Incidente aereo ad un velivolo Predator - Aeronautica Militare Italiana
Incidente aereo ad un velivolo Predator - Aeronautica Militare Italiana
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AERONAUTICA MILITARE<br />
UFFICIO PUBBLICA INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE<br />
COMUNICATO STAMPA<br />
AERONAUTICA. INCIDENTE AEREO AD UN VELIVOLO PREDATOR<br />
Lo Stato Maggiore dell’<strong>Aeronautica</strong> <strong>Militare</strong> com<strong>un</strong>ica che oggi è c<strong>ad</strong>uto <strong>un</strong> <strong>velivolo</strong> <strong>Predator</strong> A-PLUS, in<br />
fase di volo <strong>ad</strong>destrativo sui cieli della Puglia. Da <strong>un</strong>a prima ricostruzione il <strong>Predator</strong>, decollato dal 32°<br />
Stormo di Amendola (Foggia) alle 10.15 per <strong>un</strong>a missione <strong>ad</strong>destrativa, si trovava in volo livellato, quando<br />
ha perso i contatti con la base dopo circa <strong>un</strong>’ora dal decollo.<br />
Una coppia di velivoli AMX del 32° Stormo di Amendola sono immediatamente decollati dalla base foggiana<br />
per ricercare il <strong>Predator</strong> che è stato avvistato sul mare al largo della località di Campomarino<br />
(Campobasso). Attualmente, il relitto si sta avvicinando alla costa spinto dalla corrente marina.<br />
Non si segnalano al momento danni a persone o cose.<br />
È la prima volta di <strong>un</strong> incidente <strong>aereo</strong> per il <strong>Predator</strong> dopo circa 6.000 ore di volo operativo sia in Italia che<br />
nei teatri Afghano e Iracheno.<br />
SCHEDA TECNICA DEL ‘PREDATOR’<br />
L'RQ-1A "<strong>Predator</strong>", costruito dalla General Atomics, è <strong>un</strong> <strong>velivolo</strong> senza pilota (UAV) concepito<br />
essenzialmente per compiti di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il sistema d’arma si<br />
compone di tre elementi: il <strong>velivolo</strong>, equipaggiato con motore a pistoni con elica spingente, la Gro<strong>un</strong>d<br />
Station, la stazione di controllo a terra che grazie al data-link satellitare può controllare il <strong>velivolo</strong> anche a<br />
centinaia di chilometri dal Teatro di Operazioni, ed il sistema di trasmissione a terra in tempo reale delle<br />
informazioni raccolte. Il controllo del <strong>velivolo</strong> avviene tramite la stazione di controllo, <strong>un</strong>a vera e propria<br />
cabina di pilotaggio spostata a terra, collegata al <strong>velivolo</strong> tramite antenne e ricevitori in gr<strong>ad</strong>o di lavorare<br />
sia via r<strong>ad</strong>io che via satellite. Una telecamera posta sul muso del <strong>velivolo</strong> riproduce praticamente gli occhi<br />
del pilota, mentre sotto al <strong>velivolo</strong> sono installati i sensori di bordo utilizzati dagli operatori per le riprese<br />
elettro-ottiche ed infrarossi del territorio. Queste immagini sono trasmesse <strong>ad</strong> <strong>un</strong> operatore a terra,<br />
anch’esso presente all’interno della gro<strong>un</strong>d station, che ha il compito di interpretarle e trarne le<br />
informazioni necessarie. Il <strong>Predator</strong> può volare fino <strong>ad</strong> 8.000 metri di quota e per oltre 20 ore<br />
consecutive.L’<strong>Aeronautica</strong> <strong>Militare</strong> ha di recente implementato la flotta <strong>Predator</strong> con la versione A+,<br />
equipaggiata con sensori ottici più evoluti ed in gr<strong>ad</strong>o di realizzare immagini di risoluzione ancora maggiore<br />
rispetto alla versione A attualmente impiegata fuori area. Bassa visibilità da parte del nemico, l<strong>un</strong>ga<br />
persistenza sull’obiettivo e ness<strong>un</strong> rischio per il personale impegnato nella gestione della missione:<br />
caratteristiche, queste, che rendono il <strong>Predator</strong> <strong>un</strong> assetto <strong>aereo</strong> prezioso per la sorveglianza di aree <strong>ad</strong><br />
alto rischio come alc<strong>un</strong>i degli attuali Teatri Operativi all’estero, nonché per il controllo di aree o p<strong>un</strong>ti<br />
sensibili in occasione di eventi di particolare rilevanza (<strong>ad</strong> es. summit internazionali). E’ quello che è<br />
acc<strong>ad</strong>uto <strong>ad</strong> esempio a L’Aquila nei giorni del G8, dove l’<strong>Aeronautica</strong> <strong>Militare</strong>, nell’ambito delle misure<br />
messe in atto per la sicurezza del Vertice, ha impiegato il <strong>Predator</strong> A+ per la sorveglianza aerea del<br />
capoluogo abruzzese. Partendo dal 32° Stormo di Amendola, dove sono normalmente di base i velivoli<br />
senza pilota dell’A.M., l"occhio elettronico" del <strong>Predator</strong> ha registrato e trasmesso alle sale operative,<br />
minuto per minuto, tutto ciò che è acc<strong>ad</strong>uto a terra. Oppure, per fare <strong>un</strong> altro esempio reale, è quello che<br />
acc<strong>ad</strong>e ogni giorno in Afghanistan dove i <strong>Predator</strong> si alzano in volo dalla base aerea di Herat, dove ha sede<br />
la Joint Air Task Force del contingente italiano, per andare a controllare zone di particolare interesse o<br />
p<strong>un</strong>ti sensibili per la sicurezza del personale impegnato nelle operazioni a terra. Acc<strong>ad</strong>e, <strong>ad</strong> esempio, che<br />
prima della partenza di <strong>un</strong> convoglio mezzi, venga effettuata <strong>un</strong>a ricognizione del percorso str<strong>ad</strong>ale per<br />
verificare che non vi siano situazioni sospette, o come avvenuto in Iraq - dove i <strong>Predator</strong> italiani sono stati<br />
impiegati nell’ambito dell’operazione ‘Antica Babilonia’ – che i velivoli senza pilota vengano utilizzati per la<br />
sorveglianza aerea durante eventi di particolare rilevanza come le elezioni governative del 2006.<br />
<strong>Predator</strong><br />
apertura alare: 14,8 m;<br />
l<strong>un</strong>ghezza: 8,2 m;<br />
altezza: 1,82 m;<br />
velocità di crociera: 135-160 km/h;<br />
tangenza operativa: 7.800 m;<br />
autonomia: 24 ore "on station" a 926 km dalla base di partenza ;<br />
peso max al decollo: 952 kg;
motore Rotax 912 a quattro cilindri; carico utile: 204 kg (sensori elettroottici, r<strong>ad</strong>ar <strong>ad</strong> apertura sintetica).