Strada dei vini del Piave - Hotel Ristorante Primavera
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Nelle vicinanze, a Francenigo, merita una<br />
visita il maglio, significativo esempio di<br />
archeologia industriale tutt’oggi funzionante.<br />
Avete ora toccato il punto più a Nord <strong>del</strong>la<br />
strada <strong>del</strong> vino, resta il tempo per visitare<br />
lo splendido gioiello che è la cittadina di<br />
Portobuffolé sulle rive <strong>del</strong> fiume Livenza.<br />
Lungo la strada, a Campomolino, potete<br />
scorgere la mutera, o motta, detta anche<br />
castellir, una forma geologica circolare di<br />
origine artificiale alta circa 7 metri.<br />
Simili strutture rilevano in genere la presenza<br />
di sepolture paleovenete.<br />
Ripartiti alla volta di Oderzo, vi ritroverete di<br />
nuovo immersi in un paesaggio di particolare<br />
bellezza. E’ l’estate che rende ancora<br />
una volta omaggio a quest’angolo <strong>del</strong>la<br />
campagna veneta.<br />
Prati, boschi, siepi e alberi sparsi, ecco il Prà<br />
<strong>dei</strong> Gai e il suggestivo borgo di Basalghelle,<br />
con, nello sfondo, come in un dipinto di<br />
Guglielmo Ciardi, un bosco di querce, tigli e<br />
aceri. Sempre accompagnati da estensioni<br />
di vite allevate col classico metodo Bellussi,<br />
si raggiunge Colfrancui, per poi approdare a<br />
Oderzo, da dove il nostro itinerario ha avuto<br />
inizio.<br />
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