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LESOTHO - Highlands water project<br />
Danni ambientali e non so<strong>lo</strong><br />
Di problemi, il LHWP, ne ha creati subito molti. La<br />
definizione delle linee guida per la mitigazione<br />
degli impatti da parte delle autorità del Lesotho,<br />
redatta con notevole ritardo rispetto all’inizio dei<br />
lavori, ha causato già da principio gravi disagi.<br />
La fase 1a del progetto non ha avuto nessuna<br />
valutazione di impatto ambientale. Soltanto nel<br />
1997, in occasione dei finanziamenti per la fase 1b<br />
del progetto, la LHDA ha deciso di rivedere tutte le<br />
sue politiche per la riduzione degli impatti sociali<br />
ed ambientali. Per quanto riguarda la consultazione<br />
delle popolazioni e delle Ong <strong>lo</strong>cali negli anni<br />
sono stati compiuti so<strong>lo</strong> deboli progressi. Forti<br />
rimangono le preoccupazioni riguardo alla capacità<br />
della LHDA di fronteggiare<br />
le multinazionali impegnate<br />
nella costruzione: in nessun<br />
caso di reclamo delle popolazioni<br />
<strong>lo</strong>cali per danni causati a<br />
persone o cose durante i lavori<br />
dalle compagnie, l’agenzia è<br />
riuscita a costringere le compagnie<br />
al risarcimento secondo<br />
quanto previsto dai contratti.<br />
Per quel che concerne invece le<br />
compensazioni e la ri<strong>lo</strong>cazione<br />
legata alla costruzione delle<br />
strade di acceso è stato indubbiamente<br />
pesante l’impatto dei<br />
200 chi<strong>lo</strong>metri di strade aperte<br />
nelle Highlands del Lesotho nei<br />
primi anni del progetto. Gran<br />
parte delle persone che hanno<br />
perso la terra non sono state compensate a sufficienza<br />
e molte di <strong>lo</strong>ro non sono state neanche<br />
registrate. I <strong>lo</strong>ro campi sono stati invasi da pietre e<br />
da nuove vie di sco<strong>lo</strong> per le acque reflue.<br />
Talvolta l’apertura di cave per la costruzione delle<br />
strade ha avuto un impatto diretto sulle strutture<br />
delle case dei villaggi Basotho, visto il pesante<br />
utilizzo di esp<strong>lo</strong>sivi anche durante la notte. Per<br />
la a maggior parte le crepe nelle case non sono<br />
state mai riparate. Soltanto in alcuni casi le case<br />
coperte dalle linee dell’alta tensione sono state<br />
spostate. In particolare nella zona di Muela, dove<br />
si produce sufficiente energia per coprire il fabbisogno<br />
dell’intero Paese, le popolazioni hanno<br />
avuto diversi pi<strong>lo</strong>ni eretti nei <strong>lo</strong>ro campi senza<br />
compensazione a riguardo. Estremamente costoso<br />
è risultato l’allaccio alla nuova rete elettrica. La<br />
costruzione delle dighe e delle strade ha spesso<br />
causato una maggiore difficoltà negli approvvigionamenti<br />
di acqua potabile per le popolazioni<br />
<strong>lo</strong>cali. Molte fonti sono state chiuse. L’impatto<br />
ambientale principale, poi, è l’erosione causata<br />
direttamente dalla costruzione delle strade e delle<br />
dighe, nonché dal conseguente eccessivo pasco<strong>lo</strong><br />
nella parte alta delle vallate dopo il riempimento<br />
dei bacini artificiali. Limitati sembrano gli interventi<br />
finora operati per la protezione di specie a rischio.<br />
Ben 3mila ettari di terra da pasco<strong>lo</strong> e 925 di terra<br />
arabile sono andati persi nella fase 1a. La fase 1b<br />
ha inondato altri 1.020 acri di terra arabile - alcuni<br />
dei migliori terreni nella regione - insieme a<br />
1.500 ettari di terra da pasco<strong>lo</strong>. L’intero progetto<br />
dovrebbe comportare la perdita di circa 11.000 ettari<br />
di terra arabile. Sottostimate sono state anche<br />
le compensazioni per gli alberi persi e la legna da<br />
ardere (combustibile). Oltre 24.000 persone sono<br />
state impattate dalla fase 1. Altre 8.400 persone,<br />
secondo le stime del LDHA, sono state forzatamente<br />
trasferite per la costruzione della diga di<br />
Mohale nella fase 1b.<br />
Circa 20.000 persone si sono spostate nella regione<br />
per lavorare sul progetto e di conseguenza<br />
nell’area sono sorti molti campi di accoglienza.<br />
Dighe contro <strong>lo</strong> <strong>sviluppo</strong> 21