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dicembre 2012 anno XXII n° 2 - Parrocchiasanfrancescolecco.it

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Ascoltando il PapaIl messaggio del Santo Padreper l’Avvento6Carissimi fratelli, riprendiamoi nostri incontriattraverso le pagine delnostro Bollettino parrocchialerivedendo insiemegli interventi, gli appelli,i messaggi che il SantoPadre Benedetto XVIrivolge alle Comun<strong>it</strong>à siaa quelle particolari comealla Comun<strong>it</strong>à universale.Gli interventi sono stat<strong>it</strong>anti in questi ultimi mesie tutti di una certa rilevanza,ma essendo intempo di Avvento, ormaiprossimi all’ultima settimana,mi sembra bellorileggere insieme il messaggioche il SantoPadre, all’inizio dell’Avventoha rivolto ai fedelipresenti in piazza SanPietro domenica 2 Dicembre.“Oggi la Chiesa iniziaun nuovo Anno l<strong>it</strong>urgico,un cammino che vieneulteriormente arricch<strong>it</strong>odall’Anno della fede, a50 anni dall’aperturadel Concilio EcumenicoVaticano II.Il primo Tempo di questo<strong>it</strong>inerario è l’Avvento,formato […] dalle settimaneche precedono ilNatale del Signore, cioèil mistero dell’Incarnazione.[…]Nel mondo antico indicavala vis<strong>it</strong>a del re odell’imperatore in unaprovincia; nel linguaggiocristiano è rifer<strong>it</strong>aalla venuta di Dio, allasua presenza nel mondo;un mistero che avvolgeinteramente il cosmo e lastoria, ma che conoscedue momenti culminanti:la prima e la secondavenuta di Gesù Cristo.La prima è proprio l’Incarnazione;la seconda èil r<strong>it</strong>orno glorioso allafine dei tempi. Questidue momenti, che cronologicamentesono distanti- e non ci è dato saperequanto -, in profond<strong>it</strong>àsi toccano, perché con lasua morte e risurrezioneGesù ha già realizzatoquella trasformazione dell’uomoe del cosmo cheè la meta finale dellacreazione.Ma prima della fine, ènecessario che il Vangelosia proclamato a tuttele nazioni, dice Gesù nelVangelo di San Marco(cfr Mc 13,10).La venuta del Signorecontinua, il mondo deveessere penetrato dallasua presenza. E questavenuta permanente delSignore nell’annuncio delVangelo richiede continuamentela nostra collaborazione;e la Chiesa,che è come la Fidanzata,la promessa Sposa dell’Agnellodi Dio crocifissoe risorto (cfr Ap 21,9),in comunione con il suoSignore collabora in questavenuta del Signore,nella quale già cominciail suo r<strong>it</strong>orno glorioso.La Parola di Dio, tracciala linea di condotta daseguire per essere prontialla venuta del Signoreci dice il Papa.Nel Vangelo di Luca,Gesù dice ai discepoli:«I vostri cuori non si appesantiscanoin dissipazioni,ubriachezze e affannidella v<strong>it</strong>a … vegliatein ogni momento pregando»(Lc 21,34.36).Dunque, sobrietà e preghiera.E l’apostolo Paoloaggiunge l’inv<strong>it</strong>o a«crescere e sovrabbondarenell’amore» tra noie verso tutti, per rendere


7saldi i nostri cuori e irreprensibilinella sant<strong>it</strong>à(cfr 1 Ts 3,12-13).In mezzo agli sconvolgimentidel mondo, o aideserti dell’indifferenzae del materialismo, i cristianiaccolgono da Diola salvezza e la testimonianocon un diversomodo di vivere, comeuna c<strong>it</strong>tà posta sopra unmonte. «In quei giorni -annuncia il profeta Geremia- Gerusalemme vivràtranquilla, e saràchiamata: Signore -nostra-giustizia» (33,16).La comun<strong>it</strong>à dei credentiè segno dell’amore diDio, della sua giustiziache è già presente e operantenella storia ma chenon è ancora pienamenterealizzata, e pertantova sempre attesa, invocata,ricercata con pazienzae coraggio.La Vergine Maria incarnaperfettamente lo spir<strong>it</strong>odell’Avvento, fatto diascolto di Dio, di desiderioprofondo di fare lasua volontà, di gioiososervizio al prossimo.Lasciamoci guidare dalei, perché il Dio cheviene non ci trovi chiusio distratti, ma possa, inognuno di noi, estendereun po’ il suo regno diamore, di giustizia e dipace.E mi piace inserire questariflessione di BenedettoXVI, anche se adistanza di un <strong>anno</strong>, inoccasione dell’illuminazionevia web dell’alberodi Natale luminosodi Gubbio (Perugia)mercoledì, 7 <strong>dicembre</strong>2011 perché anche noi,penso e spero, guardiamogli alberi di Natalenelle nostre case, neinostri giardini e, questialberi con la loro cima,qualche volta adornatada un puntale, ci indicanoil cielo, il luogo diDio, il luogo da cui èsceso il Verbo di Dio;ma “risentiamo” il Papa.Cari ab<strong>it</strong>anti di Gubbio!Cari amici!Prima di accendere leluci dell’Albero, vorreifare un triplice, sempliceaugurio. […]Guardando questo grandeAlbero di Natale, ilnostro sguardo è spintoin modo naturale versol’alto, verso il Cielo, versoil mondo di Dio.Il primo augurio, allora,è che il nostro sguardo,quello della mente e delcuore, non si fermi solamenteall’orizzonte diquesto nostro mondo,alle cose materiali, masia un po’ come questoalbero, sappia tendereverso l’alto, sappia rivolgersia Dio. Lui maici dimentica, ma chiedeche anche noi non ci dimentichiamodi Lui!Il Vangelo ci dice chenella notte del santo Nataleuna luce avvolse ipastori (cfr Lc 2,9-11)annunciando loro unagrande gioia: la nasc<strong>it</strong>adi Gesù, di Colui cheviene a portare luce, anzidi Colui che è la lucevera che illumina ogniuomo (cfr Gv 1,9).Il grande albero che trapoco accenderò dominala c<strong>it</strong>tà di Gubbio e illumineràcon la sua luce ilbuio della notte.Il secondo augurio è cheesso ricordi come anchenoi abbiamo bisogno diuna luce che illumini ilcammino della nostrav<strong>it</strong>a e ci dia speranza,specialmente in questonostro tempo in cui sentiamoin modo particolareil peso delle difficoltà,dei problemi, delle sofferenze,e un velo di tenebrasembra avvolgerci.Ma quale luce è capacedi illuminare veramenteil nostro cuore e donarciuna speranza ferma, sicura?È proprio il Bambinoche contempliamonel santo Natale, in unasemplice e povera grotta,perché è il Signoreche si fa vicino a cia-


scuno di noi e chiede chelo accogliamo nuovamentenella nostra v<strong>it</strong>a,chiede di volergli bene,di avere fiducia in Lui,di sentire che è presente,ci accompagna, ci sostiene,ci aiuta.Ma questo grande Alberoè formato da tante luci.L’ultimo augurio chevorrei rivolgere è checiascuno di noi sappiaportare un po’ di lucenegli ambienti in cuivive: in famiglia, al lavoro,nel quartiere, neiPaesi, nelle C<strong>it</strong>tà.Ciascuno sia una luceper chi gli sta accanto;esca dall’egoismo chespesso chiude il cuore espinge a pensare solo ase stessi; doni un po’ diattenzione all’altro, unpo’ di amore. Ogni piccologesto di bontà è comeuna luce di questogrande Albero: insiemealle altre luci è capacedi illuminare l’oscur<strong>it</strong>àdella notte, anche quellapiù buia.Grazie allora, e scendasu tutti la luce e la benedizionedel Signore.Mi pare che questeparole, che non h<strong>anno</strong>tempo, ma che sono deltempo e nel tempo,devono trovare spazionel nostro cuore peraccendere e vivificarela nostra fiamma difede e di amore chesempre deve ardere edessere sempre più alimentatadalla presenzadi un Amore grande chesi è fatto piccolo percamminare e crescerecon noi.fgP8Da Lunedì 17 a Sabato 22 DicembreBUONGIORNO A GESÙPreghiera mattutina per i ragazziin preparazione al Santo Nataleore 7.30 Medieore 8.00 ElementariDa Lunedì 17 a Lunedì 24 DicembreNOVENA DI NATALEInizio alle 17.30 con l’Esposizione Eucaristica,a seguire Rosario, letture bibliche con riflessionee Santa Messa.


Impariamo a conoscere i Santi9Sant’Agostino da IpponaAgostino, Vescovo eDottore della Chiesa,nacque a Tagaste il 13novembre 354. Anche semolto rispettabile, la suafamiglia non era ricca, esuo padre, Patrizio, unodei curiales (consiglierimunicipali) della c<strong>it</strong>tà,era un pagano; alla lungaperò, per influenza diMonica sua moglie, emadre di Agostino, Patriziogiunse alla conversione.Agostino recepì dai suoigen<strong>it</strong>ori due opposte visionidel mondo, da luispesso vissute in confl<strong>it</strong>totra loro; sarà tuttavia lamadre, Monica, veneratatutt’oggi come santa dallaChiesa cattolica, adeserc<strong>it</strong>are un grande ruolonell’educazione e nellav<strong>it</strong>a del figlio.Educato da lei cristianamente,restò sempre, nell’animo,un cristiano, anchequando, a 19 anni, abbandonòla fede cattolica.La sua lunga e tormentataevoluzione interiore(373-386) cominciò conla lettura dell’Ortensio diCicerone che lo entusiasmòper la sapienza, mane tinse i pensieri di tendenzerazionaliste e naturaliste.Poco dopo, lettasenza frutto la Scr<strong>it</strong>tura,incontrò, ascoltò e seguìi manichei. Le ragioniprincipali furono tre: ilproclamato razionalismoche escludeva la fede,l’aperta professione d’uncristianesimo spir<strong>it</strong>uale epuro che escludeva l’AnticoTestamento, la soluzioneradicale del problemadel male che i manicheioffrivano.Tuttavia non fu un manicheoconvinto, ma soloun manicheo fiduciosoche la sapienza promessagli venisse mostrata; fuinvece un convinto anticattolico.Accortosi a poco a poco,attraverso lo studio dellearti liberali, particolarmentedella filosofia, dell’inconsistenzadella religionedi Mani - la controprovagliela diede il vescovomanicheo Fausto -non pensò di tornare allaChiesa cattolica, non siaffidò a una corrente difilosofi “perché ignoravanoil nome di Cristo”(Conf. 5, 14, 25); macadde nella tentazionescettica: “Gli accademic<strong>it</strong>ennero a lungo il timonedella mia nave” (De beatav<strong>it</strong>a 4). Il cammino dir<strong>it</strong>orno cominciò a Milano.Cominciò con la predicazionedi Ambrogioche dissipava le difficoltàmanichee e offriva lachiave per interpretarel’Antico Testamento, continuòcon la riflessionepersonale sulla necess<strong>it</strong>àdella fede per giungerealla sapienza, approdònella convinzione chel’autor<strong>it</strong>à su cui si appoggiala fede è la Scr<strong>it</strong>tura;la Scr<strong>it</strong>tura garant<strong>it</strong>a eletta dalla Chiesa.Aveva opposto Cristo allaChiesa, ora si accorgevache la via per andare aCristo era proprio laChiesa.Presa la decisione di rinunciareall’insegnamentoe al matrimonio, versola fine di ottobre si r<strong>it</strong>iròa Cassiciaco (probabilmentel’odierna CassagoBrianza) per prepararsi albattesimo; ai primi dimarzo tornò a Milano,s’iscrisse tra i catecumeni,seguì la catechesi diAmbrogio e fu da lui battezzato,insieme all’amicoAlipio e al figlio Adeodato,nella notte tra il 24e il 25 aprile, vigilia diPasqua.Dopo il battesimo, la piccolacom<strong>it</strong>iva decise di tornarein Africa; prima dellafine di agosto lasciò Milanoe giunse a Ostia dove lamadre, Monica, si ammalòimprovvisamente e morì.


Morta la madre, Agostinodecise di tornare a Romae vi si trattenne fino a dopola morte dell’usurpatoreMassimo (luglio o agostodel 388), interessandosialla v<strong>it</strong>a monastica e continuandoa scrivere libri;partì poi per l’Africa e sir<strong>it</strong>irò a Tagaste, dove congli amici mise in opera ilsuo programma di v<strong>it</strong>aascetica.Nel 391 scese a Ipponadove fu ordinato sacerdotee ottenne dal vescovodi fondare, secondo il suopiano, un monastero, cominciandol’apostolato dellapredicazione.Fu per qualche tempo coadiutored’Ippona, poi -almeno dall’agosto del 397- vescovo.Lasciò allora il monasterodei laici, dov’era vissutoa capo di quella comun<strong>it</strong>à,e per essere piùlibero nell’usare osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>àverso tutti, si r<strong>it</strong>irò nella“casa del vescovo” facendoneun monastero dichierici (Serm. 355, 2).Morì il 28 agosto del 430al terzo mese dell’assediod’Ippona da parte deiVandali.Sepolto presumibilmentenella Basilica pacis - lacattedrale -, le sue ossa,in data incerta, furonotrasportate in Sardegna eda qui, verso il 725, a Pavianella Basilica di SanPietro in Ciel d’Oro, dovetuttora si trovano.Tra gli innumerevoli scr<strong>it</strong>tidi Sant’Agostino vi sonoi “Discorsi” e tra gliinnumerevoli “Discorsi”ve ne sono alcuni che riguardanoil Natale di GesùCristo: leggiamo qualchepensiero tratto daquesti ultimi.Dai “Discorsi” diSant’Agostino Vescovo(Disc. 184,1,1).“È spuntato per noi ungiorno di festa, una ricorrenzaannuale; oggi èil Natale del Signore eSalvatore nostro GesùCristo: la Ver<strong>it</strong>à è sortadalla terra, il giorno dagiorno è nato nel nostrogiorno. Esultiamo e rallegriamoci!Quanto beneficioci abbia apportatol’umiltà di un Dio tantosublime lo comprendonobene i fedeli cristiani,mentre non lo possonocapire i cuori empi, perchéDio ha nascosto questecose ai sapienti e agliintelligenti e le ha rivelateai piccoli. Si aggrappinoperciò gli umili all’umiltàdi Dio, perchécon questo aiuto tantoriescano a raggiungerele altezze di Dio; nellastessa maniera in cui,quando non ce la f<strong>anno</strong>da soli, si f<strong>anno</strong> aiutaredal loro giumento.I sapienti e gli intelligentiinvece, mentre si sforzanodi indagare sullagrandezza di Dio, non credononeanche a quella.Vuoti e frivoli gonfid’orgoglio, sono comesospesi tra cielo e terrain mezzo al turbinio delvento. Sono sì sapienti eintelligenti, ma secondoquesto mondo, non secondocolui che ha creatoil mondo.Se possedessero la verasapienza, quella che èDio, anzi che è Dio stesso,comprenderebbero cheDio poteva assumere uncorpo, senza per questodoversi mutare in corpo.Comprenderebbero cheDio ha assunto ciò chenon era, pur rimanendociò che era; che è venutoa noi nella natura di uomo,senza essersi pernulla allontanato dal Padre;che è rimasto ciòche è da sempre e si èpresentato a noi nellanostra propria natura;che ha nascosto la suapotenza in un corpo dibambino senza sottrarlaal governo dell’universo.E come di lui che rimanepresso il Padre ha bisognol’universo, così di luiche viene a noi ha bisognoil parto di una Vergine.La Vergine Madre fu infattila prova della suaonnipotenza: vergine primadel concepimento,vergine dopo il parto;trovata gravida senzaessere resa tale da unuomo; incinta di un bambinosenza l’intervento diun uomo; tanto più beatae più singolare per averavuto in dono la fecon-10


11d<strong>it</strong>à senza perdere l’integr<strong>it</strong>à.Quei sapienti preferisconor<strong>it</strong>enere inventatoun prodigio cosìgrande anziché crederlorealmente avvenuto. Cosìnei riguardi di Cristo,uomo e Dio, non potendocredere alla natura umana,la disprezzano; nonpotendo disprezzare quelladivina, non la credono.Ma quanto più essi lo disprezzano,tanto più noiaccettiamo il corpo dell’uomonell’umiltà di Dio;e quanto più essi lo r<strong>it</strong>engonoimpossibile, tantopiù per noi è opera divinail parto verginale nellanasc<strong>it</strong>a del bambino”.Dai “Discorsi” diSant’Agostino Vescovo(Disc. 196, 3)Dove ti trovi, Signore,per causa mia?Il Signore Gesù volle essereuomo per noi. Nonsi pensi che sia stata pocala misericordia: la Sapienzastessa giace interra! In principio era ilVerbo e il Verbo erapresso Dio e il Verbo eraDio (Gv 1,1).O cibo e pane degli angeli!Di te si nutrono gliangeli, di te si sazianosenza stancarsi, di te vivono,di te sono come impregnati,di te sono beati.Dove ti trovi invece percausa mia? In un piccoloalloggio, avvolto in panni,adagiato in una mangiatoia.E per chi tuttoquesto? Colui che regolail corso delle stelle succhiada un seno di donna:nutre gli angeli, parlanel seno del Padre,tace nel grembo dellamadre. Ma parlerà quandosarà arrivato in etàconveniente, ci annunzieràcon pienezza la buonanovella. Per noi soffrirà,per noi morirà, risorgeràmostrandoci un saggiodel premio che ci aspetta,salirà in cielo alla presenzadei discepoli, r<strong>it</strong>orneràdal cielo per il giudizio.Colui che era adagiatonella mangiatoia èdivenuto debole ma nonha perduto la sua potenza:assunse ciò che nonera ma rimase ciò cheera. Ecco, abbiamo davantiil Cristo bambino:cresciamo insieme con lui.RedazionePadre Saverio CortiCristina ed Eugenio BattistonMonica Ubertibollettino@parrocchiasanfrancescolecco.<strong>it</strong>Piazza Cappuccini 3, LeccoTel. : 0341.372329Fax : 0341.372329info@cenacolofrancescano.comwww.cenacolofrancescano.comParrocchiaSan FrancescoP.za Cappuccini 6LeccoTel. : 0341.365401Fax : 0341.362818frati@parrocchiasanfrancescolecco.<strong>it</strong>www.parrocchiasanfrancescolecco.<strong>it</strong>OrariSegretaria Parrocchialeda Lunedì a Venerdì9.30 - 11.30 e 15.00 - 17.30Sabato : 9.30 - 11.30Centro di Accoglienza Francescanoda Lunedì a Venerdì : 9.30 - 11.00Circolo ACLItutti i giorni : 14.30 - 18.30


Mondo ADO e Linea GiovaniCerco … Te!!!12“Cerco Te”: ogni voltapenso che non ci potevaessere nome più azzeccatoper questo cammino.La parola stessa, che disol<strong>it</strong>o susc<strong>it</strong>a curios<strong>it</strong>à inchi la ascolta, dice tutto,soprattutto le ragioni checi spingono ad andareuna domenica al mese finoa Cremona … e non è propriodietro l’angolo !!!Ma andiamo con ordine …Il “Cerco Te” è un percorsoche viviamo durantel’<strong>anno</strong> per camminarenella fede, aperto ai giovanidai 18 ai 30 anni aCremona, e per gli over-30 a Oreno di Vimercate:è un incontro mensile conuna proposta di riflessione,uno spazio di silenzioper la preghiera o il confrontocon i frati o le suoreche ci seguono in questopercorso, la S.Messa,il pranzo insieme, e unmomento di condivisionea gruppi. Per chi viene dalontano come noi, c’è lapossibil<strong>it</strong>à di arrivare inconvento il sabato sera,cenare insieme e trascorrereuna serata in fratern<strong>it</strong>à.Già, la fratern<strong>it</strong>à … forseè questa la parola che descrivemeglio l’aria che sirespira: l’atmosfera èsemplice e accogliente,allegra … ci si sente davveroa casa, e per noi cheda qualche <strong>anno</strong> partecipiamoa questo percorso,è un po’ come una secondafamiglia!!!In questo clima gioioso eaperto è facile che nascanorelazioni e amicizieprofonde, grazie anche alfatto che ognuno ha ildesiderio di condividereuna parte più o menogrande di sé con gli altri,raccontando i propri dubbi,le fatiche, i desideri,le domande che riguardanola v<strong>it</strong>a e il cammino difede … sapendo di essereaccolti sempre e sperimentandola gioia nel vederedi non essere mai dasoli a camminare!!!Ma “Cerco Te”, non èsolo il desiderio di incontrarealtri giovani e costruirerelazioni … è“Cerco Te”… è desideriodi cercare Gesù, di incontrarLo,con la convinzioneche solo Lui può davverorispondere a queldesiderio di infin<strong>it</strong>o e div<strong>it</strong>a piena che portiamonel cuore!!!E allora “Cerco Te” èquello che noi diciamo aLui … è: “ti sto cercandonella mia v<strong>it</strong>a, ho vogliadi stare ad ascoltarti, disapere quello che hai dibello da dire alla mia v<strong>it</strong>ae alle mie relazioni”.Questi incontri allora diventanooccasioni perfermarci un attimo, perinterrompere la frenesiadelle nostre giornate,prendere tempo per starein silenzio ad ascoltarLo,per “ricaricare le pile” eridare slancio, motivazionied entusiasmo al nostrovivere … e per tornarea casa con il cuoreallargato dalla gioia chenasce quando sperimentiil Suo amore per te !!!Elena


Dimmi perché ...13I simboli del NataleNatale è ormai vicino e seppurin tempi di crisi crescente,deve essere un momentodi festa per i cristiani e diriflessione anche per chi èlontano dalla fede. Per chicrede è una responsabil<strong>it</strong>à,poiché si tratta di celebrarecon gioia la nasc<strong>it</strong>a di Coluiche ci ha salvato e quindi d<strong>it</strong>rasmettere a chi ci è vicinol’esultanza dell’evento straordinariodi un Dio che sifa uomo per stare conl’uman<strong>it</strong>à e portarla alla v<strong>it</strong>anuova della Pasqua.È giusto ricordare, proprioper vivere meglio il Natale,come alcuni segni nataliziabbiano radici profonde.Prendo spunto da un articolodi Cattabiani tratto daIl Timone alcuni anni fa [n.16 del 2001]. Per esempioil vischio: si tratta di unatradizione celtica ripresadal cristianesimo. Infattiera considerato “una piantadonata dagli dei poichénon aveva radici e crescevacome parass<strong>it</strong>a sul ramodi un’altra. Si favoleggiavache spuntasse làdov’era caduta una folgore:simbolo di una discesadella divin<strong>it</strong>à, e dunque diimmortal<strong>it</strong>à e di rigenerazione.La natura celestedel vischio, la sua nasc<strong>it</strong>adal Cielo e il legame con isolstizi non potevano nonispirare successivamenteai cristiani il simbolo diCristo”. Altro simbolo presodal mondo vegetale “èanche l’abete che findall’epoca arcaica fu consideratoun albero cosmicoche si erge al centrodell’universo e lo nutre.Fu facile ai cristiani delnord assumerlo come simbolodel Cristo. Nei paesilatini l’usanza si diffusemolto tardi, a partire dal1840, quando la principessaElena di Maclenburg,che aveva sposato il ducadi Orléans, figlio di LuigiFilippo, lo introdusse alleTuileries susc<strong>it</strong>ando la sorpresagenerale della corte.Persino i suoi addobbi sonostati interpretati cristianamente:i lumini simboleggianola Luce che Gesùdispensa all’uman<strong>it</strong>à, ifrutti dorati insieme con iregalini e i dolciumi appesiai suoi rami o raccolti aisuoi piedi sono rispettivamenteil simbolo della V<strong>it</strong>aspir<strong>it</strong>uale e dell’Amoreche Egli ci offre (….).Addir<strong>it</strong>tura “l’usanza dellatombola nel pomeriggiodel Natale ha una derivazionepagana: durante iSaturnali, che precedevanoil solstizio e sui qualiregnava Saturno, il m<strong>it</strong>icodio dell’Età dell’Oro, sipermetteva eccezionalmenteil gioco d’azzardo, proib<strong>it</strong>onel resto dell’<strong>anno</strong>”(…).“É invece soltanto cristianal’usanza del Presepe.Il primo, vivente, con ilbue e l’asino nella mangiatoia,risale al 1223 aGreccio, un paese vicino aRieti: lo ideò san Francescod’Assisi ispirandosi auna tradizione l<strong>it</strong>urgicasorta nel secolo IX, quandoin molti Paesi europeisi formarono dall’ufficioquotidiano delle ore i cosiddettiuffici drammatici arievocare le principali sceneevangeliche con brevidialoghi”.F<strong>anno</strong> riflettere le parolepronunciate da BenedettoXVI nel 2009 per il donodell’albero di Natale inPiazza San Pietro, ormaipresente in piazza da alcunianni accanto allo stessopresepe: “La sorte di questoalbero è anche paragonabilealla nostra, noi chesiamo chiamati a recarebuoni frutti per mostrareche il mondo è stato veramentevis<strong>it</strong>ato e riscattatodal Signore. Posto accantoal presepe, questo abetemostra, a suo modo, lapresenza del grande misteronel luogo semplice epovero di Betlemme”.Alberto Tr<strong>it</strong>ini


Dimmi perché ...Alcune testimonianze fatte durantela Festa dell’OratorioIniziamo con questo numero del bollettino a pubblicare le testimonianze chealcuni parrocchiani h<strong>anno</strong> tenuto durante la Festa dell’Oratorio <strong>2012</strong>14Mattia:Timore e stupore“Al vedere questo, SimonPietro si gettò alle ginocchiadi Gesù, dicendo:Signore, allontanati dame, perché sono un peccatore.Lo stupore infattiaveva invaso lui e tuttiquelli che erano con lui,per la pesca che avevanofatto; così pure Giacomoe Giovanni, figli di Zebedeo,che erano soci diSimone”. (Lc 5, 8-10)TestimonianzaA gennaio ho iniziato aseguire degli incontripreparatori per andare inmissione l’estate successivain Africa. Le coseche mi h<strong>anno</strong> spinto inizialmentea sceglierequesta esperienza eranoquelle di andare in un postocompletamente diversodai paesi occidentalicon poche distrazioni, didare una mano e sentirsiutili, e soprattutto con lapresenza concreta deifrati e del loro spir<strong>it</strong>ofrancescano.Con l’avvicinarsi dellapartenza le curios<strong>it</strong>à e lepreoccupazioni si sonopresentate … l’entusiasmodi partire non se n’è an-dato, ma il timore è iniziatoad affiorare. Infattiquando ci siamo incontratiper i preparativi eabbiamo defin<strong>it</strong>o a grandilinee la scaletta dellegiornate, con preghiera,catechesi per i bambini,giochi e balli è incominciatoa crescere un grandetimore di non essereall’altezza. Stavo andandoad affrontare un’esperienzatotalmente nuova,in un posto nuovo, sconosciuto,privo di comod<strong>it</strong>à,in mezzo a bambiniche non parlano la mialingua, a fare cose maifatte e avrei dovuto condivideretutto, per tre settimane,con persone chenon conoscevo.Arrivati in Africa, si respirasub<strong>it</strong>o un’aria diversa,il timore che avevoin Italia scompare per lasciarespazio allo stupore.Mi accorgo di non esseresolo ma in compagnia dialtri 11 giovani che h<strong>anno</strong>le mie stesse paure edomande e la mia stessavoglia di camminare ecercare il volto di Gesùtra le persone di questaterra lontana. Rimaniamosub<strong>it</strong>o stup<strong>it</strong>i da tanta ac-coglienza e amore di questopopolo che ci osp<strong>it</strong>a.Ci siamo sent<strong>it</strong>i amati dapadre Angelo, da padreAgostino, dai frati localie dalle sister dell’ordineterziario di Shisong checi h<strong>anno</strong> accolto, e donatotutto quello che avevano… si sono accorte deinostri bisogni, facendoc<strong>it</strong>rovare qualche piccolacomod<strong>it</strong>à per farci sentirecome a casa.Ci siamo sent<strong>it</strong>i amati daibambini durante i momentidi riflessione, diballo e di gioco nei villaggidi Shisong e diMbah, e rimanevamo semprepiù sorpresi e stup<strong>it</strong>iper il numero di bambiniche giorno dopo giornoaumentava e si univa a noi.Ci siamo sent<strong>it</strong>i amati,accolti e integrati con iragazzi della gioventùfrancescana di Shisongcon cui abbiamo condivisouna settimana di campoestivo in una fattoriaisolata dai villaggi condividendopulizie, cibo,momenti di preghiera,momenti di riflessione,g<strong>it</strong>e e giochi.Ci siamo sent<strong>it</strong>i amati daisick (i malati) e dalle loro


15famiglie che ci accoglievanonelle loro case spessocon … niente o conquel poco che serviva aloro per vivere.Ci siamo sent<strong>it</strong>i amatidalle persone che abbiamoincontrato, su e giù,lungo le strade rosse pienedi fango e sterrate. Laloro infin<strong>it</strong>a grat<strong>it</strong>udinesolo per una stretta dimano, un sorriso, unacanzone o una preghierarec<strong>it</strong>ata con loro. Siamorimasti sorpresi e stup<strong>it</strong>i dicome tutti ci h<strong>anno</strong> apertole porte dei loro cuori.Ci h<strong>anno</strong> insegnato concretamentecosa significapregare e ringraziare il Signorecon tutto il corpo,con danze e processioni.Infine, che stupore nelloscoprire la fratern<strong>it</strong>à chesi è creata tra noi 12, forte,un<strong>it</strong>a e legata nellafede. Ci siamo sopportati,aiutati, voluti bene e soprattuttoaperti gli uniagli altri.Ci siamo trovati faccia afaccia con i nostri lim<strong>it</strong>i,ma grazie all’aiuto preziosodei compagni dicammino siamo riusc<strong>it</strong>i asuperarli.Trovare in un posto cosìlontano con divers<strong>it</strong>à linguistiche,culturali, coloredella pelle … lo stessoAmore che ciascuno puòtrovare in famiglia, inparrocchia, nella propriecomun<strong>it</strong>à e tra i veri amicici ha fatto sentire un solopopolo, accomunati dall’esseretutti membra dellastessa Chiesa in Cristo.Tutto quello che abbiamoricevuto, imparato e donatoin questa esperienza cilascia la forza e il coraggiodi condividere nella v<strong>it</strong>a d<strong>it</strong>utti i giorni questo Amoreche viene da Dio.Elena e LuciaA volte nella v<strong>it</strong>a cap<strong>it</strong>adi trovarsi di fronte aproposte che aspettanosolo un nostro sì … a noi11 compagni di viaggioper questa avventura inAlbania, è successo propriocosì … poco importase sono state le parole diun amico a convincere ola gioia letta sul volto diqualcuno che questa esperienzal’aveva già vissuta,quello che conta è chepiano piano è cresciuta innoi la consapevolezza chequesta proposta, è proprioper noi, è un inv<strong>it</strong>ocon scr<strong>it</strong>to il nostro nome,è un piccolo semegettato nel cuore che cominciaa crescere, unapromessa di felic<strong>it</strong>à a cuinon puoi dire di no!E allora, anche se magaricon qualche dubbio epaura, decidi di partire, eti accorgi che ti stai fidandodi Dio, è Lui che tista facendo una propostagrande per la tua v<strong>it</strong>a!E parti … con tutto quelloche sei: le domande, lepaure, i desideri, i lim<strong>it</strong>i,le qual<strong>it</strong>à … con il desideriodi metterli in giocoe cercando di vivere apieno ogni momento: dalservizio che ci venivachiesto, con gli animatorialbanesi e i bambini chevenivano al campo estivoper giocare, alla disponibil<strong>it</strong>àa darsi una mano incasa, a pulire, cucinare efare il bucato, alla preghierae al silenzio, allerelazioni fraterne con icompagni di viaggio, chenon abbiamo scelto, mache abbiamo accolto comeun dono incontrato inquesto cammino …Quello che più di tuttoabbiamo sperimentato, èche quando ti spendi pergli altri, quando dai veramentetutto te stesso, ricevidavvero 100 voltetanto: i pesci che abbiamopescato con grandestupore diventano più numerosiogni giorno chepassa!Il frutto più grande è disicuro la gioia: percep<strong>it</strong>aattraverso l’affetto e lavivac<strong>it</strong>à dei bambini e deiragazzi, attraverso l’osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>àdelle famiglie e dellepersone che ci h<strong>anno</strong>accolto, attraverso i volti,i sorrisi, gli sguardi incrociati,gli abbracci, lerisate, le chiacchieratesotto le stelle, la bellezzadel raccontarsi e condividereuna parte più o menogrande di noi con glialtri, attraverso l’atmosferadi famiglia che abbiamorespirato, attraversogli innumerevoli gesti


di amore regalati e ricevuti,attraverso la preghierainsieme e il silenzioper provare ad ascoltareil Signore, attraversol’affetto e la vicinanza dichi, del gruppo “Gozim”,che in albanese vuol direproprio gioia, ci ha accompagnatonella preparazioneprima della partenzae anche da lontanoci ha fatto sentire il caloredell’amicizia.Un altro frutto che abbiamoportato a casa è statola bellezza di sperimentarel’Amore di Dio, concreto,reale, vicino, chevivi sulla pelle perchépassa attraverso gli altri,gratu<strong>it</strong>o, che non guardaai lim<strong>it</strong>i ma ti offre semprela possibil<strong>it</strong>à di ricominciare… quell’amoreche ti spinge a vivere conuno stile diverso, quellodel servizio e dello spendersiper gli altri, comequello vissuto da MadreTeresa, la figura che piùci ha accompagnato nellegiornate del campo, chedice davvero tanto allanostra v<strong>it</strong>a: è solol’amore concreto, vissuto,donato, accolto attraversoi piccoli gesti quotidianiche riempie il cuoredi gioia e le nostregiornate di significato,che ci fa conoscere di piùnoi stessi e dà una direzionepiù vera al nostrocammino …16DALLA SAN VINCENZOAnche quest’<strong>anno</strong> è possibile devolvere alla Parrocchiai punti del supermercato CONAD.A tale scopo sono state stampate delle tessere di solidarietàintestate alla Parrocchia. I punti raccolti verr<strong>anno</strong> utilizzatiper l’acquisto di generi alimentari di prima necess<strong>it</strong>àper il banco alimentare. È possibile r<strong>it</strong>irare la tesserain segreteria parrocchiale negli orari di apertura.


Mwenda (colui che ha a cuore gli altri)171982 - <strong>2012</strong>:30° Anniversario del C.A.F.Centro Accoglienza FrancescanoUn po’ di storiaIl Centro AccoglienzaFrancescano opera pressola nostra Parrocchia dall’Ottobre1982. È sortodopo che la CommissioneCar<strong>it</strong>as Parrocchiale,attraverso un censimentoe un’indagine sulla s<strong>it</strong>uazionedegli anziani dellaParrocchia ha segnalatola loro difficoltà a recarsialla C.R.I. o in altri luoghiper le iniezioni e ilcontrollo della pressione.Nel giugno del 1981 ècominciata la ricerca deilocali adatti, poi la richiestadell’autorizzazione daparte dell’allora USSLN.16, l’adesione di volontariqualificati, l’acquisto eil reperimento dell’arredamentoe del materiale san<strong>it</strong>ario,l’allacciamento algas per il riscaldamento,l’inserimento del telefono.Il Parroco, P. GabrielangeloTenni che ha sostenutocon tenacia ed entusiasmol’iniziativa, hamesso a disposizione ilocali, così che il 9 novembre1982 è stato ufficialmenteaperto l’ambulatoriodi terapia iniettiva,controllo pressione eaerosol per anziani edisabili, dal lunedì alsabato dalle ore 9,30 alleore 11. Da allora continual’opera iniziata perrispondere ad un’esigenzadegli ab<strong>it</strong>anti del quartiere.Alcune tappeNel 1983 la sede delC.A.F. rimaneva aperta lasera del primo e terzo venerdìdel mese per ascoltaree raccogliere bisognie proposte, ma l’iniziativaebbe poco segu<strong>it</strong>o efu ripetuta per due pomeriggialla settimana, senzagrandi risultati. Semprenel 1983, a partire dalmese di Marzo, il Centrosi occupò anche di e-xtracomun<strong>it</strong>ari in difficoltàper l’assistenzasan<strong>it</strong>aria. Dopo avernedato comunicazione all’USSLN.16 si effettuaronocon cadenza bisettimanale,martedì e giovedìdalle 16,30 alle 18,nell’ambulatorio del Centro,vis<strong>it</strong>e pediatriche (dr.Renato Pizzi), vis<strong>it</strong>e ginecologiche(dr. AntonioMolinari), vis<strong>it</strong>e di medicinagenerale (dr. PietroFezzi).Responsabile il dr.RenatoPizzi, affiancato dallaSig.ra Graziella Colombo.Anche tale servizio erabasato unicamente sulvolontariato e non eracerto sost<strong>it</strong>utivo dei serviziist<strong>it</strong>uzionali perextracomun<strong>it</strong>ari ma qualerisposta ad urgenze e necess<strong>it</strong>àdi medicinali oricoveri.In quell’occasione, la Car<strong>it</strong>asdecanale, nella personadi Mons. RobertoBusti fece pervenire alCentro un budget perl’acquisto di farmacipresso la farmacia Bragutiche accettava le ricettecontrassegnate dal timbrodel Centro AccoglienzaFrancescano.Nel 1985 ebbero pure inizioi giovedì (e in segu<strong>it</strong>oi mercoledì) di animazioneper le signore anzianeche non si sentivanodi frequentare il Bardella Parrocchia, pur desiderandotrovarsi perchiacchierare, giocare acarte, far merenda: pomeriggivivacizzati con lacollaborazione di alcuneamiche della “San Vincenzo”.In collaborazione poi conil Consiglio di Zona N.2il C.A.F. organizzò il corsodi ginnastica di mantenimentoper pensionati/e eanziani/e, due pomeriggi


alla settimana, con insegnantidiplomati ISEF econ la frequenza di unacinquantina di personesuddivise in due turni,presso la palestra dellascuola “S.Stefano”, gentilmenteconcessa dal Comunea t<strong>it</strong>olo gratu<strong>it</strong>o.La gestione di questocorso di ginnastica vennepassata, nel luglio del2003, al Gruppo SportivoAurora, con il benestaredel Consiglio.di Zona 2 .Nel settembre del 1989 ilCAF si iscrisse al registrodel Volontariato dellaRegione, da cui si cancellò(soprattutto per difficoltàburocratiche a controdi un modestissimosostegno economico) nell’ottobredel 1999.IL CENTROACCOGLIENZAFRANCESCANOOGGIAttualmente l’Ambulatoriodel CAF è aperto dallunedì al venerdì dalle9,30 alle 11,00, con chiusuraestiva nei mesi diluglio e agosto. A turnosi alternano infermiere/iprofessionali in pensionee segretarie/i che, oltretenere i registri con i nominativie le cure degliutenti, raccolgono periscr<strong>it</strong>to richieste e offertedi lavoro tipo baby-s<strong>it</strong>ter,badanti, servizi domestici.Vi è una volontariacoordinatrice per l’organizzazionedei turni, lapulizia, l’acquisto delmateriale san<strong>it</strong>ario.Gli utenti frequentanol’ambulatorio con unapresenza media di 15 - 20persone ogni giorno, conpunte notevoli nel periodoinvernale.Gli operatori sono tuttivolontari e il servizio ècompletamente gratu<strong>it</strong>o.Economicamente il CAFsi autogestisce attraversoliberi contributi deglioperatori volontari e dialtre persone che apprezzanoil servizio stesso:ciò permette le spese digestione, la manutenzionedei locali e l’Assicurazioneobbligatoria.La Parrocchia contribuisceper il riscaldamento el’illuminazione.Il Sig.Carlo Losa del negozio“SANITAS” forniscegenerosamente materialesan<strong>it</strong>ario.Il Centro AccoglienzaFrancescano, il 22 <strong>dicembre</strong>2002 ha ricevuto dall’ELMA(Ente LeccheseManifestazioni) il Premiodella bontà “MariaSala ved. Corbetta” econtinua il suo servizio afavore degli anziani dellaparrocchia e del quartiere,attraverso il serviziodegli attuali fedeli, preziosie instancabili operatorie operatrici.I fondatori:Padre Gabrielangelo Tenni,Dr. Pietro Fezzi,Prof. Giuseppe Dozio,sig Luigi Gianola,sig.ra Jole BonacinaI primi operatori:Luigi Gianola,Jole Bonacina,Bianca Ghislanzoni,Carla Fezzi,Giuseppina Magni,Mario Arrigoni,Carmela Da Broi,Mariantonietta Buizza,Iris Faini, Lina Piloni.Gli operatori oggi:Infermiere/iprofessionali abil<strong>it</strong>ati:Mina Dell’Oro,Enrica Ferracini,Giancarlo Arrus,Mariuccia Angelini,Maria Pia Rusconi,R<strong>it</strong>a Malaspina,Mara MenaballiSegretarie/i:Graziella Colombo,Pinuccia Colombo,Modesta Pozzi,Francesco Sala,Caterina Magnelli,Francesco Gallini.Attuale Responsabile:Dr. Pietro FezziVia Sondrio,7tel. 0341/363177Coordinatrici:Graziella ColomboVia Pasubio 17tel. 0341/368982Mariantonietta FezziVia Sondrio 7tel. 0341/363177I collaboratori del C.A.F.h<strong>anno</strong> fatto celebrareuna S. Messa il 9 novembreper ringraziare ilSignore e chiederGli dicontinuare ad accompagnarlinel loro servizio.18


Mwenda (colui che ha a cuore gli altri)19Il progetto Rifugio Notturnodella Car<strong>it</strong>asIl 20 Novembre <strong>2012</strong> inSala Papa Giovanni c’èstata la presentazione delprogetto Rifugio Notturnodella Car<strong>it</strong>as.Il Comune di Lecco hachiesto la collaborazionedi Car<strong>it</strong>as decanale allaquale ha affidato la gestionedel rifugio notturnoper le persone senzafissa dimora, in via momentanea,continuativa oper tempi prolungati continuandol’esperienza portataavanti negli anni precedenti,durante il periodoinvernale, dapprimanelle tende ed in segu<strong>it</strong>oin container attrezzati.È stata evidenziata l’esigenzadi continuare l’assistenzacon una sistemazionepiù confortevole inuno stabile in muraturaquindi più caldo ed accogliente.Una volta reper<strong>it</strong>a l’areaadatta e lo stabile nellazona ex Faini, sopra laBasilica di Lecco, con accessoda via San Nicolò s<strong>it</strong>ratta di dare avvio al progettoper l’accoglienza e lasistemazione nei posti lettoper 22 persone.Per la Car<strong>it</strong>as sarà unosforzo importante, mantenendovivi i valori chela contraddistinguono, gestendola casa con cr<strong>it</strong>eridi accoglienza; quindisarà fondamentale il dialogocon chi si presenterà,l’assistenza per eventualmenteiniziare un progettodi inserimento dellapersona nella società affrancandoladall’incubodell’indigenza e della precarietàe non sarà faciledata l’eterogene<strong>it</strong>à delleesperienze di v<strong>it</strong>a di ogniassist<strong>it</strong>o.Secondo lo stile Car<strong>it</strong>as èimportante anche garantirequalcosa di più di unsemplice letto per la nottee si cercherà di provvedereanche per le docce e laprima colazione oltre chel’assistenza morale dell’individuo.Occorrono quindi personedi buona volontà, nonnecessariamente della solaCar<strong>it</strong>as, che mettano adisposizione il propriotempo, poco o tanto chesia, per portare avanti ilprogetto materialmente.Per fare bene il bene ognivolontario prenderà partead un corso di formazionesui metodi da seguire.Sar<strong>anno</strong> fissati con unregolamento i cr<strong>it</strong>eri discelta ed accoglienza degliosp<strong>it</strong>i che dovr<strong>anno</strong>necessariamente vivere nelterr<strong>it</strong>orio Lecchese.È intenzione di Car<strong>it</strong>asarrivare a gestire il rifugioin maniera stabile neltempo e sarà quindi importanteverificare periodicamentel’andamentodel progetto dall’aperturadella casa di accoglienza.Nella struttura sar<strong>anno</strong>presenti due custodi fissiper la gestione del rifugionotturno dal momento incui gli osp<strong>it</strong>i entrano almomento in cui lascianola casa.I volontari dovr<strong>anno</strong> coadiuvareil lavoro dei custodied accogliere le personenegli orari di ingressoe usc<strong>it</strong>a, fissati per orain via provvisoria:Ingresso osp<strong>it</strong>i:dalle 19.00 alle 22.00Usc<strong>it</strong>a osp<strong>it</strong>i:entro le ore 8.00La casa ha cominciatol’attiv<strong>it</strong>à il giorno 6 <strong>dicembre</strong><strong>2012</strong>Chi è interessato a dareun po’ del suo tempo puòrivolgersi per aderire oper chiarimenti alla:Car<strong>it</strong>as decanale di LeccoSig.ra Giovanna FazziniTel. 0341 36.34.73, e-mail:lecco@car<strong>it</strong>asambrosiana.<strong>it</strong>.Vi aspettiamo e grazie atutti.Car<strong>it</strong>as Decanale


Gruppo Missionario GiovanileIl GMG si racconta ...Dopo l’esperienza missionariaestiva che ha vistodue componenti del gruppoimpegnate in un orfanatrofioin Camerun il GMG(Gruppo missionario giovani)ha voluto organizzareuna serata all’internodella settimana missionaria,che si è celebrata nelmese di ottobre, per condividerecon la comun<strong>it</strong>à igiorni vissuti in Africa.Il coretto come ogni <strong>anno</strong>ha accompagnato con icanti med<strong>it</strong>azioni e fotografieche h<strong>anno</strong> toccato ilcuore di chi era presente.La generos<strong>it</strong>à di molti hapermesso, durante quellaserata, di devolvere 3.500euro al progetto “Rispondereall’Amore si può”,un’iniziativa che vuole sostenerenell’istruzione ibambini orfani nella casadei “Santi angeli custodi”gest<strong>it</strong>a dalle suore dellaMater Orphanorum dove èstata vissuta l’esperienzaestiva. Altre iniziative h<strong>anno</strong>caratterizzato il mesemissionario di ottobre: lavend<strong>it</strong>a dei biscotti, per laquale dobbiamo ringraziarele numerosissime mammeche h<strong>anno</strong> preparatotantissimi dolcetti, e lavend<strong>it</strong>a dei fiori.Per il primo <strong>anno</strong>, in occasionedel Santo Natale, ilGMG ha organizzato uncorso per confezionare uncentro tavola natalizio.La quota di iscrizione èserv<strong>it</strong>a per sostenere i progettidi solidarietà avviatinegli ultimi tredici anni inpiù parti del mondo.L’esperienza è stata moltopos<strong>it</strong>iva e verrà ripropostaanche il prossimo <strong>anno</strong>.Il 16 <strong>dicembre</strong> il GMGsarà presente ai mercatinidi Natale in centro Leccounicamente per divulgareil proprio operato, nell’intentodi raccogliere offertepro missioni.Continua l’adesione allacommissione missionariadecanale, all’interno dellaquale si decidono iniziativecomuni, tra queste lasanta Messa che verrà celebrataad Acquate il 17<strong>dicembre</strong> per ricordare isacerdoti di tutte le parrocchiedel decanato che svolgonoil loro apostolato interra di missione.Anche nel 2013 lavoreremoper realizzare bombonierein occasione di matrimoni,cresime, comunionie battesimi.Chiunque voglia venire atrovarci sarà il benvenuto.Un<strong>it</strong>i a tutti gli uomini incontratida noi nelle diversemissioni del mondo auguriamoun Natale di verafratellanza.GMG20Quando ci si sente immensamente amati,non si può partecipare al misterodell’Amore che si donarestando a guardare da lontano.Bisogna lasciarsi investire dalle fiammee diventare , noi pure amore.IL GRUPPO MISSIONARIO GIOVANILEper sostenere progetti di car<strong>it</strong>à confeziona bomboniere per:Battesimi, Comunioni, Cresime e MatrimoniPer informazioni o per vedere le nostre creazionici si può rivolgere il lunedì sera dalle ore 21.00presso la nostra sede all’oratorio femminile.


Speciale Corso Fidanzati21Ci siamo accorti cheil Matrimonio cristianoè davvero qualcosa di speciale!Quando abbiamo decisodi sposarci abbiamo pensatodi farlo in Chiesa,perché ci sembrava la cosapiù “giusta”, perché inostri gen<strong>it</strong>ori sarebberostati contenti, perché volevamofare “sul serio”,perché volevamo la benedizionedel Signore.Saremo i primi tra i nostriamici a sposarci inChiesa.Tanti di loro, quandoabbiamo dato l’annuncio,si sono congratulati connoi, ma ci h<strong>anno</strong> anchedato dei pazzi.Ci h<strong>anno</strong> guardato conun’aria interrogativachiedendosi probabilmente:“perché rischiarecosì tanto? Non potevateandare a convivere?”.Abbiamo cominciato ilcorso con la speranza dirafforzare un po’ i motiviper cui avevamo scelto ilmatrimonio cristiano,sperando di non trovarcicircondati da personegiudicanti, che ci dicesserosolo cosa si dovrebbefare e magari anche inmodo noioso.Siamo rimasti piacevolmentesorpresi nel conosceretante coppie che,come noi, h<strong>anno</strong> scelto disposarsi in Chiesa, cheh<strong>anno</strong> condiviso con noila gioia e l’entusiasmo diquesta scelta.Padre Saverio, in ogniincontro, ha introdotto <strong>it</strong>emi di discussione attraversobrani di Vangelo,spezzoni di film, descrizionidi icone.Questo stile semplice, mabrillante, ha permesso atutte le coppie di parlareapertamente nei piccoligruppi assieme alle coppieguida.Le provocazioni lanciatein ogni incontro sono stateper noi una vera occasionedi scambio, conoscenzae discussione.Ci siamo trovati a parlaredi noi, della nostra ideadi matrimonio, di famiglia,di fede, di v<strong>it</strong>a.Di tanti argomenti avevamogià parlato in passato,ma forse superficialmente,ed è stato bello trovarsia parlarne in modo serioe ascoltare l’esperienzadi coppie che h<strong>anno</strong>alle spalle anni di matrimonioe che dimostranodi essere sereni.Una seren<strong>it</strong>à che non èdata da v<strong>it</strong>e vissute comein una favola Disney: v<strong>it</strong>evere, con difficoltà, problemie gioie di tutti igiorni.V<strong>it</strong>e vissute insieme, dasposati e soprattutto vissutenell’amore di Dio.Quello che ci ha colp<strong>it</strong>o èla bellezza con cui la presenzadi Gesù ha resoforte, bella e ricca di sensol’unione delle coppieguida.Ci siamo accorti che ilmatrimonio cristiano èdavvero qualcosa dispeciale, un camminonon privo di fatica, maforse proprio per questobello e degno di essereintrapreso.Alla fine di questo percorsoci sentiamo di ringraziarecon tutto il cuorePadre Saverio e le coppieguida per averci datol’occasione di scoprire ilsignificato del matrimoniocristiano e di avercidato la possibil<strong>it</strong>à di scoprireinsieme a loro chela nostra vocazione è proprioquella che mesi faavevamo scelto un po’per caso e che ora scegliamodi vivere con laconsapevolezza che daràpieno senso alle nostrev<strong>it</strong>e. Grazie.Chiara e Fabio


Gruppo Nazareth e dintorniPassato Recente22Perché oggi non riesco a pregare?Cos’è che mi sento passar per la testa?Eh sì che mi aspettan due giorni di festa!!!Non mi concentro ho altri pensierimi tornano in mente le angosce di ieri.Quell’ieri passato ma mai tramontatoche sempre r<strong>it</strong>orna e sconvolge il mio cuoremi sento isolato e non trovo l’amore.Mi sento un automa in mezzo alla genteun soldato di legno che non sa fare niente.Ho fatto benzina a fatica un salutonon son più quel di prima ho bisogno di aiuto.In strada un’anziana sta per attraversarenessuno si ferma: iniziamo ad amare.Perché solo amando otteniamo la gioia.Perché solo amando avremo la v<strong>it</strong>a.Non è sufficiente a cambiare l’umorearrivo al lavoro senza cambiarei troppi pensieri passati e recentir<strong>it</strong>ornano ancora son sempre presenti.Se poi non bastasse pure al lavoroti senti staccato non sei uno di loro.Vorresti far meglio non sei soddisfattolo stesso lavoro vien fatto e rifatto.È venerdì e sono le tremuore Gesù e lo fa anche per mee io sono qui a pensare e pensareinvece di mettermi ancora ad amare.Adesso mi impegno a morire con Luicosì mi dà forza per stare con voiche avete bisogno del mio fragile cuorema solo con Dio si impara ad amare.Virgilio


Ordine Francescano Secolare23Il R<strong>it</strong>iro di Avventodell’OFSDomenica 9 <strong>dicembre</strong>, pressola Casa degli Angeli si ètenuto l’ormai tradizionaleR<strong>it</strong>iro di Avvento per iFratelli e le Sorelle dell’OrdineFrancescano Secolare.La med<strong>it</strong>azione eriflessione proposta daP.Giulio, assistente locale,focalizzava alcuni atteggiamentidi v<strong>it</strong>a che “…possono aiutarci in unapreparazione prossima adaccogliere l’Emmanuele,il Dio-con-noi”.Il primo atteggiamentoproposto è stato: l’ATTESA.La promessa che leggiamoin Gen. 3,15 “Io porrò inimiciziatra te e la donna,tra la tua stirpe e la suastirpe: questa ti schiacceràla testa e tu le insidierai ilcalcagno” tiene accesa nelpopolo d’Israele, nel cuoredell’uomo, la speranza diun riscatto, un r<strong>it</strong>orno allav<strong>it</strong>a dopo la caduta.I profeti dell’Antico Testamentosono gli amplificatoridi questa promessa etramandano questo annuncioche non è solo per ilpopolo eletto, ma per tuttal’uman<strong>it</strong>à. Isaia, che leggiamonel tempo di Avventoinv<strong>it</strong>a ciascuno adattendere il “segno” dellapotente azione di Dio:“Ecco: la vergine concepiràe partorirà un figlio,che chiamerà Emmanuele”.Isaia ci rincuora, incoraggiadicendo che Dio nonabbandona i propri figli, efedele alla sua promessamanderà il Messia … macosa farà questo bambino?Leggiamo questi due bellissimipassi di Isaia cherispondono alla nostradomanda.Isaia 9, 1-6Il popolo che camminavanelle tenebre vide unagrande luce; su coloro cheab<strong>it</strong>avano in terra tenebrosauna luce rifulse.Hai moltiplicato la gioia,hai aumentato la letizia.Gioiscono davanti a te comesi gioisce quando si mietee come si gioisce quandosi spartisce la preda.E ancora … Isaia 11, 1-9Un germoglio spunterà daltronco di Iesse, un virgultogermoglierà dalle sue radici.Su di lui si poserà lospir<strong>it</strong>o del Signore, spir<strong>it</strong>odi sapienza e di intelligenza,spir<strong>it</strong>o di consiglio e difortezza, si compiacerà deltimore del Signore.Il lattante si trastullerà sullabuca dell'aspide; il bambinometterà la mano nelcovo di serpenti velenosi.Non agir<strong>anno</strong> più iniquamentené sacchegger<strong>anno</strong>in tutto il mio santo monte,perché la saggezza del Signoreriempirà il paesecome le acque ricoprono ilmare.La venuta del Messia porteràpace e giustizia almondo intero, al miomondo privato, nella miaquotidian<strong>it</strong>à.Fermandosi soprattutto sultema della pace, dono diDio e del suo Spir<strong>it</strong>o, facendoriferimenti a SanFrancesco, ai suoi scr<strong>it</strong>ti ealle biografie, come logicamentedoveva essere.In fondo la predicazione diFrancesco non era imbevutadi sentimenti di giustiziae di pace?Leggiamo nella Leggendadei Tre Compagni:Dove entravano, fosse unac<strong>it</strong>tà, un castello, un villaggio,un'ab<strong>it</strong>azione, annunziavanola pace, esortandouomini e donne atemere e amare il Creatoredel cielo e della terra,e ad osservare i suoi comandamenti.


“… Bernardo, primo discepolodi Francesco, chenoi oggi reputiamo in tuttaver<strong>it</strong>à un santo. Egli, secondodopo Francesco, fuinsieme con lui araldo dipace e di pen<strong>it</strong>enza”.E nella V<strong>it</strong>a I di Tommasoda Celano…359 - In ogni suo sermone,prima di comunicare laparola di Dio al popolo,augurava la pace, dicendo:«Il Signore vi dia lapace!». Questa pace egliannunciava sempre sinceramentea uomini e donne,a tutti quanti incontrava ovenivano a lui. In questomodo otteneva spesso, conla grazia del Signore, diindurre i nemici della pacee della propria salvezza, adiventare essi stessi figlidella pace e desiderosidella salvezza eterna.e in San Bonaventura nellasua Leggenda Maggiore…1052 - I suoi discorsi nonerano vani o degni di riso,ma ripieni della potenzadello Spir<strong>it</strong>o Santo: penetravanonell'intimo delcuore e susc<strong>it</strong>avano fortestupore negli ascoltatori.In ogni sua predica, all'esordiodel discorso,salutava il popolo conl'augurio di pace, dicendo:“Il Signore vi dia la pace!”.Aveva imparato questa formadi saluto per rivelazionedel Signore, come egli stessopiù tardi affermò nel suoTestamento:“Il Signore mi rivelò chedicessi questo saluto: ilSignore ti dia pace”.Nella Regola e nelle sueLettere troviamo semprequesto augurio come saluto:PACE!!!È l’annuncio dell’Avventoè la “pace vera dal cielo”come la chiama Francescoaugurandola a tutti i fedeli,come scrive appunto nellaLettera a tutti i fedeli.“Nel nome del Signore,Padre e Figlio e Spir<strong>it</strong>oSanto. Amen.A tutti i cristiani religiosi,chierici e laici uomini edonne, a tutti gli ab<strong>it</strong>antidel mondo intero, frateFrancesco, loro servo esudd<strong>it</strong>o, ossequio rispettoso,pace dal cielo e sinceracar<strong>it</strong>à nel Signore”.È la PACE che Gesùnell’ultima cena darà aisuoi discepoli:“Vi lascio la pace, vi do lamia pace. Non come la dàil mondo, io la do a voi”.Mi devo quindi prepararea questo incontro a questodono che il Signore mi fa,ci fa ancora oggi e chechiede di essere recettoridi questo dono per essere anostra volta come diceFrancesco ai suoi figli nellaRegola non bollata:[40] 1 “Quando i frativ<strong>anno</strong> per il mondo … e inqualunque casa entrer<strong>anno</strong>dicano prima: Pace aquesta casa …”.Lo stesso comando che Gesùlascia ai suoi apostoli:“In qualunque casa entriate,prima d<strong>it</strong>e: Pace a questacasa”. (Lc 10,5)L’Ammonizione 15 è dedicataagli operatori di pace.Beati i pacifici, poiché sar<strong>anno</strong>chiamati figli di Dio(Mt 5, 9). Sono veri pacificicoloro che in tutte lecose che sopportano inquesto mondo, per l'amoredel Signore nostro GesùCristo, conservano la pacenell'anima e nel corpo.In questa Ammonizionetroviamo un tratto caratteristicodi Francesco, cheaccosta la parola pace asopportare o sostenere. Lofa anche nella famosa strofadel Cantico sul perdono,in cui loda Dio per coloroche sostengo infirm<strong>it</strong>ate etribulazione. Beati quellike’l sosterrano in pace, kada te, Altissimo, siranoincoronati.Troviamo l’idea del«sostenere in pace», comepure nell’esortazione Aud<strong>it</strong>epoverelle, dove ugualmentele sorelle malatesono inv<strong>it</strong>ate a «sostenerein pace» la loro inferm<strong>it</strong>à.Questo collegamento trapace e sopportare è interessante,perché va controle nostre idee comuni sullapace. Noi di sol<strong>it</strong>o pensiamoche stiamo in pacequando non c’è niente dasopportare, e meno chemai inferm<strong>it</strong>à o tribolazione.Francesco invece nonla pensa così, e insiste neldire che la pace fiorisceproprio nelle difficoltà.Anche in questo caso possiamochiederci quantoentri il vissuto personale di24


25Francesco, che quandoscriveva il Cantico sapevabene cosa vuol dire«infirm<strong>it</strong>ate» e (2 Cant24-26) «tribulazione».Possiamo dunque pensareche, secondo Francesco, ipacifici della beat<strong>it</strong>udinenon sono gente beata perchénon ha problemi, mapersone che riescono agodere di una misteriosapace che nasce nelledifficoltà.Continua poi, ma appenaaccennati, gli altri atteggiamenti.Il mio prepararmi nascedal DESIDERIO, desideriodi un incontro, di incontrareColui che puòdare pienezza alla miav<strong>it</strong>a, che può realizzareveramente la mia v<strong>it</strong>a.È il desiderio dei profeti,dei patriarchi, di Giovanniil battista che desideravail compimento dellepromesse e per questo sipreparava e preparavacoloro che venivano a luiad accogliere il Messia; èlo stesso desiderio diFrancesco che nel Natalea Greggio vuol vedere,sperimentare quello cheaveva vissuto Gesù allasua nasc<strong>it</strong>a, al suo incontrocon l’uman<strong>it</strong>à.Come Giovanni, questodesiderio che si realizza,anche per Francesco diventamissione, motivo diannuncio … leggiamo nelleAmmonizioni: (5)“Considera, o uomo, inquale sublime condizioneti ha posto il Signore Dio,poiché ti ha creato e formatoa immagine del suoFiglio diletto secondo ilcorpo e a simil<strong>it</strong>udine(Gen 1,26) di lui secondolo spir<strong>it</strong>o”.E sappiamo, dalle FontiFrancescane, che Francesco,il suo desiderio locomunica e lo vuol comunicarea tutti, ancheagli infedeli.Un altro atteggiamento èquello della SPERANZAe come figura esemplareprendo Giuseppe, uomogiusto, che significa“santo”, un personaggioche non parla ma agisce;un uomo capace di sperareperché fonda la suasperanza sulla fiducia diDio.Giuseppe spera nella realizzazionedelle promessedi Dio, anche quandoquesta passa per modal<strong>it</strong>àe progetti diversi da quelliche lui aveva sempresognato e che non è ingrado di comprendere.E questo lo porta ad azioniconcrete nella sua v<strong>it</strong>a:decide di tenere Mariaincinta, fugge in Eg<strong>it</strong>to,riprende la via per Nazareth,alleva Gesù.Il “sì” che ha saputo direal Signore permetterà aldisegno di Dio di realizzarsi.Anche per Francesco lastessa cosa, come leggiamonella sua v<strong>it</strong>a: unavolta risposto il suo“eccomi” nella concretezzadella v<strong>it</strong>a, nulla lo puòfermare anche di frontealle molte difficoltà, difficoltà,fatiche, incomprensioni,anche dentro lasua stessa fratern<strong>it</strong>à.E tutto si riassume nellaGIOIA, una gioia conquistata,una gioia vera, autentica.È la gioia di Maria:“l’anima mia magnificail Signore”, la gioia portataprima ancora dall’angelo:“rallegrati”; lagioia di Elisabetta quandoil bambino esulta nel suoseno alla vis<strong>it</strong>a, la gioiaannunciata dagli angeli:“vi porto una grandegioia”. Ecco abbiamobisogno di armarci diquesti elementi, atteggiamentiper vivere bene ilnostro Natale, come figlie seguaci di san Francesco… abbiamo bisognodi entrare nel mistero delNatale per esserne poimissionari non tanto aparole quanto nella v<strong>it</strong>a.Ma anz<strong>it</strong>utto dobbiamofar pace, vivere la pace,essere operatori, seminatoridi pace, quella pacedi Dio offerta e comunicatadagli Angeli: “agliuomini che Egli ama”.Ecco perché mi sono soffermatomolto sulla pace,perché solo nella paceoffertaci da Gesù, la suapace, che noi possiamovivere questi, ormai pochi,giorni che ci separanodal Natale.


Affida i tuoi indumenti usatiai cassonetti della Car<strong>it</strong>asQuando porti i tuoi indumenti usati ad un cassonetto della Car<strong>it</strong>asforse non sai che stai facendo molto di più che sbarazzarti di ciòche a te ormai non serve: stai regalando valore.Quando regali i tuoi indumenti a un cassonetto Dona Valore, li staiaffidando ad una rete di cooperative sociali aderenti alla Rete Riuse(Raccolta indumenti usati solidale ed etica) e coordinate dalla Car<strong>it</strong>asAmbrosiana, che s<strong>anno</strong> far fruttare questo tuo regalo, trasformandoloin dono per tutta la società.• La raccolta degli indumenti e la manutenzione dei cassonettioffrono un lavoro regolare e dign<strong>it</strong>oso a persone che si trovanoin difficoltà: soggetti svantaggiati dal punto di vista fisico,psichico o sociale.• Parte di quanto raccolto servirà a soddisfare le necess<strong>it</strong>à dellepersone bisognose che si rivolgono alla parrocchie di zona.• Quanto resta sarà commercializzato ed avviato al riutilizzogenerando così risorse economiche reinvest<strong>it</strong>e poi in attiv<strong>it</strong>àsociali e solidali: case di accoglienza per donne e minori,richiedenti asilo, malati psichici ma anche servizi di prossim<strong>it</strong>àper gli anziani e le famiglie in difficoltà o per quanti h<strong>anno</strong>perso il lavoro.


Gennaio 20131 Martedì Ottava del Natale del Signore - Circoncisione del SignoreGIORNATA MONDIALE DELLA PACEdal 3 al 5Usc<strong>it</strong>a Chierichetti e Coretto3 Giovedì Incontro per gli aderenti all’Adorazione Eucaristica (ore 21.00)6 Domenica Epifania del SignoreInaugurazione Cappellina Adorazione EucaristicaTombolata ed Estrazione a Premi (ore 15.00)7 Lunedì Inizio Adorazione Eucaristica QuotidianaIncontro Animatori Gruppi di Ascolto (ore 21.00)9, 10 e 11 Gruppi di Ascolto11 Venerdì Incontro “Nazareth e dintorni” (ore 20.45)13 Domenica Battesimo del SignoreIncontro “Cerco Te” per i Giovani “Abbà Padre” (a Cremona)Incontro OFS (ore 15.30)15 Martedì Incontro Consiglio Pastorale Parrocchiale (ore 21.00)dal 18 al 25Settimana di preghiera per l’Un<strong>it</strong>à dei Cristiani18 Venerdì Incontro sulla Fede in sala Ticozzi (ore 21.00)20 Domenica II dopo l’EpifaniaPresentazione dei Cresimandi durante la S.Messa delle ore 10.00Incontro Giovani Coppie (ore 17.30)22 Martedì Incontro di preparazione al Battesimo (ore 20.45)24 Giovedì Inizio Corso Fidanzati (ore 21.00)25 Venerdì Gruppo di Preghiera di Padre Pio (ore 18.00)Incontro sulla Fede al Cenacolo Francescano (ore 21.00)27 Domenica Festa della Santa FamigliaAnniversari di Matrimonio (5,10,15,20,25 ... anni) (ore 11.30)Pranzo comun<strong>it</strong>arioBattesimi (ore 16.00)31 Giovedì Corso Fidanzati (ore 21.00)


Controcampo: Spazio AuroraCinquant’anni diAurora San FrancescoRiceviamo e pubblichiamo articolo trattodal “Punto Stampa” di Dicembre <strong>2012</strong>28Educare cristianamenteattraverso lo sport.È la missione del grupposportivo Aurora SanFrancesco che opera nelrione lecchese di SantoStefano dal 1962.Conta oltre 1000 iscr<strong>it</strong>tisuddivisi in 6 sezioni(calcio, pallavolo, pallacanestro,sci montagna,ginnastica, bikers) e conatleti che v<strong>anno</strong> dai 4 agli80 anni.È la società sportiva numericamentepiù importantedella c<strong>it</strong>tà di Leccoe una delle più significativedella provincia.Si propone di contribuirea formare degli individui,non solo di allenare degliatleti. Sostiene e accompagnala cresc<strong>it</strong>a dei giovaniattraverso la praticasportiva ispirata a valoricristiani.Offre tanto sport, ma ancheuno spazio di aggregazionee di formazione.Un esempio per tutti arrivadalla proposta polisportivaper i bambinidell’asilo e del primo <strong>anno</strong>delle elementari (complessivamenteuna cinquantina)e dall’attenzioneper i settori giovanilidelle varie sezioni.“L’obbiettivo non è soloquello di allenare degliatleti, ma anche quello diaiutarli e sostenerli nellacresc<strong>it</strong>a - spiega il presidenteFabrizio Arrigoni -I nostri principi sonocontenuti nel ProgettoAurora che investe diversiamb<strong>it</strong>i (dinamica di gruppo,tecnico-sportivo, educativo-formativo,sociospir<strong>it</strong>uale)ed è pensatoappos<strong>it</strong>amente per ognifascia di età.Un progetto che ha bisognodella indispensabilecollaborazione delle famigliee che richiede unimpegno costante a dirigentie allenatori”.Il <strong>2012</strong> è stato caratterizzatoda numerosi appuntamentiper festeggiare ericordare insieme i primi50 anni di v<strong>it</strong>a del sodalizio.La conclusione avverràcon un momento difesta in occasione del Natale:l’appuntamento è inprogramma domenica 23<strong>dicembre</strong> alle 15 presso ilCenacolo Francescano.“È stato un <strong>anno</strong> entusiasmantee impegnativo:ringrazio tutte le personeche h<strong>anno</strong> dato una mano.Credo che da questo<strong>2012</strong> riparta di slancioun’Aurora ancora piùdeterminata e convintadel proprio ruolo”.


Controcampo: Spazio Aurora29Lecco, 4 <strong>dicembre</strong> <strong>2012</strong>Carissimi,FESTA NATALE AURORALa presente, in rappresentanza del Consiglio Direttivo, per inv<strong>it</strong>arVialla Festa di Natale Aurora che si svolgerà:DOMENICA 23 DICEMBREORE 15.00 presso il Cenacolo FrancescanoVi aspettiamo numerosi per questo importante momento di fortecondivisione e di gruppo in cui ci sarà spazio per il divertimento,qualche foto, la preghiera, ed il successivo taglio del panettone conbrindisi di auguri.Al termine del pomeriggio, solo per i partecipanti all’evento saràpossibile r<strong>it</strong>irare gratu<strong>it</strong>amente il favoloso ALBUM FIGURINEAURORA, SPECIALE 50° ed iniziare la raccolta con l’acquistodei primi pacchetti di figurine.Vi aspettiamo tutti, in particolare bambini e ragazzi, in tuta,con i colori sociali ! per un grande momento di festa in fratern<strong>it</strong>àed amicizia.FORZA AURORA !!!ALLE ORE 21,00 SEGUIRÀUN IMPERDIBILE CONCERTO NATALIZIODELLA BAND DEI RAGAZZI “AURORA” !!!Il Presidente OnorarioPadre Saverio CortiL’Assistente EcclesiasticoPadre Bruno LentaIl PresidenteFabrizio Arrigoni


31Controcampo: Spazio Aurora11 Novembre:un sentiero per ricordarePiero Pensa-Domenica 11 novembre,inizio della nuova stagionedella sezione sci montagna,alla presenza delSindaco di Lecco, VirginioBrivio, del presidentegenerale del gruppo sportivoAurora e dell’assistentespir<strong>it</strong>uale P.Brunoè stato inaugurato e dedicatoa Piero Pensa il sentiero53 detto dei Pizzetti.La giornata di brutto tempoha imped<strong>it</strong>o la sal<strong>it</strong>ae la celebrazione dellaS. Messa all’imbocco delsentiero, quindi dopo lacerimonia di inaugurazioneabbiamo preso partealla celebrazione eucaristicain parrocchia dove èstata benedetta la targache sarà posta all’iniziodel sentiero.Il sentiero 53 dei Pizzettiparte proprio dietro lanostra chiesa, in via Stelvioe arriva al RifugioPiazza sul monte S. Martino,è un sentiero per e-scursionisti esperti, inquanto ha dei passaggiesposti, ma è sicuramenteuno dei sentieri panoramicipiù belli di tutta lanostra zona.Piero Pensa, primo presidentedella nostra sezione,e fondatore con altriamici del gruppo sportivoAurora, ha sempre lavoratoper la manutenzionedi questo sentiero, equest’<strong>anno</strong> in ricorrenzadel 50° di fondazione delnostro gruppo sportivoabbiamo pensato di farequalcosa di significativoper ricordarlo.In collaborazione con ilComune di Lecco e conl’aiuto delle coop socialiè stata sistemata la primaparte del sentiero fino alprimo Pizzetto, poi contante ore di lavoro, circa1200 e una trentina diamici abbiamo lavoratosulla seconda parte delsentiero sost<strong>it</strong>uendo, conla collaborazione dellaguida alpina Ivo Mozzanica,tutte le catene e gliancoraggi, posizionandosteccati di protezione,una panchina, rifacendotutta la segnaletica, posizionandodue bacheche epulendo un sasso allapartenza del sentiero cheè stato attrezzato per poteressere usato come palestra.Un lavoro davvero importantedurato circa un<strong>anno</strong> che ha messo hadura prova tutti coloroche h<strong>anno</strong> collaborato acui va il mio sent<strong>it</strong>o ringraziamento.Lele


DONA MEZZ’ORA DEL TUO TEMPOPER FARE “COMPAGNIA” A GESÙ!Ci sono ancora diversi turni liberiche aspettano la tua adesione.In fondo alla Chiesa trovi sia i moduli da compilareche il tabellone coi turni ancora disponibili.Giovedì 3 Gennaio 2013 ore 21.00INCONTRO INFORMATIVOPER CHI HA DATO LA PROPRIA ADESIONEALL’ADORAZIONE EUCARISTICADurante la serata verr<strong>anno</strong> date informazionisulle modal<strong>it</strong>à dell’Adorazionee un promemoria sui turni assegnati a ciascuno in basealla disponibil<strong>it</strong>à espressa sul modulo di adesione.

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