LINEE GUIDA per il sistema di controllo della lavorazione ... - ANSFER
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<strong>ANSFER</strong><br />
23 settembre 2009 rev.01/2009<br />
tutti i produttori ut<strong>il</strong>izzati. Per i presagomati ottenuti da rotoli i prelievi vanno effettuati, <strong>per</strong><br />
quanto possib<strong>il</strong>e, in modo da ricoprire tutte le macchine <strong>di</strong> raddrizzatura ut<strong>il</strong>izzate.<br />
In aggiunta a quanto sopra deve essere eseguita almeno una prova mens<strong>il</strong>e <strong>per</strong><br />
impianto <strong>per</strong> determinare la nervatura dopo la raddrizzatura, secondo <strong>il</strong> metodo geometrico<br />
<strong>di</strong> cui alla seconda parte del punto 11.3.2.10.5. <strong>della</strong> Norma.<br />
Tipo <strong>di</strong> prova<br />
Prova <strong>di</strong> trazione secondo UNI EN ISO<br />
15630-1, par. 5. Per acciai deformati a<br />
freddo, ivi compresi i rotoli, le proprietà<br />
meccaniche sono determinate su provette<br />
mantenute <strong>per</strong> 60 minuti a 100 ± 10°C e<br />
successivamente raffreddate in aria calma<br />
a tem<strong>per</strong>atura ambiente.<br />
Prova <strong>di</strong> piegamento/raddrizzamento alla<br />
tem<strong>per</strong>atura <strong>di</strong> 20 + 5°C piegando la<br />
provetta a 90°, mantenendola poi <strong>per</strong> 30<br />
minuti a 100 ± 10°C e procedendo, dopo<br />
raffreddamento in aria, al parziale<br />
raddrizzamento <strong>per</strong> almeno 20°.<br />
Determinazione dell’area relativa <strong>della</strong><br />
nervatura f r secondo UNI EN ISO 15630-1,<br />
par. 6 a)<br />
Tabella 5: Prove da eseguire su ogni campione <strong>di</strong> presagomato<br />
Caratteristica<br />
Limite <strong>di</strong> accettazione<br />
B450C<br />
Tensione <strong>di</strong> snervamento (f y) in<br />
N/mm 2 425 ≤ f y ≤ 572<br />
Allungamento totale al carico<br />
massimo A gt in %<br />
Rapporto tensione <strong>di</strong><br />
rottura/tensione <strong>di</strong> snervamento<br />
f t/f y<br />
Piegamento/raddrizzamento<br />
Area relativa <strong>della</strong> nervatura f r<br />
oppure f p<br />
B450A<br />
≥ 6,0 ≥ 2,0<br />
1,13≤ f t/f y≤ 1,37 ≥ 1,03<br />
Assenza <strong>di</strong> cricche<br />
≥ 0,035 <strong>per</strong> 5 ≤ ∅ ≤ 6 mm<br />
≥ 0,040 <strong>per</strong> 6 < ∅ ≤ 12 mm<br />
≥ 0,056 <strong>per</strong> ∅ > 12 mm<br />
Le prove in<strong>di</strong>cate nella Tabella 5 devono essere eseguite presso Laboratori<br />
qualificati 3 .<br />
Il Direttore Tecnico deve curare la registrazione dei risultati delle prove su un<br />
apposito registro, <strong>di</strong> cui deve essere consentita la visione a chiunque ne abbia titolo<br />
(Direttore Lavori).<br />
Inoltre, <strong>il</strong> Centro <strong>di</strong> Trasformazione deve adottare una procedura che definisca le<br />
modalità <strong>di</strong> gestione delle prove <strong>di</strong> prodotto, con particolare riferimento ai seguenti aspetti:<br />
• i documenti <strong>di</strong> domanda al Laboratorio <strong>per</strong> l’esecuzione delle prove, completi dei<br />
dati <strong>di</strong> identificazione del prodotto, che dovranno essere sottoscritti dal<br />
responsab<strong>il</strong>e tecnico;<br />
• i criteri e le modalità d’invio dei campioni, compresa la loro identificazione <strong>per</strong> data<br />
o <strong>per</strong>iodo <strong>di</strong> produzione oltre che <strong>per</strong> acciaieria <strong>di</strong> provenienza;<br />
• la registrazione dei risultati delle prove; le modalità <strong>di</strong> gestione dei certificati dei<br />
Laboratori ed <strong>il</strong> trattamento delle eventuali non conformità.<br />
4.6 Identificazione e rintracciab<strong>il</strong>ità<br />
Il Centro <strong>di</strong> Trasformazione deve stab<strong>il</strong>ire e mantenere attive procedure che<br />
assicurano la rintracciab<strong>il</strong>ità dei presagomati finiti partendo dalla documentazione <strong>di</strong> origine.<br />
Inoltre, ogni collo <strong>di</strong> presagomati deve essere identificato con un cartellino riportante:<br />
• Il nome o marchio dell’Azienda e l’identificazione del Centro <strong>di</strong><br />
Trasformazione cui all’Attestato <strong>di</strong> avvenuta <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> attività<br />
r<strong>il</strong>asciato dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Su<strong>per</strong>iore dei Lavori<br />
Pubblici.<br />
3 Per laboratori qualificati si intendono quelli ab<strong>il</strong>itato secondo l’articolo 59 del DPR n. 380/2001.<br />
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