Chirotteri_superato - Biodiversità - Provincia di Imperia
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I pipistrelli, che non sono affatto ciechi come vorrebbe una credenza popolare e anzi sono<br />
dotati <strong>di</strong> altri sensi più sviluppati per cacciare e orientarsi, utilizzano un sofisticato sistema <strong>di</strong><br />
percezione dell’ambiente circostante (ecolocalizzazione); si tratta <strong>di</strong> ultrasuoni (suoni ad alta<br />
frequenza non u<strong>di</strong>bili all’orecchio umano) che vengono emessi dalle narici o dalla bocca a<br />
seconda delle specie. Le onde, riflesse dagli ostacoli, sono captate dai pa<strong>di</strong>glioni auricolari e<br />
trasmesse al cervello, ove si traducono in una nitida immagine del contesto esplorato anche<br />
nel buio assoluto e permettono <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduare con precisione gli oggetti presenti nello spazio.<br />
Una parte delle emissioni sonore viene utilizzata per la comunicazione sociale: i suoni hanno<br />
significato territoriale, altri vengono utilizzati dai maschi nel periodo degli accoppiamenti per<br />
attirare le femmine, altri ancora costituiscono richiami volti a coinvolgere esemplari in azioni<br />
<strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbo contro predatori.<br />
La vegetazione, oltre ad attirare l’entomofauna presente, fornisce degli elementi guida<br />
in<strong>di</strong>spensabili per raggiungere gli habitat <strong>di</strong> caccia. I <strong>Chirotteri</strong>, infatti, si spostano dai rifugi<br />
<strong>di</strong>urni alle aree <strong>di</strong> alimentazione utilizzando, in particolare, gli elementi lineari del paesaggio<br />
come siepi, filari, corsi d’acqua.<br />
La maggior parte dei pipistrelli effettua spostamenti me<strong>di</strong> quoti<strong>di</strong>ani <strong>di</strong> oltre 5 km in<br />
con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> luce scarsa (o assente) e tali riferimenti territoriali consentono loro una<br />
navigazione più sicura. I Rinolofi utilizzano come aree <strong>di</strong> caccia le campagne alberate, spesso<br />
appesi ad un ramo in attesa della preda, e necessitano <strong>di</strong> coltivi tra<strong>di</strong>zionali, alternati a filari <strong>di</strong><br />
alberi e siepi; gli Orecchioni e le Nottole ricercano aree <strong>di</strong> caccia ai margini degli ambienti<br />
forestali o lungo i viali alberati.<br />
Molto importanti sono le zone umide, con una ricca vegetazione ripariale, come i corsi<br />
d’acqua, gli stagni e i laghi, utilizzati sia come aree <strong>di</strong> caccia <strong>di</strong> insetti e <strong>di</strong> larve acquatiche,<br />
sia come punti <strong>di</strong> abbeverata. Infatti, generalmente, l’abbeverata è la prima azione compiuta<br />
dal pipistrello, all’inizio dell’attività serale, al fine <strong>di</strong> reintegrare le per<strong>di</strong>te idriche subite<br />
durante il riposo <strong>di</strong>urno.<br />
Le specie legate agli ambienti acquatici hanno anche la capacità <strong>di</strong> alimentarsi con piccoli<br />
pesci, come recentemente <strong>di</strong>mostrato per il Vespertilio <strong>di</strong> Daubenton e il Vespertilio <strong>di</strong><br />
Capaccini, catturati sul pelo dell’acqua con l’ausilio dell’uropatagio.<br />
La composizione della <strong>di</strong>eta, le tecniche <strong>di</strong> caccia adottate e gli habitat <strong>di</strong> foraggiamento<br />
contribuiscono a <strong>di</strong>fferenziare l’ecologia delle <strong>di</strong>verse specie.<br />
Le tecniche <strong>di</strong> foraggiamento sono strettamente correlate con il tipo e la frequenza delle<br />
emissioni <strong>di</strong> ultrasuoni. Alcuni ricercatori hanno messo in evidenza le relazioni esistenti tra la<br />
struttura delle vocalizzazioni, la morfologia dell’ala e l’ecologia dei pipistrelli. La strategia<br />
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