Strada dei vini del Piave - Hotel Ristorante Primavera
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di San Giorgio a San Polo di <strong>Piave</strong> (1466),<br />
sta di fatto però che la lunga tavolata è<br />
disseminata di rossi crostacei d’acqua dolce<br />
che saltano agli occhi con le loro lunghe<br />
chele. Non è solo l’affresco, seppur curioso,<br />
a catturare l’attenzione, anche la Chiesetta<br />
stessa di San Giorgio è un vero gioiello.<br />
Malgrado l’origine sia incerta, è certamente<br />
molto antica, come testimoniano i<br />
ritrovamenti archeologici rinvenuti nei<br />
pressi: un piccolo sarcofago romano <strong>del</strong><br />
II sec. d.C. che sorregge oggi l’altare<br />
maggiore. La costruzione sorge all’interno<br />
<strong>del</strong> suggestivo recinto <strong>del</strong> cimitero. Evidenti<br />
sono le trasformazioni apportate nei secoli,<br />
da quelle romaniche, a quelle <strong>del</strong>l’abside<br />
ricostruita nel Seicento.<br />
LA TORRE DEL CASTELLO DI<br />
RAI E LA CHIESA DEI TEMPLARI<br />
Da San Polo andando in direzione Nord,<br />
verso Vazzola, spunta la Torre di quello<br />
che fu il Castello di Rai. La torre di<br />
mattoni sbrecciati sorge su una collinetta<br />
ed è protetta da una fitta vegetazione.<br />
E’ in realtà tutto ciò che rimane di un<br />
imponente castello appartenuto dapprima<br />
al Patriarca di Aquileia, poi passato agli<br />
Ezzelini, per finire ai Conti di Collalto.<br />
Se ne ricorda la caduta nel 1411 per<br />
mano degli Ungheresi capitanati da Pippo<br />
Spano.<br />
A Ormelle invece, facendo anche<br />
questa volta una piccola deviazione ma<br />
sulla destra, c’è la Chiesa <strong>dei</strong> Templari,<br />
che resta oggi una <strong>del</strong>le pochissime<br />
testimonianze di quest’ordine, soppresso<br />
da Clemente V nel 1312. Il semplice<br />
edificio romanico, databile tra la fine <strong>del</strong><br />
secolo XII e l’inizio <strong>del</strong> XIII, conserva<br />
ancora le tracce <strong>del</strong>le caratteristiche croci<br />
rosse <strong>dei</strong> cavalieri <strong>del</strong> Tempio, dipinte<br />
entro alcuni archetti che ne coronano la<br />
fiancata.<br />
A pochi metri dalle absidi, in mezzo ai<br />
cipressi scorre il fiume Lia che conferisce<br />
al luogo una serenità senza tempo.<br />
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