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VERBALE Consulta Verde del 20 dicembre 2011 ore 17.00

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<strong>VERBALE</strong><br />

<strong>Consulta</strong> <strong>Verde</strong> <strong>del</strong> <strong>20</strong> <strong>dicembre</strong> <strong>20</strong>11 <strong>ore</strong> <strong>17.00</strong><br />

Presenti alla riunione i seguenti componenti <strong>del</strong>la <strong>Consulta</strong> <strong>Verde</strong>:<br />

- Elisabetta Sgarbi Facoltà di Agraria – Università di Modena e Reggio<br />

- Andrea Catellani Consorzio fito-sanitario Provinciale<br />

- Anselmo Montermini Consorzio fito-sanitario Provinciale<br />

- Claudio Rossoli Corpo f<strong>ore</strong>stale <strong>del</strong>lo Stato<br />

- Gioacchino Pedrazzoli WWF<br />

- Vincenzo Bigliardi Pro-Natura<br />

- Marco Salardi Associazione “Il Gabbiano”<br />

- Maria Luisa B<strong>ore</strong>ttini GGEVV<br />

- Amos Poli GGEVV<br />

- E. Catellani GGEVV<br />

- Tolmino Menozzi Ordine degli Ingegneri<br />

- Riccardo Manzini Collegio Periti Agrari e Periti Agrari laureati<br />

- Alen Pigoni Associazione Giardinieri di Reggio Emilia<br />

Presenti in rappresentanza <strong>del</strong>l’Amministrazione Comunale:<br />

Alfredo Di Silvestro, Daniela Mordacci, Elisa Ferretti, Mirko Lasagni<br />

Gli argomenti trattati sono stati i seguenti:<br />

1 _ Approfondimenti in merito alla qualità <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> Cavo Ariolo e al progetto di<br />

separazione <strong>del</strong>le acque bianche e nere presso l’abitato di Gavasseto<br />

2 _ Informativa/aggiornamento sulla richiesta di abbattimento di due filari di alberi in località<br />

Pieve Modolena (Servizio Manutenzione <strong>del</strong> <strong>Verde</strong>)<br />

Il Punto 3 (Aggiornamento sul processo interno di revisione <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> <strong>Verde</strong>) è stato<br />

rimandato alla seduta successiva, visti i tempi insufficienti<br />

Punto 1.<br />

In apertura alla seduta si sono succeduti due interventi, che hanno illustrato lo stato di qualità<br />

<strong>del</strong>le acque nel Cavo Ariolo e il progetto previsto per la separazione <strong>del</strong>le acque nere presso<br />

l’abitato di Gavasseto<br />

Il professor Daniele Galli <strong>del</strong>l’IIS “A. Zanelli” ha illustrato lo studio “Distribuzione spaziale dei<br />

principali metalli pesanti nelle acque e nei sedimenti <strong>del</strong> Cavo Ariolo” , che è stato svolto nel<br />

<strong>20</strong>09, monitorando la qualità <strong>del</strong>le acque in 8 stazioni di prelievo distribuite lungo i 6 km <strong>del</strong><br />

cavo, dal fontanile fino alla confluenza nel Torrente Rodano. I dati rilevati mostrano come la<br />

qualità <strong>del</strong>le acque peggiori notevolmente in uscita dal tombamento che coincide con l’abitato<br />

di Gavasseto (Livello 4 <strong>del</strong>la scala LIM), per migliorare nel tratto successivo grazie alla capacità<br />

auto-depurative <strong>del</strong> corso d’acqua. La qualità torna a peggiorare – seppure in misura ridotta –<br />

in corrispondenza di alcuni scarichi puntuali e <strong>del</strong>l’immissione <strong>del</strong> cavo Avarana.


A seguire, il geom. Vincenzo Iotti, responsabile dei Servizi Tecnici Territoriali <strong>del</strong>la sede<br />

territoriale di Reggio Emilia Gruppo IREN, ha illustrato le attività <strong>del</strong> gruppo nella provincia di<br />

Reggio Emilia, soffermandosi in particolare sugli interventi effettuati e previsti sul sistema<br />

fognario.<br />

Tra quelli attuati, un intervento ha interessato il bacino <strong>del</strong>l’Ariolo: la realizzazione <strong>del</strong><br />

collett<strong>ore</strong> fognario di via Pascarella nel <strong>20</strong>10. Rispetto ai dati negativi rilevati dallo studio <strong>del</strong><br />

professor Galli dopo la confluenza <strong>del</strong> cavo Avarana nell’Ariolo, Iotti ritiene che l’intervento<br />

effettuato sulle fogne di via Pascarella abbia già migliorato tali dati (rilevati nel <strong>20</strong>09).<br />

In corso di realizzazione c’è l’estendimento <strong>del</strong>la rete fognaria in via Gabelli, che permetterà di<br />

risanare le acque <strong>del</strong> sistema di drenaggio che fa capo al cavo Marciocca e da esso in Rodano.<br />

Previsti nel biennio <strong>20</strong>11/<strong>20</strong>12 sono la realizzazione <strong>del</strong> cavo fognario in via Scaruffi, a<br />

completamento <strong>del</strong>l’intervento in via Pascarella, e il risanamento <strong>del</strong>l’Ariolo in corrispondenza<br />

<strong>del</strong>l’abitato di Gavasseto.<br />

Quest’ultimo intervento è stato approfondito mediante l’illustrazione <strong>del</strong>la situazione attuale<br />

degli scoli e <strong>del</strong> progetto esecutivo previsto per risolvere le criticità.<br />

La criticità principale consiste nel fatto che sia il reticolo fognario misto <strong>del</strong>la frazione di<br />

Gavasseto, sia il collett<strong>ore</strong> degli scarichi di acque nere di Sabbione e di via Anna Frank – che<br />

sono notevolmente cresciuti negli ultimi anni e che sono già stati collegati a un collett<strong>ore</strong><br />

fognario, recentemente realizzato – recapitano nel cavo Ariolo, mescolandosi con le acque di<br />

risorgiva di quest’ultimo.<br />

L’obiettivo <strong>del</strong> progetto è di riuscire a separare le acque nere dalle acque <strong>del</strong>l’Ariolo, mediante i<br />

seguenti interventi:<br />

- intercettare la fognatura proveniente da Sabbione a sud <strong>del</strong>l’abitato e allacciarla al<br />

reticolo fognario a valle di Gavasseto mediante nuova condotta in PVC, che gira ad<br />

ovest <strong>del</strong>l’abitato stesso;<br />

- intercettare le acque nere <strong>del</strong>le due canalette che raccolgono le acque dalle fogne di<br />

Gavasseto a monte <strong>del</strong>lo scarico nell’Ariolo (a nord <strong>del</strong>l’abitato), con connessione diretta<br />

alla nuova condotta.<br />

Il primo intervento elimina ogni interferenza tra le acque di fogna di Sabbione e il cavo Ariolo,<br />

poiché le acque nere saranno allacciate direttamente alla condotta fognaria a nord <strong>del</strong>l’abitato.<br />

Questo intervento libererà il tratto intubato <strong>del</strong>l’Ariolo dalla maggior parte degli scarichi (circa<br />

5.000 ab. equivalenti), e le canalette laterali riceveranno solo gli scarichi di Gavasseto (circa<br />

1.000 ab. equivalenti), riducendo al minimo la probabilità di tracimazione <strong>del</strong>le canalette<br />

stesse.<br />

Il costo totale <strong>del</strong>l’intervento è di 300.000 euro, considerando anche gli oneri per le servitù di<br />

passaggio <strong>del</strong>la nuova condotta, che risultano piuttosto significativi.<br />

La realizzazione <strong>del</strong>l’intervento dovrebbe essere conclusa entro agosto <strong>20</strong>12.<br />

Soddisfazione per il progetto presentato da Iren è stata espressa da Marco Salardi,<br />

<strong>del</strong>l’Associazione Il Gabbiano e da Mirko Lasagni, responsabile <strong>del</strong>l’Ufficio di tutela ambientale<br />

<strong>del</strong> Comune di Reggio Emilia, che hanno rilevato come il progetto sia migliorato sensibilmente<br />

rispetto al preliminare presentato a luglio, prevedendo interventi più efficaci per garantire la<br />

salvaguardia <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le acque <strong>del</strong> cavo Ariolo. In particolare, Lasagni rileva come<br />

positivo il fatto che gli scarichi di Sabbione non incidano sull’Ariolo, ma vengano collegati al<br />

collett<strong>ore</strong> fognario a valle <strong>del</strong>l’abitato. La tempistica è ritenuta un elemento importante per<br />

risanare al più presto la situazione.<br />

Le Guardie Giurate Ecologiche Volontarie hanno evidenziato la rilevanza <strong>del</strong> controllo sugli<br />

scarichi isolati di abitazioni e allevamenti in acque superficiali, che possono costituire fonti<br />

puntuali di inquinamento (come rilevato nello studio <strong>del</strong> prof. Galli). Maria Luisa B<strong>ore</strong>ttini<br />

propone di aprire una discussione con gli allevatori o con le loro associazioni, sulle buone<br />

pratiche (es. propone impianti obbligatori di fito-depurazione)<br />

Mirko Lasagni risponde a tali perplessità, spiegando che tutti gli scarichi civili in acque<br />

superficiali devono essere obbligatoriamente autorizzati allo scarico dal Comune, con parere di<br />

ARPA. Per avere l’autorizzazione, un’abitazione deve avere almeno la fossa imhoff per


sedimentare, il degrassat<strong>ore</strong> e i filtri batterici; oltre i 10 alloggi anche un impianto depurante<br />

elettrico. La fito-depurazione è un elemento aggiuntivo.<br />

La competenza sugli allevamenti, invece, dal 1995 è <strong>del</strong>la Provincia.<br />

Loris Canovi di Iren aggiunge che un aspetto fondamentale perché gli impianti depuranti isolati<br />

siano efficaci è la manutenzione: i problemi sorgono quando la gestione non è adeguata, non<br />

prevedendo gli interventi di manutenzione necessari. Il costo annuale per mantenere in<br />

efficienza una fossa imhoff, spiega Iotti, è di circa 300-400 euro/anno e non tutti i privati li<br />

pagano.<br />

Salardi <strong>del</strong> Gabbiano mette in evidenza come l’intervento previsto sulle fogne di via Scaruffi<br />

possa esser l’occasione per rimettere in funzione la Canaletta di San Maurizio, tramite la quale<br />

si potrebbe riportare l’acqua al Mauriziano.<br />

Esprime inoltre apprezzamento per lo studio svolto dall’Istituto Zanelli, di cui mette in evidenza<br />

il val<strong>ore</strong> come base analitica di partenza e sollecita il prof. Galli a ripetere lo studio una volta<br />

ultimati i lavori previsti da Iren.<br />

Il tecnico di Iren, geom. Iotti, non esclude che tali analisi possano rientrare nella fase di<br />

collaudo <strong>del</strong>l’opera stessa, creando una collaborazione con l’Istituto Zanelli.<br />

Punto 2.<br />

L’ing. Alfredo Di Silvestro <strong>del</strong> Servizio Servizi di manutenzione ha illustrato due richieste di<br />

abbattimenti ricevute in relazione a due filari significativi nella frazione di Pieve Modolena: la<br />

prima relativa a un doppio filare di pioppi cipressini presso la sede <strong>del</strong> Consorzio <strong>del</strong><br />

Parmigiano Reggiano, la seconda relativa a un filare di platani presso la sede <strong>del</strong>la ditta Zatti in<br />

costruzione, entrambi lungo la via Emilia.<br />

In entrambi i casi gli uffici comunali, coadiuvati dai tecnici <strong>del</strong> Consorzio fito-sanitario, hanno<br />

dato parere negativo agli abbattimenti, poiché le alberature non si trovavano nei casi di<br />

straordinarietà previsti dall’art. 4 comma 6 <strong>del</strong> Regolamento <strong>del</strong> verde. Entrambi i filari sono<br />

infatti di dimensioni rilevanti e, nel complesso, entrambi i popolamenti si presentano in<br />

condizioni buone e costituiscono un indubbio e rilevante segno <strong>del</strong> territorio per chiunque li<br />

osservi e dunque meritevoli di tutela.<br />

In relazione al filare di platani, sono stati inoltre rilevati comportamenti contrari al<br />

Regolamento <strong>del</strong> verde (abbattimenti non autorizzati e danneggiamenti), per cui le GGEVV<br />

hanno redatto verbale di sanzione a carico <strong>del</strong>l’impresa che sta effettuando lavori nelle<br />

vicinanze <strong>del</strong>le alberature.<br />

Andrea Catellani, <strong>del</strong> Consorzio fito-sanitario, ha stimato utilizzando i parametri <strong>del</strong><br />

Regolamento <strong>del</strong> <strong>Verde</strong>, che il val<strong>ore</strong> <strong>del</strong>le alberature abbattute o danneggiate, ammonta a<br />

65.000 euro, mentre la multa comminata a meno di 2.000 euro.<br />

Tolmino Menozzi, rappresentante <strong>del</strong>l’Ordine degli Ingegneri, mette in evidenza che i danni<br />

arrecati alle piante avrebbero potuto essere evitati mediante una maggi<strong>ore</strong> attenzione in fase<br />

di valutazione <strong>del</strong> progetto da parte <strong>del</strong>la Commissione per la Qualità architettonica e il<br />

paesaggio.<br />

Anche Claudio Rossoli, per il Servizio F<strong>ore</strong>stale, concorda sul fatto che un maggi<strong>ore</strong><br />

coordinamento degli uffici comunali, per avere maggi<strong>ore</strong> qualità in fase progettuale, possa<br />

evitare tali episodi. Pone inoltre l’interrogativo se danneggiamenti di tale entità non possano<br />

configurarsi come illeciti penali, a norma <strong>del</strong>l’art. 605 <strong>del</strong> Codice.<br />

Elisa Ferretti, <strong>del</strong> Comune di Reggio Emilia, ha informato i membri <strong>del</strong>la <strong>Consulta</strong> che si sta<br />

lavorando in questa direzione, cercando un maggi<strong>ore</strong> coordinamento tra gli uffici e una<br />

maggi<strong>ore</strong> attenzione alla tutela <strong>del</strong> verde esistente in fase di istruttoria dei progetti edilizi,<br />

mediante incontri interni tra gli uffici.<br />

Alen Pigoni, <strong>del</strong>l’Associazione Giardinieri, mette in evidenza il fatto che oggi ad essere<br />

sanzionato per i comportamenti scorretti sia solo il proprietario. Suggerisce che potrebbe<br />

essere molto efficace il fatto di multare in primo luogo chi effettua il danneggiamento, ossia il


manutent<strong>ore</strong>. Secondo Pigoni ne trarrebbe vantaggio l’intera categoria, in termini di maggi<strong>ore</strong><br />

qualificazione e riconoscimento di professionalità. Il proprietario potrebbe essere obbligato in<br />

solido.<br />

Le GGEVV esprimono la loro disponibilità ad effettuare ispezioni più sistematiche nei cantieri<br />

edili, anche su segnalazione diretta degli uffici comunali.<br />

Il terzo punto all’ordine <strong>del</strong> giorno è stato rimandato ad un successivo incontro <strong>del</strong>la <strong>Consulta</strong>,<br />

visto il prolungarsi <strong>del</strong>la discussione relativa ai primi due punti.

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