e cielo.<br />

Nel portico la luce fi ltra e lotta<br />

contro l’ombra. Dal portico<br />

inizia l’osservazione, che pian<br />

piano trascende la contemplazione<br />

per chi è entrato per<br />

partecipare. E a chi partecipa<br />

non sfugge nulla. L’occhio<br />

penetra l’essenza e i simboli<br />

si svelano come un fi ore che,<br />

aprendosi, offre incondizionatamente<br />

i suoi petali all’occhio<br />

scrutatore del sole che,<br />

con i suoi raggi, vi si immerge,<br />

per infondergli energia.<br />

La forma quadrangolare<br />

del chiostro evoca i 4 angoli<br />

dell’universo, così come le<br />

3 soglie che immettono al<br />

giardino, si fanno accesso<br />

sacro per quanti sentono la<br />

nostalgia della Conoscenza,<br />

precedente alla caduta. La<br />

scelta è tra varcarne una e<br />

proseguire nell’ascesi, o restare<br />

nell’ombra. E se si decide<br />

di varcare la soglia, di<br />

simboli profonde tutto il giardino<br />

all’interno, oggi riproposto<br />

in un progetto realizzato<br />

dalla sottoscritta e dal responsabile<br />

dei Giardini <strong>Vatican</strong>i,<br />

Luciano Cecchetti.<br />

Una volta smantellato il<br />

preesistente giardino, la ditta<br />

dell’arch. Zappa ha avuto il<br />

compito di ripristinare gli ori-<br />

Veduta del<br />

giardino<br />

del Chiostro<br />

di San Giovanni<br />

in Laterano<br />

10


11 dicembre 2011<br />

ginari 4 parterres, suddivisi da<br />

due percorsi ortogonali, nel<br />

cui punto d’incontro, punto<br />

focale del giardino, omphalos<br />

o ombellico della terra,<br />

è l’antico pozzo di epoca<br />

romana, fonte di sapienza,<br />

simbolo del Cristo, da cui si<br />

dipartono i 4 fi umi di biblica<br />

memoria. E i parterres, sono<br />

stati poi lasciati nelle mani dei<br />

giardinieri vaticani, guidati<br />

dal loro responsabile.<br />

Solo alcune tra quelle<br />

menzionate nel Cantico dei<br />

Cantici sono state utilizzate.<br />

E la scelta e la disposizione<br />

sono state comandate dal<br />

sottostante edifi cio di epoca<br />

romana: quelle con apparato<br />

radicale più corto e conseguente<br />

massa vegetale<br />

più modesta.<br />

I tre angoli esterni di ognuno<br />

dei 4 parterres, sono stati<br />

ricamati di fi ori ed erbacee<br />

perenni, come la rosa, simbolo<br />

della Vergine, ma anche<br />

del sangue divino; il lilium,<br />

simbolo di purezza e povertà;<br />

le viole simbolo della modestia<br />

e dell’umiltà; il dianthus<br />

L., il cui nome greco signifi ca<br />

fi ore di Dio; la salvia offi cinalis<br />

a cui era attribuito il potere di<br />

resuscitare i morti e di comunicare<br />

con l’aldilà; il thymus<br />

vulgaris, portato dai crociati<br />

come simbolo di forza e di<br />

coraggio; il trifolium pratense,<br />

simbolo di trinità, a far da<br />

morbido tappeto verde ad<br />

uno solo dei parterres. E a rallegrare<br />

l’insieme ci pensano i<br />

colori aggiunti delle viole del<br />

pensiero, simbolo di rifl essione<br />

e di ricordo.<br />

Al centro poi di ogni parterre<br />

alberi sempreverdi, a<br />

simboleggiare l’incorruttibilità<br />

nell’eternità, come il cupressus,<br />

piantato vicino alle tombe<br />

cristiane come segno della<br />

speranza nell’aldilà; e poi<br />

alberi da frutto come l’olea<br />

europea L., simbolo della<br />

misericordia e della pace;<br />

l’Amygdalus communis L., il<br />

cui frutto, la mandorla, nella<br />

sua sfera mistica, nell’iconografi<br />

a medievale avvolge le<br />

fi gure di Gesù Bambino e di<br />

Maria, come immagine della<br />

luce di Cristo e dell’unione tra<br />

la sfera terrestre e quella celeste;<br />

il punica granatum L.,<br />

che in mano a Gesù Bambino,<br />

era simbolo di resurrezione;<br />

in mano alla Madonna,<br />

alludeva alla castità.<br />

Una libera broderie, all’interno<br />

di rigorose geometrie,<br />

di intensi colori, profumi e sapori,<br />

volti a richiamare antiche<br />

armonie paradisiache e<br />

regole cosmiche, in un continuo<br />

nascondersi e cercarsi,<br />

celarsi e svelarsi tra creatura<br />

e Creatore, ammantati da un<br />

dolce e infi nito senso di intimità<br />

e isolamento!...<br />

Il progetto è stato approvato<br />

l’11 maggio 2011, dai<br />

Servizi Tecnici, con il beneplacito<br />

di S. Ecc. Rev. Carlo Maria<br />

Viganò, allora Segretario<br />

Generale del Governatorato.<br />

UN ANNO<br />

DI FRANCOBOLLI VATICANI<br />

di Anna Cicerchia<br />

Dal 6 dicembre 2011 è disponibile<br />

presso l’Uffi cio<br />

Filatelico e Numisamtico<br />

del Governatorato la XXVIII<br />

edizione del volume <strong>Vatican</strong>o,<br />

dedicata alle emissioni fi lateliche<br />

del 2011.<br />

Il volume <strong>Vatican</strong>o nasce nel<br />

1983 con l’intento di raccogliere<br />

ogni anno tutte le serie di francobolli,<br />

interi postali, libretti fi latelici,<br />

minifogli, nonché le riproduzioni<br />

degli annulli postali e le notizie<br />

sulla produzione numismatica.<br />

Tutto questo materiale è ordinato<br />

all’interno del volume<br />

ed è valorizzato da immagini e<br />

descrizioni delle singole emissioni,<br />

con particolare riferimento al<br />

momento storico da cui prendono<br />

origine o all’evento o ricorrenza<br />

a cui sono ispirate.<br />

Per ogni serie fi latelica sono riportati<br />

anche i dettagli tecnici che<br />

ne descrivono la tiratura oltre che<br />

gli autori, la stamperia e il tipo di<br />

stampa utilizzata. I testi sono tradotti<br />

in tre lingue oltre all’italiano<br />

per rendere il prodotto accessibile<br />

anche ai collezionisti inglesi,<br />

francesi e tedeschi.<br />

Con il trascorrere degli anni,<br />

l’edizione di questo volume è<br />

stata arricchita da una particolare<br />

attenzione da un punto di<br />

vista artistico e creativo oltre che<br />

grafi co, servendosi anche delle<br />

nuove tecniche digitali di impaginazione<br />

e di rielaborazione delle<br />

illustrazioni, con l’intenzione di incontrare<br />

non solo i gusti del collezionista<br />

ma anche le aspettative<br />

di un appassionato di arte, storia<br />

e cultura <strong>Vatican</strong>a e non solo.<br />

11


11 dicembre 2011<br />

Festa del Corpo<br />

della Gendarmeria<br />

di Antonio Perfetti<br />

Quest’anno la Festa del Corpo della<br />

Gendarmeria, in onore del Patrono<br />

San Michele Arcangelo, che si è svolta<br />

nel pomeriggio di giovedì del 29 settembre u.s.<br />

nel Piazzale del Governatorato, si è articolata<br />

in tre momenti particolarmente suggestivi quali<br />

la consegna della Bandiera di Fortezza di Porta<br />

Pia donata alla Santa Sede dal Principe Sforza<br />

Ruspoli e la presenza, per la prima volta, della<br />

bandiera della Guardia Svizzera Pontifi cia e<br />

di un drappello del Reggimento dei Lancieri di<br />

Montebello, in rappresentanza delle Forze Armate<br />

Italiane, in concomitanza del 150° anniversario<br />

dell’Unità d’Italia.<br />

La cerimonia è iniziata con la sfi lata degli<br />

automezzi in dotazione al Corpo della Gendarmeria<br />

ed al Corpo dei Vigili del Fuoco seguiti<br />

dalla parata dei vari reparti dei due Corpi e<br />

come, già detto, per la prima volta di una rappresentanza<br />

delle Forze Armate Italiani con i<br />

Lancieri di Montebello, preceduti dalla Banda<br />

del Corpo della Gendarmeria, quindi hanno<br />

fatto ingresso la bandiera dello Stato della Città<br />

del <strong>Vatican</strong>o e quella del Corpo della Guardia<br />

Svizzera Pontifi cia.<br />

In questo contesto è avvenuta la consegna<br />

da parte del Principe Sforza Ruspoli al<br />

Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato,<br />

della Bandiera dello Stato Pontifi cio che “ritorna<br />

a casa” dopo la presa di Porta Pia del 20<br />

settembre 1870. La bandiera, fi nora custodita<br />

dalla famiglia Sforza Ruspoli, verrà collocata<br />

nel Museo Storico del <strong>Vatican</strong>o.<br />

Il Dr. Domenico Giani, Direttore del Corpo<br />

della Gendarmeria, ha poi rivolto ai presenti un<br />

discorso nel quale ha tracciato minuziosamente<br />

le attività svolte dal Corpo nel corso dell’anno.<br />

Di seguito il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente<br />

del Governatorato, ringraziando i “Gendarmi”<br />

per il quotidiano lavoro svolto, ha presentato<br />

Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Bertello<br />

che dal 1° ottobre lo sostituirà alla Presidenza<br />

del Governatorato ed a quella della Pontifi cia<br />

Commissione per lo Stato della Città del <strong>Vatican</strong>o<br />

e Sua Ecc.za Mons. Giuseppe Sciacca che<br />

dal 3 settembre u.s. ricopre la carica di Segretario<br />

Generale del Governatorato.<br />

Infine, Sua Ecc.za Mons. Giovanni Angelo<br />

Becciu, Sostituto della Segreteria di<br />

Stato, ha dato lettura di un messaggio augurale<br />

del Santo Padre.<br />

Alla cerimonia erano presenti gli Em.mi<br />

Sigg. Cardinali Brandmuller, Canizares Llovera,<br />

12<br />

Comastri, De Giorgi, Farina, Martinez Somalo,<br />

Ouellet, Saraiva Martins, Arcivescovi e Vescovi,<br />

Mons. Georg Ganswein, Segretario Particolare<br />

del Santo Padre, Reverendissimi Monsignori<br />

della Segreteria di Stato e della Curia tra cui<br />

i Monsignori Wells, Balestrero, Nwachukwu, il<br />

Colonnello Anrig, Comandante della Guardia<br />

Svizzera Pontifi cia, il Prof. Profi ti, Presidente<br />

dell’Ospedale Pediatrico “Bambin Gesù”, il<br />

Prof. Catananti, Direttore del Policlinico “Gemelli”,<br />

Direttori e Funzionari del Governatorato<br />

e della Santa Sede.<br />

Erano presenti numerosi esponenti del Governo<br />

Italiano, tra i quali i Ministri Frattini e Prestigiacomo,<br />

i Sottosegretari Letta e Crosetto,<br />

gli Onorevoli Casini, Alfano, Cesa, Rutelli, Fioroni,<br />

Garavaglia, Cecchini, Mosella e Lunardi<br />

ed inoltre Membri del Corpo Diplomatico<br />

tra cui l’Ambasciatore d’Italia presso la Santa<br />

Sede, S.E. Greco, il Sindaco di Roma On.<br />

Alemanno, il Dr. Pecoraro, Prefetto di Roma, il<br />

La consegna<br />

della bandiera<br />

dello Stato<br />

Pontificio<br />

al Card. Tarcisio<br />

Bertone


11 dicembre 2011<br />

Dr. Salvatore Festa, Prefetto di Collegamento<br />

per i Servizi di Sicurezza presso il <strong>Vatican</strong>o, il Dr.<br />

Raffaele Aiello, Dirigente Generale dell’ Ispettorato<br />

di P.S. “<strong>Vatican</strong>o”, il Generale Michele<br />

Franzè, Vice Comandante Generale dell’Arma<br />

dei Carabinieri, il Generale Rolando Mosca<br />

Moschini, Consigliere per gli Affari Militari e<br />

del Consiglio Supremo di Difesa del Presidente<br />

della Repubblica, il Generale Domenico Rossi,<br />

Sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito Italiano,<br />

il Dr. Franco Ionta, Capo del Dipartimento<br />

dell’Amministrazione Penitenziaria, l’Ammiraglio<br />

di Squadra Cristiano Bettini, Sottocapo<br />

di Stato Maggiore della Difesa, il Generale<br />

Giorgio Piccirillo, Direttore dell’ A.S.I., il Generale<br />

di Squadra Aerea Martinelli, Comandante<br />

del VII° Reparto dello Stato Maggiore<br />

dell’Aeronautica Militare, il Generale Gentili,<br />

Comandante Interregionale della Guardia di<br />

Finanza per l’Italia Centro-Settentrionale, il Dr.<br />

Juan Cotino, Presidente della Corte Valenziana<br />

Al termine della cerimonia, agli Ospiti è stata<br />

offerta una cena sulla splendida terrazza della<br />

“Pinacoteca” dei Musei <strong>Vatican</strong>i, terminata<br />

con uno spettacolare gioco di fuochi d’artifi cio.<br />

In precedenza, nella prima mattinata, nella<br />

Chiesa di San Pellegrino, gli appartenenti al<br />

Corpo della Gendarmeria, avevano assistito<br />

alla Santa Messa celebrata dal Cappellano<br />

Padre Joele Schiavella mentre gli Ex Gendarmi<br />

hanno potuto assistere al Sacro Rito nella<br />

tarda mattinata nella Chiesa della Madonna<br />

della Fiducia, al Palazzo del Governatorato,<br />

celebrata dal Cardinale Giovanni Lajolo.<br />

80A Sessione dell’Assemblea Generale di Interpol<br />

di Fabio Vagnoni<br />

Si è tenuta ad Hanoi, nella Repubblica Socialista<br />

del Vietnam, l’80ª Assemblea Generale<br />

di INTERPOL avente come oggetto<br />

“Collegare le Polizie per un mondo più sicuro”.<br />

In rappresentanza della Santa Sede era<br />

presente la Delegazione della Direzione dei<br />

Servizi di Sicurezza e Protezione Civile – Corpo<br />

della Gendarmeria, guidata dal Direttore,<br />

Dott. Domenico Giani.<br />

Nel corso del simposio sono state esaminate<br />

le contingenze attuali e come queste spingano<br />

ad essere “collegati”, una peculiare attività<br />

di comunicazione che oggi si estrinseca in<br />

maniera preponderante nel web.<br />

Strumento dalle imponenti capacità, internet<br />

si rivela anche, e purtroppo sempre più<br />

spesso, una trappola per incauti oppure un<br />

settore vulnerabile dalla pirateria informatica.<br />

I reati che possono essere commessi attraverso<br />

la rete sono innumerevoli per questo, il fulcro<br />

della conferenza, era il cyber crime ovvero<br />

crimine informatico, un settore che data la<br />

grande diffusione e la sua altrettanto grande<br />

evanescenza necessità più che mai di essere<br />

affrontato in maniera sinergica.<br />

È stata sottolineata, in diverse occasioni,<br />

l’importanza del ricorso alle nuove tecnologie<br />

ed all’utilizzo di sistemi sempre aggiornati<br />

per poter contrastare i fenomeni del terrorismo<br />

e della criminalità organizzata entrambi<br />

in costante evoluzione.<br />

Ovviamente, come di consueto, sono stati<br />

toccati un po’ tutti i principali aspetti della<br />

criminalità inquadrando la trattazione nelle<br />

specifi cità da approfondire, le nuove modalità<br />

con le quali vengono perpetrati taluni crimini e<br />

le nuove metodologie per farvi fronte.<br />

Quest’anno sono anche stati accolti tre nuovi<br />

membri: Curaçao, Sint Maarten (Saint Martin)<br />

e Sudan del Sud.<br />

La Conferenza si è conclusa con il simbolico<br />

scambio della bandiera dell’INTERPOL tra il<br />

rappresentante del Vietnam e quello dell’Italia,<br />

nazione che ospiterà la prossima Assemblea<br />

Generale a Roma nel 2012.<br />

Dott. Raoul<br />

Bonarelli, Dott.<br />

Domenico Giani,<br />

Costanzo<br />

Alessandrini<br />

13


11 dicembre 2011<br />

I Livin’ Gospel Singers<br />

in Concerto al Governatorato<br />

S. Em.za Card.<br />

Giovanni<br />

Lajolo<br />

e i membri<br />

del coro<br />

“Livin’ Gospel<br />

Singers”<br />

14<br />

Card. Giovanni Lajolo, Presidente<br />

Emerito del Governatorato, ha<br />

accolto, nel pomeriggio dello scorso<br />

L’Em.mo<br />

19 novembre, gli ospiti convenuti per il concerto<br />

dei Livin’ Gospel Singers, nella Chiesa di<br />

Maria Madre della Famiglia, presso il palazzo<br />

del Governatorato.<br />

Presenti gli Em.mi Cardinali Coppa, Martino,<br />

Monterisi, il Rev.do Mons. Kasteel, il Direttore<br />

dei Servizi Economici, Dott. Sabatino Napolitano,<br />

numerosi membri del Corpo Diplomatico<br />

accreditato presso la Santa Sede, Assistenti spirituali<br />

delle Ambasciate e tantissimi invitati che<br />

hanno affollato la chiesa, occupata in tutti i<br />

suoi posti a sedere, tanto da lasciare in piedi<br />

alcuni invitati.<br />

Nel suo indirizzo di benvenuto, il Card. Lajolo<br />

ha riferito anche il saluto dell’Arcivescovo<br />

Giuseppe Bertello, Presidente del Governatorato,<br />

partito nella mattinata dello stesso giorno,<br />

per il Benin al seguito del Santo Padre, in<br />

occasione della fi rma e della pubblicazione<br />

dell’Esortazione Apostolica post-sinodale della<br />

Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del<br />

Sinodo dei Vescovi. In Benin Mons. Bertello è<br />

stato Nunzio Apostolico dal 1987 al 1991, e per<br />

questo motivo invitato dal Papa ad accompagnarlo<br />

in questo viaggio apostolico.<br />

Prima di lasciare spazio ai tanti brani eseguiti<br />

con passione ed allegria dai giovani coristi, il<br />

Porporato ha ricordato l’origine della musica<br />

Gospel, manifestazione della fede profonda e<br />

della spiritualità degli schiavi afro-americani.<br />

Mariangela Topa, direttrice e anche solista<br />

in vari brani eseguiti, ed i ragazzi del Coro<br />

- nato come Lumsa Gospel Singers nel 1997 e<br />

fondato come Livin’Gospel Singers quest’anno<br />

- hanno entusiasmato e coinvolto con i<br />

loro ritmi ed il loro movimenti tutti i presenti.<br />

Il Coro, costituitosi con fi nalità socio-culturali<br />

oltre che per impegno di natura religiosa, di<br />

anno in anno si prefi gge un’opera di benefi -<br />

cenza da sostenere e devolve ad essa tutti i<br />

proventi dei suoi concerti.<br />

Al termine, dopo un bis fortemente richiesto<br />

dai presenti, è stato donato un CD contenente i<br />

brani del Coro al Card. Lajolo, il quale ha ringraziato<br />

e ricambiato con un dono ad ogni corista. Il<br />

pomeriggio si è concluso con una foto di gruppo<br />

sotto l’immagine di Maria Madre della Famiglia,<br />

opera di Francesco Melanzio, venerata nella nostra<br />

chiesa del Governatorato.<br />

E.H.


11 dicembre 2011<br />

L’unificazione delle Necropoli<br />

di S. Rosa e dell’autoparco<br />

di Marco Bargellini<br />

Nello scorso mese di ottobre sono stati<br />

ultimati i lavori per l’unifi cazione delle<br />

due aree sepolcrali dette dell’ ”Autoparco”<br />

e di “Santa Rosa”. Entrambe fanno<br />

parte di un unico complesso cimiteriale romano,<br />

che si sviluppò nell’arco di circa tre secoli,<br />

dalla metà del I al III secolo dopo Cristo, lungo<br />

le pendici del Monte <strong>Vatican</strong>o digradanti verso<br />

la via Triumphalis.<br />

I primi rinvenimenti avvennero in concomitanza<br />

dei lavori che interessarono negli anni<br />

1956-1958 l’area dell’Autoparco e recentemente<br />

la zona racchiusa tra il Bastione di Michelangelo<br />

e le Mura Laparelliane, in occasione<br />

della costruzione del complesso edilizio<br />

di S. Rosa nel biennio 2002-2004.<br />

Circa cinque anni dopo, grazie al patrocinio<br />

economico dei Patrons of the Arts, la Direzione<br />

dei Musei <strong>Vatican</strong>i chiese alla Direzione<br />

dei Servizi Tecnici lo studio di un progetto che<br />

permettesse l’accorpamento delle due aree,<br />

separate di soli sei metri, in un unico sepolcreto<br />

migliorando l’accesso e la fruibilità turistica<br />

del particolare sito archeologico.<br />

Il collegamento è stato realizzato con lo<br />

svuotamento del volume di terra, di circa<br />

600 metri cubi, confi nato tra la parte interrata<br />

del fabbricato dell’Autoparco e le paratie<br />

di pali, già costruite per il parcheggio<br />

interrato di S. Rosa. I lavori, iniziati il 4 gennaio<br />

2010, previo lo spostamento di importanti<br />

sottoservizi insistenti nell’area di scavo, hanno<br />

previsto in primis la costruzione di opere<br />

geotecniche come due palifi cate di pali di<br />

diametro 1000 m per il sostegno del terreno<br />

incombente sullo sbancamento.<br />

Successivamente, sotto l’attenta guida<br />

dei responsabili di settore dei Musei <strong>Vatican</strong>i,<br />

è stato realizzato lo scavo archeologico. Dapprima<br />

con mezzi meccanici e poi a mano, è<br />

stata raggiunta la quota di calpestio del collegamento,<br />

previsto dal progetto.<br />

In questa fase è stata eseguita la diffi coltosa<br />

demolizione di sette grandi pali, in calcestruzzo<br />

armato, della paratia del garage interrato,<br />

i quali, dato lo sbancamento a tergo, non assolvevano<br />

più alla loro iniziale funzione statica<br />

e rappresentavano ormai un ostacolo al collegamento<br />

visivo e funzionale delle due aree<br />

archeologiche.<br />

La fase successiva è stata quella della ricostruzione<br />

della sede stradale eseguita con il<br />

posizionamento di grandi lastre di solaio precompresso,<br />

di tipo alveolare, messe in opera<br />

con l’ausilio di una speciale gru stante la loro<br />

notevole lunghezza, di circa 16 metri, e la ristrettezza<br />

dell’area di cantiere.<br />

La terza e ultima fase è stata quella dedicata<br />

alle opere di completamento interne per<br />

la musealizzazione, delle quali, la più importante,<br />

è rappresentata dalla costruzione di un<br />

percorso pedonale in ferro, sospeso sulle preesistenze<br />

archeologiche, che, collegandosi<br />

con quello esistente, ha consentito un suggestivo<br />

cammino all’interno di un’area, di così<br />

particolare valenza storico – archeologica.<br />

15


11 dicembre 2011<br />

Restauro conservativo<br />

della scultura bronzea “La Resurrezione”<br />

nell’Aula Paolo VI<br />

di Guido Rainaldi<br />

in corso un programma di Restauro Conservativo<br />

della scultura “La Resurrezione”<br />

È<br />

di Pericle Fazzini (1972-1977) che intende<br />

riportare l’opera alle colorazioni omogenee e<br />

plastiche originali. L’opera, considerata come<br />

punto d’arrivo della carriera e della poetica<br />

dell’autore, è l’espressione più aderente alla<br />

sua idea di scultura; espressione che si concretizza<br />

attraverso un linguaggio fortemente plastico<br />

e a tratti inquietamente espressionista,<br />

mosso e fl uido, libero e dinamico.<br />

Tutte le fasi del recupero complessivo<br />

dell’opera saranno effettuate dalla Fonderia<br />

d’Arte 2000, da cinque generazioni esperta<br />

nella lavorazione e conservazione di opere in<br />

bronzo. L’intervento di restauro ha coinvolto<br />

direttamente i Musei <strong>Vatican</strong>i, nella persona<br />

del Direttore Prof. Antonio Paolucci e del Laboratorio<br />

di Restauro Metalli e Ceramiche, nella<br />

persona della Dott.ssa Flavia Callori, del Prof.<br />

U. Santamaria e della Dott.ssa M. Forti.<br />

L’opera nel complesso sembra essere in<br />

buono stato di conservazione, grazie all’ambiente<br />

in cui è stata conservata, nonostante un<br />

diffuso strato di ossidazione presente.<br />

L’intervento conservativo di restauro prevede<br />

una prima fase di documentazione e diagnostica,<br />

a cui farà seguito il vero e proprio restauro,<br />

che consiste in una prima pulitura meccanica<br />

delle superfi ci a cui seguirà una pulitura chimica.<br />

Raggiunto un livello di pulitura adeguato<br />

le superfi ci verranno risciacquate, dopo di che<br />

l’opera sarà disidratata con solventi ed esposta<br />

a radiazioni infrarosse o getti di aria calda.<br />

Eseguito poi il trattamento di conversione dei<br />

prodotti di ossidazione/corrosione, le superfi ci<br />

saranno protette con un fi lm millimetrico su cui<br />

verrà applicata una cera microcristallina con<br />

funzioni di protettivo fi nale.<br />

Il restauro tecnico terminerà a dicembre,<br />

quando l’opera sarà riconsegnata al Santo Padre<br />

Benedetto XVI nella sua più totale lucentezza<br />

e splendore prima del Santo Natale.<br />

La scultura<br />

“La Resurrezione”<br />

di Pericle Fazzini<br />

16<br />

CHI NON SI È SOFFERMATO<br />

DAVANTI AL PRESEPE DI PIAZZA SAN PIETRO<br />

dei Servizi Tecnici<br />

La Direzione dei Servizi Tecnici,<br />

ha appena pubblicato l’aggiornamento<br />

del libro “I Presepi di<br />

Piazza San Pietro” con un piccolo inserto<br />

che racconta gli ultimi cinque presepi<br />

(2007-2011) ideati dall’arch. Giuseppe<br />

Facchini con la collaborazione<br />

dell’arch. Barbara Bellano.<br />

Il volume, curato dall’ing. Pier Carlo<br />

Cuscianna, permette di ripercorrere, attraverso<br />

le bellissime fotografi e di Biagio<br />

Tamarazzo, le trenta rappresentazioni natalizie<br />

che il personale del Governatorato<br />

-architetti, ingegneri, tecnici e maestranze,<br />

- con grandi capacità professionali e<br />

con passione, prepara dal 1982.<br />

Il volume vuole anche fornire, attraverso<br />

i pensieri dei Pontefi ci e brevi descrizioni<br />

dei personaggi che compongono<br />

il Presepe, uno strumento per facilitare<br />

l’interiorizzazione di quanto la sacra rappresentazione<br />

custodisce e trasmette a<br />

coloro che, da ogni parte del mondo, vi<br />

si accostano.<br />

Il cofanetto, composto dal volume<br />

relativo agli anni 1982-2006 e l’aggiornamento<br />

(2007-2011) è in vendita presso i<br />

Magazzini della Stazione <strong>Vatican</strong>a.


11 dicembre 2011<br />

si ringrazia<br />

ee si si dà d il benvenuto ai superiori<br />

la Redazione<br />

La redazione de “All’ombra del Cupolone”, facendosi<br />

portavoce di tutti i dipendenti del Governatorato,<br />

dà il benvenuto a Sua Ecc.za Mons. Bertello, nuovo<br />

Presidente del Governatorato, e a Sua Ecc.za Mons.<br />

Sciacca, nuovo Segretario Generale, e augura loro buon<br />

lavoro. L’occasione è gradita per porgere anche i migliori<br />

auguri per le prossime festività natalizie.<br />

“Nuovi” amici in <strong>Vatican</strong>o<br />

di Giulia Artizzu<br />

Proseguendo il monitoraggio<br />

della fauna selvatica<br />

nei Giardini <strong>Vatican</strong>i<br />

della famigliola di volpi<br />

individuata precedentemente<br />

e composta da un a femmina<br />

adulta ed inizialmente di<br />

tre cuccioli, ora solo di due, le<br />

riprese hanno mostrato che i<br />

volpacchiotti hanno passato<br />

la maggior parte del loro<br />

tempo giocando attorno alla<br />

videocamera, posta in alto incastrata<br />

tra le rocce in prossimità<br />

della tana, saltando su<br />

e giù per riuscire a capire di<br />

cosa si trattasse. Ciò ha permesso<br />

un tenerissimo primo<br />

piano, di uno dei cuccioli nel<br />

momento in cui saltava davanti<br />

l’obiettivo nel tentativo<br />

di raggiungere “l’oggetto sconosciuto”.<br />

Così hanno fatto<br />

cadere l’apparecchiatura dimostrando<br />

di tenere alla loro<br />

privacy per non essere protagonisti<br />

a trasmissioni del tipo<br />

“del grande volpacchiotto”!<br />

Alcune problematiche comunque<br />

ci sono e vanno affrontate<br />

proprio perché una<br />

corretta gestione dell’ambiente<br />

e degli animali va a<br />

favore dell’equilibrio dei prestigiosi<br />

Giardini <strong>Vatican</strong>i, infatti<br />

come ci spiega il Dr. Klaus<br />

Gunther Friedrich “ La volpe<br />

quale predatore di piccoli roditori<br />

ed uccelli svolge il suo<br />

ruolo naturale nei Giardini <strong>Vatican</strong>i,<br />

nel controllo delle popolazioni<br />

di piccioni e roditori.<br />

In due zone adiacenti alle<br />

tane attuali, si trovano infatti<br />

i resti dei pasti delle volpi, i<br />

quali sono composti per gran<br />

parte di piccioni e topi.<br />

È la prima volta che si è<br />

potuto osservare una famiglia<br />

di volpi in un ambiente<br />

parzialmente urbano circoscritto<br />

ad un’area di 44<br />

ettari, che costituisce una<br />

presenza affascinante per<br />

chi si occupa di animali, ma<br />

richiede comunque un accurato<br />

monitoraggio della<br />

situazione, in quanto in concomitanza<br />

con la maturità<br />

dei cuccioli, questi animali<br />

vanno in dispersione in ricerca<br />

di nuovi territori.”<br />

Il limite dello spazio disponibile<br />

per un numero di<br />

volpi in questa area è ancora<br />

da determinare e forse<br />

sarà necessario catturare<br />

alcuni animali e trasferirli in<br />

zone adeguate in altri Territori<br />

<strong>Vatican</strong>i, dove potranno<br />

trovare un ambiente ideale<br />

di vita per l’alimentazione e<br />

riproduzione. Nel frattempo<br />

auguriamo ai volpacchiotti<br />

una tranquilla permanenza.<br />

Fotogrammi ad infrarossi delle “nostre amiche” volpi, mentre giocano di notte<br />

17


11 dicembre 2011<br />

La parola del Papa<br />

(BENEDETTO XVI, C ELEBRAZIONE EUCARISTICA A CONCLUSIONE<br />

DEL XXV C ONGRESSO EUCARISTICO NAZIONALE ITALIANO , 11 SETTEMBRE2011)<br />

oggi rifi uta Dio e si illude di poter<br />

trovare pace, benessere e sviluppo<br />

con la forza del potere e dell’economia,<br />

ma viene smentito dalla storia. È dun-<br />

L’uomo<br />

que il “Primato di Dio” che dobbiamo recuperare<br />

e possiamo farlo solo partendo dalla<br />

sorgente dell’Eucaristia dove Dio ci coinvolge<br />

nel mistero di amore della Croce: Chi sa<br />

inginocchiarsi davanti all’Eucaristia, chi riceve<br />

il corpo del Signore non può non essere<br />

attento, nella trama ordinaria dei giorni, alle<br />

situazioni indegne dell’uomo, e sa piegarsi<br />

in prima persona sul bisognoso, sa spezzare<br />

il proprio pane con l’affamato, condividere<br />

l’acqua con l’assetato, rivestire chi è nudo,<br />

visitare l’ammalato e il carcerato.<br />

È dunque un’autentica “spiritualità eucaristica”<br />

il vero antidoto all’individualismo,<br />

l’anima di una comunità ecclesiale che sa<br />

“superare le contrapposizioni”. È questa spiritualità<br />

che ci aiuta “ad accostare le diverse<br />

forme di fragilità umana” - ha ricordato Benedetto<br />

XVI - e ad affrontare anche la crisi<br />

del mondo del lavoro.<br />

La storia ci dimostra, drammaticamente,<br />

come l’obiettivo di assicurare a tutti sviluppo,<br />

benessere materiale e pace prescindendo<br />

da Dio e dalla sua rivelazione si sia<br />

risolto in un dare agli uomini pietre al posto<br />

del pane. Il pane, cari fratelli e sorelle,<br />

è “frutto del lavoro dell’uomo”, e in questa<br />

verità è racchiusa tutta la responsabilità affidata<br />

alle nostre mani e alla nostra ingegnosità;<br />

ma il pane è anche, e prima ancora,<br />

“frutto della terra”, che riceve dall’alto sole<br />

e pioggia: è dono da chiedere, che ci toglie<br />

ogni superbia e ci fa invocare con la fiducia<br />

degli umili: “Padre (…), dacci oggi il nostro<br />

pane quotidiano” (Mt 6,11).<br />

È anzitutto il primato di Dio che dobbiamo<br />

recuperare nel nostro mondo e nella nostra<br />

vita, perché è questo primato a permetterci<br />

di ritrovare la verità di ciò che siamo,<br />

ed è nel conoscere e seguire la volontà di<br />

Dio che troviamo il nostro vero bene. Dare<br />

tempo e spazio a Dio, perché sia il centro<br />

vitale della nostra esistenza.<br />

Da dove partire per recuperare e riaffermare<br />

il primato di Dio Dall’Eucaristia: qui Dio<br />

si fa così vicino da farsi nostro cibo, qui Egli si<br />

fa forza nel cammino spesso diffi cile, qui si fa<br />

presenza amica che trasforma. Già la Legge<br />

data per mezzo di Mosè veniva considerata<br />

come “pane del cielo”, grazie al quale Israele<br />

divenne il popolo di Dio, ma in Gesù la<br />

parola ultima e defi nitiva di Dio si fa carne,<br />

ci viene incontro come Persona. Egli, Parola<br />

eterna, è la vera manna, è il pane della vita<br />

(cfr Gv 6,32-35) e compiere le opere di Dio è<br />

credere in Lui (cfr Gv 6,28-29).<br />

Nutrirsi di Cristo è la via per non restare<br />

estranei o indifferenti alle sorti dei fratelli,<br />

ma entrare nella stessa logica di amore e di<br />

dono del sacrifi cio della Croce.<br />

L’eucarestia è la via per costruire una società più equa e fraterna.<br />

quale migliore occasione nella nostra giornata e vita che partecipare<br />

alla Messa quotidiana nella nostra chiesa di Maria Madre della Famiglia, alle ore 7.30<br />

18


11 dicembre 2011<br />

NOTIZIE LIETE E TRISTI<br />

MATRIMONI<br />

Hanno formato una nuova famiglia:<br />

Scianca Matteo e Spuri Cristiana<br />

il 17/09/2011;<br />

Greci Maurizio e Prunesti Caterina<br />

il19/09/2011;<br />

De Pillis Marco e Saba Maira Yesenia<br />

il 24/09/2011;<br />

Leopardi Filippo e Silvestre Gabriella<br />

il 01/10/2011;<br />

Crocetta Silvia e Piroli Franco<br />

il 02/10/2011;<br />

Buzzanca Antonello e Tulini Daniela<br />

il 07/10/2011;<br />

Burratti Mirta e Feleppa Daniele<br />

il 09/10/2011;<br />

Cannarsa Antonio e Ghirotto Ada<br />

il 22/10/2011;<br />

D’Aleo Monica e Gigli Federico<br />

il 22/10/2011.<br />

CI SONO ANCH’IO !<br />

Diverse famiglie di dipendenti del Governatorato sono state<br />

allietate in questo periodo dalla nascita di fi gli:<br />

Davide (18/05/2011) di Belloni Roberto;<br />

Stefano (13/09/2011) di Mariani Giuseppe;<br />

Irene (18/09/2011) di Terenzi Simone;<br />

Giuditta (18/09/2011) di Summaria Vincenzo;<br />

Valerio (19/09/2011) di Lisi Andrea;<br />

Andrea (29/09/2011) di Feroce Daniele;<br />

Davide (30/09/2011) di Carapellese Gabriele;<br />

Beatrice (07/10/2011) di Terenzi Massimiliano;<br />

Daniele (10/10/2011) di Caruso Federico;<br />

Valerio (11/10/2011) di Cittadini Claudio;<br />

Carlotta (17/10/2011) di Reggio Romano;<br />

Francesco (09/11/2011) di DI Loreto Fabio.<br />

NELLA LUCE DI GERUSALEMME CELESTE<br />

Con fede in “Cristo Gesù, che ha fatto risplendere la Vita<br />

e l’Immortalità per mezzo del Vangelo”, ricordiamo i familiari di alcuni colleghi:<br />

Fra’ Miguel Angel Mucci (15/09/2011) Vice Direttore Farmacia <strong>Vatican</strong>a;<br />

Campolattano Salvatore (11/11/2011) dipendente Servizi Tecnici;<br />

Romano Carlo<br />

(25/11/2011) dipendente Sanità ed Igene;<br />

De Angelis Antonietta (12/09/2011) madre di Sannibale Maurizio;<br />

Rosato Elena Regina (19/09/2011) madre di D’Onofrio Vittorio;<br />

Bevilacqua Fiorinda (24/09/2011) madre di Zito Sonia;<br />

Augimeri Elsa<br />

(24/09/2011) madre di De Franco Antonio;<br />

Fondi Anna<br />

(25/09/2011) madre di Oliverio Giancarlo;<br />

Gino<br />

(27/09/2011) padre di Falconetti Fabio;<br />

Valter<br />

(29/09/2011) padre di Squarcia Daniele;<br />

Rosati Irene<br />

(01/10/2011) madre di Ramacci Quirino;<br />

Marzioli Gabriela (12/10/2011) moglie di Picciaiola Roberto;<br />

Camilletti Anna (18/10/2011) madre di Dezi Massimo;<br />

Radames<br />

(23/10/2011) padre di Righetti Alfredo;<br />

Nazareno (25/10/2011) padre di Salvatori Ivano;<br />

Vignati Criseide (25/10/2011) madre di Enzo Sammarco;<br />

Galli Nadia<br />

(31/10/2011) madre di Giulii Capponi Andrea;<br />

Mario<br />

(16/11/2011) padre di Basili Danilo;<br />

Deiana Antonia (16/11/2011) madre di Caredda Emilio;<br />

Nannini Teresa (25/11/2011) madre di Colonna Massimo.<br />

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