Massimario di Giustizia sportiva 2006-08.pdf - Comitato Italiano ...

legittima la giurisdizione domestica di natura disciplinare che ha dimensione
privatistica ed origine contrattuale. - C.U. n. 728 del 12.4.2007 C.F. n. 45.
Il venire meno della qualifica di presidente di una società per il periodo di
inibizione, non determina la perdita dello “status” di tesserato; si sarebbe,
altrimenti in presenza di una previsione normativa, contraria ai più elementari
principi di giustizia sportiva, in forza della quale si determinerebbe per il tesserato
inibito il vantaggio di sottrarsi per espressa previsione legale alla esecuzione delle
sanzioni irrogate (art. 3 del Regolamento di Giustizia). - C.U. n. 568 del 21/02/2008
C.G.N. n. 54
L’art. 3 del Regolamento di Giustizia Sportiva non consente in alcun modo di
sottoporre a procedimento disciplinare coloro che alla data del deferimento
abbiano perso la qualità di tesserato. “Il vincolo di giustizia sorge - infatti - con il
tesseramento o l’affiliazione alla Federazione Italiana Pallacanestro”. E solo “i
tesserati, gli affiliati e gli associati in genere alla Federazione Italiana Pallacanestro
sono sottoposti alla giurisdizione disciplinare degli Organi di Giustizia Sportiva e
sono tenuti a rispettare i provvedimenti degli Organi medesimi”. L’art. 155 del
Regolamento Organico consente poi di individuare, nel primo comma, i tesserati in
senso stretto attraverso una elencazione analitica e, nel secondo comma, i tesserati
cosiddetti “assimilati” o “equiparati” tra i quali vengono ricompresi tutti quei
soggetti “che comunque svolgono unʹattività in qualsiasi organo od organismo
della F.I.P. o Società affiliata o Associazione riconosciuta”. - C.U. n. 682 del
29/03/2007 C.G.N. n. 83
Art. 4 bis
È inammissibile l’acquisizione della prova video volta all’accertamento di
circostanze ulteriori rispetto a quelle tassativamente previste dall’art. 4 bis del
Regolamento di Giustizia. - C.U. n. 609 del 7 marzo 2007 C.G.N. n. 75
Art. 12
Sia la squalifica che l’inibizione consistono “nel divieto di svolgere attività federale o
sociale”, come è previsto rispettivamente negli articoli 12 e 13 del Regolamento di
Giustizia. L’inibizione è applicabile a tutti i tesserati (art. 13, comma 3, del
Regolamento di Giustizia), e la scelta fra i due tipi di sanzione rientra nel potere
discrezionale attribuito al giudice il quale dovrà valutare la gravità della condotta
commissiva o omissiva contestata. - C.U. n. 296 del 13/11/2007 C.G.N. n. 17