Dicembre - San Pier Giuliano Eymard
Dicembre - San Pier Giuliano Eymard
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Il Natale di Gesù<br />
e il Natale dei doni<br />
Sono state tante le luci che hanno illuminato il mio cuore di<br />
sacerdote nel cammino, lungo lungo, della Benedizione natalizia<br />
anche quest’anno.<br />
Dico le “luci”, perchè pur in mezzo all’oscurità che mi avvolgeva di<br />
sera in sera (dalle 18 alle 21) ritornando vedevo e avvertivo dentro di<br />
me quasi dei piccoli raggi di luce di verità, di semplicità, di<br />
innocenza, di amore che rendevano sempre più leggero e piacevole<br />
il mio passare di casa in casa. Così mi è rimasta nel cuore la<br />
risposta di un ragazzino di sette anni. Diceva: davvero c’è una<br />
differenza grande tra il Babbo Natale e Gesù, infatti Babbo Natale<br />
porta i doni, Gesù porta l’amore! Folgorante!<br />
I doni si portano un giorno, l’amore lo porti tutti i giorni.<br />
Il Natale non cambia lo stile di un giorno, tende a cambiare lo stile di<br />
tutti i giorni che è “il prendersi a cuore” come Dio si è preso a cuore<br />
questa povera terra.<br />
A volte sono proprio i piccoli, gli ultimi, ad insegnare le verità più<br />
profonde!<br />
L’unico, vero, grande e<br />
insostituibile dono del Natale<br />
per i Cristiani è solo Lui:<br />
GesùCristo.<br />
Poveri noi se lo cerchiamo in<br />
altre cose il Natale, poveri noi<br />
se ce lo lasciamo rubare da<br />
mille altre distrazioni e<br />
illusioni...poveri noi se non<br />
abbiamo neppure più il<br />
coraggio di fermarci qualche<br />
istante a contemplarlo e<br />
adorarlo nei nostri Presepi!<br />
Quest’anno, lo voglio ricordare a me e a tutti voi, è l’ Anno<br />
dell’Eucaristia, l’anno che, meglio ancora, può spiegare il rapporto<br />
tra Natività, Eucaristia e ...Betlemme che etimologicamente vuol<br />
proprio dire: Casa del Pane.<br />
1 <strong>Dicembre</strong> 2004
E’ il Pane Eucaristico prefigurato in quel piccolo corpicino proprio<br />
nato nella povertà e semplicità della notte <strong>San</strong>ta di Betlemme.<br />
- E’ lo stesso Gesù che noi accogliamo in ogni <strong>San</strong>ta Messa!<br />
- E’ lo stesso nostro Salvatore che entra nella nostra vita e<br />
diventa una cosa sola con noi in ogni Celebrazione<br />
Eucaristica.<br />
- E’ lo stesso bambino, forestiero, rifiutato, ignorato a<br />
Betlemme che oggi, in ogni Eucaristia ci domanda di<br />
lasciarlo entrare, ci chiede di essere ospitato e accolto,<br />
riscaldato e sfamato, ascoltato e visitato in tantissime<br />
persone, fratelli e sorelle, piccoli e anziani che ci richiamano<br />
alla Presenza viva , concreta e continua di Gesù vivente nel<br />
nostro prossimo.<br />
Quale Natale più vero di quello di quest’ANNO EUCARISTICO?<br />
Che ci sia posto per Lui anche nel nostro cuore...e che la nostra<br />
“Accoglienza Eucaristica” non si limiti al Natale del 25 dicembre, ma<br />
possa prolungarsi e continuare in ogni Celebrazione dell’Eucaristia e<br />
della vita quotidiana.<br />
p. Gianfranco<br />
parroco<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 2
CONOSCERE MEGLIO LA LITURGIA<br />
“Leggi nel nome del Signore”<br />
Da qualche parte qualcuno (fra il sorpreso e l’ironico) ha scritto<br />
che, al termine della celebrazione eucaristica, oggi il celebrante<br />
potrebbe congedare l’assemblea dicendo: «La Messa “fai da te” è<br />
finita: andate in pace!» Diamogli addosso a questo signore, dicendo<br />
che ha torto marcio? L’impressione è che (a fin di bene, suvvia!) nel<br />
celebrare la liturgia molto, qua e là, vada proprio nella direzione del<br />
“fai da te”. Sono certo: tu, che mi stai leggendo, non fai (tutto) da<br />
te. Siamo convinti che la liturgia è un grande “dono” di Dio, da<br />
accogliere e da gestire secondo regole proprie: osservandole, e<br />
lasciandoci “portare” dall’azione liturgica, Dio giunge a noi e noi ci<br />
affacciamo al Mistero, nel quale gratuitamente veniamo introdotti.<br />
La parola di Dio, per esempio: la Chiesa, nella celebrazione<br />
liturgica, ce la consegna «nel nome del Signore». Nel rito<br />
ambrosiano, prima di proclamare la Parola, il lettore si rivolge al<br />
celebrante che gli dice, appunto: «Leggi nel nome del Signore».<br />
Dio stesso viene a parlarci con l’efficacia del suo” dire” che, nella<br />
ritualità liturgica, agisce con fortezza e incide con tenerezza nella<br />
vita dei membri dell’assemblea. Dove la troviamo nella liturgia questa<br />
Parola, efficace come una «spada a doppio taglio» (Eb 4,12) e<br />
suadente «come un vento leggero» (cfr I Re 19,12)? Da dove essa<br />
viene proclamata, offerta a tutti da Colui che in Gesù si è fatto<br />
parola-carne? Da dove... Sia venia all’interruzione. Mi sovviene un<br />
grazioso ricordo. Un pomeriggio domenicale mi recai a celebrare<br />
la Messa in un paesetto di montagna: la chiesa ancora deserta, con<br />
una signora che aveva tutto il fare della sacrestana solerte nel<br />
sistemare le sedie, l’altare e il Lezionario.<br />
3 <strong>Dicembre</strong> 2004
Mi avvicino, do un’occhiata alle letture e non nascondo il disappunto<br />
(liturgico) nel constatare che il “libro delle letture” è dell’anno B.<br />
«Signora, siamo nell’anno A...». «Andiamo, Reverendo, - interrompe<br />
la sacrestana, senza riguardi per la mia seria e raffinata competenza<br />
liturgica - non vada troppo per il sottile: due parole, e la predica<br />
andrà bene lo stesso!». La mia fede (quasi incrollabile) nella parola<br />
di Dio e nel Lezionario (anno A) poteva traballare!... Credo di non<br />
aver pensato seriamente, in quel frangente, alla unità profonda fra<br />
Parola e Lezionario, fra l’autorivelarsi di Dio e l’importanza<br />
significante di un libro, posto in onore - e bello! - davanti a coloro<br />
che in ogni celebrazione liturgica sanno e devono accogliere quella<br />
autorivelazione con rispetto, con fierezza, con risposta piena<br />
d’entusiasmo. Già, l’entusiasmo (o lo stupore): a partire dal lettore<br />
che “acclama” per primo («Parola di Dio!», e non «È parola di Dio»!).<br />
Avviene, purtroppo, di imbattersi in Lezionari unti e sdruciti; di vedere<br />
lettori (salmisti e presbiteri) trattarli e portarli alla stregua di libri<br />
qualsiasi o di oggetti scaricati della loro pregnanza liturgica: quale<br />
animatore non sa che un conto è “prendere fra le mani” il libro<br />
liturgico fuori della celebrazione e un conto è “tenerlo fra le mani”<br />
durante? Si deve “onore” al Lezionario (in particolare,<br />
all’Evangeliario) anche con una maggior frequenza del rito<br />
processionale, specialmente all’inizio della celebrazione e prima<br />
della proclamazione del Vangelo, con suono e canto di acclamazione<br />
più prolungato e solenne. Non è bizantinismo elevarlo verso l’alto<br />
ed incensarlo, mentre tutta l’assemblea acclama: Dio è “lì” e da<br />
quel “Sinai” parla al suo popolo!<br />
Lungi da me, allora, il pensiero che qualche lettore/lettrice (poco...<br />
ben provveduto/a) all’ambone legga la parola di Dio sul foglietto<br />
della Messa! Ma è fuori dubbio che questo non capiterà più, ora che<br />
il Concilio Vaticano II veleggia in direzione del suo 50°! Non è chi<br />
non veda che alla base del miglior “trattamento” del Lezionario sta<br />
la più alta considerazione del “miglior” libro: la Bibbia - il meglio<br />
dei libri -, che certamente non manca fra i molti o i pochi che<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 4
custodiamo accuratamente in casa nostra. Li amiamo tutti: ma uno,<br />
più degli altri. Il solito sapiente orientale mi sussurra: «lo domando<br />
al cielo nient’altro che una casa piena di libri e un giardino pieno di<br />
fiori» (Confucio). Intenda, chi ha orecchie.<br />
Monsignor Giancarlo Boretti<br />
(responsabile dell’Ufficio Diocesano<br />
della Liturgia e del Canto sacro)<br />
Parrocchia S. <strong>Pier</strong> <strong>Giuliano</strong> <strong>Eymard</strong><br />
AVVENTO 2004<br />
… e l’attesa si fece preghiera<br />
Sabato 11 dicembre - ore 21<br />
Concerto “Aspettando Natale”<br />
Con la partecipazione<br />
del Maestro<br />
“Marco Doni”<br />
della orchestra d’archi<br />
“Hornpipe”<br />
della corale<br />
“Cantemus Domino”<br />
Direttore: Giovanni Iazzarelli<br />
Organista: Armando Nicoli<br />
Verranno eseguite musiche e brani di:<br />
Leon Boëllmann (1862-1897)<br />
Henry Purcell (1659-1695)<br />
Franz Joseph Haydn (1732-1809)<br />
Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791).<br />
INGRESSO LIBERO<br />
5 <strong>Dicembre</strong> 2004
Continua l’esposizione del significato simbolico che hanno<br />
assunto alcuni fiori nelle celebrazioni e nella liturgia cristiana,<br />
tratto da “fiori dei santi”, testi di Salvatore Domolo.<br />
La palma<br />
La palma Phoenix è un albero<br />
caratteristico delle zone calde e<br />
desertiche.<br />
Tra le sette piante della Terra<br />
Promessa (Dt8,7-8), la palma è<br />
evocata dal miele che scorre nella<br />
nuova terra; dal succo dei datteri,<br />
infatti, si produceva questo miele,<br />
nutrimento prezioso e delizioso<br />
per i popoli nomadi.<br />
Pianta di straordinaria bellezza ed utilità, in quanto si utilizza in tutte<br />
le sue parti, era considerata nell’ antichità simbolo di bellezza, di<br />
fecondità, di vitalità, di vittoria e di resurrezione.<br />
Tutti questi significati si ritrovano anche nelle simbologie e nelle<br />
ritualità bibliche: l’uomo giusto è paragonato ad una palma che cresce<br />
rigogliosa lungo i corsi d’acqua (Sal 92, 13); la sposa e lo sposo del<br />
Cantico sono paragonati alla bellezza e alla fecondità di questa pianta<br />
(Ct 5, 11; 7,8); le pareti del Tempio di Gerusalemme erano decorate<br />
con palme (1Re 6,29) così come sarà il tempio futuro ed eterno<br />
(Ez 40,16; 41,18). La festa ebraica delle Capanne, raccontata in Lv<br />
23, 40, presentava rami di palma per benedire Dio come espressione<br />
di rinascita e vittoria, in quanto, questa celebrazione, ricordava la<br />
fine dell’esodo e l’arrivo nella Terra Promessa.<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 6
Il significato messianico, preannunciato nel salmo 118, “...<br />
Benedetto colui che viene nel nome del Signore... Date inizio alla<br />
cerimonia con palme fino ai lati dell’altare” (vv. 25-27), trova il<br />
suo compimento nell’entrata regale di Gesù in Gerusalemme; in<br />
quella occasione, il popolo anticipò la festa delle Capanne, che si<br />
celebrava in ottobre, benedicendo Dio con i rami di palma, per<br />
indicare la fine dell’esodo e l’avvio della definitiva Terra promessa:<br />
il Regno dei cieli.<br />
Gesù, salutato con le palme, diventa la palma della vittoria, della<br />
regalità e della resurrezione, preannunciando la nuova terra: “Io sono<br />
la Resurrezione e la Vita...” (Gv ll,25).<br />
Nell’Apocalisse, la visione di “una moltitudine immensa di ogni<br />
nazione, razza, popolo, lingua” che portava nelle mani rami di palme,<br />
indica il popolo dei salvati, di coloro che hanno ricevuto l’Albero<br />
della Vita, Gesù Cristo, e quindi celebrano la festa delle Capanne<br />
per l’eternità, perché la vittoria e la salvezza di Dio si sono realizzate<br />
per sempre, grazie al sangue sparso dell’Agnello.<br />
Per questo motivo i martiri sono raffigurati con la palma tra le mani,<br />
segno di vittoria, di regalità e di sconfitta della morte; come la palma,<br />
infatti, è indistruttibile perché risorge dalle sue stesse ceneri, così<br />
il martire risorge, con Cristo, alla vita eterna.<br />
Nella Leggenda aurea si narra della palma come annuncio, alla<br />
Madonna della sua salita al cielo; l’angelo Gabriele, infatti, tornò<br />
da Maria per consegnarle un ramo di palma come annuncio della<br />
sua prossima assunzione.<br />
.<br />
7 <strong>Dicembre</strong> 2004
Piccola cronaca di catechesi attiva<br />
UNA GIORNATA DI RITIRO:<br />
L’ASSEMBLEA DI TUTTI I POPOLI<br />
Ore dieci: in pochissimi minuti il salone dell’Oratorio è invaso da frugoletti e<br />
genitori che si dispongono in semicerchio attorno ad una immagine che<br />
rappresenta Gesù nel quartiere, una tavola addobbata come altare, due<br />
lampade… un tappeto. Che succede? E’ l’inizio del ‘ritiro spirituale’ per i<br />
ragazzi di IV e si inizia con un ascolto della parola, figli e genitori assieme.<br />
Mentre il canto “Oggi è festa per noi” esplode, due ragazzi entrano<br />
lentamente con le lampade accese, seguiti da un papà che porta, tenendola<br />
in alto, la Bibbia; arrivano all’altare e depongono lampade e Libro sull’altare.<br />
P. Giuseppe saluta e accoglie tutti invitando a mettersi a disposizione del<br />
Signore che ci vuole parlare. Il salmo responsoriale con il ritornello cantato<br />
ci invita ad ‘entrare’ nel tempio con il cuore puro e la mente sgombra…<br />
esplode l’Alleluia e la proclamazione del vangelo è seguita con silenzio<br />
profondo da tutti. La riflessione che segue è un dialogo tra sacerdote e<br />
ragazzi… i genitori ogni tanto danno segni di assenso… si termina con<br />
due-tre intenzioni libere, il padre nostro e la benedizione… Congediamo i<br />
genitori dando loro appuntamento per le ore 15,15.<br />
Break di danze e gioco dello scalpo<br />
Riprendiamo le attività con il lancio del tema: IL SIGNORE PREPARERA’<br />
SUL MONTE SANTO UN BANCHETTO DI GRASSE VIVANDE E<br />
SONO INVITATI A MENSA TUTTI I POPOLI DELLA TERRA.<br />
Una parola! Con una ventina di piccoletti dove andiamo? Come<br />
facciamo a costruire questa ‘icona dei popoli‘? Giuseppe, non ti<br />
scoraggiare… i piccoli sono capaci di tutto! Va bene, facciamo quattro<br />
gruppetti: ad ogni gruppetto la consegna: scegliete il popolo che volete,<br />
pensate ad un saluto di presentazione e ad un messaggio da dare agli<br />
altri popoli e caratterizzatevi, vestendovi, truccandovi… sturate la<br />
creatività!<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 8
Le quattro stanze diventano ‘laboratori’… inizialmente c’è disagio ma poi si<br />
ingrana e quando P. Giuseppe chiama a tavola perché la pasta è pronta… il<br />
lavoro è ancora in alto mare! Non importa, si riprenderà dopo, intanto stiamo<br />
assieme per il pranzo nella sala-bar: E poi? Liberi di giocare, scorazzare…<br />
inventare. Non ci siamo accorti, ma sono già le 14,30… bisogna che ognuno<br />
riprenda in mano le fila del lavoro, e allora tutti ai propri posti per i ritocchi<br />
finali… i genitori stanno per arrivare, mi raccomando!<br />
Davvero l’assemblea dei popoli è stata ‘magica’… i genitori c’erano quasi<br />
tutti, in semicerchio a contemplare la scena del mattino, sul palco, ma con<br />
davanti un enorme globo terrestre… inizia la sfilata dei popoli che sono<br />
accolti con battimani fragorosi e poi ognuno presenta il suo numero…<br />
Non è possibile descrivere le emozioni dei piccoli e dei grandi, l’effetto di un<br />
travestimento immediato e di grande effetto, l’inventiva nel saluto e nel<br />
messaggio… davanti a noi sono apparsi degli incredibili cinesi, egiziani,<br />
tedeschi, romani… i messaggi sono penetrati nel cuore, tanto che non si<br />
sono trovati neanche più i fogli su cui erano segnati… un dialogo spontaneo<br />
con gli interventi di alcuni genitori ci è servito ad evidenziare i contenuti di<br />
una Eucaristia che è banchetto a cui tutti sono invitati. Ultimo atto una bella<br />
merenda assieme e un ‘arrivederci’ al prossimo ritiro ancora con ‘genitori e<br />
figli ’ a scoprire i valori della Eucaristia celebrata e vissuta. Alla prossima, a<br />
fine gennaio!!!<br />
Per Renata, Angela, Gaia, Giacomo, Matteo e P. Giuseppe la giornata non<br />
è conclusa, c’è da fare ordine nelle stanzette e cucina… ma c’è anche voglia<br />
di dirsi: è stato bello! Sì gli occhi sono luminosi per un’intima contentezza…<br />
vale la pena passare una domenica così… ci si stanca ma i ragazzi ti ripagano<br />
splendidamente.<br />
Il cronista ospg<br />
9 <strong>Dicembre</strong> 2004
1° GENNAIO 2005<br />
XXXVIII GIORNATA MONDIALE DELLA PACE<br />
“Non lasciarti vincere dal male,<br />
ma vinci il male con il bene.”<br />
(Rm 12,21)<br />
Il Messaggio del <strong>San</strong>to Padre Giovanni Paolo II per la 38ª Giornata Mondiale<br />
della Pace, che si celebrerà il 1° gennaio 2005, sarà dedicato al seguente<br />
tema: “Non lasciarti vincere dal male, ma vinci con il bene il male” (Rm 12,21).<br />
Il tema intende sollecitare una presa di coscienza sul male come causa e<br />
fonte di conflitti e guerre e, nello stesso tempo, sul legame inscindibile tra il<br />
bene morale e la pace. La pace è, infatti, un bene che si presenta come il<br />
frutto di scelte ispirate al bene e orientate al bene. Il Messaggio si proporrà di<br />
sollecitare tutti quei comportamenti che siano improntati all’esercizio di una<br />
responsabilità, personale e collettiva, che ha nella volontà di ricercare il bene<br />
una sua peculiare caratteristica.<br />
La considerazione del bene morale si apre anche ad una piena valorizzazione<br />
di uno dei principi più rilevanti della dottrina sociale della Chiesa: il principio<br />
del bene comune universale. Il bene morale è il presupposto per dare<br />
concretezza al bene comune, e la realizzazione del bene comune ha tra i suoi<br />
obiettivi quello di strutturare gli assetti sociali, economici e politici, nazionali e<br />
internazionali, nella prospettiva della pace.<br />
Non mancherà nel Messaggio un riferimento al tema dei beni materiali che la<br />
dottrina sociale tratta lasciandosi guidare dal principio della destinazione<br />
universale degli stessi. È un dato consolidato nel Magistero sociale di Giovanni<br />
Paolo II la stretta connessione tra diritto allo sviluppo e diritto alla pace.<br />
In questa prospettiva, una responsabilità capace di lasciarsi permeare dalla<br />
volontà di ricercare il bene e di fuggire il male non può non prendere in<br />
considerazione i tanti problemi sociali ed economici che gravano sulla vita dei<br />
popoli – disuguaglianze, privazioni di ogni genere, ingiustizie diffuse,<br />
insicurezza…. –, nella ricerca, decisa e solerte, di trovare una soluzione ad<br />
essi improntata all’equità e alla solidarietà. Il Messaggio del <strong>San</strong>to Padre avrà<br />
lo scopo di impegnare tutti a ricercare la strada del bene come la strada più<br />
sicura e veloce per giungere alla pace.<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 10
L’angolo del catechista<br />
Continua la pubblicazione di alcune riflessioni che riguardano il<br />
catechismo. Ci auguriamo che possano essere di ausilio per coloro<br />
che a qualsiasi titolo si trovino coinvolti in questa attività: genitori, figli,<br />
catechisti...<br />
Il dono<br />
Il Cristianesimo si presenta<br />
con una possente originalità.<br />
Non è una delle tante scelte<br />
possibili al<br />
delle religioni.<br />
«supermarket»<br />
1 È l’incontro con un Amico che porta un’idea di Dio sconvolgente<br />
e si fa garante della verità. Gesù non è semplicemente un campione<br />
d’umanità vissuto in un’epoca storica. È vivente e operante, oggi.<br />
2 È un modo unico di concepire la bellezza, la grandezza, il<br />
grado di valore assoluto della vita. La vita è il grande dono di<br />
Dio Creatore, valore fondamentale che esige perciò rispetto<br />
assoluto in sé e negli altri.<br />
3 Rompe il guscio di un’esistenza destinata alla morte e apre<br />
un orizzonte impensabile. Il primo dono della fede è quello di una<br />
speranza radicale che illumina tutta l’esistenza.<br />
4 Fornisce un’identità forte, un sistema di valori coerente.<br />
L’ambiente in cui vivono molti ragazzi oggi è disgregante. La fede<br />
consolida, indica punti di riferimento, orienta l’essere umano. Mostra<br />
la linea di distinzione tra bene e male. E tutto senza mai ledere in<br />
nulla la libertà dell’individuo, a cui viene lasciata la decisione finale.<br />
In modo misterioso ma reale.<br />
11 <strong>Dicembre</strong> 2004
5 Assegna una missione. La vita diventa una chiamata per un<br />
compito, non un caso o una combinazione di cromosomi. La vita è<br />
responsabilità.<br />
6 Prospetta una meta infinitamente esaltante. «Ama il prossimo<br />
tuo come te stesso». L’amore è l’essenza di Dio, il tessuto e la<br />
legge dell’esistenza.<br />
7 Dà un senso alla vita quotidiana anche alla sofferenza, alle<br />
perdite, allo scacco, alle lacrime.<br />
8 Inserisce in una comunità che sostiene, perdona, accoglie,<br />
incoraggia, conserva la Parola stessa di Dio.<br />
9 È benedizione. Vivere sentendosi «benedetti» è forza e sicurezza,<br />
anche nei momenti più bui. È sentire in ogni momento: «Sei un<br />
figlio amato e voluto da Dio Onnipotente, disposto a tutto perché tu<br />
non vada perduto».<br />
NON HA ALCUN SENSO PRIVARE I FIGLI DI UN DONO COME<br />
QUESTO.<br />
I genitori non possono però limitarsi a «mandare» i figli al<br />
catechismo. Devono fare la loro parte, che è la più importante. E<br />
come il dono della vita viene da Dio attraverso i genitori, così la fede<br />
viene da Dio attraverso i genitori e la Chiesa.<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 12
Come spiegare il significato del vivere in<br />
Monastero di clausura<br />
Ecco alcuni pensieri molto preziosi e utili in risposta a questa<br />
DOMANDA, suggerita da Suor Monica, monaca trappista del<br />
Monastero di VALSERENA (Pisa), in occasione della Giornata<br />
Mondiale per le Comunità claustrali femminili: domenica, 21<br />
novembre, solennità della presentazione al tempio della Beata<br />
Vergine Maria.<br />
“Qual’è, in mezzo a tutte le attività che caratterizzano la vita<br />
monastica, l’esperienza più vera e più profonda di una monaca?<br />
Perché una ragazza può ancora oggi lasciare tutto e chiudersi in<br />
un monastero? Che cosa cerchiamo? Queste le domande che<br />
spesso ci rivolgono. Se lasciamo tutto, è perché desideriamo molto,<br />
molto di più di quello che ci offriva la vita di prima. Cerchiamo il<br />
senso della vita, cerchiamo le riposte vere, quelle che si sentono<br />
solo nel silenzio del cuore e che si pagano con una ricerca<br />
appassionata quanto paziente. Non vogliamo accontentarci<br />
dell’effimero; siamo fragili come tutti, siamo bisognose come<br />
chiunque, ma vogliamo affidare il nostro desiderio di vita all’amico<br />
più fedele che abbiamo conosciuto, quello che non tradisce mai, il<br />
Signore Gesù. Venendo qui, abbiamo scoperto che non è<br />
necessario andare in Oriente per imparare la meditazione e la<br />
contemplazione, ma che abbiamo questi immensi tesori nella<br />
nostra tradizione cristiana e monastica, ormai divenuta sconosciuta<br />
ai più.<br />
Abbiamo sperimentato che la potenza della preghiera raggiunge<br />
tutti coloro che amiamo e valica gli oceani; sperimentiamo anche<br />
che i tempi e i disegni del nostro Dio non sono i nostri, ma che<br />
conviene fidarsi di Lui e seguirlo, più che cercare di piegarlo ai<br />
nostri progetti. Se tutto questo, per chi si sente chiamato, è una<br />
avventura affascinante, niente è facile, niente è scontato; venendo<br />
in monastero si inizia un vero e proprio cammino di crescita, di<br />
trasformazione, che può essere anche molto impegnativo e<br />
13 <strong>Dicembre</strong> 2004
doloroso. È un cammino di conoscenza di sé: il silenzio, la<br />
meditazione delle Scritture, la vita in comune senza possibilità di<br />
scappatoie, la guida di una maestra, ci conduce poco a poco a<br />
scoprire aspetti di noi stesse che non conoscevamo affatto, e che<br />
spesso non ci piacciono. Accettare la nostra verità, la nostra realtà,<br />
conoscerci alla luce di Dio - il che non si riduce affatto a una<br />
semplice conoscenza psicologica - è la base indispensabile per<br />
scoprire in noi, con la Sua grazia, possibilità sempre nuove per<br />
arrivare a conoscere Lui, e a comprendere la Sua volontà su di<br />
noi.<br />
La conoscenza di noi stesse e la conoscenza di Dio sono poi<br />
l’elemento sul quale può innestarsi e crescere l’amore. Conoscere<br />
Dio e imparare ad amare, non sono due cose diverse. Conoscere<br />
il suo amore è possibilità di amare tutti e tutto. È facile tutto questo?<br />
No. Presuppone sempre una lotta, la lotta contro l’egoismo, contro<br />
tutto quello che ci impedisce di amare. Una lotta che non ci dà mai<br />
tregua. C’è una domanda che spesso ci rivolgono i visitatori: “Ma<br />
voi, non vi annoiate a stare sempre qui dentro?”. Sempre a questa<br />
domanda mi sono cascate le braccia: “E ora, come faccio a<br />
spiegarglielo?”.<br />
Si annoia chi si sprofonda nella materia, e ha sempre bisogno di<br />
nuovi incentivi e nuovi stimoli. Si annoia chi percorre il mondo alla<br />
superficie, e alla fine non ha più nulla da scoprire.<br />
Ma chi si inoltra nelle vie dello spirito, si trova di fronte a panorami<br />
sempre nuovi e del tutto imprevedibili, e a sfide anche troppo<br />
impegnative. Insomma, chi segue il Signore, nel monastero come<br />
in una missione, si trova coinvolto in una avventura da levare il<br />
fiato, come quelle di Paolo e degli altri Apostoli negli Atti; o,<br />
passando dal campo della storia della Salvezza a quello del<br />
simbolico, come le avventure dei medievali cercatori del <strong>San</strong>to<br />
Graal, o di Frodo e dei suoi compagni ne “il Signore degli anelli”:<br />
l’eterna, appassionante, cosmica avventura di chi impegna la<br />
propria vita nella ricerca del Bene e nella lotta contro il Male.<br />
Suor Monica”<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 14
Come avete avuto modo di leggere sul giornalino del mese di<br />
novembre, la missione di Padre Nino, e non solo la sua, è stata<br />
devastata dall’arrivo delle cavallette rosse.<br />
E’ di questi giorni la lettera di Padre Nino, che trovate pubblicata qui<br />
di seguito, in cui fotografa con la fredda realtà delle cifre la situazione,<br />
piuttosto grave, che si è venuta a creare nei villaggi della sua parrocchia.<br />
Come ogni anno vi vogliamo proporre un gesto per<br />
L’AVVENTO DI CARITA’<br />
un gesto di solidarietà verso i fratelli che in questo momento sono in<br />
difficoltà.<br />
Domenica 12 dicembre 2004 verrà effettuata una raccolta a favore<br />
della missione di Padre Nino a Koudiadiene.<br />
Sperando, come sempre nella vostra generosità, vi aspettiamo<br />
numerosi.<br />
Caritas Parrocchiale<br />
15 <strong>Dicembre</strong> 2004
PARROCCHIA ST. PIERRE JULIEN EYMARD<br />
- KOUDIADIENE -<br />
Rapporto della riunione del Comitato Parrocchiale<br />
della Caritas<br />
Koudiadiène 23 ottobre 2004<br />
Il Comitato Parrocchiale della Caritas si è riunito sabato 23 ottobre<br />
2004, per valutare la situazione dopo il passaggio delle cavallette e<br />
in risposta alla domanda della Caritas Diocesana.<br />
Per quanto riguarda la parrocchia di Koudiadiène, i delegati dei vari<br />
villaggi non possono far altro che constatare che tutti i villaggi sono<br />
stati interessati e colpiti dal fenomeno con uguale livello di gravità.<br />
Vengono stimate a circa 4.500 ettari le terre colpite da questa<br />
calamità, di cui almeno 3.500 ettari di terre coltivate.<br />
I danni sono notevoli, perchè le culture di miglio, fagioli e<br />
pomodori sono stati distrutti al 100%.<br />
Per i campi di manioca si stima la perdita al 100% per i campi che<br />
sono stati piantati all’inizio di questa stagione. I campi piantati un<br />
anno fa potrebbero ancora riprendere, ma anche per questi la perdita<br />
sarà di almeno il 50%<br />
Anche per l’arachide, la rendita sarà fortemente al ribasso, perchè<br />
le culture sono state attaccate prima che il ciclo fosse completo e<br />
quindi non ancora a maturazione. Anche in questo caso ci si puó<br />
aspettare al massimo una rendita molto bassa (circa del 25%).<br />
Per quanto riguarda il numero di persone colpite dalla calamità<br />
possiamo dire che si tratta di tutta la popolazione della parrocchia.<br />
Infatti, anche coloro che godono di un lavoro retribuito, coltivano i<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 16
loro campi per arrotondare i salari e poter più facilmente far fronte<br />
alle esigenze delle loro famiglie.<br />
Sulla base dell’ultimo censimento effettuato, il numero di persone<br />
presenti sul territorio della parrocchia, mussulmani compresi, è di<br />
2.056 persone.<br />
Segnaliamo inoltre che nei dintorni del territorio della parrocchia<br />
ci sono villaggi interamente mussulmani, dove non abbiamo nessun<br />
piede a terra e di cui non possiamo dare cifre affidabili sul numero<br />
di persone, ma che sono stati colpiti dalla calamità allo stesso livello<br />
di gravità che i nostri villaggi.<br />
Koudiadiène 27/10/2004<br />
A titolo indicativo, anche noi, abbiamo cercato di valutare la<br />
“quantità” di miglio di cui ci sarebbe bisogno. Il miglio costituisce<br />
normalmente l’alimento base di uno dei pasti giornalieri.<br />
Quantità media (auspicabile) settimanale per famiglia (10 persone),<br />
per un pasto al giorno a base di miglio 17,5 kg<br />
Quantità settimanale di miglio necessaria per circa 250 famiglie<br />
4.375 Kg.<br />
Quantità annuale 227.500 kg.<br />
Anche le nostre stime sono certamente in eccesso rispetto alla<br />
realtà, perchè di fatto le famiglie non sempre dispongono della<br />
quantità “media” che sarebbe necessaria e auspicabile. Ognuno fa<br />
come puó con quello che ha!<br />
17 <strong>Dicembre</strong> 2004
Per i più piccini<br />
IL DONO DEL RAGNO<br />
Non tutti erano felici quando<br />
nacque Gesù. Un uomo era<br />
furioso e sconvolto. Il re Erode,<br />
che governava la Palestina per<br />
conto dei Romani, era morso da<br />
una dissennata gelosia. Aveva<br />
sentito dai Magi che a Betlemme<br />
era nato un re. Immaginò un piano<br />
feroce: uccidere tutti i bambini<br />
della città.<br />
I soldati di Erode portarono<br />
terrore e dolore in molte case<br />
felici.<br />
Giuseppe e Maria presero il Bambino Gesù e si incamminarono<br />
in fretta verso l’Egitto. La sera del primo giorno di fuga, stanchi ed<br />
affamati, cercarono rifugio in una grotta. Faceva freddo, tanto freddo<br />
che la terra era bianca di brina. La famigliola si sistemò come poté<br />
in un angolo. Stavano stretti stretti, per scaldarsi un po’. Di accendere<br />
un fuoco non si parlava nemmeno. Si sentivano in lontananza<br />
galoppare i cavalli dei soldati.<br />
Giuseppe e Maria credevano che nessuno li avesse visti. In realtà<br />
un testimone c’era. Un piccolo ragno che si dondolava attaccato ad<br />
un filo proprio all’entrata della piccola grotta. Quando il ragno vide<br />
il Bambino Gesù desiderò molto fare qualcosa per lui. Sapeva che<br />
tanti animali fortunati avevano potuto fargli il loro dono.<br />
Decise di fare la sola cosa che poteva fare un ragno: tessere la<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 18
sua tela di fronte all’entrata della caverna, per fare una bella e<br />
delicata tendina.<br />
Improvvisamente, lungo il sentiero venne un drappello di soldati<br />
di Erode. Cercavano il bambino per ucciderlo. Quando giunsero<br />
davanti alla grotta, stavano per entrare e perquisirla ma il comandante<br />
notò la ragnatela. La brina bianca l’aveva ricoperta e sembrata una<br />
serie di trine stese a chiudere l’entrata della grotta. “Lasciate stare”<br />
disse il comandante. “Non vedete che c’è una grossa ragnatela intatta?<br />
Se qualcuno fosse entrato nella grotta l’avrebbe certamente rotta!”.<br />
I soldati passarono oltre. Così un piccolo ragno salvò la vita a<br />
Gesù facendo l’unica cosa che sapeva veramente fare: tessere la<br />
sua ragnatela.<br />
Per questo ancora oggi mettiamo “baffi” e frange scintillanti sugli<br />
alberi di Natale e nelle case. I nastri scintillanti rappresentano i fili<br />
della ragnatela, bianca per la brina, indorati dai raggi della luna, che<br />
stavano sull’entrata della grotta sulla via dell’Egitto.<br />
E così ricordiamo il dono del piccolo ragno che salvò la vita a<br />
Gesù.<br />
Bruno Ferrero (tratto da “Proposta”)<br />
19 <strong>Dicembre</strong> 2004
Una bella notizia per la famiglia dei Padri Sacramentini<br />
NOMINA DEL VESCOVO DI CABANATUAN<br />
PHILIPPINES 8/11/2004 0:09<br />
Giovanni Paolo Il ha nominato vescovo della diocesi di Cabanatuan, nelle<br />
Filippine, monsignor Sofronio Aguirre Bancud, della congregazione del<br />
<strong>San</strong>tissimo Sacramento, finora vescovo titolare di Bida e ausiliare della<br />
medesima sede. Monsignor Bancud, originario di Atulayan, ha studiato teologia<br />
presso il Regional Major Seminary a Davao, in Mindanao, sede dove poi si è<br />
occupato della formazione dei novizi dei padri sacramentini. Dal 1993 al 2000<br />
ha lavorato a Roma, svolgendo gli incarichi di Consultore generale e Presidente<br />
della Commissione internazionale della formazione dei padri sacramentini.<br />
Tornato in patria, è diventato Superiore della Comunità della <strong>San</strong>ta Croce a<br />
Manila, e nel 2001 vescovo titolare di Bida ed ausiliare della diocesi di<br />
Cabanatuan.<br />
Suor Cristina Locatelli ci scrive...<br />
Carissimi amici della Via Valsesia,<br />
eccomi, prima di tutto per augurarvi un buon avvento, anche se voi, secondo il<br />
Rito Ambrosiano, è da un po’ che lo state vivendo, mentre per me è solo da<br />
qualche giorno, visto che non sono più nella diocesi di Milano. Poi buon Natale,<br />
sì perché può essere una buona festa nella misura in cui ci si è preparati bene.<br />
Il motivo per cui vi scrivo, poi è anche un altro, il raccontarvi brevemente come<br />
va la mia vita a Bergamo, nel mio nuovo impegno. Per ora va benissimo, sono<br />
nell’ufficio contabilità all’interno della Clinica <strong>San</strong> Francesco, dove sto cercando<br />
di mettere in atto tutte le mie conoscenze, ormai un po’ invecchiate e impolverate,<br />
di ragioneria ma fortunatamente mi trovo con cinque ragazze molto brave e<br />
che hanno soprattutto molta pazienza con me. Come previsto, al sabato e alla<br />
domenica vado in un oratorio alla periferia di Bergamo, dove mi trovo molto<br />
bene e non sono ancora riuscita ad abbandonare il pallone.<br />
State tranquilli che il mio ricordo per voi è sempre vivo, anche se non mi faccio<br />
sentire spesso, ma gli impegni sono sempre molti e ultimamente sono proprio<br />
aumentati. In questi ultimi giorni poi vi ho ricordato in modo proprio particolare,<br />
potrei dire uno ad uno, visto che mi sono incontrata con p. Domenico ed è<br />
stato proprio bello rivisitare e ricordare i bellissimi momenti vissuti insieme in<br />
oratorio, è stato quasi come rivedere un bellissimo film al rallentatore.<br />
Buon e santo Natale a tutti. Vi ricordo nella preghiera.<br />
Suor Cristina<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 20
Cronache di casa nostra<br />
Cordialissime felicitazioni alla neolaureata SILVANA GARINDO che,<br />
il 17 novembre 2004, ha conseguito la laurea in Economia e<br />
Amministrazione delle Imprese, discutendo la tesi col titolo:<br />
“Il cash management: il caso Alpha Riduttori S.p.A.”.<br />
presepi 2004<br />
Anche quest’anno proponiamo la Rassegna Parrocchiale dei<br />
Presepi fatti in famiglia.<br />
L’iscrizione si può fare comunicando il proprio cognome,<br />
indirizzo e telefono presso la segreteria parrocchiale nei giorni<br />
di martedì e giovedì dalle 9 alle 11 o di domenica mattina dopo<br />
la messa delle 10.<br />
Le famiglie verranno avvisate telefonicamente per la visita degli<br />
incaricati parrocchiali.<br />
Desiderate pubblicare le foto del vostro presepe sul sito<br />
parrocchiale?<br />
Nulla di più facile.<br />
Potete a vostra scelta:<br />
1) Inviarle tramite e-mail a: antonio@sanpiergiuliano.org<br />
2) Consegnarle presso la portineria di Valsesia 66 o presso<br />
la segreteria parrocchiale con l’indicazione “per Antonio<br />
Cavanna”.<br />
Per ogni presepio bastano 4/5 foto indicando nome e<br />
cognome... dell’artista.<br />
La documentazione verrà ritornata entro pochissimi giorni.<br />
Nel rispetto della privacy le foto pubblicate porteranno<br />
solamente il nome per esteso e le iniziali del cognome<br />
dell’autore come già fatto lo scorso anno.<br />
21 <strong>Dicembre</strong> 2004
Il teatro in Via Valsesia<br />
Sabato, 20 novembre<br />
nel salone dell’Oratorio<br />
di san <strong>Pier</strong> <strong>Giuliano</strong><br />
alla presenza di<br />
numeroso pubblico vi è<br />
stata la presentazione<br />
della commedia<br />
“Arsenico e vecchi<br />
merletti” presentata<br />
dalla compagnia “La<br />
Filanda” di Sesto san<br />
Giovanni”.<br />
Bravi gli attori, entusiasti di avere un salone pieno di spettatori<br />
venuti per ascoltarli ed applaudirli.<br />
Tutti i presenti erano contenti di avere un sabato diverso dal solito<br />
e in particolare gli anziani di via Valsesia hanno apprezzato il fatto<br />
che ci fosse uno spettacolo adatto a loro, divertente e gradevole. I<br />
più giovani, anche se meno numerosi, si sono divertiti perchè per<br />
loro era una commedia nuova.<br />
Il parroco al termine dello spettacolo ha confermato l’intenzione di<br />
ripetere, nei prossimi mesi, l’esperienza gradita a molti.<br />
Franco Scarlatti<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 22
“C’é bisogno di uno sport pulito che faccia crescere gli uomini”<br />
Dionigi Tettamanzi<br />
Il Cardinale scrive agli “sportivi, uomini veri”<br />
L’occasione è stata quella importante: la presentazione del libro<br />
“Sportivi uomini veri”, una raccolta di tutti, o quasi, i pronunciamenti<br />
dell’Arcivescovo in materia di sport, una vera antologia di riflessioni<br />
e suggerimenti per tutti coloro che, attraverso lo sport, intendono<br />
educare e contribuire alla crescita della persona umana.<br />
Un totale di 14 documenti divisi in tre grandi aree dove tutti sono<br />
chiamati in causa: dagli uomini e donne di sport, alle parrocchie e<br />
alle associazioni sportive, per finire con i sacerdoti impegnati in<br />
oratorio.<br />
Per tutti c’è una parola, un consiglio, un’amorevole sollecitazione<br />
insieme ad un chiaro monito più, volte ripetuto durante la<br />
presentazione del libro: “Non è l’uomo per lo sport, ma é lo sport<br />
per l’uomo”<br />
Mi preme invece raccontarvi alcune similitudini evangeliche che lo<br />
stesso Cardinale ha illustrato partendo da un termine comune in<br />
gergo sportivo ossia la parola “campo”. Certo, ai tempi di Gesù,<br />
tale vocabolo aveva un significato prettamente agricolo, tuttavia<br />
può aiutarci a comprendere alcune verità.<br />
Il Vangelo parla di un tesoro nascosto nel campo.<br />
Quel tesoro può a ragione simboleggiare le grandi potenzialità di<br />
ciascuno. Potenzialità che l’attività sportiva scopre, alimenta ed<br />
esalta. Certo, il tesoro va cercato, va coltivato e curato... questo il<br />
23 <strong>Dicembre</strong> 2004
nostro compito. Il Vangelo illustra anche una seconda situazione.<br />
Alla vista di un fico secco, infruttuoso da tempo, tutti si mostrano<br />
d’accordo nell’abbatterlo, solo Gesù consiglia di aspettare in attesa<br />
di una possibile ripresa. Ancora una volta, il testo evangelico<br />
diviene fonte di riflessione: la fatica di aspettare, la pazienza sono<br />
doti importanti in ambito sportivo, dove non sempre i risultati sono<br />
immediati, dove talvolta è necessario pazientare ed accettare la<br />
sconfitta, senza farsi prendere dallo sconforto, al contrario<br />
reagendo con coraggio.<br />
La terza similitudine è quella che più si sposa con l’esperienza<br />
quotidiana.<br />
Nel campo, ove il contadino ha seminato il buon grano, qualcuno<br />
aggiunge della zizzania. Anche nello sport, accanto ad aspetti degni<br />
di ammirazione, vi sono cose negative che non rispettano la natura<br />
dell’uomo, al contrario producono effetti disumanizzanti.<br />
I contributi del Cardinale sono preceduti da una prefazione a firma<br />
di Bruno Pizzul che dichiara, senza mezzi termini, cosa ci viene<br />
chiesto: “Il Cardinale chiede di vivere lo sport da educatori nello<br />
sport per essere testimoni di Gesù: impegno che ci può sembrare<br />
troppo severo per le nostre pigrizie e debolezze, ma, ammonisce<br />
il Cardinale, sarebbe sufficiente riferirsi sempre al messaggio<br />
chiaro e universalmente valido del Vangelo. E, a ben guardare,<br />
proprio lo sport è terreno potenzialmente fertile per una magari<br />
semplice, ma sincera e proficua testimonianza cristiana “. La<br />
chiusura del libro è affidata a Candido Cannavò, autore di una<br />
splendida post prefazione in cui descrive il Cardinale come uno<br />
dei “nostri”, una caratteristica scoperta dall’attenta osservazione<br />
dei suoi sguardi e dei suoi atteggiamenti. Lo ricorda al Natale degli<br />
sportivi..:” il Cardinale mi sembrava - scrive Cannavò - uno di<br />
quei campioni veterani, un Bartali per esempio, che non perdono<br />
mai popolarità, perché trovano le parole e i sentimenti giusti e la<br />
gente dello sport li sente sempre vicini “. Il noto giornalista continua<br />
evidenziando uno dei temi ricorrenti nel testo del Cardinale che<br />
sottolineano un ulteriore punto di contatto con lo sport: “In molti<br />
capitoli del libro ricorre le parola fede. E il Cardinale coglie proprio<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 24
nel segno. La fede, più che i muscoli, è il motore di uno sportivo.<br />
Nelle ultime Olimpiadi,... molti spettatori sono stati incantati dal<br />
bronzo di Jury Chechi, dopo due gravissimi incidenti e otto anni<br />
di inattività. Lui ci ha creduto, lui ha sofferto, lui era certo che il<br />
suo immane sforzo venisse ripagato. Cos’è questo se non un<br />
inno alla fede?”<br />
Lucia Teormino (New Sport)<br />
PREVISIONI RISPETTATE<br />
Le squadre di calcio dell’OSPG stanno concludendo il mese di<br />
novembre secondo i pronostici della vigilia.<br />
Gli ESORDIENTI a 7, dopo una buona partenza, hanno palesato<br />
problemi di organico e di amalgama. Per poter riprendere la<br />
baldanza degli inizi di campionato c’è da sperare in un<br />
miglioramento del collettivo, cominciando dalla sistemazione dei<br />
ruoli in attacco e centro campo.<br />
I GIOVANISSIMI a 7 dopo un avvio molto buono, hanno evidenziato<br />
limiti di carattere e di gioco. Da segnalare che entrambe le squadre<br />
a 7 sembrano risentire della “pressione” del campo amico. Le<br />
prestazioni più convincenti sono infatti avvenute in trasferta.<br />
Gli ALLIEVI a 11, arrivati al giro di boa del girone di andata, sono<br />
andati in alcune partite al di là delle previsioni più rosee, vincendo<br />
sul campo della prima in classifica e superando il primo turno della<br />
“Young Cup”. Probabilmente poter giocare senza l’assillo del<br />
risultato ad ogni costo dà la serenità per ottenere traguardi<br />
inaspettati.<br />
Un discorso a parte per gli JUNIOR che, privi di alcuni elementi<br />
importanti, stanno attraversando un periodo difficile. Nella squadra<br />
si intravedono pericolosi segnali di menefreghismo e<br />
disgregazione, con conseguente perdita di convinzione e voglia<br />
di fare nell’intero gruppo.<br />
25 <strong>Dicembre</strong> 2004
Le squadre di BATTIMELLI e MASIERO hanno avuto negli anni<br />
passati diversi risultati negativi (come succede quasi sempre<br />
per tutte le squadre che saltano di categoria) ma l’organico aveva<br />
sempre dato prova di carattere e ricerca di rivincita.<br />
La sosta potrebbe essere utile per cercare di rimotivare gli atleti,<br />
perchè non è giusto che la malavoglia di pochi si ripercuota<br />
sull’intero complesso.<br />
I TOP JUNIOR concluso il loro girone di andata al secondo posto<br />
hanno iniziato discretamente la fase iniziale della “Top Junior Cup”.<br />
La squadra nelle ultime partite ha mostrato cali di concentrazione,<br />
problema avvenuto anche lo scorso anno. Speriamo si tratti di un<br />
fatto passeggero, perchè le possibilità di raggiungere risultati<br />
importanti restano intatte (nervosismo permettendo).<br />
Gli OPEN A, dopo un periodo opaco, caratterizzato da una lunga<br />
serie di pareggi, sembrano avere trovato il ritmo giusto. Rimane il<br />
problema di una rosa ridotta all’osso (numerosi gli infortuni), che<br />
può limitare le possibilità della squadra di MARCATO.<br />
Un obbiettivo importante sarebbe riuscire a terminare il girone di<br />
andata (19 dicembre) nelle prime posizioni con il ricupero di alcuni<br />
elementi di peso.<br />
Le prospettive sono ottimistiche. A primavera, se son rose<br />
fioriranno.<br />
Auguri di buone feste a tutti, ricordando che il natale degli sportivi<br />
è fissato per venerdì 17 dicembre<br />
Giulio Ceragioli<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 26
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27 <strong>Dicembre</strong> 2004
Calendario di dicembre<br />
5 domenica IV domenica di Avvento<br />
letture: Is 11,1-10; Rm 15,4-9; Mt 3,1-12.<br />
Diurna Laus: IV settimana.<br />
ore 12,30 Matrimonio di Valentina e Lorenzo con l’augurio<br />
che tutti possano dire del vostro matrimonio: “E’ nato<br />
sorgente è diventato...mare”.<br />
ore 18,00 Canto del Vespro festivo.<br />
6 lunedi ore 18,00 Discorso dell’Arcivescovo alla città di Milano.<br />
ore 21,00 Consiglio Pastorale Decanale.<br />
7 martedi Festa solenne di “<strong>San</strong>t’Ambrogio” Patrono della Diocesi.<br />
ore 17,15 Canto del Vespro.<br />
ore 17,30 S. Messa vespertina.<br />
La Catechesi sull’Eucaristia oggi è sospesa.<br />
8 mercoledi Solennità dell’Immacolata Concezione B. V. Maria<br />
ore 11,30 S. Messa animata dalla Corale “Cantemus<br />
Domino”.<br />
ore 18,10 Canto del Vespro.<br />
9 giovedi L’incontro Amici Anziani oggi è sospeso.<br />
ore 21,00 Riunione Consiglio Pastorale Parrocchiale.<br />
10 venerdi ore 21,00 Riunione del Gruppo Liturgico per la Veglia di<br />
Natale.<br />
11 sabato ore 15,00 - 19,00 Breve Ritiro Spirituale per il gruppo di<br />
prima superiore (Professione di Fede).<br />
ore 21,00 Concerto in occasione del santo Natale.<br />
(vedi locandina a parte)<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 28
12 domenica V domenica di Avvento<br />
letture: Is 35,1-6.8-10; Gc 5,7-10; Mt 11,2-11.<br />
Diurna Laus: I settimana.<br />
Giornata dell”AVIS”.<br />
Ritiro Spirituale per il gruppo dei Cresimandi (prima media)<br />
ore 10,00 S. Messa con la Professione di Fede dei ragazzi<br />
di prima superiore.<br />
ore 18,10 Canto del Vespro festivo.<br />
13 lunedi Riunione Decanale dei Sacerdoti.<br />
ore 21,00 Consiglio Pastorale Decanale.<br />
14 martedi ore 15,30 Catechesi sull’Eucaristia.<br />
15 mercoledi ore 21,00 “Adulti attorno alla Parola” (in chiesa, 3° scheda)<br />
16 giovedi Inizia la “Novena di Natale”. Orari della nostra Chiesa:<br />
ore 7,00 - ore 16,30 - ore 19,15.<br />
17 venerdi Natale degli sportivi<br />
19 domenica Divina maternità della Beata Vergine Maria<br />
letture: 2Sam 7,1-5.8-12.14-16; Rm 16,25-27; Lc 1,26-38.<br />
Diurna Laus: Proprio.<br />
ore 10,00 S. Messa e benedizione delle statuine di Gesù<br />
Bambino.<br />
ore 16,30 Festa di Natale in Oratorio<br />
ore 18,10 Canto del Vespro festivo.<br />
22 mercoledi ore 21,00 Celebrazione comunitaria penitenziale per adulti<br />
e giovani.<br />
23 giovedi Giornata libera per le confessioni:<br />
ore 09,00 - 12,00<br />
ore 15,30 - 19,00<br />
24 venerdi Vigilia del <strong>San</strong>to Natale<br />
ore 17,30 S. Messa per i bambini.<br />
ore 23,15 Veglia natalizia.<br />
ore 24,00 S. Messa della natività di N. S. Gesù Cristo.<br />
25 sabato Solennità del Natale di Gesù Cristo nostro Salvatore<br />
Orario festivo delle sante Messe.<br />
29 <strong>Dicembre</strong> 2004
26 domenica <strong>San</strong>to Stefano, primo martire<br />
letture: At 6,8-10; 7,54-59; 2Tm 3,16;4,1-8; Mt 10,17-22.<br />
Diurna Laus: Proprio.<br />
Festa di precetto: orario festivo delle sante Messe.<br />
31 venerdi ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa vespertina. Al termine canto del<br />
“Te Deum” di ringraziamento.<br />
Calendario di gennaio 2005<br />
1 sabato Ottava di Natale<br />
letture: Nm 6,22-27; Gal 4,4-7; Lc 2,16-21.<br />
Diurna Laus: Proprio.<br />
Giornata Mondiale della Pace.<br />
2 domenica Seconda domenica dopo Natale<br />
letture: Sir 21,1-4.12-16; Ef 1,3-6.15-18; Gv 1,1-18.<br />
Diurna Laus: III settimana<br />
6 giovedi Epifania del Signore<br />
letture: Is 60,1-6; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12.<br />
Diurna Laus: Proprio.<br />
Orario festivo delle sante Messe.<br />
--- o O o ---<br />
La comunità parrocchiale,<br />
unita nel dolore,<br />
esprime condoglianze cristiane e<br />
preghiere di suffragio<br />
alla famiglia Pellegrini<br />
per la perdita di nonna Derna<br />
<strong>Dicembre</strong> 2004 30
I momenti della preghiera<br />
Avvento 2004<br />
Ogni giorno feriale<br />
- ore 7,00 Preghiera mattutina (per lavoratori, studenti e...)<br />
- ore 8,15 Recita delle Lodi con i sacerdoti<br />
- ore 8,30 <strong>San</strong>ta Messa<br />
- ore 16,30 Recita comunitaria del <strong>San</strong>to Rosario<br />
- ore 17,00 <strong>San</strong>ta Messa<br />
Ogni ultimo mercoledi del mese<br />
- ore 17,30 Adorazione comunitaria e guidata per tutti coloro<br />
che vogliono stare davanti al SOLE dell’Eucaristia.<br />
Ogni primo giovedi del mese<br />
- ore 21,00 - 23,00 Adorazione eucaristica silenziosa<br />
Ogni sabato<br />
- ore 17,00 Recita comunitaria Primi Vespri festivi<br />
- ore 17,30 <strong>San</strong>ta Messa prefestiva.<br />
Ogni domenica<br />
- ore 8.00 Canto delle Lodi<br />
- ore 8,15 <strong>San</strong>ta Messa<br />
- ore 10,00 <strong>San</strong>ta Messa<br />
- ore 11,30 <strong>San</strong>ta Messa<br />
- ore 17.00 Esposizione eucaristica per l'adorazione.<br />
- ore 18.10 Vespri e benedizione<br />
- ore 18,30 <strong>San</strong>ta Messa<br />
- Ogni lunedi, ore 9,00: Pulizia Oratorio.<br />
- Ogni martedi, ore 21,00:<br />
In Oratorio, prove di canto Gruppo giovani.<br />
In chiesa, prove della Corale “Cantemus Domino”.<br />
- Ogni venerdi, ore 9,00: Pulizia chiesa e uffici parrocchiali.<br />
31 <strong>Dicembre</strong> 2004
Grazie ai collaboratori diretti del Giornalino mensile.<br />
Grazie ai parrocchiani che lo apprezzano e lo sostengono.<br />
Grazie anche a chi si offre a raccogliere testimonianze e articoli.<br />
Grazie a chi pur non appartenendo alla Comunità, ne offre la diffusione!<br />
Grazie a coloro che danno la loro offerta per le spese vive della<br />
carta e della stampa.<br />
N.B. - Il contributo del mese di novembre<br />
é stato di Euro 171,00<br />
Il giornalino viene stampato in n. 500 copie,<br />
per la distribuzione in Chiesa la 1° domenica del mese e,<br />
n. 60 copie, per la distribuzione in via Gozzoli a domicilio.<br />
Parrocchia <strong>San</strong> <strong>Pier</strong> <strong>Giuliano</strong> <strong>Eymard</strong><br />
Via Valsesia, 96 – 20152 Milano<br />
Numeri di telefono utili:<br />
Parrocchia 024564649<br />
Parroco (cell.) 3333084072<br />
P. Luigi Tagliaferri (cell.) 3395019541<br />
P. Giuseppe Bortolato (cell.) 3391002578<br />
P. Mario Pesce (cell.) 3398690146<br />
Oratorio 024531559<br />
Abitazione Padri 0247996509<br />
Fax 0248928750<br />
e-mail sanpiergiuliano@libero.it<br />
sito parrocchiale sanpiergiuliano.org<br />
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