22.04.2014 Views

Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla! - Dismamusica

Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla! - Dismamusica

Trasforma il tuo pianoforte... ...senza toccare nulla! - Dismamusica

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

(l’Autore ebbe occasione, nel settembre 1964, di<br />

visitare in Romania alcune foreste in cui si poteva<br />

notare anche la pre<strong>senza</strong> di legno di risonanza).<br />

L’incremento del peso specifico dal centro alla periferia<br />

negli abeti rossi a fasce coetanee è per lo<br />

più parallelo ad un rimarchevole decremento della<br />

larghezza degli anelli annuali. Questo andamento<br />

di sv<strong>il</strong>uppo è la conseguenza della “competizione<br />

interspecifica”, ossia della “rivalità” che insorge<br />

dopo <strong>il</strong> rapido accrescimento giovan<strong>il</strong>e tra individui<br />

coetanei, a cui in passato si lasciava campo libero<br />

a causa di un trattamento forestale non adeguato,<br />

e cioè poco o mediocremente mirato ad<br />

un’azione di razionale diradamento.<br />

A proposito dell’Abete rosso bavarese si deve r<strong>il</strong>evare<br />

che esso –come pure l’Abete rosso dell’Erzgebirge–<br />

non proviene solo da boschi a fasce coetanee.<br />

Piuttosto, specie con riferimento agli scostamenti<br />

tra i Gruppi BI e BII, l’abete rosso bavarese dovrebbe<br />

far pensare ad un vasto comprensorio di “ripresa”,<br />

con notevoli diversità di “stazione” e/o con<br />

differente processo di accrescimento, vale a dire<br />

con diverso trattamento forestale. Con la denominazione<br />

“bavarese”, non viene definita, come per<br />

<strong>il</strong> legno di risonanza rumeno o sovietico, la provenienza<br />

dell’abete rosso, ma la zona geografica in<br />

cui esso viene lavorato. “Abete rosso bavarese”<br />

è quindi una denominazione “commerciale” e non<br />

una “provenienza”. In una superficie boschiva disetanea<br />

con “normale” regolamentazione dell’area di<br />

“stazione”, la larghezza degli anelli annuali decresce<br />

con l’aumentare del diametro del fusto, ma solo<br />

in tale misura, che <strong>il</strong> peso specifico appena si<br />

modifica. Così può accadere che l’abete di risonanza<br />

sovietico, cosi come quello rumeno, provenga da<br />

areali con “stazioni” sim<strong>il</strong>ari e con processi di accrescimento<br />

uniformi. Per la qualità “legno di risonanza”<br />

viene posto tra l’altro un limite massimo di<br />

peso specifico. Come si r<strong>il</strong>eva dalle presenti analisi,<br />

un tale valore-limite medio, di per sé, non ha alcuna<br />

r<strong>il</strong>evanza. Per la determinazione di un buon<br />

legno di risonanza è piuttosto significativa la distribuzione<br />

del peso specifico in senso radiale.<br />

Fig. 9. Rapporto correlato tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali nel legno di risonanza di<br />

Abete rosso bavarese.<br />

Le rette di compensazione riportate<br />

nella forma generale 100 P O = α<br />

+ βb hanno i seguenti coefficienti:<br />

Romania 42,5 -1,50<br />

Unione Sovietica 43,7 -1,82<br />

Baviera 51,6 -3,10<br />

Erzgebirge<br />

600 m.slm 54,6 -3,48<br />

Erzgebirge<br />

750 m.slm 49,0 -3,48<br />

Erzgebirge<br />

900 m.slm 45,8 -3,17<br />

Fig. 10. Rapporto tra peso specifico a secco e larghezza degli anelli annuali (prospetto<br />

d’insieme) - Le rette per l’Abete rosso dello Erzgebirge e rumeno sono state<br />

calcolate dall’Autore secondo i parametri di A. Schletter.<br />

6. Deduzioni conclusive.<br />

La tavola armonica ha<br />

<strong>il</strong> compito di ampliare<br />

e irradiare i suoni sollecitati<br />

nel <strong>pianoforte</strong> (verticale<br />

o a coda che sia).<br />

Ai fini di una irradiazione<br />

quanto meno possib<strong>il</strong>e<br />

selettiva, la tavola armonica<br />

deve, essa stessa,<br />

avere molte “risonanze<br />

proprie”. Si può considerare<br />

come dimostrato<br />

che ciò si può realizzare<br />

mediante l’applicazione<br />

sulla tavola armonica<br />

delle cosiddette “catene”<br />

(in ted. “Rippen” =<br />

costole - n.d.t.), poste in<br />

posizione trasversale al<br />

senso delle fibre delle tavolette che la compongono,<br />

con un’inclinazione di ca. 75°-90°. Anche<br />

un’ordinata, regolare successione dell’alternanza<br />

della tessitura di legno primaticcio e legno<br />

tardivo sembra essere non trascurab<strong>il</strong>e per <strong>il</strong><br />

susseguirsi delle “risonanze proprie”. Sotto questo<br />

aspetto <strong>il</strong> legno rumeno e quello sovietico<br />

sono di pari valore. È opportuno, allo scopo mirato,<br />

di stab<strong>il</strong>ire, per la scelta e la cernita del legno<br />

di risonanza, un campo di peso specifico<br />

che vada da P 0<br />

= 0,38 a 0,44 g/cm 3 , <strong>senza</strong> però<br />

insistere sulla larghezza degli anelli con una media<br />

di b = 1,5 a b = 2,0 mm; è piuttosto da porre<br />

un limite massimo di b = 3,0 mm. mentre non<br />

ha senso un limite minimo. Per contro, <strong>il</strong> legno<br />

di risonanza bavarese e quello dell’Erzgebirge si<br />

possono impiegare per la tavola armonica con risultati<br />

ottimali, se viene precedentemente cernito<br />

in ordine alla larghezza degli anelli annuali.<br />

Per le “catene”, la distribuzione del peso specifico<br />

nella sezione trasversale del tronco non ha<br />

determinante r<strong>il</strong>evanza.<br />

Questi risultati sono stati riportati in disposizioni<br />

per la regolamentazione ufficiale dei criteri di<br />

scelta e cernita del legno di risonanza dagli organi<br />

legislativi (v. nota iniziale). A differenza delle<br />

tavole armoniche dei pianoforti, le “tavole” degli<br />

strumenti ad arco e a pizzico constano di due sole<br />

parti, vale a dire, di due metà con uguale struttura,<br />

<strong>il</strong> cui asse di simmetria coincida con la linea<br />

di connessura dei due elementi (un pezzo tagliato<br />

a metà e aperto a libro - n.d.t.).<br />

Non solo i liutai del Vogtland –che lavorano per lo<br />

più <strong>il</strong> legno di risonanza locale– ma anche i famosi<br />

liutai italiani si sono, nel loro lavoro, abituati al<br />

legno di risonanza le cui larghezze degli anelli decresce<br />

in genere notevolmente dal centro verso la<br />

periferia (ma furono proprio loro i veri “Maestri!” -<br />

n.d.t.). L’arte della liuteria sta nel saper adattare<br />

lo spessore della tavola alla struttura del legno.<br />

È cosi che gli strumenti di Stradivari, Guarneri,<br />

Amati, presentano non uniformi spessori anche<br />

in una stessa tavola, dove <strong>il</strong> maggior spessore si<br />

può riscontrare in punti diversi della tavola. Nella<br />

produzione industriale, meccanizzata, queste “tavole”<br />

vengono prodotte con misure unificate: tuttavia<br />

anche qui le tavole sono fatte in due pezzi<br />

simmetrici, <strong>il</strong> cui spessore decresce dalla linea<br />

centrale di giuntura verso i margini, uniformemente,<br />

p.es. da 3,2 a 2,4 mm.<br />

Per la formazione della tavola in due metà simmetriche<br />

<strong>il</strong> diametro troppo esiguo dei tronchi non<br />

può essere compensato dalla speciale qualità del<br />

legno, né dal modo di modellazione, così che finora<br />

<strong>il</strong> legno di risonanza sovietico, per le sue minori<br />

misure di diametro, non ha potuto essere usato<br />

nella costruzione di strumenti musicali ad arco<br />

e a pizzico nella RDT (DDR), mentre <strong>il</strong> legno di<br />

risonanza “bavarese” era reperib<strong>il</strong>e finora in tutte<br />

le larghezze di taglio richieste, cioè max. 380<br />

mm per i contrabbassi, e viene impiegato prevalentemente<br />

per gli strumenti ad arco di maggior<br />

mole (ma anche per i violini e per le viole sono<br />

necessarie larghezze diffic<strong>il</strong>mente trovab<strong>il</strong>i nel legno<br />

russo - n.d.t.). (Ulteriore nota del traduttore:<br />

l’Autore aggiunge una considerazione sulle tavole<br />

fatte a più elementi, sul modo dei pianoforti -ma<br />

ciò riguardava l’economia della DDR, ora sperab<strong>il</strong>mente<br />

superata).<br />

12 - AIARP notizie

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!