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ARTISTI JUGOSLAVI

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<strong>ARTISTI</strong><br />

<strong>JUGOSLAVI</strong>


25 artisti<br />

jugoslavi<br />

Galleria dell'Opera<br />

Bevilacqua La Masa<br />

1-20 Settembre 1962<br />

COMUNE DI VENEZIA


STAMPERIA DI VENEZIA - VENEZIA


Questa mostra e stata organizzata dalla Galleria Nazionale<br />

d'Arte Contemporanea di Zagabria e dalla Galleria d'Arte<br />

Moderna di Belgrado con il concorso e l'aiuto prezioso del<br />

Comitato di Vigilanza dell'Opera Bevilacqua La Masa e<br />

della Direzione delle Belle Arti del Comune di Venezia<br />

neH'ambito e nello spirito di quei rapporti di reciproca collaborazione<br />

che da tempo contraddistinguono nella maniera<br />

piu felice i contatti culturali tra l'ltalia e la Jugoslavia.<br />

Le Direzioni della Galleria d'Arte contemporanea di Zagabria<br />

e della Galleria d'Arte Moderna di Belgrado, esprimono al<br />

Comitato dell'Opera Bevilacqua La Masa, la loro particolare<br />

gratitudine per l'ospitalita offerta.


PRESIDENTE DELLA MOSTRA<br />

Ing. GIOVANNI FAVRETTO FISCA<br />

Sindaco di Venezia<br />

VICE PRESIDENTE DELLA MOSTRA<br />

Prof. DIEGO VALERI<br />

Presidente del Comitato<br />

di Vigilanza dell'Opera Bevilacqua<br />

La Masa


CO MIT AT 0<br />

D' ON 0 RE<br />

<strong>JUGOSLAVI</strong>A<br />

Dr. VjECESLAV HOLJEVAC - Presidente del Comitato Popolare della<br />

Cittä di Zagabria<br />

Dr. MlLiAN NEORICIC - Presidente del Comitato Popolare della Cittä<br />

di Belgrado<br />

Dr. Ivo BojANlC - Presidente del Consiglio per la Cultura del C.P.<br />

della Cittä di Zagabria<br />

Dr. VOJISLAV DJURIC - Presidente del Consiglio per la Cultura del<br />

C.P. della Cittä di Belgrado<br />

Dr. RUDOLF JANHUBA - Console Generale a Trieste della Repubblica<br />

Federativa Popolare di Jugoslavia<br />

ITALIA<br />

Ing. GIOVANNI FAVARETTO FISCA - Sindaco di Venezia<br />

Prof. DiEGO VALERI - Presidente del Comitato di Vigilanza dell'Opera<br />

Bevilacqua La Masa<br />

Prof. MARIO DE BIASI - Assessore alle Belle Arti del Comune di<br />

Venezia<br />

Prof. ITALO SiCiLiANO - Rettore Magnifico dell'Universitä di Ca'<br />

Foscari e Presidente della Biennale d'Arte di Venezia


C O MIT AT O ES ECUTIV0<br />

<strong>JUGOSLAVI</strong>A<br />

Bozo BEK - Direttore della Galleria d'Arte Contemporanea della<br />

Cittä di Zagabria<br />

MIODRAG PROTIC - Direttore della Galleria d'Arte Moderna di<br />

Belgrado<br />

KATARINA AMBROZIC - Conservatore del Museo Nazionale di Belgrado<br />

ITALIA<br />

PiETRO ZAMPETTI - Direttore delle Belle Arti del Comune di Venezia<br />

GUIDO PEROCCO - Direttore della Galleria Internazionale d'Arte Moderna<br />

di Ca' Pesaro<br />

GIORGIO TRENTIN - Addetto alle mostre dell'Opera Bevilacqua La<br />

Masa


DIRETTORE DELLA MOSTRA<br />

PlETRO ZAMPETTI<br />

COMMISSARIO JUGOSLAV0 DELLA MOSTRA<br />

KATARINA AMBROZIC


SEGRET ARO DELLA MOSTRA<br />

GIORGIO TRENTIN<br />

SEGRETARIO AMMIN IST RATIVO<br />

NEREO METERAZZI


Introduzione


Nell'ambito dello sviluppo dei rapporti cultural, fra l'Italia<br />

e la Jugoslavia, la posizione e la funzione assunte da Venezia<br />

si sono sempre rivelate di significativa importanza. Direi<br />

anzi che, precisamente, grazie ad una originale sensibilitä,<br />

lungamente maturatasi nel corso di secolari esperienze, il<br />

contributo dato dalla Cittä lagunare, in questo dopo-guerra,<br />

alia ripresa e all'approfondimento degli indispensabili legami<br />

di amicizia tra i due Paesi vicini, ha saputo, non solo manifestarsi<br />

sul piano di un apporto estremamente prezioso, ma<br />

addirittura affermarsi come l'elemento iniziatore di questo<br />

riavvicinamento.<br />

E, anche all'infuori della stessa Biennale d'Arte di Venezia,<br />

i risultati sino ad ora conseguiti, da un lato con l'invio in<br />

Jugoslavia di importanti rassegne d'arte grafica italiana,<br />

dall'altro con la realizzazione in questa nostra Cittä della<br />

significativa mostra dedicata alia « incisione nazionale jugoslava<br />

», trasferita poi in vari centri della Penisola, hanno<br />

ampiamente documentato non soltanto lo spirito di sincera<br />

e profunda collaborazione che da ambo le parti e stato in<br />

grado di animare e sorreggere questo sforzo, ma altresi l'eco<br />

estremamente favorevole che nel pubblico dei rispettivi Paesi<br />

hanno suscitato questi avvenimenti culturali.<br />

In modo particolare, notevole fu l'interesse sollevato nel<br />

pubblico e nei critici veneziani dai nuovi sviluppi che hanno<br />

saputo, dopo la Liberazione e la ripresa dei contatti con le<br />

forme piu aperte deU'esperienza europea, vitalizzare, su di<br />

un piano estremamente dinamico, le ricerche attraverso cui<br />

si sono venuti caratterizzando gli sforzi piü recenti degli<br />

artisti della nuova Jugoslavia.<br />

Ricerche che hanno potuto testimoniare la straordinaria<br />

capacitä da essi dimostrata nell'aver saputo, con raffinata


sensibilitä, intimamente inserirsi nelle prospektive piü avanzate<br />

e complesse della cultura figurativa internazionale salvaguardando<br />

nel contempo, grazie alia presenza di fonti energetiche<br />

e di impulsi profondamente genuini e vivaci connessi<br />

alia realtä di un ricco patrimonio di tradizioni e di esperienze<br />

popolari, l'integritä di uno spirito interpretativo intensamente<br />

originale.<br />

Viva e quindi l'attesa suscitata oggi a Venezia da questa<br />

nuova rassegna dedicata all'arte jugoslava, allestita, non a<br />

caso, in questa Galleria dell'Opera Bevilacqua La Masa, a<br />

cui e spesso sjpettato un compito di non trascurabile rilievo<br />

nella storia contemporanea degli sviluppi dell'arte veneta e<br />

talvolta anche nazionale.<br />

Venezia e lieta e onorata di accogliere e di ospitare il Dr.<br />

Vjeceslav Holjevac e il Dr. Milian Neoricic, Presidenti dei<br />

Comitati Popolari delle cittä di Zagabria e Belgrado, ringraziandoli<br />

per aver acconsentito, con il loro appoggio, la realizzazione<br />

di questa opportuna manifestazione e di quella che,<br />

prossimamente, verrä dedicata ai pittori veneziani, in Jugoslavia,<br />

nel corso del prossimo autunno.<br />

Per queste due felici iniziative formulo gli auguri piü vivi<br />

di pieno successo, certo che esse sapranno determinare un<br />

ulteriore e positivo contributo alio sforzo comune di reciproca<br />

conoscenza e comprensione.<br />

Mario De Biasi


Presentazione


II valore di questa Mostra - alia quale seguirä tra non molto<br />

una collettiva di pittori veneziani in Jugoslavia, ospiti di<br />

Zagabria e di Belgrado - e troppo evidente e comprensibile<br />

perche esso debba essere sottolineato.<br />

E infatti la prima volta che giovani artisti jugoslavi (ma giä<br />

abbiamo ospitato in precedenza gli incisori in una mostra non<br />

dimenticata) espongono a Venezia per farsi conoscere dal<br />

nostro pubblico, nel comune desiderio di superare ogni barriera<br />

e per stringere rapporti umani basati sulla stima reciproca,<br />

senza remore di sorta, in una sinceritä che vorremmo assoluta.<br />

Debbo dare atto che l'iniziativa e sorta nell'animo generoso<br />

ed intraprendente della Dottoressa Katia Ambrozic, con la<br />

quale a lungo il progetto fu studiato ed auspicato. Ora finalmente<br />

esso e divenuta realtä.<br />

E noi, che la nostra vita dedichiamo a questi interessi, mossi<br />

solo dal desiderio che anche attraverso l'arte, nella crisi di<br />

civiltä e di pensiero che stiamo vivendo, gli uomini si esaminino<br />

e si comprendano, non possiamo che rendere un grato<br />

pensiero alle Autoritä di Belgrado e di Zagabria, cosi come<br />

a quelle di Venezia, che con la loro approvazione dell'iniziativa,<br />

il loro appoggio morale e materiale, hanno permesso<br />

che un'idea sia potuta divenire realtä. La quale oggi riempie<br />

di legittima soddisfazione chi ha avuto fede ed ha pazientemente<br />

atteso, nella certezza di fare un'opera utile.<br />

Pietro Zampetti


Prefazione


Esattamente tre anni or sono Venezia offri cordiale ospitalitä<br />

agli artisti jugoslavi del bianco e nero. In cambio abbiamo<br />

avuto lo scorso anno il piacere di conoscere le opere di 39<br />

artisti grafici veneziani.<br />

Questi, tuttavia, non sono stati gli unići contatti fra gli<br />

artisti e l'arte contemporanea dei nostri due popoli, ne essi<br />

sono soltanto di data recente.<br />

Oltre gli scambi di grandi esposizioni ufficiali, specialmente<br />

negli ultimi anni, si sono venute susseguendo sempre piü<br />

frequenti anche le mostre personali di singoli artisti, rinsaldando<br />

e allargando i legami tra le due nazioni, dando loro<br />

un carattere di maggiore immediatezza e contribuendo, senza<br />

dubbio, al processo di una sempre piü profonda comprensione,<br />

cosi indispensabile in questo nostro tempo.<br />

Grazie all'iniziativa del Comitato di Vigilanza dell'Opera<br />

Bevilacqua La Masa e della Direzione delle Belle Arti del<br />

Comune di Venezia, e quindi delle Gallerie d'Arte Contemporanea<br />

di Zagabria e d'Arte Moderna di Belgrado, tale prospettiva<br />

di lavoro viene ulteriormente sviluppata e ampliata<br />

sul piano di nuovi scambi di manifestazioni artistiche fra le<br />

nostre cittä. Si schiudono in tal modo innanzi a noi nuove<br />

possibilitä per il mantenimento di stabili contatti di amicizia e<br />

di cultura certamente utili e graditi ad ambedue le parti.<br />

Per questo attendiamo con particolare interesse e gioia sincera<br />

la prossima realizzazione in Jugoslavia della Mostra degli<br />

artisti veneziani.<br />

Per parte nostra nutriamo la speranza e il desiderio che questa<br />

rassegna dedicata a 25 artisti contemporanei jugoslavi, da<br />

noi inviata a Venezia nello spirito della piü sincera cordialitä,<br />

possa incontrare la simpatia e la comprensione del pubblico<br />

e della critica.


Ci sia qui acconsentito di esprimere il nostro ringraziamento<br />

piü fervido a tutte le personalita che hanno voluto generosamente<br />

appoggiare queste nostre iniziative e in particolar modo<br />

al Sindaco di Venezia per la gentilissima ospitalitä.<br />

Bozo Bek<br />

Direttore della Galleria d'Arte<br />

Contemporanea di Zagabria<br />

Miodrac Protic<br />

Direttore della Galleria d'Arte<br />

Moderna di Belgrado


Questa nostra mostra e una semplice antologia, una tra le<br />

tante, con cui intendiamo offrire agli amici un panorama,<br />

anche se rapido e parziale, di quel particolare processo creativo<br />

volto a definire ciö che intendiamo per « arte jugoslava »<br />

d'oggi. Siamo ben consapevoli del fatto che tale antologia<br />

dovrebbe abbracciare un periodo di tempo assai piü esteso per<br />

poter pretendere alia completezza dell'informazione storica,<br />

ed esser numericamente ben piü vasta per riuscire a comprendere<br />

tutti i rappresentanti piü significativi delle correnti<br />

stilistiche contemporanee.<br />

Nutriamo tuttavia la speranza che, anche in tali condizioni,<br />

limitata com'essa e alia sola presenza di 25 artisti, questa<br />

rassegna possa confermare gli echi del clima figurativo generale<br />

comune agli artisti contemporanei di tutto il mondo,<br />

e, ancor meglio, costituire un felice richiamo nei confronti<br />

delle risonanze individuali appartenenti ad una autentica<br />

atmosfera ideale, simbiosi della tradizione trasposta e dell'intima<br />

sensazione suscitata nell'artista dalla realtä della vita e<br />

dal mondo.<br />

Possiamo affermare che un nuovo impulso e andato manifestandosi<br />

nell'arte moderna jugoslava a partire dal 1950. Questo<br />

impulso, caratterizzato dalla vitalitä e dalla libertä piü<br />

complete dei mezzi esoressivi, interessa con forza ed intensitä<br />

singolari non soltanto tutte le giovani energie e numerosi<br />

rappresentanti dell'etä di mezzo, ma anche taluni esponenti<br />

della piü vecchia generazione artistica, dando cosi, sul piano<br />

di un diapason stilistico molto ampio, la propria impronta<br />

alia famiglia, assai eterogenea e multiforme in veritä, che va<br />

edifkando l'arte della Jugoslavia odierna.<br />

Ma le concezioni possono forse essere raggruppate a seconda


dell'atteggiamento dell'artista di fronte a due problemi fondamentali:<br />

il destino del soggetto e la comprensione dello<br />

spazio. La conoscenza della loro evoluzione nell'attuale pensiero<br />

artistico contrassegna gli aspetti stilistici degli artisti<br />

jugoslavi lungo un arco che va proiettandosi dalle conquiste<br />

del figurativismo contemporaneo, con forme libere ed espressive,<br />

sino aU'aspirazione a mondi nuovi, nell'impegno costante<br />

e originale di ricerca sperimentale legato all'attivitä dei piü<br />

giovani.<br />

La concezione piü antica dell'arte jugoslava, quella figurativa,<br />

e riuscita a mantenersi attuale. Essa raccoglie assertori numerosi<br />

in tutte le generazioni. Nella ricchezza della propria<br />

vitalitä essa riesce ad abbracciare i vari aspetti della natura,<br />

ridotti non ad un oggetto ma a quella dimensione umana<br />

cui l'artista da misura e forza. Cosi il soggetto varia dal pretesto,<br />

al mezzo, al simbolo.<br />

Profondamente connaturati al clima di un tale gruppo sono<br />

percio da un lato il manifestarsi di una peculiare emozione<br />

della realta provata nei sentimenti particoiari della vita e<br />

del vivere in uno spazio che va dal tragico agli accenti<br />

di una spiritualitä superiore (Krsto Hegedusic, 1901) e<br />

dall'altro la cognizione di una fondamentale e vitale veritä,<br />

brutale nella sua inevitabilitä, immersa in un sistema infallibile<br />

di equilibrio di rapporti tra le forme reali e i ritmi statici<br />

della scultura (Kosta Angeli Radovani, 1916). Alia figurazione<br />

appartengono anche le eruzioni coloristiche suscitate<br />

dalla natura e dalla intensitä dialettica dei suoi ritmi monumentali,<br />

avvertita e vissuta drammaticamente in terra di<br />

Vojvodina (Milan Konjovic, 1898), nonche il mondo poeticamente<br />

allucinante di figure-simbolo, la cui origine va rintracciata,<br />

tanto nelle remote tradizioni della Macedonia,<br />

quanto negli intimi apprendimenti dell'artista (Mladen<br />

Srbinovic, 1925).<br />

Specifici atteggiamenti di fronte all'oggetto e una extratemporale<br />

concezione dello spazio si manifestano negli aspetti<br />

assai vari di una nuova ondata di surrealismo da cui e, appunto,<br />

profondamente mosso il processo creativo nella ricerca<br />

dei piü giovani artisti.


Mentre attraverso il mondo delle piccole cose quotidiane, colte<br />

dalla tradizione della pittura popolare della Slovenia nel suo<br />

passato barocco e sparse nello spazio irreale, vanno affiorando,<br />

quale sottile e dolce mormorio, gli impulsi segreti dei sogni e<br />

dei desideri, le vicende di quotidiani incontri, di un pittore<br />

come Marko Sustarsic, 1927 -, altri artisti come Radomir<br />

Damjanovic -, proiettano in spazi immaginari « cittä » fantasticate,<br />

nelle quali convergono comuni segni assurgendo a<br />

significati insoliti di limiti nuovi dello spazio e del tempo.<br />

Alia famiglia dei sognatori appartengono preziosi e piccoli<br />

quadri a mo' di icone, porta socchiusa verso nebbie di visioni<br />

poetične capaci di innestare il passato nel presente (Svetozar<br />

Samurovic, 1928), in un susseguirsi di nostalgiche composizioni<br />

di volta in volta crudeli e tenere, in cui awertesi, nel<br />

ritmo di un discorso impregnato dagli impulsi di una infantile<br />

purezza, l'impossibilita di superare il ricordo di lontani e gravi<br />

dolori (Vladimir Velickovic, 1935).<br />

Al limite tra il surrealismo e l'arte associativa emergono gli<br />

accordi di uno strano dialogo nello spazio in cui affondano<br />

gli elementi della realtä, segnando il carattere effimero e<br />

fragile delle cose dalla cui crudeltä l'artista vorrebbe strappare<br />

istanti e pause di tenerezza (Gabriel Stupica, 1913).<br />

Alia cerchia delle tendenze associative appartiene un numero<br />

assai notevole di artisti jugoslavi. L'ispirazione, nella maggioranza<br />

dei casi, e suscitata nella loro fantasia dal ritmo della<br />

natura, sia essa motivo o pretesto: sia che l'artista interpreti il<br />

carattere di un determinato paesaggio con peculiare sistema<br />

dinamico di segni, nel cui ritmo viene ad intessersi il colore<br />

quale presenza del ricordo (Oton Gliha, 1914), o che,<br />

traendo deduzioni dalla sensazione della natura, egli sia in<br />

građo di dar vita ad un sistema di linee e di superfici colorate,<br />

capaci di serbare, nell'intimo della propria struttura, l'eco<br />

lontana di una allegoria ritmica del paesaggio (Stojan Celic,<br />

1925).<br />

La percezione della realtä non e sempre il punto di partenza<br />

dell'ispirazione: talvolta il processo si svolge in direzione<br />

opposta. Cosi, attraverso la vitalitä dei ritmi delle forme armo-


niche e la logica dei loro rapporti, si impongono i richiami<br />

alle forme organiche (Anna Beslic). A volte l'artista si<br />

diverte e, con l'abile accostamento di frantumi di metallo e<br />

frammenti di macchine fuse riesce a suscitare spiritose allusioni<br />

a forme umane e animali (Zoran Petrovic, 1921).<br />

Sulla prospettiva di questo processo creativo, che va delineandosi<br />

dalle forme oggettive a quelle artistiche, emergono spesso<br />

i suggerimenti verso le nuove dimensioni dell'astrazione. Cosi<br />

l'intensa emozione profondamente avvertita nel confronto e<br />

nel contrasto tra la Dalmazia vissuta nel periodo dell'infanzia<br />

e quella invece osservata dopo le distruzioni della guerra,<br />

sarä capace di determinare la visione di uno spazio desolato,<br />

nella cui atmosfera una fonte indeterminata di luce verrä a<br />

suscitare i riflessi degli oggetti perduti dell'ambiente scornparso<br />

(Ljubo Ivancic, 1925).<br />

Sono appena dieci anni da quando la pittura astratta e entrata<br />

nell'arte jugoslava, ma la sua vitalitä e ben presto divenuta<br />

dominante. Furono inizialmente ricerche inserite nell'ambito<br />

di forme geometriche di origine mondrianesca a cui setmirono<br />

gli sviluppi verso l'informale e le superfici risolte strutturalmente.<br />

Senza dubbio le piu numerose sono le tendenze alia<br />

astrazione urica. L'aspirazione a penetrare nel clima delle<br />

nuove dimensioni dello spazio apre la via verso mondi interi<br />

e nuovi di poesia, di colori, concepiti sul piano di nuovi<br />

rapporti di qualitä cromatiche (Edo Murtic, 1921), o in cui<br />

vengono ad intrecciarsi ritmi nervosi di arabeschi che intagliano<br />

il tessuto del quadro segnando la scomparsa dell'oggetto<br />

(Zlatko Prica, 1916). Oppure l'artista e indotto a<br />

tracciare e a plasmare rilievi nello soazio sulla base di un<br />

sistema di nuovi ritmi in grado di vivificare la struttura della<br />

materia stessa in cui essi vengono costruiti (Vojin Bakic,<br />

1915). Lo spazio diviene talvolta anche elemento funzionale<br />

della composizione capace d'imporsi con il proprio simbolismo<br />

visivo e contenutistico (Olga Jevric).<br />

Accanto all'interoretazione delle concezioni attuali dello snažio,<br />

la materia di per se stessa suggerisce all'arte nuovi contenuti.<br />

Partendo dai sedimenti di materia colorata, si va


icercando la definizione della funzione del pigmento, della<br />

sua intensitä e della sua azione (Ferdinand Kulmer, 1925),<br />

0 tentando, a mezzo della materia limitata alia superfine del<br />

quadro, lo stabilirsi di un dialogo con la materia del mondo,<br />

di cui si esamina e si analizza la natura, tendendo a penetrarne<br />

i segreti piü nascosti (Mica Popovic, 1923).<br />

1 fenomeni della materia e l'aspirazione a ritrarla hanno condotto<br />

l'arte verso un nuovo naturalismo moderno che ha introdotto<br />

nella pittura elementi «non pittorici» quali la sabbia,<br />

il metallo, i tessuti, creando nuove composizioni autonome<br />

in grado, attraverso le invenzioni tecniche, di condurre alia<br />

scoperta di nuove entitä plastiche (Zoran Pavlovic, 1932).<br />

Nella sua ricerca di nuove entitä il pittore giunge anche a<br />

nuove indagini sulle sostanze vitali, e realizza in questo<br />

campo i presentimenti artistici sulle forme primigenie quali<br />

nuclei degli inizi vitali (Ordan Petlevski, 1930).<br />

Un gruppo a parte e formato in Jugoslavia dai sempre piü<br />

numerosi artisti ingenui, autentici primitivi. Essi dipingono<br />

nei momenti liberi tra i lavori della campagna e quelli<br />

deU'artigianato. Con occhi di fanciullo, spalancati dall'entusiasmo,<br />

compongono i loro dadi multicolori dando vita alia<br />

suggestione di racconti variopinti, legati alia visione di cittä<br />

lontane, di cose grandi e ignote (Emerik Fejes, Matija Skurjeni,<br />

Ivan Rabuzin).<br />

Con questa nostra antologia vogliamo augurarci di esser<br />

riusciti a precisare alcuni aspetti stilistici fondamentali<br />

nell'ambito dei quali va svolgendosi oggi il processo creativo<br />

proprio agli artisti jugoslavi. Riteniamo, nello stesso modo,<br />

di aver realizzato la scelta di questi artisti in maniera tale<br />

che le loro opere attestino insieme come, dietro le varie<br />

concezioni, scuole, programmi e comuni orientamenti stilistici,<br />

sia possibile nonostante tutto conservare i tratti individual!<br />

della forza creativa. E in tal modo speriamo che essi<br />

siano riusciti a definirsi sul piano di una posizione originale<br />

in seno alia grande famiglia artistica mondiale.<br />

Di tutto ciö vorremmo che la mostra potesse offrire la com-


prensione piü ampia e profunda al pubblico di quella Venezia<br />

nel cui seno si svolgono ormai da decenni le massime rassegne<br />

dell'arte moderna, a quel pubblico che, giä da anni e<br />

anni, nel corso delle varie Biennali ha sempre saputo, nell'incontro<br />

e nel contatto con le opere esposte nel padiglione<br />

della Jugoslavia, dar prova di uno spirito improntato ad una<br />

viva sensibilitä ed a una grande benevolenza.<br />

Katia Ambrozic


Artisti partecipanti<br />

Košta Angeli Radovani - Vojin Bakic - Ana Beslic - Stoj an<br />

Celic - Radomir Damnjanovic - Emerik Fejes - Oton Gliha -<br />

Krsto Hegedusic - Ljubo Ivancic - Olga Jevric - Milan<br />

Konjovic - Ferdinand Kulmer - Edo Murtic - Zoran Pavlovic -<br />

Ordan Petlevski - Zoran Petrovic - Mica Popovic - Zlatko<br />

Priča - Ivan Rabuzin - Svetozar Samurovic - Matija Skurjeni -<br />

Mladen Srbinovic - Gabrijel Stupica - Marko Sustarsic - Vladimir<br />

Velickovic.


Catalogo


ANGELI RADOVANI KOŠTA


Scultore e incisore. Nato nel 1916 a Londra. Studio, all'Accademia<br />

di Brera a Milano, scultura e incisione sotto la guida<br />

rispettivamente del Prof. F. Messina e del Prof. B. Disertori.<br />

Dal 1950 professore di Arte Decorativa all'Accademia di<br />

Zagabria. Wia.ggi di studio in Italia, Francia, Belgio, Svizzera<br />

e Stati Uniti d'America. Mostra personale a Zagreb 1952.<br />

Espone dal 1940 in patria e all'estero: Mosca, Leningrado,<br />

Bratislava 1947; Praga, Varsavia 1948; Venezia, XXV Biennale,<br />

1950; Alessandria, I Biennale Mediterranea, 1955;<br />

Roma; Milano; Varsavia 1956; Bruxelles 1958; Antverpen;<br />

Parigi, Galerie Creuse, 1959; Londra, Tate Gallery; Parigi,<br />

II Mostra Internazionale di Scultura, 1961; Parigi, Museo<br />

d'Arte Moderna; Roma, 1962. Le sue opere sono state esposte<br />

in varie mostre in Europa e negli Stati Uniti. Autore di importanti<br />

monumenti.<br />

Premi: 1950, premio federativo per la scultura, Beograd;<br />

I959, premio per il monumento a Jajinci, Beograd; 1961,<br />

primo premio per la scultura alia mostra « Lotta per la liberazione<br />

nazionale nelle opere di artisti jugoslavi ». Risiede a<br />

Zagreb, Nazorova 50.<br />

1 BAGNANTE, 1959, bronzo, cm. 137<br />

2 TORSO, I960, bronzo, cm. 77<br />

3 BAGNANTE, 1961, bronzo, cm. 73


1 - KOŠTA ANGELI RADOVANI - Torso - 1960 - bronzo


2 - Ko STA ANGELI RADOVANI - Bagnante - 1961 - bronzo


BAKIC VOJIN


Scultore, nato nel 1915 a Bjelovar, Croazia. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti di Zagreb. Viaggi di studio in Italia e Francia.<br />

Espone dal 1939- Mostre personali: 1940 Bjelovar; 1958<br />

Zagreb; 1961 Ljubljana; partecipo alle piü importanti mostre<br />

in patria e all'estero: Mosca; Leningrado; Bratislava; 1947;<br />

Praga, Varsavia 1948; Venezia, XXV Biennale, 1950; Rijeka,<br />

Salon, 1954; Alessandria, I Biennale, 1955; Venezia, XXVIII<br />

Biennale, 1956; Rijeka, Salon, 1956; Erlangen, 1957; Milano,<br />

XI Triennale, 1957; Bruxelles, « 50 anni di arte moderna »,<br />

1958; Antverpen, 1958; Parigi, Galerie Denis Renee, 1959;<br />

Cassel, Documenta II, 1959; Padova; Parigi, Galerie Creuse,<br />

1959; Londra, Drian Gallery, I960; Beograd, I Triennale,<br />

1961; London, Tate Gallery, 1961; Wiesbaden, 1961; Essen,<br />

1961; Braunschweig, 1961; Aachen, 1961; Karlsruhe, 1961;<br />

Parigi, Museo d'Arte Moderna, 1962; Roma, 1962.<br />

Premi: 1947 e 1948, premio federativo per la scultura; 1949,<br />

premio della Repubblica Popolare di Croazia; 1953 premio<br />

dell'Unione dei Sindacati della Jugoslavia; 1956 premio della<br />

cittä di Zagreb.<br />

Risiede a Zagreb, Draskoviceva 53.<br />

1 RILIEVO I, 1961, bronzo, cm. 53 x 98<br />

2 RILIEVO II, 1961, alluminio, cm. 30 x 75


3 - VojIN BAKIC - Rilievo I - 1961 - bronzo


4 - VojiN BAKIC - Rilievo 11 - 1961 - alluminio


BESLIC ANA


Scultrice. Nata a Bajmok, Vojvodina. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti a Beograd. Espone dal 1951. Mostre personali:<br />

Subotica 1954; Ljubljana; Beograd 1959- Partecipo alle varie<br />

mostre in patria e all'estero: con il gruppo « spazio 8 » a<br />

Beograd e Novi Sad; Rijeka, Salon, 56, 59, 61; Dubrovnik,<br />

1955, 1957; Alessandria, I Biennale; Milano, 1955; Cacak,<br />

1957; Beograd, I Triennale, Salone di Ottobre, I960, 1961,<br />

1962; Parigi, Galerie Creuse, 1959; Parigi, II Mostra Internazionale<br />

di Scultura, 1961; Parigi, Museo d'Arte Moderna;<br />

Roma, 1962. Partecipo al I simposio internazionale degli scultori<br />

a Portorož, Slovenia, 1961. Viaggi studio in Italia, Francia,<br />

Austria, Grecia.<br />

Risiede a Beograd, Vasilije Gacese 10.<br />

1 MATERNITÄ, 1956, pietra, cm. 48<br />

2 SCULTURA 5, 1962, pietra artificiale, cm. 60<br />

3 GRUPPO, 1962, pietra artificiale, cm. 85


5 - ANA BESLIC - Scultura 5 - 1962 - pietra artifkiale


6 - ANA BF.SLIC - Gruppo - 1962 - pietra artificiale


CELIC STOJAN


Pittore e incisore. Nato nel 1925 a Bosanski Novi, Bosnia.<br />

Studio pittura all'Accademia di Belle Arti di Beograd. Viaggi<br />

di studio in Italia, Francia, Belgio, Olanda, Polonia. Espone<br />

dal 1952. Mostre personali: Beograd 1954, 1958, 1962;<br />

Zagreb 1962. Fu membro degli « Indipendenti » e del Gruppo<br />

di Dicembre. Partecipo alle mostre di pittura e di grafica in<br />

patria e all'estero: Dubrovnik, Beograd, Praga, Bratislava,<br />

Varsavia, 1958; Alessandria d'Egitto, II Biennale Mediterranea,<br />

1959; Parigi, 1959; Stati Uniti d'America, 1959-60;<br />

Antibes, I960; Wiesbaden, Brauschweig, Aachen, Karslruhe,<br />

1961; London, Tate Gallery, 1961; Paris, Museo d'Arte Moderna,<br />

1962; Stockholm, India, Roma, Dubrovnik, 1962;<br />

Ljubljana, Biennale Internazionale d'arte grafica, 1955, 57,<br />

59, 61. £ attualmente professore all'Accademia di Belle Arti<br />

di Beograd. Premi: 1958, premio d'ottobre della cittä di<br />

Beograd per l'arte grafica; I960, premio del Consiglio della<br />

Cultura della Repubblica Popolare di Serbia per la pittura.<br />

Risiede a Beograd, Lole Ribara 27.<br />

1 QUADRO VERDE, 1959, olio, cm. 61 x 81 (di proprietä della Galleria<br />

d'Arte Contemporanea di Zagreb)<br />

2 REGIONE, I96I, olio, cm. 125 x 135 (di proprietä della Galleria<br />

d'Arte Contemporanea di Zagreb)


7 - STOJ AN CELIC - Quadro Verde - 1959 - olio


8 - STOJ AN CELIC - Regione ■ 1961 ■ olio


DAMNJANOVIC RADOMIR


Pittore. Nato nel 1936 a Mostar, Erzegovina. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti a Beograd. Espone dal 1957. Mostre<br />

personali: Beograd 1958, 60, 62; Basel 1959; Zagreb 1962.<br />

Partecipa a varie mostre in patria e all'estero: Rijeka, Salon,<br />

1961; Beograd, Salone d'Ottobre, I960, 61, 62, I Triennale;<br />

Ulm, Studio F, 1961; Alessandria d'Egitto, IV Biennale Mediterranea;<br />

Slovengradec; Oslo; Stockholm; Roma; 1962.<br />

Risiede a Beograd, Lole Ribara 46.<br />

1 QUADRO, 1961, olio, cm. 150 x 150<br />

2 LA CITTÄ SOMMERSA, 1961, olio, cm. 100 x 100<br />

3 BIANCO-ROSA-BIANCO, 1962, olio, cm. 100x92


9 - RADOMIR DAMNJANOVIC - Quadro 1961 - 1961 - oli


10 - RADOMIR DAMNJANOVIC - Bianco-Rosa-Bianco - 1962 - olio


FEJES EMERIK


Pittore autodidatta. Nato nel 1904 a Osijek, Croazia. Lavorö<br />

inizialmente come operaio in una fabbrica di pettini. Cominciö<br />

a dipingere nel 1949 osservando le cartoline postali di differenti<br />

cittä. Mostre personali: Zagreb, Novi Sad 1956; Beograd<br />

1957. Partecipö alle mostre jugoslave e degli artisti ingenui<br />

a Beograd, Ljubljana, Varsavia, Praga, Brno 1959; Baden-<br />

Baden, Francoforte, Hannover, Rio de Janeiro, Basel, Parigi,<br />

San Paolo 1961; Vintertur 1962.<br />

Risiede a Novi Sad, Futoski put, Zivka Radovanovica 50.<br />

1 VENEZIA, tempera-olio, cm. 71 x 59 (proprietä privata)<br />

2 ZAGABRIA, tempera-olio, cm. 59 x 42 (proprietä privata)<br />

3 WORMS, tempera-olio, cm. 46 x 63 (proprietä privata)


11 - EMERIK FEJES - Venezia - tempera e olio


12 - EMERIK FEJES - Zagabria - tempera e olio


GLIHA OTON


Pittore e incisore. Nato nel 1914 a Cernomelj, Slavonia. Svolse<br />

i propri studi presso l'Accademia di Belle Arti di Zagreb,<br />

perfezionandoli poi a Parigi 1938-39. Espone dal 1938. Mustre<br />

personali: Zagreb 1954, 57, 59, 61; Rijeka 1958;<br />

Torino, Galleria Notizie, I960; San Paolo, Galleria Sistina,<br />

1961. Partecipö alle Biennali di Tokio 1955; San Paolo 1959;<br />

Alessandria d'Egitto I960; XXXI Biennale di Venezia 1962.<br />

Partecipö a varie mostre in patria e all'estero: Parigi, Bernheim<br />

Jeune, 1939; Ankara; Atene; Lyon; Marseille; Erlangen;<br />

Roma; 1956; New York, Guggenheim, 1958; Milano;<br />

Parigi, 1959; Torino; Bologna, I960; Ljubljana, Grenchen,<br />

Rimini, Morgan's paint, 1961; Rijeka, Salon, 1956, 59, 61:<br />

Beograd, I Triennale; London, Tate Gallery, 1961; Parigi,<br />

Museo d'Arte Moderna; Stockholm; Roma 1962.<br />

Premi: 1956, premio della citta di Zagreb; 1959, premiato<br />

al « Salon » di Rijeka; I960, premio della citta di Beograd,<br />

per l'incisione; 1961, medaglia d'oro al « Morgan's paint »,<br />

Rimini.<br />

Risiede a Zagreb, Rackoga 11.<br />

1 GROMAČE 37-61, 1961, olio, cm. 68 x 134<br />

2 GROMAČE 38-61, 1961, olio, cm. 82 x 150<br />

3 GROMAČE 39-62, 1962, olio, cm. 62 x 167


13 - OTON GLIHA - Gromače 37-61 - 1961 - oli


14 - OTON GLIHA - Gromače 38-61 - 1961 - olio


HEGEDUSIC KRSTO


Pittore. Nato nel 1901 a Petrinja, Croazia. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti a Zagreb e successivamente dal 1926 al<br />

1928 a Parigi. Espose per la prima volta nel 1926. Dopo il<br />

1928 si stabilisce a Zagreb soggiornando, tuttavia per parecchio<br />

tempo, a Hlebine, dove nel 1929, fondö la Societä degli<br />

artisti figurativi « Zemlja », La Terra, e nel 1930 la scuola<br />

di pittura dei contadini « Scuola di pittura di Hlebine ». Dal<br />

1937 e professore all'Accademia delle Belle Arti a Zagreb.<br />

Nel 1948 fu eletto membro regolare dell'Accademia Jugoslava<br />

delle Scienze e delle Arti. Dal 1950 dirige lo « Studio dei<br />

maestri ». Dal 1957 e Direttore del Gabinetto della grafica<br />

presso l'Accademia delle Scienze e delle Arti a Zagreb. Viaggi<br />

di studio in Svizzera, Italia, Austria, Cecoslovacchia, Francia,<br />

Brasile, Belgio, Inghilterra, Olanda. Mostre personali: 1950<br />

Bruxelles, I960 Beograd; Haag, 1961; Ljubljana, Slovengradec.<br />

Partecipö a numerose mostre in patria e all'estero:<br />

San Paolo, Biennale, 1955; Bruxelles, «50 anni d'Arte Moderna<br />

»; Venezia, XXIX Biennale, 1958; Londra, Tate Gallery,<br />

I96I; Parigi, Museo d'Arte Moderna; Stockholm; India;<br />

Stati Uniti d'America; Unione Sovietica; Roma, 1962.<br />

Risiede a Zagreb, Rokov perivoj 3.<br />

1 IN VIAGGIO, I960, tempera-olio, cm. 130 x 114<br />

2 SPOSO NOVELLO, BOVE E POMPA, 1962, tempera-olio, cm. 120x100


15 - KRSTO HEGEDUSIC - In viaggio - I960 - tempera e olio


16 - KRSTO HEGEDUSIC - Sposo novello, bove e pompa - 1962 - tempera e olio


IVANCIC LJUBO


Pittore. Nato nel 1925 a Split, Dalmazia. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti di Zagreb. Cominciö ad esporre nel 1954.<br />

Mostre personali: 1959 a Split, I960 a Zagreb, 1961 a<br />

Beograd. Partecipo alle mostre in patria e all'estero: Alessandria<br />

d'Egitto, I Biennale Mediterranea, 1955; Bruges,<br />

1958; Mexico, 1959; Parigi, Galerie Creuse, 1958; Antibes;<br />

New York, Guggenheim, I960; Germania occidentale; Ulm,<br />

Parigi, II Biennale, Rimini, Morgan's paint, Beograd, I Triennale,<br />

1961; Parigi, Museo d'Arte Moderna; Stockholm, India,<br />

Roma, 1962.<br />

Premi: 1955, Alessandria, I Biennale Mediterranea; 1959,<br />

Rijeka, Salon; I960, premio della cittä di Zagreb; 1961,<br />

Beograd, I Triennale; Rijeka, Salon.<br />

Risiede a Zagreb, Degenova 1/A.<br />

1 NATURA MORTA BRUNA, 1961, olio, cm. 98 x 120<br />

2 NATURA MORTA NERA, 1961, olio, cm. 79 x 123<br />

3 LE TRACCE DELL'UOMO, 1961, olio, cm. 92x118


17 - LJUBO IVANCIC - Natura morta brana - 1961 - olio


18 - LJUBO IVANCIC - Le tracce dell'uomo - 1961 - olio


JEVRIC OLGA


Scultrice. Nata a Beograd. Studio contemporaneamente alia<br />

Accademia di Mušica e all'Accademia di Belle Arti di Beograd.<br />

Viaggi di Studio: Parigi, Inghilterra, Italia, Grecia, Belgio,<br />

Polonia. Mostre personali: 1957 Beograd; 1959 Torino,<br />

Galleria Notizie; I960 Sremska Mitrovica; 1962 Londra,<br />

Gallery Drian. Partecipo alle mostre in patria e all'estero:<br />

Rijeka, Salon, 1954, 56, 59, 61; Roma; Milano; Parigi, I Mostra<br />

internazionale di scultura, 1956; Varsavia, 1957; Venezia,<br />

XXIX Biennale; Bruxelles, Expo 58; Parigi, Galerie Creuse;<br />

Middelheim, V Biennale, 1959; Padova, Mostra del Bronzetto,<br />

1959, 60; Antibes, I960; Wiesbaden; Essen; Londra, Tate<br />

Gallery; Alessandria d'Egitto, V Biennale; Beograd, I Triennale<br />

1961; Parigi, Museo d'Arte Moderna; Roma; Carrara,<br />

III Biennale; 1962.<br />

Premi: I960, premio per la scultura del giornale «Politika»,<br />

Beograd; 1961, premio per la scultura alia I Triennale di<br />

Beograd.<br />

Risiede a Beograd, Branicevska 8.<br />

1 PROPOSTA PER UN MONUMENTO, 1956-57, cemento e ferro, cm. 50<br />

2 COSTELLAZIONE, 1959, cemento e ferro, cm. 25<br />

3 PROPOSTA PER UN MONUMENTO, 1956-61, cemento e ferro, cm. 70


19 - OLGA JEVRIC - Pruposta per un monumento - 1956-57 - cemento e ferro


20 - OLGA JEVRIC - Costellazione - 1959 - cemenro e ferro


KONJOVIC MILAN


Pittore. Nato nel 1898 a Sombor, Vojvodina. Iniziö lo studio<br />

della pittura per breve tempo alTAccademia di Arte Figurativa<br />

a Praga, proseguendo poi, da solo, le proprie ricerche<br />

a Vienna. Entrö nel 1924 nello studio di Andree Lhote a<br />

Parigi. Visse a Parigi fino al 1932. Dopo il ritorno in patria<br />

vive a Sombor, dove assolve alle funzioni di Direttore del Civico<br />

Museo. Espone dal 1930.<br />

Quarantasette mcstre personali in patria e all'estero: Praga<br />

1928, 29; Parigi 1931, 32, 37; Budapest 1942; San Francisco<br />

1954, 61; Modena 1962. Partecipo a numerose mostre<br />

in patria e all'estero: Parigi, Salons «Des Escaliers» e «D'Art<br />

Indipendent », « Des Tuilleries e d'Automne », dal 1926 al<br />

1931, poi a Praga 1934; Parigi; Salonicco; Roma 1957;<br />

Bratislava; Praga; Varsavia; Mosca; Budapest; 1947; Bucarest<br />

1948; Washington; New York, 1954; Roma 1956;<br />

Milano; Varsavia; 1957; San Paolo; Alessandria d'Egitto;<br />

Parigi, Tappezzeria jugoslava; I960. In occasione del suo<br />

quarantennio di attivitä fu organizzata una mostra giubilare a<br />

Novi Sad 1958.<br />

Premi: 1950, premio di oittura del governo della Remibblica<br />

Pomokre di Serbia; 1962, grande premio per l'opera della<br />

vita, dal governo della Repubblica Popolare di Serbia.<br />

Risiede a Sombor, Gradski muzej.<br />

1 ESTATE INFOCATA, 1962, olio, cm. 97 x 73<br />

2 GRANO, 1962, olio, cm. 92 x 38<br />

3 PETALI DI ROSAJ 1962, olio, cm. 100 x 73


21 - MILAN KONJOVIC - Estate infuocata - 1962 - olio


22 - MILAN KÖNJOVIC - Petali di rosa - 1962 - olio


KULMER FERDINAND


Pittore. Nato nel 1925 a Cap Martin, Francia. Studio alia<br />

Accademia di Belle Arti a Budapest e a Zagreb. Dal 1950<br />

al 1956 fu collaboratore dello « Studio dei Maestri » di K.<br />

Hegedusic. Espone dal 1954. Mostra personale: Zagreb 1961.<br />

Partecipö a diverse mostre in patria e all'Estero: Zagreb.<br />

1954; Opatia 1955-56; Ljubljana; Erlangen; Praga; Bratislava;<br />

1957; Ljubljana; Parigi, Galerie Creuse; Stati Uniti<br />

d'America; 1959 Ljubljana; U.S.A.; Vienna; Graz; Londra,<br />

Tate Gallery; Beograd, I Triennale; Wiesbaden; Braunschweig;<br />

Aachen; Essen; Karlsruhe; 1961; Parigi, Museo d'Arte<br />

Moderna; Stockholm; Roma; 1962.<br />

Risiede a Zagreb, Jezuitski trg 1.<br />

1 QUADRO Rosso, 1959, olio, cm. 195 x 130<br />

2 GRANDE QUADRO SCURO, 1961, olio, cm. 162 x 130


23 - FERDINAND KULMER - Quadro rosso - 1959 - olio


24 - FERDINAND KULMER - Grande quadro scuro - 1961 - olio


MURTIC EDO


Pittore e incisore. Nato nel 1921 a Velika Pisanica, Croazia.<br />

Studio all'Accademia di Belle Arti a Zagreb. Viaggi di studio<br />

in Austria, Francia, Stati Uniti d'America, Canada, Germania,<br />

Belgio, Italia, Inghilterra. Membro del Gruppo « Marzo ».<br />

Espone dal 1945. Mostre personali: Praga 1945; Zagreb<br />

1947, 53, 54, 56, 59; Beograd 1953, 54, 60; Bruxelles 1955;<br />

Vienna 1957; Milano, Galleria Bergamini, 1959; Roma,<br />

Galleria La Medusa, I960; Ljubljana I960. Partecipo a numerose<br />

mostre in patria e all'estero: Mosca; Leningrado; Bratislava;<br />

1947; Praga; Varsavia; 1948; New York; Pittsburgh;<br />

Los Angeles; San Pedro; 1951-52; Tokio 1954; Milano;<br />

Roma; Varsavia; Erlangen; 1957; Venezia, XXIX Biennale;<br />

Pittsburgh, Esposizione Mondiale Carnegie; Antwerpen; 1958;<br />

Kassel, Documenta II; Parigi, Galerie Creuse; 1959; Wiesbaden;<br />

Brauschweig; Essen; Aachen; Karsruhe; Rimini, Morgan's<br />

paint; Londra, Tate Gallery; 1961; Parigi, Museo d'Arte<br />

Moderna; Stockholm; India; Roma; 1962.<br />

Premi: 1948, premio per la pittura della cittä di Zagreb; 1961,<br />

medaglia d'oro del «Morgan's paint» di Rimini; 1961, premio<br />

per la pittura alia I Triennale di Beograd.<br />

Risiede a Zagreb, Mlinarska 41.<br />

1 TRITTICO I, 1962, olio, cm. 130 x 162<br />

2 TRITTICO II, 1962, olio, cm. 130 x 162<br />

3 TRITTICO III, 1962, olio, cm. 130 x 162


25 - EDO MURTIC - Trittico II - 1962 - olio


26 - EDO MURTIC - Trittico III - 1962 - olio


PAVLOVIC ZORAN


Pittore. Nato nel 1932 a Skoplje, Macedonia. Studio, a Beograd,<br />

contemporaneamente storia dell'arte all'Universita e<br />

pittura all'Accademia di Belle Arti. Espone dal 1959- Mostre<br />

personali: a Novi Sad e Sremska Mitrovica I960; a Beograd<br />

I96I. Partecipö a varie mostre in patria: Beograd, Salone di<br />

Ottobre, I960, 61; Rijeka, Biennale dei giovani, I960; Beograd,<br />

I Triennale, 1961. Con questa mostra a Venezia espone<br />

per la prima volta all'estero. E anche critico d'arte.<br />

Risiede a Beograd, 29 Novembre 31.<br />

1 IN ONORE DI GEORGES MATHIEU, 1961, olio-collage, cm. 140 x 150<br />

2 L'INSUBORDINAZIONE DEL SEGNO, 1962, olio-collage, cm. 135 x 100<br />

3 COMPOSIZIONE « IN ABSTRACTO », 1962, olio-collage, cm. 60 x 100


27 - ZORAN PAVLOVIC - In onore di Georges Matbieu - 1961 - olio e collage


28 - ZORAN PAVLOVIC - Composizione « in abstracto » - 1962 - olio e collage


PETLEVSKI ORDAN


Pittore e incisore. Nato nel 1930 a Prilep, Macedonia. Studio<br />

all'Accademia di Arti Decorative di Zagreb, lavorando successivamente<br />

nello « Studio dei Maestri » di Krsto Hegedusic a<br />

Zagreb. Viaggi di studio in Francia e Italia. Espone dal 1956.<br />

Membro del Gruppo di «Marzo». Mostra personale: Parigi,<br />

Galerie La Cloche, 1961. Partecipö a numerose mostre in patria<br />

e all'estero: Opatia 1956; Ljubljana; Opatia; Grenchen; 1957;<br />

Zagreb; Mexico City; Parigi, I Biennale; Venezia; Torino;<br />

1959; Roma; Milano; Nizza; Lugano, Bianco e nero; Tokio,<br />

Antwerpen; I960; Inghilterra 1959-60; Schafensburg; Wiesbaden;<br />

Braunschweig; Essen; Aachen; Karlsruhe; London,<br />

Tate Gallery; Lausanne, Galerie Kasper; Ljubljana, IV Biennale;<br />

Beograd, I Triennale; Parigi, II Biennale; 1961; Parigi,<br />

Museo d'Arte Moderna; Stockholm; Roma; 1962.<br />

Premi: 1959, premio nazionale alia III Biennale Internazionale<br />

della grafica a Ljubljana; 1961, premio per la pittura<br />

a Parigi, I Biennale; 1961, premio per la pittura a Beograd,<br />

I Triennale; 1961, premio per la pittura a Rijeka, Salon 61.<br />

1 PIANTE FOSSILI, 1961, china, cm. 100 x 70<br />

2 FORME MORBOSE, 1961, china, cm. 100 x 70<br />

3 VISIONE NERA, 1961, china, cm. 100 x 70<br />

4 VECCHIE ANNOTAZIONI, 1961, china, cm. 100x70<br />

5 VECCHIA ANNOTAZIONE I, 1961, china, cm. 100 x 70<br />

6 VECCHIA ANNOTAZIONE II, 1961, china, cm. 100 x 70


29 - ORDAN PETLEVSKI - Visiotie nera - 1961 - china


30 - ORDAN PETLEVSKI - Vecchie annotazioni - 1961 - china


PETROVIC ZORAN


Pittore e scultore. Nato nel 1921 a Sakule, Vojvodina. Studio<br />

all'Accademia di Belle Arti di Beograd. Fu membro del<br />

Gruppo degli « Indipendenti » e del Gruppo di « Dicembre ».<br />

Viaggi di studio in Italia, Francia, Inghilterra. Mostre personali:<br />

Beograd 1953, 55, 56, 58, 62; Novi Sad 1955, 56, 59;<br />

Zrenjanin 1955, 59; Paris 1956; Pancevo 1957; Subodica<br />

I960; Ljubljana 1961; Venezia, Galleria II Canale, 1962.<br />

Partecipö a diverse mostre in patria e all'estero: Alessandria<br />

d'Egitto, III Biennale, 1957; Praga; Varsavia; 1958; Parigi,<br />

Galerie Creuse; Stati Uniti d'America; 1959; Antibes; Canada;<br />

I960; Londra, Tate Gallery; Wiesbaden; Braunschweig;<br />

Essen; Aachen; Karlsruhe; Rimini; San Paolo; 1961; Paris,<br />

Museo d'Arte Moderna; Stockholm; India; Roma; 1962.<br />

Attualmente professore all'Accademia di Belle Arti a Beograd.<br />

Premi: 1959, premio di pittura « Salon 59 » a Rijeka; I960,<br />

premio alia memoria di Nadezda Pterovic a Cacak; 1961,<br />

premio «Leiner » alia VI Biennale di San Paolo; 1962,<br />

premio per il disegno della Repubblica Popolare di Serbia.<br />

Risiede a Beograd, Knez Danilova 1.<br />

1 iL CAVALIERE DELLAPOCALISSE, 1961, metallo, cm. 48 x 48<br />

2 FIGURA CON UCCELLO, 1961, metallo, cm. 52 x 47 (Proprietä della<br />

Galleria d'Arte Moderna di Beograd)<br />

3 COMPOSIZIONE, 1962, china, cm. 100 x 70


31 - ZORAN PETROVIC - // cavaliere deil'Apocalisse - 1961 - metallo


32 - ZORAN PETROVIC - Figura con uccello - 1961 - metallo


POPOVIC MICA


Pittore. Nato nel 1923 a Loznica, Serbia. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti di Beograd. Dopo il 1950 visse spesso a<br />

Parigi. Espone dal 1949- Mostre personali: Beograd 1950,<br />

52, 55, 60; Zagreb 1955; Parigi 1952, 53, 57; Haag; Mannheim;<br />

1956. Partecipö alle piü importanti mostre in patria<br />

e all'estero: München I960; Beograd, Salone d'Ottobre, I<br />

Triennale; Londra, Tate Gallery; 1961; Parigi, Museo d'Arte<br />

Moderna; India; Stockholm; Alessandria d'Egitto, IV Biennale;<br />

Roma; 1962. Con diversi gruppi di artisti francesi partecipö<br />

a varie mostre in Germania, Francia, Olanda, e<br />

Austria.<br />

Premi: 1961, Premio d'Ottobre della cittä di Beograd.<br />

Risiede a Beograd, Sajmište 28.<br />

1 LUCE COMUNE, 1959, olio, cm. 131 x 200<br />

2 COMPOSIZIONE I, I960, olio, cm. 106 x 161<br />

3 COMPOSIZIONE, 1961, olio, cm. 65 x 96


33 - MICA POPOVIC - Luce comune - 1959 - olio


34 - MICA POPOVIC - Composizione I - I960 - olio


PRIČA ZLATKO


Pittore e incisore. Nato nel 1916 a Pecuh, Ungheria. Studio<br />

pittura all'Accademia di Belle Arti di Zagreb. Viaggi di Studio<br />

in India, Inghilterra, Francia, Italia. Espone dal 1941. Mostre<br />

personali: Zagreb 1941, 52, 55, 56, 59, 61; Beograd 1952,<br />

55, 60; Nuova Delhi 1952; Rio de Janeiro, Museo Educacion;<br />

San Paolo, Museo d'Arte Moderna; 1954; Sarajevo,<br />

1955; Venezia, Galleria del Cavallino, 1956; London, Gallery<br />

One; Vienna, Galeire Wurtle; 1957; Ljubljana, Suttgart,<br />

Galerie Behr; 1959; Dusseldorf, Galerie Mahlkasten; Ancona,<br />

Castelnuovo; I960; Ljubljana 1962. Partecipo alle piü<br />

significative rassegne in patria e all'estero; Mosca; Leningrado;<br />

Bratislava; 1947; Praga; Varsavia; 1948; Venezia, XXVII<br />

Biennale, 1954; Cincinnati; New York; 1955; Erlangen;<br />

Brighton; Alessandria d'Egitto; 1957; Antwerpen; Lugano,<br />

1958; Mexico; Leningrado; Mosca; Venezia; Torino; 1959;<br />

Tokio; Milano; I960; Wiesbaden; Essen; Aachen; Braunschweig;<br />

Karlsruhe; Vienna; Londra, Tate Gallery; 1961; Paris,<br />

Museo d'Arte Moderna; Stockholm; India; 1962.<br />

Premi: 1948 e 49, secondo premio per la pittura del Comitato<br />

per la cultura e I'arte della Repubblica Popolare Federativa<br />

Jugoslava; 1958, premio « Bianco e Nero » a Lugano; 1959,<br />

premio nazionale alia III Mostra Internazionale d'arte grafica<br />

a Ljubljana; 1962, premio per la pittura della cittä di<br />

Zagreb.<br />

Risiede a Zagreb, Lopasiceva 3.<br />

1 AGGLOMERAZIONE IN Rosso, 1962, olio, cm. 79 x 146<br />

2 GRANDE NUCLEO BIANCO, 1962, olio, cm. 79 x 146<br />

3 TRONCO, 1962, olio, cm. 79 x 130


35 - ZLATKO PRIČA - Agglomerazione in rosso - 1962 - olio


36 - ZLATKO PRIČA - Tronco - 1962 - olio


RABUZIN IVAN


Pittore autodidatta. Nato nel 1919 nel villaggio di Kljuc, in<br />

Croazia. Lavorava come falegname. Cominciö a dipingere<br />

nel 1948 osservando e contemplando la natura. Mostre personali:<br />

Zagreb I960, 61. Espone con gruppi di artisti legati<br />

ad un'arte ingenua e primitiva, a Dubrovnik, San Paolo,<br />

Londra, Ulm, Rio de Janeiro.<br />

Risiede a Selo Kljuc, z. P. Novi Marof.<br />

1 ZAGORJE, I960, olio, cm. 62x71 (proprietä privata)<br />

2 RIJEKA (Fiume), I960, olio, cm. 53 x 85 (proprietä privata)<br />

3 II MIO LUOGO NATALE, 1961, olio, cm. 90 x 100 (proprietä privata)


37 - IVAN RABUZIN - Zagorje - I960 - olio


38 - IVAN RABUZIN - // mio luogo natale - 1961 - olio


SAMUROVIC SVETOZAR


Pittore. Nato nel 1928 a Bijeljina, Bosnia. Studio giurisprudenza<br />

all'Universitä di Beograd. Autodidatta in pittura.<br />

Espone dal 1956. Mostre personali: Beograd 1956, 62. Partecipö<br />

a varie mostre in patria e all'estero col Gruppo « Mediala<br />

» : Salone d'Ottobre, I Triennale a Beograd I960, 61; a<br />

Rijeka 1961; in Polonia 1958; Parigi, II Biennale, 1961.<br />

Risiede a Beograd, Kavadarska 16.<br />

1 SANANA ADA, 1961, olio-tempera, cm. 27 x 22<br />

2 RASKA VLASTELINKA, 1961, olio-tempera, cm. 41 x 27 (proprietä<br />

del comune belgradese della Zvezdara)<br />

3 DAvANTI AGLi SCALINI, olio-tempera, cm. 46 x 55


39 - SVETOZAR SAMUROVIC - Sanana Ada - 1961 - olio c tempera


40 - SVETOZAR SAMUROVIC - Raska Vlastelinka - 1961 - olio e tempera


SKURJENI MATIJA


Pittore autodidatta. Nato nel 1898 nel villaggio di Veternica,<br />

in Croazia. Lavorö inizialmente come pittore di stanze. Iniziö<br />

la propria attivitä artistica nel 1924. Dal 1945 al 1949 partecipo<br />

ad un corso di pittura per operai - amatori d'arte. Mostre<br />

personali: Zagreb 1958; Beograd I960; Split 1961.<br />

Espone con numerosi gruppi d'artisti Jugoslavi a Beograd;<br />

Ljubljana; Skoplje; 1957; Ljubljana; Bologna; 1958; Zagreb;<br />

Rijeka; Varsavia; Praga; Brno; Budapest; 1959; Dubrovnik;<br />

Split; Rijeka; San Paolo; München; Roma; I960; Londra;<br />

Baden-Baden; Hannover; Frankfurt; Rio de Janeiro; Ulm;<br />

Basel; 1961; Helsinki 1962.<br />

Risiede a Zapresic, Marsala Tita 83, Kod Zagreba.<br />

1 GARA INFANTILE, I960, olio, cm. 60 x 75 (proprietä privata)<br />

2 PARCO, I96I, olio, cm. 60x90 (proprietä privata)<br />

3 FIOR, 1962, olio, cm. 150 x 100


41 - MATIJA SKURJENI - Gara infantile - I960 - olio


42 - MATIJA SKURJENI - Parco - 1961 - olio


SRBINOVIC MLADEN


Pittore e incisore. Nato nel 1925 a Susica, Macedonia. Dal<br />

1930 vive a Belgrado dove nel 1950 ha terminato gli studi<br />

presso l'Accademia di Belle Arti. Attualmente e docente<br />

presso la stessa Accademia. Espone dal 1951. Viaggi di studio<br />

in Italia, Francia, Inghilterra e Polonia. Mostre personali a<br />

Beograd 1955, 1956, 1957, I960, 1961; a Zagreb 1959; a<br />

Novi Sad 1955. Ha esposto in Patria e all'Estero: Venezia,<br />

XXVII Biennale; Cincinnati 1954; Alessandria, I Biennale<br />

1955; Lugano « Bianco e nero »; Londra; 1956; Bruges;<br />

Praga; Bratislava; Varsavia; Bruxelles, Expo 58; 1958; a<br />

Nuova York, Guggenheim 1958 e I960; a Tokio 1959;<br />

Antibes; Londra, Tate Gallery; Sao Paolo, VI Biennale; Rimini,<br />

Morgan's Paint; Parigi, Museo d'Arte Moderna; Stockholm;<br />

India; Roma; Venezia, XXXI Biennale; 1962.<br />

Premi: 1958, premio d'ottobre della cittä di Beograd; I960,<br />

premio della mostra d'arte grafica a Zagreb; I960, premio in<br />

memoria de Nadezda Petrovic a Cacak; 1961, premio di pittura<br />

alia I Triennale di Beograd; Premio di pittura alia II<br />

Biennale di Alessandria; Premio acquisto alia IV Biennale di<br />

Sao Paolo.<br />

Risiede a Beograd, Knez Mihajlova 42.<br />

1 GESTO INTIMO 11, i960, olio, cm. 93 x 39<br />

2 ORFEO E EURIDICE, 1961, olio, cm. 184 x 145


43 - MLADEN SRBINÜVIC - Gesto intimo II - I960 - olio


44 - MLADEN SRBINOVIC - Orfeo e Euridice - 1961 - olio


STUPICA GABRIJEL


Pittore. Nato nel 1913 a Drazgose, Slovenia. Studio all'Accademia<br />

di Belle Arti di Zagreb, dove espose per la prima<br />

volta nel 1939- Viaggi di studio in Italia, Spagna, Francia,<br />

Cecoslovacchia. Mostre personali: Zagreb e Beograd 1962.<br />

Partecipö a varie mostre in patria e all'estero: Ljubljana; Zagreb;<br />

Beograd; Dubrovnik; Rijeka (numerose volte); Mosca;<br />

Leningrado; Krakov; Bratislava; Budapest; 1947; Venezia,<br />

Biennale, 1952; Parigi; New York, Guggenheim; Varsavia;<br />

Tokio; 1957; Venezia, XXIX Biennale; Pistoia; Livorno;<br />

Bruxelles; 1958; Stati Uniti d'America 1959, 60; Kassel,<br />

Documenta II; Washington; 1959; New York, Guggenheim,<br />

I960; Londra, Tate Gallery, 1961; Parigi, Museo d'Arte Moderna;<br />

Stockholm; Roma; 1962. Attualmente e professore<br />

all'Accademia di Belle Arti a Ljubljana.<br />

Premi: 1948, 50, 57, premio Presern a Ljubljana; 1956,<br />

premio « Salon 56 » a Rijeka; I960, premio nazionale « Guggenheim<br />

»; I96I, medaglia d'oro alia I Triennale di Beograd.<br />

Risiede a Ljubljana, Svabiceva 17.<br />

1 AUTORITRATTO, 1959, tempera, cm. 76 x 63 (proprietä della Galleria<br />

della Casa dell'EPJ)<br />

2 PICCOLA FLORA, 1961, tempera, cm. 70 x 100 (proprietä della<br />

Galleria d'Arte Contemporanea di Zagreb)<br />

3 TAVOLO, 1961, tempera, cm. 136 x 139 (proprietä della Galleria<br />

dArte Contemporanea di Zagreb)


45 - GABRIJRL STUPICA - Piccola Flora - 1961 - tempera


46 - GABRIJEI. STUPICA - Tavolo - 1961 - tempera


SUSTARSIC MARKO


Pittore. Nato nel 1927 a Cerknica, Slovenia. Studio all'Accademia<br />

delle Belle Arti a Ljubljana. Espone dal 1953. Partecipo<br />

alle mostre in patria e all'estero: Rijeka; Ljubljana; Zagreb;<br />

Beograd; Sarajevo; Skoplje; 1954, 56, 59, 61; Roma<br />

1956; Milano; Varsavia; 1957; Praga; Bratislava; Haag;<br />

1958; Parigi, Galerie Creuse, 1959; Cairo; Tokio; I960;<br />

Parigi, II Biennale, 1961; Parigi, Museo d'Arte Moderna;<br />

Stockholm; Alessandria d'Egitto, IV Biennale; Roma; 1962.<br />

Premi: 1961, premio di pittura « Salon 61 » a Rijeka, premio<br />

per la pittura alia II Biennale di Parigi, premio per la<br />

pittura alia mostra « Lotta per la liberazione nazionale nelle<br />

opere degli artisti jugoslavi ».<br />

Risiede a Ljubljana, Saranoviceva 14.<br />

1 TRE CASE IN FESTA, I960, olio, cm. 131 x 90<br />

2 NATURA MORTA, I960, olio, cm. 131x90<br />

3 INTERNO Rosso, I960, olio, cm. 65 x 98 (proprietä privata)


47 - MARKO SUSTARSIC - Tre case in jesta - I960 - olio


48 - MARKO SUSTARSIC - Natura morta - I960 - olio


VELICKOVIC VLADIMIR


Pittore e architetto. Nato nel 1935 a Beograd. Studio Architettura<br />

e si laureö presso l'Universita di Beograd. Autodidatta<br />

per quanto riguarda la pittura. Espone dal 1951. Attualmente<br />

collaboratore dello « Studio dei Maestri » di K. Hegedusic a<br />

Zagreb. Partecipö a numerose mostre in patria e all'estero:<br />

a Rijeka 1961 e 62; Beograd, Salone d'Ottobre 1961, 62 e<br />

I Triennale 1961; Slovengradec 1962; Parigi, II Biennale,<br />

1961.<br />

Premi: I960, premio per il progetto architettonico ed urbanistico<br />

della cittä di Smederevo; 1962, premio per la pittura<br />

alia II Biennale dei giovani a Rijeka.<br />

Risiede a Zagreb, Zamenhofova bb.<br />

1 SPAURACCHio, 1961, olio, cm. 175 x 135 (proprieta della Galleria<br />

della Časa dell'EPJ, Beograd)<br />

2 CASAMATTA ABBANDONATA, 1962, olio-tempera, cm. 200 x 135<br />

3 POLIGONO, 1962, olio-tempera, cm. 130 x 190


49 - VLADIMIR VELICKOVIC - Spauracchio - 1961 - olio


50 - VLADIMIR VELICKOVIC - Poligona - 1962 - olio e tempera

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