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IN ITALIA GLI STESSI FREQUENTATORI<br />
DELLE TRANS SONO I DETRATTORI DEL GIORNO<br />
DOPO: UN MORALISMO A DOPPIO BINARIO<br />
che posseggono il segreto per affermarsi e primeggiare nella<br />
società o<strong>di</strong>erna. Poi, ci sono gli anatemi della Chiesa cattolica:<br />
anziché pensare alle anime dei suoi fedeli, si occupa solo<br />
dei loro corpi trattandoli come una porta per l’inferno. Che<br />
strano, Gesù non si è mai accanito contro Sodoma, Benedetto<br />
XVI sì.<br />
Insomma, vige la massima confusione. Riporta or<strong>di</strong>ne nella<br />
materia, e invita a una riflessione matura e libera da ogni<br />
pregiu<strong>di</strong>zio, l’ottima analisi – rafforzata da teorie, storie e<br />
testimonianze - <strong>di</strong> Gianfranco Meneo, docente foggiano<br />
trentasettenne, contenuta in Transgender: le sessualità<br />
<strong>di</strong>sobbe<strong>di</strong>enti (Palomar, 2011, 178 pagine, euro 15).<br />
Disobbe<strong>di</strong>enti perché sfuggono al duopolio maschio/femmina,<br />
fiocco rosa e fiocco azzurro, <strong>di</strong>mostrando come la sessualità<br />
umana sia un caleidoscopio inarrestabile <strong>di</strong> sfumature. Questo,<br />
in realtà, lo nega solo chi teme il confronto con la propria<br />
identità e si rifugia nel concetto <strong>di</strong> “natura” (ignorando che,<br />
in natura, oltre 1500 specie animali hanno inclinazioni omosessuali,<br />
persino i bisonti non sfuggono a questa regola, e<br />
questo fa vacillare tutta una serie <strong>di</strong> convinzioni e paragoni),<br />
e recinta col filo spinato i confini della sua identità:<br />
l’atteggiamento tipico <strong>di</strong> chi teme il confronto con l’altro.<br />
Recentemente, il tema trans - seppure declinato<br />
nell'unica accezione conosciuta dai me<strong>di</strong>a, ovvero quella<br />
della prostituzione - ha vissuto una notevole esposizione<br />
dopo il caso Marrazzo. Inevitabilmente,<br />
nell'opinione pubblica si è consolidata la convinzione<br />
che trans equivale, unicamente, a prostituzione.<br />
Gli scandali sessuali eterosessuali che stanno dominando la<br />
scena politica del nostro Paese non hanno comportato le<br />
<strong>di</strong>missioni <strong>di</strong> nessuno. Anzi, sembra quasi che questo modo<br />
<strong>di</strong> essere escort, che poi altro non è che <strong>di</strong>re: “sono una<br />
puttana”, sia motivo <strong>di</strong> orgoglio anche se parliamo <strong>di</strong> signori<br />
attempati e <strong>di</strong> ragazze giovanissime, forse minorenni. Mi<br />
sembra <strong>di</strong> ascoltare le chiacchiere da bar <strong>di</strong> paese, quei<br />
luoghi dove puoi sentire frasi del tipo: “meglio amare le<br />
belle ragazze che essere gay”. Purtroppo sono frasi ostentate<br />
da palchi importanti della politica. Ecco, invece, che la vicenda<br />
trans che ha coinvolto l’ex Governatore della Regione Lazio<br />
si è tradotta in <strong>di</strong>missioni. Questo è un punto <strong>di</strong> forza. Solo<br />
una società patriarcale può concepire assoluzioni e condanne<br />
del genere. Ma il calendario reca la scritta 2011, però. E<br />
questo è triste. Il transgender vive una con<strong>di</strong>zione in cui non<br />
è più sufficiente il mero riconoscimento culturale. In definitiva,<br />
se io accetto il trans ma gli impe<strong>di</strong>sco la possibilità <strong>di</strong> accedere<br />
a un posto <strong>di</strong> lavoro, e quin<strong>di</strong> nego un riconoscimento economico,<br />
cosa avverrà Esattamente ciò che abbiamo sotto<br />
gli occhi e dunque l’equazione trans uguale prostituzione.<br />
Le trasmissioni televisive, mosse da una finalità politica,<br />
hanno evidenziato un mondo in cui è semplice fare demagogia,<br />
ma in realtà chi è <strong>di</strong>sposto a offrire un posto <strong>di</strong> lavoro<br />
a una persona transgender<br />
i: www.e<strong>di</strong>zioni-palomar.it<br />
È innegabile che, al giorno d'oggi, esiste una notevole<br />
confusione a proposito <strong>di</strong> questi territori, una sorta <strong>di</strong><br />
cattiva educazione sentimentale…<br />
Credo che più che <strong>di</strong> confusione si possa parlare <strong>di</strong> ipocrisia.<br />
È innegabile che ci sia una grande ricerca dell’approccio con<br />
trans o, comunque, dell’omosessualità. Il problema è che gli<br />
stessi frequentatori sono i detrattori del giorno dopo, un<br />
moralismo a doppio binario. Tutto questo è soffocante soprattutto<br />
per chi, più giovane, forma la propria coscienza in<br />
questa orda <strong>di</strong> messaggi contrad<strong>di</strong>ttori.<br />
Perché, nella nostra società, c'è questa ossessione che<br />
porta la maggior parte delle persone a incasellare le<br />
sessualità in pochi spazi predefiniti Da cosa nasce<br />
questa tendenza<br />
Si può sintetizzare nella parola “eteronormatività”. Un legame<br />
a volte eccessivo con la religione impe<strong>di</strong>sce al nostro Paese<br />
<strong>di</strong> venir fuori da logiche stereotipate per cui si negano <strong>di</strong>ritti<br />
a coppie conviventi, <strong>di</strong> fatto, anche eterosessuali, per impe<strong>di</strong>re<br />
che le unioni civili omosessuali giungano a compimento. La<br />
Costituzione americana parla <strong>di</strong> ricerca della felicità. Nel<br />
nostro Paese, invece, si decide <strong>di</strong> impe<strong>di</strong>re ad alcuni esseri<br />
umani semplicemente <strong>di</strong> vivere. Eppure siamo il Paese degli<br />
scandali sessuali, della figura dell’uomo conquistatore <strong>di</strong><br />
trofei femminili degno <strong>di</strong> applausi e riconoscimento.<br />
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