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N U M E R O 1 A N N O 2<br />
P A G I N A 5<br />
Lamberti: Ecco il nostro Mondiale del sorriso<br />
Marco Lamberti è un commissario<br />
tecnico strano. Non solo non ama<br />
le statistiche, ma nemmeno ricorda<br />
quanti titoli mondiali ha vinto<br />
alla guida della nazionale del calcio<br />
da tavolo Subbuteo. “Dicono che<br />
sono il più vincente di sempre - se<br />
la ride - ma non è che fosse poi<br />
così difficile: siamo stati solo due e<br />
io ho ricoperto il ruolo più a lungo.<br />
Quindi…”. L’Italia torna da<br />
Rochefort con il solito bottino di<br />
medaglie d’oro. Stavolta, però, era<br />
meno scontato rispetto al passato.<br />
Non solo perché la Spagna zitta<br />
zitta ormai ci fa sentire puntualmente<br />
il fiato sul collo, ma per<br />
un’altra serie di motivi che letti<br />
ora, a posteriori, effettivamente<br />
fanno riflettere: l’assenza in extremis<br />
di Simone Bertelli, la prima<br />
volta dei veteran senza la presenza<br />
fisica di Stefano di Francesco, un<br />
esordiente open (Luca Colangelo)<br />
buttato nella mischia anzitempo<br />
causa forza maggiore, qualche<br />
elemento che nel finale di stagione<br />
era sembrato leggermente appannato.<br />
E qualche altro aspetto che<br />
forse il cittì preferisce tenere per<br />
sé.<br />
Lamberti, quali sono state le<br />
delusioni e le sorprese positive<br />
per l’Italia in questo mondiale<br />
“Nelle mie categorie di<br />
competenza (open e veteran, ndr)<br />
abbiamo vinto 3 titoli su 4 e in<br />
quello che ci è sfuggito (individuale<br />
open, ndr) abbiamo piazzato due<br />
atleti in semifinale. Certo, si può<br />
sempre ambire alla perfezione, ma<br />
credo che nel complesso possiamo<br />
essere soddisfatti. Per quanto<br />
mi riguarda la sorpresa più bella è<br />
stata la vittoria a squadre nei veteran.<br />
Ero preoccupato perché per<br />
la prima volta non c’era De Francesco,<br />
Bolognino inoltre giocava<br />
l’open. Non era così scontato<br />
vincere. L’abbiamo fatto e per<br />
come è arrivato il successo mi<br />
sento di dire che i vecchietti sono<br />
diventati grandi”.<br />
Didascalia<br />
Un mondiale ogni anno e<br />
l’Italia che vince sempre tut-<br />
dell'immagine<br />
o della<br />
fotografia<br />
Più scontato vincere il titolo<br />
open “Rinunciare a Bertelli a due<br />
giorni dalla competizione non è<br />
esattamente tranquillizzante. Contro<br />
gli spagnoli ormai la partita è<br />
sempre aperta a qualsiasi risultato.<br />
Tutto sommato anche questa<br />
vittoria è stata una bella sorpresa,<br />
figlia della giusta tensione che c’è<br />
stata in qualche giocatore”.<br />
Alla delusione ci si arriva in<br />
automatico: il titolo individuale<br />
open, sfuggito ancora.<br />
“Ormai i mondiali assoluti individuali<br />
sono un terno al lotto. Puoi<br />
uscire con chiunque. Non è un<br />
titolo che riesci ad ipotecare. Devi<br />
aspettare e sperare, perché i giocatori<br />
che trovando un’ottima<br />
giornata possono arrivare in fondo,<br />
sono diversi. Quest’anno ad<br />
esempio c’è stata la sorpresa di<br />
Sergio Ramos, che ha disputato un<br />
grandissimo mondiale. Il fatto che<br />
nelle ultime tre edizioni abbiano<br />
vinto atleti diversi, pur se tutti<br />
spagnoli, è la conferma. Nei veteran<br />
sinceramente avevamo maggiori<br />
possibilità”.<br />
C’è qualche giocatore che l’ha<br />
un po’ delusa “Sarebbe facile<br />
replicare che a questa domanda<br />
non rispondo. Diciamo che da<br />
qualcuno mi aspettavo qualcosina<br />
di più, ma non si può ottenere<br />
sempre il massimo da tutti. Sia<br />
chiaro, parlo da un punto di vista<br />
prettamente sportivo perché il<br />
contributo effettivo alla causa<br />
l’hanno dato veramente tutti. In<br />
passato c’è stato qualcuno che è<br />
arrivato all’appuntamento mondiale<br />
non perfettamente pronto,<br />
stavolta devo dire che tutti erano<br />
preparati e molto concentrati".<br />
Un giudizio sugli esordienti<br />
Colangelo e Santanicchia<br />
“Mancando Bertelli, Luca ha dovuto<br />
fare un triplo salto in avanti. Il<br />
suo inserimento era previsto, ma<br />
più gradualmente. E’ stato costretto<br />
a crescere più in fretta del previsto<br />
e mi pare che ci sia riuscito<br />
bene, considerato che è arrivato in<br />
semifinale nell’individuale e a squadre<br />
ha realizzato il goldengol che<br />
ci ha regalato la vittoria. Cesare si<br />
è messo a disposizione della squadra.<br />
Nella consapevolezza che era<br />
l’ultimo inserito nel gruppo, ha<br />
fatto quello che doveva fare. Va<br />
tenuto presente che i veteran<br />
hanno giocato solo quattro partite,<br />
di cui due vere: la semifinale e<br />
la finale. Quindi non ha avuto<br />
nemmeno il tempo di calarsi nella<br />
parte. Ha fatto bene quello che gli<br />
è stato chiesto”.<br />
“Rinunciare a<br />
Bertelli a due<br />
giorni dalla<br />
competizione<br />
non è<br />
esattamente<br />
tranquillizzante“