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Anno V - Numero 5 - Vatican City State

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11 dicembre 2011<br />

Giovanni di<br />

Pietro detto<br />

“lo Spagna”.<br />

Particolare<br />

della Natività<br />

e arrivo dei<br />

Magi.<br />

Pinacoteca<br />

<strong>Vatican</strong>a<br />

(segue dalla prima pagina)<br />

Per il resto la mia vita non trascorre in<br />

un’oasi di “dolce far niente”, che sarebbe in<br />

realtà una gran noia. Non mi mancano impegni<br />

di Curia o pastorali, la corrispondenza e<br />

le visite. Mi aiuta nel nuovo lavoro d’uffi cio il<br />

Comm. Lino Fantinel, a tutti Voi ben noto, già<br />

segretario particolare alla Presidenza del Governatorato,<br />

ora in meritata pensione, il quale<br />

mi dedica quattro mattine della settimana; e<br />

mi assistono in casa, per le esigenze della vita<br />

quotidiana, due Suore vietnamite, Suor Teresa<br />

e Suor Maria, sempre sorridenti ed ospitali verso<br />

tutti. Nonostante i vari impegni, mi rimane<br />

un po’ di tempo per me, e mi serve per prendere<br />

in mano gli antichi libri di scuola e ripassare<br />

così alcune “nozioni di base”, alquanto impallidite<br />

con il passar degli anni. Non è – come<br />

si suol dire – un impegno di alta cultura, ma,<br />

oltre a rinfrescarmi le idee, mi fa anche sentire<br />

più giovane. E questo non è un brutto sentimento<br />

(soprattutto per chi non lo è più).<br />

Ecco dunque ciò che fa, come vive<br />

l’Emerito. Per vero, tutto questo discorso – che<br />

sono stato indotto a farvi per la richiesta di un<br />

editoriale, partita dai Superiori del Governatorato<br />

e trasmessami dalla gentilissima Arch.<br />

Barbara Cappellato, nuova Capo-redattrice<br />

di questo “Foglio di varia “‘<strong>Vatican</strong>ità’” – non<br />

è che un pretesto per dirvi che vi sono sempre<br />

vicino. E più che mai lo sono ora, che entriamo<br />

nel clima del tempo natalizio, tempo, per<br />

antonomasia, di amicizia.<br />

Il tempo di Natale è infatti<br />

un tempo di amicizia.<br />

Non v’è bisogno di dimostrarlo.<br />

Tutti lo sappiamo, lo<br />

sentiamo. Ma val la pena<br />

di ricordare la vera ragione<br />

per cui il tempo natalizio<br />

è tempo di amicizia. La<br />

ragione l’hanno cantata<br />

gli Angeli, con alta e dolcissima<br />

melodia, sulla capanna<br />

di Betlemme:<br />

“ Gloria a Dio e pace<br />

agli uomini che egli ama”.<br />

La Gloria di Dio, dice il<br />

grande Padre della Chiesa<br />

S. Ireneo di Lione, è l’uomo<br />

vivente. Proprio per portare<br />

la vita all’uomo, farlo vivere<br />

della vera vita, il Figlio di<br />

Dio si è fatto nostro fratello<br />

nell’umanità. Ha varcato<br />

l’infi nita distanza tra Dio e<br />

l’uomo, tra il Creatore infi nito<br />

ed eterno e l’uomo piccolo<br />

e mortale, e si è fatto nostro compagno,<br />

cammina con noi, ci parla amichevolmente,<br />

ci insegna – lui, la Sapienza del Padre, il Maestro!<br />

Con la vita e la parola ci indica come<br />

noi dobbiamo avvicinarci a Dio ed agli altri<br />

uomini, incominciando dai nostri familiari e<br />

dai nostri compagni di lavoro, per arrivare fi no<br />

agli ultimi, ai lontani, derelitti, soli: varcando la<br />

distanza materiale e spirituale che ci separa e<br />

tiene lontani dal nostro prossimo. E questa non<br />

è una grande distanza! Solo così noi possiamo<br />

diventare e dirci in verità fratelli fra di noi, fi gli<br />

del medesimo Padre, viventi della vera vita.<br />

Se la Gloria di Dio è l’uomo vivente, noi entriamo<br />

in quella Gloria, e la vediamo risplendere<br />

su di noi come sulla capanna di Betlemme,<br />

in quanto ci inseriamo nel disegno di vita<br />

dell’uomo, portato da Gesù, il Figlio di Dio e<br />

di Maria. Avvicinandoci anche noi agli altri in<br />

spirito di amicizia, diventiamo insieme costruttori<br />

di pace per gli uomini che Dio ama. Allora<br />

la Gloria di Dio illumina l’uomo, e si avvera il<br />

canto degli angeli: pace in terra!<br />

Questo dunque il mio augurio per il vostro<br />

Natale: sia la festa di una più vasta, più profonda,<br />

più vera amicizia, o anche di una ritrovata<br />

amicizia. Quale distanza posso abbreviare<br />

Farò il primo passo.<br />

Buon Natale!<br />

Il Vostro Presidente Emerito<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

S<br />

G<br />

4

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