Spassegio cultural tras vischnanca - Savognin
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Nr. 8: Chiesa della Madonna<br />
La ragazza che lavora a maglia (1888)<br />
Chiesa della Madonna<br />
Negli anni 1629-1630 imperversò una terribile peste che<br />
mieté la metà della popolazione. Gli abitanti fecero il voto di<br />
costruire una terza chiesa in onore della Madonna immacolata<br />
se l’epidemia fosse cessata. La chiesa venne consacrata nel<br />
1643 e funge da chiesa parrocchiale. I dipinti sulle pareti e sul<br />
soffitto costituiscono una vera «bibbia dei poveri» che ognuno<br />
poteva capire, anche se non sapeva né leggere né scrivere. È<br />
degno di nota il crocifisso sopra l’entrata, opera dello scultore<br />
Toni Dominik Schwab, che ne ha fatto dono alla parrocchia<br />
in riconoscimento del grande aiuto umanitario della Svizzera<br />
durante la seconda guerra mondiale.<br />
I padri cappuccini<br />
Per fare contrappeso alla Riforma si istituì nel 1622 la «missione<br />
retica-romancia». Un parroco Bartolomeus Fantus,<br />
della diocesi di Milano, cominciò a tenere il primo registro<br />
parrocchiale di <strong>Savognin</strong> nel 1623. I padri cappuccini sono<br />
stati molto attivi ed hanno costruito nel nostro comune,<br />
sull’arco di 50 anni, le tre chiese, l’ospizio, il ponte di pietra<br />
e la cappella Sant’Antonio a Curtegns. L’era dei cappuccini si<br />
concluse dopo più di 300 anni, nel 1942, con il padre Urban<br />
da Guarcino.<br />
La cappella di Lourdes accanto alla canonica è stata restaurata<br />
nel 1992, ricevendo in quell’occasione una scultura di legno<br />
dell’artista indigeno Daniel Cotti di Sur.<br />
Il comune politico ha costruito la camera mortuaria nel 1993.<br />
Da questo posto Segantini dipinse diversi quadri, fra l’altro «La<br />
ragazza che lavora a maglia» (1888) e «Il disgelo» (1888).<br />
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