Il progetto Tagetik nel Gruppo API - andaf
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Aprile 2012<br />
News del Comitato Pianificazione e Controllo<br />
In questo numero:<br />
• Una finanza aziendale ad hoc per un’economia interconnessa<br />
• Intervista a Pietro Tonon: il punto di vista di un CFO<br />
• <strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> <strong>Tagetik</strong> <strong>nel</strong> <strong>Gruppo</strong> <strong>API</strong><br />
• Prossimi passi<br />
Una finanza aziendale ad hoc per un’economia interconnessa<br />
di Claudio Bastia, Country Leader Oracle Applications, Oracle Italia<br />
Si sente spesso ripetere che “l'unica cosa prevedibile <strong>nel</strong>la vita è la sua imprevedibilità”. <strong>Il</strong> cambiamento è anche parte integrante della<br />
vita di un'azienda, l'aspetto che ne determina l'evolversi in quanto elemento abilitante per il raggiungimento di livelli di crescita e di<br />
sviluppo del business sempre più ambiziosi. In modo particolare questo ultimo decennio è stato teatro di grandi cambiamenti e instabilità<br />
che non hanno precedenti, puntualmente scanditi da un mix di eventi di straordinarie proporzioni generati dall'uomo e dalla natura.<br />
<strong>Il</strong> terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone all'inizio del 2011 hanno in poche ore interrotto intere supply chain impedendo le<br />
produzioni dei principali componenti destinati al mercato automobilistico e al settore dell'elettronica.<br />
Gli eventi di natura politica che hanno interessato il Medio Oriente hanno gettato <strong>nel</strong> caos lo scenario economico creando confusione sul<br />
fronte del prezzo del greggio, dei tassi di cambio, dell'inflazione e delle previsioni dei mercati. <strong>Il</strong> debito sovrano ha portato intere nazioni<br />
sull'orlo del default minacciando di contagiare le economie occidentali. Inoltre, l'affermarsi dei social network ha fatto sì che la<br />
reputazione aziendale possa essere costruita o demolita <strong>nel</strong>l'arco di pochi giorni.<br />
Non tutti i cambiamenti risultano tuttavia altrettanto radicali. L'introduzione di normative ha sicuramente influito sullo scenario,<br />
soprattutto per quanto riguarda le multinazionali che si sono trovate a dover gestire obblighi differenti in regioni geografiche differenti.<br />
Le revisioni dei principi IFRS, l'introduzione della conversione obbligatoria dei bilanci in XBRL, i nuovi requisiti per il reporting sulla<br />
sostenibilità e una serie di novità normative anti-frode e anti-corruzione sono tutte imposizioni di legislatori e organismi di<br />
standardizzazione mondiali che hanno reso ancora più ardua la gestione del cambiamento, aggiungendo complessità ai sistemi e<br />
ampliando i volumi di dati che le aziende devono integrare ed elaborare.<br />
Infine, la stessa tecnologia è un altro aspetto che alimenta il cambiamento. L'economia connessa, accelerata dal cloud computing e dalla<br />
mobilità dei dispositivi, porta con sé opportunità e sfide di processo in egual misura. Per quanto sia ben accolta la facilità con cui le<br />
aziende possono estendere le loro relazioni commerciali oltre i confini nazionali, essa comporta non pochi obblighi per una gestione etica<br />
e sostenibile delle supply chain estese.<br />
A fronte di queste condizioni è essenziale che le architetture dei sistemi si presentino flessibili e al contempo affidabili, affinché processi e<br />
informazioni business possano essere adattati in tempo reale in maniera da giungere ai decision maker indipendentemente dai<br />
cambiamenti che si presentano lungo la strada. Bisogna evidenziare però che molti dei sistemi oggi in uso erano stati pensati per le<br />
esigenze di un periodo storico molto diverso da quello attuale, caratterizzato da contesti aziendali meno complessi: per questo molte<br />
realtà oggi si trovano in difficoltà <strong>nel</strong> fare fronte alle sempre più pressanti richieste del momento. Come dovrebbe dunque reagire il<br />
business e quali architetture dovrebbe adottare per ottimizzare capacità competitiva, performance finanziarie, produttività e reattività in<br />
un periodo di costante cambiamento? Come può il management mettere in atto le strategie, accelerare i processi decisionali e garantire<br />
le performance a fronte di uno scenario che muta rapidamente e continuamente?<br />
Sono quattro i capisaldi intorno ai quali bisogna far ruotare la nuova organizzazione della funzione amministrazione, finanza e controllo:<br />
affermare un sistema che si muove intorno a processi basati sul ruolo, incrementare il livello analitico, estendere la collaborazione,<br />
semplificare l’utilizzo.<br />
Creare un sistema basato sui ruoli significa riconoscere che il business è cambiato. Ormai le varie LOB non lavorano più a compartimenti<br />
stagni e i processi corrono tra i confini delineati dalle singole divisioni. In sostanza, si tratta di articolare i processi in ambienti molto simili<br />
a un portale dove vengono aggregate le informazioni provenienti da più fonti ma che possono essere assimilate per la loro funzionalità.<br />
Aumentare le componenti analitiche significa dotare in modo intrinseco le business application di capacità di analisi. In questo modo, gli<br />
utenti vengono a disporre dell’informaizone corretta <strong>nel</strong> momento in cui gli serve all’interno della stessa applicazione, piuttosto che<br />
dover attendere la trasmissione di un ulteriore report. Per altro, dal momento che molte organizzazioni aziendali hanno dei ruoli che sono<br />
assimilabili, oggi si trovano delle soluzioni che consentono di avere dei package di Analitycs già predefiniti.<br />
segue<br />
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News del Comitato Pianificazione e Controllo<br />
Cambiamenti e instabilità si stanno verificando come mai prima d'ora, alimentati da una serie di variabili quali globalizzazione, social<br />
media, sussulti di natura geopolitica, macro-economie (debito sovrano), innovazione tecnologica e novità normative. Se è vero che<br />
l'evoluzione da sempre rappresenta una prerogativa dello scenario business, è altrettanto vero che la rapidità e la portata di ciò che sta<br />
accadendo richiedono un'analisi diversa. Le imprese devono infatti essere molto ben equipaggiate per restare competitive. Per contro<br />
l'attuale situazione produce un impatto positivo su sistemi e processi che supportano gli iter decisionali e, in maniera ancora più estesa,<br />
su qualsiasi attività dell'azienda, dagli approvvigionamenti fino al delivery di prodotti e servizi.<br />
I sistemi ERP che stanno alla base delle architetture aziendali degli ultimi vent'anni hanno ben supportato le attività delle grandi<br />
multinazionali. Le innovazioni introdotte via via <strong>nel</strong> tempo a livello di Business Intelligence, Performance Management, Governance Risk e<br />
Compliance hanno contribuito ad arricchire l'offerta attuale; inoltre, le iniziative di trasformazione finanziaria riguardanti le aree del<br />
financial reporting, dei servizi condivisi e del business planning integrato hanno conferito un valore notevole ai sistemi oggi in uso. Ciò<br />
nonostante le esigenze proprie del 21° secolo vanno oltre, richiedendo nuove dinamiche di flessibilità nei sistemi e architetture avanzate<br />
a supporto delle operazioni finanziarie.<br />
L'attenzione nei confronti delle funzionalità ha aperto la strada ad una visione orientata al processo delle modalità di gestione del<br />
business, visione secondo la quale best practice, ruoli business e strumenti analitici vengono profondamente integrati <strong>nel</strong> livello<br />
applicativo. L'impatto prodotto da interfacce utente particolarmente intuitive e il bisogno di condividere informazioni comuni,<br />
standardizzate e verificate trasversalmente all'impresa sono oggi due aspetti oggetto di particolare attenzione. Un nuovo approccio di<br />
pensiero che, insieme a capacità di processo flessibili, evidenzia un forte divario tra i sistemi in uso e una nuova generazione di sistemi<br />
molto più agili e adeguati alle esigenze di una realtà come quella dei mercati in rapida evoluzione. E a questo riguardo, il cambiamento –<br />
la modernizzazione finanziaria – diventa oggi più che mai una sfida da affrontare e superare.<br />
L’aspetto positivo è che a differenza del passato, quando innovare i sistemi significava operare un cambiamento radicale del tipo di<br />
approccio - il cosiddetto ‘big-bang’ - il nuovo paradigma permette di introdurre nuove capability con un maggiore allineamento rispetto<br />
alle necessità aziendali. Questo significa che le imprese possono dotarsi delle strutture necessarie ad affrontare il nuovo scenario con il<br />
minimo sconvolgimento delle loro attività di business.<br />
Intervista a Pietro Tonon: il punto di vista di un CFO<br />
a cura di Luisa Pastega www.luisapastega.it<br />
Ciao Pietro, di che cosa ti occupi?<br />
Sono il CFO (Chief financial officer, ossia responsabile amministrazione, finanza e controllo)<br />
di Climaveneta S.p.A., società leader <strong>nel</strong>la produzione di impianti di condizionamento.<br />
La Società fino a fine 2011 era parte del <strong>Gruppo</strong> Dè Longhi (settore professional).<br />
A partire dal 2012 è la società più importante in termini di fatturato e redditività di DeLclima, società debuttante in Borsa.<br />
Facendo leva sulle tue competenze ed esperienze, quali consigli daresti a una PMI?<br />
PRIMO. Innanzi tutto, per quanto sia difficile, consiglio di crearsi un budget e di monitorarlo di continuo. Dovrebbe rispondere a queste<br />
domande: qual è l’obiettivo (ad es. di vendita, di marginalità,…)? Qual è la fonte delle vendite aziendali, dei ricavi e dei costi? Rispondere<br />
a queste domande permette di individuare i centri di costo e di ricavo, e quindi, i centri di profitto. SECONDO. Avere a disposizione un<br />
“cruscotto di controllo”, costruito ad hoc sulle esigenze della società. Questo riassume gli elementi critici e offre una visione sintetica<br />
dello stato di salute dell’azienda. Ad esempio, sarebbe consigliabile includere <strong>nel</strong> cruscotto quanto meno indicatori relativi a “fatturato<br />
complessivo”, “ordinato”, e “marginalità industriale” (da intendersi come “primo margine dopo la copertura dei costi variabili”), dando<br />
evidenza, per ciascun indicatore, degli scostamenti rispetto agli obiettivi individuati <strong>nel</strong> budget. TERZO. Predisporre un bilancino mensile<br />
(conto economico), riclassificato suddividendo tra costi variabili e costi fissi, oltre che tra parte industriale, commerciale e di struttura. In<br />
alternativa, quanto meno bisognerebbe poter disporre di un report periodico che analizzi l’incidenza dei costi fissi sul fatturato, allo scopo<br />
di comprendere se i costi di struttura sono (o non sono) adeguati rispetto alla dimensione del fatturato. QUARTO. Monitorare e gestire<br />
bene il capitale circolante, partendo dalla creazione di un indicatore che dia chiare informazioni sull’incidenza del capitale circolante sul<br />
fatturato rolling. Del resto, spesso il capitale circolante risulta essere la parte preponderante del capitale investito in azienda. <strong>Il</strong> tutto<br />
senza dimenticare l’analisi specifica dell’andamento dei giorni clienti/fornitori/magazzino.<br />
segue<br />
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News del Comitato Pianificazione e Controllo<br />
QUINTO. Monitorare e gestire la posizione finanziaria netta, che è una diretta conseguenza dell’andamento di tutte le altre variabili<br />
(circolante, marginalità, investimenti, vendite,…). L’analisi dovrebbe comprendere l’esame della posizione finanziaria netta per istituto<br />
bancario, anche distinguendo tra “parte a breve” e “parte a medio lungo termine”. Questa attività, ulteriore rispetto alla gestione<br />
quotidiana della tesoreria, permette di prendere decisioni strategiche sulla tesoreria, sia in termini di scelte tra breve termine e medio<br />
lungo termine, sia in termini di scelta tra i diversi istituti finanziari<br />
.<br />
.<br />
Qual è il tuo spunto per… tradurre la creatività in numeri?<br />
E’ importante per chi ha a che fare con i numeri ogni giorno (manager ma anche gli stessi imprenditori) fare il salto di qualità <strong>nel</strong>la loro<br />
gestione/interpretazione. Un numero preso da solo, letto passivamente, non dice nulla, un numero interpretato crea conoscenza e la<br />
conoscenza permette di definire la strategia e le azioni. Questo step poi genera a cascata un modo di pensare che sarà comune<br />
denominatore e patrimonio aziendale.<br />
Fonte: David Mc Candl<br />
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News del Comitato Pianificazione e Controllo<br />
<strong>Il</strong> <strong>progetto</strong> <strong>Tagetik</strong> <strong>nel</strong> <strong>Gruppo</strong> <strong>API</strong><br />
Budget, Pianificazione e Forecast, Consolidato civilistico e gestionale, Chiusure contabili e Segment reporting. a cura di TAGETIK<br />
(marketing@tagetik.com)<br />
Problematiche da affrontare<br />
Per gestire con successo le performance aziendali <strong>nel</strong> settore energetico, il <strong>Gruppo</strong> <strong>API</strong> – Anonima Petroli Italiana (www.gruppoapi.com),<br />
leader <strong>nel</strong> settore della raffinazione e commercializzazione di prodotti petroliferi e della produzione e vendita di energia, aveva bisogno<br />
di dotarsi di uno strumento in grado di garantire una vista veloce e affidabile sulle complesse attività di business. Prima dell’utilizzo di<br />
<strong>Tagetik</strong>, tuttavia, estrarre le informazioni e prendere decisioni da quindici milioni di record per anno era più facile a dirsi che a farsi. Fino<br />
al 2008, il <strong>Gruppo</strong> utilizzava ancora diversi fogli di calcolo per gestire i processi di business. Inoltre, a complicare la situazione, il sistema di<br />
contabilità e il processo di reporting erano scollegati tra loro: per questo motivo, la tracciabilità del dato <strong>nel</strong>le ultime fasi dei processi di<br />
budget, reporting e ‘financial close’ era molto difficile e dispendiosa in termini di tempo.<br />
Obiettivi del <strong>progetto</strong><br />
A causa della crescente complessità del business e dei sistemi<br />
di controllo, l’azienda ha deciso di implementare una nuova<br />
soluzione di Corporate Performance Management (CPM). In<br />
particolare, il <strong>Gruppo</strong> aveva bisogno di accelerare il processo<br />
di produzione del bilancio e delle statistiche e disporre di<br />
informazioni qualitativamente migliori per poter prendere<br />
decisioni. Per migliorare la qualità del dato, garantire la<br />
tracciabilità e ridurre il lavoro manuale, <strong>API</strong> richiedeva<br />
inoltre una stretta integrazione tra il software di CPM e il<br />
sistema transazionale sottostante. Dopo un’approfondita<br />
valutazione di diversi software vendor, l’azienda ha scelto la<br />
soluzione di <strong>Tagetik</strong> (www.tagetik.it) perché il software riesce<br />
a gestire le problematiche civilistiche su una singola<br />
piattaforma di Corporate Performance Management (CPM).<br />
La tecnologia Microsoft<br />
Per alimentare il cruscotto di <strong>Tagetik</strong> con le informazioni del sistema transazionale, l’azienda ha implementato un ‘datamart’ di dati<br />
finanziari basati su Microsoft SQL Server. Queste informazioni sono aggiornate attraverso una connessione diretta a SAP R/3 e con un<br />
sistema di immissione-dati basato su Microsoft Excel.<br />
Risultati e benefici<br />
Grazie a <strong>Tagetik</strong>, <strong>Gruppo</strong> <strong>API</strong> ha migliorato i processi di pianificazione, controllo e reporting. Oggi l’azienda gestisce il consolidamento<br />
gestionale e il reporting <strong>nel</strong>la stessa applicazione che utilizza per il consolidamento civilistico, minimizzando i lavori ripetitivi e le<br />
inconsistenze dei dato. <strong>Tagetik</strong> ha inoltre permesso di integrare il processo di pianificazione strategica con il budget operativo. Grazie alle<br />
funzionalità ‘built-in’ e alla gestione unificata di più processi all’interno del software, gli utenti hanno oggi a disposizione il tempo<br />
necessario per analizzare i dati e i diversi scenari di business.<br />
Oltre sessanta utenti utilizzano la soluzione di <strong>Tagetik</strong> per i processi di pianificazione e budget. Ogni singolo utente può confrontare dati<br />
dettagliati, aggiornati, sicuri e tracciabili in ogni fase del processo. Oltre alla creazione di budget e forecast più attendibili, gli utenti<br />
possono anche effettuare analisi secondo dimensioni specifiche richieste dall’azienda, quali il centro di costo (‘activity based<br />
management’), canale di distribuzione, prodotto (materie prime e prodotti finiti), tipo di movimento (da quale magazzino arriva il<br />
prodotto) e nave (costi diversi a seconda della nave da cui derivano le materie prime). <strong>Tagetik</strong> è alimentato dal sistema transazionale<br />
(SAP) di circa venti milioni di record per arrivare a elaborare circa un milione di record. <strong>Il</strong> sistema produce circa cento report, venti dei<br />
quali sono utilizzati dalla direzione per prendere decisioni strategiche.<br />
Dal momento che le attività di raccolta-dati e di creazione del budget sono molto più semplici da gestire, il processo di forecast consente<br />
di risparmiare ben il 30% del tempo. La qualità delle informazioni finanziarie è migliorata drasticamente grazie alla nuova soluzione: gli<br />
utenti possono analizzare facilmente le varianze o tenere traccia dei dati originali e degli effetti di eventuali modifiche ai dati di budget.<br />
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News del Comitato Pianificazione e Controllo<br />
Dal momento che le attività di raccolta-dati e di creazione del budget sono molto più semplici da gestire, il<br />
processo di forecast consente di risparmiare ben il 30% del tempo. La qualità delle informazioni finanziarie è<br />
migliorata drasticamente grazie alla nuova soluzione: gli utenti possono analizzare facilmente le varianze o tenere<br />
traccia dei dati originali e degli effetti di eventuali modifiche ai dati di budget.<br />
“Dal <strong>progetto</strong> con <strong>Tagetik</strong> abbiamo ottenuto un netto miglioramento dei processi di pianificazione e controllo, una<br />
convergenza dei flussi dato civilistici e gestionali e maggiore supporto <strong>nel</strong>la gestione dei processi di chiusura<br />
contabile”, commenta Stefano Cardello, CFO di <strong>Gruppo</strong> <strong>API</strong>.<br />
Prossimi passi:<br />
Grazie ai Vostri contributi continuano a pervenire al Comitato di Redazione numerose idee e segnalazioni per i prossimi numeri delle<br />
News, al momento i temi in cantiere sono i seguenti:<br />
• Impatto delle scelte di costing sulle strategie<br />
• Necessità, per i manager, di essere sempre più leader<br />
• Approfondimenti sulla gestione del rischio.<br />
Esortiamo tutti a rivitalizzare la piattaforma Linkedin del nostro Comitato per stimolare la discussione su temi di maggiore interesse che<br />
saranno oggetto di articoli futuri. Vi invitiamo inoltre ad utilizzare la piattaforma per segnalare gli articoli delle News che avete letto con<br />
maggiore interesse e su cui vorreste avviare una discussione. <strong>Il</strong> vostro contributo è essenziale. Tutti Voi siete chiamati a contribuire allo<br />
sviluppo delle nostre News con:<br />
• Articoli, survey, spunti riflessione e domanda relativi alle tematiche d'interesse per il Comitato Pianificazione e Controllo.<br />
• Segnalazioni relative a corsi, workshop e summit da suggerire ai membri del Comitato.<br />
• News dalle aziende / prossimi eventi.<br />
Per avere maggiori informazioni e fornire i Vostri contributi potete fare riferimento al gruppo Linkedin del comitato :<br />
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In attesa dei Vostri preziosi contributi Vi auguriamo buon lavoro.<br />
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