pubblicazione - Comune di Lodi Vecchio

Nel 1678 i mattoni intrisi di sangue furono trasportati a Lodi nella Chiesa di S. Nabore e Felice.
Nel 1786 soppressa questa Chiesa, i mattoni furono collocati in quella di Santa Maria Del Sole, dalla
quale furono tolti nel 1910.
Nel 1836 il Prevosto di Lodi Vecchio Don Giuseppe Rossi, in ringraziamento ai Santi martiri per la cessazione
del colera che aveva colpito il paese provocando settanta vittime, fece restaurare la Cappella e sistemare
il dipinto (l’originario è assai vecchio 1602). Il restauro fu eseguito dal pittore P. Ferrabini, l’affresco
rappresenta l’atto del boia, mascherato, mentre si appresta a decapitare uno dei due santi mentre l’altro
giace già decollato a terra.
Nei tempi passati era sentita la devozione della gente verso i Martiri, molto venerati nella loro Cappella. Il
Remitale nel suo libro “Esemplari domestici di santità”, scritto nel 1741, racconta che ancora al suo tempo
il clero e il popolo ogni anno per tre volte si portavano processionalmente alla Cappella. La si portavano
pure a pregare quanti erano afflitti da febbri malariche, ritornandovi digiuni per tre giorni consecutivi. “in
autunno, narra ancora questo autore, si vedono squadre di contadini, debilitati dai pesanti lavori della
stagione estiva, andare e venire per le loro devozioni ai Santi Martiri a chiedere sollievo per i loro mali”.
L’ultimo restauro lo fece eseguire nel 1957 la Banca S.S. Nabore e Felice per festeggiare il suo 50° anniversario
di fondazione.
Fino a quando durò la “Banca S.S. Nabore e Felice” questa onorava i suoi Santi titolari con la celebrazione
di una Messa solenne nel mese di Settembre. Ora tale celebrazione è curata dalla Parrocchia.
Don Pasquale Pozzoli
“Spigolature d’Archivio”
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