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Accogliere un bambino e la sua famiglia - Comune di Montale

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<strong>Accogliere</strong> <strong>un</strong> <strong>bambino</strong> in <strong>un</strong> servizio educativo per <strong>la</strong> prima infanzia, significa accogliere tutta <strong>la</strong><br />

<strong>sua</strong> <strong>famiglia</strong>, in<strong>di</strong>viduando tutta <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong> strategie <strong>di</strong> rapporto fra nido/centro gioco e casa, volte<br />

a modu<strong>la</strong>re <strong>un</strong>a gradualità <strong>di</strong> separazione del <strong>bambino</strong> dal proprio ambiente e nello stesso tempo a<br />

mantenere <strong>un</strong>a continuità e <strong>un</strong>a connessione con l’esperienza precedente, maturata nel suo<br />

ambiente <strong>di</strong> vita abituale.<br />

Il nido e il centro gioco sono principalmente luoghi <strong>di</strong> socializzazione, spazi che offrono, al<br />

<strong>bambino</strong>, <strong>la</strong> possibilità <strong>di</strong> confrontarsi con altri bambini ed adulti, <strong>di</strong> imparare a cooperare, <strong>di</strong><br />

instaurare rapporti affettivi e <strong>di</strong> amicizia.<br />

Affinché questo avvenga in maniera costruttiva e i bambini possano veramente vivere con serenità<br />

e curiosità il tempo trascorso al nido/centro gioco è fondamentale che essi si sentano accolti,<br />

ascoltati e considerati non solo all’interno del gruppo, ma anche come singoli.<br />

Nei primi mesi <strong>di</strong> attività le educatrici pongono partico<strong>la</strong>re attenzione al momento dell’inserimento<br />

dei bambini.<br />

L’inserimento infatti rappresenta <strong>un</strong>’esperienza fortemente evolutiva per il <strong>bambino</strong> e <strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

<strong>famiglia</strong>.<br />

È fondamentale perciò che le educatrici pensino a questo momento come <strong>un</strong> obiettivo importante<br />

del progetto educativo e si confrontino sulle strategie da attuare e sul<strong>la</strong> pre<strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong><br />

esperienze che aiutino il <strong>bambino</strong> ad affrontare il delicato passaggio fra ambiente familiare e<br />

nido/centro gioco.<br />

In questa prima fase <strong>di</strong> avvicinamento all’esperienza del nido/centro gioco intervengono molteplici<br />

elementi :<br />

il passaggio da <strong>un</strong> contesto conosciuto ad <strong>un</strong>o nuovo, con tutte le “curiosità” e “le<br />

preoccupazioni” che lo caratterizzano sia per i bambini che per gli adulti;<br />

<strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà iniziale <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>e famiglie a percepire il nido/centro gioco come <strong>un</strong>a offerta<br />

educativa, formativa, socializzante e qualificata;<br />

le naturali <strong>di</strong>fficoltà a vivere il momento del<strong>la</strong> separazione e l’inizio <strong>di</strong> <strong>un</strong>a esperienza<br />

nuova;<br />

<strong>la</strong> caratterizzazione dell’ambiente che costituisce <strong>un</strong> elemento importante nel rassicurare il<br />

<strong>bambino</strong> sollecitandone al tempo stesso i comportamenti esplorativi e <strong>la</strong> curiosità;<br />

<strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> <strong>un</strong>o spazio per gli adulti che offre <strong>un</strong> contesto piacevole ed accogliente che<br />

favorisca <strong>la</strong> con<strong>di</strong>visione <strong>di</strong> preoccupazioni ed esperienze e consenta l’avvio<br />

dell’esperienza nido anche per il gruppo degli adulti (es. Laboratori per i genitori);<br />

le caratteristiche del gruppo delle educatrici poiché l'educatrice <strong>di</strong> riferimento del<strong>la</strong> sezione<br />

avrà il ruolo <strong>di</strong> me<strong>di</strong>are, ponendosi in modo in<strong>di</strong>retto e <strong>la</strong>sciando spazio alle iniziative del<br />

<strong>bambino</strong>, <strong>la</strong> prima re<strong>la</strong>zione del <strong>bambino</strong> sia con gli oggetti che con i compagni. Sarà quin<strong>di</strong><br />

centrale il raccordo fra tutti gli educatori che operano all’interno del<strong>la</strong> struttura per <strong>un</strong><br />

costante passaggio <strong>di</strong> informazioni in merito all’andamento dell’inserimento;<br />

le caratteristiche del gruppo dei bambini.<br />

L'approccio iniziale all’esperienza nel<strong>la</strong> struttura educativa sarà quin<strong>di</strong> interpretato nel rispetto dei<br />

principi <strong>di</strong> "gradualità" e "continuità" .<br />

2


L’inserimento <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> <strong>bambino</strong> sarà portato avanti con gradualità, all<strong>un</strong>gando poi il tempo <strong>di</strong><br />

permanenza e facendo <strong>di</strong>ventare più impegnative le situazioni a cui il <strong>bambino</strong> partecipa.<br />

Nei primi giorni <strong>di</strong> frequenza <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> <strong>un</strong> genitore sarà importante per permettere <strong>la</strong><br />

me<strong>di</strong>azione e il senso <strong>di</strong> collegamento fra <strong>famiglia</strong> e nuovo contesto in cui il <strong>bambino</strong> è inserito.<br />

L’educatrice suggerisce al genitore che accompagna il <strong>bambino</strong> <strong>di</strong> portare da casa delle<br />

pantofoline da tenere nell’arma<strong>di</strong>etto e che metterà ogni giorno prima <strong>di</strong> entrare in sezione. Tale<br />

momento <strong>di</strong>venta così <strong>un</strong>a routine che all’inizio sarà sostenuta dall’adulto, ma che<br />

successivamente sarà portata avanti dal <strong>bambino</strong> in maniera autonoma.<br />

L’inserimento graduale non deve essere considerato <strong>un</strong>a pratica solo in f<strong>un</strong>zione del <strong>bambino</strong>:<br />

non è prioritario l’adattamento del <strong>bambino</strong> al<strong>la</strong> struttura, ma sull’evoluzione <strong>di</strong> <strong>un</strong> rapporto che<br />

coinvolge il genitore, il <strong>bambino</strong>, l’educatrice.<br />

Nell’arco <strong>di</strong> <strong>un</strong>a settimana viene sviluppato il processo <strong>di</strong> proposta progressiva da parte degli<br />

educatori ai bambini, <strong>di</strong> spazi, re<strong>la</strong>zioni e contesti, contemporaneamente ad <strong>un</strong>a sempre meno<br />

prol<strong>un</strong>gata presenza del genitore, e il successivo consolidamento dell’ambientamento del <strong>bambino</strong><br />

anche in assenza del genitore.<br />

Questo delicato momento del<strong>la</strong> vita del <strong>bambino</strong> all’interno dell’asilo/centro gioco necessita infatti<br />

<strong>di</strong> <strong>un</strong>a partico<strong>la</strong>re attenzione, ed è per questo che le educatrici richiedono <strong>un</strong>a forte col<strong>la</strong>borazione<br />

ai genitori e si rendono <strong>di</strong>sponibili per sostenerli durante il momento del <strong>di</strong>stacco. Il criterio<br />

fondamentale previsto dal nostro progetto pedagogico è quello dell’approccio personalizzato,<br />

rispettoso dell’in<strong>di</strong>vidualità del <strong>bambino</strong>, del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> storia e del<strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> che lo accompagna.<br />

L’attenzione in<strong>di</strong>vidualizzata verso ogni singolo <strong>bambino</strong> deve realizzarsi nell’ambito <strong>di</strong> <strong>un</strong>a<br />

re<strong>la</strong>zione che metta in con<strong>di</strong>zione l’educatore, me<strong>di</strong>ante l’adozione <strong>di</strong> <strong>un</strong> atteggiamento <strong>di</strong> ascolto,<br />

<strong>di</strong> evidenziare i tratti più tipici e peculiari del comportamento <strong>di</strong> ogni <strong>bambino</strong>, <strong>di</strong> tenerne conto e <strong>di</strong><br />

valorizzarne l’espressione e lo sviluppo.<br />

Questo atteggiamento deve in partico<strong>la</strong>re consentire <strong>di</strong> apprezzare le <strong>di</strong>versità in<strong>di</strong>viduali in<br />

generale e anche, in partico<strong>la</strong>re, tenendo presenti il sesso e le <strong>di</strong>verse provenienze culturali dei<br />

bambini.<br />

Inserire <strong>un</strong> <strong>bambino</strong> in <strong>un</strong>a struttura come quel<strong>la</strong> dell’asilo nido/centro gioco, significa che il<br />

<strong>bambino</strong>, qual<strong>un</strong>que sia stata <strong>la</strong> <strong>sua</strong> esperienza precedente, viene a trovarsi separato dalle<br />

persone che hanno acquisito per lui maggiore importanza.<br />

E’ evidente perciò che l’inserimento può provocare momenti <strong>di</strong> <strong>di</strong>fficoltà per il <strong>bambino</strong>, ma anche<br />

per i genitori che possono vivere questo momento con ansia.<br />

A tale proposito è importante che le educatrici facciano dell’inserimento <strong>un</strong> obiettivo primario del<br />

piano <strong>di</strong> <strong>la</strong>voro.<br />

Ogni educatrice inserisce <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> bambini e si come figura <strong>di</strong> riferimento per quel gruppo e<br />

per ogni <strong>bambino</strong> che <strong>di</strong> quel gruppo fa parte.<br />

Ogni <strong>bambino</strong> perciò costruisce con <strong>la</strong> <strong>sua</strong> educatrice <strong>di</strong> riferimento <strong>un</strong>a re<strong>la</strong>zione significativa che<br />

lo orienta nel<strong>la</strong> crescita e costituisce <strong>la</strong> base sicura per buone re<strong>la</strong>zioni future.<br />

3


- Ha <strong>un</strong> buon rapporto con l’educatrice <strong>di</strong> riferimento che si è preso cura <strong>di</strong> lui dal momento<br />

in cui è arrivato al nido/centro gioco;<br />

- Accetta <strong>la</strong> presenza degli altri adulti del<strong>la</strong> sezione/centro gioco;<br />

- Vive con serenità i momenti <strong>di</strong> routine;<br />

- Si rapporta con tranquillità con gli altri bambini;<br />

- Esplora attivamente l’ambiente.<br />

<br />

Gli obiettivi specifici dell’ambientamento possono essere così sintetizzati:<br />

Favorire <strong>un</strong> rapporto sereno e autonomo da parte del <strong>bambino</strong> con il contesto educativo<br />

inteso come sistema <strong>di</strong> re<strong>la</strong>zioni con spazi, oggetti, adulti, altri bambini, processi, tempi,<br />

mo<strong>di</strong><br />

Favorire <strong>un</strong> rapporto <strong>di</strong> fiducia, <strong>di</strong> partecipazione e <strong>di</strong> continuità educativa tra <strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> e il<br />

nido/centro gioco<br />

Favorire <strong>la</strong> costruzione <strong>di</strong> <strong>un</strong> contesto <strong>famiglia</strong> – nido all’interno del quale siano rispettate e<br />

valorizzate le potenzialità e le istanze dei vari elementi in gioco: il <strong>bambino</strong>, l’adulto<br />

educatore, l’adulto genitore, lo spazio/contesto.<br />

Ambientamento del <strong>bambino</strong>: obiettivi<br />

OBIETTIVO<br />

BUON AMBIENTAMENTO DEL BAMBINO AL NIDO<br />

SUB-<br />

OBIETTIVO<br />

Buon rapporto con<br />

SPAZIO FISICO<br />

Buon rapporto con<br />

SPAZIO SOCIALE<br />

Buon rapporto con gli<br />

ADULTI<br />

Buon rapporto con i<br />

BAMBINI<br />

Buon rapporto<br />

con i GENITORI<br />

ARTICOLAZIONE DEGLI OBIETTIVI<br />

Adattamento a nuove<br />

forme, luci, colori, rumori,<br />

strutture ambientali<br />

Riconoscimento<br />

dell’ambiente e degli<br />

oggetti<br />

Utilizzo degli oggetti:<br />

f<strong>un</strong>zionale, realistico,<br />

imitativo, simbolico,<br />

creativo<br />

Capacità <strong>di</strong> orientamento<br />

nello spazio e <strong>di</strong> scelta<br />

delle occasioni <strong>di</strong> gioco<br />

Passaggio graduale, non<br />

traumatico, dalle abitu<strong>di</strong>ni <strong>di</strong><br />

casa a quelle del nido<br />

(pasto, sonno, cambio,<br />

<strong>di</strong>versità <strong>di</strong> orari)<br />

Riconoscimento delle regole<br />

e delle abitu<strong>di</strong>ni<br />

Acquisizione minima delle<br />

regole <strong>di</strong> com<strong>un</strong>ità.<br />

Orientamento<br />

dell’attenzione dal<br />

riferimento “genitore” al<br />

riferimento “educatore –<br />

gruppo <strong>di</strong> bambini”<br />

Riconoscimento<br />

dell’adulto<br />

Ricerca dell’adulto a<br />

scopo conso<strong>la</strong>torio e<br />

lu<strong>di</strong>co<br />

Riconoscimento degli altri<br />

adulti come in<strong>di</strong>vidui<br />

<strong>di</strong>fferenziati<br />

Ricerca <strong>di</strong> alc<strong>un</strong>i adulti<br />

per esigenze specifiche<br />

Accettazione del<strong>la</strong><br />

presenza fisica degli<br />

altri bambini<br />

Risposta a interazioni<br />

Provocazione <strong>di</strong><br />

interazioni<br />

Non passività nel<strong>la</strong><br />

separazione e nel<strong>la</strong><br />

ri<strong>un</strong>ione<br />

Ricerca dei genitori<br />

durante il giorno<br />

Accettazione delle cure<br />

da parte <strong>di</strong> tutti gli adulti<br />

4


L’ambientamento al nido/centro gioco avviene a piccoli gruppi <strong>di</strong> 6/7 bambini, in modo graduale<br />

sia per il <strong>bambino</strong> che per il genitore., accompagnato in questo periodo delicato, da <strong>un</strong>’educatrice.<br />

Il periodo dell’ambientamento ha <strong>la</strong> durata <strong>di</strong> circa <strong>un</strong>a settimana, durante <strong>la</strong> quale si passa da <strong>un</strong>a<br />

presenza costante del genitore, ad <strong>un</strong> graduale allontanamento, prima all’interno del<strong>la</strong> struttura,<br />

poi all’esterno.<br />

Si propone <strong>di</strong> far permanere i bambini a pranzo al nido intorno al terzo giorno <strong>di</strong> inserimento, se le<br />

sue reazioni a questo elemento <strong>di</strong> novità sono ritenute positive, mentre <strong>la</strong> permanenza a dormire al<br />

nido viene valutata in base al<strong>la</strong> “<strong>di</strong>sponibilità” a <strong>la</strong>sciarsi andare serenamente da parte del<br />

<strong>bambino</strong>, nel rispetto dei suoi tempi e dei suoi ritmi.<br />

Una partico<strong>la</strong>re attenzione viene posta all’autonomia <strong>di</strong> movimento del <strong>bambino</strong> e al<strong>la</strong> <strong>sua</strong><br />

possibilità <strong>di</strong> rendersi protagonista delle sue esperienze, senza che queste passino<br />

necessariamente attraverso l’adulto.<br />

Anche il genitore dovrà trovare <strong>un</strong>a situazione accogliente in modo da rendere il <strong>di</strong>stacco più<br />

sereno possibile.<br />

Durante i primi giorni <strong>di</strong> inserimento <strong>la</strong> adottata prevede d<strong>un</strong>que le seguenti situazioni:<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

L’educatrice avrà <strong>un</strong> atteggiamento <strong>di</strong> <strong>di</strong>sponibilità all’ascolto, senza mai esprimere giu<strong>di</strong>zi<br />

o valutazione su ciò che viene detto dal genitore e all’inizio non prenderà alc<strong>un</strong>a iniziativa<br />

<strong>di</strong>retta sul <strong>bambino</strong>, a meno che non sia il <strong>bambino</strong> stesso a rivolgersi a lei, ma si<br />

concentrerà soprattutto a dare informazioni e spiegazioni al genitore.<br />

Se il <strong>bambino</strong> esplora l’ambiente, l’educatrice lo sottolineerà al genitore, specificando che<br />

com<strong>un</strong>que c’è ancora bisogno del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> presenza.<br />

L’educatrice si proporrà inizialmente al nuovo <strong>bambino</strong> in maniera in<strong>di</strong>retta interagendo con<br />

il <strong>bambino</strong> attraverso me<strong>di</strong>azioni <strong>di</strong> giochi, e passerà a modalità più <strong>di</strong>rette quando il<br />

<strong>bambino</strong> prenderà l’iniziativa o ne accetterà l’interazione.<br />

Si può chiedere al genitore che il <strong>bambino</strong> venga all’asilo/centro gioco portando con se’, da<br />

casa, <strong>un</strong> oggetto, <strong>un</strong> giocattolo a lui caro per rafforzare l’ingresso nel nuovo posto (“oggetto<br />

transizionale”).<br />

La sperimentazione dell’assenza del<strong>la</strong> madre verrà proposta quando il <strong>bambino</strong> avrà<br />

cominciato a riferirsi all’educatrice e non avrà bisogno del contatto fisico con il genitore. E’<br />

l’educatrice che orienta il genitore ad allontanarsi (all’inizio in <strong>un</strong>a stanza a<strong>di</strong>acente<br />

proponendo ad <strong>un</strong> gruppo <strong>di</strong> genitori <strong>un</strong> <strong>la</strong>boratorio, poi anche fuori dal<strong>la</strong> struttura per poco<br />

tempo,…) nel momento più adatto.<br />

Dopo il primo periodo <strong>di</strong> inserimento, quando si ritiene il <strong>bambino</strong> ben ambientato e sicuro<br />

nel <strong>di</strong>stacco dal genitore, si chiede alle famiglie <strong>di</strong> entrare al nido/centro gioco<br />

accompagnando il <strong>bambino</strong> per mano, in maniera tale che il saluto sia più sereno e<br />

graduale.<br />

5


• <br />

A settembre, nel<strong>la</strong> settimana che precede l’apertura dei servizi educativi com<strong>un</strong>ali, prima<br />

dell’inserimento del <strong>bambino</strong> al nido/centro gioco sarà cura dell’educatrice <strong>di</strong> riferimento<br />

pre<strong>di</strong>sporre <strong>un</strong> colloquio preliminare con le famiglie dei bambini da inserire al fine <strong>di</strong> far<br />

emergere informazioni re<strong>la</strong>tive al nucleo familiare e all’ambiente domestico, alle frequentazioni<br />

perio<strong>di</strong>che rego<strong>la</strong>ri (nonni, altri familiari, altri bambini, ecc.), su come il <strong>bambino</strong> trascorre il tempo<br />

nell’arco del<strong>la</strong> giornata, chi si prende cura <strong>di</strong> lui, <strong>la</strong> <strong>sua</strong> storia pregressa, gli stili <strong>di</strong> comportamento<br />

e i livelli <strong>di</strong> sviluppo.<br />

Il colloquio rappresenta il primo vero momento <strong>di</strong> conoscenza reciproca, in<strong>di</strong>spensabile per creare<br />

<strong>un</strong> rapporto <strong>di</strong> fiducia, affinché il genitore affi<strong>di</strong>, senza troppe ansie, il <strong>bambino</strong> all’educatrice.<br />

Importante è annotare sul<strong>la</strong> scheda personale <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> <strong>bambino</strong> “PARLACI DI…”, quanto<br />

emerso dal colloquio, poiché molte informazioni risulteranno utili per sostenere il <strong>bambino</strong> durante<br />

<strong>la</strong> fase dell’ambientamento con strategie adeguate.<br />

6<br />

<br />

Nel mese <strong>di</strong> giugno, terminate le iscrizioni al nido e al centro gioco educativo, e stabilita <strong>la</strong><br />

graduatoria dei bambini ammessi al servizio da parte dell’Ufficio Pubblica Istruzione del Com<strong>un</strong>e <strong>di</strong><br />

<strong>Montale</strong>, le educatrici invitano i genitori ad <strong>un</strong>’assemblea <strong>di</strong> sezione, che costituisce <strong>la</strong> prima<br />

occasione <strong>di</strong> conoscenza fra genitori ed educatrici.<br />

Durante tale momento vengono presentati il progetto educativo e l’organizzazione del servizio,<br />

sono com<strong>un</strong>icate le date degli inserimenti e viene consegnata alle famiglie <strong>un</strong>a cartellina<br />

informativa contenente:<br />

- Saluto <strong>di</strong> “Benvenuto” ai nuovi bambini;<br />

- Progetto Educativo del servizio;<br />

- Documento per le famiglie su “L’Inserimento”;<br />

- Calendario sco<strong>la</strong>stico;<br />

- Menù;<br />

- Rego<strong>la</strong>mento com<strong>un</strong>ale;<br />

- Rego<strong>la</strong>mento sanitario;<br />

- Retta <strong>di</strong> frequenza;<br />

- Guida ai servizi educativi com<strong>un</strong>ali;<br />

- Autorizzazione per <strong>la</strong> ripresa fotografica;<br />

- Autorizzazione per le uscite;<br />

- Elenco <strong>di</strong> materiali;<br />

- Alc<strong>un</strong>e regole da ricordare…<br />

<br />


Eventuali colloqui successivi potranno essere richiesti dalle famiglie alle educatrici <strong>di</strong> riferimento,<br />

<strong>la</strong>ddove si riscontri <strong>un</strong> <strong>di</strong>sagio o partico<strong>la</strong>ri <strong>di</strong>fficoltà nell’inserimento, al fine <strong>di</strong> concordare strategie<br />

educative fra nido/centro gioco e genitori.<br />

<br />

• <br />

Per l’osservazione quoti<strong>di</strong>ana sarà invece utile annotare il comportamento del <strong>bambino</strong> nell’arco<br />

del<strong>la</strong> permanenza al nido/centro gioco: durata del<strong>la</strong> permanenza, comportamento manifestato nei<br />

confronti del genitore, delle educatrici, degli altri bambini, nei contesti del<strong>la</strong> routine, in re<strong>la</strong>zione<br />

all’ambiente, agli oggetti, ai materiali.<br />

Documentare l’inserimento <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> <strong>bambino</strong> risulta utile per monitorare i comportamenti del<br />

<strong>bambino</strong> durante questa delicata fase, annotare i cambiamenti, progettare e verificare le strategie<br />

educative messe in atto per favorirne l’ambientamento.<br />

È molto importante verificare, in itinere, con <strong>la</strong> <strong>famiglia</strong> come è stato vissuto il periodo<br />

dell’ambientamento dal <strong>bambino</strong> e dai genitori, al fine <strong>di</strong> sostenere gli adulti e i piccoli, con consigli<br />

ed interventi mirati.<br />

• <br />

L’esperienza ci ha <strong>di</strong>mostrato che l’accoglienza degli adulti è parte fondamentale del percorso da<br />

seguire per <strong>la</strong> buona riuscita dell’ambientamento dei bambini nuovi iscritti. L’inserimento comporta<br />

per le famiglie il bisogno <strong>di</strong> alleggerire le ansie che derivano dall’esperienza del “<strong>di</strong>stacco” del<br />

proprio figlio; <strong>la</strong> gestione <strong>di</strong> questo delicato momento dal quale <strong>di</strong>pendono le future re<strong>la</strong>zioni <strong>di</strong><br />

fiducia con le educatrici.<br />

Per questo, durante il periodo <strong>di</strong> inserimento, per i genitori che accompagnano il proprio <strong>bambino</strong><br />

all’asilo, le educatrici organizzano <strong>un</strong>o spazio, <strong>un</strong> <strong>la</strong>boratorio, app<strong>un</strong>to, dove poter familiarizzare<br />

tra loro. Infatti, è tramite l’esperienza, facendo cose assieme, che ci si conosce e si socializza in<br />

maniera più spontanea.<br />

Ai genitori viene chiesto <strong>di</strong> portare alc<strong>un</strong>e foto da casa per “costruire” <strong>un</strong> piccolo album, <strong>un</strong>a storia<br />

<strong>di</strong> <strong>famiglia</strong>, realizzata per il proprio <strong>bambino</strong> e <strong>la</strong>sciata al nido proprio per lui, perché possa avere<br />

<strong>un</strong> pezzetto <strong>di</strong> casa all’interno del<strong>la</strong> <strong>sua</strong> sezione, perché possa ritrovare qualcosa <strong>di</strong> “suo” e <strong>di</strong><br />

familiare e sentire <strong>un</strong> legame tangibile con <strong>la</strong> propria casa. Riteniamo che questo momento<br />

rappresenti <strong>un</strong>a forma <strong>di</strong> accoglienza nei confronti dei genitori, che passano alc<strong>un</strong>i momenti al<br />

nido, che cominciano <strong>un</strong> <strong>di</strong>stacco graduale dai propri figli, ma al tempo stesso sono nel<strong>la</strong> struttura<br />

se questi hanno bisogno del<strong>la</strong> loro presenza. Inoltre i genitori possono passare del tempo anche in<br />

<strong>un</strong> angolo pre<strong>di</strong>sposto per loro collocato proprio nel salone <strong>di</strong> ingresso dell’asilo, <strong>un</strong> ambiente dal<br />

tono molto familiare ed accogliente, dove trascorrere del tempo leggendo, sfogliando <strong>la</strong><br />

documentazione del nido, par<strong>la</strong>ndo con altri genitori.<br />

Riteniamo fondamentale che i genitori possano trovare nel<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> <strong>un</strong>’educatrice che rimane a<br />

<strong>di</strong>sposizione per loro, durante il <strong>la</strong>boratorio, <strong>un</strong> sostegno per poter colloquiare su aspettative e<br />

7


ansie, e che, raccordandosi con le educatrici <strong>di</strong> sezione impegnate negli inserimenti, si faccia da<br />

tramite fra loro e le famiglie.<br />

Questo delicato compito risulta utile in quei momenti in cui le educatrici sono fortemente impegnate<br />

nell’ambientamento dei bambini nuovi.<br />

Per questo, a turno, <strong>la</strong> figura <strong>di</strong> riferimento che deve occuparsi delle famiglie deve<br />

necessariamente essere <strong>un</strong>’educatrice del<strong>la</strong> sezione dove ci sono pochi inserimenti da fare.<br />

<br />

• <br />

La “nuvo<strong>la</strong>” è <strong>un</strong>o strumento ideato per far esprimere sinteticamente sentimenti ed aspettative da<br />

parte dei genitori circa il momento dell’inserimento del proprio <strong>bambino</strong>. Viene proposta ai genitori,<br />

durante i primi giorni trascorsi al nido/centro gioco, <strong>di</strong> scrivere su <strong>un</strong> cartoncino cosa provano<br />

circa questi momenti, riflessioni che saranno riprese successivamente, durante <strong>un</strong>’assemblea <strong>di</strong><br />

verifica dell’ambientamento con i genitori, per capire se quanto scritto precedentemente è<br />

cambiato, come e perché.<br />

<br />

• <br />

Nel mese <strong>di</strong> settembre viene organizzata <strong>la</strong> festa dell’inserimento, <strong>un</strong>’occasione importante, in<br />

quanto rappresenta <strong>un</strong>a sorta <strong>di</strong> rituale in cui genitori e bambini entrano in contatto con le altre<br />

famiglie dei bambini appena inseriti e con quelle dei bambini già frequentanti da tempo l’asilo nido<br />

o il centro gioco.<br />

È <strong>un</strong> momento giocoso e conviviale per conoscere tutto il personale del servizio e costruire i primi<br />

rapporti fra famiglie dei bambini già iscritti e quelle dei nuovi bambini.<br />

Ogni sezione organizza <strong>la</strong> propria festa che si svolgerà nei locali del nido o nei locali del centro<br />

gioco.<br />

<br />

• <br />

Ad inserimento concluso, quando il <strong>bambino</strong> è ben ambientato, le educatrici consegnano a<br />

ciasc<strong>un</strong>a <strong>famiglia</strong> <strong>un</strong>a scheda <strong>di</strong> verifica dell’inserimento da compi<strong>la</strong>re rispondendo ad <strong>un</strong>a serie <strong>di</strong><br />

quesiti che intendono essere principalmente <strong>un</strong>a guida al<strong>la</strong> riflessione circa il periodo<br />

dell’ambientamento vissuto dal <strong>bambino</strong>, ma anche dalle famiglie.<br />

Le schede saranno poi consegnate alle educatrici e dopo essere state esaminate verrà redatto <strong>un</strong><br />

report da ri<strong>di</strong>scutere eventualmente negli incontri <strong>di</strong> verifica.<br />

<br />

<br />

<br />

8


• <br />

A gennaio, durante <strong>un</strong>’assemblea <strong>di</strong> sezione rivolta alle famiglie, le educatrici propongono <strong>un</strong><br />

confronto fra genitori, esponendo le loro impressioni sul percorso fatto dal <strong>bambino</strong> durante<br />

l’inserimento, ma anche su come loro, genitori, hanno vissuto questo periodo.<br />

Ai genitori viene chiesto <strong>di</strong> riprendere <strong>la</strong> “nuvo<strong>la</strong> delle emozioni” e partendo dalle loro prime<br />

emozioni, raccontare come è stato l’inserimento; se hanno incontrato <strong>di</strong>fficoltà, ansie, timori; se<br />

hanno notato dei cambiamenti nel <strong>bambino</strong> nei primi giorni e a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> tempo; se <strong>la</strong> durata<br />

dell’inserimento è stata adeguata ai bisogni del <strong>bambino</strong>; se l’iniziativa del <strong>la</strong>boratorio per i genitori<br />

durante l’inserimento dei bambini è stata piacevole e positiva per loro.<br />

Rispetto al<strong>la</strong> figura <strong>di</strong> riferimento all’interno viene chiesto, come è stata vissuta da parte del<strong>la</strong><br />

<strong>famiglia</strong>, se l’educatrici è stata <strong>di</strong> sostegno e ha infuso <strong>la</strong> fiducia necessaria per <strong>di</strong>staccarsi dal<br />

<strong>bambino</strong> e allontanarsi dal<strong>la</strong> struttura senza troppe ansie.<br />

Anche le educatrici propongono alle famiglie <strong>un</strong>a re<strong>la</strong>zione sull’andamento dell’inserimento in<br />

generale sul gruppo dei bambini del<strong>la</strong> sezione, ponendo attenzione anche all’ambientamento dei<br />

bambini iscritti dall’anno precedente.<br />

In questa occasione, attraverso power point, <strong>di</strong>apositive o filmati, viene presentata <strong>la</strong><br />

documentazione del momento dell’ambientamento <strong>di</strong> ciasc<strong>un</strong> <strong>bambino</strong> nel gruppo.<br />

<br />

9

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