dicembre 2012 anno XXII n° 2 - Parrocchiasanfrancescolecco.it
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“… Bernardo, primo discepolodi Francesco, chenoi oggi reputiamo in tuttaver<strong>it</strong>à un santo. Egli, secondodopo Francesco, fuinsieme con lui araldo dipace e di pen<strong>it</strong>enza”.E nella V<strong>it</strong>a I di Tommasoda Celano…359 - In ogni suo sermone,prima di comunicare laparola di Dio al popolo,augurava la pace, dicendo:«Il Signore vi dia lapace!». Questa pace egliannunciava sempre sinceramentea uomini e donne,a tutti quanti incontrava ovenivano a lui. In questomodo otteneva spesso, conla grazia del Signore, diindurre i nemici della pacee della propria salvezza, adiventare essi stessi figlidella pace e desiderosidella salvezza eterna.e in San Bonaventura nellasua Leggenda Maggiore…1052 - I suoi discorsi nonerano vani o degni di riso,ma ripieni della potenzadello Spir<strong>it</strong>o Santo: penetravanonell'intimo delcuore e susc<strong>it</strong>avano fortestupore negli ascoltatori.In ogni sua predica, all'esordiodel discorso,salutava il popolo conl'augurio di pace, dicendo:“Il Signore vi dia la pace!”.Aveva imparato questa formadi saluto per rivelazionedel Signore, come egli stessopiù tardi affermò nel suoTestamento:“Il Signore mi rivelò chedicessi questo saluto: ilSignore ti dia pace”.Nella Regola e nelle sueLettere troviamo semprequesto augurio come saluto:PACE!!!È l’annuncio dell’Avventoè la “pace vera dal cielo”come la chiama Francescoaugurandola a tutti i fedeli,come scrive appunto nellaLettera a tutti i fedeli.“Nel nome del Signore,Padre e Figlio e Spir<strong>it</strong>oSanto. Amen.A tutti i cristiani religiosi,chierici e laici uomini edonne, a tutti gli ab<strong>it</strong>antidel mondo intero, frateFrancesco, loro servo esudd<strong>it</strong>o, ossequio rispettoso,pace dal cielo e sinceracar<strong>it</strong>à nel Signore”.È la PACE che Gesùnell’ultima cena darà aisuoi discepoli:“Vi lascio la pace, vi do lamia pace. Non come la dàil mondo, io la do a voi”.Mi devo quindi prepararea questo incontro a questodono che il Signore mi fa,ci fa ancora oggi e chechiede di essere recettoridi questo dono per essere anostra volta come diceFrancesco ai suoi figli nellaRegola non bollata:[40] 1 “Quando i frativ<strong>anno</strong> per il mondo … e inqualunque casa entrer<strong>anno</strong>dicano prima: Pace aquesta casa …”.Lo stesso comando che Gesùlascia ai suoi apostoli:“In qualunque casa entriate,prima d<strong>it</strong>e: Pace a questacasa”. (Lc 10,5)L’Ammonizione 15 è dedicataagli operatori di pace.Beati i pacifici, poiché sar<strong>anno</strong>chiamati figli di Dio(Mt 5, 9). Sono veri pacificicoloro che in tutte lecose che sopportano inquesto mondo, per l'amoredel Signore nostro GesùCristo, conservano la pacenell'anima e nel corpo.In questa Ammonizionetroviamo un tratto caratteristicodi Francesco, cheaccosta la parola pace asopportare o sostenere. Lofa anche nella famosa strofadel Cantico sul perdono,in cui loda Dio per coloroche sostengo infirm<strong>it</strong>ate etribulazione. Beati quellike’l sosterrano in pace, kada te, Altissimo, siranoincoronati.Troviamo l’idea del«sostenere in pace», comepure nell’esortazione Aud<strong>it</strong>epoverelle, dove ugualmentele sorelle malatesono inv<strong>it</strong>ate a «sostenerein pace» la loro inferm<strong>it</strong>à.Questo collegamento trapace e sopportare è interessante,perché va controle nostre idee comuni sullapace. Noi di sol<strong>it</strong>o pensiamoche stiamo in pacequando non c’è niente dasopportare, e meno chemai inferm<strong>it</strong>à o tribolazione.Francesco invece nonla pensa così, e insiste neldire che la pace fiorisceproprio nelle difficoltà.Anche in questo caso possiamochiederci quantoentri il vissuto personale di24