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Dicembre - San Pier Giuliano Eymard

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Mi avvicino, do un’occhiata alle letture e non nascondo il disappunto<br />

(liturgico) nel constatare che il “libro delle letture” è dell’anno B.<br />

«Signora, siamo nell’anno A...». «Andiamo, Reverendo, - interrompe<br />

la sacrestana, senza riguardi per la mia seria e raffinata competenza<br />

liturgica - non vada troppo per il sottile: due parole, e la predica<br />

andrà bene lo stesso!». La mia fede (quasi incrollabile) nella parola<br />

di Dio e nel Lezionario (anno A) poteva traballare!... Credo di non<br />

aver pensato seriamente, in quel frangente, alla unità profonda fra<br />

Parola e Lezionario, fra l’autorivelarsi di Dio e l’importanza<br />

significante di un libro, posto in onore - e bello! - davanti a coloro<br />

che in ogni celebrazione liturgica sanno e devono accogliere quella<br />

autorivelazione con rispetto, con fierezza, con risposta piena<br />

d’entusiasmo. Già, l’entusiasmo (o lo stupore): a partire dal lettore<br />

che “acclama” per primo («Parola di Dio!», e non «È parola di Dio»!).<br />

Avviene, purtroppo, di imbattersi in Lezionari unti e sdruciti; di vedere<br />

lettori (salmisti e presbiteri) trattarli e portarli alla stregua di libri<br />

qualsiasi o di oggetti scaricati della loro pregnanza liturgica: quale<br />

animatore non sa che un conto è “prendere fra le mani” il libro<br />

liturgico fuori della celebrazione e un conto è “tenerlo fra le mani”<br />

durante? Si deve “onore” al Lezionario (in particolare,<br />

all’Evangeliario) anche con una maggior frequenza del rito<br />

processionale, specialmente all’inizio della celebrazione e prima<br />

della proclamazione del Vangelo, con suono e canto di acclamazione<br />

più prolungato e solenne. Non è bizantinismo elevarlo verso l’alto<br />

ed incensarlo, mentre tutta l’assemblea acclama: Dio è “lì” e da<br />

quel “Sinai” parla al suo popolo!<br />

Lungi da me, allora, il pensiero che qualche lettore/lettrice (poco...<br />

ben provveduto/a) all’ambone legga la parola di Dio sul foglietto<br />

della Messa! Ma è fuori dubbio che questo non capiterà più, ora che<br />

il Concilio Vaticano II veleggia in direzione del suo 50°! Non è chi<br />

non veda che alla base del miglior “trattamento” del Lezionario sta<br />

la più alta considerazione del “miglior” libro: la Bibbia - il meglio<br />

dei libri -, che certamente non manca fra i molti o i pochi che<br />

<strong>Dicembre</strong> 2004 4

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