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Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla! - Dismamusica

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www.aiarp.it<br />

notizie<br />

Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Accordatori Riparatori di Pianoforti<br />

Pubblicazione Trimestrale - Anno I - N° 3 - Settembre 2007<br />

www.aiarp.it<br />

AIARP Notizie - Supplemento a <strong>Dismamusica</strong> Magazine n. 39 - Settembre 2007 - Poste Italiane S.p.a. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n 46) art. 1, comma 1, DCB M<strong>il</strong>ano<br />

Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Gianni Cameroni - Editore e proprietario S&G Partners srl - Via Bainsizza 30 - 20039 Varedo (MI) - tel. 0362 583672 - Stampa: Emme K srl - Fino Mornasco (CO) - Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003.<br />

È tempo di<br />

transumanza:<br />

l’antica e folcloristica<br />

usanza dei pastori<br />

che a settembre,<br />

in concomitanza<br />

con <strong>il</strong> termine dell’alpeggio<br />

estivo, scendono a valle<br />

con <strong>il</strong> gregge per riportarlo<br />

in ambienti più adatti all’avvicinarsi<br />

del freddo invernale.<br />

Essa coincide con<br />

la fine delle ferie estive. Per<br />

noi operatori commerciali<br />

è questo <strong>il</strong> periodo della<br />

piena ripresa dell’impegno<br />

operativo, che ci impone<br />

di affrontare con grinta e<br />

buona volontà <strong>il</strong> secondo<br />

semestre dell’anno.<br />

AIARP si colloca in questo<br />

clima di impegno richiamando<br />

l’attenzione su tre<br />

appuntamenti in calendario<br />

nelle prossime settimane:<br />

momenti di incontro,<br />

di confronto e di aggiornamento<br />

che si prospettano<br />

molto importanti sia per<br />

la vita della nostra associazione<br />

sia per <strong>il</strong> successo della<br />

nostra attività.<br />

Questi appuntamenti segue sono: a pag. 4<br />

Cinque giorni. Tanto<br />

durano le attività che<br />

avranno inizio lunedì<br />

17 settembre a Cavalese per <strong>il</strong><br />

tradizionale appuntamento autunnale<br />

AIARP. Al centro dell’attenzione<br />

ci sono i pianoforti<br />

di Cesare Augusto Tallone, che<br />

qui verranno ricordati attraverso<br />

due interventi di restauro<br />

che interesseranno rispettivamente<br />

<strong>il</strong> Gran Coda numero 3 e<br />

un modello verticale. Due strumenti<br />

che riassumono, per così<br />

dire, <strong>il</strong> percorso di ricerca del<br />

grande costruttore scomparso<br />

nell’82, che ha dedicato tutta<br />

la propria vita alla realizzazione<br />

del <strong>pianoforte</strong> da<br />

concerto italiano.<br />

<strong>Trasforma</strong> <strong>il</strong> <strong>tuo</strong> <strong>pianoforte</strong>...<br />

...<strong>senza</strong> <strong>toccare</strong> <strong>nulla</strong>!<br />

• Kit di s<strong>il</strong>enziamento adattab<strong>il</strong>e a qualsiasi <strong>pianoforte</strong><br />

• Non invasivo e semplice da montare<br />

• Uscita MIDI<br />

• 8 anni di garanzia!<br />

A tenere <strong>il</strong> corso saranno<br />

quindi questa volta due<br />

équipe: la prima, forma<br />

ta da Giovanni Bettin<br />

e Alessandro Petrolati,<br />

dedicherà tre giorni al<br />

restauro e alla messa a<br />

punto del Coda; quindi<br />

sarà <strong>il</strong> turno di Marcel<br />

lo Fanutza e Salvatore<br />

Malcangi, che rimar<br />

ranno impegnati per<br />

due giorni sul modello<br />

verticale.<br />

Una scuola<br />

formidab<strong>il</strong>e<br />

“La disponib<strong>il</strong>ità di due strumenti<br />

tanto diversi”, dichiara<br />

<strong>il</strong> presidente AIARP Luciano<br />

Il programma delle giornate di Cavalese<br />

di Cristiano Cameroni<br />

Del Rio, “permetterà<br />

di vedere<br />

da vicino moltissime<br />

operazioni.”<br />

E in effetti, fra sostituzione<br />

di corde<br />

e caviglie, controllo<br />

del punto di battuta,<br />

verifica della carica<br />

della tavola armonica<br />

e interventi<br />

di vario tipo su tastiera,<br />

pedaliera e meccanica,<br />

ai partecipanti<br />

verrà offerta una panoramica<br />

molto vasta delle operazioni che<br />

normalmente si svolgono in un<br />

laboratorio di restauro. Un vero<br />

segue a pag. 6


La serie TA:<br />

Tradition Akademie<br />

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Schimmel Konzert


In AIARP è tempo di esami. Il 18 novembre prossimo, a Torre Pedrera (esattamente<br />

<strong>il</strong> giorno prima dell’Assemblea annuale dei Soci), si terranno gli Incontri<br />

teorici-pratici per l’ammissione all’Albo AIARP. Nel momento in cui andiamo in<br />

stampa sono già sei i candidati che hanno presentato domanda di ammissione: un<br />

dato confortante, che sottolinea ancora una volta <strong>il</strong> valore delle attività di formazione<br />

e divulgazione da sempre al centro degli interessi di AIARP.<br />

Come da regolamento, i candidati dovranno affrontare due prove (una pratica<br />

e una teorica) e verranno giudicati da una Commissione composta da tre o più<br />

componenti. Il regolamento AIARP prevede che essi siano scelti fra i membri<br />

della Commissione Tecnica dell’Associazione in numero di uno ogni due candidati.<br />

Al gruppo di esaminatori deve essere aggiunto inoltre <strong>il</strong> Segretario AIARP.<br />

Per superare l’esame occorre che entrambe le prove ricevano l’approvazione della<br />

Commissione; in caso contrario si può essere rimandati in una o in entrambe<br />

le “materie”.<br />

Al termine della sessione, <strong>il</strong> nome di chi è risultato idoneo viene comunicato ai<br />

Soci; questi ultimi hanno a disposizione trenta giorni per sollevare eventuali obiezioni.<br />

Trascorso questo periodo di tempo, <strong>il</strong> nuovo Socio viene accolto ufficialmente<br />

in AIARP.<br />

Per informazioni sulle modalità di partecipazione agli esami<br />

è possib<strong>il</strong>e consultare <strong>il</strong> sito AIARP: www.aiarp.it<br />

COLOPHON<br />

N. 3 - settembre 2007 - Direttore Responsab<strong>il</strong>e: Gianni Cameroni<br />

Supplemento al numero 39 di <strong>Dismamusica</strong> Magazine - settembre 2007<br />

Aut. Trib. di Monza n o 1.701 del 16/12/2003<br />

Editore e proprietario: S&G Partners srl<br />

Direzione e Amministrazione: Via Bainsizza, 30 - 20039 VAREDO - Tel. 0362 583672<br />

Direzione Editoriale: Cristiano Cameroni<br />

Redazione: S<strong>il</strong>vana Antonioli, Anna Cristofaro (Art Director), Luciano Del Rio.<br />

Hanno collaborato a questo numero: Elisa Polenghi Tallone, Alessandro De Cristoforis, Giulio Sassi, Caterina Cameroni<br />

Grafica, impaginazione e coordinamento: S&G Partners srl - Tel. 0362 583672 - Fax 0362 544356 - e.ma<strong>il</strong>: info@sgstudio.it.<br />

È vieteta la riproduzione, anche parziale, di foto, disegni, testi o articoli originali pubblicati su AIARP NOTIZIE <strong>senza</strong> espressa<br />

autorizzazione scritta della redazione. Manoscritti, foto o disegni, anche se non pubblicati, non si restituiscono.<br />

Legge sulla tutela dei dati personali<br />

I dati personali dei lettori in possesso della rivista verranno trattati con la massima riservatezza e non potranno essere ceduti a terzi o<br />

ut<strong>il</strong>izzati per finalità diverse <strong>senza</strong> <strong>il</strong> preventivo consenso degli interessati. In base alla legge n. 675, in qualsiasi momento l’abbonato potrà<br />

decidere di modificare i dati personali o di richiederne la cancellazione.<br />

AIARP - Associazione Italiana Accordatori Riparatori Pianoforti<br />

Sede legale: piazza Costa, 5/A - 42100 Reggio Em<strong>il</strong>ia - tel. e fax 0522/432534 - www.aiarp.it - e-ma<strong>il</strong>: aiarp@aiarp.it<br />

Consiglio Direttivo: Luciano Del Rio (presidente) - Sergio Brunello (vicepresidente) - Salvatore Tarantino (segretario)<br />

Davide Papes (tesoriere) - Giampiero Terravazzi (consigliere)<br />

c/c postale n. 10666428 - coordinate bancarie: c/c n. 16593 - Banca Popolare di M<strong>il</strong>ano – Ag. 19 – ABI 05584 – CAB 01619<br />

ALL’INTERNO<br />

EDITORIALE<br />

CINQUANT’ANNI DI CONCERTI<br />

ALLA SALA TALLONE<br />

LA VOCE<br />

DEL SILENZIO<br />

LA FABBRICA<br />

DEL FUTURO<br />

PAGINE TECNICHE:<br />

IL LEGNO DI RISONANZA<br />

AIARP<br />

VA IN FIERA<br />

a pag. 4<br />

a pag. 5<br />

a pag. 7<br />

a pag. 8<br />

a pag. 9<br />

a pag. 13<br />

3 - AIARP notizie


Dalla<br />

PRIMA<br />

di Luciano Del Rio<br />

segue da pag. 1<br />

Questi appuntamenti sono:<br />

• Meet M<strong>il</strong>ano, la fiera degli strumenti musicali, che<br />

quest’anno non si tiene più a Rimini ma a Rho-<br />

Pero, dal 21 al 24 settembre, nel nuovo e avveniristico<br />

quartiere espositivo di Fiera M<strong>il</strong>ano.<br />

• Il Corso tecnico di Cavalese Incontro con i pianoforti<br />

di Cesare Augusto Tallone che si svolge dal<br />

17 al 21 settembre, incrociandosi con Meet M<strong>il</strong>ano.<br />

• L’Assemblea ordinaria di Torre Pedrera (Rimini),<br />

in calendario <strong>il</strong> 19 novembre.<br />

La pre<strong>senza</strong> in fiera<br />

AIARP sarà presente a Meet M<strong>il</strong>ano con un proprio<br />

stand: per dimostrare <strong>il</strong> suo impegno, sia sul piano tecnico<br />

sia sul piano umano. Per dimostrare che la professionalità<br />

è alla base della sua generale concezione<br />

operativa.<br />

Nella sua area espositiva, l’Associazione sarà lieta di<br />

accogliere chiunque desideri chiedere consigli tecnici,<br />

o informazioni di varia natura, soprattutto in merito<br />

al proprio strumento. L’attenzione maggiore sarà rivolta<br />

però ai giovani, che, in mancanza di specifiche<br />

scuole istituzionali, necessitano maggiormente di consigli.<br />

Saremo lieti di indicare loro la strada migliore da<br />

seguire per poter intraprendere la carriera di Tecnico<br />

Accordatore o Riparatore di Pianoforte. Il nostro<br />

stand sarà dislocato nell’ambito dell’area espositiva di<br />

DISMAMUSICA, ad ulteriore conferma della sempre<br />

più profonda affinità e simpatia che lega queste due<br />

importanti associazioni, una attiva nel settore dell’importazione,<br />

distribuzione e produzione, l’altra nel settore<br />

artistico-artigianale.<br />

Cesare Augusto Tallone<br />

Per AIARP, e in particolare per <strong>il</strong> sottoscritto, che è<br />

parte in causa nell’impegnativa organizzazione dell’incontro,<br />

è motivo non solo di orgoglio, ma anche di<br />

grande soddisfazione parlare del Corso di Cavalese.<br />

La soddisfazione è quella di essere riusciti nell’intento<br />

di riportare meritatamente al centro dell’attenzione <strong>il</strong><br />

nome di Cesare Augusto Tallone.<br />

Tallone è una figura di grandissimo spessore: sul piano<br />

tecnico certamente, ma anche umano e artistico. Tanto<br />

per fare un esempio che sicuramente piacerà ai musicisti,<br />

è stato l’accordatore personale del grande Maestro<br />

Arturo Benedetti Michelangeli.<br />

Gli Accordatori in generale, e AIARP in particolare,<br />

hanno l’obbligo morale di essere riconoscenti a questo<br />

personaggio, che ha dimostrato di avere, oltre ad eccezionali<br />

doti tecniche, anche una lungimirante attenzione<br />

alla tutela del mercato e della professione. Vorrei<br />

ricordare, in questo senso, l’impegno da lui profuso,<br />

assieme al Commendator Anelli, affinché i pianoforti<br />

nuovi costruiti in Italia fossero marchiati con <strong>il</strong> luogo<br />

di provenienza e con <strong>il</strong> loro marchio originale per<br />

evitare i falsi nomi che poco corretti costruttori applicavano<br />

agli strumenti così da far credere che fossero di<br />

nazionalità tedesca e quindi di maggiore pregio.<br />

Tallone si è impegnato anche per definire con chiarezza<br />

<strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o della professione dei Tecnici Accordatori<br />

e Riparatori di Pianoforti, per evitare che potessero<br />

spacciarsi come tali dei personaggi ambigui che,<br />

anziché coltivare un rapporto di serietà e di fiducia<br />

con <strong>il</strong> cliente, aspiravano solo a lauti e magari anche<br />

poco onesti guadagni. Un’attenzione, quella di Tallone,<br />

che peraltro coincide anche con gli obiettivi fissati<br />

da AIARP fin dalla sua fondazione.<br />

Quasi a coronamento del suo impegno morale, umano<br />

e sociale, Tallone ha poi realizzato anche <strong>il</strong> suo grande<br />

sogno: costruire pianoforti con <strong>il</strong> suono italiano, con<br />

un suono, cioè, confacente con la nostra cultura, la nostra<br />

sensib<strong>il</strong>ità, la nostra intelligenza e la nostra ab<strong>il</strong>ità<br />

costruttiva.<br />

Volutamente non mi addentro in un argomento di così<br />

stringente importanza quale è <strong>il</strong> suono di uno strumento<br />

nelle sue varianti foniche e timbriche. Mi limito<br />

solamente a sottolineare che AIARP ha organizzato<br />

questo incontro con i Pianoforti di Tallone a<br />

Cavalese per dimostrare, lo ripeto ancora, la grandezza<br />

di questo straordinario tecnico-costruttore. Il<br />

Corso culminerà, venerdì 21 settembre, in un concerto<br />

pianistico che sarà eseguito dal Maestro Marco<br />

Marzocchi al PalaCongressi di Cavalese su un<br />

Gran Coda fabbricato proprio da Tallone. Per essere<br />

precisi, quello che sentiremo suonare è <strong>il</strong> terzo in<br />

ordine di tempo dei nove gran coda che Tallone ha<br />

costruito nell’arco della sua attività.<br />

Credo, e non è presunzione, che <strong>il</strong> settore musicale<br />

italiano debba un ringraziamento ad AIARP per<br />

quanto sta facendo nel ricordare un Italiano che ha<br />

onorato non solo la professione ma anche l’arte costruttiva<br />

artigianale italiana nel mondo.<br />

Basta ricordare quanta ammirazione Tallone ha<br />

avuto da Yamaha come costruttore, e dai più grandi<br />

concertisti come preparatore ed accordatore di strumenti.<br />

AIARP è particolarmente lieta ed onorata di ricordarlo<br />

nel quarantesimo dalla costruzione del suo<br />

primo Gran Coda.<br />

In chiusura dell’anno<br />

Per concludere l’anno solare, AIARP terrà la sua ordinaria<br />

Assemblea annuale a Torre Pedrera: un altro<br />

appuntamento assolutamente importante per<br />

tutti gli Associati.<br />

L’Assemblea è un prezioso momento di discussione,<br />

di scambio di idee, di opinioni e di proposte finalizzate<br />

a rendere ancora più incisiva la pre<strong>senza</strong><br />

dell’Associazione, che si sta facendo sempre più apprezzare<br />

in ogni ambito per la sua serietà e professionalità,<br />

e per le innumerevoli iniziative atte a far<br />

conoscere, particolarmente ai giovani, le tecniche<br />

necessarie per divenire professionisti del settore.<br />

AIARP vi aspetta: a Cavalese, a Meet M<strong>il</strong>ano e a<br />

Torre Pedrera. Incontrarvi sarà un piacere!<br />

Luciano Del Rio<br />

4 - AIARP notizie


uno sguardo alle iniziative<br />

di Elisa Polenghi Tallone<br />

Oggi, mentre <strong>il</strong> <strong>pianoforte</strong><br />

d’arte italiano<br />

si impone all’attenzione<br />

coi nomi di<br />

Borgato e Fazioli, è doveroso<br />

ricordare e riconoscere<br />

i meriti di Cesare<br />

Augusto Tallone, che<br />

alla affermazione del<br />

suono italiano ha aperto<br />

coraggiosamente la via.<br />

Fin dagli Anni Trenta,<br />

infatti (era nato nel<br />

1895), Tallone ha combattuto<br />

con Anelli di<br />

Cremona e pochi altri per riaffermare l’eccellenza<br />

della liuteria italiana, contro <strong>il</strong> preguidizio<br />

che un buon<br />

<strong>pianoforte</strong> (a coda specialmente)<br />

dovesse per<br />

forza provenirci dall’estero.<br />

E di pianoforti<br />

col suo nome italiano,<br />

a partire dal 1950,<br />

Tallone ne ha costruiti<br />

718, di cui 313 a coda,<br />

come si r<strong>il</strong>eva da un attento<br />

studio di Marija Kuhtic, voluto dall’Università<br />

di M<strong>il</strong>ano nel 2004.<br />

Infine si è preoccupato dei tanti giovani<br />

pianisti neodiplomati,<br />

nel delicato momento<br />

del passaggio dal<br />

Conservatorio alle sale<br />

da concerto, istituendo<br />

per loro <strong>il</strong> Settembre<br />

Musicale, festival di<br />

élite a ingresso gratuito,<br />

nello splendido scenario<br />

naturale del lago<br />

d’Orta, sull’isola di San<br />

Giulio. Qui suonarono<br />

ventenni Mario Delli<br />

Ponti, Michele Campanella,<br />

Eli Perrotta, Luca<br />

Schieppati e tanti altri<br />

futuri pianisti e maestri<br />

dei nostri Conservatori,<br />

che in seguito hanno indirizzato<br />

a Tallone i loro<br />

giovani allievi. Oggi, nel<br />

2007, siamo alla terza<br />

generazione di pianisti,<br />

con la cinquantesima<br />

stagione inaugurata lo<br />

scorso 2 settembre col recital chopiniano di<br />

Natalja Katiukova, perfezionatasi al Conservatorio<br />

di Bolzano.<br />

E la fama del Settembre<br />

di San Giulio<br />

è tanto cresciuta nel<br />

tempo, che pianisti di<br />

fama italiani ed esteri<br />

sono venuti o tornati<br />

a suonarvi, come<br />

Bruno Canino nel ‘97,<br />

Jean-François Antonioli<br />

da Losanna, François K<strong>il</strong>lian dalla<br />

Francia. A concludere la cinquantesima<br />

stagione –dopo Massimo Giuseppe<br />

Bianchi con la trascrizione<br />

lisztiana della<br />

Nona di Beethoven,<br />

dopo <strong>il</strong> Quartetto Petrassi<br />

e <strong>il</strong> duo Grekova<br />

/ Petrov col Winterreise<br />

di Schubert,<br />

sarà Ramin Bahrani<br />

con L’arte della Fuga<br />

di Bach.<br />

Sopra <strong>il</strong> titolo, l’isola di San Giulio sul lago d’Orta. In alto, una veduta della Sala Tallone a San Giulio, sede di concerti dal<br />

1957 (foto di Roberto Signorini). Qui sopra, un’istantanea da un concerto e la foto di gruppo scattata <strong>il</strong> 9 settembre scorso.<br />

Sono visib<strong>il</strong>i, da sinistra, Giampiero Terravazzi, Luciano Del Rio, Elisa Tallone, Davide Papes e Salvatore Tarantino.<br />

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5 - AIARP notizie


A sinistra, Cesare Augusto Tallone durante la messa a punto di un verticale.<br />

Al centro della pagina, mentre assiste al collaudo di un Coda nel laboratorio di M<strong>il</strong>ano.<br />

Nel riquadro sulla destra, <strong>il</strong> maestro Paolo Marzocchi, protagonista del concerto<br />

offerto da AIARP sul Gran Coda Tallone numero 3.<br />

segue da pag. 1<br />

e proprio “spaccato di vita reale” da cui si<br />

possono trarre insegnamenti preziosissimi.<br />

“Il Gran Coda”, chiarisce Luciano Del Rio,<br />

“verrà preso in considerazione per primo,<br />

in quanto è lo stesso strumento che verrà<br />

ut<strong>il</strong>izzato per <strong>il</strong> Concerto. Fra l’altro questa<br />

coincidenza ci permette di vedere da vicino<br />

non solo gli interventi di restauro ma<br />

anche la cosiddetta messa a punto, che per<br />

forza di cose dovrà avvenire sulla base delle<br />

esigenze del maestro Marzocchi.”<br />

Terminato <strong>il</strong> lavoro sul Gran Coda, relatori<br />

e ascoltatori si trasferiranno sul verticale<br />

per un intervento a metà fra <strong>il</strong> virtuale e<br />

<strong>il</strong> reale. “Lo strumento che abbiamo scelto<br />

per <strong>il</strong> corso”, spiega nuovamente Del Rio,<br />

“ha diversi problemi di natura meccanica,<br />

ma presenta soprattutto una serie di crepe<br />

sulla tavola armonica. Ora, sistemare una<br />

tavola armonica è possib<strong>il</strong>e, ma è un’operazione<br />

che richiede moltissimo tempo.<br />

E che esige lunghe<br />

attese fra una fase<br />

e l’altra del lavoro,<br />

durante le quali la<br />

colla deve asciugare.<br />

Così abbiamo deciso<br />

di sostituire questa<br />

fase dei lavori<br />

con la proiezione di<br />

un f<strong>il</strong>mato prodotto<br />

con largo anticipo. Un piccolo<br />

documentario nel quale<br />

si spiega, in tempi ragionevoli,<br />

come affrontare la riparazione<br />

della tavola armonica.”<br />

fare cultura<br />

in senso ampio<br />

All’organizzazione della “cinque-giorni”<br />

di Cavalese collaborano, oltre ai soci<br />

del Direttivo AIARP, molte altre realtà.<br />

Istituzioni come la Comunità e l’Azienda<br />

di Promozione Turistica della Val di<br />

Fiemme o <strong>il</strong> Ministero delle Attività Produttive,<br />

sotto <strong>il</strong> cui patrocinio si tiene l’intero<br />

corso.<br />

Ma soprattutto persone, che hanno scelto<br />

di condividere con AIARP l’organizzazione<br />

di questo grande momento di<br />

formazione, di cultura e di memoria.<br />

Il ruolo<br />

di Elisa Tallone<br />

Un grande ringraziamento, in<br />

questo senso, va alla figlia di Cesare<br />

Augusto Tallone, Elisa Polenghi<br />

Tallone. La sua pre<strong>senza</strong><br />

discreta e autorevole, nei mesi<br />

che hanno preceduto la settimana<br />

di<br />

Cavalese, è stata<br />

determinante.<br />

Sue sono le indicazioni<br />

che hanno<br />

permesso di ritrovare<br />

molti degli<br />

strumenti Tallone<br />

che AIARP ha<br />

cercato per tutta<br />

Italia per allestire <strong>il</strong> corso. Suoi i materiali<br />

d’archivio che sono stati consegnati<br />

ad AIARP per la preparazione degli<br />

interventi. Così come suo sarà l’intervento<br />

conclusivo della settimana di Cavalese,<br />

quando, alle ore 21 di venerdì 21<br />

settembre, avrà inizio <strong>il</strong> concerto durante<br />

<strong>il</strong> quale <strong>il</strong> maestro Paolo Marzocchi<br />

suonerà sul suo Coda Tallone per rendere<br />

un omaggio musicale alla grande figura<br />

del costruttore m<strong>il</strong>anese.<br />

l’italia, l’europa, <strong>il</strong> mondo<br />

Iniziative come questa richiedono un<br />

grande sforzo organizzativo. Ma corrispondono<br />

nell’es<strong>senza</strong> alla missione<br />

originale di AIARP, che è quella<br />

Palacongressi di Cavalese<br />

Venerdì 21 settembre - ore 21.00<br />

F. Liszt Fantasia e fuga<br />

sul tema B-A-C-H<br />

Due Leggende:<br />

• La predica agli uccelli<br />

di S. Francesco d’Assisi<br />

• S. Francesco di Paola<br />

cammina sulle acque<br />

M. Moussorgsky Una notte sul Monte Calvo<br />

(trascrizione<br />

di Paolo Marzocchi)<br />

P. Marzocchi • Presso la quercia di Herne<br />

(fantasia su un episodio<br />

del III atto del Falstaff)<br />

di Giuseppe Verdi<br />

F. Liszt Les Préludes<br />

(trascrizione inedita<br />

di Karl Klauser e F. Liszt)<br />

Paolo Marzocchi, pianista<br />

Coda Tallone n° 3<br />

FOTO:<br />

www.paolomarzocchi.it<br />

di diffondere la cultura del <strong>pianoforte</strong><br />

nel nostro Paese. L’Associazione lo<br />

sta facendo con tutti i mezzi a sua disposizione:<br />

corsi di aggiornamento, seminari,<br />

pubblicazioni, scambio di informazioni<br />

con le Associazioni europee<br />

che si riconoscono in Europiano e, attraverso<br />

di esse, con le analoghe realtà<br />

di tutto <strong>il</strong> mondo.<br />

IL PROGRAMMA DEL CONCERTO<br />

6 - AIARP notizie


a colloquio con Lamberto Calderoni<br />

di Cristiano Cameroni<br />

Lamberto Calderoni ci accoglie nel suo<br />

studio, una stanza ristrutturata di fresco<br />

in un palazzo di via De Amicis, a M<strong>il</strong>ano.<br />

Il portat<strong>il</strong>e appoggiato sulla scrivania in<br />

legno scuro, i cavi che affiorano fra le carte<br />

disposte tutt’intorno, la ventiquattrore semichiusa<br />

dipingono <strong>il</strong> quadro di un’attività<br />

abituata a ritmi frenetici e a frequenti spostamenti.<br />

Del resto, la recente introduzione del marchio<br />

PianoDisc sul territorio italiano richiede<br />

un notevole sforzo a livello di promozione<br />

e di formazione fra rivenditori e<br />

installatori. “Trovo però che tutto questo<br />

sia molto stimolante,” precisa Calderoni,<br />

“un po’ perché PianoDisc è un’azienda seria<br />

che merita di essere conosciuta anche da<br />

noi, e un po’ perché attraverso la Crescendo<br />

ho modo di vivere una nuova avventura nel<br />

mercato ripartendo... dagli albori”. Pianista<br />

per passione, a lungo direttore di Yamaha<br />

Musica Italia, Lamberto Calderoni è una<br />

delle figure più rispettate del mercato italiano<br />

dei pianoforti. Il suo st<strong>il</strong>e è molto garbato;<br />

e l’eleganza dei modi si avverte anche<br />

quando parliamo delle caratteristiche tecniche<br />

di questi prodotti.<br />

Un rapporto DI LUNGA DATA<br />

“Il marchio PianoDisc,” racconta, “è una<br />

vecchia conoscenza. Per anni, visitando le<br />

maggiori Fiere del settore, ho avuto modo<br />

di apprezzare i prodotti di quest’azienda.<br />

E a dire <strong>il</strong> vero mi sono sempre stupito del<br />

fatto che, pur essendo molto nota negli<br />

Stati Uniti (dove è quasi monopolista) e in<br />

diversi Paesi Europei, in Italia fosse quasi<br />

del tutto sconosciuta. Anche perché la<br />

qualità delle soluzioni PianoDisc, che per<br />

inciso sono le sole adottate da un produttore<br />

come Steinway quando i suoi clienti<br />

richiedono un sistema S<strong>il</strong>ent, è del tutto<br />

fuori discussione. Fra l’altro, PianoDisc è<br />

proprietaria della gloriosa fabbrica di pianoforti<br />

Mason & Hamlin, dunque bisogna<br />

riconoscere che i suoi tecnici sanno bene<br />

come si costruisce uno strumento di qualità.”<br />

Mentre parliamo, Calderoni allinea<br />

di fronte a me i cataloghi; quindi, dopo<br />

una breve pausa, prosegue: “In seguito alla<br />

nuova avventura commerciale di Crescendo<br />

srl, mi sono mosso alla ricerca di prodotti<br />

di alto livello in grado di presentarsi<br />

sul mercato in modo autorevole e con<br />

la forza che è propria delle soluzioni innovative.<br />

Con queste premesse, incontrare<br />

di nuovo i titolari di PianoDisc e firmare<br />

con loro un contratto di distribuzione<br />

è stato un passo solo; e alla<br />

soddisfazione di avere finalmente<br />

stretto amicizia con<br />

alcune vecchie conoscenze<br />

si aggiunge quella di poter<br />

proporre al mercato italiano<br />

una linea di prodotti di<br />

grande qualità”.<br />

Una gamma completa<br />

Al di là del giudizio di merito –che lasciamo<br />

agli utenti finali– la prima impressione<br />

che si ha di fronte ai cataloghi Piano-<br />

Disc è quella di una linea molto completa.<br />

Accanto ai sistemi di s<strong>il</strong>enziamento di tipo<br />

tradizionale (peraltro aperti, attraverso le<br />

connessioni MIDI, all’integrazione con <strong>il</strong><br />

computer) ci sono prodotti per la riproduzione<br />

meccanica, librerie di registrazioni; e<br />

una linea di pianoforti acustici a marchio<br />

PianoDisc che escono di fabbrica con questi<br />

sistemi preinstallati e pronti all’uso.<br />

“In tutto questo,” aggiunge Calderoni, “<strong>il</strong><br />

valore più significativo è l’adattab<strong>il</strong>ità a<br />

qualsiasi <strong>pianoforte</strong>. A differenza di altri sistemi,<br />

che possono essere ut<strong>il</strong>izzati solo su<br />

strumenti dello stesso marchio e appositamente<br />

predisposti, l’intera gamma Piano-<br />

Disc può essere montata su qualsiasi <strong>pianoforte</strong>.<br />

Questo permette a chi già possiede<br />

uno strumento di renderlo s<strong>il</strong>enzioso <strong>senza</strong><br />

essere costretto a cambiarlo. Fra l’altro,<br />

l’installazione è semplice e, quantunque richieda<br />

l’intervento di un tecnico, può essere<br />

portata a termine in pochissimo tempo. Ed<br />

è quindi molto economica”.<br />

Una soluzione elegante<br />

Come pianista, e come possessore di un<br />

mezza coda, conosco bene i problemi di<br />

rapporto con i vicini di casa e le ristrettezze<br />

di budget che spesso impediscono l’insonorizzazione<br />

completa di una intera stanza<br />

o l’acquisto di un secondo strumento S<strong>il</strong>ent.<br />

Come insegnante, non posso fare a meno<br />

di riconoscere la superiorità di una soluzione<br />

di questo tipo sia rispetto ai numerosi<br />

strumenti digitali che rinunciano alla meccanica<br />

originale del <strong>pianoforte</strong>, sia rispetto<br />

all’uso del pedale di sordina, che sfalsa le<br />

sensazioni di chi siede alla tastiera.<br />

“Sono le mie stesse impressioni”,<br />

mi dice compiaciuto Lamberto<br />

Calderoni. “E proprio queste<br />

considerazioni, insieme<br />

alla competitività economica<br />

delle soluzioni che posso offrire,<br />

mi fanno guardare con<br />

grande fiducia alle prospettive<br />

di mercato. Che vengano adottati<br />

da studenti e professionisti abituati a<br />

suonare per quattro e più ore al giorno o da<br />

compositori che vogliono collegare <strong>il</strong> proprio<br />

<strong>pianoforte</strong> al computer; che siano scelti<br />

dalle scuole di musica per dare agli allievi la<br />

possib<strong>il</strong>ità di studiare ‘in s<strong>il</strong>enzio’ o da hotel<br />

in cerca di uno strumento che possa suonare<br />

da sé anche la sera in cui <strong>il</strong> pianista è<br />

assente, gli strumenti e i sistemi PianoDisc<br />

hanno sicuramente di fronte a sé un lungo<br />

percorso di crescita. Un cammino che, mi<br />

auguro, potrà dare soddisfazioni anche economiche<br />

non solo al produttore e all’importatore,<br />

ma anche a tutti i tecnici che saranno<br />

chiamati ad installare questi sistemi e a tutti<br />

i pianisti che risolveranno grazie ad essi la<br />

spinosa questione della convivenza pacifica<br />

con i vicini di casa.”<br />

7 - AIARP notizie


La fabbrica<br />

del<br />

FUTURO<br />

Alla scoperta della CGM di Mariano Comense,<br />

dove nascono panchette per <strong>pianoforte</strong><br />

ad alta tecnologia.<br />

Non so bene perché, ma tutte le volte<br />

che mi sono seduto su di una<br />

panchetta d’autore –una di quelle che associano<br />

design raffinato, seduta comoda<br />

e grande solidità– ho pensato che un<br />

mob<strong>il</strong>e così dovesse essere prodotto dalle<br />

mani di un artigiano, lontano da catene<br />

di montaggio e macchine a controllo<br />

numerico. È bastato però oltrepassare la<br />

soglia della CGM di Mariano Comense,<br />

azienda leader nel mondo in questo settore,<br />

per rendermi conto di quanto fossi<br />

fuori strada. Negli oltre m<strong>il</strong>lecinquecento<br />

metri quadri del capannone si alternano<br />

infatti banchi da lavoro carichi di attrezzi<br />

per rifinitura manuale e robot modernissimi<br />

collegati a computer industriali dell’ultima<br />

generazione.<br />

Guardare sempre avanti<br />

“La nostra forza è tutta qui”, mi dice <strong>senza</strong><br />

mezzi termini <strong>il</strong> proprietario Giuseppe<br />

Corengia mentre mi guida fra le linee<br />

di produzione. “In questi macchinari, in<br />

questo stab<strong>il</strong>imento c’è esposta tutta la f<strong>il</strong>osofia<br />

della CGM. Che è quella di investire<br />

sempre in tecnologia per garantire<br />

ai clienti un prodotto d’avanguardia in<br />

linea con i più alti standard qualitativi del<br />

momento”.<br />

Per la mia visita ho scelto un giorno di<br />

fine agosto; l’attività è ripresa solo in ufficio,<br />

e i macchinari vengono azionati solo<br />

per me. Il mio ospite mi mostra ad esempio<br />

due macchine a controllo numerico<br />

computerizzato: due robot che riescono<br />

non soltanto a lavorare centinaia di pezzi<br />

all’ora con precisione m<strong>il</strong>limetrica, ma<br />

anche ad adattare l’intervento dello strumento<br />

alle eventuali imprecisioni del legno<br />

o all’usura dell’attrezzo montato sul<br />

braccio. Merito dei raffinatissimi sensori<br />

distribuiti un po’ ovunque lungo <strong>il</strong> percorso<br />

della lavorazione.<br />

Aggiornamento<br />

continuo<br />

“Il primo robot lo abbiamo acquistato<br />

vent’anni fa... pionieri anche in questo”,<br />

mi confida Giuseppe Corengia mentre ci<br />

avviciniamo alle cabine di verniciatura.<br />

“Era un verniciatore, una macchina avveniristica<br />

per l’epoca; già allora si trattò di<br />

un investimento imponente.”<br />

Uno sgabello girevole viene verniciato sotto<br />

i miei occhi. La pistola del robot segue<br />

<strong>il</strong> prof<strong>il</strong>o, vernicia dentro e fuori mentre<br />

<strong>il</strong> braccio fa ruotare la panchetta a seconda<br />

delle necessità. Il tutto <strong>senza</strong> sbavature,<br />

<strong>senza</strong> sprecare colore e, con mio grande<br />

stupore, in un batter d’occhio.<br />

“In effetti”, mi conferma Corengia “la velocità<br />

è importantissima per noi, perché si<br />

traduce in efficienza produttiva e competitività.<br />

Tant’è che, dopo <strong>il</strong> primo robot, abbiamo<br />

costantemente rinnovato <strong>il</strong> nostro<br />

parco macchine. Le più evolute, oggi, possono<br />

produrre in qualsiasi momento e in<br />

qualsiasi quantità un pezzo qualunque fra<br />

le decine e decine di modelli a catalogo.<br />

Servono cinquanta esemplari al volo per un<br />

cliente? Si può fare. Una sola gamba come<br />

pezzo di ricambio? Non c’è problema!”<br />

UNA STRATEGIA COMMERCIALE<br />

“È per questo che avete scelto di lavorare<br />

su prodotti di nicchia?” chiedo. “La questione<br />

è a rovescio” mi corregge Corengia.<br />

Qui a destra, <strong>il</strong> robot verniciatore. Al centro, Giuseppe Corengia ci mostra una delle più recenti macchine a controllo<br />

numerico. Accanto al titolo, <strong>il</strong> modello “Barok” e un gruppo di panchette in attesa della verniciatura.<br />

Il catalogo CGM è consultab<strong>il</strong>e anche online all’indirizzo www.cgmcorengia.it<br />

di Alessandro<br />

de Cristoforis<br />

“Abbiamo scelto di investire<br />

in tecnologia perché è proprio la disponib<strong>il</strong>ità<br />

di queste macchine che ci<br />

permette di operare con grande qualità<br />

su un catalogo vasto. Certo, la tecnologia<br />

si può usare anche per fare la quantità<br />

a basso costo. Cosa che anche noi facciamo,<br />

come dicevamo poco fa, ma <strong>senza</strong><br />

compromettere la qualità dei prodotti. E<br />

questo perché la scelta di operare sulla<br />

qualità e sulla varietà del catalogo è prima<br />

di tutto una strategia commerciale. Abbiamo<br />

puntato sull’efficienza, sull’elasticità,<br />

sulla qualità e sulla diversificazione<br />

dei prodotti per garantire a chi li vende la<br />

possib<strong>il</strong>ità di fornire a sua volta un grande<br />

assortimento e un servizio di prim’ordine<br />

ai clienti finali. Le nostre panchette<br />

costano poco più dei prodotti dichiaratamente<br />

economici, ma <strong>il</strong> valore aggiunto<br />

che danno al cliente e al rivenditore è decisamente<br />

molto più alto della differenza<br />

di costo.”<br />

Mentre ascolto penso ai paralleli possib<strong>il</strong>i<br />

con altri settori, come quello delle auto.<br />

Anche lì, sul medio-lungo termine, risulta<br />

vincente chi investe su qualità, tecnologia<br />

e gamma. “Magari avessimo quei<br />

numeri”, mi dice divertito Corengia. “Ma<br />

è vero, <strong>il</strong> principio è lo stesso. Anche lì,<br />

<strong>il</strong> rivenditore guadagna molto meglio se,<br />

al posto di una semplice ut<strong>il</strong>itaria, vende<br />

una berlina. Se poi la differenza di prezzo<br />

è minima, anche <strong>il</strong> cliente è molto più<br />

soddisfatto...”<br />

8 - AIARP notizie


Ricerche sul<br />

LEGNO di RISONANZA<br />

Dietrich Holz - Steno Giulini<br />

PREFAZIONE DI STENO GIULINI<br />

II Dr. Ing. Dietrich Holz, scomparso nell’ottobre di cinque anni or sono, è stato<br />

docente e ricercatore dell’Istituto nominato in titolo, nel campo dei<br />

materiali che concorrono alla costruzione degli strumenti musicali, con particolare<br />

riguardo al legno di risonanza.<br />

Grazie ai rapporti di cordiale,reciproca stima che ci legavano,Egli mi fece generoso<br />

omaggio di alcuni suoi saggi che, in onore alla sua memoria,e con<br />

l’aurorizzazione della di Lui Consorte, signora Hannelore, desidero dare alle<br />

stampe tradotti nel nostro idioma, affinchè i soci dell’A.I.A.R.P. - e non solo -<br />

possano giovarsene.<br />

Vari articoli su argomenti diversi,ma sempre riferiti ai materiali in argomento,<br />

sono apparsi anche su vari numeri della rivista EUROPIANO.<br />

L’Autore mi è stato sempre prodigo di suggerimenti e spiegazioni, che assai<br />

mi hanno fac<strong>il</strong>itato nel lavoro di traduzione: alla Sua memoria rivolgo <strong>il</strong> mio grato<br />

pensiero, come pure all’indimenticab<strong>il</strong>e amico Prof.Pietro Righini,anch’Egli<br />

non più tra noi. Infine voglio dire un grazie proprio grande al carissimo<br />

nipote ed amico Dott. Ing. Giovanni Lauciello di Roma, paziente ed<br />

attento revisore di quasi tutti i testi tradotti.<br />

P.S.- Per maggiore chiarezza, mi sono permesso di inserire qualche<br />

nota esplicativa e qualche riferimento all’opera del Prof. Guglielmo<br />

Giordano - “Tecnologia del legno” I - Ed. UTET<br />

Nota preliminare del traduttore<br />

Dopo un certo ripensamento, delle 5 “comunicazioni”<br />

che ci apprestiamo a pubblicare abbiamo<br />

deciso di omettere la seconda perché relativa al<br />

legno di Oregon Pine, di minore interesse per gli<br />

operatori Italiani del settore. Esse risalgono agli<br />

anni 1966-73, e si direbbero “datate”, mentre<br />

sono invece sempre attuali, perché inerenti alla<br />

struttura intima del legno e al suo comportamento,<br />

in obbedienza alle leggi eterne della natura.<br />

Che se, poi, nel frattempo, anche in Italia fossero<br />

state esperite altre ricerche e ottenuti nuovi risultati,<br />

a tutto si darebbe <strong>il</strong> “benvenuto”, con l’apertura<br />

a reciproci scambi di esperienze e, se del<br />

caso, con la possib<strong>il</strong>ità di puntualizzare eventuali<br />

inesattezze terminologiche nelle quali <strong>il</strong> traduttore<br />

fosse incorso, non essendo egli né fisico né<br />

matematico.<br />

II lettore non si meravigli se, tra le zone di produzione<br />

del legno di risonanza, non figurano quelle<br />

nostrane più famose, alle quali hanno da sempre<br />

attinto i nostri grandi Maestri: ciò è dovuto al fatto<br />

di essersi trovata, all’epoca, la località di Zwota,<br />

sede dell’Istituto, nella Germania Orientale (DDR),<br />

e quindi soggetta alle disposizioni di politica economica<br />

propria del regime sovietico.<br />

Fig. 1. Distribuzione della frequenza del peso specifico<br />

a secco nel legno di risonanza di Abete rosso bavarese<br />

(Gruppi BI e BII).<br />

Prima comunicazione.<br />

VALUTAZIONE DI LEGNI DI ABETE ROSSO<br />

DI RISONANZA SULLA BASE DELLA<br />

DISTRIBUZIONE DEL PESO SPECIFICO<br />

APPARENTE E DEGLI ANELLI ANNUALI<br />

1. La situazione della materia prima.<br />

Nella costruzione dei pianoforti, nonché degli<br />

strumenti ad arco e a pizzico, si impiega, per le<br />

parti acusticamente r<strong>il</strong>evanti –cioè tavole armoniche<br />

e catene per pianoforti, “tavole” per violini,<br />

violoncelli, contrabbassi e chitarre– abete<br />

rosso di altissima qualità. La valutazione e la<br />

cernita da parte dei costruttori di strumenti avviene<br />

in base a valori sperimentali. Si spiegano<br />

così i notevoli scostamenti tra le esigenze dei<br />

fabbricanti di pianoforti e quelle dei liutai.<br />

Infatti i fabbricanti di pianoforti, fino a pochi anni<br />

fa, lavoravano quasi esclusivamente l’abete<br />

rosso della Bucovina (Romania), particolarmente<br />

apprezzato, mentre per gli strumenti ad arco<br />

e a pizzico all’abete rumeno si preferiva quello<br />

delle Alpi, delle Foreste Boemo-Bavaresi, e,<br />

non ultimo, delle Foreste dell’Erzgebirge occidentale<br />

e del Vogtland.<br />

La diminuzione delle provvigioni legnose, e nella<br />

fattispecie di quelle di abete rosso con alta misura<br />

di diametro, in tutta Europa e quindi anche<br />

in Romania da un lato, e, dall’altro, <strong>il</strong> continuo<br />

incremento di fabbisogno come conseguenza<br />

del forte sv<strong>il</strong>uppo della produzione di strumenti<br />

musicali in molti Paesi europei, costrinse a<br />

“guardarsi d’attorno”, alla ricerca di possib<strong>il</strong>i<br />

nuove fonti di approvvigionamento di “legno armonico”.<br />

II legno di risonanza per pianoforti si<br />

andò a prendere in misura sempre crescente in<br />

Baviera. Anche nella Repubblica Federale Tedesca<br />

prevale <strong>il</strong> legno bavarese quale “materiale<br />

commerciale-di mercato” per i pianoforti . Solo<br />

da pochi anni si è introdotto allo stesso scopo <strong>il</strong><br />

legno di risonanza sovietico.<br />

Nella struttura macroscopica, <strong>il</strong> legno sovietico<br />

si distingue da quello rumeno soprattutto per<br />

gli anelli annuali assai stretti, e da quello bavarese<br />

per colore sempre “bianco”, a causa delle<br />

zone di legno tardivo assai sott<strong>il</strong>i.<br />

2. Impostazione del lavoro.<br />

Si trattava, per esprimersi in breve, di chiarire<br />

se <strong>il</strong> legno di risonanza sovietico, a condizione<br />

che sezionatura, lavorazione, stagionatura<br />

fossero qualitativamente adeguate agli scopi<br />

d’impiego presi in considerazione, possa a ciò<br />

essere usato, e se esso, come anche quello bavarese,<br />

sin qui ut<strong>il</strong>izzato, presenti diversità qualitative<br />

rispetto a quello tradizionale rumeno. Le<br />

nostre attuali conoscenze sulle proprietà acusticamente<br />

importanti del legno sono scarse e non<br />

sistematiche, <strong>il</strong> che è da imputarsi alla diffic<strong>il</strong>e<br />

r<strong>il</strong>evab<strong>il</strong>ità delle varie relazioni fisico-musicali in<br />

genere, nonché alla necessità di ricorrere a procedimenti<br />

di misurazione assai dispendiosi.<br />

Perciò si tentò, mediante semplici metodi di lavoro,<br />

di determinare particolarmente le proprietà dell’accrescimento,<br />

e di trarre conclusioni riferite al<br />

giudizio/valutazione del legno di risonanza. La diffusa<br />

opinione che <strong>il</strong> buon legno di risonanza deve<br />

presentare un alto modulo di elasticità a fronte di<br />

un modesto peso specifico, porta anzitutto a spiegare<br />

la superiorità del legno in genere rispetto ai<br />

metalli, come irradianti del suono, ma non la differente<br />

idoneità/adeguatezza delle singole specie<br />

legnose, e, specificamente, delle diverse specie<br />

Fig. 2. Distribuzione della frequenza del peso specifico<br />

a secco nel legno di risonanza di Abete rosso sovietico<br />

(Gruppi SI e SII).<br />

9 - AIARP notizie


Fig. 3. Distribuzione della frequenza della larghezza<br />

degli anelli annuali nel legno di risonanza di Abete<br />

rosso sovietico (Gruppi SI e SII)<br />

Fig. 4. Distribuzione della frequenza della larghezza<br />

degli anelli annuali nel legno di risonanza<br />

di Abete rosso bavarese (Gruppi BI e BII)<br />

di abete rosso, come legno da impiegare per le tavole<br />

armoniche (orig. “per i corpi sonori”). Vi è tutta<br />

una serie di “segni”/elementi per i quali, tra<br />

i vari legni di abete rosso, <strong>il</strong> più adatto è quello<br />

con più regolari zone di accrescimento, cioè: <strong>il</strong><br />

modulo di elasticità e <strong>il</strong> peso specifico apparente<br />

(in seguito “peso specifico”) devono essere<br />

uniformi in determinati scomparti. In mancanza,<br />

negli ultimi anni, di legno rumeno, i fabbricanti di<br />

pianoforti hanno tentato di produrre buone tavole<br />

armoniche con abete rosso tedesco, e anche<br />

americano, procedendo ad una “omogeneizzazione”<br />

-scegliendo, cioè, e unendo le “tavolette”<br />

destinate a costituire la tavola armonica, secondo<br />

regole stab<strong>il</strong>ite per via empirica.<br />

I brevetti di A. Dolge (del 1901), come <strong>il</strong> sistema<br />

Baldur per le tavole armoniche, sono i precursori<br />

della “tavola armonica omogenea” della nota<br />

fabbrica di pianoforti Grotrian-Steinweg: si sperava<br />

di ottenere tavole armoniche singolarmente<br />

uniformi, impiegando per ognuna solo elementi<br />

in cui <strong>il</strong> prodotto di peso specifico per modulo<br />

di elasticità fosse costante o decrescente in<br />

modo graduale dalla tavoletta centrale verso la<br />

periferia (non è però chiarito come si debba intendere<br />

questo “centrale” nella tavola armonica,<br />

quando si sa che, per contro, nel <strong>pianoforte</strong> gli<br />

anelli annuali devono essere preferib<strong>il</strong>mente più<br />

larghi nello scomparto dei bassi, più stretti negli<br />

acuti, con relativa variazione del peso specifico<br />

- n.d.t.). I moduli di elasticità furono dapprima<br />

determinati staticamente mediante prove di trazione,<br />

poi con prove di flessione.<br />

Queste differenziazioni in base a modulo di elasticità<br />

e peso specifico trovarono consenso inizialmente,<br />

ma non si poterono poi affermare a<br />

causa della laboriosità del procedimento. L’orientamento<br />

verso la determinazione statica del modulo<br />

di elasticità perde comunque d’importanza,<br />

perché tra modulo di elasticità e peso specifico<br />

sussiste una relazione. Quanto meno nell’ambito<br />

di una stessa specie legnosa, <strong>il</strong> modulo di elasticità<br />

statico aumenta con l’incremento del peso<br />

specifico in modo quasi lineare. F. Kollmann e<br />

H. Krech trovarono strette relazioni tra peso specifico<br />

e modulo di elasticità dinamico in legno di<br />

abete rosso allo stato di essiccazione all’aria.<br />

Esse si dimostrarono addirittura più precise di<br />

quelle tra modulo di elasticità statico e dinamico.<br />

Per evidenziare l’uniformità di modulo di elasticità<br />

e peso specifico entro la stessa superficie<br />

irradiante di un “corpo sonoro”, basta dunque,<br />

chiaramente, la distribuzione del peso specifico.<br />

Poiché questo, e quindi anche <strong>il</strong> Mod. E. nel senso<br />

delle fibre, sulla lunghezza di 1 a 2 m., che è<br />

quella che ci interessa, quasi non si modificano,<br />

mentre <strong>il</strong> senso tangenziale passa per lo spessore<br />

della tavola armonica, che è però solo di pochi<br />

m<strong>il</strong>limetri, ciò che veramente vale è dunque<br />

solo la distribuzione del peso specifico in senso<br />

radiale. A. Schletter determinò su più vasti campioni<br />

tratti da tronchi di abete rosso dello Erzgebirge<br />

con qualità adatte all’impiego come legno<br />

armonico, provenienti da tre diverse fasce di altitudine,<br />

e, a titolo di raffronto, su alcuni campioni<br />

già sagomati di abete rosso della Bucovina, <strong>il</strong> peso<br />

specifico in sezioni radiali di 2 cm. Ne emerse<br />

che <strong>il</strong> peso specifico, nell’abete rosso dello<br />

Erzgebirge, aumenta dall’interno verso la periferia,<br />

mentre in quello della Bucovina rimane pressoché<br />

costante: in quest’ultimo, inoltre, esso<br />

dipende assai meno dalla larghezza degli anelli<br />

annuali, che in quello dello Erzgebirge. Dall’Autore<br />

furono rese note solo le rette di comparazione,<br />

ma non <strong>il</strong> relativo campo di scostamento o la<br />

rispettiva precisione, così che non è dato di riconoscere<br />

di quanto l’influsso dell’età della pianta,<br />

da lui stesso specificamente determinato, si sovrapponga<br />

a queste relazioni.<br />

Qui di seguito viene riferito su esperimenti e prove,<br />

che tentano di chiarire tipo e grado della relazione<br />

fra peso specifico, larghezza degli anelli e<br />

posizione del campione nella sezione trasversale<br />

del tronco, tali da servire a dare un giudizio qualitativo<br />

delle tavole armoniche bavaresi e sovietiche.<br />

Come materiale di prova sono serviti, di volta<br />

in volta, campioni in notevole numero, di tavolette<br />

per tavola armonica, già lavorate finite.<br />

Poiché l’effetto dell’orientamento cardinale sulla<br />

sezione trasversale del tronco è ininfluente<br />

sul peso specifico dei campioni, secondo K.<br />

Stern basta la constatazione che le tavolette<br />

siano state asportate da un’altezza del tronco<br />

(misurata dal piede) di 1,5…..5,5 m.<br />

Provenienza<br />

a Erzgebirge 750 m. s.l.m. d Unione Sovietica I f Baviera I h Romania 970 m. s.l.m.<br />

b Erzgebirge 900 m. s.l.m. e Unione Sovietica II g Baviera II k Tavole Rumene per violino<br />

Fig. 5. Dipendenza del peso specifico a secco dal<br />

punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale,<br />

nell’Abete rosso di risonanza bavarese<br />

(Abete rosso rumeno h, k, secondo A. Schletter, come<br />

raffronto)<br />

Fig. 6. Dipendenza del peso specifico a secco dal<br />

punto del tronco da cui si è ricavata la sezione trasversale,<br />

nell’Abete rosso di risonanza sovietico<br />

(Abete rosso di Erzgebirge a, b, secondo A. Schletter,<br />

come raffronto)<br />

3. Esecuzione degli esperimenti.<br />

La fabbrica di tavole armoniche Hermann Schlessinger<br />

di Gera fece due separate forniture di 30<br />

e 44 tavolette bavaresi e, due volte, 40 tavolette<br />

sovietiche, per ambedue le provenienze, furono<br />

contrassegnate con Gruppo B I e B II, rispettivamente<br />

S I e S II. L’abete rosso bavarese proviene<br />

da una ditta bavarese per <strong>il</strong> commercio di legnami;<br />

la sua zona di crescita non è nota. L’abete<br />

rosso sovietico ha origine, per quanto ci risulta,<br />

dalle montagne degli Urali, con centro in Perm.<br />

Da ogni tavoletta sono stati ricavati due campioni<br />

lunghi 5 cm nel senso delle fibre, tagliati poi in<br />

sezioni radiali di 2 cm. Per ogni campione sono<br />

stati determinati peso specifico allo stato secco<br />

assoluto, misura volumetrica del ritiro, e larghez-<br />

10 - AIARP notizie


za media degli anelli annuali allo stato di rigonfiamento.<br />

La misurazione del contenuto volumetrico<br />

fu eseguita per via stereometrica, e così pure la<br />

pesatura, tenendo conto della situazione già in<br />

precedenza notificata. La “visib<strong>il</strong>ità” dei “confini”<br />

dei singoli anelli potè essere migliorata, ove necessario,<br />

mediante l’immersione e l’imbibizione<br />

in lisciva di potassa caustica al 5%.<br />

4. Risultati.<br />

4.1. Frequenza di distribuzione dei parametri.<br />

La fig.l mostra la distribuzione complessiva del peso<br />

specifico a secco assoluto, separatamente per<br />

i Gruppi BI e BII. Se ne r<strong>il</strong>eva che i valori, nel legno<br />

bavarese, stanno relativamente lontani tra di<br />

loro. Essi vanno da p. = 0,32 g/cm 3 a p.= 0,65 g/<br />

cm 3 . Ambedue i “collettivi” numerici presentano<br />

una distribuzione irregolare e inoltre differenziata.<br />

Per contro, i Gruppi SI e SII mostrano una migliore<br />

corrispondenza e si avvicinano decisamente di<br />

più a una distribuzione normale (fig. 2). In analoga<br />

distribuzione si dispone la larghezza degli anelli<br />

annuali. Come mostra la fig. 3, la quota principale,<br />

per <strong>il</strong> legno sovietico, palesa, con ascisse ripartite<br />

logaritmicamente, una distribuzione quasi<br />

simmetrica, mentre, per contro, l’abete rosso bavarese<br />

(fig. 4) presenta una distribuzione mista, <strong>il</strong><br />

che emerge con particolare evidenza nel più grande<br />

Gruppo BII. Tutto sommato, la larghezza degli<br />

anelli è assai più “stretta” nel legno sovietico che<br />

in quello bavarese.<br />

4.2. Dipendenza del peso specifico allo stato<br />

secco dalla posizione nella sezione trasversale<br />

del tronco.<br />

Se si collegano i parametri medi di tutti i valori del<br />

peso specifico per le singole sezioni radiali entro<br />

ogni gruppo, si ottengono le rappresentazioni diagrammatiche<br />

di cui a figg. 5 e 6. A titolo di paragone,<br />

vi sono state inserite le relazioni per <strong>il</strong> legno di<br />

risonanza dello Erzgebirge e di quello rumeno. Dei<br />

solo pochi parametri per la sezione radiale prossima<br />

al midollo (fig. 6) non è segnato nessun valore<br />

medio.<br />

I Gruppi SI e SII presentano un peso specifico a<br />

secco quasi costante per tutta la sezione trasversale<br />

del tronco: cioè <strong>il</strong> massimo scostamento importa,<br />

nel caso singolo, un massimo di ± 0,02<br />

g/cm 3 . Per contro, <strong>il</strong> peso specifico secco nel<br />

Gruppo BI decresce in modo irregolare, nel Gruppo<br />

BII decresce costantemente dall’esterno all’interno.<br />

Lo scostamento standard S po è abbastanza<br />

uniforme per le sezioni radiali nell’ambito di uno<br />

stesso Gruppo. Qui di seguito si danno i valori calcolati:<br />

Abete rosso sovietico SI e SII:<br />

S po = ± 0,03 g/cm 3<br />

S po = ± 0,005...0,007 g/cm 3<br />

Abete rosso bavarese BI e BII:<br />

S po = ± 0,06...0,08 g/cm 3<br />

S po = ± 0,010...0,016 g/cm 3<br />

A causa delle distribuzioni immischiate, <strong>il</strong> peso<br />

specifico secco presenta così nell’abete rosso bavarese<br />

una dispersione notevolmente maggiore<br />

che in quello sovietico. Inoltre, ambedue i valori<br />

medi per le sezioni da A a D dell’abete rosso bavarese<br />

si scostano reciprocamente in modo lampante,<br />

mentre i due punti di misurazione, considerati<br />

Provenienza<br />

a/b Erzgebirge di altitudini diverse f Baviera I<br />

d Unione Sovietica I g Baviera II<br />

e Unione Sovietica II i Romania<br />

Fig. 7. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali<br />

dal punto del tronco da cui si è ricavata la sezione<br />

trasversale, in Abete rosso di diverse provenienze<br />

(a/b disegnate secondo A. Schletter)<br />

di volta in volta, di tutte le sezioni radiali del legno<br />

sovietico si svolgono strettamente appaiati.<br />

4.3. Dipendenza della larghezza degli anelli annuali<br />

dalla posizione nella sezione<br />

trasversale del tronco.<br />

La larghezza degli anelli annuali, nell’interno del<br />

tronco, sia per <strong>il</strong> legno sovietico che per quello<br />

bavarese, decresce dal centro verso la periferia,<br />

come risulta in fig. 7. Tuttavia i valori medi per legno<br />

bavarese risultano, con b = 1,70 m. a 2,90<br />

m. ben oltre <strong>il</strong> doppio più alti di quelli per <strong>il</strong> legno<br />

sovietico, con b = 0,80 m. a b = 1,35 m. Sorprendente<br />

è <strong>il</strong> fatto che i valori medi coincidano nei<br />

Gruppi I e II, sia per i campioni bavaresi che per<br />

quelli sovietici. Nel legno di risonanza rumeno le<br />

larghezze medie degli anelli stanno tra quello del<br />

legno bavarese e quelle del legno sovietico, con<br />

una media complessiva di b = 1,4 m…..1,8 m. Negli<br />

abeti rossi dell’Erzgebirge di diverse altitudini,<br />

la larghezza degli anelli decresce dal midollo verso<br />

la corteccia in modo notevole, sim<strong>il</strong>mente al legno<br />

bavarese (fig. 7).<br />

4.4. Relazione tra peso specifico<br />

e larghezza degli anelli annuali.<br />

Dalle figg. 5 e 6 non è dato r<strong>il</strong>evare un influsso dell’età<br />

sul peso specifico, tanto più che la maggiore<br />

variazione dei punti di misurazione per <strong>il</strong> legno<br />

bavarese è da attribuirsi a proprietà di accrescimento<br />

meno uniformi. Ma se si considera la distribuzione<br />

di tutte le coppie di valori per peso<br />

specifico e larghezza degli anelli annuali di ambedue<br />

i gruppi, cioè <strong>senza</strong> tener conto della sezione<br />

radiale, i campi di dispersione delle tabelle di correlazione<br />

rappresentate graficamente in figg. 8 e<br />

9 portano a ritenere l’esistenza effettiva di un certo<br />

effetto dell’età della pianta. Per <strong>il</strong> legno di abete<br />

rosso sia sovietico che bavarese sono risultate<br />

relazioni lineari, per le quali sono stati calcolati<br />

coefficienti di correlazione di r = -0,215, rispett. r<br />

= -0,323. In fig. 10 è riportata ancora una volta la<br />

dipendenza del peso specifico secco dalla larghezza<br />

degli anelli annuali, al fine di rendere possib<strong>il</strong>e<br />

un raffronto con abete rosso di risonanza rumeno<br />

e dell’Erzgebirge. Se ne deduce ancora che nel legno<br />

sovietico e rumeno <strong>il</strong> peso specifico cresce<br />

con <strong>il</strong> decremento della larghezza degli anelli assai<br />

meno che in quello dell’Erzgebirge e in quello<br />

bavarese. (v. Nota pag.7).<br />

5. Discussione sui risultati ottenuti.<br />

Come è noto, <strong>il</strong> peso specifico apparente, negli<br />

abeti di alto bosco in genere -a causa di una crescita<br />

in età giovan<strong>il</strong>e non soffocata, grazie alla superficie<br />

rasa- aumenta nel fusto verso la periferia,<br />

mentre in abeti rossi con crescita giovan<strong>il</strong>e “frenata”<br />

(nell’orig. “gedampft” = lett. “smorzata”<br />

- n.d.t.) esso resta, per contro, pressoché uguale,<br />

nella sezione trasversale del tronco. Una differenza<br />

fondamentale tra <strong>il</strong> legno di risonanza<br />

dell’Erzgebirge e quello rumeno dovrebbe poggiare<br />

sul fatto che nell’Erzgebirge predominano boschi<br />

a fasce coetanee (“per classi di età” - n.d.t.),<br />

con pochi areali a bosco misto (<strong>il</strong> famoso trinomio:abete<br />

rosso-abete bianco-faggio = in ted. “FI/<br />

TA/BU” =Fichte-Tanne-Buche - n.d.t.), come pure<br />

singolarmente s’incontrano “boschi protetti” o a<br />

“trattamento saltuario” (che in tedesco vengono<br />

denominati con <strong>il</strong> preciso termine di “Plenterwald -<br />

n.d.t.), posti sotto speciale protezione e allignano<br />

anche in “stazioni” sfavorevoli (p.es. <strong>il</strong> “Plenterwald”<br />

di abete rosso ‘Grosser Kranichsee’ presso<br />

Carlsfeld/Erzgebirge, a ca. 900 m. s.l.m., su fondo<br />

palustre). L’Amministrazione forestale rumena<br />

possiede areali disetanei spontanei (naturali) su<br />

notevoli superfici boscate a 700-1.400 m. s.l.m.,<br />

la cui provvigione è composta da 8 a 10 decimi<br />

di abete rosso e da 0 a 2 decimi di abete bianco<br />

Fig. 8. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di<br />

Abete rosso sovietico.<br />

11 - AIARP notizie


(l’Autore ebbe occasione, nel settembre 1964, di<br />

visitare in Romania alcune foreste in cui si poteva<br />

notare anche la pre<strong>senza</strong> di legno di risonanza).<br />

L’incremento del peso specifico dal centro alla periferia<br />

negli abeti rossi a fasce coetanee è per lo<br />

più parallelo ad un rimarchevole decremento della<br />

larghezza degli anelli annuali. Questo andamento<br />

di sv<strong>il</strong>uppo è la conseguenza della “competizione<br />

interspecifica”, ossia della “rivalità” che insorge<br />

dopo <strong>il</strong> rapido accrescimento giovan<strong>il</strong>e tra individui<br />

coetanei, a cui in passato si lasciava campo libero<br />

a causa di un trattamento forestale non adeguato,<br />

e cioè poco o mediocremente mirato ad<br />

un’azione di razionale diradamento.<br />

A proposito dell’Abete rosso bavarese si deve r<strong>il</strong>evare<br />

che esso –come pure l’Abete rosso dell’Erzgebirge–<br />

non proviene solo da boschi a fasce coetanee.<br />

Piuttosto, specie con riferimento agli scostamenti<br />

tra i Gruppi BI e BII, l’abete rosso bavarese dovrebbe<br />

far pensare ad un vasto comprensorio di “ripresa”,<br />

con notevoli diversità di “stazione” e/o con<br />

differente processo di accrescimento, vale a dire<br />

con diverso trattamento forestale. Con la denominazione<br />

“bavarese”, non viene definita, come per<br />

<strong>il</strong> legno di risonanza rumeno o sovietico, la provenienza<br />

dell’abete rosso, ma la zona geografica in<br />

cui esso viene lavorato. “Abete rosso bavarese”<br />

è quindi una denominazione “commerciale” e non<br />

una “provenienza”. In una superficie boschiva disetanea<br />

con “normale” regolamentazione dell’area di<br />

“stazione”, la larghezza degli anelli annuali decresce<br />

con l’aumentare del diametro del fusto, ma solo<br />

in tale misura, che <strong>il</strong> peso specifico appena si<br />

modifica. Così può accadere che l’abete di risonanza<br />

sovietico, cosi come quello rumeno, provenga da<br />

areali con “stazioni” sim<strong>il</strong>ari e con processi di accrescimento<br />

uniformi. Per la qualità “legno di risonanza”<br />

viene posto tra l’altro un limite massimo di<br />

peso specifico. Come si r<strong>il</strong>eva dalle presenti analisi,<br />

un tale valore-limite medio, di per sé, non ha alcuna<br />

r<strong>il</strong>evanza. Per la determinazione di un buon<br />

legno di risonanza è piuttosto significativa la distribuzione<br />

del peso specifico in senso radiale.<br />

Fig. 9. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di<br />

Abete rosso bavarese.<br />

Le rette di compensazione riportate<br />

nella forma generale 100 P O = α<br />

+ βb hanno i seguenti coefficienti:<br />

Romania 42,5 -1,50<br />

Unione Sovietica 43,7 -1,82<br />

Baviera 51,6 -3,10<br />

Erzgebirge<br />

600 m.slm 54,6 -3,48<br />

Erzgebirge<br />

750 m.slm 49,0 -3,48<br />

Erzgebirge<br />

900 m.slm 45,8 -3,17<br />

Fig. 10. Rapporto tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali (prospetto<br />

d’insieme) - Le rette per l’Abete rosso dello Erzgebirge e rumeno sono state<br />

calcolate dall’Autore secondo i parametri di A. Schletter.<br />

6. Deduzioni conclusive.<br />

La tavola armonica ha<br />

<strong>il</strong> compito di ampliare<br />

e irradiare i suoni sollecitati<br />

nel <strong>pianoforte</strong> (verticale<br />

o a coda che sia).<br />

Ai fini di una irradiazione<br />

quanto meno possib<strong>il</strong>e<br />

selettiva, la tavola armonica<br />

deve, essa stessa,<br />

avere molte “risonanze<br />

proprie”. Si può considerare<br />

come dimostrato<br />

che ciò si può realizzare<br />

mediante l’applicazione<br />

sulla tavola armonica<br />

delle cosiddette “catene”<br />

(in ted. “Rippen” =<br />

costole - n.d.t.), poste in<br />

posizione trasversale al<br />

senso delle fibre delle tavolette che la compongono,<br />

con un’inclinazione di ca. 75°-90°. Anche<br />

un’ordinata, regolare successione dell’alternanza<br />

della tessitura di legno primaticcio e legno<br />

tardivo sembra essere non trascurab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />

susseguirsi delle “risonanze proprie”. Sotto questo<br />

aspetto <strong>il</strong> legno rumeno e quello sovietico<br />

sono di pari valore. È opportuno, allo scopo mirato,<br />

di stab<strong>il</strong>ire, per la scelta e la cernita del legno<br />

di risonanza, un campo di peso specifico<br />

che vada da P 0<br />

= 0,38 a 0,44 g/cm 3 , <strong>senza</strong> però<br />

insistere sulla larghezza degli anelli con una media<br />

di b = 1,5 a b = 2,0 mm; è piuttosto da porre<br />

un limite massimo di b = 3,0 mm. mentre non<br />

ha senso un limite minimo. Per contro, <strong>il</strong> legno<br />

di risonanza bavarese e quello dell’Erzgebirge si<br />

possono impiegare per la tavola armonica con risultati<br />

ottimali, se viene precedentemente cernito<br />

in ordine alla larghezza degli anelli annuali.<br />

Per le “catene”, la distribuzione del peso specifico<br />

nella sezione trasversale del tronco non ha<br />

determinante r<strong>il</strong>evanza.<br />

Questi risultati sono stati riportati in disposizioni<br />

per la regolamentazione ufficiale dei criteri di<br />

scelta e cernita del legno di risonanza dagli organi<br />

legislativi (v. nota iniziale). A differenza delle<br />

tavole armoniche dei pianoforti, le “tavole” degli<br />

strumenti ad arco e a pizzico constano di due sole<br />

parti, vale a dire, di due metà con uguale struttura,<br />

<strong>il</strong> cui asse di simmetria coincida con la linea<br />

di connessura dei due elementi (un pezzo tagliato<br />

a metà e aperto a libro - n.d.t.).<br />

Non solo i liutai del Vogtland –che lavorano per lo<br />

più <strong>il</strong> legno di risonanza locale– ma anche i famosi<br />

liutai italiani si sono, nel loro lavoro, abituati al<br />

legno di risonanza le cui larghezze degli anelli decresce<br />

in genere notevolmente dal centro verso la<br />

periferia (ma furono proprio loro i veri “Maestri!” -<br />

n.d.t.). L’arte della liuteria sta nel saper adattare<br />

lo spessore della tavola alla struttura del legno.<br />

È cosi che gli strumenti di Stradivari, Guarneri,<br />

Amati, presentano non uniformi spessori anche<br />

in una stessa tavola, dove <strong>il</strong> maggior spessore si<br />

può riscontrare in punti diversi della tavola. Nella<br />

produzione industriale, meccanizzata, queste “tavole”<br />

vengono prodotte con misure unificate: tuttavia<br />

anche qui le tavole sono fatte in due pezzi<br />

simmetrici, <strong>il</strong> cui spessore decresce dalla linea<br />

centrale di giuntura verso i margini, uniformemente,<br />

p.es. da 3,2 a 2,4 mm.<br />

Per la formazione della tavola in due metà simmetriche<br />

<strong>il</strong> diametro troppo esiguo dei tronchi non<br />

può essere compensato dalla speciale qualità del<br />

legno, né dal modo di modellazione, così che finora<br />

<strong>il</strong> legno di risonanza sovietico, per le sue minori<br />

misure di diametro, non ha potuto essere usato<br />

nella costruzione di strumenti musicali ad arco<br />

e a pizzico nella RDT (DDR), mentre <strong>il</strong> legno di<br />

risonanza “bavarese” era reperib<strong>il</strong>e finora in tutte<br />

le larghezze di taglio richieste, cioè max. 380<br />

mm per i contrabbassi, e viene impiegato prevalentemente<br />

per gli strumenti ad arco di maggior<br />

mole (ma anche per i violini e per le viole sono<br />

necessarie larghezze diffic<strong>il</strong>mente trovab<strong>il</strong>i nel legno<br />

russo - n.d.t.). (Ulteriore nota del traduttore:<br />

l’Autore aggiunge una considerazione sulle tavole<br />

fatte a più elementi, sul modo dei pianoforti -ma<br />

ciò riguardava l’economia della DDR, ora sperab<strong>il</strong>mente<br />

superata).<br />

12 - AIARP notizie


Dal 21 al 24 settembre prossimi, AIARP<br />

sarà presente alla prima edizione di<br />

MEET M<strong>il</strong>ano, <strong>il</strong> nuovo Salone italiano<br />

dedicato a strumenti ed edizioni musicali.<br />

Ospitata all’interno dello stand <strong>Dismamusica</strong>,<br />

l’Associazione Italiana degli<br />

Accordatori e Riparatori di Pianoforti ha<br />

voluto fortemente presenziare l’appuntamento<br />

m<strong>il</strong>anese nonostante la quasi concomitanza<br />

con le cinque giornate del corso<br />

di Cavalese.<br />

Un’occasione importante<br />

“È un’occasione troppo importante perché<br />

non si faccia di tutto per esserci”, ha<br />

dichiarato <strong>il</strong> presidente AIARP Luciano<br />

Del Rio. Che ha spiegato così i motivi<br />

della scelta: “In Fiera passano musicisti,<br />

insegnanti, personaggi delle istituzioni<br />

e tanti giovani. C’è chi viene per semplice<br />

curiosità e chi è richiamato da un<br />

nome, uno strumento in particolare. Ora,<br />

è chiaro che noi, come AIARP, non andremo<br />

in Fiera per vendere un prodotto,<br />

ma perché dobbiamo far sentire la nostra<br />

voce, e perché dobbiamo cogliere tutte le<br />

opportunità per promuovere la cul<br />

tura del <strong>pianoforte</strong> in Italia.<br />

Un anno...<br />

“pianistico”<br />

La prima edizione<br />

di MEET M<strong>il</strong>ano,<br />

fra l’altro, si svolge<br />

in concomitanza<br />

con <strong>il</strong> festival MiTo<br />

organizzato dalle due amministrazioni<br />

comunali dei capoluoghi lombardo e<br />

torinese. E avrà una forte connotazione<br />

“pianistica”. Molte sono le iniziative che<br />

avranno come protagonista <strong>il</strong> <strong>pianoforte</strong>,<br />

dalla “maratona” organizzata da Furcht<br />

alla pre<strong>senza</strong> di star del calibro di Giovanni<br />

Allevi, che si esibirà in concerto<br />

domenica 23 alle 18.00.<br />

Per non parlare del fatto che lo spazio<br />

AIARP, in fiera, è proprio adiacente<br />

al piccolo palco su cui verrà posizionato<br />

<strong>il</strong> Doppio Borgato. Con tutte queste<br />

“coincidenze”, ci sono tutte le condizioni<br />

ideali per fare arrivare a tutti la voce dell’Associazione.<br />

associarsi<br />

“Mi aspetto di vedere<br />

molti colleghi,<br />

alcuni Soci e alcuni<br />

che non si sono<br />

ancora associati. E<br />

a questi ultimi voglio<br />

spiegare ancora una volta perché<br />

penso che non ci sia futuro, per chi nel<br />

nostro Paese fa <strong>il</strong> nostro mestiere, al di<br />

fuori di una realtà associativa come la<br />

nostra. In Associazione si cresce, ci si<br />

trasmette <strong>il</strong> mestiere, si impara ad avvicinare<br />

lo strumento con la mentalità<br />

giusta, che non è quella del tiracorde<br />

ma parte dalla comprensione dei problemi,<br />

dalla registrazione del <strong>pianoforte</strong>;<br />

e solo in un secondo momento si<br />

rivolge all’accordatura... E poi, da soli<br />

non si ha forza nei confronti del mercato<br />

e delle istituzioni. Ma come! Le<br />

banche, i supermercati, le grosse catene<br />

di vendita non fanno che associarsi<br />

per avere più forza... E noi che cosa<br />

aspettiamo?”<br />

13 - AIARP notizie


In Memoriam<br />

Domenica<br />

2 settembre<br />

2007 è scomparso,<br />

all’età<br />

di 76 anni,<br />

Ennio Menicagli, padre del<br />

socio AIARP Luca Menicagli<br />

di Livorno. Era nato<br />

<strong>il</strong> 18 marzo del 1931.<br />

Il Consiglio Direttivo<br />

AIARP è vicino alla famiglia,<br />

a cui desidera estendere<br />

le più sentite condoglianze.<br />

IL PIANOFORTE<br />

A MEET MILANO<br />

Dal 21 al 24 settembre<br />

prossimi, <strong>il</strong> <strong>pianoforte</strong> è di<br />

scena a MEET M<strong>il</strong>ano. Fra<br />

gli altri, saranno presenti<br />

Yamaha con i nuovi S<strong>il</strong>ent<br />

e Disklavier, Kawai (che festeggia<br />

l’ottantesimo anniversario<br />

dalla fondazione) e<br />

Borgato, che porterà in Fiera<br />

<strong>il</strong> suo Doppio.<br />

Un OPERATORE<br />

A IMPATTO ZERO<br />

In tempi di profonde<br />

riflessioni sugli<br />

effetti dell’inquinamento<br />

e sul destino<br />

della civ<strong>il</strong>tà umana, anche<br />

<strong>il</strong> settore degli strumenti musicali<br />

si interroga sulle strade<br />

della sostenib<strong>il</strong>ità ambientale.<br />

Lo ha fatto, con protocolli di<br />

certificazione del legno, l’industria<br />

americana; e ora le buone<br />

pratiche ambientali sbarcano<br />

anche in Italia.<br />

Uno dei Soci AIARP, la Santori<br />

Pianoforti di Fano, è una<br />

delle prime imprese italiane<br />

del nostro settore a ricevere da<br />

LifeGate la certificazione “impatto<br />

zero”: un attestato che<br />

rientra nell’emission trading e<br />

che, grazie all’adesione ad un<br />

programma internazionale di<br />

protezione delle foreste, riconosce<br />

la “neutralità” nell’emissione<br />

di CO 2 in atmosfera.<br />

PIANO RELAX, PER SILENZIARE “CON GARBO”<br />

Si può installare un kit di s<strong>il</strong>enziamento<br />

su un <strong>pianoforte</strong><br />

verticale o a coda <strong>senza</strong><br />

pregiudicare <strong>il</strong> perfetto funzionamento<br />

della meccanica<br />

più raffinata?<br />

Secondo Piano Relax, <strong>il</strong><br />

produttore trentino di kit di<br />

s<strong>il</strong>enziamento, la risposta non può che essere positiva. Il sistema<br />

Piano Relax, di cui si può vedere un dettaglio nella foto qui<br />

sopra, ha <strong>il</strong> proprio punto di forza nell’esclusiva barra di arresto<br />

(sv<strong>il</strong>uppata e brevettata proprio da Piano Relax) in ottone<br />

rivestito che si monta sui supporti della meccanica. E che all’occorrenza<br />

può essere smontata in pochi minuti e permettere<br />

ad esempio ad un tecnico di compiere qualsiasi operazione sulla<br />

martelliera con estrema fac<strong>il</strong>ità. L’applicazione del kit non è<br />

invasiva: le viti di fissaggio della barra sono applicate ai fori già<br />

esistenti sulle parti metalliche della meccanica, e l’unica “modifica”<br />

al <strong>pianoforte</strong> è un piccolissimo foro nella parte strutturale<br />

(non risonante) dello strumento per permettere al sott<strong>il</strong>e cavo<br />

di segnale che spunta dai sensori di collegarsi al modulo sonoro<br />

esterno, fissato sotto al tavolaccio. Ideale per chi deve “ridurre al<br />

s<strong>il</strong>enzio” <strong>il</strong> <strong>pianoforte</strong>, <strong>il</strong> kit di Piano Relax è perfetto anche per<br />

collegare <strong>pianoforte</strong> e computer. Grazie all’uscita MIDI incorporata,<br />

infatti, lo strumento può essere ut<strong>il</strong>izzato fac<strong>il</strong>mente per<br />

dialogare con qualsiasi software musicale.<br />

PIANO RELAX<br />

www.pianorelax.it<br />

Elegante e raffinato:<br />

lo st<strong>il</strong>e CGM.<br />

CGM di Corengia Giuseppe<br />

Via S. Antonio da Padova, 48 - 22066 PERTICATO di MARIANO COMENSE (Como)<br />

Tel. 031 749344 - Fax 031 749872 - www.cgmcorengia.it - info@cgmcorengia.it<br />

14 - AIARP notizie


ABRUZZO<br />

MATTEUCCI DOMENICO Via America, 9 - 67051 Avezzano (AQ) 347-5222682 • SASAKI Hiroshi<br />

Via Lago di Como, 1/ A - 65016 Montes<strong>il</strong>vano (PE) 330-561677<br />

BASILICATA<br />

MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 MATERA 338-2716313<br />

CALABRIA<br />

CRUCITTI Carmelo Via Prol. Aschenez 2P - 89100 REGGIO CALABRIA 347-1138150<br />

CAMPANIA<br />

ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 • HEINRICH Marcello Acquamela<br />

(SA) 347-1839474 • MAIONE Sabino Via Provinciale Moiano 32 - 82011 Airola (BN)<br />

335-5734706 • MITILINI Gennaro Via Cagliari 46 - 80026 Casoria (NA) 335-423460 • ROSSI<br />

Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 • DALPORTO Mirco Via Respighi<br />

8 - 42100 REGGIO EMILIA 335-5416883 • DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100<br />

REGGIO EMILIA 335-8398367 • FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 FERRARA<br />

333-4309608 • PASSARELLA Luciano Via Em<strong>il</strong>ia Est 215/B - 41100 MODENA 338-8438957 •<br />

RANDI Paolo Via Don Baronio 56- 47039 Savignano Rub. (FO) 360-706926 • SANGIORGI Giovanni<br />

Via Cavour 8/F - 48018 Faenza (RA) 0546-21645<br />

FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

BONUTTI Luca Via della V<strong>il</strong>la 40 - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 • CERNEAZ Lorenzo<br />

Via Bariglaria 141 - 33100 UDINE 338-6045193 • GRASSI Marco TRIESTE 040-351234 cell.<br />

339-5054035 • PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 GORIZIA 348-9105806 • SPA-<br />

SOJEVIC Tomislav Via Tolmezzo 9 - 33077 Sac<strong>il</strong>e (PN) 0434 72271 • TURCO S<strong>il</strong>via Via Varno 27 -<br />

33100 UDINE 340-5569409 • VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sac<strong>il</strong>e (PN) 0434 72989<br />

LAZIO<br />

ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 ROMA 06 4872739 • BALDI Enrico Via Macerata<br />

53 - 00176 ROMA 339-5065093 • BIANCHI Nino Gaetano Via Borgo Garibaldi 98 - 01010 Oriolo<br />

Rom. (VT) 333-4241484 • BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337-<br />

770654 • CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 ROMA 338-9465350 • DE<br />

LELLIS Marco 23-22 30th Road #10J - 11102 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 • LOREFI-<br />

CE Luca ROMA (Morena) 06 7911787 - 349 5636299 • MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023<br />

Formia (LT) 338-1507642 • SABATINI Valerio Via Luigi Bodio 85 - 00191 ROMA 339-1494509 •<br />

SPEDICATO Antonio - SPEVI Via Amulio 13/15 - 00181 ROMA 347-4876475 • TARQUINI Marcello<br />

Via Pio VIII, 5 Scala C int 14/A - 00165 ROMA 335-5818761 • VIZZACCARO Carlo Via Mercante<br />

8 - 03043 Cassino (FR) 347-8872011<br />

LIGURIA<br />

FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 GENOVA 010-812264 • GALLI Pietro Via Torino<br />

27 - 19122 LA SPEZIA 328-9664927 • GANORA Giorgio Via A. Orsini 21/4 - 16146 GENOVA<br />

010-364142 • SPERATI Carlo Via Tr<strong>il</strong>ussa 1/23 - 17100 SAVONA 328-6028351 • STORTI Luciano<br />

Piazza Colombo 2/19 - 16121 GENOVA 010-580122<br />

LOMBARDIA<br />

BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 • BENAZZI Marco Via Garibaldi<br />

30 - 26035 Pieve S.Giacomo (CR) 0372-64375 • BOTTINI Roberto Via Cominazzi 39 - 25127<br />

BRESCIA 347-5570824 • BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 MILANO 349-1535675<br />

• DIANA Ferdinando Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 • DI NALLO Gabriele Via S<strong>il</strong>vio Pellico<br />

24 - 20052 Monza (MI) 335-6472597 • GIACOMELLO Carlo Via Bernina 11 - 21013 Gallarate<br />

(VA) 333-4016915 • GRIFFA Davide Via Anelli 8 - 20122 MILANO 335-7772260 • GRIFFA Gianfranco<br />

Via Crivelli 20 - 20122 MILANO 335-7793546 • GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122<br />

MILANO 335-6825065 • GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 MANTOVA 335-426552<br />

• IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 • LANZANI Cesare<br />

Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MI) 0362-502331 • LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/<br />

A - 20030 Seveso (MI) 347-6466134 • LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 VARESE 0332-<br />

281355 • MAESTRI Mauro Viale Campania 58 - 20052 Monza (MI) 339-5908422 • MANCINI<br />

Paolo Via Martiri Libertà - 22051 Bellano (LC) 335-5917854 • MITAROTONDA Paola Via Conservatorio<br />

17 - 20122 MILANO 347-4586526 • MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100<br />

VARESE 0332-283506 • PAPES Davide Via della P<strong>il</strong>a 61 - 20162 MILANO 02-6432798 • PAS-<br />

SADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 347-8171934 • PASSADORI Angelo Via Mazzini<br />

3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 • PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA<br />

347-4189827 • PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 •<br />

PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 030-3751106 • PEDROLI Giancarlo Viale<br />

Reg. Margherita 14 - 20100 MILANO 338-8949551 • PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100<br />

COMO 031-594041 • PICONE Roberto Via Cavour 20 - 20030 Lentate s/Seveso (MI) 339-2934092<br />

• PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 • RIZZI Ermanno Via<br />

Libertà 6/A - 27100 PAVIA 0382-33256 • ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS)<br />

335-8327678 • ROCCO Massimo Via F. Predabissi 2 - 20127 MILANO 339-6660337• SANGALLI<br />

Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MI) 039-2871996 • SCORTICATI Carlo Corso XXII<br />

Marzo 28 - 20135 MILANO 02-5456154 • TAMAGNI Massimo Via Monteverdi 9 - 26035 Pieve S.<br />

Giacomo (CR) 338-4099888 • TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 333-<br />

7805862 • TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano M<strong>il</strong>. (MI) 347-4413448 •<br />

VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108<br />

MARCHE<br />

ANGELETTI Fabio Via G. Gal<strong>il</strong>ei 48 - 61032 Fano (PU) 335-8042320 • BEVILACQUA Giuseppe<br />

Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 348-7327186 • CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace<br />

40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 • PETROLATI Alessandro Via Acquaviva 33 - 61043 Cagli<br />

(PU) 329-6221413 • PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 •<br />

RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 • ROSSINI Giorgio Via N. Rota<br />

26 - 60022 Castelfidardo (AN) 339-3842308 • ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo<br />

(AN) 329-8410855 • SANTORI Fabrizio FOSSOMBRONE (PU) 348-5114842 • VALLI<br />

Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 ANCONA 335-5738327<br />

MOLISE<br />

CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 CAMPOBASSO 329-5431890 • SALVUCCI<br />

Franco ISERNIA 0865-415717<br />

PIEMONTE<br />

BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 BIELLA 335-6291457 • GALLINUCCI<br />

Giorgio Via Scallaro 22 - 10020 Cavagnolo (TO) 347-2214091 • GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro<br />

44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 • GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013<br />

Chiusa Pesio (CN) 0171-734760 • LAZZARINO Roberto Via Riofreddo 41 - 15060 S<strong>il</strong>vano D’Orba<br />

(AL) 333-9800983 • MARTUCCI Roberto Via Terranova 28 - 10060 Candiolo (TO) 328-3644077<br />

• OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 NOVARA 336-236306 • PONSO Rinaldo Via Stefano<br />

Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208 • VENTRIGLIA Giuliano Via Giolitti 28 - 10060 Piscina<br />

(TO) 339-4592804<br />

PUGLIA<br />

CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 • DEL GIUDICE Antonio<br />

Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto<br />

64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100<br />

FOGGIA 330-327813 • FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029<br />

• FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 • GRIFFI Massim<strong>il</strong>iano<br />

Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 330-508920 • LAMACCHIA Luigi Via Capruzzi<br />

304 - 70124 BARI 348-4142904 • LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour<br />

(LE) 0836-543726 • MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621<br />

• RACANELLI Gaetano Viale dello Stadio 1 Torricella - 73100 LECCE 0832-391067<br />

SARDEGNA<br />

CARRERAS Marco Via S.M. Chiara 3 - 09134 CAGLIARI 347-5284444 • CORDA Luigi Via Canelles<br />

28/A - 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 • FANUTZA Marcello Via Fert<strong>il</strong>ia 43 - 09013<br />

CARBONIA (CA) 339-2738201<br />

SICILIA<br />

CONTINO Dario Augusto Via L. Da Vinci 45 - 95024 Acireale (CT) 340-7101729 • DI NOTO Domenico<br />

Corso V. Emanuele 119 - 91100 TRAPANI 347-8788065 • SANGIORGIO Gaspare Via Orologio<br />

21 - 90133 PALERMO 091-334417 • SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 - 90145 PALER-<br />

MO 335-5247084 • SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 MESSINA 333-9139158 •<br />

TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 PALERMO 348-5806479<br />

TOSCANA<br />

BENVENUTI Paolo Via Trieste 5 - 56017 Asciano Pisano (PI) 338-1314100 • BONECHI Stefano<br />

Via di Mantignano 120/3 - 50142 FIRENZE 335-5850679 • CHECCACCI Giangastone Via G.<br />

Boccaccio 1 - 53100 SIENA 335-357696 • CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino<br />

(FI) 333-9676001 • FROLA Riccardo Via Borgo Ognissanti 102 - 50123 FIRENZE 329-<br />

2197626 • HERVO HUERNE Céline FIRENZE 388-1718397 • LISI Massimo 56012 Fornacette<br />

(PI) 328-3059848 • MENICAGLI Luca Via E. Rossi 42/44 - 57125 LIVORNO 0586-444495 • NE-<br />

RI Andrea FIRENZE 347-7674440 • NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 AREZ-<br />

ZO 339-4110770 • PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 PRATO 347-3535359 • PARISE<br />

Jonathan Via Tofani 40 - 59100 PRATO 347-2333073 • ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021<br />

Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 • VALENTINI Stefano Via Fossone Basso - 54031 Fossone Carrara<br />

(MS) 338-8604613<br />

TRENTINO ALTO ADIGE<br />

CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 • DE FLORIAN Giancarlo<br />

Via M<strong>il</strong>ano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 • GALVAN Egidio Corso Ausugum<br />

112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 • MANFRINI Luca Via Kennedy 194 - 39055 Laives<br />

(BZ) 338-3028238 • PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741<br />

UMBRIA<br />

CATARINELLI Maurizio Piazzetta Reclusorio 3 - 06034 Foligno (PG) 368-3817025 • LUPATTEL-<br />

LI Davide Via Caldarelli 11 - 06074 Ghiugiana Corciano (PG) 338-8397486<br />

VENETO<br />

AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 V<strong>il</strong>ladose - ROVIGO 329-2148269 • BETTIN Giovanni Via<br />

Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 • BORGATO Luigi Via Risaie 1 - 36045 Bagnolo<br />

di Lonigo (VI) 0444-436367 • BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 TREVISO<br />

338-9565274 • BRUSEGAN Gastone Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 041-462056 •<br />

BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 • DE BIASI Andrea<br />

Via Prese 33 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 • DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026<br />

Mel (BL) 335-8430714 • DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 338-<br />

5480107 • FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio - 30135 VENEZIA 347-7636880 • FER-<br />

RARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 • FONTEBASSO Andrea<br />

Noventa di Piave (VE) 347-9714476 • MARCHESINI Pietro Via M. Moro 4 - 31033 Castelfranco<br />

Ven. (TV) 339-5952898 • MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR)<br />

348-4135801 • PEDRALLI Andrea Via Friuli 5 - 30030 Chirignago (VE) 347-0507396 • SCIVA-<br />

LES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 VERONA 349-2947666 • TELATIN S<strong>il</strong>vana Bassano del<br />

Grappa (VI) - 333-2076218 • VENTO Maurizio Via Toniolo 13 - 31036 Istrana (TV) 333-3032643<br />

• ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 VERONA 347-5584119 • ZANINI Guido Via Scuole<br />

111 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 • ZANTA S<strong>il</strong>vano Via Crociata 28/A/1 -<br />

30010 Camponogara (VE) 335-5654244<br />

www.aiarp.it<br />

15 - AIARP notizie


ABRUZZO<br />

MATTEUCCI DOMENICO Via America, 9 - 67051 Avezzano (AQ) 347-5222682 • SASAKI Hiroshi<br />

Via Lago di Como, 1/ A - 65016 Montes<strong>il</strong>vano (PE) 330-561677<br />

BASILICATA<br />

MALCANGI Salvatore Recinto Roma 13 - 75100 MATERA 338-2716313<br />

CALABRIA<br />

CRUCITTI Carmelo Via Prol. Aschenez 2P - 89100 REGGIO CALABRIA 347-1138150<br />

CAMPANIA<br />

ARENA Tiziano Loc. Erte - 83030 Monocalzati (AV) 335-8440590 • HEINRICH Marcello Acquamela<br />

(SA) 347-1839474 • MAIONE Sabino Via Provinciale Moiano 32 - 82011 Airola (BN)<br />

335-5734706 • MITILINI Gennaro Via Cagliari 46 - 80026 Casoria (NA) 335-423460 • ROSSI<br />

Maurizio Via Aleardi 8 - 84091 Battipaglia (SA) 347-4880727<br />

EMILIA ROMAGNA<br />

CASONI Gabriele Via Romita 5 - 44039 Tresigallo (FE) 348-3815122 • DALPORTO Mirco Via Respighi<br />

8 - 42100 REGGIO EMILIA 335-5416883 • DEL RIO Luciano Piazza A. Costa 5/A - 42100<br />

REGGIO EMILIA 335-8398367 • FERRARESI Gianni Via XX Settembre 87 - 44100 FERRARA<br />

333-4309608 • PASSARELLA Luciano Via Em<strong>il</strong>ia Est 215/B - 41100 MODENA 338-8438957 •<br />

RANDI Paolo Via Don Baronio 56- 47039 Savignano Rub. (FO) 360-706926 • SANGIORGI Giovanni<br />

Via Cavour 8/F - 48018 Faenza (RA) 0546-21645<br />

FRIULI VENEZIA GIULIA<br />

BONUTTI Luca Via della V<strong>il</strong>la 40 - 33050 Bagnaria Arsa (UD) 335-5366749 • CERNEAZ Lorenzo<br />

Via Bariglaria 141 - 33100 UDINE 338-6045193 • GRASSI Marco TRIESTE 040-351234 cell.<br />

339-5054035 • PECAR Claudio Via Scuola Agraria 12/10 - 34170 GORIZIA 348-9105806 • SPA-<br />

SOJEVIC Tomislav Via Tolmezzo 9 - 33077 Sac<strong>il</strong>e (PN) 0434 72271 • TURCO S<strong>il</strong>via Via Varno 27 -<br />

33100 UDINE 340-5569409 • VALENT Claudio Via Udine 1 - 33077 Sac<strong>il</strong>e (PN) 0434 72989<br />

LAZIO<br />

ALFONSI Luigi Largo Brancaccio 79 - 00184 ROMA 06 4872739 • BALDI Enrico Via Macerata<br />

53 - 00176 ROMA 339-5065093 • BIANCHI Nino Gaetano Via Borgo Garibaldi 98 - 01010 Oriolo<br />

Rom. (VT) 333-4241484 • BUCCITTI Mauro Via delle Ortensie 1/3 - 04012 Cisterna (LT) 337-<br />

770654 • CASTRIANNI Alessandro Via De’ Lucchesi 27-30 - 00187 ROMA 338-9465350 • DE<br />

LELLIS Marco 23-22 30th Road #10J - 11102 Astoria NY (USA) 001 718 956 3110 • LOREFI-<br />

CE Luca ROMA (Morena) 06 7911787 - 349 5636299 • MAZZA Calogero Via Colombo 18 - 04023<br />

Formia (LT) 338-1507642 • SABATINI Valerio Via Luigi Bodio 85 - 00191 ROMA 339-1494509 •<br />

SPEDICATO Antonio - SPEVI Via Amulio 13/15 - 00181 ROMA 347-4876475 • TARQUINI Marcello<br />

Via Pio VIII, 5 Scala C int 14/A - 00165 ROMA 335-5818761 • VIZZACCARO Carlo Via Mercante<br />

8 - 03043 Cassino (FR) 347-8872011<br />

LIGURIA<br />

FERRARI Giorgio Via E. H. Giglioli 24/6 - 16142 GENOVA 010-812264 • GALLI Pietro Via Torino<br />

27 - 19122 LA SPEZIA 328-9664927 • GANORA Giorgio Via A. Orsini 21/4 - 16146 GENOVA<br />

010-364142 • SPERATI Carlo Via Tr<strong>il</strong>ussa 1/23 - 17100 SAVONA 328-6028351 • STORTI Luciano<br />

Piazza Colombo 2/19 - 16121 GENOVA 010-580122<br />

LOMBARDIA<br />

BARBAGLIA Luciano Via Torriani 29 - 22100 COMO 031-269387 • BENAZZI Marco Via Garibaldi<br />

30 - 26035 Pieve S.Giacomo (CR) 0372-64375 • BOTTINI Roberto Via Cominazzi 39 - 25127<br />

BRESCIA 347-5570824 • BUSSANDRI Giancarlo Via Sigieri 10 - 20135 MILANO 349-1535675<br />

• DIANA Ferdinando Cinisello Balsamo (MI) 329-2191129 • DI NALLO Gabriele Via S<strong>il</strong>vio Pellico<br />

24 - 20052 Monza (MI) 335-6472597 • GIACOMELLO Carlo Via Bernina 11 - 21013 Gallarate<br />

(VA) 333-4016915 • GRIFFA Davide Via Anelli 8 - 20122 MILANO 335-7772260 • GRIFFA Gianfranco<br />

Via Crivelli 20 - 20122 MILANO 335-7793546 • GRIFFA Sergio Via Crivelli 20 - 20122<br />

MILANO 335-6825065 • GUERNELLI Stefano Vicolo Voltino 9 - 46100 MANTOVA 335-426552<br />

• IDRA Eraclio Via Caduti Liberazione 9 - 21047 Saronno (VA) 02-9605219 • LANZANI Cesare<br />

Corso Garibaldi 65/A - 20030 Seveso (MI) 0362-502331 • LANZANI Sergio Corso Garibaldi 65/<br />

A - 20030 Seveso (MI) 347-6466134 • LUCIANO Sergio Via Manin 101 - 21100 VARESE 0332-<br />

281355 • MAESTRI Mauro Viale Campania 58 - 20052 Monza (MI) 339-5908422 • MANCINI<br />

Paolo Via Martiri Libertà - 22051 Bellano (LC) 335-5917854 • MITAROTONDA Paola Via Conservatorio<br />

17 - 20122 MILANO 347-4586526 • MOLTENI Giuseppe Mario Via Bizzozero 18 - 21100<br />

VARESE 0332-283506 • PAPES Davide Via della P<strong>il</strong>a 61 - 20162 MILANO 02-6432798 • PAS-<br />

SADORI Angela Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 347-8171934 • PASSADORI Angelo Via Mazzini<br />

3/A - 25086 Rezzato (BS) 030-3751106 • PASSADORI Giulio Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA<br />

347-4189827 • PASSADORI Giuseppe Via Poffe 7 - 25030 Torbiato d’Adro (BS) 030-3751106 •<br />

PASSADORI Pierenzo Via S. Chiara 6 - 25121 BRESCIA 030-3751106 • PEDROLI Giancarlo Viale<br />

Reg. Margherita 14 - 20100 MILANO 338-8949551 • PICONE Giuseppe Via Scalabrini 29 - 22100<br />

COMO 031-594041 • PICONE Roberto Via Cavour 20 - 20030 Lentate s/Seveso (MI) 339-2934092<br />

• PIROLA Cesare Via Del Partigiano 18 - 20050 Sovico (MI) 039-2010224 • RIZZI Ermanno Via<br />

Libertà 6/A - 27100 PAVIA 0382-33256 • ROCCO Mario Vicolo Carceri 2 - 25032 Chiari (BS)<br />

335-8327678 • ROCCO Massimo Via F. Predabissi 2 - 20127 MILANO 339-6660337• SANGALLI<br />

Giovanni Via Mascagni 6 - 20047 Brugherio (MI) 039-2871996 • SCORTICATI Carlo Corso XXII<br />

Marzo 28 - 20135 MILANO 02-5456154 • TAMAGNI Massimo Via Monteverdi 9 - 26035 Pieve S.<br />

Giacomo (CR) 338-4099888 • TARANTINO Salvatore Via Marsala 9 - 20090 Buccinasco (MI) 333-<br />

7805862 • TERRAVAZZI Giampiero Via P. Moroni 9 - 20010 Pogliano M<strong>il</strong>. (MI) 347-4413448 •<br />

VIGANÒ Romano Piazza S. Gregorio 3 - 20060 Basiano (MI) 02-95760108<br />

MARCHE<br />

ANGELETTI Fabio Via G. Gal<strong>il</strong>ei 48 - 61032 Fano (PU) 335-8042320 • BEVILACQUA Giuseppe<br />

Via Loretana 93 - 60021 Camerano (AN) 348-7327186 • CAPPONI Claudio Via Vecchia Fornace<br />

40/A - 60027 Osimo (AN) 333-4987209 • PETROLATI Alessandro Via Acquaviva 33 - 61043 Cagli<br />

(PU) 329-6221413 • PIERISTÈ Carlo Via Costa Bianca 12/B - 60025 Loreto (AN) 368-3888527 •<br />

RICCI Enrico Via Roma 15 - 63015 Monte Urano (AP) 347-3241427 • ROSSINI Giorgio Via N. Rota<br />

26 - 60022 Castelfidardo (AN) 339-3842308 • ROSSINI Lorenzo Via L. Cadorna 38 - 60022 Castelfidardo<br />

(AN) 329-8410855 • SANTORI Fabrizio FOSSOMBRONE (PU) 348-5114842 • VALLI<br />

Roberto Via Trionfi 1/A - 60127 ANCONA 335-5738327<br />

MOLISE<br />

CHIOVITTI Michele Via Monte Grappa 49/C - 86100 CAMPOBASSO 329-5431890 • SALVUCCI<br />

Franco ISERNIA 0865-415717<br />

PIEMONTE<br />

BIOLCATI RINALDI Alvise Via Serralunga 30 - 13900 BIELLA 335-6291457 • GALLINUCCI<br />

Giorgio Via Scallaro 22 - 10020 Cavagnolo (TO) 347-2214091 • GANDOLFO Carlo Via Fogazzaro<br />

44-46 - 10095 Grugliasco (TO) 340-7300182 • GARNERONE Roberto Via Vallauri 84 - 12013<br />

Chiusa Pesio (CN) 0171-734760 • LAZZARINO Roberto Via Riofreddo 41 - 15060 S<strong>il</strong>vano D’Orba<br />

(AL) 333-9800983 • MARTUCCI Roberto Via Terranova 28 - 10060 Candiolo (TO) 328-3644077<br />

• OLDANI Giovanni Via Beltrami 10 - 28100 NOVARA 336-236306 • PONSO Rinaldo Via Stefano<br />

Fer 16 - 10064 Pinerolo (TO) 0121-75208 • VENTRIGLIA Giuliano Via Giolitti 28 - 10060 Piscina<br />

(TO) 339-4592804<br />

PUGLIA<br />

CIVILLA Francesco Via Giannuzzi 24 - 73024 Maglie (LE) 339-6142424 • DEL GIUDICE Antonio<br />

Via Armando Diaz 56 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • DEL GIUDICE Gino Largo Lepanto<br />

64 - 74010 Statte (TA) 099-4741706 • FABBRINI Vittorio Via della Repubblica 91-93 - 71100<br />

FOGGIA 330-327813 • FARINA Giovanni Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 368-7206029<br />

• FARINA Nicola Via M. Lotesoriere 1 - 72017 Ostuni (BR) 347-1480436 • GRIFFI Massim<strong>il</strong>iano<br />

Via D’Enghien 16/A - 74015 Martina Franca (TA) 330-508920 • LAMACCHIA Luigi Via Capruzzi<br />

304 - 70124 BARI 348-4142904 • LAZZARI Roberto Via Oberdan 13 - 73010 Sogliano Cavour<br />

(LE) 0836-543726 • MERICO Ugo Via Pr. Di Piemonte 169 - 73040 Collepasso (LE) 338-9208621<br />

• RACANELLI Gaetano Viale dello Stadio 1 Torricella - 73100 LECCE 0832-391067<br />

SARDEGNA<br />

CARRERAS Marco Via S.M. Chiara 3 - 09134 CAGLIARI 347-5284444 • CORDA Luigi Via Canelles<br />

28/A - 09045 Quartu S. Elena (CA) 335-206360 • FANUTZA Marcello Via Fert<strong>il</strong>ia 43 - 09013<br />

CARBONIA (CA) 339-2738201<br />

SICILIA<br />

CONTINO Dario Augusto Via L. Da Vinci 45 - 95024 Acireale (CT) 340-7101729 • DI NOTO Domenico<br />

Corso V. Emanuele 119 - 91100 TRAPANI 347-8788065 • SANGIORGIO Gaspare Via Orologio<br />

21 - 90133 PALERMO 091-334417 • SANGIORGIO Girolamo Via A. Poliziano 35 - 90145 PALER-<br />

MO 335-5247084 • SANTAMARIA Giuseppe Via Noviziato 85 - 98123 MESSINA 333-9139158 •<br />

TALAMO Cesare V. Pipitone Federico 80/B - 90144 PALERMO 348-5806479<br />

TOSCANA<br />

BENVENUTI Paolo Via Trieste 5 - 56017 Asciano Pisano (PI) 338-1314100 • BONECHI Stefano<br />

Via di Mantignano 120/3 - 50142 FIRENZE 335-5850679 • CHECCACCI Giangastone Via G.<br />

Boccaccio 1 - 53100 SIENA 335-357696 • CIANI Roberto Via Dei Giunchi 86 - 50019 Sesto Fiorentino<br />

(FI) 333-9676001 • FROLA Riccardo Via Borgo Ognissanti 102 - 50123 FIRENZE 329-<br />

2197626 • HERVO HUERNE Céline FIRENZE 388-1718397 • LISI Massimo 56012 Fornacette<br />

(PI) 328-3059848 • MENICAGLI Luca Via E. Rossi 42/44 - 57125 LIVORNO 0586-444495 • NE-<br />

RI Andrea FIRENZE 347-7674440 • NICCOLINI Federico Via Della Chimera 32/A - 52100 AREZ-<br />

ZO 339-4110770 • PARISE Michele Via A. Zarini 319/21 - 59100 PRATO 347-3535359 • PARISE<br />

Jonathan Via Tofani 40 - 59100 PRATO 347-2333073 • ROVER Edda Via B. Davanzato 3 - 50021<br />

Barberino V. Elsa (FI) 338-1235418 • VALENTINI Stefano Via Fossone Basso - 54031 Fossone Carrara<br />

(MS) 338-8604613<br />

TRENTINO ALTO ADIGE<br />

CAVADA Walter Via Italia 7 - 38030 Molina Fiemme (TN) 348-8140950 • DE FLORIAN Giancarlo<br />

Via M<strong>il</strong>ano 21 - 38030 Castello di Fiemme (TN) 0462-342013 • GALVAN Egidio Corso Ausugum<br />

112 - 38051 Borgo V. Sugana (TN) 333-5756469 • MANFRINI Luca Via Kennedy 194 - 39055 Laives<br />

(BZ) 338-3028238 • PLASCHKE Peter Via Giardini 2 - 39011 Lana (BZ) 335-5887741<br />

UMBRIA<br />

CATARINELLI Maurizio Piazzetta Reclusorio 3 - 06034 Foligno (PG) 368-3817025 • LUPATTEL-<br />

LI Davide Via Caldarelli 11 - 06074 Ghiugiana Corciano (PG) 338-8397486<br />

VENETO<br />

AGGIO Ugo Via G. Matteotti 53 - 45010 V<strong>il</strong>ladose - ROVIGO 329-2148269 • BETTIN Giovanni Via<br />

Legrenzi 4/A - 31044 Montebelluna (TV) 335-6162702 • BORGATO Luigi Via Risaie 1 - 36045 Bagnolo<br />

di Lonigo (VI) 0444-436367 • BRUNELLO Sergio Via L. Chiereghin 2/A - 31100 TREVISO<br />

338-9565274 • BRUSEGAN Gastone Via S. Pellico 27 - 30010 Camponogara (VE) 041-462056 •<br />

BRUSEGAN Massimo Via S. Pellico 14 - 30010 Camponogara (VE) 333-3258519 • DE BIASI Andrea<br />

Via Prese 33 - 37026 Pescantina (VR) 347-5312604 • DE CONTI Gianni Via Fratti 19 - 32026<br />

Mel (BL) 335-8430714 • DE FRANCESCHI Bruno Via I. Baratto 5 - 31040 Pederobba (TV) 338-<br />

5480107 • FARNEA Riccardo Santa Croce S.G. dell’Orio - 30135 VENEZIA 347-7636880 • FER-<br />

RARI Tiziano Via S. Agostino 159/2 - 36057 Arcugnano (VI) 0444-288725 • FONTEBASSO Andrea<br />

Noventa di Piave (VE) 347-9714476 • MARCHESINI Pietro Via M. Moro 4 - 31033 Castelfranco<br />

Ven. (TV) 339-5952898 • MIRANDOLA Giuseppe Via Marco Polo - 37050 Cherubine Cerea (VR)<br />

348-4135801 • PEDRALLI Andrea Via Friuli 5 - 30030 Chirignago (VE) 347-0507396 • SCIVA-<br />

LES Giuseppe Via Quinzano 31 - 37124 VERONA 349-2947666 • TELATIN S<strong>il</strong>vana Bassano del<br />

Grappa (VI) - 333-2076218 • VENTO Maurizio Via Toniolo 13 - 31036 Istrana (TV) 333-3032643<br />

• ZAMPIERI Aldo Via Monte Canino 6 - 37124 VERONA 347-5584119 • ZANINI Guido Via Scuole<br />

111 37060 Caselle Sommacampagna (VR) 045-8580793 • ZANTA S<strong>il</strong>vano Via Crociata 28/A/1 -<br />

30010 Camponogara (VE) 335-5654244<br />

www.aiarp.it<br />

15 - AIARP notizie

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