Milano - Dismamusica
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SOMMARIO<br />
S ommario<br />
4 EDITORIALE<br />
Alberto Biraghi - Gianni Cameroni<br />
6<br />
DIETRO<br />
ALEX: UNA<br />
CHITARRA PER AMICA<br />
Gianni Cameroni<br />
BALOCCHI<br />
E PROFUMI.<br />
DI CHITARRE<br />
Daniele Della Mattia<br />
10<br />
12<br />
VISTO DAL<br />
BASSO<br />
Rino Cassano<br />
E LA CHITARRA?<br />
SUONA!<br />
Stefano Tavernese<br />
16<br />
18<br />
UN AMERICANO<br />
ALLA CORTE DI SHG<br />
Cristiano Cameroni<br />
MAI SOLI O MALE<br />
ACCOMPAGNATI<br />
Piero Chianura<br />
22<br />
23 SHG<br />
E OLTRE...<br />
A cura della Redazione<br />
Speciale Catalogo SHG 27<br />
Supplemento editoriale a <strong>Dismamusica</strong> Magazine<br />
Anno VII - numero 23 (Novembre 2005)<br />
Redazione: S&G Partners srl<br />
Via Bainsizza, 30 - 20039 Varedo - MI<br />
tel 0362 583672 - fax 0362 544356<br />
www.sgstudio.it - Direttore Responsabile: Gianni Cameroni<br />
Progetto grafico e impaginazione: S&G Partners<br />
Stampa: Centro Arti Grafiche - Fino Mornasco (CO)<br />
Second Hand Guitars 27
E ditoriale<br />
Bentornati!!!<br />
In effetti “bentornati”possiamo<br />
dircelo reciprocamente. Al<br />
secondo appuntamento<br />
con questa versione cartacea di<br />
uno dei più intensi momenti di<br />
aggregazione intorno alla chitarra,<br />
ancor prima di varcare la soglia<br />
dell’Alcatraz, sono certo che<br />
rivedrò volti, figure e persone che ho già incontrato. Qui,<br />
sicuramente in una delle edizioni passate. E ad Ancona,<br />
forse. E forse anche a Rimini, dove la chitarra è presente<br />
come importante protagonista del mondo musicale, con<br />
tutti (o quasi) i suoi protagonisti allineati.<br />
Varcando la porta nera e opaca dell’Alcatraz mi<br />
sembrerà di nuovo di addentrarmi in una della attrazioni<br />
misteriose di un moderno Luna Park: si sa esattamente<br />
cosa si trova al di là dell’antro misterioso. Ma ogni volta<br />
si entra con lo stesso infantile entusiasmo e la stessa<br />
altrettanto infantile curiosità.<br />
E dico “infantile” a ragion veduta. Perché chi non guarda<br />
gli strumenti musicali con lo stupore e la curiosità di<br />
un bambino, cioè in modo positivamente<br />
“infantile”, perde certamente la dimensione<br />
del gioco (to play, jouer, spielen e via<br />
discorrendo) che appartiene alla musica in<br />
tutte le culture conosciute.<br />
Poi si può far finta di esser cresciuti, si<br />
può fare il “vocione” e si può assumere<br />
l’aria anche un po’ tronfia del professorone<br />
arrivato. Ma solo fino al momento in cui,<br />
sperando forse di non essere visti, l’istinto<br />
porta le dita a sfiorare le corde di una<br />
Strato degli anni ’60, o la paletta di quella<br />
semiacustica così “verde smeraldo” da abbacinare con i<br />
suoi riflessi...<br />
È questo che mi aspetto da SHG 27. Una giornata a<br />
baloccarmi con gli strumenti e a conversare a voce<br />
altissima con persone che diventano amici. Intervallando<br />
ascolti esaltanti, carissime birre e panini un po’ sempre<br />
uguali a se stessi. Ma nella consapevolezza di costruire<br />
un bellissimo ricordo da rispolverare ogni tanto,<br />
nell’attesa del prossimo e altrettanto imperdibile SHG.<br />
Buona lettura!<br />
Non era mai successo di<br />
lasciare qualche espositore<br />
fuori da SHG. Eppure, per<br />
la prima volta dopo 26 edizioni, la<br />
manifestazione ha raggiunto i limiti<br />
di capacità della sala. Al di là della<br />
soddisfazione degli organizzatori<br />
per il risultato conseguito (a<br />
dimostrazione della validità di una formula che mantiene<br />
la sua validità nel tempo grazie a costanti e attente messe<br />
a punto), il pienone di questa edizione apre la porta a<br />
qualche riflessione sul futuro delle manifestazioni di<br />
questo genere, le quali - se ben gestite e coordinate -<br />
possono contribuire in modo determinante a dare impulso<br />
a un mercato che per troppi anni non è riuscito a offrire<br />
riscontri all’altezza delle aspettative.<br />
“Se ben gestite”, si dice qui sopra. Non si può prescindere<br />
dalla scenario in cui SHG vive oggi, completamente<br />
diverso da quello in cui la kermesse chitarristica nacque<br />
nel lontano 1992. Il mondo italiano della passione<br />
musicale non aveva mai visto così tante persone, tra<br />
loro sconosciute, ritrovarsi per<br />
scambiare strumenti – certo – ma<br />
anche esperienza e informazioni. Fu<br />
un evento dirompente, che contribuì<br />
a smuovere un mondo un po’ fermo,<br />
catalizzandone i processi evolutivi. Il<br />
che, detto in italiano comprensibile,<br />
vuol dire semplicemente che - da<br />
un lato - le aziende cominciarono<br />
a capire il valore di incontrare quei<br />
consumatori che avevano sempre<br />
tenuto a distanza, mentre - dall’altro<br />
- i consumatori impararono a cogliere<br />
il valore dell’aggregazione.<br />
Il risultato si vede: ogni settimana spuntano<br />
nuove iniziative, incontri, raduni, mercatini.<br />
È un segno di positivo fermento, che merita attenzione<br />
e impegno da parte di tutti. Ma che richiede cautela:<br />
bisogna evitare a tutti i costi che la spontaneità<br />
si muti in rivalità, bisogna continuare a incontrarsi,<br />
confrontarsi, mediare, soprattutto lavorare assieme.<br />
Il traguardo è l’uscita dal tunnel<br />
che tutti vedono possibile.<br />
Gianni Cameroni<br />
Alberto Biraghi<br />
Second Hand Guitars 27
Anche la programmazione più complessa è resa<br />
semplice dal software editor/librarian per PC/MAC<br />
in bundle.
I l personaggio<br />
Dietro Alex: una<br />
chitarra per amica<br />
Dal sedile della sua macchina,<br />
mentre è in viaggio in Italia, Alex Britti<br />
ci concede una simpatica intervista:<br />
è dedicata al “popolo” di SHG 27.<br />
Viaggiare è destino comune ai musicisti,<br />
chiamati a portare la propria musica<br />
tra le braccia degli appassionati in<br />
un continuo e generoso peregrinare. Lo hanno<br />
sottolineato in molti, mettendo a frutto anche<br />
la loro stessa arte, come Alberto Sordi,<br />
scalcinato capocomico di un gruppo di avanspettacolo<br />
in Polvere di Stelle insieme a una<br />
strepitosa Monica Vitti, o i Pooh, in Pronto,<br />
buongiorno è la sveglia, la loro canzone dedicata<br />
espressamente al trasferimento tra un<br />
concerto e l’altro (con il casellante dell’autostrada<br />
che li riconosce e chiede un autografo).<br />
Non è quindi una sorpresa se l’intervista<br />
ad Alex Britti avviene proprio mentre lui è in<br />
viaggio, sulla sua macchina. In quei momenti<br />
puoi solo guidare e guardarti in giro o, se il segnale<br />
del cellulare regge, puoi telefonare con<br />
il viva-voce o con il tuo fido auricolare.<br />
È mercoledì, sono alla scrivania, e lavoro proprio<br />
a questo Catalogo SHG. Squilla il mio telefonino<br />
e una voce che subito non riconosco<br />
mi dice “Ciao, sono Alex”. Poi fa una pausa, e<br />
aggiunge “Britti”.<br />
In effetti conosco molti Alex, ma il fatto è che<br />
non mi aspettavo che mi chiamasse così velocemente.<br />
Lo avevo cercato attraverso amici<br />
comuni, e speravo che potessimo sentirci,<br />
ma la sua voce che esce dal mio telefono non<br />
me la aspettavo proprio oggi pomeriggio. Mi<br />
metto comodo e gli spiego dove vorrei pubblicare<br />
la sua intervista. E mi incarica subito<br />
di salutare i chitarristi di SHG, un “popolo” di<br />
appassionati dei quali condivide pienamente<br />
le emozioni, le pulsioni e le continue sfide di<br />
ascolto e di suono, un “popolo” che conosce,<br />
Second Hand Guitars 27<br />
perché ha già visitato SHG e ci si è trovato<br />
bene, circondato dall’affetto dei chitarristi<br />
che lo sentono, e a ragione, “uno di loro”.<br />
Britti è da subito estremamente cordiale, e<br />
gli chiedo, ora che il pericolo è passato, come<br />
si è sentito nel recente periodo di forzato riposo<br />
(per un banale incidente domestico ha<br />
rischiato di perdere un dito, ndr).<br />
“Mi sono sentito malissimo”, dice Alex. “E non<br />
tanto perché non potevo lavorare, e nemmeno<br />
per la paura: quella è durata poco, dato<br />
che mi avevano assicurato il pieno recupero<br />
delle funzionalità. Ma non poter suonare<br />
era davvero insopportabile. Per me suonare<br />
è qualcosa di superiore, di magico, di essenziale.<br />
Se decido di non suonare, sto prendendo<br />
io una decisione. Ma se decido di suonare,<br />
devo poterlo fare. E questo, in quelle condizioni,<br />
non era possibile”. Mi viene spontaneo<br />
chiedergli da quanto tempo suona.<br />
“Da sempre”, risponde immediatamente<br />
Alex Britti. “La chitarra è una parte di me,<br />
è un elemento naturale che fa parte della<br />
mia vita. Ho cominciato prestissimo, quando<br />
i miei genitori mi regalarono il mio primo<br />
strumento. Avevo sette anni, e guardavo<br />
la Eko Junior 3/4 quasi con timore. Ricordo<br />
che la usavo come tamburo, o come piano<br />
di appoggio. Poi la lasciai stare per quasi un<br />
anno”.<br />
“E cosa accadde dopo?”, lo interrompo.<br />
Il “bambino” Alex<br />
“Accadde quello che letteralmente mi cambiò la<br />
vita. Ho un ricordo molto vivido di quella giornata.<br />
Avevo otto anni, e nella Roma della metà<br />
degli anni ‘70 partecipai alle lezioni di chitarra<br />
tenute a noi bambini da un sacerdote, don<br />
Franco. Fu una vera folgorazione. Ricordo che il<br />
primo giorno –eravamo tanti bambini e facevamo<br />
un caos indescrivibile con le nostre chitarre–<br />
ci insegnò a suonare l’accordo di LA Maggiore.<br />
Io mi resi conto che, quando appoggiavo le dita<br />
della mano sinistra sulle corde, succedeva qualcosa.<br />
Sembra una cosa banale, ma fu per me una<br />
impressionante rivelazione. Al termine della lezione<br />
il sacerdote ci congedò e tutti scapparono<br />
via per giocare. Io, caparbio, rimasi fuori dall’aula<br />
a provare e riprovare quel semplice accordo e<br />
altre prime timide posizioni. Dopo una settimana<br />
avevo già una buona padronanza di tutti gli<br />
accordi principali, che per la maggior parte avevo<br />
trovato da solo. È così che ho iniziato”.<br />
E la chitarra divenne già da allora, per il giovanissimo<br />
Alex, una inseparabile compagna.<br />
Guidando, mi racconta di come trascorreva<br />
le sue giornate al Lido di Ostia, dove la<br />
sua famiglia passava lunghi periodi in estate:<br />
“Tutti andavano al mare per stare in spiaggia.<br />
Io, all’epoca, portavo la mia chitarra, mi<br />
mettevo dietro le cabine e suonavo tantissimo,<br />
studiando e provando le cose che sentivo,<br />
costruendomi una tecnica e una capacità<br />
sempre più robusta. Naturalmente senza rinunciare<br />
alla vita da ragazzino e ai suoi divertimenti:<br />
il pallone, i bagni, la compagnia e<br />
l’allegria spumeggiante di quel periodo”.<br />
Il “ragazzo” Alex<br />
Era un modo per diventare il chitarrista “talentuoso”,<br />
come dicono alcuni, che oggi incanta<br />
immense platee. Gli chiedo come
fossero i suoi rapporti con i coetanei, che<br />
di solito vedono chi suona come un marziano<br />
o come una mosca bianca. “Da ragazzo<br />
ero agitatissimo e vivacissimo”, precisa<br />
Alex, “più o meno come i miei coetanei. Facevo<br />
gli stessi percorsi di studio, avevo le<br />
stesse fatiche e le stesse emozioni, portavo<br />
i capelli lunghi ed ero come tutti i giovani<br />
adolescenti di quel periodo. In più, suonavo<br />
la chitarra, e lo facevo praticamente senza<br />
un metodo preciso, senza obiettivi accademici<br />
e senza obiettivi professionali. Suonavo<br />
perché mi attirava tantissimo suonare, e<br />
mi confrontavo con i grandi della chitarra<br />
e, in genere, con i grandi della musica di<br />
quel periodo. Esattamente come facevano,<br />
e spero facciano anche oggi, molti ragazzi<br />
di quell’età”.<br />
“Ma come era il rapporto con lo strumento?”,<br />
insisto.<br />
Britti non si spazientisce, e cerca di spiegarmi.<br />
“Se dico che non avevo un metodo,<br />
intendo dire che non avevo un metodo accademico.<br />
Mi succedeva di rinchiudermi in<br />
casa per mesi, ad esempio, per studiare in<br />
modo infuocato un determinato artista o<br />
un determinato album. Magari per quattro<br />
mesi di fila uscivo solo per andare a scuola (il<br />
mio dovere l’ho sempre fatto in questo senso),<br />
e poi il resto del tempo lo passavo con la<br />
mia chitarra. Mi è successo ad esempio con il<br />
blues di Santana, il Santana di Sunflower, per<br />
intenderci. E non sono uscito fino a quando<br />
non ho imparato tutto di quell’album, fino a<br />
quando non ho metabolizzato ogni straordinario<br />
passaggio”.<br />
“E che altra musica ascoltavi?”<br />
Ancora una volta Britti sembra non accorgersi<br />
che l’ho nuovamente interrotto, e risponde:<br />
“Ascoltavo soprattutto Edoardo Bennato<br />
e i cantautori italiani. E studiavo il loro modo<br />
di fare musica, il rock e le linee musicali che<br />
ciascuno proponeva.<br />
E poi i<br />
Beatles, a causa<br />
di un simp<br />
a t i c i s s i m o<br />
vicino di casa,<br />
anch’esso chitarrista,<br />
che li<br />
adorava e mi<br />
chiedeva di<br />
suonare i loro<br />
pezzi insieme<br />
a lui: io facevo<br />
lo stesso con<br />
lui per i miei<br />
pezzi preferiti.<br />
Avevo anche<br />
uno zio appassionatissimo<br />
di<br />
Elvis Presley, e<br />
dovevo spesso<br />
suonargli i<br />
pezzi di Elvis:<br />
anche questo<br />
mi è poi entrato<br />
nella pelle,<br />
credo”.<br />
La prima chitarra di Alex<br />
Britti fu una EKO “Junior”<br />
identica a questa, tratta<br />
dal catalogo Eko del 1967.<br />
(Courtesy “Museo della Chitarra<br />
‘Oliviero Pigini’ - Recanati”)<br />
Questa volta è lui che si ferma. Credo che le<br />
immagini gli tornino alla mente, e lo lascio<br />
tranquillo per qualche secondo. Poi riprendo<br />
con le domande.<br />
Second Hand Guitars 27
I l personaggio<br />
Second Hand Guitars 27<br />
Il “musicista” Alex<br />
“Dopo, cosa è cambiato nel tuo rapporto con<br />
la musica?”, gli chiedo.<br />
Britti prende un attimo e mi dice: “Si sono allargati<br />
gli orizzonti grazie all’impatto con altri<br />
grandi musicisti internazionali, come David<br />
Lidley & El Rayo X,<br />
un composto di rock,<br />
reggae e fusion a cui<br />
devo molto per la mia<br />
formazione. Poi, nel<br />
1984, su Videomusic,<br />
mi imbattei in un video<br />
per il quale letteralmente<br />
alienai parte<br />
della mia collezione<br />
Dopo l’intervista, Alex Britti e Gianni Cameroni si<br />
sono incontrati casualmente durante un altro evento<br />
chitarristico: il recente EUROBASS DAY di Verona<br />
(lo scorso 30 ottobre).<br />
di dischi per avere il<br />
denaro necessario ad<br />
acquistare l’album di<br />
riferimento: si trattava<br />
del pezzo Cold Shot dall’album di Stevie<br />
Ray Vaughan Couldn’t Stand The Weather. E<br />
poi ascoltai il grandissimo Jimi Hendrix, e ancora<br />
una volta ripetei l’immersione totale nella<br />
musica... Il Britti di oggi deve molto a tutte<br />
queste esperienze, che credo emergano nel<br />
mio modo di suonare e nel mio modo di affrontare<br />
il pubblico”.<br />
Il pubblico è uno degli elementi che giocano<br />
in modo particolare nella formazione dell’artista.<br />
Ma com’è il pubblico di Alex Britti? Glielo<br />
chiedo.<br />
“Non esiste un pubblico di Alex Britti”, mi dice<br />
ridendo, “Ma il pubblico in generale. Che ogni<br />
volta è diverso e ogni volta ti accoglie e ti accetta<br />
per quello che sei. Chi mi conosce come<br />
musicista forse mi dà più partecipazione, chi<br />
mi vede solo come personaggio mi accoglie<br />
con più superficialità, forse, ma con identico<br />
affetto. C’è il pubblico che urla, c’è quello che<br />
ti segue musicalmente, c’è quello più freddo<br />
e quello più partecipativo. Ma la cosa importante<br />
è altrove, è nell’artista che si esibisce. Il<br />
compito dell’artista è infatti quello di dare il<br />
massimo di sé in ogni situazione, ed è esattamente<br />
quello che io cerco sempre di fare”.<br />
Tra i tanti personaggi di fronte ai quali Britti<br />
ha suonato e si è esibito con successo ce<br />
n’è anche uno che, in particolare, ha ascoltato<br />
con attenzione Alex suonare uno strumento<br />
non comune: una chitarra resofonica. Il personaggio<br />
in questione è Giovanni Paolo II ed<br />
il concerto al quale Alex ha partecipato si teneva<br />
a Roma in occasione<br />
del Natale.<br />
“È stata una grandissima<br />
emozione, un momento<br />
magico per il<br />
quale mi ero preparato<br />
con grande serietà<br />
e con grande slancio”,<br />
dice Alex Britti ancora<br />
un po’ commosso al<br />
ricordo, “e per il quale<br />
ho voluto realizzare<br />
un mio piccolo grande<br />
sogno: quello di<br />
possedere una costosa, ma speciale, chitarra<br />
resofonica, e di suonarla per il Pontefice. La<br />
chitarra resofonica era uno dei miei sogni di<br />
ragazzo, un sogno bloccato da un prezzo all’epoca<br />
davvero inarrivabile”.<br />
Chiedo ancora a Britti dei suoi studi musicali,<br />
come tocco finale di questa chiacchierata. E<br />
mi dice, candidamente, che non è che ha studiato<br />
tanto. Ha studiato lo strumento, le corde,<br />
il suono, il modo, tutto. Ma non ha mai<br />
studiato granché la musica come tale. “Ho<br />
sempre suonato, come si dice, a orecchio, e<br />
continuo a farlo. Leggo con una certa difficoltà<br />
e riesco per lo più a seguire con facilità<br />
cose che ho già studiato e fatto mie. Il resto<br />
lo suono da dentro, con la passione, la rabbia<br />
e la gioia di suonare che sento ogni volta che<br />
prendo in mano lo strumento”.<br />
Saluto Britti e ho come la sensazione di scendere<br />
dalla sua macchina lasciandolo viaggiare<br />
da solo. Ma sono al telefono, e l’ultima cosa<br />
che sento è il semplice “click” di fine conversazione.<br />
Quest’anno purtroppo non potrà<br />
venire a SHG: i suoi fan lo accolgono a Bari<br />
proprio il 20 novembre per una importante<br />
tappa del suo tour. Alla prossima, Alex!<br />
Gianni Cameroni
V isto da un visitatore<br />
Balocchi e profumi.<br />
Di chitarre.<br />
IL “PROFUMO” DI SHG: IL LUOGO RICOLMO<br />
DEI “BALOCCHI” PIÙ AGOGNATI.<br />
È LA TESTIMONIANZA DI UN VISITATORE<br />
E CHITARRISTA APPASSIONATO (LO LEGGERETE)<br />
CHE, PER MESTIERE, GESTISCE<br />
UFFICI STAMPA IMPORTANTI.<br />
tai a casa una Gibson, a rate,<br />
ma nuova di zecca. Ehi, possedevo<br />
una Gibson, il sogno<br />
della mia vita! Era una modesta<br />
The Paul, ma per me era<br />
tutto ciò che desideravo. Finalmente<br />
potevo sperare di<br />
imitare il suono di<br />
Carlos Santana. Fu<br />
proprio lui a indurmi<br />
a suonare la chitarra,<br />
mi piaceva il<br />
suo stile inconfondibile,<br />
la dosata<br />
miscela di sound<br />
anglosassone con le melodie<br />
latine, i primi album e le successive<br />
evoluzioni. Ascoltavo<br />
di tutto, Hendrix, Gilmour,<br />
Page, Beck, Blackmore, ma<br />
Santana seppe coinvolgermi<br />
e, con una presunzione degna<br />
di un pazzo, credetti di poterlo<br />
imitare. Cominciò quindi la<br />
ricerca del suono, di “quel”<br />
suono. La chitarra c’era, di<br />
conseguenza fu la volta degli<br />
amplificatori, Marshall, Fender,<br />
Yamaha, Mesa Boogie,<br />
gli effetti, nuovi, usati, altre<br />
chitarre, Fender e ancora Gibson.<br />
Gioie e frustrazioni, mi<br />
avvicinavo, ma mancava semdi<br />
Daniele Della Mattia<br />
P<br />
er un appassionato di<br />
chitarre come me, entrare<br />
a Second Hand<br />
Guitars è come per Pinocchio<br />
ritrovarsi nel paese dei balocchi.<br />
La regressione infantile<br />
è immediata, la trepidazione<br />
sale, le labbra si schiudono in<br />
un sorriso e gli occhi si sgranano<br />
per la meraviglia. Verrebbe<br />
voglia di dire “wow”,<br />
anche perché l’aria che si respira<br />
è in pratica americana.<br />
Con lo sguardo si abbraccia<br />
tutto il salone in una panoramica,<br />
poi, realizzando che<br />
è impossibile esaminare tutto<br />
contemporaneamente, si stabilisce<br />
un percorso in modo<br />
da non lasciare indietro nulla,<br />
come quando si va per funghi.<br />
Così si prende nota mentalmente<br />
dei pezzi più appetibili,<br />
riproponendosi di tornare con<br />
calma per osservarli meglio<br />
e magari provarli, sperando<br />
che ci siano ancora! Prima ho<br />
detto: per un appassionato di<br />
chitarre come me, non a caso.<br />
Nel senso che io non mi considero<br />
un chitarrista, strimpello<br />
qualcosa, ma sono un appassionato<br />
di chitarre elettriche.<br />
Le due cose non devono necessariamente<br />
coincidere, è<br />
come se un pianista fosse anche<br />
appassionato di pianoforti,<br />
non è detto che lo sia.<br />
La mia passione per le chitarre<br />
elettriche risale a trentacinque<br />
anni fa, quando vicino<br />
a casa mia aprì un negozio di<br />
strumenti musicali: batterie<br />
scintillanti, chitarre policrome,<br />
amplificatori valvolari enormi<br />
esercitavano su di me un fascino<br />
irresistibile. Mio padre<br />
per i miei quindici anni mi regalò<br />
una chitarra che conservo<br />
tuttora, una Meazzi<br />
Hollywood rossa sfumata,<br />
tipo Gibson ES<br />
335, con tanto di vibrato<br />
e stoppacorde.<br />
Ma era complicata<br />
da suonare, aveva<br />
un’azione tremenda<br />
e un manico lungo,<br />
e ben presto capii<br />
che per tirar fuori i<br />
suoni giusti dovevo<br />
cambiare strumento<br />
e i miei miti divennero<br />
altri, i soliti nomi<br />
americani.<br />
Ricordo che passavo ore davanti<br />
alle vetrine di negozi<br />
come Ricordi e Messaggerie<br />
Musicali ad ammirare queste<br />
meraviglie e talvolta, le<br />
mattine quando non andavo<br />
a scuola (nei primi anni<br />
’70 capitava<br />
sovente),<br />
chiedevo timidamente<br />
al commesso<br />
se mi faceva<br />
provare<br />
qualche chitarra.<br />
Una volta mi fece suonare<br />
una Gibson ES 345 con<br />
un amplificatore più alto di<br />
me, feci un accordo e provai<br />
un brivido, un suono mai<br />
sentito prima, pulito, preciso,<br />
potente, un altro pianeta.<br />
Capii che quella sarebbe stata<br />
la mia chitarra, ma per un<br />
ragazzino squattrinato come<br />
me la cosa era impossibile, i<br />
prezzi irraggiungibili. Quindi<br />
continuai a spellarmi le dita<br />
sulla mia Meazzi, in attesa di<br />
tempi migliori. Di lì a qualche<br />
anno consegnai orgoglioso il<br />
mio primo stipendio a un negoziante<br />
del centro e mi por-<br />
pre quel quid e, per farla breve,<br />
alla fine mi sono arreso.<br />
Adesso ho una di quelle scatolette<br />
digitali che riproducono<br />
decine di amplificatori,<br />
effetti, microfoni: ecco, quella<br />
va bene, anche se il suono<br />
di Samba Pa Ti di Abraxas<br />
ancora non sono riuscito a riprodurlo.<br />
Intendo dire proprio<br />
“quel” suono, non uno simile.<br />
Nell’85 ho scritto anche<br />
a Santana che mi ha risposto,<br />
bontà sua, ma mi ha detto<br />
che oltre alla Gibson e al<br />
Fender Twin non c’era nient’altro,<br />
il solo effetto speciale<br />
era “his own special inner<br />
cry”. Non ci credo. Se qualcuno<br />
è in grado di aiutarmi,<br />
gliene sarò grato.<br />
Proprio a SHG, in due diverse<br />
annate, acquistai due Gibson,<br />
una splendida Les Paul Standard<br />
cherry sunburst usata e<br />
una SG Special marrone, nuova,<br />
con i pickup P90. Due chitarre<br />
fantastiche di cui sono<br />
molto soddisfatto. Ho anche<br />
una Fender Stratocaster,<br />
ma la suono poco, in ufficio<br />
quando ho tempo. Ma non<br />
ditelo a nessuno...<br />
10 Second Hand Guitars 27
SHG 85X275 25-10-2005 14:13 Pagina 2<br />
“To play” vuol dire<br />
“giocare”<br />
Il “pezzo” dell’amico<br />
Daniele Della<br />
Mattia ci ha spinto a curiosare<br />
in un settore poco considerato, almeno in<br />
ambiente chitarristico, che però ci piace proporre<br />
come possibile percorso per una futura iniziativa.<br />
Leggendo il titolo qui a fianco, dove si parla di<br />
“balocchi”, mi è infatti balzato davanti agli occhi<br />
un giocattolo, un giocattolo vero, che da piccolo<br />
avrei volentieri voluto tenere tra le mani:<br />
una chitarra-giocattolo in legno, completa di<br />
corde e chiavi, che, in fondo, poteva anche<br />
essere suonata.<br />
Perché dunque non cercare nelle nostre case,<br />
nelle nostre cantine, nei nostri<br />
ricordi questi oggetti misteriosi<br />
e affascinanti, capaci di suscitare<br />
curiosità e interesse nei bambini, e<br />
capaci, forse, di essere preludio a<br />
una passione futura?<br />
ULTIMISSIME !<br />
ML2501<br />
ML2520<br />
Una ricerca veloce<br />
Per ora ci siamo limitati a<br />
sbirciare in Internet, e<br />
guardate cosa abbiamo<br />
ML2325<br />
ML2350<br />
ML2302<br />
trovato:<br />
una vera<br />
miniera di oggetti<br />
di ogni epoca (la chitarra<br />
con la scritta “Cowboy”,<br />
ad esempio, è un modello Mattel<br />
del 1968) che è possibile incrementare<br />
facilmente, per generare, ad esempio,<br />
una mostra speciale.<br />
Da questa potrebbe nascere<br />
una manifestazione, ampliata<br />
magari anche ad altri<br />
strumenti musicali-giocattolo<br />
(percussioni, fiati,<br />
tastiere), per mettere<br />
in piedi un convegno<br />
che parli di pratica mus<br />
i - cale nei primi anni di vita... E<br />
tutto partendo dai giocattoli che da sempre<br />
fanno capolino all’interno di scatole,<br />
ceste e bauli destinati a contenere<br />
i sogni e il tempo libero di tutti i<br />
bambini del mondo...<br />
A proposito, lo sapevate che su Internet c’è<br />
anche un museo della chitarra-giocattolo?<br />
Provate a guardare all’indirizzo<br />
www.metalriffs.com/Toys.htm ...<br />
ML2370<br />
ML2445<br />
QUESTE PUBBLICAZIONI TI<br />
PERMETTERANNO DI<br />
IMPARARE A SUONARE<br />
I BRANI DEI “GRANDI”<br />
USANDO BASI MUSICALI<br />
DI ALTISSIMA QUALITÀ.<br />
NOTAZIONI STANDARD<br />
E TABLATURE PER BASSO<br />
O CHITARRA.<br />
IL CD ALLEGATO CONTIENE<br />
LA BASE COMPLETA<br />
PER OGNI CANZONE,<br />
NOTA PER NOTA,<br />
PER IMPARARE<br />
A SUONARE IL PEZZO<br />
E LA BASE MINUS ONE<br />
PER AFFINARE<br />
LA VOSTRA ABILITÀ E<br />
PROVARE L'EMOZIONE DI<br />
ESIBIRSI CON<br />
UNA BAND DAL VIVO.<br />
ML2292<br />
ML2390<br />
ML2160<br />
ML2470<br />
ML2408<br />
ML2461<br />
Second Hand Guitars 27<br />
11
C hiave di Basso<br />
Vi proponiamo qui la simpatica testimonianza di un musicista per diletto,<br />
bassista di notevole spessore (anche se non lo riconoscerà mai<br />
a causa della sua innata modestia), appassionato di SHG.<br />
Lo abbiamo provocato chiedendogli un’impressione sulla passata edizione,<br />
e ha accettato, simpaticamente, di rispondere. Da leggere.<br />
A<br />
tutti noi capita spesso<br />
di esprimere a chi<br />
ci circonda pareri su<br />
ciò che ci gravita attorno.<br />
Talvolta diamo consigli o<br />
opinioni a volte neppure richiesti,<br />
uniformandoci a<br />
comportamenti inconsci che<br />
----- Original Message -----<br />
> From: "Michael Manring"<br />
> To: "Mauro - SR Technology"<br />
> Sunday, July 31, 2005<br />
> Subject: Many thanks!<br />
Dear Mauro,<br />
Thank you so much for the<br />
Jam 400 amp you lent me for<br />
my recent tour in Italy. It was great! One of the gigs was a<br />
kind of bass festival at a large 2000 seat venue near Milan.<br />
All the bass players had their huge bass rigs there and I<br />
just played through the Jam 400 -- I think it sounded the<br />
best!<br />
Thanks again,<br />
Michael<br />
Michael Manring<br />
(italian tour 2005)<br />
12 Second Hand Guitars 27<br />
Molte grazie per l’ampli JAM<br />
400 che mi hai prestato per<br />
il mio recente tour in Italia.<br />
E’ stato grande! Uno dei momenti<br />
migliori è stato un bass<br />
festival in una sede con 2000<br />
posti a sedere vicino a <strong>Milano</strong>.<br />
Tutti i bassisti avevano la<br />
loro attrezzatura enorme<br />
mentre io ho suonato solo con<br />
JAM 400.<br />
Io penso sia stato l’ampli che<br />
ha suonato meglio !<br />
Grazie ancora,<br />
Michael<br />
la televisione ci regala. Beh<br />
oggi sono contento: qualcuno<br />
(un amico) mi ha chiesto<br />
non di “dire”, ma di “scrivere”<br />
qualche pensiero su un<br />
avvenimento che è anche<br />
avventura, entusiasmo e<br />
passione. Sì, perché la musica<br />
è un universo che trasmette<br />
questo. Non sono un<br />
professionista, non ho tournée,<br />
non ho turni in sala di<br />
registrazione, non voglio<br />
competere (non potrei) con<br />
chi ha dato anni al perfezionamento<br />
di tecniche che<br />
forse non userà mai, ma conosce<br />
e insegna. Nella vita<br />
faccio altro… ma il tempo<br />
libero è un’altra cosa.<br />
Amo il basso elettrico, quel<br />
suono morbido e<br />
avvolgente che ti<br />
batte il petto appena<br />
esce dalla<br />
cassa dell’amplificatore.<br />
Io suono il basso,<br />
quelle quattro<br />
grandi corde che<br />
accarezzi con la<br />
sinistra e pizzichi<br />
con la destra<br />
e che anche<br />
da solo mi fanno<br />
sentire “orchestra”.<br />
----- Original Message -----<br />
> From: "Michael Manring"<br />
> To: "Mauro - SR Technology"<br />
> Sunday, July 31, 2005<br />
> Subject: Many thanks!<br />
Dear Mauro,<br />
Thank you so much for the<br />
Jam 400 amp you lent me for ho rivisto<br />
my recent tour in Italy. It was great! One of il the gigs primo was a<br />
kind of bass festival at a large 2000 seat venue near Milan.<br />
basso che<br />
All the bass players had their huge bass rigs there and I<br />
just played through the Jam 400 -- I think<br />
mi<br />
it sounded<br />
conquistò<br />
inte-<br />
the<br />
best!<br />
Thanks again,<br />
gralmente,<br />
Michael<br />
IMPATTO SHG<br />
Questo è il solo bagaglio<br />
che avevo con me entrando<br />
a visitare l’SHG di marzo a<br />
<strong>Milano</strong>, con moglie e figlio<br />
quindicenne al seguito. Locale<br />
suggestivo l’Alcatraz,<br />
più che adatto a riconsegnarmi<br />
un mondo che<br />
pensavo passato. Ho cosi cominciato<br />
a respirare i miei<br />
19 anni, quando suonavo il<br />
Michael Manring<br />
(italian tour 2005)<br />
punk con il miglior gruppo<br />
in circolazione a <strong>Milano</strong><br />
(la mia è<br />
u n ’ o p i -<br />
nione, ma<br />
per me è<br />
autorevol<br />
i s s i m a ) ,<br />
Molte grazie per l’ampli JAM<br />
400 che mi hai prestato per<br />
il mio recente tour in Italia.<br />
E’ stato grande! Uno dei momenti<br />
migliori è stato un bass<br />
festival in una sede con 2000<br />
posti a sedere vicino a <strong>Milano</strong>.<br />
Tutti i bassisti avevano la<br />
loro attrezzatura enorme<br />
mentre io ho suonato solo con<br />
JAM 400.<br />
Io penso sia stato l’ampli che<br />
ha suonato meglio !<br />
Grazie ancora,<br />
Michael<br />
un Rickenbaker<br />
stereo,<br />
come quello che ha<br />
suonato Roger Glover (Deep<br />
Purple) nell’album Machine<br />
Head. Ho apprezzato moltissimo<br />
la possibilità offertami<br />
dal proprietario di<br />
farmelo toccare: sfiorare la<br />
tastiera, farci un giro come<br />
ai vecchi tempi è stata emozione<br />
pura. Mia moglie e figlio,<br />
guardandomi negli<br />
occhi, credo abbiano notato<br />
per un istante un “ringiocontinua<br />
a pag. 14
C hiave di Basso<br />
segue da pag. 12<br />
vanimento” in tempo<br />
reale lungo 25 anni.<br />
Che sballo!<br />
Altro genere di incontro<br />
sono stati gli stessi<br />
visitatori. Osservandoli<br />
cercavo di origliare<br />
mentre esprimevano<br />
giudizi davanti ai “miei”<br />
strumenti: Fender Stratocaster<br />
o Gibson Les Paul Custom<br />
“nero”?<br />
È meraviglioso sentire ancora<br />
pronunciare quei nomi<br />
dai nostri ragazzi, accorgersi<br />
che ancora oggi nei<br />
video musicali i vari gruppi<br />
presentati imbracciano invariabilmente<br />
Fender o Gibson.<br />
Si tratta di oggetti<br />
che sono entrati a far parte<br />
della simbologia moderna,<br />
icone di messaggi che<br />
super-artisti-eroi ci hanno<br />
regalato, usando come tramite<br />
queste chitarre mescolate<br />
a tanto genio e a<br />
tanti watt.<br />
DUE MONDI,<br />
DUE MIEI MONDI<br />
Intanto noto<br />
che mia moglie<br />
rimane un po’<br />
a distanza e mi<br />
chiedo perché.<br />
Riprendo la ricerca<br />
di non so cosa<br />
e mi ritrovo a<br />
fissare ipnotizzato<br />
quasi fossi<br />
davanti ad<br />
un quadro di<br />
Rembrandt,<br />
alzo gli occhi:<br />
F. Batt<br />
i s t e l l i .<br />
Ragazzi che meraviglia!<br />
Il suo dépliant, insieme a<br />
quello di Jacaranda, l’ho<br />
messo in studio, per testimoniarmi<br />
che l’uomo è<br />
stato, tutto sommato, una<br />
buona invenzione.<br />
Concentrato in questi pensieri<br />
davanti ad un cinque<br />
corde fretless della serie<br />
Continuum, mi sento arrivare<br />
addosso alcune note di<br />
chitarra “sparate a paletta”<br />
dall’area live-on-stage.<br />
Mi dico: questo è il signor<br />
Eddy Van Halen in persona,<br />
corro a salutarlo…<br />
Un ragazzo capelli rock<br />
e faccia seria da pianista<br />
classico dà dimostrazione<br />
dal vivo nella fascia oraria<br />
dedicata alla chitarra nel<br />
metal a cura dal CPM: beh<br />
ragazzi, ho potuto sentire<br />
un fraseggio della migliore<br />
verve dal polso CPM/Van<br />
Halen. Complimenti a te,<br />
amico.<br />
AMICI E MAESTRI<br />
Un ultimo saluto ad amici<br />
ritrovati e vedo arrivare, con<br />
la flemma del maestro che<br />
avendo vissuto perdona tutto<br />
all’allievo, Franco Mussida.<br />
Inevitabile, e di getto, un<br />
abbraccio e una foto ricordo<br />
sul telefonino, (e chi la cancellerà<br />
mai!).<br />
Mia moglie ormai non mi riconosce<br />
più.<br />
Esco ed è ormai quasi<br />
sera… mi guardo intorno,<br />
vedo la circonvallazione di<br />
<strong>Milano</strong>, auto parcheggiate,<br />
mi sento strano, il cocktail<br />
di emozioni ha lasciato<br />
il segno: come<br />
hanno fatto a passare<br />
25 anni in un pomeriggio?<br />
Ne sono certo: ci rivediamo<br />
a novembre.<br />
14 Second Hand Guitars 27<br />
Rino Cassano
P arola di...<br />
E la chitarra?<br />
di Stefano Tavernese<br />
Quante riviste di chitarra<br />
può sopportare<br />
un piccolo<br />
mercato come il nostro? Se<br />
pensiamo all’edicola come a<br />
quel supermercato del superfluo<br />
che è diventata negli ultimi<br />
dieci anni, una risposta<br />
spassionata dovrebbe essere<br />
‘una’. E invece siamo tre<br />
ad affacciarci ogni mese dagli<br />
scaffali, senza contare i<br />
trimestrali dedicati esclusivamente<br />
al settore classico e<br />
venduti su abbonamento, e le<br />
periodiche voci sulla possibile<br />
comparsa di ulteriori testate<br />
focalizzate sul mondo della<br />
chitarra.<br />
Lasciando per un momento<br />
da parte il fattore ‘concorrenza’,<br />
che è un problema da<br />
affrontare con responsabilità<br />
e consapevolezza in modo<br />
che resti uno stimolo reale a<br />
migliorare sempre più la propria<br />
offerta, viene spontaneo<br />
riflettere su questo fermento<br />
di follia che porta alla moltiplicazione<br />
della carta stampata<br />
in un paese che – dicono<br />
– legge sempre meno.<br />
UN SETTORE IN CRESCITA<br />
Dunque, siamo tutti un po’<br />
matti? Basta che lo siano anche<br />
i lettori, svitati abbastanza<br />
da interessarsi alla musica<br />
e ai suoi strumenti oltre<br />
che ad Albano Carrisi<br />
e ai suoi presunti<br />
problemi matrimoniali<br />
o<br />
alle interessantissime<br />
vicende dei<br />
suoi compagni<br />
d’avventura.<br />
In effetti,<br />
l’allegra<br />
brigata dei<br />
‘fuori di<br />
testa’ a sei<br />
corde non<br />
accenna a<br />
diminuire. Anzi, se dobbiamo<br />
guardare i numeri di Accordo<br />
o anche quelli di altre<br />
comunità di taglia più snella,<br />
il gruppo sembra irrobustirsi<br />
sempre più.<br />
Quando scopri che la figlia<br />
sedicenne dei vicini di casa,<br />
che hai lasciato solo poco<br />
tempo fa ad esprimersi<br />
con urla rauche nella<br />
folla festante per l’arrivo<br />
della boy band di turno,<br />
ora passa buona parte del<br />
suo tempo ad esercitarsi sulla<br />
chitarra elettrica e sul muro<br />
espone orgogliosamente un<br />
poster di San Jimi da Seattle,<br />
beh… è una bella<br />
soddisfazione. Ma<br />
i dati realmente<br />
interessanti<br />
sono quelli<br />
meno appariscenti<br />
e poco<br />
pubblicizzati.<br />
Indagini recenti<br />
dicono<br />
che le chitarre<br />
vendute<br />
in<br />
Italia sono<br />
complessivamente<br />
un<br />
bel numero,<br />
più di quanto ci si potrebbe<br />
aspettare in tempi di crisi più<br />
o meno dichiarata, e la metà<br />
di queste sono chitarre<br />
classiche, strumenti<br />
con corde di nylon.<br />
COME AI<br />
VECCHI TEMPI<br />
Non ci volevamo<br />
credere e invece<br />
è proprio così:<br />
tutto funziona<br />
ancora come<br />
ai vecchi tempi.<br />
Un ragazzo manifesta<br />
l’insana<br />
voglia di sperimentare<br />
la chitarra e – a<br />
meno che non ne trovi<br />
già una in casa – qualcuno<br />
gli compra uno strumento<br />
per iniziare, quasi sempre<br />
una classica. Le ragioni sono<br />
varie, logiche o meno, e abbiamo<br />
scelto di occuparcene<br />
nel numero di Dicembre<br />
di Chitarre, andando anche<br />
a testare 9 classiche da “primo<br />
acquisto”, tanto per toccare<br />
con mano quali siano gli<br />
effetti del famigerato ‘fattore<br />
cinese’ sul nostro ipotetico<br />
ma realistico apprendista<br />
delle sei corde. Che in seguito<br />
avrà tutto il tempo di scegliere<br />
fra Segovia e Satriani (con<br />
tutto quel che c’è fra i due…),<br />
mentre noi ‘pazzi’ cerchiamo<br />
di fornirgli i mezzi per capire<br />
di cosa si tratta.<br />
Nell’attesa della prossima<br />
primavera e del ventesimo<br />
compleanno della nostra rivista.<br />
Che celebreremo come si<br />
deve.<br />
Stefano Tavernese è il Coordinatore Editoriale della rivista<br />
Chitarre, leader in Italia e prossima al traguardo dei vent’anni<br />
di presenza sul mercato. Chitarre è dal 1986 un mensile di riferimento<br />
per il chitarrista e il bassista, con una copertura a 360 gradi di ogni<br />
genere musicale, che mette insieme il meglio dell’informazione e della didattica,<br />
in una selezione costante di interviste, articoli di approfondimento, test di<br />
strumenti e recensioni. Maggiori informazioni sul sito www.chitarre.com.<br />
16 Second Hand Guitars 27
Bermuda Acoustic Trio<br />
Fingerpicking.net:<br />
Bazzani, Brandoni, Posenato, Pelosi, Di Reto<br />
Walter Lupi<br />
Suonano . . .<br />
Luca Francioso<br />
Giorgio Cordini<br />
. . con noi !<br />
Giovanni<br />
Palombo<br />
Paolo Sereno<br />
Roberto Taufic<br />
Michael Manring<br />
(italian tour)<br />
Jackie Perkins<br />
Dino Contenti<br />
Bob Brozman<br />
(italian tour)<br />
Paolo Giordano<br />
Alberto Caltanella<br />
Ed Gherard<br />
(italian tour)<br />
Virginia Splendore<br />
www.sr-technology.com
O spite d’onore<br />
SIGNATURE:<br />
Foto: Ali Madjdi<br />
L’appuntamento è di quelli che si ricordano<br />
per un pezzo. Ed è fissato<br />
per oggi pomeriggio alle quattro<br />
meno venti, minuto più minuto meno.<br />
A quest’ora, infatti, è previsto l’arrivo all’Alcatraz<br />
di Bob Brozman, leggenda vivente<br />
della chitarra e della world music.<br />
UN MUSICISTA “IN CORSA”<br />
I tempi ristrettissimi della breve puntata<br />
milanese non impediranno a Bob Brozman<br />
di elargire al popolo di SHG uno dei<br />
suoi preziosissimi workshop. L’appuntamento,<br />
che è stato a ragione insignito<br />
del titolo di “secondo Super Evento di<br />
SHG 27”, si tiene nella saletta adiacente<br />
Foto: Ali Madjdi<br />
18 Second Hand Guitars 27<br />
alla sala principale. E bisogna aggiungere<br />
che, nonostante la notissima vocazione<br />
antiimperialista di Broznan e la<br />
gratuità del workshop, l’accesso alla sala<br />
è limitato per motivi di... ordine pubblico<br />
alle sole persone che hanno riservato<br />
per tempo il proprio posto. Va comunque<br />
detto che, al termine del workshop,<br />
Bob Brozman si fermerà presso lo stand<br />
Wilder per incontrare, con la sua consueta<br />
disponibilità, tutti quanti vorranno<br />
conoscerlo di persona, fargli qualche<br />
domanda o anche semplicemente stringergli<br />
(ma non troppo...) la mano.<br />
IL RE DELLA RESONATOR<br />
Brozman, che è nato a New York 51 anni<br />
fa (ma che non perde occasione per scusarsi<br />
di essere americano), è riconosciuto<br />
unamimemente come il “re” della<br />
Resonator... e non solo. La sua passione<br />
infinita per la musica di tutto il mondo<br />
lo ha infatti portato ad acquisire, negli<br />
anni, una competenza sconfinata sia<br />
a livello di tecnica esecutiva che di conoscenza<br />
del repertorio negli ambienti<br />
musicali più diversi. Dal “blues del Delta”<br />
alla tradizione hawaiana, dalla musica<br />
indiana alla cultura di Okinawa, dalle<br />
sonorità africane ai suoni dei Caraibi...<br />
davvero, l’orizzonte musicale di Brozman<br />
sembra non avere mai fine, come<br />
testimoniano anche le sue abilità tecniche,<br />
che lo portano a suonare con disinvoltura<br />
il fingerstyle, la chitarra slide e<br />
la chitarra percussiva.<br />
Tanta preparazione sembrerebbe quasi...<br />
disumana; ma Brozman, il cui eloquentissimo<br />
soprannome è “the running<br />
man”, minimizza. E spiega candidamente<br />
che è riuscito ad accumulare un grande<br />
patrimonio musicale semplicemente<br />
perché il suo impegno costante è, da<br />
sempre, quello di apprendere.<br />
IL RISPETTO AL CENTRO DI TUTTO<br />
Non a caso, l’approccio di Bob Brozman<br />
alla musica è improntato a due grandi<br />
sentimenti: da una parte l’amore sconfinato<br />
per l’arte dei suoni, dall’altra un<br />
rispetto quasi maniacale per tutte le<br />
forme d’arte, indipendentemente dalle<br />
diversità sociali, razziali o religiose del<br />
contesto in cui sono nate. Come lo stesso<br />
Brozman ha più volte sottolineato,<br />
la sua attività è quasi di tipo antropologico,<br />
perché mette al centro dell’interesse<br />
il rispetto per l’uomo e per le sue<br />
creazioni. E questo in perfetta antitesi<br />
rispetto alle logiche di mercato e alla<br />
cultura dominante in Occidente e negli<br />
USA che, sempre secondo Brozman,<br />
è una forma di imperialismo che sta distruggendo<br />
la cultura.<br />
IN CONTROTENDENZA<br />
Contro le logiche di mercato che rischiano<br />
di soffocare tradizioni culturali millenarie,<br />
Brozman propone una filosofia di<br />
vita decisamente in controtendenza: occorre<br />
essere curiosi, leggere, amare tutte<br />
le persone, imparare quanto più possibile<br />
in relazione a ciò che più si ama.<br />
Parole che, pronunciate qui a SHG, sono<br />
proprio di casa...<br />
Alessandro De Cristoforis
Musica suonata, musica scritt a<br />
STRUMENTI PER LA<br />
DIDATTICA. MODERNA.<br />
Proprio oggi, nello stesso<br />
momento in cui gli<br />
spazi dell’Alcatraz ospitano<br />
i suoni e i colori di SHG<br />
27, si tiene a Padova il CON.<br />
DIDA.MUS, il più importante<br />
appuntamento annuale del<br />
nostro Paese dedicato alla didattica<br />
della musica moderna.<br />
Si tratta di una manifestazione<br />
particolarmente importante,<br />
che solo per volontà del<br />
caso si svolge in contemporanea<br />
a SHG 27, ma che sicuramente<br />
merita tutta la nostra<br />
attenzione.<br />
Per capire da vicino quali e<br />
quanto grandi siano i valori<br />
che la didattica della musica<br />
può trasmettere a tutti coloro<br />
che, per passione o per professione,<br />
sono venuti qui all’Alcatraz,<br />
abbiamo incontrato<br />
Giovanni Unterberger, fondatore<br />
delle Accademie Lizard e<br />
primo organizzatore del CON.<br />
DIDA.MUS. A lui, che da oltre<br />
25 anni si muove nel campo<br />
della formazione musicale di<br />
alto livello, abbiamo chiesto<br />
che cosa significa, oggi, occuparsi<br />
di didattica musicale in<br />
questo settore.<br />
G.U.: “Innanzitutto occorre<br />
fare un po’ di ordine nei<br />
termini e nei concetti. La didattica<br />
musicale non è tutta<br />
uguale: infatti, se da un lato<br />
abbiamo il vasto patrimonio<br />
rappresentato dalla didattica<br />
tradizionale, dall’altro incontriamo<br />
il crescente settore<br />
della didattica moderna, che<br />
ha caratteristiche e obiettivi<br />
ben diversi.”<br />
C.C.: “In che senso?”<br />
G.U.: “Si tratta di un fatto<br />
piuttosto evidente, che discende<br />
dalla differenza direi<br />
strutturale che intercorre fra<br />
il repertorio classico e il repertorio<br />
moderno, e che porta<br />
a diverse esigenze nella formazione<br />
del musicista. In altre<br />
parole, la didattica di tipo<br />
tradizionale mira alla formazione<br />
del perfetto esecutore,<br />
perché l’obiettivo di chi studia<br />
uno strumento musicale<br />
nell’ambito classico<br />
è quello di<br />
eseguire nel migliore<br />
dei modi il<br />
patrimonio della<br />
musica scritta.<br />
Per quanto riguarda<br />
la musica<br />
moderna, invece,<br />
le competenze<br />
che vengono<br />
richieste ad un<br />
musicista sono<br />
ben diverse, anche<br />
se si tratta di uno specialista<br />
dello strumento...”<br />
C.C.: “Ad esempio?”<br />
G.U.: “Ad esempio, è necessario<br />
conoscere la tecnica improvvisativa.<br />
Essere capaci di<br />
lavorare con stili e tecniche diversi,<br />
a seconda delle necessità.<br />
Conoscere la letteratura, la<br />
produzione discografica. Avere<br />
piena conoscenza di quello<br />
che è possibile fare con la tecnologia.<br />
E, naturalmente, avere<br />
una grande padronanza del<br />
proprio strumento...”<br />
C.C.: “Sembra un percorso<br />
piuttosto complesso. Ma allora<br />
come si spiega che molti<br />
riescano ad imporsi sul panorama<br />
della musica<br />
moderna<br />
pur avendo alle<br />
spalle una formazione<br />
da autodidatti?”<br />
G.U.: “Si tratta di<br />
un paradosso soltanto<br />
apparente,<br />
che una volta<br />
chiarito suona ad<br />
ulteriore riconferma<br />
della necessità<br />
di una<br />
didattica moderna. Purtroppo<br />
nel nostro Paese regna ancora<br />
una certa confusione, e c’è chi<br />
pensa di poter affrontare anche<br />
professionalmente la musica<br />
moderna forte delle sole<br />
capacità acquisite attraverso<br />
la didattica tradizionale. Che<br />
però, come abbiamo già detto,<br />
è inadatta allo scopo, perché<br />
non è in grado di fornire<br />
le competenze necessarie per<br />
muoversi nel panorama della<br />
musica moderna. In questo<br />
Per una didattica moderna dello strumento<br />
Il nome di Giovanni Unterberger è strettamente legato a quello delle Accademie<br />
Lizard, nonché ad una interessantissima collana editoriale (di cui Unterberger<br />
è coordinatore oltre che coautore) che ripropone nei fatti i princìpi della<br />
didattica moderna di cui abbiamo discusso nel corso dell’intervista.<br />
I testi sono distribuiti in Italia da BMG e da Carisch e coprono un ampio<br />
ventaglio di ambiti musicali: dalla lettura ritmica agli stili del fingerpicking,<br />
dalla chitarra blues alla chitarra rock e metal, dalla chitarra<br />
acustica al basso elettrico...<br />
Non mancano neppure proposte che si appoggiano ai metodi moderni di<br />
trasmissione del sapere musicale: come il DVD dedicato al fingerstyle, nel<br />
quale Giovanni Unterberger fornisce una panoramica completa di questo<br />
stile e delle possibili applicazioni ai generi musicali moderni.<br />
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet<br />
www.lizardaccademie.net<br />
senso, avere una formazione<br />
classica non costituisce necessariamente<br />
un vantaggio<br />
nei confronti di chi non ha<br />
frequentato scuole di musica;<br />
e alla fine vince il talento, che<br />
fa sì che anche un autodidatta,<br />
spinto dalla passione, dal<br />
gusto e dalla predisposizione,<br />
riesca meglio di chi ha studiato<br />
per anni.”<br />
C.C.: “Naturalmente, una<br />
persona che concentrasse in<br />
sé il talento e le competenze<br />
acquisite nel corso di un<br />
percorso didattico corretto<br />
sarebbe ulteriormente avvantaggiata...”<br />
G.U.: “Naturalmente. Ma è<br />
fondamentale capire che la<br />
didattica non si rivolge solo<br />
ai talenti, che peraltro rappresentano<br />
la minoranza assoluta<br />
delle persone che fanno<br />
musica. Chi trae il maggiore<br />
beneficio dalla presenza<br />
di un percorso didattico adeguato<br />
sono proprio le persone<br />
che, prive della guida naturale<br />
offerta da un forte talento,<br />
non saprebbero come orientarsi<br />
altrimenti.”<br />
Cristiano Cameroni<br />
Second Hand Guitars 27<br />
19
la musica c<br />
Ian sco (Anthrax) -<br />
Alex Kid Gariazzo (Treves Blues Band) - Heritage H 576<br />
Franco Mussida (PFM) - Randall serie MTS<br />
Patrick Djivas (PFM) - Gallien-Krueger serie Artist<br />
Master Music S.r.l. - Via Papa Giovanni XXIII, 23 - 20090 Rodano (MI) Telefono 02.95
Washburn SI 70B<br />
Gigi Cifarelli - Heritage H 575 Custom<br />
Patrick Abbate - Washburn N4 - Randall serie MTS<br />
Nuno Beencourt - Washburn N6 B<br />
he c’è in te<br />
.32.81.02 - Fax 02.95.32.86.07 - E-mail: info@master-music.it - www.master-music.it
P arola di...<br />
di Piero Chianura<br />
Il senso di incertezza che accompagna i<br />
nostri giorni stimola anche nuove azioni<br />
positive. Siccome, per esempio, oggi è<br />
molto diffusa la percezione che da soli non si<br />
va più da nessuna parte, in economia, in politica,<br />
fino alle piccole grandi cose della vita quotidiana,<br />
si uniscono le forze per raggiungere<br />
obiettivi comuni anche solo di pura sopravvivenza.<br />
Penso a certe grandi alleanze industriali,<br />
ad alcune recenti vicende politiche, ma anche<br />
a fenomeni di vita quotidiana come quello dei<br />
gruppi di spesa di famiglie costrette a organizzarsi<br />
per riuscire a tirare fine mese. In (quasi)<br />
tutti questi casi, la prassi è: “oggi do un pezzetto<br />
del mio per guadagnare (o risparmiare) di<br />
più domani tutti insieme”. Perché la cosa funzioni<br />
occorre però che ci si creda tutti e che il<br />
progetto abbia obiettivi realistici di breve, medio<br />
e lungo termine.<br />
INSIEME PER SHG<br />
Forse, per mettere su Second Hand Guitars,<br />
Alberto Biraghi e gli amici di Accordo sono<br />
partiti in un modo diverso e, in ogni caso, in<br />
un contesto storico molto differente da quello<br />
attuale. Però, oggi, mi piace pensare che<br />
per mantenere vivo il progetto SHG, a un certo<br />
punto della loro vita i “ragazzi” abbiano<br />
dovuto/voluto (e potuto) allearsi con forze<br />
magari prima contrapposte. Con una sola accortezza:<br />
condividere alla base la stessa passione<br />
per gli strumenti di razza, con l’intento<br />
di voler rappresentare il più possibile l’intera<br />
comunità degli amanti delle quattro e sei<br />
corde, obiettivo che l’edizione milanese mostra<br />
di saper raggiungere ogni anno.<br />
Il catalogo di Auditorium Edizioni, casa editrice di<br />
libri ed etichetta discografica, è distribuito su tutto<br />
il territorio nazionale e comprende alcune delle più<br />
importanti monografie sui protagonisti della musica<br />
contemporanea: John Cage, Demetrio Stratos,<br />
Frank Zappa, Peter Gabriel, Laurie Anderson, Philip Glass, Tom Waits e altri ancora.<br />
Tra i pochissimi editori italiani di musica, Auditorium Edizioni è presente con proprie iniziative<br />
nelle più importanti fiere del settore e ovunque esista uno spazio per la musica<br />
di qualità.<br />
Auditorium Edizioni - corso Concordia, 6 - 20129 <strong>Milano</strong><br />
www.auditoriumedizioni.it (email: contact@auditoriumedizioni.it)<br />
www.insound.it (email: insound@insound.it)<br />
22 Second Hand Guitars 27<br />
PRODUTTORI DI MUSICA, STRUMENTI E<br />
MUSICISTI<br />
Da molti anni si parla della necessità di unire<br />
le forze anche all’interno del mercato italiano<br />
della musica con l’obiettivo<br />
di rivitalizzare l’interesse del pubblico,<br />
delle istituzioni e dei media<br />
nei confronti del “fare musica”. Le<br />
iniziative di <strong>Dismamusica</strong> e Musica!, e la nascita<br />
del Coram, per esempio, sono andate tutte in<br />
questa direzione.<br />
C’è però, a mio modo di vedere, un elemento<br />
che ha impedito finora al comparto musica<br />
in Italia di essere unito su obiettivi comuni<br />
ed è la distanza tra gli interessi delle case di<br />
produzione musicale (ex case discografiche) e<br />
quelli della produzione di strumenti, nonché<br />
della didattica. Questo scollamento è espresso<br />
sia dalla sudditanza del settore strumenti<br />
nei confronti del più ricco e famoso settore<br />
discografico, sia dal conseguente comportamento<br />
che i media e le istituzioni hanno nei<br />
confronti delle questioni che riguardano i due<br />
ambiti. Problema culturale, si dice...<br />
RIVISTE DI MUSICA,<br />
STRUMENTI E MUSICISTI<br />
Anche in ambito editoriale, ritroviamo questa<br />
separazione, oggi ancor più anacronistica. Infatti,<br />
quando riusciamo a individuare in edicola<br />
la “nostra” zona, quella delle riviste musicali,<br />
si presentano ai nostri occhi tre tipologie di testata.<br />
Le riviste di tendenza e un po’ modaiole<br />
in cui la musica è solo uno tra i tanti argomenti<br />
trattati. Le riviste musicali che parlano<br />
di novità discografiche e musicisti, distinte<br />
per generi musicali (musica jazz,<br />
musica rock, heavy metal, musica<br />
italiana, musica celtica…).<br />
Infine le “nostre” riviste specializzate, distinte<br />
per categorie: chitarristi, batteristi, appassionati<br />
di computer music e home recording.<br />
Possono anche essere riviste più “orizzontali”<br />
ma sempre focalizzate soprattutto sul mercato<br />
dello strumento musicale, spesso senza una<br />
vera relazione col mondo della musica suonata<br />
e ascoltata.<br />
Manca invece una rivista capace di essere<br />
rete di collegamento tra le diverse esperienze<br />
di ascoltatori, musicisti e operatori del settore,<br />
che hanno una comune finalità: la creazione<br />
e l’ascolto di buona musica prodotta grazie<br />
a strumenti adeguati.<br />
INSOUND, EDITORIA DI SERVIZIO<br />
Sulla base di questa convinzione stavo ripensando<br />
SM (rivista che stavo dirigendo prima di<br />
dimettermi dall’editore che l’aveva appena acquisita)<br />
e ho progettato ora (insieme a quelli<br />
di Auditorium Edizioni) InSound, nuova rivista<br />
mensile che modifica la prospettiva con la<br />
quale solitamente si scrive e si legge di musica,<br />
strumenti e musicisti. Una rivista che parla di<br />
musica, di strumenti e di musicisti in una forma<br />
moderna e fortemente divulgativa.<br />
Il payoff di InSound “Musica, Strumenti, Musicisti”<br />
ha proprio questo significato: restituire<br />
integrità all’esperienza musicale, fatta di suoni,<br />
prodotti da strumenti, utilizzati da tecnici e<br />
musicisti. È questa idea di “network”, in definitiva,<br />
a suggerire un altro obiettivo a me caro e<br />
che condivido e promuovo ogni volta che posso:<br />
favorire la comunicazione anche tra diverse<br />
riviste, associazioni, organizzazioni di eventi<br />
e realtà musicali, facendo di InSound uno spazio<br />
comune di informazione, approfondimento<br />
e iniziative, verso un interesse condiviso.<br />
Il primo numero di InSound verrà presentato<br />
ufficialmente al MEI - Meeting delle Etichette<br />
Indipendenti di Faenza (26-27 novembre<br />
2006).
FERRANTI,<br />
DA 125 ANNI<br />
Non sono molti i rivenditori<br />
che possono apporre,<br />
nella propria carta intestata,<br />
la scritta “SINCE 1880”.<br />
E, tra questi pochi, sono<br />
pochissimi i rivenditori di<br />
strumenti musicali.<br />
Ferranti, di Piacenza, è<br />
tra questi pochissimi, con<br />
125 anni di esperienza<br />
alle spalle e un’offerta di<br />
nuovo, vintage e “Second<br />
Hand” commisurata al suo<br />
innegabile blasone...<br />
FERRANTI 21-22<br />
www.ferrantimusica.it 0523 384738<br />
CLOE ESPONE LE NUOVE SERIE FIREFLY E STING<br />
...a SHG e oltr e<br />
All’indomani della positiva esperienza di SHG Ancona,<br />
Daniele Cardoni e Luca Cesaroni, i titolari del workshop<br />
romano, hanno deciso di essere presenti anche a <strong>Milano</strong><br />
per presentare i nuovi strumenti.<br />
“Sono chitarre -raccontano i due- nate dall’incontro fra<br />
la nostra esperienza di costruttori e le esigenze dei tanti<br />
amici musicisti, sia professionisti che dilettanti. Sono<br />
strumenti che già nel design esteriore esprimono sinergia tra le intramontabili marche storiche:<br />
Gibson e Fender. La mano ci ha disegnato in modo naturale il profilo del body e della<br />
paletta sui cartoni di draft; e quando ci siamo trovati di fronte al primo prototipo, lo strumento<br />
ci ha subito comunicato una personalità indipendente e allo stesso tempo tradizionale.<br />
Aspettavamo la prova del pubblico... ed è stata una bella soddisfazione! Queste<br />
chitarre sono piaciute proprio per il feeling familiare e per gli stimoli innovativi: quando<br />
è stato il momento di provarle, nessuno ha potuto fare a meno di accennare mille<br />
brani e poi partire per la tangente... finisce sempre in jam!”<br />
I legni utilizzati permettono sonorità calde in stile Gibson ma con componenti aperte e<br />
un po’ aggressive. La serie Firefly monta ponti con tremolo e magneti brillanti, mentre<br />
le chitarre Sting sono un po’ più calde, grazie al ponte fisso e ai pickup humbuckers.<br />
A questo proposito, è interessante segnalare la bella collaborazione nata con<br />
I-SPIRA, il produttore di Recanati che ha creato le varie serie di pickup montati<br />
sulle CLOE. Si tratta di una sinergia importante, che contribuisce a rendere le chitarre<br />
Cloe degli strumenti di altissima qualità e interamente “made in Italy”. L’intero<br />
catalogo Cloe è disponibile online, insieme a moltissime altre informazioni<br />
sulla vita del workshop di Genzano, all’indirizzo internet www.cloeguitars.it<br />
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Second Hand Guitars 27<br />
23
A SHG e oltre...<br />
Lucky music<br />
DA 14 anni<br />
a <strong>Milano</strong><br />
È passato da poco il 14esimo<br />
compleanno di Lucky<br />
Music, anniversario per cui<br />
è stata organizzata una<br />
festa importante (completa<br />
di lotteria e premi)<br />
culminata nei giorni 5 e 6<br />
novembre.<br />
E a distanza di 15 giorni<br />
ecco SHG 27, il luogo dove<br />
il grande lavoro di reperimento<br />
di pezzi interessanti<br />
si esprime in una sola<br />
intensa giornata di contatti,<br />
di prove, di contrattazioni<br />
e di vendite.<br />
Anche quest’anno Lucky<br />
Music primeggia nella penombra<br />
dell’Alcatraz con<br />
tantissime proposte di Second<br />
Hand e di Vintage.<br />
“C’è davvero una vastissima<br />
scelta per tutti i gusti<br />
musicali e per tutte le tasche”,<br />
precisa Mauro De<br />
Nadai, “date un’occhiata!”.<br />
LUCKY MUSIC J2<br />
www.luckymusic.com 02 58103239<br />
TUTTI I COLORI DEL SUONO<br />
TUTTE LE NOVITÀ DI MASOTTI<br />
Sono davvero moltissime le novità che Music Gallery<br />
porta a Second Hand Guitars 27, ed è facile prevedere<br />
che saranno davvero in molti, oggi, ad avvicinarsi allo<br />
stand per provare gli strumenti e gli accessori proposti<br />
dalla dinamica azienda milanese.<br />
La serie delle novità si apre con la splendida chitarra<br />
riprodotta qui a fianco: si tratta del nuovo<br />
modello di Dobro Regal RC-51. La chitarra è<br />
realizzata in ottone per campane; un materiale<br />
che offre sonorità decisamente uniche e che<br />
anche nella finitura (è nichelato e lucidato a<br />
specchio) si impone come una scelta di forte<br />
impatto. Il manico dello strumento è in<br />
mogano, la tastiera in palissandro, e la paletta<br />
è ricoperta da uno strato madreperlato<br />
con decorazioni in stile “Art-Déco”: tutti questi<br />
dettagli, insieme al suono sorprendente, fanno di questa<br />
chitarra uno strumento capace di regalare esperienze indimenticabili.<br />
Nel campo degli accessori è sicuramente da<br />
segnalare l’arrivo del nuovo flanger HOAX<br />
firmato da Electro Harmonix. Si tratta di un<br />
effetto a pedale progettato con l’obiettivo<br />
dichiarato della facilità d’impiego e della<br />
grande versatilità d’uso. Grazie ai due filtri di cui è dotato (che<br />
Molte, e molto interessanti, le<br />
novità in casa Masotti Guitar<br />
Devices. In occasione di Second<br />
Hand Guitars viene presentata<br />
a <strong>Milano</strong> una nuova<br />
versione della X100M, la Modern<br />
6L6, straordinaria per ottenere<br />
timbri melodiosi e caldi<br />
senza perdere trasparenza,<br />
profondità e definizione. Ottima<br />
l’accoppiata con la serie<br />
limitata di 2x12 Dragoon dedicata alle testate Masotti, di cui riprendono il look. I nuovi esemplari<br />
vantano tecnologia originale Dragoon e offrono una vasta scelta di coni Celestion.<br />
Importanti novità anche per il<br />
MXM, mixer di linea programmabile<br />
dotato di 2 loop stereo<br />
controllabili via midi. Il nuovo<br />
modello si presenta in una<br />
rinnovata veste grafica che sottolinea con decisione la presenza di nuove, importanti funzioni<br />
aggiuntive. Ottimo per ottenere il processamento in seriale/parallelo, il modello MXM prevede<br />
ora una programmazione da frontale, una nuova struttura dei buffer interni (derivati dal buffer<br />
di casa Black Box) e ben 2 controlli remoti programmabili e controllabili via MIDI (AUX1 e<br />
AUX2). Questi controlli sono utlizzabili sia come router/looper true bypass (i contatti sono realizzati<br />
tramite relè audio grade) sia per selezionare i canali di una eventuale testata, aumentando<br />
ulteriormente la sua versatilità e capacità di integrazione in sistemi complessi.<br />
I prodotti Masotti Guitar Devices vengono utilizzati da un numero crescente di importanti artisti:<br />
Giacomo Castellano, William Stravato, David Pieralisi, Carlo Fimiani, Labyrinth, Sugarfree,<br />
Michele Quaini, Salvatore Russo e molti altri.<br />
MASOTTI GUITAR DEVICES 80 - 81<br />
www.masottiamp.it<br />
info@masottiamp.it<br />
possono essere combinati e dosati a piacere in svariate modalità),<br />
HOAX riesce a riprodurre un ‘infinita gamma di flanger.<br />
Inoltre, grazie alla presenza di due output separati (uno “effettato”<br />
e l’altro Dry), si possono utilizzare due amplificatori<br />
diversi e mixare in modo creativo i due suoni.<br />
Il catalogo Electro Harmonix propone poi il modello<br />
English Muff’n, che si ispira ai leggendari amplificatori<br />
inglesi per chitarra e ne ripropone i classici<br />
toni con estrema accuratezza. La coppia di valvole<br />
presenti sotto la caratteristica lamiera forata è<br />
di tipo 12AY7: un dettaglio che regala al suono finale un calore<br />
tutto Brit e una versatilità senza precedenti. Con English<br />
Muff’n è possibile spaziare da un suono lievemente Crunch a<br />
distorsioni Hard Rock... con tutte le sfumature intermedie.<br />
Da segnalare inoltre la disponibilità dei nuovi pickup Tesla,<br />
di norma utilizzati da produttori occidentali ed ora disponibili<br />
con un proprio marchio. Si tratta di una linea di pickup<br />
destinata a chitarra classica, chitarra elettrica e basso (a 4 o<br />
5 corde) e caratterizzata da un suono molto definito e perfettamente<br />
bilanciato. Infine, nelle novità si segnalano gli<br />
utensili Hosco per liuteria professionale: un intero catalogo<br />
di lime, scalpelli, seghetti; materiali per binding, battipenna<br />
e segnatasti che faranno la felicità di chi, per hobby o per<br />
professione, si cimenta nella costruzione o nella riparazione<br />
di uno strumento.<br />
MUSIC GALLERY<br />
C<br />
www.musicgallery.it 02 93.90.93.72<br />
24 Second Hand Guitars 27
A SHG e oltre...<br />
SR TECHNOLOGY: UNA VITA IN MEZZO ALLE CHITARRE<br />
Qual è il panorama tipico di SHG? Il portone<br />
dell’Alcatraz aperto, una gran confusione,<br />
chitarre e ampli che vanno avanti e<br />
indietro… e SR Technology. Con le sue casse,<br />
gli ampli, i mixer, insomma tutto ciò<br />
che serve per amplificare questa giornata<br />
di note. E non è un caso, dal momento<br />
che in ogni fiera, festival o manifestazione<br />
dove la chitarra la fa da padrone, SR<br />
Technology c’è. Anche se questo sembra<br />
normale, c’è un particolare sorprendente:<br />
SR Technology non produce nessun apparecchio<br />
ufficialmente dedicato all’amplificazione<br />
della chitarra. Ma le casse di SR<br />
sono sempre richieste là dove ci sono delle<br />
corde da amplificare.<br />
Il paradosso è solo apparente, perché la<br />
parte vincente della proposta SR Technology<br />
è il suono. I fondatori di SR lavorano<br />
da sempre per ottenere il “suono vero” (SR<br />
sta per sound research), l’amplificatore<br />
migliore per suonare, definire<br />
ed esaltare il timbro degli<br />
strumenti e della voce.<br />
Mentre molte aziende si dedicavano<br />
alla realizzazione di<br />
impianti ideali per la musica<br />
riprodotta, con suoni gonfi di<br />
loudness, processori di effetti,<br />
stereofonia “pompata”, SR<br />
lavorava sulle valvole, sulla<br />
riproduzione degli armoni-<br />
ci, sulle risonanze del legno. È nato così<br />
il suono SR. Un suono caldo, molto profondo,<br />
che avvolge e permette di sentire<br />
tutte le sfumature di quello che si sta suonando.<br />
L’avvicinamento al mondo della chitarra<br />
e degli strumenti a corda è stato quindi<br />
un passaggio naturale. Grazie a qualche<br />
rivenditore dall’orecchio raffinato che ha<br />
creduto da subito nelle sue idee, SR Technology<br />
è stata sin dagli inizi presente a<br />
tutte le manifestazioni più importanti del<br />
mondo delle chitarre: SHG, Acoustic Guitar<br />
Meeting, Soave...<br />
Nonostante le esigenze sonore di mondi<br />
musicali così diversi come quello “elettrico”<br />
di SHG e quello “naturale” dell’Acoustic<br />
Meeting, gli impianti utilizzati per<br />
amplificare le due manifestazioni sono<br />
sempre stati esattamente gli stessi.<br />
Del resto, se un amplificatore sa riprodurre<br />
tutti gli armonici di una corda<br />
che vibra, riproduce con<br />
la stessa fedeltà le vibrazioni<br />
delle corde di un’elettrica,<br />
di un’acustica, di un basso, di<br />
un contrabbasso e della voce<br />
umana.<br />
Negli ultimi anni, i test sui<br />
prototipi sono stati fatti usando<br />
lo Stick. È l’unico strumento<br />
a corda che si estende<br />
per sei ottave,<br />
come un<br />
pianoforte,<br />
e che permette<br />
di testare<br />
la resa<br />
sonora dell’impianto<br />
dal DO basso<br />
al RE della<br />
sesta ottava. Quando<br />
un impianto supera i test dello Stick, si<br />
può essere certi che ha il giusto “suono<br />
SR”. Come l’ultimo nato, il JAM 400. È un<br />
combo compatto, leggero, con un mixer<br />
superaccessoriato e molto, molto potente.<br />
Il bassista americano Michael Manring<br />
ne ha richiesto uno per il suo ultimo tour<br />
italiano, nel luglio scorso. La sua reazione<br />
è stata entusiastica. A suo giudizio JAM<br />
400 è oggi uno dei migliori amplificatori<br />
sul mercato! Thanks, Michael.<br />
Anche questa edizione di SHG sarà impegnativa<br />
per SR. Due palchi, tanti nomi importanti<br />
da amplificare, tanta fedeltà di<br />
suono da garantire e, naturalmente, uno<br />
stand dove poter accogliere tutti coloro<br />
che vorranno provare i suoi prodotti. Ci si<br />
vede lì. O, meglio, ci si vede... qui.<br />
SR Technology<br />
www.sr-tech.net 071 75.73.720<br />
DAVOLI: FRA RESOFONICHE E ACCESSORI<br />
È decisamente variopinto, come sempre, lo stand di Wilder Davoli. Un nutrito catalogo<br />
di accessori (che vanno dalle tracolle della collezione Get’m Get’m agli<br />
accessori per liuteria visibili nella foto in basso a destra) fa da corona alla ricchissima<br />
esposizione di chitarre, prime fra tutte le Resonator National, di cui<br />
Wilder Davoli è importatore ufficiale per l’Italia. E di cui proprio oggi qui all’Alcatraz<br />
è possibile ascoltare il suono direttamente dalle mani del più<br />
grande specialista di questo strumento: Bob Brozman, che dopo l’attesissimo<br />
workshop si intratterrà proprio presso la postazione Davoli per incontrare<br />
di persona il pubblico italiano di SHG 27.<br />
Le Resonator National non rappresentano tuttavia l’unico fiore all’occhiello della<br />
proposta Wilder Davoli, che è ricca come sempre di strumenti raffinati e di<br />
gran pregio. Come le chitarre Trussart, ciascuna delle quali rappresenta un pezzo<br />
unico di grande valore; o come gli strumenti Babicz, con il loro innovativo<br />
sistema di montaggio delle corde.<br />
Già a marzo, durante SHG 25, proprio le Babicz hanno suscitato la curiosità di<br />
tantissimi visitatori, che in mancanza un ambiente adatto all’ascolto di chitarre<br />
acustiche (ascoltare il suono acustico<br />
nel parterre di SHG è un ‘impresa<br />
decisamente titanica) hanno poi<br />
seguito dimostrazioni e appuntamenti<br />
presso molti punti di<br />
vendita. E lo stesso è praticamente<br />
avvenuto a Rimini, durante<br />
il Disma Music Show<br />
dello scorso aprile.<br />
Wilder Davoli<br />
F3<br />
www.wilderdavoli.it 0521 27.27.43<br />
26 Second Hand Guitars 27
A SHG e oltre...<br />
TUTTI GLI STRUMENTI JACARANDA<br />
Jacaranda continua a rappresentare<br />
un traguardo per i musicisti<br />
che chiedono il massimo<br />
da uno strumento e non si accontentano<br />
dei limiti imposti<br />
dalla produzione di serie.<br />
Dopo Saturnino e il basso Proxima<br />
JSX, realizzato appositamente<br />
per il bassista più<br />
internazionale della scena musicale<br />
italiana, la liuteria Jacaranda<br />
presenta una chitarra<br />
progettata in collaborazione<br />
con William Stravato, un chitarrista<br />
rock-fusion molto apprezzato,<br />
che ha collaborato,<br />
tra gli altri, con<br />
Brett Garsed e<br />
Richie Kotzen.<br />
I dischi come<br />
solista di William,<br />
Survivor<br />
e Cybertones,<br />
sono elogiati<br />
dai suoi fans in<br />
tutto il mondo.<br />
L’idea di base<br />
della JWS signature<br />
nasce<br />
dall’esigenza<br />
di una chitarra<br />
dall’aspetto più classico rispetto<br />
agli strumenti pensati<br />
per lo shred, ma con la stessa<br />
suonabilità, con un suono vintage,<br />
che però all’occorrenza<br />
sappia tirare fuori la sua anima<br />
aggressiva.<br />
Il corpo è una forma strato leggermente<br />
addolcita nel double<br />
cutaway per renderla più maneggevole,<br />
il legno del body è<br />
in ontano con un top in acero<br />
per dare un po’ di punta e<br />
presenza al suono, che per un<br />
chitarrista solista deve essere<br />
sempre “davanti” in ogni contesto;<br />
il manico è in acero in<br />
un solo blocco con la tastiera.<br />
La dotazione è completata da<br />
un pickup minihumbucker formato<br />
single coil al ponte e da<br />
due singoli noiseless al centro<br />
e al manico, silenziosi anche<br />
nella situazione più disturbata!<br />
Il ponte vibrato e le meccaniche,<br />
per finire, sono quasi<br />
impossibili da<br />
scordare!<br />
Tutte le chitarre<br />
Jacaranda,<br />
quelle signature<br />
come quelle<br />
standard,<br />
sono realizzate<br />
interamente<br />
a mano con<br />
massima cura<br />
in ogni particolare;<br />
ogni strumento<br />
parte<br />
da un concetto<br />
base su cui si può intervenire<br />
modificando ogni dettaglio,<br />
anche piccolo, parlandone e<br />
facendosi consigliare direttamente<br />
dai liutai che la costruiranno.<br />
Le opzioni tra cui<br />
scegliere non si contano; le dimensioni<br />
del manico e dei tasti,<br />
i legni, le parti meccaniche,<br />
le verniciature, fino alla scelta<br />
dei pickup che equipaggeranno<br />
lo strumento per modellare<br />
perfettamente il suono finale.<br />
Gli altri modelli proposti dalla<br />
liuteria milanese sono quelli<br />
della serie JST (da cui proviene<br />
la William Stravato), double<br />
cutaway in ontano con manico<br />
avvitato in acero 22 tasti,<br />
tastiera in acero o palissandro.<br />
I pickup sono tre single<br />
coil Kinman Avn noiseless, il<br />
ponte Wilkinson e meccaniche<br />
Gotoh autobloccanti entrambi<br />
vintage style. O, ancora, quelli<br />
della serie JTL, con forma<br />
tele ma contour body, corpo<br />
in swamp ash, stessa tipologia<br />
di manico, due pickup noiseless<br />
Kinman Avn, ponte fisso<br />
con corde passanti nel corpo e<br />
meccaniche kluson vintage.<br />
La serie JD ha come caratteristiche<br />
principali il body in<br />
mogano con top in acero, il<br />
manico in scala 628 mm con<br />
tastiera in ebano, ponte fisso,<br />
nelle versioni con due humbucker<br />
o due P90.<br />
La JL One, per finire, è una<br />
chitarra con ponte tremolo<br />
Floyd Rose, due humbucker<br />
splittabili attraverso il selettore<br />
a cinque posizioni per la<br />
massima versatilità timbrica,<br />
tastiera in ebano con 24 tasti,<br />
nata per correre!<br />
La produzione Jacaranda viene<br />
quindi completata dai bassi,<br />
che rappresentano un altro<br />
indubitabile punto di forza del<br />
laboratorio milanese, e che<br />
sono disponibili in tre modelli<br />
da cui si diramano le varie<br />
versioni: Proxima, JDF, e Mock.<br />
Anche questi, naturalmente,<br />
realizzati in maniera completamente<br />
artigianale.<br />
JACARANDA<br />
D1<br />
www.jacaranda.it 02 83.94.686<br />
ALLA SCOPERTA DELLA STAMPA ESTERA SPECIALIZZATA<br />
Volatino A5 13-10-2005 17:55 Pagina 1<br />
Partecipa all’evento di Second Hand Guitars 27 anche Alisound snc,<br />
che importa e distribuisce giornali specializzati nel settore della chitarra<br />
e non solo.<br />
La sua storica presenza nel campo degli strumenti musicali è legata<br />
alla diffusione di giornali di provenienza US e UK, che tracciano le<br />
nuove tendenze.<br />
Grazie ad Alisound è possibile completare la propria collezione, oltre<br />
che con i numeri recenti, anche con gli arretrati a partire dal 1997, che<br />
spesso nemmeno l’editore ha a disposizione.<br />
Per gli appassionati l’incontro con Alisound non è solo un momento per<br />
poter conoscere e toccare con mano una vasta scelta di riviste dedicate<br />
alla chitarra, ma anche l’occasione per trovare un punto di riferimento<br />
se si vogliono scoprire novità o curiosità o recuperare numeri “persi”.<br />
Ulteriori informazioni si possono trovare sul sito internet www.alisound.com, utilizzando il motore di ricerca trasversale su<br />
tutti i giornali distribuiti, che spaziano da riviste di chitarra, batteria ed elettronica a riviste per studi di registrazione.<br />
ALISOUND<br />
H5<br />
www.alisound.com 031 340078<br />
28 Second Hand Guitars 27
PRINA, IL VINTAGE E ALTRO<br />
Strumenti Musicali Prina<br />
porta a SHG una fornitissima<br />
scelta del miglior Vintage disponibile<br />
al momento nel suo<br />
punto vendita, che corrisponde,<br />
a detta dei responsabili, a<br />
una gamma tra le più complete<br />
del mercato. Il detto “da<br />
Prina si trova” prende forma e<br />
significato partendo dal fatto<br />
che gli strumenti vintage<br />
hanno nel negozio Prina un<br />
riferimento sia per gli appassionati,<br />
sia per i professionisti<br />
alla ricerca di un pezzo particolare.<br />
“E questo è talmente<br />
vero, che da Prina il vintage<br />
lo si può prenotare”, chiarisce<br />
a questo proposito Ivano.<br />
Sia nel campo delle chitarre<br />
elettriche e acustiche<br />
che dei bassi, sono spesso<br />
ampiamente disponibili<br />
i modelli leader più ricercati<br />
dei marchi di riferimen-<br />
to (Gibson, Fender, Gretsch,<br />
Guild, Rickenbacker, Musicman,<br />
Martin, ecc.). “Ma<br />
dire che sono disponibili è<br />
un po’ riduttivo”, aggiunge<br />
sempre Ivano. “In effetti<br />
la nostra specializzazione,<br />
e l’attenzione di chi nel negozio<br />
cura questo settore, si<br />
esprime attraverso una attenta<br />
scelta degli strumenti,<br />
che tiene conto di elementi<br />
quali rarità, aspetto, bellezza<br />
e suono originale, ma che<br />
assicura sempre anche una<br />
usabilità immediata degli<br />
strumenti stessi”.<br />
Accanto a questi strumenti si<br />
è peraltro evoluta, da Prina,<br />
quella che è ancora in parte<br />
una novità per il mercato<br />
italiano, che ha saputo accogliere<br />
molto bene la disponibilità<br />
di strumenti di liuteria<br />
americana usati dai migliori<br />
musicisti. E qui il riferimento<br />
è d’obbligo a chitarre Don<br />
Grosh o Melancon, ad amplificatori<br />
boutique (Speedster,<br />
Carr, Comet, Bruno,<br />
assemblati a mano filo a filo)<br />
e ai pedali boutique (R.Keely,<br />
Menatone, Rmc, Landgraff,<br />
Klone).<br />
E tutto questo è pienamente<br />
verificabile sia a SHG, sia<br />
in negozio: tutta l’equipe Prina<br />
è infatti a disposizione di<br />
visitatori e clienti per spiegazioni<br />
e dimostrazioni dei<br />
prodotti.<br />
PRINA, <strong>Milano</strong><br />
A<br />
www.prina.it 02 89.42.90.80<br />
...a SHG e oltr e<br />
MOGAR MUSIC<br />
DISTRIBUISCE<br />
IN ESCLUSIVA<br />
ERNIE BALL<br />
E MUSIC MAN<br />
Mogar Music è lieta di<br />
annunciare che a partire<br />
dal mese di novembre<br />
2005 curerà la distribuzione<br />
esclusiva per<br />
il territorio italiano dei<br />
marchi Ernie Ball e Music<br />
Man: la gamma di<br />
prodotti commercializzati<br />
comprenderà l’intero<br />
catalogo dei due<br />
prestigiosi marchi californiani,<br />
dai rinomati<br />
bassi della gamma Sting<br />
Ray alle prestigiose chitarre<br />
Signature, firmate,<br />
tra gli altri, da John Petrucci<br />
e Steve Lukather,<br />
passando per la ricchissima<br />
line-up di corde,<br />
accessori e merchandising.<br />
Second Hand Guitars 27<br />
29
A SHG e oltre...<br />
Nik Huber a SHG 27<br />
Qui a Second Hand Guitars 27 è<br />
possibile incontrare di persona il liutaio<br />
tedesco Nik Huber, che ha già<br />
deliziato moltissimi musicisti con le<br />
sue originali e innovative creazioni.<br />
Nik è infatti il costruttore delle omonime<br />
e prestigiose chitarre artigianali,<br />
promosse sul territorio italiano<br />
da Paul Weber tramite il sito www.<br />
huber-italia.net e già proposte da<br />
importanti punti di vendita di riferimento sul territorio italiano,<br />
come ad esempio, a <strong>Milano</strong>, Prina Suoni<br />
e Musica.<br />
Nik Huber è a disposizione del popolo di<br />
SHG 27 per presentare alcune sue creazioni<br />
(tra le quali l’inconfondibile modello<br />
Orca, con il manico segnato dalle<br />
evoluzioni del sinuoso cetaceo in madreperla)<br />
e per rispondere a qualsiasi<br />
domanda inerente la liuteria elettrica<br />
ed il setup delle chitarre, forte anche<br />
della prospettiva data dalla decennale<br />
esperienza acquisita quale riparatore<br />
ufficiale in Germania delle prestigiose<br />
chitarre Paul Reed Smith. Lo potete trovare al tavolo D11, zona palco, dove verranno anche<br />
esposte alcune chitarre di privati, modificate con i pickup Harry Häussel.<br />
PER BASSO,<br />
DA ROLAND<br />
Saranno disponibili nelle<br />
prossime settimane i nuovi<br />
amplificatori per basso<br />
proposti da Roland. I due<br />
nuovi modelli, che si chiamano<br />
D-Bass 115 e D-Bass<br />
115X, rappresentano la<br />
punta di diamante dell’offerta<br />
Roland e sfruttano<br />
a fondo la tecnologia FFP<br />
(Feed Forward Processing).<br />
Il primo è un amplificatore<br />
autonomo, il secondo è<br />
un satellite da aggiungere<br />
ai modelli 210 e 115.<br />
Paul Weber D 11<br />
www.huber-italia.net<br />
ROLAND ITALY<br />
www.roland.it<br />
SU MISURA PER IL TUO STRUMENTO<br />
Arese<br />
02 937781<br />
A Sesto San Giovanni c’è una piccola e flessibile<br />
azienda che produce flight cases. E, fin<br />
qui, non c’è da meravigliarsi. Quello che fa<br />
piacere scoprire, per il popolo di appassionati<br />
al proprio strumento a quattro, cinque sei...<br />
o dodici corde, è che la FLIGHT CASES CRB ha<br />
una attrezzatura estremamente flessibile, con<br />
la possibilità concreta di produrre robuste custodie<br />
su misura (e con il disegno interno perfettamente<br />
combaciante con la sagoma dello<br />
strumento singolo) in pochissimi giorni e con<br />
una spesa davvero contenuta.<br />
La finitura, grazie all’impiego di materiali di alta qualità (a partire da<br />
imbottiture, angoliere, maniglie e serrature), può essere scelta su una<br />
ampia varietà di materiali e colori (come il giallo dell’illustrazione, ma<br />
anche il blu, il rosso, il nero, l’alluminio lucido, il metallo satinato e via<br />
discorrendo) e con differenti spessori (da 5 a 15 millimetri, dipendentemente<br />
dall’impiego cui si vuole destinare il case in questione).<br />
Ogni parte è accuratamente rivettata su profilati in alluminio di<br />
grande robustezza e qualità, per garantire una perfetta tenuta della<br />
custodia e per evitare la sorpresa che altri prodotti a volte hanno<br />
riservato (cedimento di collanti, fuoriuscita delle rotaie di fissaggio<br />
e così via). Naturalmente la Flight Cases CRB non veste solo<br />
chitarre, ma ogni apparecchiatura elettronica (mixer, expander,<br />
microfoni, effetti, ecc.), altri strumenti (tastiere, e altro) e può<br />
fornire soluzioni personalizzate (anche con serigrafie studiate insieme<br />
a ciascun cliente) per rivenditori e produttori.<br />
30 Second Hand Guitars 27<br />
FLIGHT CASES C.R.B.<br />
Sesto S. Giovanni<br />
www.flightcasescrb.com 02 24.26.110
Dal 1957, con classe<br />
...a SHG e oltr e<br />
RASH GUITARS: NON PIÙ SOLO<br />
UN LABORATORIO DI LIUTERIA<br />
Rash Guitars è diventato un<br />
mondo di musica, di buon<br />
gusto, di contatti.<br />
Da pochi giorni, infatti, è<br />
online una nuova versione di<br />
www.rashguitars.it: un sito<br />
raffinato dove nulla è lasciato<br />
al caso.<br />
Le nuove fotografie<br />
ad alta risoluzione<br />
cercano di fornire<br />
non solo preziose<br />
informazioni sugli<br />
strumenti Rash,<br />
ma comunicano<br />
ai visitatori<br />
i valori dell’armonia<br />
e della<br />
precisione, della<br />
fantasia e della passione: ovvero<br />
le caratteristiche principali su cui si<br />
basa l’esperienza decennale del laboratorio.<br />
Fra le sezioni che già figuravano<br />
nella versione precedente<br />
del sito, un occhio di riguardo merita<br />
di essere rivolto alla pagina “Artisti”.<br />
Qui trovano posto tutti<br />
i musicisti che finora hanno<br />
voluto essere endorser Rash<br />
Guitars; e a questo proposito<br />
non può mancare una<br />
menzione all’ingresso nella<br />
famiglia di Marco Sfogli,<br />
ormai membro della James<br />
Labrie Band. La collaborazione<br />
è nata grazie<br />
ad una chitarra Rash aerografata.<br />
Da ottobre, Marco<br />
Sfogli suona ufficialmente<br />
una Mt<br />
Monster Custom<br />
a 6 corde e<br />
una Mt Monster<br />
Custom a<br />
7 corde.<br />
RASH GUITARS D 12<br />
www.rashguitars.it 039 99.20.048<br />
La presenza di Cris Music a SHG 27 prevede, in questa<br />
edizione, due punti di offerta ben precisi. Da una parte<br />
vengono proposti infatti esclusivamente prodotti di seconda<br />
mano (poi il pubblico deciderà, modello su modello,<br />
se si tratta di vintage o di semplice “usato”). “E<br />
questo vale sia per le chitarre, che saranno numerose”,<br />
precisa Max con una punta di orgoglio, “sia per le elettroniche<br />
e i pedalini, rigorosamente da classificare tra i<br />
prodotti che hanno già avuto almeno un proprietario”.<br />
Dall’altra, invece, è prevista una speciale promozione<br />
sulle corde Dean Markley, che vengono offerte a prezzo<br />
speciale e corredate da gadget simpatici e vivaci, come<br />
magliette, felpe e cappellini.<br />
Per sottolineare l’importanza della presenza di Cris<br />
Music a SHG 27 basta, peraltro, una sola citazione “di<br />
rango”, fiore all’occhiello<br />
dello stand<br />
e, probabilmente stella “tra le stelle” della manifestazione.<br />
Stiamo parlando di una favolosa<br />
Gibson semiacustica ES 225 con la raffinata finitura<br />
Sunburst: è un prodotto interamente originale<br />
e risale al lontano 1957.<br />
Che dite, si tratta di materiale di seconda mano<br />
o di purissimo prodotto vintage?<br />
DEAN: TORNANO LE ALI<br />
CRIS MUSIC<br />
E2<br />
www.crismusic.com 02 39.32.39.11<br />
È con grande entusiasmo che MKM annuncia di avere ripreso la distribuzione<br />
in Italia di un marchio “storico”: Dean Guitars.<br />
Il marchio Dean, così come il nuovissimo Luna Guitars e quello<br />
del produttore di batterie DDrum, sono stati acquisiti di recente<br />
dal gruppo americano Armadillo Enterprises, che ha sostenuto forti<br />
investimenti per rinnovare la produzione e l’immagine. Così, accanto<br />
alla linea USA Custom -che rimane a catalogo per la gioia<br />
di tutti i cultori del bello- la gamma di strumenti è stata ampliata<br />
e comprende oggi chitarre acustiche, chitarre elettriche e bassi.<br />
Non mancano neppure i modelli Resonator e i prezzi sono una<br />
sorpresa… felice.<br />
Il nuovo corso Dean è sottolineato anche dalla collaborazione di endorser<br />
prestigiosi, come Dimebag Darrell, Michael Schenker, Brian<br />
Bromberg e tanti altri. Si è quindi in buona compagnia quando si<br />
provano, oltre ai modelli firmati, quelli della nuova linea denominata<br />
“Vendetta” (quattro modelli diversi<br />
che vanno da una ottima “1” con un interessantissimo<br />
rapporto qualità/prezzo alla<br />
splendida “4” neck-thru con la tavola quilted).<br />
Un discorso a parte merita il nuovo<br />
marchio Luna. La chitarra è anche donna e<br />
LUNA si rivolge ad un pubblico femminile<br />
(ma non solo...) con una linea di acustiche<br />
ed elettriche estremamente interessante e<br />
personale, finiture splendide e prezzi accessibili<br />
a tutti. Tutta la produzione LUNA<br />
risponde agli altissimi standard di qualità<br />
Dean e soddisfa l’esigenza di chi vuole<br />
una chitarra che sia anche una caratterizzazione<br />
del proprio gusto e della propria sensibilità.<br />
MKM<br />
H4<br />
www.mkm-music.it 0383 36.72.85<br />
Second Hand Guitars 27<br />
31
I l Super Evento<br />
1<br />
WORKSHOP<br />
DI ASSEMBLAGGIO E SETUP<br />
L’attesissimo<br />
tiene nella saletta adiacente<br />
alla sala principale. Si tratta di un corso<br />
che vuole svelare ai presenti i piccoli trucchi e i<br />
grandi segreti (o i grandi trucchi e i piccoli segreti,<br />
come volete), per assemblare e regolare una<br />
chitarra solid body con manico avvitato. Il corso è<br />
tenuto dal guru dei guru Roberto<br />
Pistolesi, che met-<br />
2<br />
te a disposizione degli<br />
appassionati presenti la sua rinomatissima<br />
maestria.<br />
3<br />
4<br />
Assieme a Roberto è quindi<br />
possibile ripercorrere il cammino<br />
che, a partire da un po’<br />
di pezzi raccolti in giro per il<br />
mondo, ha portato un fortunato<br />
mortale nell’antro del Maestro<br />
per vederlo assemblare una Telecaster Thinline-style dalla<br />
voce sopraffina (e non vi diremo chi è il fortunato mortale,<br />
tanto lo si incontra qui a SHG 27). E proprio qui a <strong>Milano</strong> abbiamo oggi proprio lei<br />
(la Telecaster Thinline-style dalla voce sopraffina), rismontata per l’occasione, per dare<br />
a tutti la possibilità di vedere come si fa a trasformare una manciata di pezzi di<br />
legno e metallo in uno strumento da sogno.<br />
Il workshop è previsto per le 14.20, ma l’orario potrebbe subire variazioni. Anche<br />
perché le richieste di accedere alla sala del workshop sono state talmente<br />
numerose che avremmo dovuto avere un<br />
7<br />
5<br />
altro Alcatraz per accoglierle tutte. Il corso<br />
ha quindi inizio certamente al termine<br />
dell’inevitabile pigia-pigia che si crea<br />
quanto un super-evento sta per diventare<br />
realtà...<br />
6<br />
8<br />
1: Un accrocchio di pezzi sparsi<br />
2: La vite e Roberto Pistolesi<br />
3: La perizia in un foro: provate voi!<br />
4: Ogni dettaglio prende forma<br />
5: L’importanza della curvatura perfetta<br />
6: La precisione NON è un optional<br />
7: La corda di Sol...<br />
8: Lo riconoscete?... si chiama Alberto...<br />
32 Second Hand Guitars 27
A SHG e oltre...<br />
ANDATE DA MERULA: ...E STATE FRESCHI!<br />
La presenza Merula a SHG27 è, come<br />
sempre, contraddistinta da una forte varietà<br />
di prodotti offerti. Ma non solo.<br />
Al di là dell’offerta merceologica, fatta di<br />
chitarre e bassi sempre interessanti nella<br />
loro varietà, con pezzi “vintage” che sarebbe<br />
riduttivo definire solo interessanti,<br />
e con alcune vere chicche da andare a<br />
scovare tra la selva di palette che spuntano<br />
dalla postazione Merula, anche quest’anno<br />
troviamo presso quest’area delle<br />
proposte marketing davvero interessanti.<br />
Innanzitutto il calendario Merula 2006,<br />
ancora una volta innovativo e ancora una<br />
volta gratuito e distribuito a chiunque<br />
ne faccia richiesta (fino a<br />
esaurimento delle scorte<br />
disponibili all’Alcatraz).<br />
E si tratta<br />
di un calendario<br />
che propone<br />
una grafica capace<br />
di stupire, con<br />
quadri di notevole<br />
bellezza alternati<br />
a pagine più<br />
tradizionali.<br />
Ma Merula quest’anno<br />
supera le aspettative<br />
dei suoi fan.<br />
All’Alcatraz ha infatti<br />
deciso di avviare<br />
una nuova<br />
promozione (ricordate<br />
il famoso rimborso<br />
benzina per chi andava in Piemonte<br />
a visitare il suo negozio?) che è, consentiteci<br />
di giocare con le parole, “raggelante”.<br />
Quest’anno, chi andrà a visitare<br />
il punto vendita di Merula, avrà la gradita<br />
sorpresa di poter ripartire portandosi<br />
a casa un frigorifero da auto: rosso,<br />
bombato (come i modelli degli anni ‘60),<br />
completo di maniglia per il trasporto e<br />
futuro importante compagno di viaggio<br />
per la prossima estate.<br />
Sulla porta del bellissimo oggetto campeggia,<br />
serigrafata, la margherita ricavata<br />
dalla rotazione di una chiave<br />
di violino, l’inconfondibile marchio del<br />
dealer piemontese.<br />
Informatevi presso la postazione Merula.<br />
Per avere diritto al frigorifero da viaggio,<br />
le regole sono proprio pochissime...<br />
AmpLI<br />
TESTATE<br />
E ARCHTOPS<br />
Ancora una volta tra gli spazi importanti<br />
di SHG troviamo l’angolo raffinato<br />
di Teac Italiana: un luogo dove<br />
il distributore italiano presenta la sua<br />
gamma di prodotti per la chitarra e le<br />
sue bellissime D’Angelico Archtops,<br />
chitarre di pregio con caratteristiche<br />
di prodotti di liuteria e con finiture<br />
estremamente curate (anche nelle<br />
dorature, negli inserti di madreperla<br />
e, quel che più conta, nella sagomatura<br />
dei pregiatissimi legni).<br />
Al loro fianco le proposte di amplificazione<br />
canadesi di Yorkville, con il<br />
marchio Yorkville (appunto) e con le<br />
splendide e potenti proposte valvolari<br />
Traynor (sempre prodotte dalla canadese<br />
Yorkville). Un luogo dove vale<br />
la pena di fermarsi.<br />
Merula J 1<br />
www.merula.com 0172 495591<br />
TEAC ITALIANA<br />
www.teac.it<br />
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02 6601500<br />
34 Second Hand Guitars 27
* Roland Italy è l’unica<br />
Azienda ad offrire l’ESTENSIONE<br />
DELLA GARANZIA A CINQUE ANNI<br />
(2 di legge + 3 offerti da noi)<br />
per i pedali singoli Boss.<br />
Per usufruirne è sufficiente<br />
registrare il prodotto dopo<br />
l’acquisto tramite il Modulo<br />
di Registrazione Prodotto<br />
e l’estensione di garanzia<br />
diviene immediatamente<br />
operativa.<br />
Su tutti i<br />
pedali singoli Boss<br />
LA GARANZIA È<br />
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Alisound<br />
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Blu Music<br />
Chitarre<br />
Chitarremancine<br />
Cloe<br />
Cordova<br />
CPM<br />
Cris Music<br />
DISMAMUSICA<br />
Ferranti<br />
Fornasero + Mr. T<br />
Guarnieri<br />
Guitarecollection.com<br />
Guitarsland<br />
Jacaranda<br />
Jacques<br />
La Basserie<br />
LA Music<br />
Lenzotti<br />
Liuteria Alverman<br />
Luciano Strumenti<br />
Lucky Music<br />
Masotti<br />
Merula<br />
Mezzanota<br />
91 Via Pasubio, 6 - 21058 - Solbiate Olona - Tel 0331 37.63.80 - Fax 0331 37.63.80 - www.abeatrecords.com<br />
Via De Togni, 7 - 20123 - <strong>Milano</strong> - Fax 02 47.71.02.87 - www.accordo.it - www.zizzetope.it<br />
4-5 Via Belvedere, 24 - 21020 - Galliate Lombardo - Tel 0332 94.77.94 - www.advancetubetech.com<br />
H5<br />
Via Asiago, 33 - 22100 - Como - Tel 031 34.00.78 - Fax 031 34.01.97 - www.alisound.com<br />
Via Dei Molini, 68 - 19038 - Sarzana - Tel 0187 62.69.93 - digilander.libero.it/armadilloclub/<br />
18 Via Granita, 8/B - 60035 Jesi - Tel. 0731 200155 - www.blumusic.com<br />
15 Via Monte delle Gioie, 24 - 00199 - Roma - Tel 06 86.21.99.19 - www.chitarre.com<br />
82 info@chitarremancine.com - www,chitarremancine.com<br />
8 Via dei Mille, 37 - 00045 - Genzano - Tel 06 93.98.509 - www.cloeguitars.it<br />
83 Via Salvador Allende, 5/7 - 06024 - Gubbio - Tel 075 92.20.746 - www.cordovaguitars.net<br />
Via Elio Reguzzoni, 15 - 20125 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 64.11.461 - www.centroprofessionemusica.it<br />
E2<br />
Via Bovisasca, 97 - 20157 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 37.60.757 - www.crismusic.it<br />
Corso Venezia, 49 - 20121 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 77.50.254 - www.dismamusica.it<br />
21-22 Via Venturini, 79-81 - 29100 - Piacenza - Tel 0523 38.47.38 - www.ferrantimusica.it<br />
39-42 Via Reano, 4 - 10141 - Torino - Tel 011 38.51.453 - Mobile 335 84.11.001 - guit_r@accordo.it<br />
40<br />
92 www.guitarecollection.com<br />
F2<br />
D2<br />
Via Silvio Pellico, 9 - 73100 - Lecce - Tel 0832 24.17.69 - www.guitarsland.it<br />
Via Corsico, 8 - 20144 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 83.94.686 - www.jacaranda.it<br />
19-20 361 Avenue Mireille Lauze - 13011 - Marseille (France) - Tel 0033 4 91.35.30.30 - www.jacelka.com<br />
69 Tel. 011.2236881 - carlo.barosso@fibracolor.it<br />
H1<br />
D1<br />
Via Venezia, 10 - 35030 - Rubano - Tel 348 36.76.400 - www.la-music.it<br />
Via Emilia Est, 885/A - 41100 - Modena - Tel 059 36.41.14 - www.lenzotti.com<br />
43 Via Matteotti, 91 - 10073 - Ciriè - Tel 011 92.10.227<br />
J3<br />
J2<br />
Viale San Filippo Neri, 52/54 - 71018 - Vico del Gargano - Tel 0884 96.91.44 - luciano.la@tiscali.it<br />
Viale Cassala, 7/2 - 20143 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 58.10.32.39 - www.luckymusic.com<br />
80-81 Via Cesare Battisti, 107 - 01010 - Farnese - Tel 0172 50.60.56 - www.masottiamp.it<br />
J1<br />
Via S. Rocco, 20 - 12060 - Roreto di Cherasco - Tel 0172 49.55.91 - www.merula.com<br />
6 Via Monte Giove, 19 - 12060 - Schio - Tel 0445 52.60.99 - www.mezzanota.it<br />
36 Second Hand Guitars 27
Via Ridondello, 43 - 27058 - Voghera - Tel 0383 36.72.85 - www.mkm-music.it<br />
Via Lungarno, 412/A - 52028 - Terranuova Bracciolini - Tel 055 97.38.655<br />
Via Paravia, 77 (angolo via Zamagna) - 20148 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 36.50.76.07 - www.musicgallery.it<br />
Via San Carlo, 35 - 20017 - Rho - Tel 02 93.08.276 - www.musicisland.it<br />
Via G.B. Piranesi, 93 - 20100 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 70.00.68.18 - www.ilnegoziodellamusica.net<br />
H4<br />
MKM<br />
38 Mormina<br />
3<br />
C<br />
7<br />
87<br />
Music Factory<br />
Music Gallery<br />
Music Island<br />
Negozio della Musica<br />
41 Occhipinti Giovanni<br />
m.nonna@tiscali.it 17<br />
Pissarello R.<br />
www.guitarset.it<br />
Corso di P.ta Ticinese, 3 - 20123 - <strong>Milano</strong> - Tel 02 89.42.90.80 - www.prina.it<br />
Via alla Ruenia, 37/43 - 64027 - Sant’Omero - Tel 0861 81.241 - www.proelgroup.it<br />
Via Marconi, 45 - 23807 - Merate - Tel 039 99.20.048 - www.rashguitars.it<br />
Via Nazionale, 51 - 12071 - Bagnasco - collezionista<br />
Via Santa Chiara, 11 - 61029 - Urbino - Tel 072 20.32.79.25 - www.soundfactoryshop.com<br />
Via Ceccaroni, 1 - 62019 - Recanati - Tel 071 75.73.720 - www.sr-tech.net<br />
Via Cimabue, 39 - 20035 - Lissone - Tel 02 66.03.41 - www.mixxnow.com<br />
Via Cesare Cantù, 11 - 20090 - Cinisello Balsamo - Tel 02 66.01.500 - www.teac.it<br />
70<br />
A<br />
B<br />
12<br />
Pitteri<br />
Prina<br />
Proel<br />
Rash Guitars<br />
88 Salcuni<br />
16<br />
89-90<br />
10<br />
Secco Giampiero<br />
Sound Factory<br />
SR Technology<br />
Strumenti Musicali<br />
Cascina Cantarana - 27020 - Carbonara al Ticino - Tel 0382 53.85.31 - plinio@unclep.it 110<br />
Uncle P.<br />
Via Venezia Giulia, 7 - 20090 - Segrate - Mobile 335 44.23.37 - www.venturiniguitars.com<br />
Ponte di Mezzo, 27 - CH 6854 - San pietro - Tel 0041 63.43.61.93<br />
Via Tartini, 5/a - 43100 - Parma - Tel 0521 27.27.43 - www.wilderdavoli.it<br />
12.00 - 12.10 Presentazione eventi della giornata e dell’associazione<br />
Guitars! Saletta Guitars!<br />
12.10 - 12.50 I pickup magnetici tra storia, caratteristiche<br />
e luoghi comuni - Luca Villani (I-Spira) Saletta Guitars!<br />
13.00 - 13.20 Demo Jacaranda Palco Demo<br />
13.30 - 14.10 Workshop di assemblaggio e regolazione di<br />
una solid-body Fender-style. Saletta Guitars! Posti limitati!<br />
14.20 -14.40 Vintek Alessandro Gaza Palco Demo<br />
14.50 - 15.30 Bob Brozman e le sue National - Interprete<br />
d’eccezione Frank Varano. Saletta Guitars! Posti limitati!<br />
15.30 - 15.50 Premiazione concorso Palco Demo<br />
16.00 - 16.30 Cicognani + Tony De Gruttola Palco Demo<br />
16.40 - 17.00 L.A. Music Palco Demo<br />
17.10 - 17.30 Demo De Salvo / Proel Palco Demo<br />
17.40 - 18.00 Demo Masotti Palco Demo<br />
18.00 Zizzetope Live & Jam Sexion Palco Demo<br />
F1<br />
13-14<br />
11<br />
F3<br />
Teac<br />
Venturini Alberto<br />
Weber<br />
Wilder<br />
Second Hand Guitars 27<br />
37
SHG 85X275 25-10-2005 14:13 Pagina 1<br />
A SHG e oltre...<br />
le novità<br />
Creative Backing Tracks series<br />
QUESTE DUE PRIME PUBBLICAZIONI RACCOLGONO<br />
UNA SERIE DI BASI MUSICALI ADATTE<br />
ALLO STUDIO APPLICATO DELL’IMPROVVISAZIONE<br />
PER TUTTI GLI STRUMENTI.<br />
PROGETTO DI GIOVANNI UNTERBERGER.<br />
IMPROVISING THE BLUES<br />
A CURA DI MIKI BIANCO<br />
ML2551 • con CD<br />
IMPROVISING THE JAZZ<br />
A CURA DI VALERIO MORELLI<br />
ML2552 • con CD<br />
Lello Panico: Full Optional Guitar<br />
ML2550 • con CD<br />
IL BLUES È MUSICA SEMPLICE, FATTA DI POCHE NOTE, PIÙ O MENO CINQUE….<br />
DALL’EMILIA CON... CALORE<br />
Ci riferiamo al calore della musica,<br />
e della musica prodotta da una<br />
gamma di chitarre davvero impressionante.<br />
Anche quest’anno, dopo i due<br />
exploit di <strong>Milano</strong> e di Ancona (SHG 25<br />
e SHG 26), Lenzotti arriva a SHG 27 con<br />
un assortimento di offerta davvero molto<br />
interessante. E realmente “Second Hand”. Si<br />
tratta di una gamma completa di prodotti dei<br />
marchi più prestigiosi (Fender, Gibson, Ibanez, PRS,<br />
Framus, Danelectro, per non citarne che alcuni), che comporranno,<br />
sui tavoli Lenzotti, una vera “foresta” di manici e palette,<br />
elettroniche ed effetti.<br />
Per il pubblico, poi, una promozione<br />
davvero succulenta: 3 mute di<br />
corde dorate di produzione italiana<br />
al prezzo davvero fantastico di<br />
9,90 Euro.<br />
“È il nostro modo di dire al ‘popolo’<br />
di SHG che siamo contenti di essere<br />
a <strong>Milano</strong>”, ci ha dichiarato Marco<br />
Lenzotti, “e che cerchiamo di essere<br />
attenti nell’individuare, su un mercato<br />
avaro, strumenti di pregio capaci<br />
di tornare ad essere il sogno<br />
avverato di tanti chitarristi!”.<br />
ML2107 con CD<br />
ML2510 con CD<br />
Lenzotti<br />
D1<br />
www.lenzotti.com 059 364114<br />
EFFETTI A PEDALE PER TUTTI I GUSTI<br />
ML2131 con CD<br />
ML2420 con CD<br />
DVD1403 vol.1<br />
NUOVISSIMO<br />
DVD1541 vol.3<br />
ML2424 con CD<br />
ML2369 con CD<br />
DVD<br />
DVD1458 vol.2<br />
Massimo Varini<br />
I suoni della chitarra<br />
volume 3:<br />
conoscere, registrare e<br />
amplificare le chitarre<br />
38 Second Hand Guitars 27<br />
ML2435 con CD<br />
ML2179<br />
ML2508 con CD<br />
ML2184 con CD<br />
Se per la maggior parte delle chitarre<br />
di SHG vale l’equazione per<br />
cui più sono antiche e più valgono,<br />
lo stesso non si può dire per gli effetti<br />
a pedale... Sono sempre molto<br />
interessanti gli ultimi arrivi del<br />
settore, fra i quali si distinguono in<br />
questo periodo le proposte di Seymour Duncan e di Digitech.<br />
Seymour Duncan propone il nuovissimo Tweak Fuzz nato dalla<br />
collaborazione con Blues Saraceno: è un pedale “fuzz” del<br />
tutto unico che dispone di un interruttore (il “tweak”) per scegliere<br />
tra sei diverse regolazioni, ognuna con un diverso timbro<br />
di distorsione. Il timbro di base ricorda il suono ricco e<br />
cremoso dei festival pop degli anni ‘60, ma attraverso le regolazioni<br />
del “tweak” è possibile ottenere una miriade di altre<br />
sfumature. Una interessante dimostrazione delle possibilità<br />
offerte dal Tweak Fuzz è nella demo che Blues Saraceno offre<br />
sul sito www.seymourduncan.com.<br />
Da Digitech, invece, arrivano il nuovissimo JamMan Looper<br />
e la pedaliera GNX3000. Il primo è un pedale per la registrazione/riproduzione<br />
di loop capace di ben 2GB di memoria e<br />
dotato di funzioni avanzatissime che sfruttano la compatibilità<br />
fra memory card e personal computer. La seconda, invece,<br />
è una pedaliera estremamente versatile, che, oltre ad<br />
offrire una potente sezione effetti ricca di simulazioni digitali<br />
di amplificatori e cabinet, fa anche da interfaccia audio (su<br />
bus USB), MIDI e da preamplificatore microfonico (con componenti<br />
DBX).<br />
M. Casale Bauer Cadriano di Granarolo<br />
www.casalebauer.com 051-766648
G L I A M P L I D I J O H N :<br />
TESTATA LONE STAR<br />
TESTATA ROAD KING<br />
CABINET RECTO 2X12” ORIZZONTALE CABINET RECTO 2X12” ORIZZONTALE<br />
CABINET RECTO 4X12” TRADITIONAL CABINET RECTO 4X12” TRADITIONAL
Arrivederci<br />
a Marzo<br />
www.secondhandguitars.com<br />
Studio Bipielle in collaborazione con Accordo.it