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I PRESIDENTI - ance verona

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I <strong>PRESIDENTI</strong>Incontro al Collegio - 5 Presidenti a confronto - Passato e Presente


82ING. GIUSEPPE VOI(1946-1988)Parlare dell’ingegner Giuseppe Voi vuol dire entraredirettamente nella storia stessa del Collegio CostruttoriEdili di Verona.Fondatore, nel 1946, e presidente del Collegio per ben 42anni, è stato l’anima instancabile della sua attività e dellasua crescita, e va considerato a buon diritto come uno deimaggiori protagonisti in assoluto sia della vita economica,che di quella sociale e politica della città in uno deimomenti più delicati e significativi di tutta la sua storia.L’ingegner Giuseppe Voi era nato a Villimpenta, in provinciadi Mantova, nel 1909, ma si era presto trasferitoa Verona dove iniziò giovanissimo la sua attivitàimprenditoriale.Nel 1945, non appena terminata la sconvolgente guerramondiale, al fianco di Giuseppe Partengo, fu tra i fondatoridell’Unione Industriali (poi AssociazioneIndustriali) scaligera.L’anno successivo, a seguito del distacco degli imprenditoriedili dall’Unione, fu tra i fondatori del CollegioCostruttori Edili, assieme al cavalier Guglielmo Roncari,a Umberto Faccioli, al cav. Fr<strong>ance</strong>sco Ferlini, e al dottorGianfranco Milani.Concordemente, proprio l’ingegner Voi venne presceltoquale presidente della neonata associazione.La carica gli venne rinnovata con assoluta fiducia, bienniodopo biennio, fino al 1988, quando fu lui stesso adannunciare che riteneva giunta l’ora della svolta, lasciandoa più giovani membri l’onore e l’onere della carica.Come ebbe a dire il suo successore, geom. NazzarenoBellè, al momento del cambio della guardia, “l’ingegnerVoi è stato il fondatore e l’intrepido Presidente-Conduttoreper quarantadue anni di questo Collegio. Ha superato imomenti difficili della ricostruzione, ha guidato gliimprenditori edili nella ripresa di un’immagine che troppospesso era invece considerata a livello meramente speculativo,ha consegnato al successore un’Associazione concentinaia di associati, con una sede adeguata, e rimanendonell’animo di tutti gli iscritti come vigile e paterna guida”.E ancora, dopo la sua scomparsa, lo stesso geom. Bellè


83lo ricordò dicendo fra l’altro che “La sua vita è qui oratutta davanti a noi a testimoniarci quanto preziosa siastata la presenza di chi ha sempre saputo porsi in primapersona più per le responsabilità di guida che per l’eserciziodi un’autorità”.L’ingegnere Giuseppe Voi fu aperto alle novità che arrivavanotumultuosamente nel corso di quegli anni da ogniparte d’Italia, ben al di fuori dei confini di Verona, e partecipòanche alla fondazione dell’ANCE, l’AssociazioneNazionale dei Costruttori Edili, e dell’Unione Costruttoridel Veneto.Da imprenditore amante della sua città, fu poi attentissimoalla vita pubblica, e negli anni più significativi dellaricostruzione e del rilancio, fu anche assessore comunaleai Lavori Pubblici nella giunta guidata dal sindacoGiovanni Uberti, dal 1951 al 1955.L’ingegner Giuseppe Voi si spense il 12 dicembre 1994.A lui è dedicata la sala conferenze della sede delCollegio Costruttori, dove una targa in bronzo lo ricordacome esempio luminoso per tutti i soci.Consiglio direttivodel 15 dicembre 1986


GEOM. NAZZARENO BELLÈ(1988-1994)Il geom. Nazzareno Bellè è l’uomo che raccoglie iltestimone della presidenza dopo il lunghissimo mandatodell’ingegner Voi, durato per ben 42 anni.E Bellè riesce a compiere il piccolo miracolo di garantireil necessario adeguamento all’interno di una solidissimacontinuità con il suo predecessore.Nato a Verona il 5 ottobre 1935, sposato con tre figli(Caterina, Guido e Damiano), ha iniziato giovanissimoa lavorare nell’azienda paterna.Il geom. Bellè ha celebrato nel 2004 i settant’annid’attività con un volume (le foto di Verona sono diEnzo e Raffaello Bassotto) che rievoca la storia dell’impresaBellè. Una storia che si intreccia con quelladel riscatto edilizio della città.Ora l’azienda, affidata al geom. Guido (presidente edirettore tecnico) e all’avv. Damiano Bellè, nipoti delfondatore Cesare Guido Bellè e figli del geom.Nazzareno (rimasto come consigliere), cresce mamantiene il suo spirito artistico, con la ricerca di personaggiche sappiano coniugare la capacità di recuperaremestieri antichi, ma anche quella di insegnare allenuove leve.La particolarità della Bellè si riscontra da una percentuale:quella dei lavori di restauro conservativo,ristrutturazione e recupero, che rappresenta il 70% delgiro d’affari. Un’attività di restauro e recupero cheappare decisiva per la salvaguardia del patrimonioartistico di Verona ma che spazia anche fuori dal capoluogo.È il caso della ristrutturazione dell’Ossario diCustoza o del restauro della torre dell’orologio e delcimitero a Garda e poi le manutenzioni di edifici scolasticiprovinciali.Da parte sua il geom. Nazzareno Bellè, pur seguendopersonalmente le varie attività dell’impresa, è attivissimoanche nel sociale rivestendo importanti incarichinegli organismi di categoria. Lo ricordiamo oltre checome presidente del Collegio come Presidente dellaCooperativa tra Imprenditori e Capimastri di Verona eProvincia; dal 1988 al 1993, membro de Consiglio


85Direttivo dell’ANCE a Roma e dell’U.R.C.E.V. aVenezia; Presidente della Consulta EconomicaProvinciale nel 1991-1992; Presidente della CassaEdile di Verona nel 1993-94; Presidente e consiglieredi amministrazione in numerosi organismi economici;Cavaliere dell’Ordine al merito della RepubblicaItaliana dal 1979; Membro del Comitato Regionaledell’Albo Nazionale dei Costruttori fino all’abolizione.Tra i momenti più significativi della sua presidenza,non va dimenticato che per suo volere venne siglatoun nuovo e importante accordo con il rappresentantedell’Associazione degli Industriali, dott. Bruno Bolla,rinnovando l’intesa tra i due enti, entrambi protagonistidella vita economica (ma anche politica e sociale)della città.La sua presidenza è stata caratterizzata dai problemilegati agli appalti per i Mondiali di Calcio del Novantadove le imprese veronesi “devono soccombere in unaconcorrenza impari con imprese extraprovinciali”,dall’intrattenere rapporti con i nuovi amministratoricomunali sottolineando “il perdurare della carenza diaree edificabili” e “auspicando con un ampio programmadi collaborazione con gli Enti pubblici unmaggior collegamento tra pubblico e privato”. Ilgeom. Bellè ha dovuto inoltre fare i conti con appaltibloccati e l’immobilismo dell’edilizia, tutti effettisecondari di Tangentopoli.Consiglio direttivodel 1 luglio 1991


ING. GUGLIELMO FEDRIGOLI(1994-2000)L’ingegner Guglielmo Fedrigoli, coniugato, con duefigli, è il titolare di un’impresa nata dalla passione diLorenzo Fedrigoli nel lontano 1905 come piccolaimpresa di costruzioni, e poi divenuta nel secondodopoguerra un soggetto attivo nella ricostruzionelocale delle vie di comunicazioni, stazioni ferroviariee ponti distrutti dai bombardamenti. Iscritta allaCamera di Commercio di Verona nel 1945 comeimpresa individuale e sviluppata da Mario Fedrigoli,divenne nel 1980 società in nome collettivo (S.n.c.).Nel 1981, a seguito del decesso di Mario Fedrigoli, èpassata sotto la direzione del figlio ing. Guglielmo.Nel 1992 avviene la trasformazione in S.r.l. con l’Ing.Guglielmo Fedrigoli come amministratore unico elegale rappresentante della società.Nel dicembre 2004 l’impresa ha completato il processodi adeguamento societario alla propria realtà produttivacon la trasformazione da S.r.l. in Società perAzioni (S.p.A.).La Fedrigoli Costruzioni S.p.A. si pone oggi come unadelle più affermate realtà nel campo dell’edilizia diVerona e provincia. Una struttura organizzativa competentee funzionale, l’attenzione alle richieste delmercato, manodopera e collaboratori specializzati,permettono alla Fedrigoli Costruzioni S.p.A. di diversificarei campi d’azione, dall’edilizia commerciale eresidenziale, al settore turistico-alberghiero fino allacostruzione di impianti sportivi e ricreativi.Uno dei principali obbiettivi dell’impresa consiste nelconseguimento di un alto livello di qualità nellacostruzione di strutture edilizie, requisito essenzialeper il soddisfacimento dei clienti e di un mercato semprepiù esigente.Come presidente del Collegio visse in prima personale battaglie per la correttezza e la trasparenza degliappalti pubblici, in anni in cui infuriavano tempesteche spesso rischiavano di screditare in blocco interecategorie, e prese posizione in modo netto sui temi chemobilitavano le discussioni dell’opinione pubblica


87quali ad esempio il quadruplicamento della linea ferroviariaMilano-Venezia, l’istituzione di un collegamentorapido di superficie tra l’aeroporto Catullo, lastazione di porta Nuova e il bacino di utenza mantovano,la realizzazione della strada Mediana, lo svincolodella complanare in zona Palazzina e la SS 434Transpolesana, il futuro delle aree dimesse: dagli exMagazzini Generali all’ex Mercato Ortofrutticolo,dalle ex Cartiere a Basso Acquar. Tutti temi rimastipurtroppo all’attenzione del mondo politico e amministrativoanche a distanza di anni dalle lungimirantiindicazioni che proprio dai vertici del Collegio arrivaronoinvece con tempestività e cognizione di causa.Durante i sei anni di presidenza ha impegnato risorseed energie per far sì che la categoria recuperasse credibilitànei confronti di una società scossa e disorientatadagli effetti di Tangentopoli.Consiglio direttivodel 11 gennaio 1998


ING. FRANCESCO FARINELLI(2000-2006)Quarto presidente nella storia del Collegio Costruttori diVerona, Fr<strong>ance</strong>sco Farinelli ne ha rivoluzionato il rapportocon la città.Arrivato alla guida del Collegio nel 2000, a 57 anni,Farinelli è laureato in ingegneria civile e idraulicaall’Università di Bologna ed è amministratore delegato dellaFarinelli SpA di Cadidavid, impresa attiva a Verona ormaida tre generazioni e specializzata in edilizia e viabilità.Sposato, con due figlie, Farinelli è da decenni una presenzaimportante nella vita associativa. Prima di essereeletto presidente aveva avuto per ben 12 anni consecutivila vicepresidenza del Collegio, con responsabilità specificaper il settore delle opere pubbliche.Conoscitore del mondo dell’informazione e dei media,Farinelli ha caratterizzato i suoi 6 anni di presidenzaanche con una presenza costante nel rapporto con la cittàe con tutti i veronesi, illustrando con attenzione costantele idee e le proposte dei costruttori su tutti i temi piùimportanti dello sviluppo cittadino, rafforzando la rappresentanza,l’immagine e la compagine associativa neiconfronti delle istituzioni pubbliche e private e dell’opinionepubblica più in generale. Aumentando la propriavisibilità, attraverso i mezzi di comunicazione, sotto laguida di Farinelli, il Collegio è divenuto sempre più unpunto di riferimento autorevole su temi di punta deldibattito economico, sociale e culturale della città, ottenendobuoni risultati anche in merito all’aumento dellacompagine associativa.Da sottolineare anche il suo costante impegno, come luistesso ebbe a dire, “verso la trasparenza e la qualità cheil Collegio e le imprese associate devono portare avanti,un impegno che vuole rappresentare la miglior garanziaper il committente, pubblico e privato”.Sotto la guida dell’ingegner Farinelli il Collegio è statoprotagonista attivo, in primissima fila, del lavoro di elaborazionedi molti progetti rilevanti per Verona. Citiamosolo la fitta serie di incontri per la redazione del PianoStrategico per la città, ma soprattutto la collaborazioneattiva, anche critica ma sempre con posizioni tendenti a


89migliorare e mai semplicemente a “distruggere”, che hafinalmente portato all’approvazione del nuovo PianoRegolatore della città (oggi denominato PAT, Piano diAssetto Territoriale) strumento che da decenni proprio icostruttori edili erano in prima fila nel richiedere e nelsollecitare. Proprio in quella occasione, il presidenteFarinelli ebbe a dire che “dopo più di trent’anni dall’approvazionedell’ultimo strumento urbanistico generale, ilComune di Verona si è dotato del nuovo Piano e lo hafatto scegliendo il modello di città compatta che punta alriutilizzo di grandi aree di trasformazione urbana, allavalorizzazione ambientale, alle infrastrutture e ai trasporti,al contenimento dell’espansione del territorio...”. Nonnascondendo la sua preoccupazione sui vincoli esistentiper il settore, sulle risorse limitate esistenti, sulle mancaterisposte alle categorie sul tema del project financing esul blocco di interventi nel PAQE.Per l’ing. Farinelli, al termine del suo mandato, è stataproposta, su indicazione del Presidente Gr. Uff. geom.Andrea Marani, condivisa unanimamente dal ConsiglioDirettivo, la presidenza onoraria la cui nomina saràapprovata dall’Assemblea Straordinaria del 6 ottobre2006. La presidenza onoraria dà accesso automatico alComitato di Previdenza e al Consiglio Direttivo.Consiglio direttivodel 13 ottobre 2000Consiglio direttivodel 8 ottobre 2004


ANDREA MARANI(dal 2006)Il Gr. Uff. geom. Andrea Marani, in carica dal giugno2006, è da sempre in prima linea ai vertici del CollegioCostruttori.“Ho sempre considerato gli impegni associativi - spiegalui stesso - come un indispensabile valore aggiuntoall’attività imprenditoriale. Un servizio alla categoria. Edho fatto mio un motto che mi consente si raggiungeremete talvolta impossibili dovute alla mia capacità organizzativae alla perseveranza nel voler raggiungere quantoprefissato sia nella vita di tutti i giorni sia nel lavorosii sempre te stesso e non il clone di qualcun altro”.Il presidente Marani ha 57 anni, è geometra, sposato, hatre figlie (Alessandra, Lorenza e Laura) che l`affiancanonella conduzione dell`impresa di costruzioni Marani Spa,della quale è Presidente dal 1976, alla scomparsa del padreRenzo, e nelle altre attività imprenditoriali in Italia eall’estero. Il geom. Marani ha anche ricoperto altri incarichinell`Associazione; è stato Consigliere dal 1988 e, dal2000, Vicepresidente con delega alle opere pubbliche.Marani ha anche rappresentato il Collegio di Verona nelComitato Esecutivo dell’Ance Veneto, dove ha ricoperto lacarica di Presidente e dove attualmente è componentedell`Esecutivo e della Commissione Rapporti Interni.Il Presidente dei costruttori scaligeri rappresenta ancheVerona nella Consulta Triveneta dei Costruttori Edili edil Collegio di Verona all’ANCE (Associazione NazionaleCostruttori Edili di Roma), dove fa parte del Comitato diPresidenza e della Giunta ed è Presidente del Comitato diverifica degli adempimenti contributivi, oltre a far partedella Commissione Rapporti Interni. Il Gr. Uff. AndreaMarani è stato sempre attento alle problematiche deiCostruttori veronesi tanto è vero che nei diversi incarichiufficiali ricoperti da oltre trentanni ha potuto esprimere eportare le istanze di Verona all’ANCE Nazionale in primise all’ANCE Regionale successivamente.Persona attenta e sensibile alla categoria ha avuto nelcorso degli anni una esperienza a 360° seguendo direttamentei vari settori più importanti del Collegio quali l’urbanistica,il sindacale e i lavori pubblici. Questo ha per-


91messo una conoscenza e una esperienza invidiabili chesta dando i suoi frutti nel far si che oggi, divenutoPresidente del Collegio Costruttori, possa recepire tuttele istanze proposte e farle sue a tutto beneficio della categoria.E questo in un lavoro di gruppo con tutti i verticidel Collegio compresa la struttura.Il presidente geom. Andrea Marani ha dato un nuovoimpulso e una nuova energia ai vertici del Collegio conmessaggi forti e con l’avvio di importanti iniziative nellacertezza che la nuova squadra raggiungerà tutti gli obiettiviprefissati come richiamati nel precedente capitolo.Non va dimenticato che la sua azienda, la Marani Spa, èstata iscritta dal fondatore comm. geom. Renzo Maraninell’immediata costituzione del Collegio CostruttoriEdili della provincia di Verona nel lontano 1946. E proprioil geom. Renzo Marani è stato tra i firmatari, qualecomponente del Consiglio Direttivo, dell’atto costitutivodel Collegio nell’ottobre del 1947, per darne veste giuridica.Sotto la guida di Andrea Marani, è passata daimpresa strettamente locale a impresa nazionale, e poianche internazionale, con l`assegnazione di lavori dinotevoli importi, in particolare in Polonia, sia nell’ediliziaresidenziale che in quella industriale e commerciale.Tra le maggiori opere realizzate a Verona ci sono ilCentro servizi della Cassa di Risparmio a San MicheleExtra, la ristrutturazione e trasformazione delle nuovasede degli uffici giudiziari e la costruzione della Cameradi Commercio Industria Artigianato e Agricoltura.Il geom. Andrea Marani è stato insignito dell’onorificenzadi Grand’Ufficiale della Repubblica nel 2005 eCommendatore di grazia magistrate del Sovrano MilitareOrdine di Malta dal 1987.Consiglio direttivodel 17 marzo 2006Consiglio direttivodel 4 settembre 2006

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