Battesimo - Parrocchia San Francesco di Lecco

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tutt’uno. Ciò che avviene in Cristo avviene talis et qualis in te! Veramente anche tu hai provato la morte e sei risorto. È un atto effettivo di Dio, creativo: nasce una creatura nuova! Il figlio di Dio in te. Prima non c’era e ora c’è. È un inizio reale, un seme nuovo! È un evento reale. Questa stessa vita ci è già stata trasmessa nel giorno del nostro Battesimo, quando, “divenuti partecipi della morte e risurrezione del Cristo”, Il fatto che nella maggioranza dei casi il Battesimo si riceva da bambini mette in evidenza che si tratta di un dono di Dio: nessuno merita la vita eterna con le proprie forze. La misericordia di Dio, che cancella il peccato e permette di vivere nella propria esistenza “gli stessi sentimenti di Cristo Gesù” (Fil 2,5), viene comunicata all’uomo gratuitamente. in questo Sacramento si realizza quel grande mistero per cui l’uomo muore al peccato, è fatto partecipe della vita nuova in Cristo Risorto e riceve lo stesso Spirito di Dio che ha risuscitato Gesù dai morti (cfr Rm 8,11). (Discorso di benedetto XVI per la quaresima). - Il battesimo non è più semplicemente “purificazione dal peccato” ma “distruzione del peccato” e, come alla morte di Cristo ne succede la risurrezione, così alla partecipazione alla morte di Cristo segue per il battezzato una vita nuova. - Scrive leone magno: “l’unione a Cristo è cominciata ad avversarsi in tutti i figli della chiesa nel mistero della rinascita per la triplice immersione; ma poi si deve avverare nella vita quello che si è celebrato nel sacramento”. La vita del battezzato è dunque innestata al mistero pasquale, partecipa del mistero pasquale, è pasqua. - Il battesimo attua nel presente il progetto originario di Dio (che era impossibile realizzare a causa del peccato). In questo senso svelai il progetto originario di Dio sull’uomo e non “aggiunge” niente di nuovo a quanto Dio aveva già pensato… ma aggiunge moltissimo al mio essere storico cioè peccatore (il peccato fa parte dell’umanità originalmente ma non “originariamente” cioè è un accidens che è capitato e poteva non capitare. Per questo si dice che il battesimo è una seconda creazione ma 4
anche il “ritorno alla prima creazione”): il battesimo è essenziale alla salvezza! E’ quel luogo in cui la morte di Cristo tocca proprio me. - Scrive ancora leone magno: “dopo il lavacro del battesimo, l’uomo non è più lo stesso di prima, ma il corpo del rigenerato diventa la carne di Cristo”(!). Non è dunque una semplice imitazione morale (“cosa farebbe Gesù al mio posto“ Questa domanda è una cavolata moralistica, solo esteriore!! È come dire “io non vi amo ma siccome Gesù vi ama vi amo anch’io”: chi vorrebbe sentirsi dire questa frase Significa che non mi ami davvero, ma mi ami perché “devi” imitare Gesù!) ma una partecipazione ontologica, io vengo a coincidere con Cristo! (cioè ti amo davvero! E allora l’altro si sente amato davvero). Questo “coincidere” è eterno e indissociabile: si chiama “sigillo” cioè l’immagine del figlio impressa in noi non può venire mai più cancellata in eterno, neanche dal peccato più brutto. - Capite che affermare che il battesimo è solo un segno dell’entrare a fare parte della società della chiesa è devastante. Un mio professore affermava che l’uomo prima di entrare nell’acqua del battesimo e dopo esserne uscito è uguale, cambia solo che ora fa parte ufficialmente della chiesa: questa idea è eretica e devastante. Invece il battesimo è una nuova nascita in Cristo. Certo è un dono in germe, in seme. Con la mia morte ciò che si anticipa nel battesimo si compirà realmente: qui sono “Gianpaolo in Cristo” per anticipazione, con la morte lo sarò col mio corpo. - Capite quanto la nostra vita assume valore e significato Per esempio quando soffriamo! Per questo San Paolo osa dire: “quando soffro completo nella mia carne quello che manca alla pasqua di Cristo”! perché Cristo vive in me! Mi unisco - in quanto suo corpo - alla sua pasqua e la mia sofferenza diventa redentiva al pari della sua! (cf. salvifici doloris). - Questo vuol dire quando diciamo che col battesimo diventiamo figli di Dio. Non che siamo come tanti, tantissimi suoi figli, ma che tutti partecipiamo dell’unica natura del figlio che è quella di Gesù Cristo! Capite Per questo la teologia dice che siamo “figli adottivi” (lo dice San Paolo): vuol dire che non lo siamo per natura, non ci spetta per merito, ma lo siamo per grazia, per suo dono! Cioè senza Gesù non è possibile, non 5
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