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INCONTRO INFORMATIVO ANCE VERONA11 MAGGIO 2011IL MODELLO ORGANIZZATIVOINTEGRATOSICUREZZA SUL LAVORO E AMBIENTE Avv. Luigi Meduri


Parte I. Il MOG COSE IL MODELLO ORGANIZZATIVO? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il MOG È un sistema di regole e procedure che hanno lo scopo di prevenire la commissione di reaD da parte di amministratori o dipendenD dellimpresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il MOG Quando i rea+ vengono commessi sca1a la coside1a responsabilità amministra+va dell’impresa, che comporta l’inizio di un procedimento penale a carico dell’impresa stessa 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il MOG La Responsabilità amministraDva dell’impresa è regolamentata dal Decreto LegislaDvo 231 del 8 giugno 2001 Successivamente la responsabilità amministra+va dell’impresa è stata estesa alle omissioni in materia di sicurezza sul lavoro (2007-­‐2008) e di sicurezza ambientale (2011) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati Oltre alle omissioni in materia di Sicurezza sul lavoro ed in materia ambientale, quali sono i principali reaD richiamaD dal decreto 231? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati • DeliG informa+ci e tra1amento illecito dei da+; • Illeci+ societari; • Riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù; • DeliG contro la personalità individuale; • Disposizioni contro le immigrazioni clandes+ne; • Associazione per delinquere; • Vendita di sostanze alimentari non genuine come genuine; • Vendita di prodoG industriali con segni mendaci; • Contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodoG agroalimentari; • DeliG in materia di violazione di diri1o d’autore. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati Nel se1ore costruzioni quali sono i rea+ a maggior rischio di commissione? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati Di norma i rea+ che è opportuno considerare pioritariamente sono: • i rea+ commessi per violazione della norma+va sulla salute e sicurezza sul lavoro; • alcuni illeci+ ambientali; • i rea+ contro la pubblica amministrazione (con riferimento agli appal+ pubblici); • rice1azione. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati I rea+ collega+ agli infortuni sul lavoro sono entra+ nellarea della responsabilità amministra+va dellimpresa a par+re dal 2007. I reaD ambientali entreranno a breve. InfaG in data 7 aprile 2011 il Consiglio de Ministri ha approvato un decreto Legisla+vo che ha introdo1o l’estensione della responsabilità delle imprese ad alcuni illeciD ambientali. Si prevede quindi che a breve l’iter di approvazione verrà completato. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati È possibile ado1are il modello organizza+vo soltanto per la prevenzione dei rea+ a maggior rischio? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. I Reati È possibile adoPare il modello organizzaDvo soltanto per la prevenzione dei reaD a maggior rischio? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il Modello Integrato Si, è possibile. E oggi la raccomandazione rivolta alle imprese è di ado1are un modello integrato per prevenire quanto meno: • i rea+ di lesioni personali gravi o gravissime o di omicidio colposo collega+ alla violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro; • gli illeci+ ambientali nella ges+one del can+ere (principalmente rifiu+ e scarichi). 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il Modello Integrato Perché è necessario adoPare il MODELLO INTEGRATO? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Il Modello Integrato Nel se1ore delle costruzioni il modello integrato aiuta limpresa ad applicare corre1amente le nuove norme sulla sicurezza sul lavoro e sulla ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi Quali altri vantaggi comporta il modello organizzaDvo? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro, con il Modello Organizza+vo (comprensivo di Sistema di Ges+one, de1o anche SGSL) si può o1enere annualmente lo sgravio contribu+vo INAIL. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi TABELLA SGRAVIO LAVORATORI / ANNO Fino a 10 Da 11 a 50 Da 51 a 100 Da 101 a 200 Da 201 a 500 Oltre 500 RIDUZIONE 30% 23% 18% 15% 12% 7% 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi Inoltre la cer+ficazione o asseverazione del Modello comporta una diversa considerazione da parte degli en+ ispeGvi. Art. 51 TUSL: gli organi di vigilanza possono tener conto ai fini della programmazione delle proprie aGvità del fa1o che l’impresa ha asseverato il Modello Organizza+vo 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi Ma sopra1u1o nel caso infausto di lesioni gravi, gravissime o mortali subite dal lavoratore (anche se dipendente del subappaltatore) limpresa può essere esonerata da responsabilità. ATTENZIONE!! Più avanD spiegheremo la differenza fra responsabilità dell’impresa e responsabilità penale personale di amministratori e/o dirigen3 e/o prepos3. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Vantaggi In egual modo, nel caso di illecito ambientale, se limpresa è munita di modello organizza+vo, può essere in grado di dimostrare che il reato non è imputabile a carenze organizzaDve. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Responsabilità amministrativa La responsabilità amministra+va dellimpresa nel caso di commissione di rea+ si realizza in presenza di due condizioni: a) COLPA DI ORGANIZZAZIONE b) VANTAGGIO O INTERESSE 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Responsabilità amministrativa ACCERTAMENTO DELLA RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA Vantaggio e interesse Colpa di organizzazione L’impresa non ha effe1uato gli inves+men+ economici e di risorse necessari per realizzare adeguate misure preven+ve che avrebbero potuto evitare l’infortunio. L’infortunio è conseguenza di carenze organizza+ve e ges+onali dell’impresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Responsabilità amministrativa Con i Modelli Organizza+vi efficacemente a1ua+, l’eventuale illecito non avrà procurato un “vantaggio all’impresa” e non sarà conseguenza di “colpa di organizzazione” 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Sanzioni In mancanza di modello, nel caso di commissione di reato, lente è punibile con: • Sanzioni Pecuniarie • Sanzioni InterdiGve • Confisca del Profi1o • Pubblicazione della Sentenza 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Sanzioni pecuniarie 1. La sanzione pecuniaria si applica sempre, e viene applicata per quote in un numero non inferiore a cento nè superiore a mille. 2. Limporto di una quota va da un minimo di € 258,23 ad un massimo di € 1.549,37. 3. Non è ammesso il pagamento in misura rido1a. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Sanzioni Interdittive Quando si applicano le sanzioni interdi_ve Di volta in volta si dovrà verificare nel concreto se sussistono: 1) Gravi indizi di responsabilità dellente (art. 45 D.Lgs 231/01) 2) Concreto pericolo che vengano commessi rea+ della stessa specie (art. 45 D.Lgs 231/01) 3) Profi1o di rilevante en+tà conseguito dallente in conseguenza del reato (art. 13 D.Lgs 231/01) 4) Ripe+zione del reato (art.13 D.Lgs 231/01) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Sanzioni Interdittive Le sanzioni interdi_ve sono: 1. l'interdizione dall'esercizio dell'aGvità; 2. la sospensione o la revoca delle autorizzazioni, licenze o concessioni funzionali alla commissione dell'illecito; 3. il divieto di contra1are con la pubblica amministrazione, salvo che per o1enere le prestazioni di un pubblico servizio; 4. l'esclusione da agevolazioni, finanziamen+, contribu+ o sussidi e l'eventuale revoca di quelli già concessi; 5. il divieto di pubblicizzare beni o servizi. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro Quale norma regola il Modello OrganizzaDvo per la Sicurezza sul lavoro? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro È l’art. 30 del Dlgs 81/08 (TUSL), dove si indicano: 1. i parametri norma+vi affinchè il modello organizza+vo sia idoneo ad escludere la responsabilità amministra+va dellimpresa. 2. lobbligo di introdurre procedure idonee per la verifica, valutazione, ges+one e controllo del rischio nonché un sistema disciplinare idoneo a sanzionare il mancato rispe1o delle misure indicate nel modello. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro È obbligatorio il Modello OrganizzaDvo per la sicurezza sul lavoro? L’art. 30 del TUSL prevede che il Modello Organizza+vo idoneo ad esonerare l’impresa da responsabilità amministra+va “deve essere ado7ato ed efficacemente a7uato”. Non sono previste però sanzioni per l’impresa che non lo ado1a. Però in caso di infortunio, se il Modello non è stato ado1ato, le sanzioni (come vedremo dalle recen+ sentenze) sono molto onerose. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


In ogni caso il Modello OrganizzaDvo si fonda: Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro 1. in parte sulle procedure obbligatorie previste dall’art.28 del TUSL: a. valutazione dei rischi e nomina del RSPP; b. indicazione delle misure di prevenzione e protezione a1uate; c. il programma delle misure ritenute opportune per garan+re il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza; d. l'individuazione delle procedure per l'a1uazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell'organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegna+ unicamente soggeG in possesso di adeguate competenze e poteri; e. l'individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro 2. in parte sulle procedure del Sistema di GesDone per la sicurezza sul lavoro. Si tra1a di procedure previste dalle Linee Guida UNI INAIL o dalle OHSAS 18001:2007 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro 3. Ma sopraPuPo il Modello OrganizzaDvo si fonda su un sistema disciplinare e di vigilanza idoneo a garanDre il rispePo da parte di lavoratori e subappaltatori delle regole della sicurezza. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte I. Decreto 231 e sicurezza lavoro Il Sistema disciplinare e di vigilanza è il cuore dei Modelli OrganizzaDvi, non solo per la sicurezza del lavoro, ma anche per la prevenzione di altri possibili reaD da parte di amministratori o dipendenD dell’impresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG Procedura di implementazione del Modello OrganizzaDvo Area Sicurezza sul lavoro 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


1. Analisi dei rischi Parte II. Implementazione del MOG Vengono considerate la +pologia di aGvità, il livello di organizzazione nella sicurezza, gli oneri sostenu+, il livello di formazione del datore di lavoro, dei suoi collaboratori e del personale impiegato. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, l’analisi dei rischi coinvolgerà anche il rischio di inadempimen+ nella ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


2. Organigramma Parte II. Implementazione del MOG Vengono individuate le funzioni per la ges+one ed il controllo del sistema an+nfortunis+co e le persone cui le funzioni sono affidate. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, l’organigramma verrà integrato come da tabella che segue. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG 3. A_vità formaDve e informaDve in azienda Il datore di lavoro, i dirigen+, eventuali delega+, i prepos+ ed i lavoratori vengono forma+, con dis+n+ moduli forma+vi, su: • adozione e a1uazione del Modello Organizza+vo da parte dell’azienda: • le responsabilità, i nuovi compi+, gli incarichi; • il nuovo sistema dei controlli; • il nuovo il sistema disciplinare; • le procedure di ges+one 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


4. Piano finanziario Parte II. Implementazione del MOG La responsabilità “amministra+va” dell’impresa a seguito di infortunio sul lavoro viene in primo luogo accertata nei casi in cui risulta che l’eventuale infortunio è conseguenza di carenD invesDmenD: • nella formazione dei lavoratori; • nella manutenzione delle macchine e delle a1rezzature; • nei disposi+vi di protezione e nelle procedure di sicurezza; • nella mancata liquidazione ai subappaltatori degli oneri della sicurezza 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


ConDnua: piano finanziario Parte II. Implementazione del MOG Viene quindi definito un piano finanziario annuale nel quale vengono indica+ i cos+ sostenu+ o prevedibilmente da sostenere per garan+re gli standard di sicurezza previs+ dalla legge. Il piano finanziario viene rivalutato di anno in anno nella riunione periodica obbligatoria, salvo necessità di revisione in corso d’anno. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente il Piano Finanziario indicherà anche le risorse predisposte per la corre1a ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG 5. Piano di formazione, informazione e addestramento Viene individuato il programma annuale di formazione, informazione ed addestramento. Programma che terrà anche conto dell’esigenza di individuare e formare un numero di prepos+ e di addeG alle varie emergenze adeguato all’ar+colazione produGva dell’impresa e dei can+eri. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente le aGvità forma+ve riguarderanno anche la corre1a ges+one ambientale del can+ere. È allo studio un sistema di collaborazione con il CPT di Verona per la soddisfazione del fabbisogno formaDvo delle imprese che hanno adoPato il Modello. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG 5. Nuovo sistema dei controlli Monitoraggio di primo livello: i prepos+ (adeguatamente forma+) periodicamente (almeno una volta al mese) ges+scono una apposita lista di controllo dei lavori affida+ all’impresa. In ogni caso, i prepos+ segnalano alla direzione aziendale le anomalie o le violazioni da parte degli addeG dei regolamen+ an+nfortunis+ci. Nell’ambito dell’azienda viene individuato e formato un sogge1o (Responsabile di Sistema) che ges+sce le segnalazioni e le liste di controllo per garan+re il superamento delle “non conformità”. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, la sorveglianza da parte dei Prepos+ riguarderà anche la corre1a ges+one ambientale del can+ere, anche per mezzo di specifica check list. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG ConDnua: sistema di controllo Nelle imprese con meno di 10 dipenden+, viene messo a punto un sistema di controllo sul funzionamento del Modello Organizza+vo che fa perno sul Datore di lavoro o su un suo fiduciario, anche esterno. Nelle imprese con più di 10 dipenden+, viene incaricato un Organismo di Vigilanza, de1o anche Verificatore 231. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente il Verificatore 231 vigilerà anche sull’applicazione delle procedure per la corre1a ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


7. Sistema disciplinare Parte II. Implementazione del MOG Viene chiaramente spiegato a tuG i livelli dell’azienda la necessità di un codice disciplinare vincolante per gli amministratori, i dirigen+, i prepos+, i lavoratori, i subappaltatori e i lavoratori autonomi. In assenza di un codice disciplinare, il Modello Organizza+vo è inefficace. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, il Sistema Disciplinare indicherà anche i compi+, le responsabilità e le sanzioni interne per garan+re la corre1a ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG ConDnua: sistema disciplinare Il codice disciplinare è rivolto a : a) Amministratori; b) Soci; c) Delega+ o dirigen+; d) RSPP o Responsabile di Sistema e) Medico competente f) Prepos+ e Lavoratori dipenden+ g) Subappaltatori, fornitori e lavoratori autonomi 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG Sistema disciplinare e lavoratore dipendente In ogni posto di lavoro viene affisso un Regolamento an+nfortunis+co plurilingue che con+ene in forma semplificata gli obblighi previs+ dalla legge in capo al lavoratore per garan+re la sua sicurezza e quella dei suoi colleghi di lavoro. In caso di ripetuta violazione, il preposto segnala la mancanza al rispeGvo datore di lavoro, il quale darà luogo a una procedura disciplinare. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG Applicazione del Regolamento Il Regolamento vincola tuG i lavoratori dipenden+ e autonomi che operano nello stesso luogo di lavoro o unità produGva o can+ere. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, il Regolamento affisso all’entrata del can+ere indicherà a tuG gli addeG ai lavori, oltre alle norme essenziali sulla sicurezza sul lavoro, anche le norme comuni per la corre1a ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG Sistema disciplinare nella piccola impresa È in arrivo la riforma Alfano dei Modelli Organizza+vi che ridefinirà la nozione di Piccola Impresa. Nel fra1empo, così come il piano finanziario e il piano di formazione, anche il sistema disciplinare verrà di volta in volta adeguato alle imprese con meno di 10 dipenden+ che ado1ano il Modello Organizza+vo. In sostanza avremo Modelli Organizza+vi più “leggeri”, ma egualmente efficaci, per le imprese meno stru1urate. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Per le piccole imprese Parte II. Implementazione del MOG Viene prevista: -­‐ una minore complessità dell’analisi dei rischi, tenendo comunque presente che, anche se non obbligatorio, viene richiesto il documento di valutazione dei rischi; -­‐ la possibilità che le modalità opera+ve di conduzione dell’aGvità di ges+one dei rischi, possa essere svolta, dire1amente dall’Organo Amministra+vo, eventualmente con appor+ professionali esterni; -­‐ la possibilità che l’ar+colazione dei controlli preven+vi sia posta in essere u+lizzando procedure, eventualmente, anche in forme semplificate; -­‐ una maggiore a1enzione al ruolo di RSPP, spesso svolto da datore di lavoro che non ha fa1o l’aggiornamento forma+vo. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG Ridefinizione contra_ negli aspe_ a_nenD la sicurezza sul lavoro I subappaltatori, i fornitori e, dove necessario, gli uten+ ricevono una formazione specifica sulla nuova organizzazione della sicurezza dell’impresa. I nuovi capitola+ sulla sicurezza entrano nei rappor+ contra1uali e prevedono sanzioni economiche ar+colate in caso di inadempimento. Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, verranno u+lizza+ dei Capitola+ speciali sicurezza e ambiente allo scopo di garan+re il rispe1o, da parte dei subappaltatori, dei lavoratori autonomi e dei fornitori delle prescrizioni per la corre1a ges+one ambientale del can+ere. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Procedure di gesDone Parte II. Implementazione del MOG Una volta defini+ gli aspeG essenziali del Modello Organizza+vo (sistema di controllo e disciplinare, ridefinizione dei rappor+ con subappaltatori e lavoratori autonomi, assegnazione degli incarichi per la ges+one della sicurezza, aGvità forma+ve su tu1a la filiera) si passa alla preparazione del Manuale del Sistema di Ges+one. Si tra1a di definire le procedure (o SGSL UNI-­‐INAIL o 18001 OHSAS) e me1ere a punto un Manuale specifico per l’impresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG ConDnua: procedure di gesDone L’obieGvo è inserire gradualmente le procedure per essere cer+ che, nell’ambito dell’impresa, vengano effeGvamente ges+te. Per evitare duplicazioni inu+li, dove l’impresa ha già un Sistema di Qualità, si procede a integrare le procedure della sicurezza con quelle del Sistema di Qualità. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte II. Implementazione del MOG ConDnua: procedure di gesDone Nel caso l’impresa adoG il Modello Organizza+vo Integrato Sicurezza e Ambiente, potranno essere u+lizzate: -­‐ o le procedure ado1ate nei Sistemi di Ges+one Ambientale ai sensi della UNI ISO 14001:2008; -­‐ o buone prassi ambientali condivise con gli en+ prepos+ ai controlli (ARPAV, Comune, Provincia) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Asseverazione del Modello Parte II. Implementazione del MOG Il Decreto 81 prevede la possibilità di “cer+ficare” il Modello Organizza+vo. La asseverazione del Modello è riservata all’Ente Bilaterale del se1ore di appartenenza dell’impresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III. Decreto 231: sicurezza lavoro e sanzioni Regime Sanzionatorio Area Sicurezza sul lavoro (elenco delle sanzioni per responsabilità amministra8va d’impresa che si aggiungono alle sanzioni penali ed amministra8ve per responsabilità personale degli amministratori e/o dirigen8) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III. Decreto 231: sicurezza lavoro e sanzioni Quale norma regola le sanzioni nel caso di infortunio sul lavoro in un’impresa priva di Modello OrganizzaDvo? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III. Decreto 231: sicurezza lavoro e sanzioni È l’art. 300 del TUSL dove si indicano le sanzioni pecuniarie ed interdiGve nei confron+ dellimpresa, cooperaDva, associazione o diPa individuale, nel caso di omicidio colposo o lesioni gravi o gravissime collegate alla violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III. Decreto 231: sicurezza lavoro e sanzioni Sanzioni pecuniarie Nel caso di omicidio colposo da € 25.775 a € 1.549.000 (dipende dal +po e dalla gravità delle violazioni) Nel caso di lesioni colpose da € 25.750 ad € 387.250 (dipende dal +po e dalla gravità delle violazioni) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte III. Decreto 231: sicurezza lavoro e sanzioni Durata delle Sanzioni interdi_ve Nel caso di omicidio colposo durata non inferiore a tre mesi e non superiore ad un anno Nel caso di lesioni colpose durata non superiore a sei mesi 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali ReaD Ambientali in 231 (elenco delle sanzioni per responsabilità amministra8va d’impresa che si aggiungono alle sanzioni penali ed amministra8ve per responsabilità personale degli amministratori e/o dirigen8) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali Nel caso di commissione di reaD ambientali la fonte norma+va è l’art. 6 Dir 2008/99/CE sulla tutela penale dellambiente D.Lgs. 152/2006 (Testo Unico Ambientale) e s.m.i. Schema D.Lgs. Consiglio dei Ministri n.135 del 7/4/2011 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali La Dire_va 2008/99/CE è stata recepita fa1a eccezione per l’illecito inquinamento atmosferico e obbliga gli sta+ membri ad ado1are sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive, nel caso di illeci+ ambientali commessi a loro vantaggio da qualsiasi sogge1o che detenga una posizione preminente nellimpresa oppure per carenza di sorveglianza e controllo oppure per sua omessa sorveglianza e controllo da parte di persona sogge1a alla sua autorità. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali ReaD ambientali a maggior rischio di commissione in ambito edile e ca+eris+co: • Distruzione/deterioramento di habitat; • Scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione o con autorizzazione carente/insufficiente; • Scarico di acque reflue industriali contenen+ sostanze pericolose (TUA) senza autorizzazione o senza osservare le prescrizioni dell’autorità competente o superando i valori limite impos+ dal TUA; • Inquinamento di suolo, so1osuolo, acque superficiali, acque so1erranee (anche provocato da sostanze pericolose) e/o mancata bonifica dell’inquinamento cagionato •11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali ReaD ambientali a maggior rischio di commissione in ambito edile e ca+eris+co: • Raccolta, trasporto, recupero, smal+mento, commercio, intermediazione e deposito temporaneo e discarica non autorizzata di rifiu+ e di rifiu+ pericolosi in mancanza di autorizzaizone, iscrizione o comunicazione; • False indicazioni (cer+ficato di analisi, cer+ficato falso durante il trasporto..) sulla natura, cara1eris+che e composizione dei rifiu+ e false indicazioni e/o omissioni in ambito SISTRI • Traffico illecito di rifiu+ •11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


AREA NORMA REATO (sintesi) HABITAT Art. 733 bis Codice Penale Parte IV. Reati Ambientali Distruzione o deterioramento in modo significa+vo di un habitat all'interno di un sito prote1o SCARICHI INQUINAMENTO RIFIUTI Art. 137 co. 1, 7 (prima ipotesi), 9, 12, 14 D.Lgs. 152/2006 Scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione o con autorizzazione carente/insufficiente Art. 137 co. 2, 3, 4, 5, 7 (seconda ipotesi), 8, Scarico di acque reflue industriali contenen+ sostanze 11 e 13 pericolose (TUA) senza autorizzazione o senza osservare le D.Lgs. 152/06 prescrizioni dell’autorità competente o superando i valori limite impos+ dal TUA art. 257 co. 1 e 2 D.Lgs. 152/06 art. 256 co. 1, leM. a) e b), 3, 5, 6 (primo periodo) D.Lgs. 152/06 art. 258 co. 4 (secondo periodo) art. 260 bis co. 6, 7 (secondo e terzo periodo) e 8 D.Lgs. 152/06 Inquinamento di suolo, so1osuolo, acque superficiali, acque so1erranee (anche provocato da sostanze pericolose) e/o mancata bonifica dell’inquinamento cagionato Raccolta, trasporto, recupero, smal+mento, commercio, intermediazione, miscelazione non consen+ta e deposito temporaneo e discarica non autorizzata di rifiu+ e di rifiu+ pericolosi in mancanza di autorizzazione, iscrizione o comunicazione False indicazioni (predisposizione cer+ficato di analisi, cer+ficato falso durante il trasporto..) sulla natura, cara1eris+che e composizione dei rifiu+ e false indicazioni o dichiarazioni, alterazione fraudolenta di documen+ e/o omissioni in ambito SISTRI art. 259 co. 1 e art. 260 co. 1 D.Lgs. 152/06 Traffico illecito di rifiu+ e/o aGvità con+nua ed organizzata di cessione, ricezione, trasporto, esporto, importo, o comunque ges+one abusiva di ingen+ quan+ta+vi di rifiu+ 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali ELENCO SANZIONI (illeci+ ambientali) Di norma lillecito ambientale comporterà lirrogazione nei confron+ la sanzione pecuniaria fino a € 387.342,50, che potrà arrivare a € 774.685,00 nel caso di traffico di rifiu+. Nel caso di condanna per la violazione delle norme previste in materia di scarichi dei reflui, discarica non autorizzata, ges+one dei rifiu+. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali AREA REATO (sintesi) SANZIONE PECUNIARIA (quote, importo min/max) SANZIONE INTERDITTIVA HABITAT SCARICHI Distruzione o deterioramento in modo significa+vo di un habitat all'interno di un sito prote1o Scarico di acque reflue industriali senza autorizzazione o con autorizzazione carente/insufficiente Scarico di acque reflue industriali contenen+ sostanze pericolose (TUA) senza autorizzazione o senza osservare le prescrizioni dell’autorità competente o superando i valori limite impos+ dal TUA 150/250 € 38.734,50 / € 387.342,50 1/250 Fino a € 387.342,50 150/300 € 38.734,50 / € 464.811,00 SI SI INQUINAMENTO Inquinamento di suolo, so1osuolo, acque superficiali, acque so1erranee (anche provocato da sostanze pericolose) e/o mancata bonifica dell’inquinamento cagionato Raccolta, trasporto, recupero, smal+mento, commercio, intermediazione, miscelazione non consen+ta e deposito temporaneo e discarica non autorizzata di rifiu+ e di rifiu+ pericolosi in mancanza di autorizzazione, iscrizione o comunicazione 150/250 € 38.734,50 / € 387.342,50 150/300 € 38.734,50 / € 464.811,00 SI RIFIUTI False indicazioni (predisposizione cer+ficato di analisi, cer+ficato falso durante il trasporto..) sulla natura, cara1eris+che e composizione dei rifiu+ e false indicazioni o dichiarazioni, alterazione fraudolenta di documen+ e/o omissioni in ambito SISTRI 150/300 € 38.734,50 / € 464.811,00 Traffico illecito di rifiu+ e/o aGvità con+nua ed organizzata di cessione, ricezione, trasporto, esporto, importo, o comunque ges+one abusiva di ingen+ quan+ta+vi di rifiu+ 300/500 € 77.469 / € 774.685,00 SI 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali MATRICE LAVORAZIONI/ASPETTI AMBIENTALI DEL CANTIERECONSUMO ENERGIA CONSUMO MATERIE PRIME SCARICHI ED EMISSIONI RIFIUTI LIMITAZIONI AMBIENTALI AREA DI COSTRUZIONE COD RIF LAVORAZIONE/ PROCESSO COMBUSTIBILI FOSSILI ENERGIA ELETTRICA ALTRE RISORSE ACQUA LEGNO FERRO ED ALTRI METALLI INERTI ALTRE MATERIE PRIME ACQUE REFLUE EMISSIONI GASSOSE SVERSAMENTI RECUPERABILI NON PERICOLOSI PERICOLOSI RUMORE VIBRAZIONI POLVERE INQUINAMENTO SITO IMPATTO VISIVO INTRALCIO TRAFFICO NOTE RISCHIORESPONSABILITÀAMMINISTRATIVAINTERO PROCESSOLEGENDAT Trascurabile S Sensibile C Critico ! attenzionecasostraordinariocaso ordinarioresponsabilitàprogettista11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte IV. Reati Ambientali MATRICE LAVORAZIONI/GESTIONE AMBIENTALE DEL CANTIERECONSUMO ENERGIA CONSUMO MATERIE PRIME SCARICHI ED EMISSIONI RIFIUTI LIMITAZIONI AMBIENTALI AREA DI COSTRUZIONE COD RIF LAVORAZIONE/ PROCESSO COMBUSTIBILI FOSSILI ENERGIA ELETTRICA ALTRE RISORSE ACQUA LEGNO FERRO ED ALTRI METALLI INERTI ALTRE MATERIE PRIME ACQUE REFLUE EMISSIONI GASSOSE SVERSAMENTI RECUPERABILI NON PERICOLOSI PERICOLOSI RUMORE VIBRAZIONI POLVERE INQUINAMENTO SITO IMPATTO VISIVO INTRALCIO TRAFFICO NOTE IMPIANTO CANTIERE S T T S S S T T T T T S S S SINGRESSO/TRASPORTO MATERIE PRIME T S T C S polveriTRASPORTO PALI, PALANCOLE, ARMATURE T T T T C SIMPIANTO BETONAGGIO T T S T T T T S T *non presenteIMPIANTO BENTONITE S T S T T T T T^ S T SOPERE/STRUTTURE DI CONTENIMENTO T S S T S T T S T T SIMPERMEABILIZZAZIONESSCAVO FONDAZIONI T T C T S C T C T C C S C S *ARMATURA T T C T T S SGETTO CALCESTRUZZO FONDAZIONI T C C C T T T S T *INFISSIONE PALI, POSIZ. PALANCOLATI, CONSOLIDAMENTI C C T T S T T T T T C C T *RIPARAZIONE MAUTENZIONE MEZZI T T T T T C T C CDEPOSITO INERTI T S T S S T T T SSTOCCAGGIO OLI ESAUSTI T C CSTOCCAGGIO RIFIUTI T T CSISTEMAZIONI ESTERNE T T T T S T T T S S S S SSMOBILIZZO CANTIERE T T S T T S S S S SINTERO PROCESSO S S C S S S C S T C S C C C C C S S SLEGENDAT Trascurabile S Sensibile C Critico ! attenzionecasostraordinariocaso ordinarioresponsabilità progettista11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Sentenze 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Sentenza Trib. Trani 26.10.09 Efficacia del Modello Organizza3vo Parte V. Sentenze A seguito della morte di 5 lavoratori per asfissia nel corso di operazioni non prote1e di bonifica di una cisterna delle Ferrovie dello Stato, sono sta+ condanna+: • le Ferrovie dello Stato al pagamento della sanzione pecuniaria di € 1.500.000, 00; • le due imprese subappaltatrici al pagamento della sanzione pecuniaria di € 400.000 ciascuna. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Le FFSS sono state condannate nonstante avessero ado1ato il Modello Organizza+vo. Ma de1o Modello è stato ritenuto inefficace in quanto non aveva previsto alcuna procedura di selezione e di controllo delle imprese subappaltatrici. Le FFSS, una volta condannate hanno agito in rivalsa nei confron+ dei die dirigen+ responsabili di quel subappalto. Nel procedimento penale, i due dirigen+ sono sta+ condanna+ a 4 anni di detenzione ciascuno. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Secondo il Tribunale di Trani, per accertare se il Modello organizza+vo è efficace, il Giudice deve valutare se: 1. Lanalisi dei rischi sia stata integrale; 2. Le procedure ado1ate siano effeGvamente u+li sul piano opera+vo; 3. Il sistema sia cara1erizzato da meccanismi correGvi, affida+ ad un Organismo di controllo munito di poteri disciplinari efficaci 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Inoltre, il Modello Organizza+vo non deve essere: 1. unoperazione di mera facciata priva di reale efficacia preven8va; 2. un rituale di portata meramente burocra8ca A questo scopo il Giudice deve innanzitu1o verificare: 1. leffeGva idoneità del Modello nel momento dell’adozione; 2. e di seguito la sua concreta efficacia durante la sua a1uazione nel corso del tempo. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze MA ATTENZIONE Il Modello Organizza+vo deve anche prendere in considerazione i rischi derivan+ che l’impresa può avere per evitare che dipenden8 di terzi possano subire lesioni o perdere la vita per infrazioni commesse dai loro datori di lavoro 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Quindi il controllo dei rischi non può esaurirsi nellambito della stru1ura organizza+va ed aziendale della singola impresa, ma deve essere esteso anche allosservanza delle medesime regole da parte dei soggeG che, dire1amente o indire1amente, con quelle stesse fon+ di rischio entrano in conta1o. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Secondo il Tribunale di Trani devono essere previs+ Protocolli opera8vi al fine di garan+re unaGvità di controllo preven+vo dellesistenza dei presidi an+nfortunis+ci e del loro corre1o uso, negli impian+ aziendali, da parte di imprese (subappaltatrici o meno) i cui dipenden+ sono espos+ a rischio. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Vanno puntualmente iden+fica+ i soggeG tenu+ al rispe1o di regole precauzionali e dunque assogge1abili a sanzioni disciplinari da parte (o su sollecitazione) dell’Organismo di Vigilanza. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Alla prevenzione del rischio generico va affiancata l’analisi del rischio specifico legato al peculiare ramo sensibile dimpresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Tribunale di Pinerolo, 23 se7embre 2010 Parte V. Sentenze Infortunio di lavoratore che subisce una gravissima lesione alla mano destra in quanto il laminatoio cui era adde1o era privo di ripari. Il Tribunale ha ritenuto la negligenza macroscopica e davvero inescusabile. Inoltre emergeva con evidenza come per molto tempo la ges+one della sicurezza degli impian+ sia stata trascurata. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Viene accertata sia la responsabilità personale del datore di lavoro che la responsabilità amministra+va dell’impresa per il deli1o di lesioni personali colpose commesse con violazione delle norme sulla salute e sicurezza del lavoro. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Per quanto riguarda la responsabilità personale, si è ritenuto che il reato è stato commesso dal datore di lavoro, che è apparso indifferente (o, comunque “non sufficientemente a1ento”) alla tutela delle condizioni di lavoro dei propri dipenden+. È stata pertanto infli1a la condanna di mesi tre di reclusione e del pagamento della spese processuali. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Per quanto riguarda la responsabilità dell’impresa, quest’ul+ma è stata dichiarata responsabile dell’illecito amministra+vo ascri1ole, ed è stata pertanto condannata alla pena pecuniaria di € 36.000,00. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Scelta delle sanzioni Non sono state applicate le sanzioni interdiGve in quanto non sono risulta+ nè la reiterazione nellillecito (era il primo grave infortunio nellazienda), nè il conseguimento di un profi1o di rilevante en+tà. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Tribunale di Novara, 26 o7obre 2010 Parte V. Sentenze Un lavoratore adde1o ad uno scalo merci ferroviario subiva lesioni mortali a causa dellinves+mento da parte di un treno in manovra. Venivano coinvolte due società concessionarie dellarea e del controllo del carico dei container. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze È stata accertata la responsabilità amministra+va delle due imprese sia per aver tra1o un “vantaggio” dall’infortunio, sia per colpa di organizzazione. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze In par+colare le imprese coinvolte avevano tra1o un “vantaggio” in quanto: 1) non avevano ado1ato le indispensabili inizia+ve finalizzate a prevenire il rischio di inves+mento ferroviario; 2) avevano rido1o ed evitato i cos+ di un adeguato sistema di segnali acus+ci e visivi; 3) avevano velocizzato i tempi del ciclo produGvo; 4) avevano rido1o i cos+ per la formazione e linformazione del personale. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Secondo il Tribunale la sussistenza dellinteresse o del vantaggio è sufficiente per dichiarare la responsabilità amministraDva dellimpresa. Responsabilità che può essere esclusa solo se limpresa dimostra che lorgano dirigente ha ado1ato ed efficacemente a1uato, prima dellinfortunio, modelli organizza8vi idonei. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze OBBLIGATORIETÀ DEL MODELLO ORGANIZZATIVO Secondo il Tribunale di Novara l’adozione del Modello Organizza+vo è obbligatoria. Linfortunio in esame si è verificato due mesi dopo lentrata in vigore della nuova norma+va. Questo, per il Tribunale, non poteva comportare alcuna esimente in quanto più elevato è il pericolo in caso concreto, più urgente e prioritario è lobbligo di adozione dello strumento organizza8vo 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze SANZIONI IL Tribunale di Novara ha infli1o la sanzione amministra+va pecuniaria di € 120.000,00 alla coopera+va adde1a al controllo dei container e di € 140.000,00 allimpresa concessionaria dellarea dove si è verificato linves+mento. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Tribunale di Torino, 15 aprile 2011 Sentenza Tyssenkrupp Parte V. Sentenze Lesioni mortali a 7 lavoratori a causa di un incendio provocato della ro1ura di un flessibile che trasportava olio minerale nei circui+ oleodinamici della linea di lavorazione. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


RESPONSABILITÀ PENALE PERSONALE DEGLI AMMINISTRATORI E DEI DIRIGENTI Parte V. Sentenze È stata riconosciuta la responsabilità dell’amministratore delegato e di alcuni dirigen+. L’A.D. per omicidio volontario (per dolo eventuale), in quanto, pur se consapevole del rischio di gravi inciden+, aveva deciso di correrlo rinunciando a u+lizzare gli inves+men+ già delibera+ nelle misure di prevenzione an+ncendio. I dirigen+ per omicidio colposo (con colpa cosciente) per omissione di controlli e di inizia+ve. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze RESPONSABILITÀ AMMINISTRATIVA DELL’IMPRESA Qualche mese prima la capogruppo aveva deliberato di me1ere a disposizione dello stabilimento di Torino € 800.000 per installare un impianto di rilevazione di fumi e spegnimento automa+co del fuoco. La somma non veniva u+lizzata in quanto era prevista la chiusura a breve della fabbrica. Da qui laccertamento della responsabilità amministra+va per la sussistenza del vantaggio. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze SANZIONI Oltre alle pesan+ condanne infli1e ai manager per la loro responsabilità personale ed ai cospicui risarcimen+ dei danni, sono state infli1e dal Tribunale di Torino le seguen+ sanzioni per la responsabilità amministra+va dell’impresa: 1. SANZIONE PECUNIARIA AMMINISTRATIVA: € 1.000.000 2. SANZIONI INTERDITTIVE: a. sospensione di agevolazioni, benefici ed incen+vi pubblici per mesi 6 (esempio Cassa Integrazione); b. divieto di pubblicizzazione dei prodoG per mesi 6. 3. CONFISCA È stata disposta la confisca dellimporto stanziato e non speso per linstallazione dellimpianto an+ncendio (€ 800.000). 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


SENTENZE IN MATERIA ILLECITI AMBIENTALI nel sePore delle costruzioni Parte V. Sentenze 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Corte Cassazione, 18 novembre 2010 sentenza n.40860 Il +tolare di un’impresa edile ed il conducente di un automezzo vengono condanna+ alla pena dell’ammenda per avere trasportato, in mancanza di iscrizione all’Albo Nazionale dei gestori ambientali, rifiu+ cos+tui+ da materiali edili di risulta, che stoccavano in un terreno di proprietà dell’imprenditore. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze In tema di ges+one dei rifiu+, integra il reato di trasporto illecito la movimentazione dei rifiu+ che, pur avendo avuto inizio in area privata, sia obieGvamente finalizzata al loro trasporto all'esterno di tale area. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Il trasporto di tali rifiu+, infaG, anche se prodoG nell'esercizio della medesima aGvità d'impresa, richiede l'iscrizione all'Albo nazionale di cui 30 del decreto n. 22/1997. Chi, al contrario, effe1ua il trasporto di rifiu+ propri, anche senon pericolosi, anche se in via eccezionale, senza avvalersi delle prestazioni delle imprese regolarmente autorizzate, u+lizzando mezzi propri non autorizza+, comme1e il reato di cui all'art. 256. comma primo, d. Lgs. n. 152 del 2006 (TUA – Testo Unico Ambientale). 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Cosa accadrà quando questa Dpologia illecita di smalDmento verrà effePuata dopo l’estensione della responsabilità amministraDva dell’impresa ai reaD ambientali? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze In assenza di Modello OrganizzaDvo, lo smal+mento di rifiu+ al di fuori dell’area di can+ere, con l’u+lizzo di mezzi dell’organizzazione non registra+ all’Albo Nazionale dei gestori ambientali, sarà sanzionato anche nei confronD dell’impresa come segue: SANZIONI PECUNIARIE Da 1 a 250 quote (fino a € 387.000) SANZIONI INTERDITTIVE Fino a 6 mesi 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Corte Cassazione, 16 dicembre 2010 sentenza n.44397 Il +tolare di un’impresa edile era stato condannato dal Tribunale di Milano alla pena di € 6.000 di ammenda in quanto ritenuto responsabile dell’abbandono, all’interno del Parco dell’Idroscalo (MI), di rifiu+ speciali non pericolosi, cos+tui+ da macerie in calcestruzzo. Nel corso del processo l’imprenditore si era difeso sostenenedo che l’abbandono di rifiu+ si era verificato a sua insaputa e per inizia+va personale di un dipendente, successivamente licenziato. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze La Cassazione ha accolto il ricorso dell’imprenditore anche perchè l’impresa non aveva interesse ad abbandonare i rifiu+ visto l’irrilevante costo del deposito in discarica e le gravi conseguenze sanzionatorie della condo1a illecita (fra cui l’esclusione per un triennio dalla partecipazione alle procedure di affidamento di concessioni ed appal+ di lavori pubblici). 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Inoltre, secondo la Cassazione, l’imputato disponeva nel can+ere di un’area di deposito temporaneo delle macerie e, quindi, non vi era nessun mo+vo per cui avrebbe dovuto ordinare di abbandonare I rifiu+ in luogo non consen+to. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze Cosa accadrà con la nuova normaDva in casi simili di abbandono di rifiuD? 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze In presenza di Modello OrganizzaDvo, l’abbandono di rifiu+ all’insaputa dell’imprenditore per inizia+va dei dipenden+ o di terzi, non comporterà responsabilità amministraDva. E questo, ovviamente, nel caso in cui il Modello sia corre1amente applicato. E cioè che gli addeG siano informa+ delle responsabilità e che eventuali mancanze vengano sanzionate a livello disciplinare. In questo caso l’elusione “fraudolenta” da parte del dipendente delle norme del Modello non sarà posta a carico dell’impresa. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte V. Sentenze In assenza di Modello OrganizzaDvo, l’abbandono di rifiu+, anche se all’insaputa dell’imprenditore per inizia+va dei dipenden+ o di terzi, comporterà responsabilità amministraDva dell’impresa. E ciò in quanto si presumerà che, se ci fosse stato il Modello, il dipendente sarebbe stato so1oposto a controlli e nel caso ad interven+ disciplinari. SANZIONI PECUNIARIE Da 1 a 250 quote (fino a € 387.000) SANZIONI INTERDITTIVE Fino a 6 mesi 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte VI. Livelli di intervento Livello 1 Impresa che non ha adottato nessun modelloorganizzativo/sistema di gestione A questa impresa si consiglia di adottare il ModelloOrganizzativo integrato (sicurezza/ambiente), comprensivo deirispettivi sistemi di gestione. In alternativa si consiglia di adottare quanto meno il ModelloOrganizzativo antinfortunistico comprensivo del sistema digestione sicurezza lavoro (SGSL) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte VI. Livelli di intervento Livello 2 Impresa che ha adottato il MOG solo nella parterelativa alle procedure legali, disciplinari econtrattuali, ma non ha implementato il SGSL A questa impresa si consiglia di adottare: 1. SGSL, che dà anche accesso allo sgravio contributivo INAIL efa presumere che il Modello sia conforme alla legge; 2. il Modello Organizzativo anche per la prevenzione degli illecitiambientali, con collegate procedure di gestione (SGA o BuonePrassi) 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Livello 3 Impresa che ha adottato il MOG completo(comprensivo di Sistema di Gestione) Parte VI. Livelli di intervento A questa impresa si consiglia di adottare il ModelloOrganizzativo Ambientale, collegandolo a procedure edorganigramma del Modello Organizzativo sicurezza lavoro. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Parte VI. Livelli di intervento INDICAZIONI OPERATIVE Limpresa, qualsiasi sia il livello può chiedere un appuntamentopresso il Collegio Costruttori dove verranno valutate le opzionida adottare e verrà effettuata una preventivazione dei costi, dellemodalità, dei tempi e dell’eventuale accessibilità ai finanziamenti. 11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente


Grazie per l’attenzioneAvv. Luigi Meduri11 maggio 2011 ANCE Verona Avv. Luigi Meduri – Il Modello Organizzativo Integrato Sicurezza sul Lavoro e Ambiente

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