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ANABORAPI - Strada Provinciale per Trinità 32/A - 12061 Carrù (Cn ...

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POSTE ITALIANE - SPEDIZIONE IN A.P. ART. 2 - COMMA 20/C - LEGGE 662/96 - D.C. - D.C.I. Torino - N. 6/2002<br />

ANNO XXXIII<br />

N°6 - 2002<br />

<strong>ANABORAPI</strong> - <strong>Strada</strong> <strong>Provinciale</strong> <strong>per</strong> <strong>Trinità</strong> <strong>32</strong>/A - <strong>12061</strong> <strong>Carrù</strong> (<strong>Cn</strong>) - ITALY


N U M E R O 6<br />

2002<br />

Razza Bovina Piemontese<br />

Periodico di informazioni tecniche<br />

economiche e d’attualità a cura<br />

dell’Associazione Nazionale Allevatori<br />

Bovini di Razza Piemontese.<br />

Direttore Responsabile:<br />

Andrea Quaglino<br />

Redazione<br />

Fabia Pacher<br />

Realizzazione grafica e stampa:<br />

L’Artistica Savigliano<br />

Ente Morale giuridicamente riconosciuto<br />

D.P.R. n. 1877/13-11-63<br />

Sede legale<br />

Via Valeggio, 22 - 10128 TORINO<br />

Sede o<strong>per</strong>ativa<br />

<strong>Strada</strong> <strong>Trinità</strong>, <strong>32</strong>/A - <strong>12061</strong> (CN)<br />

Telefono 0173 750.791<br />

Telefax 0173 750.915<br />

e-mail: anaborapi@anaborapi.it<br />

web: www.anaborapi.it<br />

Autorizzazione del Tribunale di<br />

Torino numero 2117<br />

Poste Italiane<br />

Spedizione in abbonamento postale<br />

art. 2 comma 20/c - Legge 662/96<br />

D.C. - D. C. I.<br />

Torino N. 6/2002<br />

Anno XXXIII - Numero 6 / 2002<br />

È consentita la riproduzione di testi o fotografie<br />

citando la fonte.<br />

dall’Associazione<br />

Studi e<br />

Ricerche<br />

dall’Associazione<br />

Mostre<br />

dall’Associazione<br />

Mostre<br />

3<br />

Miostatina<br />

e groppa doppia<br />

di Andrea Quagliano<br />

5<br />

Come gestire<br />

il contenitore del seme<br />

di Ugo Vaccaneo<br />

7<br />

Sommario<br />

Rilievi di macellazione<br />

Uno studio si dati Compral<br />

9<br />

23 a Mostra Nazionale<br />

10<br />

Concorso fotografico<br />

12<br />

Meeting di Rivarolo 2002<br />

13<br />

Piemontese news<br />

14<br />

Prove di progenie<br />

15<br />

Mostre 2002


A N N O 2 0 0 2 Dall’Associazione<br />

Miostatina<br />

e groppa doppia<br />

Interessanti applicazioni<br />

<strong>per</strong> la tutela del prodotto<br />

Andrea Quaglino<br />

Direttore Anaborapi<br />

Ancora una volta sono le<br />

ricerche condotte negli<br />

Usa a far luce su fenomeni<br />

da tempo conosciuti e<br />

tuttavia non ancora completamente<br />

chiariti. E’ questo il caso<br />

della sco<strong>per</strong>ta della mutazione<br />

genetica che determina la<br />

groppa doppia nella Razza<br />

Piemontese ed in altre razze da<br />

carne: si tratta della mutazione<br />

di un gene che codifica la sintesi<br />

di una proteina denominata<br />

miostatina. Gli autori della<br />

sco<strong>per</strong>ta, hanno proceduto <strong>per</strong><br />

analogia, andando a ricercare<br />

nelle razze bovine che presentano<br />

il fenomeno dell’i<strong>per</strong>trofia<br />

muscolare, la presenza di un<br />

gene già conosciuto nell’uomo<br />

e nel topo nei quali determina<br />

un deciso aumento delle masse<br />

muscolari; l’ipotesi si è dimostrata<br />

fondata ed in effetti si è<br />

visto, con relativa semplicità,<br />

che le razze con la doppia<br />

coscia presentano tutte una<br />

mutazione di quel particolare<br />

gene. La miostatina è una proteina<br />

che controlla lo sviluppo<br />

delle masse muscolari sia a<br />

livello fetale sia durante l’accrescimento;<br />

nelle razze bovine<br />

che presentano il fenomeno<br />

della groppa doppia una particolare<br />

mutazione fa sì che questa<br />

proteina sia scarsamente<br />

funzionante, così i muscoli si<br />

accrescono più della norma;<br />

tecnicamente il fenomeno è<br />

definito come i<strong>per</strong>trofia-i<strong>per</strong>plasia<br />

in quanto le fibre muscolari<br />

sono sia più grosse sia più<br />

numerose della norma. La mutazione<br />

genetica della Piemontese<br />

è differente da quella delle<br />

altre razze a groppa doppia e<br />

ciò <strong>per</strong>mette di distinguerla<br />

dalle altre razze attraverso<br />

l’analisi del DNA. L’Anaborapi,<br />

in collaborazione con l’Istituto<br />

Lazzaro Spallanzani, ha recentemente<br />

testato tutti i tori di<br />

F.A., inclusi quelli della riserva<br />

genetica, <strong>per</strong> la ricerca del gene<br />

della miostatina mutata: il<br />

risultato è stato che tutti i tori,<br />

fin dai più vecchi, sono omozigoti<br />

<strong>per</strong> questo carattere, cioè<br />

presentano due copie di questa<br />

particolare forma del gene;<br />

la ricerca è poi proseguita<br />

testando anche un piccolo<br />

numero di vacche, segnalate<br />

dagli es<strong>per</strong>ti di razza, che non<br />

presentavano il carattere della<br />

coscia (le così dette “nostrali”),<br />

tutte le bovine così individuate<br />

sono risultate eterozigoti <strong>per</strong> il<br />

3


Dall’Associazione<br />

N U M E R O 6<br />

4<br />

gene della miostatina cioè presentavano<br />

una sola copia del<br />

gene in questione. L’interesse<br />

che sta suscitando questa sco<strong>per</strong>ta,<br />

in particolare nel Nord<br />

America è davvero notevole,<br />

anche <strong>per</strong>ché il gene della miostatina<br />

della Piemontese sembra<br />

influenzare, oltre che lo sviluppo<br />

delle masse muscolari,<br />

anche la qualità dalla carne ed<br />

in particolare la tenerezza; è<br />

<strong>per</strong>ò opportuno sottolineare<br />

come la presenza di questo gene<br />

mutato non significhi automaticamente<br />

Razza Piemontese<br />

pura: è infatti possibile, attraverso<br />

l’incrocio di ritorno, ottenere<br />

dei soggetti omozigoti che<br />

in realtà sono dei meticci di<br />

seconda generazione; semplificando<br />

un poco le cose un soggetto<br />

meticcio omozigote ha, in<br />

linea di massima, almeno 3/4 di<br />

sangue Piemontese.<br />

Poiché tutti i tori di F.A. sono,<br />

come si è detto, portatori di questo<br />

carattere, la ricerca del gene<br />

non sembrerebbe presentare,<br />

almeno nella nostra realtà, una<br />

particolare rilevanza ai fini selettivi;<br />

ben più interessante è<br />

invece l’utilizzo di questa sco<strong>per</strong>ta<br />

<strong>per</strong> la tutela del prodotto:<br />

è infatti possibile, attraverso<br />

l’analisi del DNA, escludere che<br />

un soggetto sia di Razza<br />

Piemontese se non presenta il<br />

gene della miostatina mutata;<br />

poiché l’analisi può essere svolta<br />

anche a partire da un minuscolo<br />

pezzo di carne si può ad esempio<br />

individuare la carne di un<br />

Garronese o di un Limousine<br />

che fosse fraudolentemente<br />

spacciata <strong>per</strong> carne di<br />

Piemontese.<br />

Durante i prossimi mesi<br />

l’Anaborapi svolgerà, in collaborazione<br />

con l’Istituto Lazzaro<br />

Spallanzani ed il Consorzio di<br />

Tutela, una ricerca atta a verificare<br />

la possibilità di applicare<br />

questa tecnica in campo: in pratica<br />

si tratterà di prelevare dei<br />

frammenti di carne nelle macellerie<br />

e nelle mense certificate<br />

dal Consorzio e verificare che il<br />

gene della miostatina mutata sia<br />

sempre presente.<br />

BIBLIOTECA<br />

Antonio Mario Pilla “Valutazione genetica e scelta degli animali” Ed<br />

Edagricole-Bologna (XII + 212 pagine, _25,00). L’animale<br />

zootecnico può essere considerato come una macchina trasformatrice<br />

di prodotti non direttamente utilizzabili dall’uomo,<br />

sia <strong>per</strong> la loro inidoneità ad essere digeriti, assorbiti<br />

ed assimilati, sia <strong>per</strong> il basso grado di nobiltà nutrizionale<br />

e quindi di appetibilità. Molto appetibili sono, invece, i<br />

prodotti di origine animale: latte, carne, uova. Come ogni<br />

macchina trasformatrice, anche quella animale la si vuole<br />

quanto possibile efficiente: minimo consumo e massimo<br />

rendimento. E proprio <strong>per</strong> raggiungere al meglio gli obiettivi,<br />

Antonio Mario Pilla, docente universitario, ha realizzato<br />

uno strumento conoscitivo ed o<strong>per</strong>ativo.<br />

“Valutazione genetica e scelta degli animali” affronta la<br />

genetica quantitativa seguendo un itinerario graduale.<br />

La materia è stata organizzata in modo da consentire<br />

quattro livelli di lettura dal più sintetico e generale al<br />

più approfondito e specifico. Il livello più specialistico si avvale, inoltre,<br />

di “finestre” <strong>per</strong> un approfondimento ed ampliamento di alcuni<br />

argomenti. Un volume che si rivolge a studenti di Agraria e Veterinaria,<br />

ricercatori, tecnici del settore zootecnico ed allevatori.<br />

Leggiamo sul numero<br />

5/2002 de “La razza bovina<br />

Piemontese” l’articolo “Pronti<br />

i professionisti della zootecnia”<br />

firmato dalla professoressa<br />

Pagano Toscano e, a<br />

tal proposito, facciamo rilevare<br />

quanto segue: La laurea<br />

triennale in Produzioni<br />

Animali di cui si parla<br />

nell’articolo, rispetto alla tradizionale<br />

laurea quinquennale<br />

in Scienze e Tecnologie<br />

Agrarie concentra l’attività<br />

didattica sul settore zootecnico<br />

(a scapito di altri, inevitabilmente)<br />

approfondendo<br />

molte tematiche che<br />

in una laurea meno specifica<br />

(seppur con due anni di<br />

studi in più) non si possono<br />

sviluppare pienamente.<br />

Ciò nonostante, di fronte alla<br />

legge questo nuovo laureato,<br />

una volta su<strong>per</strong>ato l’esame<br />

di Stato ed iscritto al relativo<br />

Albo nella sezione “zoonomi”<br />

non vanta competenze<br />

su<strong>per</strong>iori a quelle del<br />

dottore agronomo e del dottore<br />

forestale. Semplicemente,<br />

rispetto a questi<br />

ultimi, vista la sua specifica<br />

preparazione, può esercitare<br />

attività professionale nel solo<br />

campo zootecnico. In questo<br />

ambito, tuttavia, gli è preclusa<br />

l’attività progettuale<br />

(DPR <strong>32</strong>8/2001). Al pari dei<br />

venti laureati elencati nell’articolo<br />

(ai quali auguriamo di<br />

diventare presto “zoonomi”<br />

e di poter così esercitare<br />

l’attività) è doveroso ricordare<br />

che ci sono in Piemonte<br />

circa 700 dottori agronomi<br />

e dottori forestali che possono<br />

fare lo stesso mestiere.<br />

Tra questi, tra l'altro, un<br />

certo numero lo sta facendo<br />

da quasi vent’anni raccogliendo<br />

il pieno consenso<br />

degli utenti (grazie anche ad<br />

una preparazione tecnica<br />

“trasversale” specializzatasi<br />

nel tempo).<br />

Non è il caso di nominarli<br />

tutti: presso le sedi provinciali<br />

degli Ordini dei dottori<br />

Agronomi e Forestali sono<br />

disponibili gli albi, sui quali<br />

sono riportati i dati anagrafici<br />

di tutti gli iscritti (come<br />

richiesto dalla legge, prima<br />

ancora che dal mercato).<br />

Luca Varetto<br />

Presidente Federazione interregionale<br />

dei dottori Agronomi e Forestali<br />

del Piemonte e della Valle d’Aosta.


A N N O 2 0 0 2 Dall’Associazione<br />

Come gestire<br />

il contenitore del seme<br />

“Controllo del livello di<br />

azoto ed estrema cura nella<br />

manipolazione delle dosi<br />

<strong>per</strong> non diminuirne<br />

il potenziale fecondante”.<br />

Ugo Vaccaneo<br />

Capo Servizio Centro<br />

Produzione Seme<br />

Sulle pagine di questa rivista<br />

ci siamo più volte soffermati<br />

nel passato sui dati<br />

qualitativi del seme prodotto<br />

dal Centro Tori Anaborapi.<br />

Soprattutto il dato riferito alla<br />

motilità degli s<strong>per</strong>matozoi,<br />

riscontrato dall’Istituto<br />

“Spallanzani” in occasione dei<br />

<strong>per</strong>iodici controlli effettuati<br />

presso il Centro stesso, ha sempre<br />

evidenziato valori estremamente<br />

positivi e colloca da anni<br />

il nostro Centro ai vertici fra i<br />

Centri di produzione o<strong>per</strong>anti<br />

nel nostro Paese.<br />

Tuttavia, osservando i dati statistici<br />

in possesso dell’Anaborapi,<br />

si rileva che esiste ancora<br />

nelle aziende di Piemontese<br />

una <strong>per</strong>centuale di ritorni in<br />

calore eccessivamente elevata,<br />

le cui cause meritano di essere<br />

attentamente evidenziate. Se la<br />

qualità del seme è una condizione<br />

necessaria <strong>per</strong> una buona<br />

fertilità in campo, non va<br />

dimenticato che la fertilità stessa<br />

dipende da tutta una serie di<br />

fattori che tenteremo di analizzare<br />

in questo e nei prossimi<br />

numeri del giornale.<br />

Il Centro Tori garantisce la qualità<br />

del seme fino al momento<br />

in cui esce dai propri magazzini.<br />

Da lì in poi spetta ai vari<br />

soggetti che trasportano il seme<br />

fino ai punti di utilizzazione ed<br />

agli allevatori che detengono il<br />

bidone mettere in atto tutti gli<br />

accorgimenti necessari <strong>per</strong> una<br />

corretta conservazione del prodotto.<br />

Il seme è molto delicato<br />

e la garanzia di una sua buona<br />

conservazione si ha soltanto se<br />

la dose rimane congelata<br />

all’interno del bidone fino al<br />

momento dell’impiego <strong>per</strong> la<br />

fecondazione. Il primo fattore<br />

da considerare <strong>per</strong> mantenere<br />

inalterate nel tempo le caratteristiche<br />

seminali è quindi la corretta<br />

gestione dei contenitori in<br />

cui il seme viene conservato.<br />

Gestione dell’azoto<br />

Tanto <strong>per</strong> cominciare, il seme<br />

va sempre conservato immerso<br />

in azoto liquido <strong>per</strong>ché è soltanto<br />

la presenza dell’azoto a<br />

garantire che le cellule s<strong>per</strong>matiche<br />

si mantengano vive ed<br />

inalterate nel tempo protette dal<br />

loro stato di “ibernazione” a<br />

196°C sotto zero.<br />

Se è vero che, come accade<br />

comunemente, l’azoto può<br />

anche non coprire completamente<br />

le paillettes, è anche vero<br />

che una scarsa quantità di azoto<br />

evapora più rapidamente e<br />

rischia di farci rimanere<br />

all’improvviso con il contenitore<br />

“a secco”: a quel punto<br />

tutto il seme del nostro contenitore<br />

è morto e non c’è più<br />

alcuna possibilità di recu<strong>per</strong>arlo.<br />

È quindi importante controllare<br />

frequentemente il livello<br />

dell’azoto nel contenitore e prevedere<br />

rabbocchi con sufficiente<br />

frequenza.<br />

5


Dall’Associazione<br />

N U M E R O 6<br />

6<br />

Inventario del contenitore.<br />

Nel contenitore dovranno trovare<br />

posto i tori provati (di linea<br />

carne e di linea allevamento)<br />

che saranno stati preventivamente<br />

acquistati in funzione<br />

delle proprie vacche e degli<br />

obiettivi prefissi.<br />

Non dovrà mancare inoltre un<br />

20-25% di seme di tori in Prova<br />

di progenie. È evidente la<br />

necessità di sa<strong>per</strong>e esattamente<br />

in ogni momento quante dosi<br />

si hanno a disposizione, di quali<br />

tori e la loro collocazione nel<br />

contenitore.<br />

Al riguardo, molti recapiti forniscono<br />

degli schemi che rappresentano<br />

la mappa del contenitore:<br />

tale mappa andrà<br />

accuratamente compilata, eventualmente<br />

anche riportando il<br />

colore della paillette, e aggiornata<br />

all’atto del rifornimento<br />

del seme.<br />

La scelta del toro da impiegare<br />

sulla bovina che sta andando in<br />

calore va effettuata “a tavolino”<br />

e la mappa ci consentirà di individuare<br />

la dose prescelta a<br />

“colpo sicuro”.<br />

All’interno del contenitore, inoltre,<br />

il colore della paillette ci<br />

aiuterà ad individuare il toro<br />

desiderato, ma un cartellino<br />

con il nome del toro infilato nel<br />

gobelet ci potrà essere di ulteriore<br />

aiuto. L’aggiornamento<br />

delle quantità anche all’atto di<br />

ogni utilizzazione consentirà di<br />

mantenere aggiornata la situazione<br />

della nostra piccola<br />

riserva aziendale di seme.<br />

Prelevamento della dose<br />

È inutile dire che sono assolutamente<br />

da evitare tutte quelle<br />

o<strong>per</strong>azioni che comportano una<br />

estrazione della paillette<br />

dall’azoto liquido, se non <strong>per</strong> la<br />

sua effettiva utilizzazione. Mai<br />

togliere la paillette dall’azoto<br />

<strong>per</strong> leggere il nome del toro e<br />

poi rimetterla dentro!<br />

Avendo individuato attraverso<br />

la mappa la posizione nel<br />

cestello della paillette desiderata,<br />

si porta il cestello stesso<br />

nel collo del contenitore e si<br />

procede al prelevamento della<br />

dose prescelta.<br />

Detta o<strong>per</strong>azione non richiederà<br />

più di qualche secondo,<br />

dopodichè il cestello va immediatamente<br />

reimmerso nel contenitore.<br />

Attenzione a non andare ad<br />

effettuare la fecondazione<br />

dimenticando il cestello nel<br />

collo del contenitore <strong>per</strong>ché la<br />

tem<strong>per</strong>atura del collo non è<br />

quella dell’interno ma è via via<br />

più elevata man mano che si<br />

sale verso l’imboccatura: ciò<br />

potrebbe provocare lo scongelamento<br />

delle paillettes con<br />

danni irreversibili al seme rimasto<br />

nel cestello.<br />

Un livello di azoto troppo basso<br />

nel contenitore rende questa<br />

o<strong>per</strong>azione ancora più delicata<br />

<strong>per</strong>ché potrebbe non esserci<br />

sufficiente azoto nei gobelets a<br />

proteggere il seme quando questo<br />

viene sollevato nel collo del<br />

contenitore.<br />

Le stesse considerazioni valgono<br />

quando si trasferisce il<br />

seme da un contenitore ad un<br />

altro: occorre porre i contenitori<br />

uno a fianco all’altro e completare<br />

il trasferimento il più<br />

rapidamente possibile.<br />

Le conseguenze di una non corretta<br />

esecuzione delle o<strong>per</strong>azioni<br />

(ripetute eventualmente<br />

ad ogni prelevamento di una<br />

dose) possono avere conseguenze<br />

più o meno ingenti e<br />

sicuramente irreversibili sulle<br />

dosi rimaste nel contenitore,<br />

con un conseguente calo di fertilità.<br />

Queste poche considerazioni<br />

ed i consigli che si è ritenuto di<br />

dare possono sembrare assolutamente<br />

ovvi e non degni di<br />

risalto, ma osservando talvolta<br />

l’esecuzione di alcune o<strong>per</strong>azioni<br />

in azienda, si rileva che<br />

non sempre il seme viene<br />

maneggiato con la cura necessaria.<br />

Nei prossimi numeri della rivista<br />

cercheremo di esaminare<br />

alcuni degli altri innumerevoli<br />

aspetti correlati ad una buona<br />

riuscita degli interventi fecondativi<br />

nelle aziende di<br />

Piemontese.


OTTOBRE 2002<br />

Studi e Ricerche<br />

Rilievi di macellazione<br />

Uno studio sui dati Compral<br />

La coo<strong>per</strong>ativa Compral<br />

di Cuneo ci ha gentilmente<br />

fornito i dati di<br />

macellazione relativi a circa<br />

1.000 vitelloni tutti rigorosamente<br />

iscritti al Libro<br />

Genealogico dell’Anaborapi.<br />

Dato il favorevole momento<br />

che sta attraversando il mercato<br />

della razza Piemontese<br />

ci è sembrato interessante<br />

procedere all’elaborazione di<br />

questi dati <strong>per</strong> fornire informazioni<br />

più approfondite<br />

sulla situazione direttamente<br />

al macello dei vitelloni<br />

Piemontesi.<br />

La prima elaborazione si riferisce<br />

alle medie di IGM,<br />

(inteso come incremento<br />

medio giornaliero), peso al<br />

macello, età e resa al macello.<br />

Trattandosi di soggetti iscritti<br />

al Libro Genealogico si è<br />

potuto facilmente risalire al<br />

peso alla nascita e calcolarne<br />

l’IGM che viene ottenuto da:<br />

peso al macello-peso alla<br />

nascita/giorni di vita.<br />

Come si può osservare nella<br />

tabella 1 il peso medio alla<br />

Tabella 1 - Dati vitelloni Compral<br />

IGM kg/g<br />

Peso macello kg<br />

Età gg<br />

Resa %<br />

MEDIA<br />

1,042<br />

598<br />

541<br />

66,7<br />

DEVIAZIONE<br />

STANDARD<br />

0,151<br />

55,6<br />

78,1<br />

1,9<br />

MIN<br />

0,612<br />

372<br />

308<br />

57,2<br />

MAX<br />

1,638<br />

820<br />

1263<br />

73,2<br />

macellazione dei soggetti è di<br />

598 kg che rientra ancora nei<br />

canoni di uniformità richiesti<br />

dal mercato; l’età media<br />

dei soggetti è, invece, piuttosto<br />

alta arrivando a quasi 18<br />

mesi. Torna forse utile sottolineare<br />

che uno degli obiettivi<br />

della selezione genetica<br />

della Piemontese è la precocità<br />

intesa come sviluppo<br />

delle masse muscolari (circa<br />

550 kg) e raggiungimento<br />

della conformazione da<br />

macello in tempi brevi (circa<br />

15-16 mesi).<br />

A questo proposito riportiamo<br />

i dati del Centro<br />

Genetico dell’Anaborapi<br />

(tabella 2) dove vengono allevati<br />

fino ad 11 mesi di età i<br />

vitelli che diventeranno i<br />

futuri riproduttori <strong>per</strong> la F.A.<br />

A questi vitelli viene somministrata<br />

una razione un po’<br />

diversa rispetto a quella di un<br />

normale ingrasso aziendale<br />

in quanto l’obiettivo del<br />

Centro Genetico non è quello<br />

di produrre animali da<br />

macello bensì da riproduzione<br />

e quindi è bene che non<br />

siano ingrassati eccessivamente.<br />

Nonostante la razione meno<br />

“spinta” l’IGM del Centro<br />

Genetico è su<strong>per</strong>iore a quello<br />

riscontrato in popolazione e<br />

riportato in tabella 1.<br />

Ciò va a riprova del fatto che<br />

la Piemontese ha delle potenzialità<br />

le quali possono essere<br />

valorizzate migliorando le<br />

condizioni aziendali, velo-<br />

7


Studi e ricerche<br />

N U M E R O 6<br />

Tabella 2 - Dati Centro Genetico<br />

IGM<br />

Kg/g<br />

ETÀ A FINE<br />

PROVA gg<br />

PESO<br />

Kg<br />

1,296 334 442<br />

8<br />

cizzando ed ottimizzando il<br />

processo di ingrassamento a<br />

tutto vantaggio dell’allevatore<br />

stesso. Un’altra elaborazione<br />

che è stata condotta utilizzando<br />

i dati della Compral è<br />

quella relativa alla classificazione<br />

(S)EUROP (tabella 3).<br />

Effettivamente, come più<br />

volte sottolineato, le carcasse<br />

di Piemontese si collocano<br />

praticamente sempre ai massimi<br />

livelli di questa graduatoria<br />

confermandone così la<br />

qualità su<strong>per</strong>iore.<br />

Da notare che oltre il 50%<br />

delle carcasse esaminate va in<br />

classe S.<br />

Infine è stata condotta<br />

un’ulteriore elaborazione<br />

simile a quella di tabella 1,<br />

ma differenziando questa<br />

volta i vitelloni figli di tori F.A.<br />

e i vitelloni figli di tori aziendali.<br />

(F.N.)<br />

Come evidenziato in tabella<br />

4 i vitelloni derivanti da F.A.<br />

estrinsecano meglio le loro<br />

capacità produttive, infatti a<br />

parità di peso alla macellazione<br />

(solo 8 kg di differenza)<br />

i figli dei tori di F.A. sono<br />

pronti in minor tempo (oltre<br />

1 mese prima), hanno un<br />

IGM di 1etto al giorno più<br />

favorevole ed una resa al<br />

macello maggiore di mezzo<br />

punto <strong>per</strong>centuale.<br />

Questi, riteniamo siano buoni<br />

risultati a riprova della validità<br />

della selezione genetica,<br />

o<strong>per</strong>ata dall’Anaborapi <strong>per</strong> il<br />

miglioramento delle <strong>per</strong>formance<br />

della razza e di conseguenza<br />

di tutta l’economia<br />

aziendale.<br />

Tabella 3<br />

CLASSE<br />

S<br />

E<br />

U<br />

Tabella 4<br />

PESO (Kg)<br />

ETÀ (GG)<br />

IGM<br />

RESA (%)<br />

NUMERO CASI<br />

NUMERO CASI<br />

559<br />

434<br />

37<br />

PADRE F.A.<br />

604<br />

518 (17 mesi)<br />

1,1<br />

67<br />

433<br />

%<br />

54,1<br />

42<br />

3,6<br />

PADRE F.N.<br />

596<br />

561 (18,2 mesi)<br />

1,0<br />

66,5<br />

550


OTTOBRE 2002 Dall’Associazione<br />

PROGRAMMA<br />

Venerdì 8 novembre<br />

14 - 20 arrivo e sistemazione degli animali;<br />

Sabato 9 novembre<br />

Mattino: Identificazione soggetti ed apposizione dei numeri di groppa,<br />

Valutazioni cat. TORELLI e MANZE - Concorsi <strong>per</strong> le scuole agrarie;<br />

Pomeriggio: Valutazione categorie femminili MANZE e VACCHE.<br />

Domenica 10 novembre<br />

Mattino: Valutazione categorie tori adulti - Proclamazione Campioni Assoluti<br />

ore 12 Premiazione - ore 13.00 Pranzo<br />

Pomeriggio: Concorso paratori junior, Agility cow, stima del peso e gara di mungitura.<br />

Inoltre: confronto tra progenie dei tori di Fecondazione Artificiale. Per la Linea Allevamento<br />

si esporranno 5 manze o primipare, mentre <strong>per</strong> la Linea Carne si esporranno 5 maschi dagli 8 ai 18 mesi.<br />

Esposizione delle o<strong>per</strong>e partecipanti al Concorso fotografico - Stand istituzionali dell’Anaborapi,<br />

del Consorzio di Tutela e delle Associazioni provinciali - Distribuzione del Büta Bin? e delle Schede di Stalla.<br />

9


<strong>ANABORAPI</strong><br />

Associazione Allevatori Razza Bovina Piemotese<br />

2º Concorso Fotografico<br />

«La mia Piemontese»<br />

In occasione<br />

della prossima Mostra Nazionale<br />

dei bovini di razza Piemontese, l’Anaborapi organizza<br />

il 2° Concorso Fotografico suddiviso in 2 sezioni:<br />

• fotografie a colori<br />

• fotografie in bianco e nero.<br />

Non è necessario essere professionisti, tutti possono partecipare.<br />

Prendi il tuo apparecchio fotografico non importa se digitale, “usa e getta” o di<br />

medio formato e scatta una foto con la “tua Piemontese”.<br />

E se proprio la fotografia non è il tuo forte prova a guardare nell’album di famiglia<br />

<strong>per</strong>ché ci troverai qualche vecchia immagine in bianco e nero, fanne fare<br />

una copia e mandala all’Anaborapi. Potrai vincere ricchi premi e le foto<br />

saranno esposte alla Mostra Nazionale di Cuneo.<br />

Per maggiori informazioni rivolgiti all’Ufficio valutazioni e mostre<br />

dell’Anaborapi chiedendo di Guido Garnero o di Lidia Sussetto.<br />

<strong>ANABORAPI</strong><br />

Str. <strong>Trinità</strong> <strong>32</strong> - <strong>12061</strong> CARRU’ (CN) - Tel 0173 750791


OTTOBRE 2002<br />

Dall’Associazione<br />

Regolamento Concorso Fotografico<br />

«La mia Piemontese»<br />

L’<strong>ANABORAPI</strong> con il patrocinio del Comune di Cuneo<br />

organizza il 2º Concorso fotografico "La mia Piemontese”.<br />

Il concorso prevede due sezioni:<br />

SEZIONE PRIMA: IN BIANCO E NERO<br />

Formato: stampe in Bianco e Nero (sono accettate<br />

stampe di qualsiasi formato; sarà cura dell'organizzazione<br />

elaborare e provvedere alla stampa del formato<br />

standard con lato lungo di cm. 30)<br />

Premi<br />

1º Classificato € 150.00 + Piatto decorato<br />

2º " € 100.00 + Piatto decorato<br />

3º " € 50.00 + Piatto decorato<br />

SEZIONE SECONDA: A COLORI<br />

Formato: stampe a Colori con lato lungo compreso tra<br />

30 e 35 cm.<br />

Premi<br />

1º Classificato € 150.00 + Piatto decorato<br />

2º " € 100.00 + Piatto decorato<br />

3º " € 50.00 + Piatto decorato<br />

Calendario:<br />

- Termine arrivo o<strong>per</strong>e: 20 ottobre 2002<br />

- Riunione giuria: 23 ottobre 2002; i risultati saranno<br />

comunicati tempestivamente e comunque prima del 4<br />

novembre.<br />

- Esposizione delle o<strong>per</strong>e ammesse: dal 8 al 10 novembre<br />

2002 presso il MIAC di Cuneo.<br />

- Premiazione: 10 novembre alle ore 11.30 durante la<br />

Mostra Nazionale dei Bovini di Razza Piemontese<br />

Giuria<br />

Mario Fiorot<br />

Pierluigi Peluso<br />

Gianni Scarpace<br />

Andrea Quaglino<br />

Guido Garnero<br />

Fotografo professionista<br />

Fotoamatore<br />

Giornalista di LA STAMPA<br />

Direttore <strong>ANABORAPI</strong><br />

Tecnico <strong>ANABORAPI</strong><br />

Regolamento:<br />

1) al Concorso possono partecipare fotografi professionisti<br />

e non, italiani e stranieri.<br />

2) le o<strong>per</strong>e, massimo 3 <strong>per</strong> sezione e <strong>per</strong> ogni concorrente,<br />

sia a colori che in bianco e nero, dovranno riportare<br />

a tergo: titolo, nome, cognome ed indirizzo.<br />

3) la partecipazione è libera e gratuita.<br />

4) Le o<strong>per</strong>e, imballate in modo da assicurarne l'integrità<br />

e <strong>per</strong>metterne l'eventuale rispedizione, dovranno<br />

essere inviate unitamente alla scheda di partecipazione<br />

ad: <strong>ANABORAPI</strong> (Associazione Nazionale Allevatori<br />

Bovini di Razza Piemontese) strada <strong>per</strong> <strong>Trinità</strong> <strong>32</strong>/A<br />

CARRU' <strong>12061</strong> entro e non oltre il 20 ottobre 2002.<br />

Le o<strong>per</strong>e saranno restituite solamente su richiesta scritta<br />

e se sarà allegata una busta affrancata con € 3.62,<br />

riportante l'indirizzo <strong>per</strong> la restituzione. Pur assicurando<br />

la massima cura delle o<strong>per</strong>e, l'organizzazione declina<br />

ogni responsabilità <strong>per</strong> smarrimenti o danni causati da<br />

terzi (Amministrazione Postale).<br />

5) Tutte le o<strong>per</strong>e ammesse saranno esposte al pubblico<br />

sotto vetro durante la Mostra Nazionale dei Bovini di<br />

Razza Piemontese.<br />

6) Ogni autore è <strong>per</strong>sonalmente responsabile di quanto<br />

forma oggetto della foto inviata.<br />

7) L'<strong>ANABORAPI</strong> si riserva il diritto di utilizzare le immagini<br />

su proprie riviste e pubblicazioni oppure <strong>per</strong> la realizzazione<br />

di Mostre Fotografiche, citando l'autore.<br />

8) L'ammissione al concorso, l'assegnazione dei premi<br />

non cumulabili e l'esposizione delle o<strong>per</strong>e nella Mostra<br />

avverrà ad insindacabile giudizio della giuria.<br />

DATI PERSONALI<br />

NOME<br />

COGNOME<br />

INDIRIZZO<br />

TITOLI FOTOGRAFIE<br />

Sezione Seconda: (Colore)<br />

1)<br />

2)<br />

3)<br />

CITTA'<br />

VIA<br />

TELEFONO<br />

Sezione Prima: (Bianco / Nero)<br />

1)<br />

2)<br />

3)<br />

DICHIARAZIONE DI PARTECIPAZIONE:<br />

Il sottoscritto dichiara di accettare il regolamento del Concorso; dichiara inoltre di essere il proprietario di tutti i diritti d'autore che sussistono<br />

nella foto in conformità con le leggi nazionali in materia di diritti d'autore. Nessun altro vanta alcun diritto né in relazione a queste foto, né alcuna<br />

prerogativa su esse.<br />

Firma<br />

GARANZIA DI RISERVATEZZA DEI DATI: (legge 675/96): Il Comitato promotore garantisce ai partecipanti che i loro nominativi saranno trattati<br />

con tutta riservatezza prevista dalla legge. Garantisce inoltre l'immediata rettifica o cancellazione dietro semplice richiesta.<br />

11


Mostre<br />

N U M E R O 6<br />

Meeting<br />

di Rivarolo 2002<br />

12<br />

Alessio Moretta<br />

APA Torino<br />

Allevatori espositori<br />

Barale Giuseppe - Rivarolo C.se<br />

Ponsetto Adriano - Mercenasco<br />

Detragiache Guido - Perosa C.se<br />

Caretto Maria Grazia - S.Giusto C.se<br />

Vittone Adriano - Front C.se<br />

Racca Giuseppe e Francesco - Favria C.e<br />

Mellano Giovanni - Rivarolo C.se<br />

Cossavella Angelo - Albiano d’Ivrea<br />

La stagione estiva, <strong>per</strong> la<br />

provincia di Torino, è<br />

sinonimo di rassegne<br />

espositive della razza bovina<br />

Piemontese. Ad aprire il calendario<br />

delle manifestazioni,<br />

come sempre, il meeting di<br />

Rivarolo Canavese, a fine<br />

luglio. Quest’anno è andata in<br />

scena la settima edizione. Dopo<br />

oltre un lustro di attività è possibile,<br />

ancorché doveroso,<br />

ricordarne la storia, anche<br />

come forma di riconoscenza<br />

<strong>per</strong> quelle figure della Pubblica<br />

Amministrazione che, in collaborazione<br />

con l’Associazione<br />

Allevatori, molto si ado<strong>per</strong>ano<br />

<strong>per</strong> la riuscita della kermesse.<br />

A nome della sezione Piemontese<br />

esprimiamo un sincero<br />

ringraziamento al dottor<br />

SALASSA, impegnato nella<br />

doppia veste di vice sindaco<br />

della cittadina canavesana e<br />

veterinario, “papà” della manifestazione<br />

e spumeggiante regista<br />

nelle diverse edizioni.<br />

Anche se in scadenza di mandato<br />

politico, a microfoni<br />

a<strong>per</strong>ti, Salassa ha offerto la propria<br />

disponibilità <strong>per</strong> contribuire<br />

con la futura Amministrazione<br />

a mantenere vivo<br />

l’interesse <strong>per</strong> il meeting della<br />

razza Piemontese. Il programma<br />

della manifestazione,<br />

in linea generale, nel susseguirsi<br />

delle edizioni, non ha<br />

subito grandi variazioni.<br />

Ammassamento dei soggetti,<br />

sfilata delle diverse categorie,<br />

illustrazione delle caratteristiche<br />

morfologiche dei soggetti<br />

esposti e della Piemontese, premiazione<br />

degli espositori. A<br />

questa routinaria programmaticità<br />

ha fatto eco una dinamicità<br />

nell’evoluzione delle caratteristiche<br />

e del profilo genetico<br />

dei soggetti che rende insostituibile<br />

il valore della manifestazioni.<br />

Da un lato, <strong>per</strong> gli<br />

addetti ai lavori, c’è la possibilità<br />

di toccare con mano – e<br />

vedere con gli occhi – i progressi<br />

ottenuti con il miglioramento<br />

genetico; dall’altro,<br />

anche <strong>per</strong> i digiuni di<br />

Piemontese (dal punto di vista<br />

culturale, ma s<strong>per</strong>iamo<br />

tutt’altro <strong>per</strong> quanto riguarda<br />

il consumo di carne!) di riconoscere<br />

“la filiera carne<br />

bovina” e apprezzare, una tantum,<br />

le qualità fenotipiche e dei<br />

soggetti allevati nelle nostre<br />

stalle, vero patrimonio- non<br />

solo zootecnico- della nostra<br />

terra. La cronaca della giornata,<br />

oltre alla consueta gradevole<br />

coreografia paesaggistica offerta<br />

dal Castello del Malgrà,<br />

ha fatto registrare una notevole<br />

affluenza di soggetti (quasi un<br />

centinaio) che non hanno<br />

deluso quanti hanno preso<br />

d’assalto il parco, sede della<br />

fiera. La rassegna vera e propria<br />

ha viso succedersi nel ring<br />

una rappresentativa di manze<br />

di elevatissima taglia, potenti<br />

con diametri traversi molto<br />

accentuati, estremamente corrette,<br />

un lotto di vacche di<br />

diverso ordine di parto,<br />

anch’esse di buona taglia,<br />

muscolose e con delle buone<br />

mammelle. Infine, i tori, giovani<br />

e adulti, di ottima fattezza,<br />

con un eccezionale equilibrio<br />

tra sviluppo delle masse<br />

muscolari, finezza e correttezza<br />

<strong>per</strong> i quali Franco Quattrocolo,<br />

nella veste di Es<strong>per</strong>to di razza,<br />

ha confezionato una valutazione<br />

all’altezza dei caratteri<br />

espressi dai soggetti presentati.<br />

Molto gradita, sia <strong>per</strong> l’APA,<br />

allevatori e organizzatori, la<br />

presenza e l’intervento del<br />

direttore Anaborapi, Andrea<br />

Quaglino. Completata la premiazione<br />

ordinaria, l’intervento<br />

delle autorità e del direttore<br />

Armando Marello, la<br />

sezione Piemontese dell’APA,<br />

<strong>per</strong> mano del suo presidente, è<br />

stata lieta di consegnare un<br />

semplice ma sincero ricordo a<br />

Barale Giuseppe, <strong>per</strong>ché tra i<br />

molti suoi meriti e traguardi<br />

raggiunti c’è stato anche quello<br />

di essere stato il primo allevatore<br />

in assoluto ad aver avuto<br />

l’onore di fotografare un proprio<br />

soggetto nella prestigiosa<br />

piazza S. Carlo di Torino,<br />

quella del “Caval ‘d Brons”.<br />

Immortalato anche questo<br />

felice momento, tutti i partecipanti<br />

si sono dati appuntamento<br />

nelle fresche tavernette<br />

del castello <strong>per</strong> un festoso e<br />

delizioso pranzo campagnolo<br />

offerto dal Comune.


OTTOBRE 2002<br />

Dall’Associazione<br />

Nuova macelleria<br />

Bovinlanga a <strong>Carrù</strong><br />

La coo<strong>per</strong>ativa Bovinlanga<br />

aderente al Consorzio di<br />

tutela della carne di razza<br />

Piemontese ha recentemente<br />

a<strong>per</strong>to un nuovo<br />

punto vendita a <strong>Carrù</strong>, con<br />

ampie vetrine ed in posizione<br />

ottimale.<br />

L’Anaborapi si complimenta<br />

con la coo<strong>per</strong>ativa <strong>per</strong> l’iniziativa<br />

ed augura un proficuo<br />

proseguimento dell’attività.<br />

Ritorna il formaggio Gioda<br />

L’Onorevole Armosino<br />

in visita all’Anaborapi<br />

L’Anaborapi ha recentemente<br />

avuto il piacere della visita da<br />

parte del Sottosegretario<br />

all’Economia onorevole<br />

Maria Teresa Armosino<br />

accompagnata da Luigi<br />

Porrato, Presidente del<br />

Consiglio provinciale di Asti<br />

e dai Sindaci di <strong>Carrù</strong> e<br />

Tigliole. All’onorevole sono<br />

stati presentati “i numeri<br />

della razza Piemontese”, cioè<br />

il peso economico dell’allevamento,<br />

dati commerciali e<br />

di mercato ed altri dati<br />

desunti dalle statistiche<br />

Anaborapi. Il Presidente<br />

dell’<strong>ANABORAPI</strong> Albino<br />

Pistone ha ribadito come in<br />

un momento nel quale i consumatori<br />

rivolgono una particolare<br />

attenzione alla pregiata<br />

carne della Piemontese<br />

sia quanto mai importante<br />

proseguire e migliorare le<br />

attività di controllo, tutela e<br />

valorizzazione attraverso<br />

filiere certificate che garantiscano<br />

l’origine del prodotto<br />

e tutelino il consumatore.<br />

Il formaggio Gioda prende il nome da un agronomo (Alessandro Gioda) che, anche se padovano,<br />

visse e lavorò <strong>per</strong> ben 45 anni a Mondovì. Molti di voi ricorderanno il formaggio Gioda, che da qualche<br />

decennio era andato un po’ nel dimenticatoio. Ora, grazie alla famiglia Ciocca di Roccaforte<br />

Mondovì che ha tramandato e custodito <strong>per</strong><br />

anni la ricetta, la produzione ha potuto riprendere<br />

su grande scala dal Caseificio Valle Josina<br />

di Peveragno. Nel maggio 2001 il Gioda è stato<br />

inserito nell’elenco nazionale dei prodotti agroalimentari<br />

tradizionali.<br />

Caratteristiche del GIODA.<br />

Formaggio prodotto con latte vaccino crudo di<br />

eccellenti caratteristiche, munto in zone montane<br />

del Cuneese. Lavorato e stagionato secondo<br />

tecniche di antica tradizione, gradevolmente<br />

profumato dal gusto delicato e moderatamente<br />

saporito, crosta sottile, elastica, scura. Pasta<br />

cotta, elastica, di colore paglierino, con occhiature<br />

sparse ed irregolari. Forma cilindrica di<br />

2kg, stagionatura minima 60gg.<br />

PIEMONTESE NEWS • PIEMONTESE NEWS • PIEMONTESE NEWS • PIEMONTESE NEWS • PIEMONTESE NEWS<br />

13


Dall’Associazione<br />

N U M E R O 6<br />

Prove di Progenie Ottobre-Dicembre ‘02<br />

FIGARO<br />

IT004902068436<br />

Nato l’ 11-05-2001<br />

Uscita dati:<br />

Carne feb/2004<br />

Allevamento 2007<br />

Allevatore: CARENE F.LLI E FIGLI FOSSANO Colore della paillette: rosso vivo<br />

p<br />

m<br />

UNGARO (IA)<br />

TO 14630A<br />

DORTA p. 86<br />

IT0040890014<strong>32</strong><br />

pp<br />

mp<br />

pm<br />

mm<br />

QUEBEK<br />

(IA)<br />

INTIMA II p. 88<br />

TEO p. 87<br />

URTICA p. 84<br />

FIOCCO<br />

IT001900038600<br />

Nato il 14-05-2001<br />

Uscita dati:<br />

Carne feb/2004<br />

Allevamento 2007<br />

p<br />

m<br />

Allevatore: VITTONE ADRIANO FRONT Colore della paillette: giallo chiaro<br />

RIBO (IA)<br />

TO 41538<br />

BALBA p. 85<br />

IT109TO012B003<br />

pp<br />

mp<br />

pm<br />

mm<br />

ORFEO p. 87<br />

LOREN p. 85<br />

PASAROT<br />

(IA)<br />

TITTY p. 81<br />

FOX<br />

It005919000067<br />

Nato il 21-06-2001<br />

Uscita dati:<br />

Carne feb/2004<br />

Allevamento 2007<br />

p<br />

m<br />

Allevatore: SINADIO IMERIO - BUSCA Colore della paillette: rosa<br />

BANCOMAT (IA)<br />

IT034CN023B009<br />

USTICA<br />

AT 669A<br />

p. 87<br />

pp<br />

mp<br />

pm<br />

mm<br />

VISCHIO<br />

(IA)<br />

TEMA p. 82<br />

RIBO<br />

(IA)<br />

LIBERA p. 84<br />

Tori di monta naturale disponibili<br />

al Centro Genetico dell’<strong>ANABORAPI</strong><br />

14<br />

Ogni mese sono disponibili una decina di torelli di 12 mesi di età (peso medio 480 kg) che hanno effettuato<br />

il controllo individuale nel Centro di Selezione di <strong>Carrù</strong>. Detti soggetti sono il frutto dei migliori<br />

accoppiamenti effettuati in razza tra le migliori vacche ed ottimi tori (di I.A. od aziendali) e hanno su<strong>per</strong>ato<br />

tutti i test del Centro Genetico (prove sanitarie multiple, assenza di difetti morfologici e genetici, verifica<br />

di parentela tramite DNA, controllo ponderale mensile, valutazione morfologica).<br />

I tori sono disponibili in breve tempo accompagnati dall’apposita documentazione sanitaria rilasciata<br />

dall’USL (Il centro genetico è ufficialmente indenne anche da IBR e BVD) e dal Certificato Genealogico<br />

Ufficiale. Pur essendo presenti nel Centro di <strong>Carrù</strong>, tutti i tori sono di proprietà degli allevatori e di conseguenza<br />

le contrattazioni avverranno direttamente tra l’acquirente e l’allevatore-proprietario. E’ importante<br />

sottolineare che in assenza di femmine in Centro Genetico i tori non possono essere controllati <strong>per</strong><br />

eventuali problemi di libido od ipofertilità, quindi questi aspetti saranno inseriti nella trattativa con il proprietario.<br />

Per avere informazioni sui tori disponibili <strong>per</strong> la Monta Naturale (genealogia, misure, indici genetici…)<br />

potete telefonare al Centro Genetico dell’<strong>ANABORAPI</strong> (0173-750791) o consultare l’elenco dei tori<br />

sul sito internet dell’<strong>ANABORAPI</strong> (www.anaborapi.it) alla voce “NEWS”.


OTTOBRE 2002<br />

Mostre<br />

Mostre 2002<br />

Il giorno 26/08/2002 e il<br />

03/09/2002 si sono svolte<br />

le tradizionali Mostre Provinciali<br />

della Razza Bovina Piemontese<br />

della Provincia di Asti,<br />

rispettivamente a Valfenera e<br />

Montechiaro. A Valfenera erano<br />

esposti 64 capi presentati da 10<br />

allevatori. Giudice Franco Serra<br />

di Aramengo.<br />

Malgrado la pioggia, grazie alla<br />

previdenza della locale Proloco,<br />

che aveva predisposto due<br />

capienti tendoni, la Mostra si è<br />

svolta regolarmente. Numerosi<br />

i visitatori e le autorità presenti.<br />

La Pro-loco di Valfenera ha<br />

offerto il pranzo ad espositori<br />

ed autorità.<br />

A Montechiaro il 3/9/02 nove<br />

allevatori hanno presentato 73<br />

capi.<br />

Giudice Allietta di Genola.<br />

Al termine, ospiti dell’Amministrazione<br />

Comunale di Montechiaro<br />

autorità, tecnici ed allevatori<br />

hanno degustato un<br />

ottimo bollito.<br />

Montechiaro<br />

Risultati assoluti<br />

CAMPIONE ASSOLUTO:<br />

IT004089005760 DERBY<br />

(N.CATALOGO 6)<br />

VIARENGO DOMENICO - ASTI<br />

CAMPIONESSA ASSOLUTA:<br />

AT 2334A VIPERINA-P<br />

(N.CATALOGO 63)<br />

TORCHIO FRANCO - TIGLIOLE<br />

RISERVA CAMPIONESSA:<br />

AT 34055 MARA<br />

(N.CATALOGO 92)<br />

CERRATO RINO - CORTANZE<br />

CAMPIONESSA JUNIOR:<br />

IT005919002724 F<br />

(N.CATALOGO 11)<br />

GRANZINO MARCO - TIGLIOLE<br />

RISERVA JUNIOR:<br />

IT005919000997 ERA<br />

(N.CATALOGO 26)<br />

CERRATO RINO - CORTANZE<br />

Montechiaro<br />

Valfenera<br />

Risultati assoluti<br />

CAMPIONE ASSOLUTO:<br />

IT004089005760 DERBY<br />

(N.CATALOGO 6)<br />

VIARENGO DOMENICO - ASTI<br />

CAMPIONESSA ASSOLUTA:<br />

IT112AT014C017 CIARLI<br />

(N.CATALOGO 48)<br />

CARDONA RENATO - VALFENERA<br />

RISERVA CAMPIONESSA:<br />

AT 2334A VIPERINA-P<br />

(N.CATALOGO 79)<br />

TORCHIO FRANCO - TIGLIOLE<br />

CAMPIONESSA JUNIOR:<br />

IT005919002723 F<br />

(N.CATALOGO 15)<br />

GRANZINO MARCO - TIGLIOLE<br />

RISERVA JUNIOR:<br />

IT005900051110 FELISIR<br />

(N.CATALOGO 18)<br />

MARITANO F. LLI - BUTTIGLIERA D'ASTI<br />

15


Venerdì 25 ottobre 2002<br />

ore 10.00<br />

al Centro Tori di <strong>Carrù</strong><br />

I tori giovani migliorano la razza?<br />

(Considerazioni sull’andamento della selezione)<br />

Presentazione dei nuovi tori provati<br />

di linea carne e di linea allevamento<br />

Distribuzione schede di stalla<br />

(da richiedere in Anaborapi il giorno precedente)

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