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Rubriche<br />

piedi di quota, com<strong>in</strong>ciamo a lambire un cumulonembo<br />

filiforme radicato sul Circeo, che avevamo già<br />

notato prima del decollo. Dico a me stesso: se il leader<br />

allarga la virata, scansiamo il C.B. e lo scaliamo dall'esterno<br />

come una torre nuragica ....<br />

Siamo subito dentro le nuvole. Comunico: "VIOLA<br />

ZERO DUE da VIOLA DUE, RISCALDAMENTO AL PITOT,<br />

CINGHIE BLOCCATE, ILLUMINAZIONE INTERNA ED<br />

ESTERNA ON". "OK" è la risposta. Cont<strong>in</strong>uiamo la salita<br />

In modo perfetto, quasi da manuale.<br />

La turbolenza è moderata.<br />

Presto noto una formazione di ghiaccio sulla punta<br />

della mia TIP destra e su quella s<strong>in</strong>istra del leader.<br />

Uno dei due piloti dell’altro velivolo, ottimo e valoroso<br />

pilota della Guerra di Spagna e durante tutta la 2^<br />

Guerra Mondiale, è bene addestrato anche al volo strumentale:<br />

abbiamo fatto molti voli <strong>in</strong>sieme, di giorno e<br />

di notte, con tutti i tempi e gli aeroplani.<br />

Inoltre, il T33 e un ottimo velivolo, robusto sicuro e<br />

maneggevole.<br />

Con il mio "strabismo" professionale, un occhio<br />

guarda l'aereo del capocoppia e l'altro all'<strong>in</strong>terno gli<br />

strumenti del mio velivolo.<br />

Attraversando i 10.000 piedi <strong>in</strong> salita, noto che la<br />

nostra velocità è <strong>in</strong>feriore a quella prevista. Comunico<br />

"VIOLA ZERO DUE da VIOLA DUE" CONTROLLO VELOCI-<br />

TA’ E RISCALDAMENTO PITOT".<br />

Non ottengo alcuna risposta e vedo che estrae gli<br />

aerofreni. Non riesco a stare più <strong>in</strong> coppia e mi stacco<br />

dal leader. Mi trovo In posizione <strong>in</strong>usuale e riesco ad<br />

uscirne strumentalmente, cercando di perdere meno<br />

quota possibile: sotto di me ci sono le montagne.<br />

Passo sul canale di guardia e comunico che mi porto<br />

a quota 10.000 piedi per evitare eventuali collisioni<br />

con l'altro T33 o altri velivoli: sono sempre dentro le<br />

nuvole a zero visibilità esterna.<br />

L’Ente di controllo <strong>in</strong>sistentemente mi chiede notizie<br />

di VIOLA ZERO DUE. Gli rispondo che non lo vedo<br />

più da qualche m<strong>in</strong>uto e chiedo l'autorizzazione di salire<br />

<strong>in</strong> quota per prendere la rotta per Lecce.<br />

A 36.000 piedi di quota, esco dalle nubi e non vedo<br />

alcun aeroplano all'orizzonte.<br />

Contatto "L'AVVICINAMENTO" di una base vic<strong>in</strong>a per<br />

saperne di più. La risposta è negativa e allora chiedo di<br />

poter dirigere e atterrare nel loro aeroporto.<br />

Chiedo anche di dire al Comandante della base di<br />

aspettarmi al mio parcheggio, per coord<strong>in</strong>are subito le<br />

ricerche dell’altro T33, di cui non abbiamo più notizie.<br />

Giunto al parcheggio e spento il motore, senza scendere<br />

dall'aereo, descrivo ai due piloti che devono partire<br />

per le ricerche, la zona dove presumibilmente secondo<br />

me potrebbe essere caduto “VIOLA ZERO DUE”.<br />

Potrebbe essere caduto anche <strong>in</strong> mare, molto agitato<br />

<strong>in</strong> quella freddissima giornata di gennaio, per cui<br />

bisogna cercare di recuperare i due piloti prima che sia<br />

troppo tardi.<br />

Dopo una lunghissima attesa di oltre un'ora, dai<br />

Carab<strong>in</strong>ieri giunge la comunicazione che un aereo militare<br />

è caduto e che i due piloti sono salvi.<br />

Con il mio T33 rientro a Pratica di Mare e poi con il<br />

T6 raggiungo Guidonia.<br />

Giunto al parcheggio, <strong>in</strong>vece, apprendo che uno<br />

dei due piloti del velivolo “VIOLA ZERO DUE” si è salvato<br />

ed è nel suo ufficio, mentre l’altro pilota è morto.<br />

Nell'anno precedente il pilota superstite aveva perduto<br />

i suoi due figli, di 16 anni e 18, <strong>in</strong> due diversi <strong>in</strong>cidenti<br />

sportivi.<br />

Quando entro nel suo ufficio egli sta descrivendo<br />

l'accaduto ai suoi più stretti collaboratori.<br />

Ricordo le sue precise parole: "Durante la salita,<br />

attraversando i 10.000 piedi, sempre dentro le nubi, vedo<br />

aumentare rapidamente la velocità, estraggo gli aerofreni,<br />

ma l'aereo cont<strong>in</strong>ua a essere <strong>in</strong>governabile. Pertanto,<br />

decidiamo di lanciarci con il paracadute. Arrivati a<br />

terra i contad<strong>in</strong>i presenti mi dicono che l'altro pilota<br />

è sceso come corpo morto...".<br />

Nella Commissione d'<strong>in</strong>chiesta risultò che sul collo<br />

del pilota deceduto furono riscontrati del lividi, certamente<br />

provocati dopo il lancio delle c<strong>in</strong>ghie del paracadute,<br />

aperto manualmente. Si è anche parlato di formazioni<br />

di ghiaccio sul T33.<br />

Com'è noto, su questo velivolo non è predisposto<br />

alcun sistema di riscaldamento antighiaccio alle prese<br />

statiche, che fanno capo agli strumenti barometrici <strong>in</strong><br />

cab<strong>in</strong>a (anemometro, altimetro e variometro), <strong>in</strong> quanto<br />

il ghiaccio viene asportato d<strong>in</strong>amicamente.<br />

In questo volo però il ghiaccio si sarebbe <strong>formato</strong><br />

lentamente e leggermente a monte delle prese statiche<br />

dell'aria, creando una depressione negli strumenti<br />

barometrici di bordo. Il ghiaccio si sarebbe <strong>formato</strong><br />

perché la virata a s<strong>in</strong>istra è stata molto dolce e lunga:<br />

vi era un gregario <strong>in</strong> coppia.<br />

L'<strong>in</strong>dicatore di velocità ha così com<strong>in</strong>ciato a <strong>in</strong>dicare<br />

una velocità maggiore e <strong>in</strong> crescendo rispetto a<br />

quella reale. Ingannati dalle false <strong>in</strong>dicazioni dell'anemometro,<br />

per non andare <strong>in</strong> compressibilità, i due<br />

piloti riducono motore ed estraggono gli aerofreni.<br />

Sentendo <strong>in</strong>governabile il loro aereo, che <strong>in</strong>vece stava<br />

"stallando" per ridotta velocità, decidono di lanciarsi<br />

con il paracadute.<br />

Da qui tutto il resto.<br />

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